Miti Pompilio. Bolognese. Fu un buon innamorato, e
fece
parte della Compagnia del San Luca a Venezia. Scr
se il 1735 Ottaviano Trionfante di Marc’ Antonio, dramma-parodia, che
fece
rappresentare da' suoi compagni con la musica del
Billi Giacomo (in arte si
fece
chiamar Iacopo) nacque a Fano dal Conte Antonio B
in cui di punto in bianco esordì e con successo qual primo attore. Si
fece
conduttore di compagnie egli stesso, in una delle
ontini detto Cortellaccio affermo. Io Giomaria Antonazzoni affermo e
fece
scrivere. Io Gabriello ditto Francatrippe comico
fermo e fece scrivere. Io Gabriello ditto Francatrippe comico geloso
fece
scrivere. Degola Tommaso. Noto attore per le pa
mmaestrato nelle belle arti dal padre pittore ; ma a diciotto anni si
fece
comico, riuscendo in poco tempo un egregio amoros
rici e Petrelli ; poi, sposata l’egregia servetta Clotilde Sacchi, si
fece
nuovamente capocomico per vari anni (il '56 aveva
esci di fortuna aveva ottenuto un impiego giudiziario a Verona. Quivi
fece
gli studi ginnasiali e liceali, poi si recò all’
l’arte, in cui ebbe lezioni, dicono, dalla celebre Pellandi, e in cui
fece
prova eccellente nella filodrammatica della sua p
ia Fiorio in quelle di Ghirlanda, di Asti, e Domeniconi (1842). Si
fece
poi capocomico, ora solo, ora in società col bril
) con Vestri, uno dei cognati. In quella Compagnia la Virginia Marini
fece
le sue prime armi. Le cose andate a male, abbando
i Marina). Esiste un suo libretto stampato a Parigi nel 1623 (?) e si
fece
raccoglitore di poesie in lode della celebre Deli
ori, mastri di scrima, ecc. » In quel carnevale Don Vincenzo Spinelli
fece
una mascherata, in abito da Zanni, e distribuiva
nelli fece una mascherata, in abito da Zanni, e distribuiva cartelli,
fece
la scritta : la moglie del Principe Zaccagnino. (
visita, col quale erano quattro venerabili Religiosi. Il buon Prelato
fece
stringere la sua Corte e dar luogo ai Comici ; e
or benefattore ; egli si compiacque d’accettarla : il primo giorno si
fece
la comedia così : « Monsig. sedeva avanti la port
ale). Quando i comici italiani furono licenziati (10 aprile 1732), si
fece
eccezione per la coppia Bertoldi, alla quale era
sempio, ne’venti giorni che la Corte soggiornò a Zuthein, il Bertoldi
fece
una tombola che gli procacciò buon guadagno. E ta
icidio in patria, esulò per sottrarsi ai rigori della giustizia, e si
fece
frate dell’ordine di S. Francesco. Stanco poi del
ioni apostoliche, e lo vediam percorrere tutta la Marca Anconitana, e
fece
con grande successo il quaresimale del '77 a Bolo
abilissimo in altre parti giocose, in questa non riusci bene. Ciò mi
fece
risolvere appoggiar tal carattere al Pantalone, c
ngannai, poichè alle di lui mani comparve mirabilmente, e la commedia
fece
in Genova un buon effetto. Morì poco dopo il valo
ottobre del 1850 da Carlo, ufficiale di dogana, e Francesca Lombardo,
fece
il suo ingresso in arte, rappresentando per favor
rimo attor giovine Ernesto Colonnello, tornò in Italia, dove, il’ 75,
fece
società con Alessandro Salvini, per passare poi p
degli scolari di legge. Domandiamo ora che musica fu quella che si
fece
a questa pastorale ed alle altre che la seguirono
re il nome del maestro, avrebbe potuto notarsi con ogni proprietà, vi
fece
la musica (p. e.) il maestro Ita, il maestro Core
armente ne’ cori, e negl’intervalli degli atti ancor senza cori vi si
fece
qualche tramezzo o trattenimento. Il Cornetto, il
te cose nel pubblicarsi le pastorali per onorare i maestri vi si pose
fece
la musica, ciò benissimo conviene al nominato lav
atello, e s’impresse nel 1564. La rappresentò messer Ludovico Betti:
fece
la musica Alfonso Viola: fu l’architetto e dipint
ola: fu l’architetto e dipintor della scena messer Rinaldo Costabili:
fece
la spesa l’ Università degli scolari di legge. I
ifon in Napoli. Un’ altra difesa dell’Aminta contro il duca di Telese
fece
il dottor Niccolò Giorgi napoletano letterato di
etentemente la bella poesia italiana. Una traduzione eccellente se ne
fece
in bei versi castigliani da Giovanni Jauregui usc
esse in Francfort nel 1615, e di nuovo nel 1623. Michele Schneiden ne
fece
una versione tedesca stampata nel 1642 in Amburgo
. La prima rappresentazione dell’Aminta secondo il marchese Manso, si
fece
in Ferrara nel 1573 con lode e meraviglia univers
a in Venezia nel 1597, e poi anche nel 1598. In Milano nel 1597 se ne
fece
una edizione corretta dall’autore, il quale giunt
il fanno ; e fra tali poeti si vuol ripore l’istesso Manfredi che il
fece
alla sua boschereccia. Di un’ altra pastorale ine
edizioni dell’Aminta nel catalogo dell’edizione Cominiana, che se ne
fece
in Padova l’anno 1722, ovvero nella Drammaturgia
gli scolari delle leggi. Domandiamo ora, che musica fu quella che si
fece
a questa pastorale, ed alle altre che la seguiron
re il nome del maestro, avrebbe potuto notarsi con ogni proprietà, vi
fece
la musica il maestro N, benchè esse si sieno rapp
rmente ne’ cori, o negl’ intervalli degli atti ancor senza cori vi si
fece
qualche tramezzo o trattenimento. Il Cornetto, il
e cose nel pubblicarsi le pastorali, per onorare i maestri vi si pose
fece
la musica, ciò benissimo conviene al nominato lav
ui fratello, e s’impresse nel 1564. La rappresentò M. Ludovico Betti:
fece
la musica Alfonso Viola: fu l’architetto e dipint
o Viola: fu l’architetto e dipintor della scena M. Rinaldo Costabili:
fece
la spesa l’università degli scolari di leggi. Il
ifon in Napoli. Un’ altra difesa dell’Aminta contro il duca di Telese
fece
il dottor Niccolò Giorgi Napoletano letterato di
e competentemente la poesia Italiana. Una eccellente traduzione se ne
fece
in bei versi castigliani da Don Giovanni Jauregui
esse in Francfort nel 1615, e di nuovo nel 1623. Michele Schneiden ne
fece
una versione tedesca stampata nel 1642 in Amburgo
La prima rappresentazione dell’Aminta, secondo il marchese Manso, si
fece
in Ferrara nel 1573 con lode e maraviglia univers
enezia nel 1597 e poi anche nel 1598. In Milano nel 1597 ancora se ne
fece
un’ edizione corretta dall’autore, il quale giunt
il fanno; e fra tali poeti si vuol riporre l’ istesso Manfredi che il
fece
alla sua boschereccia. Di un’ altra pastorale ine
i edizioni dell’Aminta nel catalogo dell’edizione Cominiana che se ne
fece
in Padova l’anno 1722, ovvero nella Drammaturgia
el Cavaglieri. Nel 1606, Paolo Quagliati, celebre compositore romano,
fece
colà vedere uno spettacolo consimile per istigazi
che e le musicali, come anche un altro porporato illustre scrisse, e
fece
rappresentar l’Adonia, melodramma di cui Giammari
mo ancora che erano conosciute fin dai tempi di Francesco I, il quale
fece
venir da Firenze parecchi uomini celebri in quest
li e così utile ai favoriti che aspirano ad uniccheggiar nel comando,
fece
di nuovo venir dall’Italia gran numero di musici,
e dura tuttora in alcune composizioni72. Sotto il regno di Elisabetta
fece
quest’arte qualche maggior progresso pel favore d
pubblica allegrezza, tra le quali assai bella e ingegnosa comparsa ne
fece
quella rappresentata nel palazzo di San James l’a
plici oggetti della sua vasta riforma comprese ancora la musica. Egli
fece
venire dalla Germania, ove diligentemente avea os
betta protettrice di tutte le belle arti, e in particolare di questa,
fece
costruire il primo teatro pubblico dell’opera a M
che vicino a morire dopo aver fatto l’ultime preghiere col confessore
fece
venire i suoi suonatori, e morì alla metà d’un co
ecitare. So che quando fu per andare in Francia con la sua compagnia,
fece
chiara e gagliarda protesta a’ compagni, che nol
virtuosa consorte una Donna, detta Isabella tra le comiche, la quale
fece
vita santa per due anni avanti la morte, senza ma
bene, che rimasi stupita. Cominciò a parlarmi de'suoi compagni e loro
fece
una raccomandazione, che non mancava di alcun req
, misericordia, son morta. Pianse, urlò, mise la contrada sossopra, e
fece
entrare una sentinella nel casino, come se tratta
anti, al cui suono echeggiò la camera. Ella se le prese, pianse, e si
fece
venire le convulsioni. Che più ? Lo stesso suo am
ella quale fu ottimo. Passò in seguito al ruolo di caratterista, e si
fece
sempre notare per una singolare nobiltà, anche ne
io della compagnia, a codest’ epoca, basti sapere che il caratterista
fece
a S. Sepolcro la sera del 12 agosto la sua Benefi
Bartoli – che meritò d’essere applaudito per tutto quel tempo, che si
fece
veder sulle scene, fino che sorpreso dalla morte
andoci di ricercarlo e fargli pervenire una sua lettera. Mio padre le
fece
conoscere l’impossibilità di eseguire la sua comm
ndone già veduto i lumi colorati, ma l’improvviso spengersi di questi
fece
subito sospettare una disgrazia…… Della compagnia
tore Giuseppe Valery mi mandò una valigia di biancheria, dal sarto mi
fece
fare due abiti completi, e mi fornì di denaro : t
ra Valery mi mandò della biancheria e un abito di lana nera ; la cosa
fece
chiasso in città ; furono fatte solenni esequie,
al figlio ed al fratello. Confesso che la gioja di averla trovata mi
fece
al momento scordare il dolore di averla perduta !
conoscere la propria abilità nel teatro Grimani a S. Samuele, dove si
fece
molto onore, avendo lasciato dopo la sua morte un
lomberti formò in società con Eugenia Baraccani, sposata la quale, si
fece
capocomico egli stesso, separandosi poi amichevol
ia in quella de'nobili Vendramini al Teatro S. Luca. Sufficientemente
fece
conoscere i suoi talenti per la comica profession
Bonani Vittorio.« Fu un celebre pulcinella, che
fece
volare il suo spirito sui teatri di Napoli, e che
l Brighella. Il 1777 era Dottore in Compagnia di Francesco Panazzi, e
fece
il maggio un corso di recite al Teatro Comunale v
te omai dell’avvenimento, lo accolse con tale scoppio di applausi che
fece
piangere di consolazione il fortunato padre. Gaet
e avevan sempre esercitato su di lui le glorie teatrali del padre, si
fece
comico, esordendo con Luigi Domeniconi al Teatro
agnie, sinchè, avanzato in età, dovè darsi a’caratteristi, in cui non
fece
quelle prove che sperò. Inquieto, stravagante, vi
ù trasformata in alloro. Apollo perche restasse memoria dell’amor suo
fece
fabricare in quel luogo vna Città, e la chiamò Fe
one tanto lungo, se non che Marte imbizarrito senza esser chiamato si
fece
innanzi, e disse : Potta di Giuda, ch’io non vo b
i mio ordine messo in vn canto quel baston, che suol portare in mano,
fece
vna bella, e lunga cicalata, mostrando come tutto
olto ben ve ne ricordate, se non hauete perduto il cervello ; Saturno
fece
i fondamenti con la Giustitia delle leggi, Gioue
tirò sù le belle prospettiue con la benignità de’costumi ; Apollo vi
fece
miniature all’arabesca con il pregio della Poesia
Cuniberti Luciano, torinese, uscito da una società di dilettanti,
fece
le sue prime armi in arte con Gustavo Modena. Fu
colla moglie, una giovane dilettante torinese, in America, ov’egli si
fece
direttore di filodrammatici, e ove, dopo pochi an
ato. Fu il ’76 con Gerolamo Medebach al S. Angelo di Venezia, poi si
fece
capo di una Compagnia vagante, della quale era pr
Cardosi Pierina. Sorella minore della precedente,
fece
i primi passi nell’arte in Compagnia Patriarchi,
intercessione di altra Dama, la quale, padrona dell’animo del Re, si
fece
da lui condurre al Castello. E visitata la prigio
ga e incolta si gettò alle ginocchia di Augusto, che dopo tre mesi lo
fece
liberare, ordinandogli di lasciar Dresda e la Sas
rj, si recò alle 11 del mattino al Teatro dell’ Hôtel de Bourgogne, e
fece
apporre i suggelli su tutte le porte, non solo di
nel suolo francese. Fu tanto e così indemoniato il chiasso che se ne
fece
, che i commedianti italiani vollero approfittar d
orta la servetta Veronesi (V.), ella ne prese il posto nel 1768, e si
fece
chiamare in teatro Argentina. Fu ricevuta il '69
inglese Tommaso Hales, chiamato comunemente d’Hèle in Francia, ove si
fece
conoscere come autore drammatico e fece rappresen
nte d’Hèle in Francia, ove si fece conoscere come autore drammatico e
fece
rappresentare alla Comedia Italiana Le jugement d
o della disperazione a Venezia, dov'era la Compagnia Goldoni, che gli
fece
, ma sempre indarno, le più vive premure perchè tr
ruolo di primo amoroso per darsi a quello di caratterista, nel quale
fece
ottima riuscita a’ Fiorentini di Napoli, ove si r
dopo compiuti gli studi all’ Università di Pisa. Fu ottimo amoroso, e
fece
parte delle Compagnie di Lorenzo Pani, del vecchi
arpanè l’ Esopo in Corte del Boursault, tradotto da Gaspare Gozzi. Si
fece
poi capocomico e fu al San Gio. Grisostomo di Ven
l carnovale del '65 ; ma la compagnia, privata della Brunelli, non vi
fece
incontro. Fu in Portogallo e in Ispagna, con poca
ò una guancia con una compiacenza più che paterna, s’ingalluzzò, e mi
fece
avvertita che al Vecchio volpone ancora piacevano
ntificato d’Innocenzo VIII teneva scuola di Belle Lettere in Roma, vi
fece
rappresentare un’altra tragedia, e fu la prima ve
comunemente detto Leonardo Aretino, nato nel 1369, e morto nel 1444,
fece
una comedia latina, intitolata Polissena, stampat
che serbasi manoscritta fra’ codici di Giacomo Soranzo. Di questa poi
fece
una traduzione italiana Modello Polentone, e pubb
ennato anno, secondo l’antico diario ferrarese, questo splendido duca
fece
rappresentare in un gran teatro di legno, fatto i
e scritta prima del 1494, in cui avvenne la morte dell’autore e se ne
fece
nel 1500 una seconda edizione. Il rinomato tradut
a; e l’altro del poeta Giovanni de la Encina, che il conte de Uregnas
fece
rappresentare in casa sua, ospiziando il re Ferdi
e Lodovico Sforza fra le altre cose da lui oprate a pro delle lettere
fece
aprire in Milano, un magnifico teatro. 151. Vegg
4 al S. Carlo di Napoli, La Contessa, commedia del Barone Liveri ; vi
fece
il Napoletano ; e napoletano lo troviamo nel Gian
Cossa ch’egli recitò di tal modo da non aver mai chi lo superasse. Si
fece
poi conduttore di compagnie di terz’ordine, recit
h al S. Cassiano di Venezia, ove con commedie di particolar fatica si
fece
buon nome, diventando poi socio dello stesso Mede
aolo Ricci, accademico recitante, — che ne' privati teatri di Bologna
fece
per alcuni anni un’ottima comparsa. » Entrò con l
fatale corsa del tempo, la espressione d’infantile gioialità, che la
fece
sempre una delle più simpatiche attrici del teatr
suoi teatrali, per essere stato un modello del Comico eccellente. Si
fece
gran concetto nella Città di Napoli, e per il Reg
zza. Un amico di suo figlio, il Casanova, che la conobbe nel 1751, ne
fece
un ritratto evidente con pochi tratti di penna :
hera e Scapino che scoppia dalle risa. Morta la povera Silvia, se ne
fece
l’orazione funebre degna di una donna religiosa,
ostituito sulla scena da un nuovo comico italiano, valorosissimo, che
fece
di ben poco rimpiangere il celebre suo predecesso
Capitano nel 1645. Nel 1645 il duca di Ghisa, partendo per l’Italia,
fece
dono della sua guardaroba ai principali attori di
to sotto ’l nome di Silvio. Le sue prime armi, e con grande successo,
fece
nella Compagnia dell’Anonimo Ciarlatano, il signo
e scoprendolo al pubblico sulla scena al mutar di una decorazione, lo
fece
fischiare. Allora il Casali era secondo amoroso (
Torchi Giovanni. Comico egregio per le parti di brillante,
fece
sulle scene una fuggevole apparizione. Nato a Bol
ia. Figlia del precedente. S’era data all’arte del canto, nella quale
fece
buone prove, specialmente per le opere buffe. Spo
ata : La Costanza premiata nel Trionfo di Porsenna Re de Toscani. Ciò
fece
mentre la prefata Altezza Serenissima trovavasi i
Carlo Mancini, di Giuseppe Colombo, e di Francesco Lombardi, con cui
fece
quasi tutto il giro della Sicilia, nella quale po
e fra gli accademici della sua Patria ; e poi passò a Napoli, dove si
fece
onore. Ritornato a Firenze, recitò nel Teatrino d
Merli Cristoforo, nato a Bologna verso il 1741,
fece
le prime donne cogli accademici fortunati della s
Ruffino Antonio, romano, nato il 1780 circa,
fece
gli studi universitari ; e, mortogli il padre, Gi
l’amor della poesia in genere e della rappresentativa in ispecie, lo
fece
abbandonar per questa foro e pandette. « I suoi n
egregio cantante ; ed essendo anche’gli dotato di buonissima voce, si
fece
molto onore ne’ musicali intermezzi. Passò nel 17
ndò in iscena il 26 marzo, e a cui il vecchio pubblico del S. Carlino
fece
la più clamorosa e festosa delle accoglienze. In
i Giuseppe Imer ; e dice il Goldoni ch' egli fu cattivo comico finchè
fece
la parte dell’amoroso, e che poi divenne eccellen
i anni dal '33 al '38, e in cui sposò l’attore Paladini, col quale si
fece
poi capocomica, dovunque ammiratissima.
l 1743, e che Paglicci-Brozzi chiama Giovanni ? Giuseppe Simonetti si
fece
notare nella rappresentazione del carattere buffo
o di Fiore, che, senza dubbio, coll’arte sua e co’suoi ammaestramenti
fece
prender più tardi al Barese la risoluzione di met
la risoluzione di mettere anch’esso la maschera del pulcinella. Così
fece
: e andò di sera in sera acquistando terreno, tan
oni padre con cinque svanziche al giorno, a Casal Monferrato, ove non
fece
la miglior delle prove. Passato come secondo amor
e subito da quell’esperto conoscitore che era, il merito dell’opera :
fece
subito copiare le parti e le distribuì. Non rinun
ri e Achille Majeroni. Poi Majeroni, scritturato da Adelaide Ristori,
fece
il giro dei principali teatri d’ Europa. Dopo il
ogliene poi altre dodicimila con una solenne rappresentazione ch'egli
fece
insieme a Tommaso Salvini. Fu nel lusso pari a pr
mpagni, o che sentivan pietà della miseria sua. Se molto bene egli
fece
altrui (il beneficio è più presto scordato) molto
egli fece altrui (il beneficio è più presto scordato) molto male egli
fece
a sè ; e questo il mondo dell’arte non gli ha per
elo Lipparini al fianco di Carolina Santoni ; poi in altre, finchè si
fece
capocomico egli stesso. Sposò una Elena Tamberlic
assò nel ’57 con la Compagnia di Adelaide Ristori a Parigi, ove le si
fece
il presente ritratto in costume di Elisabetta nel
on buona simmetria un piccolo trono dal suo baldacchino coperto, e ne
fece
un presente a S. A. R. Ferdinando I Duca di Parma
iamata la Bresciani dopo l’interpretazione della Sposa Persiana), che
fece
tanto romore ne’ tempi andati. Quella parte che t
e fece tanto romore ne’ tempi andati. Quella parte che tanto onore le
fece
, non la rinunzia ad alcuna, nemmeno se la volesse
n maggior forza, con maggior energia e con maggior verità di quel che
fece
Madama Bresciani in una parte così importante. Qu
lligenza le vaghezze d’una voce sonora, e d’una pronunzia bellissima,
fece
tanta impressione in questa fortunata commedia, c
Fu probabilmente questo del Lutin amoureux, lo stesso Scenario che la
fece
famosa in Italia, e ispirò il Sonetto che riprodu
so ruolo il ’95 con Biagi, e il ’96 con Pia Marchi. Riposò del ’97, e
fece
del ’98 Compagnia con Pietriboni. Oggi è a capo d
apprendere le buone regole dell’arte, e collo studio e collo spirito
fece
degli avanzamenti, e fu lodata specialmente in Bo
Modena allora, profittando del teatro libero, si recò a Milano, e vi
fece
grande incontro. In quello stesso anno l’Elettore
be a scriver da Mantova Ottavio Gonzaga al Duca di Modena che glie ne
fece
richiesta : « Non è stata servita V. A. per non
Venezia. Giovinetto, entrò in una filodrammatica della città, e vi si
fece
notare pe' l modo garbato e spontaneo con cui rec
ute di Shakspeare ne' teatri di secondo ordine. Patriotto caldissimo,
fece
le campagne del '59, del '60 e del '66, e s’ebbe
Sand e dal Bachet, accenna anche alla rappresentazione che il nostro
fece
, prima dell’ Angelica, di una pastorale di Bartol
di Napoli accenna, forse per natural supposizione, che il De Fornaris
fece
a Napoli le sue prime armi. Il Sand lo fa nascere
però appose la sua firma, perchè, pei molti affari di quell’ uffizio,
fece
tralasciar l’ordine, fidando nella parola dei com
eritamente emergere, per abbracciar quelle di prima donna, in cui non
fece
buona prova. Il rinomato capocomico Romualdo Masc
l Pianizza a Napoli, « e i uno di que' teatri – dice Fr. Bartoli – si
fece
conoscere per buono attore, e si guadagnò degli a
po la restaurazione borbonica, darsi all’arte del comico, nella quale
fece
discrete prove. Sposò Elisabetta Quintavalle figl
te, abbandonò la famiglia per darsi interamente all’arte, nella quale
fece
ottima prova. Entrò quale amoroso nella Compagnia
anni, nel collegio Borde di Milano, dal quale uscita dopo cinque anni
fece
dolce violenza al padre perchè la lasciasse tenta
a più degna. Lasciò morendo ogni suo avere alla sua famiglia, il che
fece
onore alla sua mente e al suo cuore. Nonostant
te, avendo lo spirito ornato, e le qualità del cuore eccellenti. Si
fece
di Cammilla Veronese l’anagramma L'Amore se la vi
in Francia un teatro spagnuolo, tradusse alcune di quelle novelle, e
fece
credere che la Celestina e l’Eufrosina fossero tr
odusse varie decorazioni e macchine, fìngendo nuvole, tuoni, lampi, e
fece
vedere in iscena i duelli, e le battaglie. Mentre
rres intitolate Propaladia, la cui lettura fin dal 1520, quando se ne
fece
in Siviglia la prima edizione, fu proibita in Isp
o Tanco! S’ignora affatto Si sa solo che vivea in tempo di Carlo V, e
fece
un opuscolo sopra la nascita di Filippo II. nel 1
el 1585. Questo maestro de Oliva prima del 1533 stava in Italia, dove
fece
le sue traduzioni. Dunque (conchiude il compilato
la buona letteratura italiana? Non si ricordò che Bernardino Daniello
fece
imprimer la sua poetica nel 1536, cioé 26 anni pr
Rasi, nato a Ravenna il 20 giugno 1852, si recò il '67 a Firenze, ove
fece
la quinta ginnasiale al Liceo Dante, e gli studi
nferenza tenuta al nostro Circolo filologico e ripetuta costi a Roma,
fece
rumore : un suo trattatello sull’arte del leggere
e tremava all’idea di leggere la prolusione. Andò dal Rasi che gliela
fece
studiare, e lessi poi nei giornali che a Parma av
o poche ore avanti ch' io partissi da Catania : lo portai con me e mi
fece
buona compagnia lungo il viaggio. Le memorie si l
ni di lavori forzati. Scontata la pena, rientrò nell’arte ; ma non vi
fece
più che le ultime parti, anche perchè obbligato d
olarità manifeste sebbene non vò lasciar di dire che alle favole che
fece
sue traducendole liberamente, manchi la grazia e
grazia, per la copia e novità de’ sali, e per la naturalezza onde si
fece
ammirare nel carattere di Formica personaggio rag
onta) non è chi possa mai dir tanto che basti, dico della parte ch’ei
fece
di Pascariello e Francesco Maria Agli negoziante
se davvero a morte col pover' uomo, il quale per non commessi delitti
fece
rinchiudere in una prigione, riuscendo vane per l
acondo dir Roma si tacque, E gli fregiò di uerde alloro i crini. Così
fece
ammirar nel Ciel la Luna, Cosi fece stupire il Ga
giò di uerde alloro i crini. Così fece ammirar nel Ciel la Luna, Cosi
fece
stupire il Gang e' il Tago, E la Ruota spezzare à
amoroso e stenterello Colomberti Antonio, ingenuo La Compagnia
fece
poco incontro perchè erano poco bravi (così il ra
iglio (S. e G. B. Fiorillo), e soprattutto di volersene fuggire, come
fece
poi, ora che avea fatto bottino ; e faceva istanz
un primo amoroso di grido. Sposata l’egregia artista Laura Civili, si
fece
capocomico ; ma dovè, poco dopo, lasciar le scene
lei nella sua casa di via Borgognissanti, che spese pel mortorio (le
fece
dire ottanta messe) in tutto lire 328.6.8.
i rese poi celebre nella Comica Storia, per un salto da grottesca che
fece
dal molo di Livorno, con intenzione di non farne
ebre, creando ad essi ognor nuovi fastidi, fu da essi abbandonato. Si
fece
allora conduttor di compagnia, ma con niuna fortu
di nuovo scritturato dal Pani e dal Raftopulo. Tornò col Pani il '23,
fece
società il '24 con Nicola Vedova, e divenne poi c
ini una Compagnia Sociale, di cui egli era l’amministratore, e di cui
fece
parte, scritturata, la Tina Di Lorenzo. Fu il ’91
ll’Arena di Verona nell’estate del 1767. I suoi primi passi nell’arte
fece
con Gabriele Costantini. Fu poi con Antonio Sacco
tanò dalle scene, col proposito di ritornarvi, ma, pur troppo, non vi
fece
che fuggevoli apparizioni or con Salvini, or con
poi, ammalatasi la Duse, fu la prima donna de' suoi comici, coi quali
fece
il giro della Sicilia. Passò quindi, sotto la dir
tà e della verità ; ma coll’andar del tempo un cotal trasandamento lo
fece
attore scolorito e monotono.
. D'indole assoluta e indipendente, non volle più star soggetto, e si
fece
capocomico. Passò dalla Toscana nel Regno di Napo
▲