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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
ico notissimo sotto il nome di Pettinaro, divenne comica anch’essa di qualche pregio, valendosi di quando in quando, e con molt
suonatrice egregia di pianoforte, sapeva mescolare nelle commedie or qualche pezzo di musica, or qualche arietta che la faceva
forte, sapeva mescolare nelle commedie or qualche pezzo di musica, or qualche arietta che la faceva meglio accetta al pubblico.
2 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO V. Tragedie Latine d’Oltramonti: Tragici Olandesi: Teatro Alemanno. » pp. 286-290
degli spettacoli scenici del secolo XVII in Alemagna, si vuol notare qualche sacra tragedia latina di alcuni celebri letterati
sa grossolana piena di stranezze e scurrilità indecenti, pur si trova qualche tragedia da mentovarsi. Il Vondel si è distinto f
irregolarità che vi si osservano, non lasciano risplendere abbastanza qualche pensiero nobile che in esse si rinviene. Il suo P
sulle orme del Petrarca mostrò a’ suoi la buona poesia, e traducendo qualche dramma Greco, Latino e Italiano aprì il sentiero
onisba, e Cleopatra nel 1682, le quali presentano di quando in quando qualche lampo d’ingegno in mezzo alle mostruosità. Uno de
itore era il celebre Bononcini; e da quel tempo cominciammo a contare qualche buon musico nazionale. Erasi in corte introdotta
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 616
chelli. Fr. Bartoli lo dice « comico abile ancora (1781) per recitare qualche parte seria, e può essere fatto degno di qualche
(1781) per recitare qualche parte seria, e può essere fatto degno di qualche applauso. » Ma lo rivediam Dottore con la Coleoni
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
e nel carattere della serva. « Sa cantare – scrive il Bartoli – con qualche grazia, e benchè pieghi a quegli anni che dalla g
son lontani, pure la sua gracile e piccola figura le serve ancora di qualche schermo contro l’ ingiurie del tempo. »
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 548
la Tesi ; ed oggi trovasi in altra vagante Compagnia, recitando anche qualche parte nelle cose serie con buona intelligenza ed
oroso fu con la Battaglia, con la Coleoni e col Perotti. Condusse per qualche anno Compagnia, assumendo il ruolo di primo attor
6 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO II. Tragedie latine d’oltramonti, Tragici Olandesi, e Teatro Alemanno. » pp. 135-142
gli spettacoli scenici del secolo XVII in Alemagna, si vuol mentovare qualche sacra tragedia latina di alcun letterato di nome
sa grossolana piena di stranezze e scurrilità indecenti, pur si trova qualche tragedia da mentovarsi. Vondel si distinse fra’ s
irregolarità che vi si osservano, non lasciano risplendere abbastanza qualche pensiero nobile che in esse si rinviene. Il suo P
82, le quali presentano di quando in quando in mezzo alle mostruosità qualche lampo d’ingegno. Uno de’ più noti imitatori di L
itore era il celebre Bononcini; e da quel tempo cominciammo a contare qualche buon musico nazionale. Erasi in corte introdotta
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
n una buona Casa di commercio. Fu il '66 con Garibaldi, poi attore di qualche pregio fino al '73, nel quale anno si stabilì a M
se che gli die' maggior nome, rimasta viva tuttavia nel repertorio di qualche Compagnia. Restituitosi a Livorno il luglio del 1
8 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
edie cittadine per la mescolanza del patetico e del famigliare. Senza qualche tratto troppo comico e malizioso ne’ caratteri di
ndicativo in versi. In alcuni drammi di Diderot, di Beaumarchais e di qualche altro dee riconoscersi una specle di rappresentaz
ue, sebbene se ne vorrebbero correggere diversi eccessi. Osserviamone qualche particolarità. Dionigi Diderot filosofo di molto
critto alla commedia nel toccare le passioni tenere: che vi si scorge qualche difetto di verisimiglianza nel piano: che i colpi
ltri autori di drammi semilugubri. Con miglior consiglio sacrificando qualche espressione, o colpo teatrale troppo tetro senza
che si allontana da’ tristi eccessi del comico larmoyant, ma che per qualche tinta soverchio tetra si diparte dalla buona comm
nnello comico sono i caratteri di Fierenfat, Rondon, la Baronne. Solo qualche riflessione troppo seria di Eufemone il giovane s
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Pistoia, questo dì 21 di ottobre 1589. » pp. 405-415
art. Univ. G. D. F.co), con data di Venezia 1587, annunzia l’invio di qualche sua opera, che il D’Ancona ritien probabile fosse
sapessero qualcosa, per non lasciarsi sfuggir di bocca in buona fede qualche solecismo. I secondi, oltre a codesto saper qualc
ma per la vivacità dell’ingegno, per la soverchia loquela può darsele qualche licenza d’uscire dalla gravità ; ma non tanto che
strigato, perchè non se ne sentirebbe parola, onde bisogna moderarlo qualche poco, che s’accosti al Toscano, appunto come parl
endo punto quella lingua. Ha da esser erudito per dir a tempo e luogo qualche sentenza latina, qualche testo, o qualche autorit
Ha da esser erudito per dir a tempo e luogo qualche sentenza latina, qualche testo, o qualche autorità di Dottore. Ancora :
ito per dir a tempo e luogo qualche sentenza latina, qualche testo, o qualche autorità di Dottore. Ancora : Molti anni sono s
non si possa dir meglio, & poi di quando in quando lasciarsi (con qualche sobrietà) vscir di bocca di quelle parole secondo
ia & il personaggio. Bisognarebbe anche tal volta dar di piglio a qualche materia sciocca, treuiale, & molto ben conosc
ande sospiro, si ottenesse allora, come s’è visto accadere oggidì con qualche comico dialettale, un clamoroso effetto d’ilarità
l suo tempo. Se dunque l’ottava maccaronica riferita dal Banchieri ha qualche fondamento nella tradizione, se il comico che la
10 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42
Tragedia del Carretto, perchè la divise in molti Atti, ed incorse in qualche irregolarità? Essa è senza dubbio Tragedia, e non
egorico, ed è anteriore alle vane pretenzioni fondate sul Vasco, o su qualche altra produzione posteriore. Insta il Signor Lamp
stesso, vi prego a rileggero a miglior lume, e non alla sfuggita: se qualche coadjutore vi somministrò tal notizia, ditegli pe
giudizj sulle cose Drammatiche non sembranmi i più sicuri; ed eccone qualche ragione che ne assegno. Il Varchi preferì le Favo
osservazioni che ci dimostrano, che il Varchi, benchè avesse scritta qualche Commedia, non si curò di applicarsi gran fatto su
l gusto dell’Antichità. Altro non si può rinfacciare al Trissino, che qualche declamazione, qualche difetto nel viluppo, e qual
. Altro non si può rinfacciare al Trissino, che qualche declamazione, qualche difetto nel viluppo, e qualche languidezza, che p
al Trissino, che qualche declamazione, qualche difetto nel viluppo, e qualche languidezza, che però erano anche i difetti de’ G
questo ci accorderemmo; nè mi condannerebbe per aver io dubitato che qualche Oltramontano avvezzo alla gonfiezza sdegnerebbe f
trasgredire le regole Cavalleresche, dovesse anche farsi accoppare da qualche Biscaglino. Vuol finalmente l’Apologista (p. 87.)
giunte, variazioni, o troncamenti, quando posponendo, o anteponendo, qualche scena, o tutta, o in parte. E questo non è tradur
desidera la tragica gravità degli originali. Si vorrebbe talvolta in qualche pasio che il Perez si fosse più attaccato all’ori
11 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
edie cittadine per la mescolanza del patetico e del famigliare. Senza qualche tratto troppo comico e malizioso ne’ caratteri di
cativo in versi. In alcuni drammi del Diderot e del Beaumarchais e di qualche altro dee riconoscersi una specie di rappresentaz
ue, sebbene se ne vorrebbero correggere diversi eccessi. Osserviamone qualche particolarità. Dionigi Diderot filosofo di molto
alla commedia nel toccare le passioni tenere; che nel piano si scorge qualche difetto di verisimiglianza; che i colpi teatrali
ltri autori di drammi semilugubri. Con miglior consiglio sacrificando qualche espressione o colpo teatrale troppo tetro, senza
che si allontana da’ tristi eccessi del comico larmoyant, ma che per qualche tinta soverchio tetra si diparte dalla buona comm
nnello comico sono i caratteri di Fierenfat, Rondon, la Baronne. Solo qualche riflessione troppo seria di Eufemone il giovane s
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 597
egli appare direttor di attori accademici, e chiede la protezione di qualche Principe, « acciò possano questi giovini operare
maggior vigore, et esimersi da ciò che potesse di sinistro apportarle qualche emolo invidioso come altre volte ben notto è all’
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35
vo si fosse divertito a perseguitarla, non foss’altro per isfogare in qualche modo l’invidia destatagli dalla infinita bontà on
comparsa del Ballet des Muses, rappresentato il 2 dicembre 1666, e in qualche commedia. A ogni modo abbiamo ogni buona ragione
ano sono già state destinate dall’A. S., sono a suplicarla a darmene qualche motivo, aciò sappia come regolarmi, perchè dovend
più importa con bonissima concordia fra di noi, et se pure vi è stata qualche cosa, ho procurato con la mia flemma di superar t
Ill.ma habiano richiami, et perchè potrebbe essere che alcuno havesse qualche pretensione irragionevole li rendo motivo a ciò s
he la compagnia patisce pur assai. Sup.co dunque V. S. Ill.ma a darmi qualche risposta in questo particolare aciò possa consola
14 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
e. Infine egli è concesso a due persone non inimiche il dissentire in qualche punto, il disputare ancora, senzache l’usata armo
igenti, o quella del popolo. Ne’ secoli scorsi si agitò in Italia con qualche calore: altri pretendendo, che dovesse piacersi a
nazione, e più tardi che si possa sorgavi (che al fine dee sorgervi) qualche riformatore simile a Corneille. E per riescire ne
quel media inter carmina, e avrà creduto, che mentre si rappresentava qualche bel Dramma, ne cercassero un altro spropositato e
poi si compiaceva di ascoltare un Dramma, egli, lungi di cercarlo di qualche Poeta di mal gusto, non si contentava se non de’
azio, la cui Epistola bisognava che leggeste tutta, e col soccorso di qualche comentatore), cioè nel secolo di Augusto, non era
peggia per tutto il suo Saggio. Egli è costretto a mettere a profitto qualche passo, che abbia alcuna apparente somiglianza con
otto gusto del volgo. Si è giá parlato del secolo scorso, diciamo ora qualche cosa del nostro. Primieramente nelle prime decine
i abbisognano più dell’Arlecchino, come nel secolo passato? Che se in qualche Villaggio, o Castello, o al più in alcuna Città d
i debbe averne delle notizie bene attrassate. Io gli assicuro, che da qualche tempo annualmente l’ho io veduta rappresentare in
piena di sciocchezze, e d’inverisimiglianze. Ma una tal mostruosità e qualche altra ancora, che ve ne fosse, può fare giustamen
el Teatro de la Cruz. Ora un uomo, che non abbia perduto il senno per qualche impegno intrapreso, da tal Commediaccia, e da alt
ti Drammatici, Signor Lampillas mio, i quali formano Scuola, e non da qualche meschino dozzinal Commediografo, che accozzi un n
giamenti e di galanteria. Tutto questo, non so perchè (certamente per qualche motivo apologetico), è dispiaciuto all’Apologista
anche tentato di sposarla, benchè di poi si vincesse. Ebbe in seguito qualche inclinazione per sua Cognata la Principessa d’Ing
15 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
za. Le prime sue sette commedie poco interessanti e difettose, ebbero qualche merito in confronto de’ poeti contemporanei. Il B
bene che per rendere notabili certe utili dipinture conviene adoperar qualche volta un colorito risentito alla maniera del Cara
ncie egli giva studiando l’uomo e la propria nazione. Se imbatteva in qualche personaggio originale degno di ritrarsi sulla sce
hino, ma da artefice sagace che abbellisce imitando. É incerto che in qualche scena del Borghiggiano Gentiluomo e del Tartuffo
ira alle Nuvole e al Pluto di Aristofane, come pretese Brumoy; benchè qualche remota rassomiglianza si scorga delle nominate fa
lche remota rassomiglianza si scorga delle nominate favole greche con qualche tratto delle francesi. Ma è certo che sono imitaz
poca felicità notata da’ critici nello scioglimento delle sue favole; qualche passo dato talvolta oltre il verisimile per far r
di vivacità che pretesero osservarvi alcuni Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a lor modo; tutt
l maggior Cornelio succedere l’immortal Racine, e all’uno e all’altro qualche tragico del nostro secolo; ma dove è il degno suc
one delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui credesi di aver in qualche modo contribuito e Despréaux e Furetiere ed altri
16 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94
i Teocrito, Mosco, Simmia, e Bione. I Greci antichissimi ne portarono qualche scintilla fino nella Drammatica cogl’Inni Dionisi
ziano, le quali si conobbero anche da’ Latini, avendocene Plauto dato qualche esempio: Hos quos videtis stare captivos duos,
rima questa serie istorica de’ Comici Spagnuoli si è forse trovata in qualche scavazione incisa in Tavole enee, come l’Eugubine
uj del Rueda: ma Timoneda era amico del Rueda, e impresse in Siviglia qualche opera nel 1511.; dunque allora fioriva Lope de Ru
de’ Teatri delle antiche Nazioni e del Teatro Spagnuolo. Bisogna che qualche maladetto incantatore nemico di tutti i Don Chisc
po: veda se può dire, che il testo dell’Antonio sia viziato: pensi se qualche Stampatore (come per la sua scoperta apologetica
17 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299
e d’Yriarte? del giovane Moratin? Dopo Crebillon e Voltaire havvi più qualche degno tragico in Francia? Dopo Regnard e Des Touc
vi più qualche degno tragico in Francia? Dopo Regnard e Des Touches e qualche altro de’ primi anni del secolo, havvi più un sol
fosco corrotto de’ Sedaine e de’ Diderot, se l’Albergati, il Pepoli e qualche altro, scrittori non ignobili di vere commedie, l
consacrano il loro tragico cittadinesco e comico lugubre? se fin anco qualche elegante scrittore prende di simil genere bastard
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 584-585
ora da una parola all’altra metteva una pausa eterna, tanto da destar qualche mormorio nel pubblico. Allora egli si volgeva all
do de’ passati studi e allora tenta di ricostruirli o a sè stesso o a qualche sciagurato curioso…. Ma l’occhio non lampeggia pi
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664
parole : Con tal occasione deuo dirle che conuenendo al presente far qualche permuta di simili soggetti per meglio aggiustare
to ciò quello che Vostra Signoria ci motiua e già che pare che sia in qualche miglioramento noi facciamo speditamente partirlo,
20 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO I. Su i Teatri Spagnuoli sotto i Romani. » pp. 2-8
ra le censure del Signor Apologista mi porgano occasione d’illustrare qualche punto curioso della Storia teatrale. In questa ch
egli Stranieri non si dovea avvalorare questa semplice asserzione con qualche pruova, col nominare almeno le Città dove tali ro
esatte di quelli di Atene, Mitilene, Epidauro ec., e sebbene vi corse qualche lieve differenza, fu questa di niun momento per l
dell’ Architetto Latino; cioè di tre palmi e un quarto. Io tralascio qualche altra conformità di tale edificio con altri prece
21 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
zamenti del gusto mi sapranno forse buon grado ch’io esibisca loro un qualche saggio dello stile di questo poeta pressoché scon
a o la pompa dello spettacolo o l’ingresso d’un principe trionfante o qualche altro pubblico evento sembravano giustificare la
ri poeti a quel tempo, de’ quali io non nominerò se non quelli che in qualche modo al cangiamento concorsero, lasciando le rice
o del cattivo gusto nei vezzi soverchi, e ne’ caratteri manierati pur qualche regolarità e qualche gusto ne aggiunsero. Il Cape
ei vezzi soverchi, e ne’ caratteri manierati pur qualche regolarità e qualche gusto ne aggiunsero. Il Capece lavorò alcuni dove
mi sono capitati alle mani di quel secolo. Lo Stampiglia merita bensì qualche distinzione non già per questo, ma per essere sta
Antonio Salvi fiorentino, seguitarono l’esempio dello Stampiglia con qualche credito allora, ma i loro nomi coi drammi loro no
ato e fiorito, ma l’autore disegna bastevolmente i caratteri e lavora qualche aria di buon gusto. Eustachio Manfredi nell’Aci e
fantasia non finisca dove finiscono i sensi, ma che resti pur sempre qualche cosa da immaginare allo spettatore allorché l’occ
22 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « LETTERA » pp. 3-14
di lei buona grazia, mi vedea in una specie di obbligo, nel prodursi qualche mia bazzecola, di avvertirne io stesso il valoros
desimo suo giudizio. E perchè procederei altramente? Intento io forse qualche sorpresa? Ella già non mi scrisse privatamente ci
sarà ingannato perchè non sa come io pensi. Il discordare noi due in qualche punto, secondo me, non significa nimistà. Noi que
agli animali. Che l’Italia avesse preceduto alla Spagna nel coltivare qualche genere letterario, o per contrario, quale aumento
non volete dissimulare quando io sopprimo varj fatti per appropriarle qualche vanto? “L’amate, e vi opponete a me, quando credo
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 401-403
fare ? Visto un ragazzetto che guardava un branco di porci, mediante qualche po' di danaro e qualche parola minacciosa, ottenn
tto che guardava un branco di porci, mediante qualche po' di danaro e qualche parola minacciosa, ottenne di sostituirlo : e tro
mpagno d’arte, che, condotto subito a Strasburgo, vi esordì in capo a qualche giorno con molto successo. Pubblicata l’amnistia,
24 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
nè comode, nè graziose. Circa l’entrate ancora esigerebbe l’edifizio qualche miglioramento. Anche la facciata vorrebbe essere
la vista, e ripetuto al suo solito più di una volta. Gli avesse fatto qualche impressione ciò che vi accennai delle ritirate, e
spettacolo. Mettevano gridi, insolentivano, imponevano di ritirarsi a qualche Attore non accetto, o di un partito contrario, al
i, la Uffizialità più distinta, e la gente seria ben nata, che ama in qualche ora di godere tranquillamente dello spettacolo se
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
Giovanni, detto il mutolino, artista di qualche pregio per le parti di brillante ;
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
nerico l’anno comico 1795-96 insieme alla moglie Brigida, servetta di qualche pregio, nella Compagnia della signora Marta Coleo
27 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
gni e sulla diserzione della cavalleria Numida. E mostrando Sempronio qualche pena di lasciar Marzia, Siface se ne maraviglia;
epio in censurar nel Catone le figure troppo poetiche che ne guastano qualche volta la gravità e verità dello stile, la peripez
ernamente rimproverargli la propria debolezza? E per finirla ebbe pur qualche torto il lodato Andres in affermare che Voltaire
no che la tenerezza verso gli amici, pe i quali egli cerca se può far qualche cosa negli ultimi momenti. Sul finire gli sopravv
coltivò fralle miserie la poesia. Di età di 18, o 19 anni si acquistò qualche nome con due commedie, la Donna è un enigma e l’A
e tradusse la Zaira con poche alterazioni. Cibber, Hoadley, Farquar e qualche altro hanno composte varie tragedie che si trovan
cciola cittadinesca la cui invenzione appartiene agl’ Inglesi, perchè qualche esempio che se n’ ebbe in Italia ne’ passati seco
l’anima rimane abbattuta, lacerata, istupidita”. Eccone l’argomento e qualche tratto. Wilmot e Agnese conjugi per fasto e per n
el precedente. La gioventù ed una passione eccessiva possono eccitare qualche pietà per un delinquente, là dove nell’altro niun
. Ma quante composizioni posizioni scritte pessimamente, a cagione di qualche situazione interessante, o di un’ attrice accetta
ato parola per parola, ma imitato con libertà moderata e abbellito da qualche immagine. Questa commedia con riuscita assai rara
issa da lui amata, la quale lo crede tuttavia dovizioso. Vi si scorge qualche tratto ricavato dal Dissipatore del Des Touches,
va di non essere a lui inferiore. Ciascun di loro resse un teatro per qualche tempo ed ebbe un partito favorevole. Garrick in f
guitava ad essere ammirato ed amato. Al di lui merito volendo prestar qualche omaggio il sig. Kelly dedicogli una sua commedia
rury-Lane the Disipation, la Prodigalità. Non avendone veduto neppure qualche estratto, non saprei dire quanto ad essa convenga
ersione e disprezzo per una mostruosità che l’oltraggia! Per accennar qualche cosa della musica stromentale di quel paese, dici
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
oggi Rosa, fiorentina, è citata da Francesco Bartoli, come attrice di qualche pregio per le parti di serva che sostenne in Fire
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 91-92
o Laura Tessero, sorella minore di Adelaide, prima attrice giovane di qualche pregio, e morì, giovanissimo, compianto da tutta
criveva con garbo in prosa ed in verso ; aveva anche fra le sue carte qualche non infelice tentativo drammatico ; si era fatto
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
l’aspettativa, si trovi per caso o malizia altrui, al cospetto di un qualche bell’uomo. L’effetto che produce in una donna dim
passione e la verità. Ammalatasi nel Carnevale del 1840, fece ancor qualche rara apparizione sulla scena, che dovette abbando
nascosta la Commedia scritta. Trovarono il soggetto buono ; accennai qualche cosa per istruire gli attori sopra quel che dovev
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
la Maddalena facea la servetta ; il Medebach era il primo amoroso, e qualche altro personaggio avean preso per eseguir le loro
della Medebach si stabilì con la Donna di garbo del Goldoni, recitata qualche sera dopo della Griselda, nella quale il pubblico
soggetta a vapori. Era sovente ammalata, sovente credeva d’esserlo, e qualche volta non aveva che vapori di soio comando. In qu
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 39
Lombardi Stefano da Nizza di Provenza. Il Bartoli lo dice comico di qualche merito. Recitò le parti d’innamorato in Compagnia
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
assi, e (1781) di Francesco Paganini. Il Bartoli lo dice « fornito di qualche cognizione intorno alle lettere ; ed occorrendo s
34 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
zza. Le prime sue sette commedie poco interessanti e difettose ebbero qualche merito in confronto de’ poeti contemporanei. II B
bene che per rendere notabili certe utili dipinture conviene adoperar qualche volta un colorito risentito alla maniera del Cara
ncie egli giva studiando l’uomo e la propria nazione. Se imbatteva in qualche personaggio originale degno di ritrarsi sulla sce
hino, ma da artefice sagace che abbellisce imitando. È incerto che in qualche scena del Borghigiano Gentiluomo e del Tartuffo a
cuna remota rassomiglianza si scorga delle nominate favole greche con qualche tratto di quelle di Moliere. Certo è però che son
poca felicità notata da’ critici nello scioglimento delle sue favole; qualche passo dato talvolta oltre del verisimile per far
di vivacità che pretesero osservarvi alcuni Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a lor modo; tutt
maggior Cornelio succedere l’immortal Racine, ed all’uno e all’altro qualche tragico del XVIII secolo; ma dove è il degno succ
ne delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui credesi di avere in qualche nodo contribuito e Desprèaux e Furetiere ed altri
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
, come attrice di merito per le commedie improvvise e studiate. Fu in qualche Compagnia di Venezia, poi seconda donna con Onofr
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Monti Pietro. Fratello di Carlo, artista di qualche pregio per le parti d’innamorato, recitò in varie
37 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
èe nato in Parigi l’anno 1691 e morto nel 1754 maneggiò questo genere qualche volta felicemente. Il suo Pregiudizio alla moda b
di un nome, e troppo lontana dall’esser commedia, benchè vi si trovi qualche situazione interessante. Il suo componimento Amor
ssare per una delle migliori, e nella Riconciliazione Normanda, ed in qualche altra, il sagace osservatore scorgerà maneggiata
l’Uomo singolare egli ne prende le tinte dalla propria fantasia, o da qualche originale particolare da non poter riuscire impor
di un ridicolo non manifesto. Le stravaganze solo potrebbero produrre qualche diletto, qualora quest’uomo singolare non fosse f
lese. In generale Des Touches è uno de’ buoni comici della Francia, e qualche sua favola riesce dilettevole, e molte interessan
ualcheduna meritava che si conoscesse. Del resto senza pregiudizio di qualche merito del Marivaux, nulla prova, una traduzione
a Rosalba, i Cavalieri Francesi, lo Sfortunato immaginario ebbero per qualche tempo felice riuscita sulle scene. L’ultima comme
colo XVIII, e de’ primi del XIX, i quali godettero, o godono tuttavia qualche nome. Fabro d’Eglantine morto nel 1800 si tenne p
’Abate da ciò indizio che potesse essere figlio o parente prossimo di qualche magistrato. Vide un altro giorno che passando l’e
esser dovea orfanello erede di grandi beni probabilmente usurpati da qualche ingordo parente. Ciò che restava di più important
interno delle case religiose da i despoti superiori. Sono rimaste per qualche tempo al teatro francese le seguenti commedie: il
’Harleville, il Medico de’ Pazzi del sig. di Mimault, in cui si trova qualche imitazione del Ritorno inaspettato di Regnard, i
ipetono. Io ne conosco le seguenti: il Collaterale, in cui ad onta di qualche circostanza poco verisimile, da taluni si commend
ena gli vedeva partire. Ciò mosse alcuni Francesi a comporre per essi qualche favola nella propria favella, in cui cercarono di
pe nella tragedia del Maffei. Nella medesima compagnia si segnalò con qualche commedia Romagnesi, e Colato morto nel 1778 che r
a le Arti e l’Amicizia in un atto recitata nel 1788, di cui per altro qualche giornalista giudicò che non era nè naturale, nè e
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
95-96, in compagnia sempre di sua moglie Caterina, senese, attrice di qualche pregio.
39 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68
minatore parla delle mille Tragedie, ma se ne hanno altre pruove? v’è qualche altro testimonio che l’appoggi? Mi perdoni il Sig
mpiuta fatta da un Nazionale di quattro Tragedie da me non lette? Ciò qualche volta può farsi senza taccia, secondo le buone re
diarsi colla molesta lettura de’ Drammi de’ secoli andati, per trarne qualche spirito di buona Poesia a beneficio della giovent
pillas dire che fosse tale nella Tragedia del Cueva? Il manifesti con qualche scena; che io a pruova ne produrrò alcun’ altra d
ardare e incenerire questi fondamenti. A lui riescirà facile trovando qualche Dedicatoria, qualche Prefazione, qualche Lettera,
uesti fondamenti. A lui riescirà facile trovando qualche Dedicatoria, qualche Prefazione, qualche Lettera, qualche Esame poetic
lui riescirà facile trovando qualche Dedicatoria, qualche Prefazione, qualche Lettera, qualche Esame poetico, che l’inanimisca
le trovando qualche Dedicatoria, qualche Prefazione, qualche Lettera, qualche Esame poetico, che l’inanimisca a rendersi superi
lle private Segreterie: ma con una competente analisi accompagnata da qualche scelto squarcio. IV. LUPERCIO LEONARDO DE ARGE
difetti, e non i pregi: di queste di Argensola accennai i difetti, e qualche pregio, e pure si lamenta perchè ne dò una sommar
trovo, egli afferma, i pretesi gran difetti che altri dice. E se vi è qualche neo, si dee, secondo lui, attribuire a MS. viziat
eresse teatrale veri Maestri di Poetica. Udite un poco uno che sapeva qualche cosa di più delle regole di Unità, in cui voi ris
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
lle civette. Col danaro accumulato nell’arte potè comprare una casa e qualche terreno in Livorno, dove, forse, avanzata in età
41 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
gli oltramontani coltivata a segno, che ben si può dire aver essi per qualche tempo dato la voce e fatto agl’Italiani la battut
che niun’aria a’ giorni nostri ha saputo fare altrettanto. [2.5] Una qualche commozione egli sembra che cagioni presentemente
E lo stesso è della musica, se altri non si prefigge di dipingere una qualche immagine o di esprimere un qualche sentimento45.
i non si prefigge di dipingere una qualche immagine o di esprimere un qualche sentimento45. Vana riesce essa pure; e dopo aver
he sentimento45. Vana riesce essa pure; e dopo aver forse riscosso un qualche passeggero applauso, è lasciata dall’un de’ lati,
i volte messe in musica da compositori secentisti. Non è però che una qualche immagine di verità non si scorga anche a’ di nost
erando, saremo sicuri che la musica ne darà bene spesso sul teatro un qualche saggio di quella vittoriosa sua forza che mostrav
tà la più perfetta. Prima di mettersi a scrivere è solito leggere una qualche composizione del Petrarca, con cui per la finezza
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 740
to da Francesco Bartoli come Brighella e attore per le parti gravi di qualche merito. Fu in varie compagnie e scrisse alcune co
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
Gnudi Vincenzo. Bolognese. Attore di qualche pregio per la maschera del Dottore che sosteneva
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 752
colò Zeccha detto in Comedia Bertolino giouane di gran coraggio, e di qualche eccellenza nel giuocar d’armi, e nel danzare, ha
di Savoja, e per tirar assai bene a gli uccelli in aria, e correr con qualche grazia e velocità a' cervi, et averne ucciso alcu
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 733
one I. Nonostante l’avanzar dell’età, egli trova modo di far tuttavia qualche apparizione dalla ribalta in compagnie del moment
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Dopo di essere stato in varie compagnie si recò in Germania, ov' ebbe qualche fortuna ; ma venuto vecchio, e tornato in Italia,
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 686
vicentino. Trascrivo dal Bartoli : « Lasciata Vicenza sua patria con qualche studio fatto nelle prime scuole, passò alla comic
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 334
ante compagnia, esercitandosi con impegno, e procurando d’acquistarsi qualche concetto nella sua Professione. » Così Fr. Bartol
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Felice. « Bolognese. Recita (1781) nella maschera dell’arlecchino con qualche spirito ; travagliando altresì ne'caratteri caric
50 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
lente pantomimo tragico M. Lepido Mnestere; e quando egli ballava, se qualche spettatore inconsiderato faceva il minimo romore,
tera espulsione de’ mori dalle Spagne. Altro non vi si legge senonché qualche dialogo, ma non teatrale, appartenente al secolo
na i giuochi scenici, di che gli saremmo tenuti, se ne avesse addotta qualche prova; ma egli non appoggia la sua assertiva con
che nella Palestina dominassero i greci e i romani. E allora vi fiorì qualche poeta drammatico ebreo, come Ezechiele citato da
51 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
Tchoung-hochao-yo, cioè che inspira concordia verace. Nel leggerglisi qualche elogio a lui indirizzato usavasi la musica detta
o ed il Generale de’ Bonzi vengono alla corte, e quando si costruisce qualche nuovo edifizio28. Ora se tali cerimonie, solennit
ersonaggio la notizia di essere stato condannato a morte? medita egli qualche grande impresa? si sdegna? minaccia? si dispera?
inesi, per farne tradurre una almeno. Alquante etimologie ricavate da qualche parola Cinese e infilzate in certi libercoli mi d
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
i Emanuel, Achille Majeroni, Icilio Brunetti, ecc. Fu anche attore di qualche pregio, e vuolsi, da’vecchi che lo ricordano, ess
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 419
anzata morì in quella Dominante l’anno 1755, lasciando a'suoi parenti qualche considerabile facoltà. » Così Fr. Bartoli.
54 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
e di vedere se sia o no esagerata la mia proposizione, entriamo in un qualche esame intorno al metodo con cui si lavora in oggi
o in aiuto del suonatore facendone la dovuta applicazione dei suoni a qualche caso particolare, indicandone le circostanze e i
se che sogliono destare il canto e la poesia, le quali esprimendo una qualche passione determinata che si contempla dall’anima
far pompa d’armonia inutile? [16] La quarta osservazione, che può in qualche modo riferirsi all’antecedente, riguarda l’apertu
e dagl’imperiti segretari si riducono ad una sola formola ricavata da qualche libro, o come gli autori del Cinquecento, i quali
e presentano una situazione dove il marziale ardore vien temperato da qualche circostanza affettuosa ed allegra. Tale sarebbe i
ato con forza imita il pieno delle trombe, suonato rimessamente e con qualche delicatezza esprime le sordine e i flauti, col su
delicatezza esprime le sordine e i flauti, col suo pizzicato rende in qualche maniera, benché imperfettamente, il suono dell’ar
per esempio, non ammettere un organo nella orchestra, che suonato in qualche occasione a solo, o fra gl’intervalli degli strum
’un ierarca ispirato, a vedere la tremenda apparizione d’un nume, o a qualche sentimento di religione sublime e profondo? Se co
ale, come su una gran tela, la musica si propone di pennelleggiare un qualche oggetto propostole dal poeta, prendendo dalla mel
vati non da’ capricci dell’usanza né dalla particolare opinione di un qualche scrittore di musica, ma dai fonti inesauribili di
lasciarti, o Prence ingrato mi si spezza in seno il cor”, impiegando qualche minuto in gorgheggiar su quel povero core. Creder
Alle volte un comando decisivo del principe, un affare di congiura, o qualche altra urgenza di sommo rilievo, richiamerà altrov
cosa è un passaggio? Non altro che una breve dimora della voce su una qualche vocale, dove il canto aggrumola insieme un numero
a serpe ch’è al suol calcata, o la tigre delle foreste ircane, ovvero qualche spaventevole mostro di simil razza si scaglia in
del poeta replicate le parole “caro anima mia” dove possano fare una qualche smanceria, oppure quelle piccole immagini del fiu
ui. La politezza si contenterà d’espressioni generali che dinotino un qualche rammarico. L’amicizia farà sentire il linguaggio
prenderne i quali basta una mente avvezza a ragionare che abbia avuto qualche consorzio colla filosofia. Algarotti, Planelli, B
tuoni divenuti anch’essi per la stessa cagione insipidi e freddi dopo qualche tempo, necessario è che cadano nella stessa dimen
i. Ella preferisce lo straordinario e il bizzarro, ciò che suppone un qualche sforzo di mente per ben comprendersi, perché ciò
fessore di sommo merito. Infatti bisognerebbe aver aprodato or ora da qualche isola boreale scoperta dal celebre viaggiatore Co
iaggiatore Cook per ignorar i talenti e la scienza del sempre bello e qualche volta sublime Traetta; d’un Ciccio di Majo scritt
te l’organo era in uso nelle orchestre. Il conte Algarotti ne cita un qualche esempio. 137. [NdA] Dico che l’aria, di cui ora
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
ta, ma fuor dell’arte, e campando la vita con sussidj di parenti e di qualche pietoso capocomico.
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
a tre anni morì. Ebbe un fratello, Pietro, caratterista anch’esso di qualche valore, che morì verso il 1835.
57 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
o e religioso contegno del papa Innocenzo XI trattenne in seguito per qualche tempo il corso a siffatti divertimenti, ma dopo l
ò nel 1645. Non è che i Francesi non avessero anche avanti notizia di qualche spezie di rappresentazioni musicali, poiché senza
n alcune composizioni72. Sotto il regno di Elisabetta fece quest’arte qualche maggior progresso pel favore della regina, e pel
romuovere maggiormente la musica teatrale aprendo talora la scena con qualche coro di musica e anche framischiando talvolta qua
ra la scena con qualche coro di musica e anche framischiando talvolta qualche dialogo musicale. Le Tonadillas, ovvero sia spezi
cali, perocché i russi non cantavano se non la prosa. Egli è vero che qualche antico romanzo in versi non rimati si conserva tu
di non poter coi loro linguaggi neppur venire al paragone (almeno in qualche circostanza) con un idioma scitico. Da ciò si ved
58 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
uali sorpassò il predecessore e diede nuovo lustro alla tragedia. Con qualche passo di più forse l’ultimo di essi l’avrebbe con
ndremo brevemente esponendo le bellezze principali senza dissimularne qualche difetto. Traluce nel Prometeo l’elevazione del l’
l cosa era lo scopo de’ Greci poeti, repubblicani, di che fecero pure qualche motto Andrea Dacier e poi Pietro Brumoy. Vulcano
ro che non amano le latine traduzioni letterali e soffrono di vederne qualche squarcio comunque da me espresso: O spazii immen
ale tanti moderni fanno pietà, a differenza di Pietro Metastasio e di qualche altro che vi riesce felicemente. L’energia e la f
a scena, che il popolo si riempì di terrore, ed è fama cha vi morisse qualche fanciullo e più d’una donna incinta si sconciasse
ania, e l’altra volta dopo la vittoria di Sofocle, quando, dimoratovi qualche anno, seguì la morte di quel re. Si è però detto
59 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41
ono? perchè quasi di tutte si trova scritto di avervi fatta la musica qualche maestro. Il teatro in quel tempo non vide ai comp
te migliaja di commedie recitate della medesima nazione, a riserba di qualche dozzina di esse, si trovano frequentemente alcune
temente alcune strofe o canzonette cantate in coro dalle damigelle di qualche principessa, nell’impressione delle quali se si a
segreto di stato? Adunque la musica apposta alle pastorali fu solo in qualche squarcio, e singolarmente ne’ cori, e negl’interv
te ne’ cori, e negl’intervalli degli atti ancor senza cori vi si fece qualche tramezzo o trattenimento. Il Cornetto, il Viola,
e altro non dovettero porre in musica nelle pastorali se non i cori e qualche altro passo a bella posta inserito nell’azione pe
ell’Accademia Olimpica, ed anche dal prologo, era stata rappresentata qualche anno prima a Zara. È però un cattivo componimento
mente accreditata. A riserba poi di alcuni tratti troppo lirici, e di qualche intemperanza Ovidiana nell’accumulare immagini, l
ri, e la favola è semplice, e serva le regole. Benchè framischiato di qualche ornamento lirico, spicca per la tenerezza e pel p
possedere non poche espressioni che alle nostre si confanno, essa ha qualche parola poetica più della francese, e credo che ne
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 663
o al teatro, nel quale riuscì collo studio e il buon volere attore di qualche pregio nelle parti caratteristiche e di tiranno.
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
u dall’amore di un’attrice condotto sulle scene, ove riuscì comico di qualche pregio nelle commedie all’improvviso. Fu all’iniz
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 542
drammatica, nella quale riuscì assai mediocre attore, e capocomico di qualche pregio. Nelle sue Compagnie, di secondo ordine, q
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1033
ro Alberghetti di Bergamo, esperto Brighella prima, poi Pantalone. Fu qualche tempo con Onofrio Paganini, poi capocomico egli s
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article »
toli più come ingegnoso autore, che come attore, benchè recitasse con qualche abilità nelle commedie improvvise. Lasciò varie o
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
o Laura. Sorella minore della precedente, fu prima attrice giovine di qualche pregio, e la vediam la prima volta insieme all’Ad
66 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Conclusione »
o regolare ed armonico. E tanto pur dee bastare perché, col favore di qualche principe virtuoso, possa forse anche un giorno ri
on è altra cosa che il secondo libro della Eneide messo in azione con qualche leggieri mutazioni solamente, perché ogni cosa, c
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861
bbrichesi col Pitocchetto della Baviera. Ancor giovinetta passò a far qualche particina di amorosa in quella Domeniconi, dirett
ella della illustre signora ; si che nel mondo pettegolo, maldicente, qualche volta infamante, che si agita tra le coulisses, i
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
erarla. Fu grata sulle scene per l’avvenenza del suo personale, e per qualche prontezza nel suo brillante carattere. Vive in Ca
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
andosi – egli scrive – ad onta degli anni la pubblica approvazione, e qualche applauso sincero. »
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
cchi Guglielmo. Fratello della precedente, fu artista e capocomico di qualche merito. Generico primario pel triennio del 1843 e
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
avio Glorizio che s’impressero nel 1605 in Messina, e si reimpressero qualche anno dopo in Venezia: la Trappolaria del palermit
iano generale si vale acconciamente pe esprimere le cose con verità e qualche volta con vivacità. Non giugne all’eleganza dell’
gli sulle orme degl’Intronati e de’ Rozzi e di altri che introdussero qualche personaggio che parla veneziano, bolognese, spagn
della propria favella. Ma il comico valore del Porta ha per avventura qualche carattere particolare, onde si distingua dagli al
nvenzione degli argomenti delle sue favole fondati sulla schiavitù di qualche persona in Turchia o in Affrica  ma si vuole avve
ano conservò l’usata regolarità, quando anche volesse notarsi in esso qualche alterazione nello stile. Intanto non posso dispen
72 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO PRIMO. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 2-31
imo secolo. In mezzo a tanta barbarie pur non mancò in alcune regioni qualche solitario allievo della sapienza, il quale appres
icatori volgari Provenzali, Piccardi, Siciliani e Toscani. Lusingossi qualche apologista straniero di partecipar delle glorie I
Italiane di quel tempo col seminar dubbj pedanteschi sulla nascita di qualche scrittore e col procurare di appropriarlo alla su
i tutti Dante Alighieri, pare che sia l’unica nazione che ci presenti qualche teatral monumento del secolo XIII. Nel 1230 si ce
lmo Robertson nell’Introd. alla Stor. di Carlo V) lasciarono di avere qualche autorità, cedendo il luogo a certe costumanze vag
ne non solo fu interrotta ogni sorte di commercio, ma rimaneva appena qualche comunicazione aperta e sicura da un luogo all’alt
prima d’imbrattar la carta, non farsi instruire almeno leggermente da qualche compatriotto versato in tali materie?) Avrebbe in
rimandare il lettore all’Enciclopedia. Per chi si contenta di averne qualche leggiera notizia, accenniamo soltanto, che tal fe
ndo e fort cridar fino a che una delle parti rimanesse vincitrice. In qualche altra chiesa menavasi ancora in trionfo un asino,
’altra festa di que’ secoli rozzi sussisteva anche nel secolo XVII in qualche provincia. Lagnavasi il Naudè nel 1645 col Gassen
vasi il Naudè nel 1645 col Gassendi di essere ancora in osservanza in qualche monistero della Provenza. Nel convento de’ France
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
’attore provetto Cristoforo Merli. Abbandonato il Rossi, condusse per qualche anno compagnia in società con Costanzo Pizzamigli
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
i quelli, che ad una mala nuova si sono impalliditi nel viso, come se qualche gran sinistro veramente gli fosse accaduto. » ?
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 967
olge al Duca, a disposizion del quale era stato fermato, per avere un qualche solieuo in souuenimento di sua persona, che si ri
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 780-781
sina) nella filodrammatica di Perugia, così accettò anche di sostener qualche parte di non grande importanza. Visse per tal mod
talia. Di questa mia astensione nessuno a vero dire si accorse, salvo qualche amico cortese, che me ne mosse, per cortesia, rim
77 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
i gusto, emulo del Maffei e del Gravina36, avea cominciato a comporre qualche dramma musicale, e si rivolse indi alle tragedie,
ambedue. Virtù piacciavi sempre, che alfin s’oltre la morte Siam qualche cosa, il premio ne avrà l’anima forte. Siate fi
o consorte, E non cercar più nulla di qualunque mia sorte. Sol se qualche novella (che al fin verrà cred’ io) Giugnerà a Z
tal pregio non meritava occupare il luogo delle Gemelle Capuane o di qualche altra del Teatro Italiano? Ciò che diffinisce i p
lao. Lo sceneggiamento all’antica lasciandosi spesso il teatro vuoto, qualche scena oziosa, un sogno di Demodice di sei tori e
Ansedisio di nota malvagità come poco necessario e lasciato impunito: qualche discorso secreto che si ode dall’uditorio e non d
el ragionamento che vi premise. Si osserva nella condotta dell’azione qualche leggiero intoppo. Antigona madre di Giocasta (che
iflettere all’impossibilità della riuscita. Forse potrebbesi risecare qualche cicaleccio di Ormindo. Forse più che tragedia par
l di lui gusto tragico fu l’ab. Giuseppe Salio Padovano morto giovane qualche anno dopo del 1738. Egli compose tre tragedie col
r. Tu mi accusasti Che di Seleuco io meditai la morte, E per aver qualche ragion sul trono, Chiesi a te le tue nozze. E c
r che si registri sì nobil favola accanto alla Merope, al Cesare ed a qualche altra eccellente? Faranno sì che con affettata in
Italia non v’ha buona tragedia fuorchè la Merope? Bisognerebbe essere qualche affamato gazzettiere enciclopedico, o un uomo di
prolongati benchè proprj ed eleganti, serpeggi per sì bella tragedia qualche lentezza. Dione che liberò la Sicilia dalla tira
ucciso. Lascio che le menzogne di Callicrate non si sostengono senza qualche studiata reticenza; di maniera che se Celippo p.
r dell’empio per avvolgere e disviluppar questo nodo danno indizio di qualche intrinseco difetto nel piano. Previde il degno au
pressi, sono i meriti generali delle favole del Bettinelli. Vediamone qualche particolarità. Gionata è tragedia di lieto fine
elinda tragedia del conte Calini da Brescia, nella quale si riconosce qualche somiglianza della languida Blanche & Guiscard
e Scozzese di Antonio Perabò di Milano giovane di alte speranze morto qualche anno appresso. Rimase la seconda corona all’Auge
ell’Huerta, non potrebbe, oltre del Maffei, sperar di essere coronato qualche altro Italiano di questo secolo? Intorno al tempo
omento tratto dalle poesie di Ossian. Prendono talvolta l’espressioni qualche novità per le immagini di nubi, di meteore, di ra
ffira, e della Saffo: tutti, dico, questi scrittori meritano lode per qualche pregio che traspare in mezzo alla languidezza; ma
curioso molte scene vivaci e tragiche e con felicità verseggiate; ma qualche ipotesi non molto verisimile, un portamento tal v
izia recata da Lico che in Argo regna Menelao. Mal grado di ciò, e di qualche neo e della copia delle apostrofi, e spezialmente
hilterra tragedia pregevole pubblicata nel 1783, in cui non si ripete qualche argomento greco, non si trattano amori, non inter
rande insieme e patetica la scena 3 dell’atto IV. Taluno però sentirà qualche rincrescimento del non delicato carattere di Paus
a Argia e spira? Rechiamo per saggio del valor tragico del sig. Monti qualche frammento della scena 7 del III e dell’ultima del
no i pregi ed i difetti generali delle nominate tragedie. Scendiamo a qualche particolarità su ciascuna. Filippo. Spira tragic
za. Virginia. I monologhi di Appio e di Virginio in parte narrativi, qualche intoppo che si presenta nella condotta della favo
no a i di lui pregi? Oh chi congiungesse lo stile del sig. Monti o di qualche altro che non trascuri di colorire, a’ talenti ve
me diceva Elvezio sur parole, copiando p.e. e trascrivendo alla cieca qualche articolo dell’Enciclopedia secondo la moda de’ no
ttarsi da un eccellente verseggiatore qual si è mostrato il Ceruti. A qualche osservatore parrà che il solo titolo manifesti di
Capo di essa, e successore del degno Conte San-Vitale defunto, e per qualche anno ancora continuarono a riceversi i componimen
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
l gesto non sempre adattato e nella maniera di pronunciare, posto che qualche sincera ed intelligente persona la persuadesse a
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
Gritti Luigi. Veneziano. Comico di qualche merito per le parti di Pantalone e di Brighella c
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
rti da tiranno, e lo esorta « a raddoppiare il suo zelo, onde coprire qualche naturale svantaggio ».
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 801-806
sia per la fortuna che gli arrise sempre e dovunque. Creò, trascorso qualche anno, il Giacometto, giovialone veneziano, che eg
le uguagliasse. Venuta la rivoluzione del’48-49, accusato di avere in qualche sua recita a Padova alluso con motteggi all’eroic
iù spietato de’creditori, ora, ed eran le più volte, per pagargli una qualche cambiale alla vigilia della scadenza. Venezia e P
n de sera. Go preparà un lavoreto che ghe piaserà. Pubblico. El sarà qualche pastiso. Duse. Ah pian co’sto pastiso, perchè el
82 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « AL LETTOR CORTESE  » pp. 201-202
isfare ad un tempo alle gentili richieste di alcuni compatriotti e di qualche imparziale straniero. State sano.
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
ue figli : uno maschio, il rinomato tenore, e una femmina, attrice di qualche pregio per le parti di prima donna giovine, colla
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 515
nia di infimo ordine, ove s’innamorò della prima donna, giovinetta di qualche pregio, che sposò più tardi e col padre della qua
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
omi del male che dovean condurlo alla tomba. Morto il Vestri, ella fu qualche mese in Compagnia di Luigi Bonazzi, poi sette ann
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO II. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 80-124
imo secolo. In mezzo a tanta barbarie pur non manco in alcune regioni qualche solitario allievo della sapienza, il quale appres
taliane di quel tempo col seminar dubbii pedanteschi sulla nascita di qualche scrittore e col procurare di appropriarlo alla su
ovenzali che erano piccioli dialoghi ne’ quali confabulava il poeta e qualche pastorella. Tale fu quella di Paulet e della sua
ertenevano gli astanti con varie buffonerie accompagnate dal suono di qualche stromento ed anche dal ballo. Generalmente si dis
i tutti Dante Alighieri: pare che sia l’unica nazione che ci presenti qualche teatral monumento del secolo XIII. Nel 1230 si ce
bertson nell’Introduzione alla Storia di Carlo V) lasciarono di avere qualche autorità, cedendo il luogo a certe costumanze vag
ne non solo fu interrotto ogni sorte di commercio, ma rimaneva appena qualche communicazione aperta e sicura da un luogo all’al
è prima d’imbrattar la carta non farsi istruire almeno leggermente da qualche compatriotto versato in tali materie?) Avrebbe in
imandare il leggitore all’Enciclopedia. Per chi si contenta di averne qualche leggiera notizia, accenniamo soltanto, che tal fe
ndo e fort cridar sino a che una delle parti rimanesse vincitrice. In qualche altra chiesa menavasi ancora in trionfo un asino,
quest’altra festa di que’ rozzi secoli sussisteva nel secolo XVII in qualche provincia. La gnavasi il Naudè nel 1645 col Gasse
si il Naudè nel 1645 col Gassendi di esser tutta via in osservanza in qualche monistero della Provenza. Nel convento de’ France
87 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171
di lui tragedia ove introdûsse Pilade ed Oreste. Dalla sua Medea e da qualche altra non isdegnò Virgilio di trarre alcun verso7
a dell’espressione e per la gravità de’ pensieri. Si riconobbe in lui qualche rozzezza nello stile; ma a’ suoi di non si fecero
arla con disprezzo di un poeta nominato Accio, e forse quì intende di qualche altro. L’elevazione, la grandezza, la forza forma
Il Vossio trattando de’Poeti Latini afferma che Azzio scrisse ancora qualche commedia, e ne cita due, le Nozze e il Mercatante
ragedie ed una commedia intitolata Nummularia, di cui pur si conserva qualche frammento. Ma celebre singolarmente si rendè per
iligenza del Douza essi aveano bisogno di essere anche rischiarati da qualche altro dotto comentatore. II. Comici del medes
à propone che quanto narrasi avvenuto con Cecilio debba intendersi di qualche altro rinomato poeta che allora ci vivesse. Non p
difficoltà di conservarne le bellezze. Non pertanto faremo su di esse qualche riflessione passeggiera101. L’Andria. Fu questa l
collo scoprirsi vada in fumo il contratto nuzziale. Il fargliene Davo qualche motto sottovoce scemerebbe il pregio del ritrovat
bellissimo pensiero del poeta di far parlar la natura; ed accennarle qualche cosa di soppiatto, come pretendeva Farnabio, avre
nteso; le donne dovevano aver detto paritare. Paventa bene Panfilo di qualche grande sciagura, e corre su dalla moglie. Nella s
o questo inutile raddoppiamento? Provisi poi chiunque ad eseguirlo in qualche favola, e vedrà di quali freddi oziosi personaggi
media ravviluppata e doppia, che sarebbe semplice senza il secondo. A qualche preteso veterano del Parnaso incresceranno simili
tempo e di luogo. Si offende quella di tempo perchè l’atto primo con qualche scena del secondo esige il giorno, viene poi la n
pure essa chiarissimamente si comprende; il che convince d’ignoranza qualche moderno mal instruito pedante, che crede essere s
ompiacque di permettermi di decorare la mia nuova storia teatrale con qualche frammento della sua bella versione e del di lui n
no, sì noto, sì caro alle muse Italiane. Egli me ne trasmise a Madrid qualche scena. L’anno 1784 poi, mentre io già mi trovava
’ha nominato. Ant. Ah sì, che me l’aspetto, Di sentirmi annunziar qualche gran male. Fed. Siete impazzito? Get. Orsù to
ebbi. For. Possibile? Oh vergogna! Ah s’egli avesse Lasciato mai qualche migliar di scudi. Dem. Che ti colga il malanno.
ne volessero ripetere il diletto nel medesimo giorno, come avviene di qualche aria eccellente ne’ nostri teatri musicali. Ma la
verei di buon grado l’intera prima scena originale, ma per compiacere qualche volta a chi si conforma più volentieri all’uso Fr
che passino questi due giorni. Addio, mio caro Fedria; vuoi tu da me qualche altra cosa? Ed egli: . . . . . . Egone quid vel
lciato, sì che non ne esca in tutto il giorno. Ciò è stato imitato da qualche commediografo Italiano, e spezialmente dal Porta.
88 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
iguarda la scena ora come un divertimento inventato affine di sparger qualche fiore sull’affannoso sentiero dell’umana vita, e
trale spettacolo imprende a narrare può da ogni lettore avveduto dopo qualche riflessione fatta su cotali materie non difficilm
i altri abbiano smarrita la via. Mi riserbai non per tanto a farlo in qualche occorrenza, ove mi parve che lo richiedesse il bi
sato, che se il rispetto per un particolare mi sollecitava a usare di qualche parzialità, il rispetto vieppiù grande che deggio
ervazioni triviali, da pregiudizi stabiliti in regola frammischiati a qualche precetto sensato. Il celebre Conte Algarotti ne s
me Hendel, o Pergolesi, e d’un poeta come Metastasio. Tuttavia finché qualche cosa di meglio non ci si appresenta, emmi paruto
ovviare alla mancanza degli scrittori su questo punto, come per aver qualche principio fisso, onde partire nell’esame de’ poet
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 13
o che egli sapesse liberarsi da una certa cantilena, nella quale cade qualche volta sul terminar dei periodi. » Passò nel 1856
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 212
ole, che hai ne’sguardi e nel dir sì dolce pania, che a ridur Giove a qualche nuova insania un tuo vezzo d’amor saria bastevole
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
atica precisione : e guai se la colazione, il pranzo o la cena subiva qualche ritardo. Alla stessa ora, per tempissimo, s’alzav
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
a del Servo di Dio Benedetto Labre, senza riscuoter nulla eccetto che qualche limosina che graziosamente gli si darà. » Ma la s
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
, graziosa. Se per avventura trovasi costretta alcuna volta a coprire qualche parte di altro genere, abbiamo la compiacenza di
94 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
te migliaja di commedie recitate della medesima nazione, a riserba di qualche dozzina di esse, si trovano frequentemente alcune
temente alcune strofe o canzonette cantate in coro dalle damigelle di qualche principessa, nell’impressione delle quali, se si
secreto di stato? Adunque la musica apposta alle pastorali fu solo in qualche squarcio, e singolarmente ne’ cori, o negl’ inter
e ne’ cori, o negl’ intervalli degli atti ancor senza cori vi si fece qualche tramezzo o trattenimento. Il Cornetto, il Viola,
altro non dovettero porre in musica nelle pastorali se non i cori, e qualche altro passo a bella posta inserito nell’azione pe
ell’Accademia Olimpica, ed anche dal prologo, era stata rappresentata qualche anno prima a Zara. E’ un cattivo componimento fon
soffrendo. Quel che noi però non troviamo degno d’approvazione, si è qualche espressione soverchio leccata e raffinata, non gi
i caratteri, e la favola semplice e regolare. Benchè frammischiato di qualche ornamento lirico, spicca per la tenerezza e pel p
all’avere non poche espressioni che alle nostre si confanno, essa ha qualche parola poetica più della Francese; e credo che n’
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 741-743
mo spirto, donata questa comedia, la quale essendo da me vista, et in qualche parte imbellita, o fiorita, per quanto con la com
erava rappresentargliela prima in suggetto, per vedere se Le fusse in qualche parte gradita. Onde riuscendomi il disegno per es
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 35-37
to : « perdono ! perdono !… perdono tutti ! perdono tutto !… » E dopo qualche giorno, il 22 nov. 1893, morì ; e io nulla ho più
oviamo quello che è così raro nella commedia italiana del secolo xvi, qualche carattere studiato e disegnato. La satira dell’Al
dell’Alchimista è ben fatta, e Momo, Lucrezia, il servo Volpino hanno qualche originalità, si staccano dal solito e monotono co
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
mpili – che restò poi quattr' anni con Ernesto Rossi prima attrice di qualche pregio – figlia del secondo marito della signora
98 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96
l XVI secolo moltissimo distinti nelle lettere, coltivarono anche con qualche ardore, specialmente verso la fine di esso, la sc
esso, la scenica poesia. Le prime cose che in quella penisola ebbero qualche immagine rappresentativa, furono le Novelle in di
ta la Celestina, avrebbe l’Ab. Lampillas avuto coraggio di riprendere qualche motto soverchio libero delle commedie dell’Ariost
applaudito come il più insigne poeta Portoghese dopo Camoens, scrisse qualche commedia da mentovarsi per la regolarità, per la
parte in Lisbona. Lo stile è nobile e grave e rare volte ammollito da qualche ornamento lirico, i costumi vi sono ben coloriti,
olto. Noi nel parlar poi delle due Nisi del Bermudez ne confronteremo qualche squarcio. Il gesuita Luigi de la Cruz nato parime
o i musici, cioè gli attori che da principio cantavano senza chitarra qualche antica novelletta in versi che in castigliano chi
chi personaggi assai bassi. Gli andavano i commedianti allungando con qualche tramezzo di una Mora, di un Ruffiano, di un Balor
addusse? Una commedia Spagnuola rappresentata in Italia avrebbe avuto qualche cosa di particolare da spingere gli eruditi di qu
l suo dire, con sommo applauso, delle quali altro non si conserva che qualche titolo. Quelle ch’ egli ebbe in maggior pregio, f
orzò di persuadere agli altri. Almeno in tentarlo dimostrò il Nasarre qualche acutezza ed erudizione; ma che strana e ridicola
he appare non solo dalle ultime otto commedie ch’egli produsse, ma da qualche titolo delle prime perdute, come la Destruicion d
vole negligenza uno straniero che si è industriato almeno di rinvenir qualche orma di ciò che dell’intutto si è veramente negle
può dirsi che suo coetaneo. Si trova forse nelle opere del Cervantes qualche auto? Niuno. Fe egli motto almeno qualche volta d
e nelle opere del Cervantes qualche auto? Niuno. Fe egli motto almeno qualche volta di averne scritto, come accennò d’aver comp
elle commedie? Affatto. Avessero per avventura i suoi posteri scavato qualche monumento che ne dia indizio? In niun conto. Dond
di altro. III. V’è tutta l’apparenza che Cervantes per introdurre con qualche verisimilitudine una brigata di commedianti trasf
enti. Volle anche il sig. Andres asserire che il primo che abbia dato qualche saggio d’un Teatro de’ Greci è stato il Perez. Ma
99 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
gni e sulla diserzione della cavalleria Numida. E mostrando Sempronio qualche pena di lasciar Marzia, Siface se ne maraviglia;
no che la tenerezza verso gli amici, pe i quali egli cerca se può far qualche cosa negli ultimi momenti. Sul finire gli sopravv
rie la poesia. Contando diciotto o diciannove anni di età si acquistò qualche nome con due commedie, la Donna è un enigma, e l’
tradusse la Zaira con poche alterazioni, Cibber, Hoadley, Farquar, e qualche altro, composero varie tragedie che si trovano ne
cciola cittadinesca, la cui invenzione appartiene agl’Inglesi, perchè qualche esempio che se n’ebbe in Italia ne’ passati secol
l’anima rimane abbattuta, lacerata, istupidita». Eccone l’argomento e qualche tratto. Wilmot e Aguese conjugi per fasto e per n
el precedente. La gioventù ed una passione eccessiva possono eccitare qualche pietà per un delinquente, là dove nell’altro null
riuscirono di profitto a’ commedianti nel rappresentarsi a cagione di qualche situazione interessante, o di un’ attrice accetta
ato parola per parola, ma imitato con libertà moderata e abbellito da qualche immagine. Questa commedia, con riuscita assai rar
issa da lui amata, la quale lo crede tuttavia dovizioso. Vi si scorge qualche tratto ricavato dal Dissipatore del des-Touches,
va di non essere a lui inferiore. Ciascun di loro resse un teatro per qualche tempo, ed ebbe un partito favorevole. Garrick all
k seguitava ad esser amato ed ammirato. Volendo il sig. Kelly prestar qualche omaggio al merito di questo attore, dedicogli una
Drury-Lane the Disipation la Prodigalità. Non avendone veduto neppure qualche estratto, non saprei dire quanto ad essa convenga
per una mostruosità che l’ha oltraggiata per più secoli. Per accennar qualche cosa della musica stromentale di quel paese, dici
100 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
nato in Parigi nel 1691 e morto nel 1754 ha maneggiato questo genere qualche volta con felicità. Il suo Pregiudizio alla moda
i un nome, e troppo lontano dall’ essere commedia, benchè vi si trovi qualche situazione interessante. Il suo Amor per amore è
assare per una delle migliori, e nella Riconciliazione Normanda ed in qualche altra, il sagace osservatore scorgerà maneggiata
iacevole. Nell’Uomo singolare egli copia dalla propria fantasia, o da qualche originale particolare da non poter riuscire impor
di un ridicolo non manifesto. Le stravaganze solo potrebbero produrre qualche diletto, qualora quest’uomo singolare non fosse f
lese. In generale Des Touches è uno de’ buoni comici della Francia, e qualche sua favola riesce dilettevole, e molte interessan
ario, la Rosalba, i Cavalieri Francesi, lo Sfortunato immaginario per qualche tempo ebbero felice riuscita. L’ultima commedia c
Monvel, Imbert, Cailhava ed altri hanno lavorato per la commedia con qualche cura senza farla risorgere. Chabanon tralle sue p
ena gli vedeva partire. Ciò mosse alcuni Francesi a comporre per essi qualche favola nella propria favella in cui cercarono di
secondo i giornalisti nè naturale nè edificante, benchè condotta con qualche interesse e semplicità. La maniera di rappresenta
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