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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
poi con Girolamo Medebach (1781-82). A detta del Bartoli, pare chela imitazione dello Zanoni stesse tutta nel ripetere le sentenz
2 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
, ha prestato per anco il servigio medesimo. E siccome gli obbietti d’ imitazione nella musica sono infinitamente più moltiplicati
chi i mezzi, ch’ella pone in opera per riuscire acconciamente in tale imitazione . E a fine di procedere col miglior metodo che per
r conoscere a nostri musici tutti i mezzi che il ritmo appresta per l’ imitazione , né poteva tampoco indicare la corrispondenza del
ezza di fantasia, o per la smania di mostrare spirito e profondità! L’ imitazione è un solo tratto, un punto, a così dire, ove l’ar
e squisitezze dell’armonia, e di tutti i mezzi ch’essa ci offre per l’ imitazione . Osserverò soprattutto quanta diligenza vi si deb
, i mezzi, onde si prevale la musica per giugnere al suo scopo ch’è l’ imitazione , vengo al più importante oggetto dell’opera mia,
l’imitazione, vengo al più importante oggetto dell’opera mia, ch’è l’ imitazione medesima. Questa si rappresenta alla mia mente co
l mezzo principale, onde si valeva la poesia antica a compiere la sua imitazione . Essa giusta il parere dell’Ab. Fraguier otteneva
la finzione e della favola, la poesia antica formava la principal sua imitazione , ed è perciò che gli antichi l’hanno mai sempre r
aratamente, osservo come tutti insieme concorrono a formare una buona imitazione . Vengo in appresso alle imitazioni particolari, e
l’indecenza e la scurrilità delle imitazioni istrioniche. La migliore imitazione , dice Aristotile, è la più semplice, e la meno se
debbano essere favorevoli, quali contrarie al progresso delle arti d’ imitazione , come giovino e come nuocano i diversi sistemi di
era la finzione: per mezzo della favola ella formava la principal sua imitazione , adoperando quello che Aristotile chiamava l’univ
gono indicati nell’oda narrativa? Nel primo caso sparisce ogni idea d’ imitazione e di dramma, nel secondo si fa una strana violenz
3 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
arlo a gustare con formarsene esattamente l’idoletto, ed allora che l’ imitazione sombragli corrispondente agli oggetti da prima co
cose che lo circondano, in lui stesso si rinviene il principio d’ogni imitazione , ch’é il gran perno, su cui volgesi la poesia; e
é gli organi che servono all’espulsione della voce, facilitano loro l’ imitazione di quelli della propria specie che si avvezzano a
4 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11
ornarlo a gustare formandosene esattamente l’idoletto, e allora che l’ imitazione sembragli corrispondente agli oggetti da prima co
ose che lo circondano, in lui stesso si rinviene il principio di ogni imitazione , che è il perno, su cui volgesi la poesia; per la
è gli organi che servono al l’espulsione della voce facilitano loro l’ imitazione di quelli della propria specie, i quali prima di
5 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9
ornarlo a gustare formandosene esattamente l’idoletto, e allora che l’ imitazione sembragli corrispondente agli oggetti da prima co
ose che lo circondano, in lui stesso si rinviene il principio di ogni imitazione , che è il perno, su cui volgesi la poesia; per la
è gli organi che servono all’espulsione della voce, facilitano loro l’ imitazione di quelli della propria specie i quali prima di o
6 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
la buffoneria, accoppiò al modo di trasformar l’ attore una diligente imitazione de’ volti, de’ vestimenti, e delle divise usate d
e di Vespasiano l’archimimo Favore rappresentò colla maschera e coll’ imitazione , giusta il costume, la persona dell’imperadore ri
mentovate nell’Onomastico di Giulio Polluce148. E di questa naturale imitazione della maschera approfittandosi Nerone, si compiac
7 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
a riguardar le cose in se stesse, la musica strumentale non è che una imitazione o un sassidio della vocale. Ma dal momento in cui
ento alla imitazion musicale principalmente nel canto. La melodia è l’ imitazione stessa di esse passioni eseguita pel mezzo d’una
incipio inconcusso, cioè che nella musica drammatica tutto esser deve imitazione e che niente può ella imitare dell’umano discorso
a necessità di abbellir la natura ricavata dal principio stesso della imitazione . [20] La musica non differisce punto dalle altre
esse teatrale, ma egli è vero altresì che la troppo fedele e perfetta imitazione dei tuoni naturali privi dell’abbellimento che ri
ca non avrebbe sulle passioni la stessa forza muovente che ha l’altra imitazione meno perfetta ma più abbellita di cui è capace la
nella prima sua impronta acciò più chiara e più sensibile apparisca l’ imitazione . Ma si ricordi bene ch’essa appunto non dee far a
Il recitativo dove la poesia conserva tutti i suoi diritti, e dove l’ imitazione è così prossima alla verità e alla natura, è la p
otte, al quale, dopo aver dipinta una figura, riusciva fanto fedele l’ imitazione che gli abbisognava per esser capito scriver di s
di musica. Vediamo almeno se si trovi un compenso nell’altro genere d’ imitazione che nasce dalla convenienza delle parti elementar
à di rapporto. [50] Posti siffatti principi mi si dica di grazia qual imitazione , qual convenienza col favellar comune apparisce n
olgo, che io non m’oppongo. Ma oh bellezza sovrumana della musica! Oh imitazione figlia del cielo! Io non mi presento inanzi al tu
li ignoranti. [57] Che poi mancando nel canto moderno le due spezie d’ imitazione esposte di sopra debba altresì mancare la terza c
posizione o d’un’aria, poiché non trovandosi un rapporto esatto fra l’ imitazione e l’oggetto imitato, il pensier musicale dell’ari
uel piacere, che non può ricavare da una poco intesa e mal conosciuta imitazione . E siccome dicesi a ragione che una è la strada d
ne così frequentemente, perocché in esse l’oggetto, cui si rapporta l’ imitazione , è più vicino, e le relazioni sono più chiare, on
adattata alla capacità della maggior parte, così poco riconoscibile l’ imitazione , che necessario è che ondeggi anche il gusto fra
i o non aggiunga qualche cosa al suo ritratto, altrimenti non sarebbe imitazione ma realtà. Ma se per pittoresca s’intende l’espri
ue la più noiosa? Si vede che questo scrittore non ha idea della vera imitazione e che la confonde coll’esatta rassomiglianza, che
8 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO II. Se i Mori Spagnuoli ebbero Poesia Scenica. » pp. 9-13
randosi le loro usanze, sentiranno quel conato che spinge l’uomo alla imitazione dell’uomo per giuoco. I Mori Ispani occupati in i
i studiare la Parafrasi di Averroe, nè di dare alla spinta naturale d’ imitazione altro cammino e novelli oggetti. Che se per le co
9 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV.
ente lodato Petrarca. Il primo ci lasciò due tragedie latine, fatte a imitazione di quelle di Seneca, una intitolata Eccerinis dal
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1027-1028
inverosimili de’suoi vestiti, che erano spesso piccoli capolavori di imitazione e di ricostruzione di mode dimenticate ? La Giov
11 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43
per farsene un trastullo; si notano i primi passi verso una spezie d’ imitazione drammatica; si osservano congiunte alla danza le
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 568-569
Torino. Quivi avea pubblicato nel 1839 alcune lettere sopra l’arte d’ imitazione dirette alla prima attrice italiana Anna Fiorilli
13 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19
tore della Storia Critica de’ Teatri, cioè che la Poesia Drammatica a imitazione degli Antichi rinacque in Italia nel secolo XIV.”
i Ennio, di Nevio, di Pacuvio, di Accio, erano meno Drammi scritti ad imitazione de’ Greci, per non essere esenti da difetti? Sinc
14 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
perchè essa richiede maggior complicazione d’idee per saper volgere l’ imitazione in satira ed istruzione. In fatti nelle picciole
ciascun popolo: se esso non eccede i costumi primitivi e semplici, l’ imitazione scenica ne seconderà la materia: se ha costumi ba
15 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
nto più necessario il parlarne quanto che la possente influenza della imitazione francese ha reso il ballo a giorni nostri quasi p
te soggetta alle leggi stesse alle quali soggiacciono tutte le arti d’ imitazione , cioè di dare alla spezial materia che scelgono e
affine di prevenir il sofisma di coloro che indicate vorrebbero nella imitazione delle belle arti tutte quante le particolari circ
aggi s’osservano. E ciò sotto pretesto di esatta rassomiglianza fra l’ imitazione e l’imitato. [10] Dalla necessità che ha la danza
o pastorello; ma la danzatrice non avrà altro merito che quello d’una imitazione volgare se non mi fa vedere ancora quel misto di
che non possono essere rappresentate coi piedi, dover non per tanto l’ imitazione della natura riuscir imperfetta oscura ed equivoc
sicali. Erano queste presso a loro due cose affatto separate, e se ad imitazione dei Greci intromettevano la danza insieme col cor
simili altre ballavano alla foggia umana insieme cogli Uomini. Ma una imitazione così imperfetta che non aveva verun modello nella
eguito, accompagnato da una musica espressiva, e afferrando nella sua imitazione i tratti più caratteristici e più terribili d’un
a, la quale circoscrivendosi come la pittura e la statuaria nella sua imitazione alle cose presenti, e incapace di significare le
e mutilare sconciamente i teatrali componimenti, e rendere la propria imitazione confusa inintelligibile oscura, e per conseguenza
menoma occasione brillare le gambe quasiché in esse riposte fossero l’ imitazione della natura e l’espressione degli affetti, e non
esto e la voce di Pulcinella: né contrario è meno all’idea della vera imitazione drammatica l’introdurre, per esempio, Achille lib
nti dell’arte mal applicati che travisano e sformano qualunque idea d’ imitazione , hanno avuta nel ballo la stessa origine che nell
16 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
perchè essa richiede maggior complicazione d’idee per saper volgere l’ imitazione in satira ed istruzione. In fatti nelle picciole
ciascun popolo: se esso non eccede i costumi primitivi e semplici, l’ imitazione scenica ne seconderà la materia: se ha costumi ba
17 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212
lla buffoneria, accoppiò al modo di trasformar l’attore una diligente imitazione de’ volti, de’ vestimenti e delle divise usate da
mastico di Giulio Polluce nel libro IV, capo 20. E di questa naturale imitazione della maschera approfittandosi Nerone, si compiac
18 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
iche le quali incantavano la Grecia. Accoppiavansi in esse all’esatta imitazione della natura i voli più bizzarri della fantasia,
dditare i più potenti e perniciosi cittadini, non solo con una vivace imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al
19 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139
CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Ita
o ebbe l’Italia sin da’ primi lustri del XIV secolo tragedie fatte ad imitazione degli antichi. Reca diletto il poter vantare un P
20 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
istri politici e militari27. Ed è tale l’esattezza che si esige nell’ imitazione de’ caratteri, ovvero il timore di avvilirsi rapp
ti alla favola gli ascoltatori. I Cinesi non distruggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della vera rapprese
21 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40
CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Ita
o ebbe l’Italia sin da’ primi lustri del XIV secolo tragedie fatte ad imitazione degli antichi. Reca diletto il poter vantare un P
22 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
Al contrario io penso che la poesia e la musica sieno nate gemelle. L’ imitazione sia degli zeffiri, sia delle fronde agitate, sia
poetiche proviene dalla dolce alleanza del vero colla finzione. Ogni imitazione poetica (diceva il dottissimo nostro Gravina) è i
la sregolata fantasia, ama i sogni, e non comprende la bellezza dell’ imitazione delle dipinture naturali. Chi poi freddo ragionat
23 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Dei balli »
imento o la forma di essa è tutt’altra cosa. La danza deve essere una imitazione che, per via de’ movimenti musicali del corpo, si
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 499-500
le interpretazioni paterne : nelle modulazioni musicali della voce la imitazione era tal volta perfetta. Un po'appunto per questo,
25 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
Non potendo più applicarsi con frutto la più deliziosa fra le arti d’ imitazione ai grandi oggetti della morale, della legislazion
viene dal riflesso della loro convenienza. Da ciò deriva lo spirito d’ imitazione e il ricopiarsi l’un l’altro necessario nella mas
fatta per lusingare unicamente l’orecchio va disgiunta da ogni idea d’ imitazione . Ecco non per tanto che sottraendo dalla musica v
ostanza non mai alterato grado di voce non potrebbe divenir oggetto d’ imitazione per la musica. Lo sono gli accenti che formano il
la quale, come più volte si è replicato, non può afferrare nella sua imitazione fuorché i tratti originali e precisi delle passio
sul medesimo disegno e che dispensano il poeta dal badare alla retta imitazione della natura e alle difficoltà che presenti un tr
dovrebbero autorizzarlo giammai esponendolo sulle scene alla pubblica imitazione . Oh mortali! Non è abbastanza feroce lo spirito d
a nell’obbrobrioso stato in cui si ritrova oggi in Italia. La sfera d’ imitazione per la moltiplicità de’ caratteri, per la forza d
26 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303
gli spettacoli scenici correggere e divertire la società mediante un’ imitazione della natura rappresentata con verisimiglianza, a
27 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
nistri politici e militarib. Ed è tale l’esattezza che si esige nel l’ imitazione de’ caratteri, ovvero il timore di avvilirsi rapp
ti alla favola gli ascoltatori. I Cinesi non distruggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della vera rapprese
28 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
musica rappresentativa. E non altrimenti avverrà finché si tralasci l’ imitazione della natura il vero, il grande, il patetico, il
che sono più conformi alla natura. Imperocché egli è certo che fra l’ imitazione che si propone la musica vocale, e quella ch’è pr
nico che esige la strumentale, la quale, essendo imperfetta nella sua imitazione , debbe ricompensare cotal mancanza coll’artifizio
to i tuoni che meritavano d’essere rilevati. Tali esempi sono degni d’ imitazione , come lo è ancora l’esempio dei prelodato Gluck,
sica, ma dai fonti inesauribili di quel vero comune a tutte le arti d’ imitazione , qual’è la maniera osservata dagli odierni compos
r novero d’inflessioni decisive da poter connettere insieme nella sua imitazione . [37] Che si dovrà pensare eziandio dello strapaz
ciò che s’appella in musica “espressione”, la quale non è altro che l’ imitazione abbellita d’un sentimento determinato. Ora siccom
spressione musicale nella drammatica non è né può essere che l’esatta imitazione della imagine, passione o sentimento compreso nel
nza sfigurarlo né caricarlo più di quello che comporta l’indole della imitazione , se questo fine non s’ottien nella musica se non
] Chi volesse sapere i fonti onde la musica strumentale ritrae la sua imitazione , gli troverà rintracciati con molta sensatezza e
29 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
Nell’Ambigu Comico vidi applaudito lo Statuario Greco, o Sophronime, imitazione di una novella di Florian, ed il Calderajo uomo d
lla di Florian, ed il Calderajo uomo di stato immaginario di Etienne, imitazione di un componimento Suedese. Nel teatro de la Citè
lo ed il Diavolo, i quali si contrastavano la condotta di un giovane, imitazione stravagante di Shakespear. Si vedeva a quel tempo
cese ha punto giovato a richiamar su quelle scene l’opera eroica all’ imitazione degli uomini da quella de’ demoni e delle furie
30 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
ittà in città, accompagnati dalle loro moglie e dai loro figliuoli, a imitazione degli antichi Rapsodi della Grecia, o (ciò che se
damento dell’una e dell’altra, che il menomo vestigio non si scorge d’ imitazione . Niuna favola arabica posta in versi dai provenza
esi potessero fermarsi sulle pubbliche piazze del comune a cantare. A imitazione de’ trovatori molti e celebri Italiani fiorirono
rincipalmente per la dominazione de’ provenzali ivi stabilita. [13] A imitazione de’ Provenzali molti Italiani distinti per nascit
si scorge essere stati cotai componimenti un prodotto piuttosto della imitazione , che una libera ed espontanea emanazion del talen
no raccolti da Girolamo della Casa, udinese, e proposti per modello d’ imitazione nel suo rarissimo libro, che ha per titolo Il ver
le cose musicali quello fatto da Giovanni Bardi de’ Conti di Vernio a imitazione degli antichi Peani, o nomi Pitici, che si celebr
rebbe detto, che fra le due poesie il menomo vestigio non si scorge d’ imitazione .» Sì, lo torno a dire di quella imitazione cioè i
o vestigio non si scorge d’imitazione.» Sì, lo torno a dire di quella imitazione cioè immediata ed intrinseca, che caratterizza un
indole diversa delle due poesie, dal niun vestigio che vi si scorge d’ imitazione , dalla niuna allusione ai riti, costumanze, stori
31 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Introduzione »
llo sconcerto che viene a mettersi tra le differenti parti di essa, d’ imitazione non resta più ombra, svanisce in tutto la illusio
32 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAP. V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulieteia e in altre isole del l’Emisfero australe nel Mar Pacifico. » pp. 59-65
per farsene un trastullo; si notano i primi passi verso una spezie d’ imitazione drammatica; si osservano congiunte alla danza le
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 18-21
le sue doti nei confini del teatro. Dotato di un singolare spirito di imitazione egli disegna, dipinge, pupazzetta con correttezza
34 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130
erità nell’ espressione e di semplicità nella favola acquistato coll’ imitazione de’ Greci. Non aveano ancora i Francesi, non che
ena. L’autor sagace e pieno della greca lettura vi seppe innestare l’ imitazione dell’Ifigenia in Aulide. Nel re Sileno si raffigu
e nella lettura anche a’ nostri giorni. Si trova nell’atto I qualche imitazione del Tasso. Il vanto che si dà Rusteno, il peggior
ser del suo sangue) non ricuserebbe di dar per vittima la figlia. Una imitazione delle preghiere dell’Ercole in Eta di Seneca vede
35 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
e maschere, suggerì il disegno di formare di tali cose un tutto e una imitazione più ragionata. E chi sa che le armi portate da’ c
ovisi circostanze simili, si risvegliano naturalmente senza bisogno d’ imitazione ; come senza questa vi si accozzano le particelle
36 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
e maschere, suggerì il disegno di formare di tali cose un tutto e una imitazione più ragionata. E chi sa che le armi portate da’ C
dovisi circostanze simili si risvegliano naturalmente senza bisogno d’ imitazione ; come senza questa vi si accozzano le particelle
37 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46
che fanno nelle colte nazioni gli attori distinti; ma una scrupolosa imitazione osta al disviluppo del genio e ne deprime le forz
38 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento delle Romane. » pp. 2-8
di un solco fatto coll’ aratro tirato da un toro e da una vacca13. A imitazione degli Etruschi aggiunse Romolo il pomerio nella s
39 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
più regolate non furono altro, che una troppo timida e superstiziosa imitazione degli Antichi. Invece di trasportare l’arte di qu
ndamento istorico dite che la Drammatica Italiana fu solo una servile imitazione degli Antichi? Prima degli Oresti, degli Edipi, d
ti fuor di proposito alcune parole del Gravina. Dite che “l’affettata imitazione rese fredde e nojose le migliori Tragedie, e trop
udiava altri Libri fuorchè il Teatro e il Mondo, significasse, che ad imitazione di Lope egli conculcasse le regole ragionevoli; c
40 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
one al mal gusto letterario gl’ inspirò il nominato poema satirico ad imitazione di quello di Pope; e l’ abborrimento conceputo co
stessi le più acerbe punture comiche. Il Valerio di quest’altra è una imitazione del Cleanto del Tartuffo e dell’Aristo del Méchan
i tre atti tollerata in grazia de’ buoni attori; la Fisica in un atto imitazione debole delle Letterate di Moliere, in cui una don
volanti; le Riputazioni commedia in versi di cinque atti non migliore imitazione delle Letterate rappresentata in Parigi nel 1788;
41 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
nza sentirsi commossi, perché non vi ravviserò punto quel principio d’ imitazione , che di tutte le belle arti ne è il fondamento, n
n è da maravigliarsi se la musica strumentale, la quale non è che una imitazione più o meno vaga e generica della musica vocale, n
condo presenta agli amatori del bello musicale eccellenti esemplari d’ imitazione nei maestosi e patetici gravi lavorati in gran pa
iò che si vuole, laddove il canto è la più compita e più interessante imitazione che le belle arti possano proporsi per fine. La p
sasso famoso per l’eco, che ripete più volte le stesse parole. Ivi ad imitazione di Demostene, di cui si dice che andasse ogni gio
42 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
ssa e sospende gli ascoltatori. I cinesi non distruggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della vera rapprese
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 556-560
scar tutti. Associatosi con l’empirico italiano Mondor, misero su, ad imitazione di tutti gli empirici del secolo decimosettimo, u
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168
menti, m’ avvedeva che tutto sarebbe rimasto al disotto d’ una felice imitazione . Chiudo il breve cenno col sonetto che è in fine
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 732-736
ella Truppa Sacchi, rappresentava cotesto vecchio con quella perfetta imitazione nel vestito, nella voce, negl’intercalari, nel ge
46 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
ione al mal gusto letterario gl’inspirò il nominato poema satirico ad imitazione di quello di Pope; e l’abborrimento conceputo con
losofi le più acerbe punture comiche. Il Valerio di quest’altra è una imitazione del Cleante del Tartuffo, e dell’Aristo del Mecha
ori, e tentarono di rilevarlo comicamente. La Fisica in un atto è una imitazione debole per altro delle Letterate di Moliere. In e
gnetismo, di gas, di elettricità, di palloui volanti. Non fu migliore imitazione delle medesime Letterate la commedia intitolata l
lle, il Medico de’ Pazzi del sig. di Mimault, in cui si trova qualche imitazione del Ritorno inaspettato di Regnard, i Viaggiatori
47 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
. Io per altro penso, che la poesia e la musica sieno nate gemelle. L’ imitazione sia degli zeffiri, sia delle fronde agitate, sia
poetiche proviene dalla dolce alleanza del vero colla finzione. Ogni imitazione poetica (diceva il dottissimo nostro Gravina) è
48 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
tutto nella meccanica esteriore, e non si avvide che mancava alla sua imitazione l’anima che dovea serpeggiarvi. Quest’anima che t
in renderle verisimili, naturali e necessarie; e tutto ciò manca all’ imitazione che ne fece nel suo Filosofo. E che parte poteva
come il seguente Questa più d’altra leggiadra e più pudica, ad imitazione di quello che usarono gli Spagnuoli del XV secolo
49 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
simili, si risvegliano naturalmente in diversi luoghi senza bisogno d’ imitazione , come senza questa vi si accozzano le particelle
50 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « PROLUSIONE ALLE LEZIONI DI POESIA RAPPRESENTATIVA DEL PROFESSORE PIETRO NAPOLI-SIGNORELLI. » pp. 203-226
a, gli colora, gli adorna, gl’illeggiadrisce, e trasportando con viva imitazione l’evidenza del vero nella bellezza del finto, ne
, e dal giallo fiume Cinese all’Orenoco, i semi di sì bell’arte, cioè imitazione , versi, musica, saltazione, travestimenti, e spet
51 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
possa scior con l’elemosine. Trovasi in questa commedia più d’una imitazione di Terenzio. Simile alla risposta data da Davo a
cum ita animum induxti tuum, è ancora imitato nell’atto IV. Un’ altra imitazione Terenziana si scorge nell’allegrezza di M. Claudi
libro della Celestina ruffiana famosa? La Clizia. É questa una libera imitazione o una bella copia della Casina di Plauto o di Dif
osa sarebbe una rara scoperta del secolo XVIII. Oltre a questa libera imitazione della Casina si provò il Machiavelli a fare anche
miseria di lei peggiore al mondo. I Fantasmi. Una libera elegante imitazione della Mostellaria di Plauto si ammira in quest’al
imillimi, l’Aridosio, la Sporta, e la Filenia. La prima fu una comica imitazione in versi fatta dal celebre Vicentino Trissino de’
auso in Roma. Niuno meglio di lui seppe seguir gli antichi dando all’ imitazione la più gaja e fresca tintura de’ costumi della su
126. Antonio Minturno propose anche un verso di dodici sillabe ad imitazione di quelli dell’antico poeta Spagnuolo Giovanni di
52 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
credenza radicò più che mai, quando l’una di queste arti tornata alla imitazione degli antichi nostri autori ed arricchitasi l’alt
53 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento dell Romane. » pp. 4-14
zzo di un solco fatto coll’aratro tirato da un toro ed una vaccaa. Ad imitazione degli Etruschi aggiunse Romolo il pomerio alla su
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
oria, e la vita civile cd il miracoloso. Altre favole si formarono ad imitazione di quelle dette di espada y capa ripiene di eveni
55 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
allegando l’eruditissimo Calabrese Gravina, che avea detto, che ogni imitazione poetica consiste nel trasporto della verità nella
, vedrete, che il Canto regolato a norma della verità sarà una pretta imitazione del natural parlare accresciuta dall’Ottica teatr
latina, in un teatro decente, e in una scena opportuna all’ azione. L’ imitazione de’ personaggi storici, o favolosi fu un altro pe
nferire all’illusione; e ridotta, se possibile fosse, a più manifesta imitazione del vero, e ad una approssimazione ad esso più im
56 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
goriche, che incantarono la grecia. Esse accoppiavano alla più esatta imitazione della natura i voli più bizzarri della fantasia,
additar i più potenti e perniciosi cittadini, non solo con una vivace imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al
avviene a i servi de’ letterati) dal furore di far da bell’ingegno a imitazione del padrone. «Osservate, o popoli, un silenzio re
57 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
lena. L’autor sagace e pieno della greca lettura vi seppe innestare l’ imitazione dell’Ifigenia in Aulide. Nel re Sileno si raffigu
e nella lettura anche a’ giorni nostri. Si trova nell’atto I qualche imitazione di Torquato Tasso. Il vanto che si dà Rusteno, il
ere del suo sangue) non ricuserebbe di dar per vittima la figlia. Una imitazione delle preghiere dell’Ercole in Eta di Seneca vede
58 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
di ritratti immaginarj cattiva e maltessuta, e i Litiganti di Racine imitazione delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui cr
eneva all’amico, era detestabile. Di lui è pure rimasta al teatro una imitazione dell’Eunuco di Terenzio intitolata il Mutolo. Egl
59 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
commedia in prosa poco degna di lode, scritta da un autore incerto ad imitazione Aulularia di Plauto, e così pure intitolata109. E
60 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
perdu. É ben vago questo pronome elle posto prima di nominar Sofia ad imitazione di Terenzio. Delicato è pure ciò che dice nell’at
61 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
si possa scior con l’elemosine. Trovasi in questa Commedia più d’una imitazione di Terenzio. Simile alla risposta data dal servo
cum ita animum induxti tuum , è ancora imitato nell’atto IV. Un’altra imitazione Terenziana si scorge nell’allegrezza di messer Cl
è fatto per ogni sorta di antiquarii. La Clizia. È questa una libera imitazione o una bella copia della Casina di Plauto o di Dif
sproposito alcun dì non abbia a venire in moda! Oltre a questa libera imitazione della Casina si provò il Machiavelli a far pure u
Nè miseria di lei peggiore al mondo. I Fantasmi. Una libera elegante imitazione della Mostellaria di Plauto si ammira in quest’al
, i Simillimi, l’Aridosio, la Sporta e la Filenia. La prima fu comica imitazione in versi del celebre vicentino Trissino Trissino
. a. Antonio Minturno propose anche un verso di dodici sillabe ad imitazione di quelli del l’antico poeta Spagnuolo Giovanni d
62 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
e di tratti immaginarii cattiva e maltessuta, e i Litiganti di Racine imitazione delle Vespe di Aristofane uscita nel 1667, cui cr
neva all’amico, era detestabile . Di lui è pure rimasta al teatro una imitazione dell’Eunuco di Terenzio intitolata il Mutolo. Egl
63 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
hissimo (Nota IV); ma distinguasi il plagio vergognoso dalla lodevole imitazione . Bisogna posseder critica, principj e riflessione
La Clemenza di Tito nulla perderebbe quando anche ne fusse un’ esatta imitazione . Ma per istruzione della gioventù e per rendere g
ivo interesse dell’inimi abile Armida del gran Torquato ed una felice imitazione del seducente stile Metastasiano. Marco Coltellin
64 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
igine della prima, essendo noto ad ognuno che nacque dalla mal intesa imitazione de’ poeti greci e latini trasferita al teatro. Me
all’opposto e salì alla sua perfezione l’arte della prospettiva per l’ imitazione degli antichi, per l’ardore acceso negl’Italiani
65 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
iudica il prelodato Affò essersi dovuta in Mantova formar la scena ad imitazione delle antiche, che figuravano a un tempo stesso p
igliani, che l’Italia può vantarsi di aver coltivata la drammatica ad imitazione degli antichi con quella felicità che altri le in
66 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
ica il prelodato P. Affò essersi dovuta in Mantova formar la scena ad imitazione delle antiche, che figuravano a un tempo stesso p
pigliani, che l’Italia può vantarsi d’aver coltivata la drammatica ad imitazione degli antichi con quella felicità che altri non e
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
ei, la volontà di darsi anima e corpo allo studio, fecer consistere l’ imitazione in tutto l’esteriore dell’attrice : la rapidità d
lla soleva portar ne’capelli entraron per alcun tempo nel materiale d’ imitazione , o, meglio, di ridicola contraffazione. Ma i gran
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
erdu. È ben vago questo pronome elle posto prima di nominar Sofia ad imitazione di Terenzio. Delicato è pure ciò che dice nell’at
69 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
li o si ponga mente ai magnifici esemplari, ch’ei propone alla nostra imitazione , o le massime importanti qua e là sparse ne’ suoi
sio ha fatta vedere che niun oggetto è inferiore alla fecondità della imitazione poetica. Si direbbe che il di lui genio fosse la
fini della elocuzione poetica, e il più compito esemplare si ricava d’ imitazione . Riflettendo, io dico, a tutto ciò, pare che la b
le richiamar il bel sesso col mezzo d’una incantatrice eloquenza alla imitazione di Beroe e d’Aristea che il prostituire i più tri
o dal proprio fondaco o dall’altrui i suoi pregiatissimi drammi; se l’ imitazione de’ Greci, Inglesi, Francesi e Italiani sia abbas
. Non può negarsi che Metastasio non abbia in alcuni luoghi portata l’ imitazione fino ad involar le parole stesse non che i sentim
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
mi sembra il più patetico, ed il Dolce ne ha fatto una troppo libera imitazione . A noi piacque di tradurlo ancora; ed affinchè i
avvenuta nell’assedio di Tebe. Lodovico Dolce che ne fece una libera imitazione , ne tolse il prologo, e fe che Giocasta narrasse
o osservano l’armata Argiva, e ne vanno descrivendo i capi, che è una imitazione felice di un passo del III libro del l’Iliade pur
’evenimento. a. Intorno a sì eccellente produzione di Euripide, al l’ imitazione che ne fece Racine, alle antiche versioni e criti
71 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27
to in latino il Prometeo al Caucaso di Eschilo, benchè con più libera imitazione , specialmente nel descrivere che fa la situazione
72 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
1] Nella Dorinda d’un poeta sconosciuto si trova un monologo fatto ad imitazione di quello d’Amarilli nel Pastor fido, dove fra le
di tenersi in gran pregio: i letterati sel proponevano per modello d’ imitazione , e le muse anche elleno, le vergini muse concorse
73 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
aggi che cantano, è lo stesso che condannarlo perché si prevale nella imitazione de’ mezzi suoi invece di prevalersi degli altrui:
e. Mal s’applicherebbe la più possente e la più energica delle arti d’ imitazione ad un discorso freddo e insignificante. Mal si co
nteresse, la quale possibilità basta a giustificar il poeta nella sua imitazione : ripensando, che lo sbandir dal dramma siffatti p
74 (1715) Della tragedia antica e moderna
si7, ma le allusioni a un incalzante partito ‘marchigiano’ di austera imitazione classicista lasciano intendere che tra i detratto
otto, anzi in più ore di tempo, se star volessimo ad una ben rigorosa imitazione del vero. [3.24ED] Rimane ora il dubbio se sia in
udir cosa finta; ma gli uni e gli altri si scordano di se stessi e la imitazione del vero ad essi par così vero che in lor produce
sto sotto l’attore; e però non essendo tanto propri di questa sorta d’ imitazione tutti quegli ornamenti poetici che convengono all
e, se la tragedia è un’imitazione del ragionare de’ prìncipi e più l’ imitazione è perfetta accostandosi al vero, imiteremo dunque
4.106ED] — Io — replicava l’Impostore — ti ho detto altre volte che l’ imitazione perché diletti dee contentarsi di una perfezione
ttevole, ma viziosa renderebbe la comparazione. [4.108ED] Tale si è l’ imitazione : in alcune cose dee convenire, in alcune disconve
ose dee convenire, in alcune disconvenire, altrimenti non sarebbe più imitazione del vero, ma il vero medesimo; né si avrebbe il g
zo al discorso; alla qual cosa rispondo: esser altro il vero, altro l’ imitazione del vero; il vero ha per sé un’efficacia a persua
il vero ha per sé un’efficacia a persuadere che non ha il finto, né l’ imitazione pareggia mai l’imitato. [6.38ED] Questa differenz
ndurre a suo talento gli affetti, facilita il conseguire alla tragica imitazione il glorioso fine di muovere all’odio del vizio ed
che in grazia dell’uditorio si abbrevia, ma si abbrevia in modo che l’ imitazione moderi il vero, non lo distrugga. [6.67ED] Per l’
oloro che così fanno nella tragedia; né mi replicare che troppo con l’ imitazione passano il vero: torno a dire che nella rappresen
nventato tutta la fioritura delle gemme più gaie e più rare, talché l’ imitazione , favorita dalla distanza e da’ lumi, par sin che
nando armoniosamente. semitale: cioè ‘semicoro’. [commento_3.36ED] imitazione … altrui: cioè da entrambi i tipi di soliloqui di
narrativa lunga (l’ottava), in ossequio a un più rigido principio di imitazione classica adottando gli endecasillabi sciolti. zi
75 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
ta nobilisima parte della musica da sua origine, e la sua forza dalla imitazione trasferita al canto delle diverse successive infl
che la lingua sarà più abbondevole e varia in questo genere, perché l’ imitazione della natura diverrà più perfetta. Che se alcun m
76 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
l’ incominciar del secolo. Sono tutte artificiose e facete scritte ad imitazione de’ Latini con intrighi maneggiati da servi astut
77 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
e di tenda portatile che prontamente si rassettava alle occorrenze ad imitazione del primo semplice apparato campestre. Passato lo
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716
della vita sulla scena fin da giovinetto, staccarsi per sentimento d’ imitazione da quella sua espressione d’arte, che amava profo
79 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131
ega, il Castro e il Calderòn siensi più facilmente prestati alla loro imitazione . Ma quanto alla prima idea delle bellezze teatra
seppellirgli nell’obblio, non vedendo nell’Oreste che languidezza ed imitazione del greco? Quanto a me esorto la gioventù ad osse
mplari da paragonare in qualche modo agli antichi, e da proporre al l’ imitazione de’ moderni. La Spagna fu la prima nazione che ab
tro, ed, al dir di Voltaire, fu la prima tragedia francese, in cui ad imitazione del Trissino si videro osservate le regole delle
80 (1878) Della declamazione [posth.]
uella che segue. Per quanto concerne la coesistenza di cooperazione e imitazione , essa si verifica quando diversi tipi di espressi
tici di quest’arte. [Intro.1] Comune ufficio delle arti belle è la imitazione della natura; ma in ciò fare ciascuna però si lim
e a gabbo in materia di finezza di gusto per tutto ciò che alla bella imitazione si apparteneva. La verità e la bellezza originale
tro ci debbon render certi di quanto pregio esser dovesse la teatrale imitazione presso un popolo, che in altri generi l’aveva a t
e per l’indole de’ mezzi particolari che adopera. In modo che in ogni imitazione bisogna primamente distinguere l’oggetto imitato,
più o meno distinti, che contemporaneamente poneva in opera siffatta imitazione , si valse in progresso or dell’una or dell’altra
a e ripete siffattamente, quale si suppone veramente accaduto. La sua imitazione è una pretta ripetizione della cosa medesima che
una pretta ripetizione della cosa medesima che s’imita. [1.11] Tale imitazione drammatica si divise anch’essa in più specie. Gli
atore di sapervi accomodare la pronunciazione, senza che ne ostenti l’ imitazione e lo sforzo; e ciò potrà fare con tanta maggior f
procede. Ed estendendosi cotale relazione alla naturale od istintiva imitazione od analogia tra l’effetto e la cagione, ossia tra
indi al subbietto o al suo stato interno, e finalmente all’analogia, imitazione o pittura dell’uno o dell’altro. Ove dunque dobbi
ù che può, particolareggiare e individualizzare gli oggetti della sua imitazione . E perciò quei primi o generali modelli debbono r
ne diventa la più completa e perfetta, e tocca il massimo grado della imitazione . [8.17] Gli eccellenti attori possono dunque rig
lla natura, può concepirlo, tratteggiarlo, ripeterlo e renderlo con l’ imitazione ancor più perfetto. Or sia alcuna di queste, o tu
suoi tipi con corpi simili e con azioni successive; perlocché la sua imitazione è del tutto completa, ed è anzi una reale ripetiz
este, diminuiscono più o meno tale impressione ingrata a misura che l’ imitazione o la copia si va allontanando dal tipo reale. Per
lontieri si soffrirebbero dalla declamazione imitate. La sua completa imitazione , la sua maggiore efficacia, la sua stessa perfezi
prete fedele, ed il cieco esecutore del tipo di quello, sicché la sua imitazione non ne sia che una pretta ripetizione. E perciò s
e, che è l’effetto ordinario del bello congiunto al sublime. Allora l’ imitazione in tutti gli astanti diventa un bisogno, e si rin
anto nel momento che n’è dominato. Imperocché in ogni altro genere di imitazione può l’artista avere il tempo di esaminare e corre
scultori, il cui fine è meno d’illudere che di dilettare con la bella imitazione , sarebbero gli attori meno intelligenti ed espert
tabile certe impressioni ed effetti del tutto contrari a quelli che l’ imitazione si propone di cagionare. In tali incontri bisogna
ve osservato che la verità non produrrebbe l’effetto che si propone l’ imitazione di essa. [20.8] Questo principîo dee pur regolare
o studiare i monumenti più espressivi dell’arte loro. Tutte le arti d’ imitazione si debbono l’una l’altra giovare; e perché tutto
Le belle arti risultano in questo modo accomunate nel loro oggetto di imitazione , distinguendosi invece per la scelta dei mezzi ut
altri animali perché sono i più inclini all’imitazione e attraverso l’ imitazione si procurano le prime conoscenza, e perché sono p
o quando si presentò la necessità della comunicazione. Inizialmente l’ imitazione di gesti che un altro individuo aveva compiuto in
itato e oggetto imitante, ossia gli strumenti e i mezzi con i quali l’ imitazione viene realizzata. La voce e il gesto, strumenti r
ell’intelletto) e affetti desiderativi, che si ripercuote nel binomio imitazione  / cooperazione. Si veda quanto affermato da Engel
13] Salfi sottolinea la possibilità di simultaneità di cooperazione e imitazione , inserendosi nel solco delle riflessioni engelian
ntico, fuorchè l’età». Le sue opere non sono frutto di una pedissequa imitazione , ma hanno saputo ricreare la bellezza dell’antico
81 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
e secoli pertinacemente coltivato doveano in un secolo d’attività e d’ imitazione sollicitar la fantasia pronta e vivace degl’Itali
vente gli inventori in cotai generi, la mescolanza, cioè, dell’antica imitazione colle moderne usanze. La voga in cui erano allora
82 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
rio e la giovialità francese, il teatro di Francia per una mal intesa imitazione inglese si riempie d’orrore e di tristezza oltrag
83 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
e, al dir del Sig. di Voltaire, la prima tragedia francese, in cui ad imitazione del Trissino si videro osservate le regole delle
84 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
che le quali incantavano la Grecia. Accoppiavansi in esse alla esatta imitazione della natura i voli più bizzarri della fantasia e
dditare i più potenti e perniciosi cittadini, non solo con una vivace imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al
viene a’ servi de’ letterati) dalla smania di far da bell’ ingegno ad imitazione del padrone: Osservate, o popoli, un silenzio rel
ragici come se veramente fosse Elena. Questi versi non possono essere imitazione di alcun passaggio di tragedia? Questo dubbio può
e, serviva a dar motivo alla musica di essere varia e piacevole coll’ imitazione del canto di varj uccelli. Si trovano in questo c
da laidezze, nè scandalizzato da oscenità, nè immalvagito da perversa imitazione quanto si vede nelle altre. Il ridicolo a suffici
85 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148
, come riflette Metastasio53, Eschilo non ha creduto obbligata la sua imitazione alle circostanze del tempo. E la ragione si è per
a ecc., del quale Ovidio nel IX delle Metamorfosi fece una bellissima imitazione . Tragica e degna del gran Sofocle è pure l’ultima
mi sembra il più patetico, ed il Dolce ne ha fatto una troppo libera imitazione . A noi piacque di tradurlo ancora, ed affinchè i
avvenuta nell’assedio di Tebe. Lodovico Dolce che ne fece una libera imitazione , ne tolse il prologo, e fe che Giocasta narrasse
rvano l’armata Argiva e ne vanno descrivendo i capi, che è una felice imitazione di un passo del terzo libro dell’Iliade, che dal
86 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
edia italiana sin dal principio di questo secolo, è appunto la saggia imitazione fatta dal Martelli dell’Ifigenia in Tauri e dell’
ompose tre tragedie col coro continuo lavorate con una troppo servile imitazione de’ Greci, per la quale riescono fredde e nojose,
Degna di notarsi è pur la profezia dell’atto IV che il Granelli ad imitazione di quella di Giojada dell’Atalia del Racine fa pr
moria della mia vendetta, Che la maggior sarà di mie vittorie. L’ imitazione può chiamarsi esatta, e pur questi versi non pare
non verace autor da colpi d’occhio noverò tra’ difetti dell’Alfieri l’ imitazione de’ Greci? L’ha egli forse mostrata servile per c
87 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245
mente del ceto nobile poco culto, è rilevato con grazia e maestria. L’ imitazione de’ personaggi che parlano nel dialetto napoletan
ione esteriore mal motivata, e non si avvide che mancava alla propria imitazione l’essenza, l’anima che dovea renderla interessant
tti ovvero i Figliastri impressa verso il 1770, il Fantasma che è una imitazione del Tamburro Notturno uscita nel 1773, l’Alchimis
be, come il seguente Questa più d’altra leggiadra e più pudica, ad imitazione di quello che usarono gli Spagnuoli del XV secolo
to da Menandro ! Distinguasi però il plagio vergognoso dalla lodevole imitazione . Bisogna posseder critica e principi solidi per c
enza di Tito nulla perderebbe quando anche fosse del Cinna una esatta imitazione . Ma per istruzione della gioventù e per rendere g
ivo interesse dell’inimitabile Armida del gran Torquato ed una felice imitazione del seducente stile Metastasiano Marco Cortellini
io valore di Adallano trovasi in Scitalce. Comunque sia commendiamo l’ imitazione di Calsabigi ; quella al certo, se avesse avuto p
88 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
osa volgare, che si abbia alle stampe. Nell’anno 1486 cominciarono ad imitazione di Roma, e con maggior magnificenza, a rappresent
89 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103
ome riflette il Metastasio a, Eschilo non ha creduto obbligata la sua imitazione alle circostanze dell’unità del tempo. La guardia
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
e di tenda portatile che prontamente si rassettava alle occorrenze ad imitazione del primo semplice apparato campestre. Passato lo
91 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174
to in latino il Prometeo al Caucaso di Eschilo, benchè con più libera imitazione , specialmente nel descriver che fa la situazione
a, il Castro e ’l Calderon si sieno più facilmente prestati alla loro imitazione . Ma quanto alla prima idea delle bellezze teatral
seppellirgli nell’ obblio, non vedendo nell’Oreste che languidezza ed imitazione del greco? Quanto a me esorto la gioventù ad osse
i si vede talvolta troppo studio della semplicità greca, talvolta un’ imitazione delle sentenze di Seneca poste come aforismi, e s
92 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
problema; la colpa starebbe anche in questo caso nella troppo servile imitazione delle auctoritates, che non tiene conto una diffe
a precetti da’ due antichi maestri, Aristotele ed Orazio. [1.1.2] Ad imitazione de’ Greci scrisse Gian Giorgio Trissino la prima
cia, invitati dall’esempio degl’Italiani, tentarono di seguirli nella imitazione medesima, ma le loro tragedie furono poco applaud
umana, laonde non solamente può senza nocumento, ma deve contenere l’ imitazione d’ogni affetto; il che non accade nella tragedia,
ora; l’uso de’ quali avrebbe loro recato più varietà, ed una maggiore imitazione della nostra natura, siccome è stato un gran mezz
posizione, rada è quella ove non s’incontrino esempli di sì difettosa imitazione . [4.1.3] Né solamente di quelle persone, le qual
della favola persona dallei separata e senza nome a dire il tema, ad imitazione di Terenzio. Tale invenzione richiedeva meno d’ar
saria la segretezza. All’incontro quelle de’ nostri poeti, che a loro imitazione hanno amato la permanenza del coro, riescono sove
o a coloro ch’espongono sulla scena per ben conoscere il valore della imitazione , però non vo’ tralasciare qualche riflessione int
dal medesimo si traeva, laddove i primi quasi tutti si son proposti l’ imitazione pura de’ saggi lasciatici dall’antichità senza gu
ssione. Ora aggiungerò qual regola s’hanno comunemente proposta nella imitazione de’ tragici costumi. [5.2.2] Cornelio29 spiega l
elle immagini, in cui si scorge più l’idea pellegrina del poeta che l’ imitazione , somiglianti a quelle fantasime che veggonsi in s
tà delle tragiche persone, di che credo essere stata cagione la cieca imitazione degli esemplari greci. Cotale difetto in tre guis
à gran tempo estinta in apparato simile al suo. Il poeta ha voluto ad imitazione dell’Enea virgiliano unire in Oreste la pietà col
bisogno d’equalità, di somiglianza e di bontà. Una parte della morale imitazione non dà veruna loda al poeta, essendo di sua natur
oni54, dopo aver detto che la leggiadria dell’Aminta è derivata dalla imitazione della Canace, confessa ch’egli s’è proposto lo st
un granchio, prima perché non occorrono artifizi per dare a vedere l’ imitazione , la quale è già nota a chiunque sente o legge tra
Trovasi in Racine ora «la sombre nuit123», ora «nuit obscure124»: ad imitazione di che disse il medesimo monsieur Duchè125, monsi
due forme nuove di versi. D’una fu promotore il Gravina, il quale ad imitazione de’ Greci ha voluto introdurre la varietà che si
con migliore riuscimento. [7.1.3] L’altra guisa, che consiste in una imitazione de’ versi alessandrini de’ Francesi, fu messa in
d il Nisieli: altri stabilirono poter sussitere la poesia per la sola imitazione , nella qual dottrina si distinsero il Piccolomini
itti in prosa, ammetterei però che fossero perfetti senza il metro. L’ imitazione ne costituisce l’essenziale bellezza; l’armonia d
sa non abbia il suo spirito, le sue grazie, i suoi allettamenti: ma l’ imitazione poetica richiede l’armonia del verseggiare come G
mentale francese è dovuto, secondo Calepio, non tanto alla pedissequa imitazione della tragedia greca, quanto alla scarsa perizia
inanza agli antecedenti greci («Imperocché le nostre tragedie sono ad imitazione delle greche inventate, ed espresse con simili si
: e si ha da togliere agli occhi del popolo sì maraviglioso esempio d’ imitazione , ed un’immagine di tanto profitto, per compiacere
romana: «Onde proviene il diletto, che in noi produce Poesia, o sia l’ imitazione ? Egli nasce da quell’azione che fa l’anima nel ra
mitazione? Egli nasce da quell’azione che fa l’anima nel rapportare l’ imitazione alla cosa imitata, o sia nel comparare l’original
cizio di quella stessa meraviglia: «Io dico che il poema eroico è una imitazione d’azione illustre, grande e perfetta, fatta narra
el dilettevole: «Egli è adunque l’Epopeia, per quel, che io ne sento, imitazione d’azione illustre, grande, e perfetta, fatta narr
, in quanto rappresentazione generale della vita umana, a contenere l’ imitazione di «ogni affetto» — e tragedia, «poesia più limit
ri di renderlo caldo e predominante», Francesco Paolo Bozzelli, Della imitazione tragica presso gli antichi e presso i moderni, vo
giudizio di Gian Vincenzo Gravina («E quando Aristotele scrive, che l’ imitazione nella Tragedia si facea con le parole, col metro,
25), ritenuta meno importante della favola, in quanto la tragedia era imitazione di azione e non di uomini («Ma la parte più impor
rtante di tutte è la composizione delle azioni. La tragedia infatti è imitazione non di uomini ma di azioni e di un’esistenza, e d
a ai piedi di Ulisse per liberare il Figliuolo, in cui vedesi tutta l’ imitazione delle tenere, ed incomparabili espressioni dell’E
oeti tragici di comportarsi come i pittori («Poichè poi la tragedia è imitazione di uomini migliori di noi, si debbono imitare i b
ma condanna gli autori moderni che si sono limitati ad una meccanica imitazione di questi principi, senza riflettere che il gusto
e che ciò che si trova negli autori greci, non è lodevole, né degno d’ imitazione , e che non dee giudizioso scrittore dar tanto di
rie di avvenimenti abbondante alla verisimile, appassionata, ed utile imitazione della Tragedia. Ciò ch’ella aggiunge alla Storia
era caduto talvolta in questo errore a causa della troppo ravvicinata imitazione di Lucano — ancora una volta il Calepio segue all
lari, non vuol però inferire, che altri sia tenuto sempre a lavorar d’ imitazione , onde resti vietato all’ingegno il formarsi, se d
inione sul primo paragrafo del testo greco, in cui si ammetteva che l’ imitazione doveva essere diversificata rispetto al mezzo att
rassomiglia: altrimenti non simile sarebbe, ma l’istesso. E perché l’ imitazione , la quale è somiglianza del vero non dee per tutt
n dee per tutte le parti verità contenere, altrimenti non sarebbe più imitazione , ma realtà e natura. […] Perciò la favella tragic
i Calepio: egli demarca ancora una volta con precisione i confini tra imitazione e illusione, affermando che lo scopo del drammatu
ra ben noto agli astanti («Non occorrono artifizi per dare a vedere l’ imitazione , la quale è già nota a chiunque sente o legge tra
93 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
ettacoli nel loro nascere, ovunque si formano dipersè, e non per pura imitazione degli altri (nel qual caso la faccenda procede al
ni proporzion fra gli estremi, rende inapplicabile qualunque teatrale imitazione . Sapevano essi dalla pubblica tradizione, che la
94 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
nel muovergli affetti non altronde deriva se non se dalla più vicina imitazione della natura, cioè dalla espressione più esatta d
a e durazione dell’altro. Il ritmo poetico non era che una successiva imitazione dei diversi moti delle passioni; il ritmo musical
me in tutte le belle arti riguardavano essi come oggetto principale l’ imitazione della natura, e siccome la possanza imitatrice de
95 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
sercitatissimi. E conchiuse, alla fine, che il fondamento di una tale imitazione ha da essere un’armonia che seguiti passo passo l
96 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
rità de’ Francesi non sentiva il gelo e la languidezza di una servile imitazione , quanto di chi trasportato dall’entusiasmo di Sha
97 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
rità de’ Francesi non sentiva il gelo e la languidezza di una servile imitazione , quanto di chi trasportato dall’entusiasmo di Sha
98 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
tito in così fatta questione. [26] La ricchezza parlando delle arti d’ imitazione e di sentimento può renderle più dotte, più varia
iona punto quando si tratta di produrre il vero patetico ovvero sia l’ imitazione degli affetti umani. Per quanto le cantilene suba
do il bello di esse nell’imitazione della natura, ed essendo siffatta imitazione ristretta ad una limitata sfera di sentimenti e d
nata maniera; vanno a rischio di perder affatto le traccie della vera imitazione , smarrita la quale non resta per loro altro princ
99 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81
era» etc., di cui Ovidio nel IX delle Metamorfosi fece una bellissima imitazione . Tragica e degna del gran Sofocle é pure l’ultima
V mi sembra il più patetico, e ’l Dolce ne ha fatto una troppo libera imitazione . Ci sforzeremo di tradurlo, ritenendo al possibil
sservando l’armata argiva, e ne vanno descrivendo i capi; il che é un imitazione felice di un patto del III libro dell’Iliade, che
100 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354
hé imitata da Blanche e Guiscard (e quando mai una felice e spiritosa imitazione su riprensibile nelle lettere? é forse grandissim
he ozio alla poesia comica in Siena, ed oltre al Don Pilone, elegante imitazione del Tartuffo, e alla Dirindina. Intermezzo piacev
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