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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
Vescovo di Parenzo suo zio materno, oggi passato a miglior vita. » Fu nelle Compagnie di Nicola Petrioli, Onofrio Paganini, e
nelle Compagnie di Nicola Petrioli, Onofrio Paganini, e Pietro Rossi, nelle quali s’era venuto acquistando un bellissimo nome
nelle quali s’era venuto acquistando un bellissimo nome non solamente nelle parti comiche, ma anche nelle serie. Si diede con
stando un bellissimo nome non solamente nelle parti comiche, ma anche nelle serie. Si diede con fervore allo studio della sto
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
iù noto col diminutivo di Ciccio, fu uno de' più chiari del suo tempo nelle parti di caratterista e promiscuo. Aveva esordito
atterista e promiscuo. Aveva esordito come amoroso, riuscendo egregio nelle scene all’improvviso. Di volto piacente, di fison
educata all’arte riuscì a farsi molto apprezzare dai vari pubblici sì nelle commedie e nei drammi, sì nelle tragedie. Moriron
molto apprezzare dai vari pubblici sì nelle commedie e nei drammi, sì nelle tragedie. Morirono entrambi a Roma, egli nel 1830
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
primi tempi dell’arte sua di pessima condotta. Soleva passar le notti nelle case del vizio e nelle bettole da cui usciva quas
ua di pessima condotta. Soleva passar le notti nelle case del vizio e nelle bettole da cui usciva quasi sempre ubbriaco. Scac
del Re nell’Ines di Castro, ambedue del Greppi ; in quelle di Bonfil nelle varie Pamele del Goldoni e in altre moltissime no
co 1795-96 al S. Angelo di Venezia, ove crea la parte di D. Solitario nelle Lacrime d’una vedova del Federici. Sposò una cert
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 472-473
pregiata artista per le parti di donna seria col nome di Beatrice, sì nelle commedie a soggetto, sì nelle scritte. Fu sempre
di donna seria col nome di Beatrice, sì nelle commedie a soggetto, sì nelle scritte. Fu sempre nella Compagnia del marito, e
ngela. Figlia dei precedenti e moglie di Giovanni Vitalba, fu egregia nelle parti di prima donna, che sostenne sempre nella C
la Compagnia di suo padre che le fu ottimo maestro. Molte delle parti nelle Fiabe del Gozzi e nelle sue Commedie tratte dallo
e che le fu ottimo maestro. Molte delle parti nelle Fiabe del Gozzi e nelle sue Commedie tratte dallo spagnuolo furono scritt
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 208-209
a. Fu attrice di grandissimo slancio, benchè non di imponente figura, nelle parti tragiche, acclamatissima specialmente in Am
a come una gentile promessa. Nel '63 era già prima attrice egregia sì nelle parti drammatiche, sì nelle tragiche, ma più in q
Nel '63 era già prima attrice egregia sì nelle parti drammatiche, sì nelle tragiche, ma più in queste che in quelle, e nel '
ietà con Tina Di Lorenzo, è oggi di essa compagnia pregiato ornamento nelle parti di madre, ch'ella sostiene con quella innat
sostiene con quella innata signorilità, che non è facile di ritrovare nelle sue compagne di ruolo.
6 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264
e commedie chiamate dell’Arte per distinguerle dalle erudite recitate nelle accademie e case particolari da attori nobili civ
ria, e vi si faceva uso di maschere diverse, colle quali nel vestito, nelle caricature e nel linguaggio si esagerava la ridic
come avviene in Francia ancora tra’ Provenzali, Normanni e Gasconi, e nelle Spagne tra’ Portoghesi e Castigliani e Galiziani,
ziare rilevansi con irrisione vicendevole. In queste farse dell’arte, nelle quali erroneamente varii oltramontani male istrui
sulla scena latina prodotte commedie e tragedie eccellenti, superando nelle prime Cecilio, Lucilio, Nevio, Plauto, Afranio Te
ando nelle prime Cecilio, Lucilio, Nevio, Plauto, Afranio Terenzio, e nelle seconde Ennio, Pacuvio, Accio, Varo, Mecenate, Ge
d, Du-Freny, Saint-Foi, Piron, Gresset e cento altri Qual commediante nelle Spagne (senza eccettuarne Lope de Rueda, che fu i
Italiani sono stati molti personaggi o sciocchi, o ridicoli, o astuti nelle commedie introdotti, come sono Don Pasquale de’ R
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 726
. Ne abbiamo invece sul suo esordire a Parigi il 21 novembre del 1739 nelle Furberies de Scapin, che, non piaciute il 1726, e
rlequin Bouffon de Cour, e il 3 dicembre ottenne un compiuto successo nelle Métamorphoses d’ Arlequin, una di quelle cosiddet
tantini ; e che il 5 agosto del ’41 egli sostenne la parte di Scapino nelle Fourberies de Scapin, al fianco di Bertinazzi Pan
ù tosto attribuire al suo singolar pregio di acrobata. Questo troviam nelle note francesi (Campardon, op. cit.) ; questo trov
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 158
; il giornale dei teatri di Venezia del ’96 ha di lui : « col Ruggero nelle Lagrime d’una vedova e col Saggio nella Lauretta
buon comico. » E altrove : « Roberto nella Pulzella d’Oxford, Alvise nelle Tre Tonine e Filippo nell’ Annetta veneziana di S
e l’estensione del suo talento comico. » E altrove ancora : « sublime nelle parti da padre, ha saputo mostrar non ordinario v
9 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO VI. Maschere materiali moderne. » pp. 265-269
uovere il riso con una figura caricata. Quanto alla forma gli antichi nelle maschere rappresentavano i volti umani quali sono
elle maschere rappresentavano i volti umani quali sono, per valersene nelle tragedie e nelle commedie. I moderni coprono alcu
presentavano i volti umani quali sono, per valersene nelle tragedie e nelle commedie. I moderni coprono alcuni personaggi com
rità l’unica mezza mascheretta simile a quella che oggi noi adopriamo nelle feste di ballo, la quale si vede nella Tavola XXX
he col bandirle d’un colpo dal teatro istrionico ancora, come si fece nelle accademie che coltivarono la commedia. Se ne dedu
10 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
principesche, le quali si pareggiavano coi sovrani nella sontuosità e nelle ricchezze. né troppo era strano il vedere i cardi
ell’ozio d’una pacifica servitù. Memore della sua antichissima gloria nelle lettere, e desiderosa di conservarla, essa fu qua
nte la pittura nella pregievolissima scuola de’ Carracci, e la musica nelle tante accademie erette a fine di perfezionarla. I
azionali, essa prese il carattere della scostumatezza e della licenza nelle canzoni chiamate da loro Drinking Catches, ovvero
a, e pel commercio cogl’Italiani. In seguito preser voga gl’intermedi nelle commedie o feste, massimamente ne’ conviti e ne’
rsa ne fece quella rappresentata nel palazzo di San James l’anno 1613 nelle nozze di Federigo V Palatino del Reno colla princ
trodussero il melodramma italiano, sollevato di poi a maggior altezza nelle composizioni del fecondo e sublime Hendel 73. [7]
lla inclinazione al canto e al suono nella gente ancor più rusticana, nelle feste villerecce che celebransi spesso con istrom
ilicatezza forse che gl’Italiani, ma più atti a svegliar le passioni, nelle serenate urbane, nelle ciaccone, nelle follie, ne
’Italiani, ma più atti a svegliar le passioni, nelle serenate urbane, nelle ciaccone, nelle follie, nelle sapate, moresche, s
ù atti a svegliar le passioni, nelle serenate urbane, nelle ciaccone, nelle follie, nelle sapate, moresche, sarabande, fandan
iar le passioni, nelle serenate urbane, nelle ciaccone, nelle follie, nelle sapate, moresche, sarabande, fandanghi, pavanigli
esentazioni sacre chiamate Villancicos, che celebransi con gran pompa nelle chiese, la notte del santissimo Natale, come reli
di Filippo Secondo s’introdusse l’usanza di cantar duetti e terzetti nelle commedie, e il melodrammma sarebbe stato conosciu
ll’altra la preferenza data da Filippo Quarto alle commedie nazionali nelle quali furono insigni al suo tempo Calderon, Monta
notizia alcuna del dramma musicale avanti ai tempi di Carlo Secondo, nelle nozze del quale con Marianna di Neoburg si rappre
vescica di bue inumidita. La Gusli, stromento più nobile perché usato nelle città eziandio, rassomiglia nella fabbrica intern
11 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
loro legislatore Mosè. In versi erano le memorie de’ defunti scolpite nelle colonne Egiziane, ed intorno alle urne lagrimali
. Tra’ barbari le prime leggi dettaronsi in canzoni b. Secondo Ateneo nelle feste degli Ateniesi cantavansi le leggi del nost
Caronda. I Goti feroci popoli antichi della Scandinavia che abitavano nelle coste del Baltico, ebbero le famose poesie Runich
rale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popol
ende per natural conseguenza, che la poesia rappresentativa non nasce nelle tribù de’ selvaggi, perchè essa richiede maggior
idee per saper volgere l’imitazione in satira ed istruzione. In fatti nelle picciole nascenti popolazioni del vecchio e del n
storia; che che ne abbiano pensato in contrario Ludovico Castelvetro nelle sue Esposizioni alla Poetica di Aristotile, le Ba
a, merita un posto distinto tra’ poeti, benchè al pressochè immenso e nelle sue grandi fabbriche mirabilmente variato Omero,
tutti i generi poetici il teatrale è quello che singolarmente alligna nelle società già stabilite, e dove regna una competent
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 239
ivelandosi attrice di assai liete promesse con la parte di Margherita nelle Due Dame di Ferrari, di cui era protagonista Virg
cui direzione fu preposto il Belli-Blanes. Ai successi di Margherita nelle Due Dame, di Susanna nel Mondo della Noja, di Pia
Poi, più nulla. La morte della madre che l’aveva accompagnata sempre nelle sue peregrinazioni artistiche, le diè tale intens
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 757
quale restò vedova nei primi anni di matrimonio. Recitò mediocremente nelle parti di dramma e di tragedia, ma venuta in età m
li. Zocchi Anna Maria, fiorentina. Recitò molti anni applauditissima nelle parti tragiche e nelle comiche, in Compagnia di G
fiorentina. Recitò molti anni applauditissima nelle parti tragiche e nelle comiche, in Compagnia di Giovanni Roffi (V.) al C
14 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
instruiti de’ continui passi che con felicità o troviamento si danno nelle rispettive carriere. Io condussi la Storia de’ Te
pecie di compassione da chi si crede nato a recondite elevate imprese nelle scienze e nelle lettere. Ma che si vuol fare? Non
ione da chi si crede nato a recondite elevate imprese nelle scienze e nelle lettere. Ma che si vuol fare? Non tutti esser pon
ioni dappresso alle Nefelococcigie Aristofanesche? Vero è altresì che nelle storie teatrali si suole di quando in quando fave
te scene ritrarre al vivo i ridicoli del loro tempo, che accreditarsi nelle società come originali di que’ medesimi ridicoli
po, ma come industre espediente suggerito dalla filosofia per seminar nelle società dilettando, la coltura, la virtù, la mora
arono gli uomini più gravi e decorati. E per mentovarne alcuni pochi, nelle Spagne vi si dedicarono sacerdoti, teologi, magis
vi trasmetto, e con gl’indicati miglioramenti or nell’espressioni or nelle cose, e nulla temete, perchè ad un bisogno non ma
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591
cesca. Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di gran merito sì nelle commedie improvvise, sì nelle scritte, sotto il n
nata Sora, fu attrice di gran merito sì nelle commedie improvvise, sì nelle scritte, sotto il nome di Clarice. Fu prima donna
in cui stette più anni, facendo mostra del suo gran valore artistico nelle commedie dell’abate Chiari, e specialmente in que
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 692
mpiegato di quell’arsenale, risolse, per togliersi dalle ristrettezze nelle quali vivevano, di darsi alle scene. Entrò col ma
di ottimi elementi, della quale era lei prima donna applauditissima e nelle commedie scritte e in quelle improvvise, e nelle
na applauditissima e nelle commedie scritte e in quelle improvvise, e nelle parti comiche e in quelle tragiche ; e lui primo
17 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
ue Cantici del loro legislatore Mosè. Le memorie dei defunti scolpite nelle colonne Egiziane erano in versi. Tra’ Barbari le
Tra’ Barbari le prime leggi dettaronsi in canzoni 17. Secondo Ateneo nelle feste degli Ateniesi cantavansi le leggi del nost
Caronda. I Goti feroci popoli antichi delle Scandinavia che abitavano nelle coste del Baltico, ebbero le famose poesie Runich
rale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popol
cende per natural conseguenza che la poesia rappresentativa non nasce nelle tribù de’ selvaggi, perchè essa richiede maggior
idee per saper volgere l’imitazione in satira ed istruzione. In fatti nelle picciole nascenti popolazioni del vecchio e del n
, merita un posto distinto tra’ poeti; benchè al pressochè immenso, e nelle sue gran fabbriche mirabilmente variato Omero non
tutti i generi poetici il teatrale è quello che singolarmente alligna nelle società già stabilite, e dove regna una competent
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Mazzocchi Luigi. Mantovano. Recitò le parti di Dottore nelle Compagnie di Pietro Rossi, di Domenico Bassi, e (
ntorno alle lettere ; ed occorrendo sa recitare ancora in parti serie nelle studiate rappresentazioni. »
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
782), recitando – egli scrive – con grazia e ponderato sentimento, sì nelle comiche, che nelle tragiche rappresentazioni.
gli scrive – con grazia e ponderato sentimento, sì nelle comiche, che nelle tragiche rappresentazioni.
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
nella Compagnia di Andrea Patriarchi, poi in quella di Luigi Perelli, nelle quali percorse la Sardegna e la Sicilia e le vari
e la Sicilia e le varie città d’Italia, facendosi non poco applaudire nelle parti serie e gravi. Si trovava ancor col Perelli
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
ti, e a suggerire tra vaganti compagnie, » fu attrice valorosa specie nelle parti tragiche. Recitò nella prima giovinezza le
donna il 1756 nel Teatro della Sala di Bologna, e vi piacque assai sì nelle commedie improvvise, come nelle scritte. Separata
ala di Bologna, e vi piacque assai sì nelle commedie improvvise, come nelle scritte. Separatasi dal marito, si diede allo stu
e, che gonfiò la sua vanità. Fui accolta a braccia aperte da lei, che nelle parole e negli atti, non poteva essere più cortes
ava per bestemmiare, non la cedeva a un vetturino napoletano ; ardita nelle risse, pareva un granatiere infuriato che minacci
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 212
il 1781 a Venezia in quella di Nicola Menichelli. Fu attore pregiato nelle commedie improvvise, sotto la maschera di Brighel
pregiato nelle commedie improvvise, sotto la maschera di Brighella, e nelle premeditate senza maschera. Par nullameno ch'egli
23 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO III. Maschere materiali moderne. » pp. 263-266
uovere il riso con una figura caricata. Quanto alla forma gli antichi nelle maschere rappresentavano i volti umani quali sono
elle maschere rappresentavano i volti umani quali sono, per valersene nelle tragedie, e commedie. I moderni coprono alcuni pe
ità l’unica mezza mascheretta, simile a quella che oggi noi adopriamo nelle feste di ballo, la quale si vede nella Tavola XXX
col bandirle d’un colpo dal teatro istrionico ancora, ciò che si fece nelle accademie che coltivarono la commedia. Se ne dedu
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
giovanissimo, le parti di amoroso in una compagnia di poco conto, poi nelle ben note di Bianchi, Pellandi, Goldoni e Granara.
ì in bella rinomanza. Creò con molto successo la parte di Mamma Agata nelle Convenienze Teatrali del Sografi, e recitò anche
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 858
ile e de bon cor. Il Bartoli dice infatti che « fu moglie amorosa, e nelle stravaganti follie del marito si mostrò molto pro
cesco. Recitava con grazia e vivacità sotto la maschera di Arlecchino nelle Compagnie di Venezia. Dice il Trautmann (op. cit.
bbene mischiato cogli attori di Corte francesi, e impiegato a recitar nelle parti del Nouveau Théatre italien. L’anno della p
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 47
dice il Colomberti – tra il 1790 e il 1820, sostenne con massima lode nelle migliori Compagnie del suo tempo, Coleoni, Dorati
a, furon da lui magistralmente recitate ; ma dove non ebbe rivali, fu nelle due di Opimio nel Cajo Gracco, e di Zambrino nel
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 540
mo in rappresentare la persona di un facchino bergamasco, ma più raro nelle argutie e nelle inventioni spiritose : » il Rossi
are la persona di un facchino bergamasco, ma più raro nelle argutie e nelle inventioni spiritose : » il Rossi, nella Fiammell
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 17
primarie compagnie, Mascherpa, Domeniconi, ecc., ecc. Poco fortunato nelle parti di primo amoroso, passò a quelle di brillan
llotti Bon, Giardini ed altri che non ricordo. Se tu lo avessi veduto nelle parti di Balandar, nella Catena di Scribe, nel Ma
nel Marchese Ciabattino e nel Bruno filatore, nel Capitano Carlotta, nelle Damigelle di Saint-Cyr, come l’ho veduto e udito
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
mpagnie nomadi. Ebbe molte figlie e un unico maschio : Pietro. Recitò nelle commedie all’improvviso e scritte, e verso il 178
ana, recitarono nel 1780 col padre a Corfù. Di questa il Bartoli dava nelle sue notizie speranza di ottima riuscita, unendo e
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 660
e una docilità non mai attenuate. Egli fu ed è noto più specialmente nelle parti di mammo e nelle così dette macchiette, in
attenuate. Egli fu ed è noto più specialmente nelle parti di mammo e nelle così dette macchiette, in cui appare le più volte
31 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
di Cartagine non si vedesse architettata alla gotica, perché in somma nelle scene si trovasse col pittoresco unito insieme il
iuto la lettura dei libri, la conversazione degli uomini addottrinati nelle antichità; ma a qual altri dovrà egli aver ricors
allievi che crebbero sotto di lui. Rivolti costoro ad imitare ciò che nelle sue invenzioni vi era di più facile, cioè la bizz
he aperse loro gli occhi. «E non vedete voi», disse loro, «che se voi nelle pitture quello approvate che non può stare in fat
egliatezza d’ingegno54?» Ora che direbbe quel matematico vedendo come nelle nostre scene da noi si applaudisce a quei laberin
ve impostarsi dall’altra, quasi sogni di gente inferma, che non hanno nelle loro parti connessione veruna. Ma dei Licini ne s
ndo le buone regole, e ciò che offende nel vero non offendesse ancora nelle immagini di esso. [5.4] A volersi contenere dent
ra. Ma bensì per le deliziose e per li giardini, che spesso occorrono nelle scene, di assai vaghe idee si potriano ricavare d
terri, di limpidi canali e di vaghe isolette con di belli edifizi che nelle acque si specchiano. Dal sito il più orrido ti fa
non si ha tutta quella attenzione che si vorrebbe, è il dover lasciar nelle scene le convenienti aperture, onde gli attori po
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 499-500
a reale, » strappava i più calorosi applausi ; ma per le scene piane, nelle quali poi il difetto era più palese. Ma dove il d
maggior semplicità di mezzi il più riposto concetto dell’ autore, era nelle cose comiche. Giammai mi accadde, nè più mai fors
otrei aggiungere la parte del Cavaliere di spirito, e altre siffatte, nelle quali fu artista egregio nel più largo senso dell
33 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
verità de’ pensieri, e la correzione dell’espressioni già campeggiava nelle opere di Wolf, di Canitz, di Breitinger, Neukirck
sempio de’ Francesi. «Il nostro gusto e i nostri costumo (osservavasi nelle Lettere sulla moderna Letteratura pubblicate dal
dal 1759 sino al 1763) rassomigliano più agl’Inglesi che a’ Francesi; nelle nostre tragedie amiamo di vedere e pensare più ch
Corneille e Racine, e quello de’ seguaci di Shakespear ed Otwai anche nelle mostruosità. Applaudiva il pubblico or l’uno or l
fra esse la Falsa Divota, la Donna ammalata, il Biglietto del Lotto, nelle quali si dipingono al naturale i costumo correnti
rattutto il costume più decente. A questi dì in Italia, in Francia, e nelle Spagne fremerebbe lo spettatore a una scena simil
se divenire un tragico eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran c
o eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità
ipsia scrisse diverse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi nelle tragedie e nelle commedie. Ad onta degli applausi
erse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi nelle tragedie e nelle commedie. Ad onta degli applausi che ne riscosse,
vedere la sua Dori. Cristiano Felice Weiss nato nel 1726 ha mostrato nelle sue poesie di più di un genere or la delicatezza
pone a quel piacevole dolore che commuove e tocca gli animi sensibili nelle tragedie. Forte, odioso, detestabile è il caratte
erstenberg nato nel 1737 a Tundern, imitatore della maniera di Ossian nelle sue Poesie di uno Scaldo, ha dato al teatro tedes
ccolse in Berlino con trasporto di piacere, e con quegli applausi che nelle società che conservano qualche idea di libertà sp
34 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
verità de’ pensieri e la correzione dell’espressioni già campeggiava nelle opere di Wolf, di Canitz, di Breitinger, Neukirck
sempio de’ Francesi. “Il nostro gusto e i nostri costumi (osservavasi nelle Lettere sulla moderna letteratura pubblicate dal
al 1759 sino al 1763) rassomigliano più agl’ Inglesi che a’ Francesi: nelle nostre tragedie amiamo di vedere e pensare più ch
atori delle regole, e quello de’ seguaci di Shakespear ed Otwai anche nelle mostruosità. Applaudiva il pubblico or l’uno or l
tra esse la Falsa Divota, la Donna Ammalata, il Biglietto del Lotto, nelle quali si dipingono al naturale i costumi correnti
prattutto il costume più decente. A questi dì in Italia, in Francia e nelle Spagne fremerebbe lo spettatore a una scena simil
se divenire un tragico eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran c
o eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità
ipsia scrisse diverse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi nelle tragedie e commedie. Riscossero molti applausi, m
de facendosi vedere la sua Dori. Cristiano Felice Weiss nato nel 1726 nelle sue poesie di più di un genere ha mostrato or la
pone a quel piacevole dolore che commuove e tocca gli animi sensibili nelle tragedie. Forte, odioso, detestabile è il caratte
egli attenderà che un autore di buone tragedie urbane riesca del pari nelle reali, cioè nella grand’arte de’ Sofocli e de’ Co
erstenberg nato nel 1737 a Tundern, imitatore della maniera di Ossian nelle sue Poesie di uno Scaldo, ha dato al teatro tedes
ccolse in Berlino con trasporto di piacere, e con quegli applausi che nelle società che conservano qualche idea di libertà sp
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 212
tosa sulle scene ; ed in Venezia fu sommamente gradita. Paolo Abriani nelle sue rime indirizza a’suoi meriti il seguente sone
iù dal ciel cangiato in Bue ! !… » Povera Armellina !… Anche vacca…. nelle poetiche aspirazioni dell’Abriani ! !…
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1046
, di cui si pasce il riso e s’imbandisce la mensa del piacere, arguto nelle parole, scaltro nelle invenzioni, con l’acutezza
iso e s’imbandisce la mensa del piacere, arguto nelle parole, scaltro nelle invenzioni, con l’acutezza de’ suoi detti traffig
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 552-
hiama l’ideale dei primi amorosi e dei primi attori. Ricorreva spesso nelle uscite di scena a improvvisazioni convenzionali,
molti ; poichè, in forza appunto di quegli applausi, egli trovò posto nelle più reputate compagnie del suo tempo. Col volger
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
rante nello studio, fu attore ammiratissimo nel tragico e nel comico, nelle parti di giovine e in quelle di vecchio, nelle qu
tragico e nel comico, nelle parti di giovine e in quelle di vecchio, nelle quali – scrive Fr. Bartoli – « mostravasi tanto d
39 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento delle Romane. » pp. 2-8
e del Dempstero, i quali sparsero da non gran tempo non picciola luce nelle antichità Etrusche. Essi le vendicarono in parte
ea di Marte e molte urne di alabastro con grande artificio istoriate, nelle quali veggonsi incisi caratteri Etruschi, come an
, come ancora una statua di donna vestita con un fanciullino fasciato nelle braccia. Fecesi da uno scultore Toscano in Roma l
ltivata la poesia, il tempo ci ha conservate alcune tavole di bronzo, nelle quali leggonsi incisi alcuni inni sacri. Sappiamo
usche; e secondo Dionigi Alicarnasseo il Greco Demarato fece non meno nelle Greche che nell’Etrusche lettere ammaestrare i fi
40 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
ni ebbero Poesie Sceniche. Entro malvolentieri in certe quistioni, nelle quali veggo l’avversario traviato, non per debole
orgente dell’errore, ma intanto ne soffre la moderazione sempre bella nelle difese. Sforziamoci di dar luogo alla verità, e d
ganno, artificio, astuzia, stratagemma? Il dritto delle Genti accorda nelle Guerre le insidie, gli agguati, le sorprese, le f
i agguati, le sorprese, le finte: sono tali cose ugualmente accordate nelle contese letterarie? Pare a me che in queste si pe
taliana di quel tempo altra cosa eccetto che alcune rappresentazioni, nelle quali il giudizioso Tiraboschi riconosce soltanto
sentazioni? Egli dunque ha letto assai alla sfuggita ciò che si narra nelle pagine 189. 190. e 191. della Storia de’ Teatri.
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921
ella gloria a nove anni, in cui diè prova di gran valore artistico sì nelle parti scritte come nelle improvvise. A sedici ann
in cui diè prova di gran valore artistico sì nelle parti scritte come nelle improvvise. A sedici anni, mentr’era l’amorosa in
a Fiorilli-Pellandi. Ed in che ella non fu prima, una volta sola ? E nelle notizie che seguono l’Oracolo tradotto dal Cesaro
le stampe. L’entusiasmo che destò in Padova la detta valorosa attrice nelle varie recite della Nina, ossia la Pazza per amore
auro Megarense, pastore arcade, in cui abbiamo accennate alcune parti nelle quali essa primeggiò, quali Medea, Zaira, Vitelli
ttuosa ch’ella si prese di lei dal 1807 al 1810, abbiam testimonianza nelle biografie livornesi del Pera, nelle notizie biogr
807 al 1810, abbiam testimonianza nelle biografie livornesi del Pera, nelle notizie biografiche del Calvi e del Consigli (V.
42 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
una rappresentazione di poche ore i fatti di trenta anni: introdusse nelle favole tragiche persone basse, prostitute, ubbria
ti. Studiando egli la natura mancò di giudizio nell’ imitarne ciò che nelle società si riprenderebbe. Non è inverisimile (dis
e colla buffoneria intempestiva? Shakespear istudiò la natura, e pure nelle sue espressioni non di rado la perde di vista. No
er molto studiato la matematica e di credere d’avere della precisione nelle idee. Gli si faccia parimente grazia del non aver
a quell’Italia in fine che oggi ancor vanta così gran copia di opere nelle quali ad evidenza si manifesta quanto si coltivi
icatoria della tragedia Troilus and Cressida afferma ingenuamente che nelle composizioni scritte da Shakespear nel secolo XVI
usseguente quel padre del teatro Inglese pensò a pulire il linguaggio nelle ultime sue fatiche, e a levare alquanto di quella
iare. Per umiltà avrà egli voluto occultarci i progressi da lui fatti nelle matematiche, ragionando a bella posta così incong
medesimo secolo XVI fiorì il Cavalier Fulck Grevil Lord Brooke chiaro nelle armi e nelle lettere, che fu l’intimo amico di Si
lo XVI fiorì il Cavalier Fulck Grevil Lord Brooke chiaro nelle armi e nelle lettere, che fu l’intimo amico di Sidney favorito
lla regina Elisabetta. Grevil compose due tragedie Alaham e Mustapha, nelle quali introdusse il coro alla maniera greca. Cont
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
trice e come donna. « È la Martorini molto commendabile — egli dice —  nelle parti tenere ed amorose, mostrando coll’ espressi
nima ; distinguendosi in singolar modo con attenzione indefessa anche nelle più minute cose, senza ommetterne alcuna, e tutto
44 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
a pace e nella guerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e nelle arti, sembra che un’ aurea pace a
uerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e nelle arti, sembra che un’ aurea pace abbia fornito tut
destino delle arti e delle scienze. Ma simili dubbii e timori, giusti nelle distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado
i nelle distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione c
i de’ barbari, ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione che soffre, fida nel sovrano che
fondamente le due più famose lingue de’ dotti, ed anche a disotterrar nelle lontane regioni i Codici Greci e Latini, ed a mol
a luce, stenterà a crederea che dentro delle Alpi gli studii teatrali nelle mani di molti cospicui letterati fossero divenuti
le sette farse spirituali inedite recitate in Napoli da me descritte nelle Vicende della Coltura della Sicilie a; come ancor
gentiluomo Tortonese si diede in Tortona quella tanto magnifica festa nelle nozze d’Isabella di Aragona figlia di Alfonso duc
a dovunque cantaronsi versi, cioè ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle chiese, nelle cantilene rifer
ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle chiese, nelle cantilene riferite di Albertin Mussato. E potevas
Riario. Parla del Verardo e del suo Fernandus servatus Apostolo Zeno nelle Dissertazione Vossiane; ma non pare che avesse co
eo, e le canzoni de’ Cori. Due altre azioni teatrali volgari leggonsi nelle rime del Notturno poeta napoletano appartenente a
erdinando di Silva cremonese intitolata l’Amante Fedele rappresentata nelle nozze di Bianca Maria Visconti col conte Francesc
ice in una orazione detta in sua lode nel 1437 pubblicata dal Ludewig nelle Reliquiae Manuscriptorum t. V lib. II. b. De Po
posse diutius, hanc pro virgine dat Gobio uxorem. a. Apostolo Zeno nelle Annotazioni alla Bibliotcca Ital. di Giusto Fonta
45 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
a pace e nella guerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e nelle arti, sembra che un’ aurea pace a
uerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e nelle arti, sembra che un’ aurea pace abbia fornito tut
l destino delle arti e delle scienze. Ma simili dubbj e timori giusti nelle distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado
i nelle distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione c
i de’ barbari, ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione che soffre, fida nel sovrano che
fondamente le due più famose lingue de’ dotti, ed anche a disotterrar nelle lontane regioni i codici Greci e Latini, ed a mol
a luce, stenterà a credere42 che dentro delle alpi gli studj teatrali nelle mani di molti cospicui letterati fossero divenuti
le sette farse spirituali inedite recitate in Napoli da me descritte nelle Vicende della Coltura delle Sicilie 45; come anco
gentiluomo Tortonese si diede in Tortona quella tanto magnifica festa nelle nozze d’Isabella d’Aragona figlia di Alfonso duca
musica dovunque cantaronsi versi, ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle Chiese, nelle cantilene rifer
ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle Chiese, nelle cantilene riferite dal Mussato. E potevano allung
Riario. Parla del Verardi e del suo Fernandus servatus Apostolo Zeno nelle Dissertazioni Vossiane; ma non pare che avesse co
eo, e le canzoni de’ cori. Due altre azioni teatrali volgari leggonsi nelle Rime del Notturno poeta Napoletano, le quali appa
erdinando di Silva Cremonese intitolata l’Amante fedele rappresentata nelle nozze di Bianca Maria Visconti col conte Francesc
a orazione recitata in di lui lode nel 1437, e pubblicata dal Ludewig nelle Reliquiæ manuscriptorum t. V, lib. II. 53. De P
esse non posse diutius, hanc pro virgine dat Gobio uxorem. 58. Zeno nelle Annotazioni alla Bibliot. Ital. del Fontanini t. 
46 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
rra. Mirandole nel punto di vista che discopre i molti loro progressi nelle scienze e nelle arti, sembrerà che un aurea pace
el punto di vista che discopre i molti loro progressi nelle scienze e nelle arti, sembrerà che un aurea pace abbia dovuto for
oppresse, o annichilite. Ma tali riflessioni che possono esser giuste nelle inondazioni de’ barbari, nelle quali tutto é orro
i riflessioni che possono esser giuste nelle inondazioni de’ barbari, nelle quali tutto é orrore e distruzione, ben di rado s
ri, nelle quali tutto é orrore e distruzione, ben di rado si avverano nelle guerre apportate da’ popoli colti. In queste la n
i son cantati versi solennemente, ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle chiese, nelle cantilene rifer
ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle chiese, nelle cantilene riferite dal Muffato ec.; e potevano al
lmeno nel 1494. Ma intanto che la drammatica poesia fioriva in Italia nelle mani degli eruditi, si estinse totalmente nella P
esentazione muta che solea praticarsi ne’ giorni delle gran Festività nelle chiese oltramontane, e ne’ pubblici ingressi de’
tività nelle chiese oltramontane, e ne’ pubblici ingressi de’ sovrani nelle città principali. Allorché Carlo ultimo duca di B
rgonzo Botta, gentiluomo tortonese, in data quella si magnifica festa nelle nozze d’Isabella d’Aragona, figlia di Alfonso duc
n solo vien purgato da tutte quelle macchie che lo tenevano deturpato nelle anteriori edizioni contraffatte e scomposte, ma é
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 709-710
la vita di lui è impresa malagevole per certe contradizioni che sono nelle date dei documenti. Egli fu a recitare l’estate d
nelli che non piacquer mai ad alcuno ; e però non se ne trova traccia nelle scene della sua raccolta, e se li ha nominati nel
se lo speciale incarico da’compagni di occuparsi della parte musicale nelle loro rappresentazioni. Ufficio che gli fu riaffid
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 254
o Camerani. Entrò il '76 nella Compagnia di Antonio Sacco, e andò lui nelle veci del celebre Truffaldino, a cominciar le reci
omica Compagnia un Teatro della Dominante per dieci anni di seguito e nelle stagioni di autunno e carnovale. Francesco Bartol
hiara l’idea dell’artista e dell’uomo : È il Perelli un comico pronto nelle risposte, lepido ne'sali, arguto assieme e frizza
49 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
ente accettate, non può far di meno che non divenga arbitraria e vaga nelle sue conseguenze. Ond’è che la regione de’ metafis
] Nelle facoltà che hanno per oggetto il bello, avviene l’opposto che nelle scienze. In queste l’arte di riuscire dipende tan
io aggiugner qualche particella di più alla massa generale del sapere nelle scienze naturali, e distinguersi per questo mezzo
il sentiero alle anime degli eroi, i quali attendono impazienti lassù nelle sfere il felice sviluppo del germe, o di quel cat
una connession fra le parti, né il buon senso alcun interesse fondato nelle passioni, in uno stato finalmente dove s’insulta
ond’ella potrebbe servirsene. Se i Greci, non avvisandosi di eccitar nelle loro tragedie altri movimenti che il terrore e la
ecentemente adottate; ma s’è lecito anticipar un vaticinio più sicuro nelle cose letterarie che non nelle politiche e nelle m
ecito anticipar un vaticinio più sicuro nelle cose letterarie che non nelle politiche e nelle materie ancora di maggior impor
vaticinio più sicuro nelle cose letterarie che non nelle politiche e nelle materie ancora di maggior importanza, asserirò fr
e traduttore del poema inglese di Milton, felice imitatore di Tibullo nelle elegie, emolo di Catullo negli endecasillabi, e s
elegie, emolo di Catullo negli endecasillabi, e seguace di Anacreonte nelle sue canzonette, scrisse due melodrammi intitolati
ritrova in essi spezzatura né concisione nel recitativo, né rapidità nelle scene, né calore nell’azione, né contrasto negli
monotonia che vi regna dappertutto, alla poca varietà negli affetti e nelle situazioni, all’interesse che va scemando di atto
il genitore comparisce un perfido, uno spergiuro, un mostro; laddove nelle Supplicanti di Eschilo sì quelle che questo altro
la dovuta stima ch’esige il Signor de’ Calsabigi per lo studio posto nelle cose teatrali di cui ci porge egli eccellenti sag
areo alla corte di Pietroburgo, si scorge chiarezza di stile, varietà nelle arie, bellezza nei recitativi, qualche scena di f
oetica vena, gran rapidezza, e gran lettura di Metastasio appariscono nelle poche produzioni drammatiche stampate fra l’opere
pubblico un tentativo di questa sorta. Nelle regioni del gusto, come nelle vaste pianure dell’oceano, molti paesi sarebbero
ella vita comune. Ecco non pertanto una dovizia maggiore per il poeta nelle persone e nelle cose. Quidquid agunt homines è la
. Ecco non pertanto una dovizia maggiore per il poeta nelle persone e nelle cose. Quidquid agunt homines è la divisa del comi
spirito più contento. [23] Per poco che il lettore voglia inoltrarsi nelle idee accennate, troverà dunque che il sistema del
o non gusti nella caricatura dei buffi quel diletto intimo che pruovo nelle lacrime dolci e gentili che mi costrigne a versar
ne sia il primo drammatico del mondo) vuolsi fare quell’uso che si fa nelle case dei vasellami d’argento e delle gioie di gra
maestro di cappella, ai suonatori, ho da far tante spese negli abiti, nelle decorazioni, nei lumi, nell’affito del teatro e i
guisa di burattino, ora un Francese incipriato e donnaiuolo che abbia nelle vene una buona dose d’argento vivo, ora un goffo
laconico a costo ancora di affollare gli avvenimenti, ma si compiace nelle ariette principalmente, in quelle dove si può gor
un finale dove tutti cantassero ad un tratto. Meglio poi se ci entra nelle parole un non so che di mulinello, di tempesta, d
lo più ad una sinagoga di ebrei anzi che ad un canto ben eseguito, ma nelle cose di gusto non bisogna essere cotanto sofistic
ere il più vivo e incalzante. Ma coteste sono sottigliezze dell’arte, nelle quali non me ne intrico. Quello ch’io so è che, f
bisogni della melodia, e mettendo un poco più di contrasto e di forza nelle situazioni e nei caratteri) avrà egli fra poco la
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 867
a un buonissimo acquisto per la compagnia, poichè recitava assai bene nelle commedie, ed ancor meglio nelle tragedie. Egli si
compagnia, poichè recitava assai bene nelle commedie, ed ancor meglio nelle tragedie. Egli si occupò molto di lei, e le prese
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 60
morte, riuscendo in breve, artista di grido per le parti di brighella nelle commedie all’improvviso, e di tiranno nelle trage
per le parti di brighella nelle commedie all’improvviso, e di tiranno nelle tragedie e ne' drammi scritti. In tali ruoli lo v
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
à, con una ingenuità indescrivibili. Niente di quella petulanza che è nelle saputelle di sei anni. La Gemma era bimba, bimba
ossini di Torino : un delirio ! E questo delirio si mantenne costante nelle principali città dell’ Italia e dell’ America, do
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
finir miseramente all’ospedale. Bizzarro attore il Giardini ! Nobile nelle parti nobili, come quella ad esempio del Cavalier
ella ad esempio del Cavalier Ernold della Pamela goldoniana, egli era nelle altre, in quelle delle farse più specialmente, di
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 613
llante Innamorato, e si distinse sostenendo tutte le parti principali nelle migliori commedie del Dottor Goldoni, recitando c
andosi in età, e lasciando addietro la più fresca gioventù, si mostrò nelle parti sostenute delle tragedie un attore applaudi
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 301-303
(Memorie, T. I, pag. 315, ed. Loehner) – piena d’intelligenza, nobile nelle parti serie, e piacevolissima nelle comiche » era
r) – piena d’intelligenza, nobile nelle parti serie, e piacevolissima nelle comiche » era stata chiamata a sostituire sua mad
omastico del Re, all’ inaugurazione del nuovo teatro per la commedia, nelle vicinanze del Palazzo Reale nel sobborgo, in Vars
è indiscutibilemente la miglior commediante. Ha voce, figura, e piace nelle parti anche più antipatiche. Il suo portamento è
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285
e aiutato segretamente dalla madre ; ed esordì con la parte di Egidio nelle Scimie di Gherardi del Testa. Dopo tre mesi di pr
 ; e indi a poco egli fu primo attor giovine. Passò in due o tre anni nelle Compagnie di Prosperi, Peracchi e Sterni, finchè
one della vanità e della superbia…. Egli andava assiduamente a frugar nelle vecchie commedie per rinsanguare il suo repertori
venne alla prima prova con un foglio, ove eran segnati meccanicamente nelle scene più confuse i movimenti de'singoli attori !
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 627
madre e caratteristica, che – dicon le Varietà teatrali del 1821 – se nelle parti di madre può dirsi abile, nelle caratterist
Varietà teatrali del 1821 – se nelle parti di madre può dirsi abile, nelle caratteristiche non si esagera nel dirla a niun’a
58 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « AVVISO. » pp. 310-312
ngolar nostro compiacimento vediamo che il chiar. cavalier Tiraboschi nelle sue addizioni al tomo IV pag. 343 siasi mostrato
ia & Angelo de indumentis sibi emendis per dictos Castaldiones; e nelle Parti della medesima scuola si legge: Cantores .
n’ opera de’ tempi bassi, per quel che indica il lavoro troppo minuto nelle cornici di alcune basi di colonne piane rimasteci
59 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
buffa, e suo carattere. [1] Il metodo progressivo dell’umano ingegno nelle sue investigazioni, gli avanzamenti fatti nell’ar
a alla presenza del Cardinale di Ferrara, e di tutti gli intelligenti nelle scienze armoniche che allora si trovavano in Roma
è quanto può dirsi rispetto al piacere che arreca l’accordo perfetto nelle consonanze, e il voler sapere più oltre è lo stes
a56, rende cotal rapporto de’ suoni spiacevole. Se v’ha cosa mirabile nelle belle arti questa è il vedere in qual guisa la sp
pici sogliono pizzicar più vivamente il palato coll’uso degli aromati nelle vivande, o per valermi d’un’altra comparazione, c
, come i pittori fanno servire le ombre a dar maggior risalto ai lumi nelle figure. [7] Finché i musici si fermarono in quest
si vede eziandio dal costume introdotto in que’ tempi assai frequente nelle carte musicali che ne rimangono, di nominar solam
ra. Da ciò anche nasceva l’irregolarità ed ineguaglianza di movimento nelle parti e nel tutto; poiché molte volte mentre la p
. Il Dante, genio rozzo e sublime, atteggiator robusto ma irregolare, nelle bellezze e nei diffetti egualmente intrattabile,
zza dei canti, e pel ritorno troppo frequente e simmetrico delle rime nelle ottave. I cori che nelle tragedie italiane erano
rno troppo frequente e simmetrico delle rime nelle ottave. I cori che nelle tragedie italiane erano i soli destinati al canto
ommercio e suggerimenti degli uomini letterati che da trentanni spesi nelle scuole musicali, e nell’arte del contrappunto, il
oste da Jacopo Corsi, e quelle del personaggio d’Euridice e dei cori, nelle quali ebbe mano il Caccini. Tutte le circostanze
o suono;          Ed ella in abbandono          Tutta lasciossi allor nelle altrui braccia.          Un sudor via più freddo
oliti a non udir altra musica che la ecclesiastica e la madrigalesca, nelle quali spiccavano simili difetti. In contraccambio
icolari che gli uomini nel rallegrarsi, nel dolersi, nell’adirarsi, e nelle altre passioni adoprano comunemente, a misura de’
uindi l’amore della varietà. L’anima cerca di mettere una graduazione nelle proprie sensazioni, perché questa solletica più d
e non è che il risultato della graduazione e dell’ordine che si mette nelle parti d’un tutto. Ma siccome l’anima non è fatta
e per conseguenza piacere all’anima unitamente alla varietà, la quale nelle diverse sensazioni che le procura, le somministra
spirito. II. Che l’essenza di ciò che si chiama bello nella musica e nelle arti liberali è riposta nella felice contemperazi
come, per esempio, nella musica, è più difficile a comprendersi, che nelle cose, le quali si veggono in un colpo d’occhio co
60 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267
bbio che non in Germania e in Francia, si coltivava la poesia scenica nelle Spagne. Le novelle in dialogo furono le prime cos
eta Luigi Camoens scrisse un Anfitrione, e un’altra farsa che leggesi nelle di lui opere. Quanto al teatro castigliano dobbia
za e la verisimiglianza, le quali non sapendo conciliare, s’inviluppa nelle difficoltà, e cade in contraddizioni. Il servo di
ni del Nasarre, riconosciamo i primi avanzamenti del teatro spagnuolo nelle fatiche del mentovato Cervantes. Egli compose tre
nell’università di Bologna, dopo essersi renduto ben istruito non men nelle lingue che nelle scienze, ritornasse alla sua pat
i Bologna, dopo essersi renduto ben istruito non men nelle lingue che nelle scienze, ritornasse alla sua patria, richiamato,
la pace, la giustizia ec. Io son d’avviso che gli autos mettono capo nelle farse religiose, ne’ misteri, vangeli, nelle pass
e gli autos mettono capo nelle farse religiose, ne’ misteri, vangeli, nelle passioni, vite di santi e simili cose recitate pe
nelle passioni, vite di santi e simili cose recitate per la penisola nelle chiese, donde furono escluse nella fine dei XV se
anno potuto risvegliarne l’idea; perocché fino a cinque anni addietro nelle Spagne, in Madrid, sono intervenuti nelle pubblic
fino a cinque anni addietro nelle Spagne, in Madrid, sono intervenuti nelle pubbliche processioni del Corpus Domini non solo
61 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « PROLUSIONE ALLE LEZIONI DI POESIA RAPPRESENTATIVA DEL PROFESSORE PIETRO NAPOLI-SIGNORELLI. » pp. 203-226
ti cannibali, d’immani Polifemi e di Patagoni cresciuti innanzi senno nelle proprie immondezze. Provvida nonpertanto la Natur
ornì di tali secreti efficaci espedienti, che nella propria essenza e nelle circostanze della sua esistenza egli rinvenne i m
ana. L’uomo adunque già sì debole, sì goffo, sì misero, seppe trovare nelle proprie forze fisiche e intellettuali quanto fece
bigliamento le memorie degli eroi e le grandi imprese si conservarono nelle loro colonne dagli Egiziani, e fra Germani, Celti
i motteggi la bruttezza de’ prepotenti e cacciangli in fuga, versando nelle loro favole un tesoro di sana politica, di pura m
è mai tanto più essa inoltrisi verso la perfezione, quanto più cresce nelle nazioni la coltura? L’una e l’altra cosa, s’io dr
farsene un giuoco. Fiorisce poi la poesia drammatica e si perfeziona nelle nazioni più colte e fiorenti, perchè per giugnere
atura dell’uomo! Cisalpini fortunati e degni di esser tali, voi siete nelle più favorevoli circostanze. Liberi al pari de’ Gr
emento vivono, verdeggiano, fioriscono e fruttificano più che altrove nelle Repubbliche. Il vostro Governo composto de’ vostr
Ignorate che l’Italia in più felici giorni ammaestrò gli oltramontani nelle scienze e nelle belle arti? Ignorate che ne’ temp
talia in più felici giorni ammaestrò gli oltramontani nelle scienze e nelle belle arti? Ignorate che ne’ tempi bassi, quando
62 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290
oli T. IV, V, XI). Il Tafuri con molta probabilità pretende che fosse nelle vicinanze della città di Taranto, e che dalle rui
lor quando alcuno de’ suoi amici esortavalo a far qualche cambiamento nelle sue tragedie, e che egli nol giudicasse opportuno
o del popolo, e ritenere ciò che esso col suo applauso approvasse. Ma nelle materie letterarie è sempre miglior consiglio l’a
ieri falsi, e ciò che non conviene, e quell’ incantesimo che fin anco nelle cose non buone possono e sogliono produrre gli ab
o Francese Giovanni, parmi che troppo severamente ne giudichi, quando nelle sue osservazioni sopra la Fedra del Padre, e l’Ip
lques beaux traits. Nota XII. Il celebre Marc-Antonio Mureto nelle varie lezioni lib. XVI, c. 15 dice: Ex omnibus Se
tive solennità, che doveansi esibire da’ magistrati maggiori non solo nelle principali metropoli dell’Imperio e in Occidente
ipali metropoli dell’Imperio e in Occidente e in Oriente, ma eziandio nelle città municipali da i Duumviri, o magistrati mino
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168
re della drammatica prevalse in lui ; e i primi applausi tributatigli nelle sale dell’aristocrazia e dalle platee di teatrini
ome di Alessio Zuccagnini, l’ Amleto di Shakspeare. Fu in vario tempo nelle Compagnie di Luigi Del Buono(V.), di Luigi Rossi,
ome un pezzo applauditissimo di scelta musica — com’egli ci avverte —  nelle scene illustri di Ferrara, di Siena, di Pavia, di
i, ed indigesti alla più gran parte de' comici d’allora. Fu acclamato nelle principali, e più colte città d’Italia, e stette
ttore di genio ; il suo difetto nell’analisi dei caratteri traspariva nelle particolarità, non nel tutto ; e se talvolta devi
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 294
sta e capocomico di pregi non comuni. Sostenne la parte di innamorato nelle commedie all’improvviso, e fu applauditissimo. D’
ra del 1774 a Brescia, dove mori. Adolfo Bartoli, dallo spoglio fatto nelle notizie, più volte citate, del suo omonimo, dà l’
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 532
iretta da Filippo Berti, già preconizzato ottimo attore, specialmente nelle parti d’effetto. Entrò come primo amoroso assolut
del sanguinoso Marte la bella Pace il corso rattenea. E che di Plauto nelle argute carte, e negli atti di Roscio indi splende
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 681
itò le attenzioni dell’ Imperator Giuseppe. Ella non valeva gran cosa nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellente nelle par
la non valeva gran cosa nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellente nelle parti tenue delle Tragedie, conservando ancora un
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1003
o passare al ruolo di brillante che sostenne lungo tempo e con valore nelle Compagnie di Costantini, Chiari, Zoppetti, Tassan
n Bellotti-Bon secondo caratterista, e primo e promiscuo, subito dopo nelle Compagnie di Francesco Coltellini, Anna Pedretti,
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO IV. Opera Musicale. » pp. 314-344
cui poteva trionfare l’eccellenza di tanti valorosi artefici, venisse nelle prime città Italiane a gara accolto e coltivato?
Italia, oltramonti. Cominciò da prima a coltivarsi il dramma musicale nelle case private de’ gentiluomini, indi passò su’ tea
alizio di Maria Farnese duchessa di Modena diviso in tre atti leggesi nelle poesie di Fulvio Testi. Espero recita il prologo
eguitati dalle leggi, avviliti negli esercizii più immondi, spregiati nelle società, scherniti dagli scrittori amici dell’uma
Rufini, gli Eutropii: ma noi, noi stessi gli ascoltiamo gorgheggiare nelle chiese, e rappresentar da Alessandro e da Cesare
atri. Contenti gli antichi delle voci naturali de’ loro attori ancor nelle parti femminili, non mai pensarono a valersi degl
me narrammo nel tomo I, si servissero ne’ musicali trattenimenti dati nelle stanze delle imperatrici, non gli adoperarono mai
enimenti dati nelle stanze delle imperatrici, non gli adoperarono mai nelle recite teatrali. Ne’ tempi mezzani nè anche in Eu
lle recite teatrali. Ne’ tempi mezzani nè anche in Europa si ammisero nelle grandi feste musicali, ne’ tornei, ne’ caroselli.
ò ancora il dramma musicale, e ne compose uno assai allora applaudito nelle nozze di Michele Porretti principe di Venafro e d
forse con molto minore stravaganza anche per la poesia, come si vede nelle Pazzie per vendetta di Giuseppe Vallaro, nel Pode
le Pazzie per vendetta di Giuseppe Vallaro, nel Podestà di Coloniola, nelle Magie amorose del nominato Giulio Cesare Sorrenti
69 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO III. LIBRO III » pp. 50-54
ornamento ed istorico della letteratura Italiana, il cav. Tiraboschi, nelle sue Aggiunte al tomo IV pag. 343 siesi mostrato e
a & Angelo de indumentis sibi emendis per dictos Castaldiones; “e nelle parti della medesima scuola si legge, cantores .
g. Andres sul Mussato. E Pure se il sig. ab. Andres, nel dire che nelle tragedie del Mussato vide Padova i primi saggi di
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 448
ni, dice : lo credo identico con quel Francesco Bigottini, che trovai nelle carte dell’archivio ex Gonzaga di Mantova, agente
tò poi nell’Arlequin Protée, nella Gageure d’Arlequin et de Scapin, e nelle Métamorphoses d’Arlequin, commedia messa in scena
distrutta ; e per gli spettatori io non son più che Arlecchino anche nelle mie metamorfosi. Se io mi trasformo in Turco, mi
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAP. V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulieteia e in altre isole del l’Emisfero australe nel Mar Pacifico. » pp. 59-65
più verso la fine il movimento della musica, le danzatrici spiegarono nelle attitudini una forza e destrezza meravigliosa, ch
per tal mostruoso abbigliamento passione particolare. Vedesi adunque nelle surriferite se e danze di Ulietea e delle altre i
e scenica, e la distingue dal semplice ballo, non si trova se non che nelle nazioni già molto inoltrate nella coltura. a. V
zioni già molto inoltrate nella coltura. a. Vedi l’estratto fattone nelle Decouvertes dans la Mer du Sud, tom. I cap. 19.
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 297-298
fficile soluzione, riuscì attore egregio per le parti generiche, e fu nelle migliori nostre compagnie, amato dai compagni per
me più che all’arte del recitare egli legò all’opere sue drammatiche, nelle quali è sempre un sapore italianissimo di sana co
anfredi di Vincenzo Monti (V. Zanerini Petronio). Augusto di Kotzebue nelle sue Osservazioni intorno a un viaggio da Liefland
ccellente, ma buona. Il vecchio Pinotti si distingue particolarmente nelle parti comiche e ingenue, e potrebbe misurarsi coi
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 401-403
con Giovan Battista Costantini, Ottavio, che aveva compagnia a Parigi nelle fiere di San Germano e di San Lorenzo, col titolo
ecitò la parte di Lelio con molta intelligenza. Fu ancor più ammirato nelle altre parti che recitò di poi. Poco tempo dopo, f
ile ; ma l’11 di maggio, côlto da male improvviso, mentre passeggiava nelle foreste, potè appena metter piede in casa, ove, c
nte, ma gli altri fan pena. » Molte delle sue opere si trovano sparse nelle varie raccolte del Théâtre italien e delle Parodi
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO II. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 80-124
omi di Goti, Unni, Eruli, Gepidi, Vandali e Longobardi, con istabilir nelle conquiste una nuova forma di governo assai peggio
capitolari, sursero da per tutto le costumanzea. La giudicatura cadde nelle mani di uomini senza lettere, i quali non di rado
li presero un carattere nazionale e distinto in Italia, in Francia, e nelle Spagne. Chi avrebbe mai allora indovinato che in
ito imitatore e rappresentativo. Fece il commercio stabilir le fiere, nelle quali ad oggetto di chiamarvi e trattenervi il co
delle precedenti età, quando ad onta de’ divieti si videro introdotti nelle Chiese, ne ripigliò egli stesso l’usanza, esercit
tri simili dialoghi senza numero in Francia, in Alemagna, in Italia e nelle Spagne, recitaronsi nelle chiese o ne’ cimiteri,
numero in Francia, in Alemagna, in Italia e nelle Spagne, recitaronsi nelle chiese o ne’ cimiteri, dove passava il popolo dop
llari o Giucolieri, che equivalevano a’ Giocolieri o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, nelle fiere, e nelle feste o co
equivalevano a’ Giocolieri o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, nelle fiere, e nelle feste o conviti che solevano dare
Giocolieri o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, nelle fiere, e nelle feste o conviti che solevano dare le persone dovi
i del Celto Ossian, ed il valoroso nostro amico il sig. Cooper Walker nelle Memorie de’ Bardi Irlandesi. Furono questi i succ
landesi. Furono questi i successori de’ Greci poeti, come Tirteo, che nelle battaglie accendevano e sostenevano co’ loro cant
amo che in Alemagna fiorivano i Minnesoenger, ovvero Cantori d’Amore, nelle cui poesie tuttavia esistenti non si rinviene pez
uttavia esistenti non si rinviene pezzo veruno teatrale. Si mentovano nelle Spagne i versi cantati da’ pellegrini che visitav
assomigliarono a quelli che ci rimangono? Egli è vero che in Francia, nelle Fiandre ed altrove furonvi alcuni Misteri rappres
riverne le leggi; e finalmente nel tit. XI si fa lo stesso. Ecco come nelle leggi spagnuole trovansi stabiliti i duelli deris
i altri popoli, cioè de’ Borgognoni. Ecco però la vera pena stabilita nelle leggi Longobarde contro del ladro di uno sparvier
emota data, ornamento insieme ed istorico della Letterature Italiana, nelle sue Aggiunte al tomo IV pag. 343 siesi mostrato e
61, e pubblicati dal più volte lodato signor conte canonico Avogadro ( nelle sue Memorie del beato Errico p. I) perciocchè in
ia et Angelo, de indumentis sibi emendis per dictos castaliones ; » e nelle parti della medesima scuo la si legge: cantores.
75 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187
capitolari, sorsero da per tutto le costumanze. La giudicatura cadde nelle mani d’uomini senza lettere, i quali non di rado
prendeva un carattere nazionale e distinto, in Italia, in Francia, e nelle Spagne. Chi avrebbe mai allora potuto indovinare
pazzi, a quella degl’innocenti e anche alla musica che fu introdotta nelle chiese. I monaci poi si avvisarono ancora di mett
ronsi recitando di mano in mano in Francia, in Alemagna, in Italia, e nelle Spagne, dove durarono per molti secoli. Essi solc
ove durarono per molti secoli. Essi solcano ne’ primi tempi recitarli nelle chiesa, o ne’ cimiteri, dove passava il popolo, c
Alemagna nel secolo XIII avea i suoi minnesaenger, o cantori d’amore, nelle cui poesie, che ancora esistono, neppur si vede c
76 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
erj, e d’industria e di mano, e di scena e di medicina eziandio. Così nelle nozze d’un Gonzaga al 1346 si distribuirono in Ma
ova a tal gente 338 vesti; nè queste erano di poco prezzo, leggendosi nelle Cronache di Verona, che delle 200 date loro da un
vennero dopo i nostri Siciliani a verseggiare e a far uso della rima nelle moderne lingue volgari, si distinguevano con varj
ri, o Giullari, che vale lo stesso che giocolieri, o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, o nelle fiere intertenevano il
o stesso che giocolieri, o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, o nelle fiere intertenevano il popolo con varie buffoneri
ro valore, e farsi gran nome. V. il Sig. De la Curne de Sainte Palaye nelle Memorie sull’antica Cavalleria, Onorato di S. Mar
fama. Gli Scaldi accompagnavano i loro Re ancora ne’ combattimenti, e nelle corti, e per incitarli a marziali ed onorate impr
poesia il Ditirambo, e ne diede l’esempio in questo dramma, ed ancora nelle sue Rime scritte a penna, secondo che ci accerta
urse non che il primo crepusculo di luce letteraria, ma il buon gusto nelle belle arti e scienze tutte. Veggasi Guglielmo Bud
ag. 196) sono stati molti personaggi, o sciocchi, oridicoli, o astuti nelle commedie introdotti, come sono Don Pasquale de’ R
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 361
insuperabile. Nè ad un genere solo si attenne ; chè tanto era valente nelle parti comiche, quanto nelle drammatiche ; e le co
e solo si attenne ; chè tanto era valente nelle parti comiche, quanto nelle drammatiche ; e le commedie del Goldoni, e le tra
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 807
valoroso interprete delle commedie goldoniane, e come lui grandissimo nelle parti di mammo in genere e di Giacometto in ispec
va, Brescia, Venezia, Verona, Trento e Ferrara, in cui si recò sempre nelle stagioni migliori. I suoi comici, atti a recitare
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 313
Era la seconda donna dei Comici Gelosi, citata da Francesco Andreini nelle sue Bravure del Capitano Spavento. Il Cinelli rac
chiamavasi. » E l’Arlia che varie rime di Curzio raccolse e pubblicò nelle Curiosità letterarie del Romagnoli (Bologna, 1885
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 586
ima donna assoluta, che sostenne con molto successo, più specialmente nelle commedie goldoniane, e in dialetto. Accoppiò alla
ia, ferrarese. Addestratosi co' Filodrammatici della sua città natale nelle parti di Pantalone, riuscì comico egregio, e fu p
81 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35
o aringo, fu la Medea. Egli amava con predilezione Lucano e Seneca, e nelle di loro opere attinse non meno l’amor del sublime
ornelio d’aver nel suo Pompeo procurato di far sentire ne’ pensieri e nelle frasi il genio del suo Lucano, e quindi di essers
frasi il genio del suo Lucano, e quindi di essersi sollevato più che nelle altre sue favole. Ma gli ornamenti e le figure ep
rata (aggiugneva) la nobiltà, l’economia negli argomenti, la veemenza nelle passioni, la gravità ne’ sentimenti, la dignità e
oli alla tenerezza, poco intendono, e poco prendono interesse, p. e., nelle vedute politiche d’un tiranno, nell’ambizione d’
uel che sentono in se stesse, e vanno agevolmente seguitando il poeta nelle commozioni che disviluppa, e ne favellano con viv
pa, e ne favellano con vivacità e conoscimento. Qual giovanetta posta nelle circostanze di Ermione non vi farà le medesime ri
ilezza volle discolparne Racine con dire che lo stesso Euripide posto nelle medesime circostanze del tragico Francese, non l’
derisione di Desprèaux. Non si domandi dunque se l’amore possa entrar nelle tragedie come ogni altra eccessiva passione; ma s
e degradi, e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi. Racine nelle sue belle favole non sempre si appressa alla perf
tico particolare. I vizj, le virtù ed anche gli attributi accidentali nelle loro favole (nota il Colepio) diventano le person
che partoriscono noja e rincrescimento. Simili maniere abbondano anco nelle tragedie del Racine, ma ecco in che egli si disti
nto freddo e qualche immagine superflua. Più rari sono questi difetti nelle altre sue favole, benchè alcuno se ne rinvenga an
ella loro regina Tomiri, oltre a’ difetti d’arte e di verisimiglianza nelle situazioni e ne’ consigli; Astrato re di Tiro rap
no si rileverebbe l’effemminatezza dello stile, la mancanza di verità nelle situazioni, l’inverisimiglianza de’ colpi, l’ineg
82 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
la Pazzia delle pompe, i Poeti Comici, e l’ Ariostista e il Tassista, nelle quali col gusto che richiede la buona commedia si
i compose in Firenze molte commedie in prosa ingegnose e dilettevoli, nelle quali egli stesso solea rappresentare felicemente
nel 1751, i Vecchi Rivali, la Moglie in calzoni, e la Serva Padrona, nelle quali con sale comico satireggia alcuni vizj popo
tturno del 1773, l’Alchimista, ed il Matrimonio per procura del 1777, nelle quali regna un ridicolo di parole che spesso si v
iacevolezza di motteggi e tutta l’erudizione abbondevolmente seminata nelle Annotazioni. Terenzio ha avuto nel nostro secolo
iglior gusto, ed avendo per buona sorte sin dall’età di 17 anni avuta nelle mani la Mandragola del Macchiavelli che lesse die
Padre di famiglia. La mano del buon pittore si vede nella Locandiera, nelle Donne Puntigliose, nella Vedova Scaltra, nel Moli
candiera, nelle Donne Puntigliose, nella Vedova Scaltra, nel Moliere, nelle Donne Curiose, nella Serva amorosa, nella Figlia
utore, il Bel Circolo ossia l’Amico di sua moglie, ed il Progettista, nelle quali ben presto ci auguriamo di potere ammirare,
ettista, nelle quali ben presto ci auguriamo di potere ammirare, come nelle precedenti, la vivacità, il salso motteggiare, e
ille spettatori66. Oggi si vede abbellito e migliorato ne’ corridoi e nelle scale. Un miracolo opposto a quello del Vaccaro h
caro de’ nostri scenici spettacoli. Edificato tutto di pietra, tutto nelle ampie scale, ne’ corridoi, ne’ vestiboli, ne’ tre
icamente il conte Enea Arnaldi Vicentino nell’opera Idea di un Teatro nelle principali sue parti simile a’ teatri antichi all
e la Bibliotheque Italique VII. 63. Ad altro io non aspiravo (dice nelle sue Memorie) che a riformar gli abusi del teatre
ervidore Angelo Mazza”. Or come l’impudente folliculario osa entrare nelle intenzioni d’ un Sovrano che lo smentisce co’ fat
83 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
liberata dal tributo crudele solito a riscuotersi da’ Traci. Leggonsi nelle opere del Chiabrera tre pastorali, la Meganira, l
o all’autore di rimare con frequenza, non si vede il calore richiesto nelle sceniche poesie; ma ben si nota la semplicità del
che il lettore rimane pago d’ogni proposta e considera che posto egli nelle medesime circostanze non avrebbe altramente detto
o i pedanti non ti rassettano! Altre pastorali potrebbero mentovarsi, nelle quali non si vede tutta la corruzione del secolo,
1660. Giandomenico Peri ne fu l’autore, il quale nacque in Arcidosso nelle montagne Sanesi. I parenti non del tutto sforniti
a villana sevizia del suo pedagogo lasciò la casa paterna, e si fuggì nelle selve a menar vita campestre, ed in esse senza st
desio di verseggiare, e compose alcuni poemi e le riferite pastorali, nelle quali egli stesso rappresentava in compagnia di a
84 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
l tragico, fu la Medea Egli amava con predilezione Lucano e Seneca, e nelle di loro opere attinse non meno l’amor del sublime
elio di aver procurato di far sentire nel suo Pompeo e ne’ pensieri e nelle frasi il genio di Lucano, e quindi di essersi ele
rata (aggiugueva) la nobiltà, l’economia negli argomenti, la veemenza nelle passioni, la gravità ne’ sentimenti, la dignità e
oli alla tenerezza, poco intendono, e poco prendono interesse, p. e., nelle vedute politiche di un tiranno, nell’ambizione di
uel che sentono in se stesse; e vanno agevolmente seguitando il poeta nelle commozioni che disviluppa, e ne favellano con viv
pa, e ne favellano con vivacità e conoscimento. Qual giovinetta posta nelle circostanze di Ermione non vi farà le medesime ri
nella corte di Luigi XIV che respirava per tutto amoreggiamenti anche nelle spedizioni militari. Ma Giovanni Racine al tenero
zza volle discolparne il Racine con dire che lo stesso Euripide posto nelle medesime circostanze del tragico francese non l’a
derisione del Boileau. Non si domandi dunque se l’amore entrar possa nelle tragedie come ogni altra eccessiva passione; ma s
e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi, Giovanni Racine nelle sue belle favole non sempre si appressa alla perf
co particolare. I vizii e le virtù ed anche gli attributi accidentali nelle loro favole (osserva il Calepio) diventano le per
rificio per sofferenza ecc. Sono, è vero, tali figure ammesse an cora nelle poesie de’ Greci e degl’Italiani; ma da’ Francesi
qual cosa partoriscono rincrescimento. Simili maniere abbondano anco nelle tragedia del Racine; ma ecco in qual cosa egli si
mento freddo e qualche immagine superflua. Più rari sono tali difetti nelle altre sue favole, benchè alcuno se ne rinvengano
lla loro regina Tomiri, oltre ai difetti di arte e di verisimiglianza nelle situazioni e ne’ consigli; Astrato re di Tiro rap
no si rileverebbe l’effemminatezza dello stile, la mancanza di verità nelle situazioni, l’inverisimiglianza de’ colpi, l’ineg
costo del proprio amore. Solone altro non fa che ondeggiare sperando nelle varie fazioni, e promettendo la pretesa figliuola
85 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
o, e particolarmente di questa. I professori, che hanno tutta l’anima nelle dita, stimano che altre cognizioni non vi siano d
sopra l’altro con qualche movimento, battendo la lingua ne’ denti, o nelle labbra, o questi scambievolmente contro a quella.
ensibile renderassi il valor musicale delle note: quarto, che non usi nelle parole di troppo rincontro di lettere consonanti
versi toni grave ed acuto. Terzo: per la volontaria dimora della voce nelle rispettive vocali del discorso secondo tali deter
n linguaggio acconcio a tal fine. Non debbe avere pronunzia gutturale nelle vocali, perché nascendo cotal difetto da troppo a
e duole         Fan che per l’aria un mormorio s’aggiri,         Qual nelle folte selve udir si suole         S’avvien che tr
osodia italiana sia di gran lunga inferiore alla latina e alla greca, nelle quali la velocità, o lentezza de’ tempi impiegati
ntità fissa, e sensibile; nondimeno cotal difetto è minore in lei che nelle altre lingue viventi. Imperocché ha ella una vari
in “morì, bontà, virtù”, dal che vario e differente suono risulta sì nelle rime che nei periodi, e più facile diviene la pog
ella trasposizione farà in uguali circostanze progressi più sensibili nelle belle arti ora per la facilità maggiore d’accomod
ali, o l’asprezza in quello delle consonanti inevitabili spesse fiate nelle lingue, che hanno sintassi sempre uniforme: ora q
essa avvenuti dai Romani in quà, potrà egli a mio giudizio rinvenirli nelle cagioni seguenti. La prima, che non essendo stata
lano alla immaginazione ed al cuore: ora per lo studio di molte posto nelle belle lettere, e nelle arti più gentili, dal che
ed al cuore: ora per lo studio di molte posto nelle belle lettere, e nelle arti più gentili, dal che nacque il desiderio d’i
ezza purgando la dizione dai Gotici e Latini avanzi che vi rimanevano nelle ruvide desinenze, nella sintassi poco ben istabil
imanevano nelle ruvide desinenze, nella sintassi poco ben istabilita, nelle articolazioni disagevoli, ne’ passaggi troppo con
la moda, della quale seggono esse giudici inappellabili, mescolandosi nelle regole del bello, fanno perder il gusto delle cos
vocale, la spagnuola ha l’altra non meno pregievole d’esser più varia nelle terminazioni, contandosi in lei da quattro mila i
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 
comico, vuoi tragico, ch’ella non rappresentasse a perfezione. Anche nelle parti di madre fu sublime, e nella Merope del Maf
tratti veramente sublimi, si disegna non di rado con molta maestà, e nelle violente espansioni dell’anima dà alla sua dizion
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 469-470
aesi e città circostanti, come ad esempio Prato, ov’ella furoreggiava nelle Eleonore da Toledo, nelle Francesche, ecc., ecc.
come ad esempio Prato, ov’ella furoreggiava nelle Eleonore da Toledo, nelle Francesche, ecc., ecc. La Compagnia N.° 2 della S
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 590
rte drammatica, riuscì prima un ottimo generico primario, scritturato nelle migliori compagnie, quali di Luigi Domeniconi e R
cantando con molta grazia. Fu anche la Cardosi attrice ammiratissima nelle commedie all’improvviso per non comune prontezza
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 125
da Gaspare Pieri, da Tommaso Salvini, ammiratissima, in ogni tempo, e nelle parti comiche, fra cui la goldoniana Cate, e nell
, in ogni tempo, e nelle parti comiche, fra cui la goldoniana Cate, e nelle tragiche, fra cui l’ alfieriana Clitennestra. Fu
90 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
ntazione sacra teatrale, di cui parlano Giovanni Villani e l’Ammirato nelle loro storie, il Vasari nella vita di Buffalmacco,
o nelle loro storie, il Vasari nella vita di Buffalmacco, il Cionacci nelle osservazioni sopra le rime sacre di Lorenzo de’ M
i pellegrini venuti da’ santuari131. Da principio fermavansi a cantar nelle piazze, facendo come uno steccato co’ loro bordon
uello nuovo e devoto divertimento. Nulla di tali cose troviamo ancora nelle Spagne. Tra gli aragonesi s’incontrano solo poeti
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 550-553
nte, che fu poi il Dottore [se ci facciamo a ricordar le lettere sue, nelle quali è sparso in larga copia l’elemento di quell
trovandosi al cospetto del pubblico, sentiva il sangue fluirgli vivo nelle vene e una ricreazione immediata e nuova dello sp
. Le lettere. — Quattro libri (Venezia, 1547-48-52). Nelle Commedie nelle quali andò allargando il concetto, non so dire se
e senza sensi riposti ; a questa si aggiungon brani qua e là, specie nelle egloghe. Dalla prima di esse appunto traggo part
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 259
in poco tempo il grande emulo di Luigi Vestri, a lui forse inferiore nelle parti promiscue, ma di gran lunga superiore in qu
goldoniane, del Nota, di Giraud ; ma dove apparve davvero gigante fu nelle parti di seconda importanza, come, a esempio, in
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 680-681
e un egregio primo attor giovine ; e dopo di essere stato alcun tempo nelle Compagnie Dorati e Righetti passò in quella di Fa
pregiatissimo attore. Possedeva una voce armonica e robusta, per cui nelle parti di forza affascinava il pubblico, e si face
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 355-357
qualche poetica invenzione recitare all’ improvviso, e rappresentare nelle allegrie del Carnovale. Bergamaschi Luigi, di f
o più sorprendente di così belle sociali pitture noi non troviamo che nelle Allegorie, nelle quali con vive immagini osservia
e di così belle sociali pitture noi non troviamo che nelle Allegorie, nelle quali con vive immagini osserviamo i diversi most
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 499-500
vie ci ripeteva i brani più salienti delle interpretazioni paterne : nelle modulazioni musicali della voce la imitazione era
va, a' primi del '900, di sè : « …. lo studio mi aveva reso più forte nelle interpretazioni, ma io adesso posso confessare ca
ieri non reciterò mai più. Sarò e potrò diventare ancora più profondo nelle concezioni, ma recitare più vero, più spigliato,
96 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento dell Romane. » pp. 4-14
Etrusche tuttavia esistenti vogliono ricordarsi quelle che ammiransi nelle rovine dell’antica Posidonia o Pesto nel Regno di
ea di Marte e molte urne di alabastro con grande artificio istoriate, nelle quali veggonsi incisi caratteri Etruschi, come an
, come ancora una statua di donna vestita con un fanciullino fasciato nelle braccia. Fecesi da uno scultore Toscano in Roma l
ltivata la poesia, il tempo ci ha conservate alcune tavole di bronzo, nelle quali leggonsi incisi alcuni inni sacri. Sappiamo
usche; e secondo Dionigi Alicarnasseo il Greco Demarato fece non meno nelle Greche che nell’Etrusche lettere ammaestrare i fi
97 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148
a quale per altro ricchissima di vere glorie non cura per risplendere nelle armi nella polizia, e nelle Lettere, di vanti imm
a di vere glorie non cura per risplendere nelle armi nella polizia, e nelle Lettere, di vanti immaginarj, presunti, o stiracc
dotto Impostore, ma voi, Signor Apologista, falsificate l’espressione nelle conseguenze, e in vece di dire Attori, scrivete h
ggiugne nella Sessione I.) che un tal viluppo ha il suo pregio intero nelle Commedie . . . . ma non l’ha nelle Tragedie, il c
al viluppo ha il suo pregio intero nelle Commedie . . . . ma non l’ha nelle Tragedie, il cui viluppo dee esser semplice, e na
. Abate, che Metastasio impari da esse a ravviluppare, inviluppandosi nelle vostre spine? 1. “Yo no digo (scrive il Signor
98 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
to. Non so se quindi derivi quella spezie di decadenza che si osserva nelle belle arti; ma egli é manifesto, che oggi abbonda
l’ultimo di essi é riuscito in un genere che ha degenerato in vizioso nelle mani di Falbaire, Mercier, Sedaine, e di altri, i
are il linguaggio della natura; delle quali cose introdotte a sazietà nelle commedie moderne si querelano concordemente molti
inganno al riflettere che mentre gl’inglesi s’ingegnano d’introdurre nelle proprie scene il brio e la giovialità francese, i
ano d’imitar la nostra; di maniera che noi siamo in procinto di cader nelle miracolose stravaganze del teatro lirico francese
, doveché i poeti musicali francesi le hanno cercate nel miracoloso e nelle trasformazioni istrioniche; e i nostri poetastri
zano; uomini fieramente superbi e boriosi che quando veggonsi tassati nelle loro stravaganze e bestemmie, arruffano il ceffo
ò anche a buona equità appropriarsi tutto ciò che il dottor del Genti nelle due epistole a’ romani e agli efesi scrisse de’ f
a intitolata Les Philosophes e in quell’altra de l’Homme dangereux, e nelle petites Lettres sur de grands Philosophes, come a
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 251
o qui in fondo, soleva con una sfacciataggine singolare intromettersi nelle altrui conversazioni, sedersi alle altrui tavole,
d’ingegno naturale prontissimo. Ecco le sue parole : « Graziosissimo nelle sciocchezze facendo da Policinella, ho conosciuto
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 122
to altrimenti da città, con calze bianche, e due liste di color rosso nelle estremità laterali del suo tabarro. Aveva la chio
uoi ragionamenti. Era egli lepido nel suo discorso, accorto, e pronto nelle risposte, ed i lazzi suoi pantomimici dilettavano
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