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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
si nome di artista egregio nella Compagnia di Antonio Rafstopulo, col quale stette più anni. Lo vediamo il triennio 1834-35-3
36 generico primario con Gaetano Bazzi, poi con Gaetano Nardelli, col quale assunse per la morte di Giovanni Boccomini il ruo
rincipalmente in questa. Passò poi nella Compagnia di Carlo Re, della quale doveva essere primo sostegno Luigi Vestri, che mo
n quella Alberti ai Fiorentini di Napoli, per un triennio, spirato il quale , tornò nell’Italia Centrale, formando una Compagn
. Da capocomico solo passò a essere conduttore in società, con non so quale attore, ma di Compagnia secondaria : finchè, trav
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430
Isabella Franchini aveva sposato Francesco Biancolelli, comico, del quale rimase vedova poco dopo il 1640, e dal quale ebbe
Biancolelli, comico, del quale rimase vedova poco dopo il 1640, e dal quale ebbe tra gli altri il citato figlio Domenico. Car
urazioni e disperazioni dell’altro. Ma ventura volle che Buffetto, il quale era comico al servizio del Principe Francesco Mar
entrambi : Colombina gli fe’dono d’un suo ritratto in miniatura, del quale aveva già fatto promessa per lettera, e sul quale
o in miniatura, del quale aveva già fatto promessa per lettera, e sul quale egli scrisse la seguente ottava : Già fu il mio
Staffetta del Serenissimo suo Padrone gli consegnò una lettera, nella quale era il comando reciso di recarsi fra due giorni a
tormentati. Buffetto supplicò Isabella che gli lasciasse Menghino, il quale , perchè amavalo come padre, fu subito da tutti co
nto egli aveva potuto avanzar nell’arte in quattordici anni circa. Il quale atto commosse per modo Isabella, che volle per la
redi uno dell’altro. Pensi ognuno l’allegrezza del pover’uomo, il quale si sfogava a cantare : Hora si, che son contento
dini per lettere al Serenissimo di Parma, concesse un passaporto, nel quale era detto che la Maestà della Regina aggregava Co
Parigi in data 4 febbraio 1646, una lettera piena di amarezza, colla quale nullameno assentiva a lasciar l’adorata consorte
ombina, fu, certamente, un de’più antichi della commedia italiana, il quale troviam già dal 1530 nella Compagnia degl’Introna
prime imagini di Colombina abbiamo nel quadro di Porbus del 1572, nel quale egli ritrae un ballo della Corte di Carlo IX : il
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20
e fu accolto nella Compagnia con due lire austriache al giorno, nella quale esordì a Parma col semplice annunzio : « Signor C
re e direttore della famosa Compagnia dei Fiorentini di Napoli, nella quale egli scritturò pe’l corso di quarant’anni i più r
è giunta alla sua perfezione. Chè tal è il porgere di Adamo Alberti, quale gl’Italiani (non parlo di quelli che si tagliano
che si tagliano i pensieri alla francese) han sempre voluto che sia : quale la benigna natura glie lo ha largito, dotandolo d
ressivo, d’un gesto pronto e vivace, d’un movimento libero e securo ; quale glie lo han raccomandato a prova nel suo tirocini
il celebre Francesco Augusto Bon, autore ed attore reputatissimo ; e quale finalmente più conveniva allo stile di Goldoni, s
a, più saggia veramente della Colomberti, e attrice valentissima ; la quale , invecchiando la Tessari, diventò l’idolo del pub
timi anni della sua impresa ai Fiorentini, in quella Compagnia, nella quale faceva le sue prime armi Andrea Maggi al fianco d
le Bozzo ; e si poteva benissimo da quegli splendidi resti arguire di quale inesauribile vena di comicità fosse dotato ne’più
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i scartafacci di formule e ricette e poesie per l’arte drammatica, la quale cominciò a esercitare per affettuosa devozione ve
, cui eran mancati di punto in bianco e suggeritore e attori ; e alla quale diede poi, avuti i primi successi, tutta l’anima
te vera. Fece, non trionfalmente, le prime armi con Cesare Rossi, dal quale passò con Roncoroni in America, per tornar poi in
, poi della Duse, poi della Vitaliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno pross
aliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno prossimo (’97-’98), nella Compagnia
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 585
ti facoltosi, fu messo, giovinetto, nel celebre Istituto Truglio, dal quale dovette uscire anzi tempo per rovesci di fortuna.
atello lo consigliò, a meglio distrarsi, di darsi alla pittura per la quale aveva mostrato da giovine chiara inclinazione ; m
rrompere gli studj, giunto a filosofia, còlto da una passione, per la quale fu costretto a fuggire, lasciando la sua in lite
atto motivo, fu costretto il Toffoloni a darsi all’arte comica, nella quale riuscì mediocremente. Sposò la cognata di Fabbric
Cavalletti, e madre della celebre Cavalletti-Tessari (V.) ; morta la quale , passò a seconde nozze con Giovanna Stefani, che
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ova di certo comico detto Bacciccia, che si chiamava Livia ; morta la quale , passò poi a seconde nozze con una giovane bologn
sene in Lombardia ; e si unì alla Compagnia di Nicola Menichelli, col quale si recò a Vienna. Tornato in Italia si scritturò
Battaglia, a Venezia, con Luigi Perelli, e con Antonio Camerani, col quale era ancora il 1781. Recitava il Tomasoli anche se
nventore di un ridicolo personaggio di nome Lattanzio Mescolotti, nel quale riuscì graziosamente.
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327
al suo tempo, a fuggire di casa per iscritturarsi non sappiamo più in quale compagnietta di zingari. Pensò bene di mutar nome
ul. Lo troviamo nel 1812 a Tolentino colla sua regia Compagnia, della quale eran prime parti la celebre Pellandi, Luigi Vestr
 ; » e G. B. Niccolini ne dettò una breve e forbita necrologia, della quale ecco il principio : Paolo Belli-Blanes, fiorenti
er, Gio. Batta Niccolini e Francesco Avelloni il 13 ottobre 1823, dal quale , dopo una viva raccomandazione dell’anima nelle m
e (sic) (era una nobile signora veneziana che sposò nel 1817, e dalla quale poi visse diviso) il medesimo trattamento che ric
ita della Rose, dimorante a Milano e presso un farmacista Cataneo, il quale prega vivamente di cure e assistenze speciali a d
sa a’ parenti di ogni specie, e un polimetro, specie di cantata, alla quale ha posto il titolo di Sentimenti affettuosi di Pa
la sua Patria Firenze, i suoi genitori, e la famiglia de’ suoi, e la quale comincia così : Care, beate mura cui lambe intor
sidente Lucini : al terzo atto fu gettato dal loggione il sonetto del quale unisco copia. Assieme a questo per effetto di sat
esco Belli-Blanes, nipote del precedente. Ormai il nome di Blanes col quale salì in tanta rinomanza lo zio, non poteva essere
caratterista e promiscuo, ultimo grado della sua vita artistica, sul quale egli si trova tuttavia a fianco di Claudio Leighe
r gloria di Bellotti-Bon, che fu quello in cui egli aveva un’unica, e quale  ! compagnia, non è cui non si riaffacci alla ment
contribuiva la perfezione dell’esteriorità, se così posso dire, nella quale son raccolti l’abbigliamento, il portamento, la t
a, e si trovò il ’99 in Napoli, allo scoppio della rivoluzione, nella quale , entrato il Cardinal Ruffo e alzato il patibolo p
are il confine e recarsi a Roma sottraendosi così a morte sicura alla quale , per le sue idee liberali, era già stato dalla Co
nato. Recitava allora a quel Teatro Valle la Compagnia Perotti, della quale anni a dietro fu parte il Belloni ; e venne subit
6 al ’10 fu poi colla Compagnia reale italiana del Fabbrichesi, dalla quale si tolse per formar società con Meraviglia, Calam
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
citava parti di generica il 1853 in Compagnia Sadowski-Astolfi, nella quale s’ebbe molte lodi per la Contessa di Cerny nelle
’ genitori da’ soci Antonio Colomberti e Carlo Romagnoli, zio di lei, quale prima donna giovane assoluta. Passò nel ’66 in Co
a donna. Entrò quindi a far parte della Compagnia di Alamanno Morelli quale seconda donna, e prima (di spalla) sotto l’Adelai
le seconda donna, e prima (di spalla) sotto l’Adelaide Tessero, della quale , gravemente ammalata, sostenne con lode un intero
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Veneta. Lasciata poi la milizia per l’arte della scena, si scritturò quale amoroso dando subito prova di certa riuscita, mer
o Narini, poi al S. Luca di Venezia in quella di Luigi Perelli, nella quale si sposò colla giovane attrice Chiara Mattordese.
elli nelle Compagnie di Marta Coleoni e di Maddalena Battaglia, colla quale , al S. Gio. Grisostomo di Venezia, il carnevale d
Fu due anni a Napoli con Giacomo Modena, poi con Antonio Goldoni col quale creò il protagonista nel dramma l’Incognito, che
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i lo sostituì, con gran soddisfazione del pubblico, sino al ’94 ; nel quale anno sostituì per le parti di primo amoroso Marc’
i Borgogna in pubblica assemblea d’artisti, al proposito del nome col quale il Romagnesi intendeva di recitar la parte di Dot
ampardon di querela sporta da Evaristo Gherardi contro di Ottavio, il quale avrebbe per una recita secondo lui arbitraria, co
percosso del bastone sulla testa e sul viso il querelante ; contro il quale i fratelli Costantini inveirono già un anno prima
ni e Tortoriti, che conferman pienamente il fatto da lui riferito. Il quale pare stia a provare come regnasse un’antica ruggi
ato dal Re in Italia, ne rilasciò ampia testimonianza, in forza della quale egli potè al suo ritorno in Parigi, che fu il 170
del Reggente, egli ottenne finalmente un impiego amministrativo, del quale si disimpegnò così male, che dovette esserne poco
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co, e in breve diede promessa di ottima riuscita per quell’arte, alla quale fu trascinato da passione irresistibile, e la qua
quell’arte, alla quale fu trascinato da passione irresistibile, e la quale doveva poi condurlo al sepolcro. Egli, non ostant
ia di F. Pasta, passando poi l’anno dopo in quella di A. Maggi, della quale fu primo attor giovine corretto ed elegante sino
la quale fu primo attor giovine corretto ed elegante sino al’91, e la quale abbandonò in America per tornarsene a Livorno, af
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o Ottavio, padovano, primo amoroso della Compagnia dell’ Imer, per la quale cominciò a scrivere il Goldoni, fu comico eccelle
o pettegolezzo amoroso in tre, Goldoni, la Passalacqua, Vitalba, nel quale il povero Goldoni non fa la più bella figura al m
co di disimpegnargli un abito scarlatto, ricamato d’argento, senza il quale non può cominciar le recite, promettendogli di re
dir l’abito a Francesco Cattoli detto Traccagnino (V.), a Venezia, il quale ha incarico di farglielo avere a Bologna. Dal '25
vuto restar due giorni in una casa di contadini per asciugarsi, dalla quale partì a cavallo, essendo il calesse infranto, con
osto a un medico che gli ordinò cascia con entro gialapa (sciarappa), quale gli mosse dimolto e operò assai. Gli ordinò anche
del merito reale del medico, giovanissimo, ricorse a uno rinomato, il quale trovatagli una ostruzione al ventre, gli ordinò s
era, quando doveva recitare : e di ciò si duole col solito medico, al quale chiede ajuto di nuovi consigli. Il '38 dedicò una
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 74
varj comici, tra' quali Rafaele Negri, padre di Adelaide Falconi, del quale sposò più tardi l’altra figliuola Ergilda. Dopo a
e al Teatro Partenope, fu scritturato da Adamo Alberti a' Fiorentini, quale amoroso a vicenda con Luigi Monti, assumendo alla
Salvini, di Angelo Vestri, di Marchionni e di Virginia Marini, con la quale passò poi in Compagnia di Alessandro Monti. Quind
sorprendente in quella di Armando nella Signora dalle Camelie, colla quale , a fianco di Virginia Marini, il grande astro sal
si adoperò con qualche suo scritto in pro dell’arte drammatica, alla quale , non ostante il posto che oggi occupa di rapprese
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 780-781
enerico) egli ha diritto qui a un cenno speciale di lode pel posto al quale , mercè l’amore dello studio e la svegliatezza del
Compagnia del cognato Giovanni Aliprandi. Vi entrò qual segretario, e quale scrittor di commedie ; e come da ragazzo aveva ta
n grande importanza. Visse per tal modo coi parenti sino al 1873, nel quale anno passò con Giuseppe Peracchi, avendo il cogna
di gioia suprema e lunghe ore di supremo sconforto, è arduo. Egli il quale non aveva che un fine nella vita : lo studio ; e
Di lui scrisse il Calissano in un opuscolo edito a Siena il 1876, nel quale sono messe in rilievo tutte le buone qualità dell
tà dello scrittore, alcuna opera esaminando con coscienza di artista, quale ad esempio, la Moda, una delle migliori, se non l
cati dalle fischiate dell’altra. E oggi, lo sconosciuto Dominici, del quale i giovani autori d’Italia non sanno pur l’esisten
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 275
l prof. Filippo Berti, e nel '58 esordì al Teatro Paganini di Genova, quale amorosa nella Compagnia di Luigi Domeniconi. Fu c
ci. Sposò Alfredo Piamonti, attore generico e amministratore, col quale si trova anche oggi, e dal quale ebbe un figliuol
ttore generico e amministratore, col quale si trova anche oggi, e dal quale ebbe un figliuolo, che, seguìta l’arte de' parent
amorato con Fedele Venini, e passando poi con Francesco Paganini, col quale ebbe campo di mostrare le sue ottime qualità di a
16 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X. Ultima Epoca della Tragedia Greca. » pp. 208-215
mico di Socrate coltivò parimente la tragedia. L’oratore Teodette, il quale con Teopompo e Naucrite concorse nel certame pane
pose fralle altre una tragedia bene applaudita intitolata Mausolo, la quale a tempi di Aulo Gellio ancora si leggeva. Altri t
e versia. Giulio Polluce parla della favola Endimione, ma non si sa a quale di questi due ultimi Euripidi appartenga. Contemp
oraneo del l’insigne tragico di Salamina fu tra gli altri Senocle, il quale ne’ Giuochi Olimpici superò Euripide colle traged
tica celebra la tragedia di Agatone intitolata Αιθος, il Fiore, nella quale i nomi e le cose erano tutte inventate dal poeta,
ico compose dieci tragedie, tralle quali l’Etone dramma satirico, dal quale si vuole che Euripide tirasse il concetto del pro
colo si compose la nota tragedia sacra intitolata Cristo paziente, la quale per più secoli si attribui al prelodato san Grego
ioteca Greca di Alberto Fabrizio mentova Giorgio Cortazio Cretese, il quale nel corrotto greco idioma scrisse in verso una tr
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 253
parti di maggiore importanza con piena soddisfazione del pubblico, il quale vedeva in lui non solamente un artista coscienzio
iovanna Benozzi, artista rinomatissima sotto il nome di Silvia, dalla quale ebbe quattro figli, di cui uno solo, Antonio Stef
i, e l’atto di matrimonio di lei col Balletti, un atto d’usciere, col quale a istanza di certo Maziau, suo creditore per 230
i, uscito ipso facto, tornò con certo Domenico Morin, tappezziere, il quale dichiarò formalmente esser lui il proprietario as
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 654-655
osatasi al Chiari deliberò di intraprender l’arte della scena, per la quale mostrò subito attitudini singolari. Esordì con Pi
(1836) collo stesso ruolo nella Compagnia di Romualdo Mascherpa, col quale la troviamo e il’ 39 e il’ 42 : e tanto progredì
mi anni con una sorella sposa a Sarzana del dottor Valenti ; morta la quale , si recò a Torino, dove morì il 29 marzo dell’ann
fratello di Francesco e amoroso allora nella stessa Compagnia, dalla quale usci con lui dopo un anno per diventar capocomica
ca, n’ebbe in compenso eredità di una villa e di non poco danaro, col quale costruì a Firenze, ove, rimasta vedova, s’era sta
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 797-798
judi e Benelli prima, poi con Dondini e Galletti sino al ’77-’78, nel quale anno formò compagnia in società con Ettore Dondin
lla vecchia madre un conforto alle delusioni avute in quell’arte alla quale con ardore di amante aveva dato la mente ed il cu
’ Otello al Paganini di Genova con Drago Otello e Salvini Jago, della quale metto qui a testimoniar del valore artistico di A
ra con più evidenza di contrasti la passione che strazia il Moro. Con quale disperato rimpianto dice egli addio a tutti i suo
pianto dice egli addio a tutti i suoi sogni d’amore e di gloria ! Con quale furore balza alle rinnovate calunnie di Jago, lot
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
 ; e, più tardi, della Reale Italiana condotta dal Fabbrichesi, nella quale suppliva la prima donna Anna Pellandi. Nel’ 19 fu
s’ebbe lodi moltissime. Sposò il bravo primo amoroso Luigi Paci, del quale restò vedova nel ’21. Fu prima donna con Luigi Ve
nna con Luigi Vestri, poi seconda donna di nuovo col Fabbrichesi, col quale restò fino all’anno in cui lasciò definitivamente
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Paganini Francesco. Figlio del precedente, dal quale s’ebbe i primi ammaestramenti nell’arte comica, e
ente, dal quale s’ebbe i primi ammaestramenti nell’arte comica, e col quale stette alcun tempo, entrando poi come innamorato
col padre, e fu con lui in Portogallo ove sposò la Corona, assunta la quale al grado di prima donna, al suo ritorno in Italia
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 786-787
i di secondo amoroso il ’26 nella Compagnia di Lorenzo Tassani, dalla quale passò in quella di Monti, Rosa e Marchionni, scri
li accorti capocomici passato il repertorio intero del brillante, nel quale il Dondini potè di punto in bianco mostrarsi arti
una compagnia di cui fu splendido ornamento Clementina Cazzola, (alla quale successer poi e la Pezzana e la Pedretti e Tommas
ioso capocomicato, si scritturò in Compagnia Giuseppe Peracchi, dalla quale uscì la quaresima del ’70 per lasciar definitivam
, erano, incarnati da lui, altrettanti poemi. Non vi fu pubblico, del quale Cesare Dondini non doventasse dopo poche frasi l’
dopo poche frasi l’idolo ; non vi fu critico per quanto sofistico, il quale avesse a notar qualche pecca nell’arte sua. Tra t
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861
ce passò prima attrice nella Compagnia del Padre, alla Partenope, col quale stette quattordici anni, rivaleggiando colla cele
ajeroni, poi, col marito (1880) in quella di Ciotti, Marchi, Lavaggi, quale madre e caratterista assoluta, nel qual ruolo, sp
, poi, in società, nell’America del Sud, poi con Francesco Pasta, col quale non potè compiere il triennio di contratto, perch
uovo, A. Boutet nel Don Marzio, tracciò un profilo della Falconi, dal quale io traggo le seguenti parole che ben descrivon la
santa. Mai dimenticherò l’accento caldo, convinto, di reverenza, col quale una giovanissima e valorosa attrice, alla quale d
to, di reverenza, col quale una giovanissima e valorosa attrice, alla quale di Adelaide Falconi chiedevo, mi rispose tout-cou
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
e passando poi in quelle di Giuseppe Lapy, e di Luigi Perelli, nella quale ultima era al tempo di Fr. Bartoli (1782), Innamo
h'ella recitò, applauditissima, spettatrice Maddalena Battaglia, alla quale eran rivolte assai parole di lode, e la quale ter
ddalena Battaglia, alla quale eran rivolte assai parole di lode, e la quale terminava allora di recitare su le medesime scene
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 328
rti ingenue, il 1814, nella Compagnia di Elisabetta Marchionni, della quale eran parte il padre e la madre. Nel 1819 sostenev
i di servetta con molto brio, applauditissima sempre dal pubblico, il quale vedeva in lei una forte promessa per l’arte. Il G
lie ad Antonio Colomberti il primo attor giovine della Compagnia, col quale passò poi, il ’28 e ’29, in Compagnia di Romualdo
e colà sgravatasi d’un bambino, fu colta da febbre d’infezione della quale morì, non ancor tocco il trentesimo anno dell’ et
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
e parti d’ Innamorato che sostenne in Compagnia di Antonio Sacco, del quale sposò la sorella Anna, e col quale fu in Portogal
in Compagnia di Antonio Sacco, del quale sposò la sorella Anna, e col quale fu in Portogallo, non solo recitando, ma facendo
sostituito nel 1736 l’amoroso Vitalba nei Comici di Carlo Goldoni, il quale dice di lui che se fu meno brillante del suo pred
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 849
tà, deliberò di abbandonar codici e pandette per l’arte comica, nella quale riuscì egregio. Lo troviamo il ’38 generico prima
e il ’43 collo stesso ruolo nella seconda Compagnia Domeniconi, nella quale si unì in matrimonio con Luigia Moretti, figlia d
ì in matrimonio con Luigia Moretti, figlia di un suggeritore, e dalla quale passò poi in quella dei Fiorentini di Napoli, con
ste, poi di nuovo attore e amministratore di compagnie. Si trova oggi quale caratterista con Giuseppe Brignone e Celeste Mont
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720
ate, immaginando un nuovo tipo, mezzo avventuriere e mezzo servo, col quale si presentò l’ 11 ottobre 1683, nell’ Arlequin Pr
obbligato a recarsi a Brunswick ov’ era una compagnia italiana, colla quale recitò il Mezzettino. Propostogli poi dal re di P
una Dama di Corte, che il Re onorava del titolo di sua Favorita, alla quale con le richieste di amore proferì parole non cont
er oltre venti anni, e donde uscì per intercessione di altra Dama, la quale , padrona dell’animo del Re, si fece da lui condur
elio, il direttore della Compagnia, compose un prologo in azione, nel quale avevan parte Momo, Arlecchino e Mezzettino in cos
ni nel 1729, era dunque nato verso il 1670. Ma ecco un documento, dal quale apprendiamo come il Costantini con la moglie Anne
teatro recitata il 1684 la prima volta all’Hôtel de Bourgogne : nella quale lo stesso attore rappresentò una parte di furbo e
d’ Orso, esordì all’Hôtel de Bourgogne sotto il nome di Auretta, col quale sua madre salì in gran rinomanza ; ma non avendo
li in compenso cento bastonate. La singolar domanda stupi il Duca, il quale volle saperne la ragione : e, dettagliela Mezzett
Ma se il libro è detestabile, egli dice, ne va compatito l’autore, il quale ha dovuto uniformarsi, scrivendolo, alla capacità
o che riproduco dalla superba incisione originale del Jacob), dopo la quale egli dovette andarsene in Germania, si dovesse al
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 13
haveramente diritto di cittadinanza nella famiglia dei brillanti alla quale appartiene. Noi vorremmo che egli sapesse liberar
Noi vorremmo che egli sapesse liberarsi da una certa cantilena, nella quale cade qualche volta sul terminar dei periodi. » Pa
arito di Carolina Caracciolo (V.), artista di pregi non comuni, dalla quale ebbe una figliuola, la Pierina, incantevole attri
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 725
precedenti, sposò il 1708 Carlo Virgilio Romagnesi, detto Leandro col quale fu in Francia a recitare in provincia sino al 172
o col quale fu in Francia a recitare in provincia sino al 1725, e del quale restò vedova il 1731. Il 3 maggio 1729 esordì con
e spoglie di Mezzettino, e vi cantò la canzone dell’ Usignuolo, colla quale aveva già esordito lo zio Angelo. Il Gueullette i
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 975
i Adele. Nata il 1844 a Bologna da parenti non comici, fu scritturata quale prima amorosa il ’60 con Luigi Pezzana, il ’61 co
Compagnia di Carlo Lollio ; ruolo che non lasciò più sino al ’95, nel quale anno, si ritirò dalle scene, per istabilirsi a Bo
rnesto Rossi, ecc. ecc., ed ora è a Bologna assieme alla moglie), col quale , prima in società con Ettore Dondini e Giovanni C
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 432-435
ompreso lo Jal ; tra il’37 e il’38 secondo Carlo Cantù (Buffetto), il quale nel citato Cicalamento ci avverte aver avuto Meng
to avere avuta il Biancolelli la prima educazione da Carlo Cantù, dal quale , espertissimo Zanni, molto probabilmente accolse
lombina, il Duca potè conoscere e amare anche il piccolo Domenico, il quale , molto probabilmente, per intromissione e raccoma
5, quando da quella Cristianissima Maestà vi fu chiamato Buffetto, il quale anche ci fa sapere come, presentate le commendati
onosciuto. Non mi fu dato rintracciare il titolo della commedia colla quale egli esordì : si sa solo che il primo Zanni della
lla recitazione raffinata, ma un po’manierata di Trivelino ; morto il quale , nel 1671, egli ne prese il posto, conservando la
i specie ; primo, la intrinsichezza di Luigi XIV ; al proposito della quale si raccontan gli aneddoti seguenti : Gli attori
rmi anche provato dalla somma ch’egli lasciò, morendo, agli eredi, la quale ascese a 100,000 scudi.
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
ge in quella Università, s’innamorò perdutamente di una comica, dalla quale fu persuaso di darsi all’arte drammatica. Dopo il
, andò a far parte della gran Compagnia formata da Petronio Zanerini, quale amoroso. In capo a due anni, colla piacevolezza d
ò poi nelle Compagnie Pellandi, Bianchi, Avelloni e Benferreri, nella quale ultima diventò primo attore di grido, creando pre
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ti parenti a Brescia nel 1786, si diede il 1808 alle scene, esordendo quale amoroso generico in Compagnia di Antonio Goldoni,
esordendo quale amoroso generico in Compagnia di Antonio Goldoni, dal quale fu poi riconfermato ma col ruolo di primo attore
n Marzio, con la Locandiera, col Ventaglio, la stessa grandezza, alla quale era salito in gioventù con gl’Innamorati, le Zeli
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76
ati nella Compagnia di Alamanno Morelli, a fianco di Luigi Monti, col quale formava la più deliziosa coppia d’innamorati che
i figli d’arte, piccolissima ; poi fu messa in collegio a Milano, dal quale uscita, tornò a recitare, esordendo al Carcano co
valier di spirito di Goldoni, in Compagnia di Adelaide Ristori, colla quale visitò Londra, Parigi, Barcellona. Del repertorio
ersal sorpresa, si ammogliò al bello e forte attore Andrea Maggi, dal quale poi si distaccò artisticamente avendo così divers
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 505
una ingiustizia, pensò di chieder soccorso all’arte drammatica, nella quale riuscì conducendo esso stesso una compagnia, e re
parte della Compagnia Medebach, in qualità di padre e tiranno, nella quale stette otto anni applauditissimo sempre. Restitui
ov’ ebbe un onorevole impiego. Desumo queste notizie dal Bartoli, dal quale anche si apprende come il Brandi scrivesse alcuni
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932
comica. L’opera ha nel primo volume una dedica a S. E. Grimani, dalla quale apprendiamo che egli fu da lui protetto e benefic
di servire il nobilissimo suo teatro ; e un discorso preliminare, il quale ci dice come queste opere regolate fossero preced
nta come in essa avesse parte il maggior suo figlio di anni dieci, il quale , recitata la Commedia nella villeggiatura di Sala
è fu ammesso alla prova nel concerto di musica del Reale Infante, dal quale si ebbe poi patente di suo Virtuoso di camera. I
probabilmente socio del Battaglia e direttore della Compagnia, nella quale si recitavan commedie premeditate e improvvise.
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
bbidiente e La moglie saggia, e il Chiari La pastorella fedele, nella quale più specialmente si mostrò somma. Riferisco dal B
i garbo del Goldoni, recitata qualche sera dopo della Griselda, nella quale il pubblico avea già avuto modo di notar le quali
a amorosa, furono un gran pruno nell’ occhio della direttrice, per la quale , a guarirla radicalmente, dovè il Goldoni scriver
amente al sepolcro. E la prova abbiamo in quest’ ultima citazione, la quale ci mostra chiaro come la povera donna non trovass
sse come prima nel suo coraggio la forza di lottare col male, e nella quale a me par di vedere un pizzico di crudeltà nell’ a
i cassoni contenenti gli oggetti costituiti in dote dalla moglie, la quale con istanza del 13 ottobre, richiedeva la restitu
vediamo, assieme alla matrigna, la Scalabrini, ma non sappiam dire in quale anno, in Compagnia di Pietro Rosa.
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 240
nacque a Bassano nel 1770, e fu educata in un collegio di monache del quale era priora una zia. Uscita di convento, ad onta d
quisitezza di educazione, si innamorò di un giovine scavezzacollo, il quale , chiestala in moglie e non ottenutala, seppe con
rocacciarne in qualche modo. Capitato a Venezia un vecchio comico, il quale stava formando una modesta compagnia, scritturò l
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 496
itò a recitar la Pianella in prosa e musica, con una compagnia, della quale facevan parte artisti discreti. Eccone l’elenco :
oprarsi che potè da solo allevar con decoro una numerosa famiglia, la quale nell’arte comica e lirica lasciò bellissimo nome 
tore brillante di meriti singolari ; e Virginia, prima attrice, della quale discorreremo al nome di Virginia Chiari.
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
n banco nella Compagnia dell’ Anonimo Ciarlatano Bonafede Vitali, col quale probabilmente si trovava il 1733 a Milano, se ben
l teatro di S. Luca, prima donna a vicenda colla Marta Bastona, della quale divenne un’emula fortissima ; lasciò giovane il t
vecchiezza s’incamminava. Del merito di lei fa fede Carlo Gozzi, il quale nel Ditirambo pel Sacchi Truffaldino (Firenze, ti
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 611
nella Morte Civile, potè a quindici anni affrontare il gran pubblico quale amorosa della Compagnia di Teresa Mariani. Fu il
sò quindi, prima attrice, con Ermete Zacconi, e con Cesare Rossi, dal quale ultimo si allontanò per diventar la prima attrice
col lungo esercizio, la fecero guardar benevolmente dal pubblico, il quale nella gentile prima attrice giovine vide, o gli p
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 501-502
mo attor giovine, poi, sino a tutto il ’73, con Alessandro Monti, col quale andò a sostituire l’egregio attore Marchetti. Il
la fine del ’91 per entrar nella Compagnia d’ Italia Vitaliani con la quale stette un triennio, e dalla quale si tolse per fa
ompagnia d’ Italia Vitaliani con la quale stette un triennio, e dalla quale si tolse per far parte sino alla quaresima del ’9
e parti da lui create cito quella dello Chamillac di A. Daudet, nella quale si procacciò l’encomio meritato e del pubblico e
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 390-391
bolognese e attrice, che gli morì a Padova di colèra il '55, e dalla quale ebbe un figliuolo, Rodolfo. Fu il triennio '56-'5
57-'58 con Robotti e Vestri. Lo vediam poi con Giuseppe Peracchi, col quale stette lungo tempo, poi, del '73, con la compagni
igi Monti. Passò del '74 in seconde nozze con Sofia Cerretelli, dalla quale ebbe due anni dopo il figliuolo Eleuterio. Entrò
uterio esordì generico giovine nella Compagnia di F. Garzes, morto il quale , entrò subito secondo brillante con Pieri e Ferra
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 451-452
. In capo a qualche tempo, il Bissoni ne seppe quanto il maestro, del quale divenne il socio, poi separatosene, il concorrent
» E qui si diede ad architettare una storiella verosimile, secondo la quale , per certe sue ragazzate, sarebbe stato maledetto
estiere del ciarlatano, aggregandosi a una Compagnia di comici, nella quale recitò le parti di Scapino. Passò poi al servizio
tori. » Il poco che potè mettere assieme lasciò a Luigi Riccoboni, il quale , con lettera-patente data a Versailles il maggio 
o italiano a illustrazione della figura del Joullain (V. pag. 451) la quale , secondo il Gueullette è stata fatta per Bissoni
46 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
rica e antica. Fa seguito e imitato da Eupoli, poeta più grazioso, il quale compose diciassette commedie, sette delle quali r
gloriosa, la fece oltremodo ardita il governo popolare ateniese, nel quale i comici e gli spettatori erano membri della sovr
mmedia, non rassomiglia alla greca antica, allegorica, e satirica, la quale per invenzione, per novità, per grandezza di dise
che addiverrà d’una greca di ventidue, o ventitré secoli indietro, la quale passi nelle nostre contrade sì cambiate da quello
hé son tentati di decidere, che questo Aristofane era un atenieso, il quale fioriva sul principio del IV secolo di Roma, temp
ione aveano, non che dell’altre belle arti, della poesia teatrale, la quale pure da gran pezza coltivavasi in Italia dagli os
pur si trova che Eupoli diede una commedia, intitolata Marica, nella quale (dice Aristofane) ha saccheggiato i miei Equiti,
e il cane rubator di un formaggio di Sicilia allude a un capitano, il quale avendo condotte le truppe in Sicilia, si fe corro
personaggi satireggiati41. In tal commedia interloquisce Prometeo, il quale viene fuori esprimendo il suo timore di esser ved
in questa, oltre a Mercurio e alla pace, si dà corpo alla guerra, la quale pesta varie città, in un mortaio, immagine appart
a la commedia intitolata Lisistrata, ch’é il nome di una ateniese, la quale si fa generale delle donne per astringer gli uomi
e Bacco vestito da Ercole e molto poltrone, per deridere un poeta, il quale era riuscito male a vestire e caratterizzar quel
i era Aristofane. Dopo ciò, cosa pensereste di un giovane Gaulese, il quale più di duemila anni dopo la morte di questo gran
a per la legge divenuta più ingegnosa e più dilettevole, il coro, nel quale più che in altra parte solea senza ritegni spazia
va, senza dubbio più dilicata e meno acre delle due precedenti, della quale sembra che avesse gittati i fondamenti l’istesso
ntura immaginaria. In quest’ultima dilicata commedia de’ greci, dalla quale é uscita la moderna, travagliarono con ottimo suc
o. Oltre alla tragedia e alla commedia, e a qualche favola pastorale, quale sembra il Ciclope di Euripide, ebbe il teatro gre
che ce ne dà Ateneo, era una pavola festevole e di lieto fine, nella quale interloquivano Personaggi grandi ed eroici, ma vi
iumi, e parole, formarono quel tutto che si chiamò festa teatrale, la quale tutta consisteva nel coro, e quei che ’l componev
el recitar i versi con un’azione naturale e con un canto parlante, il quale , sebbene accompagnato dagli stromenti, non lascia
Ballo, era men naturale. Ma i movimenti ginnastici del saltatore, il quale era nell’istesso tempo cantore54, bentosto ne ing
l canto ch’é animato dalle parole, ebbe minor parte che nel ballo, il quale privo del soccorso della poesia, tutto cercò nell
tto in Atene colla direzione di Eschilo dall’architetto Agatarco, del quale favella Vitruvio, vi fu ancora il famoso Teatro d
ro di Bacco, tutto di marmo, fatto dal celebre architetto Filone, del quale in fino ad oggi si veggono gli avanzi56. Argo, Co
Lacedemone Ancienne et Nouvelle per confutar l’errore del Cragio, il quale hassi creduto, che gli spartani non avessero avut
Aristofane a Catilina e a Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente viene accusato dal signor Mar
l’italica nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza, colla quale i francesi (parso per sineddoche) soglion discorr
el presente sulla preminenza fra gli antichi e i moderni sintomo alla quale così scriveva l’anno 1715 il signor di Brossette
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 199-200
Arcelli Emilia, figlia del precedente, allieva di Gustavo Modena, col quale fece le sue prime armi come seconda amorosa e dal
o Modena, col quale fece le sue prime armi come seconda amorosa e dal quale se ne andò per assumere il ruolo di prima donna g
eschina, l’Ortensia, l’Olivetta, la Nespola. Il marito, trentino, del quale non è messo il nome di battesimo, rappresentava i
o marito di Franceschina nella prima delle Farces Tabariniques, nella quale appare egli goloso, libertino, sciupone. Francesc
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 298-299
orati. Il suo maggior grido anzi gli venne in quella compagnia, nella quale era segnato a dito come il più nobile de’giovani
e, ch’egli ha tuttavia, intitolata da S. A. R. Maria Letizia, e dalla quale usci tra gli altri Corinna Quaglia, che sostenne
oco giovamento in quello della sua maggior riputazione artistica, nel quale seppe farsi applaudire da ogni pubblico d’Italia,
e mettesse in patto di scrittura di non mai recitar che in prosa ; la quale avversione gli venne forse da una cotal consuetud
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 549
olina Santoni. Formò, il ’46, società con la Fusarini e Marchi, della quale discorre largamente Ernesto Rossi nelle sue Memor
di assedi, di guerre non è a dirsi. Egli invocava aiuto al Modena, il quale da Palmanova rispondeva : la posizione tua e di t
r parte della Compagnia di Roma condotta da Cesare Vitaliani, dopo la quale fu scritturato in quella di Angelo Diligenti. Lon
iù intime confidenze, nonostante una certa disparità di carattere, la quale traspar viva da quelle lettere in cui il sommo ar
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 992
ino al 1870. Dal ’70 al ’73 fu con Benini e con Cesare Vitaliani, pel quale scrisse Un episodio sotto la Comune, bozzetto in
dettò Luigi Suner, nelle Serate Italiane, un affettuoso articolo, dal quale traggo le seguenti parole : Si era formato da sè
punti che la mossero, ha richiami al maestro Luigi Bellotti-Bon, del quale se il Garzes imitò molti atteggiamenti della vita
cusse assai. Nel cimitero di Mestre è una lapide di marmo nero, sulla quale sono scolpite in oro queste parole : A — Francesc
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 482-483
(V.), fu trattenuto ad arte nella Compagnia del futuro suoceto, della quale il Salvini era un de' primi sostegni nel ruolo di
nozze con Fanny Donatelli, divenuta poi buona artista di canto, dalla quale in breve fu per infedeltà separato. Lasciato il m
, sempre con lui, in quella di Gustavo Modena ('43-'44), a fianco del quale egli sosteneva Achimelech nel Saul, Lusignano nel
aggi pagati a entrambi, e 400 lire in più all’arrivo sulla piazza. Il quale onorario, considerati i tempi, fa fede, mi pare,
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
stolfi, e primo attor giovine, il '55, di quella di Ernesto Rossi, il quale di lui lasciò scritto nel primo volume delle sue
memorie : Il vero sesso forte si componeva di un certo Raimondi, il quale disimpegnava le parti di primo attore giovine e p
Tornatovi, in permesso, cominciarono in lui i segni della tisi, alla quale dovette poco dopo soccombere. Fra le parti ch' eg
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 757
Eugenia, piacentina. Si sposò giovinetta a un suggeritore Zocca, del quale restò vedova nei primi anni di matrimonio. Recitò
ia, ma venuta in età matura, si diede al ruolo di Caratteristica, nel quale riuscì attrice pregiatissima, acquistandosi sino
arte eletta delle Compagnie Paganini, Pelandi, Goldoni e Perotti, col quale la vediamo al Teatro Canobiana di Milano il carno
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 73
da Venezia del 2 dicembre 1673, non sappiam bene a chi diretta, nella quale sono i ringraziamenti per l’avuta parte intera, e
ia ; e l’altra da Bologna del 4 aprile 1679 appena decifrabile, nella quale domanda una lettera di raccomandazione pel Cavali
moglie è quella tal Marchetta, citata al nome di Girolamo Chiesa, la quale appunto, nel 1664, s’era fatta autrice d’una Comp
55 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Dei balli »
alli [4.1] Ma che cosa è finalmente questo nostro ballo, dietro al quale va così perduta la gente? Parte del dramma esso n
gilità de’ piedi, ed apparisca quella facilità nei movimenti senza la quale il ballo è di fatica a quelli ancora che stanno a
llo del giocatore composto sopra una bellissima aria del Iomelli; nel quale vengono mirabilmente espressi gli avvenimenti tut
forza confessare che i Francesi vincono e noi e tutt’altre nazioni. E quale tra le moderne ha posto tanto studio quant’essi n
’essi nella scienza del ballo, a cui hanno da natura tale attitudine, quale abbiamo noi altri Italiani alla musica? L’arte de
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 251-253
fu aggregato alla Compagnia altro primo attore – Ernesto Rossi – pel quale il povero Peracchi, dapprima legato a lui d’amici
mo poi, non gli fu accordato, che dopo un anno di prova, trascorso il quale , egli si scritturò con la Compagnia Astolfi e Sad
so ricordare il Peracchi nel primo tempo della sua vita artistica, il quale fu, a detta del Costetti, glorioso. Lo ricordo ne
lo facesse dimenticare, o del Cavaliere d’ Industria, a proposito del quale , l’ Arte del 28 gennaio '55, in una lettera a Fan
da mostrarsi in abito nero con le falde foderate di raso bianco. Alla quale stravaganza si accoppiò quella di una dizione len
57 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
ioa. Essendo Epicarmo già vecchio era giovanetto Magnete Icariese, il quale secondo il medesimo Suida compose nove commedie,
teneo fiorì dopo di Sannirione, ed è diverso da Drumone o Drimone, il quale secondo Eusebiob fu più antico di Omero. A’ giorn
cui Ateneo ci ha conservato un frammento in lode della tragedia, nel quale afferma essere agli uomini utilissima, e Timocreo
a, nel quale afferma essere agli uomini utilissima, e Timocreonte, il quale ebbe nimistà con Simonide Melico e con Temistocle
rir Cratino poeta di stile austero, mordace e forte ne’ motteggi, dal quale si dee riconoscere il lustro di quel genere di co
rica e Antica. Una delle di lui favole intitolavasi Eolosicone, nella quale si satireggiavano i poeti tragici ed anche Omero.
tasette anni, fu seguito, ed imitato da Eupoli poeta più grazioso, il quale compose diciassette commedie, ma solo sette volte
commedia, la fece oltremodo ardita il governo popolare Ateniese, nel quale i comici e gli spettatori erano membri della sovr
ia punto, non rassomiglia alla Greca Antioa, Allegorica, Satirica, la quale per invenzione, per novità, per grandezza di dise
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 59
mpiuto gli studi legali, ebbe amore profondo, radicato pel teatro, al quale avrebbe voluto sagrificare codici e pandette. Ma
adre per Cremona a raggiunger la Compagnia di Alamanno Morelli, della quale egli era il primo attore assoluto. Due anni di ar
lla famiglia, nel Falconiere, nella Suonatrice d’arpa, ecc., mostrò a quale altezza avrebbe potuto salire : s’ebbe onori e lo
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 586
repertorio di Francesco Avelloni intermezzato di drammi spettacolosi, quale l’Innegunda di Scandinavia, o Il gran combattimen
lodi prodigate al valor suo, ve n’ha una anche all’artista lirica, la quale si mostrava, accompagnata da piena orchestra, spe
egregio, e fu più anni sotto quella maschera, con Antonio Sacco, col quale anche si recò in Portogallo. Restituitosi in patr
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583
Stato habbiamo voluto accompagnarli con la presente. Per tenor della quale li concediamo ampio e libero passaporto per le lo
ta prossimi. Dato in Milano a’ 30 aprile 1645. Ecco la lettera colla quale Buffetto dedicava il Cicalamento : Al Serenissi
ibere volontà, ho composto il presente Cicalamento, intorno a ciò, il quale come tributo del mio debito l’espongo alla luce d
igatiss. e devotiss. servitore Carlo Cantù tra Comici Buffetto. Alla quale tien dietro, dopo una prefazioncella ai benigni l
(come ne son certo) precipiterà dalle pupille qualche lagrimetta, la quale rinfrescherà alquanto il mio ardore. Fatemene dun
imo anco con mio scomodo Buffetto. È strano che di questo artista, il quale oltre i monti incontrò tanto il favor del pubblic
i sarà rappresentata dalla signora Giulla Gabbrielli, detta Diana, la quale farà conoscer maravigliosamente la sua collera e
, che le medesime saranno valeuoli da renderlo accetto all’A. V. alla quale io risoluo di raccomandarlo ? Forse questi due Br
o ? Forse questi due Brighella non eran altro che lo stesso Cantù, il quale morì probabilmente nel ’76, come si può argomenta
nea de’Marchesi di S. Martino, in data 30 giugno di quell’anno, nella quale , trattando della formazione di una nuova compagni
li termini usati si in comedia, come fuora dal Dottore à pantalone il quale si lamentò alla Gaiarda con el sig.r mangelli due
Hora spropositatamente io sono stato mal ricompensato dal Dottore il quale ingiuriò me et mia moglie nel honore et riputatio
ssi. Mercordi pasato recitasemo el prodigio del marchese del uasto il quale non piaque troppo la Compagnia me preghò per repe
uitato lui me rispose che non hà uoluto inuitare quella fredura ne la quale sua moglie non ui à troppo che fare, io sogionsi
rdiola de i sbiri e poi mi fecce rogare la pace per mano di notaro il quale uoleua intartenerme perche non uoleua dar quella
la, io mandete a ciamare il mastro di sala dela S.ra donna olimpia il quale uene con ordine da lasarme andare et a otto hore
a di andare da la S.ra Donna olimpia come altre uolte ui son stato la quale me regalo, giocando con altri, d.1 14½ ; et la Si
forza a hauto nna medaglia di oro con l’ effigie di nostro Signore la quale pesa 10 scudi conosco. il mio libro e aplaudito,
non sò però a che me resoluerò perche uoglio el gusto del figliolo el quale più aderisse a essere prete che frate. — Suplichi
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287
a leggere quanti più libri potè, coll’esempio anche del padre suo, al quale , sebben macellaio, erano sconosciuti ben pochi de
edia, dopo di avere recitato in una compagnietta di dilettanti, della quale era anche direttore, partì di Bologna con certo F
’arte propriamente detta. Innamoratosi poi della Teodora Ricci, della quale avrem molto a discorrere, la prese in moglie a Ge
lavoro ; e in meno di cinque anni riuscì a pubblicare un’opera nella quale era come un catalogo illustrato delle migliori op
a, tornata da Parigi, continuò a recitare, divisa dal buon marito, il quale , pover’uomo, nell’articolo che la concerne, le ri
ttro decime, o diecine (sono ottantasei !). Si tratta di un amico, il quale interrogato dal Bartoli, gli dà notizie di teatri
oni non ha voluto trascurare di dar qualche lustro ad una Città, alla quale deve esso Autore la sua quiete, il Religioso coll
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 288-292
nora Duchessa a una Comedia di Zani della Compagnia della Vittoria la quale si ritrova qui molti giorni sono, dove era anche
veva da Gonzaga al Cardinal d’ Este, raccomandandogli la Vittoria, la quale desiderava recitar le sue comedie a Padova. E al
o consiste però gratia Ser.mo mio Signor gratia per l’amor de Dio che quale la chiesto con le ginochia a tera et con le lacri
auerla potuto seruire questo Carneuale, et perche la riuerenza con la quale l’osseruo da tanti ani in quà supera ognaltra ued
sso dico di petrollino, poi che per mia causa è incorso in errore, il quale per l’affano che sente si può dir che facia la pe
ol suo cordoglio : ma perche una sintilla de quella benignità, con la quale la mi ha sempre fauorita può render noi felicissi
’instanza che me vien fatta per parte di Vittoria Piissima comica, la quale dice già aver avuto una sentenza a favor suo sopr
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 278
impiegato in quella Casa Senatoria, come dice il Bartoli. A detta del quale anche fu generico di molto valore, sapendo rappre
tri mai, temendo di essere licenziato, a preferenza del Barsanti, del quale conosceva i pregi e l’utilità, ricorse ad uno str
iamente di sciogliersi da ogni impegno pel venturo anno. Il Sacco, al quale il Barsanti premeva davvero, avutane domanda di s
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 125
, ove fu scritturata amorosa, in Compagnia di Corrado Vergnano, dalla quale passò in quella di Giovannina Rosa, a farvi le pa
a Internari, poi, prima attrice assoluta, col Meneghino Moncalvo, col quale recitò, dopo la Carolina Santoni che l’aveva crea
a, con Alamanno Morelli e con Bellotti-Bon, in Compagnia n.° 2, nella quale recitò la prima volta a fianco del figlio Belli-B
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 326
ccademia de'Fidenti, di dove uscì dopo breve tempo (1871), per entrar quale amoroso nella Compagnia della Sadowski, diretta d
si ne prese il posto, che tenne fino a tutto l’anno veniente, dopo il quale passò primo attor giovine sotto Francesco Ciotti,
nia Marini che gli fu compagna delle più care : Suo fratello, col quale ebbi il piacere di stare qualche anno, era un gen
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 629-630
ella Compagnia Reale Sarda il 1827, al posto di Vincenzo Monti, nella quale stette fin oltre il '40. Il Costetti ne lo fa usc
imo attore assoluto della Compagnia Giardini, Woller e Belatti, dalla quale passò poi nello stesso ruolo in quelle di Corrado
la cattedra di declamazione alla Filodrammatica di Torino, sciolta la quale , passò maestro di declamazione alla Filarmonica S
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281
nte all’oreficeria), si recava co’suoi al teatro della commedia, alla quale si sentiva inconsciamente attratto, sin da quando
da questo passando con Raffaello Landini, stenterello anch’esso, col quale stette a recitare, prima a intervalli, poi (quare
passare finalmente la quaresima del ’73 con Giuseppe Pietriboni, col quale stette sino a tutto il carnevale del ’94. Questi
di alla R. Scuola di recitazione di Firenze, si diede all’ arte (alla quale mostrò non poche attitudini) esordendo con Giusep
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 562-563
e di poter frequentare la rinomata Scuola di Carolina Malfatti, dalla quale uscirono la Tessero, la Pezzana, Emanuel, Maggi,
nici Scalpellini in quella celebrata Compagnia di Bellotti-Bon, nella quale ella salì poi al più alto grado dell’arte, ove se
antevole davvero. Questa figura così vaga, così gentile, intorno alla quale il poeta ha speso un largo tesoro di grazia e di
ella spontaneità incomparabile della dizione era un cotal fascino, al quale non si poteva resistere…. Con molta bravura, se n
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 152-154
con Romualdo Mascherpa, poi di nuovo colla società Colomberti, nella quale , come abbiam detto, sposò Alessandro Monti. Compa
esse, appariscono Apollo nel suo Parnasso coi Poeti ed Aristotele, il quale le affida a Felsina sovraggiunta sopra un carro t
un carro trionfale, acciocchè essa decida del merito di ciascuna ; la quale dando termine a questa introduzione, così favella
l canto, e rivelandole poi i misteri della Commedia improvvisa, nella quale essa fece in breve sorprendenti progressi. Il Kur
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO V » pp. 4-31
medesimo, altro non sono che il corpo o coro intero degli attori, il quale con pochissimi versi nella fine prende commiato d
nd’è che nè anche da ciò derivare il farfallone di certo Francese, il quale , come narra Madama Dacier, lodava i cori delle c
vo a’ tempi di Augusto; e su inventato da Cajo Melisso da Spoleto, il quale nato ingenuo ma esposto per la discordia de’ suoi
ellanarii latini. Tra questi si distinse Lucio Pomponio Bolognese, il quale fiorì nel tempo che Tullio prese la toga virile.
Pomponio poeta Atellanario intitolò certo esodiob Pitone Gorgonio, il quale , a mio credere, altro non era che il Manduco, per
li parleremo appressoa. Senza ciò che dovremmo pensare di Augusto, il quale , non già per pena fulminata contro di loro, ma pe
pubblico da matrone e cavalieri in vece de’ soliti attoria. Pisone il quale fu in procinto di essere acclamato imperadore e s
i sessi, e le fe rappresentarec. L’eroe, il filosofo Trasea Peto, nel quale , al dir di Tacito, volle Nerone estinguere la vir
l’anello quasi in segno di ristabilirlo nella dignità equestre, dalla quale pareva Laberio per capriccio di lui decaduto. And
er luogo tra gli altri della sua classe, e si abbattè in Cicerone, il quale mostrandosi imbarazzato diceva non potergliene da
Batillo di Alessandria dalla prisca danza comica formò l’Italica, la quale per la troppa oscenità diede motivo ai tratti sat
nche un libro in tal materia. Egli ebbe un discepolo chiamato Ila, il quale rappresentando co’ gesti una tragedia, nel voler
ella fazione contraria; e una volta ruppe il capo a un Pretorea. E in quale altra guerra avrebbe fatte le sue prodezze un imp
a. Su di ciò vedasi il mentovato trattatino de’ Teatri del Maffei, il quale con diligenza raccolse le antiche testimonianze p
giuochi Florali furono istituiti da una cortigiana chiamata Flora, la quale lasciò il popolo Romano erede de’ beni da lei gua
71 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO V. Continuazione del teatro Latino. » pp. 222-242
medesimo, altro non sono che il corpo o coro intero degli attori, il quale con pochissimi versi nella fine prende commiato d
che nè anche da ciò potè derivare il farfallone di certo Francese, il quale , come narra Madama Dacier, lodava i cori delle co
vo a’ tempi di Augusto; e fu inventato da Cajo Melisso da Spoleto, il quale nato ingenuo, ma esposto per la discordia de’ suo
ellanarii latini. Tra questi si distinse Lucio Pomponio Bolognese, il quale fiorì nel tempo che Tullio prese la toga virile.
ponio poeta Atellanario intitolò certo esodio 131 Pitone Gorgonio, il quale , a mio credere, altro non era che il Manduco, per
ali parleremo appresso. Senza ciò che dovremmo pensare di Augusto, il quale , non già per pena fulminata contro di loro, ma pe
blico da matrone e cavalieri in vece de’ soliti attori136. Pisone, il quale fu in procinto di essere acclamato imperadore e s
sessi, e le fe rappresentare138. L’eroe, il filosofo Trasea Peto, nel quale , al dir di Tacito, Nerone volle estinguere la vir
l’anello quasi in segno di ristabilirlo nella dignità equestre, dalla quale pareva Laberio per di lui capriccio decaduto. And
er luogo tra gli altri della sua classe, e si abbattè in Cicerone, il quale mostrandosi imbarazzato diceva non potergliene da
Batillo di Alessandria dalla prisca danza comica formò l’Italica, la quale per la troppo oscenità diede motivo ai tratti sat
nche un libro in tal materia. Egli ebbe un discepolo chiamato Ila, il quale rappresentando co’ gesti una tragedia, nel voler
la fazione contraria, e una volta ruppe il capo a un Pretore149; e in quale altra guerra avrebbe fatte le sue prodezze un imp
si su di ciò il mentovato trattatino de’ Teatri del lodato Maffei, il quale con diligenza raccolse le antiche testimonianze p
tuzioni Divine, furono istituiti da una cortigiana chiamata Flora, la quale lasciò il popolo Romano erede de’ beni da lei gua
72 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
di Lorenzo de’ Medici, e ’l Crescimbeni nella storia della poesia, il quale però stimola d’argomento profano124. Crebbero poi
quasi fanciullo125, compose una commedia intitolata la Filologia, la quale volle involare agli occhi de’ posteri126. Troviam
commedia intitolata Paulus, Comoedia ad juvenum mores corrigendos, la quale conservasi in un codice a penna nell’Ambrosiana d
an piuttosto dialoghi che drammi130. Il trovatore Luca de Grimaud, il quale per altro era genovese, satireggiò ne’ suoi dramm
’occhio de’ riguardanti, e non molto opportuno a un regolare dialogo, quale a una teatrale rappresentazion si conviene. Parmi
mosso un tal dubbio l’abate Mehus (Vit. Ambrog. Camald. pag. 239) il quale ci ha dato ancor qualche saggio dello stile di es
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 142-145
compagnia regolare in società con G. B. Pucci e Carlo Dondini, della quale era anche primo attore. Richiamato dal padre a Mi
onfortate dall’ammirazione sconfinata per l’incomparabile artista, la quale su tutti gli profuse in privato epistolario e su
n servizio, per tutta la giornata di Domenica, un uomo del popolo, il quale si prestava al disimpegno di molteplici faccende,
ogni specie, fra di cui una Cantata di addio del '33 a Torino, dalla quale apprendiamo com’egli recitasse in italiano il D.
mettendo per condizione di contratto una recita a suo beneficio, alla quale egli avesse preso parte. Per tal modo egli vide l
onda moglie che mise un freno alle inconsulte dissipazioni, non certo quale avrebbe potuto, morì in Milano il 29 di agosto 18
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
imiterii e le teste de’ morti; nell’altro una religiosa disperata, la quale nel proprio confessore ravvisa l’antico suo amant
ad inorridire al furioso attentato di Beverlei, che in considerare a quale stato di miseria ha egli ridotto il figlio, per l
francese comparve un’altra tragedia cittadina intitolata Camilla, la quale cadde perfettamente nella rappresentazione, e si
esti ed altri simili drammi sono discesi dalla tragedia cittadina, la quale , ove si preservi da colori comici, e si contenti
dramma senza contrasto riprensibile, la commedia lagrimamente, nella quale con pennellate ridicole si deforma un quadro trag
L’invenzione di questa favola appartiene al nostro Carlo Goldoni, il quale scrisse in Italia il Padre di famiglia, commedia
ttere comico. Questa favola discende dal Vero Amico dell’italiano, il quale mal grado di varii difetti, vale assai più del Fi
ll’atto IV, ed interessante la deliberazione del padre di Eugenia, il quale si lusinga di trovare in corte giustizia e pietà.
icata infine è l’esclamazione di Clarendon, Elle me pardonne , colla quale per trasporto di gioja egli previene le parole di
a Scozzese è nobile, delicato, interessante. Non v’ha che Monrose, il quale pieno de’ suoi spaventi e pericoli porta nella fa
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ni Luigi. Cominciò a recitar nella Compagnia di Nicodemo Manni, dalla quale passò poi in quelle di Girolamo Brandi, di Pietro
di, di Pietro Rosa, di Francesco Paganini e di Nicola Menichelli, col quale trovavasi del 1782. Fu reputato attore di pregio
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 33-34
a sua nota manoscritta parla della eccellenza de'costumi di Lolli, il quale , un po'fors’anco per questo, e un po'pel suo nome
di Angelo, era noto più specialmente col nome di l’Ange, o Lange, col quale anche talvolta si firmava. Fece rappresentare nel
sò Patrizia Adami (V.), servetta col nome di Diamantina, insieme alla quale fu naturalizzato francese il 16 giugno del 1683,
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 259
San Carlino di Napoli al fianco dei Cammarano e dei Fracanzano, dalla quale uscì il 1803, già ottimo caratterista, a niuno se
venne in breve l’idolo del pubblico, e dello stesso Ferdinando IV, al quale dovette forse la sua morte. Sia per doverosa grat
i pubblicamente avverso alla sètta dei Carbonari, gli affigliati alla quale viveano in Napoli, facendo temer prossima una sol
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
Barbarizza Concordia. Comica veneziana, la quale fiorì intorno al 1590, e della quale non sappiamo
Concordia. Comica veneziana, la quale fiorì intorno al 1590, e della quale non sappiamo altro, fuorchè l’ 11 dicembre di que
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 438-443
rinomata servetta del teatro italiano sotto il nome di Colombina, col quale fu celebre la nonna Isabella. Nel novembre del 16
e basti ad aguzzar l’appetito, e vi lecchereste anche le dita. Tale e quale di una donna. Fa la civetta a spese dell’onore ?…
lla Commedia italiana a Parigi. Trascelgo dall’Arlecchino Proteo, nel quale la Caterina Biancolelli esordì colla sorella Fran
el quale la Caterina Biancolelli esordì colla sorella Francesca, e il quale suggerì al signor Devizé l’articolo del Mercurio
atteau, uno de’ più geniali illustratori della Commedia italiana, del quale verrò riproducendo le principali opere, ci ha dat
) : e ce lo ha dato Geremia Wachsmuth col suo Inverno (pag. 439), nel quale , come si vede, figurano, a lato di Arlecchina, il
ova forma di arte, che vuole, dicono, la fotografia dell’ambiente, la quale , oltre al ruolo, ne ingojò persino il tipo….
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 718-721
nte di guitti, passò a Voltri in Liguria, in quella Ilardi-Cardin, la quale , purtroppo, era più guitta dell’altra. Finalmente
iretta da Giacinto Gallina, e amministrata dal fratello Enrico, della quale eran bell’ornamento, oltre che Zago e Borisi, la
ago e Borisi, la Zanon-Paladini, la Fabbri-Gallina, la Foscari ; e la quale esordì con clamoroso successo il 2 settembre a Fe
trimonio [carnovale 18 con la signorina Cesira Borghini di Ancona, il quale , a fianco del babbo, con tanto esempio e con tali
so dalla critica inguantata, come s’è visto, anche a Luigi Vestri, il quale , artista eminentissimo, di una verità, e soprattu
ni lucenti, di parrucche, vicino alla sua tavola di truccatura, sulla quale , accanto ai barattoli del minio, del bianco, dell
ologi istoriati e tabacchiere e ciondoli svariati, e al disopra della quale alla parete di fronte, accanto a un grande specch
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475
invece (op. cit.) il nome del Bon sarebbe stato quello di Augusto, al quale poi fu aggiunto quello paterno(?) di Francesco. P
re e come poeta. Fu il 1821 nella R. Compagnia Sarda di Torino, dalla quale uscì dopo un anno, per entrare in quella Goldoni-
tto, il Bon formò quella società comica Bon-Romagnoli-Berlaffa, colla quale si ripromise di ridar vita a tutto il repertorio
e direttore. Si fece poi egli stesso conduttore di quella impresa, la quale dopo tre anni cedette ad Alamanno Morelli e Bello
ale dopo tre anni cedette ad Alamanno Morelli e Bellotti-Bon, e della quale restò sempre direttore, recitando ancora talvolta
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 294-295
di lui come artista, merita la pena di accennare alla famiglia dalla quale usci, assai nota per una specie di eccentricità r
està. Cesare intanto si senti trascinato per l’arte drammatica, nella quale entrò giovanissimo. Nel 48 lo troviamo con non si
ica, nella quale entrò giovanissimo. Nel 48 lo troviamo con non si sa quale compagnia in Grecia. Scoppiata da noi la rivoluzi
i moti del 31 aveva dovuto emigrare a Parigi dove si guadagnò un nome quale maestro di scherma. Tornato in patria, prese part
degli interlocutori e soccombere. Tenutosi per un po', si capisce con quale sforzo, nell’attitudine del vinto, ad un tratto s
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
si Faustina, di Crema, moglie di Domenico Tesi comico bresciano, « il quale  – dice Fr. Bartoli – sarebbe stato un abile comme
parti di serva, e vi fu ammiratissima ; in una particolarmente, nella quale eseguiva un volo pericoloso : tal che una sera al
plausi della nuora, se ne staccò subito, e andò con Pietro Rossi, col quale stette un anno. Unitasi a Cristoforo Merli, primo
innamorato (V.), formò il 1776 una Compagnia di buoni artisti, colla quale percorse decorosamente le migliori piazze, quali
uali Bologna, Parma, Trieste, Milano, Brescia, Mantova, ecc., e della quale un foglio volante di Sassuolo ci dà l’elenco : Fa
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 11
suo beneficio, il 2 giugno 1832, al Teatro del Giglio di Lucca, nella quale si rappresentò Il Gran Los-Rios Assassino delle A
uale spaventato dai Masnadieri (Pasquale era Giuseppe Guagni) e nella quale egli sosteneva la parte del protagonista, con un
ire non riescirà stravagante il fatto che si espone di quest’uomo, il quale profugo dalle terre native per un fallo d’amore,
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 129
ve nacque verso il 1780, fu allevato nel mestiere del padre, morto il quale , vagando di paese in paese, or questo or quello f
urato piuttosto, e gastronomo per eccellenza. Non vi fu Piazza, nella quale , al momento della partenza, non trovasse che dire
la Pera, quaranta francesconi per tanti tordi mangiati dal Miutti, il quale era tenuto in ostaggio…. A Napoli, avuto dal capo
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 255-256
alcun tempo, in una giovinetta, figlia dell’attore Santo Nazzari, la quale recitava allora con molto plauso le parti di prim
e assoluta. Indi la fama del Perotti, conduttore di una Compagnia, la quale potè sempre competere colle più grandi d’allora,
ltimi sette od otto anni di vita, fu colpito da insonnia, a vincer la quale si diede all’uso dell’oppio, che lo condusse lent
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
. Angelo di Venezia, poi si fece capo di una Compagnia vagante, della quale era principale ornamento la sorella Rosa, e colla
agante, della quale era principale ornamento la sorella Rosa, e colla quale , dice il Bartoli, scorse la Liguria e la Toscana
88 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
cimiterj e le teste de’ morti; nell’altro una religiosa disperata, la quale nel proprio confessore ravvisa l’antico suo amant
a il modello di tale specie di tragedia. Dalla tragedia cittadina, la quale , ove si preservi da colori comici e si contenti d
senza contrasto riprensibile, cioè ad una commedia lagrimante, nella quale s’imbratta con pennellate ridicole un quadro trag
glio. L’ invenzione di questa favola appartiene al nostro Goldoni, il quale scrisse in Italia il Padre di famiglia commedia p
ttere comico. Questa favola discende dal Vero Amico dell’Italiano, il quale mal grado di varj difetti vale assai più del Figl
ena del IV, ed interessante la deliberazione del Padre di Eugenia, il quale si lusinga di trovare in corte giustizia e pietà.
elicata infine è l’esclamazione di Clarendon, Elle me pardonne, colla quale per trasporto di gioja egli previene le parole di
la Scozzese è nobile, delicato, interessante. Non v’ha che Monrose il quale pieno de’ suoi spaventi e pericoli porta nella fa
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 96-104
o troviamo poi nella Compagnia di Pedrolino, Giovanni Pelesini, dalla quale , com’egli scrive a un famigliare del Duca da Crem
aliani furon messi in disparte sino alla vittoria del Re francese, il quale , dopo la presa di Montmélian, si recò trionfante
ere dal Re e dalla Regina la promessa collana con medaglia d’oro, del quale il Baschet, alla cui opera magistrale più volte c
e citata vo queste notizie attingendo, ha fatto un largo cenno, ma il quale per la sua curiosità e rarità, riporto qui per in
e e della Regina al Duca e alla Duchessa e ad Arlecchino medesimo, il quale tuttavia persistè nel rifiuto. Morto Enrico (30 m
Margherita Luciani, moglie del Capitano Rinoceronte (V. Garavini), la quale col marito aveva risolto di voler non più saperne
casa Charavay di Parigi. Contro il Tesoriere dalla mezza collana, al quale accenna, s’era già scagliato Arlecchino in un pos
l’età avanzata e il bisogno di riposo, domandò umilmente congedo, il quale poi, non essendogli stato accordato, si prese da
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
e alcuni anni ai primi del XIX secolo una Compagnia secondaria, della quale egli era applaudito caratterista, e con la quale
ia secondaria, della quale egli era applaudito caratterista, e con la quale s’ebbe la più varia fortuna. Morì a soli quaranta
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 663
lla Regina, nacque a Brindisi, e si diede giovanissimo al teatro, nel quale riuscì collo studio e il buon volere attore di qu
avi ammaestramenti nell’arte comica ; e con Costanzo Pizzamiglio, col quale stette più anni, non solo come attore, ma anche a
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ò a recitar quindicenne, seconda amorosa, con Virginia Marini, con la quale stette un triennio. Fu poi scritturata prima attr
assione per l’arte, è passata al ruolo di prima attrice assoluta, nel quale va oggi affrontando, con onore, i pubblici più se
93 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VIII » pp. 141-143
e una tragedia di Gustavo Wasa, ossia il Liheratore del suo paese, la quale dal sign. Duclairon autore di una tragedia di Cro
ello di Piron intorno all’amore, ma tutto riguarda la libertà, per la quale ha solo combattuto Gustavo. L’azione è ben condot
ggi trionfa sulle scene inglesi mad. Siddons eccellente attrice, alla quale tributano gl’Inglesi tutti gli elogj, per la veri
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 424-425
ben rapido fu quello glorioso del capocomicato di Andrea Bianchi, il quale non finì certo la vita negli agi e nelle ricchezz
. Lo troviamo agli ultimi del’700, conduttore di una Compagnia, nella quale egli sosteneva la maschera del Brighella. L’anno
a scelto per detta Sera una nuovissima Rappresentazione Spettacolosa, quale porta per titolo L’INCONTRO DI VENTI REGI all’as
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 568-569
Fantoni. Dall’Accademia Fiorentina passò a quella de' Fidenti, dalla quale uscì l’ '81 per andare scritturato con Adeleide T
rigina. Dopo la società con Paladini, ne formò una con Reinach, della quale era prima attrice Virginia Reiter, creando poi la
n Teresa Mariani un anno, e un triennio con Di Lorenzo-Andò ; dopo il quale formò società con Irma Gramatica e Oreste Calabre
96 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
lettere. La musica costante amica de’ versi a ancor fra selvaggi, la quale in oriente si frammischia nelle rappresentazioni
, convenne immaginarsi una nuova specie di poesia rappresentativa, la quale avesse certe e proprie leggi che in varie cose la
desimo autore. Sia poi che il nobile fiorentino Ottavio Rinuccini (il quale fu gentiluomo di camera di Errico IV re di Franci
; ma in quanto al canto ci attenghiamo all’eruditissimo Algarotti, il quale diceva giudiziosamente: Se tacessero i trilli do
versi gli uomini? Havvi in tutte le nazioni un linguaggio comune, del quale si vale il Turco e il Francese, il Parto e il Rom
lioso, se non quella tacita convenzione trall’attore e l’uditorio, la quale sussiste, e sussisterà mal grado di tutti i possi
ell’azione e degli affetti, si ferma a considerare in qual vocale, in quale a o in quale e formarono i loro gorgheggi e le vo
degli affetti, si ferma a considerare in qual vocale, in quale a o in quale e formarono i loro gorgheggi e le volate la Bandi
ti? Legge egli, per esempio, che l’ambizioso e innamorato Aquilio, il quale usa ogni arte per rompere la corrispondenza di Sa
e che si maturi, e ad usar tutta l’arte di un esperto schermidore, il quale esamina il nemico, frena l’ira ed aspetta il mome
gitore o spettatore non entrò nella testa del dotto signor Sulzer, il quale rimproverò al Metastasio la puerilità dell’aria S
magine come di un paragone conveniente ad un cortigiano guerriere, il quale risveglia anzi idee marziali, e manifesta un cont
lti o selvaggi. Ma allora non meriteremo il rimprovero di Platone, il quale chiamò la musica stromentale un’ assurdità e un
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Adi 21 8bre 1678 » pp. 220-224
del Duca di Modena, come abbiamo da una lettera di Alfonso d’Este, il quale chiamandolo principal parte della Compagnia e che
o di Napoli, che n’ebbe mandato da cotal feudatario di Monferrato, il quale a sua volta avrebbe agito d’ordine del Duca di Ma
agosto 1677 abbiamo una lettera del Dottore Gio. Antonio Lolli, nella quale si accenna ad un inganno di Florindo, che non lo
e che il Duca di Mantova l’avesse davvero a morte col pover' uomo, il quale per non commessi delitti fece rinchiudere in una
degl’Abiti è un pezzo che sono priuo) et un mio Nipote febricitante, quale della Patria fortiuamente uenne à ritrouarmi per
rui sourani comandi ; ma per i miei peccati chiedo pietà, e sollieuo, quale spero dalla generosa benignità di un tanto Princi
per ottenere a un congiunto dottore la provvista d’un governo, per la quale ebbe a scrivere parecchie lettere. Altre molte ne
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
ossi), esaltante la città di Livorno e l’attore Giuseppe Fineschi, il quale avea, pare, lasciato il teatro, e al nome del qua
eppe Fineschi, il quale avea, pare, lasciato il teatro, e al nome del quale è pubblicato per intero il prologo originalissimo
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
a Milano, entrò in quella maggiore filodrammatica, e nell’ '80 esordì quale amorosa con Luciano Cuniberti, passando poi con l
Cuniberti, passando poi con lo stesso nel ruolo di prima attrice, al quale era più adatta, anche per la figura matronale, on
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 379-381
l figlio, si unì con Antonietta Mazzari, istriana, in matrimonio, dal quale nacque il maggio del 1841 Florido Bertini. Giunta
essandria il padre (che sin dal ’50 era passato a seconde nozze), col quale fu scritturato dal conte Iacopo Billi di Fano pel
merica del Sud, ove stette oltre due anni, da Adelaide Tessero, colla quale tornò in società, dopo aver passato tre anni in C
ietà con Ettore Paladini e Pietro Falconi per un triennio ; finito il quale , si unì alla Compagnia Talli-Carloni-Colonnello-F
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