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1 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
. 298.): “La descrizione, a dire il vero, non e la più vantaggiosa al gusto Spagnuolo: se poi lo sia l’originale, lo decidera
che io gli abbia con malignità così descritti per tacciar di cattivo gusto gli Spagnuoli (nel che al solito combatte colle o
punto avvelena un racconto innocente, e suppone nella nazione un mal gusto , che io non trovo in questa parte, nè ho sognato
ondo manca (e mi perdoni) di politezza. Primieramente qual difetto di gusto risulta dall’essere questi Teatri diversi da quel
io, fondate il vostro sospetto, che la mia descrizione pregiudichi al gusto Spagnuolo? Dite voi ciò per vostro, o per mio sen
io sembra, che la costruzione de’ Teatri di Madrid possa intaccare il gusto della nazione, io vi dico spiattellatamente che v
ncora. La construzione de’ Teatri di Madrid nulla ha di repugnante al gusto . E’ un misto di nuovo metodo per gli ordini de’ p
gliore stato che non è quello de la la Cruz, se n’edificasse, per mio gusto sempre riterrei le medesime scalinate, e le divis
ici, d’ironie pungenti, di dileggi, che indichino una depravazione di gusto ? Certamente nulla di ciò vi ha scorto il Sig. Lam
oscuritá visibili de’ Corridoj? Niuna offesa parmi che ne ridondi al gusto , se si osserva che esse possono essere una specie
ni. Ora in accennar questi fatti qual sognato detrimento ne soffre il gusto ? Intorno al secondo punto, in cui dimostrate dubi
2 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
mani di famiglie differenti che vi han lasciato il marco del proprio gusto . Alcune poche attesero a farlo fruttificare, e co
e di piante di cocco, ananas, ed altri, frutti oltramarini. Altre di gusto infelice si sono fortemente applicate a mantenerv
e lo farà per moltissimi: ed egli é chiaro che ciò che si chiama buon gusto , non dipende se non dalla conoscenza di questo be
mmi degli spagnuoli e inglesi contengono un’arte men delicata, ma pel gusto di que’ popoli hanno un merito locale; i drammi p
tionne par l’art, c’est à dire, par la lecture et les reflexions». Il gusto é quella facoltà innata o acquistata di discerner
bilité et la barbarie, ne serait pas si malaisée à terminer». Il buon gusto é una lampada che non si alluma se non alla fiamm
e non si alluma se non alla fiamma dell’ingegno; e perciò uom di buon gusto dovrebbe per verità chiamarsi soltanto colui che
72. Qui l’autore intende di que’ dotti che hanno, ingegno penetrante, gusto raffinato, giudizio sottile, antasia vivace, cuor
3 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206
dice Orazio; ed a tal fine si danno varie instruzioni intorno al buon gusto , che dee regolarli, se ne compongono tanti, come
si Militari, di cui conosco alcuni, i quali al brio marziale, al buon gusto , alla pratica del Mondo, hanno accoppiato uno stu
di quel pronto sentimento di uno spirito ben fatto, donde proviene il Gusto . E Voi, oggi abitatore della Superba Genova, di t
Voi, oggi abitatore della Superba Genova, di tali Cittadini di ottimo gusto e discernimento non rinvenite un numero considere
ante Dame, ed altre Donne di una classe meno elevata ancora dotate di gusto , e di natural raziocinio aggiustato, delle quali
sto sale, quest’arte, queste bellezze faranno, che gli uomini di buon gusto , dopo che hanno col Pubblico intero goduto di tal
cán, sulla Conquista del Perù; cioè a dire, che i Dotti accoppiano il gusto al discernimento, e i Volgari attendono al solo m
Le sue Opere-Tragedie non saranno mai sempre da chi ha senno, e buon gusto collocate accanto a quelle composte nella Caverna
zione così fondata nelle nuove, e vecchie Istorie, e ne’ principj del gusto , e del buon senso? E con quale fondamento, e prov
tutte le Nazioni i Poeti scenici, al pari di Lope, hanno secondato il gusto del popolaccio. Ecco quel che dice (p. 282.) degl
tini del secolo di Augusto non ebbero coraggio di opporsi al corrotto gusto del volgo di Roma”. E con qual fondamento ciò egl
formavano la di lui passione principale, ma non già, che per avere il gusto corrotto, come fantastica il Sig. Lampillas, corr
sentazioni teatrali strepitose, sprezzando per esse le Favole di buon gusto . Il Prologo dell’Ecira di Terenzio, quando non al
avete innocentemente creduto, rappresentazioni teatrali strepitose di gusto corrotto. Quel Popolo guerriero amava assai più g
ascoltare un Dramma, egli, lungi di cercarlo di qualche Poeta di mal gusto , non si contentava se non de’ suoi famosi Tragici
pus Livi Scriptoris ab ævo. Vedete ora, Sig. Lampillas, qual era il gusto del Popolo Romano? Ad nostrum tempus (dice Orazio
di qualche comentatore), cioè nel secolo di Augusto, non era volgo di gusto corrotto, come voi andate cianciando, ma sapeva p
he lo strepito che questo Popolo faceva in Teatro, è argomento di mal gusto . Pensate forse, che i Teatri Romani fossero quell
esso potete ora vedere quanto male la condotta del Vega di servire al gusto del volgo Spagnuolo, venga giustificata dalla sog
del volgo Spagnuolo, venga giustificata dalla sognata corruzione del gusto teatrale della Plebe, e de’ Cavalieri di Roma, fo
Poeti scenici Italiani moderni. Secondo lui essi corteggiarono il mal gusto del Volgo. “Sin dal secolo XVI.” (ei dice nella p
lo Romano lasciava i buoni Drammi per le rappresentazioni teatrali di gusto corrotto. Il Gravina nel Numero XVII. del Trattat
o secolo, e nel presente gl’Italiani attesero a secondare il corrotto gusto del volgo. Si è giá parlato del secolo scorso, di
sessanta Commedie, che se mancano al quanto per ciò, che concerne il gusto , non sono però nè sregolate, nè mostruose. Oggi c
concerne il gusto, non sono però nè sregolate, nè mostruose. Oggi con gusto , e giudizio fiorisce il Signor Marchese Albergati
s de la Legua, si dee argomentare della Poesia Scenica Spagnuola? del gusto della Nazione? dell’abilità degli Attori di Madri
a punto non si bada al miglioramento di essi in quanto all’arte ed al gusto , come addiviene in tante altre Provincie Italiane
anni il Commediante Cocque. Il Signor Lampillas per mostra ancora del gusto corrotto degl’Italiani, reca non so qual favola i
cora, che ve ne fosse, può fare giustamente affermare esser questo il gusto Scenico nazionale in Italia? Io assicuro al Signo
on molto stravaganti Poetastri Ibañez e Sedano, conchiuderà contro il gusto generale della Nazione Spagnuola? Il gusto genera
ano, conchiuderà contro il gusto generale della Nazione Spagnuola? Il gusto generale si prende dalla maggior parte della nazi
4 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO II. Tragedie latine d’oltramonti, Tragici Olandesi, e Teatro Alemanno. » pp. 135-142
itar la via, ma non a perfezionar la bell’opera di stabilirvi il vero gusto , e forse la morte che lo rapì di soli quarantadue
o e Majuma. Daniele Gasparo di Lohenstein giunse all’accesso del mal gusto imitando con maggior caricatura il Marini. Compos
l 1677 in poi. Tutto congiurava a tener lontano dall’Alemagna il buon gusto teatrale. Quindi avvenne che i commedianti per me
ndo che una farsa grossolana ristucchevole per chiunque abbia fior di gusto , di buon costume e di politezza. La regina Sofia
Paride rappresentata in Dresda nel 1650, s’itrodusse fra’ Tedeschi il gusto dell’opera, ed ogni principe dell’Imperio Germani
5 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO V. Tragedie Latine d’Oltramonti: Tragici Olandesi: Teatro Alemanno. » pp. 286-290
ditar la via, ma non a perfezionar la bell’ opera di fondarvi il vero gusto ; e forse la morte che lo rapì di soli quarantadue
to e Majuma. Daniele Gasparo di Lohenstein giunse all’eccesso del mal gusto imitando con maggior caricatura il Marini. Compos
l 1677 in poi. Tutto congiurava a tener lontano dall’Alemagna il buon gusto teatrale. Quindi avvenne che i commedianti per me
ndo che una farsa grossolana ristucchevole per chiunque abbia fior di gusto , di buon costume e di politezza. La regina Sofia
Paride rappresentata in Dresda nel 1650 s’introdusse tra’ Tedeschi il gusto dell’opera, ed ogni principe dell’Imperio volle a
6 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
nte il considerano l’uomo di mondo, il politico, l’erudito, l’uomo di gusto , e il filosofo. Percorriamo brevemente queste cin
scernimento recherebbono danno anzi che vantaggio alla perfezione del gusto , se le spese inevitabili al mantenimento d’un tea
, versato nella lettura de’ primi modelli antichi e moderni l’uomo di gusto è il solo, che prenda lo spettacolo per se stesso
d Arianna, per inoltrarsi nel sempre oscuro e difficile labirinto del gusto : contempla l’oggetto delle belle arti modificato
osse quistione di scrivere per lo teatro, e non del teatro, l’uomo di gusto esser dovrebbe l’unico giudice, che se ne sceglie
i. Se la simmetria, la vaghezza, e il disegno della fabbrica sono del gusto , sua ne è la raccolta de’ materiali, e il tragitt
cadimento. In una parola si ricerca che sia erudito, critico, uomo di gusto , e filosofo al medesimo tempo. Tal è la grande id
enienti dalla ragione, parte dal pregiudizio di coloro che il proprio gusto vorrebbero a tutti far passare per legge, e parte
ender ai pregiudizi divenga egualmente nuocevole agli avanzamenti del gusto di quella che lo sia ai’ progressi della morale i
ito. Il Quadrio uomo di lettura immensa, d’erudizione poco sicura, di gusto mediocre, e di critica infelice impiegò un mezzo
no scritte riflessioni assai belle, che lo fanno vedere quell’uomo di gusto ch’egli era in così fatte materie. Ma limitato un
, e proficue, e dappertutto respirano l’onestà, la decenza, e il buon gusto . Nientedimeno senza derogar al merito d’un libro,
men degno delle ricerche d’un filosofo che delle premure d’un uomo di gusto . 1. [NdA] Un anno dopo che furono stampate ques
7 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Indice. » p. 443
ssa in Italia 352. in Germania 405. gl’Inglesi migliorano la loro sul gusto italiano 396. Murphy p. I. 393. N Naarro
rincipi si servono dell’Opera Italiana 290. XVIII. Gottsched imita il gusto Francese e Inglese 397. Si forma il gusto tragico
. XVIII. Gottsched imita il gusto Francese e Inglese 397. Si forma il gusto tragico nazionale 399. E il comico 400. Eccellent
di Forestier e di Bourgeois 243. Caterina de’ Medici vi porta il buon gusto , e ne sorgono alcuni componimenti 243. Ma sregola
insipide e commedie grossolane 291. Corneille e Racine vi formano il gusto tragico 294. Molière il comico 306 S’introduce
a commedia appena vi si mantiene 364. Degenera in luttuosa 371. Nuovo gusto lirico 382. Opere comiche 383. Commedia Italiana
ome la Puttana di Babilona di Edoardo VI. 246. Shakespeàr vi crea il gusto tragico 247. Wicherley il comico 284. XVIII. Tra
l principio tragedie regolari 270. E graziose commedie 271. Poscia il gusto per la musica e per le decorazioni fa perder quel
quello de’ buoni drammi 273. XVIII. Martelli e Maffei vi riportano il gusto tragico 316. Siegue il comico 329. Stampiglia e
Lope 263. e di molti altri Comici che scrissero stravagantemente sul gusto di Lope 263. Tragedie più regolari  del Bermudez
sieguono Calderòn ne’ vizj 279. XVIII. Montiano e altri vi portano un gusto tragico 407. Le Commedie sempre sregolate 411. Pi
de’ sedicenti Filosofi Parigini 427. e di certi uomini dotti privi di gusto o di non sano palato nelle materie poetiche 441.
di non sano palato nelle materie poetiche 441. 354. descrivo il buon gusto 439. Vicente Gil e Pabla p. e poetessa Portoghes
8 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
altri componimenti drammatici, dié agio alla nazione di fecondare il gusto del monarca, e sbucciarono da per tutto i bell’in
oso Milton scrisse il Sansone Agonista, tragedia disegnata secondo il gusto antico, e tre gl’inglesi di quel tempo l’unica ch
e la delicatezza dell’arte, e niuno la trascurò tanto per fecondar il gusto introdotto nel suo paese. Per altro egli meritò g
. L’azione si rappresenta in Londra, ma in luoghi diversi. Secondo il gusto della nazione frammischia Shadwell nella sua comm
el Machiavelli che subito caratterizzano il ritratto; e finalmente il gusto , l’amenità, la delicatezza della satira comica di
indi produsse in Francia il lodato Corneille, non possono fissare il gusto e sondare in una nazione un buon teatro. Quindi é
’Uffiziale tagliacantone, commedie, e Piasto, e Majuma, opere. Il mal gusto di siffatti componimenti giunse all’eccesso per m
i di Alemagna, tutto congiurava a tener lontano da que’ paesi il vero gusto della drammatica. Non é maraviglia che dopo tante
na farsa grossolana che ristucca e dispiace a chiunque abbia fior di, gusto , di buon costume, e di politezza. La regina Sofia
e l’Elena e Paride, rappresentata in Dresda nel 1650 s’introdusse il gusto dell’opera in Germania, ed ogni principe dell’imp
9 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
rno allo studio dell’antichità il quale tosto o tardi conduce al buon gusto , doveva parimenti promuovere la musica e la poesi
nel secolo scorso le belle arti guaste per tutto altrove dal cattivo gusto dominante. Tra queste fiorirono principalmente la
i, di cui ne fu perdutamente innamorato, col titolo di gentiluomo, il gusto delle cose musicali grandemente promosse. Ma il m
e negli amorosi si scorge piuttosto la vivacità e il brio che il vero gusto musicale, sebbene alcuna vi si legga di esse lavo
Maria Stuarda, introdusse il primo di tutti nella musica scozzese il gusto italiano, che dura tuttora in alcune composizioni
an numero di suonatori e di cantanti, i quali sparsero dappertutto il gusto dell’opera, e furono scelti poeti che ne compones
ruppa di giovani moscoviti da erudirsi nella musica; ne introdusse il gusto e l’usanza ne’ pubblici e ne’ privati divertiment
alla settimana nel proprio palazzo. Anna Iowanona portò sul trono il gusto della musica, e fu nei primi anni del suo regno c
italiani furono per la maggior parte i cantori e i suonatori, che il gusto nazionale maggiormente promossero. L’Imperatrice
aniera invece di perfezionare la nazionale. Ogni arte che dipende dal gusto , ha la ragione della sua eccellenza nel clima, ne
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 858
ia, ma più tosto magretta, perchè el troppo grasso me stomega. Averia gusto , che la fusse bruneta, perchè dise il proverbio :
e furbi. Una bela vita, un bel portamento, un vestir nobile, e de bon gusto , che la parlasse presto e pulito, e che sora tutt
11 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303
genio di ciascun possessore, che vi ha lasciato il marco del proprio gusto or semplice or pomposo or bizzarro or saggio: spe
Cinesi, Spagnuoli e Inglesi contengono un’ arte men delicata, ma pel gusto di que’ popoli hanno un merito locale; i drammi p
all’assoluta. Or non son questi gli esemplari che dee raccomandare il gusto ? Vi sono poi certe farfacce buffonesche che costa
12 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
uopo tratto tratto (per fortificar co’ veri principj dell’arte e col gusto più fine e più sicuro gli animi giovanili facili
ompose per la scena; Francesco I cercò d’inspirarne a’ suoi popoli il gusto sulle tracce dell’Italia; il cardinal Richelieu a
one o la ragion poetica che concerne il teatro, ad insinuarne il vero gusto , ad arricchir le rispettive nazioni di tragedie,
he spendesi in descrivere l’origine, i progressi, le vicende, il buon gusto di un genere poetico così utile, così difficile,
13 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
ntrigo ha una tinta di farsa, ma vi si motteggia graziosamente il mal gusto dello stile romanzesco e affettato, che le donne
ostumi nazionali, e disviluppò sempre più il suo discernimento e buon gusto , e ne migliorò lo stile. Tutto ciò si conobbe nel
mmedia criticata da certi smilzi letterati pieni d’invidia più che di gusto e d’intelligenza, Moliere nel seguente anno se ne
illes più favorevolmente de’ suoi cortigiani, il che dimostra il buon gusto di questo monarca e la stima che faceva di Molier
rovano molti colpi di teatro proprj della farsa; benchè gli uomini di gusto non pedantesco sanno bene che per rendere notabil
sue favole è d’avvertirsi che egli da prima accomodò i suoi lavori al gusto dominante per le commedie d’intrigo; ma poichè eb
secondo posto appresso Moliere. Il suo Giocatore si avvicina molto al gusto di quel gran comico. I Menecmi tratta da Plauto v
sta divenne poeta comico non ispregevole, e conservò tra’ Francesi il gusto della vera commedia. Le Grondeur gli acquistò mol
lletti nel principio del secolo XVII. Ma non furono molto dilicati di gusto quelli che poi diede il cardinale Richelieu, in c
14 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — [Dedica] »
n isteril compenso d’osservare, ed illeggiadrire i già fabbricati. Il gusto che percepisce, confronta ed analizza i rapporti;
nella penetrazione e sagacità dell’ingegno come nella squisitezza del gusto .
15 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
ve per agghiacciar l’entusiasmo, snervar le passioni, e irrigidire il gusto . Non so se quindi derivi quella spezie di decaden
lo, e dovea esserne lodato (fuorché in alcune alterazioni fatte senza gusto agli originali) qualunque egli siasi chi ha impre
ar di quando in quando, questa decadenza sarà sempre passeggiera e ’l gusto adulterato non debbe tardar molto a rinvenir dall
sussistere le decorazioni; ma un ingegno illuminato dal Dio del buon gusto , qual’é il Metastasio, ha saputo profonderle nell
confusione del coro, e i nostri uranghi si pregiano d’imitarne il mal gusto . Noi adunque retrocediamo nell’opera ancor sotto
paradossi, di singularità, e quasi tutti sforniti d’ingegno, di buon gusto , e di soda dottrina, mossero contra di te la gent
a nostra età, uomini per lo più di poco ingegno, di cuore freddo e di gusto depravato, che col loro pretesto spirito filosofi
16 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
ostumi nazionali, e disviluppò sempre più il suo discernimento e buon gusto , e ne migliorò lo stile. Tutto ciò si conobbe nel
media criticata da certi smilzi letterati pieni d’invidia, più che di gusto e d’intelligenza, Moliere nel seguente anno se ne
iù favorevolmente de’ suoi cortigiani, la qual cosa manifesta il buon gusto di questo monarca e la stima che faceva di Molier
ovano molti colpi di teatro proprii della farsa; benchè gli uomini di gusto non pedantesco sanno bene che per rendere notabil
e favole, è da avvertirsi che egli da prima accomodò i suoi lavori al gusto dominante per le commedie d’intrigo; ma poichè eb
secondo posto appresso Moliere. Il suo Giocatore si avvicina molto al gusto di quel gran comico. I Menecmi tratta da Plauto v
sta divenne poeta comico non ispregevole, e conservò tra’ Francesi il gusto della vera commedia. Le Grondeur gli acquistò mol
iorò questi balletti nel principio del secolo XVII. Ma non furono per gusto molto dilicati quelli che diede poi il cardinal d
b. Vedasi anche il Riccoboni nelle Osservazioni sulle commedie e sul gusto di Moliere. Il sig. Bret però si oppone all’avvis
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
era con la rinomatissima della Maddalena Battaglia, in cui, con buon gusto di recitare – dice il Bartoli – seguendo lo stile
18 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
gegno a cotal genere di componimenti modellarono intieramente il loro gusto e la loro maniera su quella delle produzioni ital
i che amano di farne i confronti tanto giovevoli agli avanzamenti del gusto mi sapranno forse buon grado ch’io esibisca loro
e dalla filosofia) si sostituirono sulle scene all’abbominio del buon gusto , che dominava per tutto. Si vide che la rapidità,
le mutazioni della scena, e vi voleva appunto tutta la corruzione del gusto di que’ tempi per non riflettere che o cangiandos
iù minute a coloro che stimano aver fatto gran via nella carriera del gusto allorché sanno dirci appuntino il giorno della na
ecchi drammi ne’ quali se ben l’uno e l’altro partecipano del cattivo gusto nei vezzi soverchi, e ne’ caratteri manierati pur
soverchi, e ne’ caratteri manierati pur qualche regolarità e qualche gusto ne aggiunsero. Il Capece lavorò alcuni dove si sc
utore disegna bastevolmente i caratteri e lavora qualche aria di buon gusto . Eustachio Manfredi nell’Aci e nel Dafni a lui at
19 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
sero essi condurre da quell’intimo sentimento del bello che genera il gusto e che vien generato dall’istinto, o nascesse ciò
vegnaché non vi si facesse allora particolar riflessione sì perché il gusto del pubblico rivolto intieramente alle macchine e
tinte dell’armonia. S’aggiunse a questa più giusta cadenza secondo il gusto lulliano, furono risecati i soverchi artifizi, si
si svegliarono dappertutto gli ingegni, ed ecco sorgere a debellar il gusto fiamingo, che da lungo tempo vi dominava, il Cass
o conosco a quegli occhietti della Serva padrona, modelli entrambi di gusto il più perfetto cui possa arrivarsi in codesto ge
Sarro, Mancini ed alcuni altri lavorarono all’esempio loro con ottimo gusto , benché con istili alquanto diversi, de’ quali pe
i oggetti finché comprende e vivifica la intiera natura, così il buon gusto comunicato sul principio ad un genere si propagò
ncipalmente dipende, restasse abbandonata alla ignoranza e al pessimo gusto ? L’arte del maestro e del sonatore altro non è in
limento alle speranze dell’amante. Però nella mossa generale del buon gusto musicale in Italia l’arte del canto se ne dovette
in Italia per questa via. né minore si fu la riputazione che del buon gusto e del prospero stato delle arti italiane presero
i rinovellò negli spettacoli teatrali tutta la magnificenza e il buon gusto dell’antica Atene; la Tesi fu premiata coll’acqui
; una musica come è l’italiana, suppone un avanzamento prodigioso nel gusto , e in tutte le arti del lusso. Imperocché è incon
Senna e dello Scaldi. [24] Se non che non si dee credere che il buon gusto musicale quale è stato finora descritto, fosse co
l cielo della Italia: «Dominava ancora tra gli scrittori quel barbaro gusto delle fughe, de’ canoni, e di tutti insomma i più
chi e crudel per gli orecchi, piena d’armonia e di romore, e vuota di gusto e di melodia, fatta secondo le regole, seppur le
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
anini. Riuscì grazioso in alcuni caratteri affettati, e cantò di buon gusto ne'musicali intermezzi unitamente ad altri comici
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 246-248
o a ragione egli scriveva : « Questi forniranno il n.°, et seràno di gusto , per quello che può essere in questo tempo, et fo
uando tutti, tutti mancassero, concludeva, non rimarrà S. A. S. senza gusto , nè la città di Mantova senza comedie nove et rid
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 994
aspetto vantaggioso, con una voce robusta, non abbisogna che di buon gusto comico per rendersi sempre bene accetto agli spet
23 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139
ontraddice, affermando essere ingiusta cosa “pretendere di trovare il gusto universale d’Italia nelle ciancie e freddure d’Ar
Signorelli darci ad intendere, che in quei tempi fosse sì delicato il gusto degl’Italiani avvezzi alle più ridicole arlecchin
a que’ tempi gl’Italiani avvezzi alle arlecchinate non potevano aver gusto delicato? Quando così parlate degl’Italiani del s
la Ragione, e delle Esperienze, donde proviene il pensar dritto ed il gusto . Ed in tai tempi il rischiarato Signor Lampillas
delle Commedie Lopensi e Calderoniche! Ci volea per sì grand’opera un gusto singolarmente delicato? E non bastava il solo sen
emie di Lettere amene, nelle quali, benchè in istile alterato dal mal gusto , che allora infettava soprammodo anche la Penisol
lti, e subito il Signor Lampillas conchiude che il Vives biasimava il gusto di Latinità degl’Italiani, facendo uso della soli
e n’ebbe onta, e pentimento, e si avvide della mal fida scorta, e del gusto del secolo cangiato in meglio. Egli dunque prese
l secolo cangiato in meglio. Egli dunque prese a studiare, non già il gusto del volgo, come fece Lope, ma il Mondo, cioè i co
to vuol dir Mondo, Signor Lampillas, e non già, come voi credeste, il gusto volgare); ed anche il Teatro, cioè la pratica oss
tos) que justamente le attribuye Toda la Gente de buen juicio, y buen gusto de la Nacion, quando tengamos, ò se manifiesten P
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
sale dell’Accademia, e tra’monumenti, che egli riproduceva con assai gusto , realizzando in parte il sogno di tutta la sua vi
25 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187
Batteux, i Marmontel, lungi dall’inspirare a’ compatriotti il saggio gusto dell’opera istorica di Stampiglia, Zeno e Metasta
o, sono proscritti in Francia fin anco nell’epopea? Perchè dunque con gusto contradittorio ammettono tutto questo nella poesi
i Francesi, i gran modelli nazionali che riempiono le loro scene, il gusto di cui credonsi tutti con privilegio esclusivo in
e del Teatro Lirico, sono senza magnificenza, strette, prive di ogni gusto , ingrate per le voci, incomode per gli attori e p
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
imere intraprendeva. Recitava con molta intelligenza, cantava di buon gusto , e facevasi del ballo un passatempo. Questi tre p
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
capacità del bravo Cappelletti, che adattò la sua maschera al nostro gusto , e piace, e piacerà ovunque. Unisce pure l’abilit
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
Modena ad’essercitar l’arte sua, assicurandomi, che sia per dar molto gusto , et ricorro alla benignità dell’Altezza Serenissi
ndo risoluto di passar principalmente per Modena, per ueder se fia di gusto à Vostra Altezza, che per tre o quattro giorni ui
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
nde, le Pamele, il Tasso, il Cavalier di spirito, il Cavalier di buon gusto , ecc.
30 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
mpensa versava sull’autore, tutto contribuì a fomentare e raffinar il gusto per gli spettacoli. L’autore del Cid, perseguitat
atro francese, che morì, nel 1684, ha pur troppo pagato il tributo al gusto delle arguzie viziose, dominante sotto il regno d
ne il teatro tragico francese? Io non so per qual gotica stranezza di gusto i critici pedanti rendono problematiche le verità
to nel 1641, é una giudiziosa traduzione d’una commedia spagnuola. Il gusto di quel tempo correva dietro al viluppo romanzesc
igiani frequentando Versailles. Accomodò i suoi primi componimenti al gusto dominante per le commedie d’intrigo, ed avendo ac
son proscritti tra’ francesi ancor dall’epopea. Perché dunque con un gusto contraddittorio ammettono tutte quelle cose nella
iamo parlando, dal Rinuccini che seguì Maria de’ Medici. Non erano di gusto molto dilicato quelli che diede poi il cardinal d
altri tragici francesi; Egli é certo che l’arguzia é stata sempre il gusto dominante e ’l tentator tenebroso della nazione f
rnimento giovano assai nella repubblica letteraria, perché formano il gusto , raffinano il giudicio, e producono altri buoni e
Il signor Déspréaux il promotore, l’arbitro, il legislatore del buon gusto francese, disse a M. Racine in un’epistola a lui
31 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
ttere più dannoso spettacolo che il trionfo della stravaganza. Il mal gusto prosperoso perverte i deboli e gli conquista, men
sto prosperoso perverte i deboli e gli conquista, mentre il vero buon gusto ramingo va mendicando ricetto fra pochi sconosciu
pagnuoli. Allora il Pisani toscano compose le sue favole sul medesimo gusto . Lionardo de Lionardis nel 1674 pubblicò il Finto
32 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
malinconia britannica, l’energia delle passioni e della lingua, e ’l gusto pel suicidio, influiscono mirabilmente nella trag
olor di rosa presso a una porpora vivace. E se la regolarità, il buon gusto , la verisimiglianza, l’interesse, e l’unità di di
i variamente in ciascuna nazione modificati, la drammatica, quanto al gusto , dovrà sempre soggettarsi a certe regole relative
Suocera ambiziosa, stimata una delle sue migliori tragedie secondo il gusto degl’inglesi246. Giorgio Lillo, onorato gioiellie
’egli alla moglie). Non sono divenuto membro del parlamento per darvi gusto ? Non mi son fatto per un mese veder più ubbriaco
fare a quell’arte qualche progresso maggiore, prendendone in parte il gusto dall’Italia, dove fioriva. Nel presente secolo il
hed scelse ancora tralle tragedie inglesi la più regolare e vicina al gusto francese, il Catone di Addison, e compose su di e
avesse tolti ad imitar i francesi, i quali molto poco si confanno al gusto tedesco. «Il nostro gusto e i nostri costumi (oss
francesi, i quali molto poco si confanno al gusto tedesco. «Il nostro gusto e i nostri costumi (osserva l’autore delle Lette
ra moderna pubblicate dal 1759 fino al 1763) si rassomigliano più al gusto e ai costumi degl’inglesi che de’ francesi: nelle
francesi hanno già tradotto, imitato, e adattato in più guise al lor gusto la pastorale di Gessner. L’Italia ne avrà in brev
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 454
gli volle, fermamente volle, dopo soli quattro giorni, uniformarsi al gusto del Paese, e vi riuscì. E a chi gli domandava, me
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 667-669
ti, studiosi cultori dell’arte, che sono i più efficaci strumenti del gusto del pubblico. Attore distinto, come diremo più in
gli attori come il Bellotti-Bon, per dirne di uno, che prepararono il gusto attuale della recitazione semplice della commedia
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674
oggi vi tediano, e di cui non potete nè meno sopportar la lettura. Il gusto del pubblico è mutato e perfezionato : perchè non
nostri figli de' giovini attori, che, nati tra voi, formati al vostro gusto , avran forse un giorno il contento di meritare il
36 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
nero e patetico . . . . Il difetto più notabile del nostro poeta è il gusto singolare che avea pel giuoco puerile sulle parol
o dichiarato l’innamorata del tenero Sherlock che consiglia con tanto gusto e giudizio la gioventù. Mi vieta il mio argomento
ciate sulla poesia italiana e francese, ove pesta non iscorgesi nè di gusto nè di giudizio, nè di quella precisione d’idee, d
he sin da allora sulle scene di quell’ isole cominciò ad allignare un gusto più attivo e più energico che altrove. Gl’ Ingles
fossegli alla bocca contro dell’Italia, anzi contro della storia, del gusto e della ragione? Io non so quanti siensi approfit
37 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
ero le sacre cose. Fe la legge ciò che ormai era tempo che facesse il gusto . I Confratelli vi si sottomisero, ma non istimand
Francesco I nata in Angouleme nel 1492, contribuì a spargere qualche gusto per le lettere in quella corte. Ella stessa compo
ncia sino al regno di Errico II. Caterina Medici che v’ introdusse il gusto e la magnificenza delle feste e degli spettacoli,
38 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
ero le sacre cose. Fe la legge ciò che ormai era tempo che facesse il gusto . I Confratelli vi si sottomisero; ma non istimand
Francesco I nata in Angouleme nel 1492, contribuì a spargere qualche gusto per le lettere in quella corte. Ella stessa compo
a sino al regno di Errico II. Caterina de’ Medici che v’introdusse il gusto e la magnificenza delle feste e degli spettacoli,
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49
gi per un direttor di teatro : « 1. Bisogna guardarsi d’ offendere il gusto del pubblico. — 2. Bisogna sforzarsi di perfezion
2. Bisogna sforzarsi di perfezionarlo. — 3. Bisogna aver paura che il gusto languisca. » A lui rispose l’Andolfati con letter
vostre ed alle mie brame : — a voi, per non aver saputo offendere il gusto del pubblico — per prender maggior vigore a perfe
40 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
ricerca del vero, e le facoltà, che hanno per fine il perfezionar il gusto , corrono, allorché vengono coltivate in una nazio
ale l’emblema dell’origine, progressi, e annientamento delle arti del gusto e di coloro che le perfezionano. Qualora supponga
d ogni passo alla pazienza di chi assiste alla rappresentazione, e al gusto di chi la legge. Gli insetti della letteratura, c
ucono queste. Alla voga che ha preso in teatro il moderno canto, e al gusto eccessivo per le decorazioni. Esaminiamo l’una e
erente al melodramma, ma dagli abusi accidentalmente introdottivi, il gusto , che vuol pur trovare un compenso ne’ suoi piacer
raniere, modellando cotesta singolar produzione del cielo italico sul gusto degli abitatori della Senna. Ed ecco che ritornan
svaniti che siano cotali estrinseci e passaggieri prestigi, l’uomo di gusto non potrà far a meno di non dolersi nel vedere la
olorito poetico, varietà e delicatezza d’immagini espresse con ottimo gusto , sono le doti che caratterizzano l’Alessandro e T
, propone al pubblico un tentativo di questa sorta. Nelle regioni del gusto , come nelle vaste pianure dell’oceano, molti paes
ncederò volontieri che non deve facciarsi di stravaganza o di cattivo gusto chiunque sopra di quella a questa dasse la prefer
ere che non havvi al mondo cosa più sguaiata, più bislacca, più senza gusto di questa. Come la famosa statua di Glauco descri
ntro dei cangiamenti di scena e delle macchine in quantità secondo il gusto de’ Francesi. Oh quei Francesi hanno sfiorato il
sinagoga di ebrei anzi che ad un canto ben eseguito, ma nelle cose di gusto non bisogna essere cotanto sofistico. «Avrete cur
mente fra i poeti italiani più d’uno che compone con sensatezza e con gusto . 152. [NdA] Tom. I. cap. 1. 153. [NdA] II re d
41 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -
tura agradable, donde se procura hermanar la verdad de la Historia al gusto de la Critica y à la fagacidad de la Filosofia, d
cose che unite ad un piano e convenevole stile, fan somm’onore al suo gusto , al suo discernimento, a’ suoi talenti. Il render
Veggonsi sparse qua e là alcune savie riflessioni sul carattere e sul gusto particolare di ciascheduna nazione. Si gira l’occ
buon senso, é un partigiano dichiarato degli antichi e del loro buon gusto ; ed il principale suo scopo sembra essere di rime
42 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290
Adriano antiponeva Lucilio a tutti quanti i tragici con quello stesso gusto depravato di antiquario che antipor solea Catone
o agli Scipioni, a i Lelj, a i Furj, e ad altri nobili uomini di buon gusto , da’ quali, per quello che fin dal suo tempo si c
e i buffoni, o sia attori di farse, che quando essi riuscivano di suo gusto , regalava loro in ricompensa molte moggia di terr
glior consiglio l’attenersi al sentimento de’ giudici saggi e di buon gusto , i quali son pochi, e la cui maniera di pensare t
43 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
persecuzioni, e scrorrendo per la Sassonia, e facendo la guerra a mal gusto . Kock abile attore ne secondò coraggiosamente gli
sapprovavano il mezzo scelto, cioè l’esempio de’ Francesi. «Il nostro gusto e i nostri costumo (osservavasi nelle Lettere sul
ellert nato nell’alta Sassonia nel 1713, e morto nel 1769 mostrò buon gusto in più opere, e diede al teatro alcune commedie p
no Scaldo, ha dato al teatro tedesco l’Ugolino tragedia terribile sul gusto inglese. Giovanni Brandes ha prodotta l’Ottavia t
a di ritagli della Scozzese e del Beverley. Due tragedie in prosa sul gusto inglese si coronarono verso il 1780 in Amburgo, c
i travagli e le spese della guerra volle dedicare questo monumento al gusto della musica e delle arti, e vi chiamò con molta
44 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
lle persecuzioni, correndo per la Sassonia e facendo la guerra al mal gusto . Kock abile attore ne secondò coraggiosamente gli
disapprovava il mezzo scelto, cioè l’esempio de’ Francesi. “Il nostro gusto e i nostri costumi (osservavasi nelle Lettere sul
Gellert nato nell’Alta Sassonia nel 1713 e morto nel 1769 mostrò buon gusto in più opere e diede al teatro alcune commedie pr
no Scaldo, ha dato al teatro tedesco l’Ugolino tragedia terribile sul gusto Inglese. Giovanni Brandes ha prodotta l’Olivia tr
a di ritagli della Scozzese e del Beverley. Due tragedie in prosa sul gusto Inglese si coronarono non ha molti anni in Amburg
i travagli e le spese della guerra volle dedicare questo monumento al gusto della musica e delle arti, e vi chiamò con molta
45 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X. Ultima Epoca della Tragedia Greca. » pp. 208-215
à gli scritti de’ più rinomati drammatici di quelle contrade piene di gusto e d’ingegno furono consegnate alle fiamme. Ecco c
, erano però ben lontani dal l’ispirar l’atticismo e l’eleganza ed il gusto della Greca favella. Nel quarto secolo si compo
46 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106
entre gran parte dell’Europa, e singolarmente l’Italia, adulterato il gusto e lo stile teneva dietro alle stranezze di Lope d
scimbeni e da altri gran letterati, come i primi ristoratori del buon gusto in Italia. Non avremmo noi quì ripetuto questo gi
liani l’adoperarono ancora. Benedetto Menzini maestro di poetica e di gusto nella satira V disse l’avara idropisia. Ora il le
47 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
(poteva aggiugnere) più a seconda dell’arte che non ignorava, che del gusto del suo paese che volle secondare. Niuno certamen
dell’Avaro inglese passa in Londra, ma in luoghi diversi. Secondo il gusto della nazione Shadwell introduce meretrici, ruffi
atto: la vivacità ed il brio comico di Agostino Moreto: finalmente il gusto , l’amenità, e l’inarrivabile delicatezza nel ritr
48 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
(poteva aggiugnere) più a seconda dell’arte che non ignorava che del gusto del suo paese che volle secondare. Niuno certamen
dell’Avaro inglese passa in Londra, ma in luoghi diversi. Secondo il gusto della nazione Shadwell introduce meretrici, ruffi
o il ritratto; la vivacità, il brio comico di Moreto; e finalmente il gusto , l’amenità, la delicatezza inarrivabile nel ritra
49 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
della tragedia grande, potrebbe tollerarsi anche in un teatro di buon gusto , si discende ad un dramma senza contrasto riprens
nità, il terzo nell’Indigente, drammi interessanti, ne’ quali però il gusto non si riposa interamente. Non eccedono la natura
egno investigatore de’ grandi lineamenti della natura e ricco di vero gusto . Nondimeno non parmi che si debba coll’ autore de
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
o procurato che venga Cola, personaggio che non le sarà forse di poco gusto , ma la supplico ad haver di lui particolare prote
51 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27
petenza colle sue libere imitazioni. Per dar conveniente idea del suo gusto e giudizio, additeremo in ciascuna favola la mani
ra delle Sicilie. Anche il racconto del mostro marino è una prova del gusto del prelato Cosentino, che orna moderatamente l’o
delle Vicende della Coltura delle Sicilie. Spicca parimente il di lui gusto nella scelta fatta nel tradurre l’Elettra. Delle
e di lui nobili imitazioni ora più ora meno libere ugual senno e buon gusto in quanto altera e in quanto annoda con nuovo ord
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
he pensando potesse essere la venuta della sua Compagnia anche di suo gusto , le ha spedito ordine di voltar subito strada (er
far reflessione sopra cosa alcuna accomoderò il mio desiderio al suo gusto , nè penserò più a' commedianti, et lo Scala è tan
lla cortigiana ; et più tosto volevo tacermi che scriver cosa di poco gusto , nondimeno perchè la lettera di V. S. presupponev
to alla sua Grandezza, che quattro commedianti si allontanino dal suo gusto , et che lasciando in parte il dovuto rispetto non
non mi curo punto di rompere una Compag.ia che dipende da me per dar gusto a commedianti che per invidia hanno concertato et
53 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO II. Se i Mori Spagnuoli ebbero Poesia Scenica. » pp. 9-13
uochi di canne, i tornei, e simili feste potevano empiere talmente il gusto de’ Mori di Spagna, che non dessero loro luogo a
s quanti Libri rimangono sepolti nelle Biblioteche per non essere del gusto e dell’indole generale della Nazione, e quanti al
54 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
n Italia nel Secolo XIV. L’amor delle scienze e la delicatezza del gusto , nobili frutti de’ governi moderati, producono i
elli stessi gran letterati, a’ quali dee l’Europa il rinascimento del gusto della lingua latina e dell’erudizione, al dotto M
55 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
se della religione. Fé la legge ciò ch’era ornai tempo che facesse il gusto . I Fratelli vi si sottomisero; però non parve lor
regno di Errico II. Caterina de’ Medici, che introdusse in Francia il gusto e la magnificenza delle feste e degli spettacoli,
ll’altro studio! Fin d’allora cominciò ad allignare in Inghilterra un gusto più attivo, più energico che altrove, il quale am
56 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
tica, senza cui non può farsi alcun progresso nella carriera del buon gusto , e stimando che il piacere del volgo fosse l’unic
tata fra suoi nazionali in un secolo, che di già inchinava al cattivo gusto , a guastar il dramma musicale. Questi fu Gabriell
ù le invenzioni de’ drammi a Firenze e a Torino, quella per isquisito gusto di ogni arte bella sempre distinta in Italia, que
timenti insiem col Conte Filippo d’Agliè non men celebre pel suo buon gusto nelle decorazioni teatrali che per politiche disa
otta. Il lettore può senza scrupolo cavare una conseguenza intorno al gusto generale del secolo dal seguente squarcio di un m
ponimenti che mi è convenuto leggere per formarmi una giusta idea del gusto di que’ tempi, a fatica ho trovato alcuni pochi c
de’ rovesci, e altri simili avanzi della fiaminga ruvidezza erano il gusto allor dominante, nel quale ebbe gran nome il Sori
a la più bella tra le opere sue, e la più acconcia a spargere il buon gusto , cioè il Trattato della musica scenica, rimase fr
57 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
linconia Brittannica, l’ energia delle passioni e della lingua, ed il gusto pel suicidio influiscono notabilmente nella trage
or di rosa accanto ad una porpora vivace. E se la regolarità, il buon gusto , la verisimiglianza, l’ interesse e l’unità di di
riamente in ogni nazione modificati, dovrà la drammatica in quanto al gusto sempre soggettarsi a certe regole relative e part
iò che soprammodo nella storia teatrale contribuisce ai progressi del gusto nella gioventù, cioè le bellezze più che i difett
uali si allontanò ugualmente dal sentiero calcato da Shakespear e dal gusto di Addisson. La Sofonisba, l’Agamennone, l’Alfred
er voi? dice alla moglie nella seconda scena dell’atto II. “Per darvi gusto non son diventato membro del Parlamento? Per esse
Place nel mese di agosto del 1757. È divisa in due atti e scritta con gusto , grazia e forza comica. L’azione si rappresenta o
ghilterra la musica italiana, pretendendosi che ne avesse corrotto il gusto , e cagionato nocumento agli spettacoli nazionali.
contribuì agli avanzamenti di sì bell’ arte, prendendone in parte il gusto dall’ Italia dove fioriva. In questo nostro secol
e di parti, donde risulta l’unità e l’armonia di tutto l’edificio. Di gusto e capacità somigliante sono gli altri due teatri.
58 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
ei compositore fecero in seguito rovinar giù per la china del cattivo gusto i cantanti. Nel secolo passato il canto delle ari
ecitativi ponevano ogni loro studio i compositori; sebbene il cattivo gusto allor dominante faceva che vi s’introducessero no
offrirebbe verun compenso, né meriterebbe gli omaggi delle persone di gusto se l’arte d’illeggiadrire le cose, e per consegue
in vista un cantore agli occhi del volgo musicale, ma l’uomo di buon gusto va al teatro per sentir parlare Sabino ed Eponina
l caso non se ne sdegnino gl’Italiani se a nome della filosofia e del gusto francamente pronunzio aver essi, invece di giovar
colla situazione del personaggio suppone forse troppo di studio e di gusto perché deva sperarsi dagli automati canori che si
ezza, e quando mai fu costituito il popolo per giudice competente del gusto ove si tratta di arti o di lettere? Da qual sovra
ezza non meno che la moltiplicità delle relazioni fra gli oggetti del gusto , chi sa dedurre da un principio sicuro una rapida
este doti tanto è impossibile il parlar aggiustatamente in materie di gusto quanto lo sarebbe ad un cieco nato il giudicar de
iletto nella musica per ciò solo che stimano esser proprio d’uomo, di gusto il provarlo: se noveriamo anche i molti che, inva
ione; se vorremo separare i non pochi che essendo idolatri di un solo gusto e di un solo stile circoscrivono l’idea del genio
ione restano applicabili a cento cose diverse; dal che avviene che il gusto dello spettatore abbandonato a se stesso ora fa l
a l’imitazione, è più vicino, e le relazioni sono più chiare, onde il gusto può aver un fondamento meno arbitrario. Della bel
oco riconoscibile l’imitazione, che necessario è che ondeggi anche il gusto fra tanti e sì discordi giudizi. Però mentre l’Ap
quale nel giro di pochissimi anni dovrà cedere anch’esso ad un nuovo gusto che dee succedere sicuramente. Ed ecco un motivo
il movimento non venga alterato o per eccesso o per difetto, e che il gusto del cantore che s’abbandona a se medesimo nell’at
ri molto si parla di Marchesi e di Pacchierotti, i quali con istile e gusto diverso tengono divisi ancora i giudizi del pubbl
59 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
Margherita di Navarra compose per la scena, Francesco I ne ispirò il gusto sulle tracce segnate dagl’Italiani; il cardinal R
one e la ragion poetica che concerne il teatro, ad insinuarne il vero gusto , ad arricchir le rispettive nazioni di tragedie,
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 609
anta attillatura – dice Francesco Bartoli – che fu l’esempio del buon gusto alle donne in allora sue compagne. Nella lettera
61 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85
itto degli amatori della Poesia: i suoi Orti hanno una fragranza e un gusto di vera eleganza Latina. Questo è riconoscerne il
rsezza di sensibilità, ma certa zotica affettata ostentazione di buon gusto . Freddo adunque e languido è per lui Esiodo è Teo
ingiusta fatta contro del Tasso? Un giudice che avesse sensibilità e gusto pari alla dottrina, nel leggere il Poema del Tass
Poeti antichi, e moderni, poca impressione dovea fare nel vostro buon gusto , e non riscaldare il vostro zelo in sua difesa, p
erà pure dal lato del P. Brumoy, che si distingue per erudizione, per gusto , e per sincerità. E forse il Signor Lampillas non
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 978
fama di eletto artista col Cavalier di spirito, col Cavaliere di buon gusto , col Bugiardo, con L’Avventuriere onorato, con L’
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
che assorgeva dalle raffinatezze e dalle delicatezze più squisite del gusto e della modernità alle energie, agli impeti, alle
64 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO II. LIBRO II » pp. 34-49
osteriormente, quando già essi sapevano congiungere colla solidità il gusto di ornare. Tali finalmente sono le reliquie de’ P
erfette, grandiloquenti e prive di ogni taccia. L’uomo d’ingegno e di gusto purgato condona di buon grado i difetti, ove le b
aluno la credette della fine del secolo VI, benchè lo stile sia di un gusto differente. Il padre Rivet 2 fa risalire il Quero
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355
lle sue opere (Bologna, Lelio dalla Volpe, MDCCXXXV) : ..… ti vo'dar gusto con sentenziare, che l’ Italiano va a piacere con
una produzione nuova, destinata a migliorare gradatamente il corrotto gusto del pubblico, dovette soccombere. Scoraggiato, av
arlo riformatore ! Neanche Parigi volle sapere delle commedie di buon gusto  ; e prima ancora di aprire il teatro, egli dovett
66 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 13-20
toso14. Simili favole che aveano tutt’altro oggetto che di formare il gusto teatrale, non potevano contribuire ai progressi d
i si guardano le regole della verisimiglianza e molto meno quelle del gusto . In Heidelberg compose ancora Antonio Scoro di Ho
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 288-292
che per trattenimento fosse buono far, che recitassero una Comedia a gusto loro. Così vennero quasi, che a contesa le dette
ssa Ser.ma havimo una Comedia della Compagnia della Vittoria con gran gusto di quelle S.re E ora, ecco integralmente le let
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
malinconia britannica, l’energia delle passioni e della lingua, ed il gusto pel suicidio influiscono notabilmente nella trage
or di rosa accanto ad una porpora vivace. E se la regolarità, il buon gusto , la verisimiglianza, l’interesse e l’unità di dis
in ogni nazione modificati, dovrà la drammatica sempre, in quanto al gusto , soggettarsi a certe regole relative e particolar
iò che soprammodo nella storia teatrale contribuisce ai progressi del gusto nella gioventù, cioè le bellezze più che i difett
ali si allontanò ugualmente dal sentiero calcato da Shakespear, e dal gusto di Adisson. Le sue tragedie Sofonisba, Agamennone
er voi (dice alla moglie nella seconda scena dell’atto II)? Per darvi gusto non son diventato membro del Parlamento? Per esse
lace nel mese di agosto del 1757. É divisa in due atti, e scritta con gusto e forza comica. L’azione si rappresenta or nell’a
l’Inghilterra la musica italiana, pretendendosi di averne corrotto il gusto , e cagionato nocumento agli spettacoli nazionali.
, contribuì agli avanzamenti di sì bell’arte, prendendone in parte il gusto dall’Italia dove fioriva. Nel passato secolo XVII
di parti, donde risulta l’unità e l’armonia di tutto l’edificio . Di gusto e di capacità somigliante sono gli altri due teat
69 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
secondo. Il nostro divisamento è stato d’inoltrarci nella natura del gusto dominante, di risalire fino alle cagioni degli ab
intorno alla musica, ma che per isventura della filosofia e del buon gusto non è stata finora intrapresa. Essendo la suddett
n è tanto quella della discussione, e dell’analisi, quanto quella del gusto , e d’un certo tatto squisito somministratoci dal
le inquietudini de’ saggi, i quali gridano contro alla decadenza del gusto . L’idea delle proprietà, e di caratteri insensibi
voglia trasportarlo ad un’altro genere quanto resterebbe un opera di gusto trasferita da una in un’altra lingua. Di ciò non
eterminata sia la sua espressione, purché riesca grata ed uniforme al gusto generale ella ne ha sortito l’intento. Non avvien
elle arti, cioè dell’influenza delle passioni sulla espressione e sul gusto , e delle differenti vie prese dalle arti per ecci
l’espressione, dove partitamente si esporrà l’influenza del clima sul gusto , quali religioni debbano essere favorevoli, quali
ridurre gli spinosi, ed astrusi principi della espressione e del buon gusto , sarà fregiata di moltissimi esempi tratti dalle
70 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
ato di spargere utili al progresso della musica e alla perfezione del gusto , passando insomma sotto un silenzio ingiusto quel
a porzione di musica, e che non caratterizza per niente l’indole e il gusto della musica nazionale, vorrà forse il giornalist
I Greci ebbero ancor essi i loro “guastamestieri” corruttori del buon gusto ecc,… e lo stesso è seguito e segue ancora fra no
a” si confonde con quella “de’ nostri tempi”, dal sistema si salta al gusto e da tal confusione propria dell’estrattista risu
riore, quando s’imparò ad applicare la musica alla drammatica con più gusto e leggiadria. Ecco le mie parole: «Giacopo Cariss
gnacchè non vi si facesse allora particolar riflessione, sì perché il gusto del pubblico rivolto intieramente alle macchine e
co il perché la novità degenera sì spesso in licenza nelle materie di gusto , e perché il rispetto per gli antichi e così comm
a Dissertazione del Tiraboschi intorno alle cause della decadenza del gusto , e vedrà la felice applicazione ch’ivi si fa del
ve di base ai più accreditati scrittori per ispiegar la decadenza del gusto non può essere alterato con tre “perché” e con ci
nto superbi i moderni maestri, invece di provare il miglioramento del gusto altro non provano che la sua decadenza. Questa no
to superbi i moderni maestri» invece di provare il «miglioramento del gusto altro non provano che la sua decadenza». Se quest
ci dirà che s’intese di lodar la musica de’ primi inventori del buon gusto , come di un Pergolesi, di un Leo ecc. e non la no
Manfredini non m’ha provato finora. E se tra i più non regna il buon gusto nelle anzidette facoltà, io ho avuto ogni ragione
quando la maggior parte è cattiva, non basta a caratterizzar il buon gusto d’un’epoca intiera; altrimenti il Seicento, ch’eb
eaga al P. Martini e a qualcun altro, cioè che la musica non abbia un gusto fisso; che le composizioni dei primi maestri del
103] Io non mi sono contentato di dire che la nostra musica non ha un gusto fìsso. Ho cercato di provarlo adducendo delle rag
ci dirà che s’intese di lodar la musica de’ primi inventori del buon gusto come d’un Pergolese, e d’un Leo ecc. e non la nos
lla nostra musica, da loro anziché da quella degli inventori del buon gusto ? O se Pergolesi e Leo devono servire di esemplare
he si ritrovi nella sua eccellenza, ora che tanto s’è allontanata dal gusto di quei classici scrittori? Contradizioni infelic
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 25-26
azione precipitosa e vera di Eleonora Duse non era ancora entrata nel gusto di tutti, vi fu qualche pubblico, non è a negarsi
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540
rio, e a quelle di lei mescolava il pubblico le sue lagrime ch’era un gusto a vederle. Quell’aurea semplicità e quella cara i
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 568-569
ente e colto Pubblico Lucchese, prova non dubbia della squisitezza di gusto , che lo distingue ed onora, possibile che il Mont
74 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
le, tutte scritte in bella prosa e con arte comica alla latina, e sul gusto del Porta e dell’Isa. Esse non solo si recitarono
pompe, i Poeti Comici, e l’ Ariostista e il Tassista, nelle quali col gusto che richiede la buona commedia si dipingono e si
ità delle compagnie comiche Lombarde, educato dalle lettere a miglior gusto , ed avendo per buona sorte sin dall’età di 17 ann
buon ora mostrata sulle scene di Firenze, servì al bisogno ed al mal gusto corrente: entrò poi nel camin dritto sulle orme d
comici, ebbe a soffrire tante guerre suscitate da’ partigiani del mal gusto e dagl’ invidiosi di mestiere, che annojato dell’
levare il ridicolo de’ caratteri. II. Pastorali. Non sono del gusto del nostro secolo le favole pastorali. Appena pos
75 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
rata nella pratica quella sublime idea del bello che negli annali del gusto avea tracciata la penna luminosa del genio. Al pr
l teatro senza restringerlo fra quei cancelli che prescrivono il buon gusto e la sana filosofia. Ma quali sono codesti cancel
ella quale fa d’uopo assoggettare non meno le facoltà appartenenti al gusto che le più elevate scienze, ha insegnato ai colti
tervalli del dramma è un’assurdità palpabile, un’eresia in materia di gusto che deve affatto proscriversi innanzi al tribunal
troducessero non pochi abusi avvalorati in seguito dall’usanza, e dal gusto del popolo. E fu probabilmente il desiderio di pi
ato con Maria de’ Medici, e grandemente promosso in quella nazione il gusto delle cose musicali, si distinse ancora colle più
ingegno colà dove abbisognavano di far mostra di buon senso, sparì il gusto dei balli allegorici insieme con quello degli acr
si diedero tosto a gridare che la musica si corrompeva, e che il buon gusto andava in rovina. Per fortuna dell’arte Lulli non
l’erudizione e le scienze che nel coltivare l’arti di leggiadria e di gusto . I Tedeschi svegliandosi ad un tratto nella carri
arrivi un giorno a perfezionarsi, converrebbe forse ai progressi del gusto lasciar che la mimica regni sulle scene dispotica
che incalliscono, a così dire, il palato, e insensibile il rendono al gusto più indebolito degli altri vini. Ella ha in se tu
non la sola plebe, ma tutti coloro che nella mancanza di coltura e di gusto s’avvicinano ad essa) il volgo, dico, è quello ch
attesa l’indole degli spettatori, cioè di que’ sibariti in materia di gusto , che vogliono il godimento senza la fatica di ric
cutori, non va disgiunto dal sospetto di piccola eresia in materia di gusto . Così quando dopo le vive agitazioni di Seid e di
sempi di ciò si possono vedere in tre Lettere piene di filosofia e di gusto che intorno ai balli pantomimici scrisse il Dotto
76 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 77-87
etosob. Simili favole che aveano tutt’altro oggetto che di formare il gusto teatrale, non potevano contribuire ai progressi d
i si guardano le regole della verisimiglianza e molto meno quelle del gusto . In Heidelberg compose ancora Antonio Scoro di Ho
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 617-622
il Quadrio, e più tardi Adolfo Bartoli che lo chiama uomo colto e di gusto non inferiore a molti scrittori del tempo suo. Fu
e, andate dal Sig. Cardinale, et aggiustateui seco, che per me hauerò gusto d’ vdir qualche volta questa Compagnia, che mi pi
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583
ile di chi sarà mio Compagno, il tutto però io scriuo con riserbo del gusto de S. A. alla cui binignita Umilmente prostratto
na con mia moglie per farlo la figlio de quel monastero che cosi e il gusto di sua madre. — Per mio socero suplico di tutto c
hiamo dico S. A. acciò entri in una bona Compagnia giache la mente et gusto di S. A. è che non sia con le sue Creature detta
ome se lo uestisse là non sò però a che me resoluerò perche uoglio el gusto del figliolo el quale più aderisse a essere prete
oi non lo potiamo sostentare in nostra Compagnia per non offendere il gusto de S. A. dove che suplichiamo, dico, per una lett
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 235-236
la nostra città, ove sperano di far lor comedie, sentirà grandissimo gusto , essendo Aurelia da ciascuno generalmente ben vis
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 418
cchiate l’una sull’altra, che conoscer facevano la goffaggine del suo gusto . Carico di brillanti da Murano, una bottega parea
81 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354
finalmente la buona ventura di far tanti proseliti e allievi del vero gusto , che nel 1690 poterono instituire in Roma un’acca
a, si esigliò da tutte le adunanze letterarie la stravaganza e ’l mal gusto , si rise de’ secentisti e di chi avea tenuti in p
simo tempo che Martelli, emulando i Francesi, riusciva più secondo il gusto moderno, e arricchiva le nostre scene, il dotto G
dotto GianVincenzo Gravina calabrese, uno de’ gran promotori del buon gusto e dell’erudizione, pose tutto il suo studio a con
ano gli affetti. Il piano é semplice, e l’economia della favola é sul gusto de’ greci; ma é scritta in prosa, giusta il proge
é la signora Elisabetta Caminer Turra veneziana, la quale accoppia il gusto più squisito alle più belle e rare cognizioni. Es
buone poesie, é ancor autrice di una tragedia passabile. Non son del gusto di questo secolo le favole pastorali. Possiamo ra
valersi di tante scoperte, e felicemente spianarono la strada al buon gusto e alla perfezione che si ammira nel nostro secolo
rincipal fine l’avanzamento delle lettere, e il far argine al cattivo gusto e al torrente de’ pregiudizi, sarà sempre laudevo
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
del Sig. Flavio portataci da Battistino habbiamo inteso la volontà e gusto di V. E., onde habbiamo di comune gusto e consens
habbiamo inteso la volontà e gusto di V. E., onde habbiamo di comune gusto e consenso riaccettato la sig.ª Valeria tra di no
li dice fondata la Compagnia dei Confidenti, che mise assieme per suo gusto da circa sei anni, e che andava conservando sempr
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356
vista d’occhio. Io desidero cordialmente che questo teatro di cattivo gusto , e che non serve se non a corrompere il buono ed
84 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
sull’autore; tutto ciò, dico, contribuì a fomentare e a raffinare il gusto in Francia. Pietro Cornelio perseguitato e premia
Clementia del filosofo Cordovese Anneo Seneca; ma pure è un tratto di gusto e d’ingegno l’averne ravvisata la bellezza e l’av
oro puro, vuolsi avvertire ch’egli pur troppo pagò il tributo al mal gusto delle arguzie viziose che dominava sotto il regno
andiremo l’amore dalle tragedie? Non so per quale gotica stranezza di gusto i Critici pedanti rendono problematiche le verità
erchia pompa del racconto di Teramene da ognuno osservata, ferisce il gusto ed il buon senno il sentire con figure intempesti
acclamerà come principe de’ tragici del secolo XVII dovunque regnerà gusto , sapere, giudizio, sensibilità ed ingegno. Se pur
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 988-990
repararve i refoli del flato. Una tragicommedia capricciosa porta con gusto el vostro Nome in fronte, fe’ come el Sol, che an
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525
petito mi ha servito. Celia. L’Alice dopo morte, mercè del sale, per gusto dell’uomo molto tempo si conserva ; e Celia bench
enchè morta nella vostra gratia, mercè della costanza sua, per vostro gusto , credo, si conserverà vostra sino tanto che si co
rati Amore che mi porge occasione di sopportare lo impossibile per il gusto di una sì bella causa, misurando il mio cuore all
87 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187
, come coltivar le scienze e le arti, polir i costumi, e richiamar il gusto fuggiasco o rimpiattato? Spazia allora senza rite
ria, e allora col trascurarsi le arti migliori ed utili, depravasi il gusto e rientrasi nella barbarie. L’Italia governata da
88 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35
a sull’autore, tutto ciò, dico, contribuì a fomentare e a raffinar il gusto in Francia. Cornelio perseguitato e premiato per
oro puro, vuolsi avvertire ch’egli pur troppo pagò il tributo al mal gusto delle arguzie viziose che dominava sotto il regno
diremo l’amore dalle tragedie? Io non so per qual gotica stranezza di gusto i critici pedanti rendono problematiche le verità
erchia pompa del racconto di Teramene da ognuno osservata, ferisce il gusto e il buon senno il sentire con figure intempestiv
clamerà come il principe de’ tragici del secolo XVII dovunque regnerà gusto , sapere, giudizio, sensibilità ed ingegno. Se pur
89 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
dunque risalir sino ai primi tentativi drammatici de’ Provenzali, il gusto e la ragione e l’esempio degli antichi e dell’Ita
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
nobili, delle quali gli autori o tributo molto scarso pagarono al mal gusto che giva infettando l’eloquenza, o pur felicement
ta una bella dipintura di caratteri qual si richiede dalle persone di gusto e qual si è eseguita poi in Francia nel Pregiudiz
ecolo da commedianti di mestieri e da Italiani ignoranti e di pessimo gusto . Il critico universale che s’innoltra a parlare d
91 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault. » pp. 245-266
ulli, e del Quinault. Aveano in Francia nel XVI secolo eccitato il gusto musicale i Concerti del poeta Antonio Baif: e più
ltassarino seguiti da quelli del Rinuccini del XVII. Di assai cattivo gusto furono in seguito il balletto delle Fate del 1625
Quinault, davano ampio campo agli slanci mirabili dell’ingegno e del gusto del musico: la sagacità, la proprietà, la delicat
92 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74
di Lulli e Quinault. Aveano in Francia nel XVI secolo eccitato il gusto musicale i Concerti del poeta Antonio Baif, e più
ltassarino seguiti da quelli del Rinuccini del XVII. Di assai cattivo gusto furono in seguito il balletto delle Fate del 1625
Quinault, davano ampio campo agli slanci mirabili dell’ingegno e del gusto del musico: la sagacità, la proprietà, la delicat
93 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
ito perde assai, e un leggitore fornito di sensibilità, elevazione, e gusto , con maggior diletto l’osserverà ad ogni passo, l
una nazione, per la quale risorsero in Europa le arti, le scienze, il gusto la politezza, e l’istessa libertà, meritava un po
e, e forse non che il primo crepuscolo di luce letteraria, ma il buon gusto nelle belle arti, e scienze tutte. Veggasi Guglie
ossolano… ad un intreccio sprovvisto d’arte, di senso, di spirito, di gusto , così che nella immensa sua collezione non v’é un
traggianti, copiate senza riflessione da un libro oltramontano? Se il gusto fino di cotesto anonimo non può sostenere la lett
, io compiango l’anonimo ancor più di Marmontel, e non invidio il suo gusto , il suo spirito, e la sua lettura. 156. Sogliono
ibri frivoli, oziosi, inutili e distruttivi del vero sapere, del buon gusto , e delle buone lettere, i quali appena nati, pass
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
per tutto tratti assai popolari, quasi comici, e lontani di molto dal gusto moderno. Ma la scena di Elettra con Oreste nel l’
tria nel trattar gli affetti che destano compassione. Chi ha giudizio gusto e sensibilità noterà il dilicato contrasto che fa
giudice.» Questo esame degno della dottrina, del discernimento e del gusto del l’autore riputato delle Belle arti ridotte a
i Papirio Cursore. Aggiugniamo qualche sentenza sparsa nel Saggio sul Gusto di Cartaud de la Vilade, affinchè il leggitore, d
ammirato nel surriferito bel parallelo un prezioso monumento del buon gusto e del giudizio degli ottimi critici della Senna,
critici della Senna, possa divertirsi con un piacevole contrasto del gusto vero col fantastico, di una scelta crudizione col
cciato di non aver saputo descrivere i giardini di Alcinoo secondo il gusto di quelli di Versailles, perchè questo formidabil
ni picciolissimo oggetto. Questo Saggio che ben può chiamarsi del mal gusto , e del l’imperizia di Cartaud si accompagni colle
. Quando poi i moderni partendo da altri principii e accomodandosi al gusto ed ai costumi correnti fanno uso di nuovi ordigni
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 566-567
r credere a chi non lo conosce, che esso non ha più nè buon senso, nè gusto , nè moralità, nè pudore. Nè in mezzo alle più v
96 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
saputo ritrovar in essa bellezze inusitate e novelle modificazioni di gusto . Alla soavità e dilicatezza che spiccano nelle co
ti le arie, che da se stesse abbondano d’espressione; laddove il buon gusto insegnerebbe che quando le pa‌role sono talmente
ote e di gorgheggi. [29] Mi dica ora di grazia un compositore di buon gusto non prevenuto dai pregiudizi dell’usanza, o da qu
secondo il mio avviso non meno contrario al buon senso che all’ottimo gusto , poiché siffatte repliche non si debbono consider
iserbata alla svogliatezza, al fastidio e alla corruzione del moderno gusto . Nelle carte musicali non apparisce vestigio del
’incolpar soltanto i maestri. Se questi hanno contribuito a viziar il gusto del pubblico, anche il pubblico ha loro non poche
la verità della espressione; d’un Bertoni scrittor naturale, pieno di gusto , e di scelta felice negli accompagnamenti; d’un C
la cui maniera di suonare veloce, viva, di gran nettezza, e di ottimo gusto ha meritamente riscossi gli applausi dei più rino
di mezzo per sostituirvi degli altri bastano a caratterizzar il buon gusto d’un’arte imitatrice, la nostra età dovrebbe a ra
hi e proveremo di nuovo dove si parlerà del canto, il vero filosofico gusto e la perfezione d’ogni arte imitativa consiste ne
nto superbi i moderni maestri, invece di provare il miglioramento del gusto altro non provano che la sua visibile decadenza.
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
ire a suoi comandi che altrimente sarà per risentirsi, poi chè il suo gusto è che la compagnia cominci presto e guadagni bene
ordinario le manderò qualche arietta nuova, sperando che serà di suo gusto , almeno per la novità. Mi occorre suplicare V. A.
98 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
za, facile ne’ partiti e ne’ motteggi, testimone dell’alterazione del gusto avvenuta per le recenti mostruosità, sceglier sep
zia, io gli perdono. È prosa, dice l’invidia sotto la maschera del gusto ; ma che bella prosa che fa obbliare tanti e tanti
tro melodrammi, la Circe, Cesare in Armenia, Lisimaco, e l’Adolfo sul gusto ragionevole dell’opera istorica, ma non si rappre
anza del pubblico, e la scelta de’ suoi argomenti accreditò il di lui gusto . La sua Ifigenia in Aulide collo scioglimente nat
, hanno ricevuto nel nostro secolo da varj eccellenti artisti novello gusto e splendore. La danza teatrale ora non è più un’
storico della musica e maestro Martini, il Buranelli introduttore del gusto della musica italiana in Alemagna, il Mancini, il
99 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
ioni delle arti dell’ immaginazione, del genio, del sentimento, e del gusto , per la leggiadria, dolcezza, energia, e maesià d
e, e surse non che il primo crepusculo di luce letteraria, ma il buon gusto nelle belle arti e scienze tutte. Veggasi Gugliel
secolo XVI. Nota XIII. Parlando il sig. di Voltaire del mal gusto de’ Francesi del secolo XVI dice: Pour les França
100 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273
, i nazionali stessi hanno confessato che l’arguzia è stata sempre il gusto dominante e ’l tentator tenebroso della nazione F
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