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1 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388
e dagl’intrighi troppo romanzeschi della maggior parte delle tragedie francesi . Con sufficiente proprietà ha ritratti i costumi
nte volte nell’Edipo e nell’Oreste da’ greci e da’ moderni italiani e francesi . Shakespear sembra aver preparata la materia dell
plausi su vari teatri, e passerà alla posterità tralle buone tragedie francesi . Il Maometto II di M. La-Noue, l’Ifigenia in Taur
o i particolari; quindi é che la tragedia detta cittadina, sì cara ai francesi di questi ultimi tempi, riesce meglio su’ picciol
i Mademoiselle de Malcrais, ne ricevé gli elogi de’ più celebri poeti francesi , e varie dichiarazioni d’amore in versi; ma gli e
Palissot, «a tutte le rapsodie romanzesche, colle quali i commedianti francesi hanno avvilito il loro teatro da alcuni anni in q
reux di Antonio Bret, e massimamente la commedia de’ Filosofi moderni francesi di M. Palissot, scritta con istile comico, e con
grazie de’ Filosofi. Ecco come in essa si favella de’ cattivi drammi francesi de’ giorni nostri: Je ne saurais souffrir ces bo
niciose conseguenze della filosofia de’ moderni deisti e materialisti francesi . «Il secolo, dice Dorante filosofo, ha fatti tant
ac, Roy, e Bernard, de’ quali due ultimi molto pregiasi dagli odierni francesi l’opera di Calliroe, e di Castore e Polluce. Ma u
erarono in vano di richiamare il concorso col ripetere i componimenti francesi de’ loro predecessori, e perciò erano già determi
mette alcuni poeti nazionali a scrivere pel loro teatro varie favole francesi , nelle quali s’ingegnarono di accoppiar la ragion
ipava della francese e dell’italiana istrionica; nel qual genere tra’ francesi si sono contraddistinti i signori Autreau, Le Gra
are di quell’italiani fu molto bene accolta in Parigi. Alcuni eruditi francesi a vista della compagnia di Riccoboni han rimprove
Anno 2440 di Voltaire) quest’italiani a’ vostri insipidi commedianti francesi , perché essi rappresentano più naturalmente, e pe
ianti italiani (dice M. Diderot) rappresentano con più franchezza de’ francesi … Nel loro gestire apparisce un certo non so che d
imeno sia stato testimonio oculare dell’atteggiamento de’ commedianti francesi ; ma lo fu certamente il bolognese Pier Jacopo Mar
Moderna. «Osservo (egli dice tralle altre cose nella sessione VI) ne’ francesi piuttosto un poeta, il quale recita le sue poesie
personaggio che imita. «Parlano (dice ancora il Martelli) gli attori francesi a voce bassa borbottando quando compariscono dal
nciliare quelli due riguardi; l’uno si é il parlar di profilo, come i francesi ; l’altro il mettersi dirimpetto all’uditorio a de
no capiti etc.». Non parlano diversamente de’ loro commedianti alcuni francesi ancora. «L’arte della declamazione (dice ironicam
sforzi di voce e pel dilaceramento del loro pettoetc.». I pantomimi francesi di questi giorni han superato i passati. M. de No
autore. Il fanatismo, e ’l veleno de moderni irreligiosi filosofisti francesi si é tanto avanzato che ha guasto e cancrenato tu
lzira intorno al suicidio. É stato per altro osservato, che i tragici francesi con quelle loro tirate ambiziose, e con que’ sent
in circa il comico si é andato sempre più allontanando dalle commedie francesi , e per sterilità d’ingegno vi é stato sustituito
l far ridere gli uomini gentili e perspicaci, non é maraviglia, che i francesi in questo secolo di scadimento siensi ridotti a f
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Balletti Silvia, passando poscia al ruolo di servetta nelle commedie francesi . Sposò il 30 luglio '42 l’attore della Comedia it
una nota manoscritta del Gueullette, era Hesse), olandese, figlio di francesi , dopo cinque anni almeno di contrasti penosi, cag
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 858
on più in compagnia italiana, sibbene mischiato cogli attori di Corte francesi , e impiegato a recitar nelle parti del Nouveau Th
hivi di Stato e comunali della Baviera figura tra gli attori di Corte francesi una signora Falchi ; ma non si può affermare esse
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674
somigliante quella di un pappagallo, avessero dovuto imitarlo, chè i francesi mal si sarebbero piegati a sentirne una diversa.
a Compagnia fu effimero, sia per le commedie tutte in italiano, che i francesi non arrivavano a comprendere, sia per la ripresa
i francesi non arrivavano a comprendere, sia per la ripresa di quelle francesi d’una volgarità rivoltante, scavate dal repertori
5 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
XIV, siccome hanno osservato gl’italiani187 non meno che i medesimi francesi . Troppo abbonda di dialoghi romanzeschi, di monol
uel Polifonte e quel Paride si convertono in petits-maîtres puramente francesi , saranno pretti personaggi comici. L’amore, perch
eriore all’Oreste degli antichi tragici, e fu a ragione criticato da’ francesi stessi. Nel suo Mitridate, a riserba del nome, no
dori che vi perdé la vita. Essa continuò a rappresentarsi sulle scene francesi per lo spazio dipiù di cento anni196. Il giovane
sette anni dopo la morte di Molière, essendosi unite le due compagnie francesi nel Palazzo di Guénégaud, il Teatro di Borgogna r
’ Greci, Romani, e Italiani del XV, e XVI secolo, son proscritti tra’ francesi ancor dall’epopea. Perché dunque con un gusto con
nte all’epopea, come l’avrà sulla scena? La maggior parte de’ critici francesi abbonda di grazia e di brio quanto manca di solid
ricercate, strane, e difettose usate da Corneille e da altri tragici francesi ; Egli é certo che l’arguzia é stata sempre il gus
ominciò a perdersene la moda verso la metà dell’istesso secolo pure i francesi fino, al dì d’oggi ci rinfacciano rimproverando c
ur la nation un bien de patrimoine». Se si volesse far il processo a’ francesi , non sarebbe difficile il trovarli spessissimo, a
imathias di fiamme e di catene, che domina in quasi tutte le tragedie francesi , al tragico, al vivace, al brillante, all’interro
mpertinenti equivoci, e tutte quelle parole; che nulla significano. I francesi sanno che l’abate Desfontaines, per riparare alla
6 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256
to posto in musica dal Nauman, ed altre favole musicali imitate dalle francesi , cioè Procri e Cefalo, Anfione, Nettuno ed Anfitr
na tragedia intitolata Sune Jarl. Alcune traduzioni di opere musicali francesi ed italiane hanno fatte il Lalin, il Rotmar, il W
7 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37
posto in musica dal Nauman, e con altre favole musicali imitate dalle francesi , cioè Procri e Cefalo, Anfione, Nettuno ed Anfitr
ama eroico, e Sune Jarl tragedia. Alcune traduzioni di opere musicali francesi ed italiane composero Lalin, Rotmar, Wellander. F
8 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
mili rappresentazioni scorgesi che tutto ciò che comparve sulle scene francesi anche sotto Francesco I, era un misto grossolano
efano Jodelle la gloria di aver composte le prime tragedie e commedie francesi . Questo Jodelle morì nel 1573 d’anni 41, e second
ll’italiano! Inghilterra Non erano meno grossolani delle farse francesi gli spettacoli scenici dell’Inghilterra in buona
ra le pietose buffonerie teatrali che si componevano in tal tempo da’ francesi , inglesi, e alemani. Ma quando Parigi non avea un
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 410
disser parole di lode. Fu anche traduttrice delle migliori produzioni francesi del suo tempo, e di esse si valse pel suo reperto
10 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
e antiche favole, alcune insipide imitazioni delle commedie e novelle francesi , scritte senza ingegno e senza spirito, e un gran
co? Nel cinquecento imitammo i greci, e fu ben fatto: imitiamo oggi i francesi , e si fa senno: aspettiamo però il tempo, in cui
l sistema dell’opera italiana per quello della francese, mentre che i francesi alquanto spregiudicati si studiano d’imitar la no
i Madrid, ricorrendo al tesoro della natura, doveché i poeti musicali francesi le hanno cercate nel miracoloso e nelle trasforma
esceva di bellezza, interese, e attività. I moderni, e specialmente i francesi , ne secondarono molto bene l’ottimo disegno nella
odiosa. L’istesso é già principiato ad avvenire a’ sedicenti filosofi francesi della nostra età, uomini per lo più di poco ingeg
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 260-263
o Lelio in Commedia, come suo padre. Tutti e tre furono naturalizzati francesi , con atto, dato a Meudon, il mese di giugno dell’
ressantissima, perchè concernente il modo di recitare la tragedia dei francesi al paragone di quello degl’italiani : M. Baron m
Andromaca, Ifigenia, Mitridate, Semiramide, Oreste, ecc., e le altre francesi ed italiane tragedie che eravamo accostumati di r
12 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
Cornelio la Rodoguna come la migliore delle sue favole; ed i critici francesi singolarmente ne pregiavano l’atto quinto. Ma l’e
ano il linguaggio de’ Celadoni, e si trasformino in pretti signorotti francesi , diventeranno personaggi comici malinconici, ed i
pe’ begli occhi di madama Cleopatra , espressione tolta a’ marchesini francesi . Freddo è pure il complimento di Eraclio agli oc
sia l’amore che le degradi, e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi , Giovanni Racine nelle sue belle favole non semp
tanti pregi, non ci obbliga a fare una piena eccezione alle tragedie francesi , che quasi tutte sono un tessuto d’interessi prop
e di altri che gli seguirono, vengono in generale tacciati i tragici francesi , e singolarmente il Cornelio, dal marchese Scipio
ciò che fra’ Greci e gl’Italiani chiamasi poesia, trovasi ne’ drammi francesi sostituito certo parlar poetico particolare. I vi
ma d’interpretare i tragici greci osservò ancora che la tragedia de’ francesi non è la tragedia de’ greci ; ma ne fece consiste
non là diversifica nell’essenza. Diceva poi altresì che le tragedie francesi possono definirsi drammi di Menandro e di Terenzi
è in francese nè in italiano. Può veramente accordarsi a’ compilatori francesi della Picciola Biblioteca de’ Teatri che veggansi
13 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
i veramente e contagiose composizioni che hanno comunicata alle scene francesi e alemane la propria tristizia le dipinture delle
presentata nel 1761. Egli l’ha composta sui materiali di due commedie francesi , il Pregiudizio alla moda, e la Nuova Scuola dell
ed eroici. Il signor Gottsched fu quello che pieno della lettura de’ francesi pensò a riformarlo, inducendo una compagnia comic
psia ed ora in Brunswick, a sostituire alle buffonerie i componimenti francesi . Oltre a varie traduzioni fatte da lui e da’ suoi
azionale, che Gottsched con poco avvedimento avesse tolti ad imitar i francesi , i quali molto poco si confanno al gusto tedesco.
1763) si rassomigliano più al gusto e ai costumi degl’inglesi che de’ francesi : nelle nostre tragedie amiamo di vedere e pensare
nti meritevoli di figurar degnamente fra i buoni italiani, inglesi, e francesi . Sara é scritta con molta intelligenza delle pass
ati con tutta la pompa nelle odierne tragedie cittadinesche inglesi e francesi . Il re di Danimarca, che ha premiato questo buon
o e far quadri istoriati. Perciò si é limitato a tradurre varie farse francesi , e particolarmente di Molière, come Giorgio Dandi
rattere particolare contenendoli tra quello degl’inglesi e quello de’ francesi , e prendendo da amendue il meglio. Infatti questo
a si trovano, la rendono più che ogni altra, varia ed interessante. I francesi hanno già tradotto, imitato, e adattato in più gu
14 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354
landesi, e di quelli di Trévoux, i quali asserirono che pochi tragici francesi lo pareggiano; e sarà sempre ammirato da quanti c
uardata esattamente, e, quello che si desidera per lo più ne’ tragici francesi , i romani vi compariscono veri romani, e vi si ri
ò che aveva osservato l’istesso Voltaire; cioé che la Grange ed altri francesi e inglesi di molto posteriori ai nominati italian
nno trasportate con maestria nella nostra lingua le migliori tragedie francesi , e tra essi si sono contraddistinti l’abate Frugo
zioni Teatrali moderne. Questa raccolta comprende tragedie e commedie francesi , inglesi, tedesche e spagnuole dalla signora Cami
ne d’intrighi amorosi simili alla pretta galanteria di certe tragedie francesi , e lo stile abbonda di pensieri e di espressioni
o asserito che la maggior parte delle favole metastasiane viene dalle francesi , perché non seppero che la maggior parte delle fr
e viene dalle francesi, perché non seppero che la maggior parte delle francesi si trasse dalle italiane. Questo traffico degli u
Anche l’Attilio Regolo (afferma il medesimo italiano) ha ricavato da’ francesi . Il teatro francese prima di Metastasio non ha co
i dal tedesco Hendell si vanno formando sugl’italiani e i tedeschi. I francesi ancora sono alla fine pervenuti ad avere il signo
stris che nel teatro lirico di Parigi tanti applausi riscuote fin da’ francesi in siffatto genere tanto delicati. 208. Dent
ani, da’ quali, come certezza si può affermare, i più rinomati autori francesi hanno tolto quanto vi é di più bello ne’ loro com
L’auris Batava può a’ nostri giorni applicarsi alla maggior parte de’ francesi amanti della loro musica vocale, la quale per lo
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 401-403
maggior grido fu una traduzione, o meglio, una trascrizione in versi francesi del Sansone, tragedia italiana in prosa di Luigi
oro che fa gran chiasso. È una traduzione fatta da Romagnesi in versi francesi del Sansone italiano. Egli lo declama meraviglios
16 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
; i drammi poi degli antichi greci e romani, e de’ moderni italiani e francesi , come hanno acquistato dritto di cittadinanza nel
i teatrali spagnuoli, le farse istrioniche lombarde e napolitane e le francesi delle fiere. Potrebbero da ciò gl’inesperti dedur
17 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165
olo e mezzo lottarono contro la barbarie per discacciarla dalle scene francesi . Intanto uno scrittore di quelle contrade che vol
Pria però che di lui si parli diamo uno sguardo allo stato de’ teatri francesi del tempo di Giovanni Mairet e di Rotrou e di Scu
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 726
ribuire al suo singolar pregio di acrobata. Questo troviam nelle note francesi (Campardon, op. cit.) ; questo troviamo in Goldon
19 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
questo dramma l’ornamento più bello della comica poesia e delle scene francesi . L’interesse che si desidera nel Misantropo, comi
ò da Pietro Cornelio, ad eccezione delle parole italiane, e de’ versi francesi da cantarsi scritti da Quinault e posti in musica
ridicolo ne’ costumi correnti. Dipinse a maraviglia i petits-maîtres francesi divenuti ognora più ridicoli col passarne la cari
ianza si scorga delle nominate favole greche con qualche tratto delle francesi . Ma è certo che sono imitazioni di Plauto l’Anfit
Andres nel III tomo della sua opera su di ogni letteratura le favole francesi ricavate dalle spagnuole afferma che il Convitato
20 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299
e antiche favole, alcune insipide imitazioni delle commedie e novelle francesi scritte senza ingegno e senza spirito, e un gran
nostre opere buffe, e vi compariscono ancora tradotte alcune commedie francesi ed italiane. Fu in questo tempo che si videro su
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 17
i e di vistosi guadagni. Acconciate le cose di Genova col ritorno dei francesi , dopo la battaglia di Marengo, i parenti e gli am
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 436-437
prile 1680, Orsola Cortesi e Domenico Biancolelli furon naturalizzati francesi , e con altro del 26 settembre 1691, epoca in cui
23 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
avolose sono la parte divina dell’epopea posta in ispettacolo . Ma i francesi , facendo un aforismo delle parole del Voltaire c,
le Sorprese dell’amore, e Castore e Polluce una delle migliori opere francesi , posta in musica dal famoso Rameau. Ma il teatro
era la ragione. Fu posta in musica da Berton uno de’ migliori allievi francesi del nostro egregio maestro Sacchini, di cui con g
e che ne accenneremo nel parlar del Vaudeville e de’ teatri materiali francesi , abbandoneremo tutto il resto all’obblio che le r
a non sono molte, di una galleria vastissima di ritratti di scrittori francesi e stranieri, di alcune pastorali, di parodie, di
ran lentezza la scena. Lione ha un teatro grande sopra tutti i teatri francesi dove compariscono componimenti recitati e musical
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 922-927
ui ? E chi era il Capitan Matamoros che vediam nel quadro dei Buffoni francesi e italiani (riprodotto poi dall’Huret nell’incisi
e, noi potremmo stabilire che la parte sinistra è occupata dai comici francesi , e la destra dagl’italiani. Di là : Molière, Jode
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — 1759 – 16 Settembre. » pp. 258-259
endo di punto in bianco le parti di primo amoroso nelle commedie così francesi , come italiane, poichè parlava assai bene e l’una
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447
V. Balletti), recitò lungo tempo in qualità di amorosa nelle commedie francesi , e non lasciò le scene che nel 1762. Era ancor vi
27 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »
dell’azione. Della quale sconvenevolezza pur rimane ne’ primi drammi francesi un qualche vestigio. [1.3] Non istette lungo tem
agedia recitata per musica. Da ciò deriva che buona parte delle opere francesi , per non parlare delle prime nostre, danno quasi
28 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
li grandi. L’amor tenero dilicato che degrada quasi tutte le tragedie francesi , trova il proprio luogo nella commedia tenera, ch
he colorisce le favole lagrimanti di Sedaine o di Mercier! Gli autori francesi che a me sembra che siensi contenuti alcune volte
lugubri stranieri; e la Nanina non pare che torni spesso sulle scene francesi . Carlo Collèt segretario e lettore del duca d’Or
lo spirito che gli presta il poeta per renderlo simile agli originali francesi e a’ malvagi che brillano nelle società polite. F
con amarezza e libertà aristofanesca motteggiò su i moderni filosofi francesi , servendo al piano delle Letterate di Moliere. L’
il teatro rimase ben presto spopolato. Ripeterono indi i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel lor
e al personaggio che imita. Parlano (segue il Martelli) gli attori francesi a voce bassa borbottando quando compariscono dal
tri più celebri maestri, e pastorali, e commedie, balletti, e parodie francesi , recitate senza canto fuorchè nelle arie, e ne’ c
Pergolese, la quale si cantò in Parigi sin dal 1753. Alcuni scrittori francesi somministrarono eziandio opere musicali alla Comp
29 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
inesi, gl’indiani, i greci, i latini, gl’italiani, gli spagnuoli, e i francesi stessi hanno preceduto a Molière nel dipingere i
nazioni culte, é un male ormai divenuto incurabile tra’ belli-spiriti francesi . M. de la Harpe, modernissimo scrittore di alcune
il piano e la critica di quella tragedia del Trissino, della quale i francesi hanno due antiche traduzioni, l’una in prosa, e i
compatrioti, appellato Arcivescovo, abbia servito di modello a’ primi francesi che si esercitarono nel genere tragico, diciamolo
enza a risposta e mortificazione di tanti ignoranti e boriosi critici francesi che a lor bel piacere sono andati e vanno, tutto
stravaganti obbligano talvolta gli scrittori italiani a ripigliare i francesi con certa asprezza che costa molta pena a i nostr
mble, en un mot,     Beaucoup plus fou, mais pas si sot Or giacché i francesi , secondo il compilator del Mercurio, «sono più ri
ndo che dice il proverbio), presto parla e presto scrive», e perché i francesi facendo sempre da suffisants (voce caratteristica
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
e scene, come diremo a suo tempoa, Quanto dunque comparve sulle scene francesi anche sotto Francesco I, era una mescolanza gross
efano Jodelle la gloria di aver composte le prime tragedie e commedie francesi . Secondo Pasquier questo Jodelle morto d’anni 41
31 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
e scene, come diremo a suo tempo4. Quanto dunque comparve sulle scene francesi anche sotto Francesco I, era una mescolanza gross
efano Jodelle la gloria di aver composte le prime tragedie e commedie francesi . Secondo Pasquier questo Jodelle morto di anni 41
32 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
ricoli. L’amor tenero e delicato, che degrada quasi tutte le tragedie francesi , ha il suo proprio luogo nella commedia tenera, c
e di Pamela o di Nanina da quello di Sedaine o di Mercier. Gli autori francesi che a me sembra di essersi contenuti alcune volte
ncora invecchiata, e la Nanina non parmi che torni spesso sulle scene francesi . Carlo Collè segretario e lettore del duca d’Orle
con amarezza e libertà Aristofanesca motteggiò su i moderni filosofi francesi , servendo al piano delle Letterate di Moliere. L’
il teatro ben presto rimase spopolato. Ripeterono indi i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel lor
maniera di rappresentare di quest’Italiani diè motivo agli scrittori francesi di rimproverare a’ commedianti nazionali l’affett
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 504-506
Modena, « in qualità di prima attrice per quel genere di parti, che i francesi chiamano fort premier rôle, e per quella di madre
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729
ciò a modificare il repertorio, e a rappresentare il più spesso opere francesi , ella diè gran prova di zelo e di intelligenza, r
dell’Aristodemo chiama Zanarini incomparabile comico, che gli stessi francesi paragonano e molti antepongono ai più famosi dell
35 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35
sia l’amore che le degradi, e che indebolisca quasi tutte le tragedie francesi . Racine nelle sue belle favole non sempre si appr
tanti pregi, non ci obbliga a fare una piena eccezione alle tragedie francesi , che quasi tutte sono un tessuto d’interessi prop
di altri del corrente secolo, vengono in generale tacciati i tragici francesi , e singolarmente il Cornelio, dal marchese Maffei
A ciò che chiamasi poesia fra’ Greci ed Italiani, trovasi ne’ drammi francesi sostituito certo parlar poetico particolare. I vi
sse ancora nella poesia de’ Greci e degl’ Italiani; ma da’ drammatici francesi usansi con tal frequenza e di rado variate colla
36 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VII. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 418-421
le buone regole. Havvi ancora alcune commedie tradotte dalle migliori francesi , danesi e tedesche; ma la nazione non approva che
37 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
oli e mezzo lottarono contro la barbarie per discacciarla dalle scene francesi . Intanto uno scrittore di quelle contrade che vol
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
questo dramma l’ornamento più bello della comica poesia e delle scene francesi . L’interesse che si desiderava nel Misantropo, co
iò da Pietro Cornelio, ad eccezione delle parole italiane e dei versi francesi da cantarsi che si scrissero da Quinault, e si po
ridicolo ne’ costumi correnti. Dipinse a meraviglia i petits-maitres francesi divenuti ognora più ridicoli con passarne la cari
Andres nel tomo III della sua opera su di ogni letteratura le favole francesi tratte dalle spagnuole, affermache il Convitato d
39 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200
francese in questo secolo. Nominasi da’ collettori de’ pezzi teatrali francesi la Vita e i Miracoli di S. Andrea, la Vita di S.
storale, rappresentavano farse satiriche e insolenti. Tali spettacoli francesi del XV secolo erano scuole di superstizione, ind
40 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187
le Sorprese dell’amore, e Castore e Polluce una delle migliori opere francesi posta in musica dal famoso Rameau. Ma il teatro l
teatro di Lione da M. Soufflot, che è il più grande di tutti i teatri francesi . Di figura ovale ha la platea lunga 54 piedi e la
41 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
è in francese nè in italiano. Può veramente accordarsi a’ compilatori francesi della Picciola Biblioteca de’ Teatri, che vi si v
sentata nel 1744 senza applauso. Il credito dunque di uno de’ tragici francesi degno di rammemorarsi con onore vennegli dal Gust
Gustavo. Intorno al 1777 o 1798 si produsse con applauso sulle scene francesi Zuma tragedia del sig. Le Fevre, la quale vi si è
;c. 1. Non increscerà a chi legge, che per dare una idea de’ teatri francesi del tempo del Mairet, io accenni una parte di ciò
42 (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia
gue con una lunga e puntuale disamina delle favole greche, italiane e francesi , volta a determinare la bontà dei protagonisti pr
oltanto su pietà e terrore. La frequente introduzione, nelle tragedie francesi , di personaggi malvagi — e in questo caso è pales
eau, ma di fatto seguite dalla gran parte dei drammaturghi italiani e francesi di epoca moderna. Nel Paragone viene prescritto s
cora dal punto di vista della resa scenica, l’autore loda le tragedie francesi per la preparazione della peripezia, ossia del ri
precedenti, emerge l’immenso divario fra le tragedie greche e quelle francesi , frutto del progressivo raffinamento del gusto e
della Grecia e della Roma antica il carattere galante dei cortigiani francesi del Seicento: così l’Alexandre innamorato di Raci
glianza possibile. Calepio parrebbe scorgere nella lingua dei tragici francesi del Seicento gli stessi vizi che i gesuiti Rapin
e il fare un esame diligente e disappassionato delle italiane e delle francesi tragedie per discuoprire i pregi ed i difetti di
ervazioni sopra la poetica d’Aristotele mostri conoscere nelle favole francesi del disviamento, abbia asserito, nella prefazione
le nozze col figliuolo d’Achille, uccisor del marito. [1.2.11] Certi francesi , avidi d’accrescere la gloria alla Fedra di Racin
almente in ogni luogo di dileticare l’orecchie e gli animi delle dame francesi con amorosi trattenimenti. [1.4.8] Racine, cui d
fossero privi di quella che nasce dalle altre cose. [2.1.4] Li poeti francesi pare che non abbian fatto gran conto di questa ma
particolarità maggiori e notare i difetti ch’io ritrovo negli episodi francesi , come le lodi ch’essi meritano per li medesimi, e
sembrami assai biasimevole l’uso che si fa dell’amore nelle tragedie francesi , quantunque tali loro episodi meritino sovente la
ciò che potrebbesi censurare nella esposizione instruttiva de’ drammi francesi è il continuo uso de’ confidenti. Imperciocché qu
arla dipendere da mezzi necessari, il quale ho notato in molti drammi francesi , anzi che da successi casuali che hanno pochissim
deliberativi, patetici e simili, mi sembra parimenti che nelle favole francesi abbiano maggiore energia e gravità, venendo essi
n’ha talora alcuno disadatto all’occasione. [4.5.4] In altri moderni francesi manca sovente quella veemenza di passione che più
za che uno s’avvegga dell’altro. Non mi ricordo d’avere osservato tra francesi qualche viziosa frequenza che nelle tragedie di m
[5.1.1] Tra coloro che sin ad ora hanno ragionato de’ costumi delle francesi tragedie, altri non sanno rifinire di lodarne la
esser non ponno, sul qual metodo s’è lavorata la maggior parte delle francesi tragedie. Ciò massimamente mi spiace laddove tali
ari popoli anche più barbari la galanteria amorosa, ed il genio delle francesi maniere si trova talor notabile anche per l’inoss
vere che a provare. Esamineremo adunque nelle favole de’ nostri e de’ francesi poeti la qualità sì de’ concetti, come de’ vestim
Marchese Maffei s’attribuisce generalmente a’ sentimenti de’ tragici francesi . [6.3.3] Si rese in parte scusabile Pietro Corne
uenza de’ medesimi, ora dall’arditezza. Il linguaggio ordinario delle francesi tragedie è un perpetuo tessimento d’astratti, di
pportune per ispiegar le passioni violente, e si trovano nelle favole francesi de’ passi in cui se n’è fatto un uso degnissimo:
gure lontane dal parlar comune, che disdicono non di rado ne’ tragici francesi , sono le allegorie e gli apostrofi. Nell’Ifigenia
lia l’han celebrato. Da che vuolsi dedurre che quantunque le tragedie francesi abbiano in questa parte alcuna superiorità sopra
stener la tragica gravità, sì nello stabilire che il metodo de’ versi francesi sia più d’ogni nostro metro confacente alla trage
sità se paragonansi gli originali antichi colle traduzioni italiane e francesi . Osservò già Paolo Beni132 che quella di Virgilio
abate Tarasson142, che distinguendo le terminazioni secondo le regole francesi , afferma potersi fare più di 200 versi senza torn
rre chi che sia a detestare le qualità de’ versi usati nelle tragedie francesi . Siccome la troppa frequenza delle locuzioni figu
nti prove. Monsieur de Voltaire, tutto che appassionato per li drammi francesi , ha mostrato nella critica del proprio Edippo d’a
itico paragone. Certo per formare un compiuto giudizio delle tragedie francesi rimanevami a vedere una degna parte di esse, ed u
è generalmente buona. L’autore parla più ragionevolmente degli altri francesi dell’amore da essi introdotto nelle tragedie, con
re una finezza di gusto a cui non era giunto alcuno altro de’ tragici francesi : ancorché per vero dire le sue tragedie non ben c
quel difetto che io stesso ho già notato nella critica delle tragedie francesi ; non già che la prosa generalmente sia più conven
ioni strane non si distingue punto da quello ch’è consueto a’ tragici francesi . Monsieur de la Motte qui si scosta con esso dall
ell’intreccio su cui si fondano le varie tragedie antiche, italiane e francesi  —, quindi le caratteristiche delle peripezie e l’
ques Grévin e Robert Garnier. Calepio cita fra i primi autori tragici francesi , oltre a Jodelle, anche lo stesso Pierre de Ronsa
llimento dal punto di vista scenico come causa prima del malanimo dei francesi nei confronti delle tragedie greche, ultimamente
urità della letteratura francese. Nel Seicento tuttavia alcuni drammi francesi , come quelli di Philippe Quinault — autore di var
apaci, più di quelle di Quinault, di ergersi a modello per gli autori francesi del Seicento e del primo Settecento. Sulla capaci
a musa del traduttore: traduzioni settecentesche dei tragici classici francesi , Verona, Fiorini, 2009. Sulla pratica della tradu
, come dimostrano i numerosi rilievi mossi alle traduzioni italiane e francesi di Anguillara e Dacier. Sulle critiche mosse da V
ommario elenco di «tragedie nobilissime» da opporre alle dirimpettaie francesi : Sofonisba del Trissino, Tullia del Martelli, Orb
eille e di Racine — egli era stato a sua volta traduttore di tragedie francesi e membro rilevante della cerchia felsinea-modenes
o. Nell’Œdipe infatti Corneille, per evitare di scandalizzare le dame francesi che si recavano a teatro con la sola rappresentaz
L’analisi di Calepio si limita alle tragedie dei due maggiori tragici francesi , Corneille e Racine. Le opere di alcuni degli alt
rso del Paragone. Sarà bene specificare che sulle tragedie minori dei francesi e sui loro difetti strutturali il bergamasco si s
co si soffermava nelle Giunte postume, rilevando come spesso i drammi francesi «pajono diretti puramente a trattenere gli spetta
teratura, 2013. [1.4.17] Corneille e Racine sono, tra i drammaturghi francesi , coloro che si sono rivelati maggiormente abili n
[2.1.1] Calepio ricapitola i difetti fondamentali delle tragedie francesi che era andato elencando nel primo capo. I tre pu
Terrasson si inserisce peraltro in una florida tradizione di poetiche francesi del Seicento impegnate — sempre sotto l’egida car
che venga trascurata e denigrata dalla maggior parte dei drammaturghi francesi conferma che la tragedia transalpina non persegue
ileva una netta superiorità delle tragedie italiane rispetto a quelle francesi : se infatti le prime si sono dimostrate rispettos
cio tragico, altrettanto non si può dire, secondo Calepio, dei drammi francesi , in cui i personaggi principali sono spesso impro
e italiane (Paragone I, 3, [4]). Sebbene molti teorici e drammaturghi francesi — e primo fra tutti Pierre Corneille — sostenesse
della vicenda, Calepio ritiene che proprio su questo punto le pièces francesi siano senz’altro censurabili. Egli propone l’esem
an, 1999. Sulla Préface della Polyxène e sul contesto delle Polissene francesi cfr. Carine Barbafieri, Atrée et Céladon: la gala
re giudica benevolmente le tragedie italiane, al confronto con quelle francesi , per il fatto che le prime non fanno quasi mai ri
al caso dell’assai dibattuta Rodogune) e di molti altri drammaturghi francesi . Nell’ottica del Bergamasco, l’introduzione di un
etti non troppo dissimili da quelli che scorgeva nelle coeve tragedie francesi . Egli tuttavia, per perseguire con coerenza la pr
a teatrale, considera più gravi le carenze strutturali delle tragedie francesi — nelle quali condanna l’introduzione di episodi
diffusamente nel Capo quarto, la soluzione adottata dai drammaturghi francesi circa la questione del Coro, che prevede la sosti
estetico. Sulla sostituzione dei Cori con gli episodi nelle tragedie francesi si rimanda a Jacques Scherer, La Dramaturgie clas
, Nizet, 1959, pp. 356-357 Articolo II. [3.2.1] I drammaturghi francesi , ed in particolare Racine, hanno talvolta, second
pp. 292-293). [3.2.3] Calepio condanna l’introduzione nelle tragedie francesi di personaggi secondari sterili, alludendo sia a
lla Polyxène del de La Fosse e in generale sulle riscritture tragiche francesi cinque-seicenteschi del mito di Polissena si veda
abile purgazione. In questa prospettiva egli stigmatizza due tragedie francesi , l’Électre (1708) di Prosper Jolyot de Crébillon
i come una censura dell’eccessiva presenza degli amori nelle tragedie francesi , in cui le sottotrame sono quasi sempre di questa
le parole di Rapin e Dacier per biasimare non soltanto i drammaturghi francesi che facevano ricorso all’amore, ma anche gli Ital
la rappresentazione dell’amore sensuale, in antagonismo con le pièces francesi , preferendo l’amore di una madre nei confronti de
tù di una portata universalistica sconosciuta all’eros delle tragedie francesi : «Quell’amore che usi siamo d’intendere con tal n
éflexions critiques, laddove egli elogiava la scelta dei drammaturghi francesi di porre l’amore al centro delle proprie tragedie
 145-146). Rapin imputava addirittura l’abuso di amori nelle tragedie francesi contemporanee al fatto che le donne, sensibili so
tragedie. Se questo poteva effettivamente essere vero per le tragedie francesi , imperniate sulla figura di un eroe integerrimo c
li censuravano il largo impiego degli intrighi amorosi nelle tragedie francesi — meno netta era la posizione del Martello, che,
pochi nuclei argomentativi ben definiti. [3.3.7] Fra i drammaturghi francesi , l’unico a venire risparmiato delle critiche cale
utili allo sviluppo dell’azione. A chiudere questo elenco di tragedie francesi di soggetto religioso, figura l’Athalie di Racine
re in Israele il culto del dio Baal. Dopo un lungo elenco di tragedie francesi censurate perché zeppe di episodi amorosi che svi
p. 190). [4.1.6] La pecca maggiore che Calepio imputa alle tragedie francesi , dal punto di vista dell’esposizione dei fatti av
di drammaturgo, nel Perdicca e nel Seleuco —, ritrova nelle tragedie francesi un’eccessiva abbondanza di confidenti; in questo
sta politico Calepio censura anche alcune fra le più recenti tragedie francesi , prendendosela in particolare con il Rhadamisthe
rompere ogni trattativa con i Romani (II, 2). I migliori drammaturghi francesi , e segnatamente Corneille e Racine, vengono comun
bid.). In generale Calepio ritiene migliori i discorsi delle tragedie francesi rispetto a quelle italiane, dove abbondano scene
ste appunto, secondo Calepio, nell’eccessiva ricercatezza, ai tragici francesi contemporanei egli rimprovera il fatto che utiliz
sca, e segnatamente nell’Ezzelino di Baruffaldi, plasmato sui modelli francesi , e soprattutto nel Cesare del Conti, dove Cassio
: drammaturgia del tempo, Venezia, Marsilio, 2007. [4.6.2] I tragici francesi sarebbero stati secondo Calepio meno difettosi so
la soppressione dei Cori nel Solimano del Bonarelli e nelle tragedie francesi sei-settecentesche. Fra i drammaturghi italiani s
ava senz’altro d’accordo, dal momento che egli apprezzava le tragedie francesi in cui il cambiamento di luogo, da una parte all’
Venezia, Albrizzi, 1732, p. 45), censurando peraltro alcune tragedie francesi nelle quali l’osservanza di questa regola creava
liane, per quanto più rispettose delle regole e più vicine ai modelli francesi , non hanno curato a sufficienza l’aspetto rappres
nto capo egli viene trattando del costume, aspetto che i drammaturghi francesi curano con particolare attenzione. Il costume era
quanto alla trattazione del costume, ma nel paragone fra le tragedie francesi e quelle italiane su questo punto, a differenza d
e al contempo fortemente avverso alle idee di quei critici italiani e francesi che identificavano nel diletto il fine principale
, Calepio non trascura di riconoscere la generale abilità dei tragici francesi nel rendere i propri personaggi compassionevoli,
Paris, Sommaville, 1640, p. 116). Eppure non mancavano, fra i critici francesi , coloro che concedevano la raffigurazione di eroi
i uomini vestiti alla turca, ma con pensieri e sentimenti tipicamente francesi (Segrais riportava in questi termini il giudizio
ne rispondeva alle critiche adducendo il fatto che nelle corti, tanto francesi quanto turche, i comportamenti delle dame potevan
agli elementi minori del costume, generalmente rispettati dai tragici francesi . Quanto al decoro circa «l’ufficio» — ossia il sa
Ramanzini, 1745, pp. 118). Anche il Riccoboni tacciava i drammaturghi francesi di essere incapaci di attribuire ai personaggi de
veva direttamente o indirettamente un conflitto in sospeso, i tragici francesi amplificavano le note patetiche e languide del di
al solito attento lettore dei paratesti che accompagnano le tragedie francesi , Crébillon rivendica di aver voluto scrivere una
sono resi scenicamente visibili, all’interno delle pièces italiane e francesi . Questa caratteristica, che va ad aggiungersi all
accuse di inverosimiglianza rivolte da Bouhours e dagli altri critici francesi seicenteschi alla letteratura teatrale italiana,
oncettosa seicentesca, caduta sotto il fuoco impietoso degli attacchi francesi , almeno una precauzionale presa di distanze. Il G
sentenzioso e piano, con una tensione patetica tipica dei coevi testi francesi , come nel caso di Maffei, Martello e del Baruffal
il Calepio, appassionato lettore degli scritti di poetica italiani e francesi , dimostra anche altrove di conoscere. Nell’artico
ra di semplicità eccessiva, passa in rassegna lo stile delle tragedie francesi , distinguendo fra le tragedie antiche, superiori
nel primo ambito. La “bellezza interna” dell’espressione dei tragici francesi consiste nell’abbondanza e nella maestosità degli
uit», ivi, p. 284). Sotto l’aspetto estetico, la sentenza dei tragici francesi seicenteschi appare a Calepio nel complesso migli
tatore di Aristotele aveva infatti notato che fra le moderne tragedie francesi la sentenza aveva perso la sua autentica semplici
rgia transalpina, come dimostra ancora il giudizio di Juan Andrés («I francesi per sollevare la dizione fanno troppo uso d’antit
o della sentenza della tragedia di Corneille, ammetteva che le poesie francesi erano inferiori a quelle italiane anche nell’ambi
so di una simile denuncia dello stile tumido ed affettato dei tragici francesi che si abbatte su Corneille e su Racine; lo stori
la rassegna dei passi scadenti per eccesso di affettazione ai drammi francesi settecenteschi, Calepio menziona l’Électre (1708)
fia teatrale sette-ottocentesca («Circa lo stile di esse [le tragedie francesi ], senza derogare ai pregi inimitabili di Pietro C
e di altri che gli seguirono, vengono in generale tacciati i tragici francesi , e singolarmente il Cornelio, dal marchese Scipio
ciò che fra’ Greci e gl’Italiani chiamasi poesia, trovasi ne’ drammi francesi sostituito certo parlar poetico particolare. I vi
prosegue il suo regesto di difetti stilistici presenti nelle tragedie francesi riallacciandosi al discorso condotto in margine a
lepio si scaglia, infine, contro l’ornamento eccessivo delle tragedie francesi , i cui dialoghi gli paiono, piuttosto che impront
ria, largamente presente nello strumentario retorico dei drammaturghi francesi del Seicento. Fra i maggiori sostenitori della pe
Sannia Nowé, Modena, Mucchi, 1988, p. 111), ma anche dai classicisti francesi , come il Rapin («La monotonie de notre vers alexa
rattutto greci, sempre migliori rispetto a quelli moderni, italiani o francesi . La pecca principale di questi ultimi consiste ne
i suoi connazionali avevano concordemente assegnato la preferenza ai francesi : «D’abord il avouë, contre la commune opinion de
non costituisce, secondo Calepio, un elemento che avrebbe permesso ai francesi di comporre poemi migliori. Egli di conseguenza s
che risultasse naturale e lontano dall’alessandrino declamatorio dei francesi (cfr. a proposito Valentina Gallo, «Lineamenti di
to veniva alimentata tanto dall’antagonismo nei confronti dei tragici francesi , quanto dall’assenza, nei venerandi autori classi
Bouhours, celebrava la grande varietà delle terminazioni delle parole francesi , che permetteva ai poeti di non ripetere se non a
i coppia di alessandrini spingerebbe, secondo Calepio, i drammaturghi francesi a inserire nei propri versi numerose figure retor
nte alle soluzioni predilette per le versioni italiane delle tragedie francesi , imperniate sull’uso dello sciolto, Calepio prope
ttore di Racine (sulla prosodia delle traduzioni italiane di tragedie francesi nel Settecento si veda l’indispensabile contribut
opria forma ai gusti del pubblico moderno. Al contrario i le tragedie francesi risultano meno ortodosse dal punto di vista della
alle tragedie di Conti — vengono reputati migliori rispetto ai drammi francesi di Corneille e di Racine. Non manca comunque un i
oica, l’autore critica l’eccessivo ricorso, da parte dei drammaturghi francesi , alle situazioni amorose, inserite soltanto allo
ragioni di questa sistematica messa in ridicolo delle grandi tragedie francesi dell’epoca si sofferma molto utilmente Andrea Fab
he aveva fatto il Du Bos nelle sue Réflexions, rilevando come i poeti francesi «évitent avec trop d’affectation de donner du spe
tteva che l’introduzione delle rime negli alessandrini delle tragedie francesi danneggiava non soltanto l’espressione, ma soprat
questo dramma è reputato superiore rispetto alla media delle tragedie francesi in quanto meno affettato, ma vengono mossi riliev
condo Calepio, nello scorporamento dell’agnizione — tipica dei drammi francesi su questo soggetto — in due scene diverse. Il de
zialità critica nel giudicare comparatisticamente tragedie italiane e francesi (Amos Parducci, La tragedia classica italiana del
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 616-618
così all’antica, che alla moderna. Parecchie dame adottavano le mode francesi dopo averle viste in teatro da lei, e la mandavan
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1024-1026
ingen, oltre a tagliatori di pietre preziose, orefici, pittori, sarti francesi , spagnoli e tedeschi, guardiani di leoni, domator
45 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO IV. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 257-261
o Demetrio. Intorno a questo tempo si tradussero le migliori commedie francesi , danesi e tedesche; ma la nazione non approva che
46 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
ossimava il secolo verso il fine, correndo l’anno 1380, allorché tra’ francesi cominciò il canto reale. Esso consisteva in versi
47 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46
Intorno a questo tempo venne la moda di tradursi le migliori commedie francesi , danesi e tedesche; ma la nazione non approva se
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1009-1013
ù importante per la storia dei nostri comici. Essa racchiude le scene francesi che furono, si può dire, incastonate ne’ loro sog
49 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
ella sua Merope. A simile mollezza universale seminata nelle tragedie francesi volendo rimediare il Longepierre compose una Elet
risente più che nella precedente del difetto generale delle tragedie francesi , cioè vi si scorge maggior copia delle stesse esp
uò eziandio il merito di essere stata la prima a mostrare sulle scene francesi i fatti della nazione. Shakespear ha preparata la
fondate, veggano certi eleganti ma ciechi panegiristi de’ drammatici francesi qual vantaggio essi rechino alle belle arti e all
ire, in cui amaramente satireggia i difetti allor di moda sulle scene francesi , e profonde un torrente di encomii sul suo protet
onservato il calore ed il sale, di che convengono anche i giornalisti francesi . Questo scrittore erudito ha dato anche al teatro
4 senza applauso. Il credito dunque che godè Piron di uno de’ tragici francesi degno di rammemorarsi con onore, vennegli dal Gus
Gustavo. Intorno al 1777 o 1778 si produsse con applauso sulle scene francesi Zuma tragedia del sig. Le Fevre, la quale vi si è
giar per vendetta i cuori umani? E chi ha imbrattate le moderne scene francesi di maggiori atrocità? La candeur française (pro
50 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
he non sono più decenti le commedie di Aristofane, le inglesi, alcune francesi di Hardi ecc., la Celestina, il dottor Carlino ec
51 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Introduzione »
essiva verso la spettacolarità e l’artificio come avviene nelle opere francesi , dalle quali Algarotti, rifacendosi ad argomentaz
to tra aria e recitativo, nella drammaturgia tratta anche dai modelli francesi . Un altro contributo che risale a questi anni son
he l’autore, infittendo la presenza di fonti e citazioni, soprattutto francesi e inglesi, intende dare maggiore respiro e presti
tti e il ***) gemmando il suo pretto favellare toscano di mille frasi francesi , magnificava il prezzo di quelle inezie, e il buo
52 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO IV. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 47-55
he non sono più decenti le commedie di Aristofane, le inglesi, alcune francesi di Hardi, la Celestina dialogo drammatico spagnuo
53 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
pie e piene d’intrighi amorosi simili a quelli delle tragedie galanti francesi , e lo stile abbonda di pensieri lirici. Esse sono
anto introducendo amori subalterni come pur fecero i migliori tragici francesi ) c’interessa pel solo protagonista mostrandolo in
tto ancora che la maggior parte delle favole Metastasiane viene dalle francesi , senza avvertire che la maggior parte delle franc
iane viene dalle francesi, senza avvertire che la maggior parte delle francesi si trasse dalle italiane. Questo traffico de’ let
54 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41
aduzioni che se ne fecero oltramonti. In Francia si tradusse in versi francesi la prima volta nel 1584 da Pietro de Branch, e si
oi nell’Aja nel 1679 e si ristampò nel 1681. Queste ed altre versioni francesi riuscirono poco felici, sia per debolezza delle p
si vede trascurata nel grottesco vestito eroico degli attori tragici francesi , ed in quello pure stravagante de’ cantori dell’
55 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356
ra stessa usata dal primo di lui maestro il nominato Calceseb. Alcuni francesi testimoni oculari degli applausi che riscuoteva l
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
Virginia Déjazet, la più birichina e più francese di tutte le artiste francesi che a più che sessant’anni creò la parte di Figar
57 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231
one. Non avendo osato il sig. Hullin di tradurla interamente in versi francesi dopo il saggio fattone della prima scena, il sig.
ne private sommamente atroci, per le quali si è comunicata alle scene francesi ed alemanne la smania di rappresentar le più rare
rappresentata nel 1761. Egli l’accozzò co’ materiali di due commedie francesi , il Pregiudizio alla moda e la Nuova scuola delle
trimonio secreto che ne forma il viluppo. A differenza delle commedie francesi , ove trionfa un solo carattere principale, rimane
58 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
tanti e tanti criticastri, ha invasata e corrotta la maggior parte de francesi , fra’ quali oggigiorno tanto abbondano i Castilho
a nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza, colla quale i francesi (parso per sineddoche) soglion discorrer, giudica
essendosi anche col progresso degli anni sempre più accresciuta tra i francesi de’ nostri giorni questa lusinghiera e vanitosa o
59 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
ne secondò coraggiosamente gli sforzi traducendo alcuni componimenti francesi . L’entusiasmo della Neuber passò al nominato prof
ominato professore di Lipsia Gottsched pieno della lettura de’ drammi francesi , e persuaso della giustezza de ’ loro princippii.
60 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
ne secondò coraggiosamente gli sforzi traducendo alcuni componimenti francesi . Il di lei entusiasmo passò al nominato professor
ominato professore di Lipsia Gottsched pieno della lettura de’ drammi francesi e persuaso della giustezza de’ loro principj. Tra
61 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
he sconciano il proprio linguaggio castigliano con vocaboli e maniere francesi , del cui carattere diede in Ispagna l’esempio il
si lasciano comprendere27, egli si è limitato a tradurre alcune farse francesi , e particolarmente di Moliere, come sono Giorgio
62 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275
moderno sapere». Se di ciò e di altro fossero informati certi critici francesi , non disprezzerebbero al certo nelle materie filo
63 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
per chi non ama la confusione de’ generi, si sono veduti sulle scene francesi . M. Louvais fe rappresentare nel 1773 l’Adone scr
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -
Quadro dei buffoni francesi e italiani, esistente nel Museo della Comédie fra
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720
: e dovendo rappresentare La Finta Matrigna con nuova giunta di scene francesi del Fatouville, la chiamarono sugli avvisi di tea
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
one. Non avendo osato il sig. Hullin di tradurla interamente in versi francesi , dopo di averne fatto un saggio sulla prima scena
e private sommamente atroci, per le quali si è communicata alle scene francesi ed allemanne la smania di rappresentare le più ra
rappresentata nel 1761. Egli l’accozzò co’ materiali di due commedie francesi , il Pregiudizio alla moda, e la Nuova scuola dell
rimonio segreto che ne forma il viluppo. A differenza delle commedie francesi ove trionfa un solo carattere principale, rimanen
67 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
rappresentavano farse satiriche e insolenti. Tutti questi spettacoli francesi di questo secolo erano scuole di superstizione, d
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
i. Ne uscirono per L’Italia ed oltramonti molte edizioni e traduzioni francesi , ed inglesi. Le opere che riscuotono gli applausi
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
i trovarvisi. Altri drammi piangolosi si erano presentali sulle scene francesi alcuni anni indietro non molto riusciti nella rap
70 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
le galanteria28. A questa mollezza universale seminata nelle tragedie francesi volendo rimediare Longepierre compose una Elettra
o si risente più della precedente del difetto generale delle tragedie francesi , cioè vi si scorge più copia delle stesse espress
lla ha pure il merito di essere stata la prima a mostrare sulle scene francesi i fatti della nazione. Shakespear ha preparata la
giar per vendetta i cuori umani? E chi ha imbrattate le moderne scene francesi di maggiori atrocità? La candeur Française (prosi
71 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
aduzioni che se ne fecero oltramonti. In Francia si tradusse in versi francesi la prima volta nel 1584 da Pietro de Branch, e si
nell’Aja nel 1679 che si ristampò nel 1681. Queste ed altre versioni francesi riuscirono poco felici, sia per debolezza delle p
72 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
ompimento del patrio idioma coll’ affettato barbaro uso delle formole francesi , e l’importunità rincrescevole de’ molesti compli
o Albergati Capacelli, oltre alle pregevoli traduzioni delle tragedie francesi , calcando il dritto sentiero ha in più volumi pub
73 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -
nazioni del mondo. Non solo dunque i greci, i latini, gl’italiani, i francesi , gli spagnuoli, gl’inglesi, i tedeschi, i russi,
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VII. Opera musicale nazionale ed italiana. » pp. 195-212
le opere buffe con balli, le qualí alternavano colle rappresentazioni francesi tradotte in castigliano eseguite da une compagnia
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272
ann Fritsche ; se bene il Boubaud, in una nota de’suoi nuovi sinonimi francesi accenni a un opuscolo, che però non si trova, int
76 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
ra d’ interessare i moderni alla lettura seguendo le orme de’ tragici francesi . Il Marchese trattò il Crispo che è un ritratto d
imitati. I suoi Romani (ciò che per lo più si desidera nelle tragedie francesi ) vi compariscono veri Romani; Cassio, Bruto, Cesa
chi imparando la storia letteraria d’Italia sulle notizie giornaliere francesi , afferma che ne’ primi lustri del nostro secolo i
are esattamente nel nostro idioma le più applaudite e felici tragedie francesi . Non parlerò io di certe fangose compilazioni di
ù volte ben maneggiato in Italia, cui possono oggi invidiare le scene francesi , le quali non hanno ancora una Ifigenia in Tauri
ta dall’essersi divulgato che i loro argomenti venivano delle novelle francesi . Ciò ben avrebbe potuto involare all’autore quell
77 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194
he sconciano il proprio linguaggio castigliano con vocaboli e maniere francesi , del cui carattere in Italia diede l’esempio Scip
r lo più non si comprendono a, egli si limitò a tradurre alcune farse francesi , e particolarmente di Moliere, Giorgio Dandino, i
78 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81
leggendo poco dopo nella pag. 218, che «dalla greca tragedia aveano i francesi e gl’italiani con felice successo preso ed unito
la solita sua superficialità e baldanza asseriva, che i poeti tragici francesi tanto sovrastavano agli antichi, quanto la repubb
a per la lingua, la letteratura, e le maniere de’ popoli, che non son francesi ) asserisce con magistral superiorità, che nelle m
ia che maneggiarono i greci, come quelle altre che sono coltivate da’ francesi . La tragedia antica appoggiata al Fatalismo non é
79 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
uesti e simili esempi si debbe argomentare, come fanno alcuni critici francesi , i quali si compiacciono di giudicare di ciò che
ica, e l’ingiustizia altresì con cui parlano di essa alcuni scrittori francesi , tra quali il gesuita Bouhours colla leggerezza s
80 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245
i commedianti dell’alta Italia. Dietro la scorta di codesti Drammisti francesi hanno i nostri inventate altre domestiche tragedi
all’essersi divulgato che i loro argomenti provvenivano dalle novelle francesi . Ciò bene avrebbe potuto involare all’autore quel
VIII della fisedia. Ma in tutte le favole inglesi spagnuole ed anche francesi prima del XVII secolo si osserva la medesima legg
zione, eioè il corrompimento del patrio idioma coll’uso delle formole francesi , caricatura che fornisce molti buffoni alle scene
sso prelodato Bordoni fece parimenti varie buone versioni di commedie francesi , la Metromania del Piron, il Bugiardo di P. Corne
co Albergati Capacelli, oltre alle traduzioni che fece delle tragedie francesi , calcando il dritto sentiero, pubblicò in Venezia
pie e piene d’intrighi amorosi simili a quelli delle tragedie galanti francesi , e lo stile abbonda di pensieri soverchio lirici.
e antiche favole, alcune insipide imitazioni delle commedie e novelle francesi scritte senza ingegno e senza spirito, ed un gran
nostre opere buffe, e talora vi compariscono tradotte alcune commedie francesi ed italiane. In tale stagione si videro su quelle
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault. » pp. 245-266
rimpiazzato da alcuni scrittori, i quali composero dopo di lui opere francesi di felice riuscita; ma Lulli (ugualmente che Moli
82 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74
rimpiazzato da alcuni scrittori, i quali composero dopo di lui opere francesi di felice riuscita; ma Lulli ugualmente che Molie
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382
a tragedia in italiano, in francese e in inglese con attori italiani, francesi , inglesi e tedeschi ; e dovunque ammirata, festeg
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431
gli da sovrani, da artisti, da poeti. I più grandi pittori e scultori francesi di oggidì hanno schizzi e firme e indirizzi in un
85 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »
tanto da se medesima l’asserzione della massima parte degli scrittori francesi , i quali dicono che l’epoca delle prime poesie co
ica di Bologna spedisce un Decreto col quale si vietava che i cantori francesi potessero fermarsi sulle pubbliche piazze del com
da Francia i cantori» 43, anzi i più bei madrigali di alcuni di essi francesi dimoranti allora in Italia si trovano raccolti da
attati di musica anteriori a quell’epoca, e come se gli Spagnuoli e i francesi non avesser preso strumenti musicali dai Greci, d
86 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
ni buoni musici. Nella corte erasi introdotta una compagnia di attori francesi , che rappresentava i componimenti di Molière, di
87 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
nità, e che servì perciò di modello alla maggior parte delle tragedie francesi che vennero appresso. Pare dunque che il Trissino
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 130-141
ici. – Mi fa da ridere quando parla dei Faigny e dei Doligny, e altri francesi  : quei poveri infelici, dopo d’aver divertito il
89 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
si che i vizi d’un sì cattivo esemplare si propagassero ai melodrammi francesi , e che questi sprovveduti d’ogni poetico pregio c
90 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO II. Tragedie Italiane del XVI secolo. » pp. 28-131
iù difettoso l’Edipo del l’Anguillara che de’ tre pur difettosi Edipi francesi di Corneille, di Voltaire e del p. Folard; e col
uelque une des leurs beautès. a. Di tante traduzioni ed imitazioni francesi della Sofonisba, quella di Mairet fu l’unica che
ità, e che servì per ciò di modello alla maggior parte delle tragedie francesi che vennero dopo. Si verifica in ogni passo lette
91 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
o non possono far né bene né male: nemmeno di quella folla di romanzi francesi , frutto della dissolutezza e dell’empietà, che fa
92 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93
atta dal re a favore di Amlet di sei cavalli barbari contro sei spade francesi co’ pugnali corrispondenti. Il re scommette, che
93 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108
le opere buffe con balli, le quali alternavano colle rappresentazioni francesi tradotte in castigliano eseguite da una compagnia
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
abilito la Commedia-Italiana di non più rappresentare se non commedie francesi , licenziò tutti i suoi attori, ad eccezione del B
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402
pagnia di Salvatore Fabbrichesi, fu messa in uno de’ primi educandati francesi , dal quale, morto il padre, uscì a tredici anni,
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
a ben altre estetiche, artista meno sincera. Molte delle cose che pei francesi rigidamente accademici, furono il non plus ultra
97 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344
compiuta ha presentato all’Italia varie buone traduzioni di tragedie francesi . Il dottor Mattia Butturini ha tradotta la Sofoni
l Popolo Romano che anche parla. Dopo varie buone tragedie italiane e francesi di Giunio Bruto, il conte Alfieri ha maneggiato q
n conto alcuno. Havvene delle lagrimanti sulle tracce delle inglesi e francesi . Tale è certamente in prima il Cappello parlante,
dodicimila commedie spagnuole, ed in altrettante inglesi, alemanne e francesi ancora del tempo di Hardy, Monchretien e Jodelle,
rimo per la legge VIII: e tutte le favole inglesi, spagnuole ed anche francesi prima del XVII secolo, servano la stessa regola.
tratto o raffreddato da que’ meschini amori subalterni delle tragedie francesi e de’ melodrammi eroici italiani, che noi non per
98 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
lla solita sua superficialità e baldanza asseriva che i poeti tragici francesi tanto sovrastano agli antichi, quanto la Repubbli
barbaro disprezzo per le lingue, le lettere e le maniere aliene dalle francesi , asseri magistralmente che nelle mani di Sofocle
99 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
inta in Italia, questa pella gara de’ più celebri artefici italiani e francesi ivi quasi in centro di riunione di entrambi paesi
100 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
strofe a differenza della galanteria che inlanguidisce tante tragedie francesi . Solimano avido di gloria e geloso della propria,
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