/ 148
1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1064-1067
e riso esser cagione Melpomene e Talia potrebber mai, S’ella cinto al lor piè coturno e socco Non le adducesse di vivente v
nta A dipinger Natura ebber parola, Ricusava Natura e voce ed atti Di lor parola animatori. Ad altri, Compartendo i suoi do
te Nell’aspetto e nel suon de la favella Le sembianze de l’alma ; e a lor commise Crescer, non che mostrar, l’alta virtude
e scema spesso, Benchè a men costo aperta e men capace, Vider l’arena lor Vestri e Taddei. Nè men sete di canto ebber da po
a possa del valor canoro Piacque sempre spiegar ! chè dispettando Del lor campo di gloria il breve cerchio, O repugnando a
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ogo ai Comici ; e con parte de' regali presentati a lui sovvenne alla lor poca provvisione. Il tempo con l’asprezza e il ma
ggiare a tutti. I Comici offerirono un poco di ricreazione al Prelato lor benefattore ; egli si compiacque d’accettarla : i
3 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
ngua, a bene articolare, a farsi intendere e a non iscambiare, come è lor vezzo, un vocabolo con l’altro. [3.2] Niente vi
io di quella loro comune pratica di mangiarsi le finali, e nel tenero lor palato dimezzar le parole. Tanto che se uno non h
lle o di Ciro, che sono da essi rappresentati sulle scene, fanno ogni lor potere di trarla d’inganno e di certificarla, com
ra non osservano termine alcuno che convenga, E libito fan licito in lor legge. [3.6] «Tristo a me, io t’ho insegnato a
late fioriscono, infrascano, disfigurano ogni cosa: mettono quasi una lor maschera sul viso della composizione, e arrivano
uisa che le donne in Francia, con quel loro rossetto e con que’ tanti lor nei, paiono tutte di una istessa famiglia. [3.7]
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
i momentaneamente dall’arte e restituitosi in patria, si aggregò alla lor compagnia, recitando nell’Eteocle e Polinice di A
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 155
rima donna, resuscitando le commedie di Goldoni, e facendone base del lor repertorio. Il 1822 li troviamo applauditissimi a
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 617-622
. Quindi pon dell’oblìo squarciar il velo l’alme, e membrando il nido lor primiero per voi Vincenza al Ciel spiegar le penn
ler non goda Vederli vnqua disciolti, Nè mai Discordia, o lite, De le lor dolci vite Turbi il tranquillo ; o'l bel seren de
llo ; o'l bel seren de i volti ; Ma amor e pace scorte Sian del vital lor corso in fin a morte.
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 667
ende, e con vergogna e orrore de' perfidi German trionfa, e gode aver lor forze indebolite e dome. Andò poi a recitar nell
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355
issima attrice, e più nota col nome di Flaminia ; e li vediamo con la lor Compagnia al Vecchio Teatro Comunale di Modena in
  Servetta Orsola Astori di Venezia      Cantatrice o Chanteuse Fu lor concesso il titolo di Comici di S. A. R. il Signo
iglia dei Costantini, per la quale, tutti sanno che i Comici italiani lor predecessori, vennero in disgrazia della Corte. 3
i, vennero in disgrazia della Corte. 3° Essi domandano umilmente sien lor concesse le danze e la musica negl’intermezzi, co
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 60
Nato il 1773 a Venezia da poveri parenti, si diede all’arte, dopo la lor morte, riuscendo in breve, artista di grido per l
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 174
rtorio de' più svariati ricco di drammi, farse, pastorali, ecc. Ma la lor signoria durò ben poco. La fine e pur frivola soc
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
he sia oggidì, guidata dal Capitano Rinoceronte e Frittellino, con le lor donne meravigliose, la Flavia, la Flaminia e la R
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674
rle. Le signore, senza le quali tutto langue, contente di piacere nel lor linguaggio naturale, nè parlano il nostro, nè lo
re in questo del non men glorioso Petito (V.). I fratelli Parfait nel lor Dizionario de' Teatri gli dedican parole di molta
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
arti ; siano instrutti del soggetto di essa, o almeno di quello che a lor tocca. imprimendo a tutti nella mente, la qualita
, hor con timidezza, et hor con ardire esplicate ; facendo i punti al lor loco, sempre imitando Et osseruando il naturale,
mile al repetere che fanno nelle scole i fanciulli, quando dinanzi al lor pedagogo rendono di stomana. fuggir dico quel suo
abito sontuoso [et massimamente a questi tempi, che sono le pompe nel lor sommo grado, e sopra tutte le cose, i tempi, e i
riscente giacchetto ; accrescendo poi tanto di nobile al uestire de i lor patroni, che comportasse la leggiadria de gl’ hab
uestir uno auaro, o un uillauo ancora, di certi habiti che hanno nel lor grado del sontuoso, ne però si esce dal naturale.
i sforzo, si ne i colori, come nelle foggie de gl’ habiti ; farli tra lor differentissimi uno con la cappa, l’ altro co’ l
do con che si uestono queste cose pastorali, et come si fabbricano le lor scene, ch’ io non sò d’ hauerne mai ueduta rappre
imento, che si è detto anco conuenire nelle comedie ; cioè, farli tra lor piu differenti che si può, Et quanto al generale
oè, farli tra lor piu differenti che si può, Et quanto al generale il lor uestir sara questo. Coprir le gambe et le braccia
ello, che a me pare a questi poemi conuenirsi, dico che si come nella lor testura, le se ricerca il uerso ; cosi bisogna ch
personaggi, et uedere, se sono tutti prouisti di quelle cose, che fa lor bisogno, nel modo che in una lista [come quella c
onde hanno ad uscire, et a qual desinenza, co ’l principio anco de le lor parole ; accio che con questa norma, possi chi n’
a, possi chi n’ haurà cura, porre tutti i recitanti sempre a tempo al lor loco. Et spinger fuori ogn’ un d’ essi, alla sua
ile dalle prospettiue della scena, poi che accostandolisi perdono del lor naturale, et il molto discostarsene par però poco
tatori [contrario allo che ha da fare il recitante] et mostrarsi come lor citta dino : dandoli notitia della citta che rapp
ghi soggetti] diremo dimane qual sorte d’intermedij son giudicati piu lor conuenirsi, Et insieme anco parlaremo de gl’ inte
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591
attori, o almen pochi ed ignoranti, privi affatto degli autori che i lor parti dieno e tanti, come mai darvi piacere nel d
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590
i e la madre (il padre era già morto) senza aver riguardo alcuno alla lor povertà, vantandone autorità da Sua Altezza. Senz
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 
io di pronunzia, in che cadono molti attori ed attrici, e di che poco lor cale.
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 259
fu arrestato da quattro uomini mascherati, che, puntatigli al petto i lor pugnali, lo minacciaron di morte, se avesse osato
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 480-481
adori e Ceresa. Due giovani forze possenti, le più possenti forse del lor tempo, grandi nell’interpretazione di medesimi ti
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 680-681
ialmente il Colomberti e l’ Aliprandi, i quali lasciarono scritto ne' lor ricordi che egli era fortissimo attore in ogni ge
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 754
i, fiancheggiò sempre col maggior decoro le prime attrici, che per la lor giovinezza e la loro figura (chè un tempo si bada
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 888
come – impensierito da’ reclami dei padri di famiglia che vedevano i lor figliuoli impegolati fra le attrici – il severo T
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 335
chè gli ottenga raccomandazioni per Roma, ove i comici di Silvio, con lor mene, gli farebber guerra. Il dì seguente rinnova
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 87-90
nalismo dell’antica scuola, cedè il campo alle dizioni incolori nella lor naturalezza, alle movenze studiate nella lor tras
e dizioni incolori nella lor naturalezza, alle movenze studiate nella lor trascuratezza, a tutto insomma il grande convenzi
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 647
ltimi tempi della Ceccherini, le quali non son meno incantevoli nella lor poetica tristezza (XVII-517) : L’ultima caratter
25 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290
ci, da cui furono tratte, e ogni cosa di seguito e diligentemente tra lor confronti, cominciano le Latine pur troppo a cade
ti sono impazienti d’indugio, mandando fuori troppo frettolosamente i lor parti, ne’ quali più ingegno che studio si scorge
o; e tutti ce tamente non avrebbono scrupoleggiato di accertare sulla lor fede d’aver letto eziandio le commedie di Eupolid
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583
s’entrare : e così gli altri ancora e fuori e drento facevan gli atti lor si gentilmente, ch’ ognun restava al fin lieto e
terne note, Ricerca in tuon d’Amor corde amorose. Non van sciolti fra lor Musica e Amore : E mentre intuona l’un, l’altro g
andissima diuotione se sono in Compagnia si ò nò acciò poseno fare el lor uiagio per le lor case caso che fuseno esclusi ;
e se sono in Compagnia si ò nò acciò poseno fare el lor uiagio per le lor case caso che fuseno esclusi ; di questo io ne su
ù che non tirera ne quarto ne nulla, e pure tanti altri Comici ano le lor Gionte et sono soli, et io con Colombina non li p
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 235-236
accrescimento, ma particolarmente la nostra città, ove sperano di far lor comedie, sentirà grandissimo gusto, essendo Aurel
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 709-710
cio alla porta dell’Hôtel de Bourgogne delle arie che si cantavan sul lor teatro, composte dal musicista Gillier : arie, ch
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687
egrina e geniale delle quattro maschere italiane, che lo ajutavan co' lor lazzi nello smercio de'suoi specifici. Alle masch
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 565-567
i tutti sperimento : e tutti trovi degni di premio all’oprar loro ; e lor darà centuplicati i frutti dall’arche d’oro. E p
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1053-1054
no uniti alle opere serie e che soppressero per sostituire i balli in lor vece (Ivi, XXXV). » — « Non sapea di musica ; ma
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 307-309
o a gara tra fronda e fronda gli augelletti, e tutte fan eco al canto lor l’aure soavi. Libertà, libertà ; di questa in fin
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168
sarebbe stata sfornita d’vnguento di biacca, e difensiuo. Era nata la lor discordia, perche ciascuno di essi pretendeua d’e
he tutti in truppa, come tanti Zingari, cominciarono a voler dirmi le lor ragioni. Piano (dico io) ; non tanta furia ; ness
odia, a Gentil’ huomini, e virtuosi dirò che si sono troppo auari de’ lor beni, e fauori, pur cauandolo dalla voce istessa
34 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275
i, e raggiri, facendole tradurre e rassettare al loro dono. Altre sul lor modello ne composero gl’italiani in quel periodo
regno, pure fassene qui menzione, perché parecchi membri di essa col lor capo vissero nel XVII, e furono aggregati nell’Ac
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
herini n’era incantata ; ma gli spettacoli a Venezia avvicinavansi al lor fine. La Compagnia doveva andare a Genova per pas
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 780-781
tori dall’indole più svariata, non posson dare, divenendo autori alla lor volta, che raffazzonamenti di commedie o scene al
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 260-262
o, dacchè i cantanti, maschi e femmine, confidando nella durata della lor voce, trascuran l’arte della scena. Fu maestro d
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 749-750
, figlia dei coniugi Lescousier borghesi di Parigi. Appresa la triste lor condizione, egli si prese, nient’altro che per ve
39 (1715) Della tragedia antica e moderna
piriti o torbidi o disperati, che quantunque sieno detestabili per la lor professione, non sono però affatto disprezzevoli
non sono più sì frequenti e si trovano più comode quelle teste che al lor bisogno e temperamento proporzionano l’artificios
e dall’applauso comune, e ciò vuol dire che non han seguitati in ogni lor parte gli esempi lasciatici, come in retaggio e i
parti la vostra con la nostra tragedia ed esamineremo a suo luogo la lor differenza come anche le altercazioni moderne fra
ittà di Roma e in una certa conversazione di giovani derisori che, oh lor fortunati se tanto di moderazione avessero quanto
nti felici e massime nella nazione spagnuola ove le donne coperte da’ lor zendadi vanno come mascherate e nascoste, e si da
gli equivoci, fonti ordinari di tutti gli avvenimenti e viluppi delle lor rinomate commedie. [1.129ED] Nella tragedia non è
ggi reali in troppa soggezione di sé medesimi e troppo accompagnati e lor mal grado osservati, e i loro visi son troppo imp
nti a varie sorte di edifici, da’ quali possono uscire secondo i vari lor fini e secondo la varia lor condizione gli attori
, da’ quali possono uscire secondo i vari lor fini e secondo la varia lor condizione gli attori, sicché la scena tragica pr
di sue tragedie italiane; e per ciò molti Franzesi appunto fanno del lor teatro una sala, nella quale sfogano per diverse
no di se stessi e la imitazione del vero ad essi par così vero che in lor produce il medesimo effetto, siccome in un passio
i fanno, e benché per lo più guidino donne giovani e verginelle nelle lor favole, queste, trattando e parlando con chi potr
tra union sensuale, rimangono più liberi gl’intelletti a propagare le lor cognizioni. [3.57ED] Questa generazion di notizie
ra dietro il profondo Dante, il leggiadro Petrarca, il grave Casa e i lor megliori seguaci, ma il vostro epico Torquato Tas
que’ personaggi che il poeta vuol far comparir gastigati in pena del lor malvagio costume. [3.63ED] Ma questa fuga dell’an
ideva dello stralunamento degli occhi loro e de’ folli applausi delle lor lingue a ciò che né essi né io intendevamo. [3.10
maestà col mostrarsi solamente in circostanze di tutto fasto, poco a’ lor sudditi e meno agli stranieri, ma tu mirerai il r
nto e nell’affabile maestà Clemente XI e Luigi XIV: come diverso è il lor impero, così le cure ne son differenti, perché il
che ho benissimo distinto le rime e che invece di stancarmi di questa lor consonanza me ne sono, oltre ogni credere, compia
a diversa quantità di queste parole, se non per via di una regola che lor bisognerebbe inventare per discernere dove la sil
o anche alle volte dal jambo ordinario non solamente ne’ cori, che di lor natura ciò portano, ma nelle scene degli atti. [4
mai i tragici di sedur tanto le immaginazioni de’ loro uditori da far lor credere di trovarsi in coloro a veder la vera tra
uegli —. [4.132ED] Ciascuno suo piacer segue e cotesti han seguito il lor genio, o per meglio dire sonosi uniformati in que
dovrai prender le regole date pel verso da Dante, dal Petrarca e da’ lor coetanei. Nessun scrittore de’ rinomati nello sta
versari ed inalzandone alcuni alle stelle che o sono oppur vorrebbero lor partigiani; dalla qual cosa, massime nelle corti,
ad archi, a teatri. [5.14ED] Selve trapiantate quai sono nell’altezza lor naturale, labirinti favoleggiati con gli animali
ari, che si sono fatti abituali al loro genio e senza de’ quali saria lor noiosa la vita? [5.30ED] Questo presidio d’Invali
noioso pensiero, sicché mi assido ben lungamente ad udirli, e pure il lor gorgheggiare è limitato dalla natura a certe arie
, il popolo si raffredda se vede due personaggi parlar seriamente de’ lor interessi. [5.110ED] Vi vuole copia, se non di re
o lo quale dovrebbe ivi esprimersi, che t’importa? [5.189ED] Lasciala lor metter dentro, altrimenti te li vedrai tutti addo
ro talento cacciassero l’arie ove vogliono, che il farmi complice del lor mancamento col caricarle; e basta bene che non di
li paragono a’ nostri antichi greci scultori, che si distinguono da’ lor moderni seguaci non tanto nel corretto dintorno e
38ED] Né già li ho adulati cotesti maestri di musica, confrontando il lor merito con quello de’ filosofi e de’ poeti, de’ q
edia e alla commedia franzese, aspetto da te il tuo giudizio circa il lor modo di recitare. — [6.22ED] — Veracemente — io r
’ nostri attori italiani non poco di novità. [6.23ED] Differente è il lor recitare della tragedia da quello della commedia,
uesto con la soavità la mente degli ascoltanti, vi discende con tanto lor piacimento che poi, animato dalle ragioni, le qua
olanti e ritondi, ed in conseguenza più numerosi de’ vostri che dalle lor posature sempre risaltano se non con uniformità a
so ed io, che mi son trovato all’Anfitrione, son rimasto contento del lor recitare assai più moderato nelle declamazioni, e
estra stessa non è uomo che si vanti di poter distinguere i sensi del lor borbottare. [6.77ED] Questo è un gravissimo error
esti comici volatori che aleggiano ritti su’ piè come sul tetto della lor colombaia i piccioni, non arriverà mai a piacermi
sperazioni quello stropicciar del cappello, per altro innocente della lor declamata disgrazia. [6.88ED] Ma il povero cappel
ropria stranezza dell’abito; io perdono a’ Franzesi l’amar cotanto il lor diletto cappello che lo pongano ancora su quelle
ene stanno ad una nazione e non ad un’altra, e tutte intanto hanno il lor pregio per sé medesime, ma molto più rispetto al
ma nobile, né mai per gran passione o per grandi affari escono dalla lor natia compostezza; ed imitando i loro civili disc
itare a voi Italiani, e siete ancor lontani di molto ad arrivare alla lor perfezione, benché negli ultimi anni vi siate pos
40 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
e ricevute con freddezza da alcuni pochi, che invecchiati in un certo lor sistema di letteratura, sdegnano di approvar dopo
r sistema di letteratura, sdegnano di approvar dopo il popolo ciò che lor giugne nuovo, Vel quia nil rectum, nisi quod pla
presumono di essere i precettori del genere umano, e che vorrebbero a lor talento governare il mondo; uomini perversamente
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
I Desiosi (V. Fargnoccola) erano il 1581 a Pisa, l’ '88 a Roma ove fu lor concesso di far comedie di giorno, però senza don
42 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
bia fede Con tal ragion si può vantar, che vinto Dal rispetto, di lor più non favello. I nostri dotti poi stupido amm
to, di lor più non favello. I nostri dotti poi stupido ammiro. La lor filosofia di quai non sparse Delizie e fiori il
quai non sparse Delizie e fiori il viver de’ mortali! Grazie alle lor fatiche al fin del peso De’ vecchi pregiudizj e
iriamo. Abbonda solo Di giolivi pedanti ogni adunanza: Sulle orme lor nelle festive cene Ragionar sanno ancor gli app
i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel lor teatro il concorso pensarono ad abbandonar Parigi
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106
lettera più curiosa, e che ci mette al nudo Drusiano e Angelica nella lor intimità conjugale, è quella che il Capitano Catr
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 598-599
più obliato dai veri cultori dell’arte drammatica. A lui dovetter la lor gloria artistica Bersezio, Pietracqua, Garelli :
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
zzale, se lo son visto morir tra le braccia. Egli ha sentito tutte le lor cure, e l’ultime parole da lui proferite sono sta
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285
ente preparati, la stampa e il pubblico accorrevan in folla a dare il lor giudizio come si trattasse di grande avvenimento.
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 414-417
a e questo di Fiammella, e le due coppie abbracciate si riducono alle lor capanne. La licenza agli uditori, detta da Mercur
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87
astor Carolo tornando lieti dal gran lito Hiberico entraro dentro del lor patrio Hospitio : hoggi qui canto, in ripa al chi
ci è albergato, se fosser viui li trarrei al fondo. E se insieme con lor fosse Pompeo, fra i Greci Achille, & il suo f
to stanno le fiere, e quando ch’io fauello cadon gl’vccelli giù da le lor fronde, e al fiero aspetto mio Febo s’ asconde. S
to ; e fuor d’atre spelonche, e statui cupi tiro i serpenti, & il lor dosso attasto con la mia claua, che ogni forza at
e lodi : e si volge a’ parassiti scritturati ad hoc. Oh essi sanno il lor mestiere alla perfezione ; essi conoscono l’umor
omposto di strauaganze, il quale poi si eserciti in parole, benche di lor natura impossibili, tuttauia credibili da chi abb
ro stile principio desti al nobil tuo desìo. Per te godon le scene il lor natio onore ; e già sen vola a Battro a Tile glor
49 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160
Nella terza scena del III, in cui si parlano la prima volta dopo la lor divisione Basilio e Chiteria, la tenerezza disgra
ha egli seguito certi mercenarj traduttori, i quali, per piaggiare a lor profitto la nazione, traducono infedelmente Garci
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 227-235
i Magnifico alla gran Compagnia de'comici Gelosi, e proprio quando la lor rinomanza era al colmo. Anzi in essa buona parte
non fù possibile mai d’hauerli, solo che ottenero di farli i lacci, a lor modo i quali furno di fune così fragida che tutti
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 550-553
gettare i caratteri : forse qua e là migliori, nella semplicità della lor veste pastorale, le Egloghe. Quanto alle rime, pe
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
tessa fama su di un teatro francese. Voce, azione, memoria tutto è in lor potere ; e sanno esser naturali anche nelle comme
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 728-730
luce, gran Ferdinando, le consacro a voi, e in voi più bello il fasto lor riluce. Che se in queste costanza ha i pregi suo
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 759-763
tutto un insieme di dizione e di pronunzia e di atteggiamenti, nella lor grande spontaneità prettamente romagnoli, da farl
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 199-202
Attori, o almen pochi ed ignoranti, privi affatto degli Autori che i lor parti dieno e tanti, come mai darvi piacere nel d
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274
ivere un libro. Basti che intanto se ne citino alcuni, i quali, nella lor varietà dànno un’ idea ben chiara della morbidezz
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 556-560
dere. Più volte abbiam visto attori e attrici salire in rinomanza col lor nome di battesimo o di famiglia, e più altre sol
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 478-485
i. ……Invan sperate che crescendo il valor vi cresca il lucro, o seco lor vi accolgano i signori dell’italica scena. A regi
un suocero, una nuora, od un genero sta. Così all’onore provvegon di lor casta i semidei ! Oh ! a te rida salute……. (V. a
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 284-287
Alfieri) più di me voi ne siete già informato, nè avete d’uopo che di lor vi dia veruna informazione. Al mondo è nato il Tr
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430
età tra marito e moglie, con il guadagno venturo, lasciandosi dopo la lor morte heredi uno dell’altro. Pensi ognuno l’a
61 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
dubbia fede Con tal ragion si può vantar, che vinto Dal rispetto, di lor più non favello. I nostri dotti poi stupido ammir
spetto, di lor più non favello. I nostri dotti poi stupido ammiro. La lor filosofia di quai non sparse Delizie e fiori il v
di quai non sparse Delizie e fiori il viver de’ mortali? Grazie alle lor fatiche al fin del peso De’ vecchi pregiudizii e
respiriamo. Abbonda solo Di giolivi pedanti ogni adunanza: Sulle orme lor nelle festive cene Ragionar sanno ancor gli appal
i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel lor teatro il concorso, pensarono ad abbandonar Parig
62 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
sonatori, oltre a quelli che già fissi erano al soldo de’ Principi. I lor giuochi, siccome ricavasi dalla Cronica Bolognese
risposta e mortificazione di tanti ignoranti e boriosi critici che a lor bel piacere sono andati e vanno tutto giorno disp
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157
il suo candore spieghi giglio gentil fiorito appieno, fassi col misto lor vario colore sì dubbioso e cangiante il loco amen
ori, che a noi più schietti il fosco indo comparte. Giva turbando i lor lascivi errori Zefir umil ch’ora raccolte, or spa
nidi (proprio d’ Insubri a ministrar Compense) narran : che ’nfrà di lor tal gloria ha sparta, una sol MADDALENA, una sol
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 718-721
isti che per la loro vita vissuta dinanzi alla ribalta, assorbono dal lor primo apparirvi i sensi tutti dello spettatore. E
65 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
rre se non rade volte per intervalli perfettamente armonici: hanno il lor luogo i personaggi subalterni, che noi abbiamo su
fetti più liberamente si spandono, e sono, per così dire, nell’ultimo lor periodo. Cotal situazione è la propria dell’aria,
ermini astratti, la filosofia, riducendo l’espressioni al significato lor naturale, va poco a poco ammorzando l’entusiasmo,
ppartiene ad essi. Un vestiario, una conciatura di testa, che divenga lor propria? Dove ne troveremo i modelli? Dov’è la re
Virgilio, a fatica si troveranno cinque, che leggano due volte nella lor vita il poema intiero di Lucrezio? Perché tutto è
66 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
i favolosi, che tutto abbracciando, per cosi dire, l’universo sono di lor natura sommamente dispendiosi, si rivolsero ben t
67 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
i algerini, tutti sieguono l’esempio domestico che più d’ogni altro é lor vicino. A chi attribuiremo la prima invenzione de
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
ttela. I pubblici commedianti che aveano inventate in quel secolo con lor vantaggio e buon successo nuove maschere per cont
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873
il Pastizza, e gli altri personaggi da lui generati, troverebbero il lor posto accanto ai Don Abbondj e alle Perpetue.
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
imitar casta, decente, affettüosa, amabile, maestra farai le scene di lor meglio accorte ; e sarai vivo specchio, in che gu
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
sti, che per la loro vita vissuta dinanzi alla ribalta, assorbono dal lor primo apparirvi i sensi tutti dello spettatore. »
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638
è certo che nell’una cosa o nell’altra si dee ricercar la causa della lor serbata unione. Nel primo caso (e dati gli sforzi
ia, Pinelli, m dc xxi), sono una difesa delle Comedie oneste contro i lor detrattori fatta con molta chiarezza e molta viva
distruggere i patrimonij a quelli che avviticchiavano la mente in le lor tresche ; onde posiamo credere, che si come egli
73 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
la più vigorosa. Io voglio adunque persuadere a’ nostri musici quanto lor monterebbe di conoscere il meccanismo della loro
issare, e a determinare l’espressione vaga, e sovente difettosa delle lor sinfonie. Mi farò in oltre a svegliare la loro em
e più illuminati dell’Italia traveggono de’ difetti e de’ vizi nella lor musica, e perché dunque ci faremo noi coscienza d
lari. E appunto io fo accorti i nostri compositori, come ciò verrebbe lor fatto, se essi s’avezzassero a cogliere per tal m
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49
più rea Successe, e fe men delle Selve amanti Le Ninfe, e incerto il lor pensier volgea. Allor seguendo i più fallaci inca
75 (1772) Dell’opera in musica 1772
ne che i compositori danno al metro delle sillabe, non solo fa che la lor musica distrugga ogni poetica armonia, ma ancora
si mostrano di non intendere l’uso di questa gran molla per volgere a lor talento gli animi de’ loro popoli. Degno perciò d
dichiarar le leggi di quelle rappresentazioni che più hanno voga ne’ lor paesi, avessero in mira questi due grandi oggetti
sa tra esse [Sez.I.3.2.1] Uno adunque è il fine a tutte comune: la lor differenza consiste nella scelta de’ mezzi. Perci
si la ragione d’una a un’altra grandezza, tanto più grata riuscirà la lor simmetria: perché tanto minor fatica durerà lo sp
e del piacere proprio di quello, lungamente ci siamo trattenuti. Dal lor patetico, e dal piacere che gli è proprio, più sp
orano, se cantano, se danzano, le loro respirazioni, i loro passi, il lor lavoro, la cadenza del lor canto e del lor ballo,
no, le loro respirazioni, i loro passi, il lor lavoro, la cadenza del lor canto e del lor ballo, dividono il tempo in parti
irazioni, i loro passi, il lor lavoro, la cadenza del lor canto e del lor ballo, dividono il tempo in parti eguali. In cade
ez.II.1.2.10] E col quinario in questo di Giovan Pietro Zanotti: Per lor sicuri Fiano i tuguri Nostri, e a sua possa potrà
lo sbandeggiamento, lo scempio d’illustri personaggi, ma solamente il lor pericolo d’incorrere in quelle sventure (tanto ba
. Pervennero i Greci a sì perfettamente analizzare questa parte della lor musica, ch’essi in breve tutti i modi ebbero rinv
cacia della musica ad accendere e governare le passioni, furono dalla lor propria esperienza istruiti a formare la vera ide
entale o vocale, danno segni di godimento e si mettono a ballonzare a lor modo: niuno però di tai segni danno a un’altra ch
uistarono così più largo campo da far mostra della flessibilità della lor gorga coll’imitare que’ mordenti, que’ trilli, qu
ionato alla loro professione, e che prenda un sincero interesse nella lor gloria, sì francamente per loro vantaggio ragioni
ne che i compositori danno al metro delle sillabe, non solo fa che la lor musica distrugga ogni poetica armonia, ma ancora
loro bellezza. Anzi però ch’io prenda ad assicurar costoro di questa lor temenza, volentieri intenderei da essi nel venire
o aver luogo nelle opere comiche musicali: la tragica gravità, male a lor converrebbe. Quindi la provvida natura, che adatt
lliscono con altri non appartenenti a persona che viva, ma nati nella lor fantasia; e sì ne compongono il ritratto, che chi
eggiam pure qual vaghezza reca all’opere di Giorgione e di Tiziano il lor mirabile lumeggiare, il vedere con quanta forza e
inguono quelle belle disposizioni e misere che sono osservabili nella lor macchina. La danza rimedia a questa negligenza, a
quelli tra’ nostri bagattellieri che fanno spettacolo dell’agilità di lor gambe, i quali, a dirla, riescono essai meglio ch
non salutò né pur da lungi le annoverate arti, come potrà erigersi in lor direttore? Come si accorgerà egli, se il poeta o
morale, in vece di dichiararla e di simplificarla, per mettere (come lor dovere sarebbe) alla portata d’ognuno la più nece
elli di Borgo San Friano [che] con pazza invenzione promettono per il lor banditore di dar novelle dell’altro mondo a chi s
da Planelli) suonano così: «Quanto le menti umane / son mai varie fra lor ! Lo stesso evento / a chi reca diletto, a chi tor
di Strione [Tommaso] volle comprender alcuni giocolieri, i quali coi lor giochi dilettano, rallegrano la brigata, che perc
eggiam pure qual vaghezza reca all’opere di Giorgione e di Tiziano il lor mirabile lumeggiare, il vedere con quanta forza e
questi accidentali difetti non già essenziali de’ Teatri, i quali di lor natura a ben più lodevol fine tendeano. Né ciò fu
istrioni erranti, che vanno di luogo in luogo ergendo Teatro dovunque lor piace. Lo Spettacolo Teatrale è da città grande,
, che i recitanti nulla vi aggiungano di bocca, o che accompagnino le lor parole con gesti dettati dalla modestia, e dalla
76 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
ena ebbero i comici, imitando i tragici, data forma e disposizione al lor poema, che gonfi della riuscita, presero a garegg
r di Socrate; e ’l padre Rapin ed altri moderni si sono appigliati al lor parere. Il signor di Voltaire però, copiando la c
ro, come noi andiamo agli esercizi spirituali, che la commedia era il lor catechìsmo, e la tragedia la loro predica grande.
77 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
io di Pietro trasportarono, come dicemmo, diverse favole spagnuole al lor teatro, purgandole per lo più dalle principali ir
i Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a lor modo; tutte queste cose, dico, quando anche gli v
78 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66
ommedie, come se fosser l’ottime del teatro italiano, essendo in vero lor primo merito lo stil fiorentino colle più licenzi
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 543-547
e abbiamo da una lettera dell’Elettore al Duca ; a cui raccomanda nel lor ritorno la coppia D’Orsi, e da una nota che ci fa
80 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
coloro che sono al di sotto degli uomini? Come è possibile che quelle lor voci liquide e dimezzate ispirino altri affetti c
e senza effetto in tante circostanze che traggono appunto da esso la lor verità. [5] Come avessero un fedecommesso ne’ ges
le arie e non dei recitativi, dove è indubitabile che possono aver il lor luogo i tratti più vibrati ed energici, come l’ha
on ciò che credono esser buono, ma quello soltanto che ha ottenuta la lor protezione; se vorremo separare i non pochi che e
e si danno i cantori per trovar cose che lusinghino le orecchie colla lor novità, e la varietà de’ gusti che da ciò ne risu
la Eneide si gustano pure, e s’assaporiscono perché spirano ancora la lor primitiva freschezza; niuna composizion musicale,
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
io di Pietro trasportarono, come dicemmo, diverse favole spagnuole al lor teatro, purgandole per lo più dalle principali ir
i Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a lor modo; tutte queste cose, quando anche gli venisse
82 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
via una così bella occasione di rendersi necessari. A questo fine era lor d’uopo farsi creder dal volgo superiori agli altr
he non potevano venir a personale tenzone, combattevano per mezzo dei lor cavalieri, ai quali veniva troncata la mano in ca
83 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93
a, ti condurranno da me. Guildenstern, e Rosencrantz hanno seguito il lor camino verso Inghilterra; molto debbo dirti su di
ranno menzione, se non per declamar contro di lui allorchè non dice a lor modo. Il meno impudente la spoglierà, la prenderà
84 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO II. LIBRO II » pp. 34-49
derava da’ Greci chi nasceva fuor della Grecia, e da’ Romani chi alla lor nazione non apparteneva. Così Diodoro nel libro X
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327
ora. Melpomene e Talìa sol men giulive, niun fra i Toschi in veder di lor ben degno, quasi invidia sentian dell’altre Dive.
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
mettere Il bianco e il rosso. Fan come le femmine Tutte le cose; han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoi, lor stuccetti
ianco e il rosso. Fan come le femmine Tutte le cose; han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoi, lor stuccetti de’ varii Fer
le femmine Tutte le cose; han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoi, lor stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno l
ini, Lor pelatoi, lor stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno lor bussoli, Loro ampolle e vasetti ecc. Non è total
pendono, Polirsi, profumarsi come femmine, E pascer mule e paggi, che lor trottino Tutto dì dietro, mentre essi avvolgendos
ommedie, come se fosser l’ottime del teatro italiano, essendo in vero lor primo merito lo stil fiorentino colle più licenzi
87 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VII. Teatro Latino. » pp. 109-171
cheggiar Corinto, se Creonte non rende i colpevoli al gastigo ch’egli lor prepara. Or Giasone si salva promettendo di sposa
hoc sat est etc. ma perché? qual motivo avea Edipo d’abbandonarli al lor furore? I greci con più senno han fatto derivar t
ate, che al comando del popolo si nudavano, e facevano spettacolo del lor corpo; ma in ciò eran mai più sfacciate quelle sc
ci, da cui furono tratte, e ogni cosa di seguito e diligentemente tra lor confronti, cominciano le latine pur troppo a cade
ti sono impazienti d’indugio, mandando fuori troppo frettolosamente i lor parti, ne’ quali più ingegno che audio si scorge»
88 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
antomimici atteggiamenti. né potevano allora i cristiani una musica a lor modo inventare, perché essendo dai gentili feroce
mma, ovvero sia quella tavola, o scala, sulla quale s’impara a dar il lor nome, e a intuonar con giustezza i gradi della ot
e’ seggi celesti, e che le meretrici perfino ebbero altari, e feste a lor nome. Ove gli dei lasciando ai filosofi la cura d
89 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
so a’ sovrani per far loro conoscere che la sola maniera d’eternar il lor nome e di farsi adorare dai posteri è quella di r
guersi dovettero necessariamente portare ciascun’arte alla rispettiva lor perfezione, fra le quali la musica ebbe non medio
i nell’arte del suono e della composizione, comunicavansi a vicenda i lor sentimenti e le osservazioni loro al comune giudi
90 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
gionare, sogliono rimproverare all’Italia questo genere difettoso, al lor parere, che manda a morir gli eroi cantando e gor
e mortificazione di tanti ignoranti e boriosi critici francesi che a lor bel piacere sono andati e vanno, tutto giorno dis
Polibio lib. IV) forma i costumi delle nazioni, la loro figura, e ’l lor colore. «Athenis tenue Caelum, ex quo acutiores p
91 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344
adre, e con lo sposo, Quì restar voglio, e si confonda insieme Il lor sangue col mio. Ricuso, Enrico, L’offerte tue,
       Ecco già gli urli Dell’insolente vincitor, sul ciglio Già lor fiaccole ardenti balenarmi Veggo, e le spade a
terror son pieno! Che dirà Sparta? Ans. Che dirà Sparta? I corpi lor si denno Alla plehe sottrarre . . . Leon. All
uomini de’ Romani del tempo di Cesare segnalandoli co’ distintivi del lor carettere tramandatoci dalla storia. Cesare è gra
ntisette; i parenti si adoprano per calmarla, ma prendendo l’amante a lor consiglio una freddezza ed indifferenza apparente
prezza quelli che aspirano alle nozze di lei, dice a tutti sul viso i lor difetti, e se ne concilia l’odio; uno di essi la
. . . . Or con te stessa T’avvisa . . . ti consiglia . . . Fra lor decidi . . . a qual tu vuoi, t’appliglia. Elvir
eroico! Elvira ricusa. Segue un duettino di espressioni generali che lor convengono, ma che non hanno se non remoto attacc
? Chi sa; l’autore era toscano; fidiamci di lui. Usano poi quel basso lor modo volgare in bella prosa? L’userebbero in una
mente si ritirano alla parte opposta. Giugne Odorico sempre pronto in lor difesa con soldati; ed allora il vil Ricimero ved
una delle consuete imposture di Almonte e Ricimero, come si vedrà, il lor terrore è una pura ipocrisia. Odorico dice nel qu
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226
sul labbro è a pochi : e questi pochi or sono di te men degni. Nè dal lor perdono l’amaro pan tu cerchi…. ma lo cerchi a qu
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
a a Parigi con Gio. Battista Andreini e Niccolò Barbieri. A loro e a’ lor compagni furon date il 17 dicembre 1624 lire 2400
94 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
e nasce da passaggiero e insignificante divertimento, la misura della lor perfezione altra appunto non è che il capriccio d
quale fu, siccome abbiamo veduto, una delle principali cagioni della lor perfezione: diamone presentemente una occhiata al
fizio invariabile, e l’accezione comune di siffatto vocabolo presso a lor ‌o. Ignoriamo la costruzione e l’uso preciso dei l
cendo professione di vivere eternamente attaccati ai pregiudizi della lor nazione e del loro secolo come le cariatidi al pi
95 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174
taliani in prò della poesia drammatica. Essi che aveano assicurato al lor paese il vanto di farla risorgere, compresero pri
spirti e l’ alma Colgono con le mani affettuose Negli orti de la lor benivolenza; e questo del medesimo atto, Or
e è che consenta al figlio Farsi consorte de la madre, e nasca Di lor chi sia fratello e figlio al padre, Ed a la mad
e di quelle di Dirce, e soggiugne, faccia La sua fortuna, anzi la lor fortuna Ch’io non discopra in ciò cosa diversa,
potere, Che mal si converria, s’essi le fanno, Ch’essi all’opera lor fosser soggetti. Ma quella legge che in diamant
96 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
tere Il bianco e ’l rosso. Fan come le femmine Tutte le cose: han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoj, lor stuccett
nco e ’l rosso. Fan come le femmine Tutte le cose: han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoj, lor stuccetti de’ varii
femmine Tutte le cose: han lor specchi, lor pettini, Lor pelatoj, lor stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno
Lor pelatoj, lor stuccetti de’ varii Ferracciuoli forniti: hanno lor bossoli Lor ampolle e vasetti ecc. Non è tot
ono, Polirsi, profumarsi come femmine, E pascer mule e paggi, che lor trottino Tutto dì dietro, mentre essi avvolgend
97 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
colle parole di Voltaire che i Francesi schivi non soffrirebbero nel lor teatro Ismene che parla della febbre di Merope? c
a condizione di Artamene vedesi con maestria e con nobiltà animato il lor dialogo, e singolarmente ogni di lui risposta ing
o che sceglieranno per presentarsi al re, e del nome onde far velo al lor venire. Elettra va parlando sola e voce alta nell
avano loro le mani per non ispargervi tutti que’ fiori che il fecondo lor genio avrebbe saputo far nascere, nè ridurre i lo
o io imparato? che fuggirò, che seguirò dunque? quali fiori sparse il lor genio fecondo e quali lasciò di far nascere? Simi
l’uso di quel primo colore. Ciò che segue ben dimostra di essersi fra lor perfettamente intesi: Cli. Io di Cassandra ance
98 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
derà il giudizio delle opere teatrali sugli applausi popolari e sulla lor durata ne’ pubblici teatri? Riouperoux autor dell
rendono incredibili perché smentite da’ sensi? Se questo sistema, al lor credere, non può aver la verità conveniente all’e
99 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
ione e circa il metro. Capo I. S’esaminan le favole tragiche nella lor proprietà principale. Articolo I. [1.1.1
olo posteriore, benché molto irregolari: ma perdettero esse ancora il lor concetto all’apparir di quelle di Pietro Cornelio
discernere però sopra quali fondamenti sieno fabbricati comunemente i lor tragici drammi, respettivamente alla costituzion
ma niuno è stato provveduto de’ mezzi propri per arrivarvi. Di molte lor favole occorrerammi di ragionare nel decorso di q
sono appoggiati ad alcuna memoria, lo lasciano almeno in dubbio della lor verità, però credo che solamente ne’ più rozzi po
inuare sino alla fine, rimangono nella sua vigorosità sin che dura il lor corso, e l’ascoltatore riceve diletto e nella lor
orso, e l’ascoltatore riceve diletto e nella loro durevolezza e nella lor cessazione. Ha degnamente luogo il riconoscimento
i scelleratezze ponno cagionare quell’orrore che loro conviene, né fa lor bisogno di rappresentar punito un delitto con un
che cadono in miseria, e la terza gli accompagnamenti che richiede il lor patimento per produrre perfettamente negli ascolt
servatori di ciò, laonde egli incontra non rado di vedere terminar le lor favole con un secco avviso del funesto avveniment
ammassamento di successi oppressa la virtù dell’azion principale: le lor favole sono per lo più semplici e, nelle più comp
zza in far sì che le favole ne godessero benefizio senza offesa della lor propria dilicatezza. Ma sovente parmi essere avve
ore nelle premure de’ gravi mali in cui le tragiche passioni hanno il lor fondamento. Niuno potrà leggere gli episodi della
aspettate, ma nonpertanto que’ sogni che sarebbon lodevoli perdono il lor pregio per sentirsi quasi in ogni tragedia come c
] Tuttoché non manchino ne’ Francesi di simili esempli è non pertanto lor pratica più costante di far sì che ciascuna delle
perocché non attendevano che la partenza di questi per proseguire il lor ragionamento senza essere uditi, quasi che non po
lla separazione degli atti appartiene il coro, che dal più de’ nostri lor si frappone; al qual proposito tornan bene varie
o rifinire di lodarne la bellezza e la dignità; condannano altri ogni lor personaggio di qualità romanzesche, inverisimili
poeti non fioriva una morale sì fina come ne’ nostri e che però molte lor favole riescono difettose, ma sconcio è pure sì l
l’asserire che in que’ tempi non fossero uomini che potessero con la lor virtù servire d’esempio agli altri, di ciò convin
passione viziosa e che si fosse con arte scemata la gravezza di certe lor delinquenze che li fanno apparire men degni di co
contro la medesima, così riescono meno ingegnose e men dilettevoli le lor favole, e talor anche meno utili. Con tale libert
enti per la rilevata e copiosa pittura di convenevoli costumi che nel lor genere non possono i Francesi pretendere veruna s
se non per mezzo di concetti e parole dicevoli alla natura. Laonde i lor tragici discorsi per essere pieni d’abbellimenti
i risorgendo vie più la coltura abbiamo avuto più moderni i quali ne’ lor tragici saggi hanno mostrato che l’italiana favel
mperamento: né però saprei loro accordare tutta quella semplicità che lor viene da molti attribuita. Io non so come Pietro 
è procacciarsi dell’ornamento da quella maggior copia d’immagini che lor puote venire in acconcio, né sdegnano di metterla
lla brevità trovasi della languidezza e della vanità pregiudiziale al lor fine, essi le praticano parcamente. Le circollocu
i effetti, essi acquistan più forza di penetrare negli animi dal sono lor convenevole. Nondimeno, se ben s’osservano le tra
non hanno di verso che la misura e la rima, e fu dallui approvata la lor misura per la lunghezza comoda per esprimere inti
andati secoli, giudicò che avesse in ciò gran parte l’improprietà de’ lor versi. Ma certo quantunque fosse scrittore assai
l’avere nomi unici di ciascun significato. Tutti gl’idiomi hanno ne’ lor vocaboli una propria significazione, né pregiudic
porati in un verso mutano armonia per lo nuovo vincolo che ricevono i lor piedi dalle voci che lo costituiscono. Ma qui rim
n la mia morte il diritto d’odiarvi. Così vuol Roma, ed Alba: Obbedir lor conviene. M’uccida uno di voi e mi vendichi l’alt
uti della imitazion degli antichi; cosi li Francesi, benché abbiano i lor pregi particolari, rimangono addietro nelle cose
uali unirono in tragedia varie persone che in una sola azione hanno i lor propri interessi, in guisa ch’ognun d’essi richie
ve si rappresentino simili eccessi fa di mestieri accompagnarli con i lor funesti effetti; acciocché s’avvezzi ciascuno a s
imo la versificazione. Capo I. S’esaminan le favole tragiche nella lor proprietà principale. Articolo I. [1.1.1
: l’uno, quando que’ primi senza avertimento le componevano a caso, a lor beneplacito e le rappresentavano solamente per di
, se i soggetti da lei prodotti non deono essere sì scelerati, che la lor mala fortuna non ci muova a compassione? O come s
uei che fin’ora il nostro Autor condannano/ sol con le leggi impresse lor nell’animo/ del greco, e del latin dall’ignoranzi
/ di quegli Autori, ch’io mando in esilio/ sì con le gonfie, e stolte lor Tragedie,/ come con le contese, e vane critiche/
ad avere col fondo della principale Azione; e quanta debba essere la lor pertinenza alla stessa, perché sieno lodevoli. Bi
e l’esempio de’ Greci. Essi introducevano certamente le Femmine nelle lor Favole […]. Ciò non ostante si astennero ognor qu
ichi dagli Episodi Amorosi. Può essere, che non avessero eglino delle lor Donne questo concetto ingiurioso, che non sapesse
ianza dello spettacolo («Dovettero gli scrittori tragici incaricarsi, lor mal grado, del Coro, cioè d’uno stuolo di sfaccen
e cose, o persone immaginate non si rappresentano operanti secondo la lor natura. Ora gli Dei d’Omero sono ben lungi da tal
di riputazione alla autorità degli antichi che voglia anco imitare i lor vizi; come veggiamo aver fatto il Trissino in qua
a moglie presa da lui, alla qual Catone si trappone, e ottiene che la lor contesa sia rimessa a Scipione, e dovendo andare
gi, e tenendo luogo di que’ teneri e forti sentimenti, che le diverse lor situazioni dovrebbero suscitare, lascio pensare a
no, che per loro bocca favella il Poeta, e che anzi egli stesso delle lor Persone si veste. Nascondendosi per tanto il Poet
italiane anche nell’ambito teatrale. «Amansi assai anche in Italia le lor Tragedie», scriveva il Veronese, ma soltanto perc
ica di macellazione («Morte avea in casa, e d’ogni tempo appese,/ con lor mariti, assai capre e agnelle,/ onde a sé et alle
ento è procacciarsi ornamento da quella maggior copia d’immagini, che lor può venire in acconcio. Ma perchè d’ordinario nel
vivamente spiegare, vi trovano i Tragici una vanità pregiudiziale al lor fine, e una languidezza notabile; però essi le pr
monologo del messo era particolarmente adorno («Noi anco seguimmo le lor vestigia nella nostra Orbecche, nel messo che app
100 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
rimere la natura, e ch’essa non può dare alle cose l’aria, e vaghezza lor propria, e convenevole: Che le metafore continue,
ar leggere il suo Decamerone dalle femminette nel secondo, non avesse lor fatto nascere il pensiero di divenire scrittori.
/ 148