tova il 1707 e andò coi parenti a Parigi il 1716. Esordì alla Comedia
italiana
il 10 gennajo '26 con la parte di amoroso in La S
Un généreux rival qui pourra t’égaler. Uscì Francesco dalla Comedia
italiana
il 25 aprile '29 coi genitori, per rientrarvi nel
, e recitò un anno in provincia, dopo il quale riapparve alla Comedia
italiana
il 21 marzo '37 in una parodia di Alzira, intitol
del '49 domandò e ottenne il riposo ; ma eccolo di nuovo alla Comedia
italiana
il 21 aprile '59 con 500 lire mensili di stipendi
de Laborras de Mèzières, nata a Parigi il 1713, entrata alla Comedia
italiana
il 23 agosto '34 col ruolo di amorosa, che mutò p
on riferisce una querela di Giacomo Lavaux, macchinista della Comedia
italiana
, per esser stato insultato e aver ricevuto da lui
Capitolo secondo Ricerche sull’attitudine della lingua
italiana
per la musica dedotte dalla sua formazione, e dal
iti, e mi restringo ad esaminare soltanto i vantaggi che ha la lingua
italiana
per la musica: circostanza che più d’ogni altra c
sia drammatica, e allo splendore di codesto leggiadrissimo ramo della
italiana
letteratura. Il che tanto più volentieri eseguirò
opa riunisce tutte, o la maggior parte delle doti accennate, essa è l’
italiana
sicuramente. Per chiarirsene d’altro non abbisogn
spesseggiano le dizioni, moltiplicando le elisioni, rendono la lingua
italiana
molle e dolcissima sopra ogni credere. Non sò s’a
zione, e alla felice mescolanza delle medesime fanno sì che la poesia
italiana
, ove maneggiata venga a dovere, abbia una certa e
iono di giudicare di ciò che mostrano di non intendere, che la lingua
italiana
sia troppo effemminata e cascante12. Tale sarebbe
, e le prodezze di Rodomonte in Parigi, indi si giudichi se la lingua
italiana
ad altro non è buona che ad esprimere l’effemmina
Tasso non recansi in mezzo a provare la robusta asprezza della lingua
italiana
tante altre stanze dell’Ariosto ricche d’evidenza
, e ai matematici14. Basti per ora il sapere, che sebbene la prosodia
italiana
sia di gran lunga inferiore alla latina e alla gr
à delle sillabe che formavano la parola stessa, laddove nella favella
italiana
i tempi del poetico ritmo non possono esattamente
he se alcun m’opponesse che i vantaggi di sopra indicati nella lingua
italiana
appartengono all’accento prosodiaco e non all’acc
fredda, e monotona. La francese si trova forse nel secondo caso, e l’
italiana
nel primo. [15] Dal medesimo fonte deriva la bell
divien tardo, noioso, e difficile. Al contrario nella poesia musicale
italiana
l’accento può liberamente per quasi ogni sillaba
ò dal compositore rapidità or maggiore, or minore ricevere. La lingua
italiana
ha dunque un discorso che facilmente divien poesi
vicinandola alla declamazione17. [16] Un altro vantaggio della lingua
italiana
per l’oratoria, la musica e la poesia è la traspo
ine quelle, ch’erano in principio. né avviene altrimenti nella lingua
italiana
. Prendete per esempio i due primi versi dell’Ario
musica molto sgradevole», quando le principali bellezze della musica
italiana
nascono appunto da queste: «Che la lingua italian
lezze della musica italiana nascono appunto da queste: «Che la lingua
italiana
non può esprimere la natura, e ch’essa non può da
o, che vuol comparir grande, ama il fasto e l’eccesso in ogni cosa, l’
italiana
è una fraschetta, e una vanerella sempre carica d
dell’aspro né del fiero» 18. Chi così parla intendeva egli la lingua
italiana
né la spagnuola? Oppure si credeva abbastanza ric
18] Che se alcun volesse filosofando ricercare onde abbiasi la lingua
italiana
acquistata quella dolcezza, che sì abile al canto
intiera, né lungo tratto di tempo soggiogata dai barbari, la favella
italiana
ha potuto conservar i suoi primitivi caratteri me
enza al piacere, che da tai radici germoglia, e della quale la storia
italiana
ci somministra esempi sorprendenti, s’introdusse
tutti i vantaggi insomma, che sono stati da me osservati nella lingua
italiana
circa la netezza de’ suoni, gli accenti, e la pro
di quest’arte, il quale francamente pospone la lingua spagnuola alla
italiana
in quanto alla musica. A me sembra però, che la l
mente. I vantaggi sono equilibrati dall’una parte, e dall’altra. Se l’
italiana
ha la prerogativa stimabilissima di finir quasi s
pienezza che le somministrano le sue sillabe finali. Se la pronunzia
italiana
è più mitigata, e più dolce, quella delle vocali
sinenze gotiche, onde talvolta si rende urtante all’orecchio, anche l’
italiana
cade più volte nel difetto degl’iati, e degli acc
lingua che abbondasse in vocali, e sopra tutto in vocali dolci come l’
italiana
, sarebbe la più dolce di tutte. Essa forse non sa
e poi nel 1627 la Dafne del Rinuccini, nel 1633 imitò un’ altra opera
italiana
intitolata Giuditta, e nel 1636 tradusse l’Antigo
2, affermarono parimente che Opitz imitò la sua Giuditta da un’ opera
italiana
. Anche l’abate Arnaud nel Giornale Straniero parl
dalla tragedia indicata del Vondel, la Balia versione della commedia
italiana
di Girolamo Razzi, il Pastore stravagante traspor
di politezza. La regina Sofia Carlotta tratteneva in Berlino l’opera
italiana
, il cui compositore era il celebre Bononcini; e d
e tralasciarono di più comporre opere in lingua tedesca. Così l’opera
italiana
e la commedia francese furono i soli spettacoli a
se poi nel 1627 la Dafne del Rinuccini, nel 1633 imitò un’ altr’opera
italiana
intitolata Giuditta 123, e nel 1636 tradusse l’An
tovata tragedia olandese del Vondel, la Balia tradotta dalla commedia
italiana
di Girolamo Razzi, il Pastore stravagante tradott
di politezza. La regina Sofia Carlotta tratteneva in Berlino l’opera
italiana
, il cui compositore era il celebre Bononcini; e d
e critiche tralasciarono di più comporre opere tedesche. Così l’opera
italiana
e la commedia francese furono i soli spettacoli a
o uscito in Parigi nel 1772, Opitz imitò la sua Giuditta da un’ opera
italiana
. Secondo ciò che affermò l’ab. Arnaud nel Giornal
rigi, vi sposò l’ 11 aprile 1774 Felice Gaillard attore alla Commedia
italiana
, alla quale il 26 aprile dello stesso anno ella e
ei mesi a titolo di gratificazione. La sua accettazione alla Commedia
italiana
fu dovuta alle vive sollecitazioni di tutti i com
un anno, quando fu condotto il 1716 a Parigi, e comparve alla Comedia
italiana
il 19 gennajo 1719 con l’abito di Arlecchino in u
sin come suo padre, ed esordì mercoledì 19 novembre 1732 alla Comedia
italiana
colla parte principale di Bajocco nella parodia d
parir su la scena. Sposò Maria Agnese Siméon, che esordì alla Comedia
italiana
il 31 agosto 1752, e si ritirò dal teatro, alla c
verso il 1735, nota in arte col nome di Camilla, esordì alla Comedia
italiana
il 16 maggio 1744, assieme a sua sorella in Coral
te i rimproveri che le move d’introdur troppi gallicismi nella lingua
italiana
, e italianismi nella francese, assicura che il su
o il feretro, dietro a cui eran tutti i comici del Re della Compagnia
italiana
, presieduti dal loro decano Giovan Battista Dehes
se, andò di giorno in giorno passando di moda, e dal 1780, la Comedia
italiana
, pur conservando tal titolo, ingiustificato omai,
pata a Milano dal Visai il 1859, e intitolata : Biblioteca drammatica
italiana
antica e moderna, di cui possiede pochi volumi, n
ume da notizie concernenti attori e attrici dalle origini della scena
italiana
.
recò del 1717 a Parigi a sostituir di quando in quando nella Commedia
italiana
il vecchio Bertinazzi, ed esordì col Camerani l’8
d esordì col Camerani l’8 di maggio nel Maître supposé, nuova comedia
italiana
, che non piacque. Sacchetti, così è citato nel D'
Tortoriti Giuseppe. Attore de' più pregiati alla Comedia
italiana
di Parigi, nella quale apparve la prima volta il
quello di Scaramuccia, e il 1697, dopo la soppressione della Comedia
italiana
, formò una Compagnia colla quale fu autorizzato a
ieme a Meo Squacquera, poi un de' più agili saltatori della Compagnia
italiana
di Parigi nella seconda metà del secolo xvii.
ine il disegno di una Corte splendida a Varsavia con opera e commedia
italiana
, volle anche a Dresda procurare un tal godimento
esse la Compagnia francese, ch'egli manteneva alla Corte insieme alla
italiana
, questa non ebbe mai a patirne ; e Tommaso Ristor
vi entusiasmo. Non si sa quando egli esordisse veramente a la Comedia
italiana
, in cui assunse come suo padre e suo nonno il nom
so il '72 M.lle Giovanna Nicoletta Tisserand, che esordì alla Comedia
italiana
il 2 ottobre '76 ; fu ricevuto a un quarto di par
menti pubblicati dal Campardon, nacque a Roma, ed esordì alla Comedia
italiana
di Parigi il 27 aprile 1757 nell’Arlequin maître
richiamato con ordine de’primi gentiluomini della Camera alla Comedia
italiana
, dove, per altro, non riappare che il 18 febbraio
e più anni, il signor Bigottini, ha esordito sul teatro della Comedia
italiana
, in una sua commedia, intitolata : Arlecchino Spi
peratrice Anna, essendovisi allora chiamata la prima compagnia comica
italiana
e un’ opera buffa. Nel seguente regno dell’impera
tta s’introdusse nella corte una compagnia francese e un’ opera seria
italiana
. I Russi ad esempio dell’ Alemagna cominciarono a
isputano la preferenza nell’arte di piacere. L’opera buffa e la seria
italiana
, e la commedia francese si rappresentavano altern
iati da’ nazionali. Sin dal 1741 quando nella Russia cominciò l’opera
italiana
, vi si ammirò un’ orchestra magnifica, vi cantaro
cene. Morì a Parigi il 22 febbraio 1716, poco innanzi che la Commedia
italiana
si riaprisse al pubblico per ordine del Duca d’Or
osse di amabile diavoleria il personaggio di Colombina nella Commedia
italiana
a Parigi. Trascelgo dall’Arlecchino Proteo, nel q
antomime. Il Watteau, uno de’ più geniali illustratori della Commedia
italiana
, del quale verrò riproducendo le principali opere
a a quello della Colombina gherardiana, press’a poco, come la civetta
italiana
sta alla coquette francese, sia nella forma, sia
forma, sia anche nella sostanza. Nel maggiore sviluppo della Commedia
italiana
, alcuni tipi rimasero pressochè gli stessi, ma un
dell’imperatrice Anna, quando vi si chiamò la prima compagnia comica
italiana
e un’opera buffa. Nel seguente regno dell’imperat
etta s’introdusse nella corte una compagnia francese e un’opera seria
italiana
, non lasciando di continuarvi la buffa, e quasi t
omiati da’ loro compatrioti. Sin da quando cominciò in Russia l’opera
italiana
, cioé fin dal 1741, essa vi ha avuto la più magni
alia. Nacque verso il 1733 da un suonatore d’orchestra della Commedia
italiana
a Parigi, e da una comica che recitava nel 1729,
una sorella minore di nome Margherita, che apparteneva alla Compagnia
italiana
, in qualità di danzatrice, nota non meno di sua s
di Silvia. Secondo il Jal (op. cit.) sarebbe entrato nella Compagnia
italiana
a Parigi il 1738, assumendovi il carattere di Dot
ello di Scaramuccia, nel quale appunto avrebbe esordito alla Commedia
italiana
il 3 marzo 1732 in Colombina, Avvocato pro e cont
Apparteneva dal 1758 alla Compagnia del Reggente, l’ultima compagnia
italiana
che si recasse a Parigi. Nel 1768 se ne allontanò
acque a segno da esser subito nel numero dei pensionarj della Comedia
italiana
. Morì il 27 dicembre del ’77.
se, del precedente, si recò a Parigi come stipendiato nella Compagnia
italiana
. Dopo qualche anno di servizio, esordì nella suit
(op. cit.). Qual posto occupasse Giuseppe Geratoni nella Commedia
italiana
non è facile determinare. La poca importanza che
peratrice Anna, essendovisi allora chiamata la prima compagnia comica
italiana
ed un’ opera musicale bussa. Nel seguente regno d
odusse nella corte una compagnia francese ed un’ opera musicale seria
italiana
. I Russi, ad esempio dell’Alemagna, cominciarono
isputano la preferenza nell’arte di piacere. L’opera buffa e la seria
italiana
e la commedia francese si rappresentavano alterna
o sovrano indicato. Sin dal 1741 quando nelle Russie cominciò l’opera
italiana
, vi si ammirò un’ orchestra magnifica, vi cantaro
i novembre 1663, secondo la bibliografia pratese, esordì alla Comedia
italiana
di Parigi, dopo di aver compiuto gli studi di fil
r. Bartoli è pressochè tutta erronea. Il Gherardi recitò alla Comedia
italiana
fino alla sua soppressione che fu nel 1697. E poc
lo che avea avuto da Elisabetta Danneret, la cantatrice della Comedia
italiana
, nota col nome di Babet la chanteuse. Abitava all
per nome Fiorentino Giacinto. Per una rissa accaduta alla Comedia
italiana
fra il Gherardi e il Costantini, vedi Costantini
ne si era volta di nuovo e con occhio ancor più benigno alla commedia
italiana
; e il re Augusto III e la regina Maria Giuseppa,
useppa, sentito il bisogno di ripristinar ne’loro palazzi la commedia
italiana
, dieder carico al Bertoldi di recarsi in Italia a
precedente, nato a Venezia il 25 marzo del 1732, esordì alla Comedia
italiana
il 17 luglio 1754 colla maschera di Dottore nel D
ebbe un figlio, il quale comparve nella Fête du village alla Comedia
italiana
, ancora bimbo, destando la stupefazione di tutti.
l Reggente, si recò il 1716 a Parigi, ed esordì alla « nuova Commedia
italiana
» nel teatro del Palais Royal (le riparazioni del
’una volgarità rivoltante, scavate dal repertorio dell’antica Comedia
italiana
; e dopo un solo anno, vedendo i comici deserta o
E perchè quei due soit a proposito della sua non apparita sulla scena
italiana
di Parigi, mentre si sa ch' ella vi recitò le par
rtez, che fece la conquista del Messico) e di Barbara Minuti, attrice
italiana
col nome di Florinda. Esordì un po’prima di suo m
sordì un po’prima di suo marito, come seconda amorosa nella Compagnia
italiana
, il 1660, e vi sostenne quel ruolo sino alla mort
insieme all’ arlecchino Sacchetti nel Maître supposé, nuova commedia
italiana
che non ebbe veramente un gran successo. Sul succ
rtista, che mal s’addiceva all’impercettibile teatrino della Commedia
italiana
. Quando il Goldoni, dopo il successo a Parigi del
ta, interessantissima per le firme di tutti i componenti la Compagnia
italiana
a Parigi : Ma Voisine J’ai vu M.r Esmenard a mid
ratovi da Francesco Zanuzzi venuto a posta in Italia, nella Compagnia
italiana
di Parigi, nella quale esordì il 16 maggio del 17
attro atti : Il Dottore avvocato dei poveri. Egli entrò alla Commedia
italiana
per recitare al fianco del Bertinazzi che non pot
pubblico. Al principio del 1789 egli era tuttavia unito alla Commedia
italiana
. Il Bartoli, contemporaneo del Coralli, dice : «
a Teresa di Lalande, nacque a Parigi nel 1723, ed esordì alla Comedia
italiana
il 10 febbraio 1738, sotto il nome di M.lle Bianc
e fra la commedia di Boissy e l’altra del Marivaux, data alla Comedia
italiana
il 31 marzo del 1722. M.lle Biancolelli, affidata
Arrighi Cialace. Era il Pantalone della Compagnia
italiana
chiamata a Parigi nel 1645 dal Cardinal Mazzarino
teatro Babet la chanteuse, moglie del precedente, esordì alla Comedia
italiana
il 24 agosto 1694 negl’intermedj del Départ des c
i. Recitava le parti di Pantalone, il 1712, a Parigi, nella Compagnia
italiana
di Giovambattista Costantini di Verona, detto Ott
Marchesetti Carlo. Era il 1714 l’arlecchino della Compagnia
italiana
di Varsavia, formata a Venezia da Tommaso Ristori
Paolo di Padova. Conduttore della Compagnia comica
italiana
che recitò a Nevac il 1579, durante il soggiorno
Moretti Pietro. Fu tra' comici della Compagnia
italiana
a Dresda (1749….), e recitava le parti di Brighel
dopo di che fu obbligato a recarsi a Brunswick ov’ era una compagnia
italiana
, colla quale recitò il Mezzettino. Propostogli po
l 1728 a Parigi ; e fu ricevuto come un vecchio camerata alla Comedia
italiana
, ove riapparve il 5 febbraio 1729 nella di cui si
pparve poi il Costantini l’ 8 successivo nell’Amant Etourdi, commedia
italiana
, recitandovi la parte d’intrigante in francese, a
e ; il 12 nell’Arlequin dévaliseur de Maison, o les Fâcheux, commedia
italiana
in cui sostenne ancora la parte di un intrigante,
De Rossi Giuseppe. Nato al principio di questo secolo da famiglia
italiana
, stabilita in Grecia, si diede all’arte dopo di a
tiani Demetrio. Egregio primo amoroso, fu parte della Compagnia Reale
italiana
del Fabbrichesi. Impinguatosi alquanto, lasciò il
regrinazioni, per diventar poi la prima donna della Compagnia sociale
italiana
, nel qual ruolo si mantenne, apprezzata e applaud
l prologo originalissimo, ricco d’interesse per la storia della scena
italiana
su ’l finire del passato secolo.
ampo di dimostrare fra noi che ella offre più che speranze alla scena
italiana
. » Unitasi poi in matrimonio ad Angelo Gattinelli
lla e Bajocco, rappresentata il 14 luglio 1729, ov’ella cantò un’aria
italiana
con accompagnamento di trombe. Morì a Parigi nel
con Galeazzo Savorini. Fu scritturato dal Riccoboni per la Compagnia
italiana
del Reggente che si recò a Parigi il 1716, e vi r
me di Violetta, e andò col marito, e collo stesso ruolo, alla Comedia
italiana
di Parigi il 1716. Essa era, quel che si dice, un
l Pigmalione fu rappresentato il 1773. Ciò si rileva dalla traduzione
italiana
pubblicata a Venezia in quell’anno col testo a fr
del precedente, nacque a Bassano verso il 1730 ed esordì alla Comedia
italiana
il 6 maggio 1744 insieme a suo padre colla parte
bé, Terpsichore et Thalie. Fu dal suo esordire ricevuta alla Comedia
italiana
con stipendio fisso, e nel 1746 vi ottenne un po'
oichè la vediamo esordire nell’aprile del 1697 a Parigi alla Commedia
italiana
, un mese avanti la sua chiusura, nello Scenario :
ente. Scrisse talvolta pel teatro, e tradusse dallo spagnolo in prosa
italiana
la tragedia : A gran danno gran rimedio (Torino,
uello stesso anno l’Elettore di Baviera aveva licenziato la Compagnia
italiana
, e il Fontanelli esorta in questa lettera il Duca
ami) per la Corte Sassone. Nello schizzo su gli attori della commedia
italiana
, apparso a Stuttgart il 1750, è detto di lui : «
892, fu nominato Direttore scenotecnico dell’Accademia filodrommatica
italiana
al Teatro Nazionale di Genova, in cui trovasi tut
egli restò sempre con sua moglie Isabella, come base della Compagnia
italiana
assieme alla coppia Vulcani, a Foscari, alla Casa
col nome di Sidonia, nata in Francia come Babet, esordì alla Comedia
italiana
con la parte di protagonista in La Folle raisonna
e il confronto tra i modelli opposti dell’opera francese e dell’opera
italiana
, segnava una trasformazione radicale del gusto, i
one che parte dalla constatazione della diffusione europea dell’opera
italiana
e da un’accettazione del genere nel sistema compl
lla poesia. Anche Lodovico Antonio Muratori nel Della perfetta poesia
italiana
(1706) affrontava la questione e non solo depreca
sulla ricerca di un compromesso in grado di valorizzare la tradizione
italiana
pur nella consapevolezza della necessità di una r
a gerarchia dei generi letterari all’interno della tradizione poetica
italiana
all’analisi di uno spettacolo in sintonia con i g
arole. Il testo parte dall’esperienza concreta dello stato dell’opera
italiana
in Europa e considera le articolazioni e specific
rna costantemente, in tutta Europa. Algarotti interpreta una risposta
italiana
alla querelle des bouffons e nonostante le critic
io di una causa volta a valorizzare non solo la tradizione letteraria
italiana
, ma anche la creazione, attraverso il dramma per
nezia (1755) e di Livorno (1763), a cura di A Bini, Libreria musicale
italiana
editrice, 1989. 9. P. Metastasio, Lettera a Fra
untivo, R. Di Benedetto, «Poetiche e polemiche», in Storia dell’opera
italiana
, a cura di L. Bianconi e G. Pestelli, Parte II/I
ezia (1755) e di Livorno (1763), a cura di A. Bini, Libreria musicale
italiana
editrice, 1989. 39. Ivi, p. XIII.
Limbergher Gioacchino. Fu tra'comici della Compagnia
italiana
in Dresda, e sosteneva il ruolo di amoroso. Prese
dei precedenti, nacque il 1664, ed esordì come amorosa alla Commedia
italiana
l’11 ottobre 1683 nell’Arlecchino Proteo, sotto n
cibile guerriero. Ma non eccellente apparve sulle scene della Comedia
italiana
a Parigi, quando vi si recò il 1716 nella Compagn
, al quale furon pagati 40 fiorini. Il 1572 era capo di una Compagnia
italiana
in Francia, e Carlo IX, messosi a un regime per v
elle commedie francesi. Sposò il 30 luglio '42 l’attore della Comedia
italiana
, Dehesse (il suo vero nome, dice una nota manoscr
IX nel 1572, tutti i cortigiani vestissero il costume di una maschera
italiana
, e quello d’arlecchino fosse indossato dal Duca d
evuto a parte intiera, insieme al fratello Gaetano. Chiusa la Comedia
italiana
nel '97, Leandro si scritturò col Pascariello Tor
il noto meneghino ; e nel 1856 se ne separò per formare una compagnia
italiana
di primo ordine, in cui affidò al figliuolo Domen
, e finalmente col Fabbrichesi nella formazione della Reale Compagnia
italiana
. Dopo un solo triennio si ritirò in una sua villa
ici, vestendolo de’ più eleganti e civettuoli abiti della Renaissance
italiana
, e rendendolo così un luogo di delizie e di ricre
Lasso e Battista Scolari. Massimo Trojano, quando appunto la commedia
italiana
pareva metter per opera di questi tre, intelligen
ammirato, applaudito, avrebbe potuto restar lungo tempo alla Comedia
italiana
, se pei suoi costumi depravati non fosse stato me
rcurio di Francia dicono che Gioacchino Visentini esordì alla Comedia
italiana
col ruolo di Arlecchino in Timon le Misantrope, i
n duetto, e l’Astori (V.) s’era fatta celebre cantando una canzonetta
italiana
con accompagnamento di trombe. Tutte le compagnie
francese dal 1685, ufficiale del Re, e amministratore della Compagnia
italiana
insieme ad Angelo Lolli, abbandonò le scene, e mo
uscito di Francia nel 1697, al tempo della soppressione della Comedia
italiana
, dopo di aver recitato in Fiandra e nei Paesi Bas
nuovo attore e nipote di Cintio, comico famoso dell’antica Compagnia
italiana
, si presentò per la prima volta nella Comedia La
e, o meglio, una trascrizione in versi francesi del Sansone, tragedia
italiana
in prosa di Luigi Riccoboni, che l’aveva recitata
i nostri attori tennero il primato fra tutti, e diffusero la commedia
italiana
, specialmente nella forma detta dell’arte, in tut
lare. Alessandro D’Ancona. (Rassegna Bibliografica della Letteratura
italiana
). Richiamo vivamente tutta l’attenzione dei miei
ro italiano il di lui Dizionario è un ricco e prezioso tesoro. L’arte
italiana
dev’essere molto riconoscente al Rasi del grande
ndo seguitamente il Torrismondo. E tale fu nel secolo XVI la tragedia
italiana
, cioé un ritratto della greca; e senza quello pas
e il dotto Gravina avesse mirato da questo punto di vista la commedia
italiana
del cinquecento, non avrebbe senza veruna riserba
lso conseguenze e fondarvi sopra principi non meno falsi. La commedia
italiana
di tal tempo non pervenne all’insolenza della gre
esorabile autor del Belisario, avrebbe mai caratterizzata la commedia
italiana
da non so qual mescolanza di dialetti, gesti di s
so qual mescolanza di dialetti, gesti di scimia, e gelosia e vendetta
italiana
? l’avrebbe trovata così sfornita d’arte, di spiri
che «la gesticolazione e i lazzi fanno più della metà della commedia
italiana
, aggiungendo con gallica urbanità, come di gestic
rché la prosa francese é incapace di render competentemente la poesia
italiana
. La traduzione dell’Aminta in bel versi castiglia
ale della Dunciade francese, M. Marmontel, senza citarlo «La commedia
italiana
dopo la Calandra del cardinal Bibbiena, e la Mand
io dotto amico D. Carlo Vespasiano, maestro delle tre lingue sorelle,
italiana
, spagnuola e francese, nel Real Collegio della Nu
te richiesta di una dama francese, amante della nazione e letteratura
italiana
, fecesi a riconvenire in Parigi il mentovato comp
ntani, i quali hanno voluto entrar in bucato e inveire contra l’opera
italiana
. Il diletto che partoriscono le faccende poetiche
io di questo, Andrea, sappiamo che fu più tardi impresario dell’opera
italiana
a Dresda, ove morì il 14 maggio 1822. Nel 1737, s
a d’infimo ordine, qual suggeritore, cominciando a recitare in quella
italiana
, formata dal celebre attor dialettale Toselli (V.
novembre 1871 dall’avv. prof. Augusto Ruggeri, insegnante letteratura
italiana
nei Licei e nelle Scuole Normali del Regno, e da
scrive la citata Moda : La prima volta che io udissi (sic) questa
italiana
attrice, fu in una commedia in versi del Goldoni.
rte dei loro predecessori, facciano rivivere e perpetuino sulla scena
italiana
il senno di Pianca Paganini, la dignità di Petron
i esenti dalla guardia il nome de'migliori personaggi della Compagnia
italiana
; oggi Frittellino, domani Pantalone, posdomani C
mecenate degli artisti, a qualunque ramo appartenessero, la commedia
italiana
prosperò per lunghi anni a Dresda. (V. Articchio,
ranno stati attenuati da una recitazione vivace, spiritosa, intonata,
italiana
; e pare che Giovanna Casanova non amasse di segu
dello stesso mese fu oltremodo applaudito in una antica pagliacciata
italiana
: Arlequin Médecin volant, che ispirò poi al Bour
to dai migliori capocomici. Fu parte integrante della Compagnia reale
italiana
del Vicerè condotta da Salvator Fabbrichesi, dall
traccia di questo Rubini in Italia. Sappiamo che esordì alla Comedia
italiana
di Parigi il 9 dicembre 1760 colla parte del Dott
proposito di Valerio (I, pag. 331) : Nel 1660, essendo la Compagnia
italiana
definitivamente stabilita a Parigi, il Cardinale
uale prese il posto Marco Antonio Romagnesi, esordiente alla Commedia
italiana
. Ma ormai è accertato (cfr. Jal, Dictionnaire cr
li ; ma egli, recatosi a Parigi nel 1653 per assumere nella Compagnia
italiana
la maschera di Dottor Baloardo, tornò in Italia,
alcune riflessioni intorno alla storia della tragedia e della comedia
italiana
, e intorno all’influenza che deve avere sull’indo
l genio de’ Francesi. Porrò a confronto ciò ch’han detto della musica
italiana
alcuni personaggi ragguardevoli per la varietà e
né più abbondanti né più varie di quelle del nostro, ma che la musica
italiana
debbe in gran parte l’interesse e l’incanto ch’el
regio il bello, ovunque lo ritrova. A me piace fuor di modo la musica
italiana
, ma non perciò voglio rassomigliare a quegli aman
li entrando nel medesimo loro sentimento? Del resto, perché la poesia
italiana
è dotata d’un’arditezza maggiore, perché ha più d
ttavia era appoggiata sulla ragione e sull’indole stessa della lingua
italiana
, la quale avendo da lungo rempo acquistate regole
atina “sermo, sermonis, sermoni, semonem, sermo a sermone”, che non l’
italiana
, la quale non può declinare il medesimo nome senz
ivedere non potersi introdurre il ritmo, o numero antico nella lingua
italiana
senza alterarla considerabilmente; oltre la diffi
condo tomo della perfetta poesia) che veggendo i difetti della musica
italiana
nascere per la massima parte dall’abuso che si fa
re d’un Giornal periodico che si stampa a Parigi, parlando dell’opera
italiana
chiama la sua musica seducente e magica. Questo m
no storico Italiano. Giammaria Angiolello Vicentino compose in lingua
italiana
e nella turca la storia delle di lui gesta, gliel
perito nella nautica e nelle lingue araba, turca, inglese, francese e
italiana
, al quale è succeduto Seit Osman Efendi nativo di
figliuolo, fu dal Duca mandato a Parigi per assumervi nella compagnia
italiana
la maschera dell’arlecchino. Dominique, stando se
po a pochi giorni al sepolcro : e ciò fu il 2 agosto 1688. La Comedia
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restò chiusa poco men d’un mese in segno di lutto
enne promessa di aver destinato un teatro alle recite della Compagnia
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: promessa che non fu poi tenuta per la caduta de
è troppo racchiudeva di affetti quell’anima bollente ed eminentemente
italiana
. Marzo 1874 Alamanno Morelli. Io non rimpiang
nome di Flaminione per distinguerlo dagli altri Flaminj della Comedia
italiana
. Egli era nonno di Agata Vitaliani, che sotto il
alla battaglia della Favorita presso Mantova. Poi, scioltasi l’armata
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per l’entrata degli Austriaci in Milano, e rifiut
l pubblico irrequieto e variabile – resta, comunque, nella drammatica
italiana
un sole inoffuscato. E per questa insigne donna,
di beneficenza, ed altre ancora a Rosario per la Società patriottica
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. Di mente aperta, d’ indole sdegnosa, ribellante
gela, trevisana, una delle più forti attrici che illustraron la scena
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dal ’50 al ’60. Essa apparteneva a quella glorios
tor di Baviera con uno stipendio di 600 fiorini, non più in compagnia
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, sibbene mischiato cogli attori di Corte francesi
dosi con Niniche, Ma Cousine, Femme à Papa, e altro, il nome di Iudic
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. Recitò come tutti i figli d’arte, piccolissim
Mem., T. III) che la signora Savi era la prima attrice della Commedia
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, e abitava con Zanuzzi al sobborgo di S. Dionigi,
secondo al collega Fiorilli, il grande Scaramuccia, che alla Comedia
italiana
di Parigi dava ancora il famoso schiaffo col pied
no storico italiano. Giammaria Angiolello vicentino compose in lingua
italiana
e turca la storia delle di lui gesta, gliela dedi
perito nella nautica e nelle lingue araba, turca, inglese, francese,
italiana
, al quale succedette Seit Osman Efendi nativo di
nni biografici del Pezzana (V.), ne’suoi Dimenticati vivi della scena
italiana
, affibbia all’ Azampamber il nomadismo miserrimo
col significato suo proprio, ma non è stata creata in teatro. Essa è
italiana
, italianissima : forse voce napoletana, ma usata
). Il 5 settembre del 1739 Alessandro Ciavarelli esordì alla Commedia
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colla maschera di Scapino nello Scenario italiano
sentar alternativamente al Teatro del Piccolo-Borbone colla compagnia
italiana
. Il modo di rappresentare, l’arte di cattivarsi l
dall’Italia in tal periodo due nuovi spettacoli scenici, la commedia
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istrionica, e l’opera. Fin dal 1577 vi era compar
di Guénégaud, il Teatro di Borgogna restò interamente alla compagnia
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fino all’anno 1697, quando il re comandò che si s
rmazioni, nelle quali trionfava il carattere dell’Arlecchino. L’opera
italiana
fu introdotta nella corte nel 1647 dal cardinal M
che di parlare ai sensi con tante macchine e decorazioni. Ma l’opera
italiana
presente imita le cose sumministrate dalla natura
gli sarà ascoltato, un giorno i Francesi ravveduti imiteranno l’opera
italiana
, o non avranno più teatro lirico. Tralle arti sce
e altre danze spagnuole. Questo monarca ballò in pubblico nell’opera
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dell’Ercole amante insieme colla regina; e di poi
a dell’elettore col Langravio di Hesse: nel 1633 imitò un’altra opera
italiana
intitolata Giuditta; e nel 1636 tradusse l’Antigo
una tragedia olandese di Vondel, la Nutrice, tradotta da una commedia
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di Girolamo Razzi, il Pastore stravagante da una
di politezza. La regina Sofia Carlotta tratteneva in Berlino l’opera
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, il cui compositore era il celebre Bononcini, e d
critiche degl’intelligenti, tralasciarono di comporne; e così l’opera
italiana
, e la commedia francese furono i soli spettacoli
ediole e farse e monologhi, e non poche pochades ridusse per la scena
italiana
. Va citata, come singolarità, la sua avversione a
dinelly, detto Valerio, uno dei comici di Sua Maestà, della compagnia
italiana
, morto in via S. Nicasio. Firmati : Tommaso Ferra
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