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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 360
’Andreini, la Prudentia e la Roncagli (V. Andreini Francesco). L’aver fatto un uomo la parte della Franceschina, si può attri
la scena (e però più vivo per le parti di fantesca), ma fors’anche al fatto che un uomo, Battista degli Amorevoli (V.) aveva
tista degli Amorevoli (V.) aveva già recitato la Franceschina e s’era fatto celebre in tal parte. Giovanni Salina bolognese,
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 752
rmi perche il tempo non mè lò permise ; Dà questi miei Compagni uiene fatto instanza appresso il Ser.mo Padrone d’un Primo mo
e ui rimandassero uoi acciò che al’loro marcio dispetto doppo hauermi fatto tanti torti bisognasse che hauessero patienza di
3 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306
), cioè che Antonio di Nebrixa nato nell’Andalusia al 1444, dopo aver fatto per poco tempo i suoi studj in Salamanca, non ben
si morì nel 1522, e lasciò molte opere. Il medesimo anche si dice che fatto avesse Ario Barbosa (V. Nic. An tonio Bibl. Hisp.
monianze nazionali lampanti, imparziali, irrefragabili? E se non l’ha fatto , a che tante ciance? A che accozzar un capriccios
possibile, benchè troppo raro; ma un possibile gioverà mai contro il fatto ? Io veggo però un altro possibile incomparabilmen
è tre nè quattro scrittori che altri potesse citare), e spacciasse un fatto passato solo dentro del suo cervello, cioè che ne
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
Tolto à le scene il mascherato orfeo Sgridan le genti a’ morte, ahi fatto indegno Che l’ Vniverso lagrimar ne feo. I quali
ri ma per altri lette particolarmente, havendosi contentato chi le ha fatto durare questa fatica ; ne per cagion mia, ne di a
uron dati il 27 maggio 1620 da S. A. Ducatoni 350 d’argento per haver fatto in Castello tre comedie in occasione del Ser.mo P
iderata, ma non volero venire se prima non gli era pagato il debito e fatto un donativo ; del che il Sig.r Hercole Marliani e
si potrebbe servir di lei in altro che nel premeditato. Suo marito ha fatto un tempo da secondo inamorato, ma per odiar il st
ettera, ma un processo, tutta via mi scusi, essendo che quello che ho fatto , ho fatto per bene e per avisare S. A. di tutti g
un processo, tutta via mi scusi, essendo che quello che ho fatto, ho fatto per bene e per avisare S. A. di tutti gl’interess
, e l’estate del ’35 a Milano (vedi Paglicci Brozzi, op. cit.). Aveva fatto istanza per recitare il carnovale del ’36 a Roma,
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 293
lastri, e dotto e grazioso, che della profondità della sua memoria ha fatto stupire ogn’uno, poichè in molti luoghi, ma parti
tto quel Dominio, e le cose notabili che in quelle parti nascono ; ha fatto raccolta di sei e settecento nomi, e con epiloghi
6 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
si consacrati si cangiano in una spezie di rito; ond’é, che per primo fatto generale osserviamo, che in tanti paesi tutte le
azioni verso la coltura, si trovino scritte in versi, ch’é il secondo fatto generale che notasi ne’ teatri. Ma quando le soci
mente si veggono cangiati in tante scuole di sana morale. E’ il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle naz
il teatro più vago, più vario, e più delicato. Ed é questo il quarto fatto rimarchevole che troveremo avverato in tutti i te
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 724
a per tale identificazione non abbiam prove sufficienti. Sta solo nel fatto che la Diana sosteneva le parti di seconda donna
A. Serenissima, la medesima Altezza glie le ha donate e però se gli è fatto l’ordine come sotto. Le dobble dieci furono infa
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 793-794
ersar trafitti i cori. Ond’ognor minacciando al popol folto, ch’è già fatto tua preda, e foco, e strali, a’più sovrani Duci i
rouo il tutto e disse che poteua partire la Compagnia p. Padoua sub.º fatto Pasqua. Hora intendo che il Cap.º Fialla e Dottor
la gionta della Moglie e Vicenza invece di Padoua, con più di douere fatto feste andare a fare quattordici o quindecci Comed
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106
ù testimonie degni di fede. Ma perchè circa otto giorni sono io li ho fatto intendere per la massaia che si trovi da vivere,
, mena rovina et parla di ricorso al Alt.ª Sua, et di più per haverli fatto sapere che quella casa è mia, poi che io ne pago
e io lo vorrò quando mi tornerà comodo. Questi son li capi che lo han fatto mettere in fuga a parlar di ricorso a S. A. et no
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 1636, ai 5 di giugno. » p. 603
dele neppure a costui, provocò la scena di gelosia della quale abbiam fatto parola, e che fini con un colpo d’arme da fuoco,
ine questo strano funzionario, lo abbiamo visto ; ma quello che ci ha fatto vera sorpresa, si è che il Governatore gli dette
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 750-751
si fu licenziato dalla compagnia per contese domestiche. Punto da tal fatto , volle far pubbliche le sue ragioni ; e stampò al
per titolo L’albero di Diana. EccoLe qui acclusa la Satira che hanno fatto in Milano. Attendo lettere di V. E. a Londra, e f
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 635-637
ttezza di tale aneddoto. Comunque sia, il Veronese esordì in prova di fatto alla Comedia italiana come pantalone nel Double m
e dal teatro, e spariva con lui da un fóro nel soffitto della platea, fatto per dar aria alla sala. Carlo Veronese, uomo f
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — 1759 – 16 Settembre. » pp. 258-259
Figlio dei precedenti, nacque a Parigi il maggio del 1724. Dopo avere fatto gli studi classici, e avere avuto lezioni da sua
iarazione, si fu perchè egli credette non valerne la pena, essendo il fatto accaduto in pubblico, e, com’era da credersi, per
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 940
etto. Molti anni sopravvisse Michelagnolo al Padre, e venne a mancare fatto già vecchio circa il 1685. I fratelli Fracanzani
asaniello. Francesco, imprigionato il 1656 nel Castel Nuovo, per aver fatto nuovi tentativi di ribellione, vi morì avvelenato
15 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
asi consacrati si cangiano in una spezie di rito; ond’è che per primo fatto generale osserviamo che in tanti paesi tutte le p
zioni verso la cultura) si trovino scritte in versi, che è il secondo fatto generale da notarsi ne’ teatri. Ma quando le soci
tamente si cangiano in tante scuole di sana morale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle naz
re il teatro più vago, più vario, più delicato. Ed è questo il quarto fatto da notarsi, che noi troveremo avverato in tutti i
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281
Firenze il 29 aprile del 1828. Adolescente, ogni qualvolta gli veniva fatto di raccapezzar qualche soldo coll’arte sua (dopo
i lo compensaron davvero della travagliosa e dura vita ch’ egli aveva fatto peregrinando di Compagnia in Compagnia, di ristre
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1009-1013
avrei bene di che soddisfare al mio amor proprio. Io direi che ho più fatto io, al cominciar della mia carriera, e ne’ miei t
celliere il privilegio accordato. Ma la loro irragionevolezza sta nel fatto che i novecento esemplari depositati presso il co
tadue soldi l’uno, dopo di averne bruciati due o tre fogli, e di aver fatto credere che tutta l’edizione ne fosse stata distr
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 147-149
iglie e obbiezioni degli artisti rispose con tal sicurezza, che ne fu fatto l’ardimentoso esperimento, con riuscita abbastanz
ista drammatico più ancora prodigioso che egregio. Egli non era stato fatto artista dallo studio, ma creato tale da Dio ; e p
un lampo le scarpe ed il vestito e si cacciò fra le lenzuola. Di tal fatto si mandò avviso al cognato Alberti, il quale si r
19 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
asi consacrati si cangiano in una specie di rito; ond’è che per primo fatto generale osserviamo che in tanti paesi tutte le p
zioni verso la coltura) si trovino scritte in versi, che è il secondo fatto generale da notarsi ne’ teatri. Ma quando le soci
tamente si cangiano in tante scuole di sana morale. È questo il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle naz
re il teatro più vago, più vario, più delicato. Ed è questo il quarto fatto da notarsi, che noi troveremo avverato in tutti i
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333
tici, nella Libertas di Costetti e in tante altre parti, dimostrò col fatto la bontà del suo metodo : del quale vedemmo, di r
ed esperienze nella sua scuola. Fra noi su questo argomento, non s’ è fatto il bel nulla. E al Rasi tocca il merito d’avere c
ato in bei versi italiani a commentare le armonie di Beethoven, hanno fatto comprendere come l’arte della parola possa utilme
i, 1890). Il Libro degli Aneddoti. (Modena, Sarasino, 1891). – Ne ha fatto l’ editore Bemporad di Firenze una seconda edizio
ò anch' io a leggere meno male i versi. Nella Esposizione che Ella ha fatto della mia Mors io piaccio a me stesso e meco stes
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355
ome ha esercitato l’arte comica per il spatio d’anni quatro, e ciò ha fatto per esser figlio d’Antonio che ha seruito tant’an
itte del Ronchi : Si dice che il Riccoboni, sulle scene il Lelio, fu fatto arrestare per istanza a S. A. S. di alcuni Cavali
derendo il Lelio, venne nella sera stessa per mezzo delle Serenissime fatto porre in libertà all’ora della recita. E questo
accenno, sta in ciò, che trovandosi il Costantini a Parigi, ove s’era fatto impresario nel 1712 di spettacoli alle fiere di S
figlio con l’annua pensione di lire 1000 per sè e per la moglie. Tal fatto fu annunziato nel Mercurio di Francia del maggio
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583
ir del mio canto il tenore. Tra le perdite grandi di mill’anni, c’han fatto Roma, Napoli e Fiorenza, si può metter ancor ques
to amplissimo per passarsene a Parigi. Ma chi era questa Diana che ha fatto almanaccare tanto gli studiosi di cose teatrali ?
to colla spiegazione delle scene della Finta pazza di Giulio Strozzi, fatto da Giacomo Torello da Fano e stampato a Parigi il
mo addio, Ambo heredi vi fo di tutto il mio, Di tutto il mio. Il solo fatto adunque che può lasciar dubbio sulla identificazi
o affermandomi sotto una porta che io facessi la pace che me aurebeno fatto dare dal dottore ogni satisfatione se nò che sari
atiuo, tanto più che il dottore per essere a l’ombra del patrone me a fatto questo che se non fusse me farebbe li ponti d’oro
do per sempre obligatissimi a V. S. : mando la notta de ciò che auemo fatto acciò S. A. la ueda et lo fatta copiare in bona f
oi tutti siamo seruitori obbligatissimi et suiserati a S. A. (come ho fatto ) che tra Comici non ha il piu suiscerato seruitor
te saranno in danno della pouera Compagnia, nissune cosse mie noue ho fatto ne mai la mia scola per le ragione scritte tanto
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
l vecchio teatro comunale i carnevali del 1717 e 1718. Pel 16 marzo è fatto cenno dell’intervento al teatro del Principe di C
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
arte. Ma desideroso della patria, si restituì alla sua Bologna, dove, fatto vecchio, morì verso il 1780.
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1754, a dì 17 Luglio.Die16 Julii 1754. » pp. 159-160
accusato nientemeno di essere stato causa di un incendio : ed ecco il fatto  : la sera del 19 febbraio 1744, si recitava al Te
leno in quel momento tradito. » Ecco come Goldoni racconta il triste fatto  : Quest’uomo pure era ipocondriaco, ed avevo sec
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983
rdinaria, con mutare li linguaggi in tutte le forme, et in due che ha fatto prova del suo spirito nel teatro Formagliari ; vi
ne, che quel teatro non fu capace per tutti, e quegl’ impresarj hanno fatto grandi impegni e profferto una gran parte perchè
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168
lio), mes.r Aniello (Soldano), e mes.r Bartolomeo (Ranieri ?). In fatto l’ingegno, il giuditio, il sale che sta riposto i
iato ; lo fò passare, lo fò sedere, e gli domando quel che voglia dal fatto mio ; egli affannato mi dice. Gli Dei son raunati
essi veduto Mastro Apollo. che già haueua la bocca aperta per dire il fatto suo ; però fattolo accostare, gli diedi cenno, ch
rrenza con Venere. Pure assicurata dal mio mostaccio d’huomo da bene, fatto vn ghigno sott’occhio, fattamisi innanzi allargò
la vesti d’vn bellissimo drappo di grata, e natural facondia. Il che fatto viuo vocis oraculo, gli poneste quel bel nome Bon
tutti con vn palmo di naso, spantati, strasecolati del mio sapere ; e fatto metter in ordine la carrozza del Sole, fattomi co
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 616
co abile ancora (1781) per recitare qualche parte seria, e può essere fatto degno di qualche applauso. » Ma lo rivediam Dotto
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 686
scrivo dal Bartoli : « Lasciata Vicenza sua patria con qualche studio fatto nelle prime scuole, passò alla comica professione
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 745-749
i ov’egli è sepolto, si legge su di una parete il seguente epitaffio, fatto da lui stesso incidere in marmo fin dal 1826 : L
porta a sparte, e parto in parte aperta. Ho detto netto ; il patto è fatto . T’aspetto in ghetto. Scivoli. Non temo e vengo
ra di comunicazioni, non sapeva a Venezia quel che il Del Buono aveva fatto in Toscana ? E l’incisione che io riproduco (V. p
ermata da cintura. A ogni modo è certo che nè lo schizzo del Cannelli fatto dal vero dal De Goncourt, nè le intestature delle
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 245-250
di quasi tutti gli autori di teatro, ha lodi per gli artisti che han fatto piacere l’opera sua. A pochi anni di distanza, do
forza d’ipocrisia e da cui è contento di farsi mangiare il suo. Io ho fatto il contrario, e mio marito non ha potuto secondar
mia coscienza ; e se ho potuto far del bene anche ai miei nemici l’ho fatto . Sono stata docile e conveniente, non sono stata
ata docile e conveniente, non sono stata attaccata al contratto ed ho fatto le più gran concessioni. Non ha servito nulla, e
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
i di Madre applauditissima sempre. Secondo lo spoglio delle Compagnie fatto da Adolfo Bartoli (Scenari inediti), quella di An
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 597-599
l Casali che l’anno di poi dovea recarsi a Venezia. E il Belisario fu fatto e letto con successo a Verona in casa del Diretto
rispose con aria di sicurezza : sì signore : il signor Goldoni mi ha fatto l’onore di lavorare per me : e prendendo l’opera
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 587
laureò in legge : ma vinto dall’ amor pel teatro, nel quale aveva già fatto egregie prove co' filodrammatici, si scritturò il
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
el precedente, nacque in Cagliari nella quaresima del 1818. Dopo aver fatto i primi passi nell’arte come ingenua e generica g
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 40
Lombardi Giovanni. Figlio di Benedetto, di cui s’è fatto cenno all’articolo precedente, fu attore pregiati
37 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
musica, uno de’ compilatori del Giornale Enciclopedico di Bologna, ha fatto varie opposizioni a due capitoli del secondo tomo
rappresentavano. Per ciò che spetta alle rappresentazioni teatrali il fatto è fuor d’ogni dubbio, o si riguardi la loro origi
matiche. Platone chiama le favole sceniche un dono che gli dei aveano fatto al genere umano compassionando le sue miserie. Pl
ontrappunto non solo non ha pregiudicato alla musica, ma anzi, avendo fatto conoscere qual sia la buona armonia e buona modul
a. Eppure è tutto all’opposto. In più luoghi delle mie Rivoluzioni ho fatto espressamente questa distinzione. Lungo sarebbe i
oco crebbe, divenne adulta e per conseguenza migliore, e lo stesso ha fatto in Italia. I Greci ebbero ancor essi i loro “guas
» RISPOSTA. [40] Che la musica cangiasse al tempo dei Greci, come ha fatto nel nostro; che presso loro fosse prima bambina;
a delle musiche applicabili a cento sentimenti diversi, come io ‌l’ho fatto demostrativamente vedere colle pruove alla mano i
noverando gli intervalli che sono in uso nella nostra armonia, non ho fatto parola delle due seconde maggiore e minore, e per
on e della quinta falsa, e dopo aver parlato di queste, perché non ho fatto menzione della quinta superflua, e della settima
rché spiegandole cause generali della decadenza del melodramma non ho fatto un trattato teorico degli intervalli. GIORNALISTA
ure in questi valentuomini ha talvolta ripreso qualche difetto, lo ha fatto rendendo loro la dovuta giustizia, separandoli da
li aurori buoni dai mediocri, e non li pongono tutti a sacco, come ha fatto il N. A. alla pag. 81.» RISPOSTA. [74] Io non ho
le ad ottenersi, è nulla meno uno degli sforzi più grandi, ch’abbiano fatto i moderni italiani.” Basti questo solo saggio di
contraddizione? Ho detto che uno degli sforzi più grandi che abbiano fatto i moderni italiani, è quello di conservar l’unità
le che non meriterebbe risposta. Circa i guadagni e le perdite che ha fatto la musica dai tempi del Pergolesi e del Vinci ins
nazione coll’annientamento di pressoché tutte le virtù politiche, ha fatto nascere la frequenza degli spettacoli (…). In ogn
nazione coll’annientamento di pressoché tutte le virtù politiche, ha fatto nascere la frequenta degli spettacoli.» Per distr
i pressoché tutte le virtù politiche, e che l’amor del piacere non ha fatto nascere la frequenta degli spettacoli. In luogo d
o “perché fa caldo nella state?” risponda “perché il Padre Sanchez ha fatto il Trattato del matrimonio”? Tralascio le proposi
roposizione che doveva dimostrarsi falsa cioè: l’«amor del piacere ha fatto nascere la frequenta degli spettacoli»? La dialet
l ragionare, e in ciò mostra la sua prudenza. L’esame che fin qui s’è fatto della sua logica mostra parimenti che avrebbe fat
e che fin qui s’è fatto della sua logica mostra parimenti che avrebbe fatto meglio ad essere prudente più di buon’ora. Mi vor
o ritrovato bensì la distinzione tra il recitativo e l’aria come l’ho fatto distesamente vedere nella lunga nota posta alla p
a alla pagina cinquantesima terza di questo volume, ma non m’è venuto fatto di ritrovare la differenza tra il recitativo semp
to un ghiaccio. Che così realmente accadda in pratica è una verità di fatto , e solo può darsi ad intendere il contrario a qua
ad una serie di quadri con pochissima connessione fra loro come hanno fatto il Calsabigi, e il Conte Rezzonico; e così la tra
noltre da osservarsi che il giornalista, il quale finora altro non ha fatto che menar rumore perché mi sono mostrato poco con
emiramide e a Zenobia. È un peccato che l’Europa non sia rimasta gran fatto persuasa né dei motivi del duello, né del vigore
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702
ntar d’ un goffo autore stringer le labbra ed inarcar le ciglia. Ciò fatto , l’ Abriani compose un altro sonetto sopra il med
viene a essere un utile sicuro. Voglia Dio che le lettere che V. A. à fatto scrivere a Roma a Flaminio, facino profitto e che
iso al andar più cauti un altra volta e operare giuditiosam.te come à fatto V. A. La Lessandrina humil.te lo riverisce renden
na sorella minore), l’Orsola saluta il Duca di Mantova ? Anche sta il fatto che mentre il nome di Eularia sarebbe, nei comici
39 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « AL LETTOR CORTESE  » pp. 201-202
nel dì che fu pronunziato, fu dopo tre giorni per ordine del Governo fatto reimprimere a’ 4 di Pratile nell’anno IX. Spera c
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 1690. 31 mag.° – Bologna (ad un ministro del Duca)Bologna 31 mar.° 1690. »
nturo carnevale in precio di mille ducati effettivi e casa finita, ha fatto ch'io mi impegni a servirli mentre m’ hano in tut
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 432-442
l Paladini, padre dell’attuale Celeste Paladini-Andò. Mio padre aveva fatto conoscenza con quei comici, palesò i propri guai
uolo di amoroso, che con quella voce e con quel naso, non era proprio fatto per conciliargli la benevolenza del pubblico. I f
l perdono del marito per quel figlio che ritornava da lontano, avendo fatto il viaggio più a piedi che in diligenza, e portan
a le norme altrui recitasse a modo suo e apparisse un attore diverso, fatto è che dopo la prima scena cominciarono gli applau
sarebbe succeduto in omne et qualibet parte al Gattinelli, e tanto fu fatto che la tiara di Achimelek rientrò nei cassoni, in
la giovane critica ebbe da contrapporre giovani forze, il cui metodo, fatto tutto di verità, era dal suo tanto discosto. Veri
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
edie, un rimessone dei Reverendi Padri Agostiniani a Portici. Il '70, fatto vecchio, fu per essere licenziato di compagnia, m
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 584
te del Fuidoro sub ottobre 1630 cit. B. Croce, Teatri di Napoli, 781) fatto uccidere da Vincenzo Capece, un de' primi proprie
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20
faccia il calamaio. Scacciato immediatamente di scuola, e narrato il fatto a F. A. Bon, cominciò a essere da lui protetto ;
definita che avremo l’indole di questo suo porgere, ne parrà di aver fatto tutto quello che da noi si può meglio in limiti s
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309
ara, sorella del Principe. Nel 1587 pare che Messer Battista si fosse fatto capocomico, come può rilevarsi da quest’altra let
buona cera. Siccome gli infiniti favori et gratie che mi ha sempre fatto V. A. Ser.ma mi levano la speranza di poterle far
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 41-43
e dopo pochi mesi. Mentre il cuoco correva alla polizia a palesare il fatto , Federigo, padre di Francesco, che non abitava co
simulare di uccidersi, veramente si feri del pugnale nel fianco. Tal fatto ci è descritto nel seguente sonetto, che tien die
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643
cala, e il sapere che Frittellino fu allievo valentissimo di lui, han fatto nascere il dubbio ad Antonio Valeri (Carletta) ch
inacciato di ammazzare Aurelio e queli, come s’è già detto, che aveva fatto dispiacere a Frittellino. Ser.mo S.re et Col.mo
anche il credere che lei sia per superare ogni mal officio che fosse fatto contro la sua liberacione si che, e per la promes
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 617-622
ella Città ; i Comici accettarono l’inuito, et arriuati che furono, e fatto la prima Comedia, fu loro leuata la licenza dall’
in quell’hora all’udienza dando parte al Superiore di quanto haueuano fatto col Sig. Gouernatore. Il buon Prelato ascoltò le
è nell’Arciuescouato di Milano, chi hauesse curiosità di vederlo, fu fatto tre anni in circa auanti la morte del Glorioso Sa
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
a quale fu persuaso di darsi all’arte drammatica. Dopo il primo passo fatto in quella compagnia d’infimo ordine, abbandonata
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 613
ominato Catoli da Parma, si distingueva sopra gli altri. Dopo di aver fatto monaca una figlia e addottorato un figlio, si rit
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
Colletta Orazio. A questo comico è fatto cenno nella lettera seguente che tolgo dall’ Arch
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
i piedi gli sono d’impaccio ; e a volte non sa come muoverli. Non par fatto per il teatro. Il sao ruolo è di un giovane amoro
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 107
te in quell’ Isola approdare, e far servitù a quella Nazione, come di fatto poi fecero. »
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 542
135, da dividersi tra loro in parti eguali, e di cui non doveva esser fatto cenno ne' registri delle spese (V. Baschet, Les C
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
A. che di far la compagnia per mandare in Francia, poichè il concerto fatto con esso, io sapevo che non poteva in modo alcuno
utto hanno fondato, secondo me, sul vedere il buon guadagno che hanno fatto quest’ anno. Io Sig.r Hercole mio per parlar con
bene che io gli aiuterò sempre, e così li ho licenziati. Mi sono ben fatto promettere da ciascuno in particolare, che sempre
visto che non bastava per complice a quel che harebbe voluto S. A. ho fatto alla cortigiana ; et più tosto volevo tacermi che
he poco in sieme non si fanno dividere quando si viene all’atto et al fatto . Sono Sig.r mio notissimi et conosciuti i Lelij,
cc.mo S.r D.n Giovanni mio Sig.re, al quale feci relatione del regalo fatto a ciascuno della sua compagnia, ma in particolare
56 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
enne la celebre cerimonia o festa di primavera del lavoro della terra fatto pubblicamente dal l’imperadore. I varii strumenti
gnati, non doveva essa entrare negli spettacoli teatrali? Non solo ha fatto parte del dramma cinese, ma essendo negli ultimi
o padre che mi ha rilevata, prenderà di te cura nella guisa che io ho fatto , poichè ci faremo separati. Torna indietro, noi p
osa sapere i linguaggi antipodici, che aver notizia che il Ludolfo ha fatto un lessico Etiopico, l’Antequil uno del linguaggi
57 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
sici è per lo più la regione degli errori, e che per ogni spirito ben fatto l’annunziargli un nuovo sistema in quella scienza
pure e si custodisce un braccio solo, una gamba, od una testa. Ma il fatto è che quelli squarci staccati sono egualmente cat
ntazione di quelle due sole passioni, ma hanno con felicissimo evento fatto sentir sulle scene l’ammirazione, la pietà, la te
iuscita dei poeti che hanno voluto imitare quell’insigne scrittore ha fatto attribuir al melodramma i difetti della loro inca
seria potrebbero ricevere una illustrazione maggiore dalle pruove di fatto s’io volessi imbrattar la mia penna col racconto
la ingenua confessione che fa egli medesimo della sua inesperienza in fatto di poesia drammatica. «Mal venga (diceva il Frugo
olla casa del diavolo; non avrebbe in mezzo a personaggi veri e reali fatto comparir fantastici amorini che ballassero senza
one la poesia, il ballo, la musica e la decorazione, l’abbia talvolta fatto cadere in istravaganze. Per tali devono riputarsi
scellerato carattere che da tutta l’antichità gli viene attribuito, e fatto solo per cavar d’impaccio il poeta terminando col
ro (com’egli pazzamente s’imaginava) era figliuolo di un nume, questo fatto solo m’obbligherebbe a crederlo anzi prosapia del
a fortemente alla immaginazione e alla sensibilità senza curarmi gran fatto di ciò ch’eccita il riso; nulladimeno siccome la
a. Esso non sarà tutto di mia invenzione; tale a un di presso è stato fatto anni sono anche a me con un aria di persuasione c
a non mi piace siffato costume. L’eunucare un povero poeta che non ha fatto alcun male, è crudeltà che ripugna al buon cuore.
prescritte dal buon senso. Ma vi torno a dire che il buon senso non è fatto per noi. Il teatro non ha altra poetica che quell
orata sullo stesso metro e con delle parole consimili. Se non vi vien fatto di lavorarla, come ei vuole, poco importa, attacc
58 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
sto alla vista, e ripetuto al suo solito più di una volta. Gli avesse fatto qualche impressione ciò che vi accennai delle rit
vea io di alterare il vero in simil cosa? Per quale interesse l’avrei fatto ? Il fareste voi? Dall’altra parte come poi avrei
gli occhi, e, per quanto io so, niuno degli Stranieri finora ne avea fatto motto. Siete soddisfatto? Siete pure espantadizo,
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912
dalle risa la Regina e le Dame e i Gentiluomini di Corte presenti al fatto . Fiorilli poteva avere allora trentadue o trentat
iella Locatelli, Giulia Gabrielli e Margherita Bertolazzi ; e n’aveva fatto gli scenarj Giacomo Torelli da Fano. Alla fine de
io di Scaramuccia era giunto a tal grido di favore che il Re lo aveva fatto cavaliere di San Michele e Suo Gentiluomo di Came
ne ch’ egli aveva all’ amore, e la vecchiezza sopravveniente, l’avean fatto d’umor bestiale…. Più avanzava negli anni, e più
i-01-02_1897_img136.jpg] 27 agosto 1685. – Tiberio Fiorilli ha tanto fatto che gli è riuscito avere una lettera di chacet da
ma il vecchio è più duro che il cuore di Faraone, maledice chi gli ha fatto levare la sua donna, che quello che diede al suo
di volermi rovinare. La prego a compatirmi et credere che non ho mai fatto ne farò cosa che sia indegna di un figlio obedien
per il Cocchio d’Arqua, e benchè la Serenissima Granduchessa si fussi fatto dare 60 scudi che mi fece mandare acciò glie li d
ne di che ella mi accenna e vorei ridurele al non essere quello ch’ è fatto , ma non mi posso pentire di quello che io facio n
consigli del mio confesore e avrei uno eterno rimorso se non l’avesse fatto . Sono homo, e Dio, per sua devina misericordia, m
e infamità e fenito questa lite meterò le ale e verò a casa. Di già ò fatto casare la donacione fatta pasata al parlamento e
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 240
carsi con lui a Venezia, ov’egli la sposò, colla certezza di avere, a fatto compiuto, il perdono del padre. Ma così non fu ;
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 184
llo), e soprattutto di volersene fuggire, come fece poi, ora che avea fatto bottino ; e faceva istanza, conforme i desiderj d
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 769
chelli, 1903). L'autunno del 1807 era a Modena, e il 19 a Tolentino, fatto segno alle più vive dimostrazioni di simpatia. Mo
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Bologna, 23 dicembre 1639. » pp. 5-7
più volte, come Fiorilli, Locatelli, Brigida Bianchi, » avrebbe certo fatto alcuna menzione di quell’Adami già tanto celebre.
tera del Cardinal legato non nomina che la Beatrice. Forse il Sand ha fatto confusione di nomi, rappresentando essa la parte
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 877-878
plica la sua innata bontà, e Generosità di ristorarla del suo viaggio fatto per seruir V. A. S. non sapendo oue volgersi, car
l’ordine del Marchese Decio Fontanella, che probabilmente lo avrebbe fatto andare a Vicenza anzichè a Pavia. Della qual cosa
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 121
Medoni Nicola, nato in Genova nel 1803 da onesta famiglia, e fatto un corso regolare di studi, si diede all’arte com
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 325
o le pistole al solo intento di ucciderle, il che a ogni modo avrebbe fatto , secondo le sue dichiarazioni, non appena uscito
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 593
ch, slava, maestra di ballo, si diede all’arte nel 1887, dopo di aver fatto ottima prova sotto la direzione dell’ex-comico Al
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
o per mezzo delle mie assidue cure e della sua buona volontà ne aveva fatto un eccellente amoroso, tale, che invano si cerca
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 550
poraneo, il Gueullette, dice che Sticotti era un grand’uomo assai ben fatto , di viso tondo e piatto, e di fisonomia piacevole
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 631
alle di Roma, le prime prove furon di fischi e corbellature ; ma poi, fatto il pubblico l’orecchio a certe sue stridule inton
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 758
nia, che condusse gran tempo, rimanendo poi capocomico in sino a che, fatto vecchio, s’unì prima al figlio Guglielmo, col qua
72 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
he di scusa a un bravo Disegnatore, che essendo stato ripreso di aver fatto una figura di Capitano d’esercito alquanto smisur
a IX. Oltre alla prefettura di Samo ebbe Sofocle l’onore di esser fatto Arconte di Atene, e attese con lode al governo de
nuovo legislatore di Poetica pronunciate contro l’Italica nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza, colla quale
gli altri ciarlatani, empirici ed istrioni, che a’ nostri giorni han fatto e fanno grandissima fortuna in Parigi, vi sono co
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 294
rimavera del 1774 a Brescia, dove mori. Adolfo Bartoli, dallo spoglio fatto nelle notizie, più volte citate, del suo omonimo,
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
igliuola, tenuta dalla Sereniss. Duchessa N. » Di un Dottor Violone è fatto cenno in una lettera di Ludovico Bevilacqua al Du
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1041
toli ci fa sapere come « alla stessa Maestà napolitana abbia pur egli fatto vedere un ballo spagnolo, che chiamasi il fandang
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 73
llo, che haueuano con questa signora…. Il che concorderebbe forse col fatto dell’essere stato il Marchetti, come abbiam visto
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ando il cappello e stando immobile : effetto di uno studio fondato, e fatto da lui nella difficile scuola del teatro. »
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 159
Pietro Ferrari (V.), e riuscì un’attrice di gran pregio. Dopo di aver fatto parte di molte Compagnie di giro, si fermò il 177
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 538
uesto con parole spessissime, e vibrate con forza fra le labbra in sì fatto modo, che il popolo movevasi a fargli un grande a
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 722
Zamarini Carlo. Nacque ai primi del secolo xix a Trieste, dove, fatto un corso regolare di studj, si impiegò presso una
81 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Introduzione »
[Intro.2] E però non sarebbe maraviglia se cotesto ingegnoso ordigno, fatto di tanti pezzi com’egli è, non sempre rispondesse
en ordinare un’opera in musica sarebbono necessari, non si danno gran fatto malinconia coloro che seggono presentemente arbit
82 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
hi nazionali, pretendendo ch’esso distrugge per mezzo del ridicolo il fatto che potrebbe ricavarsi dalla morale del teatro. E
riosa di quelli che aspirano ad entrar nel parlamento. «Che non ho io fatto per voi? (dic’egli alla moglie). Non sono divenut
. Non sono divenuto membro del parlamento per darvi gusto? Non mi son fatto per un mese veder più ubbriaco del mio cocchiere
la modestia v’é offesa, l’arte non v’é risparmiata. Lo scioglimento é fatto , si é ricuperato il biglietto se n’é destinato il
veano occupar il primo uomo nella sua prossima dissoluzione; e con un fatto sì comune, com’é la morte naturale di un uomo dec
mamente onorato d’una statua (In Italia a qual maestro di musica si é fatto altrettanto? Gran forza del genio e del clima ita
sono stati ricevuti con applauso, e talvolta la loro piacevolezza ha fatto passare e soffrire commedie stravagantissime. Que
stramazzone tosto che vuol nobilitarlo, ma ciò non gli nocerebbe gran fatto sempre che sapesse scegliere il genere di commedi
. 249. Se ne può leggere una breve analisi e un ben meritato elogio fatto dal dotto autore della «Gazette littéraire de l’E
ndo in essa restringere quanto vanta di più eccellente la Germania in fatto di tragica e comica poesia. Noi non possiamo che
83 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
enne la celebre cerimonia o festa di primavera del lavoro della terra fatto pubblicamente dall’Imperadore. I varj stromenti d
gnati, non doveva essa entrare negli spettacoli teatrali? Non solo ha fatto parte del dramma Cinese, ma essendo negli ultimi
cosa sapere gl’ idiomi antipodici, che aver notizia che il Ludolfo ha fatto un lessico Etiopico, l’Antequil uno del linguaggi
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 203-211
la dubitando de non vi lasciare in un punto l’acquisto di molti mesi, fatto con sudore, fingendo di hauer un certo sdegno con
ogo de corami dorati, et haver trovati abiti bellissimi da nimpha, et fatto venire a Mantova quelle selve, monti, prati, fium
l.mo S.r Cesare è ritornato da Guastalla per il battesimo, o che si è fatto o che si ha da fare, d’un figliolo del genero del
ntova che trovavasi a Casale, e riportate dal D’Ancona : S. Ecc.ª ha fatto far comedia da due compagnie : l’una de Pantalone
perduti costumi e gli errori, a vita lodevole gli infiammasse, il che fatto di leggiero avrebbe, quando il mondo non fosse al
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
tura, asciutto e agilissimo. Apparve sempre artista di gran pregio, e fatto a posta per recitar l’ Arlecchino…. nel cui costu
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Rimini, li 22 Giug.º 1698. » p. 489
zio dell’Elettor di Baviera (Trautmann, op. cit., 262). Dallo spoglio fatto sullo Jal ho trovato al nome della Riccoboni scri
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 564
ue figli de’ quali uno violinista espertissimo. Dice il Bartoli che «  fatto vecchio ed incapace di montar più sul teatro, gli
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
iferisce che il seguente brano in francese. Egli è per ciò ch’ io ho fatto si che Cola entrasse nella Compagnia. È un nuovo
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1034
ci lotti di tutto lo Stato del Serenissimo di Modena. » Dallo spoglio fatto nell’Archivio comunale di Modena, più Goldoni col
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 
con l’annuncio di due lettere (non potute trovare), le quali avrebber fatto conoscere le doplicate malignità de' comici parmi
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 358
Prefetto. Perduto l’impiego, tornò all’amor della scena, in cui aveva fatto da giovine buone prove coi filodrammatici, e si s
92 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Delle scene »
lo studio nel dipinger le scene un assai maggior numero d’ingegni che fatto non avea per lo addietro. Le invenzioni di Girola
loro, «che se voi nelle pitture quello approvate che non può stare in fatto , la vostra città corre gran pericolo di esser pos
tettura delle colonne a sedere. Avea egli nella pittura di una cupola fatto reggere le colonne, sopra cui ella posava, da men
alcuni architetti, protestando ch’essi per conto niuno non l’avrebbon fatto in una fabbrica, e dandogli per ciò non lieve car
93 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
do già era stato da Oreste ucciso Egisto in un solenne sacrifizio. Un fatto di tanta importanza avvenuto pubblicamente poteva
stra l’immenso dolore del padre più eloquente di quello che avrebbero fatto i moderni declamatori teatrali. Il Dolce così l’e
dolore; e Lodovico Dolce ha seguitato in ciò l’originale, come pur ha fatto il p. Carmeli. Non è improbabile che gli atti di
ci i veri dotti e i critici profondi. Rechiamo l’eccellente parallelo fatto dal l’ab. Le Batteux del l’Ippolito di Euripide e
baccante che trasporta Ecuba fuori di se, far succedere un dubbio sul fatto ? Ma questo dubbio corrisponde al senso ed alla le
peritissimo nella greca lingua, e nel modo d’interpretarla, si fosse fatto ingannare dalla voce απιστα, quasi che Ecuba non
Quello del l’atto terzo mi sembra il più patetico, ed il Dolce ne ha fatto una troppo libera imitazione. A noi piacque di tr
sesso donnesco, un carattere odiosissimo a una donna, sia per essersi fatto corrompere con cinque talenti, come asserisce il
n Suto, è allevato in Delfo tra’ ministri del tempio. Dopo il prologo fatto da Mercurio, mentre Ione attende alla cura delle
patetica energia. L’argomento delle Baccanti è l’avventura di Penteo fatto in pezzi dalla madre e dalle di lei sorelle descr
a al l’antico senza avere in testa un guazzabuglio di fosche idee? Il fatto compruova che da più migliaja di anni nella culta
, Ippolito, Ifigenia ed altri pregevoli componimenti greci. Quando il fatto deponesse con pari asseveranza in prò delle trage
n cangiamento sulle pause degli atti di questa tragedia, e stimai ben fatto avvertirae la gioventù, affinchè possano agevolme
incoerenza che nasceva dalle antiche divisioni. a. Per non rifare il fatto su tal punto, ci rimettiamo alle diligenze pratic
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 229
Asprucci Sebastiano. Romano. Si diede alle scene dopo aver fatto ottime prove tra’dilettanti nella celebre accadem
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 490
odo di interpretare un carattere, sviscerare un concetto, svolgere un fatto storico, precisarne l’epoca. Ma agire minuziosame
96 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
sono le vicende del famoso generale Jacopo Piccinino, che l’anno 1464 fatto improvvisamente arrestare da Ferdinando re di Nap
adre Ireneo Affò di Buffeto minor osservante, che nell’anno scorso ha fatto a onore e beneficio della letteratura italiana st
dello stile de’ comici antichi, e pruova lo studio che l’Alberti avea fatto della lingua latina». Questa commedia poi, quantu
questo splendido duca fece rappresentare in un gran teatro di legno, fatto innalzare nel cortile del suo palagio, la commedi
ioni appartenenti alla storia della poesia drammatica, l’Orfeo che fu fatto magnificamente rappresentare in Mantova dal sudde
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
veneziano, che imita il petit-maître di spirito. Il Golinetti era più fatto per questo secondo carattere, che per il primo. L
piaceva. Siccome una gran parte di quella commedia era a soggetto, ha fatto credere agli amici suoi, che anche la parte sua e
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 600
rto a Genova, nell’anno 1864, essa continuò la società che egli aveva fatto con Cesare Dondini ; sciolta la quale, ritornò sc
99 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
che metteva sotto gli occhi una corte reale in attenzione di un gran fatto : i personaggi aggruppati con verità e bizzarria p
per se in alcun modo importanti? Hanno alcun rapporto necessario col fatto del Filosofo? Quando questa insipida disposizione
ndo prese a combattere i due competitori, e si contentò di provar col fatto che il concorso del popolo non era argomento sicu
a 57 piedi di lunghezza e 50 di larghezza. Sotto l’ orchestra vi si è fatto un vuoto con due tubi all’estremità che sorgendo
’ corridoi e nelle scale. Un miracolo opposto a quello del Vaccaro ha fatto nel 1779 don Francesco Seguro architetto Sicilian
adiere Giovanni Metrano nel 1737, edifizio magnifico in soli sei mesi fatto eseguire per l’attività di Angelo Carasale, dopo
pieva gli oggetti essenziali di un teatro, vedere ed udir bene. Ma il fatto diametralmente si oppone alla sua osservazione ar
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 506-512
capitale comune a molte donne : la gelosia di mestiere…. Un applauso fatto a una compagna le era una trafittura al cuore. Il
e sulla scena A un Poeta no basta a far onor ; Ma per sie zorni avemo fatto piena, E nu femo l’onor, e el desonor. Diseghe, c
dallo spoglio della Gazzetta Veneta (che non mi fu possibile vedere) fatto dal Tessier (Giornale degli eruditi, Tom. III) ve
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