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1 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO IV. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 257-261
ggio delle muse, chiamar si può il vero fondatore e legislatore della nazione Russa, avendo cambiata la natura stessa de’ suoi
i consistettero ne’ balli in maschera e in altre gran feste date alla nazione . Gli spettacoli teatrali non cominciarono a desid
si tradussero le migliori commedie francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva che tre o quattro commedie originali
si avvicina alla farsa. Nel presente glorioso regno di Caterina II la nazione ha preso un volo sublime. Le arti, le scienze, un
2 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VII. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 418-421
ggio delle muse, chiamar si può il vero fondatore e legislatore della nazione russa. Egli cambiò la natura stessa de’ suoi stat
consistettero ne’ balli in maschera, e in altre gran feste date alla nazione . Gli spettacoli non cominciarono a desiderarsi e
e commedie tradotte dalle migliori francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva che tre o quattro commedie originali,
3 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46
egio delle muse, chiamar si può il vero fondatore e legislatore della nazione Russa, avendo cambiata la stessa natura de’ suoi
i i suoi piaceri ai balli in maschera e ad altre feste che diede alla nazione . Gli spettacoli teatrali non cominciarono a desid
a di tradursi le migliori commedie francesi, danesi e tedesche; ma la nazione non approva se non che tre o quattro commedie ori
co grossolano che si avvicina alla farsa. Nel regno di Caterina II la nazione prese volo più elevato. Le arti, le scienze, un c
4 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VIII. Commedia turca. » pp. 422-425
uesto pregiudizio rinfacciato da Saint-Evremond e da Montesquieu alla nazione francese, trovasi presso tutte le altre ancora, s
o criterio i libri che ne parlano, si disingannano ben presto. Questa nazione guerriera che da 314 anni occupa il trono imperia
tari di Cesare che fé tradurre in lingua turca. Nel secolo XVI quella nazione avea una milizia la meglio disciplinata di tutta
5 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256
o Dahlin nato nel 1708, che altre indi ne scrisse meno imperfette. La nazione allora gli diede il nome di padre della poesia su
o dall’antica storia del settentrione73. Il presente re per animar la nazione congedò la compagnia francese, e compose egli ste
6 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO IV. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 47-55
io rinfacciato da Saint-Evremond e dal presidente di Montesquieu alla nazione francese, trovasi abbarbicato presso tutte le alt
a ci dimostra non esser sì grande la loro rozzezza e barbarie. Questa nazione guerriera che da più di 340 anni occupa il trono
ina dialogo drammatico spagnuolo, ed il dottor Carlino della medesima nazione , e la Calandra dell’Italia. I commedianti turchi
7 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Dei balli »
omimi. In questa scuola sono essi veramente i maestri, né dovrà niuna nazione recarsi ad onta di studiare da essi anche in tal
prendere dai Francesi con che perfezionare la nostra opera; da quella nazione cioè che ha preso da esso noi la opera medesima.
8 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37
Olao Dahlin nato nel 1708, che alcune ne scrisse meno imperfette. La nazione allora gli diede il nome di padre della poesia su
’antica storia del settentrionea. Il defunto re Gustavo per animar la nazione congedò la compagnia francese, e compose egli ste
9 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — [Dedica] »
rà ad alcuni assai strano che a voi, uomo immortale, che nella vostra nazione sapeste riaccendere il nativo valore, sapeste pro
10 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
rive. Nel primo punto avvelena un racconto innocente, e suppone nella nazione un mal gusto, che io non trovo in questa parte, n
he la costruzione de’ Teatri di Madrid possa intaccare il gusto della nazione , io vi dico spiattellatamente che v’ingannate: se
, Barandillas, Gradas, Tertulla, Patio, e Lunetas, come proprie della nazione , che in fatti per i forestieri formano un certo v
11 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -
ci dà un bel saggio della Storia de Teatri di tutti i tempi e di ogni nazione , palesa aver letto molto, e. con ottimo discernim
o spirito umano, ritrovato non abbiano infino ad ora presso la nostra nazione , siccome l’hanno avuto altrove, un qualche valoro
ome l’hanno avuto altrove, un qualche valoroso storico, presso di una nazione senza dubbio, che fin dal rinascimento delle lett
avie riflessioni sul carattere e sul gusto particolare di ciascheduna nazione . Si gira l’occhio da per tutto e nulla sfugge all
12 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
ai da loro non conosciuta che noi francamente affermeremo, che se una nazione deride come pedantesco lo studio greco, se mette
, sì, di alcuni caratteri delle scene latine, adattandoli alla nostra nazione e al suo secolo; ma ne introdusse ancora molti nu
arlechinesce giudicò sì saviamente della commedia italiana156. Ma una nazione , per la quale risorsero in Europa le arti, le sci
o di satira scambievole che serpeggia tra’ vari popoli d’una medesima nazione . In quelle farse dell’arte possiamo ravvisare qua
nguaggio poetico; e n’avrebbe ancor più, se fosse stato dalla propria nazione più conosciuto, e fecondato nel disegno d’arricch
malmenando in generale con somma ingratitudine e malignità la nostra nazione e le cose nostre: Ogni uomo dotto sa, che per ope
ausa, e più da pressante richiesta di una dama francese, amante della nazione e letteratura italiana, fecesi a riconvenire in P
nard, scocca colla solita sua prosuntuosa tracotanza contro l’italica nazione a lui tanto ignota, quanto la cinese, quella stra
a e calunniare con sì stupida insolenza la più ingegnosa e benemerita nazione europea, che pel suo pensar sodo, gentile e persp
nimali ragionevoli. Alle ingiurie e invettive scagliate contra di una nazione intera non si risponde, se non coll’istesso tenor
ui dichiari, non esser mai stata intenzion mia di far oltraggio a una nazione così rispettabile come la francese che io amo e v
13 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Avvertimento al lettore per la presente edizione »
ta la musica sotto ad un aspetto nuovo in Italia. I pratici di questa nazione non l’hanno considerata finora se non come un aff
14 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
ramma. Martino Opitz, poeta drammatico superiore agli altri della sua nazione in quel secolo, fu il primo a introdurlo in Dresd
dei quali fu intitolato l’Armida. Indi a non molto, non piacendo alla nazione la musica francese, si fecero venire musici e can
o genio immortale che fu non meno il Mercurio che il Solone della sua nazione , tra i moltiplici oggetti della sua vasta riforma
forma. La novità colpì, qualmente si dovea aspettare, i grandi della nazione , ed ecco a gara coltivarsi da loro la musica, anc
ventizie, se il novello legislatore avesse a poco a poco preparata la nazione al gran cangiamento, se avesse prima profondament
15 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento delle Romane. » pp. 2-8
ador Claudio. Meritava al certo le cure di sì valorosi antiquarii una nazione che avea dominato in Italia prima de’ Romani e de
he lettere ammaestrare i figliuoli. Roma certamente si formò sopra la nazione Etrusca. Giusta l’usanza religiosa da questa tenu
16 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
uesto pregiudizio rinfacciato da Saint-Evremond e da Montesquieu alla nazione Francese trovasi abbarbicato presso tutte le altr
i fa vedere che non sia sì grande la loro rozzezza e barbarie. Questa nazione guerriera che da più di 330 anni occupa il trono
17 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
come un pubblico spettacolo introdotto, o permesso dalle leggi in una nazione può considerarsi in tanti aspetti differenti quan
e uno specchio, che rappresenta le inclinazioni, e il carattere d’una nazione , lo stato attuale de’ suoi costumi, la maggior o
è d’uopo investigare il legame segreto, che corre tra il genio della nazione e la natura dello spettacolo, tra il genere di le
le il patteggiare coi vizi: ho pensato, che la verace stima verso una nazione non meno che verso le persone private non si mani
ngiusta. Circa il sospetto ch’io, come straniero, voglia screditar la nazione , esso sarebbe tanto più insussistente quanto che
18 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
biamo praticato nel teatro formale, la Sicilia come diramazione della nazione Greca, si vogliono quì rammemorare i teatri di qu
o Spartano compose un trattato sul genere di commedia usato dalla sua nazione . Cornelio Nipote nel proemio del suo libro degli
l rimanente agli affari, se il piacere prende il luogo del dovere, la nazione è perduta. Non per tanto dove i costumi mancano d
arte che diletta) in un morale e politico sostegno. Io auguro ad ogni nazione questa bell’ epoca teatrale. 150. Trovansene ne
19 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
amo il Conde de Essex ed altri componimenti drammatici, dié agio alla nazione di fecondare il gusto del monarca, e sbucciarono
ro e corruttore del teatro. Non meritava l’idolatria del grosso della nazione , né l’invettive sanguinose di certi letterati for
i rappresenta in Londra, ma in luoghi diversi. Secondo il gusto della nazione frammischia Shadwell nella sua commedia meretrici
ia il lodato Corneille, non possono fissare il gusto e sondare in una nazione un buon teatro. Quindi é che Opitz non poté cagio
20 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « [Privilegio] » pp. -
tteratura, che vanta in questo genere di teatrali composizioni la sua nazione , ne ha attaccato alcune riflessioni risguardanti
21 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
’altra nelle rappresentazioni teatrali; ma non se ne sa più oltre. La nazione peruviana senza dubbio la più colta di tutta l’Am
ni ben aggiustate e vivaci12. Qual maraviglia dunque che questa colta nazione avesse spettacoli teatrali? L’inca mentovato ce n
22 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
come praticammo nel teatro formale, la Sicilia come diramazione della nazione Greca, si vogliono quì rammemorare le reliquie de
o Spartano compose un trattato sul genere di commedia usato dalla sua nazione . Cornelio Nipote nel proemio del suo libro degli
l rimanente agli affari: se il piacere prende il luogo del dovere; la nazione è perduta. Non pertanto dove i costumi mancano di
arte che diletta) in un morale e politico sostegno. Io auguro ad ogni nazione questa bell’ epoca teatrale. a. Trovansene ne’
23 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
pressoché universale fra’ dotti li conduce ad attribuire alla propria nazione , o a quella da loro più studiata, tutte le arti e
no già non picciolo impero in Italia. Possiamo pur dire che ancora la nazione romana, la quale senza contrasto ricevette la dra
24 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento dell Romane. » pp. 4-14
ador Claudio. Meritava al certo le cure di sì valorosi antiquarii una nazione che aveva dominato in Italia prima de’ Romani e d
he lettere ammaestrare i figliuoli. Roma certamente si formò sopra la nazione Etrusca. Giusta l’usanza religiosa che questa ten
25 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
i loro poeti detti Scaldi 18, i cui canti chiamaronsi Wyses. I Celti nazione più antica e più potente de’ Goti pregiarono somm
ofie, questo genere di poesia non tocca l’eccellenza se non quando la nazione giunta sia ad uno stato florido, e quando i vizj
26 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
Ma gli affetti universali dell’uomo trovandosi variamente in ciascuna nazione modificati, la drammatica, quanto al gusto, dovrà
Agamennone, e Alfredo, tragedie ricevute con sommo gradimento; ma la nazione malcontenta di lui per altro motivo, non volle as
eggono con un solo colpo d’occhio». Simili riflessioni diffuse per la nazione , mentre i seguaci di Gottsched ne seminavano dell
l’uno e l’altro cammino corso con prudenza e ingegno poteva menar la nazione all’istesso scopo252. Da trent’anni in circa que
io e del clima italiano! L’arti fioriscono presso la nostra ingegnosa nazione senza veruno di que’ premi e incoraggiamenti infi
Pelagio. In ogni modo l’autore meritava di essere incoraggiato dalla nazione , invece d’esser perseguitato con isciocchi libell
tori un nome grande, di cui andrebbe superba la poesia, come ne va la nazione spagnuola, ha proposto all’altrui imitazione un m
27 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
a? Scorrendo per le provincie egli giva studiando l’uomo e la propria nazione . Se imbatteva in qualche personaggio originale de
ù troppo fiera ed intollerante. Allo studio dell’uomo e della propria nazione Moliere accoppiò quello degli scrittori teatrali,
e Memorie Letterarie che il Tartuffo non avea avuto modello in veruna nazione . E se tanti e tanti altri materiali e favole degl
invenzioni, accomodandole così acconciamente al suo tempo ed alla sua nazione , che quando non lavorava con fretta, gli original
28 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO VI. Maschere materiali moderne. » pp. 265-269
la testa con tutto il vestito, in tutti gli attori accomodandolo alla nazione , al carattere, al tempo; e non commettevano l’err
29 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO III. Maschere materiali moderne. » pp. 263-266
la testa con tutto il vestito, in tutti gli attori accomodandolo alla nazione , al carattere, al tempo; e non commettevano l’err
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
na le scienze e le università dove s’insegnavano. Quanto al teatro la nazione sin dal regno di Carlo I avea cominciata una guer
inglese passa in Londra, ma in luoghi diversi. Secondo il gusto della nazione Shadwell introduce meretrici, ruffiani, dissoluti
31 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
commedianti della China, avvegnachè non manchino ne’ fasti di questa nazione esempli di regnanti, che vinti da i vezzi delle s
uno de’ più celebri Imperadori Cinesi, che secondo gli storici della nazione regnava intorno a 22771 anni prima dell’Era Crist
32 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
gana le scienze e le università dove s’insegnano. Quanto al teatro la nazione sin dal regno di Carlo I avea cominciata una guer
inglese passa in Londra, ma in luoghi diversi. Secondo il gusto della nazione Shadwell introduce meretrici, ruffiani, dissoluti
33 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
a? Scorrendo per le provincie egli giva studiando l’uomo e la propria nazione . Se imbatteva in qualche personaggio originale de
ù troppo fiera ed intollerante. Allo studio dell’uomo e della propria nazione Moliere accoppiò quello degli scrittori teatrali,
Memoriè Letterariè che il Tartuffo non aveva avuto modello in veruna nazione . È se tanti è tanti altri materiali e favole ita
nzioni, accomodandole così acconciamente al suo tempo ed alla propria nazione , che, quando non lavorava con fretta, gli origina
34 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273
guzia è stata sempre il gusto dominante e ’l tentator tenebroso della nazione Francese. La resurrection des Lettres & des A
35 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108
così seguitano a chiamarsi in Ispagna i drammi nazionali cantati. La nazione prima poco disposta ad ascoltare tutto un dramma
autore dovrebbe informarci perchè Briseida di Lirnesso cioè Frigia di nazione mostri tanto odio contro le proprie contrade a se
utti i Francesi e gl’ Italiani che non dicano che il teatro della sua nazione sia il primo del mondo, ed egli il Principe de’ L
gli esteri mal istruiti? Manca ancora dopo di tal raccolta a sì culta nazione una scelta teatrale ragionata intrapresa da un le
36 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « PROLUSIONE ALLE LEZIONI DI POESIA RAPPRESENTATIVA DEL PROFESSORE PIETRO NAPOLI-SIGNORELLI. » pp. 203-226
che la prestanza della poesia teatrale non può sperarsi prima che la nazione non si trovi incamminata alla coltura, da che all
i suoi poeti drammatici, e decidere del loro merito. Comprese quella nazione pensatrice e di gusto sì fine, che la Scenica Poe
gusto campo una scuola, questa un ampio teatro, dove assiste tutta la nazione , dove s’insegna in pubblico e sotto gli occhi del
37 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO II. LIBRO II » pp. 34-49
va da’ Greci chi nasceva fuor della Grecia, e da’ Romani chi alla lor nazione non apparteneva. Così Diodoro nel libro XIV dicen
i poesia maneggiato da’ migliori poeti latini, dovè trovare in quella nazione ordigni opportuni per elevarsi, ed in copia maggi
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
commedianti della China, avveguachè non manchino ne’ fasti di quella nazione esempli di regnanti, che vinti dai vezzi delle si
uno de’ più celebri imperadori Cinesi, che secondo gli storici della nazione regnava intorno a 22771 anni prima del l’era Cris
39 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226
sarre a gloriarsi di tali sciapite commedie come delle migliori della nazione ; ed era interesse della gioventù spagnuola, o ch
e da quanto, egli con gran senno ragionò sulle commedie della propria nazione . Ma questo argomento perde ogni vigore al riflett
cercava fuori di Lope e Calderòn le glorie drammatiche della propria nazione ; ed il Lampillas che faceva pompa di molte commed
i deboli e difettose, mentre voleva far menzione delle migliori della nazione ; là dove l’avviso del Montiano a suo confronto ha
iana. Egli godè l’amicizia de’ più colti uomini dell’una e dell’altra nazione (Francese ed Italiana) di Diderot, d’ Alembert, d
ni epist. III, v. 10? Bello è il patriotismo che ci lega alla propria nazione ; lodevole lo zelo di difendere i compatriotti, ma
LII si vide intrusa questa forestiera arbitraria asserzione: che la nazione spagnuola è stata la prima ad aver un teatro rego
o Nicolàs Fernandez de Moratin uno de’ buoni poeti di quell’ingegnosa nazione . La Storia de’ Teatri corse per Madrid sin dal 17
perdita di tanti miei proprii scritti per averli colà lasciati? Ma la nazione imparziale e che conosce gli andamenti dell’Huert
40 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
ccò in sorte agli stranieri il dar la prima mossa del gusto a codesta nazione , che dovea superarli nell’avvenire, e nelle cose
misurato. L’autore è un certo Francone monaco benedettino normanno di nazione , o secondo alcuni parigino. Egli fu abate del mon
de’ Greci e degli orientali, e per le circostanze altresì della loro nazione troppo divisa perché lo spirito di patriotismo vi
ne truova sempre per tutte le corti de’ principi Cristiani. Di questa nazione , ragionando de’ tempi più moderni, furono Giovann
ola l’anno 166947 così per un destino che sembra proprio della nostra nazione , mentre si cerca vanamente in Germania, in Franci
storico della letteratura Italiana, che tant’onore ha recato alla sua nazione , ignorò il gran numero e il valore dei mentovati
Fa di mestieri confessare a gloria dell’Italia, che appunto in questa nazione troviamo i primi fonti del buon gusto in così fat
che corrono sotto il suo nome) è il più famoso tra i poeti di quella nazione . Gl’Incas del Perù furono quasi tutti poeti e mus
un sistema, e non aveano adottata per loro cliente letteraria l’araba nazione . Ed ecco i fondamenti, sui quali il Signor Abbate
e delle scienze e della letteratura d’ogni età, d’ogni clima e d’ogni nazione , come con forze maggiori, e con più giusta fiduci
41 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160
del teatro spagnuolo. Una parte (vi si aggiugne) assai numerosa della nazione mira con dolore la decadenza del nostro teatro, e
certi mercenarj traduttori, i quali, per piaggiare a lor profitto la nazione , traducono infedelmente Garcilaso, Villega ed alt
42 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
ione e l’ immagine del carattere e del costume regnante presso di una nazione . Nota V. Il Prometeo di Eschilo fu, secon
da codesto nuovo legislatore di Poetica pronunciate contro l’Italica nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza, col
43 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
volte il destino degli uomini? Osarlo in mezzo all’Italia! In quella nazione cioè dove per poco non s’innalzanda per tutto gli
mente (nè se ne sdegni il Petrarca) il primo poeta filosofo della sua nazione . [22] Nè di meno gli è debitrice l’arte della dec
to io fossi pur costretto a decidere, illustre Metastasio! onor d’una nazione , che t’adorava nella tua vecchiaia dopo averti ab
e di simili altre leziosaggini dell’antico parlar fiorentino. In una nazione dove non si è convenuto finora quale sia la vera
tori di sommo grido proposti come modelli nel frasario generale della nazione ; dove la diversità dei popoli, dei governi e dell
i, che aveano osservato vestirsi di foglia nella primavera, in questa nazione , io dico, non può così di leggieri condannarsi un
lla filosofia, che annunziano una vicina rivoluzione nelle idee della nazione , promettono anche un cangiamento nell’indole dell
le circostanze; che aspirando ad una rapida e sicura celebrità in una nazione voluttuosa e sensibile, ha dovuto secondar la pas
i delle opinioni e dei gusti volgari hanno imposto la legge alla loro nazione e al loro secolo invece di riceverla; che infinit
gno mirabile concessogli dalla natura che pel favore dichiarato della nazione , per la protezione d’una corte imperiale, e pel g
nel suo genere il Metastasio. Egli sarà sempre lume sovrano della sua nazione , e il primo poeta drammatico lirico dell’universo
44 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
sia drammatica. Dal tempo in cui s’introdusse il melodramma in quella nazione per opera del Cardinal Mazzarini, i poeti che riv
rammatica d’Italia, se non in quanto le diverse circostanze di questa nazione fecero cangiar il piano abbellito dal poeta franc
o. Tra le molte imprese a cui porse mano con gran vantaggio della sua nazione , una fu quella di migliorare il dramma. Egli pres
45 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
pesanti, sprovvedute di calore, e spesso per la lunghezza nojose. La nazione posta un movimento applaudi al disegno di una rif
one, in cui si dipingono al naturale i costumi e le ridicolezze della nazione , in cui si dipingono al naturale i costumi e le r
one, in cui si dipingono al naturale i costumi e le ridicolezze della nazione , fe dire al re di Prussia Federigo II che i Tedes
46 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
idicolo, come altresì dell’eccellenza della ricchissima lingua di tal nazione che si presta con grazia e lindura alle festive d
ttate coll’ introdurvi il buffone? Quando ne’ secoli più rozzi d’ogni nazione si sono poste in iscena favole più incondite di q
l Mago del Mogol? Io non ne nomino i meschini autori per rispettar la nazione ; ma probabilmente essi troveranno ricetto nella B
47 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CONCHIUSIONE. Dell’antica storia teatrale. » pp. 239-246
le antiche e moderne, e adoperando quasi sempre una molla per la loro nazione efficacissima, cioè la forza del fato e l’infalli
48 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
scena immaginaria, e non la vedono senza ribrezzo ed orrore. Ma la nazione Peruviana, senza dubbio la più colta di tutta l’A
innocente, vera, circospetta, moderata, ripresa come ingiuriosa alla nazione Spagnuola dal catalano apologista Saverio Lampill
49 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
a scena immaginaria, e non la vedono senza ribrezzo ed orrore. Ma la nazione Peruviana senza dubbio la più colta di tutta l’Am
izione innocente, circospetta, moderata, ripresa come ingiuriosa alla nazione Spagnuola dal Catalano Apologista Lampillas, osti
50 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264
di satira scambievole che serpeggia tra’ varii popoli di una medesima nazione , siccome avviene in Francia ancora tra’ Provenzal
51 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
d’Italia diffondersi per tutta l’Europa» 80. Per rimuovere dalla sua nazione un rimprovero così umiliante fatto da uno scritto
i Spagna si ricava che l’uso degli eunuchi era molto comune in quella nazione probabilmente per la musica delle chiese o per qu
omunissimi sulle scene italiane a quel tempo. Il trasporto di codesta nazione pel canto e le voci di tai cantori proporzionate
Raffaello, un Ariosto e un Tasso bastano ad illustrar un secolo e una nazione al paro de’ più gran filosofi: né la Francia per
52 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
n compongono la parte più pura delle Società? Non formano in ciascuna nazione un Popolo, anzi che una ristretta brigata? Intant
sforzo apologetico si adopera, perchè i Lopi continuino nella propria nazione , e più tardi che si possa sorgavi (che al fine de
ione Spagnuola? Il gusto generale si prende dalla maggior parte della nazione e da’ Drammi che vi si compongono, e non già da u
aniera onesta sulle idee Platoniche per non offendere il pudore della nazione . Aggiunse a ciò il Signorelli, che questo sarebbe
53 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
rigorosa dell’esistenza del volgo e de’ fanciulli canuti della vostra nazione . Dopoché tanti spettacoli scenici furono dalla ca
i spartani aveano alcune commedie ridicole, ma semplici, quali a tale nazione convenivano, e vi s’introducevano o ladroni che r
tano avea composto un trattato sul genere di commedie usato dalla sua nazione . 34. Ho letto ultimamente in una Dissertazione
a cotesto nuovo legislatore di poetica e pronunciate contro l’italica nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza, col
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194
e cose il ridicolo, e dell’eccellenza della ricchissima lingua di tal nazione che si presta con grazia e lindura alle festive d
re, e degli eroi Greci e Romani? Quando ne’ secoli più rozzi di ogni nazione si sono presentate sulle scene favole più incondi
l Mago del Mogol? Io non ne nomino i meschini autori per rispettar la nazione ; ma probabilmente essi troveranno ricetto nella B
del teatro spagnuolo. Una parte, vi si aggiugne, assai numerosa della nazione mira con dolore la decadenza del nostro teatro, e
55 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO PRIMO. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 2-31
ove regnava l’ indipendenza, ove i primori riconoscendo un capo della nazione conservavano una gran parte de’ loro diritti, sta
nascita di qualche scrittore e col procurare di appropriarlo alla sua nazione presupponendo scambi di sillabe ne’ codici adulte
Latini ed il migliore di tutti Dante Alighieri, pare che sia l’unica nazione che ci presenti qualche teatral monumento del sec
re pergebat. Ebbero questi conquistatori, per governare sì la propria nazione tra noi traspiantata, che gl’ Italiani che voless
56 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
dello spettacolo lo stato attuale civile e politico dei costumi della nazione ; ma i consigli di qualche amico illuminato e sinc
rti rappresentative. Essa è diretta ad un celebre letterato della sua nazione , e contiene l’idea d’un’opera da eseguirsi intorn
i debbono essere conformi a quelli di cui abbonda il linguaggio della nazione . Distinguo la melodia libera da quella che non lo
ologi, i primi legislatori, ned altro fecero che comunicare alla loro nazione la sapienza ch’essi ritraevano dagli Egiziani uni
a, e perciò insussistente, o per una convenzione generale di tutta la nazione più difficile a conseguirsi che la mutazione iste
57 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
za. Ma gli affetti universali dell’uomo trovandosi variamente in ogni nazione modificati, dovrà la drammatica in quanto al gust
e Manzoli con Bianca ed Errico e dal sig. Gajone coll’ Arsinoe. Ma la nazione malcontenta di Tompson per altri motivi non volle
resentando la parte di Zaira nella traduzione di Hille fe vedere alla nazione certa sensibilità spogliata da ogni caricatura is
è pochissimo fatta pel nostro clima settentrionale e pel genio della nazione . I motti di Gay, di Swift, di Dennis, fecero band
altrove non più veduta, che dovrebbe accendere di bella invidia ogni nazione . Una società di marina destinata a fornire a’ pov
58 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 37-96
sarre a gloriarsi di tali sciapite commedie come delle migliori della nazione ; ed era interesse della gioventù Spagnuola o che
dicarne da quanto con gran senno ragionò sulle commedie della propria nazione . Ma questo argomento perde ogni vigore al riflett
che cercava fuori di Lope e Calderon le glorìe drammatiche della sua nazione , ed il Lampillas che faceva pompa di molte commed
mmedie assai deboli e difettose nel voler mentovare le migliori della nazione ; là dove l’avviso del Montiano al suo confronto h
ni epist. III, v. 20? Bello è il patriotismo che ci lega alla propria nazione : lodevole l’ impegno di difendere i compatriotti;
82 al numero LII si vide intrusa questa forestiera asserzione, che la nazione Spagnuola è stata la prima ad aver un teatro rego
perdita di tanti miei proprj scritti per averli colà lasciati? Ma la nazione imparziale ben sa che io non asserisco una cosa i
59 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IV. Numero delle Tragedie Spagnuole de’ Secoli XVI., e XVII. » pp. 20-25
trasporta la ragione da me addotta per compatire gli Stranieri, alla nazione Italiana. Inopportuno e falso è parimente l’argom
60 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
ero le famose rime runiche de’ loro poeti chiamati scaldi 2. I celti, nazione più antica e più potente de’ goti, ebbero in gran
61 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
commedianti nella China, avvegnaché non manchino ne’ fasti di questa nazione esempli di regnanti che vinti da’ vezzi delle sir
62 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
ti, da cardinali, da più egregi repubblicani Greci e Latini e di ogni nazione e di ogni tempo. Occupiamoci adunque io ad aument
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202
amate, e col tempo…. chi sà ?… siete Ragazza, bella, spiritosa, d’una nazione che piace, e forse forse diverrete la più famosa
64 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
se i drammi di Shakespear benchè mostruosi facessero la delizia della nazione . Egli racchiuse, come i Cinesi, in una rappresent
tempi ed a’ luoghi, e senza scrupolo attribuiva ad un secolo e ad una nazione i costumi, le usanze, le opinioni di un altro tem
65 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134
o ostinato de’ Greci esemplari, vien comprovato per la storia in ogni nazione e singolarmente dalla Spagnuola. Gli abitanti di
ia versificazione. Giovanni Boscano non prestò picciolo servizio alla nazione col porre in pratica il consiglio dell’italiano A
battaglie, assedii, duelli, dovette allettare assai più una bellicosa nazione ; e quindi determinare Lope de Vega, Castro, Mira
ane che spinse Cervantes a motteggiarne nel Don-Quixote, rendeva alla nazione accetto un teatro che n’era pieno. Forse tutte qu
ca a guisa del suono si propaga e si diffonde in tutti i sensi per la nazione . La corte di Filippo IV si empì di verseggiatori
della Caraìba l’argomento del suo dramma, perchè mai trasportò dalla nazione inglese alla propria quell’infamia che eccita il
o ignorare, il signor Andres le ha mai contate fralle buone della sua nazione , egli che s’immaginò di avere assicurato il suo t
per lo più mancanti d’arte, di gusto e di giudizio? Qual gloria alla nazione numero sì grande di talenti abbandonati al traspo
o non si è coltivata o non si è conosciuta dalla maggior parte della nazione . Quasi tutte le tragedie del secolo XVII apparten
qual mi vollero dipingere, sarò tenuto per uno de’ benemeriti di una nazione , di cui non meno nel Discorso sopra le sviste del
66 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299
e o coprir di ridicolo tutto ciò che non sa d’empietà dichiarata. Una nazione ricca di eccellenti modelli tarderà ancora a rinv
67 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
i essere stata la prima a mostrare sulle scene francesi i fatti della nazione . Shakespear ha preparata la materia della Zaira c
a presenza de’ principi, de’ satrapi, de’ maghi e de’ guerrieri della nazione , riesce così poco credibile al nostro tempo, che
arlar punto nè poco di Nadal, le Blanc, Pavin ed altri obbliati dalla nazione stessa. Qualche favola tragica meno negletta han
rso questi argomenti domestici ne’ quali a tutto andare si piaggia la nazione . L’adulatore non manca mai di colpire coll’ adula
etano, del marchese di Pescara, del pontefice Giulio II e di tutta la nazione Italiana. Il tragico storico (che non è nè storic
oturno narrato da un suo nazionale? Ma Belloy intento a calunniare la nazione Italiana si sdegna contro l’autore delle Vite deg
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
za. Ma gli affetti universali dell’uomo trovandosi variamente in ogni nazione modificati, dovrà la drammatica sempre, in quanto
i con Bianca ed Errico, e dal sig, Ignazio Gajone coll’Arsinoe. Ma la nazione malcontenta di Tompson per altri motivi, non voll
esentando la parte di Zaira nella traduzione di Hille, fe vedere alla nazione certa sensibilità spogliata da ogni caricatura is
è pochissimo fatta pel nostro clima settentrionale e pel genio della nazione . I motti di Gay, di Swift, di Dennis, fecero band
altrove non più veduta, che dovrebbe accendere di bella invidia ogni nazione . Una società di marina destinata a fornire a’ pov
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO II. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 80-124
ove regnava l’indipendenza, ove í primori riconoscendo un capo della nazione conservavano una gran parte de’ loro diritti, sta
nascita di qualche scrittore e col procurare di appropriarlo alla sua nazione presupponendo scambi di sillabe ne’ codici adulte
Latini, ed il migliore di tutti Dante Alighieri: pare che sia l’unica nazione che ci presenti qualche teatral monumento del sec
ebat. Ebbero questi conquistatori, per governare non meno la propria nazione tra noi traspiantata, che gl’Italiani che volesse
70 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
Ma ciò, a dirla ingenuamente, é una spezie di tradimento fatto alla nazione , il quale presso di essa ritarda l’avanzamento de
ndo: De Molière oublié le sel est affadi. Tutta volta presso di una nazione per tante vie incoraggiata e premiata (fortuna in
71 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
malmenando in generale con somma ingratitudine e malignità la nostra nazione e le nostre cose: Ogni uomo dotto sa, che per ope
ichi, e da proporre all’imitazione de’ moderni. La Spagna fu la prima nazione che abbracciasse l’esempio dell’Italia; e la ling
72 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
rammatica imitando gli Antichi; il che non tentò verun’ altra moderna nazione prima della Italiana. Ma il Quadrio (osserva l’Ap
73 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
iana. Egli godè l’amicizia de’ più colti uomini dell’una e dell’altra nazione , de’ Diderot, de’ D’Alembert, dell’Ab. Arnaud del
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO V. Teatro Spagnuolo Tragico. » pp. 56-148
uole non ha ricevuto alterazione sino alla mettà del XVIII secolo. La nazione nè vide sulle scene nè più si ricorda di essersi
Noi scorgiamo nelle favole del Montiano la regolarità nascente nella nazione non raccomandata dal gusto e dalla forza tragica
reposo! y que cerca del crimen el castigo! Siffatta tragedia in una nazione che ne ha sì poche, dovea accogliersi, ripetersi,
delle sue traduzioni di cui bentosto parleremo. Ma qual pro reca alla nazione una collezione che non è nè ragionata, nè complet
riseida musicale di don Ramon La-Cruz. Io rispettando l’ingegnosa sua nazione lascio tutte siffatte filastrocche a i di lui sfo
pirle all’irreparabile dimenticanza. Con più vantaggio ed onore della nazione rammenteremo alcune traduzioni delle tragedie fra
ne fece la felice sua Inès. Apostolo Zeno trasferendola ad un’ altra nazione ne compose il melodramma Mitridate. Più felicemen
75 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
ico, che uno de’ più eccellenti pratici che abbia mai avuti la vostra nazione dice che la vostra proposizione è falsa secondo l
ani della perdita della loro antica libertà, e che va del paro in una nazione coll’annientamento di pressoché tutte le virtù po
atrali; e se gli spettacoli sono necessari e vantaggiosi ad una colta nazione per riunirla e per trattenerla con qualche onesto
’asconde. Aveva io detto: «L’amor del piacere, che va del paro in una nazione coll’annientamento di pressoché tutte le virtù po
il giornalista doveva provare due cose, che l’amor del piacere in una nazione non va del paro coll’annientamento di pressoché t
rappresentazioni teatrali, e se gli spettacoli sono necessari ad una nazione per trattenerla con qualche onesto passatempo», d
ine, non ci avesse fatti i suoi studi, e non dimorasse ancora fra una nazione ricca in ogni coltura (quantunque si veda ne’ suo
o decadenza; giacché lo stato d’un’arte in un secolo, e presso ad una nazione dai più si misura, e non dai pochi. E siccome i C
iò nonostante, d’essere divenuti gli Ettorri e gli Arganti della loro nazione e del loro secolo menando colpi a diritto ed a ro
76 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285
o ostinato de’ Greci esemplari, vien comprovato per la storia in ogni nazione e singolarmente nella Spagnuola. Gli abitatori de
ia versificazione. Giovanni Boscano non prestò picciolo servizio alla nazione col porre in pratica il consiglio del nostro Andr
battaglie, assedj, duelli, dovette allettare assai più una bellicosa nazione ; e quindi determinare i Vega, i Gastro, i Mira de
ane che spinse Cervantes a motteggiarne nel Don Quixote, rendeva alla nazione accetto un teatro che n’era pieno. Forse tutte qu
ca a guisa del suono si propaga e si diffonde in tutti i sensi per la nazione . La corte di Filippo IV si empì di verseggiatori
della Caraiba l’argomento del suo dramma, perchè mai trasportò dalla nazione Inglese alla propria quell’infamia che eccita il
per lo più mancanti d’arte, di gusto e di giudizio? qual gloria alla nazione sì gran numero di talenti abbandonati al trasport
o non si è coltivata o non si è conosciuta dalla maggior parte della nazione . Quasi tutte le tragedie del secolo XVII apparten
e gl’ insolenti apologisti, sarò tenuto per uno de’ benemeriti di una nazione , di cui non meno nel Discorso contro del Lampilla
77 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IX. Pregiudizj dell’Autore della Storia de’ Teatri, rilevati dall’Apologista. » pp. 95-111
vellano gli Scrittori Spagnuoli, che amano di migliorar le arti nella nazione , e che non sono Apologisti. Or dove sono i decant
ettose dell’Argensola? Dove poi sono queste composizioni regolate? la nazione le ha lasciate perire per conservare le stravagan
78 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267
asarre a gloriarsi di siffatte commedie come delle migliori della sua nazione , ed é interessa della gioventù di ben conoscerle
se ne attribuisce l’invenzione a Calderón che tanti ne scrisse dalla nazione sommamente applauditi. Ma senza contrasto fu prev
79 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236
utti i Francesi e gl’Italiani che non dican o che il teatro della sua nazione sia il primo del mondo, ed egli il Principe de’
le istruiti? Certo è che dopo di tal raccolta manca ancora a sì culta nazione una scelta di componimenti teatrali ragionata, ca
80 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
e il perfezionar il gusto, corrono, allorché vengono coltivate in una nazione , delle fortune affatto diverse. Le prime, qualora
di coloro che ricevono le impressioni, e dalle idee dominanti in una nazione o in un secolo; le relazioni loro sono così fine,
ro da quasi un secolo degenera visibilmente la poesia musicale in una nazione dove si loda Apostolo Zeno e tanto s’ammira Metas
edanteria mista di malignità il considerare soltanto il cattivo d’una nazione senza voler fissare gli occhi sul buono, passerò
no esse, è di numero troppo scarso rispetto alla massa generale della nazione ; quindi minore altresì esser deve la somma degli
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11
tà forse non meno generale conduce i dotti ad attribuire alla propria nazione , o a quella da essi più studiata tutte le arti e
82 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9
tà forse non meno generale conduce i dotti ad attribuire alla propria nazione o a quella da loro più studiata tutte le arti e i
83 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
e i loro poeti detti Scaldi a, i cui canti chiamaronsi Wyses. I Celti nazione più antica é più potente de’ Goti pregiarono somm
84 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
della Passione continuavano a pascere delle loro grossolane farse la nazione . I Misteri degli Atti degli Apostoli, e l’Apocali
85 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
della Passione continuavano a pascere delle loro grossolane farse la nazione . I misteri degli Atti degli Apostoli, e l’Apocali
86 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
le lezioni filosofiche di Pietro Gassendi. Studiò poi l’uomo e la sua nazione scorrendo per le provincie, e i cortigiani freque
guzia é stata sempre il gusto dominante e ’l tentator tenebroso della nazione francese. «La résurrection des lettres et des art
passar che fanno di bocca in bocca e di penna in penna presso la loro nazione , vi si stabiliscono e perpetuano per secoli. Ma g
87 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
a pesanti, sprovvedute di calore e spesso nojose per la lunghezza. La nazione posta in movimento applaudi al disegno di una rif
lice in cui si dipingono al naturale i costumi e le ridicolezze della nazione , fe dire al re di Prussia Federigo II che i Tedes
88 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106
to ignorare, il sig. Andres le ha mai contate fralle buone della loro nazione , egli che trionfa colla Celestina alla mano? Huer
89 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187
o Latini, e ’l migliore di tutti Dante Alighieri, par che sia l’unica nazione che ci presenti alcuni monumenti veramente teatra
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729
essi francesi paragonano e molti antepongono ai più famosi della loro nazione . E nove anni più tardi, nel 5° volume del Teatro
91 (1772) Dell’opera in musica 1772
dappertutto (Euripide aveva scritto Le supplici «per disporre quella nazione a far la pace co’ lacedemoni, come l’Addisson com
diversità che passa tra’ nostri costumi e quelli che regnavano nella nazione e nel tempo che furono dettate le leggi dell’anti
e, che di essa rimangono, spirano da per tutto questo carattere della nazione : essendo i personaggi di quelle magnanimi e grand
voluttà». Il medesimo linguaggio tennero gli altri filosofi di quella nazione , e Plutarco sopra tutti, [per] il quale non v’ha
ra. Perciocché quella fu professata dal fiore della letteratura d’una nazione , appo la quale le belle arti giunsero a un segno,
o a un segno, al quale non pervennero altrove né prima, né poi; d’una nazione di gusto sistematico, e presso la quale un tal gu
he volea suggettare a sistema qualunque più ritrosa disciplina; d’una nazione , in fine, che formicava di sublimi ingegni, i qua
iglia, che la musica patetica, coltivata con tanto impegno da una tal nazione , divenisse ordinata e sistematica, e giugnesse a
ben poca melanconia si darebbe di tutto questo. Non ha dunque la mia nazione rinunziato al buon gusto; ed io posso a buon drit
qualche aria, qualche che traccia del vestire adoperato dalla costui nazione , onde chi sia inteso degli usi di quella, ve gli
gli possa discernere, e confessi l’abito rassomiglare a quello della nazione , del tempo e della condizione del personaggio dra
pirarci nobiltà di sentimenti. Il grottesco imita le persone d’infima nazione . Il genere delle sue favole è comico e tende a mu
ercitare li mestier suo, cercasse di comparir sul teatro d’una polita nazione ? Non farebbe forse un oltraggio a quella nazione,
teatro d’una polita nazione? Non farebbe forse un oltraggio a quella nazione , di crederla di cattivo gusto, di facile contenta
le scrittore112. [Sez.VII.1.0.2] Se dunque il costume e le arti d’una nazione , importantissimi oggetti ambidue, tanta dipendenz
, la danza, possono molto influire nel costume e nel buon gusto d’una nazione , se ciascuna delle medesime merita una particolar
one e, quello ch’è dilicatissimo oltre a ogni altro, il costume della nazione . Veggiamo in breve, come s’abbia egli governare i
a per fermo, che lo spettacolo riuscirà sazievole ed oltraggioso alla nazione a cui si ardisce di presentarlo, e che ciascuno d
tante oggetto pel direttore dell’opera in musica sia il costume della nazione . La cosa parla sì vivamente da sé, che a volersi
utte contribuiscano a rendere questo spettacolo degno d’una costumata nazione . [Sez.VII.3.0.7] Ma per esser certo che l’opera i
no ben altre da quelle che a una repubblica convengono. In oltre ogni nazione ha il suo particolar carattere, nella composizion
governo nel quale egli vive, e le virtù e i vizi dominanti della sua nazione , per procurare che l’opera in musica insinui le p
ella scelta nel dramma. Sarebbe sommamente commendabile, che ciascuna nazione avesse de’ drammi composti espressamente per sé.
ide nella composizione delle sue tragedie aveva unicamente in mira la nazione , pel teatro della quale egli scriveva, e valeasi
mpio intitolata Le Supplicanti fu da lui composta per disporre quella nazione a far la pace co’ lacedemoni, come l’Addisson com
erra. Un dramma composto a caso, o destinato a istruire una straniera nazione , è spesse anzi pernizioso che utile. Così i dramm
patria. Ma questi medesimi drammi riuscir potrebbero pericolosi a una nazione che sotto altro governo vivesse. Così ancora un d
amabile la virtù, e in particolare quelle che più son necessarie alla nazione , l’impresa non è la più malagevole. Ma lo scredit
ette essere perfettissima, anzi superiore a quella di qualunque altra nazione antica o moderna, come non sarebbe malagevole a d
blica, per religione e per genio segregato dal commercio d’ogni altra nazione , morirono con questa republica, e nulla contribui
ascendere verticalmente. 53. Il modo frigio per esempio appo questa nazione ispirava lo sdegno, e gli spiriti marziali, il li
92 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
bero le belle arti inalzare al piacere non meno che alla gloria d’una nazione . Non è colpa nostra se l’esecuzione si è trovata
intorno alla prima introduzione del ballo e le sue vicende in quésta nazione . [20] Pier Francesco Rinuccini, nel dedicar che f
sentarne ancor ella ecc» 178. Questa lode è tanto più dovuta a quella nazione quanto che in ogni tempo si è in tal genere di ge
imitative appartenenti al teatro che a far conoscere il merito della nazione italiana nel coltivamento di esse sembra esiger d
se, era andato con Maria de’ Medici, e grandemente promosso in quella nazione il gusto delle cose musicali, si distinse ancora
la drammatica. La gloria di condurla a tal segno era riserbata ad una nazione tenuta fin allora comunemente più abile nel promu
93 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
i essere stata la prima a mostrare sulle scene francesi i fatti della nazione . Shakespear ha preparata la materia della Zaira c
a presenza de’ principi, de’ satrapi, de’ maghi e de’ guerrieri della nazione , riesce così poco credibile al nostro tempo, che
, Le Blanc, Pavin ed altri ad essi somiglianti obbliati dalla propria nazione . Qualche favola tragica meno negletta pubblicaron
so questi argomenti domestici, ne’ quali a tutto andare si piaggia la nazione . L’adulatore non manca mai di colpire coll’adulat
etano, del marchese di Pescara, del pontefice Giulio II e di tutta la nazione Italiana. Il tragico storico (che nè storico nè t
rno narrato da un suo nazionale? Ma il Belloy intento a calunniare la nazione italiana si sdegna contro l’autore delle Vite deg
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200
e scrissero di passaggio o di proposito i critici e gli storici della nazione . Ho voluto pormi sotto gli occhi il prologo di Mi
95 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
e scrissero di passaggio o di proposito i critici e gli storici della nazione : ho voluto pormi di bel nuovo sotto gli occhi il
96 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136
se i drammi di Shakspear benchè mostruosi facessero la delizia della nazione . Egli racchiuse, come i Cinesi, in una rappresent
empi ed a’ luoghi, e senza scrupolo attribuiva ad un secolo, e ad una nazione i costumi e le usanze e le opinioni di un altro t
nulla istruito della letteratura straniera, e di quella della propria nazione . Ma chi bramasse distinta contezza delle madornal
97 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
ori d’un libretto dell’opera e i legislatori o generali d’una intiera nazione ? Qual differenza non si scorge nell’onorar, che n
po, di Simonide e di Saffo, s’innestò col carattere e i costumi della nazione , divenne il fondamento della educazion pubblica e
erprete delle lingue orientali a Parigi intorno alla musica di quella nazione , alla quale io rimetto i lettori che volessero ac
tore diverrà il veicolo delle massime che si vorranno ispirare ad una nazione . Meditando sovra siffatti principi, si troverebbe
o professione di vivere eternamente attaccati ai pregiudizi della lor nazione e del loro secolo come le cariatidi al piedistall
98 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
, si sono ingegnati, senza effetto per altro, di alienarne la propria nazione predicando coll’esempio, e colle parole a favore
veggono eziandio i ritratti dipinti de’ più celebri drammatici della nazione ; e nel Foyer architettato con magnificenza vi son
99 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XV. ed ultimo. Conchiusione con pochi Avvisi amorevoli agli Apologisti. » pp. 214-236
la piantagione degli alberi tanto necessaria e tanto abborrita dalla nazione , lo spirito d’industria, l’abbellimento delle Cit
ando, additando gli errori, inculcando l’emenda, ha saputo destare la nazione , stimolare i Parochi, e i buoni Prelati a piantar
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
ben di rado si avverano nelle guerre de’ popoli culti, nelle quali la nazione che soffre, fida nel sovrano che vigila pel tutto
ndio, verità che vedrebbero con tutta l’Europa gli apologisti di ogni nazione , purchè gettassero via i vetri colorati di Plutar
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