rolina Panighi, se ne allontanò, dopo la morte del padre, in cerca di
fortuna
. Capitato a Livorno nel 1872, si presentò al capo
si sciolse, e Tovagliari formò società con Enrico Reinach e con poca
fortuna
. Pier Camillo Tovagliari non era privo di egre
sso delle commedie stabilì la fama dello scrittore, non meno formò la
fortuna
dell’ impresario. Il Medebach recitava in esse la
il Medebach per alcun tempo continuò a condur Compagnia con relativa
fortuna
. Lo rivediamo l’estate del '63, del '66 e del '74
cesso le nuove traduzioni della Caminer al Sant’Angelo, e con immensa
fortuna
le imitazioni dallo spagnuolo di Carlo Gozzi al S
i, o meglio, tornò al Sant’Angelo, partitosene il Lapy, e con miglior
fortuna
; non tale però da non costringerlo il 1780 ad ab
giovine e amorosa nella nuova Compagnia Garrin di Cocconato, di poca
fortuna
. Toltasi alcun tempo dall’arte per malattia, vi t
mpagnia in compagnia mediocre, va esercitando l’arte comica con varia
fortuna
.
rdine, entrato, s’intende, a scapaccione. E in vario tempo, con varia
fortuna
, fecer parte della famiglia attori pregievoli com
riaco. Furono il ’76 per due anni con Giacinta Pezzana, poi, con poca
fortuna
, rifecer compagnia. Morta nell’ ’80 la Morolin, c
si abbandonaron d’improvviso al grande repertorio…. non so con quale
fortuna
.
ttro Scuti l’anno. Hora, già che il Cielo fè sortire à Supplicanti la
fortuna
d’esser ammessi à questo Serenissimo Seruiggio e
issimi di Vostra Altezza Ser.ma sì ritroua in Brescia, ma con sì poca
fortuna
, che può dirsi disgratia, e questa omai degenera
a Compagnia da lui condotta, nella quale stette due anni, ma con poca
fortuna
, sostituendolo talora nella maschera del Truffald
iato si rese utile alle comiche compagnie ; e procurò a sè medesimo e
fortuna
ed applauso. Fioriva circa il 1740. » Così France
riera. Visto che dal Goldoni poteva dipendere la sua maggiore o minor
fortuna
artistica, si diede a circondarlo di vezzi e di m
cene. Tornata in Lombardia, dopo di avere recitato vari anni con poca
fortuna
, avanzando ella in età, e in lei scemando il valo
essere stato in varie compagnie si recò in Germania, ov' ebbe qualche
fortuna
; ma venuto vecchio, e tornato in Italia, morì ne
senza la maschera, e avrebbe meritata – disse Fr. Bartoli – migliore
fortuna
di quella ch'egli ebbe.
egli era applaudito caratterista, e con la quale s’ebbe la più varia
fortuna
. Morì a soli quarantasette anni in Casal Maggiore
e – dice il Bartoli – agli anni suoi più gravi, mantenendosi con pari
fortuna
in concetto e riputazione. Ebbe una figlia, Gertr
di que’ Teatri, facendosi onore e procurando a sè stesso una mediocre
fortuna
. »
me capocomico in Francia del 1583 all’Hotel de Bourgogne, ma con poca
fortuna
. Forse, concordando le date e il luogo, questo La
; e formò poi Compagnia col marito che tenne a intervalli e con varia
fortuna
.
, adattata al piccolo Stato, che aveva traversato i monti in cerca di
fortuna
, o forse anche, concordando le date, alcun compon
Gramatica Irma. Una disgrazia per me, e una
fortuna
pei miei lettori. Non ho mai sentito la gentile a
i non comici (il padre, commerciante, entrò nell’arte dopo rovesci di
fortuna
, e fu suggeritore in compagnie primarie), fu educ
mò una buona compagnia, che condusse ora con prospera, or con avversa
fortuna
, e in cui la prima sosteneva con molta bravura il
onunziare, noi lo assicuriamo di una maggiore e più luminosa teatrale
fortuna
». Anche sua moglie Cecilia, veronese, fu comica,
Dominici e dalla marchesa Emilia Bourbon Del Monte, fu da rovesci di
fortuna
, morto il padre, trascinata nell’arte dopo alcune
iciliano, nacque il 1783 a Castronuovo. Entrò il 1811, per rovesci di
fortuna
, in Compagnia Bonajuto, ed esordì a Partenico nel
al 1780, nel quale anno cominciò a condurre compagnia da sè con buona
fortuna
. Viveva ancora il 1781 insieme alla moglie Teresa
, per tutta la Toscana, in Lombardia e a Malta. Ebbe momenti di buona
fortuna
, ma assai fuggevole. Viveva ancora il 1781 perseg
nerico primario. Fu l’81 con Ferrante, poi, per un triennio e per sua
fortuna
, con Vittorio Pieri, direttore Alamanno Morelli.
all’ '88 con Raspantini, facendosi poi da solo capocomico con avversa
fortuna
; tanto che il padre dovè corrergli in ajuto ; ma
i egli stesso una compagnia che condusse per vari anni con tempestosa
fortuna
. Levatosi dal capocomicato, ritornò scritturato p
ali, Broccoletto formò nuovamente compagnia il 1810, che condusse con
fortuna
sino alla metà del carnevale 1812 ; nel qual temp
to sodisfatta di quanto richiedevo ; onde mi dispiace n’ poter sortir
fortuna
di ricevere le sue gracie con Sig.ri Grimani, m’
Ispagna con Achille Majeroni, e vi tornò poi capocomica, ma con poca
fortuna
. Ritiratasi alcun tempo dal teatro, vi ricomparve
direttrice d’una Società filodrammatica, ma che sarebbe stata troppa
fortuna
per lei : e infatti la Società si sciolse….
sca virilità, poteva sperare de' migliori progressi alla sua mediocre
fortuna
.
dò vagando per le città di Toscana, e tornò a Firenze ov’ebbe l’egual
fortuna
. Mortogli uno zio prete assai dovizioso, lasciò i
senza aiuti, senza energia, assistere all’ultimo crollo della grande
fortuna
: il Palazzo dei Foscari fu venduto al Governo, p
sciolti di argomento spagnuolo per commissione del Sacco, ma con poca
fortuna
. Il carnovale del’79 sposò Marianna Ricci, sorell
suo spirito procacciandosi degli applausi, e facendo qualche mediocre
fortuna
.
in arte. Tempre entrambi di valenti artisti, avrebbero avuto miglior
fortuna
e maggior rinomanza, se una turba di figliuoli no
ndo. Nacque l’anno 1817 dai Conti Arcelli di Piacenza. Per rovesci di
fortuna
si diede all’arte comica, e riuscì discreto attor
cellenza. Nato a Torino da civile famiglia, fu costretto dall’avversa
fortuna
a recarsi in Lombardia, ove consumato tutto quant
e primo attore assoluto : società che dura tuttavia (1905) con molta
fortuna
. Tale lo stato di servizio di questo artista, che
herpa, del Domeniconi, Robotti-Vestri, Cesare Dondini, avendo così la
fortuna
di recitare al fianco dei grandi artisti che fior
figliuolo Domenico le parti di brillante assoluto. Alcuni rovesci di
fortuna
e l’età omai avanzata l’obbligarono ad abbandonar
erico della Compagnia di Pietro Andolfati. Un rovescio impreveduto di
fortuna
lo costrinse ad abbracciar l’arte comica, nella q
a dell’anno e solo, tornò a formare e a condur Compagnia con mediocre
fortuna
.
alia Centrale, formando una Compagnia che condusse per anni con varia
fortuna
. Da capocomico solo passò a essere conduttore in
i, nacque a Macerata il 7 maggio del 1857, ma dovette, per rovesci di
fortuna
, recarsi ancor giovinetto colla famiglia a Roma,
essi abbandonato. Si fece allora conduttor di compagnia, ma con niuna
fortuna
; e in breve, consumato ogni suo avere, si trovò
mai vedovo da qualche tempo, con le due figlie ancor giovani, ebbe la
fortuna
di essere ricoverato da un’agiata famiglia milane
ratelli. Felice fu capitano di mare, e viaggiò lungo tempo con molta
fortuna
. Si fermò a Chioggia, ove trasse agiatamente gli
ome poeta Paolo Giacometti. Scioltasi quella, dopo nove anni di buona
fortuna
, la coppia Giardini continuò da sè a condur compa
el 1862, e destinato dalla madre all’ingegneria, dovè, per rovesci di
fortuna
, abbandonare con grande rammarico gli studi, dopo
oscana nel Regno di Napoli che percorse tutto in pochi anni con buona
fortuna
. Tornato a Firenze, formò la quaresima del 1821 u
Comedie per il suo felicissimo Statto come altre uolte à sempre hauto
fortuna
di seruire al Altezze Sue antesesori che di tal g
apocomicato, percorse il Regno di Napoli e Sicilia, ma con non troppa
fortuna
. Morì a Foggia nel 1845.
le formò subito una buona compagnia, che durò parecchi anni con buona
fortuna
. Ma sì per voluto sbilancio nelle finanze, sì per
a Duse, or con Luigi Rasi. Fu anche, un anno, capocomico, ma con poca
fortuna
. Carlo Rosaspina è artista di singolare intuizion
Istituto Truglio, dal quale dovette uscire anzi tempo per rovesci di
fortuna
. Si scritturò il '23, e per un quinquennio, con S
uovo e per un triennio con Salvini, poi di nuovo capocomico con varia
fortuna
; poi, venuta in nome di attrice assai promettent
ame nella sua supplica. Il caso occorse a Capo d’Orlando, ove da una
fortuna
di mare sequestrata una Compagnia, trovò che l’al
a. Altrove ne cita un verso, il cui senso è questo; bisogna che la
fortuna
sia ajutata del l’industria, e che l’industria ve
ortuna sia ajutata del l’industria, e che l’industria venga pur dalla
fortuna
ajutata . V. Vallemont T. II. a. Diogene Laerzio
nto dell’amicizia e dell’arte. Coraggio, buoni fanciulli ! Vi porterà
fortuna
il nome onorato e caro, vanto dell’arte italiana
to apparteneva alla breve e egregia schiera di quelli attori che alla
fortuna
e alla dignità della comica cosa pigliano partico
po’ coll’arte, un po’ col commercio, trovò modo di formarsi una certa
fortuna
. Viveva ancora al tempo del Bartoli (1782). Fu at
se al sepolcro. Continuò la Teresa a tenere la compagnia con decoro e
fortuna
: ma avanzando nell’ età, e passando dal ruolo di
ofe. Si recò all’Argentina con Emanuel (V.), e di qui cominciò la sua
fortuna
; chè, avuto un grande e schietto successo, trovò
a in Compagnia Raspantini, poi (1900), tentò il capocomicato con poca
fortuna
. Fu a tutto il '902 con Eleonora Duse, per passar
ttere qui tutte fino a oggi le compagnia, in cui pellegrinò con varia
fortuna
e con vario ufficio, troppo ci vorrebbe. Basti ch
asa del marito, or trapelando qualche compagnia, in attesa di miglior
fortuna
. Attrice di larghe promesse, da principio, di voc
na, senza alcun neo mostri furori e pene ; e quando è vinta dalla rea
fortuna
, vinca il maschio valor d’Argo, e d’Atene. Con ci
ta colla più modesta laboriosità, amato e stimato da quanti ebbero la
fortuna
di conoscerlo personalmente, e dove finalmente, i
in Lucca e Livorno, e l’ autunno in Firenze senza recite con avversa
fortuna
, e con tante traversie, malattie, e dispendî, che
tico vigore. Fu anche autore di più opere or con buona or con cattiva
fortuna
, tra cui migliore di tutte La mamma di gatt.
a fresca fresca dai nostri Collegi-Convitti delle monache. Io ebbi la
fortuna
di conoscerla quando non aveva che quindici anni.
elli, del quale diventò socia, poi si diede al capocomicato con varia
fortuna
, percorrendo le grandi città di Europa e di Ameri
romiscuo de' più sinceri, forse il più sincero, che non potè avere la
fortuna
, a cui gli dava diritto il suo grande ingegno art
o giorno (30 marzo 1899) come un babbo. « Egli non potè aver maggiore
fortuna
– ho detto in principio – per la cerchia ristrett
rio e Vittorina. Ma datosi quello all’arte e al capocomicato con poca
fortuna
, ella dovè sagrificare tutta intera la non lieve
a Dresda, ove, incontrato il favor del pubblico, potè accumular molta
fortuna
, e ove, giunto in età avanzata, morì nel 1764. Co
in versi martelliani dello stesso Goldoni. Messa assieme una discreta
fortuna
, lasciò il teatro per darsi alla mercatura, nella
padre con Romualdo Mascherpa, e ridiventò in vario tempo e con varia
fortuna
capocomico, ora solo, ora in società. Morì a Mila
osa gli riuscì l’impresa ; sicchè travagliato dalla instabilità della
fortuna
, e occupato tutto dall’idea d’un triste avvenire,
iombino nella maschera di Stenterello, e peregrinando poi con incerta
fortuna
da Piombino a Cecina, da Cecina a Montecatini, da
ia, che sostenne per alcun tempo il ruolo di prima donna, ma con poca
fortuna
, a cagione specialmente del fisico nè bello, nè s
Bazzi, e Goldoni. Arriso dalla sorte s’andò formando una conveniente
fortuna
, che permise a lui e a'suoi di viver nell’agiatez
e la Dalmazia. Diventò poi conduttore d’opere in musica, ma con poca
fortuna
; chè il '79, s’incendiò il Teatro di Gorizia, de
certo Tognotti. Ma se l’arte le arrise dal suo inizio, non le arrise
fortuna
materialmente : chè, sbalzata di compagnia in com
ach, nella quale fu assunta al grado di prima attrice assoluta, e con
fortuna
inattesa, Tina Di Lorenzo. Terminato il triennio,
ner ristretto nei confini della Toscana, il Roffi percorse con grande
fortuna
la Lombardia, il Piemonte e il Genovesato. Forse,
valieri, c’erano nell’anticamera di S. A. Ser.ma dolendosi della poca
fortuna
c’ haveva havuta col detto S.r Marchese. E pare
protettione, ma ci comparte una mercede così copiosa, che può far la
fortuna
, anche a chi pretende distintione assai superiore
cini da festa, La famegia in rovina, Mia fia, I oci del cuor furon la
fortuna
di Moro-Lin ; ma quest’ ultima segnò anche la sua
i di formare una compagnia comica che fu detta : Compagnia ligure. La
fortuna
gli sorrise, e per molti anni gli fu larga di app
. Figlia dei precedenti. Deve al Teatro de’ Fiorentini la maggior sua
fortuna
artistica. Fu per alcun tempo applauditissima pri
ndicello e ritentata la prova, passò progressivamente, nè con maggior
fortuna
, dai servi ai mami, ai secondi amorosi, ai brilla
recitazione caldissima. E se non ebbe in arte maestri, se non ebbe la
fortuna
di metter piede mai nelle compagnie privilegiate,
sposatosi a Giuseppina Boccomini, diventò capocomico solo, con varia
fortuna
. Scritturatosi colla moglie nella Compagnia di Al
Cavallotti, e il Lantenac d’Interdonato. Fu poi capocomico con varia
fortuna
; e, or è qualche anno, fu nominato direttore del
r un quadriennio due compagnie, che ridusse poi dopo due anni di mala
fortuna
a una sola. Fu due anni in Compagnia Reale Sarda
na gran Compagnia, che durò quattr’anni (1847-’48-’49-’50) con grande
fortuna
, e della quale ecco l’elenco : ATTRICI Adelai
. Tentò il capocomicato in società con Federigo Boldrini, ma con poca
fortuna
; e si scritturò, terminato l’anno, e per un trie
o l’anno, e per un triennio, con Giuseppe Trivelli, col quale ebbe la
fortuna
di recitare al fianco di Gustavo Modena, sostenen
voluto annoverarmi tra quelli, è andata perfettamente d’accordo colla
fortuna
che mi frappone l’inciampo di queste. [2] Ma a ch
ata l’anno 1773 in Venezia nel Teatro di S. Gio. Grisostomo con molta
fortuna
di Girolamo Medebach. Dallo stesso Bartoli tragg
agni che si potevan fare colà, ch'ella gli affidò due terzi della sua
fortuna
. Ma il furfante non diè più segno di vita, e la p
Destin più certo, lasciando un’arte, il di cui frutto incerto potrìa
fortuna
a te render fugace. Saggio Consiglio. Alle tue mi
olo ; e fini col dirmi ch’egli andava a Venezia, ov’era sicuro di far
fortuna
nel carnovale. » Povero Bassi !… Egli dava, quan
e uscirono la Tessero, la Pezzana, Emanuel, Maggi, Diotti. Rovesci di
fortuna
obbligaron la giovinetta a calcar le scene, e la
ultimo rampollo d’una nobile famiglia di Venezia, che per rovesci di
fortuna
aveva ottenuto un impiego giudiziario a Verona. Q
dicendo ch’ ella fu somma anche nel tragico, e che se avesse avuto la
fortuna
di nascere in Toscana, nessuna attrice avrebbe po
tto gli ammaestramenti dell’artista Giovanni Ventura (V.). Rovesci di
fortuna
la sbalzarono, il 1869-70, ancor giovinetta, nell
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