ad una sorella, facendo prima le elementari nel Collegio de' Gesuiti,
poi
le ginnasiali fino all’anno '48, in cui, fuggito
cio sinistro. Tornato a Forlì, riprese il corso degli studj, che dovè
poi
troncare per le condizioni della famiglia, e fu a
miglia, e fu accolto come praticante nella farmacia militare, prima ;
poi
in quella dell’ospedale, dandosi a tutto potere a
ppina Bozzo, Carolina Santoni, Leontina Papà, Enrico Cappelli, ecc. ;
poi
(1866) con Achille Majeroni al Fondo di Napoli, d
ammiratore profondo di Luigi Taddei ancor vivo e malato, e che restò
poi
fino all’ultimo della sua vita artistica il suo c
nno dal Majeroni, diventò socio di Alberto Vernier ancor per un anno,
poi
formò Compagnia da solo, scritturando Emanuel, la
lo, scritturando Emanuel, la Caracciolo-Ajudi, la Pierina sua figlia,
poi
moglie a Giagnoni, Schiavoni ed altri. Si scrittu
i ed altri. Si scritturò di nuovo il '69 e '70 con Federico Boldrini,
poi
con certo Zattini, col quale girò la Calabria e l
rini, poi con certo Zattini, col quale girò la Calabria e la Sicilia,
poi
fu socio di Calamai, Emanuel e Matilde Arnoud, po
bria e la Sicilia, poi fu socio di Calamai, Emanuel e Matilde Arnoud,
poi
di nuovo collo Zattini a Costantinopoli, dove, co
egli allora a Salonicco, e sempre assieme a quello Zattini, col quale
poi
tornò in Italia, pellegrinando per un par d’anni
ancora nelle provincie del mezzogiorno. Si scritturò con l’ Emanuel,
poi
, andate a male le cose, formò Compagnia coi figli
poi, andate a male le cose, formò Compagnia coi figliuoli già grandi,
poi
tornò ancora scritturato a' Fiorentini di Napoli
i Napoli dalla Santobono, insieme a Michele Bozzo, la Piamonti, ecc.,
poi
di nuovo capocomico in società, or con Pareti, ma
trimonio, tre perirono, fra i quali Arturo, attore prima con Salvini,
poi
con Cesare Rossi e con la Duse, con cui stette qu
n Compagnia Tessero e in altre, assieme alla moglie Virginia Razzoli,
poi
, ritiratosi dall’arte, ragioniere a Genova ; Ces
nio con Luigia Moretti, figlia di un suggeritore, e dalla quale passò
poi
in quella dei Fiorentini di Napoli, condotta prim
n quella dei Fiorentini di Napoli, condotta prima da Alberti e Monti,
poi
da Alberti e Colomberti, poi dall’Alberti solo. N
poli, condotta prima da Alberti e Monti, poi da Alberti e Colomberti,
poi
dall’Alberti solo. Nel ’74 accettò il posto gover
aestro d’avviamento alla scena nell’Accademia fiorentina dei Fidenti,
poi
, il 1880, di professore secondario nella R. Scuol
eatro. La Gemma, nata il 26 aprile 1843 in Livorno, attrice generica,
poi
madre e caratteristica ; moglie di Antonio Antuzz
na ; Attilio, nato il 10 agosto 1850 in Napoli, primo attor giovine,
poi
generico primario ; poi, maritatosi, libraio, com
0 agosto 1850 in Napoli, primo attor giovine, poi generico primario ;
poi
, maritatosi, libraio, come dicemmo, a Trieste, po
enerico primario ; poi, maritatosi, libraio, come dicemmo, a Trieste,
poi
di nuovo attore e amministratore di compagnie. Si
lle tecniche al ginnasio, dalla medicina alle lettere, e abbandonando
poi
scartafacci di formule e ricette e poesie per l’a
ancati di punto in bianco e suggeritore e attori ; e alla quale diede
poi
, avuti i primi successi, tutta l’anima sua. Dopo
on Cesare Rossi, dal quale passò con Roncoroni in America, per tornar
poi
in Italia, scritturato dopo tre anni di secondo n
qual primo attore di Francesco Garzes, che ebbe sì malaugurata fine,
poi
di Emanuel, poi della Duse, poi della Vitaliani,
re di Francesco Garzes, che ebbe sì malaugurata fine, poi di Emanuel,
poi
della Duse, poi della Vitaliani, poi della Della
Garzes, che ebbe sì malaugurata fine, poi di Emanuel, poi della Duse,
poi
della Vitaliani, poi della Della Guardia, colla q
alaugurata fine, poi di Emanuel, poi della Duse, poi della Vitaliani,
poi
della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora,
triache. Fu garzone d’un sensale di granaglie, fu impiegato doganale,
poi
filodrammatico, poi suggeritore con Copellotti e
d’un sensale di granaglie, fu impiegato doganale, poi filodrammatico,
poi
suggeritore con Copellotti e compagnia, poi attor
nale, poi filodrammatico, poi suggeritore con Copellotti e compagnia,
poi
attore, suggeritore, segretario, trovarobe, omnib
ore, segretario, trovarobe, omnibus insomma della Compagnia Lombarda,
poi
amministratore di Aliprandi, poi segretario di Er
us insomma della Compagnia Lombarda, poi amministratore di Aliprandi,
poi
segretario di Ernesto Rossi. Sposatosi a Maria
Aliprandi, fu con lei scritturato da Alessandro Salvini ; e, sciolta
poi
la Compagnia, egli risolse, mosso a pietà di tant
Abbandonato allora il capocomicato, diventò segretario del Toselli ;
poi
, tornato capocomico, tentò riduzioni di commedie
' figliuoli…. Tornò dopo dieci anni alla scena, prima con Micheluzzi,
poi
con Corazza ; ma il suo ritorno fu una delusione
il 16 ottobre del 1857. Stette colla famiglia sino ai quindici anni,
poi
iniziò la lunga serie delle scritture con quella
lte il povero artista passò dalla polvere all’altare ! Prima amoroso,
poi
generico primario, poi ultimo generico, poi primo
assò dalla polvere all’altare ! Prima amoroso, poi generico primario,
poi
ultimo generico, poi primo attore, poi di nuovo g
l’altare ! Prima amoroso, poi generico primario, poi ultimo generico,
poi
primo attore, poi di nuovo generico ! Fu il’76 e
moroso, poi generico primario, poi ultimo generico, poi primo attore,
poi
di nuovo generico ! Fu il’76 e ’77 con Giacinta P
ostenne con Fini nel 1824 il ruolo di secondo amoroso col quale passò
poi
il 1825 con Tommaso Zocchi. Quivi, essendo stato
o per modo allo studio, che riuscì artista de’ più encomiabili. Formò
poi
il padre Gaetano società con Giacomo Dorati e Giu
posto di primo attore giovine e primo amoroso assoluto. Innamoratosi
poi
d’ Isabella Belloni, prima donna della compagnia,
isposa, e con lei si recò in Compagnia di Romualdo Mascherpa, prima,
poi
in quella del caratterista Belisario Viti. Ammala
re col Viti il contratto, e recarsi in Vicenza, patria di lei ; donde
poi
si restituì alle scene, formando società con suo
lle scene, formando società con suo padre e Nicola Vedova. Fece parte
poi
qual primo amoroso assoluto colla moglie prima do
a moglie pel triennio 1837-38-39 in quella di Gaetano Nardelli. Tornò
poi
il’ 40-41-42 col Mascherpa, e fu il’ 43-44-45 con
, fe’ ritorno alle scene con Luigi Pezzana, e col Domeniconi stesso ;
poi
, dopo varie vicende, con Carlo Romagnoli ; e fina
adre di lui, una particina da ragazzo di poche parole ; particina che
poi
, mercè la svegliatezza e spontaneità del giovinet
a era guercia, or con la Pochini, e di nuovo col Rizzotto in Sicilia,
poi
coll’Arcelli in Calabria, poi soldato nell’8° gra
ni, e di nuovo col Rizzotto in Sicilia, poi coll’Arcelli in Calabria,
poi
soldato nell’8° granatieri, finì coll’entrare il
talia, dove, il’ 75, fece società con Alessandro Salvini, per passare
poi
primo attore scritturato con la Paladini, con cui
pplauditissimo. Finito l’anno, formò società con Cavara e Piccinini ;
poi
si scritturò sino a tutto l’ ’81 con Ettore Dondi
. Stette un anno con Ermete Zacconi qual generico primario, per rifar
poi
compagnia che condusse ora in Egitto, ora in Grec
ntino, nato verso il 1730, esordì col ruolo d’innamorato, dedicandosi
poi
esclusivamente alla maschera d’arlecchino, che so
con molto garbo nelle varie commedie. Fu molti anni con Pietro Rossi,
poi
col Paganini, poi di nuovo col Rossi, poi col Lap
lle varie commedie. Fu molti anni con Pietro Rossi, poi col Paganini,
poi
di nuovo col Rossi, poi col Lapy al San Luca di V
olti anni con Pietro Rossi, poi col Paganini, poi di nuovo col Rossi,
poi
col Lapy al San Luca di Venezia, dal quale passò
o con la società Prepiani, Tessari e Visetti a’ Fiorentini di Napoli,
poi
di nuovo con Solmi e Pisenti, poi con Giardini, p
e Visetti a’ Fiorentini di Napoli, poi di nuovo con Solmi e Pisenti,
poi
con Giardini, poi col Ferri, poi con Antonio Colo
entini di Napoli, poi di nuovo con Solmi e Pisenti, poi con Giardini,
poi
col Ferri, poi con Antonio Colomberti (1851), dal
i, poi di nuovo con Solmi e Pisenti, poi con Giardini, poi col Ferri,
poi
con Antonio Colomberti (1851), dal quale uscito,
vi fu ad un tratto sospinta, e si diede a studiar con Giacosa prima,
poi
con Monti, esordendo dopo un anno di preparazione
i Elena in Resa a discrezione. Passò prima attrice giovine con Maggi,
poi
con Emanuel, poi con Ferrati, per tornar nel '97
discrezione. Passò prima attrice giovine con Maggi, poi con Emanuel,
poi
con Ferrati, per tornar nel '97 con Ermete Zaccon
embre del '99 andò a supplire Irma Gramatica in Compagnia Raspantini,
poi
(1900), tentò il capocomicato con poca fortuna. F
on Eleonora Duse, per passar l’anno veniente in Compagnia Berti-Masi,
poi
di Ettore Berti, nella quale si trova anche oggi
ommedie improvvise e per quelle studiate. Fu con Antonio Marchesini ;
poi
, a Malta, con Maria Grandi ; poi a Napoli (nel 17
tudiate. Fu con Antonio Marchesini ; poi, a Malta, con Maria Grandi ;
poi
a Napoli (nel 1774 era al San Carlino, con Teresa
ici agitati da una burrasca si trovassero vicini a naufragare ; e che
poi
assistiti da Netunno (il quale lasciavali con que
quell’ Isola approdare, e far servitù a quella Nazione, come di fatto
poi
fecero. »
a come tutti i figli d’arte nella compagnia del padre, scritturandosi
poi
quand’egli smesse il capocomicato con Cesare Asto
ima amorosa al fianco di Giuseppe Peracchi, primo attore, che diventò
poi
suo marito. Dalla Compagnia Astolfi entrò in quel
giovine sotto la Fumagalli, a vicenda con la Zerri-Grassi, per passar
poi
prima attrice assoluta nel ’59 con Ernesto Rossi,
ste vi sostenne durante gli otto anni lo stesso ruolo, per tornarsene
poi
col Bellotti prima attrice madre e seconda donna.
per volontà del marito, istruttore de’più intelligenti, e moltissimo
poi
per la meravigliosa armonia di tutta la persona,
anno, in quella N.º 1 di Bellotti-Bon, sotto l’artista Antonio Zerri,
poi
in quella che lo stesso Zerri formò in società co
tesso Zerri formò in società con Lavaggi. Fu un anno con Luigi Monti,
poi
ancora con Lavaggi per un triennio, poi capocomic
. Fu un anno con Luigi Monti, poi ancora con Lavaggi per un triennio,
poi
capocomico, in società con Udina, Aliprandi e Sic
nto in capo a nove anni, non avendo voluto seguirlo in America. Passò
poi
in Compagnia Favi con Biagi, Talli e la moglie Ca
Compagnia di Gio. Batt. Zoppetti, diretta da Alamanno Morelli. Passò
poi
in quelle di Giustiniano Mozzi e di Alessandro Sa
edizione Medici, e combattè a Milazzo, ove ebbe il grado di sergente,
poi
a Reggio, poi, il 1° di ottobre, al Volturno. Lic
i, e combattè a Milazzo, ove ebbe il grado di sergente, poi a Reggio,
poi
, il 1° di ottobre, al Volturno. Licenziato dopo l
se ben dalle beccate del suo esordire al teatro di Cremona, passasse
poi
alla tolleranza de’pubblici i più severi, si died
e di Majeroni. Formò, l’anno dopo, società con la Boetti-Valvassura ;
poi
fu scritturato per l’ America del Sud, ove stette
il quale, si unì alla Compagnia Talli-Carloni-Colonnello-Favi. Tornò
poi
in America coll’antico socio Pietro Falconi, e og
imo tentativo. Ha il Bertini una sorella, Augusta, già prima amorosa,
poi
seconda donna, oggi madre e caratteristica, sposa
a, aveva avuto un’ educazione eccellente, ed era stato prima gesuita,
poi
medico di Reggimento, poi professore di medicina
one eccellente, ed era stato prima gesuita, poi medico di Reggimento,
poi
professore di medicina all’ Università di Palermo
di Reggimento, poi professore di medicina all’ Università di Palermo,
poi
ciarlatano. Vendeva specifici, rispondeva a ogni
nca con una specie di magnificenza. Dopo alcuni anni passò a Venezia,
poi
a Verona, chiamatovi per una malattia epidemica m
i. Il Vitali aveva in Compagnia un Casali e un Rubini (V.), che furon
poi
chiamati a Venezia, l’uno al San Samuele, l’altro
edia alla sua maniera, comparsa in pubblico (autunno 1833) e stampata
poi
successivamente (Milano, R. Malatesta, 1733, pag.
o. Lo vediamo in capo a tre anni amoroso generico in Compagnia Rossi,
poi
cinque con Perotti, secondo e primo amoroso. Dall
ssò in quella di Antonio Raftopulo col ruolo di secondo caratterista,
poi
in altra secondaria con quello di primo assoluto
richiamò e lo tenne con sè fino alla sua morte, accaduta nel 1820. Fu
poi
in Compagnia di Goldoni e Riva, poi di Bon, Romag
sua morte, accaduta nel 1820. Fu poi in Compagnia di Goldoni e Riva,
poi
di Bon, Romagnoli e Berlaffa, coi quali stette pi
anno, lasciando la moglie Enrichetta, mediocre seconda donna e madre,
poi
caratteristica, e due figliuole, una delle quali,
in tal compagnia, il 26 ottobre del ’14, con Carolina Tafani, che fu
poi
la celebre Carolina Internari. Passò, con lei pri
Internari. Passò, con lei prima donna, in Compagnia di Luigi Vestri,
poi
di Antonio Goldoni, poi di Granara, poi nuovament
ei prima donna, in Compagnia di Luigi Vestri, poi di Antonio Goldoni,
poi
di Granara, poi nuovamente di Blanes per un trien
in Compagnia di Luigi Vestri, poi di Antonio Goldoni, poi di Granara,
poi
nuovamente di Blanes per un triennio, che per la
empo un egregio amoroso nella Compagnia di Carlotta Marchionni. Passò
poi
il '24 a Napoli col Fabbrichesi, che lo condusse
oi il '24 a Napoli col Fabbrichesi, che lo condusse con sè a Trieste,
poi
, avanti la fine dell’anno lo rimandò a Napoli pri
nno, scritturato dallo stesso Internari, passò nell’ Italia centrale,
poi
, morto nel '25 l’ Internari, entrò nella Compagni
u, ancora per un triennio, scritturato dai soci Fabbrici e Petrelli ;
poi
, sposata l’egregia servetta Clotilde Sacchi, si f
Teresa. Attrice egregia, bolognese, fu moglie di Carlo Monti, prima,
poi
dell’Avelloni. Toltala il Monti, artista, dalla c
la Gavardina (V.), nondimeno riuscì a trionfare compiutamente. Passò
poi
nella Compagnia di Pietro Rosa (V.) e in altre ;
Pietro Rosa (V.) e in altre ; fu di nuovo col Lapy, fuor di Venezia,
poi
di nuovo a Venezia nel carnevale del 1779, al Tea
velloni. Passò, non più giovane, a sostener le parti di madre, e morì
poi
, fuor dell’arte, in Roma, nel 1832, assistita dal
recedenti, esordì secondo amoroso nella Compagnia Mascherpa, passando
poi
primo attor giovine in quella De-Rossi, col qual
lla De-Rossi, col qual ruolo formò prima società con Achille Dondini,
poi
fu scritturato dal fratello di lui Cesare, da Ada
ormò società per condurla al termine dell’anno comico ; continuandola
poi
col Colomberti fino a tutto il carnovale '65. Fu
o di generico primario, fu prima in società con altri per varii anni,
poi
, scritturato da Tommaso Salvini, andò in Inghilte
, fu scritturato qual primo amoroso a vicenda col Boccomini, passando
poi
per la morte di Giovanni Battista Gottardi, al po
co perchè lo sciolga, sia pur con penale…. Scioglimento che, sappiamo
poi
, non gli fu accordato, che dopo un anno di prova,
e per un triennio, con Antonietta Robotti, uscita dalla Reale Sarda,
poi
con Giuseppe Trivelli, conduttore di una Compagni
mo attore di Bellotti-Bon (il '61 aveva sposato Celestina De Martini)
poi
di nuovo capocomico, poi direttore ('75-'76-'77)
(il '61 aveva sposato Celestina De Martini) poi di nuovo capocomico,
poi
direttore ('75-'76-'77) di una delle tre compagni
i fu lungo tempo maestro della moda : signorilmente austero dapprima,
poi
grottesco a segno da mostrarsi in abito nero con
fi di un nero corvino artificiale…. la faccia incartapecorita. Andava
poi
così diritto e impettito, che si volle dai più po
ta in Cortona con una compagnia di infimo ordine, e la sposò. Perduti
poi
i genitori, vendè quanto possedeva, e si aggregò
zi e Antonio Goldoni ; finchè stanco, si ritirò in patria, che lasciò
poi
per recarsi a Ravenna (1829) a dirigere quella fi
roviamo già capocomico e caratterista il ’21 a Grosseto. Si scritturò
poi
il ’24 con Luigi Fini, qual secondo caratterista,
lo vediam negoziante di mobili in Napoli. Tornato sulle scene, vi fu
poi
applauditissimo, dal ’37 al ’40, con Luigi Domeni
ntò in breve esperto negoziante di quadri ed oggetti antichi. Tornato
poi
a Napoli, vi morì di colera l’ anno 1855.
l 1767. I suoi primi passi nell’arte fece con Gabriele Costantini. Fu
poi
con Antonio Sacco, dal quale dice il Gozzi (Mem.
ei valore fu licenziata. Fu con Onofrio Paganini e con Pietro Rossi ;
poi
tornò col Sacco, con cui stette un triennio ; poi
con Pietro Rossi ; poi tornò col Sacco, con cui stette un triennio ;
poi
, alternativamente, ancora col Rossi, e con Pietro
a figlia con l’intenzione di lasciar per sempre le scene ; alle quali
poi
pare tornasse dopo un solo anno, scritturata nell
quali passò al Quirino di Roma, recitando, cantando, ballando. Passò
poi
(il '76) con Ciotti, poi di nuovo (il '78) con Ro
i Roma, recitando, cantando, ballando. Passò poi (il '76) con Ciotti,
poi
di nuovo (il '78) con Romagnoli. Cominciò l’ '80
, fu l’ '84 con Calamai, l’ '85 con Vitaliani, l’ '86 con la Pezzana,
poi
tre anni con Novelli, e due con Brunorini. Nel '9
te della Compagnia comica Talli-Sichel-Tovagliari, che durò due anni,
poi
passò colla Mariani, con Paladini, con Talli, col
apoli qual seconda amorosa nella Compagnia di Adamo Alberti, passando
poi
di sbalzo, dopo soli due anni di noviziato, in qu
tanto favore, serbandosi tuttavia elemento primo dell’attrice, nocque
poi
alla formazione compiuta dell’artista. Intanto, c
in bianco la Compagnia, e restar fuor dell’arte un anno, per tornarvi
poi
coll’antico amore e coll’antico favore, vuoi scri
ultimo andò a sostituir di bel nuovo la Tessero, gravemente ammalata,
poi
la Giagnoni, morta d’improvviso. Oggi, ancor giov
terno, e il '71 andò in America scritturato da Tommaso Salvini. Passò
poi
nelle Compagnie Dondini, Romagnoli, Sorelle Vestr
a' Fiorentini di Napoli con la Pezzana, la Duse, Emanuel, per tornar
poi
l’ '80 con Adelaide Ristori, che si recava in Dan
la Compagnia in suo nome. Fu di nuovo e per un triennio con Salvini,
poi
di nuovo capocomico con varia fortuna ; poi, venu
un triennio con Salvini, poi di nuovo capocomico con varia fortuna ;
poi
, venuta in nome di attrice assai promettente sua
en Sua Altezza Ser.ma a darme licenza che piccone non stia alla porta
poi
che questo carneuaile ma sasinato e se bufetto no
mo suo seruo non ce altro che me otanio et pantalone che se lamentano
poi
che non siamo ariuati mai alla prima sera et tant
dicono che Vostra Altezza Ser.ma gli meso della qual cosa non e uero
poi
che Vostra Altezza Ser.ma a sempe detto che del p
dunque suplico di uiuo core Vostra Altezza Ser.ma a darne tal licenza
poi
che non lo fo per meterli un altro portinaro ma s
er meterli un altro portinaro ma solo quello che la Compagnia comanda
poi
che uengo per seruire e non per comandare la supl
n Udine di famiglia veneziana, fu prima nella Compagnia de' Lombardi,
poi
(1776) in quella di Pietro Rossi, assieme a Vince
1776) in quella di Pietro Rossi, assieme a Vincenza sua moglie. Passò
poi
con Antonio Camerani, poi con Luigi Perelli, ove
Rossi, assieme a Vincenza sua moglie. Passò poi con Antonio Camerani,
poi
con Luigi Perelli, ove trovavasi ancora il 1781,
o ebbe applausi e onori e guadagni, specialmente in Marsiglia, d’onde
poi
dovè rimpatriare allo scoppio della prima rivoluz
sa. Da Venezia passò a Napoli scritturata dall’impresa de’Fiorentini,
poi
da quella del Fondo ; e il successo ivi ottenuto
ngiolo Venier e si recarono a Venezia prima al San Giovan Grisostomo,
poi
al San Benedetto, dove Luigia rinnovò i trionfi d
enedetto, dove Luigia rinnovò i trionfi della prima volta. Staccatisi
poi
dalla Società, e condotta la compagnia per propri
rio, nacque a Cento dalla nobile famiglia de’ Savii, alla quale venne
poi
il moderno casato da un capo di essa chiamato Don
tturò nella Compagnia di un certo Giambattista Pucci, del quale sposò
poi
la figlia Teodora. Il carnevale del 1817, egli er
e in largo tutta l’isola, a piedi o sui muli, sino al 1825. Riusciti
poi
finalmente a lasciar la Sicilia, si recarono a Na
ni sciagurati, poteron fare una discreta campagna a Marcianese. Furon
poi
nella Compagnia del Tassani, scritturatovi il Don
, furon tutti gente di mare e povera gente, che da barcajuoli saliron
poi
al mestiere più proficuo di navicellai o scaricat
avano in un buco di teatrino improvvisato, posto in un solaio ; passò
poi
in altra società meno peggio, sostenendo le parti
ndo la parte di Oreste, l’indimenticabile venditor di giornali. Passò
poi
nelle Compagnie di G. Peracchi, di Alessandro Sal
di Ettore Dondini e Giovanni Contini come primo attor giovine. Fatta
poi
società con Achille Dondini, all’intento più spec
e dal pubblico e dalla stampa il migliore incoraggiamento. Staccatosi
poi
dal Dondini, entrò nella Compagnia Virginia Marin
lta il padre la compagnia, Domenico si scritturò il ’60 collo Sterni,
poi
dal ’61 al ’66 con A. Alberti a’ Fiorentini di Na
-Bon sino al ’76 ; dal ’77 all’ ’82 in quella di Giuseppe Pietriboni,
poi
finalemente, dall’ ’83 all’ ’85, in quella di And
tabilitosi a Torino, fu prima dirigente del Carignano, per due anni :
poi
istitutore di una scuola di recitazione, ch’egli
a, passando dalle buffonerie della farsa ai belati del dramma, gli fu
poi
di non poco giovamento in quello della sua maggio
nel Tatà dell’Andreina, come nel Prospero delle Zampe di mosca. Ebbe
poi
un’attitudine singolare a’dialetti, de’ quali mes
ica, e nell’ '80 esordì quale amorosa con Luciano Cuniberti, passando
poi
con lo stesso nel ruolo di prima attrice, al qual
era più adatta, anche per la figura matronale, ond’era dotata. Passò
poi
con Lavaggi e Drago, e a questo si unì in matrimo
overa Silvia Pietriboni nel ruolo di prima attrice assoluta ; e formò
poi
Compagnia col marito che tenne a intervalli e con
e del precedente, figlia di comici, fu dapprima un’ egregia servetta,
poi
una egregia prima attrice giovine, doventando poi
’ egregia servetta, poi una egregia prima attrice giovine, doventando
poi
di sbalzo non meno egregia prima attrice, in sost
rato il Venier coll’Internari, ella si scritturò con Tommaso Zocchi ;
poi
si riuniron di nuovo, fuor delle scene in Verona,
onna che meglio si attagliavano alla sua bella e slanciata figura. Fu
poi
, nello stesso ruolo, con Carolina Internari, poi,
slanciata figura. Fu poi, nello stesso ruolo, con Carolina Internari,
poi
, prima attrice assoluta, col Meneghino Moncalvo,
oniana Cate, e nelle tragiche, fra cui l’ alfieriana Clitennestra. Fu
poi
con la società Ciotti, Marchi, Lavaggi ; e con Ac
poi con la società Ciotti, Marchi, Lavaggi ; e con Achille Dondini ;
poi
, seconda madre e caratteristica, con Alamanno Mor
o studio della musica, e calcò alcun tempo le scene liriche, tornando
poi
, pel mediocre successo, alle drammatiche, scrittu
var seppe a vantaggio suo delle favorevoli disposizioni » ( ?). Passò
poi
con Onofrio Paganini, tornato allora di Spagna, m
hi di chi l’accostava i pregi suddetti. A mezzo anno pianta Medebach,
poi
Paganini, poi si separa dal marito, poi sbraita c
costava i pregi suddetti. A mezzo anno pianta Medebach, poi Paganini,
poi
si separa dal marito, poi sbraita contro le sconv
A mezzo anno pianta Medebach, poi Paganini, poi si separa dal marito,
poi
sbraita contro le sconvenienze del pubblico, poi
i separa dal marito, poi sbraita contro le sconvenienze del pubblico,
poi
si ribella ai compagni, poi…. diventa odiosa a tu
aita contro le sconvenienze del pubblico, poi si ribella ai compagni,
poi
…. diventa odiosa a tutti. Il Bartoli si prova, na
le parti drammatiche, fu primo attor giovane in Compagnia del padre,
poi
in quella di Pisenti, Miutti e Mazzola, poi, per
e in Compagnia del padre, poi in quella di Pisenti, Miutti e Mazzola,
poi
, per un triennio, in quella di Toselli. Tornato i
er alcun tempo lo stesso ruolo nella Compagnia dei fratelli, passando
poi
primo attore assoluto, ora in una società formata
on Eleonora Duse quale seconda donna. Passò dopo un anno con Emanuel,
poi
nuovamente con la Duse, poi con Zacconi prima don
da donna. Passò dopo un anno con Emanuel, poi nuovamente con la Duse,
poi
con Zacconi prima donna a vicenda, poi ancor coll
l, poi nuovamente con la Duse, poi con Zacconi prima donna a vicenda,
poi
ancor colla Duse, sino a tutto il carnevale del ’
ovinezza a Bologna ove si diede allo studio delle scienze. Invogliato
poi
di continuar l’arte dei genitori, entrò con essi
ro compagni. Il contratto durò dall’otto aprile al sette giugno, e fu
poi
rinnovato per altri due mesi col corrispettivo di
eini pare fuor di dubbio ; ma dal leggere un’ opera e magari seguirne
poi
le traccie, più qua allargandone il disegno, più
stico fervore del suo spirito, accogliere l’idea del poema che doveva
poi
farlo immortale ? Comunque sia, tornando all’Andr
Cappella, e con Alessandro Ghivizzani, lucchese. La ristampa nel’20,
poi
ancora nel’52, il settantatreesimo dell’età sua,
n Margherita di Savoja, primogenita del Duca Carlo Emanuele. Troviamo
poi
l’Andreini a Brescia e a Venezia nel 1619 ; nel’2
n Italia nel 1623, e precisamente a Torino nella stagione di Pasqua ;
poi
di nuovo a Parigi nel’ 24, ’25 e parte forse del’
di Pasqua ; poi di nuovo a Parigi nel’ 24, ’25 e parte forse del’26 ;
poi
di nuovo in Italia (a Cremona sul finire del’26,
e pubblica pei tipi del Salvadori la nuova commedia la Campanaccia) ;
poi
nel 1628 a Praga, ove dedica il poemetto La Madda
eccolo di nuovo a Verona, Vicenza e Venezia nel’33, a Mantova nel’34,
poi
a Bologna, ove (stesso anno) pubblica pei tipi di
a bastanza, poichè se Cleante mendicava la notte il vivere per potere
poi
il giorno impiegarlo nell’ udire i filosofi di At
i d’amorosa pena, l’animo han tutti a mirar Lelio accinto ; ma quando
poi
dalla sant’aura spinto sciolto d’ogni mortal cura
l cielo ? Perchè creasti in terra quel vago Paradiso ? Perchè riporvi
poi
d’umana carne due terreni Dei ? Dimmi, Architetto
erò che apparisca il Prologo, come parimente guizzare varj pesci ; ma
poi
non mai questi pesci vedransi, se non quando le s
così a poco a poco spariranno le stelle, e dal mar sorta l’aurora, e
poi
dopo l’aurora il Sole, partito il Prologo all’usa
tto era, rappresenterassi dalle parti in Palazzi sublimi, e nel mezzo
poi
la residenza di Maddalena, superbissima al possib
i concerto melodioso di varie trombe » scende dal Cielo la Ghirlanda,
poi
, cessate le trombe, continuano le sinfonie e ’l c
tinuano le sinfonie e ’l canto. Il Prologo recita ancor due quartine,
poi
i due Angioli che reggon le nubi cantano un verso
ra ’l Favor Divino e i due Angioli, con ischerzi musicali, due volte,
poi
, una volta, a tutto coro di voci e di strumenti,
Angioli cantano due strofe a solo alternate, invitandola a riaversi,
poi
scompaiono ; e Maddalena si riscuote infatti, pri
i scompaiono ; e Maddalena si riscuote infatti, prima come insensata,
poi
con tacita ammirazione contemplando per ogni part
l deserto. A un dato punto si apre un antro, ove è immensità di luce,
poi
in essa luce un Crocifisso, davanti al quale Madd
uce un Crocifisso, davanti al quale Maddalena s’inginocchia e prega ;
poi
presoselo fra le braccia « e a capo chino rimiran
, e Michele Arcangelo anderan quelli con ischerzi musicali iterando ;
poi
tutti gli Angeli a tutto coro di voci ed istromen
scenico a’tempi dell’Andreini. Il Perrucci dice a pag. 137 : Perchè
poi
gli Antichi non videro come ha potuto l’arte inve
l’altro intermedio comparue un’ aquila a rapire un Ganimede ; vennero
poi
per interuallo del terzo atto deucalione Et pirra
quattro satiri che fecero una moresca uaghissima. In una tragicomedia
poi
nella città nostra, vidi non ha molto, rappresent
a piene di sarcasmo,… la canzone di questa e il disprezzo di quella….
poi
di quella il ritorno all’ attacco,… sono resi con
i bruttezza in sul confine, ch’ogni superbia ha lagrimoso il fine. Ma
poi
ch’ io parlo e piango all’aspide, alla Talpa, dis
etto assolutamente moderna, e di riuscita sicura. Pieno di comicità è
poi
il personaggio del beone Mordacai il quale anche
so sprezzabile una frequente lettura di libri continuamente eleganti,
poi
che rimane a chi legge una tale impressione di am
enzo e da Teresa Benvenuti. Recitato prima co' filodrammatici senesi,
poi
con quelli di Firenze, ove s’era fissato dopo la
no '30-'31 in quella dell’Anna Pieri, qual semplice generico, salendo
poi
a grado a grado, perseverante e studioso, al ruol
. Passò il '31, dalla Compagnia Pieri, in quella di Domenico Verzura,
poi
, nel '33, primo attore in quella di Lorenzo Canne
di Carlo Gol- doni diretta da Augusto Bon, in cui stette due anni. Fu
poi
dal '37 al '40 con Romualdo Mascherpa, il '40-'41
'42-'43 di nuovo col Mascherpa sino al '46, il '47 con Cipro e Soci,
poi
in società con Vincenzo Gandolfi. Entrò il '48 co
decimosesto secolo. Recitò nella Cassaria e nella Lena dell’Ariosto ;
poi
, il 1541, nell’Orbecche del Giraldi ; poi, il ’45
e nella Lena dell’Ariosto ; poi, il 1541, nell’Orbecche del Giraldi ;
poi
, il ’45, nell’Egle dello stesso Giraldi. Il De So
dilettaron di recitar perfettamente : e lo dice mirabile. Il Giraldi
poi
scrive che non si vide mai uomo che avesse ugualm
’arte…. chiamiamola così. Da Monselice passò il Bartoli a Montagnana,
poi
di nuovo a Bologna, poi, scritturato con Gerolamo
. Da Monselice passò il Bartoli a Montagnana, poi di nuovo a Bologna,
poi
, scritturato con Gerolamo Sarti, detto Stringhett
uesta volta il primo passo nell’arte propriamente detta. Innamoratosi
poi
della Teodora Ricci, della quale avrem molto a di
scrisse cinque in undici mesi, e tutte in versi per giunta. Spronato
poi
dal desiderio di realizzare un suo disegno, già g
ue anni. Il Bartoli stette sei anni nella Compagnia di Antonio Sacco,
poi
, per la terza volta, si scritturò in quella di Pi
cco, poi, per la terza volta, si scritturò in quella di Pietro Rossi,
poi
, finalmente, dopo il carnevale del 1782 diede un
vero è un uomo amante della fatica, e onor de’lieti socchi. Il Frilli
poi
dell’arte è un vero specchio, ma a far l’innamora
è pur di buona razza, e può passar fra’Comici valenti. Pe’ caratteri
poi
ogn’altro ammazza il valoroso Gaspare Valenti. Il
ati e l’Ugolini, la Fiorilli e non men la Marchesini. D’altri recinti
poi
non vi vo’dire ne’quai si fan commedie. Ivi una c
nterello di grido. Fu qual prima donna giovine, con Luigi Domeniconi,
poi
, a’ Fiorentini di Napoli, con. A. Alberti, e con
tasi da Napoli, formò altra società con Antonio Stacchini, per entrar
poi
scritturata in Compagnia di Alessandro Monti e in
liuola colla Compagnia de’ piccoli Lambertini in America, ove diventò
poi
direttrice di filodrammatici, e ove morì sui cinq
llante assoluto in Compagnia di Alessandro Monti : ruolo che mantenne
poi
sempre con molto decoro nelle varie Compagnie in
al pubblico, credette opportuno interromper le sue recite che riprese
poi
il 30 marzo del 1756. Fu ricevuto allora collo st
56. Fu ricevuto allora collo stipendio di cento lire mensili, portate
poi
il 21 agosto 1759 a duemila annue. Ma l’anno veni
sa di mezza parte, per recitare anzi tutto sotto le vesti di Dottore,
poi
sotto quelle di Scapino. Ottenne il 1767 tre quar
iato. Prima con Giovanna Mestre, mortagli il 6 agosto dell’anno 1766,
poi
con Giovanna Maugras, o Naugras, ch'egli amava, v
rò bambino pel Veneto colla famiglia, passando dal Polesine a Verona,
poi
a Vicenza, poi a Padova, ove passò l’adolescenza.
Veneto colla famiglia, passando dal Polesine a Verona, poi a Vicenza,
poi
a Padova, ove passò l’adolescenza. La morte del p
Achille Dondini. Il ’67, fu di nuovo con Tommaso Salvini, per entrar
poi
nella grande Compagnia di Bellotti-Bon, a sostitu
con Casilini nell’ ’80, passò colla Tessero in America l’ ’81 e ’82,
poi
entrò primo attore in sostituzione di Ceresa, e v
89 entrò in Compagnia Maggi nella nuova qualità di generico primario,
poi
in quella di Favi, e finalmente in quella di Past
a il suo cuore a noi, modesti esecutori del suo lavoro. Egli tradusse
poi
in atto le speranze che di lui si eran concepite
'49 lo vediam con la moglie recitar commedie italiane a Londra. Passò
poi
per due anni al servizio della Corte di Parma con
tò ; e licenziatosi dalla Corte di Parma, formò tal compagnia, che fu
poi
famosa. Il Goldoni assistè più volte a rappresent
ta Nazione si soffrano e si coltivino le imperfette opere mie. Quando
poi
le ho vedute in Firenze io stesso rappresentare,
ico all’entusiasmo. Dalla Compagnia Pezzana passò a quella del Bosio,
poi
tornò col Pezzana, che lasciò ancora per Luigi Sa
gni città. Si fecer conduttori di Compagnia essi stessi, che dovetter
poi
sciogliere per vicende politiche, deliberando di
i andò per breve tempo a sostituirla con molta fortuna ; e ritiratasi
poi
definitivamente dall’arte, si recò a Trieste col
tano, bolognese, nato da famiglia agiata, si diede agli studi legali,
poi
, dopo le noie venutegli dall’avere appartenuto a’
2 nella Compagnia di Angelo Lipparini al fianco di Carolina Santoni ;
poi
in altre, finchè si fece capocomico egli stesso.
igi Domeniconi, e n’ebbe fra gli altri il figliuolo Ferruccio, che fu
poi
il sostegno della Compagnia paterna. Gaetano Beni
arti di Dottore che sostenne prima in Compagnia di Girolamo Medebach,
poi
a Napoli per alcuni anni, dopo di avere sposato l
comico detto Bacciccia, che si chiamava Livia ; morta la quale, passò
poi
a seconde nozze con una giovane bolognese, non co
le si recò a Vienna. Tornato in Italia si scritturò con Pietro Rossi,
poi
con Antonio Sacco, con Pietro Rosa, con Maddalena
Robotti, cominciò a recitare nella Compagnia reale sarda coi parenti,
poi
in quella ch'egli avea formata in società con suo
quella ch'egli avea formata in società con suo padre. Da questa passò
poi
, sempre col marito, in Compagnia Feoli e in quell
Morto il Vestri, ella fu qualche mese in Compagnia di Luigi Bonazzi,
poi
sette anni in quella Trivelli. Fu il '66 a Napoli
alla meglio a Piombino nella maschera di Stenterello, e peregrinando
poi
con incerta fortuna da Piombino a Cecina, da Ceci
ombino a Cecina, da Cecina a Montecatini, da Montecatini a Pontedera,
poi
a Pistoia, poi…. poi…. fino a Nizza, lottando col
, da Cecina a Montecatini, da Montecatini a Pontedera, poi a Pistoia,
poi
…. poi…. fino a Nizza, lottando colla fame, affron
ecina a Montecatini, da Montecatini a Pontedera, poi a Pistoia, poi….
poi
…. fino a Nizza, lottando colla fame, affrontando
. Lo vediamo il '75 secondo brillante, prima con Bozzo e Checchi,
poi
con De Ogna e Schiavoni. L' '80 era nello stesso
i) prima attrice. Diventò l’ '84, e per un triennio, capocomico solo,
poi
in società con Cesare Vitaliani e Angelo Vestri.
on Cesare Vitaliani e Angelo Vestri. Tornò scritturato in vario tempo
poi
capocomico, or solo ora in società, passando dal
Casilini Amalia. Nata da Eugenio Casilini buon amoroso,
poi
buonissimo generico primario, e da Enrichetta Rom
e prima donna giovane assoluta. Passò nel ’66 in Compagnia Peracchi ;
poi
, per due anni, qual prima donna assoluta, in quel
. Fu per un triennio scritturata nello stesso ruolo da Ernesto Rossi,
poi
dal Bertini. Formata suo marito società con Luigi
prima attrice giovane a vicenda con altra alunna, Olga Della Pergola,
poi
con Ida Carloni in Compagnia Pietriboni, che lasc
anni per andar prima attrice giovane assoluta in quella di Serafini,
poi
, collo stesso ruolo, in quella formata da Michele
apocomicato, si scritturaron entrambi con Cesare Vitaliani, per rifar
poi
compagnia del ’91, in cui la Fausta assunse per l
, artisti drammatici, quello brillante, questa prima attrice giovine,
poi
prima attrice e madre, nacque a Verona del 1846.
i Iudic italiana. Recitò come tutti i figli d’arte, piccolissima ;
poi
fu messa in collegio a Milano, dal quale uscita,
sorpresa, si ammogliò al bello e forte attore Andrea Maggi, dal quale
poi
si distaccò artisticamente avendo così diverse le
dei più clamorosi e sinceri trionfi. Colpita a Roma d’influenza, che
poi
andò mutandosi in polmonite, vi morì il 29 aprile
chi soldi per potere abbandonare la piazza. Da quella del Majer passò
poi
nella Compagnia Fini, poi in quella Colapaoli, po
donare la piazza. Da quella del Majer passò poi nella Compagnia Fini,
poi
in quella Colapaoli, poi su su in Compagnia di ma
la del Majer passò poi nella Compagnia Fini, poi in quella Colapaoli,
poi
su su in Compagnia di maggior conto, sino a quell
embre del ’45 a Palmanova in Compagnia di Gustavo Modena, dalla quale
poi
, scioltasi alla fine di quell’anno comico, si for
rò a una lira austriaca al giorno, e in cui stette fino al ’56. Passò
poi
con Alessandro Monti, con Robotti, e con Gaetano
sostituì. Si scritturò poscia, caratterista assoluto, con Domeniconi,
poi
con Pieri, Peracchi, Vitaliani, la Pasquali, Erne
avalleria de'Cappeletti al servizio della Repubblica Veneta. Lasciata
poi
la milizia per l’arte della scena, si scritturò q
ell’improvviso. Fu acclamatissimo nella Compagnia di Domenico Narini,
poi
al S. Luca di Venezia in quella di Luigi Perelli,
cclamazioni per undici sere. Fu due anni a Napoli con Giacomo Modena,
poi
con Antonio Goldoni col quale creò il protagonist
ssionatissimo pel teatro, entrò nella Compagnia Fabbrichesi, passando
poi
in quella di Paolo Blanes e dei Fiorentini di Nap
issimo le parti di primo attore, a vicenda con Luigi Romagnoli. Passò
poi
a quelle di padre nobile, a vicenda col Boccomini
orte, amministratore e direttore della Compagnia, nel qual ufficio fu
poi
sostituito dal figlio avvocato Francesco. Aveva c
olse in moglie in quel torno l’attrice Pia Fabbri figlia dell’attore,
poi
professor di recitazione, Paolo ; morta la quale,
79 e '80 in Compagnia di Alamanno Morelli sotto Guglielmo Privato. Fu
poi
colla moglie in altre compagnie, e finalmente in
più. – Una sua sorella, Giulia, moglie di Leopoldo Orlandini, prima,
poi
di Giacomo Brizzi, ebbe dal suo primo marito i fi
oggetto della sua tragedia non fosse e non riuscisse cosi bello. Heri
poi
, a concorrenza e per intermedii, in quella della
er quelli huomini armati : hebbe visibilmente le risposte da Febo, et
poi
da Pallade armata, et in fine cominciò a edificar
Pallade armata, et in fine cominciò a edificar la città. La Flaminia
poi
, oltre l’havere apparato benissimo quel luogo de
et fonti d’Arcadia, per intermedi della Favola introdusse Satiri, et
poi
certi maghi, et fece alcune moresche, a tal che h
e Io a convertire in vacca, Giove e Giunone parlarono insieme : venne
poi
e spari la nebbia, Mercurio col sono adormentò Ar
e : venne poi e spari la nebbia, Mercurio col sono adormentò Argo, et
poi
gli tagliò la testa, una Furia infernale fece ven
nifico Signor, il Signor Antonio Prioli, mio Padron singolarissimo, »
poi
un non brutto sonetto al medesimo, nuova dedica d
poi un non brutto sonetto al medesimo, nuova dedica del libricciuolo,
poi
finalmente l’orazione funebre, che non è altro ch
dia facea vedere quanto ornamento abbia un dir famigliare, dimostrava
poi
differentemente nella tragedia la gravità dell’er
abbagliavano co’i suoi raggi la vista dei riguardanti. E per giunta
poi
: « …. avea bellissime…. virtuose mani, le cui d
li il crin, ma lauri, e rose tengan le tempie, e le chiar’onde ascose
poi
che ha onor tale, e tanto nel suo impero. Quel ch
ate voi dove cigno novel cantando gira. Ma quel d’ognun più fortunato
poi
che dolcemente del suo amor sospira, che Vincenza
a il cor mio. L’uscio ch’io tocco appena, mi sento aprir pian piano,
poi
cheta indi mi mena una invisibil mano : io con tr
piacer parato, dove risplende il foco, ripiglio alquanto il fiato, e
poi
, la lingua sciolta, io parlo, ed ella ascolta. —
ringrazio amore che in gioje alme e supreme bear voglia il mio core….
poi
nel piacer perduto la miro, e resto muto. Dolc’el
io di piacer pieno, le bacio il petto e il seno. E da sua bocca bella
poi
colgo il cibo grato ! io muto e tacit’ella, liet’
ato partiam l’alte faville coi baci a mille a mille. Quel che succede
poi
, amor solo il può dire, perch’ebbri ambedue noi,
tituì la Faluggi nel posto di prima donna assoluta ; e, prima a Pisa,
poi
a Lucca, a Bologna, a Genova, potè sviluppare le
sè stessa all’animo de’benignissimi Veneziani. » Il Pantalone Bissoni
poi
, che faceva scena con lei, aggiunse un’arguta rac
ò il teatro, fu a lei affidato il ruolo di prima attrice assoluta. Fu
poi
colla Battaglia al S. Gio. Grisostomo, poi di nuo
prima attrice assoluta. Fu poi colla Battaglia al S. Gio. Grisostomo,
poi
di nuovo col Lapy, poi col Perelli, col quale fu
Fu poi colla Battaglia al S. Gio. Grisostomo, poi di nuovo col Lapy,
poi
col Perelli, col quale fu il 1781, col ruolo semp
e per essa (a Verona nell’ estate del 1734 lesse il Belisario, che fu
poi
rappresentato a Venezia il 24 novembre), ci dice
vezzosa, capricciosa, galante, che studiava la musica per esercitarla
poi
pubblicamente in teatro, stando tutto il giorno a
a forse ancora in sè stessa (Mem., I, IV). » Codesta Teresa, divenuta
poi
l’amante di Casanova, poi, a Londra, la famosa Mi
a (Mem., I, IV). » Codesta Teresa, divenuta poi l’amante di Casanova,
poi
, a Londra, la famosa Mistress Cornelys, colla sco
n la causa della rovina d’Imer, il quale, dice il Bartoli, « avanzato
poi
in età fu mantenuto decentemente da’ suoi padroni
ai tempi di Noè ? Io che invece vorrei tanto e tutto dimenticare ! E
poi
, parlare di me ! Come donna non ho che del triste
sin da piccola una passione viva per l’arte della scena, che coltivò
poi
alla filodrammatica milanese sotto gli ammaestram
so, e fu da lui iniziata a quello di madre e caratteristica, lasciato
poi
subito, per riprendere il suo posto (vanità perdo
un’attrice pregiata e ancor giovine) prima in Società con la Tessero,
poi
con Dominici e Della Guardia. Ma, ohimè ! Il padr
te il ruolo di vecchia, scritturandosi con Ermete Novelli, e passando
poi
con Pasta, la Tessero e la Giagnoni, con Paladini
edici anni fece le sue prime prove col celebre Taddei, scritturandosi
poi
col Pellizza, secondo amoroso, poi, nello stesso
col celebre Taddei, scritturandosi poi col Pellizza, secondo amoroso,
poi
, nello stesso ruolo col Domeniconi, sotto il frat
uamente all’assedio di Roma, ed è carcerato prima a Genova col Saffi,
poi
a Firenze, alle Murate…. col Guerrazzi. Uscito la
i diventa socio più tardi, a fianco di Clementina Cazzola, che doveva
poi
essere la donna del suo cuore e la madre dei suoi
Drury-Lane ; il '76 di nuovo a Londra ; il '77 in Austria e Germania,
poi
a Parigi ; il '79 in Italia, e nuovamente a Vienn
vembre, nell’America del Nord per recitar prima, il 29, a Filadelfia,
poi
a New-York, egli solo, in italiano, con una compa
tto, il marzo e l’aprile in Russia, l’ottobre nell’America del Nord ;
poi
in Italia, a Roma, Firenze e Trieste. Alla fine d
a, nell’America del Nord con una compagnia inglese, prima a New-York,
poi
a San Francisco di California, poi di nuovo a New
mpagnia inglese, prima a New-York, poi a San Francisco di California,
poi
di nuovo a New-York, Filadelfia, Boston, recitand
a la parte di Jago al Niccolini di Firenze con Andrea Maggi, Otello :
poi
torna in Russia, acclamatissimo come a' primi tem
gi, Otello : poi torna in Russia, acclamatissimo come a' primi tempi,
poi
si aggrega a questa o a quella Compagnia per dar
di previdenza per gli artisti drammatici, di cui egli è Presidente ;
poi
, finalmente, nell’anno di grazia in cui scrivo (1
e umana abbia natura, che al destin non si dolga e non s’adiri. Ma se
poi
l’arte orrendi casi e fieri dinanzi alla pietà di
proferiva sul fondo della scena la prima parte della frase, e correva
poi
con magnifica armonia di movimenti alla ribalta,
oni e dialoghi in lingua rustica, che pubblicò prima a parte a parte,
poi
raccolti in un sol volume. Le commedie sono : la
ono la Commedia Rhodiana, la quale fu recitata in Vinezia del 1540, e
poi
nella Città di Trevigi sotto il felice Reggimento
credendo forse col mezzo di tante mie Vigilie aggiungerli gloria. Fu
poi
ristampata sotto il proprio nome del Calmo in Ven
o piacere agli ascoltatori delle varie regioni che voller d’allora in
poi
– scrive il Sand – rappresentato sulla scena il p
che dall’avo materno nostro, fummo fino alli sette anni allevati, di
poi
, per odio di nostri parenti a noi portato, e per
so diedi opera, e prima imparai a tirar in filo il lino e la lana, di
poi
a comporre e tessere le tele, e di poi con l’ago
in filo il lino e la lana, di poi a comporre e tessere le tele, e di
poi
con l’ago di seta di varj colori trapungerle e ri
quelle so benissimo accompagnare ; il che in pochi si ritrova : e di
poi
colorire di azzurro, di giallo, di perso, di verm
che questa settimana che entra di essere spedito di miei interessi, e
poi
mettermi in viaggio a dio piacendo. Ricordo a V.
tano, avendone io di bisogno per molte comedie, e parte necessaria, e
poi
nelle opere si porta per di verità, e a buona mem
on tutte le sue forze come capocomico, in società prima col Giardini,
poi
col Pezzana, poi col Marchi ; poi solo colla figl
orze come capocomico, in società prima col Giardini, poi col Pezzana,
poi
col Marchi ; poi solo colla figlia Emilia prima a
ico, in società prima col Giardini, poi col Pezzana, poi col Marchi ;
poi
solo colla figlia Emilia prima attrice. Furono su
9 con Maria Claudia Duflos, dalla quale ebbe più figli, e dal 1754 in
poi
recitò anche i servi e i contadini. Scrisse alcun
. Ebbe al Teatro italiano mezza parte e si ritirò il 1759 per passare
poi
in Prussia, alla Corte di Federico II, ove morì n
e Thalie, Les noms changés, Les Faux devins ; e la tragedia Alzaïde ;
poi
: L'Art du théâtre (Berlino, 1760, in-8°), Œuvres
anza. Passò dopo due anni secondo brillante con Cesare Vitaliani ; ma
poi
gli si affidaron le parti di primo attor giovine,
parti di primo attor giovine, essendo rimasto scoperto tale ruolo. Fu
poi
con Diligenti, Monti, Pieri, Pasta, Zacconi ; col
orenzo-Andò, in cui stette fino alla quaresima del 1903, per diventar
poi
capocomico in società con Gemma Caimmi, e primo a
o vediamo il triennio 1834-35-36 generico primario con Gaetano Bazzi,
poi
con Gaetano Nardelli, col quale assunse per la mo
dia, nel dramma e nella tragedia ; ma principalmente in questa. Passò
poi
nella Compagnia di Carlo Re, della quale doveva e
a essere primo sostegno Luigi Vestri, che morì nel suo cominciamento,
poi
in quella Alberti ai Fiorentini di Napoli, per un
nel miglior modo con la vedova che molto ebbe a lodarsi di lui, e che
poi
andò a seconde nozze con un comico italiano, Fran
ezione di esperienza alla gioventù, e la riuscita fu ottima. Sostituì
poi
il celebre Visetti, ed ebbe campo di emergere in
irato il Morelli per recarsi a dirigere la Filodrammatica di Milano :
poi
si scritturò con la moglie prima attrice nella Co
sciagura si ritirò in Milano, ove stette alcun tempo in riposo. Tornò
poi
all’arte in Compagnia Gattinelli, in cui (nel Tea
tal successo, che non lo chiamavan più se non con quel nome. Recatosi
poi
a Napoli per assistere il fratello infermo, vi re
l signor Buonafede Vitali, al fianco di Francesco Rubini, che divenne
poi
al Teatro di San Luca, celebre artista. Passò il
in quella de’ Grimani, prima al Teatro S. Samuele, direttore l’Imer,
poi
al S. Giov. Grisostomo, direttore Antonio Sacco,
una vera indegnità, promettesse di farne uno pel Casali che l’anno di
poi
dovea recarsi a Venezia. E il Belisario fu fatto
rla io medesimo ; e senz’aspettar la risposta, la portò via. Aggiunge
poi
il Goldoni che dopo la prima prova, che produsse
parte di Giustiniano nel mio Belisario, ed in altre simili. Del resto
poi
il più attento, il più zelante comico della Compa
alcuni anni Caterina, e fu assieme a lei prima con Gaetano Asprucci,
poi
in società con Luigi Vestri per gli anni 1817-18-
ier entrò nella Compagnia Blanes, con cui stette fin a tutto il '24 ;
poi
, solo, in quella di Mario Internari pel '25. Dopo
un figlio, Eugenio, che era prima al Teatro Nota di Lucca, generico,
poi
al Teatro del Giglio della stessa città, amoroso.
irettore il celebre Zanon, e nella quale stette tre anni. Stabilitasi
poi
la Corte borbonica a Palermo, la Compagnia Negrin
ica di Gaetano Bazzi, una delle più accreditate d’Italia, che divenne
poi
la reale Compagnia Sarda. Primo caratterista e ca
tava al Teatro D’Angennes di Torino il carnevale 1819-20. Lo troviamo
poi
nel 1832 al Teatro Re di Milano, nella Compagnia
uomo di bell’aspetto e di nobile portamento. Vecchio, sfinito, passò
poi
ai Fiorentini di Napoli, ove fu, si può dir, comp
della Compagnia di Romualdo Mascherpa con la Ristori prima attrice ;
poi
per lungo tempo la prima attrice della Compagnia
negli ultimi anni del capocomicato di Adamo Alberti (del quale sposò
poi
un figliuolo), al fianco del Majeroni, del Bozzo,
rice di spalla, direm così, colla Duse, in Compagnia di Cesare Rossi,
poi
seconda donna in quella della stessa Duse, poi se
agnia di Cesare Rossi, poi seconda donna in quella della stessa Duse,
poi
seconda donna e madre in quella di Pasta, al fian
1848. Ebbe in un collegio di Catania la prima educazione che completò
poi
solo. Recitò, giovanissimo, le parti di primo att
to successo. Il’73 entrò amoroso con Luigi Bellotti-Bon, abbracciando
poi
dopo un anno, dietro i savi consigli del maestro,
giovane della Compagnia Morelli, andò il Garzes a sostituirlo. Entrò
poi
l’ ’82 con Pasta e Campi, e l’ ’83 con Pietriboni
, e l’ ’83 con Pietriboni, e il ’91 con Pasta e Reinach, coi quali fu
poi
sostituito, nel secondo anno del triennio, e a ca
ppe, cuoco, e da Caterina Checchi. Studiò ben poco agl’ Ignorantelli,
poi
, giovinetto, fu messo in uno studio d’avvocato, c
tra'primi ornamenti di quella gran compagnia, che, sbocconcellata di
poi
, segnò il primo passo della rovina di Bellotti. D
tutta vita, che fu per più anni la diletta dal pubblico. Lavaggi fece
poi
società con Zerri ; poi, sposatosi a Giuseppina B
iù anni la diletta dal pubblico. Lavaggi fece poi società con Zerri ;
poi
, sposatosi a Giuseppina Boccomini, diventò capoco
agnia Fabbri e Codignola, come generico giovane e segretario, errando
poi
sino a tutto il ’63 in Compagnie di 3° ordine qua
tobre ’63 sino a tutto il ’64 fu secondo amoroso con Francesco Bosio,
poi
, il ’65, con Bellotti-Bon. Passò brillante il ’66
; e il ’69 fu scritturato brillante assoluto da Tommaso Salvini. Fece
poi
compagnia il ’70 con Koderman, Pesaro e la Santec
ua e alla sua bellezza, ch'era meravigliosa. Andò l’ '83 con Emanuel,
poi
formò Compagnia con Ettore Mazzanti per un solo a
zzanti per un solo anno, dopo il quale si scritturò con Carlo Lollio,
poi
con Amato Lazzeri. Fu l’ '89 al Teatro Rossini di
Lollio, poi con Amato Lazzeri. Fu l’ '89 al Teatro Rossini di Napoli,
poi
, ammalatasi la Duse, fu la prima donna de' suoi c
ennio al grado di primo attor giovine con Lorenzo Calamai, per passar
poi
con Andò, nella nuova Compagnia di Eleonora Duse,
so al fianco dell’illustre attrice, colla quale restò cinque anni. Fu
poi
due anni con Cesare Rossi (prima donna Teresina M
sposò, quando entrambi andarono a far parte della Compagnia Garzes),
poi
si diede al capocomicato in Società con Paladini,
maso, fiorentino, figlio di un mercante di seterie, fu prima soldato,
poi
comico di buon nome per le grandi parti, ove non
ima del 1821 un’ ottima Compagnia, che condusse gran tempo, rimanendo
poi
capocomico in sino a che, fatto vecchio, s’unì pr
fatto vecchio, s’unì prima al figlio Guglielmo, col quale era il '46,
poi
si ritirò a Firenze del '50, ove morì settuagenar
Venezia la sera delli 18 luglio 1574 ; ma lo stesso Re, che desiderò
poi
di avere la Compagnia in Francia, scrivendone al
ntichissima delli tre gobbi, ridotta da' Gelosi a scenario, e passata
poi
tra le opere del Tabarrino. Tornando al Pasquati,
ratore (Rodolfo II). Vi si recò però il '77, recitando prima a Blois,
poi
a Parigi con immenso diletto di Enrico. Ora v
udj apparsi in giornali e riviste e volumi dal D'Ancona, e arricchito
poi
di aggiunte dal Solerti nel suo studio in collabo
colla commedia dei gobbi allusioni men che rispettose ? Dal maggio in
poi
si recarono a Venezia, Genova e Milano. Furon l’
si si congiungessero momentaneamente alla Compagnia de'Comici Uniti ;
poi
a Milano, d’onde ancora ebber minaccie di sfratto
omici Uniti ; poi a Milano, d’onde ancora ebber minaccie di sfratto ;
poi
a Pisa e a Venezia. L' '82, come abbiam visto dal
tova di recarsi colà a recitare. Vi si recavan certo l’ '88, passando
poi
con raccomandazioni del Duca, per essersi diporta
il maggio dell’ '89 a Firenze, e il settembre a Milano, ove tornaron
poi
il novembre del '90. Li vediamo il '91 e il '94 a
ici talleri, e che molto probabilmente è il nostro Pasquati. Del 1585
poi
abbiamo un invito del Duca Vincenzo di Mantova a
ne'primi tempi semplice, di buona fede, talora amante, talora marito,
poi
, un secolo più tardi, padre di famiglia, economo
i de' varj artisti si diedero al Pantalone altri caratteri, che altri
poi
ne generarono di ogni specie. Nelle commedie a so
aschera di Pantalone il calzone intero a coscia, o maglione, mutatosi
poi
in calzone alla spagnuola a mezza gamba con le ca
’Antinori insieme a’suoi compagni Gattinelli, Bertini, Beseghi. Volle
poi
formar Compagnia, e s’unì in società (1855-56) co
ginia Marini fece le sue prime armi. Le cose andate a male, abbandonò
poi
con suo grande rincrescimento l’arte militante ;
nsio le parti di secondo innamorato, prima nella Compagnia de’Gelosi,
poi
dei Confidenti. (Vedi la sua lettera a D. Giovann
a per non distaccarsene mai più. Fu per due anni in compagnia Faleni,
poi
, l’ 86, in quella di Dominici al Manzoni di Roma.
e cominciò ad assumere il ruolo di primo attore assoluto che conservò
poi
degnamente sino a oggi, passando da una Società c
le compagnie Boetti Valvassura prima e Marchi e soci dopo, per passar
poi
in quella di Emanuel. Ma una malattia fierissima
ndosi come generico nella Compagnia di Paolo Bossi detto il Gobbo. Fu
poi
il 1804 e 1805 come primo e secondo amoroso in co
amoroso e lei come serva, con Velfranch, col quale stetter due anni :
poi
dal 1808 al 1811 con Antonio Previtali, il 1812 c
n la società Consoli, Zuccato e Pellizza, il 1815 con Giacomo Dorati,
poi
con altri molti. Amputata a lui una gamba per tum
regio per le parti di primo attore così in commedia come in tragedia,
poi
di brillante, nacque a Pisa il 1790 da civili par
rte comica, la quale esercitò dapprima in compagnie di second’ordine,
poi
in quelle primarie di Taddei, di Raftopulo, e di
dal Gottardi, nel qual tempo abbracciò il ruolo del brillante. Datosi
poi
al capocomicato, percorse il Regno di Napoli e Si
mo attore giovine con Giacinta Pezzana, sotto Luigi Monti, per tornar
poi
, sempre sotto Monti, con la Sadowsky il '73. Spos
onda donna, nelle Compagnie di Luigi Pezzana, di Alessandro Salvini ;
poi
(lontano dalla moglie, rimasta in Italia), di Ade
Adelaide Ristori per un giro all’estero. Fu in seguito con Bellotti,
poi
formò società, e nell’ '84-'85 assunse il posto d
nni. Primo attore assoluto il 1826 nella Compagnia di Tommaso Zocchi,
poi
nella stessa il '38, a vicenda con Giovanni Trent
da con Giovanni Trenti, che il raccoglitore lucchese chiama mediocre,
poi
, sempre nella stessa e di nuovo assoluto il '43.
famigliare, e in cui restò fino al disciogliersi di essa. Lo vediamo
poi
il '60 e il '62 in tournée con la grande cognata
rno, acciocchè non fosse suddito del Papa. Studiò fino a sedici anni,
poi
, per la salute cagionevole, lasciò le scuole e an
la di Marazzi-Diligenti come generico primario. Fu l’81 con Ferrante,
poi
, per un triennio e per sua fortuna, con Vittorio
amanno Morelli. Formò società fino all’ '88 con Raspantini, facendosi
poi
da solo capocomico con avversa fortuna ; tanto ch
i in Italia, si recò nell’America del Sud, ove, prima a Buenos-Ayres,
poi
a Rosario di Santa Fè e a Montevideo, s’ebbe il p
pisana, che, divenuta sua moglie, sostenne prima i ruoli di amorosa,
poi
di prima donna assoluta. Ma ormai egli aveva una
le avea potuto ispirarsi all’arte di Felice Sacchi (Sacchetto) prima,
poi
di Ferdinando Colombo, in Compagnia di Pietro Ros
suo sogno, presentandosi col sospirato vestito del Secondo Zanni. Fu
poi
, come Innamorato, in Compagnia di Pietro Rosa ; m
, che andò a sposarla a Gorizia sul finir del carnovale '77, restando
poi
col suocero tutto il '78, e assumendo l’impresa e
a far il carnovale a Pesaro, ov'ebbe le più festose accoglienze. Fece
poi
ritorno a Bologna ; e fu a Piacenza, a Trieste e
ndifferenza. Ella fece i primi passi nell’arte in Compagnia Boldrini,
poi
in quella di Ernesto Rossi. Fu con Peracchi e col
ini, poi in quella di Ernesto Rossi. Fu con Peracchi e colla Marini ;
poi
con la società Biagi-Casilini, e poi con Morelli,
Fu con Peracchi e colla Marini ; poi con la società Biagi-Casilini, e
poi
con Morelli, con Pietriboni, con Aliprandi-Privat
Venezia, ove trovavasi sin dal 1735 prima in Compagnia Franceschini,
poi
in Compagnia propria. Recitò allora la parte di F
Campioni comico della Compagnia di S. Luca di Venezia, per Brescia e
poi
per Venezia, con suoi attrezzi di teatro, casse,
trali. Adottò per figliuola una giovinetta chiamata Giustina, che fu
poi
moglie di Bartolommeo Cavalieri, e attrice rinoma
o, entrò in arte come primo attore giovine della Compagnia Benincasa,
poi
, nello stesso anno, di quella delle sorelle March
o, di quella delle sorelle Marchetti. Fu amoroso l’ '89 con Fantechi,
poi
di nuovo primo attor giovine il '90 con Tessero-G
Blanes. Entrò il '91 collo stesso ruolo in Compagnia Novelli-Leigheb,
poi
Novelli solo, con cui stette sino a tutto il '97,
iano per un giro artistico nel Piemonte. Passò da Savigliano a Nizza,
poi
ad Alba, poi, per mancanza di pubblico, la Compag
iro artistico nel Piemonte. Passò da Savigliano a Nizza, poi ad Alba,
poi
, per mancanza di pubblico, la Compagnia si sciols
ascali, Cardarelli, Bovi, Papadopoli, Piccinini, Ferrante, Andreani :
poi
pensò di fare da sè ; e scioltasi la Compagnia Mo
segretarj, nè amministratori, faceva quattro recite al giorno. S'unì
poi
a una Eccentricità Fenomenale per desiderio di ve
o il 27 marzo del 1827 da Giuseppe Rossi, già ufficiale di Napoleone,
poi
negoziante in legname, e da Teresa Tellini. Il pa
ere, di passare alle minaccie, in caso di risposta negativa : ….. Se
poi
tu mi avessi a rispondere un No, assicurati che n
le Ferroni, madre e figlia, la Job, la figlia di Gaetano Gattinelli ;
poi
Raimondi, Benedetti, De-Martini, Cesare Rossi ; e
de' successi. Tornò in Italia, festeggiatissimo ; riposò un anno,
poi
si scritturò attore-direttore per un biennio con
nnio con Cesare Dondini ('62-'63), al fianco, prima di Anna Pedretti,
poi
('63-'64) di Giacinta Pezzana ; poi formò società
l fianco, prima di Anna Pedretti, poi ('63-'64) di Giacinta Pezzana ;
poi
formò società con Giuseppe Trivelli, nella quale
e '74 in Austria, Ungheria e Germania, il '75 di bel nuovo a Parigi,
poi
nel Belgio e nell’Olanda, il '78-'79-'81 in Russi
; l’ '83 nell’America del Nord sino a San Francisco di California, e
poi
qui, e poi là, un po'dappertutto all’estero e in
ell’America del Nord sino a San Francisco di California, e poi qui, e
poi
là, un po'dappertutto all’estero e in patria, ove
ssi era un poema vasto, smisurato, quale non aveva mai visto, nè vidi
poi
. L'analisi ch'egli fa in un suo studio della trag
Compagnia Sarda, al momento della sua formazione (1821), sostituendo
poi
Augusto Bon nel ruolo di brillante. Sposò prima u
nte. Sposò prima una nipote del Bazzi, entrando a parte dell’impresa,
poi
l’Adelaide Boccomini. Rimase in quella Compagnia
prova, sino all’ora in cui finiva. Così Ernesto Rossi (op. cit.). Fu
poi
scritturato dalla Ristori, che egli seguì in Ital
priano con Giacomo Casanova ; vestì, come lui, l’abito ecclesiastico,
poi
abbracciò il mestiere dell’istrione, in cui pare
alcuni vasi di terra, rimasti là sin dal pranzo, che dovevan servire
poi
per la cena. Una sola candela ficcata nel collo d
ssi ne faceva le veci adoperando l’indice e il pollice e asciugandosi
poi
senza cerimonie le dita sulla tovaglia, dopo di a
questo appetitosto banchetto, e glie ne fui tenuto di cuore. Mi fece
poi
brevemente la narrazione delle sue avventure, che
iego giudiziario a Verona. Quivi fece gli studi ginnasiali e liceali,
poi
si recò all’ Università di Padova, inscritto nell
orio in quelle di Ghirlanda, di Asti, e Domeniconi (1842). Si fece
poi
capocomico, ora solo, ora in società col brillant
Ristori a Parigi, a Londra, in America qual promiscuo e caratterista,
poi
di nuovo capocomico, poi, finalmente, direttore d
a, in America qual promiscuo e caratterista, poi di nuovo capocomico,
poi
, finalmente, direttore di una delle tre Compagnie
l’entusiasmo il pubblico che le diede il battesimo di grandissima. Fu
poi
con Gustavo Modena, con Ernesto Rossi e Gian Paol
. Fu poi con Gustavo Modena, con Ernesto Rossi e Gian Paolo Calloud ;
poi
con Lipparini ; poi con Zammarini e Marchi in soc
Modena, con Ernesto Rossi e Gian Paolo Calloud ; poi con Lipparini ;
poi
con Zammarini e Marchi in società. La sua breviss
Il giovinotto, udita la frase, si abbandonò prima a una matta risata,
poi
lasciò il teatro ; quella recita fu l’ultima dell
San Vitale, col mezzo della quale fu invitata a colazione e protetta
poi
e amata dalla Duchessa. L’andata in iscena colla
tempo a’rimpianti ! » E la esclamazione calda e spontanea mi dichiarò
poi
enumerando col maggior entusiasmo tutte le affett
, cominciò a recitar parti di bimbo con Salvini e con Rossi, entrando
poi
, grandicello, come secondo brillante in Compagnia
arti di brillante assoluto gli attori Bonfiglio e Tramonti, parti che
poi
, per costante favore di pubblico, non abbandonò p
costante favore di pubblico, non abbandonò più. Fu socio di Calamai,
poi
scritturato da Sterni e Majeroni, poi da Morelli
ndonò più. Fu socio di Calamai, poi scritturato da Sterni e Majeroni,
poi
da Morelli e dalla Tessero, coi quali s’ebbe, ass
po due anni, andò per un triennio nella Società Meschini e Casilini ;
poi
con Marini, dal quale si tolse, non terminato il
u il '97-'98 con Paladini e la Mariani, da cui si tolse, per entrarvi
poi
il '900, dopo di essere stato un anno in società
e commedie improvvise e studiate. Fu in qualche Compagnia di Venezia,
poi
seconda donna con Onofrio Paganini, al fianco di
donna con Onofrio Paganini, al fianco di Rosa Brunelli, prima donna,
poi
, avanzando negli anni, in Compagnie varie di poch
e per certa sua economia di vivere. Recitò per molto tempo a Venezia,
poi
fu chiamato al servizio dell’ Elettore a Dresda,
na antica pagliacciata italiana : Arlequin Médecin volant, che ispirò
poi
al Boursault il suo Médecin volant. Si sa ancora
tato in Italia, Arlecchino della Compagnia Imer il 1734, sostituitovi
poi
dal Campagnani, si recò a Parigi, d’onde probabil
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