tà, supplicando espone a V. E. Rma, come desidera dare alle stampe un
libro
intitolato Discorso Storico-Critico del Dottor Do
Città supplicando espone alla M.V. come desidera dare alle stampe un
libro
intitolato Discorso Storico-Critico del Dottor Do
Neap. die 30. Mensis Aprilis 1782. T.A. Salernitanus C.M. S. R. M. Il
libro
intitolato, Discorso Storico-Critico del Dottor D
Zuccato Valerio. È ricordato dal Sansovino nel suo
libro
sopra Venezia tra i comici più antichi di quella
di Andrea Calmo, il quale gli scrive la tredicesima lettera del primo
libro
, interessantissima per la storia del costume, col
di lui faceva sì gran conto, da esclamar nella lettera di chiusa del
libro
secondo, vòlto alle povere commedie, ridotte a ma
ura? a. Stor. della Letteratura Italiana T. II lib. III b. Nel II
libro
delle Antichità di Verona. a. Vedi la Descrizio
parla del ducato di Spoleto. a. In Vit. Tiberii c. 40. a. Vedi il
libro
III delle Storie di Erodiano. b. Lo stesso Erodi
a. Vedi il libro III delle Storie di Erodiano. b. Lo stesso Erodiano
libro
V. a. Vedasi il Dizionario critico di Pietro Bay
. b. Così racconta Asinio Pollione nella lettera 32 inserita nel VII
libro
delle Famigliari di Cicerone. a. Trovasi in Bolo
b. Lo stesso biografo nella Vita di Vitellia c. 12. c. Erodiano nel
libro
V.
l’ altro filo da torcere ad una nuova edizione di questo genialissimo
libro
. 2 giugno 1902. Guido Biagi. ELENCO DELLE OPERE A
). – Se ne fecero tre edizioni. Saggio di una traduzione integra del
libro
di Catullo. (Londra, Hall, 1889). Armanda ritorn
-190….). TESTIMONI Caro Rasi, Firenze, 22 giugno '76. Ebbi il tuo
libro
poche ore avanti ch' io partissi da Catania : lo
Amicis). Caro Sig. Rasi, Bologna, 3 marzo 1883. La ringrazio del suo
libro
, che mi pare utilissimo, e dal quale mi pare che
el comporre, che nel recitare, il quale potesse donare all’ Italia un
libro
tanto utile e dirò, necessario…. Mi voglia sempre
essa analisi di questa favola, di cui Omero fornì l’ argomento nel IX
libro
dell’Odissea. Spinto Ulisse da una tempesta in Si
a e parte in versi, come la Satira Menippea di Terenzio Varrone ed il
libro
di Petronio Arbitro132. Simili questioni in altri
li Ateniesi, e Quintiliano che egli si addormentava tenendo il di lui
libro
sotto il guanciale133. Stazio dà a Sofrone l’ agg
llori tomo II lib. IV p. 369 della Storia dell’ America. 130. Nel VI
libro
de Veteri Comoedia presso Ateneo lib. IX. 131.
. Poetic. lib. I, cap. 10. 132. L’Apocolocyntosis di Seneca, ed il
libro
de Consolatione philosophiæ di Boezio, sono ancor
& Pantomimis. 136. V. Luciano de saltatione. 137. Nel VI e VII
libro
della spedizione di Ciro. 138. Teofrasto presso
os., parlando di un Siracusano interrogato da Socrate, da Erodoto nel
libro
II e da Luciano. 141. Vedi ciò riferito da Atene
doto nel libro II e da Luciano. 141. Vedi ciò riferito da Ateneo nel
libro
I.
commedia usato dalla sua nazione. Cornelio Nipote nel proemio del suo
libro
degli uomini insigni riferisce una cosa assai più
. 151. Variarum lib. IV, Ep. 51. 152. Vitruvio nella Prefazione al
libro
VII. 153. V. il Viaggio d’Italia, di Dalmazia, d
9. Lacedemone Ancienne & Nouvelle P. II. 160. De Republica nel
libro
III. 161. Noct. Att. libro VII, cap. 5. 162. V
Nouvelle P. II. 160. De Republica nel libro III. 161. Noct. Att.
libro
VII, cap. 5. 162. V. il t. II pag. 9 della sua t
163. Giulio Polluce nell’Onomastico lib. IV, cap. 18. 164. Nel III
libro
delle Georgiche di Virgilio. 165. Esse perciò si
a legge parla Demostene nella III Filippica. 170. V. Giustino nel VI
libro
.
essa analisi di questa favola, di cui Omero fornì l’ argomento nel IX
libro
dell’Odissea. Spinto Ulisse da una tempesta in Si
si e parte in prosa come la Satira Menippea di Terenzio Varrone ed il
libro
che porta il nome di Petronio Arbitroa. Simili qu
eniesi; e Quintiliano dice che egli si addormentava tenendo il di lui
libro
sotto il guancialeb. Stazio dà a Sofrone l’aggiun
rica tomo II lib. IV p. 369 della traduzione del Pillori. a. Nel III
libro
de Veteri Comoedia presso Ateneo lib. IX. a. Po
X. a. Poetic. lib. I, cap. 10. a. L’Apolocyntosis di Seneca, ed il
libro
de Consolatione Philosophiae di Boezio sono ancor
Pantomimis. a. Luciano de Saltatione. a. Nel la Spedizione di Ciro
libro
VI e VII b. Teofrasto presso Ateneo lib. 1. a.
sio, parlando di un Siracusano interrogato da Socrate, da Erodoto nel
libro
il e da Luciano. a. Vedasi ciò riferito da Atene
ni oscenità e licenza scurrile (siccome nel secondo capo del presente
libro
abbiamo osservato) indi contaminata dall’esempio
spiccò ne’ balli tragici, e secondo Suida ed Ateneo compose anche un
libro
in tal materia. Egli ebbe un discepolo chiamato I
li. a. Macrobio ne’ Saturnali lib. II, c. 7 a. Nella Satira X del I
libro
. a. Nella Poetica lib 1, c. 10. b. Noct. Attic
a lib 1, c. 10. b. Noct. Attic. lib. XVI, c. 7. a. Vedi Seneca nel
libro
III, c. 18 Controvers. a. Su di ciò vedasi il m
o Massimo lib. II, c. 10. Secondo il racconto che ne fa Lattanzio nel
libro
I, c. 20 delle sue Istituzioni Divine, questi giu
12. E Plinio afferma che ciò avvenne per ordine della Sibilla (v. il
libro
XVIII, c. 29.). Divennero poi essi giuochi annual
a Grecia, e ad una gran parte del nostro emisfero. a. Platone nel V
libro
delle Leggi asserisce che i Greci ricevettero dag
edi il lib. IV, c. 37 delle di lui Storie. a. Lib. V cap 33. b. Nel
libro
XXXVI cap. 13 ne favella sul l’autorità di Varron
oltura delle due Sicilie. b. Nelle Origini Etrusche pag. 17. c. Nel
libro
XXXV. a. Alberti nella Descrizione dell’Italia p
ese e il di lui emolo di Lipsia renderono tanto intelligibile il gran
libro
dell’universo? Chi al l’astronomia contrastare il
lice nuova impressione della mia storia teatrale, ma sì bene un nuovo
libro
che con nuova sospensione d’animo presento al pub
artirmi da quella energica facile schiettezza che invita a leggere un
libro
istorico. Ho cercato anche di conservare la purez
onsideres en elles memes . a. Ottimamente Rousseau di Ginevra nel IV
libro
c. 7 del Contratto Sociale: Rèdressez les opinio
di non avergli letti . Gli aveano pur mostrato la stessa cosa con un
libro
intero i Veneziani nel 1758. Dirò ancora con cert
sul Chiesa (V.), metto qui l’aneddoto, che l’Ottonelli riferisce nel
libro
primo, pagina 101, della sua Cristiana Moderazion
Bayle Dict. Crit. a. Vedasi la Storia Ecclesiastica di Socrate nel
libro
III, c 16, e nel libro V, c. 18.
Vedasi la Storia Ecclesiastica di Socrate nel libro III, c 16, e nel
libro
V, c. 18.
hina alcuni concerti di musica e quando si presenta all’Imperadore un
libro
novellamente impresso, e quando i Mandarini d’arm
Arnaud nel mese di luglio 1761 l’estratto di una traduzione ms. di un
libro
intorno all’Antica Musica Cinese composta da Ly-K
e membro del primo tribunale di lettere dell’Imperio. 29. Vedi il I
libro
della Storia della China del Martini. 30. L’erud
godeveli e stè zitti. Se xe belli, e gustosi i sentimenti che xè sul
libro
, e in egual note scritti, per tali i comparisce a
mmedianti ; e scorrendo il bello studio del Trautmann, troviamo in un
libro
di spese (1549) del Contabile di Nœrdlingen, anti
commedia usato dalla sua nazione. Cornelio Nipote nel proemio del suo
libro
degli Uomini insigni riferisce una cosa assai più
crizioni e Belle Lettere di Parigi. a. Vitruvio nella prefazione al
libro
VII. a. Spon nel Viaggio d’Italia, di Dalmazia,
Plutarco nella Vita di Timoleone, e Giustino parlando di Agatocle nel
libro
XXII. b. Descrizione della Sicilia. c. Memori
. 9. a. Giulio Polluce nell’Onomastico lib. IV. cap. 18. b. Nel III
libro
delle Georgiche di Virgilio. c. Esse perciò si d
Di questa legge parla Demostene nella III Filippica. a. Giustino nel
libro
VI.
n parte del nostro emisfero. 1. Lib. II, num. 4. in fine. 2. V. il
libro
IV, c. 37 delle di lui Storie 3. Lib. V, c. 33.
l libro IV, c. 37 delle di lui Storie 3. Lib. V, c. 33. 4. Egli nel
libro
XXXVI, c. 13 ne favella sull’autorità di Varrone.
logna nel 1250 componesse volgari tragedie; ma ciò afferma perchè nel
libro
di Dante della Volgare Eloquenza Fabrizio è chiam
del Dati, nell’imprimersi che si fece nel declinar del secolo XVI il
libro
degli statuti della Compagnia, non avrebbe in ess
numerosi ma piccioli di mole e di potere. 2. V. Il Potgessero, e ’l
libro
I, c. 18 della Storia civile e politica del regno
ria della Letter. Ital. del Cavalier Tiraboschi è tutto il capo I del
libro
III nel tomo III, in cui trattasi ottimamente que
c. Non eravi adunque, secondo Alfonso, sino al XIII secolo in Ispagna
libro
di leggi, e giudicavasi per bravure, per capricci
’ Borgognoni, de’ Longobardi, e de’ Visigoti. Le leggi (egli dice nel
libro
XXVIII, c. 2) di Gondebaldo per li Borgognoni sem
sono antecedentemente studiate bene. 5. Vedasi l’introduzione al V
libro
delle Storie Fiorentine di Niccolò Machiavelli, i
XXIV p. 1205. 22. In Antiquit. Medii Ævi t. II, p. 849. 23. V. il
libro
IV delle Antichità Romane’ parlando del Coliseo.
to che gli empi suoi delitti hanno scolpita a caratteri di sangue nel
libro
eterno delle Leggi. Questo veridico quadro, porge
zia, e solo abbiamo in sua lode un sonetto, tolto alle Gemme liriche,
libro
citato altra volta da noi, ed è il seguente : O s
sosteneva con dignità, se Valerio Massimo di questo poeta favella nel
libro
III, c. 7. Venendo (egli narra) nel consiglio de’
allontanato da Romab. Ma Pietro Bayle colla II e IV epistola del XVI
libro
di Cicerone ad Attico dimostra che la tragedia di
u da Cicerone chiamato malus latinitatis author a Tullio stesso nel
libro
de Senectute cità i di lui Sinefebi, e Aulo Gelli
e’ cinque Censori. Cicerone parla di lui nella prima epistola del VII
libro
delle Famigliari, ed Orazio ne fa menzione nella
libro delle Famigliari, ed Orazio ne fa menzione nella satira X del I
libro
: haec ego ludo, Quae nec
contro Verre. a. Se ne vegga il citato Valerio Massimo, T. Livio nel
libro
XLVIII. Vellejo Patercolo, e Appiano. a. Orazio
l libro XLVIII. Vellejo Patercolo, e Appiano. a. Orazio Epist. I del
libro
II. b. Nel libro dell’ottimo genere degli Orsori
llejo Patercolo, e Appiano. a. Orazio Epist. I del libro II. b. Nel
libro
dell’ottimo genere degli Orsori. c. Vedi i Satur
menti del tragico Accio, e del comico Traboa. a. Plinio Hist. Natur.
libro
XXXV. b. Di Pacuvio può vedersi la Dissertazione
2. b. Cicerone nell’orazione pro Archia Poeta, e Valerio Massimo nel
libro
VIII, c. 4. a. Quapropter insolentiae crimine
VI de Lingua Latina, e poi il Giraldi, il Crinito, il Vossio. b. Nel
libro
de Famillis Romanorum presso il Dousa de Lucilii
erat quod tollerre velles. Sat. IV lib. I a. Nella III epistola del
libro
VIII ad Atticum. a. Πλοκιον significa Monile, ch
gualmente che Glycerium, Phronesium, Phanium. a. Vedi Gellio nel III
libro
, c. 16. Varrone, Aristotile, e Diocle filosofo fu
di Cesonia moglie di Cajo Caligola, secondo il racconto di Plinio nel
libro
VII, c. 4, si sgravò di due figliuoli di sette me
undici; di che possono vedersi le Osservazioni di Emondo Merillo nel
libro
V, c 30. Laonde l’Imperadore Adriano, contro la d
ittimo, ascoltati prima melti filosofi; della qual cosa vedasi il III
libro
al capo 6 delle Notti Attiche. Di questo parere f
ne autorizzata poi dalla Ruota Romana. Vedi intorno a ciò il § 30 del
libro
de Jure Naturali, Gentium et XII Tabularum che è
partorire. a. Storia della Letteratura Italiana tomo I, parte III,
libro
II. a. Non si vuole omettere che il fondamento d
mus. a. Libro II, c. 13 b. Quaest. Tuscul. lib. I. a. Plinio nel
libro
XXXVI, c. 18 ci ha lasciate belle descrizioni de’
verisimile quel che col l’autorità di Camaleone asserisce Ateneo nel
libro
IX, cioè che non prima che pervenisse alla vecchi
esse cominciato ad aver tanto a sdegno l’esser vinto. a. Vedi il VI
libro
dell’Epistole di Cicerone ad Attico. b. Lilio G
e volumi nel 1705. Nota alla nota d’autore n. 11: Orazio, Epistola 1,
libro
II, versi 202-203: «potresti credere che i boschi
ini, 1537). La sua opera più importante relativa al teatro è Il primo
libro
d’architettura, pubblicato in edizione bilingue a
ilingue a Parigi nel 1545, con il privilegio del Re e diviso in Primo
libro
di geometria e Il secondo libro di perspettiva, c
l privilegio del Re e diviso in Primo libro di geometria e Il secondo
libro
di perspettiva, che comprende a sua volta un Trat
na in epoca rinascimentale. La citazione è tratta da De architectura,
libro
VII, cap. 5, par. 5. Nota alla nota d’autore n. 1
5, par. 5. Nota alla nota d’autore n. 16: Vitruvio, De architectura,
libro
VII, cap. 5, par. 7. «Utinam dii inmortales fecis
na alcuni concerti di musica, e quando si presenta al l’imperadore un
libro
novellamente impresso, e quando i mandarini d’arm
. Arnaud al mese di luglio 1761 l’estratto di una traduzione ms di un
libro
intorno al l’Antica Musica Cinese composta da Ly-
embro del primo tribunale di lettere del l’imperio. b. Vedi il primo
libro
della Storia della China del Martini. a. L’erudi
Virgilio per lo più trascritte da verbo a verbo, può ricavarsi dal VI
libro
de’ Saturnali di Macrobio. Ond’ è che i posteri s
chrymarunt. a. Valerio Massimo lib. II, c. 4. b. Orazio Epod. I
libro
II: Fescennina per hunc inventa licentia morem.
ue Oscae linguae exploratum quid agatur mittit. b. Livio Decade I,
libro
VII c. 2, e Valerio Massimo libro II, c. 4. a. V
gatur mittit. b. Livio Decade I, libro VII c. 2, e Valerio Massimo
libro
II, c. 4. a. Vedi l’Onomastico di Giulio Polluce
che rilevasi da Polibio, da Livio, da Virgilio, da Strabone, vedi il
libro
I c. 33 della Geografia Sacra in Canaan di Samuel
m fuit in duas syllabas Opsci, sive Obsci, et tandem Osci. Vedine il
libro
III c. 9 Italia Antiqua. Al Cluverio assentisce F
thoritate Patrum coercendum sit. Pulsi tum histriones Italia. Nel IV
libro
degli Annali. a. Degl’illustri Gramatici. a. S
ia, e da’ Romani chi alla Joro nazione non apparteneva. Così Diodoro (
libro
XIV) dicendo che i Cartaginesi trassero ajuti da’
ia, volle distinguerli da’ Greci Italiani. Così Dionigi Alicarnasseo (
libro
I) adoperò tal parola in senso di straniero nel v
voluzioni d’Italia accreditato suo primo lavoro. a. Aulo Gellio nel
libro
II, c. 3. b. Lo rapporta il citato Gellio nel l
Aulo Gellio nel libro II, c. 3. b. Lo rapporta il citato Gellio nel
libro
I, c. 24: Immortales mortales si foret fas flere
sauro, Obliti sunt Romae lingua latina loqui. c. Vedi Macrobio nel
libro
VI de’ Saturnali a. Degl’illustri Oratori. Abbo
Vedasene il giudizio che ne porto Volcazio Sedigito presso Gellio nel
libro
XV, c. 24. a. Il citato Gellio nel libro XVII, c
Sedigito presso Gellio nel libro XV, c. 24. a. Il citato Gellio nel
libro
XVII, capo ultimo. a. Eutropio e san Girolamo lo
ato l’anno 1718 in Marpurg. d. Può osservarsi l’erudito Fabrizio nel
libro
I, c. 1 della Bibliot. Latina. a. Nel Capitolo V
a. Nel Capitolo V dell’Estratto della Poetica di Aristotile. a. Nel
libro
III, c. 2 del suo Centurionato. a. Vedi la Prefa
iziano dell’erudito Bibliotecario di Parma Ireneo affo, p. 1. a. Nel
libro
I, c. 10 delle sue Spiegasioni Plautine. a. Volu
c. 1. a. Giova vederne ciò che ne dice il più volte citato Dousa nel
libro
III cap. 4 del Centurionato. a. Incomincia (e
dizione di Melantone e di Erasmo. Le due sue tragedie sono tratte dal
libro
I e dal IV dell’Eneide. La prima contiene la venu
zio ne fa menzione in una dissertazione de ludis scenicis. 15. V. il
libro
XIII degli Annali di Uberto Leodio presso il Bail
sierito per la scelta della beneficiata) si recasse alla prova con un
libro
sotto al braccio, sclamando : l’ho trovada, l’ho
ogna nel 1250 componesse volgari tragedie, ma ciò affermò, perchè nel
libro
di Dante della Volgare Eloquenza Fabrizio è chiam
del Dati, nell’imprimersi che si fece nel declinar del secolo XVI il
libro
degli Statuti della Compagnia, non avrebbe in ess
merosi ma piccioli di mole e di potere. a. Vedi il Potgessero, ed il
libro
I, cap. 18 della Storia civile e politica del reg
la Letteratura Italiana del cavalier Tiraboschi è tutto il capo I del
libro
III nel tomo III, in cui trattasi ottimamente que
. Non eravi dunque, secondo Alfonso, sino al XIII secolo in Ispagna
libro
di leggi, e giudicavasi per bravure, per capricci
Borgognoni, de’ Longobardi, e de’ Visigoti. Le leggi (egli dice nel
libro
XVIII, c. 2) di Gondebaldo per li Borgognoni semb
si sono studiate bene nè punto nè poco. a. Vedasi l’introduzione al
libro
V delle Storie Fiorentine di Niccolò Macchiavelli
t. XXIV. p. 1205. b. Antiquit. Medii Ævi t. II. p. 849. a. Vedi il
libro
IV delle Antichità Romane dove parla del Coliseo.
evansi incise alcune canzoni, come può leggersi in Diodoro Siculo nel
libro
1. ADDIZIONE III** Per le leggi de’ Barbari i
IZIONE VIII* Scena in Tralles dipinta da Apatario. Vitruvio nel
libro
vii, c. 5 fa menzione dell’antico pittore teatral
ad Ansano1. [Errata] In fine delle riferite Aggiunte al Tomo I
libro
I uopo è soggiungere i seguenti errori corsi nell
presentato sulle. nostre scene, si aggiunga quanto segue. 1. Vedi il
libro
terzo capo 3 del tomo II del Torzo Viaggio. *. A
ese e ’l di lui emolo di Lipsia renderono tanto intelligibile il gran
libro
dell’universo? Chi all’astronomia contrastare il
ce seconda impressi ne della mia storia teatrale, ma sì bene un nuovo
libro
che con nuova sospensione d’animo presento al pub
artirmi da quella energica facile schiettezza che invita a leggere un
libro
istorico. Ho cercato anche di conservare la purez
o di non avergli letti. Gli aveano pur mostrato la stessa cosa con un
libro
intero i Veneziani nel 1758. Dirò ancora con pena
rudizione di Melantone ed Erasmo. Le due sue tragedie sono tratte del
libro
I e dal IV dell’Eneide. La prima contiene la venu
ne fa menzione in una dissertazione de Ludis Scenicis. a. Vedasi il
libro
XIII degli Annali di Uberto Leodio presso il Bayl
Orfeo composto, e Dedalo legato, O almen fosse a l’Autore D'esser il
libro
suo dal Ciel concesso, Per viuer sempre a sì gran
ione Mandò il Valerini a donar alla sua Donna la Galeria di Minerua,
libro
da lui composto e dedicato al Serenissimo Sig. Du
atral decoro. La M. V. può degnarsi permettere, che questo utilissimo
libro
si dia in luce, serbandosi in esso le leggi della
ugusti 1777. Joseph Roffi Deputatus. ECCELL. REV. Il savio Autore del
libro
, che qui si accenna, ci dà un bel saggio della St
e sensatissima opera. Aggiugnetevi la necessità di dover dare il suo
libro
alle stampe di Napoli sua patria, lungi, vale a d
ette in circa da Brindisi. Nota III. Ovidio nel principio del
libro
I de arte amandi dice, siccome traduce l’Ab. Meta
e trae seco finalmente quella del pubblico. Orazio nella Satira X del
libro
I così consiglia: Sæpe stylum vertas iterum, q
lingua Latina, il quale morì d’anni 79 nel 1569, è di sentimento nel
libro
I de Imitatione, che Seneca ne’ suoi Cori, non so
a spiccò ne’ balli tragici, e secondo Suida e Ateneo compose anche un
libro
in tal materia. Egli ebbe un discepolo chiamato I
140. Macrobio ne’ Saturnali lib. II, c. 7. 141. Nella Satira X del I
libro
. 142. Poetic. lib. I, c. 10. 143. Lib. XVI, c.
. Questi giuochi Florali, secondo il racconto che ne fa Lattanzio nel
libro
I, c. 20 delle Instituzioni Divine, furono istitu
he in essi le mime comparissero nude sulle scene? 147. Macrobio nel
libro
II, c. 7 de’ Saturnali. 148. Suetonio nella V. d
ocietà Arnoud e Carrani con cui la Cutini era scritturata. Nel citato
libro
su La Compagnia Reale Sarda e il Teatro italiano
o i Tartuffi de’ Molieri e i Cleoni de’ Gresset21. 16. Plutarco nel
libro
contra Colote afferma con asseveranza che possano
iene la necessità della religione per la società. 17. Aristotile nel
libro
I de’ Politici. 18. Olao Wormio de Litteratura R
tà in ogni parte di quest’ opera, conviene quì aggiugnere una nota al
libro
III contenuto nel presente volume, indi due corre
Osiride vedevansi incise alcune canzoni, come può leggersi nel primo
libro
della storia di Diodoro Siculo. Tra’ barbari le p
o i Tartuffi de’ Molieri e i Cleoni de’ Gresset a a. Plutarco nel
libro
contra Colote afferma con asseveranza che possono
roi, numi, e di altre mentovate nell’Onomastico di Giulio Polluce nel
libro
IV, capo 20. E di questa naturale imitazione dell
ica di Aristotile. a. Si vegga il notissimo passo di Aulo Gellio nel
libro
V, cap. 7.
traduzioni delle nostre tragedie, pastorali e commedie nel precedente
libro
da noi riferite; ma tutte e le migliori, per le d
Perroniana pag. 259 dell’edizione di Amsterdam del 1740. a. Vedi il
libro
di Brantome Les Dames illustres. b. Si veggano l
letteralmente in versi martelliani per la spigliatezza, che è nel 1°
libro
di monologhi. Delle corbellature della Passalacqu
tenimento sollecito d’ogni promessa che gli veniva fatta, pubblicò un
libro
per ottenere dal Re e dalla Regina la promessa co
48, ridotta della metà. Alla pagina 49 è l’ indicazione del terzo
libro
, ma senza testo, sormontata da un fregio. Alla pa
l pari della propria. Il primo dramma non è altra cosa che il secondo
libro
della Eneide messo in azione con qualche leggieri
l’Edipo. L’altro Edipo di Orsatto Giustiniani, di sopra mentovato nel
libro
I, rappresentato nel 1585 in sul teatro di Vicenz
uona fede quelle parole oltraggianti, copiate senza riflessione da un
libro
oltramontano? Se il gusto fino di cotesto anonimo
da che fra gli antichi il divino vecchio Ippocrate con un dottissimo
libro
, e fra’ moderni il celebre autor dello Spirito de
is, ideo pingues Thebani» asserisce Cicerone de Fato, e lo ripete nel
libro
II de Natura Deorum. «Quaedam gentes (scrisse fin
cap. 7, ma molto festiva e motteggevole, come é stato detto nel primo
libro
pag. 166. Si può anche qui notare, che i commedia
raviglia in sul teatro gli altrui difetti e ridicoli. Stazio, che nel
libro
III Carm. V delle sue amene selve novera fra i mo
tro, in cui rappresentavansi le commedie di Menandro, descrivendo nel
libro
II Carm. I le doti dell’animo e del corpo, ed il
a allontanato da Roma. Mà Pietro Bayle colla II e IV epistola del XVI
libro
di Cicerone ad Attico dimostra, che la tragedia d
inque censori. Cicerone parla di lui nella prima epistola del settimo
libro
delle Famigliari, ed Orazio ne fa menzione nella
le Famigliari, ed Orazio ne fa menzione nella satira decima del primo
libro
: . . . . . . . hæc ego ludo, Quæ nec in æde s
71. Val. Massimo lib. II, c. 4. 72. Oltre al citato Valerio, vedi il
libro
XLVIII di Tito Livio, e le opere di Vellejo Pater
, e le opere di Vellejo Patercolo e Appiano. 73. Orazio Epist. I del
libro
II. 74. Nel libro dell’ottimo genere degli orato
lejo Patercolo e Appiano. 73. Orazio Epist. I del libro II. 74. Nel
libro
dell’ottimo genere degli oratori. 75. V. i Satur
I de Lingua Latina, e poi il Giraldi, il Crinito, il Vossio. 90. Nel
libro
de Familiis Romanorum presso il Douza in Lucilii
us, erat quod tollere velles. Sat. IV l. 1. 95. Nella III epist. del
libro
VIII ad Atticum. 96. De Senectute. 97. Πλοκιο
undici, di che possono vedersi le Osservazioni di Emondo Merillo nel
libro
V, c. 30. Laonde l’Imperadore Adriano, contro la
ittimo, ascoltati prima molti filosofi; della qual cosa vedasi il III
libro
al capo sesto delle Notti Attiche. Di questo pare
ne autorizzata poi dalla Ruota Romana. Vedi intorno a ciò il § 30 del
libro
De Jure Naturali, Gentium, & XII Tabularum ch
111. Lib. II, cap. 23. 112. Quæst. Tusc. lib. I. 113. Plinio nel
libro
XXXVI, c. 15 ci ha lasciate belle descrizioni de’
oeta di pubblicare, ecc., ecc. Non credo : dacchè il Cantù accenna al
libro
suo conosciuto e aplaudito, mercè la gratia del S
lettori, una ode che, per le cose ivi dette e per la molta rarità del
libro
mi par metta conto pubblicar per intero. Del Sig
ncontrò tanto il favor del pubblico, non sia rimasta traccia in alcun
libro
del tempo, nè in alcuno degli archivi di Parigi,
n l’ effigie di nostro Signore la quale pesa 10 scudi conosco. il mio
libro
e aplaudito, mercè la gratia del Sere.mo patrone.
rti, la drammatica, la coltura? 156. T. II, lib. III. 157. Nel II
libro
delle Antichità di Verona. 158. V. Leandro Alber
amphitheatri ruina perierant. In V. Tib. c. 40. 160. V. Erodiano nel
libro
III. 161. Il medesimo Erodiano nel libro V. 162
. 40. 160. V. Erodiano nel libro III. 161. Il medesimo Erodiano nel
libro
V. 162. Non si è finora mentovato verun teatro E
164. Così racconta Asinio Pollione nella lettera 32 inserita nel VII
libro
delle Famigliari di Cicerone. 165. Vedasi intorn
Calig. c. 33. 176. Lo stesso in V. Vitel. c. 12. 177. Erodiano nel
libro
V. 178. Libere e delicate sono le amene lettere
e come uomo non mancano. Il De la Fresnaye Vanquelin dice nel secondo
libro
della sua Arte poetica : …………… Ou le bon Pantalo
lettura ad alta voce. Firenze, Paravia, 1883. Vol. II, pag. 330. — Il
libro
dei monologhi. Milano, Hoepli, 1888. Vol. II, pag
epli, 1888. Vol. II, pag. 330. — Saggio di una traduzione integra del
libro
di Catullo. Londra, Hall, 1889. Vol. II, pag. 331
— L'arte del Comico. Milano, Paganini, 1890. Vol. II, pag. 331. — Il
libro
degli aneddoti, accidenti comici e tragici. Moden
. Franchetti. Modena, Sarasino, 1891. Vol. II, pag. 331. — Il secondo
libro
dei Monologhi. Milano, Hoepli, 1893. Vol. II, pag
, e da’ Romani chi alla lor nazione non apparteneva. Così Diodoro nel
libro
XIV dicendo che i Cartaginesi trassero ajuti da’
volle distinguerli da’ Greci Italiani. Così Dionigi Alicarnasseo nel
libro
I adoperò tal parola in senso di straniero nel vo
l’opera del p. Menestrier des Representations en musique. a. Vedi il
libro
inglese intitolato il Compagno del Teatro, o dett
distribuzioni di luoghi vedasi Suetonio in V. Aug. c. 44. 154. V. il
libro
IV degli Annali di Tacito. 155. Merita di legger
ot p. 75. 38. Menestrier des Representations en Musique. 39. V. il
libro
Inglese intitolato il Compagno del Teatro, o dett
de’ tempi antichi avvincono fortemente il cuore del visitatore. Da un
libro
di note, fortunatamente conservato dell’anno 1575
otevano servire a maggiormente illustrarlo. Così benché il titolo del
libro
riguardi il solo teatro musicale, il lettore vi t
a decenza, e il buon gusto. Nientedimeno senza derogar al merito d’un
libro
, ch’io credo il migliore di quanti siano usciti f
spargere su tali materie, come su parecchie altre contenute in questo
libro
, non bastassero a formar un sistema completo (lo
one nelle Decouvertes dans la Mer du Sud, tom. I cap. 19. a. Vedi il
libro
3 cap. 3 del tomo II del Terzo Viaggio.
e per morte non si estinguono. Gli artisti drammatici troveranno nel
libro
del Bazzi tutto quello che si può nel loro arring
un padre non avrebbe potuto fare di più !… Rammentalo e molto nel tuo
libro
; ci tengo che lo si sappia. » E questo fervore d
dall’utile. GIORNALISTA. [2] «Noi non intendiamo di criticar questo
libro
, prima perché il nostro istituto è di non critica
dispensar delle lodi. Il giornalista “non intende di criticar il mio
libro
”, ma il suo estratto non è che una critica contin
trattista fuorché “imperizia, declamazione, e contraddizioni”. Il mio
libro
è “degno di esser letto”, ma il giornalista fa tu
[6] Gli errori e le falsità che il giornalista saprà scoprire nel mio
libro
, e le risposte che da me gli verranno date, faran
o venire dalla superstizione». Il secondo è di Lattanzio Firmiano nel
libro
sesto delle istituzioni: «La celebrazione degli s
m introduxit in scenam», dice Suida. I peani, al dire di Strabone nel
libro
nono, erano rappresentazioni antichissime, dove s
RISPOSTA. [66] Senza riccorrere alle Regole armoniche del Manfredini (
libro
frivolo, che altro non contiene fuorché delle noz
sto pur ora all’eloquenza, alla poesia, e alla storia. Legga il terzo
libro
della Repubblica di Platone, e i Trattenimenti su
sso che già si rispose ad altri nella summentovata nota13. del nostro
libro
Regole armoniche, cioè che la musica d’allora in
lla meschina e miserabile compiacenza di criticare un francesismo nel
libro
d’un’oltramontano, compiacenza a cui difficilment
rse non gli sarebbe mai venuta in mente se non l’avesse letta nel mio
libro
. Ma desideroso di comparire sulla fine dell’estra
o che già si rispose ad altrui nella summentovata nota 13. del nostro
libro
Regole armoniche, cioè che la musica d’allora in
Sa il Lampillas che così ha scritto il lodato dottore Robertson nel 2
libro
della pregevole sua Storia di America. Or non fu
politica degli stabilimenti degli Europei in America così si dice nel
libro
XIX: Quando Errico VIII volle equipaggiare una f
a il Lampillas che così ha scritto il lodato Dottore Robertson nel II
libro
della sua pregevole Storia di America. Or non fu
politica degli stabilimenti degli Europei in America così si dice nel
libro
XIX: Quando Errico VIII volle equipaggiare una fl
. Fran. 131. Menestrier Des Representations en Musique. 132. V. il
libro
Inglese intitolato il Compagno del Teatro, o Dett
gilio per lo più trascritte da verbo a verbo, può ricavarsi dal sesto
libro
de’ Saturnali di Macrobio. Ond’è che i posteri se
am ad tibicinem cantu, motuque congruenti peragebant. 22. Così nel V
libro
della Geografia: Estinta la nazione degli Osci, n
ed il trattato de Theatro lib. I, c. 54 del Bulengero. 28. V. il II
libro
, c. 1. de Satyra Græca & Sat. Rom., ed il Vol
tum fuit in duas syllabas Opsci, sive Obsci, & tandem Osci. V. il
libro
III c. 9 Ital. Antiq. ed al Cluverio assentisce F
uctoritate Patrum coercendum sit. Pulsi tum histriones Italia. Nel IV
libro
degli Annali. 35. Degl’ Illustri Gramatici. 3
ca pubblicato l’anno 1718 in Marpurg. 59. Vedi il dotto Fabricio nel
libro
I, c. 1 della Bibliot. Lat. 60. V. il capitolo
60. V. il capitolo V dell’Estratto della Poëtica di Arist. 61. V. il
libro
III, c. 2 del suo Centurionate. 62. Nella prefaz
eruditissimo Bibliotecario di Parma il P. Ireneo Affò, p. 1. 63. Nel
libro
I, cap. 10 delle sue Spiegazioni Plautine. 64. V
, c. 1. 66. Vedasi ciò che ne dice il più volte citato Dousa nel III
libro
capo. 4 del Centurionato. 67. Incomincia (egli
ente con eleganza tuttà sua tradusse Cicerone e che adorna il secondo
libro
delle Quistioni Tuscolane: O multa dictu gravia,
, almeno in tempo di Marziale, giacchè egli nel sesto epigramma del 6
libro
diceva a Luperoo, Comoedi tres sunt, sed amat tu
che e poetiche, delle quali gran parte sono poste in opera nell aureo
libro
de’ Principii di una Scienza Nuova del dottissimo
tamente contrario all’asserzione del medesimo Muris, il quale nel suo
libro
intitolato Speculum musica, che si conserva inedi
bre musico padovano del secolo XIV, il quale fece un lungo comento al
libro
del Muris, che si conserva inedito fra la raccolt
pere ragionate. Così vorrebbesi far credere a chi non ha letto il mio
libro
, ch’io porto la stravaganza a segno di condannar
a stimava il celebre Duclos allorché disse nel suo profondo e sensato
libro
delle considerazioni sopra i costumi: «Vi sono de
nformarsi più minutamente intorno a festa cotanto singolare, vegga il
libro
intitolato Mémoires de du Tillot pour servir à l’
tragico, ed introdusse in iscena i satiri. Ne favella il Patrizi nel
libro
I delle Poetica nella Deca istoriale, che l’amico
’ultimo tomo a’ teatri dell’Italia e delle Spagne, termineremo questo
libro
con un saggio de’ progressi della coltura della T
esercitò il suo fascino di grande artista ci bisognerebbe scrivere un
libro
. Basti che intanto se ne citino alcuni, i quali,
he su di un teatro; e questi sventuratamente sono i più bei passi del
libro
. Di grazia poteva ciò essersi immaginato per rapp
tore sempre occultandosi tutto mette in bocca de’ personaggi, sarà un
libro
ricco di varie bellezze e meritevole di certo app
estria del pennello ne’ quadri de’ costumi, non permetteranno che tal
libro
perisca, e la gioventù potrebbe apprendervi a tem
utore del Dialogo de las lenguas affermò che in castigliano non v’ ha
libro
scritto con maggior proprietà, naturalezza ed ele
rre che Cervantes, il quale opravvisse un anno alla pubblicazione del
libro
, avesse veduto e sofferto il cambio a. Le apologi
i non averla letta. a. Il Crescimbeni mentova questa versione nel I
libro
de’ suoi Comentarii dando al traduttore il nome d
questo gesuita favellò con somma lode Antonio Possevino. a. Vedi il
libro
di Luis Velasquez Origines de la Poesia Castellan
calcolo fattone da Giuseppe Notari citato dal cavalier Tiraboschi nel
libro
III del tomo VIII della Storia della Letteratura
e pennellate di questa istoria al teatro Italiano) termineremo questo
libro
IX, dopo un breve saggio sul grado di coltura del
forse voce napoletana, ma usata toscanamente. L’adoperò il Varchi nel
libro
X della Storia, e l’adoperò il Lippi nel Malmanti
ovanni Battista Niccolini, il quale non l’ebbe in vita troppo nel suo
libro
: qui riposa antonio morrocchesi di san casciano
prio, e moltiplica gl’abbellimenti ; vsa le proue per riuscire, tiene
libro
semplice per le rappresentationi, e doppio per il
ter. de la France. a. Alsatia illustrata. a. V. l’epistola 51 del
libro
IV scritta da Cassiodoro in nome di Teodorico al
che viene riferita dal Mabillon nel tomo II degli Annali Benedettini
libro
XXVI, num. 13. a. Non ci lasciano di ciò dubitar
strier delle Rappresentazioni in musica. a. Muratori Perfetta Poesia
libro
III. a. Ne incresce che tra’ nominati stranieri
de? Il Signor Yriarte anzi che dissimular ciò che avea letto nel mio
libro
, e porsi nella classe de’ plagiarii, avrebbe potu
moglie di Pier Maria Cecchini, come abbiamo veduto chiaramente da un
libro
manoscritto favoritoci dal sig. Atanasio Zanoni,
o, al padre, al protettore e difensore mio ; ma voglio qui, in questo
libro
, ov'è trasfusa tanta parte di me, chiudere i cenn
he su di un teatro; e questi sventuratamente sono i più bei passi del
libro
. Di grazia poteva ciò essersi immaginato per rapp
tore non mai mostrandosi tutto mette in bocca de’ personaggi, sarà un
libro
meritevole di ogni applauso. Ed in fatti la vivac
estria del pennello ne’ quadri de’ costumi, non permetteranno che tal
libro
perisca, e la gioventù potrebbe apprendervi a tem
autore del Dialogo de las Lenguas affermò che in Castigliano non v’ha
libro
scritto con maggior proprietà, eleganza e natural
re che Cervantes, il quale sopravvisse un anno alla pubblicazione del
libro
, avesse veduto e sofferto il cambio43. Le apologi
i della Celestina. 32. Il Crescimbeni mentova questa versione nel I
libro
de’ suoi Comentarj, dando al traduttore il nome d
olata, se si considera come teatrale; ma come dialogo romanzesco é un
libro
da applaudirli, non avendo riguardo se non alla v
’autor del Dialogo de las Lenguas afferma, non esservi in castigliano
libro
veruno scritto con maggior naturalezza, proprietà
ite, non solamente senza alcun corredo di scena, ma senza fin anco il
libro
della commedia che fu per buona ventura trovato s
Casa, udinese, e proposti per modello d’imitazione nel suo rarissimo
libro
, che ha per titolo Il vero modo di diminuire con
lodi della sua patria, del quale però eccone le parole tratte dal suo
libro
assai noto della nobiltà milanese, ove parla di G
e se questa può dirsi una gran scoperta, che meriti, che si scriva un
libro
a bella posta per risaperne l’autore, come pur si
anari, presso ai quali durarono più lungo tempo. Il Brown nel suo bel
libro
sull’unione, forza e separazione della musica e d
o dissi appoggiato alle rispettabili autorità d’Isaaco Wossio nei suo
libro
De poematum cantu, del Cavalier Temple nel suo Sa
la protezione de’ poeti. Ma mi dica di grazia, in qual parte del mio
libro
ha egli trovata cotal asserzione? In qual tomo, i
g. 189. 46. [NdA] Martini, Storia della Musica Tomo I. 47. [NdA] Il
libro
ha per titolo: Arte nueva della musica inventada
148. Lib. IV, cap. 20. 149. V. il notissimo passo di Aulo Gellio nel
libro
V, cap. 7.
traduzioni delle nostre tragedie, pastorali e commedie nel precedente
libro
da noi riferite; ma esse per le dense tenebre che
crizione di Petronio citata da Girolamo Mercuriale de Arte Gymnastica
libro
II, cap. 5 , troviamo ancora i servi spadoni occu
Cod. de Eunuchis. a. L. II Cod. de Eunuchis. b. Ammiano Marcellino
libro
l. a. Scolii al Concilio Trullano Can. IV. a. D
are ad intendere al pubblico, col cambiare il solo frontispizio di un
libro
, di essersene multiplicate l’edizioni? [Errata
ulator di Pindaro, seguendo il satirico Lucilio, l’usò nell’ode 2 del
libro
II, Crescit indulgens sibi dirus hydrops, Nec
. 107. L’istesso nella Vita di Vitellio, cap. 12. 108. Erodiano nel
libro
V. 109. V. il Tiraboschi nella Storia della Lett
he i soprannominati ed altri filosofi italiani, nel consultar il gran
libro
della natura furono i primi a scoprire in buona p
trale scritta da Juba re della Mauritania citata da Ateneo nel quinto
libro
, saremmo forse meno di quel chesiamo incerti in m
& pulpitis, cantilenarum modulatione proferri. V. il prologo del
libro
X de gestis Italicorum. 28. Vien mentovata da Gi
ncipato su i comici antichi e moderni. Noi ci accingiamo nel seguente
libro
a divisare in quale stato questo gran comico trov
ettendo sotto gli occhi del pubblico fatti non mai accaduti. Ma se il
libro
è detestabile, egli dice, ne va compatito l’autor
elles-lettres del wolffiano franco-tedesco Jean-Henri-Samuel Formey4:
libro
non memorabile — pensum giovanile eseguito, c’è d
i) non sbagliava a indicare una certa timidezza se non sommarietà del
libro
nel tracciare i confini culturali del melodramma,
iù citata da Planelli); di qui il tono talvolta un po’ pedantesco del
libro
, il tratto didascalico del maestro che argomenta
suoi seguaci: ciò che appartiene evidentemente a un’altra storia. Il
libro
, s’intende, non è tutto qui, nell’arringa in favo
la «pronunziazione», Planelli dedica un’ampia sezione (la quarta) del
libro
: «per pronunziazione — spiega — io intendo l’arte
suggestioni felici10. Le pagine sulla danza sono tra le più vive del
libro
. Planelli sposa in pieno la riforma naturalistica
udicare la moralità degli spettacoli. È tipico che a questo punto del
libro
Planelli stenda lunghe note di facile erudizione
verso quella che facea piangere S. Agostino nella lettura del quarto
libro
dell’Eneide; né il terribile del Giudizio Univers
iosi esempi. Massime ed esempi sì fatti noi non gli soffriremmo in un
libro
, in un sermone. Procureremmo anzi di sopprimer qu
gresso e più rapido, spacciati in un dramma che in un sermone o in un
libro
. Tra’ popoli anche più illuminati, pochissimi son
r le bocche di tutti, come il Metastasio? In oltre quando leggiamo un
libro
o ascoltiamo un sermone, il nostro spirito è tutt
da lui proposta (Enea in Troja e Iphigénie en Aulide): il disegno del
libro
algarottiano in sostanza anticipa la riforma di G
nel Seicento (donde la fonte muratoriana utilizzata da Planelli) come
libro
nono del De gestis Italicorum post mortem Henrici
ipali (S. Ammirato, Istorie fiorentine, tomo I, Firenze, Massi, 1647,
libro
IV, p. 225). • Buonamico Buffalmacco: questo il p
one propiziata da Pietro Verri). [commento_Sez.I.3.3.1] • del quarto
libro
dell’Eneide: cfr. Confessiones, I.13, dove Agosti
clamò, infine con successo, presso Achille (il celebre episodio è nel
libro
ventiquattresimo dell’Iliade). Sezione II
co e sugli effetti della musica Ateneo si sofferma in particolare nel
libro
IV dei Deipnosofisti, 174a-185a: Ateneo, I deipno
oma, Salerno, 2001, pp. 433-451. • ciò che scrive Polibio: nel quarto
libro
delle Storie, capp. 20-22, Polibio loda il costum
s, seu de gestu et voce libri duo, Parigi, Bernard, 1675 (dal secondo
libro
, pp. 49-50): ‘Si può deliberare con voce tranquil
gran vasi di rame: Planelli si riferisce a Vitruvio, De architectura,
libro
V, cap. V: «Ita ex his indagationibus mathematici
della riscoperta francese del testo lucianeo, comparve, poco dopo il
libro
di Planelli, una fortunata versione: Della danza.
Sezione VII [commento_Sez.VII.0.0.1] • Quest’ultima sezione del
libro
di Planelli, che tocca questioni d’ordine moral-r
esto ci si riferirà con Degrada a quel commento). Alcuni capitoli del
libro
di Planelli ha ripubblicato E. Fubini nell’antolo
Calzabigi, all’Algarotti, con una impennata polemica, sul finire del
libro
, nei confronti dei rigoristi nemici del teatro, g
seria vengono elencate nei capitoli II-VII della sezione seconda del
libro
: in generale, Planelli vi comprende il non rispet
ola, accordando ogni cosa soavemente». 31. Vedine la descrizione nel
libro
intitolato Descrizione del magnificentissimo appa
mente alla pronunziazione. Tra questi il Riccoboni scrisse un picciol
libro
intitolato Pensées sur la déclamation, 8°, Paris,
’altro Le caractère des passions. Il Dinouart compose ancora un dotto
libro
che ha per titolo L’eloquence du corps et l’actio
modo di praticarle è insegnato da questo celebre professore in un suo
libro
intitolato Direzioni della prospettiva teorica,
nto, lo à ben dimostrato il Padre Bianchi nel quarto ragionamento del
libro
, che à per titolo: De’ vizi, e de’ difetti de’ mo
rappresentazioni nel locale teatro d’opera. Le prime due edizioni del
libro
sono dedicate al barone di Svertz, «Direttore de’
ore assenti nella precedente edizione del 1763. La storia interna del
libro
, legata alle diverse circostanze di stesura e di
um: tanto cum strepitu ludi spectantur et artes» (Orazio, Epistola 1,
libro
II, versi 202-203: «potresti credere che i boschi
e pensi in contrario Dante, o chiunque sia l’autore dell’antichissimo
libro
della volgare eloquenza) il genovese, il romagnuo
avessimo a rammaricarci pel nostro! 11. [NdA] Della Lingua toscana,
libro
1, trattato 3, capitolo 19. 12. [NdA] Bourdelot,
L’Origine, progresso e decadenza della musica, di D. Antonio Eximeno,
libro
2. capitolo 4. 15. [NdA] Gravina, Ragionamento s
Abate Brantome nel Discorso su Carlo IX, tom. IV. 170. Vedi il XIII
libro
degli Annali di Uberto Leodio presso Bayle.
Cotta ed il Mena chi avesse composto quell’atto primo. a. Vedasi il
libro
V della Storia di Borgogna di Ponto Heutero.
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