/ 259
1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583
larissimo. La cortese protezione, che V. A. Serenissima tiene di me e mia povera casa ; i benefizj ricevuti, gli utili ed h
otto il patrocinio di V. A. sperando non sia per spiacerli che questa mia piccola fatica porti in fronte il glorioso suo no
si insana. E venuto al testamento, egli proruppe e disse : Spinetta mia consorte, Diana figlia cara, Sa il Ciel se per vo
te io sono stato mal ricompensato dal Dottore il quale ingiuriò me et mia moglie nel honore et riputatione presente tuto il
Compagnia, et si come lui e stato causa che mai ho fato quest’anno la mia scola per non agiustarse a lasar fare la prima pa
non me marauigliaua che lui auesse disgusto anco di questa Comedia de mia moglie, lui alborosato per la Comedia che bramaua
moglie, lui alborosato per la Comedia che bramaua el popolo ò per la mia andata da donna olimpia me disse, ch’ io era un u
zerona te farò ben ueder mi a suo tempo se hauerò più de due mani, la mia pouera moglie piangendo di rabbia disse marito ab
e farnese non protegieua giente infame come, me haueua imputato me et mia moglie il dottore, et che non bramo da lui nisuna
, d.1 14½ ; et la Sig.ra Principessa Giustiniani uolse la chittara de mia moglie et le donnò 5 dopie ming.no dal S.r Cardin
nte da un mal homo che non stima ne dio ne la Gente del mondo, io, ne mia moglie, non uolcuamo recitare più sino al Comando
ò pronto a seruirla ma l’esser poi strapazato con quella pouerazza de mia moglie sono cose che fano catiuo, tanto più che i
infame et ingiuriose con quasi fatti usatemi dal dottore et moglie, a mia moglie et io come tutta Roma ne informato contra
di detta letera capitate doue che non solo in tutto e per tutto io et mia pouera casa ci rimetiamo alla Giusticia di S. A.
e uedendoci non solo questa infamia publica in faccia ma adolarata la mia cara moglie in maniera tale che siamo piu che dis
Domenicana doue con bona licenza di S. A. me ne paserò a bologna con mia moglie per farlo la figlio de quel monastero che
usto di sua madre. — Per mio socero suplico di tutto core insieme con mia moglie di qualche resolezione in bologna per lui
che mio socero non si deporta male, et in fiorenza e stato piaciuto : mia moglie scriue ancora lei due reghe in detta leter
rmi mezano acio io non resti mortificata da questo mal omo contra ala mia inocenza che piu tosto con bona licenza del patro
el quale più aderisse a essere prete che frate. — Suplichiamo S. A., mia moglie et io per il mio povero uechio acciò abbi
a benignità de S. A. che sò che non uorà comportare questo danno alla mia povera casa : Scriuendo à mio socero V. S. potrà
ro patrone a V. S. per la protecione di ciò di tutto core insieme con mia moglie me racomando restando per sempre obligatis
fatta copiare in bona forma e qui umilmente inchinandomi con tutti di mia casa con Profonda riuerenza bacciamo la sacra por
io non ho hauto nisuna lettera per mio Governo et per consolazione de mia moglie et mia pouera famiglia, e pure dio benedet
o nisuna lettera per mio Governo et per consolazione de mia moglie et mia pouera famiglia, e pure dio benedetto sa et il mo
mi pare in estremo che S. A. comporti ch’io sia infamato insieme con mia moglie senza farne fare almeno una parola sola di
nno della pouera Compagnia, nissune cosse mie noue ho fatto ne mai la mia scola per le ragione scritte tanto basti a chi di
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
padrone oss.mo Hauendo la Diana Comica unita in Ferrara ad’istanza mia una buona, et numerosa compagnia, con obligo di u
buona, et numerosa compagnia, con obligo di uenir à seruirmi ad’ogni mia richiesta, desiderarei, che potesse per qualche t
ezza Serenissima supplicandola à degnarsi di concedergliele in gratia mia , ch'io le ne restarò singolarissimamente obligato
o giorni ui si trattenga recitando, hò uoluto accompagnarla di questa mia , per assicurar l’Altezza Vostra Ser.ma che d’ogni
per assicurar l’Altezza Vostra Ser.ma che d’ogni fauore, ch'in gratia mia ella degnarà di far à detta Compagnia, io restarò
arò lei singolarissimamente obligato ; Et ricordandole la continnuata mia deuotione uerso di lei, et il desiderio in ch'io
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 280-281
i scriveva a Francesco Righetti il 18 agosto' 54 da Venezia : Qui la mia Compagnia piace immensamente, qualunque altra in
ui la mia Compagnia piace immensamente, qualunque altra in vece della mia non farebbe le spese serali, tanti sono i passate
to mese Venezia ; pure ò 116 abbonati e nove palchi a stagione. Colla mia destrezza sostengo persino la Dreoni, che viene s
tia io sono il più festeggiato, e ne ho potenti prove pecuniarie. Per mia beneficiata feci il Goldoni e le sue sedici comme
scriveva : « non voglio più dolori di testa, nei più begli anni della mia carriera : questo è il momento di farmi pagar ben
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 658-659
ù del dovere, dico fra me ; ch’il ciel sia ringraziato che diede alla mia figlia un gran sapere : per opra sua mi trovo in
repapelle ci vuol per casa almen due reginelle. 2ª sera Ora che la mia figlia è maritata con quel Zannetto più fier del
nsier schietto e reale dico che son contenta del marito, che ha preso mia figlia in forma tale, che mi è parso toccare il c
a ; ora vi parlo con materno affetto, già siete dello sposo e non più mia , e questo è ciò che mi trafigge il petto. Cercate
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35
ire a Mantova con qnalche cosa di novo, non ho che agiungere e con la mia putta riverentiss.º me l’inchino. Padova, 28 lug
per lo Stato veneto, come mi giova di credere, lascierei parte della mia robba qui in Venetia. Qui sono finite le recite c
a fra di noi, et se pure vi è stata qualche cosa, ho procurato con la mia flemma di superar tutto, aciò che S. A. S. et V.
nti, non ho che agiungere e riverentiss.º me l’inchino a sieme con la mia putta. Venetia, 16 marzo 1675. Di V. S. Ill.ma
vane, et non havendo che sogiungere, riverentis.º me l’inchino con la mia putta. Venetia, 23 marzo 1675. Di V. S. Ill.ma
a lettera di raccomandatione al S.r Card.le legato di Bologna per una mia lite. Il S.r Truff.no doppo haver quasi perso il
. S. Ill. conserverà l’obligatione, e riverent.mo me l’inchino con la mia putta. Venetia, 30 marzo 1675. Di V. S. Ill.ma
a qual parte deve incaminarsi, come nella sua mi accenna, giacchè la mia putta sta assai bene et è in stato di potersi met
vo per lettera di Ferrara per la Gabella, et augurando insieme con la mia putta a V. S. Ill. felicis.e le feste della S.ma
pregiatiss.i comandi, et non havendo che soggiungere, a sieme con la mia putta riverentis.º me l’inchino. Venetia, 20 ap.
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -612
l Carnouale in presto Basterami là Generosita di V. A. S. ; Se questa mia Vmilissima Oferta fosse dal A. V. Gradita ed’Acet
gnarmi sino alla Venuta delle Letere di modona ; perdoni V. A. questa mia temerita, non esendo stato Altro il stimolo che l
che l’Ardente Brama ch’io nutro d’Auer l’onore di seruire l’A. V., Là mia Compagnia è Composta tutta di Giouentù, Bone masc
r uantaggio alla Compagnia Comica del Cattoli da me riceuuta sotto la mia Protezione, mi prendo la confidenza di pregare ui
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « 15 ottobre 1896. » p. 
Questa mia opera• dei comici italiani • voglio consacrata •
uesta mia opera• dei comici italiani • voglio consacrata • al nome di mia moglie • TERESA SORMANI • che da quindici anni •
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 35-37
ua serua mi manda, per ch'io parli col mio padrone : ma eccolo a fede mia , e nò burlo già, che volete voi da me ? Gra. Des
qella plizza. Po c. Eccoci il giorno, ma chi mi ha portato qui senza mia licenza, & m’ha riuestito, che paio vn huomn
en l’aqua ferma, .. subi pr vna cosa dè porca : mo fat qui, va in tal mia studi, e tuà al mia cumtrafat dpint int l’voli da
subi pr vna cosa dè porca : mo fat qui, va in tal mia studi, e tuà al mia cumtrafat dpint int l’voli dal naturai, e puortal
fat dpint int l’voli dal naturai, e puortal alla sgnora Angzielica da mia parte, e dii cha vuoi parlar cun lià stà sira sac
cà d’la sorella d’la patrona, sat Pocintesta garbat ? e mi andarò dal mia cumpar per vn mia disegn.
la patrona, sat Pocintesta garbat ? e mi andarò dal mia cumpar per vn mia disegn.
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1047
o dell’arte, senza precedenti. In una particina di schiava nera della mia Clodia, si tingeva tutte le sere a buono la facci
crive — nell’ assenza de’corteggiatori, rappresentano gli amici della mia vita intima solitaria ! Amici fedeli che seppi e
vita intima solitaria ! Amici fedeli che seppi e volli preparare alla mia vecchiaja ! »
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 688
detto Silvio e Agata Calderoni detta Flaminia sua moglie, nonna della mia . » E perchè non : Francesco Calderoni e Agata Cal
è non : Francesco Calderoni e Agata Calderoni sua moglie, nonni della mia  ? Dunque Elena era nipote per parte soltanto dell
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 969-973
stro sbarco, propose di condurci in un buon albergo : diede braccio a mia madre, combinò il prezzo del porto delle valigie,
adre da consegnarle ; » e glie la diedi. Questa prima avventura della mia giovinezza mi cagionò un’immensa gioja. La sola
e trovandosi su coperta del legno sommerso furono tutte trovate, meno mia moglie e la mia povera Adelina. Il Maire concesse
coperta del legno sommerso furono tutte trovate, meno mia moglie e la mia povera Adelina. Il Maire concesse un posto gratui
ari, e la numerosa colonia italiana assisterono al funebre corteo. La mia riconoscenza non verrà mai meno per l’ottima citt
biacheria che portava erano un A e un G ; e il Sindaco, supponendola mia figlia, l’aveva fatta seppellire in chiesa, ponen
consolazione ! Tutti i miei cari riposavano in terra benedetta, meno mia moglie…… Eravamo ai primi di marzo. Mi alzai pres
ma trovai resistenza. Salito su, dissi al marinajo che avevo trovato mia moglie ! Il buon uomo piangeva ; si convenne che
12 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
e. Ciò che accennai son già molti anni al l’editor Veneto di questa mia opera che imprese a reimprimere, ripeto ora in pa
reimprimere, ripeto ora in parte a voi che ne intraprendete l’ultima mia edizione. Le storie ragionate che per mano della
diverse epoche; la qual cosa per lo suo peggio veder non seppe nella mia Storia teatrale certo picciolo autore di un tumul
come credo di aver dìmostrato nel discorso seguente premesso a questa mia storia. Sanno ben essi di non doversi il Buon Tea
o. Occupiamoci adunque io ad aumentare e perfezionare al possibile la mia storia teatrale, voi a riprodurla di tanto accres
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705
Dei libretti pubblicati dal Cambiagi due soli potei vedere ; l’uno di mia proprietà, che contiene 47 ottave cantate dalla p
Udienza, cui render grazie in tutto io non saprei ; per dimostrar la mia riconoscenza più energico, eloquente esser vorrei
enza più energico, eloquente esser vorrei ; che debbo far presso alla mia partenza ? Se glorifica in parte i versi miei, ne
ei, nel giubilo del sen farò che sia gloria del suo bel cor la gloria mia . Altra ne troverà il lettore al nome della prima
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
r cura del Sig. Flavio ho havuta, che se non fosse la sincerità della mia coscienza che mi accerta di essere innocente di q
ndosi contentato chi le ha fatto durare questa fatica ; ne per cagion mia , ne di altri vi è stato detto pure una parola. De
quasi le lachrime agli occhi. Godo che S. A. facci capitale di me, di mia moglie, del dottore, del Capitano, di Citrullo e
finalmente Mezzettino. Il perchè più brevemente che potrò con questa mia lo paleserò a V. S. et lo potrà mostrare a S. A.,
parti manco un quarto ; e dove è un’altra serva non ci ha a che fare mia moglie e per conseguenza manc’io. Mezzettino non
o che la lingua, non mi par bene. Non voglio che S. A. creda a questa mia , ma facci scrivere, che vedrà non poter haver Cin
esser amalato lo troverebbe un secondo Arlichino. Non dirò di me, di mia moglie, del Dottore, del Capitano e di Citrullo,
i disgusti. Per tanto V. S. mi facci gratia di leggere a S. A. questa mia che non vi sij altro che V. S. e S. A. e signific
re, che fanno in tutto quatordeci persone. Mi perdoni V. S. se questa mia non è stata lettera, ma un processo, tutta via mi
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 288-292
suplico per le Vissere di Gesu Christo a non esser causa de la ruina mia et creda che se cosi non fosse uorei prima perder
o che per non infastidir taccio chiedendoli perdono de la molestia et mia sforzata importunità, con che gli resto humilissi
rnarmi nella sua gratia, et l’istesso dico di petrollino, poi che per mia causa è incorso in errore, il quale per l’affano
e sente si può dir che facia la penitenza de l’errore, et accresse la mia col suo cordoglio : ma perche una sintilla de que
et questo suo deuoto benche basso seruo raccomando, oferendo me et la mia Compagnia suplire al mancamento et pregar Dio per
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525
t., cxxviii). Ma di altra opera importantissima dovrem parlare qui, a mia notizia non mai pubblicata per le stampe, possedu
he più famigliarmente con loro praticavano ; e la prova si vede nella mia persona che tanto dite assomigliarsi a questa Cel
Sia come si voglia, se come vi ho detto volete venire a stare in casa mia , mi sarete caro e rimanerete beneficato dell’ajut
Fulvio. Vi amo ; e per mostrare quale verso di voi sia la confidenza mia , vi costituisco secretario delle mie passioni amo
, vi costituisco secretario delle mie passioni amorose, confidando la mia salute nella vostra diligenza. Ho amato quella Ce
la scienza della nomandia nel nome di Lauinia mi facesse prevedere la mia morte, che in ogni modo a confusione di Celia l’a
o Fulvio, a servirti, sperando ancora nella notte così horrida della mia sventura, e nel mare così procelloso de’miei sdeg
l mille cinquecento novantaquattro, che fu il quatordicesimo dell’età mia , dopo lo avere passato per tutte le angustie e pa
esto ornamento sopra d’un Mulo carico di mezza soma di ferro oltre la mia persona, uscii di Bologna il di 15 di Gennaio la
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1016-
seggio per donna egregia fier contrasto nacque ; Euterpe disse : « è mia  ! Suoi pregi veggio nella divina voce : » e qui s
fia, lo dica il pianto di Malvina bella. Alle scene costei, Annina è mia  ! » Così parlò la comica sorella ; applauser l’al
Napoli, » ha detto Dumas ; il Vesuvio, che io scorgo benissimo dalla mia finestra, mi sembra l’arciprete dei monti che con
mi chiama ; e la bistecca è il mio debole che mi rinforza, il vino la mia passione che mi rasserena, dappoichè, come dice B
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921
ti ! a me sereno il guardo rivolgeste e rinacqui, i sforzi infermi di mia giovine età grazia clemente da voi trovaro, e gli
la tua speme avverar : se tutti i frutti, quali ei si sian, dell’arte mia son opra del tuo favor, se un tal favore è figlio
, o valorosi e chiari figli di Marte, ver presidio e fregio d’Euganea mia , che di vostr’armi invitte fate all’arti di pace
o Alfieri alla presenza dell’Autore. Giunta alla frase : « Oh ! madre mia felice ! Almen concesso a lei sarà di morire al t
to, ella dicesse : « Sono memorie di oltre tomba, e mi ricorderanno a mia figlia e a’ miei nipoti. » E domandatole perchè n
attori. Tra le prime, nella parte della Genovese Tatà, la prediletta mia Anna Fiorilli-Pellandi. Ed in che ella non fu pri
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 245-250
e avrebbe proseguito il viaggio) le scrive : Voi conoscete troppo la mia onestà e la mia sincera ed altissima stima pei vo
uito il viaggio) le scrive : Voi conoscete troppo la mia onestà e la mia sincera ed altissima stima pei vostri rari talent
in altre ancora : ….. Io godo della vostra riputazione più che della mia  : avete il suffragio dell’Italia, e voi non avete
state dunque certa che io godo della vostra gloria come se fosse cosa mia , e mi piace che abbiate nell’arte quel primo segg
ù innanzi nella vostra arte di quello ch'io sia e possa esserlo nella mia . ….. Voi avete per voi il suffragio d’Italia : io
oi indegni cultori. Vi giuro avanti a Iddio, che non ha rimproveri la mia coscienza ; e se ho potuto far del bene anche ai
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
elle sue memorie, che riproduco fedelmente per non sciuparle : …. la mia predilezione per le Cameriere mi fece fissare sul
amente che avesse in sè quella magìa che nell’opera le si suppone. La mia bella fiorentina moriva di voglia di far vedere i
festa quello di vederla ad eseguir bene quell’ importante parte nella mia Commedia. Ma oh Cielo ! Il fratello di Madama Bac
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
drammatica – Refugium peccatorum – (che latesin !). Nell’arte conobbe mia madre, buona creatura, donna dei tempi primitivi 
dei tempi primitivi ! Quando io fui grande mi sembrava che lei fosse mia figlia, ed è perciò che credo d’averla amata il d
ielo adesso ? Povero nono ! Altro che el Conte Ugolino ! ! ! La mamma mia nacque a Brescia : « che Dio la benedissa », avè
a verità, le prime particine andarono bene, ma mio fratello scrisse a mia madre di non calcolare su di me, perchè in arte n
iedere lo scioglimento ; tuttavia siccome ero a Venezia, ov'era anche mia sorella, che parlava venezianissimo, fui aiutata,
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 387
iarlo, bensì io più che altro in obbligo di conoscere i bisogni della mia Compagnia, ho cercato fra gli Accademici, se si p
anti era inutile cercarlo ; non ci è assolutamente : trovai, per mala mia ventura, il sig. Avogadro di Treviso (V.) ; gli a
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1043
nacciando di castigare i perturbatori alla forma che meritano. Dalla mia collezione d’ autografi traggo anche la seguente 
fato scriuere è mi fa operare per potere autenticare à V. E. Illma la mia sincerità, lo stato in cui mi trovo, non u’ ha du
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184
o non so, nè posso imaginarmene la cagione, se non è per interesse di mia moglie, e mia sorella ; e vedendo essere impossib
osso imaginarmene la cagione, se non è per interesse di mia moglie, e mia sorella ; e vedendo essere impossibile di poter p
o che dire non voler che io sia dove lui, e che non vol recitare dove mia moglie faccia da prima donna. Io, Sigre, intenden
il nome di V. E., e con tanto mio pregiudizio, promettendoli Valeria mia sorella in Compagnia, con suo gusto particolare.
rtiale e devoto servo, che tanto tempo si è stato, con tanto danno di mia moglie, senza ch’ella recitasse fuori che nel far
nza ch’a me s’aspetta, et a V. E. si conviene, vengo a suplicarla che mia moglie riceva dall’ E. V. gratia d’essere posta n
d’essere posta nelle prime parti, o almeno alternatamente, ma non con mia sorella ; direi anco senza il Sig.r Fulvio, ma vo
poichè quest’anno è nato tal disordine per lei, che è stato quasi la mia rovina, e della perdita dell’anima e del corpo, e
disce, il pentimento è certo, la perfidia è d’altrui, la pertinacia è mia il pianto è mia bevanda, la preghiera non giova,
ento è certo, la perfidia è d’altrui, la pertinacia è mia il pianto è mia bevanda, la preghiera non giova, la purità non ba
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 606-607
ua, et al mio sommo desiderio di seruirla di persona : dorrommi della mia pouera ventura. l’amoreuole proferta ch’ella mi f
i 7 infanti dell’ara con machina nel prologo dell’Aurora, ma doppo la mia lettera vennero in mia casa gl’ Ill.mi Sig.ri D.
n machina nel prologo dell’Aurora, ma doppo la mia lettera vennero in mia casa gl’ Ill.mi Sig.ri D. Ascanio, et il fratello
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 543-547
etto Silvio, e Agata Calderoni detta Flaminia sua moglie, nonna della mia . [La figlia di Francesco ed Agata Calderoni, spo
ri ; la Sig.ª Flaminia à dato una delle sue parte che ne faceva due à mia sorella addesso pare che la Sig.ª Ippolita con la
. E. ci accopariano. È qui con farli umiliss.ma riuerenza p. parte di mia sorella che se li dedica serua, mi notifico Di V.
, e dirli che mi fauorisca auuisarmi per qual causa non ha pagato una mia polizza d’una doppia dicendo non auer denari de m
lderoni d.º Siluio. Molt. Ill.re S.re e P.ne Oss.mo Replico questa mia per non parere che stij sul grande, ma so dirli c
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475
enze, nè tampoco pagarmi il costo della vettura pel trasporto di me e mia famiglia fino a Forli, crescendo d’ora in ora i m
ssere per me di necessità di provvedere sull’istante ai bisogni della mia esistenza, a quelli di mia moglie, de’miei quattr
i provvedere sull’istante ai bisogni della mia esistenza, a quelli di mia moglie, de’miei quattro figli, non potendo più so
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 929-930
quarti stieno nel suo posto che se gli altri di Compagnia, toltone la mia casa, glie la uoran dare, l’hauro caro anzi p no
oi parte ona cbe in sostanza io no resti defraudata nelle parte della mia casa, son pouera giouane, son stata tanti mesi se
tioni Masanieleschi et un Cattiuo ne fa cento io no prometto che p la mia casa, e saremo a Dio piacendo quest’Autunno umilm
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 691-696
se il romantico e il convenzionale sanno persuadermi e far vibrare la mia anima per modo che io possa trasfondere nel pubbl
ia anima per modo che io possa trasfondere nel pubblico la commozione mia , li accetto. » Di qui la grande varietà del suo r
studio in ferrovia – le rispose con semplicità la Vitaliani. — Nella mia esistenza affannosa e turbinosa, le ore che io pa
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168
, chi mi tira, chi mi prega, chi mi sforza a dispensargli parte della mia dotta dottoraggine ; di maniera, che spesso spess
o vi stampo la vera Etimologia di quella Città, donde si conoscerà la mia buona ragione. Quando trasformato in Toro haueuo
gliate leuar la gloria delle mie fatiche ? Io hò fabricato Bologna di mia mano, e molto prima, che impregnando Rea dessi ca
sse con la moglie ? Vmbè allora appunto, capi da sassate, io presi la mia madonna Venere in braccio, e di peso me la portai
allor Venere) che voi ò Marte faceste quella Città, ma la faceste di mia commissione ; e però io debbo esserne detta la fo
(come falsamente andate dicendo). Io, io fui quella che spalancata la mia larga bottega, chiamai quella Città Felsina, cioè
edificare vna Città, doue per sempre fusse la sedia, & abitation mia  ; e perchè si riconoscesse per Città di Pallade D
31 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
UTORE ALL’EDITOR VENETO Alfine voi imprendete a riprodurre costà la mia storia teatrale antica e moderna? La gentil manie
ettate invide maschere del merito, io mi ritrarrò dall’impiegar sulla mia storia teatrale le terze cure. Ben sanno i veri f
siccome m’ingegnai d’indicar nel breve ragionamento che premisi alla mia storia, dirigendolo a chi ama la poesia rappresen
ta languire nell’indigenza. Io adunque di bel nuovo mi occuperò della mia storia teatrale, e voi coll’accuratezza promessa
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837
direi quasi, non più visti accapigliamenti. ……………………….. Dacchè la mia mente si aperse all’arte non ebbi che un maestro 
a croce di cavaliere ; unico mio giudice, inappellabile, assoluto, la mia coscienza. Quando imprendo a studiare una gran pa
tà, mi mettevo ad urlare : – Padrone, padrone ! – Eccomi ! – e quella mia vittima interrompendo il foglio delle tagliatelle
lla del Maffei la più vibrata, quella del Rusconi la più chiara, e la mia (modestia a parte) la più fedele. ……………………….. O g
che ora mi va addentando cosi rabbiosamente, levava ai sette cieli la mia interpretazione del Nerone per la mia naturalezza
mente, levava ai sette cieli la mia interpretazione del Nerone per la mia naturalezza e l’abbandono d’ogni convenzionalismo
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467
e la città, ch’a nominarla piango. Quella Bologna cara, quella patria mia , quel caro albergh, quella dove s’impara, e lo co
ettar da Zan Muzzina, la Riosa sol, e no toccar la spina. La Zia Mona mia mare, scarsella mai me diede, Zan Pitocca Batocc
occhio, qual fu el pare, d’un strazzo de Tabar me lassò erede ; ma la mia trista sorte causò dopo la morte gran nascita de
comedie a sti Signori. Scappino Per no desdire al canto de l’ombra mia paterna, va pur felice, e ’n su le scene intanto
ppresentato al vivo il suo stato miserevole. « Le vicissitudini della mia fortuna » dice nelle parole al lettore (V. la Cor
 » dice nelle parole al lettore (V. la Corona maccheronica) « dopo la mia nascita, hanno stillato sempre di farmi vivere in
oscie. » E più oltre : « Spero una volta frenare gli empiti di questa mia sorte, ecc., ecc. » E ora, ecco un brano, che tol
lo e con lo calassione, sentendo in giro chi da là e da quà : Lucia mia Bernagualà ! Veder talvolta comparir in scena co
a spese vi guarireste allor febbre o micrania. Quella frase di Lucia mia Bernagualà, o era il primo verso di una canzone c
servì il Callot per il frontespizio de’suoi balli di Sfessania (Lucia mia , Bernovallà, che buona mi sa), nel quale essa è i
34 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « LETTERA » pp. 3-14
eal Villa, giva indagando, per di lei incarico, se mai uscisse alcuna mia risposta al Volume del Saggio, in cui Ella egregi
e le glorie del Teatro Spagnuolo, per potervi tosto rispondere. Colla mia solita sincerità replicai al prelodato valentuomo
buona grazia, mi vedea in una specie di obbligo, nel prodursi qualche mia bazzecola, di avvertirne io stesso il valoroso co
esa? Ella già non mi scrisse privatamente ciò che le dispiaceva nella mia Storia de’ Teatri. Anzi in Genova mi avvidi che c
come ci diamo a credere, con bravura l’avversario. Io sento essere la mia macchina ben lontana dallo sconcertarsi per lo ri
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 954-957
ù, signori miei, pagatemi un bolognino per uno, e venite a sentire la mia commedia. Il popolo seguivalo curioso, ed egli so
Testamento per partirmi dal mondo più contento. In prima lascio a voi mia pura fede e l’honesto amor mio che tanto vale, ch
ra gran bellezza è forse eguale. Lascio quest’ occhi, e questa lingua mia nel fin de’ suoi lamenti, e de’ suoi pianti, sol
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912
iva intenzione sarebbe un pezzo che l’avrei messa in opera, ma mai di mia vita ho pensato a darli un minimo disgusto. Non è
e sono scoperte e presenti è dato di distinguere l’ombre dal lume, la mia che dalle imposture fatele si conosce incontamina
mi averebe conceduta la gratia se non avesse conosciuta per giusta la mia dimanda ; questa atione in facia de Dio e del mon
nore e Padrone Colendissimo Non avendo a chi potere confidare questa mia letera per poterla fare recapitare a mio figlio c
eresi di fraca (Francia ?) pasarmene a chasa per la quiete de l’anima mia ove averò ochasione di ricevere i suoi comandi ;
ll.mo signor mio, signore e Padrone colendissimo Vengho con ques[t]a mia a reverire V. S. Ill.ma con ogurarli le sa[n]tiss
l signor A[n]tonio Aveni avochato a ciò mi renda conto de 33 anni che mia moglie ha goduti i miei beni tanto delle grazie c
iei interessi mi farà una gran gratia V. S. Ill.ma sarà avisata della mia partenca a ciò mi onori di suoi comandi. Averei a
olendissimo Ricevo la cortesissima di V. S. Ill.ma in risposta della mia . Rendo infenite gratie a V. S. Ill.ma de’ boni av
n avenga mai più con lui, avendo quest’ homo quado parti conpro senca mia saputa una carica di comisario di guera senca lag
grande che li portavo li fece in el suo matrimonio donacione dopo la mia morte e li fu venduta la carica sopra la mia dona
imonio donacione dopo la mia morte e li fu venduta la carica sopra la mia donacione e perchè lui si era obligato pagarli 7c
pagati, e cosi si è ag[i]ustato il venditore con darli la terra senza mia saputa e nel darli li sudeti prima 9 mila fra[n]c
il tutto come i strapacci fatomi. Suplicho V. S. Ill.ma se con questa mia lo infastedisco e l’asicoro che quato li scrivo è
pasarmene a casa e subito che sua Maestà sarà de ritorno chiederò la mia licenca. Dui anni sono che sarebe partito e sareb
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 235-236
devo a quella che col vago sembiante i cori accende. Ahi che la Musa mia stolta pretende cantar donna che sia fra saggia e
endo ella prima fondata ogni sua speranza, stima che la intercessione mia , come di servitore tanto obbligato et divoto di V
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. -25
del Garzoni : non lascio da parte quella Lidia gentile della patria mia , che con si politi discorsi, e con si bella grazi
, che perso nel suo amore, le mandò quel Sonetto, che comincia, Lidia mia , il di, che d’ Adrian per sorte ti strinse amor c
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 841-848
e ne le scole Venete appresi dichiarommi scaltro A scaltro pari a cui mia voglia dissi, Ed ei m’accolse, ore notturne al di
state alma pietosa A lutto (foste almen mie gioie inferme) Tranquilla mia tu del Picen nel seggio Sovran dov’esser cheggio
rà me, che franga Ogn’ora il duol per non poter l’istesso A prò de la mia cara. Ahi pur concesso A fera vien, che col ruggi
mi or ora, E ferito m’avrei prima, che i suoi Lumi chiudesse a noi La mia diletta ; è vero al ciel salendo Per fruir lieta
za al Natisone Ci è gran tratto di via per ogni via ; Dov’è la Figlia mia Fermati, e posa : poi di loco in loco Di’, che de
a famiglia, che spesso dà molestia al suo vicino ; ho tra l’altre una mia picciola figlia, che co’ suoi modi pargoletti in
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 728-730
i ? Romolo. Romolo, or che più brami ? Ersilia. Che più speri, alma mia . Romolo. Che più paventi, o core. a 2. Fra cate
più paventi, o core. a 2. Fra catene d’amore. Romolo. In sen de la mia Diva. Ersilia. In braccio del mio bene. Romolo.
i bisogno aver l’ali. Ost. E ben alato n’andrò, mentre risiede nella mia mente Cupido. che dà l’ali al pensier, la fiamma
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87
n diventerà pietosa a’ miei lamenti ? Fillide, anima cara, e consorte mia carissima, mentre che tu vivevi, erano per me i g
i altri miei pastorali strumenti solo inuertiti a gloria e onor della mia cara Fillide. » Quando a Vincenzo figlio del Duca
di Troja Ettòr quel Semideo. Non ti pensar che col veloce giro di sta mia spada mi fesser Trofeo, ma tutti ucciderei con un
vado spazzo la campagna de’ Mostri, e cadon le città dov’entro ; alla mia forza valorosa e magna, cedono i fier Ciclopi ; e
e, e di Bombarde. Non vi accostate, o miseri mortali, che da la bocca mia sputo saette, e le parole mie son tutte strali, c
tri, e al mio convito tengo fieri giganti, a me simili, nè polli a la mia mensa, o cappon grassi, voglio, ma pasto mio son
che, e statui cupi tiro i serpenti, & il lor dosso attasto con la mia claua, che ogni forza attera, che d’Ercole fu già
io guardi per traverso ; e da quest’e da quel signor chiamato son per mia fama in tutto l’Universo ; mando io in dui pezzi
in poluere converso. Dieci elefanti, con un pugno solo, come la fama mia ne gira a volo. E che terror più grande e che sp
… Non ho voluto mancare quest’anno di non entrare in campo con questa mia operetta piena di piacevolezze, facendo comparire
, morta a Lione quattr’anni sono, vero honore della Comica eloquenza, mia singularissima & antica Padrona. Ho letto inf
o non lo sputasse in seno a me : dormiva, fa tuo conto, sotto l’ombra mia . Ogni tanto gli bisogna sentirsi accarezzar l’or
rai si osservante de’ miei fatti preclari, sarai sempre de’primi alla mia tavola. E Tempesta allora per non esser da meno
volte hai tu veduto, Tempesta, maggior fasci di barbe svelte in casa mia , che di fieno il verno ? Temp. Non vi dico ? Non
fatto tutto de’ peli de la barba di coloro c’ hanno avuto tal’ hor la mia disgratia. Nel Servo fedele, Commedia nuova per
ente da lui rispondere : tu puro puorte lettere ? E scusame, Culabria mia …. ; evidentemente, dico, vediamo non trattarsi d’
E talmente mi compiacqui in essa, ch’io lasciai di recitare la parte mia principale, la quale era quella dell’innamorato.
eua meno sicuro sin tanto, ch’egli non seppe ch’io haueua lasciato la mia spada in Vienna per farli un fodro della pelle di
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Pisa, li 13 agosto 1745. » pp. 192-197
. Perchè adunque differite voi a dargli questa consolazione ? D’A. La mia famiglia, i miei parenti, la mia patria non mi ri
dargli questa consolazione ? D’A. La mia famiglia, i miei parenti, la mia patria non mi rivedranno, che gloriosamente cinto
che per vanagloria io vi abbia esagerato i vantaggi di cui godo nella mia professione : ma son comico, mi fo conoscere ad u
io mantenere a loro la parola. G. (sorridendo). Voi dunque volete una mia produzione ? D’A. Si ; vi conosco per fama ; so c
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287
hi. Ne trascrivo alcune ottave, per debito di coscienza. Taci dunque mia Musa ; e in un silenzio rispettoso ed umil tua li
core anco più tetro, ed angustiato. Il Brighella mi piace, e in fede mia che un pari ad esso qui non è mai stato. Son brav
tra brama resa sazia. L’Amico se n’andò per iscaldarsi, e qui la musa mia vuole acchetarsi. Ahimè ! Non dunque soltanto la
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 675
liano non ci ha dato che questa immagine di Violetta, che tolgo dalla mia raccolta. (Suite Herisset).
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 36-38
ian da lumentare lome de mè, perquè a no me diea mè inamorare in tuna mia comare con hè fatto, ne cercar de far becco un me
mmedia chiamata la Donna costante, essendo questo uno de’frutti della mia professione, ecc. ecc. È questa la sola notizia c
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
ica fersi l’ asinesca d’ amor turba gregaria. Prendi il dono Eularia mia , cui portatore, diceva il primo. Or tu la squadr
ator l’Archimandrita, e direbbe, leccandosi le dita, questi dell’alma mia sono i confetti. Ma che sto a dir ! Qualor voi fa
Firenze l’A. V. Io invio il mio servitore a Mantova acciò che questa mia le giunga più presto di quello che farebbe per la
bramo in questo particolare. Le giungerà per la posta di Venetia una mia lettera che sarà di quatro o cinque righe in circ
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 484-498
dell’Alpi d’Italia il serto d’Arduin sull’elmo, ma nol vedrà, chè di mia spada il lampo vince il riflesso della mia corona
elmo, ma nol vedrà, chè di mia spada il lampo vince il riflesso della mia corona. Che quantità e varietà di note in quest
e pur tanto efficace ! quell’alzata rapida, acuta di voce all’ultimo mia , con rapido abbassarsi a corona. E la chiusa del
alto spavento è la tromba a Saùl e il non men famoso : Ma è poco a mia vendetta ei solo. Manda in Nob l’ira mia, che arm
on men famoso : Ma è poco a mia vendetta ei solo. Manda in Nob l’ira mia , che armenti e servi madri, case, fanciulli uccid
48 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « A CHI AMA LA POESIA RAPPRESENTATIVA. » pp. -
Non è dunque l’opera presente una semplice seconda impressi ne della mia storia teatrale, ma sì bene un nuovo libro che co
e gergone rassomiglia anche al jargon de’ Francesi, quale in ciò è la mia colpa? Sono forse poche le parole comuni a queste
ad alcune sue prime note che rimanevano fuor di luogo nell’essersi la mia storia dilatata, altre non meno pregevoli, intere
à detto il mio dotto amico 14. Finalmente nel rendere più copiosa la mia narrazione ho fatto resistenza alla piena che sop
ne giustificata dall’equivoco preso dal Sig. Ab. Lampillas, che stimò mia una nota del Sig. Vespasiano (che il leggitore tr
ico. Anche il Sig. Bettinelli o confuse o volle che si consondesse la mia storia colla lettera premessavi dall’ erudito Ab.
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309
Fran ceschina comico (alias Batista Amorevoli, il quale e tutto cosa mia , et e buona persona et desidero che gli facciate
acciate per amor mio buona cera) un pacchetto, dove è 3 libri di quei mia , del quale V. S. hebbe il primo tomo : ce ne rest
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 31-32
' tempo là prego di nouo à non scordarsi di me'è di quanto nel’ultima mia lè scrissi poichè là mia Flemma si è resa in tutt
à non scordarsi di me'è di quanto nel’ultima mia lè scrissi poichè là mia Flemma si è resa in tutto è per tutto in habile à
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 669
e alcune femmine teatrali si promettono in quella metropoli. » In una mia raccolta di elenchi della fine del secolo xviii u
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 317
o degli Aneddoti (Modena, Sarasino, 1891) e che serbo originali nella mia biblioteca, appare chiaramente esserne il Bellaga
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Bologna del Monastero S. Mattia li 27 Gennaro 1689. » pp. 170-
ogative di V. Serenità che uolano per tutto il mondo, anno animata la mia humilissima oseruanza di venire a' suoi piedi sup
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106
a la robba, et comportava che sua moglie stesse da me et venisse alla mia abitatione, et non atendeva ad altro che a dormir
so al Alt.ª Sua, et di più per haverli fatto sapere che quella casa è mia , poi che io ne pago il fitto (come mostrarò) et c
55 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
e di farmi sapere lo stato di sua salute; nol dimenticare» «Can. No, mia cara, nol dimenticherò» «Sac. Ma chi si attacca a
mia cara, nol dimenticherò» «Sac. Ma chi si attacca alle falde della mia veste e mi trattiene?» «Can. E il tuo figlio adot
bbandonare la sua liberatrice» «Sac. Perchè ti affliggi, o caro, alla mia partenza? Io ti allevai allorchè perdesti la madr
iacque d’inviarmi da Pisa a Napoli colla speranza che potessero colla mia assistenza quivi tradursi e pubblicarsi. La curio
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 488
conchiude : mandai a farsi benedire da qualche impresario musicale la mia prima donna…… ecc.
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 752
Sig.r D. Alfonso me lò và continuamente insinuando, mà per Dio che là mia Patienza fa miracoli. Attendo uostre risposte, è
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Adi 21 8bre 1678 » pp. 220-224
iuamente uenne à ritrouarmi per darmi parte dell’ultimo esterminio di mia Casa ; e li detti huomeni mi conducono per certo
, con poca pace, et è facile, ch' un giorno ne siano scacciate per la mia absenza. Appresso di me non ho nulla ; ne mai ho
in mendicità estrema, e senza quel poco, che haueuo riseruato per la mia Vecchiaia alla Patria, per causa, non dico già de
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 602
espresso. Quindi l’udj gridar, chi sei, che intorno Si ben ravvivi, e mia virtù propaghi, Attrice esperta, e la rimetti al
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 471
eguente, in data 2 aprile 1583 : A M.ª Giulia Bolico, Comica. Car.ma mia . Li comici Confidenti, dei quali hora io mi servo
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 73
cutione di Lelio marchetti e suoi adherenti, che è stato la rouina di mia casa, che se io hauessi hauto minimo comando nel
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748
esagerando il male con tal conchiusione : « Sì che unito con tutta la mia povera famiglia supplico per l’amor di Dio l’Alte
tezza Vostra a non comandarmi tal cosa se desidera il mantenimento di mia casa ». Ma dell’andata a Napoli non si ha più tra
be alcuno ? A chi volle alludere in quel passo al Duca : con tutta la mia povera famiglia ? Alla moglie, al padre, alla mad
63 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108
do al Lampillas, parliamo ora del sig. Huerta, il quale contro questa mia breve narrazione su i teatri di Madrid ha diretta
zialità, non ne ho anzi espresso implicitamente l’esistenza? E’ colpa mia s’egli ignorava l’italiano? Saben II: “che il no
mene dall’Huerta che dimorava in Oran, altrimente avrei arricchita la mia storia colla mangiata de’ chorizos, ed avrei mani
rdia sussistevano, e ne fui io stesso testimonio nel primo anno della mia dimora in Madrid. Con tali provvidenze non rimase
i (non senza il solito ricco corredo di villanie) conchiuse che nella mia Storia io dovea verificare le importanti particol
non perdere il tempo nella parte critica que tanto resplandece nella mia opera; perchè critica nel vocabolario di Huerta e
abolario di Huerta equivale a satira, a maldicenza, ed è pruova della mia poca istruzione e dell’intenzione poco retta. Con
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402
ttosto che dire ch’io non amo di farne parte. Di quanto scrissi nella mia del 9 non mi rimuovo d’una sillaba. V’auguro for
. è vero che io non porto un nome Reale ma ho sempre fatto onore alla mia firma in modo da non invidiare quella del sig. Ba
equitare con la Compagnia Reale. Dato il caso io vado in tracia della mia fortuna, si come fu di Nardelli, che non fa che r
ella mia fortuna, si come fu di Nardelli, che non fa che ripetere, la mia sorta la Devo alla Bettini…. Il Paladini il 24 s
che trascrivo quasi integralmente : Angelica Creatura, Perdonate la mia importunità. Vi dispiacerebbe se vi offerissi, a
io egualmente onde non restarmene in pendenza e potere realizzare la mia idea di trovarmi nuovamente vicino alla prima att
: È egli vero ? Si attende un tuo assenso perchè ogni sventura della mia famiglia stia per avere un termine ! Mia cara Ama
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 587
ace, come tutti abbiamo un torace, era indisposto. Domani a sera, per mia beneficiata, sentirete Capodaglio Orosmane. Si ra
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 301-302
r che con parole tonde Bravi Costanzo e Giulia ancuo la chiama. Se la mia Musa grama dopo fenì i bagordi in sta Città segui
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226
to della Contessina Adelia. Annovero tra i pochi giorni festivi della mia vita questi che passo a Venezia alternati tra le
a procellosa immensa Non puoi darla nè torla, avara terra ! —  Ella è mia questa gioia, e mi lampeggia Nella fronte e negli
Cabala, la Calunnia. Se Prati mi vuol bene non nuoce però punto alla mia carriera, ed anzi mi incoraggia a progredire ogno
va per lettere, ch’ella soleva intestare colle soavi parole : « Mamma mia divina. » Povera Adelia ! Si dovè aspettare che i
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 363
Adelaide Ristori Del Grillo con disperato accento esclama : Oh Madre mia tu sai quanto in terra t’amai ; Dal luogo ove tu
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 550-553
pensier casto e immutabile. Lucido. Non vuoi del mio servir, dolce mia Lidia, aver pietà ? Deh, non voler si rigida fart
n voler si rigida farti contro di me, Ninfa bellissima. Se cerchi con mia morte farti gloria, t’inganni. Anzi ti fia di mag
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1009-1013
al mio amor proprio. Io direi che ho più fatto io, al cominciar della mia carriera, e ne’ miei teneri anni, che non attori
perbia per si rare qualità, io le ho sempre considerate effetti della mia buona stella, piuttostochè del mio merito ; e se
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 169
pur che unita con lui habbia la moglie al recitare. Auisai con altra mia humilissima lettera all’ A. V. Sere.ma come in ub
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 597
sigierà uada nelle sue mani : La Compagnia, che faremo sij durante la mia uita, o uinti anni che in questo mi rimetto nella
73 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
ima anche in Francia ho creduto di non poter meglio terminare l’opera mia intorno al teatro musicale che dandola tradotta a
proprio quello cioè di trovare gran parte di quelle idee sparse nella mia opera, che da alcuni imperiti sono state riputate
al Sig. Co. di Caylus e stampata l’anno 1754 Signore, [3] L’opera mia ha per oggetto la musica. Quell’arte deliziosa, c
quanto ha relazione con essa. Confesso però ch’io debbo l’idea della mia opera, e i migliori mezzi onde sarà eseguita allo
elodia, e l’armonia. Non già ch’io adotti questa divisione nell’opera mia . No, mio Signore, egli è impossibile il ridurre t
e la disputa che sembrava conchiusa da lui, e reco a pro dell’opinion mia una folla di passaggi, dai quali sfido chiunque a
o scopo ch’è l’imitazione, vengo al più importante oggetto dell’opera mia , ch’è l’imitazione medesima. Questa si rappresent
ell’opera mia, ch’è l’imitazione medesima. Questa si rappresenta alla mia mente come il principio universale di tutte le be
l’avanzamento delle arti m’incoraggiava talvolta, il sentimento della mia debolezza, e la grandezza, e la difficoltà della
cui va frequentemente soggetta, e dei quali ho parlato a lungo nella mia opera. 200. [NdA] Lo stimato autore d’un Giornal
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1055-1059
un raggio della divina luce di tua sovrana intelligenza. Riscalda la mia povera anima d’artista…. rinvigoriscila ! Musa, s
 novembre del ’39, comincia così : La sera che mandai al Bonsaver la mia per unire alla sua, ricevetti la scatola benedett
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 304-305
o la morte del D’Arbes. Vedasi a pag. seg. l’elenco, che traggo dalla mia raccolta. Manca la data, ma è certo del 1782. (Cf
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 588-589
d’ella si cingeva in Medea, con queste parole : Eccoti, Carolina, una mia memoria : io portai questa corona per venti anni,
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 608
Teatro italiano di D’Origny. Signori, voi potete essere certi della mia paura : le ragioni da cui è motivata vi son note 
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 862
da serva a vicenda con la Flaminia, ciò che è pregiudicio totale alla mia reputatione, e quello che più importa è che il ne
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638
ipio in uno di questi Theatri marti V di aprile, con che in sieme con mia moglie divottam.te mell’inchino et prego da Dio o
a lei ricceuti, non essendole [ILLISIBLE] ueputo a far riuerenza alla mia partita Come erra mio debito, ma fu la subita et
à, poichè siate cagione, che i ridotti si chiudono, e che con essi la mia bottega fallischi. » Le Lettere facete e morali
t. XII) : Credete ch’io non sappia che ricevete dispiacere da questa mia  ? Io lo so ; ma, perchè non voglio nulla del vost
ica, scrive (XLIII) : S’io dicessi d’ amar assai più la vostra della mia salute, e ch’ io vorrei poter aggiunger a i giorn
ch’ io vorrei poter aggiunger a i giorni della vostra vita que’ della mia , userei di quelle parole, che sogliono usar i cor
r mostrar m’ingegno. Me in viva tela di colori involto T’ofro l’imago mia , poichè men degno Pregio mortal d’immortal lode è
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
pochi anni e di molto sorriso, come lei. È questa la sola cosa, nella mia vita, che non mi è costata nè studio, nè fatica,
a vita, che non mi è costata nè studio, nè fatica, nè sforzo sopra la mia volontà. È calcolabile ! Mi son rincantucciata in
arriva scalzo e colla barba bianca per la piccola questua…. Eccovi la mia giornata !… La mia salute progredisce, e il petto
la barba bianca per la piccola questua…. Eccovi la mia giornata !… La mia salute progredisce, e il petto non mi duole – non
na grande pace nello spirito – un gran sorriso – per Lei – la piccina mia  – e un benessere assoluto del mio fisico, che com
ari certo) l’ultimo atto dell’Adriana Lecouvreur. Nel Capitolo della mia Arte del comico (Milano, 1890) si trova scritto a
81 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42
io di discutere l’opinione dell’Ingegnieri, perchè non si oppone alla mia ; che sebbene egli dica che era stravagante, non p
ermi, il modo più proprio di conseguirlo si è mostrare a dirittura la mia mala scelta, il mio mal gusto nella citata scena,
qualche scena, o tutta, o in parte. E questo non è tradurre? Non sarà mia la Biblioteca, se Voi veniste in mia Casa, e scon
questo non è tradurre? Non sarà mia la Biblioteca, se Voi veniste in mia Casa, e sconvolgeste l’ordine de’ miei Libri? Ma
o quien es? adonde està? “Hec. Està con los muertos. “Pol. Ahi, Madre mia , con hombre muerto me quieren casar?” Ora in tal
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716
n di presso così : « letto un lavoro che mi piaccia, esso resta nella mia mente, e mi segue costante come la larva del sole
nte come la larva del sole nella pupilla ; e, pur continuando l’opera mia consueta, provando altri lavori già vecchi, ragio
commedia letta, e ch'io desidero di rappresentare, non esce mai dalla mia mente, e a poco a poco si disegna più chiara e de
o di aver tutto compreso, sospendo le prove e comincio ad imparare la mia parte, mandandola a memoria. Non studio mai ad al
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 614
to di S. Giovanni Laterano ; il di lui cadavere fu seppolto in questa mia chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Laterano con f
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Piacenza li 4 marzo 1640. » p. 287
iacera di far conoscere al suddetto quanto gli sia stata fruttuosa la mia intercessione, e qui raccordando a V. A. il mio s
85 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
ti, Ben venga Clori. Io non ti udii già dir come solevi, Cloride vita mia . Poi ti se’ data a gir d’intorno errando Torbida
on t’è caro il mio amor, caro ti sia Perchè il mio amor sarà la morte mia . O Tirsi, o Tirsi ingrato, Filli che per te nacqu
ersio Caracci poi vescovo di Larino a’ 25 di marzo 1627, la chiama la mia povera Procri, e così ne parla a’ 15 di aprile a
86 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143
Ben venga Clori. Io non t’udii già dir come solevi, Cloride vita mia . Poi ti se’ data a gir d’intorno errando Torb
t’è caro il mio amor, caro ti sia Perchè il mio amor sarà la morte mia . O Tirsi, o Tirsi ingrato, Filli che per te n
Persio Caracci poi vescovo di Larino a’ 25 di Marzo 1627 la chiama la mia povera Procri. Così ne parla a’ 15 di aprile a mo
87 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 13-20
prese a risalire dugento anni indietro. Sperai allora di potermi alla mia volta approfittare della sua fatiga riguardo alla
uanto gli Alemanni scrissero in latino pel teatro, che io nella prima mia Storia registrai, e che ora con nuove giunte ripr
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168
meritarono una particolare considerazione, nessuno ha presentato alla mia mente un contrasto più bizzarro quanto il nostro
lendolo da ogni lato. Questi è il solo valente artista con cui, nella mia carriera teatrale, mi sia trovato in contatto fin
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93
piena dì spirito, e naturalmente accorta, dava un nuovo stimolo alla mia immaginativa, e incoraggiavamì a lavorare in quel
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 226
cor scolpita ? Pur questa speme che avverar si debbe Può alla perdita mia recar sollievo. Allettata da questa, in me rinasc
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 588
tato a robato et de laltri compagni sono del mio umore pero scrino la mia uolunta el dotore non parla perche a meso el pito
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 432-442
nobile, Vergani mezzo carattere, Bordiga amoroso. In quell’anno sposò mia madre Giuseppina Rocchi, nipote di quella Antonie
ece baruffa, protestò il contratto, e andò a casa infuriato dicendo a mia madre, servetta nella Compagnia, che facesse su l
Cesare Rossi specialmente : di modo che, un giorno lo chiamai a casa mia e gli dissi : – Scusi, ma lei crede proprio di av
icuro ! – mi rispose di botto, senza lasciar tempo a riflettere sulla mia domanda. — Mi permette, che le parli chiaro e ton
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 199-200
i voglio vendicar di costoro. Dell’uno (Lucca) perchè è cagione della mia ruina, e ha dilapidato ogni mio avere ; dell’altr
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 436-437
. di significargliene il motivo, considerando che non potrei da parte mia differir di partecipar con Lei le sue angustie, e
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664
oluto dar questo motiuo à Vostra altezza in segno dall’ottima volontà mia , che professo di caminaretrà di noi con ogni uice
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 750-751
Delicati Luigi. Il Bartoli lo dice di Ravenna, ma ogni mia ricerca negli archivj parrocchiali e del Comune r
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 772
a) ti tormentavano ! E che gioja infantile allorchè un battimano, una mia parola d’elogio, o un cenno favorevole sul giorna
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1023
tieri e di buon animo risoluto di mostrare ad esse un attestato della mia munificenza à loro utile e vantaggio, con le ingi
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 303-304
e tanto, che d’essere in Leucadia ormai mi credo ; e libero disciolgo mia favella, gridando, fra il terror, la gioja, il pi
100 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
TE del Vergerio. Ma come compatirlo, quando io le avea riferite nella mia Storia, e il Ch. Tiraboschi ch’egli scartabella e
a giusta la forma regolare degli Antichi? Queste cose io narrai nella mia Storia, che il Signor Abate Lampillas vuol non ve
/ 259