di Venezia dal Collinetti. Il Goldoni, descrivendo a parte a parte i
personaggi
di quella Compagnia nel vol. XIII dell’ edizione
i Zanni ; poichè avea moltissima grazia, e contraffaceva assai bene i
personaggi
ridicoli, e soprattutto era ammirabile nelle scen
igente imitazione de’ volti, de’ vestimenti, e delle divise usate da’
personaggi
tratti dalla storia, dalle poesie Omeriche e dall
ostra con maggiore evidenza che la maschera si usò per bene imitare i
personaggi
, quanto la commedia. Questa che alla prima satire
personaggi, quanto la commedia. Questa che alla prima satireggiava i
personaggi
viventi, come Cleone, Lamaco, Demostene, Nicia, S
parole. Cessò di poi nella commedia nuova il fine di rassomigliare i
personaggi
satireggiati, e restò solo quello di coprire gli
deformi, aliene dall’ essere umano. Ed a questo tempo si rapportano i
personaggi
descritti da Luciano145 mostruosamente lunghi con
schera nata solo a mostrare il vero, benchè piu non rassomigliasse a’
personaggi
conosciuti, copiò al naturale i volti umani segue
ligente imitazione de’ volti, de’ vestimenti e delle divise usate da’
personaggi
tratti dalla storia, dalle poesie Omeriche, e dal
ostra con maggiore evidenza che la maschera si usò per bene imitare i
personaggi
, quanto la commedia. Questa che alla prima satire
personaggi, quanto la commedia. Questa che alla prima satireggiava i
personaggi
viventi, come Cleone, Lamaco, Demostene, Nicia, S
deformi, aliene dall’essere umano. Ed a questo tempo si rapportano i
personaggi
descritti da Lucianoa mostruosamente lunghi con u
schera nata solo a mostrare il vero, benchè più non rassomigliasse a’
personaggi
conosciuti, copiò al naturale i volti umani segue
alle ore tre, pronunziando a stento col labbro agonizzante il nome di
personaggi
drammatici che gli rammentavano i suoi più lusing
a commedia, particolare fatica di lui, nella quale sosteneva parecchi
personaggi
, parlava più dialetti, e faceva mille giuochi cap
riali moderne. Nel vasto numero delle riferite commedie erudite, i
personaggi
intenti ad imitare con verità le azioni civili, c
r valersene nelle tragedie e nelle commedie. I moderni coprono alcuni
personaggi
comici di maschere che imitano piuttosto il sembi
eriali moderne. Nel vasto numero delle riferite commedie erudite i
personaggi
intenti ad imitare con verità le azioni civili, c
o, per valersene nelle tragedie, e commedie. I moderni coprono alcuni
personaggi
comici di maschere che imitano piuttosto il sembi
a più spropositata delle favole del Virues. Ad eccezione di uno o due
personaggi
che poco figurano nella multiplicità delle azioni
scene sconnesse, improprie, talvolta buffonesche, talvolta atroci. I
personaggi
per lo più sono inutili ed episodici; le inconseg
perfetta una tragedia, in cui Seleuco, Carchedonio, Pirro e Ismeria,
personaggi
totalmente oziosi, la colmano sino alla noja di d
acconti gratuiti e seccanti? E’ argomento di perfezione, che mentre i
personaggi
subalterni cicalano a dismisura, Elisa, figura pr
zione del Sejano) di rispettar la verità della storia, la dignità de’
personaggi
, la gravità dello stile e la forza de’ sentimenti
ò strana cosa che egli avesse voluto accozzare in un sol componimento
personaggi
allegorici, Angeli, Najadi, Bacco, Giove, Eufrosi
sufficiente per le scene inglesi. Egli volle distenderla con fatti e
personaggi
episodici, e la rendette meno rapida, e ne fe spa
omiche: ”Si contentavano prima gli autori drammatici di trarre i loro
personaggi
ridicoli dal ceto de’ servi; ma questi baroncelli
zione del Sejano) di rispettar la verità della storia, la dignità de’
personaggi
, la gravità dello stile e la forza de’ sentimenti
ò strana cosa, ch’egli avesse voluto accozzare in un sol componimento
personaggi
allegorici, Angeli, Najadi, Bacco, Giove, Eufrosi
sufficiente per le scene inglesi. Egli volle distenderla con fatti e
personaggi
episodici, e la rendette meno rapida e ne fe spar
omiche. “Si contentavano prima gli autori drammatici di trarre i loro
personaggi
ridicoli dal ceto de’ servi; ma questi baroncelli
Scala (V. op. cit.) ella si traveste da Mercurio ; nel Ritratto fra i
personaggi
è Lesbino paggio, poi Silvia milanese ; nel resto
do. Si fe'molto notare in una vecchia commedia, L'Oggetto odiato, pei
personaggi
ch'ella rappresentava d’ambo i sessi e di più naz
a di Pedrolino, di Buratino, d’Arlechino, et altri che imitano simili
personaggi
ridiculosi, che ogni uno di questi parlano a suo
le spirito di emulazione si diedero le due donne allo studio de’ loro
personaggi
, che, a detta degli spettatori, ne uscirono due d
o Scenario : Spinette Lutin amoureux, in cui rappresentò cinque o sei
personaggi
con una verità sorprendente. Ella accoppiava un r
lla quale, sotto nome di Zanetto, rappresentava ammiratissimo diversi
personaggi
. Si diè poi a sostenere le parti caratteristiche,
r andare in Francia, mentre hauendo l’A. S. promessa quella a diuersi
personaggi
la stimerebbe resa troppo imperfetta dalla mancan
blico ; e il Mercurio di Francia dell’ottobre scrisse : « gli opposti
personaggi
ch’elle sostengono, son così al vivo rappresentat
to della sua melensaggine, riuscì, egli dice, uno de' più dilettevoli
personaggi
della commedia.
tura, e la poesia. Onde accusar il dramma musicale perché introduce i
personaggi
che cantano, è lo stesso che condannarlo perché s
el cantore. Ma nel dramma, dove né si può, né si debbe supporre che i
personaggi
abbiano la mente alienata fino a tal segno, e dov
tura del canto e dello stil musicale debba influire sul carattere de’
personaggi
. Se il canto è il linguaggio del sentimento, e de
sciolgono giammai l’animo ad un ingenuo, e facile trasporto. Siffatti
personaggi
, usando per lo più d’un tuono di voce uniforme e
pe, e simili altri fanno un gran effetto sul teatro tragico, perché i
personaggi
che imitano, parlano alla ragione eziandio, e per
che corrispondono al diverso carattere, e alla situazione diversa dei
personaggi
. Havvi una situazione tranquilla, nella quale egl
ade volte per intervalli perfettamente armonici: hanno il lor luogo i
personaggi
subalterni, che noi abbiamo supposto finora inuti
ensione. [26] Può dunque il poeta drammatico metter in bocca de’ suoi
personaggi
le similitudini, ma acciochè riescano verosimili,
lettera francese intorno al dramma intitolato l’Onfale, che due o tre
personaggi
, che parlano alla volta, e si confondono, dicendo
o grandissimo: riflettendo, che l’agitazion d’animo veemente, che ne’
personaggi
si suppone, basta a rendere se non certa almeno p
A tal fine giovano la prospettiva, e la decorazione ora rivestendo i
personaggi
di quella pompa, che l’occhio invaghisce cotanto,
effetto, se il luogo della scena non è preparato qual si conviene a’
personaggi
che agiscono, e se il decoratore non mette tal co
e l’ordine degli avvenimenti, niun carattere, ben sostenuto, quando i
personaggi
sono chimerici, niuna passione ben maneggiata, qu
osa più inverosimile, e insiem più difficile ad eseguirsi che codesti
personaggi
fantastici. Non vi par egli che l’atteggiamento,
praticato con evento felice dai più gran poeti l’uso di far morire i
personaggi
in teatro. Può addursi all’incontro l’esempio cos
rova di un prospero avvenire con le felici rappresentazioni di alcuni
personaggi
, tra cui primo quello del protagonista in La sati
ffezionati. Viveva ancora l’anno 1634. » Ma nè di questa, nè di altri
personaggi
degli Affezionati ci fu possibile dar notizie. Il
Re di Sassonia. La rappresentazione ebbe luogo il 6 di novembre, e i
personaggi
e gli attori ne furono i seguenti : Bottenigo, Pi
to. Nel carnevale del 1749 si diede « Amor non ha riguardi » di cui i
personaggi
erano Tabarino padre di Aurelia e di Florindo, Le
che il fatto aveva luogo in una grotta, prosegui notando il nome dei
personaggi
dei due sessi, che egli avrebbe rappresentato, e
nfesso che per l’ esecuzione, ammesso che l’ artista potesse fare più
personaggi
senza travestimenti, la protasi fu abbastanza ben
i, rappresentò al fianco del glorioso artista e di Virginia Marini, i
personaggi
di Paolo nella Francesca, di Pilade nell’Oreste,
dalla teoria barocca e ridicola, che per tutti i tempi e per tutti i
personaggi
ci vuole una recitazione diversa : di diverso non
ri specialmente lasciassimo a chi ne ha il cómpito di fare e creare i
personaggi
. Colla mania, che hanno avuto e che hanno certuni
varlo ! Lasciamo all’autore la grande responsabilità di creare i suoi
personaggi
; noi limitiamoci a farli parlare, camminare, e g
olmoni, rinnovantisi ogni sera, sotto le spoglie de’ molti e svariati
personaggi
del gran repertorio.
a per amore, sua particolar fatica, in cui oltre al rappresentar vari
personaggi
, cantava ariette musicali non senza grazia. Pare,
nel quale le tre sue sorelle rappresentavano bellamente i principali
personaggi
, seguito da alcune farse che riescirono assai gra
à estrema. Fuvvi parimente una danza grottesca eseguita da principali
personaggi
del l’isola, la quale consisteva nel movimento de
a tragedia che non si eleva agl’ interessi delle intere nazioni e de’
personaggi
eroici, ma si spazia entro le famiglie private, e
del Vero Amico, e vi regna tale affettata nojosa saviezza in tutti i
personaggi
e specialmente nel Figlio naturale ed in Costanza
le minutezze su gli abiti e all’affettata descrizione pantomimica de’
personaggi
muti, poco danno indizio di un ingegno investigat
iche e con giochetti puerili sulle parole, e sempre con buffonate de’
personaggi
ridicoli182. Contuttociò egli avea l’immaginazio
Oggi che siamo più lontani dalle bizzarrie della cavalleria, i di lui
personaggi
ne sembrano tutti Rodomonti, e le di lui dame tan
vava azione sufficiente pel teatro inglese; ma volendola allargar con
personaggi
e fatti episodici, parmi che ne tolse l’unità, e
na nobile in commedia. I loro predecessori contentavano di prendere i
personaggi
ridicoli fra’ servi: ma questi baroncelli odierni
del Pozzo. Col più strano anacronismo intervengono in un istesso auto
personaggi
divini ed umani divisi per climi e per tempi, com
, hebreo, che con la sua sola uoce suole rapresentar comedie di molti
personaggi
, di poter, a nostro bene placito, però andar et s
ecialmente nella farsa La Commediante, in cui sosteneva sette diversi
personaggi
, e cantava sette pezzi scelti tra i più riputati
Bartoli – che portasse in Lombardia una commedia intitolata : I vari
personaggi
di Florindo ; l’esccuzione de’ quali vedevasi da
dar per parola d’ordine agli esenti dalla guardia il nome de'migliori
personaggi
della Compagnia italiana ; oggi Frittellino, doma
ti di caratterista promiscuo, sia per la interpretazione sapiente dei
personaggi
, e per la verità della dizione, non impeccabile p
da Bergamo. Ma vedasi in margine ciò che di questi e di altri simili
personaggi
comici ridicoli scrisse il Gimma nell’Italia lett
più alle farse Atellane. a. De’ moderni Italiani sono stati molti
personaggi
o sciocchi, o ridicoli, o astuti nelle commedie i
o scenico e il vestiario degli attori, è anche l’elenco di essi e de'
personaggi
che figuravano nell’Intermedio del precipizio di
ve152 circa gli argomenti propri del melodramma e circa la natura dei
personaggi
dove si fece più diffusamente vedere che i lunghi
i egli a tali angustie ridotto, e costretto a riserbare pei due primi
personaggi
le modulazioni più vere e più appassionate, che a
ervirà di supplemento. Gli mancano parole da mettere in bocca a’ suoi
personaggi
? Basta fìngerli innamorati che larga materia di d
cie attaccate in fine delle scene, lo stesso del numero e qualità dei
personaggi
, lo stesso della maniera d’intrecciare l’azione e
nozze per finirla poi colla casa del diavolo; non avrebbe in mezzo a
personaggi
veri e reali fatto comparir fantastici amorini ch
e desiderato, che la virtù di Scipione fosse meno tranquilla, e che i
personaggi
subalterni non s’usurpassero tanta parte di quell
on quando sono vicine alla violenza, e dall’altra parte la classe dei
personaggi
illustri, a’ quali appartengono esse, è di numero
il timore di non slontanarsi troppo dal parlar familiare proprio de’
personaggi
che rappresentano, fa che i buffi non si perdano
ssero in contrario. «V’avverto che non dovete introdurre più di sette
personaggi
, né meno di cinque. Sapete qual carattere devono
na dose e la lontananza aggiustano ogni cosa. Ma che il rimanente de’
personaggi
parli assai poco, imperocché quei che mi sono toc
ta. A fine di schivar le contese fa di mestieri parimenti che tutti i
personaggi
cantino per ordine le loro ariette incominciando
vi si frammezzino arie d’impegno, né decorazioni importanti, e che i
personaggi
alla perfine si rappattumino insieme così che ogn
terpretò con maggior giustezza d’espressione e di verità i differenti
personaggi
di Sofia nei Due Sergenti, della qual parte facev
o scioglimento da ogni obbligo di servizio, o la sostituzione dei due
personaggi
. Il Fontanelli poi con lettera del 20 luglio 1691
ere poi il Tecoppa, il Pedrin, il Massinelli, il Pastizza e gli altri
personaggi
proverbiali del Ferravilla. Per parecchio tempo a
la tragedia che non si eleva agl’interessi delle intere nazioni e de’
personaggi
eroici, ma si spazia entro le famiglie private; e
del Vero Amico; e vi regna tale affettata nojosa saviezza in tutti i
personaggi
, e specialmente nel Figlio naturale, ed in Costan
e minutezze su gli abiti, e all’affettata descrizione pantomimica de’
personaggi
muti, poco danno indizio di un ingegno investigat
lla casa di Abramo, nelle selve di Faran e nella città di Carra, ed i
personaggi
che compariscono in tali luoghi, non vengono fra
e scrivono barbaramente in latino, e riducono Prisciano all’agonia. I
personaggi
introdotti sono Giavello e Francesco filosofi, Pr
sciando ogni tanto, di mostrarsi al pubblico sotto le spoglie di quei
personaggi
che più gli acquistaron fama di eletto artista.
lla casa di Abramo, nelle selve di Faran e nella città di Carra, ed i
personaggi
che compariscono in tali luoghi, non vengono fra
e scrivono barbaramente in latino, e riducono Prisciano all’agonia. I
personaggi
introdotti sono Giavello e Francesco filosofi, Pr
oichè egli mirabilmente passava dalla rappresentazione de’ più atroci
personaggi
, quali il Montalban nella Chiara di Rosemberg, e
se è indispensabile, che necessaria è la chiarezza, e che dal porre i
personaggi
in situazione ne deriva l’effetto.
di chi concerta non è di leggere il soggetto solo ; ma di esplicare i
personaggi
coi nomi e qualità loro, l’argomento della favola
e su di esso distende minutamente le sue regole, enumerandone prima i
personaggi
, assegnando a ciascuno di essi le case, prima o s
a, rassegnandosi a vedere lo sfascio della Compagnia ; chè senza tali
personaggi
essa sarebbe stata priva dell’ anima e dello spir
ocomico di buon cuore prevalse la ragione de' comici, tanto più che i
personaggi
richiesti dal Duca non lo eran per suo particolar
ta e come arlecchino. Recitava commedie in cui si trasformava in varj
personaggi
, cantando e parlando varie lingue e facendo bizza
esentazioni dovette dipoi fare non picciolo torto la introduzione dei
personaggi
buffi, i quali non bene allegavano cogli eroi e c
avrà mestieri, né di così lunghe preparazioni per dare a conoscere i
personaggi
della favola e per far, come si conviene, giocar
ralmente immortale, i Massinelli, il Pànera, il Pastizza, e gli altri
personaggi
da lui generati, troverebbero il lor posto accant
seguenti : ………………. …… ma voi non sapevate, che creando questi
personaggi
, così idealmente veri, così comici, aprivate a no
ssamente, e da un tessuto d’insipidi e freddi amori subalterni di sei
personaggi
de’ dieci che entrano nella favola. Sventuratamen
basse espressioni di Sempronio e Siface, e che i freddi amori di sei
personaggi
che gelano l’azione principale, non permettono ch
a per gli amori subalterni, non di Marzia e Giuba soltanto, ma di sei
personaggi
. Di poi l’enciclopedista fece una risposta, in cu
a forza energica dell’espressioni che non mai si smentisce in tutti i
personaggi
; e che l’espressioni che mancano di elevatezza e
o comiche che tragiche, appartengono unicamente a Siface e Sempronio,
personaggi
che Adisson volle rendere bassi e disprezzabili d
appresentata in Drury-Lane si dice ben condotta ed interessante; ma i
personaggi
subalterni parlano in essa in prosa, ed i princip
ad un dramma; ma chi rifletterà al luogo, all’entrate successive de’
personaggi
, alla mescolanza del canto alla narrazione, vi tr
atura, lo spettatore si sovviene dell’autore, lo vede passeggiar tra’
personaggi
, riflette alla realità, e l’illusione della fanta
gli altri illuminati da una luce riflessa, in questa commedia tutti i
personaggi
hanno un colorito, e un carattere vivace, e compa
ssamente, e da un tessuto d’insipidi e freddi amori subalterni di sei
personaggi
de’ dieci che sono nella favola. Sventuratamente
atta agli amori subalterni, non di Marzia e Giuba soltanto, ma di sei
personaggi
. Di poi egli fece una risposta in cui perdè di vi
della forza energica dell’espressioni non mai si smentisce in tutti i
personaggi
; e l’espressioni che mancano di elevatezza e sono
o comiche che tragiche, appartengono unicamente a Siface e Sempronio,
personaggi
che Addisson ha voluto rendere bassi e disprezzab
rappresentata in Drury-Lane si dice ben condotta e interessante, ma i
personaggi
subalterni vi parlano in prosa ed i principali in
e a un dramma; ma chi rifletterà al luogo, all’entrate successive de’
personaggi
, alla mescolanza del canto alla narrazione, vi tr
atura, lo spettatore si sovviene dell’autore, lo vede passeggiar tra’
personaggi
, riflette alla realità, e l’illusione della fanta
gli altri illuminati da una luce riflessa, in questa commedia tutti i
personaggi
hanno un colorito e un carattere vivace e compari
i discorsi e le sentenze in conformità con la morale cristiana che i
personaggi
avrebbero dovuto pronunciare. Se nella poetica co
il confronto, sebbene spesso non abbia badato a costruire intrecci e
personaggi
capaci di innescare nello spettatore un procedime
età e terrore. La frequente introduzione, nelle tragedie francesi, di
personaggi
malvagi — e in questo caso è palese la vicinanza
nella Poetica di Aristotele, ossia la tragedia doppia, nella quale i
personaggi
positivi hanno la meglio e i crudeli soccombono.
anto per fornire agli spettatori alcune nozioni sugli antefatti o sui
personaggi
che agiranno nel dramma, utili a comprendere lo s
ipezia —, dall’altra di disporre in modo più credibile le battute dei
personaggi
, dosando con equilibrio dialoghi, monologhi e a p
gniloquenza tipica dei soliloqui della tragédie classique francese: i
personaggi
in preda alle passioni infatti, secondo Calepio,
il flusso della rappresentazione per istituire una quinta parete fra
personaggi
, che per esistere abbatte la quarta. Nel capo qui
a tragedia come un elemento afferente alla sfera morale. La bontà dei
personaggi
prescritta dal filosofo greco non sarebbe una car
’autore se la prende ancora con Corneille, reo di aver messo in scena
personaggi
reprobi e criminali che rischiano di risultare as
non contempla nel sistema tragico che va delineando l’introduzione di
personaggi
assolutamente malvagi, a differenza di quanto fac
nte accompagnate dai rimorsi dell’attore e dalla condanna degli altri
personaggi
. Il bergamasco si spinge oltre la posizione murat
eguendo nell’esposizione Calepio affronta la questione del decoro dei
personaggi
, rifacendosi alla nutrita speculazione seicentesc
lla scia delle molte polemiche sei-settecentesche circa il decoro dei
personaggi
omerici, criticato già dal Tassoni e dal Muratori
ate dall’attenzione nel preservare la verosimiglianza del costume dei
personaggi
, che si ottiene appunto attraverso il rispetto de
te o minoritarie nella trascrizione dei titoli e dei nomi di autori e
personaggi
. Ringraziamenti Nel licenziare l’edizione v
na lodevole precauzione per rendere amabili appresso gli uditori que’
personaggi
con cui intendono talor di commuovere, celando lo
li cori di quelle che gli hanno continui, come gli nunzi e gli altri
personaggi
nelle disavventure de’ miseri. [2.4.6] Li France
i da me notati ne’ medesimi: [3.2.3] 1. Disapprovo certi dialoghi di
personaggi
oziosi, né solamente intendo di quelli che sembra
eva venire in teatro a tal fine, o da qualche Deità e talora anche da
personaggi
del tutto ideali, come è la Morte introdotta nell
gione, ma talora contro il verisimile si fanno apparir sulla scena li
personaggi
secondo che torna meglio al bisogno loro, come qu
insieme, abbia per iscopo di divertir l’uditore con la varietà di più
personaggi
che appaiano non ad altro fine che di fare la lor
e operi per pura ambizione, non per amore del figliuolo. [5.3.3] Ne’
personaggi
di secondo ordine avvi pure in alcuni nostri dell
si curarono di qualificare altri caratteri fuori che quello de’ primi
personaggi
, traendo per lo più non dalle morali disposizioni
iunta.4] Prima dirò che una tal massima rispettivamente a’ principali
personaggi
, che debbono esser norma per la correzion de’ cos
eppure la massima, nella quale monsieur de la Motte stabilisce che li
personaggi
odiosi, quali sono quelli di Cleopatra nella Rodo
ofondamente divergente da quella di Aristotele quanto alla natura dei
personaggi
e alla considerazione delle passioni da smuovere
va Corneille di non aver rispettato l’unità di luogo e messo in scena
personaggi
femminili inverosimilmente dediti ad una faconda
ne due diverse soluzioni: dare adito alla purgazione inserendo alcuni
personaggi
minori volti a catalizzare il sentimento che il p
tenze e i discorsi didattici che egli mette spesso in bocca ai propri
personaggi
. Al ridimensionamento della catarsi, controverso
n dramma considerato poco complesso e bisognoso di quelle aggiunte di
personaggi
ed episodi che Corneille aveva a ragione apportat
o proprio per vendicare questo delitto. Anche nei Sette contro Tebe i
personaggi
rispondono parzialmente alle caratteristiche nece
a partire dall’Edipo Re, di cui il bergamasco ha già discusso. Fra i
personaggi
migliori in questa prospettiva egli elenca Aiace,
e singolari, che in essa sono. Certe azioni o detti, che si paiono in
personaggi
grandi aver talvolta troppo del famigliare, non d
in questione. Proprio in virtù di questa speculazione, la qualità dei
personaggi
delle tragedie giraldiane doveva fatalmente andar
a oggetto di una vibrante polemica proprio in merito alla qualità dei
personaggi
principali, considerati dal Giraldi integralmente
che ancora insiste sul soggetto prescelto da Razzi. La panoramica sui
personaggi
della tragedia cinque-seicentesca prosegue con il
eroi innocenti —, aveva rimproverato il Gravina per l’introduzione di
personaggi
abietti e radicalmente malvagi, incapaci di desta
li spettatori, dal momento che avevano introdotto nelle loro tragedie
personaggi
impropri o episodi fuorvianti. Come già ricordato
(Paragone I, 2, [3]), nel quale Rodrigue e Chimène figurano come due
personaggi
di mediocre bontà, caduti in miseria per aver ass
medesimazione per lo spettatore, che si interesserà delle vicende dei
personaggi
soltanto per il gusto di «sapere come va a finire
pettato di diritto. Nella Préface Racine rifletteva sul carattere dei
personaggi
, mostrando di aver rappresentato Nerone — forse i
nsueto, aveva affrontato nella Préface la questione del carattere dei
personaggi
in rapporto alle raccomandazioni aristoteliche, a
o al personaggio di Ériphile quello di Elisena. Sulla costruzione dei
personaggi
di Racine in rapporto alla norma aristotelica del
tiranni che nell’altre di lieto fine si rendono puniti a sollievo de’
personaggi
principali, che sono oppressi, ma conveniva rende
enché meno regolari nella costruzione della favola, riescono a creare
personaggi
più abili a muovere compassione nel pubblico cont
Francesi: essi infatti, nel curare la costruzione degli affetti e dei
personaggi
tenendo conto dell’applauso del pubblico, sono sp
specie di composizione il Fiore di Agatone, tragedia che contemplava
personaggi
non mitologici, ma inventati. Tuttavia in un cont
sibili, tanto più che la storia — aggiunge Calepio — è ricchissima di
personaggi
adatti a fornire l’intreccio per tante eccellenti
ro, dal Pastor Fido di Guarini all’Elvio di Crescimbeni, l’impiego di
personaggi
d’invenzione, i cui nomi erano tratti dalla tradi
istotele (Poetica, 1451b 21-25) come esempio di tragedia costruita su
personaggi
inventati e conclusa in modo lieto. Fra le traged
a francese sia sbilanciata sul versante dell’epica, in quanto impiega
personaggi
eroici. Ciò depotenzia la portata catartica di qu
che non sugli equivoci nati dalla mancata riconoscenza di determinati
personaggi
(«lorsqu’on agit à visage découvert, et qu’on sai
ore. Tragedie incentrate soltanto sulle passioni che intercorrono fra
personaggi
noti, senza lo stravolgimento dell’agnizione, ris
tanto non si può dire, secondo Calepio, dei drammi francesi, in cui i
personaggi
principali sono spesso impropri (Paragone I, 1-2)
ata su principi affatto diversi rispetto a quella di Corneille. Tra i
personaggi
della pièce italiana manca innanzitutto Briseide,
lle francesi, per il fatto che le prime non fanno quasi mai ricorso a
personaggi
integralmente pravi, cosa che invece accade nelle
ddita a modello, fra le tragedie italiane in cui non compaiono simili
personaggi
, la Sofonisba di Trissino, l’Oreste di Rucellai,
stretto ad agire in modo empio per ordine degli dei — e sono prive di
personaggi
malvagi. Nel Solimano di Bonarelli e nell’Aristod
agonista, in questo frangente si passa ad attaccare l’introduzione di
personaggi
secondari improntati al vizio e alla scelleratezz
ragedie italiane in cui non è rispettato il consiglio di non inserire
personaggi
malvagi: nell’Orbecche di Giraldi Cinzio il catti
na volta Corneille, autore di molte tragedie in cui vengono delineati
personaggi
spietati, operanti esclusivamente al fine di nuoc
iuscendo ad eliminare soltanto Séleucus. Per legittimare il ricorso a
personaggi
estremamente virtuosi o eccessivamente cattivi, C
o emotivo della vicenda, Calepio ritiene assai più utile il ricorso a
personaggi
secondari che si soffermino sui casi miserandi de
sgrazia, il Francese è interessato a dare vita alle forti passioni di
personaggi
eccezionali, capaci di produrre l’ammirazione, ch
uitismo cattolico, l’autore del Paragone insiste sulla definizione di
personaggi
fallibili, tutt’altro che eroici, e proprio per q
inquecentesca La Soltane di Gabriel Bounin, come dimostra la rosa dei
personaggi
parlanti, passati da sette a venti — il protagoni
. [3.2.3] Calepio condanna l’introduzione nelle tragedie francesi di
personaggi
secondari sterili, alludendo sia a coloro che app
, 1987, p. 841). Al contrario, la perplessità circa l’introduzione di
personaggi
secondari quali i confidenti, assieme a quella ri
fieri, deciso a ripudiare una volta per tutte il contributo di questi
personaggi
secondari (sull’esclusione dei confidenti nelle t
rudenti, e lontani da somiglianti leggerezze. Se vogliono que’ famosi
personaggi
comparir sul Teatro Franzese, bisogna che si vest
ese: anche l’Abbé de Villiers credeva che l’introduzione di attrici e
personaggi
femminili a teatro imponesse l’inserimento di epi
l di non punire il figlio. Calepio giudica in questo caso superflui i
personaggi
secondari di Achinoam, moglie di Saul, e di Mérob
ntazione tragica, ossia l’incisività dell’esordio, l’introduzione dei
personaggi
in scena, l’adeguatezza delle battute pronunciate
egli antefatti. Giraldi Cinzio aveva affidato questo prologo talora a
personaggi
coinvolti nella rappresentazione — come l’Emone d
ssena, dove nel primo atto aveva proposto un dialogo a tre voci fra i
personaggi
che poi sarebbero stati al centro della scena anc
non si limita a criticare quei prologhi in cui compaiono prosopopee o
personaggi
ultramondani, ma se la prende anche con quelli in
over dare contezza agli Uditori delle cose dianzi avvenute, o pur de’
personaggi
, che vengono in Scena. Non osservano i poco giudi
Pompée, considerandole ambedue assai difettose dal punto di vista dei
personaggi
(«Nous avons deux Tragédies du grand Corneille, d
rio era il giudizio di Luigi Riccoboni circa l’introduzione di questi
personaggi
: «souvent ce Confident ne vient sur la Scene, que
endere il soggetto, nonché di far capire senza indugio l’identità dei
personaggi
che prendono la parola («Que dés les premiers ver
trale della favola è spesso occupata da dialoghi ritenuti sterili fra
personaggi
secondari. Egli condanna esplicitamente l’ingenui
ione e per rendere verosimile l’azione consiste nel far sì che i vari
personaggi
entrino ed escano dalla scena per un motivo preci
te carente da questo punto di vista nel terzo atto, dal momento che i
personaggi
compaiono sul proscenio in quel frangente senza u
madre che chiude l’atto (III, 7). Secondo l’autore questa sfilata di
personaggi
svela un carattere artificioso e contorto che non
smondo nel Teatro Italiano, prescriveva di tagliare molte battute dei
personaggi
secondari e di sostituire la cameriera con un mes
alora le favole italiane consiste nel non tratteggiare con coerenza i
personaggi
, come avverrebbe nel Solimano, laddove molti dial
verranno a confidare i propri segreti la Regina, il Solimano e altri
personaggi
. Ancora una volta Calepio insiste sulla necessità
Coro stabile, allo stesso tempo si deve far muovere con accortezza i
personaggi
. Di certo nella teoria drammaturgica calepiana, a
li rimprovera il fatto che utilizzino i soliloqui non per dar modo ai
personaggi
di sfogare le proprie passioni, ma li infarciscan
oliloqui richiedono inoltre la particolare accortezza di far sì che i
personaggi
non siano uditi a parlare da soli dagli altri att
ragedie, preferendo loro il dialogo dei protagonisti con confidenti e
personaggi
secondari, a causa dell’intrinseca inverosimiglia
ta che Egisto, nella Merope di Maffei, dice fra sè di fronte ad altri
personaggi
che lo odono: nel momento in cui Merope, con l’ai
sorpresa che scaturiva dalla peripezia, inducendo gli spettatori (e i
personaggi
) a comprendere ben prima della conclusione del dr
n quella delle Scene ancora: perché la Scena sola per mezzo de i suoi
personaggi
rappresentando imita; ma il Coro solamente medita
ne non di uomini ma di azioni e di un’esistenza, e dunque non è che i
personaggi
agiscono per rappresentare i costumi, ma a causa
ione per sentire i discorsi meravigliosi che avrebbe messo in bocca a
personaggi
così maestosi: «Je souhaite de tout mon cœur que
ume delle tragedie italiane: Rapin aveva condannato l’improprietà dei
personaggi
dei poemi epici italiani («L’Angélique de l’Arios
imo aspetto del costume che Calepio prende in esame è la moralità dei
personaggi
, elemento indispensabile all’interno della sua te
ntazione dei costumi è intrinsecamente legata alla qualità morale dei
personaggi
, argomento già trattato nel primo capo, di cui qu
a bontà dei protagonisti, non alludesse al comportamento virtuoso dei
personaggi
, bensì alla grandezza dei loro caratteri, ai qual
ezione della Poetica, in cui Aristotele prescriveva che i costumi dei
personaggi
fossero buoni, convenienti, verosimili e coerenti
eneva che se Aristotele avesse realmente condannato l’introduzione di
personaggi
poco virtuosi molte delle tragedie greche sarebbe
a base della distinzione tra generi letterari: la rappresentazione di
personaggi
grandi e brillanti sarebbe peculiare della poesia
care il procedimento catartico. La discussione sull’ammissibilità dei
personaggi
malvagi nella tragedia si era animata fra Sei e S
nte accompagnate dai rimorsi dell’attore e dalla condanna degli altri
personaggi
(«Oltre a ciò si dovranno far riprovare le operaz
vranno far riprovare le operazioni de’ malvagi per bocca de gli altri
personaggi
virtuosi. Se non altro, può farsi vedere il vizio
uale, invece che tentare di giustificare l’utilità che comportavano i
personaggi
malvagi, legittimava la possibilità di introdurli
2), sottolineava come Aristotele prescrivesse in tale frangente che i
personaggi
dovessero essere «peintes dans un tel degré d’exc
i aver saputo rappresentare in maniera ingegnosa e affascinante anche
personaggi
estremamente viziosi, e il bergamasco registra pu
ova in profondo disaccordo: rivendica infatti l’esemplarità di alcuni
personaggi
della tragedia greca, e in particolare Edipo, arc
ermazione di Corneille, Calepio si impegni a mostrare che non mancano
personaggi
esemplari nella tragedia greca, egli si premura d
l genere tragico — che nulla ha a che fare con la rappresentazione di
personaggi
esemplari, compito della poesia epica, ma deve fa
re stupito e ammaliato, assistendo alla rappresentazione dei casi dei
personaggi
in maniera esclusivamente passiva; egli doveva co
noscere la generale abilità dei tragici francesi nel rendere i propri
personaggi
compassionevoli, anche manomettendo la natura del
resentabilità dei caratteri malvagi, ma affrontandolo in relazione ai
personaggi
secondari e non ai protagonisti. Osservando la tr
amps e del de La Fosse, ammonendo che non si introducano senza motivo
personaggi
cattivi a teatro («Sopra tutto si vuole avvertire
ersonaggi cattivi a teatro («Sopra tutto si vuole avvertire anche ne’
personaggi
di secondo ordine, di non dar loro giammai Caratt
iani si sono generalmente attenuti alla prescrizione di far comparire
personaggi
mediocri, egli lamenta alcune imperfezioni, prend
e lieta per una tragedia della specie delle «tragichissime», con nove
personaggi
che muoiono nel corso dei cinque atti. Anche il L
us leurs recompenses», ivi, p. 223). [5.3.3] Anche l’introduzione di
personaggi
secondari di carattere malvagio potrebbe risultar
ndato la propria drammaturgia, alla convenienza dei comportamenti dei
personaggi
al sesso, al rango, alla provenienza geografica,
richiede altresì nella sentenza il decoro, e la nobiltà a misura de’
personaggi
che s’imitano, […] intendendo io per decoro, e pe
mazione di questo concetto una «bienséance interne» — la coerenza dei
personaggi
calati nella congiuntura culturale rappresentata
esse dai tragici greci. La Mesnardière criticava il costume di alcuni
personaggi
di Sofocle, e in particolare l’Ulisse che compari
pio conosceva bene, secondo cui Omero aveva tradito il decoro creando
personaggi
incoerenti, che spesso tenevano discorsi o compiv
era ai Francesi il fatto che essi rappresentano gli eroi tragici come
personaggi
infiacchiti da amori che li rendono ridicoli, pri
Mesnardière raccomandava di evitare le coquetteries nel dare corpo a
personaggi
del calibro di Ciro, Alessandro o Scipione («N’au
colo, l’oggetto delle critiche riguardanti l’eccessiva galanteria dei
personaggi
non saranno più infatti i protagonisti delle trag
dei Greci per recuperare l’amata Polyxène. [5.4.4] Secondo Calepio i
personaggi
femminili, che pure egli ritiene naturalmente deb
corrispondenza con l’affermarsi della cultura controriformistica, dei
personaggi
negativi, responsabili di iniziative politiche te
naggio intrepido e forte. Allo stesso modo troppo virili gli paiono i
personaggi
corneillianoi di Sophonisbe, nell’omonima tragedi
on, Paris, Gallimard, 1987, p. 1056). Eppure non sempre i costumi dei
personaggi
romani tratteggiati da Corneille erano considerat
Racine, soprattutto a partire dalla pubblicazione del Bajazet, i cui
personaggi
vengono considerati uomini vestiti alla turca, ma
i era comportato molto meglio nel rendere i costumi e i caratteri dei
personaggi
stranieri che agivano nel suo Solimano: Giovanni
i confronti di questo tentativo di rispettare i costumi nazionali dei
personaggi
: a suo modo di vedere questi erano del tutto ines
, Comino, 1738, p. 306). L’accusa di eccesso di galanteria rivolta ai
personaggi
della tragedia francese — a qualsiasi nazione ess
irca «l’ufficio» — ossia il sacro vincolo di parentela che legava due
personaggi
imponendo un certo tipo di comportamento e di lin
to tipo di comportamento e di linguaggio —, egli nota come talvolta i
personaggi
del teatro di Corneille si rivelassero inopportun
6). Quanto all’età, Calepio invece trova inappropriato il fatto che i
personaggi
di Britannicus, nell’omonima tragedia di Racine,
proveniva dalla convenienza dei discorsi dei vari attori all’età dei
personaggi
che rappresentavano si soffermava anche il Maffei
tacciava i drammaturghi francesi di essere incapaci di attribuire ai
personaggi
delle loro tragedie un linguaggio e dei pensieri
t, 1730, p. 310). Calepio tocca infine il problema della coerenza dei
personaggi
e giudica i Francesi in modo generalmente positiv
si rappresentano azioni inadeguate alla delicatezza moderna; quando i
personaggi
coinvolti nell’azione assumono comportamenti o fa
va Seneca per il perfezionamento dei costumi a cui aveva sottoposto i
personaggi
di Euripide («E quantunque queste persone abbiano
0-281). [5.5.4] Vengono inoltre censurate alcune scene nelle quali i
personaggi
tengono un comportamento che al Bergamasco appare
osservazioni morali, le quali occorrendo di continuo nel dialogo de’
personaggi
, e tenendo luogo di que’ teneri e forti sentiment
XXXI, 1, 2013, pp. 22-46. [5.5.5] Passando infine alla coerenza dei
personaggi
, Calepio censura il personaggio di Oreste nella t
on nel rispetto del carattere di Ippolito e di Elettra, figurati come
personaggi
amorosi, benché le antiche favole li rappresentas
volti in una disputa che poco si addice alla natura eroica che ai due
personaggi
attribuisce la storia. Davanti all’oracolo che im
i discorsi legati allo sviluppo dell’azione, e che per manifestarli i
personaggi
non dovevano necessariamente pronunciare sentenze
assero le particolarità nazionali o genericamente peculiari di alcuni
personaggi
(«Onde quando Aristotele riferisce, che a’ suoi t
gici della sua epoca nei confronti della resa attenta dei costumi dei
personaggi
. [5.7.2] Un altro elemento importante relativo a
el protagonista, trascurando la definizione del carattere degli altri
personaggi
, che veniva condizionata soltanto di riflesso dal
ani del Cinquecento avrebbero peccato nel rappresentare i costumi dei
personaggi
con poca vivacità, facendoli risultare spesso fre
ragedie italiane dei secoli precedenti per aver fallito nel costruire
personaggi
capaci di appassionare il pubblico; se i personag
ito nel costruire personaggi capaci di appassionare il pubblico; se i
personaggi
della Sofonisba di Trissino spiccano per la gravi
a al Settecento, Calepio riconosce anche fra le tragedie italiane dei
personaggi
capaci di affascinare il pubblico, risultando al
l Pastor Fido parlassero alla maniera dei filosofi, Calepio censura i
personaggi
delle tragedie cinquecentesche che, al culmine de
terari che viene rilanciata proprio nel contesto arcadico ad opera di
personaggi
quali Crescimbeni, Gravina e Muratori. [6.2.3] O
ermanente del linguaggio, tra vocalità per così dire «affettuosa» dei
personaggi
e veste elocutiva del poeta-retore, orientato ad
ri drammi sei-settecenteschi; d’altro canto l’ingresso sulla scena di
personaggi
intenti a sciorinare massime filosofiche non pote
ssere sollecitato dal punto di vista emozionale a provare pietà per i
personaggi
e non ammaestrato attraverso precetti morali pron
ibiti a questa funzione, ma spesso presenti nelle battute dei singoli
personaggi
— un «cacoete», termine di ambito medico di deriv
e per lo spettatore, in quanto tali detti morali erano pronunciati da
personaggi
che non avrebbero potuto convenientemente esibire
Sulla scarsa verosimiglianza di pensieri filosofici posti in bocca a
personaggi
umili si era soffermato anche il Gravina, prenden
riamente nelle proprie tragedie sentenze morali, spesso affidandole a
personaggi
ai quali poco si addicono simili ragionamenti. Ne
retorico corneilliano, capace di dare forza concreta ai discorsi dei
personaggi
e di esprimere con vivezza le forti passioni che
canza di naturalezza dei discorsi ornati posti in bocca, nel Cinna, a
personaggi
che avrebbero dovuto essere in preda ai tormenti
ncise e dirette, dà spazio a lunghi monologhi nei quali l’eloquio dei
personaggi
si protende verso una elaborata involuzione retor
raffredda il corso delle passioni e rende inverosimili i discorsi dei
personaggi
. Il bergamasco ribadisce inoltre il suo pensiero
tivo il fatto che essi, nei poemi rappresentativi, facevano parlare i
personaggi
e non prendevano la parola in prima persona come
veva rimanere più basso in quanto a parlare non era il poeta, bensì i
personaggi
(«Il y a cette différence pour ce regard entre le
ori e nelle sezioni atte ad esprimere plasticamente la commozione dei
personaggi
. Articolo IV. [7.4.1] Calepio affronta in
mpressionismo emozionalistico al quale avrebbero dovuto conformarsi i
personaggi
nel pieno dei loro sfoghi passionali. La polemica
e infatti che per fare impressione sull’immaginazione del pubblico, i
personaggi
devono manifestare un tale tasso di virtù e di gr
are nel pubblico compassione e timore attraverso la messa in scena di
personaggi
di mezzana virtù. Ogni eccesso dovrebbe essere pu
toso. Ritornano così le preoccupazioni già espresse nei confronti dei
personaggi
di Corneille, maestosi e ammirevoli anche nella p
l de La Motte veniva anche dibattuto il problema dell’introduzione di
personaggi
parzialmente o totalmente malvagi nella rappresen
trattati di Maffei e Calepio (Paragone II, 4, [2]; V, 2, [4]), tra i
personaggi
solo parzialmente cattivi e assai utili al dramma
cit., p. 606). Calepio, oltre ad avanzare una netta distinzione fra i
personaggi
di Medea e di Cleopatra, i cui delitti gli appaio
’orientamento educativo e morale della tragedia: la messa in scena di
personaggi
così colpevoli impedirebbe al pubblico di trarre
commozione nel pubblico e di reazione, all’interno della favola, dei
personaggi
, al lungo elenco di tragedie incentrate, oltre ch
ria di queste riscritture tende non solo a ridicolizzare situazioni e
personaggi
, ma anche a dissipare quell’utile che gli spettat
teva concentrarsi maggiormente sulla definizione dei ragionamenti dei
personaggi
(«Il est encore évident qu’avec la liberté de cho
difetti strutturali, e in particolare l’eccessivo spazio assegnato a
personaggi
secondari, come Alfonso, il sovrano portoghese, p
verosimile fatte dal Bonarelli (cc. 4r-v), il soggetto (cc. 7r-8v), i
personaggi
(cc. 9r-v), la passione (cc. 10r-v), gli episodi
di Otello. E infatti egli si mostrò sotto le spoglie de' varj grandi
personaggi
di Shakspeare, salutato, se non forse come un avv
ota la scena, e si vale di una locugione propria della mediocrità de’
personaggi
imitati. Vi si spargono quà e là acconciamente va
e perchè tratte con garbo dal puro tesoro della natura. Due coppie di
personaggi
dissimili, cioè due fratelli e due cugine in cont
iderandola come cosa senza padrone, la rimpastò, la deformò con nuovi
personaggi
, ed accidenti e grazie e disgrazie novelle. Tutti
die, non sono più gli antichi entremeses buffoneschi di tre o quattro
personaggi
che recitavansi per lo più dopo l’atto I. Essi ne
ite-pièce de’ Francesi. Simili favolette introducono per lo più molti
personaggi
vestiti di caratteri proprii de’ tempi presenti,
rte di Manolo ferito da Mezzodente di lui rivale, cui tutti gli altri
personaggi
fanno compagnia buttandosi in terra e dicendo che
mo pochi esempli tra’ moderni, i quali per lo più fanno rispondere a’
personaggi
quel che comanda la rima o L’armonia de’ versi. U
e di Sileno che ha bevuto, è grossolano ed assai conveniente a’ tali
personaggi
. Si avvede Polifemo de’ capretti legati e del lat
neo era una favola festevole di lieto fine, nella quale intervenivano
personaggi
grandi ed eroici, ma vi si dipingevano i fatti ch
ue maschere soleva cangiare un solo Pantomimo per contraffare tutti i
personaggi
di una favola; la qual cosa avendo osservata uno
amo pochi esempj tra’ moderni, i quali per lo più fanno rispondere a’
personaggi
quel che comanda la rima o l’armonia de’ versi. U
e di Sileno che ha bevuto, è grossolano ed assai conveniente a’ tali
personaggi
. Si avvede Polifemo dei capretti legati e del lat
neo era una favola festevole di lieto fine, nella quale intervenivano
personaggi
grandi ed eroici, ma vi si dipingevano i fatti ch
que maschere solea cangiare un solo pantomimo per contraffare tutti i
personaggi
di una favola; la qual cosa avendo osservata uno
enezia un famoso comico, detto Gandini, quale fa la figura di diversi
personaggi
con una prestezza e sveltezza non ordinaria, con
dotata di una rara pieghevolezza nell’afferrare e rendere i più vari
personaggi
, dalla grottesca suocera della pochade, all’auste
teatro popolare d’Italia. E che modelli di verità e di vitalità quei
personaggi
!… quelle Bette, quei Tonin, quei Truffi, quelle
erchè debbono esser dette : nulla di quella ipocrisia voluta che fa i
personaggi
tisici del corpo e dell’anima ! Il personaggio di
eladoni, e si trasformano in pretti signorotti Francesi, diventeranno
personaggi
comici malinconici, e i loro amori si rigetterann
di Sifare e di Farace presso Racine, di Teseo, di Eraclio e di altri
personaggi
in Cornelio, della maggior parte de’ personaggi d
di Eraclio e di altri personaggi in Cornelio, della maggior parte de’
personaggi
di Quinault, di Filottete in Voltaire, di Porzia
è reale, senza mostrare un necessario incatenamento degli affetti de’
personaggi
coll’ interesse dello stato, e quando singolarmen
Ma si loda con ragione l’ elezione ch’egli seppe fare de’ principali
personaggi
proprj ad eccitar la pietà tragica. Anche l’ab. G
i, il ridicolo vi si rileva con grazia e maestria, e la locuzione ne’
personaggi
napoletani ha somma piacevolezza e verità, là dov
eva sotto gli occhi una corte reale in attenzione di un gran fatto: i
personaggi
aggruppati con verità e bizzarria pittoresca, che
e per un ridicolo miracolo poetico si veggono sempre i soli due o tre
personaggi
che piace allo scrittore d’introdurvi. I Greci no
pel coro fisso; ma Liveri privo di simil presidio introduceva i suoi
personaggi
a favellare senza rendere le strade solitarie, la
a il di lei marito sul balcone? Che verità si scorge nel situare tali
personaggi
, senza verun perchè e fuori del loro consueto mod
to forme differenti cambiava molte volte costume, rappresentava molti
personaggi
, e parlava diverse lingue. Fra quaranta o cinquan
più valoroso forse di quanti furono a’ bei tempi di Goldoni stesso. I
personaggi
boriosi e stangati del Marchese di Forlimpopoli n
nessa senza incatenamento, e senza motivarsi l’entrare e l’uscire de’
personaggi
, nè la favola spoglia d’interesse, di compassione
oberto. A un cenno di Geldippe parte Tancredi, e neppur vede que’ tre
personaggi
, caminando forse con gli occhi bassi. Carlo si fa
di esser cruschevole, nell’economia più giudiziosa, per l’entrar de’
personaggi
in iscena meglio motivato, pe’ monologhi men freq
n iscena meglio motivato, pe’ monologhi men frequenti, pel numero de’
personaggi
accresciuto che rende l’azione più verisimile sen
i operano Ormondo e Botuello intriganti e scellerati, e nulla quasi i
personaggi
principali. Arrigo principe inetto che non sa dis
lo stesso sagace autore ha pronunziato su questa sua tragedia, che i
personaggi
principali son deboli e nulli, che il tutto riesc
l’elocuzione elegante, aperta, energica e conveniente al genere, e i
personaggi
cresciuti al numero di sei la preservano dalla ne
loghi, e dalla noja di veder alternar sempre sulla scena quattro soli
personaggi
. La veemenza del carattere di Raimondo diffonde p
prima timore pe’ fratelli, indi dolore pel marito. Questa tragedia di
personaggi
troppo moderni di picciolo stato non regge al con
due si prepari, e nel quarto ben si sostenga l’interesse relativo de’
personaggi
. L’amor dell’arte lo rende rigido censore di se s
con poca fortuna. Ha questa tragedia, come le prime impresse, quattro
personaggi
. Spicca tra essi il carattere di Sofonisba. Sifac
Bruto primo è dedicata al generale Washington, e v’intervengono sei
personaggi
, oltre del Popolo Romano che anche parla. Dopo va
al Popolo Italiano futuro, in cui confabulano, oltre del Popolo, sei
personaggi
, Bruto, Cesare, Antonio, Cicerone, Cassio, Cimbro
in un grande specchio compariscono gli eventi che accadono altrove a’
personaggi
lontani. Non ne mancano di romanzesche, e tetre,
o e furbo. Vi si parla in prosa e in versi in ogni stile da’ medesimi
personaggi
. Varj colpi teatrali ed alcune situazioni che int
gono sparsi in copia gli ornamenti lirici, l’interesse de’ principali
personaggi
non vien distratto o raffreddato da que’ meschini
? Lo spettatore esige sempre il motivo dell’entrare e dell’uscire de’
personaggi
. Forse Evelina parte per ispiare, se giunga Adelv
. Torni d’un Padre al core . . . a 4 La calma che perdè. Quattro
personaggi
che interrompono il proprio sentimento o per volo
l’imbelle suo cor, e qualche altra cosa simile, ed Osmondo, e Siveno
personaggi
ugualmente nulli (che nol dicendo il poeta possia
trovo di più lodevole, si è che non vi sono freddi episodici amori di
personaggi
subalterni, non arie di concetti, e di comparazio
a ha segretamente data fede di sposa. Intervengono nel dramma quattro
personaggi
e tre confidenti. Atto I. Notte avanzata. Elvira
i ultimi tre versi del finale. Or valeva ciò la pena di moltiplicar i
personaggi
con un Osmida inutile che parla in una sola scena
e esser curioso investigatore di quanto fanno o non fanno in iscena i
personaggi
, fa mille giudizj sull’inselvarsi de’ due ardenti
esso di loro le confidenti) e di mala voglia vedesi tenuto a bada da’
personaggi
subalterni, i quali continuano ad orare nel giard
rato con Odorico ne’ suoi appartamenti. Se non vogliano contarsi tra’
personaggi
anche i falegnami che eseguiscono la mutazione, b
e lo spettatore avvezzo alle furbesche trame comiche di que’ due vili
personaggi
, presti loro, o non presti fede, e se possa commu
era povertà quel non saper mai altrimenti spiegarsi lo scompiglio de’
personaggi
in ogni incontro, se non con tempesta oscura, con
ista. Quanto alla donna, pare ch’ella non fosse di troppo riserbo, se
personaggi
di rango e teste coronate profusero a favore di l
a, al dire di più contemporanei non era studio affatto), tutti i suoi
personaggi
acquistaron tale apparenza di realtà, che non era
Tragedie del Malara? quando nego che in uno stesso Dramma nostrale i
personaggi
vanno da Roma a Madrid, e da Madrid a Roma? quand
ero dirsi Drammatici i Poemi di Omero, perchè spesso vi confabulano i
personaggi
, e non il Poeta, ed anche i Dialoghi di Platone,
iata in parte dal poeta Pietro Ronsard. Gli attori erano i principali
personaggi
della corte, e madama Angouleme vi rappresentava
a Commedia della vera, antica chiesa cattolica e apostolica ec. i cui
personaggi
sono Coridone, Menalca, Melibeo Anabattista, Tefi
nsieme la Compagnia di Pedrolino, come già era, et anco migliorata di
personaggi
famosi nell’arte comica, et desiderando noi venir
presi ardire di farla in parole stampare, et poi sotto nome di altri
personaggi
dedicargliela, come con essa le dedico la servitù
no il parlare. Ognuno vede la stravaganza del secolo che convertiva i
personaggi
in poeti improvvisatori. Senza tali insipidezze l
e de i duellisti mercè del piacevole pennello di Miguèl Cervantes, i
personaggi
di Calderòn rassembrano tutti Rodomonti e Pentesi
con mille giuochetti puerili sulle parole e con tante buffonerie de’
personaggi
ridicoli. Eccone qualche prova. Cristo (dicesi in
le del Pozo. Con istrano anacronismo intervengono in un medesimo auto
personaggi
divisi di tempi e di paesi, come la Trinità, il d
e, e cantare il Tantum ergo. Nelle favole istoriche dove introduconsi
personaggi
reali, regnano le principali stranezze tanto nell
ca ed indecente contraria alla verisimiglianza ed al decoro di simili
personaggi
? Ottaviano si arresta; ella fugge e getta via il
peños de un acaso, dove per accidente più che per interesse passano i
personaggi
d’uno in un altro impegno. Lo stile è proprio del
a tavolino distese egli con qualche studio ciò che suppone che i suoi
personaggi
facessero estemporaneamente. Siane un saggio l’av
ue’ groppi di stravaganze ne’ quali cade Calderòn. Solis fa parlare i
personaggi
con naturalezza, giusta il carattere e la passion
iù spropositata delle favole del Virues. Ad eccezione di uno o di due
personaggi
che poco figurano nella multiplicità delle azioni
te in tal componimento, tutti gli altri sono scelerati. Muojonvi otto
personaggi
, e nello scioglimento veggonsi sulla scena cinque
scene sconnesse, improprie, talvolta buffonesche, talvolta atroci. I
personaggi
per lo più sono inutili ed episodici, le inconseg
perfetta una tragedia, in cui Seleuco, Carchedonio, Pirro e Ismenia,
personaggi
totalmente oziosi, la riempiono sino alla noja di
acconti gratuiti e seccanti ? È argomento di perfezione, che mentre i
personaggi
subalterni cianciano a buon dato, Elisa figura pr
ata?» [4] Amabile e tenero Metastasio! Tu non metti in bocca a’ tuoi
personaggi
simili scempiaggini. Ma il gran nome di Chiabrera
egli anagrammi, dei bisticci, degli enigmi e delle divise allusive ai
personaggi
ch’erano presenti. Non si potrebbe senza infastid
astidirne i lettori indicar tutte le sconvenevolezze di simil genere.
personaggi
fantastici, numi ed eroi mischiati tra buffoni, u
ersi nelle altre poesie drammatiche, accoppiando in uno avvenimenti e
personaggi
seri coi ridicoli, interrompendo le scene in pros
e la distanza che passa tra gli attori e gli spettatori è tale, che i
personaggi
non possono agevolmente prendersi in iscambio, e
anteria sconvenevole all’argomento della Merope da lui appropriata a’
personaggi
della storia di Egitto. Si recitò nel 1701. AD
n questa tragedia, è la nobiltà e la virtù che regna in quasi tutti i
personaggi
non eccettuandosene che il tiranno Cristierno col
uelle scene. Si è, dicesi, tale improprietà di vestiti corretta, ed i
personaggi
vi si abbigliano con la naturalezza e la decenza
atrali che alluder doveano alla nascita o ad altre occorrenze di gran
personaggi
, e di principi, ai quali sconciamente e con niuna
o se non per incidenza di quella parte che spetta il costume de’ suoi
personaggi
, non già perch’io non la creda utilissima anzi ne
e quattro. Ci è qualcheduno, come la Semiramide, dove tutti quanti i
personaggi
sono innamorati. E pazienza se quest’amore fosse
orbidite all’eccesso, onde vengono sformati i caratteri di molti suoi
personaggi
. Basta una semplice occhiata per ravvisar in loro
spirito. Nulla di più comune ne’ suoi componimenti quando il sentir i
personaggi
, allorché danno un consiglio o sono agitati da qu
ntro, e nuocer alla energia delle situazioni più vive. Quindi i tanti
personaggi
posticci che solo servono a spandere il languore,
lungo tempo in sulla scena per dir delle tenerezze alla bella; che i
personaggi
invece di badar agli avvenimenti che hanno sotto
ar ch’egli ha fatto tante volte il costume, mettendo in bocca a’ suoi
personaggi
delle allusioni, le quali, atteso il paese ed il
certezza e la contraddizion che si scorge nel carattere di molti suoi
personaggi
nata unicamente dal desiderio di ripetere le situ
loro fra le selve senza contrasto alcuno e senza sospetto; che tanti
personaggi
vivano sconosciuti, come pare e finché pare al po
cavalli di vettura, che si pigliano a nolo dal poeta per trasportar i
personaggi
fino all’ultima scena. [60] Finalmente al genere
mmai la ragion sufficiente di ciò che si vede. Da essa proviene che i
personaggi
vadino, venghino, si fuggano e s’incontrino in su
condurle all’eccesso, o per raffinarle di troppo, o per applicarle a
personaggi
, cui non si convengono. Quella ne loda l’uso più
pubblico a suon di tamburo, poi correva a sostenere il suo, o i suoi
personaggi
nel Sior Serafin Bonigolo, ad esempio, dai Storti
che non poteano persuadersi che fosse sempre egli solo, che quei tre
personaggi
rappresentasse. Passò nella Provincia a giocare q
loghi, colle canzoncine, cogl’istrumenti, colle capriole, quegli alti
personaggi
che ne andavan per la gran gioia in visibilio. [
per vero, è uffitio et degl’huomini, et del mondo. Da questi quattro
personaggi
, così descritti : Fiammella, ninfa, innamorata d
postolo Zeno, oltre al recare anch’essi sul Teatro Musicale azioni di
personaggi
proprj della Tragedia, si studiarono di apportarv
o de’ difetti di questa trovisi in quella. Forse che l’Opera mostra i
personaggi
giovani, e vecchi in una medesima favola? gli men
apparato Scenico Spagnuolo, dalle quali entravano ed uscivano sovente
personaggi
, che l’azione richiedeva, che non si vedessero? E
eatro decente, e in una scena opportuna all’ azione. L’imitazione de’
personaggi
storici, o favolosi fu un altro pensiero di Eschi
istofane proverbiava que’ Tragici, che con poca proprietà vestivano i
personaggi
. Sofocle aggiunse sempre nuova proprietà alla rap
di tali Artisti una moda meschina d’introdurre nelle antiche Istorie
personaggi
moderni vestiti alla Fiorenna. Questo anacronismo
ompassati e colle maniere rozze ed improprie, che realmente in simili
personaggi
s’osservano. E ciò sotto pretesto di esatta rasso
este colle medie e colle ultime170. Conveniente, che nell’adattare ai
personaggi
i rispettivi gesti abbia sempre in vista l’indole
ta di ballar per ballare, ma come una usanza propria del popolo o dei
personaggi
che parlano, appoggiata sulla storia o sulla trad
anzarono successivamente facendo più sortite di diverso carattere coi
personaggi
che si trovavano sulla scena. Atlante fece sortir
rie di prestezza passò a quelle di carattere, dando alle nazioni e ai
personaggi
rappresentati l’atteggiamento e le mosse che conv
i artifizi, le buffonerie, le lepidezze, e le novelle galanti. Questi
personaggi
fecero per ordine le loro sortite, dopo le quali
alità, che si chiama “politezza”, non può far a meno di non rendere i
personaggi
sublimi che vi si rappresentano, misurati, conteg
congiurati? Come far sentire la gradazione diversa nei caratteri de’
personaggi
, per esempio in Cesare la nobiltà dell’animo mist
iuna convenienza si serba al paese, al grado, al luogo e alla età dei
personaggi
, dove s’atteggiano nella stessa foggia il freddo
oria imitati dai ballerini fanno presso a poco la stessa figura che i
personaggi
d’una tragedia rappresentata dai burattini, non c
ed il Batista impresse in Londra l’anno 1628, nelle quali sostenne i
personaggi
principali con molta dignità nel Collegio di Guye
Londra nell’officina Elzeviriana l’anno 1628, nelle quali sostenne i
personaggi
principali con molta dignità nel collegio di Guye
ene si succedevano cosi naturalmente che era una maraviglia, e i suoi
personaggi
si sentivano trasfuso nelle vene tanto sangue che
eva alle volte un’intera commedia far da sè solo, rappresentando varj
personaggi
; e quando soleva rappresentar qualche Donna, non
itazione, e per quella specie di bonomia ch'ei sapeva trasfondere ne'
personaggi
. Fu anche direttore della Compagnia Nazionale, e
proporzione la grandezza degli stessi attori. Veggonsi assai volte i
personaggi
venir dal fondo del teatro, perché di là solament
iudicato lontano. Quindi è che appaiono come torrioni di giganti quei
personaggi
che si affacciano dal fondo della scena, facendoc
rio) dalla taccia imputata a’ suoi compatriotti di travestire tutti i
personaggi
alla francese. In fatti i Tartari e i Cinesi dell
ostenuti i caratteri con più dignità: ha dati sentimenti più gravi a’
personaggi
: le bellezze de’ passi sono grandi e frequenti in
osserva: che l’azione procede con certa lentezza nell’atto II: che i
personaggi
talora entrano in iscena non per necessità ma per
mpre si vorrebbe che l’autore si occultasse meglio ne’ sentimenti de’
personaggi
; ma sempre in compenso vi trionfano l’umanità, l’
al vizio, l’amore della virtù. Alzira, Zamoro, Gusmano ed Alvaro sono
personaggi
che non si rassomigliano ne’ costumi, nelle debol
guisa si osserva qualche tratto robusto, benchè vi si trovino tutti i
personaggi
a Spartaco sacrificati. M. de la Harpe produsse a
e l’anima di Belloy era ben poco eroica, se prestava tali bassezze a’
personaggi
che voleva dipingere come eroi. Non è meno incons
ucciso, espone a certa morte se stesso ed un figlio che ama ; questi
personaggi
, dico, che per soprappiù espongono a mortal peric
o e furbo. Vi si parla in prosa ed in versi in ogni stile da’medesimi
personaggi
. Varii colpi teatrali ed alcune situazioni che in
nobile poco culto, è rilevato con grazia e maestria. L’imitazione de’
personaggi
che parlano nel dialetto napoletano ha somma veri
aletto napoletano ha somma verità e piacevolezza ; là dove quella de’
personaggi
che usano la lingua toscana, ha qualche stento sì
o gli occhi una corte reale in attenzione di un grande evenimento : i
personaggi
con tutta la proprietà, e con destrezza pittoresc
e per un ridicolo miracolo poetico veggonsi sempre solo que’due o tre
personaggi
che piace allo scrittore d’introdurvi. I Greci no
o fisso ; ma Domenico Barone che n’era privo, seppe introdurre i suoi
personaggi
a favellare senza rendere le strade solitarie, la
marito sul balcone ? Che verità si ravvisa nella collocazione di tali
personaggi
, senza verun perchè e fuori del consueto lor modo
lia ; 3 il Giudice del proprio delitto fatto per niun conto comico di
personaggi
famigliari ; 4 Totila, oi Visigoti tratta da alcu
o specchio grande veggonsi gli eventi che stanno accadendo altrove a’
personaggi
lontani. Le favole romanzesche sono : 1 la Vedova
o Agamennone che intitolò monodramma, benchè in esso intervengano tre
personaggi
. II Opera buffa. CEntauri, sfingi, gor
. Zenobia, Siroe, Arbace, Timante, Megacle, Demetrio, Ipermestra ecc.
personaggi
tormentati da grandi passioni contrastate dal dov
entati da grandi passioni contrastate dal dovere e dall’eroismo, sono
personaggi
perfettamente tragici. Con quanta maestria non co
e… Osm. Torni d’un padre al core… a 4 La calma che perdè. Quattro
personaggi
che interrompono il proprio sentimento o per volo
parte che è smarrito l’imbelle suo cor, ed Ormondo e Siveno altri due
personaggi
egualmente nulli (che nol dicendo il poeta è da c
a ha segretamente data fede di sposa. Intervengono nel dramma quattro
personaggi
e tre confidenti. Atto I. Notte avanzata. Elvira
gli ultimi tre versi del finale. Valeva ciò la pena di moltiplicare i
personaggi
con un Osmida inutile che parla in una sola scena
re pero curioso investigatore di quanto fanno o non fanno in iscena i
personaggi
, fa mille giudizii sull’inselvarsi de’ due fervid
de’ loro confidenti stessi, e di mala voglia vedesi tenuto a bada da
personaggi
subalterni, i quali continuano ad orar nell’orto.
rato con Odorico ne’ suoi appartamenti. Se non vogliano contarsi tra’
personaggi
i falegnami che eseguiscono le mutazioni, la scen
serrima vidi, Et quorum pars magna fui62 Virg., Æneid., Lib. II. I
personaggi
sono Enea, Priamo, Paride, Anchise, Iulo, Sinone,
e in quelle gli attori si componessero negli atteggiamenti propri de’
personaggi
, cui rappresentavano, ma non venissero tra loro a
lle tapezzerie; e perchè la luce percoteva di fianco ed alle spalle i
personaggi
e gli mostrava adombrati e neri, sostituirono a t
ilano e Roma ; il cui titolo è MARCELLINO GIOVINE TAPPEZZIERE
personaggi
attori Marcellino Sigg. Letizia Fusarini Mad
Adelaide Tessero sulla scena ! Con quale spontaneità si movevan que'
personaggi
! Che lagrime sgorgavano da quegli occhi infiamma
anteria sconvenevole all’argomento della Merope da lui appropriato a’
personaggi
della storia dell’Egitto. Si recitò nel 1701. Il
rio) dalla taccia imputata a’ suoi compatriotti di travestire tutti i
personaggi
alla francese. In fatti i Tartari e i Cinesi dell
ostenuti i caratteri con più dignità: ha dati sentimenti più gravi a’
personaggi
: le bellezze de’ passi sono grandi e frequenti in
osserva: che l’azione procede con certa lentezza nell’atto II: che i
personaggi
talora entrano in iscena non per necessità, come
mpre si vorrebbe che l’autore si occultasse meglio ne’ sentimenti de’
personaggi
; ma sempre in compenso vi trionfano l’umanità, l’
al vizio, l’amore della virtù. Alzira, Zamoro, Gusmano ed Alvaro sono
personaggi
che non si rassomigliano ne’ costumi, nelle debol
to nella stessa guisa si osserva alcun tratto robusto, benchè tutti i
personaggi
introdotti trovinsi al solo Spartaco sacrificati.
in esso si notano, è la nobiltà e la virtù che regna in quasi tutti i
personaggi
, non eccettuandosi il tiranno Cristierno col suo
e l’anima di Belloy era ben poco eroica, se prestava tali bassezze a’
personaggi
che voleva dipingere come eroi. Non è meno incons
lcun verso75. Quintiliano lo commenda per la degnità e pel decoro de’
personaggi
, per la forza dell’espressione e per la gravità d
ici componimenti col titolo le Nozze. La divise in tre atti, diede a’
personaggi
nomi e costumi moderni, e trasportò l’azione a’ t
esta che in tutt’altro può consistere la vera piacevolezza scenica. I
personaggi
sono tutti buoni; non di quella bontà immaginaria
a la giovane, uno il servo, Terenzio raddoppiò nella sua tutti questi
personaggi
, introducendo due vecchi, due figliuoli ecc. Ma u
e senza sconcezza chiamata doppia una favola per averne raddoppiati i
personaggi
? E qual grazia avrebbe prodotto questo inutile ra
iunque ad eseguirlo in qualche favola, e vedrà di quali freddi oziosi
personaggi
riempirà la scena. Scorge da ciò ognuno non esser
utilate da’ gramatici di quella ideata prosa che notava le azioni de’
personaggi
. E chi di grazia ha rivelato a costui sì bel secr
iscarseggiano di merito, che dal Colace di Menandro egli ha tratto i
personaggi
del parassito e del soldato. L’azione dell’Eunuco
lungo tempo i poeti teatrali, secondochè affermò Cicerone112. I gran
personaggi
della repubblica già pregiavansi di esser detti a
invilio, ghe trema el proso, e par tutto sbassò. Quanto agli Zanni,
personaggi
del prologo, V. anche Gabbrielli Francesco, lo Sc
ori intenti. Bernovalla è poi, mutato in Pernovalla, divenuto uno dei
personaggi
de’Balli di Sfessania, accoppiato con Cucorongna.
ia. (In Vinegia, appresso di Agostino Bindoni, 1549). Nella lista dei
personaggi
vi troviamo infatti un Giovanni bergamasco servid
l’ erudito nell’artificiosa pittura de’ moderni costumi applicata a’
personaggi
delle sue favole imitando l’arte di satireggiare
sa. Ma sceneggiava alla foggia antica, introduceva o faceva partire i
personaggi
senza perchè, trascorreva nel lirico, faceva vers
pennello è il decoro serbato nel costume e la proprietà mirabile ne’
personaggi
imitati. I suoi Romani (ciò che per lo più si des
impunito: qualche discorso secreto che si ode dall’uditorio e non da’
personaggi
che stanno sulla scena: e la mancanza del tempo r
eggiata alla moderna, e solo nella terza scena dell’atto IV partono i
personaggi
della seconda, lasciando vuoto il teatro, ed ha i
più di una volta il teatro rimane vuoto. Il partire ed il restare de’
personaggi
non sempre avviene giusta le regole del verisimil
corso di Ulisse in fine dell’atto IV, e sapere occultar se stesso ne’
personaggi
che imita. Prima del Pindemonte avea in Lucca pub
Astiage, o Alessandro a Dario, o Tamerlano a Bajazzette, sventure di
personaggi
eroici che altro non fanno che cangiar le catene
sso narrativi altrettanto nojosi e più inverisimili. Quattro o cinque
personaggi
non senza offesa della verità nè senza rincrescim
lui ucciso espone a certa morte se stesso ed un figlio amato: questi
personaggi
, dico, mettendo di più in mortal pericolo, non ch
ella stessa nobiltà che l’anima elevata del Granelli prestava a’ suoi
personaggi
. 44. Callicrates (disse Cornelio Nipote) se arm
se. Il buon uomo prendeva domestica facta per argomenti privati, o di
personaggi
di seconda classe. Orazio è un osso troppo duro d
eladoni, e si trasformino in pretti signorotti francesi, diventeranno
personaggi
comici malinconici, ed i loro amori si rigetteran
Teseo e di Eraclio e di altri nel Corneille, della maggior parte de’
personaggi
di Quinault, di Filottete in Voltaire, di Porzia
è reale, senza mostrare un necessario incatenamento degli affetti de’
personaggi
coll’interesse dello stato, e quando singolarment
Ma si loda con ragione l’elezione che egli seppe fare de’ principali
personaggi
proprii ad eccitar la pietà tragica. Anche l’abat
l’erudito nell’ artificiosa pittura de’ moderni costumi applicata a’
personaggi
delle sue favole imitando l’arte di satireggiare
sa. Ma sceneggiava alla foggia antica, introduceva o faceva partire i
personaggi
senza perchè, trascorreva nel lirico, verseggiava
punito : qualche discorso segreto che si ode dall’ uditorio e non da’
personaggi
che stanno in iscena : e la mancanza del tempo ri
lla stessa nobiltà, che l’anima elevata del Granelli prestava a’ suoi
personaggi
. Non essendo però le sue tragedie accomodate al b
eggiata alla moderna, e solo nella terza scena dell’atto IV partono i
personaggi
, e lasciano voto il teatro. Ha i cori mobili di A
orso di Ulisse in fine dell’ atto IV, e sapere occultar se stesso ne’
personaggi
che imita. Ma l’istesso riputato autore ha pubbli
gue la quintà di Velante e Telgaste, urtandosi in questi due virtuosi
personaggi
l’amor di figlia e di sposa nel l’una, e l’amor d
za d’Ifigenia, spontanea si sottopone alla scure sacerdotale ; questi
personaggi
sono dipinti con colori vivaci ; ed il cangiament
le ad Astiage, Alessandro a Dario, Tamerlano a Bajazette, sventure di
personaggi
che altro non fanno che cangiar le catene de’ reg
vi non meno nojosi de’confidenti e più inverisimili. Quattro o cinque
personaggi
non senza offesa della verità nè senza rincrescim
incongruenze è condotto il poeta per voler tutto addossare a quattro
personaggi
privandoli di ogni mezzo di verisimiglianza, e pe
rsa ed eleganza meno cruschevole, monologhi meno frequenti, numero di
personaggi
accresciuto senza bisogno di confidenti. Se ne ve
i operano Ormondo e Botuello intriganti e scellerati, e nulla quasi i
personaggi
principali. Arrigo principe inetto che non sa dis
è che lo stesso sagacissimo autore pronunziò su questa tragedia che i
personaggi
principali sono deboli e nulli, e che per ciò la
Congiura de’ Pazzi. Ha l’elocuzione più aperta elegante energica e i
personaggi
cresciuti al numero di sei la preservano dalla ne
n Bianca timore pe’ fratelli, e dolore pel marito. Questa tragedia di
personaggi
troppo moderni di picciolo stato mal regge al con
Francesi maneggiato con poca fortuna. Ha questa tragedia quattro soli
personaggi
, come le prime che fece imprimere ; ed è per ques
primo è dedicata al generale americano Washington. V’intervengono sei
personaggi
, oltre del Popolo Romano che anche parla. Dopo il
al Popolo Italiano futuro. Confabulano in essa, oltre del Popolo, sei
personaggi
: Bruto, Cesare, Antonio, Cicerone, Cassio, Cimbr
icerone, Cassio, Cimbro. Grandeggia Alfieri dove tratta di libertà. I
personaggi
introdotti erano i Romani più grandi del tempo di
se. Il buon uomo prendeva domestica facta per argomenti privati, o di
personaggi
di seconda classe. Orazio è un osso troppo duro p
oro fa due o tre parti. E acciocché lo spettatore non confonda i vari
personaggi
che sostiene un istesso attore, tosto ch’ei si pr
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