criveva da Bologna al Duca : « Essendo desiderosa la nostra Compagnia
far
comedie questo carnevale in Mantova, la suplicamo
ar comedie questo carnevale in Mantova, la suplicamo resti servita di
far
che solo la nostra possa recitare comedie, poichè
mo andare, e perchè se ne vuol venire un’altra non uguale a questa in
far
comedie, però suplico S. A. mi favorisca che non
nè con quello d’amore, voi, cui tutt’arde in strano incendio il core,
far
, ch’Angelica un poco senta ne le sue fiamme il vo
ste parole : Con tal occasione deuo dirle che conuenendo al presente
far
qualche permuta di simili soggetti per meglio agg
li Comici, si proua maggior dilettazione e si dà campo agl’istessi di
far
più studio e riuscire assai grati all’Vditorio. I
li per la voce sparsasi di aver egli potuto mancare a Sua Altezza col
far
battere Finocchio comico. E avendo il Duca rispos
ento, il Duca, dopo di aver dimostrato largamente la impossibilità di
far
partire Finocchio, conchiude con queste curiose e
’Odio ereditario, della Figlia dell’avaro, del Curioso accidente, del
Far
male per far bene, e di tante altre commedie di c
rio, della Figlia dell’avaro, del Curioso accidente, del Far male per
far
bene, e di tante altre commedie di cui è parte pr
tto in quella compagnia d’infimo ordine, abbandonata l’amante, andò a
far
parte della gran Compagnia formata da Petronio Za
lletti e col Perotti ; ma venuto a età piuttosto avanzata, non amando
far
passi a dietro nell’arte, risolse di recarsi a Lo
in certa maniera ogni cosa sopra l’essere umano, può, non che altro,
far
sì che il canto nell’opera abbia sembianza del na
ggi buffi, i quali non bene allegavano cogli eroi e cogl’iddii; e col
far
ridere fuor di tempo isconcertavano la gravità de
e sviluppare una favola come si conviene, perché egli abbia campo di
far
giocare i caratteri e le passioni di ciascun pers
o loro in dosso. [1.5] Contro a tali inconvenienti non potrà il poeta
far
riparo se non collo scegliere il soggetto della s
ghe preparazioni per dare a conoscere i personaggi della favola e per
far
, come si conviene, giocar le passioni, che sono l
ritenendo il buono dei soggetti dei nostri tempi, si verrebbe quasi a
far
dell’opera quello che è necessario fare degli sta
perchè egli non se n’andasse, lo pregò a sua volta, promettendogli di
far
firmare al Sacco quella famosa scrittura che lo s
, nella voce, negl’intercalari, nel gesto, e nella positura, che suol
far
sempre ne' Teatri un grand’effetto con indicibile
lle bellezze. Segue per la serva L'è un gallo spasemado, che vorria
far
do chichirichi nel pollaro amoroso della vostra g
hi nel pollaro amoroso della vostra grazia. Circa furberia La lassa
far
a mi, che per servirla, metterò in ordine la bale
violenza dei raggiri ; la raccomanderò ai vento dei strattagemmi, per
far
che la colga nel segno dell’ardente suo desiderio
gno sviscerao, salute e bezzi A vù che per tant’ anni se sta bon de
far
el Vecchio en Scena con bravura favorio cusì ben
sempre piezo ve farà la fama. Vegna, si sa vegnir, de’bei cervelli a
far
un dì da Pantalon in Scena, siben Talia che sgion
da Pantalon in Scena, siben Talia che sgionfarà la vena, no i poderà
far
gara col Garelli. Ve tegna el Ciel in rodolo dei
fin che no te catto no posso aver più gust, che l’appetito adesso in
far
progresso me vuol per mort ; e sbolzonado da Cupi
ghe dentro, provandome con ti ; e per compir el ballo vogio sul fallo
far
comparir, la sguattara col cogo i quai tutt’unt i
osso smanizar, che niente mai concludo, e tutta sudo quando me mett a
far
l’ajada, e co son in tel bon, da debolezza me cas
tato Sonetto, e lo trovarono si goffo e disgraziato, che non poterono
far
a meno di prorompere in una solenne risata. L’ Ab
re. Dalle virtù della Signora Eularia comica illustre, un tal mosso a
far
versi alcuni ne sputò de’ così tersi, che parver
llo che viene a bisogno come l’anno passato, non conoscendola buona a
far
cosa di più, acenandole che V. A. si maraviglia c
manda così spropositata, mentre non dovrebbe neanche fiatare, non che
far
domande inlecite, considerando che tira una parte
i fareste disperarmi, poichè sono tanto importune che non credo possa
far
di meno di non disperarsi leziendole, lo prego pe
chè non possono essere al ordine per questo mese non ò voluto per non
far
danno alla Comp.ia accettare la parte, a ben che
inquietudini, le lagrime di Zelinda. Però se la Catrolli non poteva
far
Zelinda, a chi si sarebbe potuto affidarla ? Alla
e la signora Catrolli non volesse farla, com’è probabile, si potrebbe
far
supplire ad una ballerina, o alla figlia del sig.
se son passà a la prova, che dopo tante grazie e tanti onori, volemo
far
comedie a sti Signori. Scappino Per no desdire
l fianco la scarsella, come vedremo. Quando Scappino invita Muzzina a
far
la prova dell’arte sua, gli dice : « ma avverti b
Io che passo si spesso, e pur non posso se ben batto da Betta un dì
far
botta, comporterò s’altrui l’accatta cotta, ch’el
ttro ore di giorno, finger novelle, trovare istorie, formar dialoghi,
far
caleselle, cantar all’improvviso, corucciarsi ins
dialoghi, far caleselle, cantar all’improvviso, corucciarsi insieme,
far
la pace, morir dalle risa, alterarsi di nuovo, ur
la pace, morir dalle risa, alterarsi di nuovo, urtarsi in sul banco,
far
questione insieme, e finalmente buttar fuora i bu
vende polvere da sgrossar le ventosità di dietro ; chi una ricetta da
far
andare i fagiuoli tutti fuor della pignatta alla
omata di seno di castrone per le crepature, chi unguento da rogna per
far
buona memoria, chi sterco di gatta o di cane per
di gatta o di cane per cerotto da crepature ; chi paste di calcina da
far
morire i topi ; chi braghieri di ferro per coloro
: fa minga la Zana ! Nel linguaggio famigliare veneto vive la frase :
far
da Zane e da Burattin, ossia far tutte le parti i
io famigliare veneto vive la frase : far da Zane e da Burattin, ossia
far
tutte le parti in commedia. A ogni modo Vittorio
del cuore alla sola voluttà, ogni morale al personale interesse, nel
far
che un’apparente politezza tenga luogo di tutte l
eatro non rendesse necessaria la frequenza loro, come la necessità di
far
numero in un’armata costrigne sovente i generali
ile economia e coi fini dello stato, lo riguarda come un luogo atto a
far
circolar il danaro dei privati e a render più bri
ù amabile, e che addimanda in prestito al cuore il suo linguaggio per
far
meglio valere i precetti della ragione: ora come
a sterile compilazione di reminiscenze, ma di ragionare sui fatti, di
far
conoscere le relazioni che gli legano insieme, e
rte dal pregiudizio di coloro che il proprio gusto vorrebbero a tutti
far
passare per legge, e parte ancora da quegli uomin
e fortissime a dimostrar l’esistenza d’Iddio, non mancò ch’il volesse
far
passare per ateista: se altro mezzo non v’ha di f
ncò ch’il volesse far passare per ateista: se altro mezzo non v’ha di
far
ricreder costoro, che quello d’avvilir la mia pen
so d’Orazio: «Odi profanum vulgus, et arceo.» [12] Mi resta solo il
far
una riflessione dopo la quale finisco. Prendendo
i, che hanno scritto fin’ora, non sono stati in ciò più felici. Senza
far
parola d’Emilio del Cavaglieri, del Salvadori, di
i) perchè – faceva sapere il Bianchi – senza di lui non era possibile
far
cosa per bene. (V. D’Ancona, op. cit.). Le Cen
i vestivan la toga e in iscuola e per via ; e saggiamente si pensò di
far
del dottore bolognese un altro vecchio che potess
questo carattere dal vero. Noi vediamo oggi ancora e medici e pedanti
far
lo stesso. Vi son stati de’ Commedianti che sul c
e storpio, che da’ Greci si chiama paranomasia : ma perchè si conobbe
far
il Dottore da troppo semplice e balordo, si è dis
eno per capire l’orditura de’ negotij ; e chi è poi colui, che voglia
far
credere agli Scolari di questa Scuola, che faccin
on permeta, poich’io mi rendo sicuro, che il fine di colui, che vorrà
far
da Gratiano, sarà di voler far a suo modo. MA
icuro, che il fine di colui, che vorrà far da Gratiano, sarà di voler
far
a suo modo. MARCHE COMIQUE. Voyez-vous ce Do
, che è un rincorrersi di citazioni latine, di nomi e di aggettivi da
far
venir la pelle d’oca all’attore e all’ascoltatore
ent, adulazion, ipocrisia, rapina, seleragin, infelicità d corn ; per
far
che al sipa un hom maledich murmurador, accidios,
a di un cattivo esercito: con la differenza che il capitano buono può
far
buoni i soldati, ma il maestro di musica non può
la impressione che si conviene, non altro che sorridere a’ palchetti,
far
degl’inchini e simili gentilezze. Pare che e’ si
lla quale si suole cercare il rimedio di quel parlottar continuo, del
far
visite, del cenare, e insino a quel rimedio che b
ché la voce divenga in ogni occasione ubbidiente, perché si dirompa a
far
quello che pare al di là di sua portata, che pare
sempre in sul difficile è contra l’intendimento dell’arte; egli è un
far
divenir fine quello ch’essa adopera soltanto come
tono quasi una lor maschera sul viso della composizione, e arrivano a
far
sì che tutte le arie si rassomigliano, in quella
ato dalla compagnia per contese domestiche. Punto da tal fatto, volle
far
pubbliche le sue ragioni ; e stampò all’uopo un l
in società con l’artista De Sanctis, col quale andrà l’anno venturo a
far
parte della compagnia stabile della città di Tori
imi versi. Alfin voglianvi una benfatta e bella prospettiva di nuovo
far
vedere, là dove il Cantinella e Zanni vi daran
nelle mie occorrenze ad altri Principi ; mi sforzano (e con ragione)
far
noto al mondo, che ogni mio affare dipende tutto
er ignota cagion lontano amante, Nè potea la speranza al cor tremante
Far
più breve o vicino il tempo o il loco. Fra l’onde
une la gloria ? Prima di poter dare una qualsiasi risposta, bisognava
far
le ricerche opportune sul Trivellino, sperando ch
o ero pronto per lasarme condure tanto più che questa tramma de farme
far
pace era per broio de amici del angela li quali n
ma presente me pregauano el S.r Cupis et sig.ri mei che me facessero
far
la pace il qual S.r Cupis me disse io ui comando
a parte del S.r Cardinale farnese, come suo camariero ch’ io sono, di
far
la pace al dottore Altrimente andarete prigione e
glio. — Me sono informato ch’ el mio figliolo lucha tanto io lo posso
far
uestire da frate in Roma col farlo figlio del mon
mici ano le lor Gionte et sono soli, et io con Colombina non li posso
far
seruicio ben che sia mio socero : del tutto pero
V. S. delli quali come n’apare da mie lettere V. S. me fara grazia di
far
hauere il suo al Ill.mo Sig.r lampugnani in milan
Veneto, della Dalmazia, di Lombardia e di Romagna. Nel’46 risolse di
far
rivivere il teatro, più specialmente dialettale,
sua, ch’ei raccontava con una famigliarità e una comicità siffatta da
far
andare in visibilio il suo pubblico ; il quale an
l pubblico non diceva più di andare a sentir la Compagnia Duse ; ma a
far
visita all’amico Duse ; e anche sapendo che tutti
. Duse. Dopo doman me scade una cambial de 500 lire, e mi no so come
far
a pagarla ; e go paura che i me la protesta, e qu
deva dormir. Pubblico. Sentimo, sentimo, sentimo. Duse. Go pensà de
far
la me serata con la commedia intitolata Ludro e l
ato di sì eccellente natura, che soleva alle volte un’intera commedia
far
da sè solo, rappresentando varj personaggi ; e qu
ca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Che sa mo
far
ol spos Che ’fa conza i laccez Stagniati, e cande
io sia morto. E pria che ’l corpo mio vada sotterra a me par bene di
far
Testamento per partirmi dal mondo più contento. I
e in Firenze, è quell’Aurelia, ignota sin qui, desiderosa nel 1593 di
far
parte della Compagnia degli Uniti, come rilevasi
ere accrescimento, ma particolarmente la nostra città, ove sperano di
far
lor comedie, sentirà grandissimo gusto, essendo A
Duca di Modena scriveva al Conte Marco Verità a Verona, pregandolo di
far
partir subito per Modena Costantini e suo figlio
i, se ne tornò in Italia, ove si trattenne, pare, pochissimi anni per
far
ritorno alla Commedia italiana, che dovette abban
diavolo ; e fini col dirmi ch’egli andava a Venezia, ov’era sicuro di
far
fortuna nel carnovale. » Povero Bassi !… Egli da
nello stesso Casanova la descrizione di un’orgia schifosa al segno da
far
arrossire il più spregiudicato uomo del mondo. Ma
e loro maggior lume colle proprie scoperte, come molti possono ancora
far
una convenevole applicazione di questo. L’algebra
tura non ancor definite né da tutti universalmente accettate, non può
far
di meno che non divenga arbitraria e vaga nelle s
sollevarsi fino a quell’altezza che richiede la loro natura, non può
far
di meno che non divengano triviali anch’esse, e c
ognizione de’ quali non è altrimenti necessaria al cantore. Né si dee
far
menzione di quella spezie di melodia o sensazione
ignificante e noiosa? Anche esprimendo i caratteri principali non può
far
a meno di non coincidere spesso e ripetere le cos
azione senza voler fissare gli occhi sul buono, passerò con piacere a
far
menzione di quelli scrittori melodrammatici che o
ai drammi musicali ed a chi primiero li pose sopra i nostri teatri a
far
perdere il cervello ai poeti, a far guadagnare en
o li pose sopra i nostri teatri a far perdere il cervello ai poeti, a
far
guadagnare enormi somme ai castrati, a rovinar la
lla inverosimiglianza di alcuni incidenti. Tali sono fra gli altri il
far
che i numi infernali sconsiglino Alceste dal mori
eguente a se stesso e alla poesia qual’è il Cavalier Gluk, non poteva
far
di meno che non istancasse la pazienza degli udit
esia somministri da se stessa i colpi di scena e le situazioni, ma di
far
che le situazioni e i colpi di scena si tirino di
o cotali estrinseci e passaggieri prestigi, l’uomo di gusto non potrà
far
a meno di non dolersi nel vedere la poesia, che d
ti, di strappare le lagrime, di dipigner a meraviglia i caratteri, di
far
brillare la musica, di condurre per tre atti un’a
omma felicità senza ricorrere al solito ripiego di Calsabigi, ch’è di
far
apparire l’inferno coi demoni, mettendo in bocca
vantaggi annessi al metodo proposto dall’inglese. Per ora non si può
far
a meno di non lodare la buona intenzione di chi c
noi acquistato la sua fortuna. Pecca altresì nel fine morale. Volendo
far
conoscere i prodigiosi effetti della musica, non
i virtuosi, ai ballerini, al maestro di cappella, ai suonatori, ho da
far
tante spese negli abiti, nelle decorazioni, nei l
che le decorazioni piacciono moltissimo al popolo, io ho desiderio di
far
vedere una bellissima dipintura d’una prigione e
cheremo quella stessa, e tutto anderà a dovere. Sarà poi mio pensiero
far
che il maestro vi adatti sopra una musica sfoggia
alterò da principio il volto dell’attore. E perchè questo? Forse per
far
ridere? Non possiamo sapere se il primo che volle
direbbe che l’autore dell’Eumenidi avesse inventata una maschera per
far
ridere ? Essa allora ben lontana dal servire alla
cchezza avrebbero ne’ loro drammi adottata una invenzione destinata a
far
ridere. Questo Cherilo però, per quello che si è
nche queste medesime maschere mostruose nacquero tutte per istudio di
far
ridere, ma sì bene per quel medesimo timore che a
alterò da principio il volto dels’ attore. E perchè questo? Forse per
far
ridere? Non possiamo sapere se il primo che volle
direbbe che l’autore dell’Eumenidi avesse inventata una maschera per
far
ridere? Essa allora ben lontana dal servire alla
cchezza avrebbero ne’ loro drammi adottata un’ invenzione destinata a
far
ridere. Questo Cherilo però, per quel che si è ve
nche queste medesime maschere mostruose nacquero tutte per istudio di
far
ridere, ma per quel medesimo timore che anticamen
ttore de Comici del A. V. S. che non l’impiegasse, che non uoleua più
far
tal arte, ma guadagnarsi il pane in gratia di Dio
corre al Innata bontà del A. V. S. a gratiarlo che non sij sforzato a
far
arte di tanto suo pregiuditio, e non dubita d’ ot
stima fosse tenuto da S. A. il Riccoboni, che aveva già cominciato a
far
tanto parlar di sè pe' suoi tentativi di Riforma
altro al suo posto. 5° I Comici supplicano Sua Altezza Serenissima di
far
vive istanze alla Corte, perchè sia loro concesso
pubblicate per le stampe dal 1500 al 1600 ; e per comporla egli dovè
far
capo sempre al famoso raccoglitore e amico dei co
comica Compagnia diretta da Antonio Marchesini. Passò poi a Venezia a
far
conoscere la propria abilità nel teatro Grimani a
va con Napoleone I. Nonostante l’avanzar dell’età, egli trova modo di
far
tuttavia qualche apparizione dalla ribalta in com
i senza scriverle di particolare, che pur m’importa. Hora non potendo
far
di meno, è forza ch’ io replichi queste poche rig
i la lettera scritta dalla Regina a sua Altezza Ser.ma in materia del
far
hauer merito a tutta la somma di que’ denari, ch’
on vi par egli di sentir le tirate di un Dottor Graziano ? Nè s’ha da
far
troppo carico a Isabella di queste rettoriche e v
mano ; e fisò i lumi A terra. Intanto il Sole Cominciò di sè stesso à
far
corona De’vicin Monti à l’eleuate cime Del Gange
non mi condur poi isproueduto a fatti. Sant. Hor noi siam qui, e per
far
come il pardo, al primo salto la preda, cominciar
le grandi et principali importanze, che ui siano. ne darrei [potendo
far
di meno] la parte di un uecchio, ad uno che haues
] ad uno che hauesse la uoce grossa. Et se io, poniam caso, hauessi a
far
recitare un ombra in una tragedia, cercarei una v
a voce squillante per natura, o almeno atta con un falsetto tremante,
far
quello che si richiede in tale rappresentatione.
re oue manca la natura, con tingere una barba, segnare una cicatrice,
far
un uiso pallido o giallo, ouero farlo parer piu u
che impediscono troppo il recitare. et se la necessità mi stringesse
far
fare ad uno sbarbato, la parte di un vecchio, io
’ insegnarà il poeta con le parole] bisogna che a certi tempi, sappia
far
anco di più, lo scimonito, pigliar delle mosche,
ouo che bisogna hauerci dispositione da natura, altrimente non si può
far
cosa perfetta ma però chi intende ben la sua part
che doue hà da mostrar qualche dolore, et anco in quel caso, lo hà da
far
con uiuacissima maniera, tal che non induca tedio
tar con essi] si deono lassar andare oue la natura gl’inchina. et non
far
come molti, che uollendo gestar fuor di proposito
se [mutando le uoci, Et accompagnandoui i gesti, secondo i propositi]
far
che quanto si dice, sia con efficacia esplicato,
di alcuni drappi intieri, et di alcuni paramenti, et simile cose, dà
far
manti, soprauesti, et stole, con cinture, et nodi
tesoro. Ver. Il medesimo ui andarebbe anco, o poco meno, chi uolesse
far
di nouo apposta, tutti gl’ habiti da recitare una
e se la chiamassero gl’ antichi. Ver. Prima che quella cada, lodo il
far
suonar alquanto, ad imitatione dei primi comici,
suegliare i cori de i recitanti. Mass. Questo per proua ho ueduto io
far
grande effetto. hor ueniamo ai prologhi et alle q
recitare, e se pur haurà da mouersi ; da un proposito all’ altro, puo
far
un passo solo, o due, ma graui, senza però uoltar
poi che per hoggi si è detto assai : et in uero mi conuiene essere a
far
proua di alluminar la scena della nostra comedia,
l Fiala, come scrissi a V. E. non uol saper niente, si che non si pol
far
un opera che sia bona, ma non solo le opere anche
ppolita con la colega fatta tra di loro abbiano disgusto è la uoriano
far
fare alla guercina basta doppo dificultà si sono
tardato il procaccio, ora non manco al mio debito pregandolo di nuouo
far
por in Monte il denaro del fitto è così il S.r Ca
ra per andarsene, ne altro si attende che alcuni uascelli Inglesi per
far
un buon numero, e poi portarsi uerso Genoua è que
o intieramente da voi la fortuna delle mie tragedie, ed è impossibile
far
meglio la parte di Teresa. Un po' di tara dobbia
e giustamente le nega Bologna. Non è fiorentina e ne diranno bene per
far
male a voi…. », scriveva all’Internari : « siete
anti a Iddio, che non ha rimproveri la mia coscienza ; e se ho potuto
far
del bene anche ai miei nemici l’ho fatto. Sono st
Fedra, gli Orazj e la Stuarda che replicherà più volte ! Qua bisogna
far
di tutto, da Marta e da Maddalena, e questo nostr
(V. Afflisio (D') Moreri Elisabetta), quand’ella cadde dall’alto nel
far
il volo. Tornò con essa in Lombardia, poi restitu
. Fu prima attrice pregiata, ma le sue qualità d’artista non potè mai
far
emergere, avvolta com’era nelle disgrazie, non ma
divise ansie e dolori, privazioni e soddisfazioni, andò quest’ anno a
far
parte della Compagnia Vitaliani, quale seconda do
Fu nella Compagnia diretta da Antonio Fiorilli, in cui ebbe campo di
far
spiccare la sua abilità, specialmente nelle Comme
ste : Che il signor Flaminio Scala detto Flavio in Comedia, per non
far
torto all’ordine suddetto, e tanto da buoni filos
lli, e primo lo Scala), passino a richiesta di Lelio e di Florinda, a
far
parte della Compagnia che il Duca di Mantova vorr
ia può tanto in me il desiderio di servire et gustare V. A. che senza
far
reflessione sopra cosa alcuna accomoderò il mio d
ssi in costà, se non haveva altro negozio in che servire S. A. che di
far
la compagnia per mandare in Francia, poichè il co
ro sì, ma son generoso, et confesso il vero, son persona dolce, ne so
far
male a chi mi riverisce. V. S. sà che 'l mondo si
he non sia per me pover huomo, me ne ha dette tante che m’ha havuto a
far
perdere la patienza, ond’in vece di far una gross
dette tante che m’ha havuto a far perdere la patienza, ond’in vece di
far
una grossa spesa per acconciarlo a mio dosso, mi
teatro, volesse l’architettura, quasi non badando all’uso ed al fine,
far
pompa delle sfoggiatezze dell’arte sua. Onde la f
ro, dentro alle scene, lungi dall’occhio dello spettatore; e hanno da
far
parte anch’essi del dolce inganno a cui nelle sce
a preso per un compenso diviene una sconciatura grandissima. [6.5] A
far
sì che in un teatro, per grande ch’ei fosse, vi s
ampana: il venirsi a ristrignere con essa lo spazio della platea e il
far
perdere a parecchi palchetti la veduta di tutta l
cciolo ch’e’ sia, ci ha da rimanere perduto; e gli spettatori debbono
far
parte anch’essi dello spettacolo ed essere in vis
o Medebach per recitarvi nella maschera del Dottore, ma poco ivi potè
far
valere il suo spirito e la sua lodevole abilità,
a Fabbrichesi col Pitocchetto della Baviera. Ancor giovinetta passò a
far
qualche particina di amorosa in quella Domeniconi
e sua. L’altra metà faceva con una spontaneità siffatta di dizione da
far
strabiliare. Se all’Adelaide Falconi la triste so
orchè affermò che fu questo celebre autore comico francese il primo a
far
ridere con ritratti di nobili, uscendo da servi,
he gli è stata menata via Eulalia. Vol. Ove ir vuoi tu? che pensi tu
far
? Eros. Ove ir vuoi tu? che pensi tu far?Vogliola
Ove ir vuoi tu? che pensi tu far? Eros. Ove ir vuoi tu? che pensi tu
far
?Vogliola O riavere, o morire. Vol. O riavere, o
i facciano Qualche male. Eros. Qualche male.E che peggio mi potriano
Far
, se già m’han levato il cuor e l’anima? In quest
ese non si accoppia colla moglie, fingendosi impotente, e sperando di
far
disciogliere le nozze. Massimo per guarirlo, dopo
i. Tem. La notte, e il di oscurarsi.Anch’io so simile. Mente cotesto
far
, Cint. Mente cotesto far,Come? Tem. Mente cotes
oscurarsi.Anch’io so simile. Mente cotesto far, Cint. Mente cotesto
far
,Come? Tem. Mente cotesto far, Come?Se accendere
Mente cotesto far, Cint. Mente cotesto far,Come? Tem. Mente cotesto
far
, Come?Se accendere Di notte anderò un lume, e di
ndere Di notte anderò un lume, e di dì a chiudere Le finestre… Or, sa
far
altro? Cint. Or, sa far altro?Fa la terra muover
lume, e di dì a chiudere Le finestre… Or, sa far altro? Cint. Or, sa
far
altro?Fa la terra muovere Sempre che il vuole. Te
arvi?Oh bestia Come si può veder, se va invisibile? Tem. Che altro sa
far
? Cint. Che altro sa far?De le donne e degli uomi
ò veder, se va invisibile? Tem. Che altro sa far? Cint. Che altro sa
far
?De le donne e degli uomini Sa trasformar sempre c
mpre che vuole in varii Animali e volatili e quadrupedi. Tem. Si vede
far
tutto il dì, nè miracolo È cotesto. Faz. È cotes
de far tutto il dì, nè miracolo È cotesto. Faz. È cotesto.U’ si vede
far
? Tem. È cotesto. U’ si vede far?Nel popolo Nostr
cotesto. Faz. È cotesto.U’ si vede far? Tem. È cotesto. U’ si vede
far
?Nel popolo Nostro… Faz. Nostro…Narraci Pur come?
Non ci è? Faz. L’astrolago non ci è Non ci è?No, dicoti. Tem. Lascia
far
dunque a me. Faz. Lascia far dunque a me.Che vuo
n ci è Non ci è?No, dicoti. Tem. Lascia far dunque a me. Faz. Lascia
far
dunque a me.Che vuoi far? Tem. Lascia far dunque
i. Tem. Lascia far dunque a me. Faz. Lascia far dunque a me.Che vuoi
far
? Tem. Lascia far dunque a me. Che vuoi far? Ecco
dunque a me. Faz. Lascia far dunque a me.Che vuoi far? Tem. Lascia
far
dunque a me. Che vuoi far? Eccola. Faz. Che di t
far dunque a me.Che vuoi far? Tem. Lascia far dunque a me. Che vuoi
far
? Eccola. Faz. Che di tu? Ma con chi parlo io? Ov
della sua astuzia, e distruggere i disegni dell’astrolago, in vece di
far
entrare la cassa nella casa di Massimo, la fa con
verso; più basso… Oh oh, or muori a posta tua. Oh bene. Che cosa è a
far
co’ savii! Chiavria mai imparato a morir sì bene
amanti così mal custoditi, che possa a Lidio sostituirsi Santilla per
far
rimaner Calandro scornato, e riuscire la riconosc
rilevano la goffaggine senza bisogno di sforzo veruno istrionico per
far
ridere, come non rare volte può notarsi ne’ migli
tre a questa libera imitazione della Casina si provò il Machiavelli a
far
pure una pretta traduzione dell’Andria di Terenzi
pe de poeti comici Italiani. Egli però seguì Plauto ed Aristofane nel
far
dagli attori volgere il parlare agli spettatori.
i che non hanno il sentimento irruginito dalla pedantesca passione di
far
acquisto di libri stampati nel XV secolo, fossero
acer, e chiamanla la Zocchi. Ivi è la Foggi ancor Donna prestante per
far
da serva ; e in lei piaccionmi gli occhi. Il Cors
nor de’lieti socchi. Il Frilli poi dell’arte è un vero specchio, ma a
far
l’innamorato è un poco vecchio. Al picciol teatri
i d’Italia a fissar giunse il suo domicilio in Rovigo ; e credette di
far
cosa grata a’ Cittadini, e a’ Forestieri il mette
il quale, ritiratosi dall’arte dopo il ’40, e fermatosi a Firenze, a
far
l’affittacamere, chiedeva invano il settembre del
il 22 giugno del ’98. Dei meriti di Anna Job, prima donna, possono
far
fede le compagnie primarie nelle quali essa fu :
olta lode : e dei meriti suoi come caratterista e madre nobile posson
far
fede moltissimi anch’ oggi che poterono ammirarne
no me diea mè inamorare in tuna mia comare con hè fatto, ne cercar de
far
becco un me compare : che maletto sea l’amore, e
, puorci, e scroe, con tutto, per venir on ve mo ? Drio na femena ; a
far
que po’ ? Gniente. Ch’ a no farè gniente !… Poh,
ianza ch'egli aveva nella recitazione con Antonio Vitalba. Chiamato a
far
parte della Commedia Italiana di Parigi, vi esord
n pregio non solo come attore, ma altresì come uomo. Fu sua l’idea di
far
andare il Goldoni a Parigi, dopo il successo del
da in drio. Gho una passion, che me devora el petto, Quando no posso
far
l’obbligo mio, E lo fazzo de cuor, come convien,
ndo da cordon. Savemo, che le Fiabe sulla scena A un Poeta no basta a
far
onor ; Ma per sie zorni avemo fatto piena, E nu f
n tel cuor, E alfin el perderà cervello, e polpe, Volendose sforzar a
far
da volpe. Povera Ircana ! un gran peccà ne fe’ A
o, Cara, vien dae, e a inchini, e a adulazion, No xe però stae bone a
far
star suso L’altre Commedie andade a tombolon. Ben
r ha messo nell’indice la Beccarina come comica ; sebbene tutto possa
far
credere, e fin lo stesso nomignolo di Beccarina,
così nome, ecc. Comunque sia, il Prologo è una scipita cosa, degno di
far
da avanguardia alla Flaminia più scipita che mai.
Nel 1754, andando un po’ in là con gli anni, dovette assoggettarsi a
far
da suggeritore nell’operetta, a vicenda con Berna
fu buffon tra i commedianti, Or par che morto ancor egli si vanti Di
far
ridere i vermi in sepoltura, abbiamo i due segue
so tra il numero de’ suoi servitori, et che confesso che la E. V. per
far
grazia a me ha trapassato i segni che bastano per
alla peggio, io non lo fò poi che sarebbe un offendere me stesso per
far
dispetto ad altri. Ma perchè mio pensiero è solo
me stesso per far dispetto ad altri. Ma perchè mio pensiero è solo di
far
conossere all’ E. V. che solo bramo di servirlo,
tio senza grande giunta, ne Lavinia et Ortensio senza pagare debiti e
far
donativi, Mezzettino senza Olivetta. Chi vorà Fri
nto verun impreteribil confine, e che un senso potrebbe acconciamente
far
le veci d’un altro. La storia inoltre ci insegna
imento, come la maniera di render la musica espressiva si è quella di
far
sentire la successione regolata de’ tuoni e del r
ico più giudizioso. La prima delle accennate osservazioni è diretta a
far
vedere di qual perfezione sarebber capaci fra noi
i più efficaci che non avevano essi per ben riuscirvi. La seconda può
far
temere una sorte uguale per l’odierna musica e l’
simultaneamente allo spirito in due idiomi affatto differenti non può
far
a meno di non confonderlo, che se la danza dice l
esentare l’idee complicate e riflesse dello spirito. Si può nondimeno
far
uso talvolta di esso purché non si prenda come un
sare altrimenti di cotesto stravagantissimo ballo che viene appunto a
far
lo stesso nel melodramma? E se sarebbe deriso uno
on meno al progresso dell’arti imitative appartenenti al teatro che a
far
conoscere il merito della nazione italiana nel co
usingata per qualche tempo la vanità di coloro che si contentavano di
far
pompa d’ingegno colà dove abbisognavano di far mo
che si contentavano di far pompa d’ingegno colà dove abbisognavano di
far
mostra di buon senso, sparì il gusto dei balli al
ui non istà se tutti i letterati non abbandonano le altre scienze per
far
i ballerini. Né si contentò egli di letterarie sp
ima l’influenza di quella qualità, che si chiama “politezza”, non può
far
a meno di non rendere i personaggi sublimi che vi
rsi, le alternative tra l’amore della patria e quello del padre? Come
far
sapere a questo giovine per mezzo d’un gesto o d’
simulato rifiuto del lottatore, le trame ordite dai congiurati? Come
far
sentire la gradazione diversa nei caratteri de’ p
e per aver messo in una serie di gruppi alcune figure ch’egli volesse
far
passare per Tito, Berenice, ed Antioco, ma che al
essero insieme lezione da uno stesso maestro; ora in quella smania di
far
ad ogni menoma occasione brillare le gambe quasic
cavriuole per l’interesse dei gesti; abbandonar i passi difficili, e
far
più conto della fisionomia; non mettere tanta for
si tratta di liberar Ifigenia dal sagrifizio di quello che lo sia il
far
vedere Pilade ed Oreste, che con un palmo e mezzo
si punto della subordinazione comune, così il volerne ora i ballerini
far
pompa dell’agilità della loro persona e della des
ì dire, del dizionario ballerinesco185; ma basti il fin qui detto per
far
comprendere al lettore che l’arte pantomimica o s
i anzi i soli piaceri della vita sono quelli dei sensi. Io non voglio
far
da casista coll’Elvezio esaminando lo strano sign
miglianze a cui diede luogo il coro furono così grandi che giunsero a
far
ristuccare di esso gli uditori a segno di costrin
m’offre degli spettri azzuffati cogli uomini, ma un’uomo che vorrebbe
far
fronte agli spettri. Omero in più luoghi delle su
a altezza. Il compositore si comporta quivi come despotico, vuol pure
far
da sé e piacere unicamente in qualità di musico.
ore, nell’allegria e negli altri affetti da cui siam presi: e ciò per
far
muovere il basso al tempo di quelli, ora più ed o
ito anche sarebbe quello di lavorar meno e di meno instrumentare, che
far
non si suole, le arie medesime. Furono esse in og
vi al governo di quello, gli è al contrario d’impedimento. Perché non
far
lavorare maggiormente i bassi, e accrescere piutt
el teatro il maggior plauso collo più strepitoso batter di mani, è il
far
prova in un’aria di una voce e di un oboe, di una
a in un’aria di una voce e di un oboe, di una voce e di una tromba; e
far
tra loro seguire con varie botte e risposte una g
ar thirty years ago, the first fifty psalms set to music. Here he has
far
excelled all the moderns, and given us the truest
n il Sig.r Flavio, acciò che spiegatone l’intento di V. E. si potesse
far
cosa di suo gusto, e parlato finalmente con il Si
con tanto danno di mia moglie, senza ch’ella recitasse fuori che nel
far
della luna. Ma ridducendo tutte le mie prettensio
re ò tutto di meno, avendo ogni cossa impegnatta ; nè manco dinari da
far
quadragesima e da far viaggio per Loretto, dal qu
endo ogni cossa impegnatta ; nè manco dinari da far quadragesima e da
far
viaggio per Loretto, dal qual loco non uscirò sin
er Loretto, dal qual loco non uscirò sintanto che non sappi se mi vol
far
degna della gracia adimandatali. V. E. consideri
ali. V. E. consideri che abbiamo bisogno di gente che s’affaticha per
far
guadagnare, ma non di gente che goda della nostra
ole toscane a ogni tratto ; un Burattino (pagg. 181, 183), che non sa
far
altro gesto, che quello del berettino, che si met
omponendo lo sceneggio e i discorsi. Giunto a casa dalle prove, solea
far
l’ispezione alla casa, per ben accertarsi che tut
ne che la si degni trattarne con l’A. S.ma del S.r Duca suo padre, et
far
si che possiamo venir liberamente a servirla. A
che mi ha sempre fatto V. A. Ser.ma mi levano la speranza di poterle
far
servitii che da quelle me disobleghe, così la gra
rgnoccola) erano il 1581 a Pisa, l’ '88 a Roma ove fu lor concesso di
far
comedie di giorno, però senza donne ; e il D'Anco
zza Vostra Ser.ma che d’ogni fauore, ch'in gratia mia ella degnarà di
far
à detta Compagnia, io restarò lei singolarissimam
& se non mi credete ecco la lettera. Gra. Ti n’ sa liezer, lassa
far
à mi, da qui che te m’hà srui in ti garit ; la di
parlar cun lià stà sira sacchettamente, chin dit ? t’bastard l’amit d’
far
l’imbastarda con la và. Poc. E di che sorte ; di
rtigiana, acciò le mandiate vn sacchetto di mente per il bastardo, da
far
l’amito al basto del mio patrone, & contrafar
lvator Rosa dal ’71 al ’75, ella ne fu la prima donna. Entrò quindi a
far
parte della Compagnia di Alamanno Morelli quale s
itrite in seno), potessero felicemente in quell’ Isola approdare, e
far
servitù a quella Nazione, come di fatto poi fecer
denza pubblicamente stabilita dalla religione e dalla storia, non può
far
a meno che non degeneri in assurdità, perocché l’
ue labbra Scoccar contro il tuo sen dardi amorosi E delle braccia mie
Far
zona al fianco tuo salda, e tenace; Ma, sopportal
ggio riserbato ad un semi-deo, ognun prevede in quale stile si doveva
far
parlare gli uomini. Nell’Elio Pertinace dell’Avve
ndrea Salvadori, il quale meglio d’ogni altro seppe dopo il Rinuccini
far
versi accomodati alla musica, alcuni del Conte Pr
«Vanne, vanne da me, Che se solo consiste il
far
il grande In bravar a credenza:
do d’arricchire Inventato da più scaltri,
Far
a mezzo di quel d’altri.» Esce in seguito un sen
obil arte alla fè, Queste s’ingegnan solo
Far
comparir altrui quel che non è.» Finalmente Tali
passo la espression musicale. Il desiderio di variare, d’alterare, di
far
delle repliche, delle fughe, de’ rovesci, e altri
gnò Angelini Buontempi, perugino, nella sua Storia della musica 81 di
far
vedere che i musici e i compositori italiani che
ica stemperata, e che la frequenza de’ versi rimati gli costringeva a
far
sentir troppo spesse, e vicine le consonanze, lo
ende per lui. Ciò basta presso di me per qualificarlo ed impegnarmi a
far
per lui tutto quello che da me potesse dipendere.
esse la bontà di andarsene o di morire. La presenza dell’attuale deve
far
del torto al signor Coralli per delle ragioni, ch
mettersi alcun altro attore. Dovevasi parlare al pubblico, o con esso
far
qualche scusa ? A lui si addossava tal peso, e gl
’vecchi tempi non sapeva ancora che cosa volesse significare la frase
far
forno (chiudere il teatro per mancanza di pubblic
i che noi rappresenteremo domani Arlecchino eremita. Io credo ora di
far
cosa grata ai lettori, mettendo qui lo scenario d
ne invola il suo vero figliuolo. Camilla trova suo marito occupato a
far
carezze a suo figlio, e ne gioisce, e mostra ad A
non potendo apprezzar come si conviene l’opere sue, non mi resta che
far
conoscere la sua rara modestia, pubblicando la le
doni al Paradisi che la commedia fortunatamente era riuscita bene ; e
far
mettere nella prefazione di essa (Ediz. Pasquali,
na compagnia, e recitando nelle parti di innamorato. Nel 1772 entrò a
far
parte della Compagnia Medebach, in qualità di pad
liava che la marsina. Smessa il Pezzana la compagnia, Contini entrò a
far
parte della società Ettore Dondini e Giuseppe Gal
e butè pur al Bordelo, e tegni saldo a desimpolitarve, che no ve podè
far
puto più belo. Nel seguito lodasi, a detta del B
ible chars] negli Innamorati. In que’ tempi, che bastava assai poco a
far
ridere, colui ebbe fortuna. Magro quanto il digin
i questo. La chiusura dell’articolo del Piazza, per esempio, potrebbe
far
supporre, in quell’accenno all’allontanamento dal
ne greca dell’antichissimo Carro di Tespi ; perchè, quando cominciò a
far
le sue prime prove, la modestissima compagnia, di
ua piccola compagine un quadretto così caratteristico e pittoresco da
far
proprio ricordare il genial Carro di Tespi, che s
ce : Io sono stato il fondatore di Bologna ; e poiche M. Saturno vuol
far
vero il detto con l’Etimologie, ecco ch’ io vi st
i in amarmi non era un’ oca, che quel becco cornuto di Vulcano voleua
far
del ritroso non si contentando, ch’ io dormisse c
padre, cominciai à pascere tra gl’altri Dei, me ne scesi in terra, à
far
anch’io edificare vna Città, doue per sempre fuss
siete vn monte d’ignorantoni, & insolentazzi, pensando e volendo
far
credere à gl’altri, che vn solo di voi habbia pot
imbomba, e si fà sentire da lontano. O voletene più bestiazze ? à che
far
tanti romori ? che possiate essere accisi. Rimase
troppo fortunato nell’impresa, visto che omai non avrebbe più potuto
far
fronte a’suoi impegni, nel 1870 si mutò di capoco
uale, ben ammobigliata, affittava poi a’ comici che si recavan colà a
far
la stagione. Quivi, col mezzo di Medebach, fu osp
sa di futura prima donna. Ma, volendo la Tessero per amor di famiglia
far
accettare in compagnia la sorella Laurina, la Gri
stesse a petto nella maschera del brighella. Formò poi compagnia per
far
salire al grado di prima donna assoluta sua mogli
’espressione troppo ingombrata da arzigogoli ed arabeschi ridicoli. A
far
conoscer meglio lo stato in cui si trovava allora
carte musicali che ne rimangono, di nominar solamente il musico senza
far
menzion del poeta, come s’egli neppur fosse stato
ano in voga presso a’ poeti nel secolo scorso: come sarebbe a dire di
far
cantare una o più parti delle composizioni musica
lla modulazione, e perché cantandosi a molte voci, erano più idonei a
far
risaltare la pienezza e varietà degli accordi che
ralasciò di concorrer anch’egli poetando al medesimo fine, di che può
far
testimonianza la seguente canzonetta, ch’io qui h
mpagne sue la bella Sposa. Chi violetta, o rosa Per
far
ghirlanda al crine Togliea dal prato, e
overchiamente fiorito col quale i poeti di quel tempo erano soliti di
far
parlare i pastori. Così non è maraviglia se s’ode
che nel parlar comune alcune voci s’intuonano in guisa che vi si può
far
armonia, o ciò che è lo stesso, distinguerle per
muerto. Isab. S’a gli arcabugi, et alle collubrine Set’uso a
far
gran core, Perché temete poi schermi d’am
ofi. «Tocca (dice un celebre scrittore dei nostro secolo) a’ poeti il
far
la poesia, e a’ musici far la musica, ma non appa
e scrittore dei nostro secolo) a’ poeti il far la poesia, e a’ musici
far
la musica, ma non appartiene se non al filosofo i
l’jnfiniti fauori da lei ricceuti, non essendole [ILLISIBLE] ueputo a
far
riuerenza alla mia partita Come erra mio debito,
Arlecchino Martinelli potè ottenere dal Duca di Mantova il diritto di
far
stare a dovere Frittellino, comandandogli come a
adunque che quel glorioso Scrittore non hebbe altra intentione che di
far
sapere, che quelle genti erano instrumenti per fa
intentione che di far sapere, che quelle genti erano instrumenti per
far
distruggere i patrimonij a quelli che avviticchia
lo con soverchia libertà. Dormite prima di rispondermi, il che doveva
far
anch’ io prima di scrivervi. State sano. Ad altr
o da bene, Frittellino risponde : io ho una cosa molto difficile : il
far
un esercizio che non si abbia mai imparato. Abbia
uito dell’ordine che si tiene, che in questo modo molti che vengono a
far
comedie per non lavorare, tornerebbero a’ lavor s
e vengono a far comedie per non lavorare, tornerebbero a’ lavor senza
far
comedie, e certo che questo sarebbe cagione di mo
cielo, hora alla terra, et hor in un luoco, et hor nell’altro, e non
far
come quelli ch’ apostano nel auditorio uno o due
le pelli, legatogli da un suo stretto parente. Nell’anno 1876 entrò a
far
parte della R. Accademia dei Nascenti, come filod
ia Romana di Domeniconi, sotto la Laboranti. Il ’47 si recò a Siena a
far
la quaresima, nella stessa compagnia e collo stes
e Temisto del Niccolini, ottenendovi un successo clamoroso ; tale da
far
dimenticare l’Assunta Perotti che aveva allo stes
el secolo xvii. A richiesta del Duca di Modena, rispose accettando di
far
parte della di lui Compagnia, di cui eran princip
ui freddure, e van per le Botteghe e per le Piazze anche in Zendale a
far
triste figure ; son sì curiose queste donne pazze
la mia riconoscenza più energico, eloquente esser vorrei ; che debbo
far
presso alla mia partenza ? Se glorifica in parte
si vede ; et chi più v'alza al Ciel, chi più vi cede, più di ciò che
far
dee serua il decoro. Perchè non sol di Tullio or
fina funa, che me strinze e stronza e moro, e miro se con passi posso
far
scherno e scorno, a chi mi tira in tara le parche
ando sulle vicende umane, diede un colpo di bastone a una guardia per
far
ridere l’uditorio. Nelle scene più serie, e più i
ta ; e non esitava a rovinar la Commedia, quando gli potea riuscir di
far
ridere. Eppure piaceva al pubblico ; ed era l’ido
ssima e varia, che desiderò di entrare in sua Compagnia. Cominciò col
far
da comparsa ; ebbe molto a lottar colle esigenze
egina d’ Inghilterra », pei quali occorreva l’uso d’armi da fuoco : e
far
sì che il Raparelli portasse dette armi, e, avvis
i. Nel 1749, sceso all’osteria della Croce Bianca in Parma, ove dovea
far
la stagione d’estate coi Parenti, fu colpito da s
zzana, poi tre anni con Novelli, e due con Brunorini. Nel '94 entrò a
far
parte della Compagnia comica Talli-Sichel-Tovagli
ima donna Teresina Mariani, ch'egli sposò, quando entrambi andarono a
far
parte della Compagnia Garzes), poi si diede al ca
ho voluto per questo solo fare eccezione, poichè il suo nome potrebbe
far
supporre esser lui della famiglia di Elisabetta D
che recitava nell’Arena di Verona il 1734. Se ne servì il Goldoni per
far
eseguire una sua canzone musicata da Francesco Br
te non lo condusse in quella ben nota di Francesco Paganini, ove potè
far
apprezzare maggiormente le sue ottime qualità art
alla benignità di Vostra Altezza Serenissima supplicandola a uolerli
far
gratia col suo benignissimo rescritto di conceder
n un naso meraviglioso : proprio tal quale il paglietta di cui voleva
far
la caricatura. Costui si chiamava Francesco Massa
di Vostra Altezza Ser.ma con ogni debito di riuerenza la supplicano à
far
loro grazia di una lettera di fauore al S.r Conte
ed S. Altezza di Savoia con ogni debito di riverenza la supplicano a
far
loro gratia, che possano in Milano nella stanza s
d’oro, ed in anella rivolte. Le guise di cassi come vogliano essere a
far
parere il petto morbido e far mostrar le mammelle
e guise di cassi come vogliano essere a far parere il petto morbido e
far
mostrar le mammelle o poco o meno. Gli monili, le
vere il passo la donna, come deve ridere, come volger gli occhi, come
far
riverenza ; e in quali atti più di grazia e più d
igione di sedici mila franchi annui, oltre a quello si guiadagnano in
far
l’opre e le commedie, che tolto l’Aduento e la Qu
italiano a persone, che per lo più non intendevano, e del bisogno di
far
delle azioni assai, di trovar dell’invenzioni, mu
ia con la moglie e i figli, ai quali, assai provvisto di danaro, potè
far
dare in Bologna una buona educazione. Non credo a
un sistema diverso da quello dei Greci potevano gli sforzi del genio
far
iscaturire nuove sorgenti di vero, d’intimo, e di
re le arti pei difetti degli artefici. Perlochè avendo io divisato di
far
conoscere ne’ seguenti capitoli quanto questi abb
dei Vinci l’attenzione di que’ sommi maestri era unicamente rivolta a
far
valere il canto e la poesia, e non gli stromenti,
buri, i timbali, i fagotti, i corni di caccia, tutto è ivi raccolto a
far
dello strepito. Si direbbe che qualcheduna delle
ana nella espressione degli affetti. Il canto non basta più volte per
far
capire agli uditori tutta l’agitazione onde vien
osofia, si sariano agevolmente avveduti che se bene convenga talvolta
far
precedere il ritornello, non perciò sempre e in o
a la natura della passione? Perché non entrar subito in materia senza
far
pompa d’armonia inutile? [16] La quarta osservazi
bbono rendere le battaglie e i trionfi. La dolcezza dei primi non può
far
a meno che non nuoca (come avviene sovente) alla
e. Altro non si richiederebbe in tal caso che metterli all’unisono, e
far
giuocare utilmente il basso. [19] Un altro svanta
e in altri capitoli, non mi tratterrò per ora se non quanto basta per
far
vedere la poca cura che hanno i maestri di seguit
dosi ne’ diversi toni che lo costituiscono, non altrimenti che soglia
far
l’oratore analizzando nel corpo della orazion sua
la melodia, e gli accompagnamenti che ne aumentan l’effetto servano a
far
ispiccar il canto senz’alterarlo, e che né questi
un “o”? Hassi a star gorgheggiando un quarto d’ora su una cadenza per
far
capire all’udienza che lo smascolinato Arione è c
za scapito del buon senso, e il cantore che altro non cerca se non di
far
brillare la sua voce, otterrebbe il suo intento s
ulla importa al compositore. Per essi il fior del bello è riposto nel
far
capire che sanno l’armonia; alla qual notizia arr
are all’asiatico Enea la stessa melodia che al mauritano Jarba, e non
far
cantare sul medesimo tuono un effemminato Sibarit
i senza senso alcuno né cognizion delle mosse. [47] Ora se non si può
far
dei progressi nelle scienze e nelle arti senza la
ssimi e pressoché uniformi racconti, e se anteponendo il vantaggio di
far
pensare a quello di eccitar il riso avesse parlat
di geni malefici, i quali uscivano dal grembo stesso della morte per
far
danno ai viventi. Quindi ebbero origine le appira
ia, trasportarsi improvvisamente da un luogo all’altro, scongiurare e
far
comparire gli spiriti, convertirsi in lupo, in ca
à d’ogni buona politica ove le leggi deboli ed impotenti non potevano
far
argine ai delitti, ove altro non regnava fuorché
ffinchè minor motivo vi fosse di ritrovarlo inverosimile. Non potendo
far
agire dignitosamente cantando gli uomini, gli tra
ro mandar in esiglio la bell’antichità, e la favola.» 66. [NdA] Per
far
vedere il diverso progresso della morale pubblica
parlo di quelli del Chiari, quali per la scipitezza loro non possono
far
né bene né male: nemmeno di quella folla di roman
tto ai costumi qual è il frutto, che se ne ricava? Volendo Richardson
far
il vero ritratto degli uomini, quai si trovano fr
Da Napoli, il 28 novembre 1837, Pietro Monti propone alla Bettini di
far
parte della Compagnia dei Fiorentini per l’anno 1
e il 21 dicembre : Dalla tua ho rilevato che tu o non hai piacere di
far
parte della nuova compagnia propostati o che tu h
l sig. Bazzi : se dunque ciò fosse, ecc. Il 17 agosto proporrebbe di
far
un cambio colla sua Iª attrice, la Santoni. Ora
esco Paladini da Ravenna il 25 agosto, dicendo che è in trattative di
far
società con Domeniconi, e quindi spera che la Bet
icchier d’acqua, trovandosi a Roma, scrive per sentire le pretese per
far
parte di una Compagnia semi-sedentaria (sic) che
tenzione di ritirarmi dalle scene dopo altri cinque anni, ma prima di
far
ciò desidero ardentemente (per quanto il mio scar
gio da lei rappresentato, fosse esso comico, drammatico o tragico, da
far
provare allo spettatore le stesse impressioni da
ottrinale. Io senza inoltrarmi in così spinose ricerche ho cercato di
far
conoscere la rettorica e la filosofia dell’arte,
do una notizia di A. Neri (Fanfulla della Domenica, 16 luglio 1882) a
far
le parti di donna sotto nome di Franceschina cogl
adovano. Da un’arte non fabrile – dice il Bartoli – passò il Bugani a
far
il comico esercitandosi nella maschera del Tracca
ondurre alle carceri di S. Giacomo. Dice don Tommaso che egli non può
far
a meno d’un personaggio tanto essenzialissimo. E
ra’ filodrammatici, spiegò tale attitudine alle scene, che risolse di
far
dell’arte drammatica la sua professione ; e si sc
time parole. Spirò, la notte, nel suo letto accanto alla moglie senza
far
motto.
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