ico notissimo sotto il nome di Pettinaro, divenne comica anch’essa di
qualche
pregio, valendosi di quando in quando, e con molt
suonatrice egregia di pianoforte, sapeva mescolare nelle commedie or
qualche
pezzo di musica, or qualche arietta che la faceva
forte, sapeva mescolare nelle commedie or qualche pezzo di musica, or
qualche
arietta che la faceva meglio accetta al pubblico.
degli spettacoli scenici del secolo XVII in Alemagna, si vuol notare
qualche
sacra tragedia latina di alcuni celebri letterati
sa grossolana piena di stranezze e scurrilità indecenti, pur si trova
qualche
tragedia da mentovarsi. Il Vondel si è distinto f
irregolarità che vi si osservano, non lasciano risplendere abbastanza
qualche
pensiero nobile che in esse si rinviene. Il suo P
sulle orme del Petrarca mostrò a’ suoi la buona poesia, e traducendo
qualche
dramma Greco, Latino e Italiano aprì il sentiero
onisba, e Cleopatra nel 1682, le quali presentano di quando in quando
qualche
lampo d’ingegno in mezzo alle mostruosità. Uno de
itore era il celebre Bononcini; e da quel tempo cominciammo a contare
qualche
buon musico nazionale. Erasi in corte introdotta
chelli. Fr. Bartoli lo dice « comico abile ancora (1781) per recitare
qualche
parte seria, e può essere fatto degno di qualche
(1781) per recitare qualche parte seria, e può essere fatto degno di
qualche
applauso. » Ma lo rivediam Dottore con la Coleoni
e nel carattere della serva. « Sa cantare – scrive il Bartoli – con
qualche
grazia, e benchè pieghi a quegli anni che dalla g
son lontani, pure la sua gracile e piccola figura le serve ancora di
qualche
schermo contro l’ ingiurie del tempo. »
la Tesi ; ed oggi trovasi in altra vagante Compagnia, recitando anche
qualche
parte nelle cose serie con buona intelligenza ed
oroso fu con la Battaglia, con la Coleoni e col Perotti. Condusse per
qualche
anno Compagnia, assumendo il ruolo di primo attor
gli spettacoli scenici del secolo XVII in Alemagna, si vuol mentovare
qualche
sacra tragedia latina di alcun letterato di nome
sa grossolana piena di stranezze e scurrilità indecenti, pur si trova
qualche
tragedia da mentovarsi. Vondel si distinse fra’ s
irregolarità che vi si osservano, non lasciano risplendere abbastanza
qualche
pensiero nobile che in esse si rinviene. Il suo P
82, le quali presentano di quando in quando in mezzo alle mostruosità
qualche
lampo d’ingegno. Uno de’ più noti imitatori di L
itore era il celebre Bononcini; e da quel tempo cominciammo a contare
qualche
buon musico nazionale. Erasi in corte introdotta
n una buona Casa di commercio. Fu il '66 con Garibaldi, poi attore di
qualche
pregio fino al '73, nel quale anno si stabilì a M
se che gli die' maggior nome, rimasta viva tuttavia nel repertorio di
qualche
Compagnia. Restituitosi a Livorno il luglio del 1
edie cittadine per la mescolanza del patetico e del famigliare. Senza
qualche
tratto troppo comico e malizioso ne’ caratteri di
ndicativo in versi. In alcuni drammi di Diderot, di Beaumarchais e di
qualche
altro dee riconoscersi una specle di rappresentaz
ue, sebbene se ne vorrebbero correggere diversi eccessi. Osserviamone
qualche
particolarità. Dionigi Diderot filosofo di molto
critto alla commedia nel toccare le passioni tenere: che vi si scorge
qualche
difetto di verisimiglianza nel piano: che i colpi
ltri autori di drammi semilugubri. Con miglior consiglio sacrificando
qualche
espressione, o colpo teatrale troppo tetro senza
che si allontana da’ tristi eccessi del comico larmoyant, ma che per
qualche
tinta soverchio tetra si diparte dalla buona comm
nnello comico sono i caratteri di Fierenfat, Rondon, la Baronne. Solo
qualche
riflessione troppo seria di Eufemone il giovane s
art. Univ. G. D. F.co), con data di Venezia 1587, annunzia l’invio di
qualche
sua opera, che il D’Ancona ritien probabile fosse
sapessero qualcosa, per non lasciarsi sfuggir di bocca in buona fede
qualche
solecismo. I secondi, oltre a codesto saper qualc
ma per la vivacità dell’ingegno, per la soverchia loquela può darsele
qualche
licenza d’uscire dalla gravità ; ma non tanto che
strigato, perchè non se ne sentirebbe parola, onde bisogna moderarlo
qualche
poco, che s’accosti al Toscano, appunto come parl
endo punto quella lingua. Ha da esser erudito per dir a tempo e luogo
qualche
sentenza latina, qualche testo, o qualche autorit
Ha da esser erudito per dir a tempo e luogo qualche sentenza latina,
qualche
testo, o qualche autorità di Dottore. Ancora :
ito per dir a tempo e luogo qualche sentenza latina, qualche testo, o
qualche
autorità di Dottore. Ancora : Molti anni sono s
non si possa dir meglio, & poi di quando in quando lasciarsi (con
qualche
sobrietà) vscir di bocca di quelle parole secondo
ia & il personaggio. Bisognarebbe anche tal volta dar di piglio a
qualche
materia sciocca, treuiale, & molto ben conosc
ande sospiro, si ottenesse allora, come s’è visto accadere oggidì con
qualche
comico dialettale, un clamoroso effetto d’ilarità
l suo tempo. Se dunque l’ottava maccaronica riferita dal Banchieri ha
qualche
fondamento nella tradizione, se il comico che la
Tragedia del Carretto, perchè la divise in molti Atti, ed incorse in
qualche
irregolarità? Essa è senza dubbio Tragedia, e non
egorico, ed è anteriore alle vane pretenzioni fondate sul Vasco, o su
qualche
altra produzione posteriore. Insta il Signor Lamp
stesso, vi prego a rileggero a miglior lume, e non alla sfuggita: se
qualche
coadjutore vi somministrò tal notizia, ditegli pe
giudizj sulle cose Drammatiche non sembranmi i più sicuri; ed eccone
qualche
ragione che ne assegno. Il Varchi preferì le Favo
osservazioni che ci dimostrano, che il Varchi, benchè avesse scritta
qualche
Commedia, non si curò di applicarsi gran fatto su
l gusto dell’Antichità. Altro non si può rinfacciare al Trissino, che
qualche
declamazione, qualche difetto nel viluppo, e qual
. Altro non si può rinfacciare al Trissino, che qualche declamazione,
qualche
difetto nel viluppo, e qualche languidezza, che p
al Trissino, che qualche declamazione, qualche difetto nel viluppo, e
qualche
languidezza, che però erano anche i difetti de’ G
questo ci accorderemmo; nè mi condannerebbe per aver io dubitato che
qualche
Oltramontano avvezzo alla gonfiezza sdegnerebbe f
trasgredire le regole Cavalleresche, dovesse anche farsi accoppare da
qualche
Biscaglino. Vuol finalmente l’Apologista (p. 87.)
giunte, variazioni, o troncamenti, quando posponendo, o anteponendo,
qualche
scena, o tutta, o in parte. E questo non è tradur
desidera la tragica gravità degli originali. Si vorrebbe talvolta in
qualche
pasio che il Perez si fosse più attaccato all’ori
edie cittadine per la mescolanza del patetico e del famigliare. Senza
qualche
tratto troppo comico e malizioso ne’ caratteri di
cativo in versi. In alcuni drammi del Diderot e del Beaumarchais e di
qualche
altro dee riconoscersi una specie di rappresentaz
ue, sebbene se ne vorrebbero correggere diversi eccessi. Osserviamone
qualche
particolarità. Dionigi Diderot filosofo di molto
alla commedia nel toccare le passioni tenere; che nel piano si scorge
qualche
difetto di verisimiglianza; che i colpi teatrali
ltri autori di drammi semilugubri. Con miglior consiglio sacrificando
qualche
espressione o colpo teatrale troppo tetro, senza
che si allontana da’ tristi eccessi del comico larmoyant, ma che per
qualche
tinta soverchio tetra si diparte dalla buona comm
nnello comico sono i caratteri di Fierenfat, Rondon, la Baronne. Solo
qualche
riflessione troppo seria di Eufemone il giovane s
egli appare direttor di attori accademici, e chiede la protezione di
qualche
Principe, « acciò possano questi giovini operare
maggior vigore, et esimersi da ciò che potesse di sinistro apportarle
qualche
emolo invidioso come altre volte ben notto è all’
vo si fosse divertito a perseguitarla, non foss’altro per isfogare in
qualche
modo l’invidia destatagli dalla infinita bontà on
comparsa del Ballet des Muses, rappresentato il 2 dicembre 1666, e in
qualche
commedia. A ogni modo abbiamo ogni buona ragione
ano sono già state destinate dall’A. S., sono a suplicarla a darmene
qualche
motivo, aciò sappia come regolarmi, perchè dovend
più importa con bonissima concordia fra di noi, et se pure vi è stata
qualche
cosa, ho procurato con la mia flemma di superar t
Ill.ma habiano richiami, et perchè potrebbe essere che alcuno havesse
qualche
pretensione irragionevole li rendo motivo a ciò s
he la compagnia patisce pur assai. Sup.co dunque V. S. Ill.ma a darmi
qualche
risposta in questo particolare aciò possa consola
e. Infine egli è concesso a due persone non inimiche il dissentire in
qualche
punto, il disputare ancora, senzache l’usata armo
igenti, o quella del popolo. Ne’ secoli scorsi si agitò in Italia con
qualche
calore: altri pretendendo, che dovesse piacersi a
nazione, e più tardi che si possa sorgavi (che al fine dee sorgervi)
qualche
riformatore simile a Corneille. E per riescire ne
quel media inter carmina, e avrà creduto, che mentre si rappresentava
qualche
bel Dramma, ne cercassero un altro spropositato e
poi si compiaceva di ascoltare un Dramma, egli, lungi di cercarlo di
qualche
Poeta di mal gusto, non si contentava se non de’
azio, la cui Epistola bisognava che leggeste tutta, e col soccorso di
qualche
comentatore), cioè nel secolo di Augusto, non era
peggia per tutto il suo Saggio. Egli è costretto a mettere a profitto
qualche
passo, che abbia alcuna apparente somiglianza con
otto gusto del volgo. Si è giá parlato del secolo scorso, diciamo ora
qualche
cosa del nostro. Primieramente nelle prime decine
i abbisognano più dell’Arlecchino, come nel secolo passato? Che se in
qualche
Villaggio, o Castello, o al più in alcuna Città d
i debbe averne delle notizie bene attrassate. Io gli assicuro, che da
qualche
tempo annualmente l’ho io veduta rappresentare in
piena di sciocchezze, e d’inverisimiglianze. Ma una tal mostruosità e
qualche
altra ancora, che ve ne fosse, può fare giustamen
el Teatro de la Cruz. Ora un uomo, che non abbia perduto il senno per
qualche
impegno intrapreso, da tal Commediaccia, e da alt
ti Drammatici, Signor Lampillas mio, i quali formano Scuola, e non da
qualche
meschino dozzinal Commediografo, che accozzi un n
giamenti e di galanteria. Tutto questo, non so perchè (certamente per
qualche
motivo apologetico), è dispiaciuto all’Apologista
anche tentato di sposarla, benchè di poi si vincesse. Ebbe in seguito
qualche
inclinazione per sua Cognata la Principessa d’Ing
za. Le prime sue sette commedie poco interessanti e difettose, ebbero
qualche
merito in confronto de’ poeti contemporanei. Il B
bene che per rendere notabili certe utili dipinture conviene adoperar
qualche
volta un colorito risentito alla maniera del Cara
ncie egli giva studiando l’uomo e la propria nazione. Se imbatteva in
qualche
personaggio originale degno di ritrarsi sulla sce
hino, ma da artefice sagace che abbellisce imitando. É incerto che in
qualche
scena del Borghiggiano Gentiluomo e del Tartuffo
ira alle Nuvole e al Pluto di Aristofane, come pretese Brumoy; benchè
qualche
remota rassomiglianza si scorga delle nominate fa
lche remota rassomiglianza si scorga delle nominate favole greche con
qualche
tratto delle francesi. Ma è certo che sono imitaz
poca felicità notata da’ critici nello scioglimento delle sue favole;
qualche
passo dato talvolta oltre il verisimile per far r
di vivacità che pretesero osservarvi alcuni Inglesi che ne copiarono
qualche
favola alterandola e guastandola a lor modo; tutt
l maggior Cornelio succedere l’immortal Racine, e all’uno e all’altro
qualche
tragico del nostro secolo; ma dove è il degno suc
one delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui credesi di aver in
qualche
modo contribuito e Despréaux e Furetiere ed altri
i Teocrito, Mosco, Simmia, e Bione. I Greci antichissimi ne portarono
qualche
scintilla fino nella Drammatica cogl’Inni Dionisi
ziano, le quali si conobbero anche da’ Latini, avendocene Plauto dato
qualche
esempio: Hos quos videtis stare captivos duos,
rima questa serie istorica de’ Comici Spagnuoli si è forse trovata in
qualche
scavazione incisa in Tavole enee, come l’Eugubine
uj del Rueda: ma Timoneda era amico del Rueda, e impresse in Siviglia
qualche
opera nel 1511.; dunque allora fioriva Lope de Ru
de’ Teatri delle antiche Nazioni e del Teatro Spagnuolo. Bisogna che
qualche
maladetto incantatore nemico di tutti i Don Chisc
po: veda se può dire, che il testo dell’Antonio sia viziato: pensi se
qualche
Stampatore (come per la sua scoperta apologetica
e d’Yriarte? del giovane Moratin? Dopo Crebillon e Voltaire havvi più
qualche
degno tragico in Francia? Dopo Regnard e Des Touc
vi più qualche degno tragico in Francia? Dopo Regnard e Des Touches e
qualche
altro de’ primi anni del secolo, havvi più un sol
fosco corrotto de’ Sedaine e de’ Diderot, se l’Albergati, il Pepoli e
qualche
altro, scrittori non ignobili di vere commedie, l
consacrano il loro tragico cittadinesco e comico lugubre? se fin anco
qualche
elegante scrittore prende di simil genere bastard
ora da una parola all’altra metteva una pausa eterna, tanto da destar
qualche
mormorio nel pubblico. Allora egli si volgeva all
do de’ passati studi e allora tenta di ricostruirli o a sè stesso o a
qualche
sciagurato curioso…. Ma l’occhio non lampeggia pi
parole : Con tal occasione deuo dirle che conuenendo al presente far
qualche
permuta di simili soggetti per meglio aggiustare
to ciò quello che Vostra Signoria ci motiua e già che pare che sia in
qualche
miglioramento noi facciamo speditamente partirlo,
ra le censure del Signor Apologista mi porgano occasione d’illustrare
qualche
punto curioso della Storia teatrale. In questa ch
egli Stranieri non si dovea avvalorare questa semplice asserzione con
qualche
pruova, col nominare almeno le Città dove tali ro
esatte di quelli di Atene, Mitilene, Epidauro ec., e sebbene vi corse
qualche
lieve differenza, fu questa di niun momento per l
dell’ Architetto Latino; cioè di tre palmi e un quarto. Io tralascio
qualche
altra conformità di tale edificio con altri prece
zamenti del gusto mi sapranno forse buon grado ch’io esibisca loro un
qualche
saggio dello stile di questo poeta pressoché scon
a o la pompa dello spettacolo o l’ingresso d’un principe trionfante o
qualche
altro pubblico evento sembravano giustificare la
ri poeti a quel tempo, de’ quali io non nominerò se non quelli che in
qualche
modo al cangiamento concorsero, lasciando le rice
o del cattivo gusto nei vezzi soverchi, e ne’ caratteri manierati pur
qualche
regolarità e qualche gusto ne aggiunsero. Il Cape
ei vezzi soverchi, e ne’ caratteri manierati pur qualche regolarità e
qualche
gusto ne aggiunsero. Il Capece lavorò alcuni dove
mi sono capitati alle mani di quel secolo. Lo Stampiglia merita bensì
qualche
distinzione non già per questo, ma per essere sta
Antonio Salvi fiorentino, seguitarono l’esempio dello Stampiglia con
qualche
credito allora, ma i loro nomi coi drammi loro no
ato e fiorito, ma l’autore disegna bastevolmente i caratteri e lavora
qualche
aria di buon gusto. Eustachio Manfredi nell’Aci e
fantasia non finisca dove finiscono i sensi, ma che resti pur sempre
qualche
cosa da immaginare allo spettatore allorché l’occ
di lei buona grazia, mi vedea in una specie di obbligo, nel prodursi
qualche
mia bazzecola, di avvertirne io stesso il valoros
desimo suo giudizio. E perchè procederei altramente? Intento io forse
qualche
sorpresa? Ella già non mi scrisse privatamente ci
sarà ingannato perchè non sa come io pensi. Il discordare noi due in
qualche
punto, secondo me, non significa nimistà. Noi que
agli animali. Che l’Italia avesse preceduto alla Spagna nel coltivare
qualche
genere letterario, o per contrario, quale aumento
non volete dissimulare quando io sopprimo varj fatti per appropriarle
qualche
vanto? “L’amate, e vi opponete a me, quando credo
fare ? Visto un ragazzetto che guardava un branco di porci, mediante
qualche
po' di danaro e qualche parola minacciosa, ottenn
tto che guardava un branco di porci, mediante qualche po' di danaro e
qualche
parola minacciosa, ottenne di sostituirlo : e tro
mpagno d’arte, che, condotto subito a Strasburgo, vi esordì in capo a
qualche
giorno con molto successo. Pubblicata l’amnistia,
nè comode, nè graziose. Circa l’entrate ancora esigerebbe l’edifizio
qualche
miglioramento. Anche la facciata vorrebbe essere
la vista, e ripetuto al suo solito più di una volta. Gli avesse fatto
qualche
impressione ciò che vi accennai delle ritirate, e
spettacolo. Mettevano gridi, insolentivano, imponevano di ritirarsi a
qualche
Attore non accetto, o di un partito contrario, al
i, la Uffizialità più distinta, e la gente seria ben nata, che ama in
qualche
ora di godere tranquillamente dello spettacolo se
Giovanni, detto il mutolino, artista di
qualche
pregio per le parti di brillante ;
nerico l’anno comico 1795-96 insieme alla moglie Brigida, servetta di
qualche
pregio, nella Compagnia della signora Marta Coleo
gni e sulla diserzione della cavalleria Numida. E mostrando Sempronio
qualche
pena di lasciar Marzia, Siface se ne maraviglia;
epio in censurar nel Catone le figure troppo poetiche che ne guastano
qualche
volta la gravità e verità dello stile, la peripez
ernamente rimproverargli la propria debolezza? E per finirla ebbe pur
qualche
torto il lodato Andres in affermare che Voltaire
no che la tenerezza verso gli amici, pe i quali egli cerca se può far
qualche
cosa negli ultimi momenti. Sul finire gli sopravv
coltivò fralle miserie la poesia. Di età di 18, o 19 anni si acquistò
qualche
nome con due commedie, la Donna è un enigma e l’A
e tradusse la Zaira con poche alterazioni. Cibber, Hoadley, Farquar e
qualche
altro hanno composte varie tragedie che si trovan
cciola cittadinesca la cui invenzione appartiene agl’ Inglesi, perchè
qualche
esempio che se n’ ebbe in Italia ne’ passati seco
l’anima rimane abbattuta, lacerata, istupidita”. Eccone l’argomento e
qualche
tratto. Wilmot e Agnese conjugi per fasto e per n
el precedente. La gioventù ed una passione eccessiva possono eccitare
qualche
pietà per un delinquente, là dove nell’altro niun
. Ma quante composizioni posizioni scritte pessimamente, a cagione di
qualche
situazione interessante, o di un’ attrice accetta
ato parola per parola, ma imitato con libertà moderata e abbellito da
qualche
immagine. Questa commedia con riuscita assai rara
issa da lui amata, la quale lo crede tuttavia dovizioso. Vi si scorge
qualche
tratto ricavato dal Dissipatore del Des Touches,
va di non essere a lui inferiore. Ciascun di loro resse un teatro per
qualche
tempo ed ebbe un partito favorevole. Garrick in f
guitava ad essere ammirato ed amato. Al di lui merito volendo prestar
qualche
omaggio il sig. Kelly dedicogli una sua commedia
rury-Lane the Disipation, la Prodigalità. Non avendone veduto neppure
qualche
estratto, non saprei dire quanto ad essa convenga
ersione e disprezzo per una mostruosità che l’oltraggia! Per accennar
qualche
cosa della musica stromentale di quel paese, dici
oggi Rosa, fiorentina, è citata da Francesco Bartoli, come attrice di
qualche
pregio per le parti di serva che sostenne in Fire
o Laura Tessero, sorella minore di Adelaide, prima attrice giovane di
qualche
pregio, e morì, giovanissimo, compianto da tutta
criveva con garbo in prosa ed in verso ; aveva anche fra le sue carte
qualche
non infelice tentativo drammatico ; si era fatto
l’aspettativa, si trovi per caso o malizia altrui, al cospetto di un
qualche
bell’uomo. L’effetto che produce in una donna dim
passione e la verità. Ammalatasi nel Carnevale del 1840, fece ancor
qualche
rara apparizione sulla scena, che dovette abbando
nascosta la Commedia scritta. Trovarono il soggetto buono ; accennai
qualche
cosa per istruire gli attori sopra quel che dovev
la Maddalena facea la servetta ; il Medebach era il primo amoroso, e
qualche
altro personaggio avean preso per eseguir le loro
della Medebach si stabilì con la Donna di garbo del Goldoni, recitata
qualche
sera dopo della Griselda, nella quale il pubblico
soggetta a vapori. Era sovente ammalata, sovente credeva d’esserlo, e
qualche
volta non aveva che vapori di soio comando. In qu
Lombardi Stefano da Nizza di Provenza. Il Bartoli lo dice comico di
qualche
merito. Recitò le parti d’innamorato in Compagnia
assi, e (1781) di Francesco Paganini. Il Bartoli lo dice « fornito di
qualche
cognizione intorno alle lettere ; ed occorrendo s
zza. Le prime sue sette commedie poco interessanti e difettose ebbero
qualche
merito in confronto de’ poeti contemporanei. II B
bene che per rendere notabili certe utili dipinture conviene adoperar
qualche
volta un colorito risentito alla maniera del Cara
ncie egli giva studiando l’uomo e la propria nazione. Se imbatteva in
qualche
personaggio originale degno di ritrarsi sulla sce
hino, ma da artefice sagace che abbellisce imitando. È incerto che in
qualche
scena del Borghigiano Gentiluomo e del Tartuffo a
cuna remota rassomiglianza si scorga delle nominate favole greche con
qualche
tratto di quelle di Moliere. Certo è però che son
poca felicità notata da’ critici nello scioglimento delle sue favole;
qualche
passo dato talvolta oltre del verisimile per far
di vivacità che pretesero osservarvi alcuni Inglesi che ne copiarono
qualche
favola alterandola e guastandola a lor modo; tutt
maggior Cornelio succedere l’immortal Racine, ed all’uno e all’altro
qualche
tragico del XVIII secolo; ma dove è il degno succ
ne delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui credesi di avere in
qualche
nodo contribuito e Desprèaux e Furetiere ed altri
, come attrice di merito per le commedie improvvise e studiate. Fu in
qualche
Compagnia di Venezia, poi seconda donna con Onofr
Monti Pietro. Fratello di Carlo, artista di
qualche
pregio per le parti d’innamorato, recitò in varie
èe nato in Parigi l’anno 1691 e morto nel 1754 maneggiò questo genere
qualche
volta felicemente. Il suo Pregiudizio alla moda b
di un nome, e troppo lontana dall’esser commedia, benchè vi si trovi
qualche
situazione interessante. Il suo componimento Amor
ssare per una delle migliori, e nella Riconciliazione Normanda, ed in
qualche
altra, il sagace osservatore scorgerà maneggiata
l’Uomo singolare egli ne prende le tinte dalla propria fantasia, o da
qualche
originale particolare da non poter riuscire impor
di un ridicolo non manifesto. Le stravaganze solo potrebbero produrre
qualche
diletto, qualora quest’uomo singolare non fosse f
lese. In generale Des Touches è uno de’ buoni comici della Francia, e
qualche
sua favola riesce dilettevole, e molte interessan
ualcheduna meritava che si conoscesse. Del resto senza pregiudizio di
qualche
merito del Marivaux, nulla prova, una traduzione
a Rosalba, i Cavalieri Francesi, lo Sfortunato immaginario ebbero per
qualche
tempo felice riuscita sulle scene. L’ultima comme
colo XVIII, e de’ primi del XIX, i quali godettero, o godono tuttavia
qualche
nome. Fabro d’Eglantine morto nel 1800 si tenne p
’Abate da ciò indizio che potesse essere figlio o parente prossimo di
qualche
magistrato. Vide un altro giorno che passando l’e
esser dovea orfanello erede di grandi beni probabilmente usurpati da
qualche
ingordo parente. Ciò che restava di più important
interno delle case religiose da i despoti superiori. Sono rimaste per
qualche
tempo al teatro francese le seguenti commedie: il
’Harleville, il Medico de’ Pazzi del sig. di Mimault, in cui si trova
qualche
imitazione del Ritorno inaspettato di Regnard, i
ipetono. Io ne conosco le seguenti: il Collaterale, in cui ad onta di
qualche
circostanza poco verisimile, da taluni si commend
ena gli vedeva partire. Ciò mosse alcuni Francesi a comporre per essi
qualche
favola nella propria favella, in cui cercarono di
pe nella tragedia del Maffei. Nella medesima compagnia si segnalò con
qualche
commedia Romagnesi, e Colato morto nel 1778 che r
a le Arti e l’Amicizia in un atto recitata nel 1788, di cui per altro
qualche
giornalista giudicò che non era nè naturale, nè e
95-96, in compagnia sempre di sua moglie Caterina, senese, attrice di
qualche
pregio.
minatore parla delle mille Tragedie, ma se ne hanno altre pruove? v’è
qualche
altro testimonio che l’appoggi? Mi perdoni il Sig
mpiuta fatta da un Nazionale di quattro Tragedie da me non lette? Ciò
qualche
volta può farsi senza taccia, secondo le buone re
diarsi colla molesta lettura de’ Drammi de’ secoli andati, per trarne
qualche
spirito di buona Poesia a beneficio della giovent
pillas dire che fosse tale nella Tragedia del Cueva? Il manifesti con
qualche
scena; che io a pruova ne produrrò alcun’ altra d
ardare e incenerire questi fondamenti. A lui riescirà facile trovando
qualche
Dedicatoria, qualche Prefazione, qualche Lettera,
uesti fondamenti. A lui riescirà facile trovando qualche Dedicatoria,
qualche
Prefazione, qualche Lettera, qualche Esame poetic
lui riescirà facile trovando qualche Dedicatoria, qualche Prefazione,
qualche
Lettera, qualche Esame poetico, che l’inanimisca
le trovando qualche Dedicatoria, qualche Prefazione, qualche Lettera,
qualche
Esame poetico, che l’inanimisca a rendersi superi
lle private Segreterie: ma con una competente analisi accompagnata da
qualche
scelto squarcio. IV. LUPERCIO LEONARDO DE ARGE
difetti, e non i pregi: di queste di Argensola accennai i difetti, e
qualche
pregio, e pure si lamenta perchè ne dò una sommar
trovo, egli afferma, i pretesi gran difetti che altri dice. E se vi è
qualche
neo, si dee, secondo lui, attribuire a MS. viziat
eresse teatrale veri Maestri di Poetica. Udite un poco uno che sapeva
qualche
cosa di più delle regole di Unità, in cui voi ris
lle civette. Col danaro accumulato nell’arte potè comprare una casa e
qualche
terreno in Livorno, dove, forse, avanzata in età
gli oltramontani coltivata a segno, che ben si può dire aver essi per
qualche
tempo dato la voce e fatto agl’Italiani la battut
che niun’aria a’ giorni nostri ha saputo fare altrettanto. [2.5] Una
qualche
commozione egli sembra che cagioni presentemente
E lo stesso è della musica, se altri non si prefigge di dipingere una
qualche
immagine o di esprimere un qualche sentimento45.
i non si prefigge di dipingere una qualche immagine o di esprimere un
qualche
sentimento45. Vana riesce essa pure; e dopo aver
he sentimento45. Vana riesce essa pure; e dopo aver forse riscosso un
qualche
passeggero applauso, è lasciata dall’un de’ lati,
i volte messe in musica da compositori secentisti. Non è però che una
qualche
immagine di verità non si scorga anche a’ di nost
erando, saremo sicuri che la musica ne darà bene spesso sul teatro un
qualche
saggio di quella vittoriosa sua forza che mostrav
tà la più perfetta. Prima di mettersi a scrivere è solito leggere una
qualche
composizione del Petrarca, con cui per la finezza
to da Francesco Bartoli come Brighella e attore per le parti gravi di
qualche
merito. Fu in varie compagnie e scrisse alcune co
Gnudi Vincenzo. Bolognese. Attore di
qualche
pregio per la maschera del Dottore che sosteneva
colò Zeccha detto in Comedia Bertolino giouane di gran coraggio, e di
qualche
eccellenza nel giuocar d’armi, e nel danzare, ha
di Savoja, e per tirar assai bene a gli uccelli in aria, e correr con
qualche
grazia e velocità a' cervi, et averne ucciso alcu
one I. Nonostante l’avanzar dell’età, egli trova modo di far tuttavia
qualche
apparizione dalla ribalta in compagnie del moment
Dopo di essere stato in varie compagnie si recò in Germania, ov' ebbe
qualche
fortuna ; ma venuto vecchio, e tornato in Italia,
vicentino. Trascrivo dal Bartoli : « Lasciata Vicenza sua patria con
qualche
studio fatto nelle prime scuole, passò alla comic
ante compagnia, esercitandosi con impegno, e procurando d’acquistarsi
qualche
concetto nella sua Professione. » Così Fr. Bartol
Felice. « Bolognese. Recita (1781) nella maschera dell’arlecchino con
qualche
spirito ; travagliando altresì ne'caratteri caric
lente pantomimo tragico M. Lepido Mnestere; e quando egli ballava, se
qualche
spettatore inconsiderato faceva il minimo romore,
tera espulsione de’ mori dalle Spagne. Altro non vi si legge senonché
qualche
dialogo, ma non teatrale, appartenente al secolo
na i giuochi scenici, di che gli saremmo tenuti, se ne avesse addotta
qualche
prova; ma egli non appoggia la sua assertiva con
che nella Palestina dominassero i greci e i romani. E allora vi fiorì
qualche
poeta drammatico ebreo, come Ezechiele citato da
Tchoung-hochao-yo, cioè che inspira concordia verace. Nel leggerglisi
qualche
elogio a lui indirizzato usavasi la musica detta
o ed il Generale de’ Bonzi vengono alla corte, e quando si costruisce
qualche
nuovo edifizio28. Ora se tali cerimonie, solennit
ersonaggio la notizia di essere stato condannato a morte? medita egli
qualche
grande impresa? si sdegna? minaccia? si dispera?
inesi, per farne tradurre una almeno. Alquante etimologie ricavate da
qualche
parola Cinese e infilzate in certi libercoli mi d
i Emanuel, Achille Majeroni, Icilio Brunetti, ecc. Fu anche attore di
qualche
pregio, e vuolsi, da’vecchi che lo ricordano, ess
anzata morì in quella Dominante l’anno 1755, lasciando a'suoi parenti
qualche
considerabile facoltà. » Così Fr. Bartoli.
e di vedere se sia o no esagerata la mia proposizione, entriamo in un
qualche
esame intorno al metodo con cui si lavora in oggi
o in aiuto del suonatore facendone la dovuta applicazione dei suoni a
qualche
caso particolare, indicandone le circostanze e i
se che sogliono destare il canto e la poesia, le quali esprimendo una
qualche
passione determinata che si contempla dall’anima
far pompa d’armonia inutile? [16] La quarta osservazione, che può in
qualche
modo riferirsi all’antecedente, riguarda l’apertu
e dagl’imperiti segretari si riducono ad una sola formola ricavata da
qualche
libro, o come gli autori del Cinquecento, i quali
e presentano una situazione dove il marziale ardore vien temperato da
qualche
circostanza affettuosa ed allegra. Tale sarebbe i
ato con forza imita il pieno delle trombe, suonato rimessamente e con
qualche
delicatezza esprime le sordine e i flauti, col su
delicatezza esprime le sordine e i flauti, col suo pizzicato rende in
qualche
maniera, benché imperfettamente, il suono dell’ar
per esempio, non ammettere un organo nella orchestra, che suonato in
qualche
occasione a solo, o fra gl’intervalli degli strum
’un ierarca ispirato, a vedere la tremenda apparizione d’un nume, o a
qualche
sentimento di religione sublime e profondo? Se co
ale, come su una gran tela, la musica si propone di pennelleggiare un
qualche
oggetto propostole dal poeta, prendendo dalla mel
vati non da’ capricci dell’usanza né dalla particolare opinione di un
qualche
scrittore di musica, ma dai fonti inesauribili di
lasciarti, o Prence ingrato mi si spezza in seno il cor”, impiegando
qualche
minuto in gorgheggiar su quel povero core. Creder
Alle volte un comando decisivo del principe, un affare di congiura, o
qualche
altra urgenza di sommo rilievo, richiamerà altrov
cosa è un passaggio? Non altro che una breve dimora della voce su una
qualche
vocale, dove il canto aggrumola insieme un numero
a serpe ch’è al suol calcata, o la tigre delle foreste ircane, ovvero
qualche
spaventevole mostro di simil razza si scaglia in
del poeta replicate le parole “caro anima mia” dove possano fare una
qualche
smanceria, oppure quelle piccole immagini del fiu
ui. La politezza si contenterà d’espressioni generali che dinotino un
qualche
rammarico. L’amicizia farà sentire il linguaggio
prenderne i quali basta una mente avvezza a ragionare che abbia avuto
qualche
consorzio colla filosofia. Algarotti, Planelli, B
tuoni divenuti anch’essi per la stessa cagione insipidi e freddi dopo
qualche
tempo, necessario è che cadano nella stessa dimen
i. Ella preferisce lo straordinario e il bizzarro, ciò che suppone un
qualche
sforzo di mente per ben comprendersi, perché ciò
fessore di sommo merito. Infatti bisognerebbe aver aprodato or ora da
qualche
isola boreale scoperta dal celebre viaggiatore Co
iaggiatore Cook per ignorar i talenti e la scienza del sempre bello e
qualche
volta sublime Traetta; d’un Ciccio di Majo scritt
te l’organo era in uso nelle orchestre. Il conte Algarotti ne cita un
qualche
esempio. 137. [NdA] Dico che l’aria, di cui ora
ta, ma fuor dell’arte, e campando la vita con sussidj di parenti e di
qualche
pietoso capocomico.
a tre anni morì. Ebbe un fratello, Pietro, caratterista anch’esso di
qualche
valore, che morì verso il 1835.
o e religioso contegno del papa Innocenzo XI trattenne in seguito per
qualche
tempo il corso a siffatti divertimenti, ma dopo l
ò nel 1645. Non è che i Francesi non avessero anche avanti notizia di
qualche
spezie di rappresentazioni musicali, poiché senza
n alcune composizioni72. Sotto il regno di Elisabetta fece quest’arte
qualche
maggior progresso pel favore della regina, e pel
romuovere maggiormente la musica teatrale aprendo talora la scena con
qualche
coro di musica e anche framischiando talvolta qua
ra la scena con qualche coro di musica e anche framischiando talvolta
qualche
dialogo musicale. Le Tonadillas, ovvero sia spezi
cali, perocché i russi non cantavano se non la prosa. Egli è vero che
qualche
antico romanzo in versi non rimati si conserva tu
di non poter coi loro linguaggi neppur venire al paragone (almeno in
qualche
circostanza) con un idioma scitico. Da ciò si ved
uali sorpassò il predecessore e diede nuovo lustro alla tragedia. Con
qualche
passo di più forse l’ultimo di essi l’avrebbe con
ndremo brevemente esponendo le bellezze principali senza dissimularne
qualche
difetto. Traluce nel Prometeo l’elevazione del l’
l cosa era lo scopo de’ Greci poeti, repubblicani, di che fecero pure
qualche
motto Andrea Dacier e poi Pietro Brumoy. Vulcano
ro che non amano le latine traduzioni letterali e soffrono di vederne
qualche
squarcio comunque da me espresso: O spazii immen
ale tanti moderni fanno pietà, a differenza di Pietro Metastasio e di
qualche
altro che vi riesce felicemente. L’energia e la f
a scena, che il popolo si riempì di terrore, ed è fama cha vi morisse
qualche
fanciullo e più d’una donna incinta si sconciasse
ania, e l’altra volta dopo la vittoria di Sofocle, quando, dimoratovi
qualche
anno, seguì la morte di quel re. Si è però detto
ono? perchè quasi di tutte si trova scritto di avervi fatta la musica
qualche
maestro. Il teatro in quel tempo non vide ai comp
te migliaja di commedie recitate della medesima nazione, a riserba di
qualche
dozzina di esse, si trovano frequentemente alcune
temente alcune strofe o canzonette cantate in coro dalle damigelle di
qualche
principessa, nell’impressione delle quali se si a
segreto di stato? Adunque la musica apposta alle pastorali fu solo in
qualche
squarcio, e singolarmente ne’ cori, e negl’interv
te ne’ cori, e negl’intervalli degli atti ancor senza cori vi si fece
qualche
tramezzo o trattenimento. Il Cornetto, il Viola,
e altro non dovettero porre in musica nelle pastorali se non i cori e
qualche
altro passo a bella posta inserito nell’azione pe
ell’Accademia Olimpica, ed anche dal prologo, era stata rappresentata
qualche
anno prima a Zara. È però un cattivo componimento
mente accreditata. A riserba poi di alcuni tratti troppo lirici, e di
qualche
intemperanza Ovidiana nell’accumulare immagini, l
ri, e la favola è semplice, e serva le regole. Benchè framischiato di
qualche
ornamento lirico, spicca per la tenerezza e pel p
possedere non poche espressioni che alle nostre si confanno, essa ha
qualche
parola poetica più della francese, e credo che ne
o al teatro, nel quale riuscì collo studio e il buon volere attore di
qualche
pregio nelle parti caratteristiche e di tiranno.
u dall’amore di un’attrice condotto sulle scene, ove riuscì comico di
qualche
pregio nelle commedie all’improvviso. Fu all’iniz
drammatica, nella quale riuscì assai mediocre attore, e capocomico di
qualche
pregio. Nelle sue Compagnie, di secondo ordine, q
ro Alberghetti di Bergamo, esperto Brighella prima, poi Pantalone. Fu
qualche
tempo con Onofrio Paganini, poi capocomico egli s
toli più come ingegnoso autore, che come attore, benchè recitasse con
qualche
abilità nelle commedie improvvise. Lasciò varie o
o Laura. Sorella minore della precedente, fu prima attrice giovine di
qualche
pregio, e la vediam la prima volta insieme all’Ad
o regolare ed armonico. E tanto pur dee bastare perché, col favore di
qualche
principe virtuoso, possa forse anche un giorno ri
on è altra cosa che il secondo libro della Eneide messo in azione con
qualche
leggieri mutazioni solamente, perché ogni cosa, c
bbrichesi col Pitocchetto della Baviera. Ancor giovinetta passò a far
qualche
particina di amorosa in quella Domeniconi, dirett
ella della illustre signora ; si che nel mondo pettegolo, maldicente,
qualche
volta infamante, che si agita tra le coulisses, i
erarla. Fu grata sulle scene per l’avvenenza del suo personale, e per
qualche
prontezza nel suo brillante carattere. Vive in Ca
andosi – egli scrive – ad onta degli anni la pubblica approvazione, e
qualche
applauso sincero. »
cchi Guglielmo. Fratello della precedente, fu artista e capocomico di
qualche
merito. Generico primario pel triennio del 1843 e
avio Glorizio che s’impressero nel 1605 in Messina, e si reimpressero
qualche
anno dopo in Venezia: la Trappolaria del palermit
iano generale si vale acconciamente pe esprimere le cose con verità e
qualche
volta con vivacità. Non giugne all’eleganza dell’
gli sulle orme degl’Intronati e de’ Rozzi e di altri che introdussero
qualche
personaggio che parla veneziano, bolognese, spagn
della propria favella. Ma il comico valore del Porta ha per avventura
qualche
carattere particolare, onde si distingua dagli al
nvenzione degli argomenti delle sue favole fondati sulla schiavitù di
qualche
persona in Turchia o in Affrica ma si vuole avve
ano conservò l’usata regolarità, quando anche volesse notarsi in esso
qualche
alterazione nello stile. Intanto non posso dispen
imo secolo. In mezzo a tanta barbarie pur non mancò in alcune regioni
qualche
solitario allievo della sapienza, il quale appres
icatori volgari Provenzali, Piccardi, Siciliani e Toscani. Lusingossi
qualche
apologista straniero di partecipar delle glorie I
Italiane di quel tempo col seminar dubbj pedanteschi sulla nascita di
qualche
scrittore e col procurare di appropriarlo alla su
i tutti Dante Alighieri, pare che sia l’unica nazione che ci presenti
qualche
teatral monumento del secolo XIII. Nel 1230 si ce
lmo Robertson nell’Introd. alla Stor. di Carlo V) lasciarono di avere
qualche
autorità, cedendo il luogo a certe costumanze vag
ne non solo fu interrotta ogni sorte di commercio, ma rimaneva appena
qualche
comunicazione aperta e sicura da un luogo all’alt
prima d’imbrattar la carta, non farsi instruire almeno leggermente da
qualche
compatriotto versato in tali materie?) Avrebbe in
rimandare il lettore all’Enciclopedia. Per chi si contenta di averne
qualche
leggiera notizia, accenniamo soltanto, che tal fe
ndo e fort cridar fino a che una delle parti rimanesse vincitrice. In
qualche
altra chiesa menavasi ancora in trionfo un asino,
’altra festa di que’ secoli rozzi sussisteva anche nel secolo XVII in
qualche
provincia. Lagnavasi il Naudè nel 1645 col Gassen
vasi il Naudè nel 1645 col Gassendi di essere ancora in osservanza in
qualche
monistero della Provenza. Nel convento de’ France
’attore provetto Cristoforo Merli. Abbandonato il Rossi, condusse per
qualche
anno compagnia in società con Costanzo Pizzamigli
i quelli, che ad una mala nuova si sono impalliditi nel viso, come se
qualche
gran sinistro veramente gli fosse accaduto. » ?
olge al Duca, a disposizion del quale era stato fermato, per avere un
qualche
solieuo in souuenimento di sua persona, che si ri
sina) nella filodrammatica di Perugia, così accettò anche di sostener
qualche
parte di non grande importanza. Visse per tal mod
talia. Di questa mia astensione nessuno a vero dire si accorse, salvo
qualche
amico cortese, che me ne mosse, per cortesia, rim
i gusto, emulo del Maffei e del Gravina36, avea cominciato a comporre
qualche
dramma musicale, e si rivolse indi alle tragedie,
ambedue. Virtù piacciavi sempre, che alfin s’oltre la morte Siam
qualche
cosa, il premio ne avrà l’anima forte. Siate fi
o consorte, E non cercar più nulla di qualunque mia sorte. Sol se
qualche
novella (che al fin verrà cred’ io) Giugnerà a Z
tal pregio non meritava occupare il luogo delle Gemelle Capuane o di
qualche
altra del Teatro Italiano? Ciò che diffinisce i p
lao. Lo sceneggiamento all’antica lasciandosi spesso il teatro vuoto,
qualche
scena oziosa, un sogno di Demodice di sei tori e
Ansedisio di nota malvagità come poco necessario e lasciato impunito:
qualche
discorso secreto che si ode dall’uditorio e non d
el ragionamento che vi premise. Si osserva nella condotta dell’azione
qualche
leggiero intoppo. Antigona madre di Giocasta (che
iflettere all’impossibilità della riuscita. Forse potrebbesi risecare
qualche
cicaleccio di Ormindo. Forse più che tragedia par
l di lui gusto tragico fu l’ab. Giuseppe Salio Padovano morto giovane
qualche
anno dopo del 1738. Egli compose tre tragedie col
r. Tu mi accusasti Che di Seleuco io meditai la morte, E per aver
qualche
ragion sul trono, Chiesi a te le tue nozze. E c
r che si registri sì nobil favola accanto alla Merope, al Cesare ed a
qualche
altra eccellente? Faranno sì che con affettata in
Italia non v’ha buona tragedia fuorchè la Merope? Bisognerebbe essere
qualche
affamato gazzettiere enciclopedico, o un uomo di
prolongati benchè proprj ed eleganti, serpeggi per sì bella tragedia
qualche
lentezza. Dione che liberò la Sicilia dalla tira
ucciso. Lascio che le menzogne di Callicrate non si sostengono senza
qualche
studiata reticenza; di maniera che se Celippo p.
r dell’empio per avvolgere e disviluppar questo nodo danno indizio di
qualche
intrinseco difetto nel piano. Previde il degno au
pressi, sono i meriti generali delle favole del Bettinelli. Vediamone
qualche
particolarità. Gionata è tragedia di lieto fine
elinda tragedia del conte Calini da Brescia, nella quale si riconosce
qualche
somiglianza della languida Blanche & Guiscard
e Scozzese di Antonio Perabò di Milano giovane di alte speranze morto
qualche
anno appresso. Rimase la seconda corona all’Auge
ell’Huerta, non potrebbe, oltre del Maffei, sperar di essere coronato
qualche
altro Italiano di questo secolo? Intorno al tempo
omento tratto dalle poesie di Ossian. Prendono talvolta l’espressioni
qualche
novità per le immagini di nubi, di meteore, di ra
ffira, e della Saffo: tutti, dico, questi scrittori meritano lode per
qualche
pregio che traspare in mezzo alla languidezza; ma
curioso molte scene vivaci e tragiche e con felicità verseggiate; ma
qualche
ipotesi non molto verisimile, un portamento tal v
izia recata da Lico che in Argo regna Menelao. Mal grado di ciò, e di
qualche
neo e della copia delle apostrofi, e spezialmente
hilterra tragedia pregevole pubblicata nel 1783, in cui non si ripete
qualche
argomento greco, non si trattano amori, non inter
rande insieme e patetica la scena 3 dell’atto IV. Taluno però sentirà
qualche
rincrescimento del non delicato carattere di Paus
a Argia e spira? Rechiamo per saggio del valor tragico del sig. Monti
qualche
frammento della scena 7 del III e dell’ultima del
no i pregi ed i difetti generali delle nominate tragedie. Scendiamo a
qualche
particolarità su ciascuna. Filippo. Spira tragic
za. Virginia. I monologhi di Appio e di Virginio in parte narrativi,
qualche
intoppo che si presenta nella condotta della favo
no a i di lui pregi? Oh chi congiungesse lo stile del sig. Monti o di
qualche
altro che non trascuri di colorire, a’ talenti ve
me diceva Elvezio sur parole, copiando p.e. e trascrivendo alla cieca
qualche
articolo dell’Enciclopedia secondo la moda de’ no
ttarsi da un eccellente verseggiatore qual si è mostrato il Ceruti. A
qualche
osservatore parrà che il solo titolo manifesti di
Capo di essa, e successore del degno Conte San-Vitale defunto, e per
qualche
anno ancora continuarono a riceversi i componimen
l gesto non sempre adattato e nella maniera di pronunciare, posto che
qualche
sincera ed intelligente persona la persuadesse a
Gritti Luigi. Veneziano. Comico di
qualche
merito per le parti di Pantalone e di Brighella c
rti da tiranno, e lo esorta « a raddoppiare il suo zelo, onde coprire
qualche
naturale svantaggio ».
sia per la fortuna che gli arrise sempre e dovunque. Creò, trascorso
qualche
anno, il Giacometto, giovialone veneziano, che eg
le uguagliasse. Venuta la rivoluzione del’48-49, accusato di avere in
qualche
sua recita a Padova alluso con motteggi all’eroic
iù spietato de’creditori, ora, ed eran le più volte, per pagargli una
qualche
cambiale alla vigilia della scadenza. Venezia e P
n de sera. Go preparà un lavoreto che ghe piaserà. Pubblico. El sarà
qualche
pastiso. Duse. Ah pian co’sto pastiso, perchè el
isfare ad un tempo alle gentili richieste di alcuni compatriotti e di
qualche
imparziale straniero. State sano.
ue figli : uno maschio, il rinomato tenore, e una femmina, attrice di
qualche
pregio per le parti di prima donna giovine, colla
nia di infimo ordine, ove s’innamorò della prima donna, giovinetta di
qualche
pregio, che sposò più tardi e col padre della qua
omi del male che dovean condurlo alla tomba. Morto il Vestri, ella fu
qualche
mese in Compagnia di Luigi Bonazzi, poi sette ann
imo secolo. In mezzo a tanta barbarie pur non manco in alcune regioni
qualche
solitario allievo della sapienza, il quale appres
taliane di quel tempo col seminar dubbii pedanteschi sulla nascita di
qualche
scrittore e col procurare di appropriarlo alla su
ovenzali che erano piccioli dialoghi ne’ quali confabulava il poeta e
qualche
pastorella. Tale fu quella di Paulet e della sua
ertenevano gli astanti con varie buffonerie accompagnate dal suono di
qualche
stromento ed anche dal ballo. Generalmente si dis
i tutti Dante Alighieri: pare che sia l’unica nazione che ci presenti
qualche
teatral monumento del secolo XIII. Nel 1230 si ce
bertson nell’Introduzione alla Storia di Carlo V) lasciarono di avere
qualche
autorità, cedendo il luogo a certe costumanze vag
ne non solo fu interrotto ogni sorte di commercio, ma rimaneva appena
qualche
communicazione aperta e sicura da un luogo all’al
è prima d’imbrattar la carta non farsi istruire almeno leggermente da
qualche
compatriotto versato in tali materie?) Avrebbe in
imandare il leggitore all’Enciclopedia. Per chi si contenta di averne
qualche
leggiera notizia, accenniamo soltanto, che tal fe
ndo e fort cridar sino a che una delle parti rimanesse vincitrice. In
qualche
altra chiesa menavasi ancora in trionfo un asino,
quest’altra festa di que’ rozzi secoli sussisteva nel secolo XVII in
qualche
provincia. La gnavasi il Naudè nel 1645 col Gasse
si il Naudè nel 1645 col Gassendi di esser tutta via in osservanza in
qualche
monistero della Provenza. Nel convento de’ France
di lui tragedia ove introdûsse Pilade ed Oreste. Dalla sua Medea e da
qualche
altra non isdegnò Virgilio di trarre alcun verso7
a dell’espressione e per la gravità de’ pensieri. Si riconobbe in lui
qualche
rozzezza nello stile; ma a’ suoi di non si fecero
arla con disprezzo di un poeta nominato Accio, e forse quì intende di
qualche
altro. L’elevazione, la grandezza, la forza forma
Il Vossio trattando de’Poeti Latini afferma che Azzio scrisse ancora
qualche
commedia, e ne cita due, le Nozze e il Mercatante
ragedie ed una commedia intitolata Nummularia, di cui pur si conserva
qualche
frammento. Ma celebre singolarmente si rendè per
iligenza del Douza essi aveano bisogno di essere anche rischiarati da
qualche
altro dotto comentatore. II. Comici del medes
à propone che quanto narrasi avvenuto con Cecilio debba intendersi di
qualche
altro rinomato poeta che allora ci vivesse. Non p
difficoltà di conservarne le bellezze. Non pertanto faremo su di esse
qualche
riflessione passeggiera101. L’Andria. Fu questa l
collo scoprirsi vada in fumo il contratto nuzziale. Il fargliene Davo
qualche
motto sottovoce scemerebbe il pregio del ritrovat
bellissimo pensiero del poeta di far parlar la natura; ed accennarle
qualche
cosa di soppiatto, come pretendeva Farnabio, avre
nteso; le donne dovevano aver detto paritare. Paventa bene Panfilo di
qualche
grande sciagura, e corre su dalla moglie. Nella s
o questo inutile raddoppiamento? Provisi poi chiunque ad eseguirlo in
qualche
favola, e vedrà di quali freddi oziosi personaggi
media ravviluppata e doppia, che sarebbe semplice senza il secondo. A
qualche
preteso veterano del Parnaso incresceranno simili
tempo e di luogo. Si offende quella di tempo perchè l’atto primo con
qualche
scena del secondo esige il giorno, viene poi la n
pure essa chiarissimamente si comprende; il che convince d’ignoranza
qualche
moderno mal instruito pedante, che crede essere s
ompiacque di permettermi di decorare la mia nuova storia teatrale con
qualche
frammento della sua bella versione e del di lui n
no, sì noto, sì caro alle muse Italiane. Egli me ne trasmise a Madrid
qualche
scena. L’anno 1784 poi, mentre io già mi trovava
’ha nominato. Ant. Ah sì, che me l’aspetto, Di sentirmi annunziar
qualche
gran male. Fed. Siete impazzito? Get. Orsù to
ebbi. For. Possibile? Oh vergogna! Ah s’egli avesse Lasciato mai
qualche
migliar di scudi. Dem. Che ti colga il malanno.
ne volessero ripetere il diletto nel medesimo giorno, come avviene di
qualche
aria eccellente ne’ nostri teatri musicali. Ma la
verei di buon grado l’intera prima scena originale, ma per compiacere
qualche
volta a chi si conforma più volentieri all’uso Fr
che passino questi due giorni. Addio, mio caro Fedria; vuoi tu da me
qualche
altra cosa? Ed egli: . . . . . . Egone quid vel
lciato, sì che non ne esca in tutto il giorno. Ciò è stato imitato da
qualche
commediografo Italiano, e spezialmente dal Porta.
iguarda la scena ora come un divertimento inventato affine di sparger
qualche
fiore sull’affannoso sentiero dell’umana vita, e
trale spettacolo imprende a narrare può da ogni lettore avveduto dopo
qualche
riflessione fatta su cotali materie non difficilm
i altri abbiano smarrita la via. Mi riserbai non per tanto a farlo in
qualche
occorrenza, ove mi parve che lo richiedesse il bi
sato, che se il rispetto per un particolare mi sollecitava a usare di
qualche
parzialità, il rispetto vieppiù grande che deggio
ervazioni triviali, da pregiudizi stabiliti in regola frammischiati a
qualche
precetto sensato. Il celebre Conte Algarotti ne s
me Hendel, o Pergolesi, e d’un poeta come Metastasio. Tuttavia finché
qualche
cosa di meglio non ci si appresenta, emmi paruto
ovviare alla mancanza degli scrittori su questo punto, come per aver
qualche
principio fisso, onde partire nell’esame de’ poet
o che egli sapesse liberarsi da una certa cantilena, nella quale cade
qualche
volta sul terminar dei periodi. » Passò nel 1856
ole, che hai ne’sguardi e nel dir sì dolce pania, che a ridur Giove a
qualche
nuova insania un tuo vezzo d’amor saria bastevole
atica precisione : e guai se la colazione, il pranzo o la cena subiva
qualche
ritardo. Alla stessa ora, per tempissimo, s’alzav
a del Servo di Dio Benedetto Labre, senza riscuoter nulla eccetto che
qualche
limosina che graziosamente gli si darà. » Ma la s
, graziosa. Se per avventura trovasi costretta alcuna volta a coprire
qualche
parte di altro genere, abbiamo la compiacenza di
te migliaja di commedie recitate della medesima nazione, a riserba di
qualche
dozzina di esse, si trovano frequentemente alcune
temente alcune strofe o canzonette cantate in coro dalle damigelle di
qualche
principessa, nell’impressione delle quali, se si
secreto di stato? Adunque la musica apposta alle pastorali fu solo in
qualche
squarcio, e singolarmente ne’ cori, o negl’ inter
e ne’ cori, o negl’ intervalli degli atti ancor senza cori vi si fece
qualche
tramezzo o trattenimento. Il Cornetto, il Viola,
altro non dovettero porre in musica nelle pastorali se non i cori, e
qualche
altro passo a bella posta inserito nell’azione pe
ell’Accademia Olimpica, ed anche dal prologo, era stata rappresentata
qualche
anno prima a Zara. E’ un cattivo componimento fon
soffrendo. Quel che noi però non troviamo degno d’approvazione, si è
qualche
espressione soverchio leccata e raffinata, non gi
i caratteri, e la favola semplice e regolare. Benchè frammischiato di
qualche
ornamento lirico, spicca per la tenerezza e pel p
all’avere non poche espressioni che alle nostre si confanno, essa ha
qualche
parola poetica più della Francese; e credo che n’
mo spirto, donata questa comedia, la quale essendo da me vista, et in
qualche
parte imbellita, o fiorita, per quanto con la com
erava rappresentargliela prima in suggetto, per vedere se Le fusse in
qualche
parte gradita. Onde riuscendomi il disegno per es
to : « perdono ! perdono !… perdono tutti ! perdono tutto !… » E dopo
qualche
giorno, il 22 nov. 1893, morì ; e io nulla ho più
oviamo quello che è così raro nella commedia italiana del secolo xvi,
qualche
carattere studiato e disegnato. La satira dell’Al
dell’Alchimista è ben fatta, e Momo, Lucrezia, il servo Volpino hanno
qualche
originalità, si staccano dal solito e monotono co
mpili – che restò poi quattr' anni con Ernesto Rossi prima attrice di
qualche
pregio – figlia del secondo marito della signora
l XVI secolo moltissimo distinti nelle lettere, coltivarono anche con
qualche
ardore, specialmente verso la fine di esso, la sc
esso, la scenica poesia. Le prime cose che in quella penisola ebbero
qualche
immagine rappresentativa, furono le Novelle in di
ta la Celestina, avrebbe l’Ab. Lampillas avuto coraggio di riprendere
qualche
motto soverchio libero delle commedie dell’Ariost
applaudito come il più insigne poeta Portoghese dopo Camoens, scrisse
qualche
commedia da mentovarsi per la regolarità, per la
parte in Lisbona. Lo stile è nobile e grave e rare volte ammollito da
qualche
ornamento lirico, i costumi vi sono ben coloriti,
olto. Noi nel parlar poi delle due Nisi del Bermudez ne confronteremo
qualche
squarcio. Il gesuita Luigi de la Cruz nato parime
o i musici, cioè gli attori che da principio cantavano senza chitarra
qualche
antica novelletta in versi che in castigliano chi
chi personaggi assai bassi. Gli andavano i commedianti allungando con
qualche
tramezzo di una Mora, di un Ruffiano, di un Balor
addusse? Una commedia Spagnuola rappresentata in Italia avrebbe avuto
qualche
cosa di particolare da spingere gli eruditi di qu
l suo dire, con sommo applauso, delle quali altro non si conserva che
qualche
titolo. Quelle ch’ egli ebbe in maggior pregio, f
orzò di persuadere agli altri. Almeno in tentarlo dimostrò il Nasarre
qualche
acutezza ed erudizione; ma che strana e ridicola
he appare non solo dalle ultime otto commedie ch’egli produsse, ma da
qualche
titolo delle prime perdute, come la Destruicion d
vole negligenza uno straniero che si è industriato almeno di rinvenir
qualche
orma di ciò che dell’intutto si è veramente negle
può dirsi che suo coetaneo. Si trova forse nelle opere del Cervantes
qualche
auto? Niuno. Fe egli motto almeno qualche volta d
e nelle opere del Cervantes qualche auto? Niuno. Fe egli motto almeno
qualche
volta di averne scritto, come accennò d’aver comp
elle commedie? Affatto. Avessero per avventura i suoi posteri scavato
qualche
monumento che ne dia indizio? In niun conto. Dond
di altro. III. V’è tutta l’apparenza che Cervantes per introdurre con
qualche
verisimilitudine una brigata di commedianti trasf
enti. Volle anche il sig. Andres asserire che il primo che abbia dato
qualche
saggio d’un Teatro de’ Greci è stato il Perez. Ma
gni e sulla diserzione della cavalleria Numida. E mostrando Sempronio
qualche
pena di lasciar Marzia, Siface se ne maraviglia;
no che la tenerezza verso gli amici, pe i quali egli cerca se può far
qualche
cosa negli ultimi momenti. Sul finire gli sopravv
rie la poesia. Contando diciotto o diciannove anni di età si acquistò
qualche
nome con due commedie, la Donna è un enigma, e l’
tradusse la Zaira con poche alterazioni, Cibber, Hoadley, Farquar, e
qualche
altro, composero varie tragedie che si trovano ne
cciola cittadinesca, la cui invenzione appartiene agl’Inglesi, perchè
qualche
esempio che se n’ebbe in Italia ne’ passati secol
l’anima rimane abbattuta, lacerata, istupidita». Eccone l’argomento e
qualche
tratto. Wilmot e Aguese conjugi per fasto e per n
el precedente. La gioventù ed una passione eccessiva possono eccitare
qualche
pietà per un delinquente, là dove nell’altro null
riuscirono di profitto a’ commedianti nel rappresentarsi a cagione di
qualche
situazione interessante, o di un’ attrice accetta
ato parola per parola, ma imitato con libertà moderata e abbellito da
qualche
immagine. Questa commedia, con riuscita assai rar
issa da lui amata, la quale lo crede tuttavia dovizioso. Vi si scorge
qualche
tratto ricavato dal Dissipatore del des-Touches,
va di non essere a lui inferiore. Ciascun di loro resse un teatro per
qualche
tempo, ed ebbe un partito favorevole. Garrick all
k seguitava ad esser amato ed ammirato. Volendo il sig. Kelly prestar
qualche
omaggio al merito di questo attore, dedicogli una
Drury-Lane the Disipation la Prodigalità. Non avendone veduto neppure
qualche
estratto, non saprei dire quanto ad essa convenga
per una mostruosità che l’ha oltraggiata per più secoli. Per accennar
qualche
cosa della musica stromentale di quel paese, dici
nato in Parigi nel 1691 e morto nel 1754 ha maneggiato questo genere
qualche
volta con felicità. Il suo Pregiudizio alla moda
i un nome, e troppo lontano dall’ essere commedia, benchè vi si trovi
qualche
situazione interessante. Il suo Amor per amore è
assare per una delle migliori, e nella Riconciliazione Normanda ed in
qualche
altra, il sagace osservatore scorgerà maneggiata
iacevole. Nell’Uomo singolare egli copia dalla propria fantasia, o da
qualche
originale particolare da non poter riuscire impor
di un ridicolo non manifesto. Le stravaganze solo potrebbero produrre
qualche
diletto, qualora quest’uomo singolare non fosse f
lese. In generale Des Touches è uno de’ buoni comici della Francia, e
qualche
sua favola riesce dilettevole, e molte interessan
ario, la Rosalba, i Cavalieri Francesi, lo Sfortunato immaginario per
qualche
tempo ebbero felice riuscita. L’ultima commedia c
Monvel, Imbert, Cailhava ed altri hanno lavorato per la commedia con
qualche
cura senza farla risorgere. Chabanon tralle sue p
ena gli vedeva partire. Ciò mosse alcuni Francesi a comporre per essi
qualche
favola nella propria favella in cui cercarono di
secondo i giornalisti nè naturale nè edificante, benchè condotta con
qualche
interesse e semplicità. La maniera di rappresenta
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