e chi ne scrisse ebbe il nome talvolta di tragico, talvolta di comico
poeta
. Apollofane da Suida vien detto, antico poeta com
ico, talvolta di comico poeta. Apollofane da Suida vien detto, antico
poeta
comico, e nel l’Antologia tragico. Cefisodoro, Fo
reo argomenti tragici come favole di un tal Cantaro cui dà il nome di
poeta
comico. Il nomato Epigene vien detto comico dallo
ammone o di Minia o di Corocle, secondo Suida, e fu padre di un altro
poeta
tragico chiamato anche Poliframmone. L’Espugnazio
eniesi con una multa di mille dramme. Questo Frinico di Melanta fu il
poeta
che rappresentando la mentovata tragedia preso da
Di tre Cherili fanno menzione gli antichi. L’Ateniese quì nominato fu
poeta
tragico, a cui, fra molte altre tragedie, per le
o più famoso che fu figliuolo di Poliframmone. Vi fu un terzo Frinico
poeta
comico degli ultimi tempi della Commedia Antica,
θος, il Fiore, nella quale i nomi e le cose erano tutte inventate dal
poeta
, e non già tratte dalla storia o dalle favolea. E
della qual cosa viene da Camaleone incolpato. Acheo Siracusano anche
poeta
tragico compose dieci tragedie, tralle quali l’Et
n iis quos premit fames. Empedocle celebre Pitagorico Agrigentino e
poeta
fisico rinomato, scrisse ventiquattro tragediea.
Iceta, Ippolito, Cassandride, Penteo, Pelopida, Telegono. Mori questo
poeta
trafitto da un colpo di freccia, siccome appare d
o rammemora drammi satirici, tragedie e commedie. Debbesi al medesimo
poeta
la cura di descrivere i poeti drammatici cronolog
ci cronologicamente sin dal loro principio. Nuova rinomanza ha questo
poeta
acquistata a’ giorni nostri per l’elegante versio
o in Francia nel XVI secolo eccitato il gusto musicale i Concerti del
poeta
Antonio Baif: e più i balletti di Baltassarino se
poranei notarano nell’Alceste più di un difetto. Al loro intendere il
poeta
francese avea guastato l’argomento greco senza ap
tonte rappresentato nel 1683, nell’Amadigi il cui soggetto fu dato al
poeta
dallo stesso sovrano nel 1684, e nel Tempio della
poema epico di Torquato più felicemente che non fu l’Orlando dal gran
poeta
Ariosto, fu il melodramma più fortunato del Quina
fu il melodramma più fortunato del Quinault, in cui egli trionfò come
poeta
, Lulli come gran maestro di musica, e Rochois com
endre. Tutto ciò è detto con leggiadria, ma con poca verità; per un
poeta
lirico è bello: per un personaggio drammatico è f
Galatea rappresentata pochi mesi dopo, e piacque al sommo. L’istesso
poeta
scrisse poi Achille e Polissena; ma Lulli infermo
a grande orchestra, svegliavano l’estro, le immagini, l’eloquenza del
poeta
. Da una banda la storia ci dimostra che Lulli ric
a alla poesia del Quinault, avendogli mostrato in qual guisa debba il
poeta
recidere il superfluo e render semplici e facili
n’ operaa. Scelto che aveva il Sovrano uno de’ proposti argomenti, il
poeta
dava a Lulli la copia del piano eletto, perchè in
ava la mettà, nè contro del suo decreto si concedeva appellazione. Il
poeta
tornava a scrivere la scena criticata cercando di
sue cantilene di stromenti quando non aveva ricevuta scena veruna dal
poeta
. Così concorrevano entrambi questi rari ingegni a
e la natura dee comparire scelta e conveniente19. In secondo luogo il
poeta
giudizioso non lavora mai contro se stesso: or ch
o, ad onta delle false espressioni accennate, si manifesta un esperto
poeta
drammatico. Ma questo merito tutto appartiene al
ingegno, la grandezza dello stile, doti da Orazio richieste nel vero
poeta
, convengono singolarmente alla poesia lirica. Non
lla poesia lirica. Non è maraviglia ancora che mentre nega il nome di
poeta
grande ad Ariosto, confessi poi che sia egli gran
ga il nome di poeta grande ad Ariosto, confessi poi che sia egli gran
poeta
descrittivo, con altra palpabile contraddizione,
he ignora de’ suoi stessi compatriotti. Inglese era Dryden, erudito e
poeta
drammatico, e pure nella dedicatoria della traged
nte a far meglio conoscere per mezzo di un nazionale il carattere del
poeta
Inglese. I critici (dice Johnson) hanno rimprover
go tempo tenero e patetico . . . . Il difetto più notabile del nostro
poeta
è il gusto singolare che avea pel giuoco puerile
ze che delle bellezze di lui. In compenso però può oggi questo famoso
poeta
tralle altre sue glorie contare di essere stato d
i pensatori, i quali si lusingano ed osano di voler ragionare di ogni
poeta
anche ignorandone la lingua. Cotali vani cianciat
ssandrino Guerre Civili lib. III. 21. Egli volle anche paragonare il
poeta
melodrammatico Metastasio coll’ epico romanziere
o in Francia nel XVI secolo eccitato il gusto musicale i Concerti del
poeta
Antonio Baif, e più i balletti di Baltassarino se
poranei notarono nell’Alceste più di un difetto. Al loro intendere il
poeta
Francese avea guastato l’argomento greco senza ap
tonte rappresentato nel 1683, nell’Amadigi il cui soggetto fu dato al
poeta
dallo stesso sovrano nel 1684, e nel Tempio della
tta dal gran poema di Torquato più felicemente che l’Orlando dal gran
poeta
Ariosto, fu il melodramma più fortunato di Quinau
fu il melodramma più fortunato di Quinault, in cui egli trionfò come
poeta
, Lulli come gran maestro di musica, e Rochois com
ndre. Tutto ciò è detto con leggiadria, ma con poca verità; per un
poeta
lirico è bello, per un personaggio drammatico è f
Galatea rappresentata pochi mesi dopo, e piacque al sommo. L’istesso
poeta
indi compose Achille e Polissena; ma Lolli inferm
grande orchestra, svegliavano l’ estro, le immagini, l’eloquenza del
poeta
. Da una banda la storia ci dimostra che Lulli ric
ta alla poesia di Quinault, avendogli mostrato in qual guisa debba il
poeta
recidere il superfluo e render semplici e facili
n’ opera23. Scelto che avea il sovrano uno de’ proposti argomenti, il
poeta
dava a Lulli la copia del piano eletto, perchè in
sue cantilene d’istromenti quando non avea ricevuta scena veruna dal
poeta
. Così concorrevano entrambi questi rari ingegni a
del dramma. Esso è la pianta dell’edifizio; esso è la tela su cui il
poeta
ha disegnato il quadro che ha da esser colorito d
to il quadro che ha da esser colorito dipoi dal maestro di musica. Il
poeta
dirige i ballerini, i macchinisti, i pittori, col
am dire alla mitologia. La mitologia conduce sulle scene, a grado del
poeta
, le deità tutte del gentilesimo, ne trasporta nel
umero di macchine e di apparimenti che richiedono, metter sogliono il
poeta
a troppo ristretti termini, perché egli possa in
iangono loro in dosso. [1.5] Contro a tali inconvenienti non potrà il
poeta
far riparo se non collo scegliere il soggetto del
e l’udirla recitare per musica. Il maraviglioso di essa darà campo al
poeta
d’intrecciarla di balli e di cori, d’introdurvi v
e per poco non s’innalzanda per tutto gli altari al sublime genio del
poeta
cesareo; dove i suoi versi sono oggimai divenuti
nti. [2] A fine di conoscer meglio le singolari prerogative di questo
poeta
, e di render ragione di quell’universale diletto
n già perch’io non la creda utilissima anzi necessaria al sommo in un
poeta
drammatico, né perché stimi che siasi Metastasio
de’ Calsabigi in una dissertazione sulle opere drammatiche di questo
poeta
, alla quale non può forse altro difetto apporsi s
ella, che gli atterrì.» [7] Nel che è da osservarsi l’artifizio del
poeta
, il quale ritogliendo dalla orientale poesia tutt
ena in maniera che prima di sentirle di già l’uditore ha prevenuto il
poeta
, antiveggendo qual similitudine debba venir in ca
armonia affine di stillare più soavemente negli animi la verità. Qual
poeta
drammatico ha ottenuto ciò finora meglio di Metas
pore ascoltando l’elevatezza de’ sentimenti che gli mette in bocca il
poeta
in una delle situazioni più dilicate che possano
piccolo, o brutale, va per consolarsi agli scritti di questo amabile
poeta
, come ad un mondo immaginario, che la ristora del
lativa ed astratta, parendo a lui che più gran senno avrebbe fatto il
poeta
inglese e meglio assai provveduto alla propria fa
e di più di quello, che con tanta scioltezza e precisione dice qui il
poeta
cesareo. Lo stesso si dee dire delle discolpe del
mma Metastasio è decisivamente (nè se ne sdegni il Petrarca) il primo
poeta
filosofo della sua nazione. [22] Nè di meno gli è
o e l’orecchio ne vedrebbe quante fatiche gliene abbia risparmiato il
poeta
, qual folla di mezzi indicati a fine di preparar
a, la cava fuori del mare cogli abiti bagnati. Non può negarsi che il
poeta
francese non possegga per eccellenza il talento d
a a suo talento D’ogni cor la via s’aprì.» [26] Nessun altro
poeta
dentro o fuori d’Italia è paragonabile con lui in
altra, acciochè si renda più brillante e più viva l’azione. Lo che il
poeta
cesareo ha mirabilmente ottenuto; Onde la quistio
uarci delle sue poesie, farebbe quasi credere che questo incomparabil
poeta
spicasse soltanto nella parte lirica del melodram
un libro italiano, il quale ha per titolo Consigli dati ad un giovine
poeta
, non ha dubitato di asserire che Metastasio fosse
ne poeta, non ha dubitato di asserire che Metastasio fosse il maggior
poeta
che abbia mai veduto l’Italia dirimpetto ancora a
ni passo sull’altare della dissolutezza; quanto è più interessante un
poeta
che soddisfa nel medesimo tempo a più facoltà del
zioni è stata maggiore di quella dell’Ariosto e di qualsivoglia altro
poeta
. L’Italia non dee considerarlo soltanto come scri
tore ed un cantante trovano per metà risparmiata la fatica qualora il
poeta
somministra loro varietà e ricchezza d’inflession
ne additate ai giovani le virtù che possono imitare nel nostro amabil
poeta
, non avesse anche il coraggio d’indicar loro i di
non dee tralasciarsi in favor suo, si è la preferenza che ha egli sul
poeta
francese nella parte più interessante di questo g
chiarezza di espressione che spiccano nei componimenti drammatici del
poeta
cesareo, che nella insignificante purità del Dict
terati impiegati nel far dei commenti a ciascuno dei drammi di questo
poeta
, e che verranno dati alla luce dalla Società tipo
alla influenza che ha avuta l’accennato diffetto sui componimenti del
poeta
cesareo. Essa è la cagion principale di quella ef
assirio, un tartaro, un africano, un chinese che parlino, ma bensì il
poeta
, il quale presta loro spesse fiate i propri senti
mplicità pastorale, qual verità di carattere nei sentimenti del greco
poeta
! Che raffinamento in quelli dell’italiano! Il pri
che abbiamo indicato ne deriva un altro diffetto, dal quale il nostro
poeta
non ha potuto liberarsi abbastanza. Questo è il s
ragonarsi al nume perché serba fedeltà ad un lauro? Vorrebbe forse il
poeta
darci ad intendere che se per istrana metamorfosi
spandere il languore, e che manifestamente si veggono introdotti dal
poeta
per sovvenir ai bisogni della favola e alla steri
ompermi da un qualche lettore sdegnoso che vuol perorare a favore del
poeta
cesareo. Se non m’inganno nelle mie conghietture
ce di riceverla; che infinitamente più laude ne avrebbe acquistata il
poeta
cesareo, se lottando contro alle difficoltà che o
; che tanti personaggi vivano sconosciuti, come pare e finché pare al
poeta
; che tutti si scoprano appunto nelle stesse circo
ri colla troppa uniformità, fanno vedere la scarsezza d’inventare nel
poeta
. La ricognizione, quel gran fonte della maravigli
ne, oppure in un popolare tumulto eccitatosi nella guisa che vuole il
poeta
il creduto reo si mette dalla banda del padre, o
si almeno sono, come i cavalli di vettura, che si pigliano a nolo dal
poeta
per trasportar i personaggi fino all’ultima scena
bero le circostanze e la situazione, ma come torna più in acconcio al
poeta
. Da essa deriva che gli attori parlino ad alta vo
r si sente da quell’aria o da quel recitativo, né ch’egli permetta al
poeta
di mancare all’ultima esattezza in grazia delle b
e manchi l’interesse e l’illusione? E come mantener questa qualora il
poeta
non ha l’arte di farlo assister come presente al
lettore si sarà immaginato aver io preso principalmente di mira quel
poeta
per censurarlo. Deponga egli (io glielo prego) se
tastasio. Egli sarà sempre lume sovrano della sua nazione, e il primo
poeta
drammatico lirico dell’universo. La Grecia avrebb
menti portoghesi in America vide rappresentarsi un’opera del medesimo
poeta
, nella quale un prete zoppo e vecchio regolava l’
enità, piaceranno in ogni tempo a chi saprà trasportarsi a quello del
poeta
. Senza ciò qual commedia piacerà mai? Qualunque p
olitiche correnti, quanto i drammi di Aristofane. L’unico oggetto del
poeta
nella Pace è di ritrarre con pennellate vivaci i
ne di favellare degli spettacoli scenici di Atene, e di lodare il suo
poeta
, il quale (egli dice) è ottimo compositore di co
liere agli uomini il governo delle pubbliche cose. Mostra in prima il
poeta
la loro scempiaggine nel modo da esse prescelto p
stato conceduto alle donne il governo della città. Ecco l’oggetto del
poeta
: mostrare gli sconcerti che ne seguirebbero. Pras
no, per invidia de’ ricchi, e per rincrescimento della fatica. Ora il
poeta
sagace, per mostrarne l’insussistenza, lo fa usci
senza tediarsi della lezione! Uno de’ principali inconvenienti che il
poeta
mette in vista, è che molti avvezzi a possedere n
ma dove sono le poppe? Questo tragico assettatuzzo risponde che un
poeta
aver debbe i costumi convenienti alle favole che
ta questa maligna orazione, è sospeso dall’arrivo di Clistene (cui il
poeta
dà il nome di putto a cagione de i di lui costumi
lla penitenza, e le donne lo passavano in un rigoroso digiuno. Ora il
poeta
dà ad intendere in qual modo esse digiunavano, e
Ercole, e si finge molto poltrone, per deridere prohabilmente qnalche
poeta
che era mal riuscito a vestire e caratterizzare i
prosegue il dialogo: Esc. Or dimmi tu, perchè si loda e si ammira un
poeta
? Eur. Per la destrezza e per l’ammonizione, sendo
lvagio corruttore della gioventù. Non fu già vero ciò che s’imputò al
poeta
, cioè di essere stato subornato e pagato da malig
o rispettoso, e ciò ne darà motivo in appresso di ammirare l’arte del
poeta
. Gli dice che bisogna mutar vita e costumi, mette
l di dietro adunque delle zanzare è una tromba? Con simili inezie il
poeta
in due pennellate avvilisce le ricerche minute in
o i Comici la satira personale e nominavano i viventi. Sparge indi il
poeta
varie empietà, facendo che Socrate neghi Giove, p
con un Coro; ma prima del canto vi si osserva una novità. Non solo il
poeta
mette in bocca di una delle persone del Coro le p
il coro delle Nuvole si suppone composto di esseri immaginarii, ed il
poeta
che si presenta alla scoperta, pare che ne distru
o l’età propria da presentar commedie (richiedendosi per legge che il
poeta
avesse almeno trent’anni, e secondo altri quarant
uedi. E se ciò avvenisse, replica il Torto, che mai sarebbe? E quì il
poeta
lancia i più amari e velenosi tratti, rimproveran
ed un colore degno di un impostore Ateniese. Sagace osservazione del
poeta
per far rilevare al popolo il cangiamento di Fidi
baldo, trincato, calunniatore, è diverso dal Fidippide modesto che il
poeta
maestrevolmente ci presentò nella prima scena, pe
e e a desiderare ch’ei fosse mutolo? Atto V. Questo è quello che il
poeta
insegna nell’ultimo atto. Un giovane così corrott
lo così strano. Ma lo stupore si dissipò a poco a poco per l’arte del
poeta
, e le Nuvole furono avidissimamente ascoltate. E
pecie imitava al possibile la fisonomia di coloro che si volevano dal
poeta
additare e mordere; ed oltre a fare una capriccio
Cleonimo, Teoro, Cleone, Filosseno, Eschine, Fano, Acestero, e Mesato
poeta
tragico figliuolo di Carcino. I Cavalieri (Ιππεις
eta tragico figliuolo di Carcino. I Cavalieri (Ιππεις). L’oggetto del
poeta
in questa favola denominata così da un Coro di Eq
o che disponeva del popolo come suol dirsi a bacchetta! Osò il comico
poeta
assalirlo nel tempo che egli era più rispettato e
r cinque talenti, cioè intorno a tremìla scudi che furono regalati al
poeta
. Si finge in questa commedia che Demostene e Nici
anticipazione del carattere di Cleone è giudiziosa e piena d’arte. Un
poeta
che cerchi dirigere l’attenzione di chi ascolta a
mangiandogli il collo . Intanto il Coro si trattiene a favellare del
poeta
. Degno di lode (ei dice) è questo nostro al par
ne sentenze? Voi adunque benignumente compatite e perdonate al nostro
poeta
, e animandolo con applauso strepitoso fate che pa
te a Pericle da mercatante di montoni che egli era, e sì buono che il
poeta
lo nomina per terzo dopo Cinna e Salabacca due fa
la guerra. Diceopoli, il quale par che rappresenti il personaggio del
poeta
, gode di aver fatto punir Cleone colla multa di c
o di pace conchiuso, e le conseguenze che ne risultane, sono cose dal
poeta
aggruppate con poca verisimiglianza per lo tempo
di ottenere per se solo la pace. Havvi un Coro che parla a favore del
poeta
, ed accenna il pericolo ch’egli corse l’anno prec
ua schiatta, oltre a Cleone prepotente, a Cleonimo ingordo, al freddo
poeta
Teognide e al comico Cratino, i quali entrano pre
to di Aristofane. Platone, Aristotile, Cicerone l’ebbero pel più gran
poeta
comico dell’antichità. Plutarco, Eliano ed altri
i Rapin, volle aggiungere del suoche Aristofane non era nè comico nè
poeta
: il che avventurò con soverchia leggerezza. M. M
o il teatro Ateniese 436 anni prima dell’era Cristiana, è il più gran
poeta
comico dell’antichità. Pieno di coraggio e di ele
un cittadino. Il gran Re (cioè il Re di Persia) domandando di questo
poeta
agli ambasciadori Spartani e de’ soggetti ordinar
a di scrivere sullo stile elegante polito dolce e armonioso di questo
poeta
, e se n’era talmente invaghito che onorò un sì ec
ello del precedente. Singolare figura d’artista quella di Luigi Rasi
poeta
, scrittore, attore e professore di recitazione, c
ra, un’eletta d’ anime gentili che la parola alata dell’artista e del
poeta
agitano soavemente, e il plauso che giunge caro,
tenute, dirò anzi che le ha sorpassate. Di lui allora si conosceva il
poeta
traduttor di Catullo, l’attore, l’artista colto e
o, la migliore di quante ne abbiamo avute. C' è un sentimento fino di
poeta
congiunto ad una intelligenza non comune del lati
ta. Quello stupendo mollescunt colla non è da Lei reso pienamente. Il
poeta
, com’ Ella ben sa, v' intende l’ammollirsi del co
a poi ripenso che tutte coteste mie nuove bellezze sono trovate d’ un
poeta
di fantasia, di sentimento e di molta coltura, ch
’esame intimo delle relazioni, che corrono fra le due facoltà. [4] Il
poeta
ha per oggetto tre cose: commuovere, dipingere, e
per oggetto tre cose: commuovere, dipingere, ed istruire. Commuove il
poeta
or direttamente scoprendo negli oggetti quelle ci
tto si converebbe alla poesia. Ciò si vede in Lucrezio il più celebre
poeta
filosofo dell’antichità, il quale si rende insoff
11] Quindi l’andamento del dramma dee essere rapido: imperocché se il
poeta
si perde intorno ai punti troppo circostanziati,
icità di note; l’azione diverrebbe d’una lunghezza insoffribile se il
poeta
non si prendesse la cura di troncare le circostan
testo, su cui la musica ne faccia poscia il commento; ecco ciò che il
poeta
drammatico debbe somministrare al compositore. La
i Nel teatro del mondo agli occhi altrui.» [24] Nel primo si vede il
poeta
, che vuol far pompa di spirito in mancanza del se
rsi. Tutto in esse è metafora, tutto è comparazione. Par quasi che il
poeta
non viva, e non senta, ma che senta e viva per lu
n solidità tutto ciò che acquistano in estensione. [26] Può dunque il
poeta
drammatico metter in bocca de’ suoi personaggi le
nto arriva Che vincitor lo fa.» allora io credo ascoltar un
poeta
, che vuol insegnarmi l’arte della scherma, non gi
lche momento d’interesse, la quale possibilità basta a giustificar il
poeta
nella sua imitazione: ripensando, che lo sbandir
li, riducendoli alla maggiore semplicità e verosimiglianza. perché il
poeta
drammatico sceglierà per il duetto il punto più v
ra, poiché assai chiaro egli è, che né l’azione più ben descritta dal
poeta
, né la composizione più bella del musico sortiran
alla metà de’ suoi diritti per conservar illusa l’altra metà, così il
poeta
purché conservi ed accresca i dilicati piaceri de
ne siano più acconci degli altri gli argomenti favolosi, ne’ quali il
poeta
, non essendo obbligato allo sviluppo storico de’
riguardiamo la poesia, niun’artifiziale orditura si può aspettar dal
poeta
, quando i prodigi vengono a frastornare l’ordine
razia di quella, e che si ricchieggono degli intervalli, ne’ quali il
poeta
abbia luogo d’intrecciar fra loro gli avvenimenti
nno la tragedia, e la commedia. Cotali leggi in generale sono: Per il
poeta
: Primo: esaminare attentamente l’indole della mus
no stabilito dagli altri due. Ma dove la musica non vi si opponga, il
poeta
è tenuto a guardar i suoi diritti alla poesia, e
all’Erebo all’Olimpo: «In vitium ducit vitii fuga…» [41] Insomma il
poeta
drammatico abbia pur fisso nell’animo, che il buo
la censura quando va contro ai dettami della ragione. Chi fu più gran
poeta
di Quinaut? Chi più di lui tra i Francesi è ricco
Lucrezio? Perché tutto è anima, tutto immagine, tutto dilicatezza nel
poeta
mantovano. perché sa parlare alla fantasia idoleg
e chi ne scrisse ebbe il nome talvolta di tragico talvolta di comico
poeta
. Apollofane da Suida vien detto antico poeta comi
agico talvolta di comico poeta. Apollofane da Suida vien detto antico
poeta
comico, e nell’ Antologia tragico. Cefisodoro, Fo
eo argomenti tragici come favole di un tal Cantaro, cui dà il nome di
poeta
comico. Il nomato Epigene vien detto comico da Su
ammone o di Minia o di Corocle, secondo Suida, e fu padre di un altro
poeta
tragico chiamato anche Poliframmone. L’Espugnazio
eniesi con una multa di mille dramme. Questo Frinico di Melanta fu il
poeta
che rappresentando la mentovata tragedia preso da
tiliano col titolo d’ingegno creatore e di padre della tragedia. Come
poeta
eccellente seppe con arte e felicità maggiore deg
per molti riguardi farsi ammirare ed in se unire i meriti più rari di
poeta
, di musico, di attore e di direttore. Settanta, o
bile il gran parricidio che è per commettere. Nè di ciò pago il savio
poeta
, in una lunga scena di Elettra e del coro con Ore
erve di cote al furor di Oreste e lo determina ad ucciderla. Nel V il
poeta
si dimostra parimente gran maestro, facendo veder
esentate da cinquanta attori ne formavano il coro, i quali furono dal
poeta
in tale spaventevole e mostruosa foggia mascherat
igila per la religione e per li costumi, condannò alla morte l’ardito
poeta
. Ma Aminia di lui minor fratello, che nella pugna
Oreste a replicare i colpi, παισον διπλῆν? La fatalità discolpava il
poeta
presso i Greci: ma avrebbe fatto male Sofocle a r
fante suo figliuolo chiamato in giudizio e accusato di fatuità, ed il
poeta
, per convincere i giudici della falsità dell’ acc
to in quella occasione ripigliare la materna tenerezza? Tuttavolta il
poeta
fa che Clitennestra vada per tal menzogna a trova
e, e vi si satireggiano di passaggio alcuni oratori contemporanei del
poeta
, circostanza per noi perduta ma importante per ch
enne e si contrappose al primo terror della morte. Or questo salva il
poeta
dalla pedantesca censura dell’ineguaglianza del c
alle passioni dominanti di que’ tempi. Ippolito coronato produsse al
poeta
la corona tragica sotto l’Arconte Epamenone nel t
rede che si dicesse coronato Στεϕκνηϕορος, dalla corona riportata dal
poeta
. Altre favole conseguirono la corona teatrale ne’
so e poetico. Osserva il lodato Brumoy che all’incontro del mostro il
poeta
Greco pieno del terrore che ne presero i cavalli,
si crede morto il marito. Euripide ha saputo conservare il pudore del
poeta
e degli attori. In Racine l’interesse dominante s
ne per varie ingiustizie e violenze intepidisce la compassione, ed il
poeta
con arte somma si affanna per coprirne e discolpa
mpassione in Euripide, debole qualche volta, qualche volta ozioso nel
poeta
Francese!” Termina Le Batteux questo giudizioso e
on attribuire alle nazioni il diverso carattere dell’uno e dell’altro
poeta
. “L’amico di Socrate non sarebbe stato mai così m
di Maratone e di Salamina un Ippolito amoroso ed avido d’intrighi. Il
poeta
Francese ha dovuto lusingare la debole delicatezz
mia necessaria a condurre gli animi allo scopo prefisso; Pindaro è un
poeta
volgare e senza entusiasmo; Pitagora ed Archimede
ollecito dopo l’orrenda esecuzione della spietata sua vendetta. Ma il
poeta
diligentissimo in ogni occasione in dar risalto a
asone ne’ proprj figli avuti da lui, non è istorica ma immaginata dal
poeta
. Medea lungi dall’ ammazzare quegl’ innocenti nel
d essi ne ridondava, si avvisarono probabilmente di guadagnar qualche
poeta
per attribuirne l’assassinamento alla stessa madr
ò non sembra inverisimile che i Corintii avessero ricorso ad Euripide
poeta
esimio, il quale, sia per dare, a cagione del suo
dell’uccisione di que’ fanciulli, e la menzogna per l’eccellenza del
poeta
passò alla posterità come storia. Egli è certo ch
de di Jone intorno al suo nascere mettono in angustia la madre, ed il
poeta
è costretto a far discendere Minerva per giustifi
come Protagora, Democrito, Anassagora, Ecateo lo storico, Niceneto il
poeta
, ed altri, de’ quali vedasi Stefano Bizantino all
θος, il Fiore, nella quale i nomi e le cose erano tutte inventate dal
poeta
, e non tratte dalla storia o dalle favole87. Erac
ole87. Eraclide Pontico, di cui Laerzio ha scritta la vita, fu ancora
poeta
, ed Aristosseno scrittore musico afferma che avea
e di Esiodo, di che l’incolpa Camaleone. Acheo Siracusano fu un altro
poeta
tragico, che compose dieci tragedie, e si vuole c
iis quos premit fames. Empedocle celebre pitagorico Agrigentino e
poeta
fisico rinomato fu pure autore di ventiquattro tr
Di tre Cherili fanno menzione gli antichi. L’Ateniese quì nominato fu
poeta
tragico, a cui, fra molte altre tragedie, per le
o più famoso che fu figliuolo di Poliframmone. Vi fu un terzo Frinico
poeta
comico degli ultimi tempi della commedia antica,
cle, dovette essere di attori ancor meno qualificati, ma necessarj al
poeta
per tessere e condurre con più agevolezza e veris
orpo del lacerato Ettore. Non era adunque una coda oziosa apposta dal
poeta
alla precedente tragedia Ajace, come diceva il Si
ando fu sacrificata la vergine Macaria, regnava in Atene Teseo; ma il
poeta
valendosi de’ privilegj della poesia fa che la pr
elebre pittore maestro di Apelle, compose anche una buona tragedia il
poeta
Cherefonte. 81. Aulo Gellio lib. XV, cap. 20. 8
della gloria nell’Olimpiade. LXXXI, quando cominciò a fiorir Cratino,
poeta
di stile austero, mordace, e assai forte ne’ mott
nsolente, chiamata satirica e antica. Fa seguito e imitato da Eupoli,
poeta
più grazioso, il quale compose diciassette commed
avvilir Nicia e Demostene addetti totalmente a i voleri di Cleone, il
poeta
gli fa travestire e parlar da schiavi. Pulcinella
de vivea. Sono poetiche e più che comiche l’espressioni del servo del
poeta
Agatone in tal commedia, ma si presume preso (com
s’introduce Bacco vestito da Ercole e molto poltrone, per deridere un
poeta
, il quale era riuscito male a vestire e caratteri
Rapin, volle aggiugner del suo, che Aristofane non era né comico, né
poeta
; il che sembra detto con soverchia leggerezza. An
o il teatro ateniese 436 anni prima dell’Era Cristiana, é il più gran
poeta
comico dell’antichità. Pieno di coraggio e d’elev
un cittadino. Il gran re, cioé il re di Persia, domandando di questo
poeta
agli ambasciadori spartani, e de’ suggetti ordina
di scrivere sullo stile elegante, polito, dolce e armonioso di questo
poeta
, e se n’era talmente invaghito che, onorò un sì e
veri, e impose silenzio al coro incapace di cambiar natura49. Platone
poeta
comico, contemporaneo di Aristofane, é tenuto per
otto commedie, ma solo otto volte fu coronato nel certame. Filemone,
poeta
molto a lui inferiore, gli era sempre preferito.
à l’arte di persuader da Oratore, instruir da filosofo, e dilettar da
poeta
comico. Oltre alla tragedia e alla commedia, e a
rra del Peloponneso, sono anche qui posti in iscena e sberleffati. Il
poeta
tragico Girolamo che col suo sentimento avea fatt
to Turno a un asino, comparazione che non rinviensi affatto presso il
poeta
latino. Insigni ancora sono le sentenze da cotest
e talvolta anche tré, della metà delle quali non sapendo che farsi il
poeta
perché inutili affatto all’intreccio, né qual occ
ltro alla loro inerzia. L’anzidetto pattuito gergo cava d’impaccio il
poeta
in mille occasioni. Non sa egli come condurre ava
di essa, cose tutte lavorate sul medesimo disegno e che dispensano il
poeta
dal badare alla retta imitazione della natura e a
a francese. La seconda di quelli che seguitarono le vestigia del gran
poeta
cesareo. [13] Paolo Rolli, romano scrittor elegan
egno d’un sì gentile cultor delle muse. [14] Carlo Innocenzo Frugoni,
poeta
fra i primi del suo tempo in Italia per la robust
a mia. Incespo ad ogni passo, e se non bestemmio, si è perché sono un
poeta
dabbene. Voi vedrete questa mia ladra fatica quan
finita e stampata. ecc.» Tuttavia per quella “ladra fatica” n’ebbe il
poeta
dugento e cinquanta zecchini di regalo oltre l’an
issertazione sopra Metastasio inalzato fino alle stelle il merito del
poeta
cesareo, e poste nel più chiaro lume le stranezze
non ha egli messo fuorché una serie di quadri dove si vede essersi il
poeta
abbandonato alla falsa massima attribuita a Volta
O cose in ogni parte a se conformi Fingi o scrittor.»158 [16] Nè il
poeta
cesareo si sarebbe immaginato che per render inte
no qualche componimento passabile. Nei drammi di Lodovico Coltellini,
poeta
cesareo alla corte di Pietroburgo, si scorge chia
i ammazzarsi senza profferir una parola: combattimento introdotto dal
poeta
per cagione della comparsa, ma che troppo funesta
’antichità gli viene attribuito, e fatto solo per cavar d’impaccio il
poeta
terminando col solito formolario d’uno sposalizio
rare di veder dalla stessa mano in simil foggia vestito non solo quel
poeta
ma tutti gli altri drammatici antichi. Senza però
simi nella vita comune. Ecco non pertanto una dovizia maggiore per il
poeta
nelle persone e nelle cose. Quidquid agunt homine
ace e più comodo di quello che sia il sistema dell’opera seria per il
poeta
, per l’attore e per il compositore. Lo è per il p
viver fra noi. Ma non mi piace siffato costume. L’eunucare un povero
poeta
che non ha fatto alcun male, è crudeltà che ripug
arà”. «La vostra malizia applicherà senza dubbio le ultime parole al
poeta
. «Ho sentito dire altresì che il ridicolo comico
i se i lettori non degnano di gettare uno sguardo sul libretto, se il
poeta
da sovrano, quale dovrebbe essere, è divenuto lig
a, e molto più la Grotta di Trifonio, due commedie musicali di questo
poeta
che si sono rappresentate nell’imperial corte di
r tutti gli eventi. Si lodano eon sonetti un villano, un principe, un
poeta
, un frate, una dama, e un sarto. Tali sonetti ete
o della gloria nell’olimpiade LXXXI, quando cominciò a fiorir Cratino
poeta
di stile austero, mordace e assai forte ne’ motte
. Cratino che visse novantasette anni, fu seguito e imitato da Eupoli
poeta
più grazioso il quale compose diciassette commedi
enità, piaceranno in ogni tempo a chi saprà trasportarsi a quello del
poeta
. Senza ciò qual commedia piacerà mai? Qualunque p
olitiche correnti, quanto i drammi di Aristofane. L’unico oggetto del
poeta
nella Pace si è di ritrarre con pennellate vivaci
ne di favellare degli spettacoli scenici di Atene, e di lodare il suo
poeta
, il quale (ei dice) è ottimo compositore di comme
re agli uomini il reggimento delle pubbliche cose. Mostra in prima il
poeta
la loro scempiaggine nel modo da esse eletto per
stato conceduto alle donne il dominio della città. Ecco l’oggetto del
poeta
, far vedere gli sconcerti che ne seguirebbero. Pr
ono, per invidia de’ ricchi e per rincrescimento della fatica. Ora il
poeta
sagace, per mostrarne l’insussistenza, lo fa usci
senza tediarsi della lezione! Uno de’ principali inconvenienti che il
poeta
mette in vista, è che molti avvezzi a possedere n
; ma dove sono le poppe? Questo tragico assettatuzzo risponde, che un
poeta
aver debbe i costumi convenienti alle favole che
a questa maligna orazione, è sospeso dall’ arrivo di Clistene (cui il
poeta
dà il nome di putto a cagione dei di lui costumi)
lla penitenza, e le donne lo passavano in un rigoroso digiuno. Ora il
poeta
dà ad intendere in qual modo esse digiunavano, e
zandosi fra essa ed il comico. Anche in questa favola osserva il gran
poeta
Cesareo (nel capitolo V dell’Estratto della Poeti
Ercole, e si finge molto poltrone, per deridere probabilmente qualche
poeta
che era mal riuscito a vestire e a caratterizzare
rosegue il dialogo: Esc. Or dimmi tu, perchè si loda e si ammira un
poeta
? Eur. Per la destrezza e per l’ammonizione, sen
lvagio corruttore della gioventù. Non fu già vero ciò che s’imputò al
poeta
, cioè di essere stato subornato e pagàto da malig
o rispettoso, e ciò ne darà motivo in appresso di ammirare l’arte del
poeta
. Gli dice che bisogna mutar vita e costumi, mette
di dietro adunque delle zanzare è una tromba? Con simili inezie il
poeta
in due pennellate avvilisce le ricerche minute in
i comici la sa tira personale e nominavano i viventi. Sparge indi il
poeta
varie empietà, facendo che Socrate neghi Giove, p
con un coro, ma prima del canto vi si osserva una novità. Non solo il
poeta
mette in bocca di una delle persone del coro le p
il coro delle Nuvole si suppone composto di esseri immaginarj, ed il
poeta
che si presenta alla scoperta, pare che ne distru
o l’età propria da presentar commedie (richiedendosi per legge che il
poeta
contasse almeno trent’anni, e, secondo altri, qua
nedi. E se ciò avvenisse, replica il Torto, che mal sarebbe? E quì il
poeta
lancia i più amari e velenosi tratti, rimproveran
ed un colore degno di un impostore Ateniese. Sagace osservazione del
poeta
, per far rilevare al popolo il cangiamento di Fid
baldo, trincato, calunniatore, è diverso dal Fidippide modesto che il
poeta
maestrevolmente ci presentò nella prima scena, pe
re e a desiderare ch’ei fosse mutolo! Atto V. Questo è quello che il
poeta
insegna nell’ultimo atto. Un giovane così corrott
lo così strano. Ma lo stupore sì dissipò a poco a poco per l’arte del
poeta
, e le Nuvole furono avidissimamente ascoltate. E
Cleonimo, Teoro, Cleone, Filosseno, Eschine, Fano, Acestero, e Mesato
poeta
tragico figliuolo di Carcino. I Cavalieri (Ιππει
ta tragico figliuolo di Carcino. I Cavalieri (Ιππεις). L’oggetto del
poeta
in questa favola denominata da un coro di Equiti
o che disponea del popolo, come suol dirsi a bacchetta! Osò il comico
poeta
assalirlo nel tempo ch’egli era più rispettato e
r cinque talenti, cioè intorno a tremila scudi che furono regalati al
poeta
. Si finge in questa commedia che Demostene e Nici
anticipazione del carattere di Cleone è giudiziosa e piena d’arte. Un
poeta
che cerchi dirigere l’attenzione di chi ascolta a
, mangiandogli il collo. Intanto il coro si trattiene a favellare del
poeta
. Degno di lode (ei dice) è questo nostro al pari
ne sentenze? Voi adunque benignamente compatite e perdonate al nostro
poeta
, e animandolo con applauso strepitoso fate che pa
te a Pericle da mercatante di montoni che egli era, e sì buono che il
poeta
lo nomina per terzo dopo Cinna e Salabacca, due f
la guerra. Diceopoli, il quale par che rappresenti il personaggio del
poeta
, gode di aver fatto punir Cleone colla multa di c
o di pace conchiuso, e le conseguenze che ne risultano, sono cose dal
poeta
aggruppate con poca verisimiglianza per lo tempo
di ottenere per se solo la pace. Havvi un coro che parla a favore del
poeta
ed accenna il pericolo ch’egli corse l’anno prece
schiatta, oltre a Cleone prepotente, a Cleonimo ingordo, e al freddo
poeta
Teognide e al comico Cratino, i quali entrano pre
to d’ Aristofane. Platone, Aristotile, Cicerone l’ebbero pel più gran
poeta
comico dell’antichità. Plutarco, Eliano ed altri
i Rapin, volle aggiugnere del suo che Aristofane non era nè comico nè
poeta
; il che certamente avventurò con tutta la leggere
o il teatro Ateniese 436 anni prima dell’Era Cristiana, è il più gran
poeta
comico dell’antichità. Pieno di coraggio e di ele
un cittadino. Il gran re (cioè il re di Persia) domandando di questo
poeta
agli ambasciatori Spartani, e de’ soggetti ordina
i scrivere sullo stile elegante, polito, dolce, e armonioso di questo
poeta
, e se n’era talmente invaghito, che onorò un sì e
se silenzio al coro incapace di cambiar natura (Nota XXIII). Platone,
poeta
comico contemporaneo di Aristofane, è tenuto pel
que, per le quali solo dieci volte riportò la corona teatrale. Questo
poeta
di vantaggiosa statura, amico di vestire pomposam
ento, τό γῆρας εστιν αὐτό νοσημα, la stessa vecchiaja è un morbo. Del
poeta
Difilo che meritò il soprannome di κωμικωτατος, c
te di persuadere da oratore, d’ istruir da filosofo e di dilettare da
poeta
comico124. Per norma ancora della gioventù rapita
o avvilimento in cui erano caduti in Italia. Perrino, che fu il primo
poeta
che componesse opere nella propria lingua, Camber
Lulli alla impresa di riformare il teatro dell’opera. Questo celebre
poeta
tanto criticato nel suo secolo quanto lodato nel
uon grado ch’io esibisca loro un qualche saggio dello stile di questo
poeta
pressoché sconosciuto in Italia. Ne addurrò dunqu
reda già che Quinaut riuscisse bene soltanto nelle cose amorose. Niun
poeta
francese, compreso anche lo stesso Boeleau che il
e circostanze di questa nazione fecero cangiar il piano abbellito dal
poeta
francese. L’opera riserbata fin’allora a festeggi
uida e musicale con ispeditezia d’intreccio. Silvio Stampiglia romano
poeta
cesareo ne compose molti, e quasi tutti di caratt
ei Decemviri è il più passabile de’ suoi componimenti. Il Bernardoni,
poeta
cesareo parimenti, e Antonio Salvi fiorentino, se
nemerito si rese, e maggior celebrità acquistò Apostolo Zeno candioto
poeta
e storico dell’imperator Carlo VI. Quest’uomo inf
ale spagnuolo autore di quel romanzo. [14] Con siffatti pregi codesto
poeta
è nondimeno assai lontano dall’aver toccata la pe
to in quella occasione ripigliare la materna tenerezza? Tuttavolta il
poeta
fa che Clitennestra vada per tal menzogna a trova
e, e vi si satireggiano di passaggio alcuni oratori contemporanei del
poeta
, circostanza per noi perduta ma importante per ch
enne e si contrappose al primo terror della morte. Or questo salva il
poeta
dalla pedantesca censura del l’ineguaglianza di c
pre più l’amor conjugale di Alcestide. Ippolito coronato produsse al
poeta
la corona tragica sotto l’Arconte Epamenone nel t
ede che si dicesse coronato (Στεφανηφορος) dalla corona riportata dal
poeta
. Altre favole conseguirono la corona teatrale ne’
co Francese. Osserva il lodato Brumoy che al l’incontro del mostro il
poeta
Greco pieno del terrore che ne presero i cavalli,
crede morto il marito.» «Euripide ha saputo conservare il pudore del
poeta
e degli attori. «In Racine l’interesse dominante
ne per varie ingiustizie e violenze intepidisce la compassione, ed il
poeta
con arte somma si affanna per coprirne e discolpa
mpassione in Euripide, debole qualche volta, qualche volta ozioso nel
poeta
Francese!» Termina Le Batteux questo giudizioso e
attribuire alle nazioni il diverso carattere del l’uno e del l’altro
poeta
. «L’amico di Socrate non sarebbe stato mai cosi m
Maratone e di Salamina un Ippolito amoroso ed avido d’intrighi.» «Il
poeta
Francese ha dovuto lusingare la debole delicatezz
mia necessaria a condurre gli animi allo scopo prefisso; Pindaro è un
poeta
volgare e senza entusiasmo ; Pitagora ed Archim
ollecito dopo l’orrenda esecuzione della spietata sua vendetta. Ma il
poeta
diligentissimo in ogni incontro in dar risalto a
sone ne’ proprii figli avuti da lui, non è istorica ma immaginata dal
poeta
. Medea lungi dal l’ammazzare quegl’innocenti nell
d essi ne ridondava, si avvisarono probabilmente di guadagnar qualche
poeta
per attribuirne l’assassinamento alla stessa madr
che poeta per attribuirne l’assassinamento alla stessa madre. Carcino
poeta
anteriore ad Euripide introdusse Medea che si dis
ò non sembra inverisimile che i Corintii avessero ricorso ad Euripide
poeta
esimio il quale, sia per dare, a cagione del l’id
del l’uccisione di que’ fanciulli, e la menzogna per l’eccellenza del
poeta
passò alla posterità come storia. Certo è che Eli
lebre pittore maestro di Apelle, compose anche una tragedia lodata il
poeta
Cherefonte. Ione, nato di Apollo e di Creusa fig
de di Ione intorno al suo nascere mettono in angustia la madre, ed il
poeta
è costretto a far discendere Minerva per giustifi
bio furono Protagora, Democrito, Anassagora, Ecateo storico, Niceneto
poeta
ed altri mentovati da Stefano Bizantino alla voce
ando fu sacrificata la vergine Macaria, regnava in Atene Teseo; ma il
poeta
valendosi de’ privilegii della poesia fa che la p
gna) entrandovi assonanti, consonanti e versi sciolti ad arbitrio del
poeta
. Nè anche si rappresentò. Lotta in essa l’autore
? nella sfrenata passione che ha per lui la Contessa. Ma non dovea il
poeta
riflettere che, perchè il Moro potesse fondare su
evano atterrirla, e rendere meno cieca la di lei passione? L’arte del
poeta
dovea sugerire al Moro un colore da occultar megl
ro a’ Numantini, ma colla copia e col trasporto manifestano troppo il
poeta
. Tali cose da me dette nella prima storia teatral
lo spettatore che Olvia non paleserà ad Aluro l’arcano fino a che il
poeta
non riconduca l’uno e l’altra nel medesimo luogo
proseguimento quel necessario progressivo incremento nell’azione? Il
poeta
ha bisogno di Megara in tale occasione, e lo fa v
iare e a declamare contro i Romani, ovvero è questa una scorreria del
poeta
che vuol comparire tra’ personaggi? Eccoci all’at
schera!); Dulcidio al vederla venire la ravvisa. Olvia viene (dice il
poeta
) con algun disfraz che si lascia immaginare al di
e, geroglifico per altro mal sicuro, ma l’Affricano per compiacere al
poeta
riconoscerà subito essere di Olvia. Dulcidio è il
all’altra s’interpone tempo , la qual volontaria legge impostasi dal
poeta
, dà un singular merito à su obra . Conchiude l’e
l’editore che il piano della Rachele è pur sistema particolare del
poeta
, persuaso che ammaestra più e corregge meglio i
to e la condotta a un di presso è la stessa della Judia de Toledo del
poeta
Diamante da noi mentovata nel secolo XVII, cioè l
l francese Lusignano. Non so se ciò dica l’autore come storico o come
poeta
. So che nella terza crociata Riccardo re d’Inghil
i! Direbbe de la Huerta, se ancor vivesse, che in una tragedia egli è
poeta
e non istorico. Ma niuno ignora che nelle circost
anze istoriche delle persone introdotte, e de’ fatti noti e sicuri il
poeta
non ha la libertà di mentire grossolanamente inga
rta accademico della Storia commise quest’errore madornale, perchè il
poeta
Diamante sua fida scorta vi era caduto prima. Man
ste espressioni appena si permettono al genere lirico in cui parla un
poeta
ispirato, ma si reputano sulla scena false fantas
In somma il carattere di Alfonso è picciolo ed inconcludente; ed il
poeta
Diamante un secolo prima ne fece una dipintura pi
si fa pregare, e la ferisce. I Castigliani si ritirano. Si domandi al
poeta
, perchè mai Ruben non seguita coloro che gli hann
asta sì lungo tempo col pugnale alla mano. E doveva così avvenire. Il
poeta
voleva farlo morire, e non seppe trattenerlo in i
o nella conchiusione procede in conseguenza del carattere datogli dal
poeta
, e le prime sue riferite incostanze non sono smen
a il fatto come è, la teatrale l’accommoda al fine della tragedia. Il
poeta
dee maneggiarlo in guisa che il personaggio desti
ezza) non ha qualità veruna che faccia sospirare per la sua morte. Il
poeta
Diamante in questa medesima guisa dipinse la sua
ille . L’Ifigenia del medesimo Racine (a giudizio del famoso Huerta)
poeta
dozzinale, si trasportò con tutto il garbo in cas
scia di render nobilmente giustizia alla bella produzione del Cesareo
poeta
Romano. La sostanza dell’Inès e dell’Agnese è la
che ama il valore del figliuolo, benchè sia disposto a punirlo, nè il
poeta
Cesareo ha calcato diverso sentiero nel Demofoont
Tu enseñas en tu libro primoroso Critica al pueblo y al
poeta
gusto. a. Allorchè feci imprimere la mia Stor
a molte volte, e solo nel primo delle Leggi parla con disprezzo di un
poeta
nominato Accio, e forse quì intende di qualche al
due, le Nozze e il Mercatante. Cajo Tizio Cavaliere Romano oratore e
poeta
tragico visse intorno all’ anno di Roma 590. Eran
tutto immeritevole di esser letta da Cicerone medesimo che lo chiama
poeta
durissimo 89. Ma egli prevalse nel genere comico,
molti ammiratori, i quali, non che a tutti i satirici, ad ogni altro
poeta
lo preferivano. Orazio intanto affermava scorrere
a lettura della commedia con somma continuata ammirazione del vecchio
poeta
. Quest’ abboccamento di Cecilio e Terenzio viene
rrasi avvenuto con Cecilio debba intendersi di qualche altro rinomato
poeta
che allora ci vivesse. Non pertanto lo scrittore
i sono ben distinti e gli Edili a’ quali la commedia si presentò e il
poeta
a cui per loro ordine si lesse. Che se Cecilio si
a ciò tutto il racconto e della non curanza da prima avuta del nuovo
poeta
, a cagione dell’ abito, da colui che stava cenand
ella giustizia subito renduta al merito, e dell’ammettersi il giovane
poeta
a cenare confidentemente, e dell’ammirazione coll
dello stesso Terenzio che a’ suoi tempi destinavasi dal magistrato un
poeta
di nome per ascoltare i drammi prima di rappresen
are i drammi prima di rappresentarsi, ed infatti egli dovè leggere al
poeta
Luscio la migliore delle sue commedie; ma non par
are, seguendo l’ordine naturale delle cose, piuttosto che cangiare il
poeta
revisore o sostituirgli un Edile, potrebbe dirsi
l’Andria per ordine degli Edili fosse stata anticipatamente letta al
poeta
Cecilio, e che questi dopo averla approvata si mo
tra. Non si accorse quell’erudito ch’ egli distruggeva il disegno del
poeta
, Più volte e Plauto e Terenzio hanno in una scena
t natura, facias, an de industria? Ecco il bellissimo pensiero del
poeta
di far parlar la natura; ed accennarle qualche co
el successo con estremo piacere ripiglia la moglie. Si osservi che il
poeta
nell’atto quinto fa che Bacchide entri in casa di
visarsi un ottimo modello della commedia tenera, la quale richiede un
poeta
di cuore assai sensibile e dilicato; genere che p
quæ ex argumento facta est simplici. Giulio Scaligero dice che il
poeta
la chiamò doppia, perchè una metà se ne rappresen
tato anche da altri avvertito104. Ma questa cosa potrebbe fare che un
poeta
assennato chiamasse doppia una favola di argoment
e? Tommaso Farnabio rigettando l’opinione di Scaligero giudica che il
poeta
dica di averla fatta doppia, perchè nella commedi
e mani del vecchio Cremete. Si vede che questi sono due argomenti dal
poeta
connessi con molta arte, i quali formano una comm
quanta de spe decidi! Ma è un equivoco artifiziosamente condotto dal
poeta
, che all’apparenza giustifica le querele di Clini
prima; ed eccone l’elegantissimo racconto che rasserena l’amante. Il
poeta
spiega in esso la sua maestria nel dipignere i co
navano di tali soccorsi marginali. Essi di più erano persuasi, che un
poeta
dovesse talmente nel dramma manifestate i proprii
to di Gn. Fannio Strabone e M. Valerio Messala l’anno di Roma 593. Il
poeta
memore della disgrazia dell’Ecira implora nel pro
utte le sue favole, e con ispecialità in questa, si scaglia contro il
poeta
Luscio Lavinio suo detrattore. Egli ne riprende d
o un anno prima della rappresentazione dell’Andria; e forse potè quel
poeta
mancare o nell’anno stesso 587, o pochi mesi prim
tiliano col titolo d’ingegno creatore e di padre della tragedia. Come
poeta
eccellente seppe con arte e facilità maggiore deg
per molti riguardi farsi ammirare ed in se unire i meriti più rari di
poeta
, di musico, di attore e di direttore. Settanta, o
e la Forza e la Violenza. Allegorica essa è in fatti in quanto che il
poeta
si prefigge di pignervi la prepotenza della maggi
le il gran parricidio che è per commettersi. Nè di ciò pago lo scorto
poeta
, in una lunga scena di Elettra col Coro e con Ore
e al furor di Oreste, e lo determina ad ucciderla. Nel quinto atto il
poeta
manifesta parimente la sua maestria, mostrando be
esentate da cinquanta attori ne formavano il Coro, i quali furono dal
poeta
in tale spaventevole e mostruosa foggia mascherat
igila per la religione e per li costumi, condannò alla morte l’ardito
poeta
. Ma Aminia di lui minor fratello, che nella pugna
cia dal tenero Racine. In alcune parti del dramma ho seguito l’antico
poeta
, e in alcune altre il moderno; facendomi però lec
sime; e dove Euripide, della traduzione del Brumoy; ben sicuro che il
poeta
greco non si poteva meglio esprimere in francese.
i Ciampolo (Giampaolo), secondo me, venetiano, che tiratosi dietro un
poeta
, contrafacea una brigata di voci. Egli facea un f
eoni, Fiorilli-Pellandi, Goldoni, Raftopulo. Il burbero benefico, Il
poeta
fanatico, Il maldicente e l’avaro del Goldoni, L’
alvadori : non c’era male ! Il pubblico romano non fu all’altezza del
poeta
: Nerone piacque, ma…. nulla più. Fu come un succ
’animo suo fosse viva la voce dell’entusiasmo che Milano tributava al
poeta
. Povero Cossa ! Quanta riconoscenza tributava il
credo, serba di lui una lettera del 18 xbre a Giacomo Vittorelli (il
poeta
anacreontico ?), che ringrazia per la restituzion
ciale da' Gentiluomini di Corte, e trattò la cosa in tal modo, che il
poeta
veneziano già ammiratore e conoscitore dei di lui
ennio 1840-41-42 con Giardini, Voller e Bellati ; e a quel tempo, dal
poeta
della Compagnia Paolo Giacometti molte parti di r
n Paolo Trapolino fu le delizie de' suoi giorni in teatro, e fu anche
poeta
. Ma poi lasciata la comica arte, e distribuito a'
ntemporanei, e la sosteneva con dignità, se Valerio Massimo di questo
poeta
favella nel libro III, c. 7. Venendo (egli narra)
salta molte volte, e solo nel I delle Leggi parla con disprezzo di un
poeta
nominato Accio, dove per avventura intende di qua
a due le Nozze c il Mercatante. Cajo Tizio Cavaliere Romane oratore e
poeta
tragico visse intorno all’anno di Roma 590. Erano
tutto immeritevole di esser letta da Cicerone medesimo che lo chiama
poeta
durissimo a. Ma egli prevalse nel genere comico,
io molti ammiratori, quali, non che a tutti i satirici, ad ogni altro
poeta
lo preferivanoa. Orazio intanto affermava scorrer
ra lettura della commedia consomma continuata ammirazione del vecchio
poeta
. Questo abboccamento di Cecilio e Terenzio viene
sono ben distinti e gli Edili, a’ quali la commedia si presentò e il
poeta
a cui per ordine di essi Edili si lesse. Che se C
a ciò tutto il racconto e della non curanza di prima avuta del nuovo
poeta
, a cagione dell’abito, da colui che stava cenando
ella giustizia subito renduta al merito, e dell’ammettersi il giovane
poeta
a cenare confidentemente, e dell’ammirazione coll
dello stesso Terenzio che a’ suoi tempi destinavasi dal magistrato un
poeta
di nome per ascoltare i drammi prima di rappresen
re i drammi prima di rappresentarsi; ed in fatti egli dovè leggere al
poeta
Luscio la migliore delle sue commedie; ma non par
are, seguendo l’ordine naturale delle cose, piuttosto che cangiare il
poeta
revisore o sostituirgli un Edile, potrebbe dirsi
l’Andria per ordine degli Edili fosse stata anticipatamente letta al
poeta
Cecilio, e che questi, dopo averla approvata, si
tra. Non si accorse quel l’erudito ch’egli distruggeva il disegno del
poeta
. Più volte e Plauto e Terenzio hanno in una scena
isarsi un ottimo modello della commedia, tenera, la quale richiede un
poeta
di cuore assai sensibile e delicato; genere che p
x quae ex argumento facta est simplici. Giulio Scaligero dice che il
poeta
la chiamò doppia, perchè una mettà se ne rapprese
è stato anche da altri avvertitoa Ma questa cosa potrebbe fare che un
poeta
assennato chiamasse doppia una favola di argoment
e? Tommaso Farnabio rigettando l’opinione di Scaligero giudica che il
poeta
dica di averla fatta doppia, perchè nella commedi
e mani del vecchio Cremete. Si vede che questi sono due argomenti del
poeta
connessi con molta arte i quali formano una comme
de spe decidi! Ma è questo un equivoco condotto artificiosamente dal
poeta
, che all’apparenza giustifica le querele di Clini
ne l’elegantissimo racconto che rasserena l’amante. Spiega in esso il
poeta
tutta la maestria nel dipignere i costumi, e c’in
navano di tali soccorsi marginali. Esei di più erano persuasi, che un
poeta
dovesse talmente nel dramma manifestare i proprii
to di Gn. Fannio Strabone e M. Valerio Messala l’anno di Roma 593. Il
poeta
memore della disgrazia dell’Ecira implora nel pro
utte le sue favole, e con ispecialità in questa, si scaglia contro il
poeta
Luscio Lavinio suo detrattore. Egli ne riprende d
o un anno prima della rappresentazione dell’Andria; e forse potè quel
poeta
mancare o nell’anno stesso 587, o pochi mesi prim
r quel che apparisce dall’epitasio fattogli dal celebre mattematico e
poeta
Eustachio Manfredi. Martelli, chiaro in Arcadia c
dola come produzione fanciullesca e collegiale, e chiamando l’autore «
poeta
da fiera senza ingegno, senz’arte, e senza fantas
a egli solo ammirare. L’abate Domenico Lazzarini di Macerata illustre
poeta
ha pure composta una giudiziosa tragedia, intitol
lea, nel Tito Sempronio Gracco, ed altri drammi di Silvio Stampiglia,
poeta
cesareo dell’imperador Carlo VI. Le favole dello
neziano, e si perfeziona nell’abate Metastasio romano. Il dotto Zeno,
poeta
e isterico cesareo, é stato più regolare più natu
tro Panati. Il celebre abate Pietro Trapasso, detto Metastasio, ancor
poeta
della corte imperiale di Vienna sotto Carlo VI, F
tasio non ha conosciuto altro Regolo che quello dell’insipido Pradon,
poeta
dozzinale, tanto screditato nelle satire di Boile
1. Pare al nostro Critico che l’Attilio eroico e veramente Romano del
poeta
Cesareo poteva uscir di sì molle padre? Finalment
Confessiamo ingenuamente che ’l Cinna merita gli sguardi d’ogni gran
poeta
, e che la Clemenza di Tito nulla perderebbe quand
lasciar campo al dialogo, in cui spicca l’entusiasmo tragico. Un buon
poeta
obbligato a componi pel Teatro musicale ha bisogn
ri nati da’ contratti di situazione, non poteva trovar l’Italiano nei
poeta
Francese, ed ha tratte dal proprio sondo le fila,
ria migliorando, nasce per esser successivamente imitato. E ’l nostro
poeta
imperiale ha prodotta una folta schiera d’imitato
di vani terrori il petto m’empie. Degli affetti signor, quegli é il
poeta
, Di Flacco in sulla lira Apollo il canta, E adomb
man spargete Sovra lui fiori, e del vivace alloro Onorate l’altissimo
poeta
. Un incredibil numero d’opere comiche, chiamate
? nella sfrenata passione che ha per lui la contessa. Ma non dovea il
poeta
riflettere che la di lei passione poteva scemare
ro a’ Numantini, ma colla copia e col trasporto manifestano troppo il
poeta
. Tali cose da me dette nella prima storia teatral
on dubiti lo spettatore che Olvia dica altrove l’ arcano ad Aluro: il
poeta
ricondurrà l’una e l’altro nel medesimo luogo nel
proseguimento quel necessario progressivo incremento dell’azione? Il
poeta
ha bisogno di Megara in tale occasione, e lo fa t
Dulcidio a declamar contro i Romani, ovvero è questa una scappata del
poeta
che vuol comparire tra’ personaggi? Eccoci all at
che l’ Affricano riconoscerà subito essere di Olvia per compiacere al
poeta
. Dulcidio è il più savio sacerdote del mondo; egl
a all’altra s’interpone tempo, la qual volontaria legge impostasi dal
poeta
, dà un singular merito à su obra. Conchiude l’edi
de l’editore che il piano della Rachele è pur sistema particolare del
poeta
, persuaso che ammaestra più e corregge meglio i c
to e la condotta a un di presso è la stessa della Judia de Toledo del
poeta
Diamante da noi mentovata nel tomo IV, cioè la mo
l francese Lusignano. Non so se ciò dica l’autore come storico o come
poeta
. So che nella terza crociata Riccardo re d’Inghil
? Non è questa una menzogna garrafal? Dirà che in una tragedia egli è
poeta
e non istorico. Ma niuno ignora che nelle circost
tanze istoriche delle persone introdotte e de’ fatti noti e sicuri il
poeta
non ha la libertà di mentire grossolanamente inga
o de’ Cantabri. Huerta ha commesso quest’ errore madornale perchè il
poeta
Diamante sua fida scorta vi era caduto prima. Man
In somma il carattere di Alfonso è picciolo ed inconcludente, ed il
poeta
Diamante ne fece una dipintura più uguale. Dopo c
masta sì lungo tempo col pugnale alla mano. E dovea così avvenire. Il
poeta
volea farlo morire, e non seppe trattenerlo in is
o nella conchiusione procede in conseguenza del carattere datogli dal
poeta
, e le prime sue riferite incostanze non sono smen
ione reale lascia il fatto com’ è: la teatrale l’accomoda al fine. Il
poeta
dee maneggiarlo in guisa che il personaggio desti
ione dell’Ifigenia del medesimo Racine che per Huerta è così dozzinal
poeta
; e nel 1776 fece imprimere la sua versione del Fe
s justo Tu enseñas en tu libro primoroso Critica al pueblo y al
poeta
gusto. Approvò il mio debole giudizio anche Gi
e procede per gradi ne’ lavori dell’ ingegno, ed è naturalmente prima
poeta
che filosofo. Perciò s’incontra da per tutto la p
gran fabbriche mirabilmente variato Omero non sembri paragonabile un
poeta
limitato e non rare volte ridotto a ripetere le s
ngannevoli apparenze la propria enormità o ridicolezza, apprestano al
poeta
drammatico una materia moltiforme e delicata, che
e la natura dee comparire scelta e conveniente b. In secondo luogo il
poeta
giudizioso non lavora mai contro se stesso. Or ch
o, ad onta delle false espressioni accennate, si manifesta un esperto
poeta
drammatico. Ma questo merito tutto appartiene al
tò? Volle il Sherlock paragonare ancora (si aggiunga di passaggio) il
poeta
melodrammatico Metastasio coll’epico poeta romanz
aggiunga di passaggio) il poeta melodrammatico Metastasio coll’epico
poeta
romanziere Ariosto. Longino gli ha mai dati esemp
ingegno, la grandezza dello stile, doti da Orazio richieste nel vero
poeta
, convengono singolarmente alla poesia lirica. Non
lla poesia lirica. Non è meraviglia ancora che mentre nega il nome di
poeta
grande ad Ariosto, confessi poi che sia egli gra
a il nome di poeta grande ad Ariosto, confessi poi che sia egli gran
poeta
descrittivo , con altra palpabile contraddizione,
che ignora de’ suoi medesimi nazionali. Inglese era Dryden, erudito e
poeta
drammatico, e pure nella dedicatoria della traged
nte a far meglio conoscere per mezzo di un nazionale il carattere del
poeta
drammatico inglese. I critici (dice Johnson) hann
ere lungo tempo tenero e patetico… Il difetto più notabile del nostro
poeta
è il gusto singolare che avea pel giuoco puerile
e, che delle bellezze di lui. In compenso però può oggi questo famoso
poeta
tralle altre sue glorie contare di essere stato d
Cuccetti Antonio Martin, veneziano, fu
poeta
comico e attore generico della Compagnia di Pietr
in cui rappresentava mirabilmente una marionetta, un cantastorie e un
poeta
, e che replicava sino a venti sere di fila ; e pe
come inventore dell’opera buffa l’autore dell’Anfiparnaso, come primo
poeta
dell’opera seria o eroica il Rinuccini, e Giacomo
tica d’ Aristotile) renderebbe ridicolo lo scultore, il pittore ed il
poeta
, essendo essi obbligati ad imitare, non a copiare
sico, delle gioje false e delle scene dipinte; e dice a se stesso: Il
poeta
fa parlare Aquilio come si deve e come esige il s
mitar l’impeto guerriero raffrenato dalla prudenza, e conchiudere col
poeta
con fare scoppiare il colpo ben regolato e mostra
go anch’io per fermo (nè ciò pregiudicherà punto alla gloria del gran
poeta
Romano) che il melodramma non ha tuttavia la sua
ndo riguardo allo stato della drammatica di quel tempo, Frinico fu un
poeta
degno d’ammirazione. In una sua tragedia fece alc
per molti riguardi farli ammirare come attore, come direttore, e come
poeta
eccellente. Settanta, o come altri vuole, più di
abile il gran parricidio ch’é per commettere. Né di ciò pago il savio
poeta
, in una lunga scena del coro e di Elettra con Ore
di cote al furor d’Oreste, e lo determina alla di lei morte. Nel V il
poeta
si dimostra parimente gran maestro, facendo veder
, che vigila per la religione e i costumi, sentenziò a morte l’ardito
poeta
. Ma Aminia di lui fratello, che nella pugna di Sa
Oreste a replicare i colpi, παῖσον διπλῆν? La fatalità discolpava il
poeta
presso i greci: ma avrebbe fatto male Sofocle a m
ofante suo figliuolo chiamato in giudizio e accusato di fatuità, e ’l
poeta
, per convincere i giudici della falsità dell’accu
nto in quell’occasione ripigliar la tenerezza di madre? Tuttavolta il
poeta
la fa venire dalla figliuola: ma quando? quando g
passaggio vi son dipinti e satireggiati alcuni oratori del tempo del
poeta
, circostanza perduta per gli moderni, ma che dove
vvenne a contrapporsi al primo terror della morte. Or questo salva il
poeta
dalla pedantesca opposizione dell’ineguaglianza d
i Diana. Per questa corona dunque, e non già per quella riportata dal
poeta
, Ippolito si chiamò Στεφανηφορος, come l’Ajace di
iscena. Quei che credono che si dicesse coronato dalla corona data al
poeta
, non riflettono, che tante altre tragedie e comme
o moribondo. Il carattere d’Ippolito sembra un ritratto di quello del
poeta
per lo sempre avverso ch’egli avea alle donne, pe
e poetico. Osserva il P. Brumoy che all’incontro del mostro il greco
poeta
pieno del terrore che ne presero i cavalli, non l
che se ne crede la morte. Euripide ha saputo conservare il pudore del
poeta
e degli attori. In Racine l’interesse dominante s
lcuni torti violenti che raffreddano la compassione, e si scuopre nel
poeta
un’arte infinita per coprirne e scusarne i difett
ompassione in Euripide debole qualche volta, qualche volta ozioso nel
poeta
francese. Termina il nostro signor abate le Batte
i Maratone e di Salamina un’Ippolito amoroso, ed avido d’intrighi. Il
poeta
francese ha dovuto lusingare la debole delicatezz
l’attenzione; ma le domande di Ion mettono in angustia la madre, e ’l
poeta
é costretto a far discendere Minerva per giustifi
rito aveva formata con Voller e Bellati, e in cui fu scritturato come
poeta
Paolo Giacometti. Scioltasi quella, dopo nove ann
palmente nelle parti in dialetto veneto. Dopo il bravissimo artista e
poeta
Francesco Augusto Bon, fu uno dei migliori che ra
a lingua, che sprovveduto delle altre doti che caratterizzano un gran
poeta
, contribuì coll’autorità che aveasi acquistata fr
pi, nell’aria, nel mare e nel cielo, e così gran via si trascorre dal
poeta
in cinque atti brevissimi. Basta ciò per conoscer
affetto che regna è tutto lirico, cioè tratto dalla immaginazion del
poeta
, ma che lascia il cuor vuoto. Infatti qual espres
stalli venivano ripercossi e vibrati. Nel Catone in Utica lavoro d’un
poeta
di merito assai inferiore a quello di Metastasio,
addormenta, e poi si sveglia vaneggiando. Nella Didone del Businelli,
poeta
veneziano, il primo atto comprende l’incendio di
mole Se fra l’ombre degg’io godere il Sole.» [11] Nella Dorinda d’un
poeta
sconosciuto si trova un monologo fatto ad imitazi
teatri d’Italia, il quale divenne lavoro pregiatissimo d’un rinomato
poeta
. Egli è Ercole, che indirizza in questa guisa il
altra, e dove il superiore miseramente serve all’inferiore, talché il
poeta
quel luogo ci tenga che tiene il violinista ove s
le decorazioni, faceva che si stimasse più un buon macchinista che un
poeta
o un musico: quindi mancò l’emulazione tra i prof
moderni cortigiani Francesi. Non pertanto l’elevatezza dell’anima del
poeta
si scorge in diversi tratti. In quel fiero decant
le manifestano certamente l’anima grande di chi le profferisce; ma il
poeta
stesso ne minora la grandezza in più maniere. In
oyons amis Cinna. Si abbassa altresì il perdono di Augusto, perchè il
poeta
fa che Livia, personaggio affatto ozioso, sia que
on è così facile (disse di lui con verità Giovanni Racine) trovare un
poeta
che abbia posseduti tanti talenti, l’arte, la for
comparve sulle scene l’Alessandro di Giovanni Racine nobile e giovane
poeta
, da cui cominciò una specie di tragedia quasi nov
ia a quel che sentono in se stesse; e vanno agevolmente seguitando il
poeta
nelle commozioni che disviluppa, e ne favellano c
piangere la figliuola di Agamennone; l’Atalia uscita nel 1691, ove il
poeta
s’innalza e grandeggia imitando alcuna volta il l
lermi delle parole di Pietro da Calepio, scopre anche la gioventù del
poeta
. Si vede nella Berenice tutto ad un tempo la deli
; ma Racine le accompagna con altre maniere poetiche calcando da gran
poeta
le tracce degli antichi tragici che studiava e si
tante soperchierie vengon fatte al maestro di musica, e molto più al
poeta
, che dovrebbe a tutti presiedere e timoneggiare o
ne? Somiglianti abusi converrebbe innanzi tratto toglier via, onde al
poeta
singolarmente fosse ridato quel freno che gli fu
amino Johnson nato verso il 1575 e morto nel 1673, occupò il posto di
poeta
regio, benchè per qualche tempo avesse esercitato
atezza dell’arte senza seguirla. E sebbene egli ceda di gran lunga al
poeta
spagnuolo per fecondità, non per questo diventa m
no quelle che scrisse il cavaliere Van-Broug architetto grossolano, e
poeta
comico delicato morto nel 1704. Egli non meno che
amino Johnson nato verso il 1575 e morto nel 1637, occupò il posto di
poeta
regio, benchè per qualche tempo avesse esercitato
atezza dell’arte senza seguirla. E sebbene egli ceda di gran lunga al
poeta
spagnuolo per fecondità, non per questo diventa m
no quelle che scrisse il cavaliere Van-Brough architetto grossolano e
poeta
comico delicato morto nel 1704. Egli non meno che
me inventore dell’opera buffa l’autore dell’Anfiparnaso, e come primo
poeta
dell’opera seria o eroica il Rinuccini, e Giacomo
ica d’Aristotile, renderebbe ridicolo lo scrittore, il pittore, ed il
poeta
, essendo essi obbligati ad imitare non a copiare
sico, delle false gemme e delle scene dipinte, e dice a se stesso: Il
poeta
fa parlare Aquilio come si deve e come esige il s
arziale, imitar l’impeto raffrenato della prudenza, e conchiudere col
poeta
con fare scoppiare il colpo ben regolato e mostra
go anch’io per fermo (nè ciò pregiudicherà punto alla gloria del gran
poeta
Romano) che il melodramma non ha tuttavia la sua
ni, collo Zuccato, col Fabbrichesi, col Vestris e col Blanes, e ne fu
poeta
. Quest’ultimo lo chiamò al suo letto di morte, pe
ano Spavento. Il Cinelli racconta « che una volta (Curzio Marignolli,
poeta
, nato a Firenze il 1563 e morto a Parigi il 1606)
in quella sera la parte del protagonista. Ahimè !… L’arguto Buratti,
poeta
veneziano, lo annichilì con questo epigramma : O
enichi la tradusse in Italiano, spacciandola qual cosa sua. Laudivio,
poeta
natìo del regno di Napoli137, e uno tra coloro ch
zie di canto, con cui si declamano; ed oltracciò, io canto, dice ogni
poeta
che prende a narrare; cantano alternando i pastor
Manuzio il giovane pubblicata nel 1588 sotto il nome di Lepido comico
poeta
antico. Un’altra commedia, intitolata Philogenia,
no la giustizia, la pace, la verità, e la misericordia; e l’altro del
poeta
Giovanni de la Encina, che il conte de Uregnas fe
III cap. 3, il quale anche pruova con un epigramma di Lancino Corti,
poeta
di que’ tempi, che Lodovico Sforza fra le altre c
derni cortigiani Francesi. Non per tanto l’ elevatezza dell’anima del
poeta
si scorge in diversi tratti. In quel fiero e nobi
ia. “Non è così facile (disse di lui con verità M. Racine) trovare un
poeta
che abbia posseduti tanti talenti, l’arte, la for
comparve sulle scene l’Alessandro di Giovanni Racine nobile e giovane
poeta
, da cui cominciò una specie di tragedia quasi nov
ia a quel che sentono in se stesse, e vanno agevolmente seguitando il
poeta
nelle commozioni che disviluppa, e ne favellano c
piangere la figliuola d’ Agamennone; l’Atalia uscita nel 1691, ove il
poeta
s’ innalza e grandeggia imitando alcuna volta il
lermi delle parole di Pietro da Calepio, scopre anche la gioventù del
poeta
. Si vede nella Berenice tutto ad un tempo la deli
; ma Racine le accompagna con altre maniere poetiche calcando da gran
poeta
le tracce degli antichi tragici che studiava e si
tratta dall’Ariosto degli amori di Ginevra, verseggiata in parte dal
poeta
Pietro Ronsard. Gli attori erano i principali per
tempo da’ francesi, inglesi, e alemani. Ma quando Parigi non avea un
poeta
teatrale più esperto di Hardy, Londra contava fra
ato in proverbio nell’Alemagna, dove per dinotare un attivo e secondo
poeta
, suol dirsi, é un Hanns Sachs. Non pertanto, seco
lagrimante che distrugge l’unità dell’interesse contro l’oggetto del
poeta
: se le comiche dipinture non contrastano con situ
olta in affettazione, e fa perdere di vista i personaggi palesando il
poeta
. Filippo Nericault Des Touches nato in Tours nel
questo Don Chisciotte poetico allude all’ avvenimento di M. Maillard
poeta
Brettone, il quale avendo pubblicate alcune poesi
carcerazione. Dami se n’era scusato sulla difficoltà che incontra un
poeta
a farsi luogo nella corte, dove, al suo dire,
ra che il malvagio è troppo abbellito dallo spirito che gli presta il
poeta
per renderlo simile agli originali Francesi e a’
convengo. Meraviglioso in tutto è il secol nostro. M. Dorat noto
poeta
morto nel 1780 d’anni quarantasei coltivò anche l
antica e moderna nella sessione VI: Osservo ne’ Francesi piuttosto un
poeta
il quale recita le sue poesie che un attore che e
l difetto a un attore, non dovendo egli pensare nè a se stesso, nè al
poeta
, nè allo spettatore, ma unicamente all’affetto ch
componimenti, e spesso da’ maneggi de’ fautori e degli’ avversari del
poeta
, possono caratterizzarsi per buone, ad onta di qu
sembra ben fondato, non persuade, e non produce l’effetto bramato dal
poeta
. L’ingegno consiste nel concatenar sì aggiustatam
erale in Francia) di mostrarsi spiritoso, che fa sovvenire spesso del
poeta
, e perder di vista i personaggi236. M. Destouches
i questo Don Chisciotte poetico allude all’avvenimento di M. Maillard
poeta
brettone, il quale avendo pubblicate varie poesie
questa carcerazione. Dami se n’era scusato sulla difficoltà che ha un
poeta
di farli luogo nella corte, dove, al suo dire, N
i dice tralle altre cose nella sessione VI) ne’ francesi piuttosto un
poeta
, il quale recita le sue poesie, che un attore, il
perdonarsi a un attore, il quale non dee pensar né a se stesso, né al
poeta
, né allo spettatore, ma unicamente all’affetto ch
eritato d’essere encomiato in Napoli in un’anacreontica dell’illustre
poeta
D. Antonio di Gennaro Duca di Belforte. 230. Gl
ando del Conte di Cominge, di Eufemia, e di Fayel, drammi funebri del
poeta
d’Arnaud, dice: «M. Baculard se prévaut beaucoup
on Melpomène et Thalie. Egli é purtroppo vero ciò che disse un altro
poeta
francese: «L’ennui du beau engendre le laid».
lia di Rovigo, assai educato e coltissimo, fu egregio attore, egregio
poeta
estemporaneo e non meno egregio autore comico. Si
Lodovico Mancini Angelo Mancini parti ingenue Luigi Barbieri,
poeta
e rammentatore Filippo Margoni, guardarobe Lo
oro s’impulasse a delitto, e senza soggiacere a pena verunaa. Platone
poeta
comico contemporaneo di Aristofane è tenuto pel p
per le quali dieci volte soltanto riportò la corona teatrale. Questo
poeta
di vantaggiosa statura amico di vestire pomposame
ena d’immagini forti e di metafore ardite. Si trova fra’ Turchi alcun
poeta
che passa per eccellente. Saadi autore del Gulist
X). Ibraim Gran Visir e genero dell’imperadore Acmet III, è stato un
poeta
che ne’ versi fatti per la sultana che poi fu sua
tenne al Teatro di S. Luca in Venezia, quando Carlo Goldoni ne era il
poeta
comico. Recatosi egli a Parigi, la Catroli abband
to col nome di Tito Vespasiano, sotto il quale si nascondeva il caldo
poeta
livornese Braccio Bracci. O bella fata dagli occ
illustrati con un carme apologetico dell’abate Gio. Battista Vicini,
poeta
primario di S. A. Serenissima (Mod., Eredi di Bar
irannide, in cui discutono della vita Gerone tiranno di Siracusa e il
poeta
Simonide. Del libretto [commento_1.2] Rin
esentato a Napoli nel 1724; l’Achille in Sciro fu invece composto dal
poeta
cesareo per la reggia viennese nel 1736. cavati:
rancese di Federico II di Prussia tradotto in italiano e adattato dal
poeta
di corte Giampiero Tagliazucchi. Della musica
linista e compositore, compose diverse opere in collaborazione con il
poeta
francese Philippe Quinault (Parigi, 1635-1688).
astasiani rappresentati in Italia prima della partenza per Vienna del
poeta
cesareo. Nota alla nota d’autore n. 4: «Se la pi
a Roma. Achillino: Claudio Achillini (Bologna, 1574-1640) giurista e
poeta
marinista, autore di una grande produzione encomi
letano di Jacobo Sannazzaro, e la farsa toscana del medesimo illustre
poeta
della presa di Granata rappresentata in quella re
citar versi, per quella specie di canto con cui si declamano; ed ogni
poeta
dice de’ suoi versi, io canto. Perchè poi non pot
il giovane volle pubblicarla nel 1588 sotto il nome di Lepido comico
poeta
antico. Alberto da Eyb ne inserì molti squarci ne
i Orfeo, cose che passano negli atti precedenti, e l’ammazzamento del
poeta
amante eseguito nel V dalle Baccanti, esiggono un
i. Due altre azioni teatrali volgari leggonsi nelle rime del Notturno
poeta
napoletano appartenente a questo periodo. S’intit
Affò, da cui mi fu in Parma cortesemente comunicato nel 1779. a. Fu
poeta
, filosofo, istorico, giureconsulto e musico, se c
chè in questa parlano in proprio nome le persone introdotte, e non il
poeta
. Un personaggio chiama la morte alcalde de huess
o del Gongora fu Giovanni de Tasis y Peralta conte II di Villamediana
poeta
distinto per la nascita, per le avventure e per l
n Valenza nel 1609; ed il sivigliano Giovanni Jauregui buon pittore e
poeta
emulo del Quevedo e del Gongora che produsse in R
l II tomo delle opere di questa dama. Simone Machado anche portoghese
poeta
rinomato scrisse quattro commedie impresse in Lis
vantaggio l’indole bellica ed il germe della decadenza nazionale, fu
poeta
e bell’ingegno egli stessoa, e nel proteggere le
difesa, il conte lo narra a Cosmo suo servidore fatto a tal sine dal
poeta
rimanere indietro. Questa sorte di racconti diven
za. Ma questo punto dell’azione vien raffreddato dalle pedanterie del
poeta
. Si sente cantare questa redondiglia: Si acaso m
rle in dote. Ma vaglia il ver, benchè non sia gentile, Benchè sia mal
poeta
e peggior musico, Zotico, seccator, bugiardo e st
il merito di prevenire l’uditorio sul carattere del protagonista. Il
poeta
con altre pennellate ancora avviva il ritratto di
hija soy. Ma in fine che brami? si dice a Chimene, ed ella presso il
poeta
francese risponde, Le pursuivre, le perdre, et m
travaganze, gli errori e l’ignoranza di Calderòn. Senza dubbio questo
poeta
(per accennarne alcuna cosa in generale prima di
erchè non abbia a temere del pugnale, lo getta in mare, supponendo il
poeta
che Gerusalemme fosse città marittima. Ma questo
orre la sfera dell’aria contro l’umano vascello del di lui corpo . Un
poeta
più sobrio avrebbe ad un moribondo risparmiato al
intendere esser quella dipintura immagine di una bellezza estinta. Il
poeta
riconduce lo spettatore a Gerusalemme ad ascoltar
, restando adempiuto l’influsso. Ed in ciò ancora è da riprendersi il
poeta
; perchè in vece di prefiggersi l’insegnamento di
da Gerusalemme a Menfi e da Menfi a Gerusalemme, la cura puerile del
poeta
di accreditar gli errori volgari dell’influsso? B
spia. Questo intrigo riesce piacevole, e sarebbe a desiderarsi che il
poeta
avesse renduta più verisimile la pratica della ci
poraneamente, ossia a sogetto. Ma in questa si vuole osservare che il
poeta
per sostenere il sentimento opposto introduce un
to avesse al de Castro al Diamante. a. Nicolàs Fernandez de Moratin
poeta
non volgare e scrittore elegante anche in prosa p
Gomes Arias, duelete de mi, no me dexes presa, en Benamexi. a. Il
poeta
nel fervore della passione si è quì permesso una
rchè in questa parlano in proprio nome le persone introdotte e non il
poeta
. Un personaggio chiama la morte alcalde de huesso
eo di Gongora fu Giovanni de Tasis y Peralta Conte II di Villamediana
poeta
distinto per la nascita, per le avventure e per l
n Valenza nel 1609; ed il Sivigliano Giovanni Jauregui buon pittore e
poeta
emulo di Quevedo e di Gongora impresse in Roma la
ovano nel II tomo delle di lei opere. Simone Machado anche Portoghese
poeta
rinomato scrisse quattro commedie impresse in Lis
vantaggio l’indole bellica ed il germe della decadenza nazionale, fu
poeta
e bell’ ingegno egli stesso102 e nel proteggere l
o narra a Cosimo suo servidore fatto a tal fine rimanere indietro dal
poeta
. Questa sorte di racconti divenuti essenziali del
l possesso di una bella regina. Ma questo punto dell’azione viene dal
poeta
raffreddato colle pedanterie. Si sente cantare qu
in dote. Ma vaglia il ver; benchè non sia gentile, Benchè sia mal
poeta
e peggior musico, Zotico, seccator, bugiardo e
il merito di prevenire l’uditorio sul carattere del protagonista. Il
poeta
con altre pennellate ancora avviva il ritratto di
ja soy. Ma in fine che brami? si dice a Chimene; ed ella presso il
poeta
Francese risponde, Le poursuivre, le perdre, &
travaganze, gli errori e l’ignoranza di Calderon. Senza dubbio questo
poeta
(per accennarne alcuna cosa in generale prima di
orre la sfera dell’ aria contro l’umano vascello del di lui corpo. Un
poeta
più sobrio avrebbe ad un moribondo risparmiato al
li vien dato ad intendere essere immagine di una bellezza estinta. Il
poeta
riconduce lo spettatore a Gerusalemme ad ascoltar
restando adempiuto l’ influsso. Ed in ciò ancora è da riprendersi il
poeta
; perchè in vece di prefiggersi l’insegnamento di
da Gerusalemme a Menfi e da Menfi a Gerusalemme, la cura puerile del
poeta
di accreditar l’errore volgare dell’influsso? Ben
spia. Quest’ intrigo riesce piacevole, e sarebbe a desiderarsi che il
poeta
avesse renduta più verisimile la pratica della ci
ecitata spesso all’improvviso. Ma in questa si vuole osservare che il
poeta
per sostenere il sentimento opposto introduce un
o nel 1681, e tutti si rivolsero a lui, perchè succedesse all’estinto
poeta
nel comporre gli autos sacramentales; ma egli ris
i ghiribizzi e di agguindolamenti. 107. Nicolas Fernandez de Moratin
poeta
non volgare e scrittore elegante anche in prosa p
rias duelete de mi, no me dexes presa en Benamexi. 113. Il
poeta
nel fervore della passione si è quì permesso una
breo. Fu solo sotto il dominio di tali nazioni che fiorì colà qualche
poeta
drammatico della nazione Ebrea. Tale fu un Ezechi
ndadaria. Alluse a questo teatro e ad altre antichità di Murviedro il
poeta
Leonardo Argensola quando scrisse: Con marmoles
vversi allo spettacolo teatrale. Egli punì come reo di maestà lesa un
poeta
che in una tragedia avea inserite alcune parole i
rodotta la poesia teatrale in Roma, cioè verso l’anno 519, Gneo Nevio
poeta
nato nella Campania vi fe udire i suoi drammi tra
uso de’ versi Saturnii. Ma Cicerone osserva che Ennio, benchè miglior
poeta
di Nevio, scrivendo delle guerre Romane tralasciò
lle sue favole. Contemporaneo di Andronico e di Nevio fu Quinto Ennio
poeta
di loro più chiaro per sangue, per valore, per il
Eadem dicta, eademque oratio æqua non æque valet. Quest’insigne
poeta
de’ suoi tempi, che fu l’amico di Scipione Africa
l’artificio e i comici colori sotto altri nomi. Oltramonti il celebre
poeta
Portoghese Luigi Camoens nel suo Anfitrione conse
ata in alcune di Aristofane, cioè l’ illusione distrutta dal medesimo
poeta
. Aristofane in qualche coro ragiona a lungo delle
starsi, come converrebbe, l’una e l’altra concordemente alle mire del
poeta
. Scorgesi da qualche commedia moderna l’effetto d
loro Grazioso quasi sempre narri al popolo ascoltatore i disegni del
poeta
. Moliere stesso nell’Avaro introduce Arpagone che
ia perchè non voglia mentire manifestamente, ovvero perchè intenda il
poeta
mostrare ch’ella siasene dimenticato, e si salvi
he deridono i buoni, e si animano a continuare nelle loro infamie. Il
poeta
acconciamente la mette in vista per insegnare a d
nte innamorata, e di un giovane di lei amante. Questo valoroso comico
poeta
non ha bisogno di perdersi in episodj. Corre allo
vi manchino forse de’ versi detti da Simo prima di partire, o che il
poeta
abbia contato sull’indulgenza dello spettatore. L
e per lo stile, è questa commedia noverata tralle buone, e fu cara al
poeta
che la compose. I Prigioni. Tralle antiche comme
le stesse trappole servili tendono a un oggetto nobile e lodevole. Il
poeta
l’avea prevenuto nel prologo: “Non troverete (egl
porre un opuscolo per isceverarle. Certo Plauzio, secondo lui, antico
poeta
comico scrisse diverse commedie, le quali dal di
ntes, appartengano a Marco Acutico70. Certo è però che Plauto miglior
poeta
che mercatante caduto in miseria e postosi a lavo
iena d’immagini forti e di metafore ardite. Si trova fra Turchi alcun
poeta
che passa per eccellente. Saadi autore del Gulist
n latino. Ibraim Gran Visir e genero dell’imperadore Acmet III, fu un
poeta
che ne’ versi fatti da lui per la sultana che poi
lo, e le mi inchino di nuovo. Prima della sua partenza da Parigi, il
poeta
Isaac Du Ryer (Le tems perdu, pag. 65) le present
blioteca Nazionale di Torino. Il De Somi, mantovano, fu autor comico,
poeta
e impresario di compagnie comiche, come rilevasi
a dar tempo alli spettatori di poter capir comodamente i concetti del
poeta
, et gustar le sue sentenze, non sempre comuni, e
sciocco, oltre al risponder mal a proposito [il che gl’ insegnarà il
poeta
con le parole] bisogna che a certi tempi, sappia
o comporta, ouer mordersi un dito per isdegno, et simili cose, che il
poeta
, nella testura della fauola, non puo esplicatamen
ra, tal che non induca tedio a gl’ ascoltanti, et in somma si come il
poeta
con il soggetto uerisimile, et artificioso, et co
d’anima siamo composti noi : l’ una di queste parti principali è del
poeta
, et l’altra è dello histrione. i mouimenti del qu
altri aparati dimane ; hora circa al modo del uestirle dico che se il
poeta
, ui haurà introdotto alcuna deita, od’ altra noua
o il nome di pastore tutti gli huomeni ? Ver. Anzi nò, per che se il
poeta
u’ introducesse [come sarebbe per essempio] una m
enti di chi ui recita, alla grauità che con li uersi li haurà dato il
poeta
. Mass. Io non credo, che sia possibile assegnar p
, quei modi de prologhi usati da gl’ antichi, cioè che in persona del
poeta
, eschi uno, togato, Et laureato, il cui habito ri
nando de gl’ intermedij uesibili] dico, che quello che in persona del
poeta
fauella ; ha da rizzare sempre il suo ragionament
to di refrigerio alle menti de gli spettatori ; et si anco per che il
poeta
[come ui cominciai a dir hieri] si serue di quell
lagrimante che distrugge l’unità dell’interesse contro l’oggetto del
poeta
: se le comiche dipinture non contrastano con situ
affettazione, e fa perder di vista i personaggi imitati palesando il
poeta
. Filippo Nericault des Touches nato in Tours nel
e in seguito l’Amante misterioso che cadde affatto, ed appena potè il
poeta
consolarsi coll’applauso che ottenne la sua pasto
di tale Don Chisciotte poetico allude all’avvenimento di m. Maillard
poeta
brettone, il quale avendo pubblicate alcune poesi
carcerazione. Dami se n’era scusato sulla difficoltà che incontra un
poeta
a farsi luogo nella corte dove al suo dire, Nous
ra che il malvagio è troppo abbellito dallo spirito che gli presta il
poeta
per renderlo simile agli originali francesi e a’
voi convengo. Meraviglioso in tutto è il secol nostro. M. Dorat noto
poeta
morto nel 1780 di anni quarantasei coltivò anche
li sciocco e vano; mentre il marito disegna di concederla ad un altro
poeta
più meritevole, e dell’avviso del padre è la giov
ntica e moderna nella sessione VI: Osservo ne’ Francesi piuttosto un
poeta
il quale recita le sue poesie, che un attore che
l difetto a un attore, non dovendo egli pensare nè a se stesso, nè al
poeta
, nè allo spettatore, ma unicamente all’affetto ch
atirico aveva detto che faceva molto onore al suo stato, ispirò ad un
poeta
anonimo i seguenti versi : Ciavarelli met tant d
Sudicio. Nacque a Firenze l’agosto del 1756, e fu barbiere, comico, e
poeta
. Nella prefazione alle sue Rime, scritta da Arpal
alzare un teatro stabile secondo l’architettura diretta dallo stesso
poeta
; e furono eseguite a maraviglia, essendosi l’iste
sica da Alfonso dalla Viola ferrarese nel 1555, il celebre letterato,
poeta
e orator grande, Alberto Lollio ferrarese coll’Ar
ricchire e nobilitar la poesia castigliana, l’andaluzzo Herrera, buon
poeta
e felice imitator del Petrarca. Occupa (dice Apos
maschere; e pur tra queste cominciò l’opera. Orazio Vecchi modenese,
poeta
insieme, e maestro di cappella, spinto dal felice
gni sua parte perfettissimo in se medesimo, come per l’invenzione del
poeta
eziandio ec.» Indi il gran duca di Toscana lo fec
zie de’ Professori del Disegno pag. 104. A quella favola pastorale il
poeta
medesimo fece poi gl’intermedi che furono dati al
usico, delle gioie false, delle scene dipinte, e dice a se stesso, il
poeta
fa parlare Aquilio come si dee, come richiedesi a
a fuori, e che la prudenza si sforza di raffrenare, e conchiudere col
poeta
col fare scoppiar il colpo ben guidato, e mostrar
er fermo, (e ciò non pregiudicherà mai alla gloria immortale del gran
poeta
cesareo) che si fatto dramma non ha tuttavia la s
toni che corrono per l’Italia. Nacque in Napoli e nacque sobria, ogni
poeta
essendo persuaso sin dall’ incominciar del secolo
minciò a produrre le sue opere il nostro don Giambatista Lorenzi noto
poeta
de’ nostri giorni. Perito nell’arte, dotato di na
mviri, nel Turno Aricino ed altri drammi del Romano Silvio Stampiglia
poeta
Cesareo dell’imperadore Carlo VI. Le di lui favol
ne, quell’armonia, quella scelta che costituiscono il merito del gran
poeta
che gli succedette. Notabili singolarmente sono i
e ed appagare i sensi. Per riuscire nel primo lavoro, si vale il buon
poeta
di un’ azione importante ma semplice per dar camp
o nella poesia melica che niuno più riempie; là dove se altro moderno
poeta
, e grande ancora, tu ti finga di non avere esisti
etastasio il confronto con Cornelio, con Racine e con qualunque altro
poeta
tragico. I suoi caratteri non cedono per l’ esatt
spargete Sopra lui fiori, e del vivace alloro Onorate l’altissimo
poeta
. Seguaci ebbe questo valorosissimo ingegno nel
rodotta la poesia teatrale in Roma, cioè verso l’anno 519, Gneo Nevio
poeta
nato nella Campania vi fe udire i suoi drammi tra
usò de versi Saturnii. Ma Cicerone osserva che Ennio, benchè miglior
poeta
di Nevio, scrivendo delle cose Romane tralasciò l
lle sue favole. Contemporaneo di Andronico e di Nevio fu Quinto Ennio
poeta
di essi più chiaro per sangue, per valore, per il
’azione di quella di Euripide e delle Troadi di Seneca. Certamente il
poeta
Leccese non tradusse letteralmente la greca trage
. Eadem dicta, eademque oratio aequa non aeque valet. Questo insigne
poeta
de’ suoi tempi che fu l’amico di Scipione Affrica
l’artifizio e i comici colori sotto altri nomi. Oltramonti il celebre
poeta
Portoghese Luigi Camoens nel suo Anfitrione conse
vata in alcune di Aristofane, cioè l’illusione distrutta dal medesimo
poeta
. Aristofane in qualche coro ragiona a lungo delle
starsi, come converrebbe, l’una e l’altra concordemente alle mire del
poeta
. Scorgesi da qualche commedia moderna l’effetto d
loro Grazioso quasi sempre narri al popolo ascoltatore i disegni del
poeta
. Moliere stesso nell’Avaro introduce Arpagone che
erchè non voglia mentire manifestamente, ovvero sia perchè intenda il
poeta
mostrare ch’ella siesene dimenticato, e si salvi
che deridono i buoni e si animano a continuare nelle loro infamie. Il
poeta
acconciamente la mette in vista per insegnare a d
vi manchino forse de’ versi detti da Simo prima di partire, o che il
poeta
abbia contato sull’indulgenza dello spettatore. L
lo stile, è questa commedia noverata tralle buone, e fu molto cara al
poeta
. I Prigioni. Tralle antiche commedia rispettate
le stesse trappole servili tendono a un oggetto nobile e lodevole. Il
poeta
l’avea prevenuto nel prologo: « Non troverete (eg
porre un opuscolo per isceverarle. Certo Plauzio, secondo lui, antico
poeta
comico, scrisse diverse commedie le quali dal di
ientes, appartengano a Marco Acuticoa Certo è però che Plauto miglior
poeta
che mercatante caduto in miseria e postosi a lavo
na parte si vedeva la figura di Nevio animata coll’iscriziionz Nevius
poeta
Cap.; era dall’altra un lupo che teneva sotto un
assomigliano ad Edipo e ad Ippolito? Il nolano Luigi Tansillo celebre
poeta
fu il primo nel secolo XVI a produrre una specie
io fratello di Benedetta con Clelia Farnese. Alberto Lollio ferrarese
poeta
e oratore grande scrisse l’Aretusa altra pastoral
rando quello che si tralascia. Mirabili sono fin anco i trascorsi del
poeta
, voglio dire alcuni pensieri più studiati, i qual
ostra gl’interni movimenti se non col pianto che le soprabbonda, e il
poeta
fa che Dafne gli vada disviluppando: Tu sei piet
Coltura delle Due Sicilie. b. L’esgesuita Saverio Bettinelli celebre
poeta
del secolo XVIII errò ancora nel credere che quel
egno di arricchire, ed elevare la patria poesia Fernando Herrera buon
poeta
Andaluzzo, e sovente armonioso e felice imitatore
gna) entrandovi assonanti, consonanti e versi sciolti ad arbitrio del
poeta
. Nè anche si rappresentò. Lotta in essa &c.
a. La commedia è fischiata, e non se ne vendono le copie impresse, il
poeta
perde il prezzo convenuto, e si dispera, il perfi
soccorso di un ricco uomo dabbene impietosito, la famiglia del tapino
poeta
sarebbe perita nell’indigenza. La locuzione è pro
sebii, morì quasi nonagenario in Taranto: Marcus Pacuvius Brundusinus
poeta
Romæ picturam exercuit, & tabulas vendidit. I
medie Greche cui in vano cercano di emulare“. Orazio, giudiciosissimo
poeta
e precettore (scrive Anton Maria Salvini) rende r
ofecto tota hæc fabula præter cæteros argutatur, imò tumet, & cum
poeta
nubes & inania captat . . . Ejusmodi nimirum
ibia le cantava65. Visse almeno fino all’anno di Roma 546. GneoNevio,
poeta
campano, o sia nativo della Campania, il quale mi
o composto da’ lui medesimo, che Aulo Gellio ci ha conservato. Questo
poeta
col tradurre e imitare i greci, ne trasse lo spir
scorse tutta la Commedia con somma continuata ammirazione del vecchio
poeta
. Ma poteva mancar d’incantar un consumato e dotto
ne della Medea, del Tieste, e del Catone di Curiazio Materno, celebre
poeta
e giureconsulto; in Plinio secondo, delle favole
questa bellissima tragedia, diremo liberamente, che in ciò si vede il
poeta
che parla, mentre ogni uomo di gusto avrebbe volu
estremo periglio E’ il consiglio miglior d’ogni consiglio. L’istesso
poeta
Italiano ne ha tratta ed espressa facilmente un’a
A taluno parrà soverchio lunga; ma se in qualche parte é permesso al
poeta
drammatico di adornare ed esser pomposo, egli é i
parem Regale munus? Me. Aut tuam mortem, aut meam. Venuto Ercole, il
poeta
fa ch’egli intenda lo stato del regno, e voli a t
hanc fugio, et hoc caelum, et deos etc., e ciò fu pure dall’istesso
poeta
cesareo imitato, e forse con più energia: Dem.
ublimis agit Fortuna metus, pur leggiadramente imitato dal nostro
poeta
drammatico: Se a ciascun l’interno affanno Si ve
odie, Per altro nome tali favole si chiamavano rintoniche da Rintone,
poeta
tarentino, che le inventò. La commedia latina fu
ebii, morì quali nonagenario in Taranto: «Marcus Pacuvius Brundusinus
poeta
Romae picturas exercuit, tabulas vendidit. Inde T
avvenuto con Cecilio , si voglia intendere di qualche altro rinomato
poeta
che allor ci vivesse, o deesi dire col non men do
e greche, cui in vano cercarono di emulare». «Orazio, giudiciosissimo
poeta
e precettatore ( scrive Anton Maria Salvini ) ren
la Vicente che altre ne scrisse ancora di propria invenzione. Il buon
poeta
Luigi Camoens scrisse un Anfitrione, e un’altra f
i fuerte llegàre. Frattanto il vizio radicale della favola rende il
poeta
incerto tra la decenza e la verisimiglianza, le q
nel 1635 d’anni settantatré. L’antica e la moderna Europa non vide un
poeta
teatrale più fecondo di Lope. I venticinque volum
ultima é fantastico il carattere del protagonista. Finalmente il buon
poeta
Luperzio Leonardo di Argensola nato nel 1565, ess
zione di definire ogni aspetto, ogni ‘attore’ del teatro musicale: il
poeta
, il musicista, il cantante, il ballerino, l’archi
orrono spesso sotto la penna di Planelli, fermamente convinto che «il
poeta
, non meno che l’oratore e ‘l cristiano filosofo,
ello che hanno le medesime parole nell’ordine, che ad esse assegnò il
poeta
» (III.III.18); di nuovo, veniva sottolineato il p
ovo, veniva sottolineato il primato o almeno la corresponsabilità del
poeta
, di cui troppo spesso musicisti e cantanti pareva
luzza. Lo spettatore sdegna in sentire il maestro di cappella far del
poeta
. Senza che, tali aggiunzioni distruggono la misur
e ci rende curiosi del proseguimento» (VI.II.3). Ancora una volta al
poeta
spettava la funzione di guida: Planelli chiedeva
posizione del ballo teatrale fosse addossata, non al ballerino, ma al
poeta
, assistito bensì dal primo» (VI.II.5). A chi sosp
a» (VI.II.11), torna più volte in queste pagine, insieme a quello del
poeta
e storico Louis de Cahusac, che aveva tra l’altro
55 fece la musica al Sacrifizio, dramma pastorale d’Agostino Beccari,
poeta
ferrarese. Nel 1563 lo stesso Viola messe in musi
usica L’Aretusa d’Alberto Lollio, altro celebre letterato ferrarese e
poeta
, il qual dramma fu nel medesimo anno rappresentat
Roma. [Sez.I.1.0.15] Anche Modena ebbe in quel secolo Orazio Vecchi,
poeta
insieme e maestro di cappella, che si distinse ne
re, tendendo alcune alla mozione di tale o tal altro affetto, che dal
poeta
sia stato subordinato al principale. E però tutte
rirgli la pena, nel soccorrerlo. Se dunque un oratore, un pittore, un
poeta
elegga questo suggetto e lo presenti con energia,
oesia: e così cercando d’evitare un difetto incorsero in un altro. Il
poeta
che voglia tenere un giusto mezzo in questo cammi
un ternario, ben lega col primo, come nell’appresso esempio d’anonimo
poeta
: Giungano a te, Signor, Questi d’un puro cor Vot
ra rimati. Nell’unione di questi due versi, e nell’uso della rima, il
poeta
non è noiato da alcun precetto; e purché abbia ri
ntrodurre ne’ melodrammi quante bizzarre scene potessero. Oggi, se il
poeta
aspira a’ suffragi delle persone di buon senso, d
esige dal maestro di cappella, proseguiamo a vedere ciò ch’esige dal
poeta
, esponendo qual luogo si convenga a’ recitativi e
da ciò insomma che fu trattato nell’antecedente recitativo, o che dal
poeta
si suppone d’essere stato trattato dietro alla sc
tti. Ma nelle arie particolarmente esse non debbono entrar mai, se il
poeta
non voglia estinguere nell’animo nostro tutta l’e
o si amino scambievolmente e si trovino sul procinto di separarsi. Il
poeta
si è talmente investito di quello stato, ch’egli
sta, come in simili casi ha con eterna sua lode praticato il valorose
poeta
. Ma in questo egli ha voluto che Matusio, non già
e vera folle, ridurrebbe gli uomini all’infelice stato d’inazione. Il
poeta
drammatico non dee spacciar troppe massime. Il su
istruzione. Un dramma intarsiato di massime scopre l’inespertezza del
poeta
, il quale non sapendo dare all’azione quel colore
enti delle persone drammatiche, non principi generali, non tesi. E il
poeta
non si lasci sorprendere al Quadrio il quale asse
ttore) è menato al teatro dal desiderio di farsi quel capitale, né un
poeta
degno di premere le vestigia di Sofocle, vuol der
tetico nel recitativo, nulla restasse ad aggiugnere nelle arie? Ma il
poeta
non dee consumare nel recitativo gli estremi sfor
produrre un tal’ effetto non contribuì poco l’attenzione, ch’ebbe il
poeta
d’evitare in tutte le arie que’ difetti di cui qu
ui qui ragioniamo. [Sez.II.7.2.15] Un’altra avvertenza vuole avere il
poeta
intorno alla materia propria delle arie, e si è c
iuttosto, come sarìa di ragione, alla seconda parte, bisognerà che il
poeta
soffra in pace un tal sopruso, e speri intanto ch
la musica teatrale [Sez.III.0.0.1] Il melodramma composto così dal
poeta
passa nelle mani del maestro di cappella. Le nost
stra; avvegnaché troppo inverisimil sarebbe, e contro l’intenzion del
poeta
, che un personaggio pronunziasse così fil filo un
ello che hanno le medesime parole nell’ordine, che ad esse assegnò il
poeta
. Pensa oramai per te s’hai fior d’ingegno se qu
luzza. Lo spettatore sdegna in sentire il maestro di cappella far del
poeta
. Senza che, tali aggiunzioni distruggono la misur
far comprendere quanto sia questa necessaria all’opera in musica. Il
poeta
e ‘l maestro di cappella, quando pure avessero co
erate da straniere nazioni. Quindi, per conchiudere colle parole d’un
poeta
pittore, Bisogna, che i pittor sieno eruditi, Ne
e? Il suggetto della danza vuol esser tratto da quelle azioni, che il
poeta
drammatico suppone che accadano negl’intervalli d
he passa tra l’primo e l’secondo atto dell’Achille in Sciro, finge il
poeta
che Arcade seguace d’UIisse faccia dalle navi tra
posizione del ballo teatrale fosse addossata, non al ballerino, ma al
poeta
, assistito bensì dal primo. Niuno meglio dell’aut
e l’altro intervenga. E dall’altra parte il ballerino additerebbe al
poeta
quello che non si può graziosamente esprimere col
mile attacco alla danza; la qual cosa non sarà difficile a un accorto
poeta
. Ma quando la favola ne porgesse l’occasione in m
rpo si compongono un visibile parlare (come lo chiama il nostro primo
poeta
) e un copioso vocabolario di tutto ciò che vien l
, le loro usanze, si sono mutati a talento d’un tragico o d’un comico
poeta
. Di ciò molti esempi ne somministra la greca stor
eneral rivoluzione nel costume delle donne francesi109 , e un tragico
poeta
riformare uno de’ maggiori monarchi del mondo, ab
non comuni talenti. Il direttore dell’opera in musica dee regolare il
poeta
drammatico, i maestri della musica e de’ balli, l
, come potrà erigersi in lor direttore? Come si accorgerà egli, se il
poeta
o il pittore abbia o no osservate le leggi della
uanto la luna co’ granchi. La cantatrice priverà di sua protezione il
poeta
, se nelle arie di lei avrà messi tai sentimenti c
rnere nelle commedie di Terenzio. Nell’Andria, a cagion d’esempio, il
poeta
espone come cosa indifferente l’illecito commerci
ario che badi il direttore, quanto che spesse volte è dimenticata dal
poeta
drammatico. In generale que’ vizi enormi, e che m
o nella tragedia; nella commedia, o sia nell’opera comica, un accorto
poeta
non concederà loro mai luogo. Al contrario i legg
ntrar solo nella commedia; nella tragedia non mai. Se un mal avvisato
poeta
pensasse esempigrazia di soggettare al comico ris
ateria non di spavento, ma di riso agli ascoltanti, che vedrebbero il
poeta
intimorito da que’ leggieri difetti, ed affannato
tto alla compassione ed al soccorso altrui? Qual ragione ha l’inumano
poeta
d’aggravare il peso della loro miseria? [Sez.VII
ravare il peso della loro miseria? [Sez.VII.3.0.18] Non solamente il
poeta
dee rispettare alcuni difetti a cui soggiace l’um
ale, che cavato avrebbono Aristotile del seminato. Egli è vero che il
poeta
, non meno che l’oratore e ‘l cristiano filosofo,
un filosofo, che prendesse il tuono d’oratore, altrettanto il sarà un
poeta
, che cambi in pergamo il teatro, o che, entrato i
corga che si cerchi anzi d’istruirlo che di dargli solazzo. Breve, il
poeta
drammatico non dee metter la morale in precetti m
are la lama» (allude ironicamente al cómpito del critico di fronte al
poeta
: è citazione comunissima, che si ritrova per esem
degli Angioli (Ebola 1705 – Napoli 1783), che era stato in giovinezza
poeta
di qualche fama presso la corte di Vienna. [comm
Teatro nel Rinascimento cit., pp. 228-239. [commento_Sez.I.1.0.12] •
poeta
ferrarese: la favola pastorale Il Sacrificio (o I
ga poi (da non confondere con l’omonimo figlio, 1573-1630, cantante e
poeta
, autore del libretto dell’Orfeo monteverdiano): u
ie di egloghe); Ottavio Rinuccini (Firenze 1562 – 1621), il prolifico
poeta
del gruppo, autore dei libretti delle due opere d
[commento_Sez.I.1.0.22] • Apostolo Zeno: Zeno, Venezia 1668 – 1750,
poeta
cesareo alla corte di Vienna tra 1718 e il 1729,
l’abate Frugoni: Carlo Innocenzo Frugoni (Genova 1692 – Parma 1768),
poeta
e professore di retorica, protagonista della vita
ffei: il veronese Scipione Maffei (1675 – 1755), archeologo, storico,
poeta
, autore di una Merope (1713) composta a gara con
i (Bologna 1692 – 1777) non è da confondersi col fratello Giampietro,
poeta
e pittore menzionato sopra da Planelli. Cap. V
ini (1743) aveva tra l’altro censurato questa imitatio virgiliana del
poeta
veronese: cfr. C. Viola, La tragedia degli inveri
o una corda allo scopo di dilettare con la variazione della voce». Al
poeta
Timoteo di Mileto (446 a.C. – 357 a.C.) è attribu
ato Louis de Cahusac (Montauban 1706 – Parigi 1759), autore teatrale,
poeta
, librettista, è qui annoverato per La danse ancie
ut versis discedat frontibus».La mutazione di scena che qui indica il
poeta
era dagli antichi eseguita nel fine del dramma qu
allo stesso Bartoli traggo il seguente sonetto, tributo d’un illustre
poeta
a’degni pregi offerto di questa valorosa ed inimi
un di per Adriano, lasciò in un mar di pene l’affannato core di quel
poeta
, che perso nel suo amore, le mandò quel Sonetto,
davvero. Questa figura così vaga, così gentile, intorno alla quale il
poeta
ha speso un largo tesoro di grazia e di bellezza,
rcitarsi in dettar poesie di ogni genere e di ogni metro. Recatosi il
poeta
improvvisatore Pistrucci a Viterbo, a darvi accad
ili a quelli che producevano fra loro le medesime cose. Gli uffizi di
poeta
, di musico, di cantore, di legislatore e di filos
ed alla sussistenza delle nazioni: ond’è che la persona del musico o
poeta
era tenuta dal popolo insomma venerazione, e rigu
a medesima lo era presso agli antichi. La terza, che non avendo né il
poeta
né il musico alcuna ingerenza negli affari dello
venir al paro coi segni celesti, appur inalzando altari al nome d’un
poeta
, o coniando le pubbliche monete colla sua immagin
a musica più bella che si canti nelle lingue viventi, né il più bravo
poeta
dramatico-lirico della Europa, né l’ampiezza e ma
invano Pratina e Pindaro, e Lampro, e qualche altro celebre musico e
poeta
mossero guerra al nascente corrompimento; gli sfo
grifizio. Il quale atteggiamento viene maravigliosamente espresso dal
poeta
con questo verso: «ὒὗ, ὒὗ, ὒὗ, ὒὗ, ὒὗ, ὒὗ.» dov
n precisione il tempo non doveva far altro che seguitar alla cieca il
poeta
. La qual cosa non osserva da noi, poiché ignorand
e del quale si troverebbe esattamente aver corrisposto al pensier del
poeta
. Tutto ciò che il musico poteva metter del suo, e
vimento più veloce o più tardo; sebbene anch’esso veniva indicato dal
poeta
o col senso delle parole esprimenti lentezza, e v
o imagine, nascono all’opposto due linguaggi diversi, quello cioè del
poeta
e quello del musico, ciascuno dei quali, cercando
ano. Ciò nonostante, i Nomi, ovvero siano cantilene religiose di quel
poeta
, erano, al dire di Plutarco, rimessi e tranquilli
citar versi, per quella specie di canto con cui si declamano; ed ogni
poeta
dice de’ suoi versi, io canto. Perchè poi non pot
il giovane volle pubblicarla nel 1588 sotto il nome di Lepido comico
poeta
antico. Alberto da Eyb ne inserì molti squarci ne
d’Orfeo, cose che passano negli atti precedenti, e l’ammazzamento del
poeta
amante eseguito nel quinto dalle Baccanti, esigon
i. Due altre azioni teatrali volgari leggonsi nelle Rime del Notturno
poeta
Napoletano, le quali appartengono a questo period
nibus atris: Inficit aspectu quicquid conspexit acerbo. 52. Fu
poeta
, filosofo, istorico, giureconsulto e musico, se c
genza per esser uscita da un uomo di sessantanove anni. Quest’insigne
poeta
é morto nel 1765. Un’altra tragedia ha data alle
que atti tener attenti e sospesi gli animi degli spettatori. Rowe, il
poeta
tragico più pregiato in Inghilterra dopo Shakespe
ararli, acciocché mostrassero di avvenire naturalmente, non perché il
poeta
ne abbisogna. Quando l’arte si mostra più della n
ì a bell’agio come si sarebbe nel bel mezzo della commedia256. Ma il
poeta
che fa più onore alle scene tedesche, si é il pat
e inglesi e francesi. Il re di Danimarca, che ha premiato questo buon
poeta
con una pensione considerabile, ha parimente isti
tragicamente, il critico non ha dritto di mostrar un altro cammino al
poeta
, se non allora che gli ha provato con principi in
in quello che ha scelto. Ma nel presente caso é il critico, e non il
poeta
, che ha perduto di vista i principi della drammat
ue procede per gradi ne’ lavori dell’ingegno, ed è naturalmente prima
poeta
che filosofo. Perciò s’incontra da per tutto la p
andi fabbriche mirabilmente variato Omero, non sembri paragonabile un
poeta
limitato e non, rare volte ridotto a ripetere le
dì natalizio di Francesco da Este duca di Modena scrisse il medesimo
poeta
, in cui cantavano varie deità. Precede i recitati
tireggiato da Benedetto Menzini sotto il nome di Curculione a Egli fu
poeta
nella corte di Toscana, e morì all’improvviso nel
ena si sa che si rappresentarono. Anche il Lemene cavaliere lodigiano
poeta
non dispregevole ad onta de’ difetti del suo temp
compose melodrammi non cattivi. Ne compose anche il Capece, il Minato
poeta
della corte di Vienna, ed Andrea Perruccì sicilia
ure non furono se non che piccioli dialoghi, ne’ quali confabulava il
poeta
e qualche pastorella. Tale fu quella di Paulet e
» Secondo il Loehner, « la casa di Giuseppe Imer a S. Samuele, ove il
poeta
fu ospitato per più d’un anno, pare la stessa, in
a Palestina dominassero i greci e i romani. E allora vi fiorì qualche
poeta
drammatico ebreo, come Ezechiele citato da autori
ondadari. Alluse a questo teatro e ad altre antichità di Murviedro il
poeta
Leonardo Argensola quando scrisse. «Con marmoles
o della gloria nell’olimpiade LXXXI, quando cominciò a fiorir Cratino
poeta
di stile austero, mordace e forte ne’ motteggi, d
Cratino che visse novantasette anni, fu seguito, ed imitato da Eupoli
poeta
più grazioso, il quale compose diciassette commed
assomigliano ad Edipo o ad Ippolito? Il Nolano Luigi Tansillo celebre
poeta
fu il primo in questo secolo a dare una specie di
ratello di Benedetta con Clelia Farnese. Alberto Lollio pur Ferrarese
poeta
e orator grande scrisse l’Aretusa altra pastorale
rando quello che si tralascia. Mirabili sono fin anco i trascorsi del
poeta
, voglio dire alcuni pensieri più studiati, i qual
stra gl’ interni movimenti se non col pianto che le soprabbonda, e il
poeta
fa che Dafne gli vada disviluppando: Tu sei pie
segno di arricchire ed elevare la patria poesia Fernando Herrera buon
poeta
Andaluzzo e sovente armonioso e felice imitatore
Cajo Tizio (diverso dall’oratore soprannomato) secondo Orazio fu buon
poeta
lirico e scrisse ancora tragedie: Ovidio fece una
o se non di aver prodotto Cajo Caligola, fu parimente orator grande e
poeta
esimio, e tralle altre sue fatiche letterarie com
te le tragedie la Medea, il Tieste, il Catone, il Domizio del celebre
poeta
e giure-consulto Curiazio Materno. Oltre al nomin
i Diomede; ma, oimè! l’uomo di buon gusto e discernimento quì vede il
poeta
, quando aspettava di vedere quella medesima madre
acerare fin anche le loro sedi, e temendo (dove giugne il delirio del
poeta
!) che vi abbia a rimaner qualche luce, . . . .
luno parrà soverchio lunga; ma se in qualche occorrenza è permesso al
poeta
drammatico di adornare ed essere pomposo, egli è
em Regale munus? Meg. Aut tuam mortem, aut meam. Venuto Ercole il
poeta
fa che egli intenda lo stato del regno e voli a t
Fortuna metus! pure leggiadramente recato in Italiano dal medesimo
poeta
Cesareo: Se a ciascum l’interno affanno, Si v
emporanei, tra’ quali vuolsi che siasi distinto nel passato secolo il
poeta
Poot, hanno recitate ancora favole sceniche, nond
imo posto a la Commedia Italiana. In una favola intitolata Proteo, un
poeta
anonimo tessè un ampio elogio di lei, nel 1725, a
eplicare i colpi, παισον διπλῆν? La fatalità, l’oracolo discolpava il
poeta
presso i Greci; ma avrebbe Sofocle indebolito il
fante suo figliuolo chiamato in giudizio e accusato di fatuità; ed il
poeta
, per convincere i giudici della falsità del l’acc
cle, dovette essere di attori ancor meno qualificati ma necessarii al
poeta
per tessere e condurre con più agevolezza e veris
orpo del lacerato Ettore. Non era adunque una coda oziosa apposta dal
poeta
alla precedente tragedia Ajace, come diceva il si
estemporanei, tra’ quali vuolsi che siesi distinto nel secolo XVII il
poeta
Poot, recitarono ancora favole sceniche; nondimen
tale della Dalmazia, nel 1832. Mia madre, nipote del conte Cesarotti,
poeta
e letterato padovano, seguì sempre suo marito nel
i…. a viver che resto quassù ?… » E felice è stata l’ispirazione del
poeta
di chiuder l’evocazione de’personaggi ne’ quali i
ndonò il teatro alla chiusura del 1759 con mille lire di pensione. Un
poeta
anonimo ha detto : Coraline, toujours nouvelle d
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