o di bella persona, di voce soavissima, di maniere nobili, s’acquistò
gran
fama colla parte del Bugiardo, anche perchè, fuor
tò nelle commedie all’improvviso con le maschere, riuscendo attore di
gran
pregio : e ciò gli fu di gran soccorso più tardi
so con le maschere, riuscendo attore di gran pregio : e ciò gli fu di
gran
soccorso più tardi nella recitazione del Bugiardo
o vario, ogni sera, sì da esser reputato in quella parte superiore al
gran
De Marini. Le sue irrequietezze, le bugie che, pe
Mantovani Mariano. Bolognese. Fu attore di
gran
pregio per le parti d’innamorato. Fu con Onofrio
l teatro, e tradusse dallo spagnolo in prosa italiana la tragedia : A
gran
danno gran rimedio (Torino, Zapata, 1661).
tradusse dallo spagnolo in prosa italiana la tragedia : A gran danno
gran
rimedio (Torino, Zapata, 1661).
Massaro Francesco. Comico napoletano di
gran
pregio per la parte di Don Fastidio ch' egli creò
lcinella, con gli altri, si chinò sul povero Massaro inerte. Vi fu un
gran
silenzio : gli spettatori aspettavano, ansiosi, r
ncesco Massaro è morto !… Francesco Bartoli ha pel Massaro parole di
gran
lode, come quegli che era « fornito di una grazia
Torri Francesca. Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di
gran
merito sì nelle commedie improvvise, sì nelle scr
er saziar sua fame d’oro, e noi pochi, e senza lena, travagliammo con
gran
pena. Senza forze e senza attori, o almen pochi e
di Girolamo Medebach, in cui stette più anni, facendo mostra del suo
gran
valore artistico nelle commedie dell’abate Chiari
Fabio. Attore di
gran
fama, che fiorì nella seconda metà del sedicesimo
, che ad una mala nuova si sono impalliditi nel viso, come se qualche
gran
sinistro veramente gli fosse accaduto. » ?
gara i primi poeti e le più brave donne a cantarle. Levò fra l’altre
gran
fama l’Oronta di Girolamo Preti componimento in o
italiani per rallegrare con balli, mascherate e festini la corte, ove
gran
nome s’acquistò il Baltassarini conosciuto dai Fr
aspirano ad uniccheggiar nel comando, fece di nuovo venir dall’Italia
gran
numero di musici, i quali rappresentarono per la
di comporre esclusivamente per l’opera francese70, condotta di poi a
gran
celebrità pell’erezione dell’Accademia in musica,
perator Leopoldo 74 molto si dilettava della musica loro, fu chiamato
gran
numero di suonatori e di cantanti, i quali sparse
go le rappresentazioni sacre chiamate Villancicos, che celebransi con
gran
pompa nelle chiese, la notte del santissimo Natal
, caroselli, parejas e altri simili divertimenti, che erano allora in
gran
voga, e principalmente a’ tempi d’Isabella e di F
ne della vera e genuina commedia, e nella composizione dei quali ebbe
gran
nome Don Luigi di Benavente nel secolo passato e
uonano ambidestramente. Il suono è armonioso e gradevole, e capace di
gran
varietà. [11] Tal’era lo stato della musica in Ru
e, alla Semiramide, e all’Olimpiade del Metastasio, rappresentata nel
gran
teatro di Mosca l’anno 1752 per l’incoronazione d
eta della corte. In oggi per la scelta delle più belle voci e de’ più
gran
musici, per la magnificenza delle decorazioni e d
e il novello legislatore avesse a poco a poco preparata la nazione al
gran
cangiamento, se avesse prima profondamente studia
vago di sapere la serie di drammi italiani posti in musica da questo
gran
maestro la troverà nel libro intitolato: A catalo
ceti, capo de'quali era uno chiamato Toscano, che si tirava dietro un
gran
numero di sfaccendati, pure sonando un giorno, gi
restò solo co' suoi compagni abbandonandolo tutta l’udienza, con sua
gran
confusione e scorno, per andare ad udir Giovenale
pito affetto per il zelo d’onor, che nutre in petto, tacita amante il
gran
Rinaldo adora ; pur nel silenzio istesso è bella
anto innamora. Tenti Florante ogni lusinga e frode, per oscurar della
gran
Donna il nome, che ancor cattiva ha la sua gloria
e un villanello, non potendo altramente dar segno di sua divozione al
gran
Serse, fatta coppa delle proprie mani, gli porse
di ogni altro la greca iscrizione marmorea della Regina Filistide? al
gran
Letterato universalmente applaudito, non che da’
l’Allegranza, dal Zaccaria, dal Principe di Biscari, dal Sinesio, dal
gran
Torremuzza e da altri celebri Italiani? Appena pu
alcuni fatti comuni a tutti i teatri. Come il genere umano diviso in
gran
famiglie e società civili ha assicurata la di lor
rvare i particolari e a dipingerseli; e prima di avere acquistato una
gran
copia d’immagini, e d’averle in mille guise combi
ndo dagli ebrei, l’opera letteraria più antica sono i due cantici del
gran
legislatore Mosé. Le memorie dei defunti scolpite
poema d’Ossian, intitolato I Canti di Selma: ……………… Vedi con esso I
gran
figli del canto, Ullin canuto, E Rino il maestoso
un sublime posto tra’ Poeti; benché al pressoché immenso e nelle sue
gran
fabbriche mirabilmente variato Omero non sembri p
empi di Frinico e de’ suoi coetanei si eresse estemporaneamente nelle
gran
piazze un tavolato con scene formate dagli alberi
intorno a trecento passi lontano dal mare, che riguarda la punta del
gran
Rematiari, qualche reliquia di un bel teatro di m
marmi costruito un bellissimo Basar o Bezestein, ossia mercato, e un
gran
Caravanserai, ovvero alloggio delle caravane156.
lui tragedie, era rispettato in Atene, e sommamente caro allo stesso
gran
tragico, ne’ cui drammi correva romore di avere a
hè non facesse che le terze parti, siccome gli è rimproverato dal suo
gran
competitore Demostene nell’aringa per la Corona.
si ponevano sotto di essi, perchè non toccassero le pareti. L’ultima
gran
curva della scalinata terminava in un portico che
il resto alla scoperto. Formavano ancora una parte del teatro alcuni
gran
portici edificati dopo la scena, i quali servivan
matica; e le sceniche contese accadute in sì celebre città vinsero di
gran
lunga di fama le stesse gare Olimpiche. Nelle più
feste di Minerva dette Panatenee e di Bacco dette Dionisie famose pel
gran
concorso de’ Greci, aveano luogo gli spettacoli s
ponevano a gara le nuove tragedie, preparavasi al popolo in teatro un
gran
rinfresco di vivande e di licori, e si facevano c
amoroso il ’67 con Coltellini, il ’68 con Vernier, col quale creò con
gran
successo la parte di Sirchi nel Duello di Ferrari
pellabile, assoluto, la mia coscienza. Quando imprendo a studiare una
gran
parte, prima la copio tre, quattro, cinque volte,
mi accingo al duello. La prima impressione, che provo dinanzi ad una
gran
parte è la sfiducia. Dico sempre a me stesso : ah
era il formaggio sui maccheroni : il formaggio era lui, ed io ero il
gran
maccherone. Davanti a me, sul tavolo, apersi Carc
i, ma non calunniate Shakespeare. Shakespeare fu e sarà sempre il più
gran
« verista » della letteratura drammatica, ed è pe
83 : Ad onor del vero, il merito del successo di Fedora è dovuto, in
gran
parte, all’esecuzione. L’ Emanuel, a mio credere,
rtiene alla schiera poco numerosa degli artisti che non solo hanno un
gran
valore personale, ma sanno, in breve tempo, forma
ntisi ogni sera, sotto le spoglie de’ molti e svariati personaggi del
gran
repertorio.
a. La platea larga 48 ha una scalinata di quattordici scaglioni ed un
gran
palco ducale nel mezzo. Sopra di essa si alzano d
spettatori e così parve anche a me allorchè vidi la prima volta quel
gran
teatro. I lati retti della platea congiunti alla
dilettare. I palchetti del teatro nominato di Venezia non bastando al
gran
concorso che cresceva, ebbero indi un aumento di
era nella piazza, ma più non esiste era di forma quadrata diviso in
gran
palchettoni. Quello di Modena detto della Spelta,
no ed il Fiorillo o Scaramuccia da cui apprese Moliere, si costruì il
gran
teatro di Parma, e si sostituirono alle antiche s
on brio, e le spargeva di sali frizzanti, che il popolo ascoltava con
gran
piacere, impartendole de’ sinceri encomi. Essa fu
e che meritò le attenzioni dell’ Imperator Giuseppe. Ella non valeva
gran
cosa nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellent
o Clemente, l’immortal Galileo Galilei figlio prediletto d’Urania, il
gran
Borelli, il Cavalieri, il Torricelli, il Viviani,
quest’ammirando edificio, e colla face dell’esperienza diradarono in
gran
parte le tenebre, che ne coprivano il magisterio.
ente si perdettero nel nulla. Si possono a stento eccettuar da questi
gran
folla sommersa nell’obblio quelle del Moniglia, d
are che i soprannominati ed altri filosofi italiani, nel consultar il
gran
libro della natura furono i primi a scoprire in b
a, a diradar le tenebre dell’ignoranza con utili cognizioni, e a fare
gran
conquiste sulle terre del vero; e perciò possono
si darebbero a credere che il loro paese sia il solo depositario de i
gran
lumi della ragione e della bella luce della verit
piccolo di statura, asciutto e agilissimo. Apparve sempre artista di
gran
pregio, e fatto a posta per recitar l’ Arlecchino
stume egli era proprio ne’suoi panni. Parlava molte lingue, possedeva
gran
finezza di spirito ; e tanta comicità avrebbe pot
a forza delle passioni episodiche, rendono la tragedia degli Orazj di
gran
lunga superiore al Cid, e vincono anche per quest
Augusto nell’ abboccamento con Cinna, formeranno sempre l’elogio del
gran
Cornelio: Tu t’en souviens, Cinna, tant d’heur
ono renduti assai memorabili pel pubblico plauso e per le lagrime del
gran
Condè i versi dell’ultima scena (Nota II): Je
di Pompeo: Restes d’un demidieu, dont à peine je puis Egaler le
gran
nom, tout vainqueur que je suis. L’altre trage
m, tout vainqueur que je suis. L’altre tragedie reputate degne del
gran
Cornelio sono il Nicomede, il Sertorio, la Rodogu
ntazione del Surena, che non fa scorno alla vigorosa vecchiezza di sì
gran
tragico, rinunziò alla poesia drammatica. Questo
(Nota III). Ma Voltaire che poche volte si mostrò indulgente verso il
gran
Cornelio, colse nel segno affermando che “il di l
ha di farne parte alla sua bella. Nel Sertorio si confonde l’idea del
gran
capitano e del gran politico, colla poco grave im
la sua bella. Nel Sertorio si confonde l’idea del gran capitano e del
gran
politico, colla poco grave immagine di un vecchio
stile; ma Racine le accompagna con altre maniere poetiche calcando da
gran
poeta le tracce degli antichi tragici che studiav
arricchirono la poesia, e quindi così purificato passò alle scene. Il
gran
tragico francese P. Cornelio non mai se ne valse
terre che pajono un groppo di azzurre nuvolette7. Mentre i due lodati
gran
tragici fondavano la tragedia nel lor paese ora s
nel tempo stesso che si recitava il Bajazzette di Racine tragedia di
gran
lunga superiore alla favola del giovane Cornelio;
cita nel 1656, in cui si veggono stranamente avviliti i caratteri del
gran
Ciro, degli Sciti e della loro regina Tomiri, olt
arcia de la Huerta, veggasi da ciò che egli affermò di Racine nel suo
gran
papelon chiamato prologo. Racine, al suo avviso,
i da’ quali difficile e schifiltoso rifugge chiunque presume di tener
gran
posto contando se stesso tra’ personaggi stragran
onservate varie memorie teatrali, ed ha profuso i più alti encomj sul
gran
comico Menandro. Roma stessa vantò un Lelio e uno
ffricano come coadjutori di Terenzio: un Cornelio Silla dittatore, il
gran
Germanico, Cajo Claudio imperadore, furono scritt
te Panzuti, e cento altri magnati, militari di distinzione, vescovi e
gran
magistrati intenti a promuovere gli avanzamenti d
corroborare i suoi concetti colla morale e colla politica sparsa ne’
gran
poeti drammatici? Quale illustre accademia di ame
iei lettori. Non ho mai sentito la gentile attrice che par s’avanzi a
gran
passi nella via della gloria, e mi bisogna spigol
iù in là ancora. Ha per sè molte cose : la giovinezza intanto…. e una
gran
passione per camminare. E ancora : ….. la Grama
sente. Le sue lettere dicon questo spesso, che recitare è per lei una
gran
gioja, ma è anche un martirio. E se sapesse domin
imperiosamente gli occhi e determinano il luogo dell’azione, facendo
gran
parte di quello incantesimo per cui lo spettatore
e un gioco grandissimo all’occhio le scene vedute per angolo, che con
gran
discrezione di giudizio conviene per altro metter
da lui, facendo professione di seguirlo. Le più nuove fantasie, i più
gran
ghiribizzi del mondo, trabiccoli, centinamenti, t
adini per approvare quell’opera eseguita per altro con intelligenza e
gran
bravura di mano. Quando saltò su un certo Licinio
re quello approvate che non può stare in fatto, la vostra città corre
gran
pericolo di esser posta nel numero di quelle che
corre gran pericolo di esser posta nel numero di quelle che non hanno
gran
riputazione per isvegliatezza d’ingegno54?» Ora c
re quanto vi ha di più bello e di più caro? Ed anche chi non fosse di
gran
fantasia fornito farebbe gran senno a ricopiare c
di più caro? Ed anche chi non fosse di gran fantasia fornito farebbe
gran
senno a ricopiare così a puntino que’ loro paesag
vanni Vitalba, che cedè al Benedetti la sua, quella di Don Alessandro
gran
Cancelliere del Duca ; essendo la quale di caratt
del Sacchi, sostenuto quel carattere molto bene, e tenuta allegra una
gran
parte della Commedia (V. Gozzi, Memorie inutili,
mico per sistema della maniera. Mi si assicura esser egli debitore in
gran
parte della sua comica naturalezza ad alcune lezi
dera in lui una maggior dose di fuoco. – Ma questi critici son pure i
gran
seccatori. Gli editori della stessa biblioteca a
in Europa il volgar francese. Leone X che illustrò i primi anni di sì
gran
secolo, amando l’erudizione e gli spettacoli scen
econda l’Ifigenia Taurica di Euripide. Appresso di mano in mano molti
gran
letterati diedero il nome loro alla milizia di Me
l 1640, e di nuovo nel 1646. Quella tragedia é degna dell’ingegno del
gran
Torquato, e non già un «parto debole e imperfetto
e tombe antiche, ove sepolte L’alte regine fur di quello regno, Uscir
gran
simulacro e gran rimbombo Quasi d’un gran gigante
ove sepolte L’alte regine fur di quello regno, Uscir gran simulacro e
gran
rimbombo Quasi d’un gran gigante, il qual rivolge
fur di quello regno, Uscir gran simulacro e gran rimbombo Quasi d’un
gran
gigante, il qual rivolge Incontra il cielo olimpo
riserba avanzato nella lettera al Maffei, che i nostri comici son di
gran
lunga inferiori ai latini. Oltracciò l’Ariosto si
, e sempre piangono, O a li denti che crollano, o che mancano Loro in
gran
parte, e forse mancherebbono Tutti, se con legami
o. Intorno a cinquanta altri letterati scrissero in questo secolo un
gran
numero di ben regolare commedie. Tralle prime fu
gallica urbanità, come di gesticolazione e di lazzi é composta la più
gran
parte della conversazione e dello spirito degl’it
voglia ravvisare un’immagine nel Ciclopo d’Euripide. Ne produssero un
gran
numero più di venticinque letterati, tra’ quali s
a dell’istesso duca. Ma pervennero al colmo della gloria l’Aminta del
gran
Torquato160, e ’l Pastor Fido del celebre Guarin
l Satiro di Laura Guidiccioni, dama Lucchese, rappresentata avanti al
gran
duca nel 1590, ai cui cori fece la musica Emilio
e, l’Euridice, e l’Arianna. La Dafne rappresentata nel 1507 avanti la
gran
duchessa di Toscana in casa del prenominato Corsi
e ch’é stata anche dopo la distruzione dell’imperio romano il primo e
gran
deposito de i lumi della ragione, donde, come da
fo e da dottore. Né si può negare che l’influenza del clima abbia una
gran
forza su gl’ingegni, le indoli, e i costumi delle
ddio par che abbia voluto, per farli cadere nel disprezzo, torre quel
gran
dono fatto all’uomo, cioé quella libertà di fare
in se medesimo, come per l’invenzione del poeta eziandio ec.» Indi il
gran
duca di Toscana lo fece anche rappresentare in Fi
ato in fronte, se ne partì, e non potette più ritrovarli, ancorché il
gran
duca il facesse ricercare per onorarlo». Filippo
ubito, ch’egli parli del concetto; ma non la chiama puerilità perché (
gran
ragione! é possibile che sia uscita dal settentri
’io per fermo, (e ciò non pregiudicherà mai alla gloria immortale del
gran
poeta cesareo) che si fatto dramma non ha tuttavi
Accademia di Cortona ed anche del Dempstero, i quali sparsero da non
gran
tempo non picciola luce nelle antichità Etrusche.
ggonsi le reliquie di un altro anfiteatro, presso al quale giaceva un
gran
pezzo di marmo con lettere Etrusche: di un altro
oga, e i fasci consolari, e le trombe militari, e la sedia curule de’
gran
magistrati16. Feste, arte aruspicina, regolamenti
i materiali per fabbricar le catene all’Etruria, alla Grecia, e a una
gran
parte del nostro emisfero. 1. Lib. II, num. 4.
a quel tempo, nel dramma « Un fallo » (rappresentato poco innanzi con
gran
successo dalla Ristori) sollevando all’entusiasmo
uto mai. Qualcosa le disse pel terzo atto, e Marenco dovè tagliare il
gran
discorso, non consentendole la esiguità de’ mezzi
itava, e fuggitane come potè meglio, fu colta dal grippe che la tenne
gran
tempo della stagione obbligata al letto. Gustavo
alla Duchessa. L’andata in iscena colla Maria Giovanna segnò l’ultimo
gran
trionfo dell’artista ; chè recatasi di là a Forlì
n Goldoni, il quale dice di lui (Ediz. Pasquali, XIII) che non valeva
gran
cosa nel suo personaggio, ma aveva degli adorname
aggio, ma aveva degli adornamenti che attiravano il basso popolo. Era
gran
saltatore, e giocava mirabilmente sopra la corda.
al proposito della parte di Giacinto nei Mercatanti che sostenne con
gran
plauso a Livorno. Dopo cinque anni passati al S.
ore artistico di lui dice Francesco Bartoli : Recitava il Falchi con
gran
sentimento, ed esprimeva i suoi, e gli altrui con
o di Luigi Vestri, a lui forse inferiore nelle parti promiscue, ma di
gran
lunga superiore in quelle di caratterista. Noi lo
di caratterista. Noi lo vediamo il 1796 nell’elenco dei componenti la
gran
Compagnia del San Carlino di Napoli al fianco dei
di Venezia le parti di Innamorato, e fu cognominato Vitalbino, per la
gran
somiglianza ch'egli aveva nella recitazione con A
i lire duecentosei prestategli. Francesco Antonio Zanuzzi fu avuto in
gran
pregio non solo come attore, ma altresì come uomo
, ov' era accarezzato, festeggiato, applaudito, se n’andò il '62 alla
gran
capitale. Altro incarico ebbe lo Zanuzzi nel '74
alcuni fatti comuni a tutti i teatri. Come il genere umano diviso in
gran
famiglie e società civili ha la di loro suffisten
rvare i particolari e a dipingerseli; e prima di avere acquistata una
gran
copia d’immagini, e di averle in mille guise comb
intitolato Canti di Selma: . . . . . . . . . . . Vedi con esso I
gran
figli del canto Ullin canuto, E Rino il maestos
n posto distinto tra’ poeti; benchè al pressochè immenso, e nelle sue
gran
fabbriche mirabilmente variato Omero non sembri p
, sagacità di ottenerlo per via di giuoco, sono idee di popoli già in
gran
parte dirozzati, e per conseguenza può bene asser
eclamando, talvolta con grande sollazzo dei commensali, tal altra con
gran
loro rammarico. Nel secondo caso, che accadeva no
a di eroe da teatro : nacqui in Vicenza ; fui allevato in Crema ; il
gran
Balda son io ; sappilo e trema. E avran tremato
un’impertinenza. O perchè fate l’arlecchino ? — Per imparar sotto si
gran
maestro a recitarlo bene…. — E io sarò il padrino
l padrino minchione del vostro noviziato ? — E nol siete ogni sera di
gran
parte degli esordienti ? Perchè non avrei io i va
uardo all’effetto che dee produrre, non è il tutto; questo dipende in
gran
parte anche dal modo con che ella viene eseguita
via fedelmente imitare in un paese, dove il teatro, come in Atene, fa
gran
parte della vita e dello studio. Buon per noi se
peggiore del male medesimo, il gioco. Disordini che si verrebbono in
gran
parte a tor via, quando quello che è il fondament
e i nostri virtuosi, che del sostenerla e portarla a dovere, che è il
gran
secreto di muovere gli affetti, non fanno quasi s
luoghi comuni, o d’infarcitori di ciò che meno conviene, ne riesce a
gran
fatica un solo che con la dottrina riunisca il gu
della energia dei versi, dell’azione e dell’arte del cantore. Laddove
gran
torto noi avremmo, se mai credessimo di potere co
tturni della Regina, calcando le tracce di Alvida nel Torrismondo del
gran
Torquato. Ella dice: Lassa che appena i languid
De la perdita mia non senta danno. Così scrivea il Caraccio, mentre
gran
parte dell’Europa, e singolarmente l’Italia, adul
rittori, si considerarono da un Gravina, da un Crescimbeni e da altri
gran
letterati, come i primi ristoratori del buon gust
critture. ADDIZIONE VII* Esame delle tragedie del Virues. La
gran
Semiramis a buona ragione non dee reputarsi una t
que nel 1609, cancellandosi le seguenti dodici linee dalle parole, La
gran
Semiramis sino a Elisa Dido, si scriva quanto seg
le mostruosità e le indecenze de’ drammi Inglesi. Queste contese e la
gran
rivoluzione avvenuta nella costituzione dello sta
Shakespear. Scrisse tragedie e commedie; e tralle prime si tennero in
gran
pregio la Caduta di Sejano rappresentata nel 1601
tragedia l’Orfana con quelli del Mitridate del Racine, e ne mostrò la
gran
distanza svantaggiosa all’autore Inglese. Riuscì
presa la delicatezza dell’arte senza seguirla. E sebbene egli ceda di
gran
lunga al poeta spagnuolo per fecondità, non per q
Noi ci accingiamo nel seguente libro a divisare in quale stato questo
gran
comico trovasse in Francia la commedia, ed in qua
ODO È 'l dolce riso dell’amor che brilla nell’ardente pupilla ? È 'l
gran
cor, che di furia empia si accende se gelosia lo
le d’alti rimorsi grave tra gli spettri e le rughe tutto solve ; e lo
gran
giorno pave che Iddio 'l ritorni in poca e muta p
licità la poesia turca. Solimano di lui figliuolo ancor più poderoso,
gran
conquistatore, legislatore avveduto, virtuoso anc
isprudenza, si applicano sui comenti dell’Alcorano, e sui decreti de’
gran
signori e i tetfà de’ Mufti, come noi sulla Bibbi
o di fuggirsi in Andrinopoli, ma son prevenuti dal di lui arrivo. Una
gran
maninconia s’impossessa del giovane, e cade infer
medie e novelle francesi, scritte senza ingegno e senza spirito, e un
gran
numero di farse satiriche» 264 La satira sotto qu
ché non vi sia chi possa degnamente compararsi con veruno de’ quattro
gran
tragici di questo e del passato secolo, pure oltr
media, oltre del Goldoni, si vanta di Albergati. Pur quando avremo un
gran
tragico e un gran comico? Nel cinquecento imitamm
oldoni, si vanta di Albergati. Pur quando avremo un gran tragico e un
gran
comico? Nel cinquecento imitammo i greci, e fu be
ed elevato ingegno che imitando nobilmente, e non da servo, il nostro
gran
poeta imperiale, e migliorando, ove ne bisogni, i
e ali alla fantasia, mettono a soqquadro le belle arti, e deprimono i
gran
modelli; uomini (parlo sempre per sineddoche) sco
ui tous les chefs-d’œuvre de Molière doivent disparaître». 268. Ha
gran
ragione M. Freron di asserire: «L’ancien genre, a
dei più eccellenti scrittori é il fare molti cattivi copisti. Come un
gran
pianeta tira nel suo vortice quantità d’astri inf
o, dalla pressoché generale uniformità de’ costumi e de’ volti, e dal
gran
numero di picciole tribù tuttavia selvagge, che,
iconosciute, si deduce, non senza fondamento, che quelle terre da non
gran
tempo sono state popolate. Non crediamo adunque i
acquistata la proprietà, dopo, dico, l’epoca della desolazione di sì
gran
parte della terra, le razze africane, americane,
rse di tori, e giuochi di canne: vi si fanno combattimenti navali sul
gran
fiume che bagna la città: vi si formano alcuni ca
hes, Mouret, Coignet, Rameau anche musico teorico, e singolarmente il
gran
Rousseau per le sue composizioni teoriche e prati
. Alard contasi anche tralle famose ballerine, come tra’ ballerini di
gran
nome Dauberval e Vestris Italiano traspiantato in
molto lavorato per l’opera comica. Pannard morto nel 1764 scrisse un
gran
numero di componimenti in vaudevilles applauditi,
espressamente. Lo spirito di rappresentazione che anima i Francesi, i
gran
modelli nazionali che riempiono le loro scene, il
ienti accessorj, ed ha la facciata retta a tre ordini di finestre con
gran
ringhiera nel mezzo e con balaustrata in cima arr
ato fermavasi ad ascoltarlo. Dopo recar faceva da un suo domestico un
gran
Valigione, dicendo di tenere ivi riposti due vasi
inia bella. Per la presente io vi faccio sapere se non porget’ al mio
gran
mal conforto la novella vdirete ch’ io sia morto.
a voi mia pura fede e l’honesto amor mio che tanto vale, che a vostra
gran
bellezza è forse eguale. Lascio quest’ occhi, e q
iam veduto ch’ebbe seguaci. In Italia calca gloriosamente le orme del
gran
Ginevrino il conte Alessandro Pepoli nella sua Pa
celebre Niccolò Piccini, coll’ Innamorato Balordo posto in musica in
gran
parte dal Logroscino, e singolarmente colla Furba
cisione, quell’armonia, quella scelta che costituiscono il merito del
gran
poeta che gli succedette. Notabili singolarmente
dell’ antichità nel ritrarli, ovvero sia che gareggi di sublimità col
gran
Cornelio dipingendo Greci e Romani, e di delicate
o e coll’ espressione di Raffaello? Chi non ravvisa nel Metastasio il
gran
maestro allorchè (nel tempo stesso che si presta
a prosa che fa obbliare tanti e tanti versi! Servesi Metastasio di un
gran
numero di sentenze di Seneca ma spogliandole d’og
e virtù di Tito, dall’amicizia da lui oltraggiata, dall’immagine d’un
gran
tradimento senza discolpa, dalla virtù cui non ha
a ingiuria del giusto Ben poteva obliar . . . Ma dunque faccio Sì
gran
forza al mio cor, nè almen sicuro Sarò ch’altri
rte di poesia e di verità non conviene oggi sacrificare al furore de’
gran
pantomimi, mercè de’ quali ormai s’ignora se il m
allegorici di Quinault il vivo interesse dell’inimi abile Armida del
gran
Torquato ed una felice imitazione del seducente s
o della musica italiana in Alemagna, il Mancini, il Sarro, il Durante
gran
maestro di gran maestri, l’ impareggiabile Pergol
taliana in Alemagna, il Mancini, il Sarro, il Durante gran maestro di
gran
maestri, l’ impareggiabile Pergolese, il maestoso
nte è per la mia patria il testimone per ogni riguardo autorevole del
gran
Cittadino di Ginevra79: “Giovane artista, vuoi tu
ni gliel’ avessero insegnato colla Serva Padrona”. 69. Gli contende
gran
parte di queste doti e forse tutte uno de’ più il
giusti e ben espressi spiega la virtù ed il valore in azioni e non in
gran
parole. Per convincersene legga il giovane studio
intorno a trecento passi lontano dal mare, che riguarda la punta del
gran
Rematiari, qualche reliquia di un bel teatro di m
attine costruito un bellissimo Basar o Bezestein, ossia mercato, e un
gran
Caravanserai, ovvero alloggio per le Caravaneb. P
teatroa. L’esistenza di tal regina de’ Siracusani si compruova con un
gran
numero di medaglie registrate nell’edizioni della
è non facesse che le terze parti, siccome gli fu rimproverato dal suo
gran
competitore Demostene nell’aringa per la Corona.
da cunei ad essi sottoposti perchè non toccassero le pareti. L’ultima
gran
curva della scalinata terminava in un portico che
matica; e le sceniche contese accadute in sì celebre città vinsero di
gran
lunga di fama le stesse gare Olimpiche. Nelle più
feste di Minerva dette Panatenee e di Bacco dette Dionisie famose pel
gran
concorso de’ Greci aveano luogo gli spettacoli sc
onevano a gara le nuove tragedie, preparavansi al popolo in teatro un
gran
rinfresco di vivande e di licori, e si facevano c
re terrore, e Gorgonio equivale a Manduco, dipingendosi i Gorgoni con
gran
denti. Manduco era un personaggio ridicolo copert
denti. Manduco era un personaggio ridicolo coperto di una maschera di
gran
guance con una gran bocca aperta e con certi dent
n personaggio ridicolo coperto di una maschera di gran guance con una
gran
bocca aperta e con certi dentacci che si moveano
Esquilino e conservata nel Museo di Alessandro Capponi. Essa avea due
gran
gobbe nel petto e nelle spalle, coprivasi di ampi
a in testa una beretta aguzza, e una maschera in volto alterata da un
gran
naso. Stimava il lodato valoroso antiquario che l
randosi imbarazzato diceva non potergliene dar molto, a cagione della
gran
folla che vi era, alludendo al gran numero di sen
gliene dar molto, a cagione della gran folla che vi era, alludendo al
gran
numero di senatori e cavalieri creati da Cesare.
mimi di Laberio come poco eleganti; e veramente egli si arrogava una
gran
libertà d’inventar parole nuove, siccome leggesi
dinarie maschere, che si veggono per Napoli in tempo di Carnevale con
gran
nasi, ma bensì il ritratto particolare di Uom gro
o in Francia ne discorsero in Corte, laonde s’invogliò di sentirlo il
gran
Re Luiggi XIV, allora giovane, e lo fece chiamare
Perotti-Nazzari Assunta. Moglie del precedente, artista di
gran
valore per ogni specie di parte, o tragica o dram
ia di certe medaglie e reliquie mandatele…. Ella trovò nella fede una
gran
forza a sopportar con rassegnazione la miseria sq
a forza delle passioni episodiche rendono la tragedia degli Orazii di
gran
lunga superiore al Cid, e vincono anche pe’ nomin
o atteso tanto più accetto. Il pubblico plauso e le belle lagrime del
gran
Condè rendettero ben memorabili i versi dell’ulti
neri di Pompeo: Restes d’un demidieu, dont à peine je puis Ègaler le
gran
nom, tout vainqueur que je suis. Le altre traged
om, tout vainqueur que je suis. Le altre tragedie reputate degne del
gran
Cornelio sono il Nicomede, il Sertorio e la Rodog
ntazione del Surena, che non fe scorno alla vigorosa vecchiezza di sì
gran
tragico, rinunziò alla poesia drammatica. Questo
teologi. Ma il Voltaire che poche volte si mostrò indulgente verso il
gran
Cornelio, colse nel segno affermando che “ il di
a di farne parte alla sua bella . Nel Sertorio si confonde l’idea del
gran
capitano e del gran politico colla poco grave imm
a sua bella . Nel Sertorio si confonde l’idea del gran capitano e del
gran
politico colla poco grave immagine di un vecchio
stile; ma Racine le accompagna con altre maniere poetiche calcando da
gran
poeta le tracce degli antichi tragici che studiav
utto mancasse, può ricavarsi da ciò che osò affermar del Racine in un
gran
papelon chiamato Prologo. Al l’avviso di codesto
a specie d’indovinello, paradosso, o garbuglio. Mentre i nominati due
gran
tragici fondavano la tragedia del lor paese ora s
nel tempo stesso che si recitava il Bajazette del Racine tragedia di
gran
lunga superiore alla favola del giovine Cornelio;
cita nel 1656, in cui si veggono stranamente avviliti i caratteri del
gran
Ciro, degli Sciti e della loro regina Tomiri, olt
cenici in Inghilterra. Si rappresentavano nella Gran Brettagna per
gran
parte del secolo XVI i misteri, le moralità e le
figliuola di Errico VIII Elisabetta che suole riporsi insieme coi più
gran
principi del suo tempo Sisto V pontefice Romano e
te, tradusse in latino le tragedie di Sofocle16. Non ebbe però questa
gran
regina molti compagni che lavorassero a far risor
ritici non lasciano di rimproverare a Shakespear le bassezze miste ai
gran
tratti. Studiando egli la natura mancò di giudizi
re nega il nome di poeta grande ad Ariosto, confessi poi che sia egli
gran
poeta descrittivo, con altra palpabile contraddiz
la stessa Grecia 22: a quell’Italia in fine che oggi ancor vanta così
gran
copia di opere nelle quali ad evidenza si manifes
in Verona, in Venezia, in Mantova, in Modena ecc., che essa vince di
gran
lunga il gregge numeroso de’ viaggiatori transalp
o, dalla quasi generale uniformità de’ costumi e delle fattezze e dal
gran
numero di picciole tribù tuttavia selvagge, che p
sciutea: si deduce forse non senza fondamento che quelle terre non da
gran
tempo sono state popolate. Non crediamo adunque c
acquistata la proprietà; dopo, dico, l’epoca della desolazione di sì
gran
parte della terra, le razze Affricane, Americane
e corse di tori e giuochi di canne; si fanno combattimenti navali sul
gran
fiume che bagna la città; si formano castelli di
non ne fu combattuto e al fine oppresso, morta la regina Isabella, il
gran
Colombo? Quel l’uomo raro, che accoppiò la specul
un passaggio pel Nord-ovest al mare del Sud, ed aperse la strada a un
gran
numero di nocchieri inglesi, che diedero indi il
o, dalla quasi generale uniformità de’ costumi e delle fattezze e dal
gran
numero di picciole tribù tuttavia selvagge, che p
ciute32, si deduce forse non senza fondamento che quelle terre non da
gran
tempo sono state popolate. Non crediamo adunque c
acquistata la proprietà: dopo, dico, l’epoca della desolazione di sì
gran
parte della terra, le razze Affricane, Americane
e corse di tori e giuochi di canne: si fanno combattimenti navali sul
gran
fiume che bagna la citta: si formano castelli di
non ne fu combattuto e al fine oppresso, morta la Regina Isabella, il
gran
Colombo? Quell’uomo raro, che accoppiò la specula
un passaggio pel Nord ovest al mare del Sud, ed aperse la strada a un
gran
numero di nocchieri Inglesi, che diedero indi il
anza grande di cavalieri, come nella Contessa: un abboccamento di due
gran
signori col seguito rispettivo, come nel Solitari
rico, che metteva sotto gli occhi una corte reale in attenzione di un
gran
fatto: i personaggi aggruppati con verità e bizza
che presentava l’ immagine parlante di una parte della città o di una
gran
casa &c. e sbandiva dal palco l’inverisimile
an casa &c. e sbandiva dal palco l’inverisimile desolazione delle
gran
piazze e contrade; là dove in ogni altro paese pe
spettatore in vece di riscuoterne de’ bravi. Il celebre sig. Cirillo
gran
letterato ed avvocato e cattedratico grande senza
persuaso scrive il seguente paragrafo: È arrivato in questa città un
gran
letterato . . . . possiede varie cognizioni, e pa
e Angli, Germani, Franchi, Ispani, ed Itali &c. Vi campeggia
gran
piacevolezza di motteggi e tutta l’erudizione abb
hè alle ridicolezze di Curcuma vi si congiungono situazioni tragiche,
gran
passioni e pericolosi contrasti) esse riuscirono
e di 26 ne’ tre primi, e nel bel mezzo del secondo ordine si eleva il
gran
palco veramente reale e degno del Sovrano per cui
agnificenza. Il proscenio corrisponde a tanta splendidezza, e sino il
gran
telone che copre la scena prima d’incominciar l’o
te delle più squisite inflessioni armoniche. I difetti notati ne’ più
gran
teatri moderni mostrano la difficoltà della soluz
scolo di Castelvecchio (il Foscolo era Giovanni Ceresa, un artista di
gran
pregio, formatosi sotto i savj ammaestramenti di
te del 1859. Pare ch'egli, attore popolare per eccellenza, non avesse
gran
cura dell’ allestimento scenico. Costetti ne' Dim
sua gaia e gioviale trovò modo di esplicarsi maggiormente dinanzi al
gran
pubblico, giudice immediato. Solleticato dall’art
so dire se più proficuo che dannoso, de’ vari dialetti, egli restò di
gran
lunga inferiore al Ruzzante, di cui non aveva la
ile, diran le sacre ninfe : Ahi, carne fetida, degna d’ogni castigo e
gran
supplizio ! Però statti con Dio, e ad altro pensa
se in poco tempo, mostrando assai chiare attitudini alla scena : e fu
gran
ventura pei parenti ai quali non volgevan troppo
spirito rispondente a ogni chiamata. Così : la tale attrice, che è un
gran
temperamento artistico, 'sta sera è stata fredda,
te, la Messalina di Pietro Cossa, che pur segnò al suo apparire un sì
gran
passo nel progresso della scena, non mi pareva ta
nda, di cui egli e la famiglia, otto o dieci persone, formavan la più
gran
parte. Dopo un lungo pellegrinaggio di citt
ilippo di Scribe, Michele Perrin, Papà Martin, Malvina, Origine di un
gran
banchiere, Papà Loriot, Curioso accidente, Don Ma
padre ! Io lo ricordo a Livorno in una trattoria di via Grande ! Una
gran
tavolata di dodici o quattordici persone. Lui cap
degli attori dissipata per l’aria aperta male avrebbe soddisfatto al
gran
concorso senza un mezzo artificiale di comunicarl
o di M. Scauro capace di ottantamila. Fu perciò necessario che quella
gran
maschera di tutto il capo che portava la voce in
ario che quella gran maschera di tutto il capo che portava la voce in
gran
distanza, fosse accompagnata dal rimanente del ve
i alla giusta proporzione di uomo regolare, appunto come avviene alle
gran
figure del Correggio nella cupola del Domo di Par
spettacolo di Ajace ucciso. Oh quanto è vaga la natura ritratta da un
gran
pennello! Ma oh quanto si scarseggia di gran penn
la natura ritratta da un gran pennello! Ma oh quanto si scarseggia di
gran
pennelli che sappiano mettere in opera i bei colo
delle Metamorfosi fece una bellissima imitazione. Tragica e degna del
gran
Sofocle è pure l’ultima scena. Antigone conosciu
ver trasgredita la legge. Questo contrasto tenero e generoso imito il
gran
Torquato nell’episodio di Olindo e Sofronia, e l’
ponimento con uno spettacolo curioso e compassionevole. Vedesi in una
gran
piazza il real palagio di Edipo: alla porta di es
lità di Apollo e l’insuperabile forza del fato, quella forza che è il
gran
perno su cui si aggira il tragico teatro Greco. C
, e di qual veramente tragica catastrofe produttrice! Aristotile quel
gran
conoscitore n’era incantato con troppa ragione. G
imase egli assoluto, e l’accusatore stesso dichiarato insanoa. Questo
gran
tragico, secondo Luciano nel catalogo de’ Macrobi
i ciò addursi mille memorie antiche istoriche e poetiche, delle quali
gran
parte sono poste in opera nell aureo libro de’ Pr
Simoni Barbara. « Brava attrice, che recitò con
gran
franchezza nel carattere della serva, e che fu ne
po. Venne poi chi ne propose un terzo. Quest’emulazione ha purgato in
gran
parte il teatro tedesco delle passate stravaganze
a”! Peggiore è la seconda scena dell’atto IV. “Madama, dice Simone, è
gran
tempo che io non vi ho abbracciata. Ah mio caro,
dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un
gran
comico per la facilità che ebbe nel dipingere i c
ella Francia e dimorando in Venezia acquistò la conoscenza de’ nostri
gran
poeti. Il suo Codro tragedia regolare e ben color
Il suo Codro tragedia regolare e ben colorita prometteva in breve un
gran
tragico. Olindo e Sofronia non inferiore rimase n
ta del re e di Edmond e di Lancastro, ed i rimorsi della regina senza
gran
varietà di concetti. Patetica però è la seconda s
? Quanto a’ poeti melodrammatici tedeschi, mal grado dell’esempio del
gran
Poeta Cesareo Italiano, essi hanno coltivata l’op
La sala ossia il teatro dell’opera di Berlino fu fatto costruire dal
gran
Federigo II, e si reputa il più bello di tutto il
padrone. Più comune dovea essere siffatto costume a que’ tempi, ove i
gran
signori ignoranti per educazione e orgogliosi per
tinavano al pubblico divertimento era quello delle nozze, oppur delle
gran
fiere, che tratto a tratto s’aprivano nelle città
ntifica di que’ conquistatori sul restante della Europa sia stata con
gran
corredo d’erudizione da un dotto spagnuolo38 oltr
vezzi propri di quella lingua, ma troverà nel tempo stesso che il suo
gran
difetto era quello d’essere troppo uniforme, e di
un colto letterato vien lodato quel poeta per aver saputo suonare un
gran
numero di stromenti. Ecco la strofa, che tutti gl
trovar in quei tempi l’unione della musica e della poesia diretta al
gran
fine legislativo e politico, contentiamoci d’esam
ncipio del secolo decimoterzo nel celebre Imperadore Federigo Secondo
gran
protettore dei poeti , e de’ musici richiamati da
, e posti in musica persin da celebri donne, che gareggiavano coi più
gran
compositori. L’Agazzari romana, la Maina, la Pere
Tintore, e Guglielmo Guarnerio chiamati dal re Ferdinando di Napoli,
gran
protettore delle lettere e de’ letterati, fondaro
n’accademia musicale, la quale divenne col tempo il seminario de’ più
gran
geni che siansi veduti in Italia in cotal genere.
è le corti straniere, anzi i principi italiani stessi ricercavano con
gran
premura e con grosse paghe musici e cantori oltra
iana trasfusero. [22] Non sarà tenuto nimico delle glorie italiane il
gran
Muratori, il quale, parlando di Leonello d’Este D
avidamente cercati dalle corti italiane, ma gli Spagnuoli eziandio, e
gran
riputazione acquistarono questi in Roma presso ai
t re mi fa sol la” inventato, come si pretende, da Guido Aretino è di
gran
vantaggio per la musica, e se questa può dirsi un
Aretino è di gran vantaggio per la musica, e se questa può dirsi una
gran
scoperta, che meriti, che si scriva un libro a be
Lampillas si spiega in questi termini: «fu autore stimatissimo, e di
gran
grido» 48. Oltre a’ mentovati che possono chiamar
ratura Italiana, che tant’onore ha recato alla sua nazione, ignorò il
gran
numero e il valore dei mentovati stranieri, i qua
o belle Ninfe, al Cielo.»51 [31] Nelle pastorali poi la musica fece
gran
via, e noto è l’apparato musicale con cui Don Gar
ico salone circondato da una superba galleria, dov’era distribuito un
gran
numero di suonatori di diversi strumenti, si vede
buito un gran numero di suonatori di diversi strumenti, si vedeva una
gran
tavola, ma senza apparecchio di sorta alcuna. Tos
cciatori che con danze vive e brillanti rappresentarono una caccia di
gran
fracasso, la quale si terminò colla uccisione del
dilicato e più voluttuoso fra i Romani. I donativi terminarono con un
gran
ballo composto di dei marittimi e di tutti i fium
Snorro Sturloson signore e legislatore dell’isola d’Islanda fu il più
gran
poeta islandese. Ossian figliuolo di Fingal re di
Ed ecco i fondamenti, sui quali il Signor Abbate Andres stabilisce il
gran
edifizio dell’origine arabica delle poeti che fac
ssa età; lo che basta per renderli coetanei in un’opera che dipinge a
gran
tratti, che descrive la storia delle arti e non d
. Alla pagina 307 mi condanna per aver asserito, che Federigo secondo
gran
protettore de’ poeti e de’ musici, gli richiamò d
tutti, e quegl’ impresarj hanno fatto grandi impegni e profferto una
gran
parte perchè resti per tutto il carnevale, ma si
one di palcoscenico, negava doveri, accampava diritti. Fu con Goldoni
gran
tempo al San Luca, ma dopo la recita della Sposa
subito le più chiare attitudini alla scena, le quali poi sviluppò con
gran
successo al fianco di Gustavo Modena, che gli fu
divertiva talvolta a entrare in un negozio di cappelli, e provarne un
gran
numero, senza mai trovare quello che facesse al c
tti con poche parole, forse non s’ingannerebbe, qualificandolo : « un
gran
brillante senza saperlo ». Quante, vere o no, sto
i ! Ma, per compenso, qual forza d’intuizione ! Ricorda il lettore la
gran
scena di Dita d’oro d’una fata, vecchia commedia
qualche secolo, e poi rinovato verso la fine del secol nono accrebbe
gran
lustro alla musica ecclesiastica. L’antico scritt
20, e il Cavalier Tiraboschi coll’Abate Bettinelli strascinato da sì
gran
nome pronunzia anch’egli la medesima cosa. Mi si
energica espressione d’un moderno scrittore, l’Europa «restò come il
gran
corpo del ciclope privo dell’occhio», la musica g
i il ricompensò abbastanza delle vessazioni sofferte nel chiostro. La
gran
fama acquistatasi, e la scarsezza dei monumenti h
n altri autori che ne parlano più di proposito; aggiugnerò bensì, che
gran
parte di esse scoperte non hanno altro fondamento
o, Marchetto di Padova con più altri l’abbracciarono avidamente, onde
gran
incremento ne prese l’arte del contrappunto. Altr
nte corrompono i costumi, non è facile che i motivi religiosi abbiano
gran
potere, ove i vizi han troppa licenza, come perch
, e s’accompagnarono spesso colla danza, col canto, e col suono nelle
gran
solennità, o nelle nozze, o ingressi de’ principi
la ai capricci degli uomini. Da tanti errori le belle arti ritraevano
gran
vantaggio per la loro perfezione, e progressi: me
se che sarebbero affatto incredibili se attestate non venissero da un
gran
numero di scrittori saggi ed accreditati. Nelle c
festa. Si faceva dopo apparire in iscena un asino abbigliato con una
gran
cappa che arrivava fino in terra, d’intorno la qu
di giubbilo. Si cangia la scena, e comparisce Satanasso in trono con
gran
forcone in mano invece di scettro, avanti al qual
apere chi fosse il più bravo fra di loro. Sopragiugne Sansone con una
gran
mascella scarnata sotto il braccio, e sfida tutti
he il frate porta sotto il cappuccio. L’eremita allora cava fuori una
gran
croce, veggendo la quale il diavolo piglia la fig
nte, di cui per alcuni motivi si tace il titolo e l’autore, si mostra
gran
dispiacere e maraviglia di ciò che dissi in quest
gna, in Venezia, ed in altre principali città fecesi conoscere per un
gran
Commediante. Spiritoso ne’ lazzi, pronto nelle ri
acca, ò che Spacca non ne sappia tanto, per non hauer del continuo si
gran
fatiche in pacificar liti, accordar discordie, e
r cortesia) ero nel mio studio a spolverare i libri, quando sento con
gran
furia bussar’ alla porta ; apro, e veggo Mercurio
o mi dice. Gli Dei son raunati in consiglio, & è nato tra essi vn
gran
disparere, però hanno bisogno della presenza vost
tico io fui scacciato dal Regno da Gioue mio figliuolo, me n’andai vn
gran
pezzo ramingo pe ’l mondo, & il primo luogo,
rta d’ Oriente, me ne rimandarono nel mio studio ; e si vede, che dal
gran
caldo son diuentato vn pò pò nero : Ma ’l nero il
evole, giorno sacrato al sempre biondo Apolline nel quale i figli del
gran
pastor Carolo tornando lieti dal gran lito Hiberi
Apolline nel quale i figli del gran pastor Carolo tornando lieti dal
gran
lito Hiberico entraro dentro del lor patrio Hospi
erremoto e della saetta, parente della morte e amico strettissimo del
gran
diavolo dell’inferno ; quest’uomo che udito, quan
gli Her. di Gio. – Rossi 1606 – Con licenza de’ Superiori. Son quel
gran
Spezza Capo alto e superbo, a la cui forza ogn’al
la morte. Di Spezza Capo il nome mi fu posto, perchè di capi sono il
gran
flagello ; i basilischi uccido e mangio arrosto ;
e al fiero aspetto mio Febo s’ asconde. Sol con un chricco trito ogni
gran
monte, e resta l’huom per me più che smarrito ; i
meraviglia) spingo vna Nave più di mille miglia. Chi udì mai più sì
gran
fracassamento, e proue alte e tremende che facc’i
nsieme, ch’ han timor molto e non poco, di non restar consunte al mio
gran
foco. Trema, si crolla, s’ange, e si tormenta il
enta, cadono i monti e seccansi le piante, fa il Mar tempesta, e mena
gran
fortuna, e per non mi veder fugge la Luna. Io ho
e lupi, questo è per me quel delicato pasto. E fra grotte tremende e
gran
dirupi, a caccia vado e con tutti contrasto ; e f
tera, che d’Ercole fu già, mentre viv’era. Udite, udite, questa è una
gran
possa, pian, pian finisco il mio combattimento ;
Mondo tutto, e un mio sospiro accende l’aria, e d’intorno, ove il mio
gran
furore le Nubi passa, e sopra il Cielo ascende ;
po di ciarlatano, salvator della patria, amico dei Principi. Ah Dio,
gran
cosa, che dovunque io vo, como i Principi mi dann
i, e ne busca per venti, a cui si contrappone il solito servo, Trema,
gran
capitano anche lui,… in cucina. Degno di magg
osi in parole e in gesti brauissimo brauo. Credete a me che haueste
gran
sapere Voi Dei, che ue ponesti tanto ad alto ; pe
o specchio d’Archimede, che accende un incendio nelle viscere del più
gran
Capitano degli Eserciti. Dunque giacchè mi prende
La stragge ch’io feci dell’inimico, risserba per segnalata memoria un
gran
monte d’ossa, che l’Olimpo al par di quello perde
oso per l’imagine sola di lui, che per le tante altre, che colà in si
gran
copia egregiamente aveva dipinte. Non era diffici
chini detto Argante, al S. Luca di Venezia, pure era tenuta da lui in
gran
conto, sapendo ai pregi dell’arte comica, unir qu
teatri, e sfolgorarono di lusso e magnificenza. Roma contava quattro
gran
teatri nella regione del circo Flaminio, cioé, il
cora i teatri di Corinto, Tebe, Delo, Atene, Sparta. Bisanzio ebbe un
gran
teatro, che fu ruinato col resto della città, qua
recassero innanzi, e di propria mano lo flagellava106. Vitellio resse
gran
parte dell’imperio a voglia di molti Istrioni107.
l’esterminio quali totale degli antichi abitatori. Non empiono questo
gran
vuoto i soli ignorati o negletti sei dialoghi di
difici, se il nuovo signore lascia intatti i costumi; e non alterando
gran
fatto il governo, sembra egli stesso conquistato
culea fatica di rischiarare e ingentilire i popoli; e in fatti quello
gran
principe col soccorso di alcuni italiani115 avea
avansi l’un l’altro a verseggiare e a rimate innanzi a’ principi e a’
gran
signori. E quando alcun di quelli celebrar volea
o di venirvi in folla per dar saggio del loro valore poetico, e farli
gran
nome. V. l’Histoire Litteraire des Troubadours pa
Shakespear. Scrisse tragedie e commedie; e tra le prime si tennero in
gran
pregio la Caduta di Sejano rappresentata nel 1601
tragedia l’Orfana con quelli del Mitridate del Racine, e ne mostrò la
gran
distanza svantaggiosa all’Inglese. Riuscì Otwai p
presa la delicatezza dell’arte senza seguirla. E sebbene egli ceda di
gran
lunga al poeta spagnuolo per fecondità, non per q
pato tra i comici antichi e moderni. Ma vediamo in quale stato questo
gran
comico trovò in Francia la commedia, ed in quale
decadenza serbò la modestia sul teatro ; ma il buon esempio non durò
gran
tempo per poter essere seguito dagli altri : essa
n. Colend.mo Mi forza incomodar V. E. con mie mal composte rige, le
gran
disunioni che nascono in q.ta Comp.ª, sopra della
cipi tedeschi del suo tempo, era un assiduo visitatore di Venezia, il
gran
centro europeo della vita di piacere che contende
l fitto è così il S.r Castellano, caro s.r Gerolimo non manchi auendo
gran
necessità prima che parta il S.r Pantalone, per r
Del Campo Isabella, palermitana, moglie del precedente, fu artista di
gran
pregio per le parti di serva col nome di Marinett
Commedie all’improvviso. Una sera dopo d’aver recitato, perdè con sua
gran
meraviglia la vista, senza avervi avuto alcun pre
rità varie notizie teatrali, ed ha profusi larghi encomj in onore del
gran
comico Menandro. Roma stessa vantò un Lelio e uno
ffricano come coadjutori di Terenzio, un Cornelio Silla dittatore, il
gran
Germanico, e Cajo Claudio imperadore scrittori di
oltura scenica a segno che ne germogliarono i Cornelii e i Racini; il
gran
cartesiano Fontenelle ne scrisse la storia, e com
an. Il Purgatorio di San Patrizio, opera, da D. Pietro Calderon. La
gran
Zenobia, opera. La vita è sogno, opera. La casa
porte, commedia, da Ivan Perez de Montalban. Il Sansone, opera. Il
gran
Seneca di Spagna Filippo II, opera, da Lopez de V
, da Ivan de Vigliega. La verità bugiarda, opera, da tre autori. Il
gran
Catà an Sacralonga, tragicommedia, da D. Francesc
’30 furono appunto i due anni tristissimi per l’Italia, a cagione del
gran
contagio, della carestia e della guerra ; i due a
teatrali, per essere stato un modello del Comico eccellente. Si fece
gran
concetto nella Città di Napoli, e per il Regno. L
ncora il '79, e l’80 quando ne fu socia la sorella, con cui trascorse
gran
parte della sua vita artistica. Fu moglie di Olin
re avea un teatro tanto sregolato quanto l’alemanno e ’l cinese, e di
gran
lunga inferiore a quel di Lope per invenzione e p
sce l’ effetto alla libertà delle donne, e da questa fa discendere la
gran
varietà de’ caratteri. Passi la supposta totale s
vio, sostenendovi la parte di Ottavio, sotto il qual nome salì poi in
gran
fama. Bello della persona, bravissimo ballerino e
discrezione parlato delle cose del tempo, Costantini lo sostituì, con
gran
soddisfazione del pubblico, sino al ’94 ; nel qua
angiata l’aveva in quella di commediante. Il suo pregio maggiore è un
gran
tuono di voce da spaventare un’armata, tuono che
teranno male. Ah ! Che forza di argomentare ! che testa da foro ! Era
gran
amico dell’ Impresario, ma ancor più di sua mogli
tra Olivetta e Bagolino Bagolino Ahimè, che più no posso spinto dal
gran
dolor, portar sto peso adosso, soffrir sto battic
dospuò te prometto con un balletto farte veder robba, che ti dirà dal
gran
stupor, viva el mio Bagolin, viva el mio cor. Ol
i ottima morale, forse non ne abbisognerete punto. Ma voi a guisa de’
gran
Signori gli accetterete con benignità popolare, c
manifestano le piaghe, come volete che si curino? Così hanno fatto i
gran
Letterati, i buoni Cittadini, i Filosofi Spagnuol
na, sarebbero stati i forieri degli odierni utili stabilimenti? Se il
gran
Carlo III. avesse continuato, seguendo le orme de
lega distante da Madrid, dove era situato, oggi si và trasportando a
gran
passi nel famoso Passeggio del Prado per farvi no
frutti in tanti ragionatori rischiarati, de’ quali oggi trovasi così
gran
numero in sì famosa Corte. Ed ecco il modo di acc
dove egli dice soltanto ἐξ πολλοῦ, o come diremmo in nostra lingua da
gran
tempo, e come dice nella sua l’Autore della Lette
Politica, Letterata, Scientifica in più di un genere, produttrice di
gran
Metafisici, di celebri Teologi, di sommi Filosofi
uttrice di gran Metafisici, di celebri Teologi, di sommi Filosofi, di
gran
Giureconsulti? che può a ragione pregiarsi di con
eggiatori, come è chiaro da’ Versi Saliari, e nel terzo secolo furono
gran
Legislatori, di che sono prova evidente le nomina
e trasfuse la sacra fiamma dell’arte, questa commedia, dico, segnò un
gran
passo avanti nella via della sua grandezza. Secon
ado di arte da soggiogare quel pubblico ch’ era ancor tutto pieno del
gran
fascino della partita. Al trionfo della Bagdad te
se ; dietro a cui si affannarono invano, partite da un falso cammino,
gran
parte delle attrici d’Italia. Venuta la stella in
ettali cose, che se, per essere spontanee, non segnaron nella Duse un
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difetto, non furon quelle nè meno da doversi pren
fiorentino l’entusiasmo suscitato dalla Bernhardt, pubblicavo : Da un
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pezzo in qua non m’era accaduto di notare sul nos
– la sera – e poi di nuovo – il giorno – una piccola ruota – sotto il
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regolatore del sole – che non si sposta – che non
gran regolatore del sole – che non si sposta – che non mi sposta. Che
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silenzio ! Delle cicale – una superba pianta d’ u
ce e la parola recitando. Insomma, una grande pace nello spirito – un
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sorriso – per Lei – la piccina mia – e un benesse
spagna. E questo fu il motto di tutta la sua vita, al quale ella deve
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parte di sè. Naturalmente in una costante ricerca
zo Gennaro. Attore della Compagnia di Domenico Antonio di Fiore (V.),
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Pulcinella del settecento. Recitava la Compagnia
compagnata da alquanti colori patetici e vigorosi degni del tempo del
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Metastasio. Può servire di esemplo la bella scena
è questo.A te del pari Che a me concesso è il vanto Di apprestar del
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dì sacro a Cibele Il festivo apparato. Ati Il fe
.È ver, ma a questo Che dividi con me, l’onor tu accoppi D’esser d’un
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regnante oggi consorte. Oh del re rara sorte! Mai
l teatro lirico francese si rappresentò nel 1686. L’Armida tratta dal
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poema epico di Torquato più felicemente che non f
gran poema epico di Torquato più felicemente che non fu l’Orlando dal
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poeta Ariosto, fu il melodramma più fortunato del
iù fortunato del Quinault, in cui egli trionfò come poeta, Lulli come
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maestro di musica, e Rochois come attrice. L’azio
i trovò direi quasi senza saperlo, per una conseguenza logica del suo
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merito. E la duttilità dell’ingegno egli ha mostr
ascoltatore una specie di corrente elettrica, tal che alla fine della
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scena con Leonardo, il pubblico, rimasto fino a q
a più anni interpreta con tanto fervore, e si potrebbe anche dire con
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preferenza sugli altri tipi. E qui vorrei aprire
orse anche opposte in tutto e per tutto a quelle che noi colla nostra
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presunzione di critici indagatori crediamo di con
i critici indagatori crediamo di conoscere. E prima di tutto : questa
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preferenza sugli altri tipi gli è venuta, come vo
fuor delle mura di Bologna, presso la sua cara villetta, o in riva al
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mare, egli è a nozze ; e un bel sorriso sano gli
inelli Angelo. Figlio del precedente, alla cui cortesia son dovute in
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parte le notizie de’Suoi, nacque a Vercelli il 18
ad un segno di perfezione che agevolmente da’ suoi talenti si può con
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certezza sperare. »
anzi, L'importuno e l’astratto, La lotteria di Vienna, Ludro e la sua
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giornata, ecc. Fu eccellente nelle commedie del G
a’ suoni quella energia dominatrice che ne’ componimenti s’ammira de’
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maestri. La quale non altronde deriva se non se d
o in Francia, che di far mostra de’ propri talenti alla corte d’un sì
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re protettor dichiarato d’ogni sorta di merito, e
e moltiplici parti che la compongono, e a dirigere il tutto verso il
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fine di dipingere e di commuovere; si studiò con
musica drammatica. L’ultimo atto della Didone abbandonata modulato in
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parte da lui a questo modo è preferibile a quanto
pel maneggio degli strumenti attissimo all’espressione. Pergolesi, il
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Pergolesi, divenne inimitabile per la semplicità
enti esemplari d’imitazione nei maestosi e patetici gravi lavorati in
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parte sull’esempio degli adagi del suo maestro, n
leggerezza, uguaglianza, soavità e limpidezza del suo stile. [13] Il
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Giuseppe Tartini si rese benemerito dell’arte per
ontano che sia possibile l’interesse, l’illusione, e il diletto, que’
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fonti della teatrale magia. [17] Secondo lo spiri
o e il Batillo della Liguria. Venezia oltre gli oratori destinati con
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vantaggio della musica alla educazione de’ cantan
fu presentata al sortire dà una maschera sconosciuta uno smeraldo di
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valore. Io ho veduto un suo ritratto in carta con
e insigne pel proprio merito che per la fortuna di esser la sposa del
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Sassone. Agilità di voce, cui non è facile trovar
ire un ignominioso processo. L’Europa avrebbe perduto per sempre quel
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poeta se la famosa Marianna Bulgarini cantatrice
er le altre nazioni scuola pregiata d’ogni saper musicale, onde i più
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compositori stranieri o vi si portarono a bella p
ici rami che la compongono, suppone un uso quotidiano del teatro, una
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cognizione critica della storia, uno studio filos
ropria lingua, che sprovveduto delle altre doti che caratterizzano un
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poeta, contribuì coll’autorità che aveasi acquist
e coll’apparato medesimo di quei del Rinuccini, a cui però rimase di
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lunga inferiore nelle cose drammatiche. Il maravi
ena si rappresenta nei campi, nell’aria, nel mare e nel cielo, e così
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via si trascorre dal poeta in cinque atti breviss
! Tu non metti in bocca a’ tuoi personaggi simili scempiaggini. Ma il
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nome di Chiabrera legittimò tutti i difetti, e fe
i elefanti che portavano sul dosso torri piene di soldati armati, una
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valle fra due montagne, la piazza di Babilonia, l
ilonia, le tende militari del campo Persiano, magnifico cortile di un
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palazzo, il quartiere dell’armata colle macchine
di le arme delle provincie soggette al Duca di Savoia, e in mezzo una
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tavola apparecchiata per quaranta persone. Il dio
fra gli altri quelli di Giulio Strozzi, fiorentino, dove per mezzo di
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caratteri mobili di fuoco si leggevano in aria de
rammi furono ristampati non poche volte come cose degne di tenersi in
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pregio: i letterati sel proponevano per modello d
lla fiaminga ruvidezza erano il gusto allor dominante, nel quale ebbe
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nome il Soriano tenuto perciò dagl’intelligenti p
un Tasso bastano ad illustrar un secolo e una nazione al paro de’ più
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filosofi: né la Francia per esempio va meno super
(1708), e che « fu — dice Fr. Bartoli — in Moscovia al servizio della
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Zara, ove pose fine a'suoi giorni nel 1735. »
n povero diavolo di capocomico, lo chiama : « lontano discendente del
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Patriarca Azampamber. Ma…. chi era questo Azampa
cartellone, m’aveva tutta l’aria di essere un natural discendente del
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Re. E lo trovo…. Altro che discendente !… Un giov
Algeri. Atto terso – I Francesi all’assalto del forte l’Imperatore,
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combattimento ed assalto. Atto quarto – L’armata
opra le opere di Fidia, di Policleto e di Mirone, tuttoché ad essi di
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lunga fossero addietro. Tralascio che spesso avvi
recitò il solo anno ’42-’ 43. Tornatovi nel ’47, appartenne poi alla
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Compagnia, rifatta nel ’48 da Silvio Maria Luzi,
quale aveva la figura disavvantaggiosa, e non era buon parlatore ; ma
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Lazzista e ottimo per li Zanni ; poichè avea molt
Falconi Bartolomeo. Artista di
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pregio per le parti di secondo Zanni, sotto nome
Grandi, coll’insegnamento del quale riuscì in breve tempo attrice di
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merito. « La sua bellezza — dice il Bartoli — la
soferto, auendo per altro perduto quasi tutto l’ Equipaggio con loro
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danno. Altro non ho che auanzare a V. A. S. mentr
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