Vescovo di Parenzo suo zio materno, oggi passato a miglior vita. » Fu
nelle
Compagnie di Nicola Petrioli, Onofrio Paganini, e
nelle Compagnie di Nicola Petrioli, Onofrio Paganini, e Pietro Rossi,
nelle
quali s’era venuto acquistando un bellissimo nome
nelle quali s’era venuto acquistando un bellissimo nome non solamente
nelle
parti comiche, ma anche nelle serie. Si diede con
stando un bellissimo nome non solamente nelle parti comiche, ma anche
nelle
serie. Si diede con fervore allo studio della sto
iù noto col diminutivo di Ciccio, fu uno de' più chiari del suo tempo
nelle
parti di caratterista e promiscuo. Aveva esordito
atterista e promiscuo. Aveva esordito come amoroso, riuscendo egregio
nelle
scene all’improvviso. Di volto piacente, di fison
educata all’arte riuscì a farsi molto apprezzare dai vari pubblici sì
nelle
commedie e nei drammi, sì nelle tragedie. Moriron
molto apprezzare dai vari pubblici sì nelle commedie e nei drammi, sì
nelle
tragedie. Morirono entrambi a Roma, egli nel 1830
primi tempi dell’arte sua di pessima condotta. Soleva passar le notti
nelle
case del vizio e nelle bettole da cui usciva quas
ua di pessima condotta. Soleva passar le notti nelle case del vizio e
nelle
bettole da cui usciva quasi sempre ubbriaco. Scac
del Re nell’Ines di Castro, ambedue del Greppi ; in quelle di Bonfil
nelle
varie Pamele del Goldoni e in altre moltissime no
co 1795-96 al S. Angelo di Venezia, ove crea la parte di D. Solitario
nelle
Lacrime d’una vedova del Federici. Sposò una cert
pregiata artista per le parti di donna seria col nome di Beatrice, sì
nelle
commedie a soggetto, sì nelle scritte. Fu sempre
di donna seria col nome di Beatrice, sì nelle commedie a soggetto, sì
nelle
scritte. Fu sempre nella Compagnia del marito, e
ngela. Figlia dei precedenti e moglie di Giovanni Vitalba, fu egregia
nelle
parti di prima donna, che sostenne sempre nella C
la Compagnia di suo padre che le fu ottimo maestro. Molte delle parti
nelle
Fiabe del Gozzi e nelle sue Commedie tratte dallo
e che le fu ottimo maestro. Molte delle parti nelle Fiabe del Gozzi e
nelle
sue Commedie tratte dallo spagnuolo furono scritt
a. Fu attrice di grandissimo slancio, benchè non di imponente figura,
nelle
parti tragiche, acclamatissima specialmente in Am
a come una gentile promessa. Nel '63 era già prima attrice egregia sì
nelle
parti drammatiche, sì nelle tragiche, ma più in q
Nel '63 era già prima attrice egregia sì nelle parti drammatiche, sì
nelle
tragiche, ma più in queste che in quelle, e nel '
ietà con Tina Di Lorenzo, è oggi di essa compagnia pregiato ornamento
nelle
parti di madre, ch'ella sostiene con quella innat
sostiene con quella innata signorilità, che non è facile di ritrovare
nelle
sue compagne di ruolo.
e commedie chiamate dell’Arte per distinguerle dalle erudite recitate
nelle
accademie e case particolari da attori nobili civ
ria, e vi si faceva uso di maschere diverse, colle quali nel vestito,
nelle
caricature e nel linguaggio si esagerava la ridic
come avviene in Francia ancora tra’ Provenzali, Normanni e Gasconi, e
nelle
Spagne tra’ Portoghesi e Castigliani e Galiziani,
ziare rilevansi con irrisione vicendevole. In queste farse dell’arte,
nelle
quali erroneamente varii oltramontani male istrui
sulla scena latina prodotte commedie e tragedie eccellenti, superando
nelle
prime Cecilio, Lucilio, Nevio, Plauto, Afranio Te
ando nelle prime Cecilio, Lucilio, Nevio, Plauto, Afranio Terenzio, e
nelle
seconde Ennio, Pacuvio, Accio, Varo, Mecenate, Ge
d, Du-Freny, Saint-Foi, Piron, Gresset e cento altri Qual commediante
nelle
Spagne (senza eccettuarne Lope de Rueda, che fu i
Italiani sono stati molti personaggi o sciocchi, o ridicoli, o astuti
nelle
commedie introdotti, come sono Don Pasquale de’ R
. Ne abbiamo invece sul suo esordire a Parigi il 21 novembre del 1739
nelle
Furberies de Scapin, che, non piaciute il 1726, e
rlequin Bouffon de Cour, e il 3 dicembre ottenne un compiuto successo
nelle
Métamorphoses d’ Arlequin, una di quelle cosiddet
tantini ; e che il 5 agosto del ’41 egli sostenne la parte di Scapino
nelle
Fourberies de Scapin, al fianco di Bertinazzi Pan
ù tosto attribuire al suo singolar pregio di acrobata. Questo troviam
nelle
note francesi (Campardon, op. cit.) ; questo trov
; il giornale dei teatri di Venezia del ’96 ha di lui : « col Ruggero
nelle
Lagrime d’una vedova e col Saggio nella Lauretta
buon comico. » E altrove : « Roberto nella Pulzella d’Oxford, Alvise
nelle
Tre Tonine e Filippo nell’ Annetta veneziana di S
e l’estensione del suo talento comico. » E altrove ancora : « sublime
nelle
parti da padre, ha saputo mostrar non ordinario v
uovere il riso con una figura caricata. Quanto alla forma gli antichi
nelle
maschere rappresentavano i volti umani quali sono
elle maschere rappresentavano i volti umani quali sono, per valersene
nelle
tragedie e nelle commedie. I moderni coprono alcu
presentavano i volti umani quali sono, per valersene nelle tragedie e
nelle
commedie. I moderni coprono alcuni personaggi com
rità l’unica mezza mascheretta simile a quella che oggi noi adopriamo
nelle
feste di ballo, la quale si vede nella Tavola XXX
he col bandirle d’un colpo dal teatro istrionico ancora, come si fece
nelle
accademie che coltivarono la commedia. Se ne dedu
principesche, le quali si pareggiavano coi sovrani nella sontuosità e
nelle
ricchezze. né troppo era strano il vedere i cardi
ell’ozio d’una pacifica servitù. Memore della sua antichissima gloria
nelle
lettere, e desiderosa di conservarla, essa fu qua
nte la pittura nella pregievolissima scuola de’ Carracci, e la musica
nelle
tante accademie erette a fine di perfezionarla. I
azionali, essa prese il carattere della scostumatezza e della licenza
nelle
canzoni chiamate da loro Drinking Catches, ovvero
a, e pel commercio cogl’Italiani. In seguito preser voga gl’intermedi
nelle
commedie o feste, massimamente ne’ conviti e ne’
rsa ne fece quella rappresentata nel palazzo di San James l’anno 1613
nelle
nozze di Federigo V Palatino del Reno colla princ
trodussero il melodramma italiano, sollevato di poi a maggior altezza
nelle
composizioni del fecondo e sublime Hendel 73. [7]
lla inclinazione al canto e al suono nella gente ancor più rusticana,
nelle
feste villerecce che celebransi spesso con istrom
ilicatezza forse che gl’Italiani, ma più atti a svegliar le passioni,
nelle
serenate urbane, nelle ciaccone, nelle follie, ne
’Italiani, ma più atti a svegliar le passioni, nelle serenate urbane,
nelle
ciaccone, nelle follie, nelle sapate, moresche, s
ù atti a svegliar le passioni, nelle serenate urbane, nelle ciaccone,
nelle
follie, nelle sapate, moresche, sarabande, fandan
iar le passioni, nelle serenate urbane, nelle ciaccone, nelle follie,
nelle
sapate, moresche, sarabande, fandanghi, pavanigli
esentazioni sacre chiamate Villancicos, che celebransi con gran pompa
nelle
chiese, la notte del santissimo Natale, come reli
di Filippo Secondo s’introdusse l’usanza di cantar duetti e terzetti
nelle
commedie, e il melodrammma sarebbe stato conosciu
ll’altra la preferenza data da Filippo Quarto alle commedie nazionali
nelle
quali furono insigni al suo tempo Calderon, Monta
notizia alcuna del dramma musicale avanti ai tempi di Carlo Secondo,
nelle
nozze del quale con Marianna di Neoburg si rappre
vescica di bue inumidita. La Gusli, stromento più nobile perché usato
nelle
città eziandio, rassomiglia nella fabbrica intern
loro legislatore Mosè. In versi erano le memorie de’ defunti scolpite
nelle
colonne Egiziane, ed intorno alle urne lagrimali
. Tra’ barbari le prime leggi dettaronsi in canzoni b. Secondo Ateneo
nelle
feste degli Ateniesi cantavansi le leggi del nost
Caronda. I Goti feroci popoli antichi della Scandinavia che abitavano
nelle
coste del Baltico, ebbero le famose poesie Runich
rale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi
nelle
nazioni colla coltura la popolazione, colla popol
ende per natural conseguenza, che la poesia rappresentativa non nasce
nelle
tribù de’ selvaggi, perchè essa richiede maggior
idee per saper volgere l’imitazione in satira ed istruzione. In fatti
nelle
picciole nascenti popolazioni del vecchio e del n
storia; che che ne abbiano pensato in contrario Ludovico Castelvetro
nelle
sue Esposizioni alla Poetica di Aristotile, le Ba
a, merita un posto distinto tra’ poeti, benchè al pressochè immenso e
nelle
sue grandi fabbriche mirabilmente variato Omero,
tutti i generi poetici il teatrale è quello che singolarmente alligna
nelle
società già stabilite, e dove regna una competent
ivelandosi attrice di assai liete promesse con la parte di Margherita
nelle
Due Dame di Ferrari, di cui era protagonista Virg
cui direzione fu preposto il Belli-Blanes. Ai successi di Margherita
nelle
Due Dame, di Susanna nel Mondo della Noja, di Pia
Poi, più nulla. La morte della madre che l’aveva accompagnata sempre
nelle
sue peregrinazioni artistiche, le diè tale intens
quale restò vedova nei primi anni di matrimonio. Recitò mediocremente
nelle
parti di dramma e di tragedia, ma venuta in età m
li. Zocchi Anna Maria, fiorentina. Recitò molti anni applauditissima
nelle
parti tragiche e nelle comiche, in Compagnia di G
fiorentina. Recitò molti anni applauditissima nelle parti tragiche e
nelle
comiche, in Compagnia di Giovanni Roffi (V.) al C
instruiti de’ continui passi che con felicità o troviamento si danno
nelle
rispettive carriere. Io condussi la Storia de’ Te
pecie di compassione da chi si crede nato a recondite elevate imprese
nelle
scienze e nelle lettere. Ma che si vuol fare? Non
ione da chi si crede nato a recondite elevate imprese nelle scienze e
nelle
lettere. Ma che si vuol fare? Non tutti esser pon
ioni dappresso alle Nefelococcigie Aristofanesche? Vero è altresì che
nelle
storie teatrali si suole di quando in quando fave
te scene ritrarre al vivo i ridicoli del loro tempo, che accreditarsi
nelle
società come originali di que’ medesimi ridicoli
po, ma come industre espediente suggerito dalla filosofia per seminar
nelle
società dilettando, la coltura, la virtù, la mora
arono gli uomini più gravi e decorati. E per mentovarne alcuni pochi,
nelle
Spagne vi si dedicarono sacerdoti, teologi, magis
vi trasmetto, e con gl’indicati miglioramenti or nell’espressioni or
nelle
cose, e nulla temete, perchè ad un bisogno non ma
cesca. Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di gran merito sì
nelle
commedie improvvise, sì nelle scritte, sotto il n
nata Sora, fu attrice di gran merito sì nelle commedie improvvise, sì
nelle
scritte, sotto il nome di Clarice. Fu prima donna
in cui stette più anni, facendo mostra del suo gran valore artistico
nelle
commedie dell’abate Chiari, e specialmente in que
mpiegato di quell’arsenale, risolse, per togliersi dalle ristrettezze
nelle
quali vivevano, di darsi alle scene. Entrò col ma
di ottimi elementi, della quale era lei prima donna applauditissima e
nelle
commedie scritte e in quelle improvvise, e nelle
na applauditissima e nelle commedie scritte e in quelle improvvise, e
nelle
parti comiche e in quelle tragiche ; e lui primo
ue Cantici del loro legislatore Mosè. Le memorie dei defunti scolpite
nelle
colonne Egiziane erano in versi. Tra’ Barbari le
Tra’ Barbari le prime leggi dettaronsi in canzoni 17. Secondo Ateneo
nelle
feste degli Ateniesi cantavansi le leggi del nost
Caronda. I Goti feroci popoli antichi delle Scandinavia che abitavano
nelle
coste del Baltico, ebbero le famose poesie Runich
rale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi
nelle
nazioni colla coltura la popolazione, colla popol
cende per natural conseguenza che la poesia rappresentativa non nasce
nelle
tribù de’ selvaggi, perchè essa richiede maggior
idee per saper volgere l’imitazione in satira ed istruzione. In fatti
nelle
picciole nascenti popolazioni del vecchio e del n
, merita un posto distinto tra’ poeti; benchè al pressochè immenso, e
nelle
sue gran fabbriche mirabilmente variato Omero non
tutti i generi poetici il teatrale è quello che singolarmente alligna
nelle
società già stabilite, e dove regna una competent
Mazzocchi Luigi. Mantovano. Recitò le parti di Dottore
nelle
Compagnie di Pietro Rossi, di Domenico Bassi, e (
ntorno alle lettere ; ed occorrendo sa recitare ancora in parti serie
nelle
studiate rappresentazioni. »
782), recitando – egli scrive – con grazia e ponderato sentimento, sì
nelle
comiche, che nelle tragiche rappresentazioni.
gli scrive – con grazia e ponderato sentimento, sì nelle comiche, che
nelle
tragiche rappresentazioni.
nella Compagnia di Andrea Patriarchi, poi in quella di Luigi Perelli,
nelle
quali percorse la Sardegna e la Sicilia e le vari
e la Sicilia e le varie città d’Italia, facendosi non poco applaudire
nelle
parti serie e gravi. Si trovava ancor col Perelli
ti, e a suggerire tra vaganti compagnie, » fu attrice valorosa specie
nelle
parti tragiche. Recitò nella prima giovinezza le
donna il 1756 nel Teatro della Sala di Bologna, e vi piacque assai sì
nelle
commedie improvvise, come nelle scritte. Separata
ala di Bologna, e vi piacque assai sì nelle commedie improvvise, come
nelle
scritte. Separatasi dal marito, si diede allo stu
e, che gonfiò la sua vanità. Fui accolta a braccia aperte da lei, che
nelle
parole e negli atti, non poteva essere più cortes
ava per bestemmiare, non la cedeva a un vetturino napoletano ; ardita
nelle
risse, pareva un granatiere infuriato che minacci
il 1781 a Venezia in quella di Nicola Menichelli. Fu attore pregiato
nelle
commedie improvvise, sotto la maschera di Brighel
pregiato nelle commedie improvvise, sotto la maschera di Brighella, e
nelle
premeditate senza maschera. Par nullameno ch'egli
uovere il riso con una figura caricata. Quanto alla forma gli antichi
nelle
maschere rappresentavano i volti umani quali sono
elle maschere rappresentavano i volti umani quali sono, per valersene
nelle
tragedie, e commedie. I moderni coprono alcuni pe
ità l’unica mezza mascheretta, simile a quella che oggi noi adopriamo
nelle
feste di ballo, la quale si vede nella Tavola XXX
col bandirle d’un colpo dal teatro istrionico ancora, ciò che si fece
nelle
accademie che coltivarono la commedia. Se ne dedu
giovanissimo, le parti di amoroso in una compagnia di poco conto, poi
nelle
ben note di Bianchi, Pellandi, Goldoni e Granara.
ì in bella rinomanza. Creò con molto successo la parte di Mamma Agata
nelle
Convenienze Teatrali del Sografi, e recitò anche
ile e de bon cor. Il Bartoli dice infatti che « fu moglie amorosa, e
nelle
stravaganti follie del marito si mostrò molto pro
cesco. Recitava con grazia e vivacità sotto la maschera di Arlecchino
nelle
Compagnie di Venezia. Dice il Trautmann (op. cit.
bbene mischiato cogli attori di Corte francesi, e impiegato a recitar
nelle
parti del Nouveau Théatre italien. L’anno della p
dice il Colomberti – tra il 1790 e il 1820, sostenne con massima lode
nelle
migliori Compagnie del suo tempo, Coleoni, Dorati
a, furon da lui magistralmente recitate ; ma dove non ebbe rivali, fu
nelle
due di Opimio nel Cajo Gracco, e di Zambrino nel
mo in rappresentare la persona di un facchino bergamasco, ma più raro
nelle
argutie e nelle inventioni spiritose : » il Rossi
are la persona di un facchino bergamasco, ma più raro nelle argutie e
nelle
inventioni spiritose : » il Rossi, nella Fiammell
primarie compagnie, Mascherpa, Domeniconi, ecc., ecc. Poco fortunato
nelle
parti di primo amoroso, passò a quelle di brillan
llotti Bon, Giardini ed altri che non ricordo. Se tu lo avessi veduto
nelle
parti di Balandar, nella Catena di Scribe, nel Ma
nel Marchese Ciabattino e nel Bruno filatore, nel Capitano Carlotta,
nelle
Damigelle di Saint-Cyr, come l’ho veduto e udito
mpagnie nomadi. Ebbe molte figlie e un unico maschio : Pietro. Recitò
nelle
commedie all’improvviso e scritte, e verso il 178
ana, recitarono nel 1780 col padre a Corfù. Di questa il Bartoli dava
nelle
sue notizie speranza di ottima riuscita, unendo e
e una docilità non mai attenuate. Egli fu ed è noto più specialmente
nelle
parti di mammo e nelle così dette macchiette, in
attenuate. Egli fu ed è noto più specialmente nelle parti di mammo e
nelle
così dette macchiette, in cui appare le più volte
di Cartagine non si vedesse architettata alla gotica, perché in somma
nelle
scene si trovasse col pittoresco unito insieme il
iuto la lettura dei libri, la conversazione degli uomini addottrinati
nelle
antichità; ma a qual altri dovrà egli aver ricors
allievi che crebbero sotto di lui. Rivolti costoro ad imitare ciò che
nelle
sue invenzioni vi era di più facile, cioè la bizz
he aperse loro gli occhi. «E non vedete voi», disse loro, «che se voi
nelle
pitture quello approvate che non può stare in fat
egliatezza d’ingegno54?» Ora che direbbe quel matematico vedendo come
nelle
nostre scene da noi si applaudisce a quei laberin
ve impostarsi dall’altra, quasi sogni di gente inferma, che non hanno
nelle
loro parti connessione veruna. Ma dei Licini ne s
ndo le buone regole, e ciò che offende nel vero non offendesse ancora
nelle
immagini di esso. [5.4] A volersi contenere dent
ra. Ma bensì per le deliziose e per li giardini, che spesso occorrono
nelle
scene, di assai vaghe idee si potriano ricavare d
terri, di limpidi canali e di vaghe isolette con di belli edifizi che
nelle
acque si specchiano. Dal sito il più orrido ti fa
non si ha tutta quella attenzione che si vorrebbe, è il dover lasciar
nelle
scene le convenienti aperture, onde gli attori po
a reale, » strappava i più calorosi applausi ; ma per le scene piane,
nelle
quali poi il difetto era più palese. Ma dove il d
maggior semplicità di mezzi il più riposto concetto dell’ autore, era
nelle
cose comiche. Giammai mi accadde, nè più mai fors
otrei aggiungere la parte del Cavaliere di spirito, e altre siffatte,
nelle
quali fu artista egregio nel più largo senso dell
verità de’ pensieri, e la correzione dell’espressioni già campeggiava
nelle
opere di Wolf, di Canitz, di Breitinger, Neukirck
sempio de’ Francesi. «Il nostro gusto e i nostri costumo (osservavasi
nelle
Lettere sulla moderna Letteratura pubblicate dal
dal 1759 sino al 1763) rassomigliano più agl’Inglesi che a’ Francesi;
nelle
nostre tragedie amiamo di vedere e pensare più ch
Corneille e Racine, e quello de’ seguaci di Shakespear ed Otwai anche
nelle
mostruosità. Applaudiva il pubblico or l’uno or l
fra esse la Falsa Divota, la Donna ammalata, il Biglietto del Lotto,
nelle
quali si dipingono al naturale i costumo correnti
rattutto il costume più decente. A questi dì in Italia, in Francia, e
nelle
Spagne fremerebbe lo spettatore a una scena simil
se divenire un tragico eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra
nelle
sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran c
o eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e
nelle
Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità
ipsia scrisse diverse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi
nelle
tragedie e nelle commedie. Ad onta degli applausi
erse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi nelle tragedie e
nelle
commedie. Ad onta degli applausi che ne riscosse,
vedere la sua Dori. Cristiano Felice Weiss nato nel 1726 ha mostrato
nelle
sue poesie di più di un genere or la delicatezza
pone a quel piacevole dolore che commuove e tocca gli animi sensibili
nelle
tragedie. Forte, odioso, detestabile è il caratte
erstenberg nato nel 1737 a Tundern, imitatore della maniera di Ossian
nelle
sue Poesie di uno Scaldo, ha dato al teatro tedes
ccolse in Berlino con trasporto di piacere, e con quegli applausi che
nelle
società che conservano qualche idea di libertà sp
verità de’ pensieri e la correzione dell’espressioni già campeggiava
nelle
opere di Wolf, di Canitz, di Breitinger, Neukirck
sempio de’ Francesi. “Il nostro gusto e i nostri costumi (osservavasi
nelle
Lettere sulla moderna letteratura pubblicate dal
al 1759 sino al 1763) rassomigliano più agl’ Inglesi che a’ Francesi:
nelle
nostre tragedie amiamo di vedere e pensare più ch
atori delle regole, e quello de’ seguaci di Shakespear ed Otwai anche
nelle
mostruosità. Applaudiva il pubblico or l’uno or l
tra esse la Falsa Divota, la Donna Ammalata, il Biglietto del Lotto,
nelle
quali si dipingono al naturale i costumi correnti
prattutto il costume più decente. A questi dì in Italia, in Francia e
nelle
Spagne fremerebbe lo spettatore a una scena simil
se divenire un tragico eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra
nelle
sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran c
o eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e
nelle
Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità
ipsia scrisse diverse pastorali in un atto rappresentate per tramezzi
nelle
tragedie e commedie. Riscossero molti applausi, m
de facendosi vedere la sua Dori. Cristiano Felice Weiss nato nel 1726
nelle
sue poesie di più di un genere ha mostrato or la
pone a quel piacevole dolore che commuove e tocca gli animi sensibili
nelle
tragedie. Forte, odioso, detestabile è il caratte
egli attenderà che un autore di buone tragedie urbane riesca del pari
nelle
reali, cioè nella grand’arte de’ Sofocli e de’ Co
erstenberg nato nel 1737 a Tundern, imitatore della maniera di Ossian
nelle
sue Poesie di uno Scaldo, ha dato al teatro tedes
ccolse in Berlino con trasporto di piacere, e con quegli applausi che
nelle
società che conservano qualche idea di libertà sp
tosa sulle scene ; ed in Venezia fu sommamente gradita. Paolo Abriani
nelle
sue rime indirizza a’suoi meriti il seguente sone
iù dal ciel cangiato in Bue ! !… » Povera Armellina !… Anche vacca….
nelle
poetiche aspirazioni dell’Abriani ! !…
, di cui si pasce il riso e s’imbandisce la mensa del piacere, arguto
nelle
parole, scaltro nelle invenzioni, con l’acutezza
iso e s’imbandisce la mensa del piacere, arguto nelle parole, scaltro
nelle
invenzioni, con l’acutezza de’ suoi detti traffig
hiama l’ideale dei primi amorosi e dei primi attori. Ricorreva spesso
nelle
uscite di scena a improvvisazioni convenzionali,
molti ; poichè, in forza appunto di quegli applausi, egli trovò posto
nelle
più reputate compagnie del suo tempo. Col volger
rante nello studio, fu attore ammiratissimo nel tragico e nel comico,
nelle
parti di giovine e in quelle di vecchio, nelle qu
tragico e nel comico, nelle parti di giovine e in quelle di vecchio,
nelle
quali – scrive Fr. Bartoli – « mostravasi tanto d
e del Dempstero, i quali sparsero da non gran tempo non picciola luce
nelle
antichità Etrusche. Essi le vendicarono in parte
ea di Marte e molte urne di alabastro con grande artificio istoriate,
nelle
quali veggonsi incisi caratteri Etruschi, come an
, come ancora una statua di donna vestita con un fanciullino fasciato
nelle
braccia. Fecesi da uno scultore Toscano in Roma l
ltivata la poesia, il tempo ci ha conservate alcune tavole di bronzo,
nelle
quali leggonsi incisi alcuni inni sacri. Sappiamo
usche; e secondo Dionigi Alicarnasseo il Greco Demarato fece non meno
nelle
Greche che nell’Etrusche lettere ammaestrare i fi
ni ebbero Poesie Sceniche. Entro malvolentieri in certe quistioni,
nelle
quali veggo l’avversario traviato, non per debole
orgente dell’errore, ma intanto ne soffre la moderazione sempre bella
nelle
difese. Sforziamoci di dar luogo alla verità, e d
ganno, artificio, astuzia, stratagemma? Il dritto delle Genti accorda
nelle
Guerre le insidie, gli agguati, le sorprese, le f
i agguati, le sorprese, le finte: sono tali cose ugualmente accordate
nelle
contese letterarie? Pare a me che in queste si pe
taliana di quel tempo altra cosa eccetto che alcune rappresentazioni,
nelle
quali il giudizioso Tiraboschi riconosce soltanto
sentazioni? Egli dunque ha letto assai alla sfuggita ciò che si narra
nelle
pagine 189. 190. e 191. della Storia de’ Teatri.
ella gloria a nove anni, in cui diè prova di gran valore artistico sì
nelle
parti scritte come nelle improvvise. A sedici ann
in cui diè prova di gran valore artistico sì nelle parti scritte come
nelle
improvvise. A sedici anni, mentr’era l’amorosa in
a Fiorilli-Pellandi. Ed in che ella non fu prima, una volta sola ? E
nelle
notizie che seguono l’Oracolo tradotto dal Cesaro
le stampe. L’entusiasmo che destò in Padova la detta valorosa attrice
nelle
varie recite della Nina, ossia la Pazza per amore
auro Megarense, pastore arcade, in cui abbiamo accennate alcune parti
nelle
quali essa primeggiò, quali Medea, Zaira, Vitelli
ttuosa ch’ella si prese di lei dal 1807 al 1810, abbiam testimonianza
nelle
biografie livornesi del Pera, nelle notizie biogr
807 al 1810, abbiam testimonianza nelle biografie livornesi del Pera,
nelle
notizie biografiche del Calvi e del Consigli (V.
una rappresentazione di poche ore i fatti di trenta anni: introdusse
nelle
favole tragiche persone basse, prostitute, ubbria
ti. Studiando egli la natura mancò di giudizio nell’ imitarne ciò che
nelle
società si riprenderebbe. Non è inverisimile (dis
e colla buffoneria intempestiva? Shakespear istudiò la natura, e pure
nelle
sue espressioni non di rado la perde di vista. No
er molto studiato la matematica e di credere d’avere della precisione
nelle
idee. Gli si faccia parimente grazia del non aver
a quell’Italia in fine che oggi ancor vanta così gran copia di opere
nelle
quali ad evidenza si manifesta quanto si coltivi
icatoria della tragedia Troilus and Cressida afferma ingenuamente che
nelle
composizioni scritte da Shakespear nel secolo XVI
usseguente quel padre del teatro Inglese pensò a pulire il linguaggio
nelle
ultime sue fatiche, e a levare alquanto di quella
iare. Per umiltà avrà egli voluto occultarci i progressi da lui fatti
nelle
matematiche, ragionando a bella posta così incong
medesimo secolo XVI fiorì il Cavalier Fulck Grevil Lord Brooke chiaro
nelle
armi e nelle lettere, che fu l’intimo amico di Si
lo XVI fiorì il Cavalier Fulck Grevil Lord Brooke chiaro nelle armi e
nelle
lettere, che fu l’intimo amico di Sidney favorito
lla regina Elisabetta. Grevil compose due tragedie Alaham e Mustapha,
nelle
quali introdusse il coro alla maniera greca. Cont
trice e come donna. « È la Martorini molto commendabile — egli dice —
nelle
parti tenere ed amorose, mostrando coll’ espressi
nima ; distinguendosi in singolar modo con attenzione indefessa anche
nelle
più minute cose, senza ommetterne alcuna, e tutto
a pace e nella guerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi
nelle
scienze e nelle arti, sembra che un’ aurea pace a
uerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e
nelle
arti, sembra che un’ aurea pace abbia fornito tut
destino delle arti e delle scienze. Ma simili dubbii e timori, giusti
nelle
distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado
i nelle distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado si avverano
nelle
guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione c
i de’ barbari, ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti,
nelle
quali la nazione che soffre, fida nel sovrano che
fondamente le due più famose lingue de’ dotti, ed anche a disotterrar
nelle
lontane regioni i Codici Greci e Latini, ed a mol
a luce, stenterà a crederea che dentro delle Alpi gli studii teatrali
nelle
mani di molti cospicui letterati fossero divenuti
le sette farse spirituali inedite recitate in Napoli da me descritte
nelle
Vicende della Coltura della Sicilie a; come ancor
gentiluomo Tortonese si diede in Tortona quella tanto magnifica festa
nelle
nozze d’Isabella di Aragona figlia di Alfonso duc
a dovunque cantaronsi versi, cioè ne’ canti de’ pellegrini di Parigi,
nelle
sacre cantate delle chiese, nelle cantilene rifer
ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle chiese,
nelle
cantilene riferite di Albertin Mussato. E potevas
Riario. Parla del Verardo e del suo Fernandus servatus Apostolo Zeno
nelle
Dissertazione Vossiane; ma non pare che avesse co
eo, e le canzoni de’ Cori. Due altre azioni teatrali volgari leggonsi
nelle
rime del Notturno poeta napoletano appartenente a
erdinando di Silva cremonese intitolata l’Amante Fedele rappresentata
nelle
nozze di Bianca Maria Visconti col conte Francesc
ice in una orazione detta in sua lode nel 1437 pubblicata dal Ludewig
nelle
Reliquiae Manuscriptorum t. V lib. II. b. De Po
posse diutius, hanc pro virgine dat Gobio uxorem. a. Apostolo Zeno
nelle
Annotazioni alla Bibliotcca Ital. di Giusto Fonta
a pace e nella guerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi
nelle
scienze e nelle arti, sembra che un’ aurea pace a
uerra. Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e
nelle
arti, sembra che un’ aurea pace abbia fornito tut
l destino delle arti e delle scienze. Ma simili dubbj e timori giusti
nelle
distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado
i nelle distruttrici inondazioni de’ barbari, ben di rado si avverano
nelle
guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione c
i de’ barbari, ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti,
nelle
quali la nazione che soffre, fida nel sovrano che
fondamente le due più famose lingue de’ dotti, ed anche a disotterrar
nelle
lontane regioni i codici Greci e Latini, ed a mol
a luce, stenterà a credere42 che dentro delle alpi gli studj teatrali
nelle
mani di molti cospicui letterati fossero divenuti
le sette farse spirituali inedite recitate in Napoli da me descritte
nelle
Vicende della Coltura delle Sicilie 45; come anco
gentiluomo Tortonese si diede in Tortona quella tanto magnifica festa
nelle
nozze d’Isabella d’Aragona figlia di Alfonso duca
musica dovunque cantaronsi versi, ne’ canti de’ pellegrini di Parigi,
nelle
sacre cantate delle Chiese, nelle cantilene rifer
ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle Chiese,
nelle
cantilene riferite dal Mussato. E potevano allung
Riario. Parla del Verardi e del suo Fernandus servatus Apostolo Zeno
nelle
Dissertazioni Vossiane; ma non pare che avesse co
eo, e le canzoni de’ cori. Due altre azioni teatrali volgari leggonsi
nelle
Rime del Notturno poeta Napoletano, le quali appa
erdinando di Silva Cremonese intitolata l’Amante fedele rappresentata
nelle
nozze di Bianca Maria Visconti col conte Francesc
a orazione recitata in di lui lode nel 1437, e pubblicata dal Ludewig
nelle
Reliquiæ manuscriptorum t. V, lib. II. 53. De P
esse non posse diutius, hanc pro virgine dat Gobio uxorem. 58. Zeno
nelle
Annotazioni alla Bibliot. Ital. del Fontanini t.
rra. Mirandole nel punto di vista che discopre i molti loro progressi
nelle
scienze e nelle arti, sembrerà che un aurea pace
el punto di vista che discopre i molti loro progressi nelle scienze e
nelle
arti, sembrerà che un aurea pace abbia dovuto for
oppresse, o annichilite. Ma tali riflessioni che possono esser giuste
nelle
inondazioni de’ barbari, nelle quali tutto é orro
i riflessioni che possono esser giuste nelle inondazioni de’ barbari,
nelle
quali tutto é orrore e distruzione, ben di rado s
ri, nelle quali tutto é orrore e distruzione, ben di rado si avverano
nelle
guerre apportate da’ popoli colti. In queste la n
i son cantati versi solennemente, ne’ canti de’ pellegrini di Parigi,
nelle
sacre cantate delle chiese, nelle cantilene rifer
ne’ canti de’ pellegrini di Parigi, nelle sacre cantate delle chiese,
nelle
cantilene riferite dal Muffato ec.; e potevano al
lmeno nel 1494. Ma intanto che la drammatica poesia fioriva in Italia
nelle
mani degli eruditi, si estinse totalmente nella P
esentazione muta che solea praticarsi ne’ giorni delle gran Festività
nelle
chiese oltramontane, e ne’ pubblici ingressi de’
tività nelle chiese oltramontane, e ne’ pubblici ingressi de’ sovrani
nelle
città principali. Allorché Carlo ultimo duca di B
rgonzo Botta, gentiluomo tortonese, in data quella si magnifica festa
nelle
nozze d’Isabella d’Aragona, figlia di Alfonso duc
n solo vien purgato da tutte quelle macchie che lo tenevano deturpato
nelle
anteriori edizioni contraffatte e scomposte, ma é
la vita di lui è impresa malagevole per certe contradizioni che sono
nelle
date dei documenti. Egli fu a recitare l’estate d
nelli che non piacquer mai ad alcuno ; e però non se ne trova traccia
nelle
scene della sua raccolta, e se li ha nominati nel
se lo speciale incarico da’compagni di occuparsi della parte musicale
nelle
loro rappresentazioni. Ufficio che gli fu riaffid
o Camerani. Entrò il '76 nella Compagnia di Antonio Sacco, e andò lui
nelle
veci del celebre Truffaldino, a cominciar le reci
omica Compagnia un Teatro della Dominante per dieci anni di seguito e
nelle
stagioni di autunno e carnovale. Francesco Bartol
hiara l’idea dell’artista e dell’uomo : È il Perelli un comico pronto
nelle
risposte, lepido ne'sali, arguto assieme e frizza
ente accettate, non può far di meno che non divenga arbitraria e vaga
nelle
sue conseguenze. Ond’è che la regione de’ metafis
] Nelle facoltà che hanno per oggetto il bello, avviene l’opposto che
nelle
scienze. In queste l’arte di riuscire dipende tan
io aggiugner qualche particella di più alla massa generale del sapere
nelle
scienze naturali, e distinguersi per questo mezzo
il sentiero alle anime degli eroi, i quali attendono impazienti lassù
nelle
sfere il felice sviluppo del germe, o di quel cat
una connession fra le parti, né il buon senso alcun interesse fondato
nelle
passioni, in uno stato finalmente dove s’insulta
ond’ella potrebbe servirsene. Se i Greci, non avvisandosi di eccitar
nelle
loro tragedie altri movimenti che il terrore e la
ecentemente adottate; ma s’è lecito anticipar un vaticinio più sicuro
nelle
cose letterarie che non nelle politiche e nelle m
ecito anticipar un vaticinio più sicuro nelle cose letterarie che non
nelle
politiche e nelle materie ancora di maggior impor
vaticinio più sicuro nelle cose letterarie che non nelle politiche e
nelle
materie ancora di maggior importanza, asserirò fr
e traduttore del poema inglese di Milton, felice imitatore di Tibullo
nelle
elegie, emolo di Catullo negli endecasillabi, e s
elegie, emolo di Catullo negli endecasillabi, e seguace di Anacreonte
nelle
sue canzonette, scrisse due melodrammi intitolati
ritrova in essi spezzatura né concisione nel recitativo, né rapidità
nelle
scene, né calore nell’azione, né contrasto negli
monotonia che vi regna dappertutto, alla poca varietà negli affetti e
nelle
situazioni, all’interesse che va scemando di atto
il genitore comparisce un perfido, uno spergiuro, un mostro; laddove
nelle
Supplicanti di Eschilo sì quelle che questo altro
la dovuta stima ch’esige il Signor de’ Calsabigi per lo studio posto
nelle
cose teatrali di cui ci porge egli eccellenti sag
areo alla corte di Pietroburgo, si scorge chiarezza di stile, varietà
nelle
arie, bellezza nei recitativi, qualche scena di f
oetica vena, gran rapidezza, e gran lettura di Metastasio appariscono
nelle
poche produzioni drammatiche stampate fra l’opere
pubblico un tentativo di questa sorta. Nelle regioni del gusto, come
nelle
vaste pianure dell’oceano, molti paesi sarebbero
ella vita comune. Ecco non pertanto una dovizia maggiore per il poeta
nelle
persone e nelle cose. Quidquid agunt homines è la
. Ecco non pertanto una dovizia maggiore per il poeta nelle persone e
nelle
cose. Quidquid agunt homines è la divisa del comi
spirito più contento. [23] Per poco che il lettore voglia inoltrarsi
nelle
idee accennate, troverà dunque che il sistema del
o non gusti nella caricatura dei buffi quel diletto intimo che pruovo
nelle
lacrime dolci e gentili che mi costrigne a versar
ne sia il primo drammatico del mondo) vuolsi fare quell’uso che si fa
nelle
case dei vasellami d’argento e delle gioie di gra
maestro di cappella, ai suonatori, ho da far tante spese negli abiti,
nelle
decorazioni, nei lumi, nell’affito del teatro e i
guisa di burattino, ora un Francese incipriato e donnaiuolo che abbia
nelle
vene una buona dose d’argento vivo, ora un goffo
laconico a costo ancora di affollare gli avvenimenti, ma si compiace
nelle
ariette principalmente, in quelle dove si può gor
un finale dove tutti cantassero ad un tratto. Meglio poi se ci entra
nelle
parole un non so che di mulinello, di tempesta, d
lo più ad una sinagoga di ebrei anzi che ad un canto ben eseguito, ma
nelle
cose di gusto non bisogna essere cotanto sofistic
ere il più vivo e incalzante. Ma coteste sono sottigliezze dell’arte,
nelle
quali non me ne intrico. Quello ch’io so è che, f
bisogni della melodia, e mettendo un poco più di contrasto e di forza
nelle
situazioni e nei caratteri) avrà egli fra poco la
a un buonissimo acquisto per la compagnia, poichè recitava assai bene
nelle
commedie, ed ancor meglio nelle tragedie. Egli si
compagnia, poichè recitava assai bene nelle commedie, ed ancor meglio
nelle
tragedie. Egli si occupò molto di lei, e le prese
morte, riuscendo in breve, artista di grido per le parti di brighella
nelle
commedie all’improvviso, e di tiranno nelle trage
per le parti di brighella nelle commedie all’improvviso, e di tiranno
nelle
tragedie e ne' drammi scritti. In tali ruoli lo v
à, con una ingenuità indescrivibili. Niente di quella petulanza che è
nelle
saputelle di sei anni. La Gemma era bimba, bimba
ossini di Torino : un delirio ! E questo delirio si mantenne costante
nelle
principali città dell’ Italia e dell’ America, do
finir miseramente all’ospedale. Bizzarro attore il Giardini ! Nobile
nelle
parti nobili, come quella ad esempio del Cavalier
ella ad esempio del Cavalier Ernold della Pamela goldoniana, egli era
nelle
altre, in quelle delle farse più specialmente, di
llante Innamorato, e si distinse sostenendo tutte le parti principali
nelle
migliori commedie del Dottor Goldoni, recitando c
andosi in età, e lasciando addietro la più fresca gioventù, si mostrò
nelle
parti sostenute delle tragedie un attore applaudi
(Memorie, T. I, pag. 315, ed. Loehner) – piena d’intelligenza, nobile
nelle
parti serie, e piacevolissima nelle comiche » era
r) – piena d’intelligenza, nobile nelle parti serie, e piacevolissima
nelle
comiche » era stata chiamata a sostituire sua mad
omastico del Re, all’ inaugurazione del nuovo teatro per la commedia,
nelle
vicinanze del Palazzo Reale nel sobborgo, in Vars
è indiscutibilemente la miglior commediante. Ha voce, figura, e piace
nelle
parti anche più antipatiche. Il suo portamento è
e aiutato segretamente dalla madre ; ed esordì con la parte di Egidio
nelle
Scimie di Gherardi del Testa. Dopo tre mesi di pr
; e indi a poco egli fu primo attor giovine. Passò in due o tre anni
nelle
Compagnie di Prosperi, Peracchi e Sterni, finchè
one della vanità e della superbia…. Egli andava assiduamente a frugar
nelle
vecchie commedie per rinsanguare il suo repertori
venne alla prima prova con un foglio, ove eran segnati meccanicamente
nelle
scene più confuse i movimenti de'singoli attori !
madre e caratteristica, che – dicon le Varietà teatrali del 1821 – se
nelle
parti di madre può dirsi abile, nelle caratterist
Varietà teatrali del 1821 – se nelle parti di madre può dirsi abile,
nelle
caratteristiche non si esagera nel dirla a niun’a
ngolar nostro compiacimento vediamo che il chiar. cavalier Tiraboschi
nelle
sue addizioni al tomo IV pag. 343 siasi mostrato
ia & Angelo de indumentis sibi emendis per dictos Castaldiones; e
nelle
Parti della medesima scuola si legge: Cantores .
n’ opera de’ tempi bassi, per quel che indica il lavoro troppo minuto
nelle
cornici di alcune basi di colonne piane rimasteci
buffa, e suo carattere. [1] Il metodo progressivo dell’umano ingegno
nelle
sue investigazioni, gli avanzamenti fatti nell’ar
a alla presenza del Cardinale di Ferrara, e di tutti gli intelligenti
nelle
scienze armoniche che allora si trovavano in Roma
è quanto può dirsi rispetto al piacere che arreca l’accordo perfetto
nelle
consonanze, e il voler sapere più oltre è lo stes
a56, rende cotal rapporto de’ suoni spiacevole. Se v’ha cosa mirabile
nelle
belle arti questa è il vedere in qual guisa la sp
pici sogliono pizzicar più vivamente il palato coll’uso degli aromati
nelle
vivande, o per valermi d’un’altra comparazione, c
, come i pittori fanno servire le ombre a dar maggior risalto ai lumi
nelle
figure. [7] Finché i musici si fermarono in quest
si vede eziandio dal costume introdotto in que’ tempi assai frequente
nelle
carte musicali che ne rimangono, di nominar solam
ra. Da ciò anche nasceva l’irregolarità ed ineguaglianza di movimento
nelle
parti e nel tutto; poiché molte volte mentre la p
. Il Dante, genio rozzo e sublime, atteggiator robusto ma irregolare,
nelle
bellezze e nei diffetti egualmente intrattabile,
zza dei canti, e pel ritorno troppo frequente e simmetrico delle rime
nelle
ottave. I cori che nelle tragedie italiane erano
rno troppo frequente e simmetrico delle rime nelle ottave. I cori che
nelle
tragedie italiane erano i soli destinati al canto
ommercio e suggerimenti degli uomini letterati che da trentanni spesi
nelle
scuole musicali, e nell’arte del contrappunto, il
oste da Jacopo Corsi, e quelle del personaggio d’Euridice e dei cori,
nelle
quali ebbe mano il Caccini. Tutte le circostanze
o suono; Ed ella in abbandono Tutta lasciossi allor
nelle
altrui braccia. Un sudor via più freddo
oliti a non udir altra musica che la ecclesiastica e la madrigalesca,
nelle
quali spiccavano simili difetti. In contraccambio
icolari che gli uomini nel rallegrarsi, nel dolersi, nell’adirarsi, e
nelle
altre passioni adoprano comunemente, a misura de’
uindi l’amore della varietà. L’anima cerca di mettere una graduazione
nelle
proprie sensazioni, perché questa solletica più d
e non è che il risultato della graduazione e dell’ordine che si mette
nelle
parti d’un tutto. Ma siccome l’anima non è fatta
e per conseguenza piacere all’anima unitamente alla varietà, la quale
nelle
diverse sensazioni che le procura, le somministra
spirito. II. Che l’essenza di ciò che si chiama bello nella musica e
nelle
arti liberali è riposta nella felice contemperazi
come, per esempio, nella musica, è più difficile a comprendersi, che
nelle
cose, le quali si veggono in un colpo d’occhio co
bbio che non in Germania e in Francia, si coltivava la poesia scenica
nelle
Spagne. Le novelle in dialogo furono le prime cos
eta Luigi Camoens scrisse un Anfitrione, e un’altra farsa che leggesi
nelle
di lui opere. Quanto al teatro castigliano dobbia
za e la verisimiglianza, le quali non sapendo conciliare, s’inviluppa
nelle
difficoltà, e cade in contraddizioni. Il servo di
ni del Nasarre, riconosciamo i primi avanzamenti del teatro spagnuolo
nelle
fatiche del mentovato Cervantes. Egli compose tre
nell’università di Bologna, dopo essersi renduto ben istruito non men
nelle
lingue che nelle scienze, ritornasse alla sua pat
i Bologna, dopo essersi renduto ben istruito non men nelle lingue che
nelle
scienze, ritornasse alla sua patria, richiamato,
la pace, la giustizia ec. Io son d’avviso che gli autos mettono capo
nelle
farse religiose, ne’ misteri, vangeli, nelle pass
e gli autos mettono capo nelle farse religiose, ne’ misteri, vangeli,
nelle
passioni, vite di santi e simili cose recitate pe
nelle passioni, vite di santi e simili cose recitate per la penisola
nelle
chiese, donde furono escluse nella fine dei XV se
anno potuto risvegliarne l’idea; perocché fino a cinque anni addietro
nelle
Spagne, in Madrid, sono intervenuti nelle pubblic
fino a cinque anni addietro nelle Spagne, in Madrid, sono intervenuti
nelle
pubbliche processioni del Corpus Domini non solo
ti cannibali, d’immani Polifemi e di Patagoni cresciuti innanzi senno
nelle
proprie immondezze. Provvida nonpertanto la Natur
ornì di tali secreti efficaci espedienti, che nella propria essenza e
nelle
circostanze della sua esistenza egli rinvenne i m
ana. L’uomo adunque già sì debole, sì goffo, sì misero, seppe trovare
nelle
proprie forze fisiche e intellettuali quanto fece
bigliamento le memorie degli eroi e le grandi imprese si conservarono
nelle
loro colonne dagli Egiziani, e fra Germani, Celti
i motteggi la bruttezza de’ prepotenti e cacciangli in fuga, versando
nelle
loro favole un tesoro di sana politica, di pura m
è mai tanto più essa inoltrisi verso la perfezione, quanto più cresce
nelle
nazioni la coltura? L’una e l’altra cosa, s’io dr
farsene un giuoco. Fiorisce poi la poesia drammatica e si perfeziona
nelle
nazioni più colte e fiorenti, perchè per giugnere
atura dell’uomo! Cisalpini fortunati e degni di esser tali, voi siete
nelle
più favorevoli circostanze. Liberi al pari de’ Gr
emento vivono, verdeggiano, fioriscono e fruttificano più che altrove
nelle
Repubbliche. Il vostro Governo composto de’ vostr
Ignorate che l’Italia in più felici giorni ammaestrò gli oltramontani
nelle
scienze e nelle belle arti? Ignorate che ne’ temp
talia in più felici giorni ammaestrò gli oltramontani nelle scienze e
nelle
belle arti? Ignorate che ne’ tempi bassi, quando
oli T. IV, V, XI). Il Tafuri con molta probabilità pretende che fosse
nelle
vicinanze della città di Taranto, e che dalle rui
lor quando alcuno de’ suoi amici esortavalo a far qualche cambiamento
nelle
sue tragedie, e che egli nol giudicasse opportuno
o del popolo, e ritenere ciò che esso col suo applauso approvasse. Ma
nelle
materie letterarie è sempre miglior consiglio l’a
ieri falsi, e ciò che non conviene, e quell’ incantesimo che fin anco
nelle
cose non buone possono e sogliono produrre gli ab
o Francese Giovanni, parmi che troppo severamente ne giudichi, quando
nelle
sue osservazioni sopra la Fedra del Padre, e l’Ip
lques beaux traits. Nota XII. Il celebre Marc-Antonio Mureto
nelle
varie lezioni lib. XVI, c. 15 dice: Ex omnibus Se
tive solennità, che doveansi esibire da’ magistrati maggiori non solo
nelle
principali metropoli dell’Imperio e in Occidente
ipali metropoli dell’Imperio e in Occidente e in Oriente, ma eziandio
nelle
città municipali da i Duumviri, o magistrati mino
re della drammatica prevalse in lui ; e i primi applausi tributatigli
nelle
sale dell’aristocrazia e dalle platee di teatrini
ome di Alessio Zuccagnini, l’ Amleto di Shakspeare. Fu in vario tempo
nelle
Compagnie di Luigi Del Buono(V.), di Luigi Rossi,
ome un pezzo applauditissimo di scelta musica — com’egli ci avverte —
nelle
scene illustri di Ferrara, di Siena, di Pavia, di
i, ed indigesti alla più gran parte de' comici d’allora. Fu acclamato
nelle
principali, e più colte città d’Italia, e stette
ttore di genio ; il suo difetto nell’analisi dei caratteri traspariva
nelle
particolarità, non nel tutto ; e se talvolta devi
sta e capocomico di pregi non comuni. Sostenne la parte di innamorato
nelle
commedie all’improvviso, e fu applauditissimo. D’
ra del 1774 a Brescia, dove mori. Adolfo Bartoli, dallo spoglio fatto
nelle
notizie, più volte citate, del suo omonimo, dà l’
iretta da Filippo Berti, già preconizzato ottimo attore, specialmente
nelle
parti d’effetto. Entrò come primo amoroso assolut
del sanguinoso Marte la bella Pace il corso rattenea. E che di Plauto
nelle
argute carte, e negli atti di Roscio indi splende
itò le attenzioni dell’ Imperator Giuseppe. Ella non valeva gran cosa
nelle
commedie dell’ Arte ; ma era eccellente nelle par
la non valeva gran cosa nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellente
nelle
parti tenue delle Tragedie, conservando ancora un
o passare al ruolo di brillante che sostenne lungo tempo e con valore
nelle
Compagnie di Costantini, Chiari, Zoppetti, Tassan
n Bellotti-Bon secondo caratterista, e primo e promiscuo, subito dopo
nelle
Compagnie di Francesco Coltellini, Anna Pedretti,
cui poteva trionfare l’eccellenza di tanti valorosi artefici, venisse
nelle
prime città Italiane a gara accolto e coltivato?
Italia, oltramonti. Cominciò da prima a coltivarsi il dramma musicale
nelle
case private de’ gentiluomini, indi passò su’ tea
alizio di Maria Farnese duchessa di Modena diviso in tre atti leggesi
nelle
poesie di Fulvio Testi. Espero recita il prologo
eguitati dalle leggi, avviliti negli esercizii più immondi, spregiati
nelle
società, scherniti dagli scrittori amici dell’uma
Rufini, gli Eutropii: ma noi, noi stessi gli ascoltiamo gorgheggiare
nelle
chiese, e rappresentar da Alessandro e da Cesare
atri. Contenti gli antichi delle voci naturali de’ loro attori ancor
nelle
parti femminili, non mai pensarono a valersi degl
me narrammo nel tomo I, si servissero ne’ musicali trattenimenti dati
nelle
stanze delle imperatrici, non gli adoperarono mai
enimenti dati nelle stanze delle imperatrici, non gli adoperarono mai
nelle
recite teatrali. Ne’ tempi mezzani nè anche in Eu
lle recite teatrali. Ne’ tempi mezzani nè anche in Europa si ammisero
nelle
grandi feste musicali, ne’ tornei, ne’ caroselli.
ò ancora il dramma musicale, e ne compose uno assai allora applaudito
nelle
nozze di Michele Porretti principe di Venafro e d
forse con molto minore stravaganza anche per la poesia, come si vede
nelle
Pazzie per vendetta di Giuseppe Vallaro, nel Pode
le Pazzie per vendetta di Giuseppe Vallaro, nel Podestà di Coloniola,
nelle
Magie amorose del nominato Giulio Cesare Sorrenti
ornamento ed istorico della letteratura Italiana, il cav. Tiraboschi,
nelle
sue Aggiunte al tomo IV pag. 343 siesi mostrato e
a & Angelo de indumentis sibi emendis per dictos Castaldiones; “e
nelle
parti della medesima scuola si legge, cantores .
g. Andres sul Mussato. E Pure se il sig. ab. Andres, nel dire che
nelle
tragedie del Mussato vide Padova i primi saggi di
ni, dice : lo credo identico con quel Francesco Bigottini, che trovai
nelle
carte dell’archivio ex Gonzaga di Mantova, agente
tò poi nell’Arlequin Protée, nella Gageure d’Arlequin et de Scapin, e
nelle
Métamorphoses d’Arlequin, commedia messa in scena
distrutta ; e per gli spettatori io non son più che Arlecchino anche
nelle
mie metamorfosi. Se io mi trasformo in Turco, mi
più verso la fine il movimento della musica, le danzatrici spiegarono
nelle
attitudini una forza e destrezza meravigliosa, ch
per tal mostruoso abbigliamento passione particolare. Vedesi adunque
nelle
surriferite se e danze di Ulietea e delle altre i
e scenica, e la distingue dal semplice ballo, non si trova se non che
nelle
nazioni già molto inoltrate nella coltura. a. V
zioni già molto inoltrate nella coltura. a. Vedi l’estratto fattone
nelle
Decouvertes dans la Mer du Sud, tom. I cap. 19.
fficile soluzione, riuscì attore egregio per le parti generiche, e fu
nelle
migliori nostre compagnie, amato dai compagni per
me più che all’arte del recitare egli legò all’opere sue drammatiche,
nelle
quali è sempre un sapore italianissimo di sana co
anfredi di Vincenzo Monti (V. Zanerini Petronio). Augusto di Kotzebue
nelle
sue Osservazioni intorno a un viaggio da Liefland
ccellente, ma buona. Il vecchio Pinotti si distingue particolarmente
nelle
parti comiche e ingenue, e potrebbe misurarsi coi
con Giovan Battista Costantini, Ottavio, che aveva compagnia a Parigi
nelle
fiere di San Germano e di San Lorenzo, col titolo
ecitò la parte di Lelio con molta intelligenza. Fu ancor più ammirato
nelle
altre parti che recitò di poi. Poco tempo dopo, f
ile ; ma l’11 di maggio, côlto da male improvviso, mentre passeggiava
nelle
foreste, potè appena metter piede in casa, ove, c
nte, ma gli altri fan pena. » Molte delle sue opere si trovano sparse
nelle
varie raccolte del Théâtre italien e delle Parodi
omi di Goti, Unni, Eruli, Gepidi, Vandali e Longobardi, con istabilir
nelle
conquiste una nuova forma di governo assai peggio
capitolari, sursero da per tutto le costumanzea. La giudicatura cadde
nelle
mani di uomini senza lettere, i quali non di rado
li presero un carattere nazionale e distinto in Italia, in Francia, e
nelle
Spagne. Chi avrebbe mai allora indovinato che in
ito imitatore e rappresentativo. Fece il commercio stabilir le fiere,
nelle
quali ad oggetto di chiamarvi e trattenervi il co
delle precedenti età, quando ad onta de’ divieti si videro introdotti
nelle
Chiese, ne ripigliò egli stesso l’usanza, esercit
tri simili dialoghi senza numero in Francia, in Alemagna, in Italia e
nelle
Spagne, recitaronsi nelle chiese o ne’ cimiteri,
numero in Francia, in Alemagna, in Italia e nelle Spagne, recitaronsi
nelle
chiese o ne’ cimiteri, dove passava il popolo dop
llari o Giucolieri, che equivalevano a’ Giocolieri o buffoni, i quali
nelle
pubbliche piazze, nelle fiere, e nelle feste o co
equivalevano a’ Giocolieri o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze,
nelle
fiere, e nelle feste o conviti che solevano dare
Giocolieri o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, nelle fiere, e
nelle
feste o conviti che solevano dare le persone dovi
i del Celto Ossian, ed il valoroso nostro amico il sig. Cooper Walker
nelle
Memorie de’ Bardi Irlandesi. Furono questi i succ
landesi. Furono questi i successori de’ Greci poeti, come Tirteo, che
nelle
battaglie accendevano e sostenevano co’ loro cant
amo che in Alemagna fiorivano i Minnesoenger, ovvero Cantori d’Amore,
nelle
cui poesie tuttavia esistenti non si rinviene pez
uttavia esistenti non si rinviene pezzo veruno teatrale. Si mentovano
nelle
Spagne i versi cantati da’ pellegrini che visitav
assomigliarono a quelli che ci rimangono? Egli è vero che in Francia,
nelle
Fiandre ed altrove furonvi alcuni Misteri rappres
riverne le leggi; e finalmente nel tit. XI si fa lo stesso. Ecco come
nelle
leggi spagnuole trovansi stabiliti i duelli deris
i altri popoli, cioè de’ Borgognoni. Ecco però la vera pena stabilita
nelle
leggi Longobarde contro del ladro di uno sparvier
emota data, ornamento insieme ed istorico della Letterature Italiana,
nelle
sue Aggiunte al tomo IV pag. 343 siesi mostrato e
61, e pubblicati dal più volte lodato signor conte canonico Avogadro (
nelle
sue Memorie del beato Errico p. I) perciocchè in
ia et Angelo, de indumentis sibi emendis per dictos castaliones ; » e
nelle
parti della medesima scuo la si legge: cantores.
capitolari, sorsero da per tutto le costumanze. La giudicatura cadde
nelle
mani d’uomini senza lettere, i quali non di rado
prendeva un carattere nazionale e distinto, in Italia, in Francia, e
nelle
Spagne. Chi avrebbe mai allora potuto indovinare
pazzi, a quella degl’innocenti e anche alla musica che fu introdotta
nelle
chiese. I monaci poi si avvisarono ancora di mett
ronsi recitando di mano in mano in Francia, in Alemagna, in Italia, e
nelle
Spagne, dove durarono per molti secoli. Essi solc
ove durarono per molti secoli. Essi solcano ne’ primi tempi recitarli
nelle
chiesa, o ne’ cimiteri, dove passava il popolo, c
Alemagna nel secolo XIII avea i suoi minnesaenger, o cantori d’amore,
nelle
cui poesie, che ancora esistono, neppur si vede c
erj, e d’industria e di mano, e di scena e di medicina eziandio. Così
nelle
nozze d’un Gonzaga al 1346 si distribuirono in Ma
ova a tal gente 338 vesti; nè queste erano di poco prezzo, leggendosi
nelle
Cronache di Verona, che delle 200 date loro da un
vennero dopo i nostri Siciliani a verseggiare e a far uso della rima
nelle
moderne lingue volgari, si distinguevano con varj
ri, o Giullari, che vale lo stesso che giocolieri, o buffoni, i quali
nelle
pubbliche piazze, o nelle fiere intertenevano il
o stesso che giocolieri, o buffoni, i quali nelle pubbliche piazze, o
nelle
fiere intertenevano il popolo con varie buffoneri
ro valore, e farsi gran nome. V. il Sig. De la Curne de Sainte Palaye
nelle
Memorie sull’antica Cavalleria, Onorato di S. Mar
fama. Gli Scaldi accompagnavano i loro Re ancora ne’ combattimenti, e
nelle
corti, e per incitarli a marziali ed onorate impr
poesia il Ditirambo, e ne diede l’esempio in questo dramma, ed ancora
nelle
sue Rime scritte a penna, secondo che ci accerta
urse non che il primo crepusculo di luce letteraria, ma il buon gusto
nelle
belle arti e scienze tutte. Veggasi Guglielmo Bud
ag. 196) sono stati molti personaggi, o sciocchi, oridicoli, o astuti
nelle
commedie introdotti, come sono Don Pasquale de’ R
insuperabile. Nè ad un genere solo si attenne ; chè tanto era valente
nelle
parti comiche, quanto nelle drammatiche ; e le co
e solo si attenne ; chè tanto era valente nelle parti comiche, quanto
nelle
drammatiche ; e le commedie del Goldoni, e le tra
valoroso interprete delle commedie goldoniane, e come lui grandissimo
nelle
parti di mammo in genere e di Giacometto in ispec
va, Brescia, Venezia, Verona, Trento e Ferrara, in cui si recò sempre
nelle
stagioni migliori. I suoi comici, atti a recitare
Era la seconda donna dei Comici Gelosi, citata da Francesco Andreini
nelle
sue Bravure del Capitano Spavento. Il Cinelli rac
chiamavasi. » E l’Arlia che varie rime di Curzio raccolse e pubblicò
nelle
Curiosità letterarie del Romagnoli (Bologna, 1885
ima donna assoluta, che sostenne con molto successo, più specialmente
nelle
commedie goldoniane, e in dialetto. Accoppiò alla
ia, ferrarese. Addestratosi co' Filodrammatici della sua città natale
nelle
parti di Pantalone, riuscì comico egregio, e fu p
o aringo, fu la Medea. Egli amava con predilezione Lucano e Seneca, e
nelle
di loro opere attinse non meno l’amor del sublime
ornelio d’aver nel suo Pompeo procurato di far sentire ne’ pensieri e
nelle
frasi il genio del suo Lucano, e quindi di essers
frasi il genio del suo Lucano, e quindi di essersi sollevato più che
nelle
altre sue favole. Ma gli ornamenti e le figure ep
rata (aggiugneva) la nobiltà, l’economia negli argomenti, la veemenza
nelle
passioni, la gravità ne’ sentimenti, la dignità e
oli alla tenerezza, poco intendono, e poco prendono interesse, p. e.,
nelle
vedute politiche d’un tiranno, nell’ambizione d’
uel che sentono in se stesse, e vanno agevolmente seguitando il poeta
nelle
commozioni che disviluppa, e ne favellano con viv
pa, e ne favellano con vivacità e conoscimento. Qual giovanetta posta
nelle
circostanze di Ermione non vi farà le medesime ri
ilezza volle discolparne Racine con dire che lo stesso Euripide posto
nelle
medesime circostanze del tragico Francese, non l’
derisione di Desprèaux. Non si domandi dunque se l’amore possa entrar
nelle
tragedie come ogni altra eccessiva passione; ma s
e degradi, e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi. Racine
nelle
sue belle favole non sempre si appressa alla perf
tico particolare. I vizj, le virtù ed anche gli attributi accidentali
nelle
loro favole (nota il Colepio) diventano le person
che partoriscono noja e rincrescimento. Simili maniere abbondano anco
nelle
tragedie del Racine, ma ecco in che egli si disti
nto freddo e qualche immagine superflua. Più rari sono questi difetti
nelle
altre sue favole, benchè alcuno se ne rinvenga an
ella loro regina Tomiri, oltre a’ difetti d’arte e di verisimiglianza
nelle
situazioni e ne’ consigli; Astrato re di Tiro rap
no si rileverebbe l’effemminatezza dello stile, la mancanza di verità
nelle
situazioni, l’inverisimiglianza de’ colpi, l’ineg
la Pazzia delle pompe, i Poeti Comici, e l’ Ariostista e il Tassista,
nelle
quali col gusto che richiede la buona commedia si
i compose in Firenze molte commedie in prosa ingegnose e dilettevoli,
nelle
quali egli stesso solea rappresentare felicemente
nel 1751, i Vecchi Rivali, la Moglie in calzoni, e la Serva Padrona,
nelle
quali con sale comico satireggia alcuni vizj popo
tturno del 1773, l’Alchimista, ed il Matrimonio per procura del 1777,
nelle
quali regna un ridicolo di parole che spesso si v
iacevolezza di motteggi e tutta l’erudizione abbondevolmente seminata
nelle
Annotazioni. Terenzio ha avuto nel nostro secolo
iglior gusto, ed avendo per buona sorte sin dall’età di 17 anni avuta
nelle
mani la Mandragola del Macchiavelli che lesse die
Padre di famiglia. La mano del buon pittore si vede nella Locandiera,
nelle
Donne Puntigliose, nella Vedova Scaltra, nel Moli
candiera, nelle Donne Puntigliose, nella Vedova Scaltra, nel Moliere,
nelle
Donne Curiose, nella Serva amorosa, nella Figlia
utore, il Bel Circolo ossia l’Amico di sua moglie, ed il Progettista,
nelle
quali ben presto ci auguriamo di potere ammirare,
ettista, nelle quali ben presto ci auguriamo di potere ammirare, come
nelle
precedenti, la vivacità, il salso motteggiare, e
ille spettatori66. Oggi si vede abbellito e migliorato ne’ corridoi e
nelle
scale. Un miracolo opposto a quello del Vaccaro h
caro de’ nostri scenici spettacoli. Edificato tutto di pietra, tutto
nelle
ampie scale, ne’ corridoi, ne’ vestiboli, ne’ tre
icamente il conte Enea Arnaldi Vicentino nell’opera Idea di un Teatro
nelle
principali sue parti simile a’ teatri antichi all
e la Bibliotheque Italique VII. 63. Ad altro io non aspiravo (dice
nelle
sue Memorie) che a riformar gli abusi del teatre
ervidore Angelo Mazza”. Or come l’impudente folliculario osa entrare
nelle
intenzioni d’ un Sovrano che lo smentisce co’ fat
liberata dal tributo crudele solito a riscuotersi da’ Traci. Leggonsi
nelle
opere del Chiabrera tre pastorali, la Meganira, l
o all’autore di rimare con frequenza, non si vede il calore richiesto
nelle
sceniche poesie; ma ben si nota la semplicità del
che il lettore rimane pago d’ogni proposta e considera che posto egli
nelle
medesime circostanze non avrebbe altramente detto
o i pedanti non ti rassettano! Altre pastorali potrebbero mentovarsi,
nelle
quali non si vede tutta la corruzione del secolo,
1660. Giandomenico Peri ne fu l’autore, il quale nacque in Arcidosso
nelle
montagne Sanesi. I parenti non del tutto sforniti
a villana sevizia del suo pedagogo lasciò la casa paterna, e si fuggì
nelle
selve a menar vita campestre, ed in esse senza st
desio di verseggiare, e compose alcuni poemi e le riferite pastorali,
nelle
quali egli stesso rappresentava in compagnia di a
l tragico, fu la Medea Egli amava con predilezione Lucano e Seneca, e
nelle
di loro opere attinse non meno l’amor del sublime
elio di aver procurato di far sentire nel suo Pompeo e ne’ pensieri e
nelle
frasi il genio di Lucano, e quindi di essersi ele
rata (aggiugueva) la nobiltà, l’economia negli argomenti, la veemenza
nelle
passioni, la gravità ne’ sentimenti, la dignità e
oli alla tenerezza, poco intendono, e poco prendono interesse, p. e.,
nelle
vedute politiche di un tiranno, nell’ambizione di
uel che sentono in se stesse; e vanno agevolmente seguitando il poeta
nelle
commozioni che disviluppa, e ne favellano con viv
pa, e ne favellano con vivacità e conoscimento. Qual giovinetta posta
nelle
circostanze di Ermione non vi farà le medesime ri
nella corte di Luigi XIV che respirava per tutto amoreggiamenti anche
nelle
spedizioni militari. Ma Giovanni Racine al tenero
zza volle discolparne il Racine con dire che lo stesso Euripide posto
nelle
medesime circostanze del tragico francese non l’a
derisione del Boileau. Non si domandi dunque se l’amore entrar possa
nelle
tragedie come ogni altra eccessiva passione; ma s
e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi, Giovanni Racine
nelle
sue belle favole non sempre si appressa alla perf
co particolare. I vizii e le virtù ed anche gli attributi accidentali
nelle
loro favole (osserva il Calepio) diventano le per
rificio per sofferenza ecc. Sono, è vero, tali figure ammesse an cora
nelle
poesie de’ Greci e degl’Italiani; ma da’ Francesi
qual cosa partoriscono rincrescimento. Simili maniere abbondano anco
nelle
tragedia del Racine; ma ecco in qual cosa egli si
mento freddo e qualche immagine superflua. Più rari sono tali difetti
nelle
altre sue favole, benchè alcuno se ne rinvengano
lla loro regina Tomiri, oltre ai difetti di arte e di verisimiglianza
nelle
situazioni e ne’ consigli; Astrato re di Tiro rap
no si rileverebbe l’effemminatezza dello stile, la mancanza di verità
nelle
situazioni, l’inverisimiglianza de’ colpi, l’ineg
costo del proprio amore. Solone altro non fa che ondeggiare sperando
nelle
varie fazioni, e promettendo la pretesa figliuola
o, e particolarmente di questa. I professori, che hanno tutta l’anima
nelle
dita, stimano che altre cognizioni non vi siano d
sopra l’altro con qualche movimento, battendo la lingua ne’ denti, o
nelle
labbra, o questi scambievolmente contro a quella.
ensibile renderassi il valor musicale delle note: quarto, che non usi
nelle
parole di troppo rincontro di lettere consonanti
versi toni grave ed acuto. Terzo: per la volontaria dimora della voce
nelle
rispettive vocali del discorso secondo tali deter
n linguaggio acconcio a tal fine. Non debbe avere pronunzia gutturale
nelle
vocali, perché nascendo cotal difetto da troppo a
e duole Fan che per l’aria un mormorio s’aggiri, Qual
nelle
folte selve udir si suole S’avvien che tr
osodia italiana sia di gran lunga inferiore alla latina e alla greca,
nelle
quali la velocità, o lentezza de’ tempi impiegati
ntità fissa, e sensibile; nondimeno cotal difetto è minore in lei che
nelle
altre lingue viventi. Imperocché ha ella una vari
in “morì, bontà, virtù”, dal che vario e differente suono risulta sì
nelle
rime che nei periodi, e più facile diviene la pog
ella trasposizione farà in uguali circostanze progressi più sensibili
nelle
belle arti ora per la facilità maggiore d’accomod
ali, o l’asprezza in quello delle consonanti inevitabili spesse fiate
nelle
lingue, che hanno sintassi sempre uniforme: ora q
essa avvenuti dai Romani in quà, potrà egli a mio giudizio rinvenirli
nelle
cagioni seguenti. La prima, che non essendo stata
lano alla immaginazione ed al cuore: ora per lo studio di molte posto
nelle
belle lettere, e nelle arti più gentili, dal che
ed al cuore: ora per lo studio di molte posto nelle belle lettere, e
nelle
arti più gentili, dal che nacque il desiderio d’i
ezza purgando la dizione dai Gotici e Latini avanzi che vi rimanevano
nelle
ruvide desinenze, nella sintassi poco ben istabil
imanevano nelle ruvide desinenze, nella sintassi poco ben istabilita,
nelle
articolazioni disagevoli, ne’ passaggi troppo con
la moda, della quale seggono esse giudici inappellabili, mescolandosi
nelle
regole del bello, fanno perder il gusto delle cos
vocale, la spagnuola ha l’altra non meno pregievole d’esser più varia
nelle
terminazioni, contandosi in lei da quattro mila i
comico, vuoi tragico, ch’ella non rappresentasse a perfezione. Anche
nelle
parti di madre fu sublime, e nella Merope del Maf
tratti veramente sublimi, si disegna non di rado con molta maestà, e
nelle
violente espansioni dell’anima dà alla sua dizion
aesi e città circostanti, come ad esempio Prato, ov’ella furoreggiava
nelle
Eleonore da Toledo, nelle Francesche, ecc., ecc.
come ad esempio Prato, ov’ella furoreggiava nelle Eleonore da Toledo,
nelle
Francesche, ecc., ecc. La Compagnia N.° 2 della S
rte drammatica, riuscì prima un ottimo generico primario, scritturato
nelle
migliori compagnie, quali di Luigi Domeniconi e R
cantando con molta grazia. Fu anche la Cardosi attrice ammiratissima
nelle
commedie all’improvviso per non comune prontezza
da Gaspare Pieri, da Tommaso Salvini, ammiratissima, in ogni tempo, e
nelle
parti comiche, fra cui la goldoniana Cate, e nell
, in ogni tempo, e nelle parti comiche, fra cui la goldoniana Cate, e
nelle
tragiche, fra cui l’ alfieriana Clitennestra. Fu
ntazione sacra teatrale, di cui parlano Giovanni Villani e l’Ammirato
nelle
loro storie, il Vasari nella vita di Buffalmacco,
o nelle loro storie, il Vasari nella vita di Buffalmacco, il Cionacci
nelle
osservazioni sopra le rime sacre di Lorenzo de’ M
i pellegrini venuti da’ santuari131. Da principio fermavansi a cantar
nelle
piazze, facendo come uno steccato co’ loro bordon
uello nuovo e devoto divertimento. Nulla di tali cose troviamo ancora
nelle
Spagne. Tra gli aragonesi s’incontrano solo poeti
nte, che fu poi il Dottore [se ci facciamo a ricordar le lettere sue,
nelle
quali è sparso in larga copia l’elemento di quell
trovandosi al cospetto del pubblico, sentiva il sangue fluirgli vivo
nelle
vene e una ricreazione immediata e nuova dello sp
. Le lettere. — Quattro libri (Venezia, 1547-48-52). Nelle Commedie
nelle
quali andò allargando il concetto, non so dire se
e senza sensi riposti ; a questa si aggiungon brani qua e là, specie
nelle
egloghe. Dalla prima di esse appunto traggo part
in poco tempo il grande emulo di Luigi Vestri, a lui forse inferiore
nelle
parti promiscue, ma di gran lunga superiore in qu
goldoniane, del Nota, di Giraud ; ma dove apparve davvero gigante fu
nelle
parti di seconda importanza, come, a esempio, in
e un egregio primo attor giovine ; e dopo di essere stato alcun tempo
nelle
Compagnie Dorati e Righetti passò in quella di Fa
pregiatissimo attore. Possedeva una voce armonica e robusta, per cui
nelle
parti di forza affascinava il pubblico, e si face
qualche poetica invenzione recitare all’ improvviso, e rappresentare
nelle
allegrie del Carnovale. Bergamaschi Luigi, di f
o più sorprendente di così belle sociali pitture noi non troviamo che
nelle
Allegorie, nelle quali con vive immagini osservia
e di così belle sociali pitture noi non troviamo che nelle Allegorie,
nelle
quali con vive immagini osserviamo i diversi most
vie ci ripeteva i brani più salienti delle interpretazioni paterne :
nelle
modulazioni musicali della voce la imitazione era
va, a' primi del '900, di sè : « …. lo studio mi aveva reso più forte
nelle
interpretazioni, ma io adesso posso confessare ca
ieri non reciterò mai più. Sarò e potrò diventare ancora più profondo
nelle
concezioni, ma recitare più vero, più spigliato,
Etrusche tuttavia esistenti vogliono ricordarsi quelle che ammiransi
nelle
rovine dell’antica Posidonia o Pesto nel Regno di
ea di Marte e molte urne di alabastro con grande artificio istoriate,
nelle
quali veggonsi incisi caratteri Etruschi, come an
, come ancora una statua di donna vestita con un fanciullino fasciato
nelle
braccia. Fecesi da uno scultore Toscano in Roma l
ltivata la poesia, il tempo ci ha conservate alcune tavole di bronzo,
nelle
quali leggonsi incisi alcuni inni sacri. Sappiamo
usche; e secondo Dionigi Alicarnasseo il Greco Demarato fece non meno
nelle
Greche che nell’Etrusche lettere ammaestrare i fi
a quale per altro ricchissima di vere glorie non cura per risplendere
nelle
armi nella polizia, e nelle Lettere, di vanti imm
a di vere glorie non cura per risplendere nelle armi nella polizia, e
nelle
Lettere, di vanti immaginarj, presunti, o stiracc
dotto Impostore, ma voi, Signor Apologista, falsificate l’espressione
nelle
conseguenze, e in vece di dire Attori, scrivete h
ggiugne nella Sessione I.) che un tal viluppo ha il suo pregio intero
nelle
Commedie . . . . ma non l’ha nelle Tragedie, il c
al viluppo ha il suo pregio intero nelle Commedie . . . . ma non l’ha
nelle
Tragedie, il cui viluppo dee esser semplice, e na
. Abate, che Metastasio impari da esse a ravviluppare, inviluppandosi
nelle
vostre spine? 1. “Yo no digo (scrive il Signor
to. Non so se quindi derivi quella spezie di decadenza che si osserva
nelle
belle arti; ma egli é manifesto, che oggi abbonda
l’ultimo di essi é riuscito in un genere che ha degenerato in vizioso
nelle
mani di Falbaire, Mercier, Sedaine, e di altri, i
are il linguaggio della natura; delle quali cose introdotte a sazietà
nelle
commedie moderne si querelano concordemente molti
inganno al riflettere che mentre gl’inglesi s’ingegnano d’introdurre
nelle
proprie scene il brio e la giovialità francese, i
ano d’imitar la nostra; di maniera che noi siamo in procinto di cader
nelle
miracolose stravaganze del teatro lirico francese
, doveché i poeti musicali francesi le hanno cercate nel miracoloso e
nelle
trasformazioni istrioniche; e i nostri poetastri
zano; uomini fieramente superbi e boriosi che quando veggonsi tassati
nelle
loro stravaganze e bestemmie, arruffano il ceffo
ò anche a buona equità appropriarsi tutto ciò che il dottor del Genti
nelle
due epistole a’ romani e agli efesi scrisse de’ f
a intitolata Les Philosophes e in quell’altra de l’Homme dangereux, e
nelle
petites Lettres sur de grands Philosophes, come a
o qui in fondo, soleva con una sfacciataggine singolare intromettersi
nelle
altrui conversazioni, sedersi alle altrui tavole,
d’ingegno naturale prontissimo. Ecco le sue parole : « Graziosissimo
nelle
sciocchezze facendo da Policinella, ho conosciuto
to altrimenti da città, con calze bianche, e due liste di color rosso
nelle
estremità laterali del suo tabarro. Aveva la chio
uoi ragionamenti. Era egli lepido nel suo discorso, accorto, e pronto
nelle
risposte, ed i lazzi suoi pantomimici dilettavano
▲