/ 478
1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 311
o di bella persona, di voce soavissima, di maniere nobili, s’acquistò gran fama colla parte del Bugiardo, anche perchè, fuor
tò nelle commedie all’improvviso con le maschere, riuscendo attore di gran pregio : e ciò gli fu di gran soccorso più tardi
so con le maschere, riuscendo attore di gran pregio : e ciò gli fu di gran soccorso più tardi nella recitazione del Bugiardo
o vario, ogni sera, sì da esser reputato in quella parte superiore al gran De Marini. Le sue irrequietezze, le bugie che, pe
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 68
Mantovani Mariano. Bolognese. Fu attore di gran pregio per le parti d’innamorato. Fu con Onofrio
l teatro, e tradusse dallo spagnolo in prosa italiana la tragedia : A gran danno gran rimedio (Torino, Zapata, 1661).
tradusse dallo spagnolo in prosa italiana la tragedia : A gran danno gran rimedio (Torino, Zapata, 1661).
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Massaro Francesco. Comico napoletano di gran pregio per la parte di Don Fastidio ch' egli creò
lcinella, con gli altri, si chinò sul povero Massaro inerte. Vi fu un gran silenzio : gli spettatori aspettavano, ansiosi, r
ncesco Massaro è morto !… Francesco Bartoli ha pel Massaro parole di gran lode, come quegli che era « fornito di una grazia
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591
Torri Francesca. Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di gran merito sì nelle commedie improvvise, sì nelle scr
er saziar sua fame d’oro, e noi pochi, e senza lena, travagliammo con gran pena. Senza forze e senza attori, o almen pochi e
di Girolamo Medebach, in cui stette più anni, facendo mostra del suo gran valore artistico nelle commedie dell’abate Chiari
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
Fabio. Attore di gran fama, che fiorì nella seconda metà del sedicesimo
, che ad una mala nuova si sono impalliditi nel viso, come se qualche gran sinistro veramente gli fosse accaduto. » ?
6 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
gara i primi poeti e le più brave donne a cantarle. Levò fra l’altre gran fama l’Oronta di Girolamo Preti componimento in o
italiani per rallegrare con balli, mascherate e festini la corte, ove gran nome s’acquistò il Baltassarini conosciuto dai Fr
aspirano ad uniccheggiar nel comando, fece di nuovo venir dall’Italia gran numero di musici, i quali rappresentarono per la
di comporre esclusivamente per l’opera francese70, condotta di poi a gran celebrità pell’erezione dell’Accademia in musica,
perator Leopoldo 74 molto si dilettava della musica loro, fu chiamato gran numero di suonatori e di cantanti, i quali sparse
go le rappresentazioni sacre chiamate Villancicos, che celebransi con gran pompa nelle chiese, la notte del santissimo Natal
, caroselli, parejas e altri simili divertimenti, che erano allora in gran voga, e principalmente a’ tempi d’Isabella e di F
ne della vera e genuina commedia, e nella composizione dei quali ebbe gran nome Don Luigi di Benavente nel secolo passato e
uonano ambidestramente. Il suono è armonioso e gradevole, e capace di gran varietà. [11] Tal’era lo stato della musica in Ru
e, alla Semiramide, e all’Olimpiade del Metastasio, rappresentata nel gran teatro di Mosca l’anno 1752 per l’incoronazione d
eta della corte. In oggi per la scelta delle più belle voci e de’ più gran musici, per la magnificenza delle decorazioni e d
e il novello legislatore avesse a poco a poco preparata la nazione al gran cangiamento, se avesse prima profondamente studia
vago di sapere la serie di drammi italiani posti in musica da questo gran maestro la troverà nel libro intitolato: A catalo
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ceti, capo de'quali era uno chiamato Toscano, che si tirava dietro un gran numero di sfaccendati, pure sonando un giorno, gi
restò solo co' suoi compagni abbandonandolo tutta l’udienza, con sua gran confusione e scorno, per andare ad udir Giovenale
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 667
pito affetto per il zelo d’onor, che nutre in petto, tacita amante il gran Rinaldo adora ; pur nel silenzio istesso è bella
anto innamora. Tenti Florante ogni lusinga e frode, per oscurar della gran Donna il nome, che ancor cattiva ha la sua gloria
9 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « ECCELLENTISSIMO SIGNORE » pp. -
e un villanello, non potendo altramente dar segno di sua divozione al gran Serse, fatta coppa delle proprie mani, gli porse
di ogni altro la greca iscrizione marmorea della Regina Filistide? al gran Letterato universalmente applaudito, non che da’
l’Allegranza, dal Zaccaria, dal Principe di Biscari, dal Sinesio, dal gran Torremuzza e da altri celebri Italiani? Appena pu
10 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
alcuni fatti comuni a tutti i teatri. Come il genere umano diviso in gran famiglie e società civili ha assicurata la di lor
rvare i particolari e a dipingerseli; e prima di avere acquistato una gran copia d’immagini, e d’averle in mille guise combi
ndo dagli ebrei, l’opera letteraria più antica sono i due cantici del gran legislatore Mosé. Le memorie dei defunti scolpite
poema d’Ossian, intitolato I Canti di Selma: ……………… Vedi con esso I gran figli del canto, Ullin canuto, E Rino il maestoso
un sublime posto tra’ Poeti; benché al pressoché immenso e nelle sue gran fabbriche mirabilmente variato Omero non sembri p
11 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO X ed ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati teatri, e della condizione degli attori Greci. » pp. 298-315
empi di Frinico e de’ suoi coetanei si eresse estemporaneamente nelle gran piazze un tavolato con scene formate dagli alberi
intorno a trecento passi lontano dal mare, che riguarda la punta del gran Rematiari, qualche reliquia di un bel teatro di m
marmi costruito un bellissimo Basar o Bezestein, ossia mercato, e un gran Caravanserai, ovvero alloggio delle caravane156.
lui tragedie, era rispettato in Atene, e sommamente caro allo stesso gran tragico, ne’ cui drammi correva romore di avere a
hè non facesse che le terze parti, siccome gli è rimproverato dal suo gran competitore Demostene nell’aringa per la Corona.
si ponevano sotto di essi, perchè non toccassero le pareti. L’ultima gran curva della scalinata terminava in un portico che
il resto alla scoperto. Formavano ancora una parte del teatro alcuni gran portici edificati dopo la scena, i quali servivan
matica; e le sceniche contese accadute in sì celebre città vinsero di gran lunga di fama le stesse gare Olimpiche. Nelle più
feste di Minerva dette Panatenee e di Bacco dette Dionisie famose pel gran concorso de’ Greci, aveano luogo gli spettacoli s
ponevano a gara le nuove tragedie, preparavasi al popolo in teatro un gran rinfresco di vivande e di licori, e si facevano c
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837
amoroso il ’67 con Coltellini, il ’68 con Vernier, col quale creò con gran successo la parte di Sirchi nel Duello di Ferrari
pellabile, assoluto, la mia coscienza. Quando imprendo a studiare una gran parte, prima la copio tre, quattro, cinque volte,
mi accingo al duello. La prima impressione, che provo dinanzi ad una gran parte è la sfiducia. Dico sempre a me stesso : ah
era il formaggio sui maccheroni : il formaggio era lui, ed io ero il gran maccherone. Davanti a me, sul tavolo, apersi Carc
i, ma non calunniate Shakespeare. Shakespeare fu e sarà sempre il più gran « verista » della letteratura drammatica, ed è pe
83 : Ad onor del vero, il merito del successo di Fedora è dovuto, in gran parte, all’esecuzione. L’ Emanuel, a mio credere,
rtiene alla schiera poco numerosa degli artisti che non solo hanno un gran valore personale, ma sanno, in breve tempo, forma
ntisi ogni sera, sotto le spoglie de’ molti e svariati personaggi del gran repertorio.
13 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO VI. Teatri Materiali. » pp. 357-365
a. La platea larga 48 ha una scalinata di quattordici scaglioni ed un gran palco ducale nel mezzo. Sopra di essa si alzano d
spettatori  e così parve anche a me allorchè vidi la prima volta quel gran teatro. I lati retti della platea congiunti alla
dilettare. I palchetti del teatro nominato di Venezia non bastando al gran concorso che cresceva, ebbero indi un aumento di
era nella piazza, ma più non esiste  era di forma quadrata diviso in gran palchettoni. Quello di Modena detto della Spelta,
no ed il Fiorillo o Scaramuccia da cui apprese Moliere, si costruì il gran teatro di Parma, e si sostituirono alle antiche s
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 681
on brio, e le spargeva di sali frizzanti, che il popolo ascoltava con gran piacere, impartendole de’ sinceri encomi. Essa fu
e che meritò le attenzioni dell’ Imperator Giuseppe. Ella non valeva gran cosa nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellent
15 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275
o Clemente, l’immortal Galileo Galilei figlio prediletto d’Urania, il gran Borelli, il Cavalieri, il Torricelli, il Viviani,
quest’ammirando edificio, e colla face dell’esperienza diradarono in gran parte le tenebre, che ne coprivano il magisterio.
ente si perdettero nel nulla. Si possono a stento eccettuar da questi gran folla sommersa nell’obblio quelle del Moniglia, d
are che i soprannominati ed altri filosofi italiani, nel consultar il gran libro della natura furono i primi a scoprire in b
a, a diradar le tenebre dell’ignoranza con utili cognizioni, e a fare gran conquiste sulle terre del vero; e perciò possono
si darebbero a credere che il loro paese sia il solo depositario de i gran lumi della ragione e della bella luce della verit
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
piccolo di statura, asciutto e agilissimo. Apparve sempre artista di gran pregio, e fatto a posta per recitar l’ Arlecchino
stume egli era proprio ne’suoi panni. Parlava molte lingue, possedeva gran finezza di spirito ; e tanta comicità avrebbe pot
17 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35
a forza delle passioni episodiche, rendono la tragedia degli Orazj di gran lunga superiore al Cid, e vincono anche per quest
Augusto nell’ abboccamento con Cinna, formeranno sempre l’elogio del gran Cornelio: Tu t’en souviens, Cinna, tant d’heur
ono renduti assai memorabili pel pubblico plauso e per le lagrime del gran Condè i versi dell’ultima scena (Nota II): Je
di Pompeo: Restes d’un demidieu, dont à peine je puis Egaler le gran nom, tout vainqueur que je suis. L’altre trage
m, tout vainqueur que je suis. L’altre tragedie reputate degne del gran Cornelio sono il Nicomede, il Sertorio, la Rodogu
ntazione del Surena, che non fa scorno alla vigorosa vecchiezza di sì gran tragico, rinunziò alla poesia drammatica. Questo
(Nota III). Ma Voltaire che poche volte si mostrò indulgente verso il gran Cornelio, colse nel segno affermando che “il di l
ha di farne parte alla sua bella. Nel Sertorio si confonde l’idea del gran capitano e del gran politico, colla poco grave im
la sua bella. Nel Sertorio si confonde l’idea del gran capitano e del gran politico, colla poco grave immagine di un vecchio
stile; ma Racine le accompagna con altre maniere poetiche calcando da gran poeta le tracce degli antichi tragici che studiav
arricchirono la poesia, e quindi così purificato passò alle scene. Il gran tragico francese P. Cornelio non mai se ne valse
terre che pajono un groppo di azzurre nuvolette7. Mentre i due lodati gran tragici fondavano la tragedia nel lor paese ora s
nel tempo stesso che si recitava il Bajazzette di Racine tragedia di gran lunga superiore alla favola del giovane Cornelio;
cita nel 1656, in cui si veggono stranamente avviliti i caratteri del gran Ciro, degli Sciti e della loro regina Tomiri, olt
arcia de la Huerta, veggasi da ciò che egli affermò di Racine nel suo gran papelon chiamato prologo. Racine, al suo avviso,
18 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9
i da’ quali difficile e schifiltoso rifugge chiunque presume di tener gran posto contando se stesso tra’ personaggi stragran
onservate varie memorie teatrali, ed ha profuso i più alti encomj sul gran comico Menandro. Roma stessa vantò un Lelio e uno
ffricano come coadjutori di Terenzio: un Cornelio Silla dittatore, il gran Germanico, Cajo Claudio imperadore, furono scritt
te Panzuti, e cento altri magnati, militari di distinzione, vescovi e gran magistrati intenti a promuovere gli avanzamenti d
corroborare i suoi concetti colla morale e colla politica sparsa ne’ gran poeti drammatici? Quale illustre accademia di ame
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1038-1039
iei lettori. Non ho mai sentito la gentile attrice che par s’avanzi a gran passi nella via della gloria, e mi bisogna spigol
iù in là ancora. Ha per sè molte cose : la giovinezza intanto…. e una gran passione per camminare. E ancora : ….. la Grama
sente. Le sue lettere dicon questo spesso, che recitare è per lei una gran gioja, ma è anche un martirio. E se sapesse domin
20 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
imperiosamente gli occhi e determinano il luogo dell’azione, facendo gran parte di quello incantesimo per cui lo spettatore
e un gioco grandissimo all’occhio le scene vedute per angolo, che con gran discrezione di giudizio conviene per altro metter
da lui, facendo professione di seguirlo. Le più nuove fantasie, i più gran ghiribizzi del mondo, trabiccoli, centinamenti, t
adini per approvare quell’opera eseguita per altro con intelligenza e gran bravura di mano. Quando saltò su un certo Licinio
re quello approvate che non può stare in fatto, la vostra città corre gran pericolo di esser posta nel numero di quelle che
corre gran pericolo di esser posta nel numero di quelle che non hanno gran riputazione per isvegliatezza d’ingegno54?» Ora c
re quanto vi ha di più bello e di più caro? Ed anche chi non fosse di gran fantasia fornito farebbe gran senno a ricopiare c
di più caro? Ed anche chi non fosse di gran fantasia fornito farebbe gran senno a ricopiare così a puntino que’ loro paesag
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 344
vanni Vitalba, che cedè al Benedetti la sua, quella di Don Alessandro gran Cancelliere del Duca ; essendo la quale di caratt
del Sacchi, sostenuto quel carattere molto bene, e tenuta allegra una gran parte della Commedia (V. Gozzi, Memorie inutili,
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 486
mico per sistema della maniera. Mi si assicura esser egli debitore in gran parte della sua comica naturalezza ad alcune lezi
dera in lui una maggior dose di fuoco. – Ma questi critici son pure i gran seccatori. Gli editori della stessa biblioteca a
23 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
in Europa il volgar francese. Leone X che illustrò i primi anni di sì gran secolo, amando l’erudizione e gli spettacoli scen
econda l’Ifigenia Taurica di Euripide. Appresso di mano in mano molti gran letterati diedero il nome loro alla milizia di Me
l 1640, e di nuovo nel 1646. Quella tragedia é degna dell’ingegno del gran Torquato, e non già un «parto debole e imperfetto
e tombe antiche, ove sepolte L’alte regine fur di quello regno, Uscir gran simulacro e gran rimbombo Quasi d’un gran gigante
ove sepolte L’alte regine fur di quello regno, Uscir gran simulacro e gran rimbombo Quasi d’un gran gigante, il qual rivolge
fur di quello regno, Uscir gran simulacro e gran rimbombo Quasi d’un gran gigante, il qual rivolge Incontra il cielo olimpo
riserba avanzato nella lettera al Maffei, che i nostri comici son di gran lunga inferiori ai latini. Oltracciò l’Ariosto si
, e sempre piangono, O a li denti che crollano, o che mancano Loro in gran parte, e forse mancherebbono Tutti, se con legami
o. Intorno a cinquanta altri letterati scrissero in questo secolo un gran numero di ben regolare commedie. Tralle prime fu
gallica urbanità, come di gesticolazione e di lazzi é composta la più gran parte della conversazione e dello spirito degl’it
voglia ravvisare un’immagine nel Ciclopo d’Euripide. Ne produssero un gran numero più di venticinque letterati, tra’ quali s
a dell’istesso duca. Ma pervennero al colmo della gloria l’Aminta del gran Torquato160, e ’l Pastor Fido  del celebre Guarin
l Satiro di Laura Guidiccioni, dama Lucchese, rappresentata avanti al gran duca nel 1590, ai cui cori fece la musica Emilio
e, l’Euridice, e l’Arianna. La Dafne rappresentata nel 1507 avanti la gran duchessa di Toscana in casa del prenominato Corsi
e ch’é stata anche dopo la distruzione dell’imperio romano il primo e gran deposito de i lumi della ragione, donde, come da
fo e da dottore. Né si può negare che l’influenza del clima abbia una gran forza su gl’ingegni, le indoli, e i costumi delle
ddio par che abbia voluto, per farli cadere nel disprezzo, torre quel gran dono fatto all’uomo, cioé quella libertà di fare
in se medesimo, come per l’invenzione del poeta eziandio ec.» Indi il gran duca di Toscana lo fece anche rappresentare in Fi
ato in fronte, se ne partì, e non potette più ritrovarli, ancorché il gran duca il facesse ricercare per onorarlo». Filippo
ubito, ch’egli parli del concetto; ma non la chiama puerilità perché ( gran ragione! é possibile che sia uscita dal settentri
’io per fermo, (e ciò non pregiudicherà mai alla gloria immortale del gran poeta cesareo) che si fatto dramma non ha tuttavi
24 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento delle Romane. » pp. 2-8
Accademia di Cortona ed anche del Dempstero, i quali sparsero da non gran tempo non picciola luce nelle antichità Etrusche.
ggonsi le reliquie di un altro anfiteatro, presso al quale giaceva un gran pezzo di marmo con lettere Etrusche: di un altro
oga, e i fasci consolari, e le trombe militari, e la sedia curule de’ gran magistrati16. Feste, arte aruspicina, regolamenti
i materiali per fabbricar le catene all’Etruria, alla Grecia, e a una gran parte del nostro emisfero. 1. Lib. II, num. 4.
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 947-
a quel tempo, nel dramma « Un fallo » (rappresentato poco innanzi con gran successo dalla Ristori) sollevando all’entusiasmo
uto mai. Qualcosa le disse pel terzo atto, e Marenco dovè tagliare il gran discorso, non consentendole la esiguità de’ mezzi
itava, e fuggitane come potè meglio, fu colta dal grippe che la tenne gran tempo della stagione obbligata al letto. Gustavo
alla Duchessa. L’andata in iscena colla Maria Giovanna segnò l’ultimo gran trionfo dell’artista ; chè recatasi di là a Forlì
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 726
n Goldoni, il quale dice di lui (Ediz. Pasquali, XIII) che non valeva gran cosa nel suo personaggio, ma aveva degli adorname
aggio, ma aveva degli adornamenti che attiravano il basso popolo. Era gran saltatore, e giocava mirabilmente sopra la corda.
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 857
al proposito della parte di Giacinto nei Mercatanti che sostenne con gran plauso a Livorno. Dopo cinque anni passati al S.
ore artistico di lui dice Francesco Bartoli : Recitava il Falchi con gran sentimento, ed esprimeva i suoi, e gli altrui con
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 259
o di Luigi Vestri, a lui forse inferiore nelle parti promiscue, ma di gran lunga superiore in quelle di caratterista. Noi lo
di caratterista. Noi lo vediamo il 1796 nell’elenco dei componenti la gran Compagnia del San Carlino di Napoli al fianco dei
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 749-750
di Venezia le parti di Innamorato, e fu cognominato Vitalbino, per la gran somiglianza ch'egli aveva nella recitazione con A
i lire duecentosei prestategli. Francesco Antonio Zanuzzi fu avuto in gran pregio non solo come attore, ma altresì come uomo
, ov' era accarezzato, festeggiato, applaudito, se n’andò il '62 alla gran capitale. Altro incarico ebbe lo Zanuzzi nel '74 
30 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
alcuni fatti comuni a tutti i teatri. Come il genere umano diviso in gran famiglie e società civili ha la di loro suffisten
rvare i particolari e a dipingerseli; e prima di avere acquistata una gran copia d’immagini, e di averle in mille guise comb
intitolato Canti di Selma: . . . . . . . . . . . Vedi con esso I gran figli del canto Ullin canuto, E Rino il maestos
n posto distinto tra’ poeti; benchè al pressochè immenso, e nelle sue gran fabbriche mirabilmente variato Omero non sembri p
, sagacità di ottenerlo per via di giuoco, sono idee di popoli già in gran parte dirozzati, e per conseguenza può bene asser
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 251
eclamando, talvolta con grande sollazzo dei commensali, tal altra con gran loro rammarico. Nel secondo caso, che accadeva no
a di eroe da teatro : nacqui in Vicenza ; fui allevato in Crema ; il gran Balda son io ; sappilo e trema. E avran tremato
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 608
un’impertinenza. O perchè fate l’arlecchino ? — Per imparar sotto si gran maestro a recitarlo bene…. — E io sarò il padrino
l padrino minchione del vostro noviziato ? — E nol siete ogni sera di gran parte degli esordienti ? Perchè non avrei io i va
33 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
uardo all’effetto che dee produrre, non è il tutto; questo dipende in gran parte anche dal modo con che ella viene eseguita
via fedelmente imitare in un paese, dove il teatro, come in Atene, fa gran parte della vita e dello studio. Buon per noi se
peggiore del male medesimo, il gioco. Disordini che si verrebbono in gran parte a tor via, quando quello che è il fondament
e i nostri virtuosi, che del sostenerla e portarla a dovere, che è il gran secreto di muovere gli affetti, non fanno quasi s
luoghi comuni, o d’infarcitori di ciò che meno conviene, ne riesce a gran fatica un solo che con la dottrina riunisca il gu
della energia dei versi, dell’azione e dell’arte del cantore. Laddove gran torto noi avremmo, se mai credessimo di potere co
34 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106
tturni della Regina, calcando le tracce di Alvida nel Torrismondo del gran Torquato. Ella dice: Lassa che appena i languid
De la perdita mia non senta danno. Così scrivea il Caraccio, mentre gran parte dell’Europa, e singolarmente l’Italia, adul
rittori, si considerarono da un Gravina, da un Crescimbeni e da altri gran letterati, come i primi ristoratori del buon gust
critture. ADDIZIONE VII* Esame delle tragedie del Virues. La gran Semiramis a buona ragione non dee reputarsi una t
que nel 1609, cancellandosi le seguenti dodici linee dalle parole, La gran Semiramis sino a Elisa Dido, si scriva quanto seg
35 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
le mostruosità e le indecenze de’ drammi Inglesi. Queste contese e la gran rivoluzione avvenuta nella costituzione dello sta
Shakespear. Scrisse tragedie e commedie; e tralle prime si tennero in gran pregio la Caduta di Sejano rappresentata nel 1601
tragedia l’Orfana con quelli del Mitridate del Racine, e ne mostrò la gran distanza svantaggiosa all’autore Inglese. Riuscì
presa la delicatezza dell’arte senza seguirla. E sebbene egli ceda di gran lunga al poeta spagnuolo per fecondità, non per q
Noi ci accingiamo nel seguente libro a divisare in quale stato questo gran comico trovasse in Francia la commedia, ed in qua
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 208-209
ODO È 'l dolce riso dell’amor che brilla nell’ardente pupilla ? È 'l gran cor, che di furia empia si accende se gelosia lo
le d’alti rimorsi grave tra gli spettri e le rughe tutto solve ; e lo gran giorno pave che Iddio 'l ritorni in poca e muta p
37 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VIII. Commedia turca. » pp. 422-425
licità la poesia turca. Solimano di lui figliuolo ancor più poderoso, gran conquistatore, legislatore avveduto, virtuoso anc
isprudenza, si applicano sui comenti dell’Alcorano, e sui decreti de’ gran signori e i tetfà de’ Mufti, come noi sulla Bibbi
o di fuggirsi in Andrinopoli, ma son prevenuti dal di lui arrivo. Una gran maninconia s’impossessa del giovane, e cade infer
38 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
medie e novelle francesi, scritte senza ingegno e senza spirito, e un gran numero di farse satiriche» 264 La satira sotto qu
ché non vi sia chi possa degnamente compararsi con veruno de’ quattro gran tragici di questo e del passato secolo, pure oltr
media, oltre del Goldoni, si vanta di Albergati. Pur quando avremo un gran tragico e un gran comico? Nel cinquecento imitamm
oldoni, si vanta di Albergati. Pur quando avremo un gran tragico e un gran comico? Nel cinquecento imitammo i greci, e fu be
ed elevato ingegno che imitando nobilmente, e non da servo, il nostro gran poeta imperiale, e migliorando, ove ne bisogni, i
e ali alla fantasia, mettono a soqquadro le belle arti, e deprimono i gran modelli; uomini (parlo sempre per sineddoche) sco
ui tous les chefs-d’œuvre de Molière doivent disparaître». 268. Ha gran ragione M. Freron di asserire: «L’ancien genre, a
dei più eccellenti scrittori é il fare molti cattivi copisti. Come un gran pianeta tira nel suo vortice quantità d’astri inf
39 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25
o, dalla pressoché generale uniformità de’ costumi e de’ volti, e dal gran numero di picciole tribù tuttavia selvagge, che,
iconosciute, si deduce, non senza fondamento, che quelle terre da non gran tempo sono state popolate. Non crediamo adunque i
acquistata la proprietà, dopo, dico, l’epoca della desolazione di sì gran parte della terra, le razze africane, americane,
rse di tori, e giuochi di canne: vi si fanno combattimenti navali sul gran fiume che bagna la città: vi si formano alcuni ca
40 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187
hes, Mouret, Coignet, Rameau anche musico teorico, e singolarmente il gran Rousseau per le sue composizioni teoriche e prati
. Alard contasi anche tralle famose ballerine, come tra’ ballerini di gran nome Dauberval e Vestris Italiano traspiantato in
molto lavorato per l’opera comica. Pannard morto nel 1764 scrisse un gran numero di componimenti in vaudevilles applauditi,
espressamente. Lo spirito di rappresentazione che anima i Francesi, i gran modelli nazionali che riempiono le loro scene, il
ienti accessorj, ed ha la facciata retta a tre ordini di finestre con gran ringhiera nel mezzo e con balaustrata in cima arr
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 954-957
ato fermavasi ad ascoltarlo. Dopo recar faceva da un suo domestico un gran Valigione, dicendo di tenere ivi riposti due vasi
inia bella. Per la presente io vi faccio sapere se non porget’ al mio gran mal conforto la novella vdirete ch’ io sia morto.
a voi mia pura fede e l’honesto amor mio che tanto vale, che a vostra gran bellezza è forse eguale. Lascio quest’ occhi, e q
42 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
iam veduto ch’ebbe seguaci. In Italia calca gloriosamente le orme del gran Ginevrino il conte Alessandro Pepoli nella sua Pa
celebre Niccolò Piccini, coll’ Innamorato Balordo posto in musica in gran parte dal Logroscino, e singolarmente colla Furba
cisione, quell’armonia, quella scelta che costituiscono il merito del gran poeta che gli succedette. Notabili singolarmente
dell’ antichità nel ritrarli, ovvero sia che gareggi di sublimità col gran Cornelio dipingendo Greci e Romani, e di delicate
o e coll’ espressione di Raffaello? Chi non ravvisa nel Metastasio il gran maestro allorchè (nel tempo stesso che si presta
a prosa che fa obbliare tanti e tanti versi! Servesi Metastasio di un gran numero di sentenze di Seneca ma spogliandole d’og
e virtù di Tito, dall’amicizia da lui oltraggiata, dall’immagine d’un gran tradimento senza discolpa, dalla virtù cui non ha
a ingiuria del giusto Ben poteva obliar . . . Ma dunque faccio Sì gran forza al mio cor, nè almen sicuro Sarò ch’altri
rte di poesia e di verità non conviene oggi sacrificare al furore de’ gran pantomimi, mercè de’ quali ormai s’ignora se il m
allegorici di Quinault il vivo interesse dell’inimi abile Armida del gran Torquato ed una felice imitazione del seducente s
o della musica italiana in Alemagna, il Mancini, il Sarro, il Durante gran maestro di gran maestri, l’ impareggiabile Pergol
taliana in Alemagna, il Mancini, il Sarro, il Durante gran maestro di gran maestri, l’ impareggiabile Pergolese, il maestoso
nte è per la mia patria il testimone per ogni riguardo autorevole del gran Cittadino di Ginevra79: “Giovane artista, vuoi tu
ni gliel’ avessero insegnato colla Serva Padrona”. 69. Gli contende gran parte di queste doti e forse tutte uno de’ più il
giusti e ben espressi spiega la virtù ed il valore in azioni e non in gran parole. Per convincersene legga il giovane studio
43 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVII ultimo. Teatro Materiale, ove de’ più rinomati Teatri, e della condizione degli Attori Greci. » pp. 213-238
intorno a trecento passi lontano dal mare, che riguarda la punta del gran Rematiari, qualche reliquia di un bel teatro di m
attine costruito un bellissimo Basar o Bezestein, ossia mercato, e un gran Caravanserai, ovvero alloggio per le Caravaneb. P
teatroa. L’esistenza di tal regina de’ Siracusani si compruova con un gran numero di medaglie registrate nell’edizioni della
è non facesse che le terze parti, siccome gli fu rimproverato dal suo gran competitore Demostene nell’aringa per la Corona.
da cunei ad essi sottoposti perchè non toccassero le pareti. L’ultima gran curva della scalinata terminava in un portico che
matica; e le sceniche contese accadute in sì celebre città vinsero di gran lunga di fama le stesse gare Olimpiche. Nelle più
feste di Minerva dette Panatenee e di Bacco dette Dionisie famose pel gran concorso de’ Greci aveano luogo gli spettacoli sc
onevano a gara le nuove tragedie, preparavansi al popolo in teatro un gran rinfresco di vivande e di licori, e si facevano c
44 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO V. Continuazione del teatro Latino. » pp. 222-242
re terrore, e Gorgonio equivale a Manduco, dipingendosi i Gorgoni con gran denti. Manduco era un personaggio ridicolo copert
denti. Manduco era un personaggio ridicolo coperto di una maschera di gran guance con una gran bocca aperta e con certi dent
n personaggio ridicolo coperto di una maschera di gran guance con una gran bocca aperta e con certi dentacci che si moveano
Esquilino e conservata nel Museo di Alessandro Capponi. Essa avea due gran gobbe nel petto e nelle spalle, coprivasi di ampi
a in testa una beretta aguzza, e una maschera in volto alterata da un gran naso. Stimava il lodato valoroso antiquario che l
randosi imbarazzato diceva non potergliene dar molto, a cagione della gran folla che vi era, alludendo al gran numero di sen
gliene dar molto, a cagione della gran folla che vi era, alludendo al gran numero di senatori e cavalieri creati da Cesare.
mimi di Laberio come poco eleganti; e veramente egli si arrogava una gran libertà d’inventar parole nuove, siccome leggesi
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 940
dinarie maschere, che si veggono per Napoli in tempo di Carnevale con gran nasi, ma bensì il ritratto particolare di Uom gro
o in Francia ne discorsero in Corte, laonde s’invogliò di sentirlo il gran Re Luiggi XIV, allora giovane, e lo fece chiamare
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 257-258
Perotti-Nazzari Assunta. Moglie del precedente, artista di gran valore per ogni specie di parte, o tragica o dram
ia di certe medaglie e reliquie mandatele…. Ella trovò nella fede una gran forza a sopportar con rassegnazione la miseria sq
47 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
a forza delle passioni episodiche rendono la tragedia degli Orazii di gran lunga superiore al Cid, e vincono anche pe’ nomin
o atteso tanto più accetto. Il pubblico plauso e le belle lagrime del gran Condè rendettero ben memorabili i versi dell’ulti
neri di Pompeo: Restes d’un demidieu, dont à peine je puis Ègaler le gran nom, tout vainqueur que je suis. Le altre traged
om, tout vainqueur que je suis. Le altre tragedie reputate degne del gran Cornelio sono il Nicomede, il Sertorio e la Rodog
ntazione del Surena, che non fe scorno alla vigorosa vecchiezza di sì gran tragico, rinunziò alla poesia drammatica. Questo
teologi. Ma il Voltaire che poche volte si mostrò indulgente verso il gran Cornelio, colse nel segno affermando che “ il di
a di farne parte alla sua bella . Nel Sertorio si confonde l’idea del gran capitano e del gran politico colla poco grave imm
a sua bella . Nel Sertorio si confonde l’idea del gran capitano e del gran politico colla poco grave immagine di un vecchio
stile; ma Racine le accompagna con altre maniere poetiche calcando da gran poeta le tracce degli antichi tragici che studiav
utto mancasse, può ricavarsi da ciò che osò affermar del Racine in un gran papelon chiamato Prologo. Al l’avviso di codesto
a specie d’indovinello, paradosso, o garbuglio. Mentre i nominati due gran tragici fondavano la tragedia del lor paese ora s
nel tempo stesso che si recitava il Bajazette del Racine tragedia di gran lunga superiore alla favola del giovine Cornelio;
cita nel 1656, in cui si veggono stranamente avviliti i caratteri del gran Ciro, degli Sciti e della loro regina Tomiri, olt
48 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
cenici in Inghilterra. Si rappresentavano nella Gran Brettagna per gran parte del secolo XVI i misteri, le moralità e le
figliuola di Errico VIII Elisabetta che suole riporsi insieme coi più gran principi del suo tempo Sisto V pontefice Romano e
te, tradusse in latino le tragedie di Sofocle16. Non ebbe però questa gran regina molti compagni che lavorassero a far risor
ritici non lasciano di rimproverare a Shakespear le bassezze miste ai gran tratti. Studiando egli la natura mancò di giudizi
re nega il nome di poeta grande ad Ariosto, confessi poi che sia egli gran poeta descrittivo, con altra palpabile contraddiz
la stessa Grecia 22: a quell’Italia in fine che oggi ancor vanta così gran copia di opere nelle quali ad evidenza si manifes
in Verona, in Venezia, in Mantova, in Modena ecc., che essa vince di gran lunga il gregge numeroso de’ viaggiatori transalp
49 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58
o, dalla quasi generale uniformità de’ costumi e delle fattezze e dal gran numero di picciole tribù tuttavia selvagge, che p
sciutea: si deduce forse non senza fondamento che quelle terre non da gran tempo sono state popolate. Non crediamo adunque c
acquistata la proprietà; dopo, dico, l’epoca della desolazione di sì gran parte della terra, le razze Affricane, Americane
e corse di tori e giuochi di canne; si fanno combattimenti navali sul gran fiume che bagna la città; si formano castelli di
non ne fu combattuto e al fine oppresso, morta la regina Isabella, il gran Colombo? Quel l’uomo raro, che accoppiò la specul
un passaggio pel Nord-ovest al mare del Sud, ed aperse la strada a un gran numero di nocchieri inglesi, che diedero indi il
50 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41
o, dalla quasi generale uniformità de’ costumi e delle fattezze e dal gran numero di picciole tribù tuttavia selvagge, che p
ciute32, si deduce forse non senza fondamento che quelle terre non da gran tempo sono state popolate. Non crediamo adunque c
acquistata la proprietà: dopo, dico, l’epoca della desolazione di sì gran parte della terra, le razze Affricane, Americane
e corse di tori e giuochi di canne: si fanno combattimenti navali sul gran fiume che bagna la citta: si formano castelli di
non ne fu combattuto e al fine oppresso, morta la Regina Isabella, il gran Colombo? Quell’uomo raro, che accoppiò la specula
un passaggio pel Nord ovest al mare del Sud, ed aperse la strada a un gran numero di nocchieri Inglesi, che diedero indi il
51 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
anza grande di cavalieri, come nella Contessa: un abboccamento di due gran signori col seguito rispettivo, come nel Solitari
rico, che metteva sotto gli occhi una corte reale in attenzione di un gran fatto: i personaggi aggruppati con verità e bizza
che presentava l’ immagine parlante di una parte della città o di una gran casa &c. e sbandiva dal palco l’inverisimile
an casa &c. e sbandiva dal palco l’inverisimile desolazione delle gran piazze e contrade; là dove in ogni altro paese pe
spettatore in vece di riscuoterne de’ bravi. Il celebre sig. Cirillo gran letterato ed avvocato e cattedratico grande senza
persuaso scrive il seguente paragrafo: È arrivato in questa città un gran letterato . . . . possiede varie cognizioni, e pa
e Angli, Germani, Franchi, Ispani, ed Itali &c. Vi campeggia gran piacevolezza di motteggi e tutta l’erudizione abb
hè alle ridicolezze di Curcuma vi si congiungono situazioni tragiche, gran passioni e pericolosi contrasti) esse riuscirono
e di 26 ne’ tre primi, e nel bel mezzo del secondo ordine si eleva il gran palco veramente reale e degno del Sovrano per cui
agnificenza. Il proscenio corrisponde a tanta splendidezza, e sino il gran telone che copre la scena prima d’incominciar l’o
te delle più squisite inflessioni armoniche. I difetti notati ne’ più gran teatri moderni mostrano la difficoltà della soluz
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 268-269
scolo di Castelvecchio (il Foscolo era Giovanni Ceresa, un artista di gran pregio, formatosi sotto i savj ammaestramenti di
te del 1859. Pare ch'egli, attore popolare per eccellenza, non avesse gran cura dell’ allestimento scenico. Costetti ne' Dim
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 550-553
sua gaia e gioviale trovò modo di esplicarsi maggiormente dinanzi al gran pubblico, giudice immediato. Solleticato dall’art
so dire se più proficuo che dannoso, de’ vari dialetti, egli restò di gran lunga inferiore al Ruzzante, di cui non aveva la
ile, diran le sacre ninfe : Ahi, carne fetida, degna d’ogni castigo e gran supplizio ! Però statti con Dio, e ad altro pensa
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 337-341
se in poco tempo, mostrando assai chiare attitudini alla scena : e fu gran ventura pei parenti ai quali non volgevan troppo
spirito rispondente a ogni chiamata. Così : la tale attrice, che è un gran temperamento artistico, 'sta sera è stata fredda,
te, la Messalina di Pietro Cossa, che pur segnò al suo apparire un sì gran passo nel progresso della scena, non mi pareva ta
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 759-763
nda, di cui egli e la famiglia, otto o dieci persone, formavan la più gran parte. Dopo un lungo pellegrinaggio di citt
ilippo di Scribe, Michele Perrin, Papà Martin, Malvina, Origine di un gran banchiere, Papà Loriot, Curioso accidente, Don Ma
padre ! Io lo ricordo a Livorno in una trattoria di via Grande ! Una gran tavolata di dodici o quattordici persone. Lui cap
56 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
degli attori dissipata per l’aria aperta male avrebbe soddisfatto al gran concorso senza un mezzo artificiale di comunicarl
o di M. Scauro capace di ottantamila. Fu perciò necessario che quella gran maschera di tutto il capo che portava la voce in
ario che quella gran maschera di tutto il capo che portava la voce in gran distanza, fosse accompagnata dal rimanente del ve
i alla giusta proporzione di uomo regolare, appunto come avviene alle gran figure del Correggio nella cupola del Domo di Par
57 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133
spettacolo di Ajace ucciso. Oh quanto è vaga la natura ritratta da un gran pennello! Ma oh quanto si scarseggia di gran penn
la natura ritratta da un gran pennello! Ma oh quanto si scarseggia di gran pennelli che sappiano mettere in opera i bei colo
delle Metamorfosi fece una bellissima imitazione. Tragica e degna del gran Sofocle è pure l’ultima scena. Antigone conosciu
ver trasgredita la legge. Questo contrasto tenero e generoso imito il gran Torquato nell’episodio di Olindo e Sofronia, e l’
ponimento con uno spettacolo curioso e compassionevole. Vedesi in una gran piazza il real palagio di Edipo: alla porta di es
lità di Apollo e l’insuperabile forza del fato, quella forza che è il gran perno su cui si aggira il tragico teatro Greco. C
, e di qual veramente tragica catastrofe produttrice! Aristotile quel gran conoscitore n’era incantato con troppa ragione. G
imase egli assoluto, e l’accusatore stesso dichiarato insanoa. Questo gran tragico, secondo Luciano nel catalogo de’ Macrobi
i ciò addursi mille memorie antiche istoriche e poetiche, delle quali gran parte sono poste in opera nell aureo libro de’ Pr
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Simoni Barbara. « Brava attrice, che recitò con gran franchezza nel carattere della serva, e che fu ne
59 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
po. Venne poi chi ne propose un terzo. Quest’emulazione ha purgato in gran parte il teatro tedesco delle passate stravaganze
a”! Peggiore è la seconda scena dell’atto IV. “Madama, dice Simone, è gran tempo che io non vi ho abbracciata. Ah mio caro,
dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità che ebbe nel dipingere i c
ella Francia e dimorando in Venezia acquistò la conoscenza de’ nostri gran poeti. Il suo Codro tragedia regolare e ben color
Il suo Codro tragedia regolare e ben colorita prometteva in breve un gran tragico. Olindo e Sofronia non inferiore rimase n
ta del re e di Edmond e di Lancastro, ed i rimorsi della regina senza gran varietà di concetti. Patetica però è la seconda s
? Quanto a’ poeti melodrammatici tedeschi, mal grado dell’esempio del gran Poeta Cesareo Italiano, essi hanno coltivata l’op
La sala ossia il teatro dell’opera di Berlino fu fatto costruire dal gran Federigo II, e si reputa il più bello di tutto il
60 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
padrone. Più comune dovea essere siffatto costume a que’ tempi, ove i gran signori ignoranti per educazione e orgogliosi per
tinavano al pubblico divertimento era quello delle nozze, oppur delle gran fiere, che tratto a tratto s’aprivano nelle città
ntifica di que’ conquistatori sul restante della Europa sia stata con gran corredo d’erudizione da un dotto spagnuolo38 oltr
vezzi propri di quella lingua, ma troverà nel tempo stesso che il suo gran difetto era quello d’essere troppo uniforme, e di
un colto letterato vien lodato quel poeta per aver saputo suonare un gran numero di stromenti. Ecco la strofa, che tutti gl
trovar in quei tempi l’unione della musica e della poesia diretta al gran fine legislativo e politico, contentiamoci d’esam
ncipio del secolo decimoterzo nel celebre Imperadore Federigo Secondo gran protettore dei poeti , e de’ musici richiamati da
, e posti in musica persin da celebri donne, che gareggiavano coi più gran compositori. L’Agazzari romana, la Maina, la Pere
Tintore, e Guglielmo Guarnerio chiamati dal re Ferdinando di Napoli, gran protettore delle lettere e de’ letterati, fondaro
n’accademia musicale, la quale divenne col tempo il seminario de’ più gran geni che siansi veduti in Italia in cotal genere.
è le corti straniere, anzi i principi italiani stessi ricercavano con gran premura e con grosse paghe musici e cantori oltra
iana trasfusero. [22] Non sarà tenuto nimico delle glorie italiane il gran Muratori, il quale, parlando di Leonello d’Este D
avidamente cercati dalle corti italiane, ma gli Spagnuoli eziandio, e gran riputazione acquistarono questi in Roma presso ai
t re mi fa sol la” inventato, come si pretende, da Guido Aretino è di gran vantaggio per la musica, e se questa può dirsi un
Aretino è di gran vantaggio per la musica, e se questa può dirsi una gran scoperta, che meriti, che si scriva un libro a be
Lampillas si spiega in questi termini: «fu autore stimatissimo, e di gran grido» 48. Oltre a’ mentovati che possono chiamar
ratura Italiana, che tant’onore ha recato alla sua nazione, ignorò il gran numero e il valore dei mentovati stranieri, i qua
o belle Ninfe, al Cielo.»51 [31] Nelle pastorali poi la musica fece gran via, e noto è l’apparato musicale con cui Don Gar
ico salone circondato da una superba galleria, dov’era distribuito un gran numero di suonatori di diversi strumenti, si vede
buito un gran numero di suonatori di diversi strumenti, si vedeva una gran tavola, ma senza apparecchio di sorta alcuna. Tos
cciatori che con danze vive e brillanti rappresentarono una caccia di gran fracasso, la quale si terminò colla uccisione del
dilicato e più voluttuoso fra i Romani. I donativi terminarono con un gran ballo composto di dei marittimi e di tutti i fium
Snorro Sturloson signore e legislatore dell’isola d’Islanda fu il più gran poeta islandese. Ossian figliuolo di Fingal re di
Ed ecco i fondamenti, sui quali il Signor Abbate Andres stabilisce il gran edifizio dell’origine arabica delle poeti che fac
ssa età; lo che basta per renderli coetanei in un’opera che dipinge a gran tratti, che descrive la storia delle arti e non d
. Alla pagina 307 mi condanna per aver asserito, che Federigo secondo gran protettore de’ poeti e de’ musici, gli richiamò d
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983
tutti, e quegl’ impresarj hanno fatto grandi impegni e profferto una gran parte perchè resti per tutto il carnevale, ma si
one di palcoscenico, negava doveri, accampava diritti. Fu con Goldoni gran tempo al San Luca, ma dopo la recita della Sposa
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 657-659
subito le più chiare attitudini alla scena, le quali poi sviluppò con gran successo al fianco di Gustavo Modena, che gli fu
divertiva talvolta a entrare in un negozio di cappelli, e provarne un gran numero, senza mai trovare quello che facesse al c
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 766-767
tti con poche parole, forse non s’ingannerebbe, qualificandolo : « un gran brillante senza saperlo ». Quante, vere o no, sto
i ! Ma, per compenso, qual forza d’intuizione ! Ricorda il lettore la gran scena di Dita d’oro d’una fata, vecchia commedia
64 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
qualche secolo, e poi rinovato verso la fine del secol nono accrebbe gran lustro alla musica ecclesiastica. L’antico scritt
20, e il Cavalier Tiraboschi coll’Abate Bettinelli strascinato da sì gran nome pronunzia anch’egli la medesima cosa. Mi si
energica espressione d’un moderno scrittore, l’Europa «restò come il gran corpo del ciclope privo dell’occhio», la musica g
i il ricompensò abbastanza delle vessazioni sofferte nel chiostro. La gran fama acquistatasi, e la scarsezza dei monumenti h
n altri autori che ne parlano più di proposito; aggiugnerò bensì, che gran parte di esse scoperte non hanno altro fondamento
o, Marchetto di Padova con più altri l’abbracciarono avidamente, onde gran incremento ne prese l’arte del contrappunto. Altr
nte corrompono i costumi, non è facile che i motivi religiosi abbiano gran potere, ove i vizi han troppa licenza, come perch
, e s’accompagnarono spesso colla danza, col canto, e col suono nelle gran solennità, o nelle nozze, o ingressi de’ principi
la ai capricci degli uomini. Da tanti errori le belle arti ritraevano gran vantaggio per la loro perfezione, e progressi: me
se che sarebbero affatto incredibili se attestate non venissero da un gran numero di scrittori saggi ed accreditati. Nelle c
festa. Si faceva dopo apparire in iscena un asino abbigliato con una gran cappa che arrivava fino in terra, d’intorno la qu
di giubbilo. Si cangia la scena, e comparisce Satanasso in trono con gran forcone in mano invece di scettro, avanti al qual
apere chi fosse il più bravo fra di loro. Sopragiugne Sansone con una gran mascella scarnata sotto il braccio, e sfida tutti
he il frate porta sotto il cappuccio. L’eremita allora cava fuori una gran croce, veggendo la quale il diavolo piglia la fig
nte, di cui per alcuni motivi si tace il titolo e l’autore, si mostra gran dispiacere e maraviglia di ciò che dissi in quest
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168
gna, in Venezia, ed in altre principali città fecesi conoscere per un gran Commediante. Spiritoso ne’ lazzi, pronto nelle ri
acca, ò che Spacca non ne sappia tanto, per non hauer del continuo si gran fatiche in pacificar liti, accordar discordie, e
r cortesia) ero nel mio studio a spolverare i libri, quando sento con gran furia bussar’ alla porta ; apro, e veggo Mercurio
o mi dice. Gli Dei son raunati in consiglio, & è nato tra essi vn gran disparere, però hanno bisogno della presenza vost
tico io fui scacciato dal Regno da Gioue mio figliuolo, me n’andai vn gran pezzo ramingo pe ’l mondo, & il primo luogo,
rta d’ Oriente, me ne rimandarono nel mio studio ; e si vede, che dal gran caldo son diuentato vn pò pò nero : Ma ’l nero il
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87
evole, giorno sacrato al sempre biondo Apolline nel quale i figli del gran pastor Carolo tornando lieti dal gran lito Hiberi
Apolline nel quale i figli del gran pastor Carolo tornando lieti dal gran lito Hiberico entraro dentro del lor patrio Hospi
erremoto e della saetta, parente della morte e amico strettissimo del gran diavolo dell’inferno ; quest’uomo che udito, quan
gli Her. di Gio. – Rossi 1606 – Con licenza de’ Superiori. Son quel gran Spezza Capo alto e superbo, a la cui forza ogn’al
la morte. Di Spezza Capo il nome mi fu posto, perchè di capi sono il gran flagello ; i basilischi uccido e mangio arrosto ;
e al fiero aspetto mio Febo s’ asconde. Sol con un chricco trito ogni gran monte, e resta l’huom per me più che smarrito ; i
meraviglia) spingo vna Nave più di mille miglia. Chi udì mai più sì gran fracassamento, e proue alte e tremende che facc’i
nsieme, ch’ han timor molto e non poco, di non restar consunte al mio gran foco. Trema, si crolla, s’ange, e si tormenta il
enta, cadono i monti e seccansi le piante, fa il Mar tempesta, e mena gran fortuna, e per non mi veder fugge la Luna. Io ho
e lupi, questo è per me quel delicato pasto. E fra grotte tremende e gran dirupi, a caccia vado e con tutti contrasto ; e f
tera, che d’Ercole fu già, mentre viv’era. Udite, udite, questa è una gran possa, pian, pian finisco il mio combattimento ;
Mondo tutto, e un mio sospiro accende l’aria, e d’intorno, ove il mio gran furore le Nubi passa, e sopra il Cielo ascende ;
po di ciarlatano, salvator della patria, amico dei Principi. Ah Dio, gran cosa, che dovunque io vo, como i Principi mi dann
i, e ne busca per venti, a cui si contrappone il solito servo, Trema, gran capitano anche lui,… in cucina. Degno di magg
osi in parole e in gesti brauissimo brauo. Credete a me che haueste gran sapere Voi Dei, che ue ponesti tanto ad alto ; pe
o specchio d’Archimede, che accende un incendio nelle viscere del più gran Capitano degli Eserciti. Dunque giacchè mi prende
La stragge ch’io feci dell’inimico, risserba per segnalata memoria un gran monte d’ossa, che l’Olimpo al par di quello perde
oso per l’imagine sola di lui, che per le tante altre, che colà in si gran copia egregiamente aveva dipinte. Non era diffici
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
chini detto Argante, al S. Luca di Venezia, pure era tenuta da lui in gran conto, sapendo ai pregi dell’arte comica, unir qu
68 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
teatri, e sfolgorarono di lusso e magnificenza. Roma contava quattro gran teatri nella regione del circo Flaminio, cioé, il
cora i teatri di Corinto, Tebe, Delo, Atene, Sparta. Bisanzio ebbe un gran teatro, che fu ruinato col resto della città, qua
recassero innanzi, e di propria mano lo flagellava106. Vitellio resse gran parte dell’imperio a voglia di molti Istrioni107.
l’esterminio quali totale degli antichi abitatori. Non empiono questo gran vuoto i soli ignorati o negletti sei dialoghi di
69 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187
difici, se il nuovo signore lascia intatti i costumi; e non alterando gran fatto il governo, sembra egli stesso conquistato
culea fatica di rischiarare e ingentilire i popoli; e in fatti quello gran principe col soccorso di alcuni italiani115 avea
avansi l’un l’altro a verseggiare e a rimate innanzi a’ principi e a’ gran signori. E quando alcun di quelli celebrar volea
o di venirvi in folla per dar saggio del loro valore poetico, e farli gran nome. V. l’Histoire Litteraire des Troubadours pa
70 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
Shakespear. Scrisse tragedie e commedie; e tra le prime si tennero in gran pregio la Caduta di Sejano rappresentata nel 1601
tragedia l’Orfana con quelli del Mitridate del Racine, e ne mostrò la gran distanza svantaggiosa all’Inglese. Riuscì Otwai p
presa la delicatezza dell’arte senza seguirla. E sebbene egli ceda di gran lunga al poeta spagnuolo per fecondità, non per q
pato tra i comici antichi e moderni. Ma vediamo in quale stato questo gran comico trovò in Francia la commedia, ed in quale
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 543-547
decadenza serbò la modestia sul teatro ; ma il buon esempio non durò gran tempo per poter essere seguito dagli altri : essa
n. Colend.mo Mi forza incomodar V. E. con mie mal composte rige, le gran disunioni che nascono in q.ta Comp.ª, sopra della
cipi tedeschi del suo tempo, era un assiduo visitatore di Venezia, il gran centro europeo della vita di piacere che contende
l fitto è così il S.r Castellano, caro s.r Gerolimo non manchi auendo gran necessità prima che parta il S.r Pantalone, per r
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 913
Del Campo Isabella, palermitana, moglie del precedente, fu artista di gran pregio per le parti di serva col nome di Marinett
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 503
Commedie all’improvviso. Una sera dopo d’aver recitato, perdè con sua gran meraviglia la vista, senza avervi avuto alcun pre
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -
rità varie notizie teatrali, ed ha profusi larghi encomj in onore del gran comico Menandro. Roma stessa vantò un Lelio e uno
ffricano come coadjutori di Terenzio, un Cornelio Silla dittatore, il gran Germanico, e Cajo Claudio imperadore scrittori di
oltura scenica a segno che ne germogliarono i Cornelii e i Racini; il gran cartesiano Fontenelle ne scrisse la storia, e com
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 175-178
an. Il Purgatorio di San Patrizio, opera, da D. Pietro Calderon. La gran Zenobia, opera. La vita è sogno, opera. La casa
porte, commedia, da Ivan Perez de Montalban. Il Sansone, opera. Il gran Seneca di Spagna Filippo II, opera, da Lopez de V
, da Ivan de Vigliega. La verità bugiarda, opera, da tre autori. Il gran Catà an Sacralonga, tragicommedia, da D. Francesc
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
’30 furono appunto i due anni tristissimi per l’Italia, a cagione del gran contagio, della carestia e della guerra ; i due a
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 362
teatrali, per essere stato un modello del Comico eccellente. Si fece gran concetto nella Città di Napoli, e per il Regno. L
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ncora il '79, e l’80 quando ne fu socia la sorella, con cui trascorse gran parte della sua vita artistica. Fu moglie di Olin
79 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
re avea un teatro tanto sregolato quanto l’alemanno e ’l cinese, e di gran lunga inferiore a quel di Lope per invenzione e p
sce l’ effetto alla libertà delle donne, e da questa fa discendere la gran varietà de’ caratteri. Passi la supposta totale s
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723
vio, sostenendovi la parte di Ottavio, sotto il qual nome salì poi in gran fama. Bello della persona, bravissimo ballerino e
discrezione parlato delle cose del tempo, Costantini lo sostituì, con gran soddisfazione del pubblico, sino al ’94 ; nel qua
81 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 94-95
angiata l’aveva in quella di commediante. Il suo pregio maggiore è un gran tuono di voce da spaventare un’armata, tuono che 
teranno male. Ah ! Che forza di argomentare ! che testa da foro ! Era gran amico dell’ Impresario, ma ancor più di sua mogli
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 195-196
tra Olivetta e Bagolino Bagolino Ahimè, che più no posso spinto dal gran dolor, portar sto peso adosso, soffrir sto battic
dospuò te prometto con un balletto farte veder robba, che ti dirà dal gran stupor, viva el mio Bagolin, viva el mio cor. Ol
83 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XV. ed ultimo. Conchiusione con pochi Avvisi amorevoli agli Apologisti. » pp. 214-236
i ottima morale, forse non ne abbisognerete punto. Ma voi a guisa de’ gran Signori gli accetterete con benignità popolare, c
manifestano le piaghe, come volete che si curino? Così hanno fatto i gran Letterati, i buoni Cittadini, i Filosofi Spagnuol
na, sarebbero stati i forieri degli odierni utili stabilimenti? Se il gran Carlo III. avesse continuato, seguendo le orme de
lega distante da Madrid, dove era situato, oggi si và trasportando a gran passi nel famoso Passeggio del Prado per farvi no
frutti in tanti ragionatori rischiarati, de’ quali oggi trovasi così gran numero in sì famosa Corte. Ed ecco il modo di acc
dove egli dice soltanto ἐξ πολλοῦ, o come diremmo in nostra lingua da gran tempo, e come dice nella sua l’Autore della Lette
Politica, Letterata, Scientifica in più di un genere, produttrice di gran Metafisici, di celebri Teologi, di sommi Filosofi
uttrice di gran Metafisici, di celebri Teologi, di sommi Filosofi, di gran Giureconsulti? che può a ragione pregiarsi di con
eggiatori, come è chiaro da’ Versi Saliari, e nel terzo secolo furono gran Legislatori, di che sono prova evidente le nomina
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
e trasfuse la sacra fiamma dell’arte, questa commedia, dico, segnò un gran passo avanti nella via della sua grandezza. Secon
ado di arte da soggiogare quel pubblico ch’ era ancor tutto pieno del gran fascino della partita. Al trionfo della Bagdad te
se ; dietro a cui si affannarono invano, partite da un falso cammino, gran parte delle attrici d’Italia. Venuta la stella in
ettali cose, che se, per essere spontanee, non segnaron nella Duse un gran difetto, non furon quelle nè meno da doversi pren
fiorentino l’entusiasmo suscitato dalla Bernhardt, pubblicavo : Da un gran pezzo in qua non m’era accaduto di notare sul nos
– la sera – e poi di nuovo – il giorno – una piccola ruota – sotto il gran regolatore del sole – che non si sposta – che non
gran regolatore del sole – che non si sposta – che non mi sposta. Che gran silenzio ! Delle cicale – una superba pianta d’ u
ce e la parola recitando. Insomma, una grande pace nello spirito – un gran sorriso – per Lei – la piccina mia – e un benesse
spagna. E questo fu il motto di tutta la sua vita, al quale ella deve gran parte di sè. Naturalmente in una costante ricerca
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
zo Gennaro. Attore della Compagnia di Domenico Antonio di Fiore (V.), gran Pulcinella del settecento. Recitava la Compagnia
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault. » pp. 245-266
compagnata da alquanti colori patetici e vigorosi degni del tempo del gran Metastasio. Può servire di esemplo la bella scena
è questo.A te del pari Che a me concesso è il vanto Di apprestar del gran dì sacro a Cibele Il festivo apparato. Ati Il fe
.È ver, ma a questo Che dividi con me, l’onor tu accoppi D’esser d’un gran regnante oggi consorte. Oh del re rara sorte! Mai
l teatro lirico francese si rappresentò nel 1686. L’Armida tratta dal gran poema epico di Torquato più felicemente che non f
gran poema epico di Torquato più felicemente che non fu l’Orlando dal gran poeta Ariosto, fu il melodramma più fortunato del
iù fortunato del Quinault, in cui egli trionfò come poeta, Lulli come gran maestro di musica, e Rochois come attrice. L’azio
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716
i trovò direi quasi senza saperlo, per una conseguenza logica del suo gran merito. E la duttilità dell’ingegno egli ha mostr
ascoltatore una specie di corrente elettrica, tal che alla fine della gran scena con Leonardo, il pubblico, rimasto fino a q
a più anni interpreta con tanto fervore, e si potrebbe anche dire con gran preferenza sugli altri tipi. E qui vorrei aprire
orse anche opposte in tutto e per tutto a quelle che noi colla nostra gran presunzione di critici indagatori crediamo di con
i critici indagatori crediamo di conoscere. E prima di tutto : questa gran preferenza sugli altri tipi gli è venuta, come vo
fuor delle mura di Bologna, presso la sua cara villetta, o in riva al gran mare, egli è a nozze ; e un bel sorriso sano gli
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1004
inelli Angelo. Figlio del precedente, alla cui cortesia son dovute in gran parte le notizie de’Suoi, nacque a Vercelli il 18
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
ad un segno di perfezione che agevolmente da’ suoi talenti si può con gran certezza sperare. »
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 115
anzi, L'importuno e l’astratto, La lotteria di Vienna, Ludro e la sua gran giornata, ecc. Fu eccellente nelle commedie del G
91 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
a’ suoni quella energia dominatrice che ne’ componimenti s’ammira de’ gran maestri. La quale non altronde deriva se non se d
o in Francia, che di far mostra de’ propri talenti alla corte d’un sì gran re protettor dichiarato d’ogni sorta di merito, e
e moltiplici parti che la compongono, e a dirigere il tutto verso il gran fine di dipingere e di commuovere; si studiò con
musica drammatica. L’ultimo atto della Didone abbandonata modulato in gran parte da lui a questo modo è preferibile a quanto
pel maneggio degli strumenti attissimo all’espressione. Pergolesi, il gran Pergolesi, divenne inimitabile per la semplicità
enti esemplari d’imitazione nei maestosi e patetici gravi lavorati in gran parte sull’esempio degli adagi del suo maestro, n
leggerezza, uguaglianza, soavità e limpidezza del suo stile. [13] Il gran Giuseppe Tartini si rese benemerito dell’arte per
ontano che sia possibile l’interesse, l’illusione, e il diletto, que’ gran fonti della teatrale magia. [17] Secondo lo spiri
o e il Batillo della Liguria. Venezia oltre gli oratori destinati con gran vantaggio della musica alla educazione de’ cantan
fu presentata al sortire dà una maschera sconosciuta uno smeraldo di gran valore. Io ho veduto un suo ritratto in carta con
e insigne pel proprio merito che per la fortuna di esser la sposa del gran Sassone. Agilità di voce, cui non è facile trovar
ire un ignominioso processo. L’Europa avrebbe perduto per sempre quel gran poeta se la famosa Marianna Bulgarini cantatrice
er le altre nazioni scuola pregiata d’ogni saper musicale, onde i più gran compositori stranieri o vi si portarono a bella p
ici rami che la compongono, suppone un uso quotidiano del teatro, una gran cognizione critica della storia, uno studio filos
92 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
ropria lingua, che sprovveduto delle altre doti che caratterizzano un gran poeta, contribuì coll’autorità che aveasi acquist
e coll’apparato medesimo di quei del Rinuccini, a cui però rimase di gran lunga inferiore nelle cose drammatiche. Il maravi
ena si rappresenta nei campi, nell’aria, nel mare e nel cielo, e così gran via si trascorre dal poeta in cinque atti breviss
! Tu non metti in bocca a’ tuoi personaggi simili scempiaggini. Ma il gran nome di Chiabrera legittimò tutti i difetti, e fe
i elefanti che portavano sul dosso torri piene di soldati armati, una gran valle fra due montagne, la piazza di Babilonia, l
ilonia, le tende militari del campo Persiano, magnifico cortile di un gran palazzo, il quartiere dell’armata colle macchine
di le arme delle provincie soggette al Duca di Savoia, e in mezzo una gran tavola apparecchiata per quaranta persone. Il dio
fra gli altri quelli di Giulio Strozzi, fiorentino, dove per mezzo di gran caratteri mobili di fuoco si leggevano in aria de
rammi furono ristampati non poche volte come cose degne di tenersi in gran pregio: i letterati sel proponevano per modello d
lla fiaminga ruvidezza erano il gusto allor dominante, nel quale ebbe gran nome il Soriano tenuto perciò dagl’intelligenti p
un Tasso bastano ad illustrar un secolo e una nazione al paro de’ più gran filosofi: né la Francia per esempio va meno super
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
(1708), e che « fu — dice Fr. Bartoli — in Moscovia al servizio della gran Zara, ove pose fine a'suoi giorni nel 1735. »
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 187-190
n povero diavolo di capocomico, lo chiama : « lontano discendente del gran Patriarca Azampamber. Ma…. chi era questo Azampa
cartellone, m’aveva tutta l’aria di essere un natural discendente del gran Re. E lo trovo…. Altro che discendente !… Un giov
Algeri. Atto terso – I Francesi all’assalto del forte l’Imperatore, gran combattimento ed assalto. Atto quarto – L’armata
95 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — [Epigrafo] »
opra le opere di Fidia, di Policleto e di Mirone, tuttoché ad essi di gran lunga fossero addietro. Tralascio che spesso avvi
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
recitò il solo anno ’42-’ 43. Tornatovi nel ’47, appartenne poi alla gran Compagnia, rifatta nel ’48 da Silvio Maria Luzi,
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 708
quale aveva la figura disavvantaggiosa, e non era buon parlatore ; ma gran Lazzista e ottimo per li Zanni ; poichè avea molt
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
Falconi Bartolomeo. Artista di gran pregio per le parti di secondo Zanni, sotto nome
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
Grandi, coll’insegnamento del quale riuscì in breve tempo attrice di gran merito. « La sua bellezza — dice il Bartoli — la
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Brescello li 16 Dicembre 1738. »
soferto, auendo per altro perduto quasi tutto l’ Equipaggio con loro gran danno. Altro non ho che auanzare a V. A. S. mentr
/ 478