’Andreini, la Prudentia e la Roncagli (V. Andreini Francesco). L’aver
fatto
un uomo la parte della Franceschina, si può attri
la scena (e però più vivo per le parti di fantesca), ma fors’anche al
fatto
che un uomo, Battista degli Amorevoli (V.) aveva
tista degli Amorevoli (V.) aveva già recitato la Franceschina e s’era
fatto
celebre in tal parte. Giovanni Salina bolognese,
rmi perche il tempo non mè lò permise ; Dà questi miei Compagni uiene
fatto
instanza appresso il Ser.mo Padrone d’un Primo mo
e ui rimandassero uoi acciò che al’loro marcio dispetto doppo hauermi
fatto
tanti torti bisognasse che hauessero patienza di
), cioè che Antonio di Nebrixa nato nell’Andalusia al 1444, dopo aver
fatto
per poco tempo i suoi studj in Salamanca, non ben
si morì nel 1522, e lasciò molte opere. Il medesimo anche si dice che
fatto
avesse Ario Barbosa (V. Nic. An tonio Bibl. Hisp.
monianze nazionali lampanti, imparziali, irrefragabili? E se non l’ha
fatto
, a che tante ciance? A che accozzar un capriccios
possibile, benchè troppo raro; ma un possibile gioverà mai contro il
fatto
? Io veggo però un altro possibile incomparabilmen
è tre nè quattro scrittori che altri potesse citare), e spacciasse un
fatto
passato solo dentro del suo cervello, cioè che ne
Tolto à le scene il mascherato orfeo Sgridan le genti a’ morte, ahi
fatto
indegno Che l’ Vniverso lagrimar ne feo. I quali
ri ma per altri lette particolarmente, havendosi contentato chi le ha
fatto
durare questa fatica ; ne per cagion mia, ne di a
uron dati il 27 maggio 1620 da S. A. Ducatoni 350 d’argento per haver
fatto
in Castello tre comedie in occasione del Ser.mo P
iderata, ma non volero venire se prima non gli era pagato il debito e
fatto
un donativo ; del che il Sig.r Hercole Marliani e
si potrebbe servir di lei in altro che nel premeditato. Suo marito ha
fatto
un tempo da secondo inamorato, ma per odiar il st
ettera, ma un processo, tutta via mi scusi, essendo che quello che ho
fatto
, ho fatto per bene e per avisare S. A. di tutti g
un processo, tutta via mi scusi, essendo che quello che ho fatto, ho
fatto
per bene e per avisare S. A. di tutti gl’interess
, e l’estate del ’35 a Milano (vedi Paglicci Brozzi, op. cit.). Aveva
fatto
istanza per recitare il carnovale del ’36 a Roma,
lastri, e dotto e grazioso, che della profondità della sua memoria ha
fatto
stupire ogn’uno, poichè in molti luoghi, ma parti
tto quel Dominio, e le cose notabili che in quelle parti nascono ; ha
fatto
raccolta di sei e settecento nomi, e con epiloghi
si consacrati si cangiano in una spezie di rito; ond’é, che per primo
fatto
generale osserviamo, che in tanti paesi tutte le
azioni verso la coltura, si trovino scritte in versi, ch’é il secondo
fatto
generale che notasi ne’ teatri. Ma quando le soci
mente si veggono cangiati in tante scuole di sana morale. E’ il terzo
fatto
osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle naz
il teatro più vago, più vario, e più delicato. Ed é questo il quarto
fatto
rimarchevole che troveremo avverato in tutti i te
a per tale identificazione non abbiam prove sufficienti. Sta solo nel
fatto
che la Diana sosteneva le parti di seconda donna
A. Serenissima, la medesima Altezza glie le ha donate e però se gli è
fatto
l’ordine come sotto. Le dobble dieci furono infa
ersar trafitti i cori. Ond’ognor minacciando al popol folto, ch’è già
fatto
tua preda, e foco, e strali, a’più sovrani Duci i
rouo il tutto e disse che poteua partire la Compagnia p. Padoua sub.º
fatto
Pasqua. Hora intendo che il Cap.º Fialla e Dottor
la gionta della Moglie e Vicenza invece di Padoua, con più di douere
fatto
feste andare a fare quattordici o quindecci Comed
ù testimonie degni di fede. Ma perchè circa otto giorni sono io li ho
fatto
intendere per la massaia che si trovi da vivere,
, mena rovina et parla di ricorso al Alt.ª Sua, et di più per haverli
fatto
sapere che quella casa è mia, poi che io ne pago
e io lo vorrò quando mi tornerà comodo. Questi son li capi che lo han
fatto
mettere in fuga a parlar di ricorso a S. A. et no
dele neppure a costui, provocò la scena di gelosia della quale abbiam
fatto
parola, e che fini con un colpo d’arme da fuoco,
ine questo strano funzionario, lo abbiamo visto ; ma quello che ci ha
fatto
vera sorpresa, si è che il Governatore gli dette
si fu licenziato dalla compagnia per contese domestiche. Punto da tal
fatto
, volle far pubbliche le sue ragioni ; e stampò al
per titolo L’albero di Diana. EccoLe qui acclusa la Satira che hanno
fatto
in Milano. Attendo lettere di V. E. a Londra, e f
ttezza di tale aneddoto. Comunque sia, il Veronese esordì in prova di
fatto
alla Comedia italiana come pantalone nel Double m
e dal teatro, e spariva con lui da un fóro nel soffitto della platea,
fatto
per dar aria alla sala. Carlo Veronese, uomo f
Figlio dei precedenti, nacque a Parigi il maggio del 1724. Dopo avere
fatto
gli studi classici, e avere avuto lezioni da sua
iarazione, si fu perchè egli credette non valerne la pena, essendo il
fatto
accaduto in pubblico, e, com’era da credersi, per
etto. Molti anni sopravvisse Michelagnolo al Padre, e venne a mancare
fatto
già vecchio circa il 1685. I fratelli Fracanzani
asaniello. Francesco, imprigionato il 1656 nel Castel Nuovo, per aver
fatto
nuovi tentativi di ribellione, vi morì avvelenato
asi consacrati si cangiano in una spezie di rito; ond’è che per primo
fatto
generale osserviamo che in tanti paesi tutte le p
zioni verso la cultura) si trovino scritte in versi, che è il secondo
fatto
generale da notarsi ne’ teatri. Ma quando le soci
tamente si cangiano in tante scuole di sana morale. È questo il terzo
fatto
osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle naz
re il teatro più vago, più vario, più delicato. Ed è questo il quarto
fatto
da notarsi, che noi troveremo avverato in tutti i
Firenze il 29 aprile del 1828. Adolescente, ogni qualvolta gli veniva
fatto
di raccapezzar qualche soldo coll’arte sua (dopo
i lo compensaron davvero della travagliosa e dura vita ch’ egli aveva
fatto
peregrinando di Compagnia in Compagnia, di ristre
avrei bene di che soddisfare al mio amor proprio. Io direi che ho più
fatto
io, al cominciar della mia carriera, e ne’ miei t
celliere il privilegio accordato. Ma la loro irragionevolezza sta nel
fatto
che i novecento esemplari depositati presso il co
tadue soldi l’uno, dopo di averne bruciati due o tre fogli, e di aver
fatto
credere che tutta l’edizione ne fosse stata distr
iglie e obbiezioni degli artisti rispose con tal sicurezza, che ne fu
fatto
l’ardimentoso esperimento, con riuscita abbastanz
ista drammatico più ancora prodigioso che egregio. Egli non era stato
fatto
artista dallo studio, ma creato tale da Dio ; e p
un lampo le scarpe ed il vestito e si cacciò fra le lenzuola. Di tal
fatto
si mandò avviso al cognato Alberti, il quale si r
asi consacrati si cangiano in una specie di rito; ond’è che per primo
fatto
generale osserviamo che in tanti paesi tutte le p
zioni verso la coltura) si trovino scritte in versi, che è il secondo
fatto
generale da notarsi ne’ teatri. Ma quando le soci
tamente si cangiano in tante scuole di sana morale. È questo il terzo
fatto
osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle naz
re il teatro più vago, più vario, più delicato. Ed è questo il quarto
fatto
da notarsi, che noi troveremo avverato in tutti i
tici, nella Libertas di Costetti e in tante altre parti, dimostrò col
fatto
la bontà del suo metodo : del quale vedemmo, di r
ed esperienze nella sua scuola. Fra noi su questo argomento, non s’ è
fatto
il bel nulla. E al Rasi tocca il merito d’avere c
ato in bei versi italiani a commentare le armonie di Beethoven, hanno
fatto
comprendere come l’arte della parola possa utilme
i, 1890). Il Libro degli Aneddoti. (Modena, Sarasino, 1891). – Ne ha
fatto
l’ editore Bemporad di Firenze una seconda edizio
ò anch' io a leggere meno male i versi. Nella Esposizione che Ella ha
fatto
della mia Mors io piaccio a me stesso e meco stes
ome ha esercitato l’arte comica per il spatio d’anni quatro, e ciò ha
fatto
per esser figlio d’Antonio che ha seruito tant’an
itte del Ronchi : Si dice che il Riccoboni, sulle scene il Lelio, fu
fatto
arrestare per istanza a S. A. S. di alcuni Cavali
derendo il Lelio, venne nella sera stessa per mezzo delle Serenissime
fatto
porre in libertà all’ora della recita. E questo
accenno, sta in ciò, che trovandosi il Costantini a Parigi, ove s’era
fatto
impresario nel 1712 di spettacoli alle fiere di S
figlio con l’annua pensione di lire 1000 per sè e per la moglie. Tal
fatto
fu annunziato nel Mercurio di Francia del maggio
ir del mio canto il tenore. Tra le perdite grandi di mill’anni, c’han
fatto
Roma, Napoli e Fiorenza, si può metter ancor ques
to amplissimo per passarsene a Parigi. Ma chi era questa Diana che ha
fatto
almanaccare tanto gli studiosi di cose teatrali ?
to colla spiegazione delle scene della Finta pazza di Giulio Strozzi,
fatto
da Giacomo Torello da Fano e stampato a Parigi il
mo addio, Ambo heredi vi fo di tutto il mio, Di tutto il mio. Il solo
fatto
adunque che può lasciar dubbio sulla identificazi
o affermandomi sotto una porta che io facessi la pace che me aurebeno
fatto
dare dal dottore ogni satisfatione se nò che sari
atiuo, tanto più che il dottore per essere a l’ombra del patrone me a
fatto
questo che se non fusse me farebbe li ponti d’oro
do per sempre obligatissimi a V. S. : mando la notta de ciò che auemo
fatto
acciò S. A. la ueda et lo fatta copiare in bona f
oi tutti siamo seruitori obbligatissimi et suiserati a S. A. (come ho
fatto
) che tra Comici non ha il piu suiscerato seruitor
te saranno in danno della pouera Compagnia, nissune cosse mie noue ho
fatto
ne mai la mia scola per le ragione scritte tanto
l vecchio teatro comunale i carnevali del 1717 e 1718. Pel 16 marzo è
fatto
cenno dell’intervento al teatro del Principe di C
arte. Ma desideroso della patria, si restituì alla sua Bologna, dove,
fatto
vecchio, morì verso il 1780.
accusato nientemeno di essere stato causa di un incendio : ed ecco il
fatto
: la sera del 19 febbraio 1744, si recitava al Te
leno in quel momento tradito. » Ecco come Goldoni racconta il triste
fatto
: Quest’uomo pure era ipocondriaco, ed avevo sec
rdinaria, con mutare li linguaggi in tutte le forme, et in due che ha
fatto
prova del suo spirito nel teatro Formagliari ; vi
ne, che quel teatro non fu capace per tutti, e quegl’ impresarj hanno
fatto
grandi impegni e profferto una gran parte perchè
lio), mes.r Aniello (Soldano), e mes.r Bartolomeo (Ranieri ?). In
fatto
l’ingegno, il giuditio, il sale che sta riposto i
iato ; lo fò passare, lo fò sedere, e gli domando quel che voglia dal
fatto
mio ; egli affannato mi dice. Gli Dei son raunati
essi veduto Mastro Apollo. che già haueua la bocca aperta per dire il
fatto
suo ; però fattolo accostare, gli diedi cenno, ch
rrenza con Venere. Pure assicurata dal mio mostaccio d’huomo da bene,
fatto
vn ghigno sott’occhio, fattamisi innanzi allargò
la vesti d’vn bellissimo drappo di grata, e natural facondia. Il che
fatto
viuo vocis oraculo, gli poneste quel bel nome Bon
tutti con vn palmo di naso, spantati, strasecolati del mio sapere ; e
fatto
metter in ordine la carrozza del Sole, fattomi co
co abile ancora (1781) per recitare qualche parte seria, e può essere
fatto
degno di qualche applauso. » Ma lo rivediam Dotto
scrivo dal Bartoli : « Lasciata Vicenza sua patria con qualche studio
fatto
nelle prime scuole, passò alla comica professione
i ov’egli è sepolto, si legge su di una parete il seguente epitaffio,
fatto
da lui stesso incidere in marmo fin dal 1826 : L
porta a sparte, e parto in parte aperta. Ho detto netto ; il patto è
fatto
. T’aspetto in ghetto. Scivoli. Non temo e vengo
ra di comunicazioni, non sapeva a Venezia quel che il Del Buono aveva
fatto
in Toscana ? E l’incisione che io riproduco (V. p
ermata da cintura. A ogni modo è certo che nè lo schizzo del Cannelli
fatto
dal vero dal De Goncourt, nè le intestature delle
di quasi tutti gli autori di teatro, ha lodi per gli artisti che han
fatto
piacere l’opera sua. A pochi anni di distanza, do
forza d’ipocrisia e da cui è contento di farsi mangiare il suo. Io ho
fatto
il contrario, e mio marito non ha potuto secondar
mia coscienza ; e se ho potuto far del bene anche ai miei nemici l’ho
fatto
. Sono stata docile e conveniente, non sono stata
ata docile e conveniente, non sono stata attaccata al contratto ed ho
fatto
le più gran concessioni. Non ha servito nulla, e
i di Madre applauditissima sempre. Secondo lo spoglio delle Compagnie
fatto
da Adolfo Bartoli (Scenari inediti), quella di An
l Casali che l’anno di poi dovea recarsi a Venezia. E il Belisario fu
fatto
e letto con successo a Verona in casa del Diretto
rispose con aria di sicurezza : sì signore : il signor Goldoni mi ha
fatto
l’onore di lavorare per me : e prendendo l’opera
laureò in legge : ma vinto dall’ amor pel teatro, nel quale aveva già
fatto
egregie prove co' filodrammatici, si scritturò il
el precedente, nacque in Cagliari nella quaresima del 1818. Dopo aver
fatto
i primi passi nell’arte come ingenua e generica g
Lombardi Giovanni. Figlio di Benedetto, di cui s’è
fatto
cenno all’articolo precedente, fu attore pregiati
musica, uno de’ compilatori del Giornale Enciclopedico di Bologna, ha
fatto
varie opposizioni a due capitoli del secondo tomo
rappresentavano. Per ciò che spetta alle rappresentazioni teatrali il
fatto
è fuor d’ogni dubbio, o si riguardi la loro origi
matiche. Platone chiama le favole sceniche un dono che gli dei aveano
fatto
al genere umano compassionando le sue miserie. Pl
ontrappunto non solo non ha pregiudicato alla musica, ma anzi, avendo
fatto
conoscere qual sia la buona armonia e buona modul
a. Eppure è tutto all’opposto. In più luoghi delle mie Rivoluzioni ho
fatto
espressamente questa distinzione. Lungo sarebbe i
oco crebbe, divenne adulta e per conseguenza migliore, e lo stesso ha
fatto
in Italia. I Greci ebbero ancor essi i loro “guas
» RISPOSTA. [40] Che la musica cangiasse al tempo dei Greci, come ha
fatto
nel nostro; che presso loro fosse prima bambina;
a delle musiche applicabili a cento sentimenti diversi, come io l’ho
fatto
demostrativamente vedere colle pruove alla mano i
noverando gli intervalli che sono in uso nella nostra armonia, non ho
fatto
parola delle due seconde maggiore e minore, e per
on e della quinta falsa, e dopo aver parlato di queste, perché non ho
fatto
menzione della quinta superflua, e della settima
rché spiegandole cause generali della decadenza del melodramma non ho
fatto
un trattato teorico degli intervalli. GIORNALISTA
ure in questi valentuomini ha talvolta ripreso qualche difetto, lo ha
fatto
rendendo loro la dovuta giustizia, separandoli da
li aurori buoni dai mediocri, e non li pongono tutti a sacco, come ha
fatto
il N. A. alla pag. 81.» RISPOSTA. [74] Io non ho
le ad ottenersi, è nulla meno uno degli sforzi più grandi, ch’abbiano
fatto
i moderni italiani.” Basti questo solo saggio di
contraddizione? Ho detto che uno degli sforzi più grandi che abbiano
fatto
i moderni italiani, è quello di conservar l’unità
le che non meriterebbe risposta. Circa i guadagni e le perdite che ha
fatto
la musica dai tempi del Pergolesi e del Vinci ins
nazione coll’annientamento di pressoché tutte le virtù politiche, ha
fatto
nascere la frequenza degli spettacoli (…). In ogn
nazione coll’annientamento di pressoché tutte le virtù politiche, ha
fatto
nascere la frequenta degli spettacoli.» Per distr
i pressoché tutte le virtù politiche, e che l’amor del piacere non ha
fatto
nascere la frequenta degli spettacoli. In luogo d
o “perché fa caldo nella state?” risponda “perché il Padre Sanchez ha
fatto
il Trattato del matrimonio”? Tralascio le proposi
roposizione che doveva dimostrarsi falsa cioè: l’«amor del piacere ha
fatto
nascere la frequenta degli spettacoli»? La dialet
l ragionare, e in ciò mostra la sua prudenza. L’esame che fin qui s’è
fatto
della sua logica mostra parimenti che avrebbe fat
e che fin qui s’è fatto della sua logica mostra parimenti che avrebbe
fatto
meglio ad essere prudente più di buon’ora. Mi vor
o ritrovato bensì la distinzione tra il recitativo e l’aria come l’ho
fatto
distesamente vedere nella lunga nota posta alla p
a alla pagina cinquantesima terza di questo volume, ma non m’è venuto
fatto
di ritrovare la differenza tra il recitativo semp
to un ghiaccio. Che così realmente accadda in pratica è una verità di
fatto
, e solo può darsi ad intendere il contrario a qua
ad una serie di quadri con pochissima connessione fra loro come hanno
fatto
il Calsabigi, e il Conte Rezzonico; e così la tra
noltre da osservarsi che il giornalista, il quale finora altro non ha
fatto
che menar rumore perché mi sono mostrato poco con
emiramide e a Zenobia. È un peccato che l’Europa non sia rimasta gran
fatto
persuasa né dei motivi del duello, né del vigore
ntar d’ un goffo autore stringer le labbra ed inarcar le ciglia. Ciò
fatto
, l’ Abriani compose un altro sonetto sopra il med
viene a essere un utile sicuro. Voglia Dio che le lettere che V. A. à
fatto
scrivere a Roma a Flaminio, facino profitto e che
iso al andar più cauti un altra volta e operare giuditiosam.te come à
fatto
V. A. La Lessandrina humil.te lo riverisce renden
na sorella minore), l’Orsola saluta il Duca di Mantova ? Anche sta il
fatto
che mentre il nome di Eularia sarebbe, nei comici
nel dì che fu pronunziato, fu dopo tre giorni per ordine del Governo
fatto
reimprimere a’ 4 di Pratile nell’anno IX. Spera c
nturo carnevale in precio di mille ducati effettivi e casa finita, ha
fatto
ch'io mi impegni a servirli mentre m’ hano in tut
l Paladini, padre dell’attuale Celeste Paladini-Andò. Mio padre aveva
fatto
conoscenza con quei comici, palesò i propri guai
uolo di amoroso, che con quella voce e con quel naso, non era proprio
fatto
per conciliargli la benevolenza del pubblico. I f
l perdono del marito per quel figlio che ritornava da lontano, avendo
fatto
il viaggio più a piedi che in diligenza, e portan
a le norme altrui recitasse a modo suo e apparisse un attore diverso,
fatto
è che dopo la prima scena cominciarono gli applau
sarebbe succeduto in omne et qualibet parte al Gattinelli, e tanto fu
fatto
che la tiara di Achimelek rientrò nei cassoni, in
la giovane critica ebbe da contrapporre giovani forze, il cui metodo,
fatto
tutto di verità, era dal suo tanto discosto. Veri
edie, un rimessone dei Reverendi Padri Agostiniani a Portici. Il '70,
fatto
vecchio, fu per essere licenziato di compagnia, m
te del Fuidoro sub ottobre 1630 cit. B. Croce, Teatri di Napoli, 781)
fatto
uccidere da Vincenzo Capece, un de' primi proprie
faccia il calamaio. Scacciato immediatamente di scuola, e narrato il
fatto
a F. A. Bon, cominciò a essere da lui protetto ;
definita che avremo l’indole di questo suo porgere, ne parrà di aver
fatto
tutto quello che da noi si può meglio in limiti s
ara, sorella del Principe. Nel 1587 pare che Messer Battista si fosse
fatto
capocomico, come può rilevarsi da quest’altra let
buona cera. Siccome gli infiniti favori et gratie che mi ha sempre
fatto
V. A. Ser.ma mi levano la speranza di poterle far
e dopo pochi mesi. Mentre il cuoco correva alla polizia a palesare il
fatto
, Federigo, padre di Francesco, che non abitava co
simulare di uccidersi, veramente si feri del pugnale nel fianco. Tal
fatto
ci è descritto nel seguente sonetto, che tien die
cala, e il sapere che Frittellino fu allievo valentissimo di lui, han
fatto
nascere il dubbio ad Antonio Valeri (Carletta) ch
inacciato di ammazzare Aurelio e queli, come s’è già detto, che aveva
fatto
dispiacere a Frittellino. Ser.mo S.re et Col.mo
anche il credere che lei sia per superare ogni mal officio che fosse
fatto
contro la sua liberacione si che, e per la promes
ella Città ; i Comici accettarono l’inuito, et arriuati che furono, e
fatto
la prima Comedia, fu loro leuata la licenza dall’
in quell’hora all’udienza dando parte al Superiore di quanto haueuano
fatto
col Sig. Gouernatore. Il buon Prelato ascoltò le
è nell’Arciuescouato di Milano, chi hauesse curiosità di vederlo, fu
fatto
tre anni in circa auanti la morte del Glorioso Sa
a quale fu persuaso di darsi all’arte drammatica. Dopo il primo passo
fatto
in quella compagnia d’infimo ordine, abbandonata
ominato Catoli da Parma, si distingueva sopra gli altri. Dopo di aver
fatto
monaca una figlia e addottorato un figlio, si rit
Colletta Orazio. A questo comico è
fatto
cenno nella lettera seguente che tolgo dall’ Arch
i piedi gli sono d’impaccio ; e a volte non sa come muoverli. Non par
fatto
per il teatro. Il sao ruolo è di un giovane amoro
te in quell’ Isola approdare, e far servitù a quella Nazione, come di
fatto
poi fecero. »
135, da dividersi tra loro in parti eguali, e di cui non doveva esser
fatto
cenno ne' registri delle spese (V. Baschet, Les C
A. che di far la compagnia per mandare in Francia, poichè il concerto
fatto
con esso, io sapevo che non poteva in modo alcuno
utto hanno fondato, secondo me, sul vedere il buon guadagno che hanno
fatto
quest’ anno. Io Sig.r Hercole mio per parlar con
bene che io gli aiuterò sempre, e così li ho licenziati. Mi sono ben
fatto
promettere da ciascuno in particolare, che sempre
visto che non bastava per complice a quel che harebbe voluto S. A. ho
fatto
alla cortigiana ; et più tosto volevo tacermi che
he poco in sieme non si fanno dividere quando si viene all’atto et al
fatto
. Sono Sig.r mio notissimi et conosciuti i Lelij,
cc.mo S.r D.n Giovanni mio Sig.re, al quale feci relatione del regalo
fatto
a ciascuno della sua compagnia, ma in particolare
enne la celebre cerimonia o festa di primavera del lavoro della terra
fatto
pubblicamente dal l’imperadore. I varii strumenti
gnati, non doveva essa entrare negli spettacoli teatrali? Non solo ha
fatto
parte del dramma cinese, ma essendo negli ultimi
o padre che mi ha rilevata, prenderà di te cura nella guisa che io ho
fatto
, poichè ci faremo separati. Torna indietro, noi p
osa sapere i linguaggi antipodici, che aver notizia che il Ludolfo ha
fatto
un lessico Etiopico, l’Antequil uno del linguaggi
sici è per lo più la regione degli errori, e che per ogni spirito ben
fatto
l’annunziargli un nuovo sistema in quella scienza
pure e si custodisce un braccio solo, una gamba, od una testa. Ma il
fatto
è che quelli squarci staccati sono egualmente cat
ntazione di quelle due sole passioni, ma hanno con felicissimo evento
fatto
sentir sulle scene l’ammirazione, la pietà, la te
iuscita dei poeti che hanno voluto imitare quell’insigne scrittore ha
fatto
attribuir al melodramma i difetti della loro inca
seria potrebbero ricevere una illustrazione maggiore dalle pruove di
fatto
s’io volessi imbrattar la mia penna col racconto
la ingenua confessione che fa egli medesimo della sua inesperienza in
fatto
di poesia drammatica. «Mal venga (diceva il Frugo
olla casa del diavolo; non avrebbe in mezzo a personaggi veri e reali
fatto
comparir fantastici amorini che ballassero senza
one la poesia, il ballo, la musica e la decorazione, l’abbia talvolta
fatto
cadere in istravaganze. Per tali devono riputarsi
scellerato carattere che da tutta l’antichità gli viene attribuito, e
fatto
solo per cavar d’impaccio il poeta terminando col
ro (com’egli pazzamente s’imaginava) era figliuolo di un nume, questo
fatto
solo m’obbligherebbe a crederlo anzi prosapia del
a fortemente alla immaginazione e alla sensibilità senza curarmi gran
fatto
di ciò ch’eccita il riso; nulladimeno siccome la
a. Esso non sarà tutto di mia invenzione; tale a un di presso è stato
fatto
anni sono anche a me con un aria di persuasione c
a non mi piace siffato costume. L’eunucare un povero poeta che non ha
fatto
alcun male, è crudeltà che ripugna al buon cuore.
prescritte dal buon senso. Ma vi torno a dire che il buon senso non è
fatto
per noi. Il teatro non ha altra poetica che quell
orata sullo stesso metro e con delle parole consimili. Se non vi vien
fatto
di lavorarla, come ei vuole, poco importa, attacc
sto alla vista, e ripetuto al suo solito più di una volta. Gli avesse
fatto
qualche impressione ciò che vi accennai delle rit
vea io di alterare il vero in simil cosa? Per quale interesse l’avrei
fatto
? Il fareste voi? Dall’altra parte come poi avrei
gli occhi, e, per quanto io so, niuno degli Stranieri finora ne avea
fatto
motto. Siete soddisfatto? Siete pure espantadizo,
dalle risa la Regina e le Dame e i Gentiluomini di Corte presenti al
fatto
. Fiorilli poteva avere allora trentadue o trentat
iella Locatelli, Giulia Gabrielli e Margherita Bertolazzi ; e n’aveva
fatto
gli scenarj Giacomo Torelli da Fano. Alla fine de
io di Scaramuccia era giunto a tal grido di favore che il Re lo aveva
fatto
cavaliere di San Michele e Suo Gentiluomo di Came
ne ch’ egli aveva all’ amore, e la vecchiezza sopravveniente, l’avean
fatto
d’umor bestiale…. Più avanzava negli anni, e più
i-01-02_1897_img136.jpg] 27 agosto 1685. – Tiberio Fiorilli ha tanto
fatto
che gli è riuscito avere una lettera di chacet da
ma il vecchio è più duro che il cuore di Faraone, maledice chi gli ha
fatto
levare la sua donna, che quello che diede al suo
di volermi rovinare. La prego a compatirmi et credere che non ho mai
fatto
ne farò cosa che sia indegna di un figlio obedien
per il Cocchio d’Arqua, e benchè la Serenissima Granduchessa si fussi
fatto
dare 60 scudi che mi fece mandare acciò glie li d
ne di che ella mi accenna e vorei ridurele al non essere quello ch’ è
fatto
, ma non mi posso pentire di quello che io facio n
consigli del mio confesore e avrei uno eterno rimorso se non l’avesse
fatto
. Sono homo, e Dio, per sua devina misericordia, m
e infamità e fenito questa lite meterò le ale e verò a casa. Di già ò
fatto
casare la donacione fatta pasata al parlamento e
carsi con lui a Venezia, ov’egli la sposò, colla certezza di avere, a
fatto
compiuto, il perdono del padre. Ma così non fu ;
llo), e soprattutto di volersene fuggire, come fece poi, ora che avea
fatto
bottino ; e faceva istanza, conforme i desiderj d
chelli, 1903). L'autunno del 1807 era a Modena, e il 19 a Tolentino,
fatto
segno alle più vive dimostrazioni di simpatia. Mo
più volte, come Fiorilli, Locatelli, Brigida Bianchi, » avrebbe certo
fatto
alcuna menzione di quell’Adami già tanto celebre.
tera del Cardinal legato non nomina che la Beatrice. Forse il Sand ha
fatto
confusione di nomi, rappresentando essa la parte
plica la sua innata bontà, e Generosità di ristorarla del suo viaggio
fatto
per seruir V. A. S. non sapendo oue volgersi, car
l’ordine del Marchese Decio Fontanella, che probabilmente lo avrebbe
fatto
andare a Vicenza anzichè a Pavia. Della qual cosa
Medoni Nicola, nato in Genova nel 1803 da onesta famiglia, e
fatto
un corso regolare di studi, si diede all’arte com
o le pistole al solo intento di ucciderle, il che a ogni modo avrebbe
fatto
, secondo le sue dichiarazioni, non appena uscito
ch, slava, maestra di ballo, si diede all’arte nel 1887, dopo di aver
fatto
ottima prova sotto la direzione dell’ex-comico Al
o per mezzo delle mie assidue cure e della sua buona volontà ne aveva
fatto
un eccellente amoroso, tale, che invano si cerca
poraneo, il Gueullette, dice che Sticotti era un grand’uomo assai ben
fatto
, di viso tondo e piatto, e di fisonomia piacevole
alle di Roma, le prime prove furon di fischi e corbellature ; ma poi,
fatto
il pubblico l’orecchio a certe sue stridule inton
nia, che condusse gran tempo, rimanendo poi capocomico in sino a che,
fatto
vecchio, s’unì prima al figlio Guglielmo, col qua
he di scusa a un bravo Disegnatore, che essendo stato ripreso di aver
fatto
una figura di Capitano d’esercito alquanto smisur
a IX. Oltre alla prefettura di Samo ebbe Sofocle l’onore di esser
fatto
Arconte di Atene, e attese con lode al governo de
nuovo legislatore di Poetica pronunciate contro l’Italica nazione in
fatto
di poesia. L’ardire e la franchezza, colla quale
gli altri ciarlatani, empirici ed istrioni, che a’ nostri giorni han
fatto
e fanno grandissima fortuna in Parigi, vi sono co
rimavera del 1774 a Brescia, dove mori. Adolfo Bartoli, dallo spoglio
fatto
nelle notizie, più volte citate, del suo omonimo,
igliuola, tenuta dalla Sereniss. Duchessa N. » Di un Dottor Violone è
fatto
cenno in una lettera di Ludovico Bevilacqua al Du
toli ci fa sapere come « alla stessa Maestà napolitana abbia pur egli
fatto
vedere un ballo spagnolo, che chiamasi il fandang
llo, che haueuano con questa signora…. Il che concorderebbe forse col
fatto
dell’essere stato il Marchetti, come abbiam visto
ando il cappello e stando immobile : effetto di uno studio fondato, e
fatto
da lui nella difficile scuola del teatro. »
Pietro Ferrari (V.), e riuscì un’attrice di gran pregio. Dopo di aver
fatto
parte di molte Compagnie di giro, si fermò il 177
uesto con parole spessissime, e vibrate con forza fra le labbra in sì
fatto
modo, che il popolo movevasi a fargli un grande a
Zamarini Carlo. Nacque ai primi del secolo xix a Trieste, dove,
fatto
un corso regolare di studj, si impiegò presso una
[Intro.2] E però non sarebbe maraviglia se cotesto ingegnoso ordigno,
fatto
di tanti pezzi com’egli è, non sempre rispondesse
en ordinare un’opera in musica sarebbono necessari, non si danno gran
fatto
malinconia coloro che seggono presentemente arbit
hi nazionali, pretendendo ch’esso distrugge per mezzo del ridicolo il
fatto
che potrebbe ricavarsi dalla morale del teatro. E
riosa di quelli che aspirano ad entrar nel parlamento. «Che non ho io
fatto
per voi? (dic’egli alla moglie). Non sono divenut
. Non sono divenuto membro del parlamento per darvi gusto? Non mi son
fatto
per un mese veder più ubbriaco del mio cocchiere
la modestia v’é offesa, l’arte non v’é risparmiata. Lo scioglimento é
fatto
, si é ricuperato il biglietto se n’é destinato il
veano occupar il primo uomo nella sua prossima dissoluzione; e con un
fatto
sì comune, com’é la morte naturale di un uomo dec
mamente onorato d’una statua (In Italia a qual maestro di musica si é
fatto
altrettanto? Gran forza del genio e del clima ita
sono stati ricevuti con applauso, e talvolta la loro piacevolezza ha
fatto
passare e soffrire commedie stravagantissime. Que
stramazzone tosto che vuol nobilitarlo, ma ciò non gli nocerebbe gran
fatto
sempre che sapesse scegliere il genere di commedi
. 249. Se ne può leggere una breve analisi e un ben meritato elogio
fatto
dal dotto autore della «Gazette littéraire de l’E
ndo in essa restringere quanto vanta di più eccellente la Germania in
fatto
di tragica e comica poesia. Noi non possiamo che
enne la celebre cerimonia o festa di primavera del lavoro della terra
fatto
pubblicamente dall’Imperadore. I varj stromenti d
gnati, non doveva essa entrare negli spettacoli teatrali? Non solo ha
fatto
parte del dramma Cinese, ma essendo negli ultimi
cosa sapere gl’ idiomi antipodici, che aver notizia che il Ludolfo ha
fatto
un lessico Etiopico, l’Antequil uno del linguaggi
la dubitando de non vi lasciare in un punto l’acquisto di molti mesi,
fatto
con sudore, fingendo di hauer un certo sdegno con
ogo de corami dorati, et haver trovati abiti bellissimi da nimpha, et
fatto
venire a Mantova quelle selve, monti, prati, fium
l.mo S.r Cesare è ritornato da Guastalla per il battesimo, o che si è
fatto
o che si ha da fare, d’un figliolo del genero del
ntova che trovavasi a Casale, e riportate dal D’Ancona : S. Ecc.ª ha
fatto
far comedia da due compagnie : l’una de Pantalone
perduti costumi e gli errori, a vita lodevole gli infiammasse, il che
fatto
di leggiero avrebbe, quando il mondo non fosse al
tura, asciutto e agilissimo. Apparve sempre artista di gran pregio, e
fatto
a posta per recitar l’ Arlecchino…. nel cui costu
zio dell’Elettor di Baviera (Trautmann, op. cit., 262). Dallo spoglio
fatto
sullo Jal ho trovato al nome della Riccoboni scri
ue figli de’ quali uno violinista espertissimo. Dice il Bartoli che «
fatto
vecchio ed incapace di montar più sul teatro, gli
iferisce che il seguente brano in francese. Egli è per ciò ch’ io ho
fatto
si che Cola entrasse nella Compagnia. È un nuovo
ci lotti di tutto lo Stato del Serenissimo di Modena. » Dallo spoglio
fatto
nell’Archivio comunale di Modena, più Goldoni col
con l’annuncio di due lettere (non potute trovare), le quali avrebber
fatto
conoscere le doplicate malignità de' comici parmi
Prefetto. Perduto l’impiego, tornò all’amor della scena, in cui aveva
fatto
da giovine buone prove coi filodrammatici, e si s
lo studio nel dipinger le scene un assai maggior numero d’ingegni che
fatto
non avea per lo addietro. Le invenzioni di Girola
loro, «che se voi nelle pitture quello approvate che non può stare in
fatto
, la vostra città corre gran pericolo di esser pos
tettura delle colonne a sedere. Avea egli nella pittura di una cupola
fatto
reggere le colonne, sopra cui ella posava, da men
alcuni architetti, protestando ch’essi per conto niuno non l’avrebbon
fatto
in una fabbrica, e dandogli per ciò non lieve car
do già era stato da Oreste ucciso Egisto in un solenne sacrifizio. Un
fatto
di tanta importanza avvenuto pubblicamente poteva
stra l’immenso dolore del padre più eloquente di quello che avrebbero
fatto
i moderni declamatori teatrali. Il Dolce così l’e
dolore; e Lodovico Dolce ha seguitato in ciò l’originale, come pur ha
fatto
il p. Carmeli. Non è improbabile che gli atti di
ci i veri dotti e i critici profondi. Rechiamo l’eccellente parallelo
fatto
dal l’ab. Le Batteux del l’Ippolito di Euripide e
baccante che trasporta Ecuba fuori di se, far succedere un dubbio sul
fatto
? Ma questo dubbio corrisponde al senso ed alla le
peritissimo nella greca lingua, e nel modo d’interpretarla, si fosse
fatto
ingannare dalla voce απιστα, quasi che Ecuba non
Quello del l’atto terzo mi sembra il più patetico, ed il Dolce ne ha
fatto
una troppo libera imitazione. A noi piacque di tr
sesso donnesco, un carattere odiosissimo a una donna, sia per essersi
fatto
corrompere con cinque talenti, come asserisce il
n Suto, è allevato in Delfo tra’ ministri del tempio. Dopo il prologo
fatto
da Mercurio, mentre Ione attende alla cura delle
patetica energia. L’argomento delle Baccanti è l’avventura di Penteo
fatto
in pezzi dalla madre e dalle di lei sorelle descr
a al l’antico senza avere in testa un guazzabuglio di fosche idee? Il
fatto
compruova che da più migliaja di anni nella culta
, Ippolito, Ifigenia ed altri pregevoli componimenti greci. Quando il
fatto
deponesse con pari asseveranza in prò delle trage
n cangiamento sulle pause degli atti di questa tragedia, e stimai ben
fatto
avvertirae la gioventù, affinchè possano agevolme
incoerenza che nasceva dalle antiche divisioni. a. Per non rifare il
fatto
su tal punto, ci rimettiamo alle diligenze pratic
Asprucci Sebastiano. Romano. Si diede alle scene dopo aver
fatto
ottime prove tra’dilettanti nella celebre accadem
odo di interpretare un carattere, sviscerare un concetto, svolgere un
fatto
storico, precisarne l’epoca. Ma agire minuziosame
sono le vicende del famoso generale Jacopo Piccinino, che l’anno 1464
fatto
improvvisamente arrestare da Ferdinando re di Nap
adre Ireneo Affò di Buffeto minor osservante, che nell’anno scorso ha
fatto
a onore e beneficio della letteratura italiana st
dello stile de’ comici antichi, e pruova lo studio che l’Alberti avea
fatto
della lingua latina». Questa commedia poi, quantu
questo splendido duca fece rappresentare in un gran teatro di legno,
fatto
innalzare nel cortile del suo palagio, la commedi
ioni appartenenti alla storia della poesia drammatica, l’Orfeo che fu
fatto
magnificamente rappresentare in Mantova dal sudde
veneziano, che imita il petit-maître di spirito. Il Golinetti era più
fatto
per questo secondo carattere, che per il primo. L
piaceva. Siccome una gran parte di quella commedia era a soggetto, ha
fatto
credere agli amici suoi, che anche la parte sua e
rto a Genova, nell’anno 1864, essa continuò la società che egli aveva
fatto
con Cesare Dondini ; sciolta la quale, ritornò sc
che metteva sotto gli occhi una corte reale in attenzione di un gran
fatto
: i personaggi aggruppati con verità e bizzarria p
per se in alcun modo importanti? Hanno alcun rapporto necessario col
fatto
del Filosofo? Quando questa insipida disposizione
ndo prese a combattere i due competitori, e si contentò di provar col
fatto
che il concorso del popolo non era argomento sicu
a 57 piedi di lunghezza e 50 di larghezza. Sotto l’ orchestra vi si è
fatto
un vuoto con due tubi all’estremità che sorgendo
’ corridoi e nelle scale. Un miracolo opposto a quello del Vaccaro ha
fatto
nel 1779 don Francesco Seguro architetto Sicilian
adiere Giovanni Metrano nel 1737, edifizio magnifico in soli sei mesi
fatto
eseguire per l’attività di Angelo Carasale, dopo
pieva gli oggetti essenziali di un teatro, vedere ed udir bene. Ma il
fatto
diametralmente si oppone alla sua osservazione ar
capitale comune a molte donne : la gelosia di mestiere…. Un applauso
fatto
a una compagna le era una trafittura al cuore. Il
e sulla scena A un Poeta no basta a far onor ; Ma per sie zorni avemo
fatto
piena, E nu femo l’onor, e el desonor. Diseghe, c
dallo spoglio della Gazzetta Veneta (che non mi fu possibile vedere)
fatto
dal Tessier (Giornale degli eruditi, Tom. III) ve
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