e riso esser cagione Melpomene e Talia potrebber mai, S’ella cinto al
lor
piè coturno e socco Non le adducesse di vivente v
nta A dipinger Natura ebber parola, Ricusava Natura e voce ed atti Di
lor
parola animatori. Ad altri, Compartendo i suoi do
te Nell’aspetto e nel suon de la favella Le sembianze de l’alma ; e a
lor
commise Crescer, non che mostrar, l’alta virtude
e scema spesso, Benchè a men costo aperta e men capace, Vider l’arena
lor
Vestri e Taddei. Nè men sete di canto ebber da po
a possa del valor canoro Piacque sempre spiegar ! chè dispettando Del
lor
campo di gloria il breve cerchio, O repugnando a
ogo ai Comici ; e con parte de' regali presentati a lui sovvenne alla
lor
poca provvisione. Il tempo con l’asprezza e il ma
ggiare a tutti. I Comici offerirono un poco di ricreazione al Prelato
lor
benefattore ; egli si compiacque d’accettarla : i
ngua, a bene articolare, a farsi intendere e a non iscambiare, come è
lor
vezzo, un vocabolo con l’altro. [3.2] Niente vi
io di quella loro comune pratica di mangiarsi le finali, e nel tenero
lor
palato dimezzar le parole. Tanto che se uno non h
lle o di Ciro, che sono da essi rappresentati sulle scene, fanno ogni
lor
potere di trarla d’inganno e di certificarla, com
ra non osservano termine alcuno che convenga, E libito fan licito in
lor
legge. [3.6] «Tristo a me, io t’ho insegnato a
late fioriscono, infrascano, disfigurano ogni cosa: mettono quasi una
lor
maschera sul viso della composizione, e arrivano
uisa che le donne in Francia, con quel loro rossetto e con que’ tanti
lor
nei, paiono tutte di una istessa famiglia. [3.7]
i momentaneamente dall’arte e restituitosi in patria, si aggregò alla
lor
compagnia, recitando nell’Eteocle e Polinice di A
rima donna, resuscitando le commedie di Goldoni, e facendone base del
lor
repertorio. Il 1822 li troviamo applauditissimi a
. Quindi pon dell’oblìo squarciar il velo l’alme, e membrando il nido
lor
primiero per voi Vincenza al Ciel spiegar le penn
ler non goda Vederli vnqua disciolti, Nè mai Discordia, o lite, De le
lor
dolci vite Turbi il tranquillo ; o'l bel seren de
llo ; o'l bel seren de i volti ; Ma amor e pace scorte Sian del vital
lor
corso in fin a morte.
ende, e con vergogna e orrore de' perfidi German trionfa, e gode aver
lor
forze indebolite e dome. Andò poi a recitar nell
issima attrice, e più nota col nome di Flaminia ; e li vediamo con la
lor
Compagnia al Vecchio Teatro Comunale di Modena in
Servetta Orsola Astori di Venezia Cantatrice o Chanteuse Fu
lor
concesso il titolo di Comici di S. A. R. il Signo
iglia dei Costantini, per la quale, tutti sanno che i Comici italiani
lor
predecessori, vennero in disgrazia della Corte. 3
i, vennero in disgrazia della Corte. 3° Essi domandano umilmente sien
lor
concesse le danze e la musica negl’intermezzi, co
Nato il 1773 a Venezia da poveri parenti, si diede all’arte, dopo la
lor
morte, riuscendo in breve, artista di grido per l
rtorio de' più svariati ricco di drammi, farse, pastorali, ecc. Ma la
lor
signoria durò ben poco. La fine e pur frivola soc
he sia oggidì, guidata dal Capitano Rinoceronte e Frittellino, con le
lor
donne meravigliose, la Flavia, la Flaminia e la R
rle. Le signore, senza le quali tutto langue, contente di piacere nel
lor
linguaggio naturale, nè parlano il nostro, nè lo
re in questo del non men glorioso Petito (V.). I fratelli Parfait nel
lor
Dizionario de' Teatri gli dedican parole di molta
arti ; siano instrutti del soggetto di essa, o almeno di quello che a
lor
tocca. imprimendo a tutti nella mente, la qualita
, hor con timidezza, et hor con ardire esplicate ; facendo i punti al
lor
loco, sempre imitando Et osseruando il naturale,
mile al repetere che fanno nelle scole i fanciulli, quando dinanzi al
lor
pedagogo rendono di stomana. fuggir dico quel suo
abito sontuoso [et massimamente a questi tempi, che sono le pompe nel
lor
sommo grado, e sopra tutte le cose, i tempi, e i
riscente giacchetto ; accrescendo poi tanto di nobile al uestire de i
lor
patroni, che comportasse la leggiadria de gl’ hab
uestir uno auaro, o un uillauo ancora, di certi habiti che hanno nel
lor
grado del sontuoso, ne però si esce dal naturale.
i sforzo, si ne i colori, come nelle foggie de gl’ habiti ; farli tra
lor
differentissimi uno con la cappa, l’ altro co’ l
do con che si uestono queste cose pastorali, et come si fabbricano le
lor
scene, ch’ io non sò d’ hauerne mai ueduta rappre
imento, che si è detto anco conuenire nelle comedie ; cioè, farli tra
lor
piu differenti che si può, Et quanto al generale
oè, farli tra lor piu differenti che si può, Et quanto al generale il
lor
uestir sara questo. Coprir le gambe et le braccia
ello, che a me pare a questi poemi conuenirsi, dico che si come nella
lor
testura, le se ricerca il uerso ; cosi bisogna ch
personaggi, et uedere, se sono tutti prouisti di quelle cose, che fa
lor
bisogno, nel modo che in una lista [come quella c
onde hanno ad uscire, et a qual desinenza, co ’l principio anco de le
lor
parole ; accio che con questa norma, possi chi n’
a, possi chi n’ haurà cura, porre tutti i recitanti sempre a tempo al
lor
loco. Et spinger fuori ogn’ un d’ essi, alla sua
ile dalle prospettiue della scena, poi che accostandolisi perdono del
lor
naturale, et il molto discostarsene par però poco
tatori [contrario allo che ha da fare il recitante] et mostrarsi come
lor
citta dino : dandoli notitia della citta che rapp
ghi soggetti] diremo dimane qual sorte d’intermedij son giudicati piu
lor
conuenirsi, Et insieme anco parlaremo de gl’ inte
attori, o almen pochi ed ignoranti, privi affatto degli autori che i
lor
parti dieno e tanti, come mai darvi piacere nel d
i e la madre (il padre era già morto) senza aver riguardo alcuno alla
lor
povertà, vantandone autorità da Sua Altezza. Senz
io di pronunzia, in che cadono molti attori ed attrici, e di che poco
lor
cale.
fu arrestato da quattro uomini mascherati, che, puntatigli al petto i
lor
pugnali, lo minacciaron di morte, se avesse osato
adori e Ceresa. Due giovani forze possenti, le più possenti forse del
lor
tempo, grandi nell’interpretazione di medesimi ti
ialmente il Colomberti e l’ Aliprandi, i quali lasciarono scritto ne'
lor
ricordi che egli era fortissimo attore in ogni ge
i, fiancheggiò sempre col maggior decoro le prime attrici, che per la
lor
giovinezza e la loro figura (chè un tempo si bada
come – impensierito da’ reclami dei padri di famiglia che vedevano i
lor
figliuoli impegolati fra le attrici – il severo T
chè gli ottenga raccomandazioni per Roma, ove i comici di Silvio, con
lor
mene, gli farebber guerra. Il dì seguente rinnova
nalismo dell’antica scuola, cedè il campo alle dizioni incolori nella
lor
naturalezza, alle movenze studiate nella lor tras
e dizioni incolori nella lor naturalezza, alle movenze studiate nella
lor
trascuratezza, a tutto insomma il grande convenzi
ltimi tempi della Ceccherini, le quali non son meno incantevoli nella
lor
poetica tristezza (XVII-517) : L’ultima caratter
ci, da cui furono tratte, e ogni cosa di seguito e diligentemente tra
lor
confronti, cominciano le Latine pur troppo a cade
ti sono impazienti d’indugio, mandando fuori troppo frettolosamente i
lor
parti, ne’ quali più ingegno che studio si scorge
o; e tutti ce tamente non avrebbono scrupoleggiato di accertare sulla
lor
fede d’aver letto eziandio le commedie di Eupolid
s’entrare : e così gli altri ancora e fuori e drento facevan gli atti
lor
si gentilmente, ch’ ognun restava al fin lieto e
terne note, Ricerca in tuon d’Amor corde amorose. Non van sciolti fra
lor
Musica e Amore : E mentre intuona l’un, l’altro g
andissima diuotione se sono in Compagnia si ò nò acciò poseno fare el
lor
uiagio per le lor case caso che fuseno esclusi ;
e se sono in Compagnia si ò nò acciò poseno fare el lor uiagio per le
lor
case caso che fuseno esclusi ; di questo io ne su
ù che non tirera ne quarto ne nulla, e pure tanti altri Comici ano le
lor
Gionte et sono soli, et io con Colombina non li p
accrescimento, ma particolarmente la nostra città, ove sperano di far
lor
comedie, sentirà grandissimo gusto, essendo Aurel
cio alla porta dell’Hôtel de Bourgogne delle arie che si cantavan sul
lor
teatro, composte dal musicista Gillier : arie, ch
egrina e geniale delle quattro maschere italiane, che lo ajutavan co'
lor
lazzi nello smercio de'suoi specifici. Alle masch
i tutti sperimento : e tutti trovi degni di premio all’oprar loro ; e
lor
darà centuplicati i frutti dall’arche d’oro. E p
no uniti alle opere serie e che soppressero per sostituire i balli in
lor
vece (Ivi, XXXV). » — « Non sapea di musica ; ma
o a gara tra fronda e fronda gli augelletti, e tutte fan eco al canto
lor
l’aure soavi. Libertà, libertà ; di questa in fin
sarebbe stata sfornita d’vnguento di biacca, e difensiuo. Era nata la
lor
discordia, perche ciascuno di essi pretendeua d’e
he tutti in truppa, come tanti Zingari, cominciarono a voler dirmi le
lor
ragioni. Piano (dico io) ; non tanta furia ; ness
odia, a Gentil’ huomini, e virtuosi dirò che si sono troppo auari de’
lor
beni, e fauori, pur cauandolo dalla voce istessa
i, e raggiri, facendole tradurre e rassettare al loro dono. Altre sul
lor
modello ne composero gl’italiani in quel periodo
regno, pure fassene qui menzione, perché parecchi membri di essa col
lor
capo vissero nel XVII, e furono aggregati nell’Ac
herini n’era incantata ; ma gli spettacoli a Venezia avvicinavansi al
lor
fine. La Compagnia doveva andare a Genova per pas
tori dall’indole più svariata, non posson dare, divenendo autori alla
lor
volta, che raffazzonamenti di commedie o scene al
o, dacchè i cantanti, maschi e femmine, confidando nella durata della
lor
voce, trascuran l’arte della scena. Fu maestro d
, figlia dei coniugi Lescousier borghesi di Parigi. Appresa la triste
lor
condizione, egli si prese, nient’altro che per ve
piriti o torbidi o disperati, che quantunque sieno detestabili per la
lor
professione, non sono però affatto disprezzevoli
non sono più sì frequenti e si trovano più comode quelle teste che al
lor
bisogno e temperamento proporzionano l’artificios
e dall’applauso comune, e ciò vuol dire che non han seguitati in ogni
lor
parte gli esempi lasciatici, come in retaggio e i
parti la vostra con la nostra tragedia ed esamineremo a suo luogo la
lor
differenza come anche le altercazioni moderne fra
ittà di Roma e in una certa conversazione di giovani derisori che, oh
lor
fortunati se tanto di moderazione avessero quanto
nti felici e massime nella nazione spagnuola ove le donne coperte da’
lor
zendadi vanno come mascherate e nascoste, e si da
gli equivoci, fonti ordinari di tutti gli avvenimenti e viluppi delle
lor
rinomate commedie. [1.129ED] Nella tragedia non è
ggi reali in troppa soggezione di sé medesimi e troppo accompagnati e
lor
mal grado osservati, e i loro visi son troppo imp
nti a varie sorte di edifici, da’ quali possono uscire secondo i vari
lor
fini e secondo la varia lor condizione gli attori
, da’ quali possono uscire secondo i vari lor fini e secondo la varia
lor
condizione gli attori, sicché la scena tragica pr
di sue tragedie italiane; e per ciò molti Franzesi appunto fanno del
lor
teatro una sala, nella quale sfogano per diverse
no di se stessi e la imitazione del vero ad essi par così vero che in
lor
produce il medesimo effetto, siccome in un passio
i fanno, e benché per lo più guidino donne giovani e verginelle nelle
lor
favole, queste, trattando e parlando con chi potr
tra union sensuale, rimangono più liberi gl’intelletti a propagare le
lor
cognizioni. [3.57ED] Questa generazion di notizie
ra dietro il profondo Dante, il leggiadro Petrarca, il grave Casa e i
lor
megliori seguaci, ma il vostro epico Torquato Tas
que’ personaggi che il poeta vuol far comparir gastigati in pena del
lor
malvagio costume. [3.63ED] Ma questa fuga dell’an
ideva dello stralunamento degli occhi loro e de’ folli applausi delle
lor
lingue a ciò che né essi né io intendevamo. [3.10
maestà col mostrarsi solamente in circostanze di tutto fasto, poco a’
lor
sudditi e meno agli stranieri, ma tu mirerai il r
nto e nell’affabile maestà Clemente XI e Luigi XIV: come diverso è il
lor
impero, così le cure ne son differenti, perché il
che ho benissimo distinto le rime e che invece di stancarmi di questa
lor
consonanza me ne sono, oltre ogni credere, compia
a diversa quantità di queste parole, se non per via di una regola che
lor
bisognerebbe inventare per discernere dove la sil
o anche alle volte dal jambo ordinario non solamente ne’ cori, che di
lor
natura ciò portano, ma nelle scene degli atti. [4
mai i tragici di sedur tanto le immaginazioni de’ loro uditori da far
lor
credere di trovarsi in coloro a veder la vera tra
uegli —. [4.132ED] Ciascuno suo piacer segue e cotesti han seguito il
lor
genio, o per meglio dire sonosi uniformati in que
dovrai prender le regole date pel verso da Dante, dal Petrarca e da’
lor
coetanei. Nessun scrittore de’ rinomati nello sta
versari ed inalzandone alcuni alle stelle che o sono oppur vorrebbero
lor
partigiani; dalla qual cosa, massime nelle corti,
ad archi, a teatri. [5.14ED] Selve trapiantate quai sono nell’altezza
lor
naturale, labirinti favoleggiati con gli animali
ari, che si sono fatti abituali al loro genio e senza de’ quali saria
lor
noiosa la vita? [5.30ED] Questo presidio d’Invali
noioso pensiero, sicché mi assido ben lungamente ad udirli, e pure il
lor
gorgheggiare è limitato dalla natura a certe arie
, il popolo si raffredda se vede due personaggi parlar seriamente de’
lor
interessi. [5.110ED] Vi vuole copia, se non di re
o lo quale dovrebbe ivi esprimersi, che t’importa? [5.189ED] Lasciala
lor
metter dentro, altrimenti te li vedrai tutti addo
ro talento cacciassero l’arie ove vogliono, che il farmi complice del
lor
mancamento col caricarle; e basta bene che non di
li paragono a’ nostri antichi greci scultori, che si distinguono da’
lor
moderni seguaci non tanto nel corretto dintorno e
38ED] Né già li ho adulati cotesti maestri di musica, confrontando il
lor
merito con quello de’ filosofi e de’ poeti, de’ q
edia e alla commedia franzese, aspetto da te il tuo giudizio circa il
lor
modo di recitare. — [6.22ED] — Veracemente — io r
’ nostri attori italiani non poco di novità. [6.23ED] Differente è il
lor
recitare della tragedia da quello della commedia,
uesto con la soavità la mente degli ascoltanti, vi discende con tanto
lor
piacimento che poi, animato dalle ragioni, le qua
olanti e ritondi, ed in conseguenza più numerosi de’ vostri che dalle
lor
posature sempre risaltano se non con uniformità a
so ed io, che mi son trovato all’Anfitrione, son rimasto contento del
lor
recitare assai più moderato nelle declamazioni, e
estra stessa non è uomo che si vanti di poter distinguere i sensi del
lor
borbottare. [6.77ED] Questo è un gravissimo error
esti comici volatori che aleggiano ritti su’ piè come sul tetto della
lor
colombaia i piccioni, non arriverà mai a piacermi
sperazioni quello stropicciar del cappello, per altro innocente della
lor
declamata disgrazia. [6.88ED] Ma il povero cappel
ropria stranezza dell’abito; io perdono a’ Franzesi l’amar cotanto il
lor
diletto cappello che lo pongano ancora su quelle
ene stanno ad una nazione e non ad un’altra, e tutte intanto hanno il
lor
pregio per sé medesime, ma molto più rispetto al
ma nobile, né mai per gran passione o per grandi affari escono dalla
lor
natia compostezza; ed imitando i loro civili disc
itare a voi Italiani, e siete ancor lontani di molto ad arrivare alla
lor
perfezione, benché negli ultimi anni vi siate pos
e ricevute con freddezza da alcuni pochi, che invecchiati in un certo
lor
sistema di letteratura, sdegnano di approvar dopo
r sistema di letteratura, sdegnano di approvar dopo il popolo ciò che
lor
giugne nuovo, Vel quia nil rectum, nisi quod pla
presumono di essere i precettori del genere umano, e che vorrebbero a
lor
talento governare il mondo; uomini perversamente
I Desiosi (V. Fargnoccola) erano il 1581 a Pisa, l’ '88 a Roma ove fu
lor
concesso di far comedie di giorno, però senza don
bia fede Con tal ragion si può vantar, che vinto Dal rispetto, di
lor
più non favello. I nostri dotti poi stupido amm
to, di lor più non favello. I nostri dotti poi stupido ammiro. La
lor
filosofia di quai non sparse Delizie e fiori il
quai non sparse Delizie e fiori il viver de’ mortali! Grazie alle
lor
fatiche al fin del peso De’ vecchi pregiudizj e
iriamo. Abbonda solo Di giolivi pedanti ogni adunanza: Sulle orme
lor
nelle festive cene Ragionar sanno ancor gli app
i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel
lor
teatro il concorso pensarono ad abbandonar Parigi
lettera più curiosa, e che ci mette al nudo Drusiano e Angelica nella
lor
intimità conjugale, è quella che il Capitano Catr
più obliato dai veri cultori dell’arte drammatica. A lui dovetter la
lor
gloria artistica Bersezio, Pietracqua, Garelli :
zzale, se lo son visto morir tra le braccia. Egli ha sentito tutte le
lor
cure, e l’ultime parole da lui proferite sono sta
ente preparati, la stampa e il pubblico accorrevan in folla a dare il
lor
giudizio come si trattasse di grande avvenimento.
a e questo di Fiammella, e le due coppie abbracciate si riducono alle
lor
capanne. La licenza agli uditori, detta da Mercur
astor Carolo tornando lieti dal gran lito Hiberico entraro dentro del
lor
patrio Hospitio : hoggi qui canto, in ripa al chi
ci è albergato, se fosser viui li trarrei al fondo. E se insieme con
lor
fosse Pompeo, fra i Greci Achille, & il suo f
to stanno le fiere, e quando ch’io fauello cadon gl’vccelli giù da le
lor
fronde, e al fiero aspetto mio Febo s’ asconde. S
to ; e fuor d’atre spelonche, e statui cupi tiro i serpenti, & il
lor
dosso attasto con la mia claua, che ogni forza at
e lodi : e si volge a’ parassiti scritturati ad hoc. Oh essi sanno il
lor
mestiere alla perfezione ; essi conoscono l’umor
omposto di strauaganze, il quale poi si eserciti in parole, benche di
lor
natura impossibili, tuttauia credibili da chi abb
ro stile principio desti al nobil tuo desìo. Per te godon le scene il
lor
natio onore ; e già sen vola a Battro a Tile glor
Nella terza scena del III, in cui si parlano la prima volta dopo la
lor
divisione Basilio e Chiteria, la tenerezza disgra
ha egli seguito certi mercenarj traduttori, i quali, per piaggiare a
lor
profitto la nazione, traducono infedelmente Garci
i Magnifico alla gran Compagnia de'comici Gelosi, e proprio quando la
lor
rinomanza era al colmo. Anzi in essa buona parte
non fù possibile mai d’hauerli, solo che ottenero di farli i lacci, a
lor
modo i quali furno di fune così fragida che tutti
gettare i caratteri : forse qua e là migliori, nella semplicità della
lor
veste pastorale, le Egloghe. Quanto alle rime, pe
tessa fama su di un teatro francese. Voce, azione, memoria tutto è in
lor
potere ; e sanno esser naturali anche nelle comme
luce, gran Ferdinando, le consacro a voi, e in voi più bello il fasto
lor
riluce. Che se in queste costanza ha i pregi suo
tutto un insieme di dizione e di pronunzia e di atteggiamenti, nella
lor
grande spontaneità prettamente romagnoli, da farl
Attori, o almen pochi ed ignoranti, privi affatto degli Autori che i
lor
parti dieno e tanti, come mai darvi piacere nel d
ivere un libro. Basti che intanto se ne citino alcuni, i quali, nella
lor
varietà dànno un’ idea ben chiara della morbidezz
dere. Più volte abbiam visto attori e attrici salire in rinomanza col
lor
nome di battesimo o di famiglia, e più altre sol
i. ……Invan sperate che crescendo il valor vi cresca il lucro, o seco
lor
vi accolgano i signori dell’italica scena. A regi
un suocero, una nuora, od un genero sta. Così all’onore provvegon di
lor
casta i semidei ! Oh ! a te rida salute……. (V. a
Alfieri) più di me voi ne siete già informato, nè avete d’uopo che di
lor
vi dia veruna informazione. Al mondo è nato il Tr
età tra marito e moglie, con il guadagno venturo, lasciandosi dopo la
lor
morte heredi uno dell’altro. Pensi ognuno l’a
dubbia fede Con tal ragion si può vantar, che vinto Dal rispetto, di
lor
più non favello. I nostri dotti poi stupido ammir
spetto, di lor più non favello. I nostri dotti poi stupido ammiro. La
lor
filosofia di quai non sparse Delizie e fiori il v
di quai non sparse Delizie e fiori il viver de’ mortali? Grazie alle
lor
fatiche al fin del peso De’ vecchi pregiudizii e
respiriamo. Abbonda solo Di giolivi pedanti ogni adunanza: Sulle orme
lor
nelle festive cene Ragionar sanno ancor gli appal
i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel
lor
teatro il concorso, pensarono ad abbandonar Parig
sonatori, oltre a quelli che già fissi erano al soldo de’ Principi. I
lor
giuochi, siccome ricavasi dalla Cronica Bolognese
risposta e mortificazione di tanti ignoranti e boriosi critici che a
lor
bel piacere sono andati e vanno tutto giorno disp
il suo candore spieghi giglio gentil fiorito appieno, fassi col misto
lor
vario colore sì dubbioso e cangiante il loco amen
ori, che a noi più schietti il fosco indo comparte. Giva turbando i
lor
lascivi errori Zefir umil ch’ora raccolte, or spa
nidi (proprio d’ Insubri a ministrar Compense) narran : che ’nfrà di
lor
tal gloria ha sparta, una sol MADDALENA, una sol
isti che per la loro vita vissuta dinanzi alla ribalta, assorbono dal
lor
primo apparirvi i sensi tutti dello spettatore. E
rre se non rade volte per intervalli perfettamente armonici: hanno il
lor
luogo i personaggi subalterni, che noi abbiamo su
fetti più liberamente si spandono, e sono, per così dire, nell’ultimo
lor
periodo. Cotal situazione è la propria dell’aria,
ermini astratti, la filosofia, riducendo l’espressioni al significato
lor
naturale, va poco a poco ammorzando l’entusiasmo,
ppartiene ad essi. Un vestiario, una conciatura di testa, che divenga
lor
propria? Dove ne troveremo i modelli? Dov’è la re
Virgilio, a fatica si troveranno cinque, che leggano due volte nella
lor
vita il poema intiero di Lucrezio? Perché tutto è
i favolosi, che tutto abbracciando, per cosi dire, l’universo sono di
lor
natura sommamente dispendiosi, si rivolsero ben t
i algerini, tutti sieguono l’esempio domestico che più d’ogni altro é
lor
vicino. A chi attribuiremo la prima invenzione de
ttela. I pubblici commedianti che aveano inventate in quel secolo con
lor
vantaggio e buon successo nuove maschere per cont
il Pastizza, e gli altri personaggi da lui generati, troverebbero il
lor
posto accanto ai Don Abbondj e alle Perpetue.
imitar casta, decente, affettüosa, amabile, maestra farai le scene di
lor
meglio accorte ; e sarai vivo specchio, in che gu
sti, che per la loro vita vissuta dinanzi alla ribalta, assorbono dal
lor
primo apparirvi i sensi tutti dello spettatore. »
è certo che nell’una cosa o nell’altra si dee ricercar la causa della
lor
serbata unione. Nel primo caso (e dati gli sforzi
ia, Pinelli, m dc xxi), sono una difesa delle Comedie oneste contro i
lor
detrattori fatta con molta chiarezza e molta viva
distruggere i patrimonij a quelli che avviticchiavano la mente in le
lor
tresche ; onde posiamo credere, che si come egli
la più vigorosa. Io voglio adunque persuadere a’ nostri musici quanto
lor
monterebbe di conoscere il meccanismo della loro
issare, e a determinare l’espressione vaga, e sovente difettosa delle
lor
sinfonie. Mi farò in oltre a svegliare la loro em
e più illuminati dell’Italia traveggono de’ difetti e de’ vizi nella
lor
musica, e perché dunque ci faremo noi coscienza d
lari. E appunto io fo accorti i nostri compositori, come ciò verrebbe
lor
fatto, se essi s’avezzassero a cogliere per tal m
più rea Successe, e fe men delle Selve amanti Le Ninfe, e incerto il
lor
pensier volgea. Allor seguendo i più fallaci inca
ne che i compositori danno al metro delle sillabe, non solo fa che la
lor
musica distrugga ogni poetica armonia, ma ancora
si mostrano di non intendere l’uso di questa gran molla per volgere a
lor
talento gli animi de’ loro popoli. Degno perciò d
dichiarar le leggi di quelle rappresentazioni che più hanno voga ne’
lor
paesi, avessero in mira questi due grandi oggetti
sa tra esse [Sez.I.3.2.1] Uno adunque è il fine a tutte comune: la
lor
differenza consiste nella scelta de’ mezzi. Perci
si la ragione d’una a un’altra grandezza, tanto più grata riuscirà la
lor
simmetria: perché tanto minor fatica durerà lo sp
e del piacere proprio di quello, lungamente ci siamo trattenuti. Dal
lor
patetico, e dal piacere che gli è proprio, più sp
orano, se cantano, se danzano, le loro respirazioni, i loro passi, il
lor
lavoro, la cadenza del lor canto e del lor ballo,
no, le loro respirazioni, i loro passi, il lor lavoro, la cadenza del
lor
canto e del lor ballo, dividono il tempo in parti
irazioni, i loro passi, il lor lavoro, la cadenza del lor canto e del
lor
ballo, dividono il tempo in parti eguali. In cade
ez.II.1.2.10] E col quinario in questo di Giovan Pietro Zanotti: Per
lor
sicuri Fiano i tuguri Nostri, e a sua possa potrà
lo sbandeggiamento, lo scempio d’illustri personaggi, ma solamente il
lor
pericolo d’incorrere in quelle sventure (tanto ba
. Pervennero i Greci a sì perfettamente analizzare questa parte della
lor
musica, ch’essi in breve tutti i modi ebbero rinv
cacia della musica ad accendere e governare le passioni, furono dalla
lor
propria esperienza istruiti a formare la vera ide
entale o vocale, danno segni di godimento e si mettono a ballonzare a
lor
modo: niuno però di tai segni danno a un’altra ch
uistarono così più largo campo da far mostra della flessibilità della
lor
gorga coll’imitare que’ mordenti, que’ trilli, qu
ionato alla loro professione, e che prenda un sincero interesse nella
lor
gloria, sì francamente per loro vantaggio ragioni
ne che i compositori danno al metro delle sillabe, non solo fa che la
lor
musica distrugga ogni poetica armonia, ma ancora
loro bellezza. Anzi però ch’io prenda ad assicurar costoro di questa
lor
temenza, volentieri intenderei da essi nel venire
o aver luogo nelle opere comiche musicali: la tragica gravità, male a
lor
converrebbe. Quindi la provvida natura, che adatt
lliscono con altri non appartenenti a persona che viva, ma nati nella
lor
fantasia; e sì ne compongono il ritratto, che chi
eggiam pure qual vaghezza reca all’opere di Giorgione e di Tiziano il
lor
mirabile lumeggiare, il vedere con quanta forza e
inguono quelle belle disposizioni e misere che sono osservabili nella
lor
macchina. La danza rimedia a questa negligenza, a
quelli tra’ nostri bagattellieri che fanno spettacolo dell’agilità di
lor
gambe, i quali, a dirla, riescono essai meglio ch
non salutò né pur da lungi le annoverate arti, come potrà erigersi in
lor
direttore? Come si accorgerà egli, se il poeta o
morale, in vece di dichiararla e di simplificarla, per mettere (come
lor
dovere sarebbe) alla portata d’ognuno la più nece
elli di Borgo San Friano [che] con pazza invenzione promettono per il
lor
banditore di dar novelle dell’altro mondo a chi s
da Planelli) suonano così: «Quanto le menti umane / son mai varie fra
lor
! Lo stesso evento / a chi reca diletto, a chi tor
di Strione [Tommaso] volle comprender alcuni giocolieri, i quali coi
lor
giochi dilettano, rallegrano la brigata, che perc
eggiam pure qual vaghezza reca all’opere di Giorgione e di Tiziano il
lor
mirabile lumeggiare, il vedere con quanta forza e
questi accidentali difetti non già essenziali de’ Teatri, i quali di
lor
natura a ben più lodevol fine tendeano. Né ciò fu
istrioni erranti, che vanno di luogo in luogo ergendo Teatro dovunque
lor
piace. Lo Spettacolo Teatrale è da città grande,
, che i recitanti nulla vi aggiungano di bocca, o che accompagnino le
lor
parole con gesti dettati dalla modestia, e dalla
ena ebbero i comici, imitando i tragici, data forma e disposizione al
lor
poema, che gonfi della riuscita, presero a garegg
r di Socrate; e ’l padre Rapin ed altri moderni si sono appigliati al
lor
parere. Il signor di Voltaire però, copiando la c
ro, come noi andiamo agli esercizi spirituali, che la commedia era il
lor
catechìsmo, e la tragedia la loro predica grande.
io di Pietro trasportarono, come dicemmo, diverse favole spagnuole al
lor
teatro, purgandole per lo più dalle principali ir
i Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a
lor
modo; tutte queste cose, dico, quando anche gli v
ommedie, come se fosser l’ottime del teatro italiano, essendo in vero
lor
primo merito lo stil fiorentino colle più licenzi
e abbiamo da una lettera dell’Elettore al Duca ; a cui raccomanda nel
lor
ritorno la coppia D’Orsi, e da una nota che ci fa
coloro che sono al di sotto degli uomini? Come è possibile che quelle
lor
voci liquide e dimezzate ispirino altri affetti c
e senza effetto in tante circostanze che traggono appunto da esso la
lor
verità. [5] Come avessero un fedecommesso ne’ ges
le arie e non dei recitativi, dove è indubitabile che possono aver il
lor
luogo i tratti più vibrati ed energici, come l’ha
on ciò che credono esser buono, ma quello soltanto che ha ottenuta la
lor
protezione; se vorremo separare i non pochi che e
e si danno i cantori per trovar cose che lusinghino le orecchie colla
lor
novità, e la varietà de’ gusti che da ciò ne risu
la Eneide si gustano pure, e s’assaporiscono perché spirano ancora la
lor
primitiva freschezza; niuna composizion musicale,
io di Pietro trasportarono, come dicemmo, diverse favole spagnuole al
lor
teatro, purgandole per lo più dalle principali ir
i Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a
lor
modo; tutte queste cose, quando anche gli venisse
via una così bella occasione di rendersi necessari. A questo fine era
lor
d’uopo farsi creder dal volgo superiori agli altr
he non potevano venir a personale tenzone, combattevano per mezzo dei
lor
cavalieri, ai quali veniva troncata la mano in ca
a, ti condurranno da me. Guildenstern, e Rosencrantz hanno seguito il
lor
camino verso Inghilterra; molto debbo dirti su di
ranno menzione, se non per declamar contro di lui allorchè non dice a
lor
modo. Il meno impudente la spoglierà, la prenderà
derava da’ Greci chi nasceva fuor della Grecia, e da’ Romani chi alla
lor
nazione non apparteneva. Così Diodoro nel libro X
ora. Melpomene e Talìa sol men giulive, niun fra i Toschi in veder di
lor
ben degno, quasi invidia sentian dell’altre Dive.
mettere Il bianco e il rosso. Fan come le femmine Tutte le cose; han
lor
specchi, lor pettini, Lor pelatoi, lor stuccetti
ianco e il rosso. Fan come le femmine Tutte le cose; han lor specchi,
lor
pettini, Lor pelatoi, lor stuccetti de’ varii Fer
le femmine Tutte le cose; han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoi,
lor
stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno l
ini, Lor pelatoi, lor stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno
lor
bussoli, Loro ampolle e vasetti ecc. Non è total
pendono, Polirsi, profumarsi come femmine, E pascer mule e paggi, che
lor
trottino Tutto dì dietro, mentre essi avvolgendos
ommedie, come se fosser l’ottime del teatro italiano, essendo in vero
lor
primo merito lo stil fiorentino colle più licenzi
cheggiar Corinto, se Creonte non rende i colpevoli al gastigo ch’egli
lor
prepara. Or Giasone si salva promettendo di sposa
hoc sat est etc. ma perché? qual motivo avea Edipo d’abbandonarli al
lor
furore? I greci con più senno han fatto derivar t
ate, che al comando del popolo si nudavano, e facevano spettacolo del
lor
corpo; ma in ciò eran mai più sfacciate quelle sc
ci, da cui furono tratte, e ogni cosa di seguito e diligentemente tra
lor
confronti, cominciano le latine pur troppo a cade
ti sono impazienti d’indugio, mandando fuori troppo frettolosamente i
lor
parti, ne’ quali più ingegno che audio si scorge»
antomimici atteggiamenti. né potevano allora i cristiani una musica a
lor
modo inventare, perché essendo dai gentili feroce
mma, ovvero sia quella tavola, o scala, sulla quale s’impara a dar il
lor
nome, e a intuonar con giustezza i gradi della ot
e’ seggi celesti, e che le meretrici perfino ebbero altari, e feste a
lor
nome. Ove gli dei lasciando ai filosofi la cura d
so a’ sovrani per far loro conoscere che la sola maniera d’eternar il
lor
nome e di farsi adorare dai posteri è quella di r
guersi dovettero necessariamente portare ciascun’arte alla rispettiva
lor
perfezione, fra le quali la musica ebbe non medio
i nell’arte del suono e della composizione, comunicavansi a vicenda i
lor
sentimenti e le osservazioni loro al comune giudi
gionare, sogliono rimproverare all’Italia questo genere difettoso, al
lor
parere, che manda a morir gli eroi cantando e gor
e mortificazione di tanti ignoranti e boriosi critici francesi che a
lor
bel piacere sono andati e vanno, tutto giorno dis
Polibio lib. IV) forma i costumi delle nazioni, la loro figura, e ’l
lor
colore. «Athenis tenue Caelum, ex quo acutiores p
adre, e con lo sposo, Quì restar voglio, e si confonda insieme Il
lor
sangue col mio. Ricuso, Enrico, L’offerte tue,
Ecco già gli urli Dell’insolente vincitor, sul ciglio Già
lor
fiaccole ardenti balenarmi Veggo, e le spade a
terror son pieno! Che dirà Sparta? Ans. Che dirà Sparta? I corpi
lor
si denno Alla plehe sottrarre . . . Leon. All
uomini de’ Romani del tempo di Cesare segnalandoli co’ distintivi del
lor
carettere tramandatoci dalla storia. Cesare è gra
ntisette; i parenti si adoprano per calmarla, ma prendendo l’amante a
lor
consiglio una freddezza ed indifferenza apparente
prezza quelli che aspirano alle nozze di lei, dice a tutti sul viso i
lor
difetti, e se ne concilia l’odio; uno di essi la
. . . . Or con te stessa T’avvisa . . . ti consiglia . . . Fra
lor
decidi . . . a qual tu vuoi, t’appliglia. Elvir
eroico! Elvira ricusa. Segue un duettino di espressioni generali che
lor
convengono, ma che non hanno se non remoto attacc
? Chi sa; l’autore era toscano; fidiamci di lui. Usano poi quel basso
lor
modo volgare in bella prosa? L’userebbero in una
mente si ritirano alla parte opposta. Giugne Odorico sempre pronto in
lor
difesa con soldati; ed allora il vil Ricimero ved
una delle consuete imposture di Almonte e Ricimero, come si vedrà, il
lor
terrore è una pura ipocrisia. Odorico dice nel qu
sul labbro è a pochi : e questi pochi or sono di te men degni. Nè dal
lor
perdono l’amaro pan tu cerchi…. ma lo cerchi a qu
a a Parigi con Gio. Battista Andreini e Niccolò Barbieri. A loro e a’
lor
compagni furon date il 17 dicembre 1624 lire 2400
e nasce da passaggiero e insignificante divertimento, la misura della
lor
perfezione altra appunto non è che il capriccio d
quale fu, siccome abbiamo veduto, una delle principali cagioni della
lor
perfezione: diamone presentemente una occhiata al
fizio invariabile, e l’accezione comune di siffatto vocabolo presso a
lor
o. Ignoriamo la costruzione e l’uso preciso dei l
cendo professione di vivere eternamente attaccati ai pregiudizi della
lor
nazione e del loro secolo come le cariatidi al pi
taliani in prò della poesia drammatica. Essi che aveano assicurato al
lor
paese il vanto di farla risorgere, compresero pri
spirti e l’ alma Colgono con le mani affettuose Negli orti de la
lor
benivolenza; e questo del medesimo atto, Or
e è che consenta al figlio Farsi consorte de la madre, e nasca Di
lor
chi sia fratello e figlio al padre, Ed a la mad
e di quelle di Dirce, e soggiugne, faccia La sua fortuna, anzi la
lor
fortuna Ch’io non discopra in ciò cosa diversa,
potere, Che mal si converria, s’essi le fanno, Ch’essi all’opera
lor
fosser soggetti. Ma quella legge che in diamant
tere Il bianco e ’l rosso. Fan come le femmine Tutte le cose: han
lor
specchi, lor pettini, Lor pelatoj, lor stuccett
nco e ’l rosso. Fan come le femmine Tutte le cose: han lor specchi,
lor
pettini, Lor pelatoj, lor stuccetti de’ varii
femmine Tutte le cose: han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoj,
lor
stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno
Lor pelatoj, lor stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno
lor
bossoli Lor ampolle e vasetti ecc. Non è tot
ono, Polirsi, profumarsi come femmine, E pascer mule e paggi, che
lor
trottino Tutto dì dietro, mentre essi avvolgend
colle parole di Voltaire che i Francesi schivi non soffrirebbero nel
lor
teatro Ismene che parla della febbre di Merope? c
a condizione di Artamene vedesi con maestria e con nobiltà animato il
lor
dialogo, e singolarmente ogni di lui risposta ing
o che sceglieranno per presentarsi al re, e del nome onde far velo al
lor
venire. Elettra va parlando sola e voce alta nell
avano loro le mani per non ispargervi tutti que’ fiori che il fecondo
lor
genio avrebbe saputo far nascere, nè ridurre i lo
o io imparato? che fuggirò, che seguirò dunque? quali fiori sparse il
lor
genio fecondo e quali lasciò di far nascere? Simi
l’uso di quel primo colore. Ciò che segue ben dimostra di essersi fra
lor
perfettamente intesi: Cli. Io di Cassandra ance
derà il giudizio delle opere teatrali sugli applausi popolari e sulla
lor
durata ne’ pubblici teatri? Riouperoux autor dell
rendono incredibili perché smentite da’ sensi? Se questo sistema, al
lor
credere, non può aver la verità conveniente all’e
ione e circa il metro. Capo I. S’esaminan le favole tragiche nella
lor
proprietà principale. Articolo I. [1.1.1
olo posteriore, benché molto irregolari: ma perdettero esse ancora il
lor
concetto all’apparir di quelle di Pietro Cornelio
discernere però sopra quali fondamenti sieno fabbricati comunemente i
lor
tragici drammi, respettivamente alla costituzion
ma niuno è stato provveduto de’ mezzi propri per arrivarvi. Di molte
lor
favole occorrerammi di ragionare nel decorso di q
sono appoggiati ad alcuna memoria, lo lasciano almeno in dubbio della
lor
verità, però credo che solamente ne’ più rozzi po
inuare sino alla fine, rimangono nella sua vigorosità sin che dura il
lor
corso, e l’ascoltatore riceve diletto e nella lor
orso, e l’ascoltatore riceve diletto e nella loro durevolezza e nella
lor
cessazione. Ha degnamente luogo il riconoscimento
i scelleratezze ponno cagionare quell’orrore che loro conviene, né fa
lor
bisogno di rappresentar punito un delitto con un
che cadono in miseria, e la terza gli accompagnamenti che richiede il
lor
patimento per produrre perfettamente negli ascolt
servatori di ciò, laonde egli incontra non rado di vedere terminar le
lor
favole con un secco avviso del funesto avveniment
ammassamento di successi oppressa la virtù dell’azion principale: le
lor
favole sono per lo più semplici e, nelle più comp
zza in far sì che le favole ne godessero benefizio senza offesa della
lor
propria dilicatezza. Ma sovente parmi essere avve
ore nelle premure de’ gravi mali in cui le tragiche passioni hanno il
lor
fondamento. Niuno potrà leggere gli episodi della
aspettate, ma nonpertanto que’ sogni che sarebbon lodevoli perdono il
lor
pregio per sentirsi quasi in ogni tragedia come c
] Tuttoché non manchino ne’ Francesi di simili esempli è non pertanto
lor
pratica più costante di far sì che ciascuna delle
perocché non attendevano che la partenza di questi per proseguire il
lor
ragionamento senza essere uditi, quasi che non po
lla separazione degli atti appartiene il coro, che dal più de’ nostri
lor
si frappone; al qual proposito tornan bene varie
o rifinire di lodarne la bellezza e la dignità; condannano altri ogni
lor
personaggio di qualità romanzesche, inverisimili
poeti non fioriva una morale sì fina come ne’ nostri e che però molte
lor
favole riescono difettose, ma sconcio è pure sì l
l’asserire che in que’ tempi non fossero uomini che potessero con la
lor
virtù servire d’esempio agli altri, di ciò convin
passione viziosa e che si fosse con arte scemata la gravezza di certe
lor
delinquenze che li fanno apparire men degni di co
contro la medesima, così riescono meno ingegnose e men dilettevoli le
lor
favole, e talor anche meno utili. Con tale libert
enti per la rilevata e copiosa pittura di convenevoli costumi che nel
lor
genere non possono i Francesi pretendere veruna s
se non per mezzo di concetti e parole dicevoli alla natura. Laonde i
lor
tragici discorsi per essere pieni d’abbellimenti
i risorgendo vie più la coltura abbiamo avuto più moderni i quali ne’
lor
tragici saggi hanno mostrato che l’italiana favel
mperamento: né però saprei loro accordare tutta quella semplicità che
lor
viene da molti attribuita. Io non so come Pietro
è procacciarsi dell’ornamento da quella maggior copia d’immagini che
lor
puote venire in acconcio, né sdegnano di metterla
lla brevità trovasi della languidezza e della vanità pregiudiziale al
lor
fine, essi le praticano parcamente. Le circollocu
i effetti, essi acquistan più forza di penetrare negli animi dal sono
lor
convenevole. Nondimeno, se ben s’osservano le tra
non hanno di verso che la misura e la rima, e fu dallui approvata la
lor
misura per la lunghezza comoda per esprimere inti
andati secoli, giudicò che avesse in ciò gran parte l’improprietà de’
lor
versi. Ma certo quantunque fosse scrittore assai
l’avere nomi unici di ciascun significato. Tutti gl’idiomi hanno ne’
lor
vocaboli una propria significazione, né pregiudic
porati in un verso mutano armonia per lo nuovo vincolo che ricevono i
lor
piedi dalle voci che lo costituiscono. Ma qui rim
n la mia morte il diritto d’odiarvi. Così vuol Roma, ed Alba: Obbedir
lor
conviene. M’uccida uno di voi e mi vendichi l’alt
uti della imitazion degli antichi; cosi li Francesi, benché abbiano i
lor
pregi particolari, rimangono addietro nelle cose
uali unirono in tragedia varie persone che in una sola azione hanno i
lor
propri interessi, in guisa ch’ognun d’essi richie
ve si rappresentino simili eccessi fa di mestieri accompagnarli con i
lor
funesti effetti; acciocché s’avvezzi ciascuno a s
imo la versificazione. Capo I. S’esaminan le favole tragiche nella
lor
proprietà principale. Articolo I. [1.1.1
: l’uno, quando que’ primi senza avertimento le componevano a caso, a
lor
beneplacito e le rappresentavano solamente per di
, se i soggetti da lei prodotti non deono essere sì scelerati, che la
lor
mala fortuna non ci muova a compassione? O come s
uei che fin’ora il nostro Autor condannano/ sol con le leggi impresse
lor
nell’animo/ del greco, e del latin dall’ignoranzi
/ di quegli Autori, ch’io mando in esilio/ sì con le gonfie, e stolte
lor
Tragedie,/ come con le contese, e vane critiche/
ad avere col fondo della principale Azione; e quanta debba essere la
lor
pertinenza alla stessa, perché sieno lodevoli. Bi
e l’esempio de’ Greci. Essi introducevano certamente le Femmine nelle
lor
Favole […]. Ciò non ostante si astennero ognor qu
ichi dagli Episodi Amorosi. Può essere, che non avessero eglino delle
lor
Donne questo concetto ingiurioso, che non sapesse
ianza dello spettacolo («Dovettero gli scrittori tragici incaricarsi,
lor
mal grado, del Coro, cioè d’uno stuolo di sfaccen
e cose, o persone immaginate non si rappresentano operanti secondo la
lor
natura. Ora gli Dei d’Omero sono ben lungi da tal
di riputazione alla autorità degli antichi che voglia anco imitare i
lor
vizi; come veggiamo aver fatto il Trissino in qua
a moglie presa da lui, alla qual Catone si trappone, e ottiene che la
lor
contesa sia rimessa a Scipione, e dovendo andare
gi, e tenendo luogo di que’ teneri e forti sentimenti, che le diverse
lor
situazioni dovrebbero suscitare, lascio pensare a
no, che per loro bocca favella il Poeta, e che anzi egli stesso delle
lor
Persone si veste. Nascondendosi per tanto il Poet
italiane anche nell’ambito teatrale. «Amansi assai anche in Italia le
lor
Tragedie», scriveva il Veronese, ma soltanto perc
ica di macellazione («Morte avea in casa, e d’ogni tempo appese,/ con
lor
mariti, assai capre e agnelle,/ onde a sé et alle
ento è procacciarsi ornamento da quella maggior copia d’immagini, che
lor
può venire in acconcio. Ma perchè d’ordinario nel
vivamente spiegare, vi trovano i Tragici una vanità pregiudiziale al
lor
fine, e una languidezza notabile; però essi le pr
monologo del messo era particolarmente adorno («Noi anco seguimmo le
lor
vestigia nella nostra Orbecche, nel messo che app
rimere la natura, e ch’essa non può dare alle cose l’aria, e vaghezza
lor
propria, e convenevole: Che le metafore continue,
ar leggere il suo Decamerone dalle femminette nel secondo, non avesse
lor
fatto nascere il pensiero di divenire scrittori.
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