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1 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
er aver egli calpestata ogni regola, mostrava di temer la censura non meno dell’Italia che della Francia, la quale nel di lu
tesso Cornelio ebbe trattato quest’ argomento, il pubblico si dilettò meno della Sofonisba di Mairet2. Il Venceslao di Rotro
roce, e non sentire alcun affetto per lo marito abbandonato, si rende meno atta a farsi compatire . . . La Sofonisba di Mair
2 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
i tentativi più costanti e più frequenti, e la libertà nell’opinare è meno ristretta. Debbonsi nonostante escludere da quest
via o di sfasciarsi in un laberinto di diverse opinioni contrarie non meno al conseguimento del vero che ai vantaggi della r
n ancor definite né da tutti universalmente accettate, non può far di meno che non divenga arbitraria e vaga nelle sue conse
arsi fino a quell’altezza che richiede la loro natura, non può far di meno che non divengano triviali anch’esse, e che non c
la semplice declamazione poetica scompagnata dal canto è naturalmente meno espressiva che non è la musica; cioè perché non t
bbe ancora alla musica una più che competente ricchezza, se la poesia meno schiava nella scelta degli argomenti le somminist
Ipermestra, Timante e Cleonice non hanno aperto men fertile campo né meno leggiadro alla melodia di quello che a lei apriss
cante e noiosa? Anche esprimendo i caratteri principali non può far a meno di non coincidere spesso e ripetere le cose medes
le come chè sia la forte e la più intensa della natura, è tuttavia la meno estesa, uno solo essendo l’oggetto che la determi
rgerà l’uditore allo sfoggio delle macchine e ai colpi di scena tanto meno gli resterà per la melodia, e perché non potendo
nell’arringo rallenteranno l’ardore per lo studio a misura che verrà meno la speranza del guadagno e degli applausi. Chi sà
a se stesso e alla poesia qual’è il Cavalier Gluk, non poteva far di meno che non istancasse la pazienza degli uditori ital
tancasse la pazienza degli uditori italiani dotati da una sensibilità meno pofonda, e avezzi a un’armonia più leggiera e più
li estrinseci e passaggieri prestigi, l’uomo di gusto non potrà far a meno di non dolersi nel vedere la poesia, che dovrebbe
o posto nelle cose teatrali di cui ci porge egli eccellenti saggi non meno nella citata dissertazione che nella sua lettera
denti. Altri forse avrebbe desiderato, che la virtù di Scipione fosse meno tranquilla, e che i personaggi subalterni non s’u
ggi annessi al metodo proposto dall’inglese. Per ora non si può far a meno di non lodare la buona intenzione di chi cercando
uelli che danno motivo ad una musica nobile e patetica, devono essere meno frequenti, perché nell’universo morale, come nel
. Ma bisogna andare più oltre. Le affezioni della gente popolare sono meno riconcentrate, e conseguentemente sono più aperte
o riconcentrate, e conseguentemente sono più aperte. I loro caratteri meno artefatti e perciò più facili ad essere rappresen
debbe di non istabilire massime generali su casi particolari, e molto meno ritraendole da se medesimo, così, riflettendo ai
che poco o nulla mi rimane per voi. Inoltre le parole sono quello che meno interessa nell’opera e nel caso che voi non vi tr
basterà un paio di scudi per un libretto, il quale alla fin fine val meno assai d’una canzonetta passabile? «Io vi credo ab
rio. «V’avverto che non dovete introdurre più di sette personaggi, né meno di cinque. Sapete qual carattere devono avere le
i aggradi. Se colui che fa la parte del padre ha quindici o vent’anni meno del figliuolo poco mi cale. Il viso acconciamente
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 387
osa siasi sempre detto sul suo conto, si è sempre concluso che era il meno cattivo, e fu ed è il più ben pagato di tutti gli
e di Leid, e ne riscosse i più vivi e reiterati applausi ; nè potrà a meno di ottenere lo stesso incontro ovunque, se con pa
4 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
ersonaggi, la gravità dello stile e la forza de’ sentimenti. Egli non meno del Shakespear scrisse molti drammi poco degni de
a all’Inglese. Riuscì Otwai più nel tragico che nel comico; ma non fu meno irregolare degli spagnuoli nell’uno e nell’altro
u meno irregolare degli spagnuoli nell’uno e nell’altro genere, e non meno di loro gli confuse. Anche Giovanni Dryden nato d
gli volle distenderla con fatti e personaggi episodici, e la rendette meno rapida, e ne fe sparire l’unità. Moliere (egli sc
chitetto grossolano, e poeta comico delicato morto nel 1704. Egli non meno che Congreve vollero opporsi, ma con poca riuscit
5 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
ersonaggi, la gravità dello stile e la forza de’ sentimenti. Egli non meno del Shakespear scrisse molti drammi indegni di lu
utore Inglese. Riuscì Otwai più nel tragico che nel comico; ma non fu meno irregolare degli Spagnuoli nell’ uno e nell’altro
fu meno irregolare degli Spagnuoli nell’ uno e nell’altro genere, nè meno di loro gli confuse. Anche Giovanni Dryden nato d
gli volle distenderla con fatti e personaggi episodici, e la rendette meno rapida e ne fe sparire l’unità. Moliere (egli scr
rchitetto grossolano e poeta comico delicato morto nel 1704. Egli non meno che Congreve vollero opporsi ma con poca riuscita
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 647
che ci descrivon gli ultimi tempi della Ceccherini, le quali non son meno incantevoli nella lor poetica tristezza (XVII-517
1889, per gli anni ch’eran molti e per la miseria, che era grave non meno . Era nata nel 1807 ; di questi ultimi tempi ella
7 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
an parte della terra, le razze africane, americane, ed europee, più o meno nere, bianche, ed olivastre, confuse, mescolate,
anto si conosce nell’antico continente. Il popolo, che forse conserva meno alterata l’indole e la natura del suolo americano
tuto cancellare, o almeno indebolire, rendendo agl’infelici: il giogo meno pesante e più conforme all’umanità. Essi adunque
ridionale) non merita un nome sì terribile, essendo incomparabilmente meno intrepido e feroce, molto più piccolo, e senza gi
8 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — [Dedica] »
amente sul bene delle nazioni; io vi prego, o Signore, ad attribuirlo meno al non averne sentito gl’impulsi che al destino c
ete con tanto decoro i diritti di un monarca cognito all’universo non meno per la sua pietà nella prima che per la sua prude
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 83
o giovinetto fu obbligato a suggerire, copiare originali e parti, non meno che a far parti adattate alla sua età. Benchè da
rale, ed un ottimo artista. Sembra che il tempo e l’amor materno, non meno delle preghiere della sorella, gli ottenessero il
10 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
dalla storia non cosi bene si confanno con la musica, che in essi ha meno del verisimile. Siccome può osservarsi tutto gior
i del tutto, come gli ornamenti nelle buone fabbriche, che non servon meno a decorarle che a sostenerle. Tale è per esempio
a di soldati romani, non facendo esso mai parte dell’azione, non vi è meno disconveniente e posticcio, che la scozzese o la
sima e notissima. Lo essere l’azione a noi tanto peregrina ne renderà meno inverisimile l’udirla recitare per musica. Il mar
11 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
per aver egli calpestata ogni regola mostrava di temer la censura non meno dell’Italia che della Francia, la quale nel di lu
ietro Corneille ebbe tratatto quest’argomento, il pubblico si dilettò meno della Sofonisba del Mairet b. Avvenne in fatti ch
feroce e non sentire alcuno affetto pel marito abbandonato, si rende meno atta a farsi compatire. La Sofonisba di Mairet p
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ra ancor vivo al suo tempo (1781), come si credeva, avrebbe avuto non meno di novant’anni.
13 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
otrebbono alla società divenire nocivi, impiegando contro di essa non meno i propri divertimenti che le proprie occupazioni;
tti i tempi, bilancia il merito degli autori subalterni secondo più o meno s’avvicinano al loro esemplare, e getta dentro a’
incessante fatica: dal che avviene che se la gloria di quest’ultimo è meno luminosa e brillante, non è perciò men solida né
quest’ultimo è meno luminosa e brillante, non è perciò men solida né meno sicura. Ha egli non per tanto a vestire or l’uno
mpiacenza mi fo un dovere di palesar al pubblico, e che renderà tanto meno scusabili i falli miei quanto più mezzi ho avuti
sentimento, che avea da lungo tempo adottato, ed è che la storia non meno letteraria che politica delle nazioni altro non s
giare coi vizi: ho pensato, che la verace stima verso una nazione non meno che verso le persone private non si manifesti con
a e la tragedia, e che non venga dato gran luogo alla critica e molto meno alla storia, ond’è che molto ei ci lascia a desid
14 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
illante edifizio che potrebbero le belle arti inalzare al piacere non meno che alla gloria d’una nazione. Non è colpa nostra
ei mariti; mille altri esempi di questa natura, de’ quali abbonda non meno la sacra161 che la profana storia, pruovano che c
lcuno giustificarlo avendo la fortuna di professare una religione non meno rispettabile per la purità della sua morale che v
n d’altre virtù posseditore che della sola decenza» 162. [7] I Romani meno sensibili che non lo erano i Greci ai piaceri del
e non è la semplice natura ma la bella natura, e che l’arbitraria non meno che stitica teoria di quei pretesi filosofanti sb
ione. La filosofia, ai dettami della quale fa d’uopo assoggettare non meno le facoltà appartenenti al gusto che le più eleva
aneamente allo spirito in due idiomi affatto differenti non può far a meno di non confonderlo, che se la danza dice lo stess
piegasse cantando l’argomento del loro ballo. Una siffatta idea è non meno stravagante a proporsi che impossibile ad eseguir
renderla più difficile. Tale appunto è il ballo, il quale per essere meno naturale all’uomo che non è l’uso de’ vocaboli, h
all’uomo che non è l’uso de’ vocaboli, ha un significato men chiaro e meno intelligibile perché men fissato dalla convenzion
n chiaro e meno intelligibile perché men fissato dalla convenzione, e meno atto a rappresentare l’idee complicate e riflesse
Reno con Isabella d’ Inghilterra. Lo scopo di quest’opera diretta non meno al progresso dell’arti imitative appartenenti al
na scena delle quali si ballava in diversa foggia. La loro musica non meno che la loro cadenza consisteva in una serie di no
ller, di Gessner, di Zaccaria, di Gleim e d’altri poeti stimabili non meno che cogli Hendel, gli Stamitz, i Bach, i Nauman,
nomati componimenti182. Angiolini campeggia in oggi fra gli altri non meno per la bravura nell’inventare e nell’eseguire che
do di raffinamento condotta, ivi l’espressione del gesto è più rara e meno efficace, come all’opposto dove il costume o le c
ovimenti delle passioni, i quali appunto per essere i più genuini e i meno artefatti sarebbero i più acconci ad essere imita
influenza di quella qualità, che si chiama “politezza”, non può far a meno di non rendere i personaggi sublimi che vi si rap
una spensierata allegrezza. Balli dove si fanno gambettare gli esseri meno a proposito traendo dal loro ritiro i solitari e
gliamo approssimare l’arte nostra alla verità, farebbe d’uopo curarsi meno delle gambe e dar più attenzione alle braccia; la
personaggi d’una tragedia rappresentata dai burattini, non comparendo meno sconcio né meno ridicolo agli occhi di chi stima
tragedia rappresentata dai burattini, non comparendo meno sconcio né meno ridicolo agli occhi di chi stima dirittamente un
ale perdona a Cinna col gesto e la voce di Pulcinella: né contrario è meno all’idea della vera imitazione drammatica l’intro
gno. Ma dirò bensì che questo celebre scrittore mostra d’ignorare non meno la storia che in vera politica de’ Lacedemoni. Ta
li occhi in tali circostanze col correttivo del giudizio pubblico era meno pericolosa ad uomini induriti dalla educazione co
getti a misura delle disposizioni del loro spirito, e che tutti più o meno rassomigliamo a quei popoli della Guinea, che pre
15 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
mi tempi hanno avuto varj scrittori di tragedie cittadine ora più ora meno ingegnose e composte più spesso in prosa che in v
a partorir piuttosto orrore che terrore tragico. Più lugubri, benchè meno sanguinose, sono il Conte di Cominge e l’Eufemia.
re. Altri drammi piangolosi non molto riusciti nel pubblico teatro, e meno nella lettura, per chi non ama la confusione de’
pubblica via vicino ad essere impiccato. Le passioni vi sono vive ma meno tragiche e più proprie della commedia nobile, o c
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
nella supplica degli Uniti è appunto il Gratiano, accanto a Lutio. A meno che come abbiam in essa Batista da Treviso France
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
aturità, prese il ruolo del padre nobile, nel quale riuscì attore non meno pregiato. Sposò la vedova di Giovanni Bazzi, la c
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 628
nia Goldoni-Riva, poi nella società Bon-Romagnoli-Berlaffa, non la fu meno in quelle di madre, che assunse in età ancor giov
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
, poi una egregia prima attrice giovine, doventando poi di sbalzo non meno egregia prima attrice, in sostituzione della rino
20 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
al permanenza ne siegue, che il riposo della voce ne’ detti suoni non meno die gli alzamenti, e gli abbassamenti di essa, po
o die gli alzamenti, e gli abbassamenti di essa, possono essere più o meno durevoli, secondo che più o meno dura l’espirazio
amenti di essa, possono essere più o meno durevoli, secondo che più o meno dura l’espirazione dell’aria, che esce dai polmon
la in parola sia più spedito, e corrente, perché ciò contribuisce non meno alla dolcezza della lingua, che all’agevole collo
non avendo essi un valore determinato nella pronunzia, non possono né meno riceverlo dalle note, le quali non hanno in tal c
he esprimono: l’una e l’altra dipende dalla prosodia della lingua non meno che dalla cadenza ritmica del periodo, e da quell
comunemente, è atta bensì a grandeggiare nell’epica declamazione, ma meno acconcia si rende pel canto. Mettasi sotto le not
ancora mettono gran divario nella maniera di esprimer gli affetti non meno tra popolo e popolo che tra individuo ed individu
la magnificenza, il lusso, le arti, e il commercio contribuivano non meno ad ingentilir l’ozio che a fomentarlo, la tendenz
castigliana la sola depositaria fra noi del bello e colto parlare, è meno aspro, e men rozzo di quello, che sia la pronunzi
ia niuno trova, o pochissimo intoppo; che le consonanti più ruvide, e meno musicali tanto adoperate dai Latini, dai Francesi
ilissima di finir quasi sempre in vocale, la spagnuola ha l’altra non meno pregievole d’esser più varia nelle terminazioni,
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
pal suo pregio è la dizione lucida e piana, senza pretensioni, ma non meno efficace che spontanea. Assai probabilmente abban
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
redi nel suo Attore in scena dice di lei : si distinse la celebre non meno che saggia ed onesta Vittoria Miti, detta Eularia
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
o Vitalba nei Comici di Carlo Goldoni, il quale dice di lui che se fu meno brillante del suo predecessore, ne fu più decente
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 7
e così pure in molte città della Lombardia e della Toscana, come non meno nella Liguria e nel Piemonte. È fornita questa at
25 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
tta dagli Europei in quelle vaste regioni, che abbracciano forse poco meno della terza parte del globo terrestre, quando ess
an parte della terra, le razze Affricane, Americane ed Europee, più o meno nere, bianche ed olivastre, confuse, mescolate, r
poranei. La provincia di Chiapa contiene un popolo che forse conserva meno alterata l’indole e la natura americana. D’ingegn
a poco cancellare o almeno indebolire, rendendo agl’infelici il giogo meno pesante e più conforme all’umanità. Essi in certi
ionale) non merita un nome sì terribile, per essere incomparabilmente meno intrepido e feroce, molto più picciolo, e senza c
26 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
tta dagli Europei in quelle vaste regioni, che abbracciano forse poco meno della terza parte del globo terrestre, quando ess
an parte della terra, le razze Affricane, Americane ed Europee, più o meno nere, bianche ed olivastre, confuse, mescolate, r
poranei. La provincia di Chiapa contiene un popolo che forse conserva meno alterata l’indole e la natura Americana. D’ingegn
poco cancellare o almeno indebolire, rendendo agl’ infelici il giogo meno pesante e più conforme all’ umanità. Essi in cert
ionale) non merita un nome sì terribile, per essere incomparabilmente meno intrepido e feroce, molto più picciolo, e senza c
27 (1878) Della declamazione [posth.]
ne degli interpreti: Pare che gli attori si sieno tutti chi più, chi meno imposta una legge di far rispondere a ciascuna pa
rminata collocazione, possa fare la differenza: Spesso una parola di meno , o di più, o qua piuttosto che là collocata, è ca
estione della versificazione, sottolineando come spesso siano i versi meno agili a declamarsi a suscitare più impressione ne
uova scuola romantica, Salfi sostiene essere dannoso non per il venir meno all’auctoritas di Aristotele, ma perché impedisce
ontinua nella storia naturale de’ fanciulli, che quella esprime più o meno del selvaggio o de’ primi uomini. E sotto questo
ulto liturgico di ogni religione sono in tutto rappresentazioni più o meno esatte di quegli avvenimenti solenni, che massima
le persone, o della scuola, o della nazione, o del tempo, tutti più o meno annunziano lo studio teoretico e pratico, che i m
e nel declamarle, pure raggiunto l’uno si possono pur gli altri più o meno raggiungere per l’identità de’ principî, da cui t
done l’uso e l’impressione, riducano l’arte a regole e principî più o meno determinati, e si formi in questo modo e si svilu
mena alla perfezione. E tutte le nazioni che si sono avvicinate più o meno a questo termine, non hanno trascurato né potevan
oro subbietto particolare importava, alla teatrale declamazione più o meno si riferirono, ma niuna opera di questa materia d
on vi ha scrittore insigne di belle arti che della declamazione più o meno non ragioni. Di fatti, più volte ne ragionarono D
lettura e il confronto di tutti quelli scrittori, che ne hanno più o meno trattato finora, e le osservazioni e la pratica d
to di forza o di facoltà propria, opera a proporzione, e genera più o meno al di fuori di certi effetti corrispondenti. Da t
ropria di qualunque essere, costituiscono. Quindi diciamo l’uno più o meno operativo dell’altro, quanto più o meno produce e
o. Quindi diciamo l’uno più o meno operativo dell’altro, quanto più o meno produce e spiega al di fuori di tali effetti. Or
sione fu la prima lingua della natura comune a tutti gli esseri più o meno attivi e modificabili, ch’essa comprende. In ques
tro ora in una, ora in altra maniera corrispondente, non potea fare a meno di manifestare al di fuori quella interna modific
comunicava e si propagava sino a tutti gli organi esterni, che più o meno ne dipendevano. E questa esterna modificazione ge
he l’imitato, come interviene allorché l’uomo imita o contrasta più o meno il suo simile, parlando e operando alla maniera d
1.8] L’uomo, imitando il suo simile, atteso la varietà di mezzi più o meno distinti, che contemporaneamente poneva in opera
suddividendosi di più in più i mezzi e gli stromenti delle arti più o meno composte, si divisero e suddivisero le arti medes
tre parti visibili della persona parlante, le quali con la voce più o meno cospirano ad esprimere la stessa cosa. Quest’arte
iversificano le parole. Ogni parola non è che un tratto di voce più o meno lungo e variamente modificato. Quindi nascono gli
are ed articolare pronunciando. [2.7] Ogni parola, composta di più o meno sillabe, una ne distingue fra le altre, la quale
entita per maggior forza di suono. Al suo confronto sembrano le altre meno aperte, meno vivaci, meno sensibili, e più mute,
ggior forza di suono. Al suo confronto sembrano le altre meno aperte, meno vivaci, meno sensibili, e più mute, più oscure, p
i suono. Al suo confronto sembrano le altre meno aperte, meno vivaci, meno sensibili, e più mute, più oscure, più rapide e c
a differenza della vocale, ne modifichi e diversifichi il suono più o meno sensibilmente. Ma siffatti accidenti sono per l’o
ri e genuini a qualunque elemento delle parole. Ma in una serie più o meno lunga di parole noi sentiamo la necessità e la ut
tinsero da prima le parti più notevoli del discorso e così via via le meno sino alle più semplici e inseparabili. Quindi il
cc. Di tali periodi vien formato il discorso, che pure in parti più o meno lunghe si suole dividere; onde risultano capitoli
toli, articoli, paragrafi ed altrettali divisioni, che tutte di più o meno periodi successivamente compongonsi. [2.15] Il pe
mpongonsi. [2.15] Il periodo suole comprendere una proposizione più o meno complessa o composta di altre subalterne, che dal
ubalterne, che dalla principale dipendono. Ora queste, che sono più o meno dipendenti, si pronunciano l’una dalle altre più
gitori, si posero in uso i punti e le virgole; e così, procedendo dal meno al più, si passò dalla virgola al punto-virgola,
ccento del discorso potrebbe dirsi. Quindi procedono quei suoni più o meno gagliardi, sostenuti e significanti che conferman
enti più tosto in uno che in altro luogo; e quelli adoperandosi più o meno di lentezza, di celerità, di riposo, si formò una
rso dee avere il suo tuono proprio; ed, in questo senso, esso è più o meno elevato, più o meno grave, più o men grazioso con
tuono proprio; ed, in questo senso, esso è più o meno elevato, più o meno grave, più o men grazioso conforme all’indole del
ecc. Spesso qualunque gesto diventa eccitatorio, accrescendone più o meno l’azione ed il movimento. [3.5] 3.º Altri sono a
iglianti. È questa la lingua ordinaria de’ muti, e ne ritengono più o meno quei popoli che hanno parole ed espressioni vocal
, che altri dicono motivati, sono quelli, in cui l’anima prende più o meno parte, e gli eseguisce con certo disegno, e per u
narlo o distruggerlo ecc. [3.10] 8.º Alcuni di questi riescono più o meno analoghi all’interna attitudine della persona che
nterna attitudine della persona che gli adopera, quasi imitando più o meno al di fuori i moti e i sentimenti che prova al di
nsibili, che più sono a quelli rassomiglianti; ed essi riescono più o meno belli e significanti quanto maggiore o minore la
olici e geroglifici. Perocché via via combinandosi variamente e più o meno alterandosi, specialmente dovendo servire ad acco
ica relazione al loro significato. Ogni specie di gesti è stata più o meno sottoposta a questa vicenda; ed il filosofo curio
vano il capo e stavano ritti, e noi teniamo scoperto il capo, e più o meno ci pieghiamo. E l’abbracciaro ove il maggior si
rzi di violentare la versificazione siffattamente che una prosa più o meno rassembri, ne verrebbe ad emergere una prosa tris
ariare l’armonia della pronunciazione; così possiamo e dobbiamo più o meno notarle nelle cadenze finali de’ versi, senza che
rmonia del periodo. Ed esse possono e debbono variare ed essere più o meno sensibili secondo la relazione maggiore o minore,
armonica che ogni verso dee conservare. E sarà questa relazione più o meno sensibile, ove la divisione e la pausa del senso
soffre tali e tante modificazioni, che spesso l’un verso varia più o meno sensibilmente dall’altro, e questa varietà concor
ede. Se le parole, le frasi, i versi, i periodi hanno de’ suoni più o meno analoghi al loro significato, cioè alla natura de
all’altra risulta ad un tempo. [5.2] Ogni qualvolta sia l’uomo più o meno affetto e commosso da qualche idea o sentimento,
erchi di comunicarlo altrui con le parole convenienti, egli non può a meno di dare a queste parole l’espressione della quali
i e più lenti, ed ora di fremito, d’urlo e di altrettanti gridi più o meno veementi, e per l’ordinario imitativi di quanto p
ndamento successivo delle parole, delle frasi, del periodo, che più o meno rapidamente, o lentamente, o interrottamente e qu
orrore. [5.5] Ogni lingua ha notato e figurato i suoi elementi più o meno arbitrari e convenzionali della voce, come le voc
a qual cosa non può anch’egli prescindere da quella espressione più o meno patetica, ch’è proporzionata all’impressione ed a
semplice, il narratore di cose che men lo riguardano, non può fare a meno di essere soggetto a questa legge fisiologica. Lo
torno agli altri che pur come quello alla passione predominante più o meno obbediscono. Ricevendo ciascuno di essi il suo mo
il colore e l’atteggiamento della persona e di ogni sua parte, più o meno modificabile, diventano anch’essi effetti ed indi
pur vocale diventa ancora visibile; e tutti i membri diventano più o meno espressivi e parlanti. Niuno ha meglio espresso q
affila nel timore, si prostende al dolore. Lo stesso mento, ancorché meno docile, pur talvolta o si aguzza e si contrae, o
ente considerata rispetto a ciascuno, si mostra per l’ordinario più o meno complessa, simultanea e generale rispetto a tutti
idea. Ma spesso gli uni sono più espressivi quando gli altri lo sono meno , e talvolta gli uni tacciono e si riposano affatt
patetici. Tutti quindi prendono questa qualità predominante, e più o meno patetici tutti diventano. Riguardate l’espression
o, inarca le ciglia chi medita profondamente; così in chi sente più o meno forte ora si allenta o si accelera la respirazion
necessari si spiegano i volontari e spontanei, nei quali prende più o meno parte la volontà, ed i primi a spiegarsi, e che a
o meno parte la volontà, ed i primi a spiegarsi, e che a quelli più o meno si approssimano, sono gl’imitativi od analoghi ch
eri non pur ragionevoli, che bruti ed inanimati noi ci sentiamo più o meno inclinati e disposti a contraffarli ed a lor conf
inati e disposti a contraffarli ed a lor conformarci secondoché più o meno ci commuovono e c’interessano. Così noi imitiamo
ci alla loro maniera per una specie d’istinto, che ci obbliga a più o meno imitarli. Per questa legge fisiologica l’uomo pro
interni ed esterni. [6.6] Dall’imitar tali oggetti od immagini più o meno sensibili, si passò di mano in mano ad imitare e
confusa di certe parole, di certi moti, di certi gesti imitano più o meno figuratamente e sensibilmente la qualità e l’anda
uisce la natura e la forza. E siccome tale relazione può essere più o meno evidente o necessaria, più o meno diretta o indir
ome tale relazione può essere più o meno evidente o necessaria, più o meno diretta o indiretta, da siffatta necessità ed evi
o minor forza dell’espressione. L’espressione può esser dunque più o meno forte, vivace e significante ogni qual volta abbi
nti, e che non già all’imitazione, ma servono bensì quali mezzi più o meno atti ed opportuni a soddisfarla ne’ suoi bisogni
guirlo. La forza di tali espressioni sta dunque nella relazione più o meno evidente o necessaria o diretta de’ mezzi col fin
ridursi i tuoni, i gesti ed i movimenti che si riguardano come più o meno naturalmente espressivi. E nella loro ragione sta
i da tutti gli organi con la stessa prontezza, sia per la loro natura meno disposta a tale attitudine, sia per aver ricevuto
urarlo per bene imitarlo opportunamente. [6.14] Più diffìcile, e non meno frequente, è l’altro caso, in cui la stessa passi
endo tutti gli organi alla medesima passione, ed essendo questa più o meno complessa, o tendendo a più fini, ciascuno organo
tto o di combinazione quali debbano preferirsi o predominare, o più o meno concorrervi od escludersi affatto, e come e quand
ssi non pur lui che la persona, che intento l’ascolta, non può fare a meno di sentire e di esprimere a un tempo, nel modo ch
quei gesti semplicemente imitativi ed analoghi, che quai cenni più o meno rapidi, indicano l’oggetto a cui si rapportano; d
ro dirsi. Possono ancor questi servire alcuna volta quali mezzi più o meno utili, o necessari ad un qualche fine; ma allora
in quel punto animare il declamatore, non potea né pur questi fare a meno di indicare con qualche tuono ed atteggiamento, a
una macchina sottoposta all’azione degli obbietti esterni, che più o meno l’agitano e la commovono, e notiamo quelle agitaz
sioni che la sorprendono e la travolgono; e siccome sono queste più o meno interessanti a proporzione del dolore o del piace
o è stupido; il resto del corpo rimane immobile, ed al silenzio più o meno prolungato succede un parlare aspirato e interrot
pace di cagionargli alcun male; quindi soffre diverse affezioni più o meno forti e distinte sotto l’azione di quello; ma ha
ha l’odio fra tutti i tratti più note voli, di che pur le altre più o meno partecipano. In generale esso desidera la lontana
e pur se ne spiegano, e vi s’innestano, e rendono l’espressione più o meno mista e composta, come la cagione da cui procede.
ecessari, o a dipingere la loro cagione, o ad impiegare i mezzi più o meno volontari di soddisfare i loro bisogni. E sovente
iferire l’una epoca all’altra, che tutte egualmente alla natura più o meno spiegata appartengono. Secondo questo rapporto ci
delle nuove passioni ne’ personaggi moderni, le quali ancorché più o meno fittizie, riflessive e circospette hanno anch’ess
opera lo statuario. Quindi l’uno e l’altro con le forme reali e più o meno simili, che possono mettere in opera, ci obbligan
i o specie appartengono, noi distinguiamo alcuni individui come più o meno perfetti degli altri, in quanto più o meno ubbidi
lcuni individui come più o meno perfetti degli altri, in quanto più o meno ubbidiscono a tali leggi, e conseguiscono i loro
scuna perfetta rispetto all’ordine universale, può l’una essere più o meno perfetta dell’altra individualmente paragonata, r
iù bello e perfetto dell’altro. [9.4] Fra tutti gli esseri che più o meno corrispondono ai loro fini, e che sono più o meno
li esseri che più o meno corrispondono ai loro fini, e che sono più o meno belli e perfetti dei loro simili, ve ne ha certun
antemente la stessa. Ora essendo tutti gli oggetti della natura più o meno complessi, quelli interessano più che hanno più e
n possono questi o propriamente od impropriamente non esprimere più o meno la natura di quella, che li produce. Che se ancor
elle parti, che il bello naturale costituiscono, e per cui a quel che meno diletta nel complesso di alcune, si sostituisce q
lorati, e l’altra con forme solide; ma l’una e l’altra dove più, dove meno contraffanno alcune parti della natura, ma non sì
na e l’altra procurino di lusingare nell’uno o nell’altro modo, più o meno imitando, non tutte egualmente possono esprimere
sta ne richiamino pure qualche altra invisibile, che con quella più o meno probabilmente si associi; e quindi si valgono di
tati dalle arti e riguardati a traverso di queste, diminuiscono più o meno tale impressione ingrata a misura che l’imitazion
i verificare l’oggetto imitato. E perciò certe espressioni, che più o meno ci dilettano ed interessano descritti, non ci dil
non ci dilettano ed interessano del pari dipinte o scolpite, e molto meno volontieri si soffrirebbero dalla declamazione im
re anch’essa a sviluppare e dirigere quella virtù che sembra dipender meno da lei. Essa la desta e l’alimenta sopita e debol
i lo stesso avvenne eziandio di Baron, e di tutti quegli attori più o meno celebri, i quali a forza di arte e di studio sono
o come se gli accidenti che ti presentano fossero veri, ed anzi più o meno ti appartenessero. A tutti sono da preferirsi gli
e diversi, debbe loro improntar quella forma, di cui sono essi più o meno capaci, e che al suo tipo più o meno gli assimili
la forma, di cui sono essi più o meno capaci, e che al suo tipo più o meno gli assimili. Non fu il caso o il capriccio, ma l
non annida un’anima grande e superiore; ma tutti i popoli sono più o meno barbari per tal rispetto: essi si misurano e si a
te consiste. E perché su tal particolare o variano più, o s’intendono meno coloro che ne han ragionato, io mi studierò di me
, nojosa. [13.13] Pare dunque che in tale sconcio sieno incorsi più o meno tutte le nazioni, e tutti gli attori che non sann
le dell’attore tragico ne abbraccia più specie particolari, che più o meno lo diversificano secondo certe relazioni. Quindi
ciente a rendere completa la loro compagnia. Ora a quali specie più o meno determinate e differenti si potrebbero ridurre i
di figlie. E siccome questi caratteri principali possono essere più o meno modificati, io crederei che due modificazioni più
. Figli e Figlie. [14.4] A ciascuna classe si possono dare più o meno individui, e suddividere ancor questi, secondo l’
’altro la memoria delle impressioni precedenti, che la presente più o meno indebolirebbero o per distrazione, o per contrast
se l’abilità dei commedianti e la necessità delle compagnie ha più o meno conservato ed ampliato cotesto abuso, non dovrebb
spiegare diversi gradi ed epoche distinte, in cui dee apparire più o meno risentito, a misura dell’età, dell’esercizio, se
ccidenti straordinari, sieno pur veri o probabili e verisimili, più o meno reagiscono e risaltano o di un modo o di un altro
di un modo o di un altro, il poeta si permette di dare un grado più o meno elevato a questa specie di reazione e risalto, ch
tesso carattere, la stessa passione, la stessa persona riuscire più o meno efficace, interessante, meravigliosa sotto l’imma
principîo, il suo eccesso, e fra l’uno e l’altro infiniti gradi più o meno importanti s’interpongono, che debbonsi tutti not
identi eterogenei che tra via vi si innestano, e che la rendono più o meno mista e complessa. La quantità riguarda semplicem
anch’essi ridursi a’ gradi della quantità, pei quali comparisce più o meno alterata, e quindi più o meno debole o risentita.
la quantità, pei quali comparisce più o meno alterata, e quindi più o meno debole o risentita. [16.3] È dunque necessario ve
e lo scioglimento. La media, che dell’ordinaria e straordinaria più o meno partecipa, si applicherà al rimanente, che fra l’
tro intercede. Egli è manifesto che tali epoche distintissime e più o meno continuate, in cui la passione più o meno conserv
poche distintissime e più o meno continuate, in cui la passione più o meno conserva e sviluppa un certo grado diforza, a cia
balterni e minori siano a quello subordinati, in modo che tutti più o meno cospirino a farlo primeggiare e distinguere. Il c
e governare la rapidità di questi passaggi in un momento che sembrano meno disposti ad ubbidire? [16.18] Per quanto si vogl
a uno stato, passa immediatamente ad un altro diverso, non può fare a meno di non indicarne un terzo, che nel contatto, e co
persone, che animate dallo stesso o diversi interessi, sia che più o meno , o pur conspirino, o pur discordino, s’intertengo
lla scena, può e dee in progresso di tempo l’attore modificarne più o meno le attitudini e i movimenti successivi, secondo q
ecamente obbediti. Parimenti gl’inferiori dicono ed esprimono poco, e meno gestiscono per rispetto o per timidezza, e sentir
a l’uno di essi rimane in riposo, mentre gli altri continuano a più o meno operare analogamente alle circostanze. E ciò acca
nti al suo stato, e spesso tanto più risentiti e significanti, quanto meno può con l’organo della voce apertamente spiegarsi
più momenti in questa prima uscita; e possono esser tali pause più o meno lunghe e variate se la riflessione o l’incertezza
he e variate se la riflessione o l’incertezza od altra passione più o meno lenta sorprende ed agita la persona. Si narra che
e trovano dei subalterni, i quali come confidenti o spettatori, più o meno prendono parte negli interessi di quelli. Se per
mo parlano, debbono pur sempre, quando essi tacciono, mostrarsi più o meno scossi e turbati da quanto o ascoltano, o vedono.
esto fenomeno? E non si incontrano sovente delle persone, ed anche le meno capaci di grandi passioni, e per le strade più fr
nella solitudine e fra le tenebre della notte? I monologhi sono anzi meno rari dei sonniloqui, e gli uomini se ben si osser
oni di cose e di memorie sì interessanti per chi li fa, che non può a meno di comparire tutto compreso e preoccupato dal sol
. vestissero le fogge di Francia e de’ nostri giorni; e sarebbe più o meno sconcio se l’uno prendesse indistintamente la fog
vorare la terra. E perché de’ pittori e degli scultori, il cui fine è meno d’illudere che di dilettare con la bella imitazio
ludere che di dilettare con la bella imitazione, sarebbero gli attori meno intelligenti ed esperti? [20.3] E pure assai tar
l’azione del dramma si sviluppa e consuma. Alcune cose possono più o meno supporsi ed immaginarsi, ma non debbono mancar qu
retti a forzarla oltremodo, e quindi a snaturarla e renderla all’uopo meno flessibile ed efficace; 2.o Parimenti si togliere
che una gran parte ne assorbiscano e ne distruggano, la rendono più o meno fievole e rotta e condannano gli uditori a non ri
nomia, dell’attitudine e la qualità conveniente del tuono, or più, or meno elevato od accelerato, e sempre concorde e conson
re. Si potrebbe su lo stesso esempio moltiplicarne degli altri, più o meno lunghi e raddoppiarli e triplicarli orizzontalmen
a novità delle decorazioni, e da altrettali circostanze estrinseche e meno proprie del carattere tragico. Allora non è l’esp
e, se giunge la sua espressione a penetrare ne’ cuori più difficili e meno fatti per sentir le voci della natura. Si dice di
a può a vicenda a tutte le altre giovare? Sarà forse perché si reputa meno delle altre difficile, men dilettevole, men neces
[23.18] Fornita che sia la persona delle precedenti cognizioni, più o meno necessarie a sentire o far sentire quello che si
mma, dell’eccellenza degli attori e delle impressioni che hanno più o meno fatte negli spettatori, co’ rispettivi disegni o
ella Dedica: «Composta adunque ch’io hebbi questa tragedia, che fu in meno di due mesi, havendole già parata in casa mia il
ia agiva facendo sì che rimanesse impresso nella mente anche al venir meno del medesimo stato emotivo. Sull’argomento si ved
ed è perciò la sola, che i massoni abbiano adottata, come quella ch’è meno esposta della vocale ad essere dai varj popoli al
stile e quella versificazione o troppo molli o troppo lirici, e più o meno effemminati che sfigurarono le precedenti tragedi
arattere dei personaggi, il colorito di una estrema freschezza, non è meno costantemente adattato ai quadri ed ai ritratti c
che la linearità alla base della successione dei segni linguistici è meno incline a rendere. La pronunciazione visibile può
i vari tipi di linee potevano apportare. Si va dalle linee rette, «le meno ornamentali», passando per le curve, quelle compo
fasti della Grecia; e forse a tempi di Eschilo e di Sofocle non erano meno oscuri ed incerti gli argomenti delle loro traged
ennante piuttosto che narrante le cose, non debba riuscire più caldo, meno stucchevole, e altrettanto probabile, quanto una
con mal consiglio dal padre del teatro francese, quanto di quello non meno eterogeneo della galanteria di Filottete che con
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 13
ino. L’originale non dava dunque troppa garanzia per la copia : nulla meno non mancarono all’Ajudi onori di pubblico, ed enc
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
glia, il Sacco, e il Lapy. Scrupolosissimo ne'suoi doveri, non lo era meno ne'suoi diritti. Un giorno di ritardo nello spesa
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
comici, i quali giurarono che non sarebbero stati gli altri soggetti meno honesti de i riveduti. Il Braga e il Pedrolino ha
31 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
i tempi hanno avuto varii scrittori di tragedie cittadine ora più ora meno ingegnose e composte più spesso in prosa che in v
a partorir piuttosto orrore che terrore tragico. Più lugubri, benchè meno sanguinose, sono il Conte di Cominge e l’Eufemia.
cesi alcuni anni indietro non molto riusciti nella rappresentazione e meno nella lettura, riprovati da chi non ama la confus
pubblica via vicino ad essere impiccato. Le passioni vi sono vive ma meno tragiche e più proprie della commedia nobile, o c
32 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — [Dedica] »
ella sua vittoriosa eloquenza colla quale egli tuona in senato, non è meno l’effetto della elevatezza del suo animo, che del
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 488
lla aveva una bella voce da soprano : io mi accorsi di averne una non meno sonora da baritono. E cantarono infatti, acclama
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 537
la o di una filodrammatica. Recitò poi a sbalzi, con intervalli più o meno lunghi, per malattia o per altro, nelle Compagnie
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 301-303
a’ cui reali auspicj, onorata di favori e di generosa pensione, venne meno il viver suo in Dresda l’anno 1762, il cinquantes
più la parte di Aurelia. Questo giudizio così favorevole non ebbe nè meno la Giovanna Casanova. Nello studio del Byrn non è
36 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
riputate insussistenti, avvalorate dall’autorità d’uno scrittore non meno rispettabile per la sua filosofia che per la sua
d’imitazione nella musica sono infinitamente più moltiplicati e molto meno costanti e sensibili che gli obbietti delle altre
parola va più lentamente della seconda? Perlochè a questo corso più o meno rapido, più o meno lento de’ medesimi piedi io ho
mente della seconda? Perlochè a questo corso più o meno rapido, più o meno lento de’ medesimi piedi io ho attribuita la prin
ngue sieno strumenti arbitrari e fattizi delle nostre idee, niente di meno questi strumenti ponno essere, e sono in realtà p
sua magia, mostrando che la monotonia di cui noi l’incolpiamo deriva meno dall’uniformità dei tratti, delle combinazioni, e
ogli oggetti che devono da loro imitarsi. In tali circostanze i suoni meno atti ad unirsi insieme, gli accordi i più dispara
che. La migliore imitazione, dice Aristotile, è la più semplice, e la meno semplice è quella senza dubbio che vuol tutto imi
rare il tutto, se affrettassero la declamazion delle scene fermandosi meno sull’arie, e soprattutto se rivolgessero la sinfo
Conchiudo alfine osservando i diversi stili de più celebri musici non meno della scuola francese, che dell’italiana. [12] Ec
ndo Tucidide, che la musica degli spartani era maestosa e tranquilla, meno atta a risvegliare il coraggio che a temperare l’
tà e di precisione, essendo manifesto che più facile e pieghevole non meno pel genere eroico che pel lirico sarà quella ling
37 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
i un altro genere di farsa per avventura più delle momerie ridicola e meno ardita. Una delle più famose di tal genere fu L’A
e amanti passano sotto gli occhi dello spettatore, e se ne occulta il meno che sia possibile. I primi commedianti Italiani c
a pecorajo l’abile piacevolissimo Cinita, e da avvocato un attore non meno esperto ed applaudito chiamato Espejo. b. Perro
38 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
i un altro genere di farsa per avventura più delle Momerie ridicola e meno ardita. Una delle più famose di tal genere fu l’A
e amanti passano sotto gli occhi dello spettatore, e se ne occulta il meno che sia possibile. I primi commedianti Italiani c
io piacevole Cinita morto da alcuni anni, e da avvocato un attore non meno esperto chiamato Espejo. 5. Perroniana pag. 259
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
ri i Numi e per lampade e faci ardan le stelle. Chi era essa ? o, al meno , di qual Cintia intende qui di parlare ? Forse di
40 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
ona, ma perché divenuta vecchia, perché andata fuori di usanza. E non meno che avvenga nelle fogge de’ vestiti e delle cuffi
si: e ciò per far muovere il basso al tempo di quelli, ora più ed ora meno . Non tralasciò di scrupulosamente consultare in t
a un più dolce accordo, savio partito anche sarebbe quello di lavorar meno e di meno instrumentare, che far non si suole, le
olce accordo, savio partito anche sarebbe quello di lavorar meno e di meno instrumentare, che far non si suole, le arie mede
ali non si ripiegano altrimenti in se stessi e dal più non tornano al meno . [2.11] Potrà ancora ciascuno avere assai volte a
sizioni, e nell’Andromaca singolarmente del Iomelli, riuscirebbe loro meno difficile che agli altri lo entrare nella intenzi
41 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
re della Mauritania citata da Ateneo nel quinto libro, saremmo forse meno di quel chesiamo incerti in molte cose necessarie
eceduto avesse Connida e Magnete. Fiorì Epicarmo insigne filosofo non meno che comico illustre in Siracusa a’ tempi di Geron
e colla politica più profonda i soggetti all’apparenza più frivoli e meno interessanti. Con tale artificio erano lavorati q
42 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Avvertimento al lettore per la presente edizione »
conseguenze che riusciranno poco gradevoli agli interessati. Di nulla meno si tratta che di fare man bassa e pressoché annie
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Rimini, li 22 Giug.º 1698. » p. 489
l nobiliss.º honore che ha ottenuto ; posto tanto più meritato quanto meno desiderato. Gli notifico poi come sono in Rimini
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 531
e alle carceri di S. Giacomo. Dice don Tommaso che egli non può far a meno d’un personaggio tanto essenzialissimo. E così Bu
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
vo personaggio che pe’ suoi salti e pe’ suoi gesti, non piacerà forse meno di Arlecchino, il quale, d’altronde invecchiato,
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 993
sse in cotesto non breve periodo molti lavori, che ebber tutti, più o meno , lietissimo successo, quali : Maso, Stella, Chi s
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234
parteneva alla Compagnia italiana, in qualità di danzatrice, nota non meno di sua sorella per la sua…. prodigalità…. Ad esse
48 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
acolo che riuniva tutte le vaghezze delle belle arti non poteva far a meno di non aggradare all’universale. Così appena comp
ches, ovvero sia da cantarsi nei brindisi. In questi componimenti non meno che negli amorosi si scorge piuttosto la vivacità
e gli occhi di tutta l’Europa, e che sì famoso è divenuto oggimai non meno per la sua passata barbarie che per il presente s
hé Pietro il Grande salì sul trono. Questo genio immortale che fu non meno il Mercurio che il Solone della sua nazione, tra
sua eccellenza nel clima, nei costumi, nel governo, e nell’indole non meno fisica che morale di quelle nazioni che la coltiv
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 634
lgrado l’equipaggio sequestrato, i soggetti sono tutti qui requisiti, meno il capocomico Vergnano, il quale seppe destrament
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
onetto, e lo trovarono si goffo e disgraziato, che non poterono far a meno di prorompere in una solenne risata. L’ Abriani d
te disperarmi, poichè sono tanto importune che non credo possa far di meno di non disperarsi leziendole, lo prego però a per
bbe arrossire una donna maritata, se non una donna, artisticamente al meno , a capo della Compagnia ? O una favorita del Duca
51 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
to di Annibale che ama ed abbandona con pari facilità militare. Non è meno comica la seconda scena del medesimo atto di molt
ri delle situazioni appassionate e di una energica semplicità saranno meno accetti. I dialoghi di Alvante e Despina furono d
anza. Dovrebbero queste donne introdursi più a proposito, e comparire meno inaspettamente. Ma queste osservazioni non l’escl
tessa trattenendosi si palesa più sensibile alle disgrazie benchè non meno magnanima. Vigoroso e senza lirico belletto è il
drammatici e dello stile del Testi: Se l’autore avesse ornato un pò meno , e si fosse alquanto astenuto da certe figure sol
egina, si accoppiasse più energia e calore negli affetti, espressioni meno studiate in certi incontri, e più vivacità nella
e gravità dello stile del Caraccio tanto più degno di encomii quanto meno si attenderebbe da uno scrittore del XVII secolo.
farlo morire parla a Federigo. Il leggitore vi noterà il patetico non meno che la purezza e sobrietà dello stile. Mentre dun
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330
ato e coltissimo, fu egregio attore, egregio poeta estemporaneo e non meno egregio autore comico. Si diede giovinetto alle s
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 560-561
el Signori, o La Vendetta d’Apollo c Diana dell’Avelloni, per dir de’ meno peggio : nè anche mi par bene stabilito se il pub
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 855
fazione del suo Carnefice di sè stesso. Altro di lui non sappiamo : a meno che (le date concorderebber a un dipresso) in que
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 314-315
ma quelle stelle un sol momento, chè se son belle, erranti, ancor non meno belle tu le vedrai nel firmamento. Ma son Soli e
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446
alone, me vien da pianzer. Florindo. Caro signore, poteva ella far a meno di venirci a rattristare. Abbiamo bastantemente c
57 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
o infame, a rivolgere i loro tesori e la protezione loro ad altri usi meno disonoranti per la ragione, e meno perniciosi all
e la protezione loro ad altri usi meno disonoranti per la ragione, e meno perniciosi alla umana spezie. Farei arrossire i f
nel domicilio augusto della divinità un pregiudizio che non può far a meno , che non la offenda, e metterei loro sotto gli oc
to più di attenzione si mette nel far dei trilli e dei passaggi tanto meno rimane per accompagnarli coi segni confaccentisi;
bbe sulle passioni la stessa forza muovente che ha l’altra imitazione meno perfetta ma più abbellita di cui è capace la melo
prestar al filo dell’azione la dovuta attenzione. [25] Seconda. Molto meno nei recitativi obbligati, ove rappresentandosi la
cchio dello spettatore e l’astro luminoso del giorno. [28] Quinta. Né meno in quella spezie di affetti che ricavano il pregi
gli a raccoglierli, non potesse mai toccare la meta. [30] Settima. Né meno quando canta accompagnato in un duetto, in un tri
robusta facoltà pensatrice, chi comprende ad un tratto la finezza non meno che la moltiplicità delle relazioni fra gli ogget
a l’imitazione e l’oggetto imitato, il pensier musicale dell’aria non meno che la sua esecuzione restano applicabili a cento
e le relazioni sono più chiare, onde il gusto può aver un fondamento meno arbitrario. Della bellezza della Venere de’ Medic
ondamento meno arbitrario. Della bellezza della Venere de’ Medici non meno che della perfezione del Misantropo di Moliere io
n musicale, niuna cantilena è, non dirò dei Greci o dei Latini, ma né meno dei moderni da Guido Aretino fino al principio de
stampa orme profonde di distruzione sù tutta la natura, perdona molto meno ai suoni rapidi e fuggitivi, e il canto prodigios
antore che s’abbandona a se medesimo nell’atto di ripeterle non può a meno di non travvisarle a segno che più non si riconos
la bravura) non ho trovato neppur un solo, il cui canto non sia più o meno imbrattato dei vizi esposti nel presente capitolo
le grandezza la distanza fra gli attori e gli spettatori non poteva a meno di non essere considerabile, né si comprenderebbe
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 862
n ancor forse esperta per le parti serie, poteva benissimo recitar le meno importanti di serva. Ma ecco la lettera : Serenis
59 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85
i Redi, i Manfredi, gli Zanotti, Filosofi, e Matematici illustri non meno che delicati Poeti, che hanno dato saggio di Ment
ndividui di essa specie, si trovano assai differenti, e qual più qual meno forniti di sensibilità. Il Vecchio p. e. col nume
anguido è per lui Esiodo è Teocrito? de’ quali il primo fu di età non meno che di frase ed espressione, e di naturalezza e s
o, nell’Alessandro, negli Sciti? Intanto essi in tali favole sembrano meno eloquenti e meno appassionati, che non sono nel P
o, negli Sciti? Intanto essi in tali favole sembrano meno eloquenti e meno appassionati, che non sono nel Poliuto, nella Fed
60 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
goffo ed ignorante, ed il di lui zio che esercita l’avogheria, non è meno ridicolo. Ha costui due figliuole, la prima delle
lieti dì! te ne rammenti? Ti rammenti, Isabella ... Isa. Io vengo meno ... Gio: Quando di nostra sorte appien contenti
atelli e due cugine in continuo contrasto, danno acconcio risalto non meno alla moralità che al ridicolo. Nè due fratelli ve
tti della pessima educazione di Pepita, se la di lei Zia si mostrasse meno pungente in ogni incontro, e D. Eugenio innamorat
si mostrasse meno pungente in ogni incontro, e D. Eugenio innamorato meno nojoso, che ostenta sempre una morale avvelenata
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 978
alche parte di padre nobile, se (ci sia lecito di cosi esprimerci) se meno demarinasse. Il coturno poi non è assolutamente p
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
o pochi superstiti dispersi, affannosamente cercanti uno dopo l’altro meno ingrato cielo, restano ad attestare che la speran
63 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
eseguire il più difficile, sarà anche più atta a meglio esprimere il meno , e potrà farIo con quella facilità che aggiugne t
tà. Per cento rapsodisti di luoghi comuni, o d’infarcitori di ciò che meno conviene, ne riesce a gran fatica un solo che con
sa la musica nel primiero suo stato, con grandissima attenzione e non meno di diletto verrebbe da noi ascoltata l’opera dal
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 969-973
ittime trovandosi su coperta del legno sommerso furono tutte trovate, meno mia moglie e la mia povera Adelina. Il Maire conc
iana assisterono al funebre corteo. La mia riconoscenza non verrà mai meno per l’ottima cittadinanza di Bastia. Molti giorni
riste consolazione ! Tutti i miei cari riposavano in terra benedetta, meno mia moglie…… Eravamo ai primi di marzo. Mi alzai
65 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
la ricchezza appunto della nostra musica fosse quella che la rendesse meno patetica. Eppur questa si è la seconda cagione ch
ndono la nostra musica più brillante e più vaga, la rendono parimenti meno acconcia a destar le passioni. Questo, che a prim
ra solita di produrre, e divenuta più artifiziosa e più dotta divenne meno espressiva e patetica. Nella stessa guisa che all
lmente le favole greche. Ling-lun, Kovei e Pin-monkia avean fatto non meno d’Anfione e d’Orfeo rattenere i fiumi e camminare
indivisibile di tutta la natura. Lo ritrovava nel camminar lento non meno che nell’affrettato galoppar dei cavalli. Lo sent
gli antichi filosofi su questo punto è così decisiva che non si può a meno di non assentire qualora non si voglia cadere in
vengono loro comunicate, o che ponno comunicarsi dalla educazione non meno privata che pubblica. Qualora non per tanto si tr
are studio posto da loro nella formazion della poesia e del metro non meno che nella scelta e nel maneggio del ritmo s’argui
la sillaba “e”, non sa precisamente se alla prima corrispondano più o meno tempi che alla seconda, e alla terza. Si vede non
o potranno averla nei concerti puramente strumentali, cioè nel genere meno perfetto della musica, siccome quello cui manca i
principalmente in quei luoghi dove gli intervalli della voce essendo meno marcati, e conseguentemente più veloce la pronunz
ua compagna, dal che ne risultava la varietà prodigiosa dei ritmi non meno musici che poetici, onde lungamente abbiamo parla
ere che noi non abbiamo della musica fuorché la parte più materiale e meno importante, che non conosciamo lo spirito vivific
tante il rispetto dovuto alla regina, i cortigiani non poterono far a meno di non abbandonarsi alle più sonore risate. Il Me
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 850-853
1º e 3º ordine, più delle attuali lire 14, e negli altri due ordini, meno  ; ma se non si regalavano rimanevano vuoti. Le fa
ani e Visetti, primi attori. Tutti ammirati pel valore artistico, non meno che per la rettitudine della loro condotta nella
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 62-67
, giudicata dal Gabbrielli prima fra le prime donne, avrebbe avuto al meno al meno settant’anni. L'oroscopo rinvenuto nel
ata dal Gabbrielli prima fra le prime donne, avrebbe avuto al meno al meno settant’anni. L'oroscopo rinvenuto nella Bibli
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168
co, a colpirne i caratteri, a regolare la declamazione de' suoi versi meno pomposi, che ricchi di pensieri, ed indigesti all
e, e si abbandonava a conati troppo più violenti del bisognevole, era meno per mancanza d’intelligenza, e d’arte, che per la
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 914
ale vantaggioso, un lazzo spiritoso, e pronto, sono i capitali in lui meno stimabili. Il suo profondo intendere l’arte con c
70 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
dicano per lo più la sterilità del terreno. [2] Tuttavia non poteva a meno di non avvenire che fra le tante lascivie dell’ar
curiosità degli Italiani, i quali vi si portarono in folla spinti non meno dal desiderio d’imparare e di conversare cogli uo
a a Bologna, il Bassani a Ferrara, e lo Stradela a Genova celebre non meno per l’abilità sua che per i suoi amori e tragico
ri i legni, e più elastiche le corde, è la cagione altresì che pesino meno e che più acutamente risuonino. Al che aggiugnend
rsi se la musica strumentale, la quale non è che una imitazione più o meno vaga e generica della musica vocale, ne prende an
rimenti divenne Galuppi, chiamato altrimenti il Buranello celebre non meno per questo merito che per lo studio posto nella e
ro Scarlatti, e di Niccolò Porpora, dai quali uomini valentissimi non meno nella pratica dell’arte loro che nel metodo d’ins
ermetta aggiungere una terza, di cui farò in particolar modo menzione meno pel merito del suo canto che per un altro più ins
operoso, le difficili puditezze, e la romorosa armonia spiccaron non meno nelle composizioni dei secondi. Che se alcuno ste
71 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
l conseguenza ne scende: Che l’antico Canto degli Episodj, per essere meno figurato di quello de’ Cori, non era Canto. E qua
ifferente un Uomo e un Fanciullino, perchè disuguali di statura? Sarà meno Voce umana il Tenore del Basso per la diversità d
curio p. e. è 2460. miglie, e quello di Giove di 81155. sarà il primo meno dell’altro del genere de’ Pianeti, o corpi errant
antori nel bene esprimere, e la loro soave dolcissima melodia, quando meno dovrebbe aver luogo nel Dramma, sieno difetti del
dosso. Sappiate, che di tutte le accennate Supposizioni il Canto è il meno inverisimile, il meno ripugnante alla umana natur
i tutte le accennate Supposizioni il Canto è il meno inverisimile, il meno ripugnante alla umana natura. Sovvenitevi, che il
oggetta a qualche inconveniente indispensabile. Voi troverete, quando meno il pensavate, la necessità della tacita convensio
alcuna, che disturbi il suo piacere. Lo stesso avviene nell’altra non meno preziosa Pittura del medesimo sommo Pittore, il q
e inarrivabili del Pittore di Urbino ne aggiungo un’ altra di uno non meno divino Artefice, cioè del fonte della Grazia pitt
72 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
di esprimere la differenza delle vocali in lunghe, e brevi. [9] Nulla meno crudele era il governo che si faceva con quel sis
i trasferì alla casa di Jacopo Corsi altro gentiluomo fiorentino, non meno fautore delle belle arti, né meno intelligente ne
si altro gentiluomo fiorentino, non meno fautore delle belle arti, né meno intelligente nella musica massimamente teorica. H
di Francia Arrigo Quarto; la scelta udienza, di cui fu decorata non meno di tanti principi e signori nazionali e francesi
misura de’ quali conobbero che dovea farsi movere il basso or più or meno secondo che richiedeva la lor lentezza o velocità
so                   Di Paradiso.» i quali sono un’aria perfetta non meno in musica che in poesia. Le ragioni sono perché v
llor m’avvidi,         Che serpe Amor non é.» [27] Più grossolano e meno scusabile è lo sbaglio del Crescimbeni, il quale
oeta è rimasto invaghito della bellezza di codesta scena, non resterà meno meravigliato un musico della singolar armonia che
73 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
pubblicamente stabilita dalla religione e dalla storia, non può far a meno che non degeneri in assurdità, perocché l’immagin
enne un mostro. [8] Intanto la poesia era quella parte del dramma cui meno si badava dai compositori. Regolarità, sentimenti
[16] Minore fu il contagio nelle opere buffe sì perché avendo in esse meno luogo il maraviglioso più ne rimaneva pei caratte
a il romore materiale degli oggetti compresi nelle parole. Non si può meno di non ridere nel vedere nella musica fatta dal M
carico Di guidaleschi a ugni otta mi rammarico.» [19] Come non può a meno di non recar meraviglia la pena che si prese il P
enza; l’ascendente che prendono esse sugli animi dello spettatore non meno contrario al fine del teatro, che pericoloso al b
a nazione al paro de’ più gran filosofi: né la Francia per esempio va meno superba per aver prodotto Corneille, o Moliere di
74 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
e di eccitare il pianto, ed esclude ogni riso: la commedia ride più e meno e in diversi modi, e non esclude certo pianto. Se
medesimo gusto alieno dal vero comico, ma più languido ed a parer mio meno pregevole per aver l’ autore in tal favola voluto
la quale soffriranno di veder quì tradotta certi meschini ingegni non meno di Valerio ridicoli, i quali volendo passar per u
malvagità caricarsi la tinta dando a Cleone un poco più di ridicolo e meno di politezza e d’ingegno (Nota VIII). Si è detto
8 e morto nel 1765 autore di romanzi e di commedie pare che riuscisse meno de’ contemporanei, benchè fuvvi in Alemagna chi t
ini. Si accenna in questa favoletta che il modo di rendere gli uomini meno colpevoli non è già la sterile uguaglianza de’ be
ogo stesso, le parole profferite con vivacità conveniente giungeranno meno sonore dal fondo della scena, e più spiccate a mi
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 213-214
eatrino improvvisato, posto in un solaio ; passò poi in altra società meno peggio, sostenendo le parti di primo attor giovin
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 568-569
o l’inviluppo di questa tragedia, la di cui catastrofe, terribile non meno che esemplare degna la rende di tenere un posto d
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 987
na di Francia al Duca di Mantova ! Florinda e Flavia apparivan sempre meno accostabili, e più per cagion di questa che di qu
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406
ssione, e di movimento, formavano in lei un insieme, che non poteva a meno di allettare gli spettatori. E più oltre : Il
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 754-756
pposito ad ogni produzione, incominciando dalla parrucca alle scarpe, meno , s’intende, l’abito borghese, che, per questo non
iuseppe De Marini. E in una nota, dopo di aver invocata da Milano al meno una pietra che ricordi il nome del grande artista
80 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
a;         L’onda, che mormora         Tra sponda e sponda,         È meno istabile         Del vostro cor.» [10] Ma come v
eguentemente troppo contrario alla illusione. Lo spettatore non può a meno di non riconoscere l’inganno, sentendo il cantant
ità cui il famoso Boscovich applicò sì felicemente alla fisica, è non meno riferibile alle produzioni dell’arte che a quelle
rendere le battaglie e i trionfi. La dolcezza dei primi non può far a meno che non nuoca (come avviene sovente) alla fierezz
rpa. [20] Tutti gli strumenti che si percuotono coll’arco hanno più o meno la stessa proprietà derivante dalla diversa giaci
ad esprimere la tranquillità e la placidezza? Soprattutto non posso a meno di non isdegnarmi colle moderne orchestre qualora
le parole, essendo certissimo che gli episodi fuori di luogo non sono meno ridicoli nella musica di quello che lo siano nell
o senza discernimento in ogni circostanza è secondo il mio avviso non meno contrario al buon senso che all’ottimo gusto, poi
sì all’oscuro la maggior parte dei moderni maestri che niuno si trova meno in istato di soddisfare alla difficoltà che ponno
rid; se quelli che s’adoperano comunemente nelle scuole di musica non meno che nelle altre scuole che formano la nostra educ
o nell’imitare il suo maestro divenne eccellente nella esecuzione non meno che nella patetica e dolce gravità de’ suoi adagi
usto ha meritamente riscossi gli applausi dei più rinomati teatri. Né meno celebri sono presso agli amatori della scienza ar
erfezione d’ogni arte imitativa consiste nella rappresentazione più o meno abbellita della natura, e nell’esprimere l’oggett
l vantaggio di far pensare a quello di eccitar il riso avesse parlato meno alla immaginazione, e più allo spirito de’ suoi l
81 (1715) Della tragedia antica e moderna
ormirono alcuni più lungamente perché a misura che il farmaco è più o meno possente, lavora in più breve o in più lungo temp
. Aristotile, questo è un episodio che ha che fare con la materia non meno di quel delle navi che tu tanto lodi per la conne
saranno sempre sul modello del primo che fu generato, saranno perciò meno uomini di quel primo? [1.87ED] Non certamente. [1
rendiamo degli sbagli e che piccoli affari abbiam per le mani e siamo meno osservatori e meno osservati, avvengono cose che
li e che piccoli affari abbiam per le mani e siamo meno osservatori e meno osservati, avvengono cose che quando ci avvengono
caderacci ordinatamente in acconcio, e moveremo alcune quistioni non meno importanti che nuove, per non essere state da te
è poi signoreggiato alle spalle da una catena deliziosa di colli, non meno lieti per gli ameni giardini che per le vaghe per
a tragedia è un’azione dentro il periodo di un giorno, poco più, poco meno ». [2.13ED] In fatto i miei Greci in questa parte
o sono stati. [2.16ED] Di più, Ercole fa un sacrificio in Eubea a cui meno d’un giorno non si può dare. [2.17ED] Aggiungi ch
esentato in tempo che l’azione possa terminarsi in poco più o in poco meno di un giorno. — [2.21ED] — Ah, se tu non sei Ari
più se le moltiplica questo bisogno, tanto più si rende imperfetta e meno meravigliosa, lo che non avverrebbe, se in quel l
a tragedia ha bisogno d’esterni aiuti, per esser rappresentata, tanto meno sussisterà per sé stessa, tanto più recederà da q
no dall’altro non si distingua. [2.35ED] Certo è che cotesta possanza meno nell’uniformità che nella diversità comparirebbe
e sparir l’unità rigorosa di luogo in ciò che si vede. [2.52ED] Tanto meno la ritroverai in quello che non si vede, perché l
gli occhi con la mutazion della scena. [2.55ED] Tu mi dici che tanto meno la tragedia è perfetta quanto più d’aiuti esterni
osi, le moltiplica ancor la bellezza. [2.60ED] L’immaginazione fatica meno e la vista resta più ricreata da quella varia app
gli occhi con maggior forza di colorito le figure più importanti e le meno accennano e digradano e sfumano in lontananza. [2
né pur lo vidi in Tolone e, se lo avessi ancora veduto, non avrei né meno avuto agio d’intrattenerlo, essendo io troppo all
la notte per trovarmi colà sul nascer del Sole ed il mio gobbo fu non meno ratto di me ad arrampicarsi per lo scosceso della
del Racine, ti sarai sentito muovere a tenerezza dall’espressioni non meno grandi che amorose de’ loro attori: sono iti ques
or lume, che non è sì violento ne’ suoi principi, onde più abbaglia e meno tormenta, anzi pare che diletti; quindi è che ne’
te e più di te. [3.74ED] Tu pure mi hai morsicato e per questo ti son meno amico? Non ti costringo già ad odiare la verità p
, che ha visto il teatro greco ed il teatro latino folti di donne non meno di quello che sien oggi il franzese, l’italiano,
a nell’asserire, e che io già sono impostore. [3.97ED] Credilo per lo meno al Bulingero, che scrive: «Athenis mulieres, et h
trarsi solamente in circostanze di tutto fasto, poco a’ lor sudditi e meno agli stranieri, ma tu mirerai il re di Francia da
proporzionato equilibrio le amiche e le nemiche potenze. [3.120ED] Ma meno terribile è il giogo del sacerdozio e però ancora
ento gli eserciti e, dopo trenta sconfitte, sostituirne de’ nuovi non meno formidabili e numerosi. [4.8ED] Confesso che ques
piè di se stessa e per qualche giorno poco mi ricordai d’Aristotile e meno della tragedia, e, come un assetato che vorrebbe,
no non potea contrassegnarci la brevità e la lunghezza, a bastanza il meno o più dimorare sovra la sillaba pronunciata ce ne
come hai tu fatto, intrecciandole alla maniera delle corone, rendeva meno armonioso e raccolto il componimento; lo che per
seggero momento dell’ascoltarla, egli è d’uopo che le rime si faccian meno aspettare, e in conseguenza mi piace di udirle co
a qual la natura di cotesta lingua, anzi quella di tutte le lingue, è meno inclinata; e però la rima è a voi più naturale de
D] Ma perché nelle altre gravissime parti della tragedia chi più, chi meno , si son segnalati, a misura del merito loro han c
on mescolato della maniera ch’è nota a tutti gl’ingegni, perché nulla meno ha costui che il vantato buon raziocinio, come nu
erché nulla meno ha costui che il vantato buon raziocinio, come nulla meno che la sostanza dell’onore, han coloro che la par
nti, la quale dalla nostra lingua si vuole più disinvolta e spedita o meno lontana dalla costruzion naturale, come pur sin d
a e così parlerà sempre di ciò che appena sa con quelli che o nulla o meno ne sanno; e cosi pianta in altri un concetto di p
perché sia capace di risoluti e temerari pensieri, ricercandosi nulla meno in chi pretende mascherare di verità la menzogna.
e piaggiarmi, sapendosi troppo che il giureconsulto sopracitato non è meno alieno dalle mie sentenze nella filosofia di quel
iò che letto nauserebbe, ho veduto gustarsi, gradirsi, acclamarsi non meno dall’uditorio che da’ cantori e spiccar di manier
usica di spaziarvisi a suo talento e di sfogar la sua idea che quanto meno è storpiata dall’angustia de’ sentimenti tanto es
ne, e così tanto fisica quanto moralmente è utile alla repubblica non meno della satirica, della commedia e della tragedia.
iore quanto che i sonatori fanno co’ vari loro strumenti sinfonie non meno fra sé diverse di quello siano uniformi le poc’an
veri poeti, ma non saprei come dirli certi che, siano più degli uni e meno degli altri, s’invitino a servire al bisogno del
e siane esempio il vostro famoso contralto cognominato Pistocco, non meno celebre per aver raffinato l’esercizio del canto
ti e sonori, e caverebbe dalle bocche e dalle borse degli uditori non meno i ‘viva’ che la moneta. [5.82ED] Ma perché purtr
ndono nella guardaroba degl’impresari, che voi chiamate vestiario, se meno che personaggi di regi o di semidei imitasse, ved
servire di versi accetti i melodrammi venali. [5.90ED] Qualcheduno di meno ne avrà chi compone in servigio di qualche princi
risposi — egli è più faticoso il far male che bene. [5.200ED] Si suda meno a comporre una buona che una cattiva tragedia, gi
teri la rendono perpetua agli occhi ed alle menti degli uomini, e non meno de’ più insigni poeti e filosofi meritan fama que
il lor merito con quello de’ filosofi e de’ poeti, de’ quali non sono meno utili alla repubblica. [5.239ED] I primi insegnan
i questa nel teatro franzese veduto avrai maraviglie e maraviglie non meno nella parlante che nella muta. [6.71ED] Voi Itali
ED] Per Dio che i Franzesi non possono tacciarti di adulatore!, ma né meno ameresti che ti tacciassero di satirico, e però e
za e da’ lumi, par sin che superi il vero; e benché più di noi Greci, meno certo di voi moderni Italiani han saputo in quest
annotés par G. Couton, Paris, Gallimard, 1987, pp. 174-190; Poiché… meno : Aristotele, Poet., V, 1449b12-13. [commento_2.1
di La Roche – Abate di Pellegrin/J.-F. Salomon, cui forse allude M.; meno probabile un’allusione all’omonima opera di Thoma
nto_5.8ED]-[5.23ED] Ma si confronti questa descrizione con quella ben meno lusinghiera del Vero Parigino italiano, pp. 326-3
82 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
con mal consiglio dal padre del teatro francese, quanto di quello non meno eterogeneo della galanteria di Filottete che con
nell’ammazzamento del re di Tebe. Dividendo poi la riconoscenza rende meno maravigliosa la rivoluzione, ed incorre nel difet
on un forte colorito tutto suo. Lontano dalla grandezza del primo non meno che dalla delicatezza ed eleganza armoniosa del s
el teatro spagnuolo e dell’inglese, mi sembra nella tragedia francese meno artificiosa38 dell’ombra di Dario ne’ Persi di Es
le altre costituiscono a’ nostri sguardi una terza classe di tragedie meno perfette e vigorose, sebbene vi si veggano varj t
alabar, Guglielmo Tell, Artaserse, Ipermestra e Barnevel tragedie non meno dure e secche di quello che fu la Pucelle di Chap
Pavin ed altri obbliati dalla nazione stessa. Qualche favola tragica meno negletta han no pubblicato mad. du Bocage, la Pla
ava tali bassezze a’ personaggi che voleva dipingere come eroi. Non è meno inconsideratamente delineato il carattere del Duc
rava, di che non dovè egli dubitar vivendo! Du-Bos che ignorava molto meno di lui della storia, narrò ciò che si trova dagli
teresse, che nella Merope di Jean la Chapelle recitata nel 1683 e non meno deturpata dall’amore. La Chapelle fece anche una
lui agli occhi dello spettatore e servire all’oggetto tragico. Molto meno convenghiamo col sig. Andres che vorrebbe banditi
83 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236
che quello della Cruz più difettoso dell’altro, e posto in una strada meno ampia, fu il primo a costruirsi. Entrambi sono un
r gli palchetti che hanno. La figura di quello del Principe si scosta meno dall’ellittica; dell’altro è mistilinea, congiung
ocacion, o falta de instruccion del Signorelli. Aggiugne che anche i meno affezionati alle commedie saben (sanno) ciò che i
tore tralasciate. Or qual prò da simile infruttuosa reimpressione non meno all’istruzione della gioventù spagnuola che al di
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 558-559
a settimana. Si cercò di coprire, se non degnamente, mediocremente al meno il posto lasciato vuoto dal geniale artista. Inva
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937
o il star seco senza notabil danno è impossibile ; vi sia pure per me meno conscienza e guadagno migliore. » Fortunati Gio
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687
volta in Milano nell’anno 1732. Molte opere scrisse il Vitali più o meno scientifiche, tra cui la Lettera scritta ad un Ca
87 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11
maestre del rimanente del genere umano. E un’ altra vanità forse non meno generale conduce i dotti ad attribuire alla propr
acquista la conoscenza de’ segni distintivi delle cose. Queste più o meno remotamente hanno un rapporto proporzionato alla
88 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9
maestre del rimanente del genere umano. E un’ altra vanità forse non meno generale conduce i dotti ad attribuire alla propr
acquista la conoscenza de’ segni distintivi delle cose. Queste più o meno remotamente hanno un rapporto proporzionato alla
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Adi 21 8bre 1678 » pp. 220-224
ico egregio per le parti d’ innamorato, sotto nome di Florindo, e non meno egregio istoriografo della sua patria. L'opera :
o con promesse di Regalarlo bene, propone a quel Duca non gli si dien meno di 25 dopie, essendo questo un huomo che à testa.
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
tone poichè si è ferito conserva morendo la sua grandezza d’animo non meno che la tenerezza verso gli amici, pe i quali egli
. Deschamps una tragedia di Catone più regolata nell’economia, ma non meno carica di parti accessorie che sopraffanno l’azio
buone tragedie, l’Agis e Douglas, le quali da’ suoi compatriotti non meno che dagli esteri che le conoscono, vennero concor
in grandi o picciole famiglie sono tratti ad imitar per diletto più o meno imperfettamente le azioni umane a seconda del gra
ssassina un suo zio e benefattore, ed è impiccato. Questo argomento è meno orribile del precedente. La gioventù ed una passi
si rappresentò con insolito esempio or cinquanta, or quaranta, e non meno di trenta volte di seguito. L’attrice che rappres
Inglesi. Il dottor Swift intimo amico di Gay nel suo Gazzettiere non meno che il Pope nella Dunciade, e che il Warburton ne
mbra che di tutti gli spettacoli scenici l’opera italiana sia colà la meno frequentata. Si spende nelle voci prodigamente, e
VI. Teatri materiali. I Teatri di Londra non son certamente i meno pregevoli dell’Europa. Quello dell’Opera, Drury-L
91 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130
to di Annibale che ama ed abbandona con pari facilità militare. Non è meno comica la seconda scena del medesimo atto di molt
ri delle situazioni appassionate e di una energica semplicità saranno meno accetti. I dialoghi d’Alvante e di Despina furono
anza. Dovrebbero queste donne introdursi più a proposito, e comparire meno inaspettatamente. Ma queste osservazioni non l’es
tessa trattenendosi si palesa più sensibile alle disgrazie benchè non meno magnanima. Vigoroso e senza lirico belletto è il
i e dello stile Pier Jacopo Martelli: Se l’autore avesse ornato un pò meno , e si fosse alquanto astenuto da certe figure sol
egina, si accoppiasse più energia e calore negli affetti, espressioni meno studiate in certi incontri, e più vivacità nella
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281
desto, potè di punto in bianco acquistarsi la benevolenza de’pubblici meno indulgenti, come quello del Teatro Manzoni di Mil
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 296
va la rivolta in Compagnia, e si doveva ricorrere ad espedienti più o meno decorosi per recitare, e per togliersi la fame. L
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 152-154
Fra' magnanimi Eroi fruir quel bene, Premio della virtù, che non vien meno  : Poggiar di gloria all’ultimo confine, Opre son
95 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
eddure d’Arlecchino e Brighella”. Or quale de’ due mostra più senno e meno parzialità? Voi, o quest’Autore in queste due ass
dete voi che queste insipide sciocchezze de’ Graziosi Spagnuoli siano meno sconcie delle Arlecchinate? Credete che chiamare
Commedia Arlecchino o Traccagnino, Calabaza o Camueso ne renda più o meno nobile il carattere? Nè le buffonate del primo, n
. Or che vi pare, Signor D. Saverio di questa vostra gentil Dama poco meno che veneranda Matrona? E’ divenuta più onesta can
F. Juan de la Concepcion approvando la dissertazione del Nasarre, non meno fondatamente diceva: “Sosterrò sempre che le Comm
America, e poi torna in Ispagna? Io non so, se le bugie scritte siano meno bugie delle profferite colla bocca. So però, che
96 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
e ne trovo di molti. E forse tante Dame, ed altre Donne di una classe meno elevata ancora dotate di gusto, e di natural razi
elizia de’ dotti? non sono prezioso ornamento de’ loro Gabinetti, non meno che delle più scelte Biblioteche? Non forma Metas
la sua feracità, e colla ricchezza della sua fantasia avrebbe scritto meno , e riscosso maggiore, e più giusto, e più suffist
ista, che fossero rappresentazioni teatrali strepitose desiderate non meno dalla Plebe, che da’ Cavalieri Romani in vece de’
issimi Drammatici, i quali, aspirando ad avvicinarsi agli Antichi non meno che a’ Francesi, diedero alle Scene Italiche un g
io, o Castello, o al più in alcuna Città del terzo, e quarto ordine i meno abili e i più poveri Commedianti vanno recitando
97 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
La turgidezza, u frizzi e le metafore stravanganti di Lohenstein, non meno che le bassezze di Cristiano Weisse, andavano sin
a, le bellezze proprie de’ caratteri e de’ costumi delle nazioni sono meno universali di quelle che si traggono dalla natura
a a coloro che amano l’urbanità al pari delle lettere, è che egli non meno del francese Belloy attribuisce i più infami trad
schiarati. Il Tesoro più della precedente sembra propria della scena, meno della prima prolissa, ed in generale più comica e
98 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
La turgidezza, i frizzi e le metafore stravaganti di Lohenstein, non meno che le bassezze di Cristiano Weisse, andavano sin
a) le bellezze proprie de’ caratteri e de’ costumi delle nazioni sono meno universali di quelle che si traggono dalla natura
a a coloro che amano l’urbanità al pari delle lettere, è che egli non meno del francese Belloy attribuisce i più infami trad
e sembra più interessante, più della precedente propria per la scena, meno della prima prolissa, e in generale più comica. S
99 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
e dalla natura non pensavano a coltivar le arti più gentili, e molto meno la musica. [2] Toccò in sorte agli stranieri il d
ti che e musicali, e vantandosi ciascuna di superar il suo rivale non meno nella gentilezza e lealtà dell’amore, che nella p
occhi loro il sentimento della propria dipendenza, non poteano far a meno di non compiacersi del volontario tributo che pag
a Cappella Pontificia45. I vantaggi che recarono essi alla musica non meno pratica che teorica sono tanto riguardevoli, che
uolo, poich’egli ne fu l’inventore. Siffatta scoperta sconosciuta non meno al pubblico che al citato scrittore che ne ha ric
samente la musica, noi non sapremmo se non istupire di tal negligenza meno scusabile trattandosi d’un’arte onde gl’Italiani
elle Arti, che divenne allora la maraviglia d’Europa, e che servì non meno di stimolo che di modello a quante feste se ne fe
do quelle circostanze soltanto che possano giovare all’istruzione non meno che al divertimento dei lettori. [34] In mezzo ad
sposo. [35] La seconda parte della festa conteneva uno spettacolo non meno singolare. Da una banda comparve l’Iride sovra un
diverso carattere. [36] Cominciò allora un’altra spezie di dramma non meno ingegnoso. Orfeo di bel nuovo si fece avanti mena
ntica o moderna, asiatica, africana, americana, o europea, dove più o meno non trovinsi gli accenti di rinforzo, e il numero
ttile osservazione d’un piccolo sbaglio su qualche lustro di più o di meno . III. «Non avrebbe chiamata la provenzale poesia
ta i versi, e poi dimanda «dove trovarli»? L’interrogazione non può a meno di non sorprendere. VIII. «Dove trovar notizie de
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
eresse, che nella Merope di Jean la Chapelle recitata nel 1683, e non meno deturpato da un amore non tragico. La Chapelle co
con mal consiglio dal padre del teatro francese, quanto di quello non meno eterogeneo della galanteria di Filottete che con
nell’ammazzamento del re di Tebe. Dividendo poi la riconoscenza rende meno meravigliosa la rivoluzione, ed incorre nel difet
on un forte colorito tutto suo. Lontano dalla grandezza del primo non meno che dalla delicatezza ed eleganza armoniosa del s
el teatro spagnuolo e dell’inglese, mi sembra nella tragedia francese meno artificiosaa dell’ombra di Dario ne’ Persi di Esc
le altre costituiscono a’ nostri sguardi una terza classe di tragedie meno perfette e vigorose, sebbene vi si veggano varii
labar, Guglielmo Tell, Artaserse, Ipermestra e Barnevel, tragedie non meno dure e secche di quello che fu la Pucelle di Chap
si somiglianti obbliati dalla propria nazione. Qualche favola tragica meno negletta pubblicarono Madamigella Du Bocage, Ma P
tificarne la verisìmiglianza non mancano esempi nella storia, e molto meno dee contrastarsi al poeta la facoltà di fingerne,
ava tali bassezze a’ personaggi che voleva dipingere come eroi. Non è meno inconsideratamente delineato il carattere del Duc
rava, di che non dovè egli dubitar vivendo? Du-Bos che ignorava molto meno di lui della storia, narrò ciò che si trova dagli
al Racine che lo precedette in trattar lo stesso argomento, ed ancor meno a Vittorio Alfieri. Il sig. Arnault per quanto a
, che quando anche potesse discolparsi de’ suoi progetti, non sarebbe meno reo di aver contravvenuto alla legge. Egli vota d
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