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1 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »
i da mezzo secolo in quà abbia contribuito non poco alla rovina della espressione nel melodramma. Ne’ tempi felici dei Leo, dei Per
l divino poeta. Tutta l’energia della musica era riposta allora nella espressione delle parole, e l’orchestra non faceva che accomp
si appartiene altresì il servire di supplemento alla voce umana nella espressione degli affetti. Il canto non basta più volte per f
occasioni la musica strumentale si rende necessaria o per aumentar l’ espressione , o per maggiormente sviluppare la sensibilità, o
ppiano diriggere il movimento di tutta l’orchestra al gran fine della espressione , e cavare da esso solo l’utilità che si potrebbe
on cui si vorrebbe accompagnar le parole, onde invece di rinvigorir l’ espressione , altro non sì fa che indebolire l’effetto, poiché
conte Algarrotti, il quale è d’avviso che l’apertura esser debba una espressione o compendio di tutto il dramma. Bisogna aver filo
tire di copiosi accompagnamenti le arie, che da se stesse abbondano d’ espressione ; laddove il buon gusto insegnerebbe che quando le
ù sorta di strumenti, che sarebbero acconci a produrre a rinvigorir l’ espressione . Rousseau ha sensatamente avvertito135 che da niu
tutte le vaghezze della poesia. Considerata dal compositore essa è l’ espressione d’una idea o pensier musicale, che si chiama comu
non servano ai caprici ed alle irregolarità d’un argomento giocoso, l’ espressione dell’allegrezza d’un coro di contadini a quella d
strumentale ricomincia a fine di dare alle parole tutta la varietà d’ espressione ond’è suscettibile il sentimento finché termina l
stra il suo tono dominante senza la quale licenza non è facile, che l’ espressione musicale ottenga il suo intento siccome quella, l
olore ritornando ad ogni momento alle medesime imagini, alla medesima espressione e alle doglianze stesse. Così nell’Avaro di Molie
timare cotesto abuso, giacché si può variare benissimo e rinvigorir l’ espressione senza ricantar di nuovo il motivo; e che uno spar
chè nelle arie tragiche e di forza, le quali aprono larga sorgente di espressione alla melodia, convien che il poeta divenga econom
he si dovrà pensare eziandio dello strapazzar che fanno miseramente l’ espressione fermandosi soltanto nelle parole individuali che
ato nella cognizione degli uomini, nasce ciò che s’appella in musica “ espressione ”, la quale non è altro che l’imitazione abbellita
non viene somministrato alla musica se non dalla poesia, così la vera espressione musicale nella drammatica non è né può essere che
o cambiar le arie loro o accomodar il motivo, gli accompagnamenti e l’ espressione totale ad un’altra poesia non farebbe che distrug
delle individuali passioni? Intendono essi nemmeno in che consista l’ espressione poetica? Basta gettar uno sguardo sulle carte lor
ima sposa, egli è chiaro che il compositore avrebbe dovuto seguitar l’ espressione delle parole rappresentando in maniera siffatto g
erna musica teatrale quello scopo, quel fine ultimato, quell’unità di espressione e di soggetto cui dovrebbe riferirsi nella musica
r la ragione che spicca nelle sue composizioni, e per la verità della espressione ; d’un Bertoni scrittor naturale, pieno di gusto,
e dando alle sue composizioni un carattere tragico e profondo dove l’ espressione che anima i sentimenti va del paro colla filosofi
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 22
onna, magnifica di forme, ha serbato nella fatale corsa del tempo, la espressione d’infantile gioialità, che la fece sempre una del
3 (1878) Della declamazione [posth.]
di Milano. La sperimentazione all’interno di generi teatrali in cui l’ espressione verbale è soppiantata dal movimento del corpo ha
i afferma all’interno del trattato: Così noi veggiamo nella medesima espressione il prospetto di tutti gli elementi della passione
dell’individuo. Da tale corrispondenza tra interno e esterno nasce l’ espressione , designata come il primo linguaggio universale. S
delle riflessioni di Condillac, Salfi osserva come i primi barlumi di espressione (sospiri, singhiozzi o urla) fossero conseguenza
mpossibilità di razionalizzare le passioni, di cui il gesto è diretta espressione . Capitolo VI: Il sesto capitolo, dedicato alla t
difficile riproduzione perché è impossibile scindere perfettamente l’ espressione in segmenti autonomi: essa trattiene sempre qualc
di cooperazione e imitazione, essa si verifica quando diversi tipi di espressione sono delegati a organi differenti. Salfi fa l’ese
maggiore perfezione, e dilettano per sé stesse. Per quanto concerne l’ espressione patetica, la sua bellezza può essere giudicata in
sato e del presente. Sottolinea tuttavia come, nel momento di massima espressione del fuoco, sia necessario per l’attore l’interven
cettibili da una passione all’altra o da un grado all’altro tramite l’ espressione . Nell’ambito della vocalità, è importante che tal
o delle transizioni da una passione all’altra, che devono saper farsi espressione di un terzo sentimento, frutto della sovrapposizi
contatto con gli altri sulla scena. L’attore deve allora modificare l’ espressione a seconda dell’individuo che ha davanti. Chi reci
ancorché non ci avesse dato un egual modello in tutti i generi della espressione nel comporle e nel declamarle, pure raggiunto l’u
nno imparata da noi, e più di noi migliorata. Capitolo I. Della espressione nel senso più generale — Della declamazione in is
cagione interna, che li produce, costituiscono nel senso più ampio la espressione comune a tutti gli esseri della natura. [1.2] Qu
segni visibili della occulta forza che l’anima, costituiscono la sua espressione particolare, che a differenza della universale o
ale o naturale, morale od umana propriamente può dirsi. [1.3] Questa espressione fu la prima lingua della natura comune a tutti gl
andola. [1.6] Uno fu dunque l’oggetto comune a tutte le arti, cioè l’ espressione della natura; e ciascuna arte si distingue per l’
i imitazione bisogna primamente distinguere l’oggetto imitato, ch’è l’ espressione della natura, dall’oggetto imitante, in cui l’esp
ato, ch’è l’espressione della natura, dall’oggetto imitante, in cui l’ espressione artificiale ed imitativa consiste. Questo è tante
a, raccogliendo, ordinando e imitando or l’una or l’altra parte della espressione generale esclusivamente, cioè ora i suoni, ora i
gine e lo sviluppo. L’oggetto delle belle arti in generale è dunque l’ espressione generale della natura, siccome il particolare si
o dei mezzi e de’ strumenti che ciascuna arte adopera, per imitare la espressione della natura che si prefìgge. [1.10] Malgrado tu
stro intento più necessario. [2.2] Di tutte le maniere o parti della espressione generale quella che domina fra le altre, si è la
’utilità o il piacere esigono. Ed ancorché l’organo proprio di questa espressione particolare fosse il vocale, non si scompagna del
ruppino a quelle che seguono, e la cui continuazione non faccia che l’ espressione finale del precedente non s’innesti col principîo
ica. Capitolo V. Dell’espressione propriamente patetica — Della espressione vocale nel tuono e nel tempo — Della visibile app
ella che viene dalla passione, e che per eccellenza prende il nome di espressione , la quale in siffatte modificazioni principalment
nciazione è a un tempo vocale e visibile, così può dirsi propriamente espressione patetica, che dall’una e dall’altra risulta ad un
le parole convenienti, egli non può a meno di dare a queste parole l’ espressione della qualità e del grado della passione ond’egli
ed il gesto duri, insignificanti, monotoni, e quasi privi affatto di espressione . [5.3] Or incominciando dalla voce, dalle prime
più semplice e più sicuro da regolare il tuono di qualunque patetica espressione ; ed un solo monosillabo opportunamente aspirato d
corrisponde. Per la qual cosa non può anch’egli prescindere da quella espressione più o meno patetica, ch’è proporzionata all’impre
lle idee e dei sentimenti, che ne sono cagione od occasione; e così l’ espressione si spande per tutta la persona, e non pur vocale
aso, il mento, e specialmente le labbra si conformano anch’essi con l’ espressione del volto, e vie più la caratterizzano e la confe
iù che il naso ed il mento hanno le labbra una gran parte nella varia espressione del volto. Quante forme, tutte vaghe e significan
d ora s’invermigliano, ed or si appassiscono, e nella bocca risiede l’ espressione della gioja, del contento e del riso. Lo fiorent
ltra o erra incerta per ira, o si affisa immobile nel terrore. Quanta espressione non aveano gli occhi di Giunone, allorché Virgili
arlare con gli occhi. [5.24] VI. Ciglia. Con gli occhi gareggiano di espressione le ciglia, talché Le Brun dava a queste sugli occ
imangono immobili e inanimate, mentre certe altre tutte preoccupano l’ espressione del momento. Lo stesso organo della voce, che ha
] Quindi si è distinta la lingua del silenzio, la quale consiste nell espressione visibile di qualche organo, mentre il vocale si t
a Tutti conversi nel suo danno i fati. [5.37] Quale doveva essere l’ espressione del silenzio che doveano spiegare i senatori roma
suole produrre. Per tal ragione noi dobbiamo primamente distinguere l’ espressione della percezione o della mente, e quella della se
re hanno anch’esse i loro piaceri ed i loro affetti, e quindi la loro espressione conveniente. [6.4] Egli è poi verissimo che tali
alla passione si attribuiscono, ed a queste per eccellenza il nome di espressione volgarmente suol darsi. Ora a queste limitandoci
viene egualmente oscurando, sicché perdendo alla fine il carattere di espressione patetica quello acquistano e semplicemente riteng
aggiore o minore risulta la maggior o minor forza dell’espressione. L’ espressione può esser dunque più o meno forte, vivace e signi
a, possiamo determinare il sudetto principîo nel modo seguente: che l’ espressione riuscirà tanto più vera, più viva, e più signific
re e dipingere l’uno e l’altra. E perciò si dee sempre trascegliere l’ espressione più necessaria, più efficace e diretta, se le leg
ricomporsi ed atteggiarsi opportunamente. Quindi è che in generale l’ espressione che precede, ritiene sempre alcuna parte o resto
a sua natura o destinazione. [6.15] Così noi veggiamo nella medesima espressione il prospetto di tutti gli elementi della passione
imultaneamente cooperano. [6.16] Ond’è che distinguiamo ad un tempo l’ espressione dell’amore, del sospetto, della collera, dell’odi
ali osservazioni si può distinguere quali elementi debbano comporre l’ espressione complessiva, ed in caso di conflitto o di combina
con tanta celerità ed accordo, che sebbene la passione dominante, e l’ espressione corrispondente prevalgano sempre e primeggiano, p
utili, o necessari ad un qualche fine; ma allora perdono la natura di espressione patetica, e prendono quella di descrizione materi
are con qualche tuono ed atteggiamento, acconciamente associato con l’ espressione dominante, la ferocia dei flagellatori, il dolore
complessiva di ciascheduna. [7.1] Noi abbiamo considerato finora l’ espressione rispetto a ciascun organo preso isolatamente, ed
ma più giusta e sicura si sogliano e debbano combinare nella medesima espressione . Ora consideriamo il magistero complessivo di tut
tutti gli organi simultaneamente operanti. Sotto questa relazione, l’ espressione si enuncia più o men generale ed intera; perocché
in fidibus, ita sonant ut a motu animi quoque sunt plus ecc. Di tale espressione simultanea, complessiva, completa noi qui ragione
one medesima, una gran parte si raccoglie e determina dell’estrinseca espressione , la quale non è che uno sviluppamento di quella.
n furore ed in fanatismo. E in tale stato ciascuna passione ha la sua espressione particolare e la sua propria fisonomia. E in tale
onomia. E in tale stato noi la riguardiamo, perché i tratti della sua espressione corrispondente sieno più rilevanti e distintivi.
passione, che ha pure i suoi gradi e i suoi eccessi, e quindi la sua espressione conveniente, ed allora si dice pigrizia od ignavi
minciar tutto si tolle. [7.13] A tale stato risponde analogamente l’ espressione esterna. Quindi la testa, il passo, le mani seguo
aro dell’altro. [7.16] Pare che nella postura domini principalmente l’ espressione di questa passione, la quale suole degenerare in
festeggia, ed ebbra ed avida a un tempo si mostra di nuovi piaceri. L’ espressione della gioja si annunzia principalmente nella bocc
Niuno fra gli antichi più di Seneca ne ha caratterizzato l’indole, l’ espressione e gli effetti; e dei tanti e frequenti tratti ch’
nella persona di Oreste. Non si conosce altra passione, che nella sua espressione impieghi più di questa tutte le parti del corpo a
iposo, il riposo ed il silenzio sono la parte più terribile della sua espressione . L’Inferno di Dante è tutto ripieno di tali immag
este passioni altre pur se ne spiegano, e vi s’innestano, e rendono l’ espressione più o meno mista e composta, come la cagione da c
pondono. [8.2] Quindi risulta la utilità e necessità di apprendere la espressione più sincera e reale delle passioni nel libro dell
tata o poco sensibile, tutta spiega la sua forza, e i suoi mezzi, e l’ espressione riesce più viva, più risentita, e conforme al fin
pecie od al grado della passione non corrisponde o tutto o in parte l’ espressione della persona per qualche imperfezione della sua
amente prestarsi a tutta servire la passione che li comanda. Allora l’ espressione o per difetto o per eccesso, diventa o manchevole
movimenti, o per contratta abitudine, ad alcune passioni rispondono l’ espressione contraria. Così accade alcuna volta su la tastier
erte opinioni e di certi costumi contrasta e stempera siffattamente l’ espressione di alcune passioni, che queste o non si manifesta
elle altre, che alla pietà ed alla benevolenza appartengono. Allora l’ espressione , che a tali passioni si riferisce, è fredda per s
e, che sono i modelli più sinceri, in cui può e dee studiarsi la vera espressione delle passioni. [8.9] E perché non si abusi di ta
he le conviene di proprio. [8.10] Risulta quindi che le passioni e l’ espressione de’ nostri grandi non sono né deggiono esser quel
ive e circospette hanno anch’esse il loro carattere, la loro forza ed espressione . E se la passione è strana e veemente, e quale do
nveniente, per raccoglierne quelle utili osservazioni, che all’intera espressione delle grandi passioni appartengono. [8.11] Per vi
a e i disegni de’ Le Brun, de’ Poussin ecc. quanti e quali modelli di espressione non ci presentano a contemplare? Quello che io di
he realmente vi mancano. Oltre che per quanto perfetta riesca la loro espressione , essa è sempre simultanea, e a un punto solo si l
gli organi della persona per conseguire il suo fine; e perciò la sua espressione diventa la più completa e perfetta, e tocca il ma
to si è che i poeti e gli attori hanno ripetuto più volte la medesima espressione . [8.19] Possiamo dunque sicuramente conchiudere
itative, e prescindendo dalla figura o dal subbietto passivo, a cui l’ espressione si aggiunge, ed a quella particolarmente attenend
rario altre persone sotto forme men belle, rendono gratissima la loro espressione per l’armonia degli elementi che la compongono. T
spressione per l’armonia degli elementi che la compongono. Tale era l’ espressione di Laura secondo il Petrarca: E con l’andare e c
etto di questo accordo con l’efficacia o vivacità dell’espressione. L’ espressione si riguarda non solo come un composto di più elem
iù chiaramente ed agevolmente ci si presenta l’oggetto, a cui serve l’ espressione . A che gioverebbe l’accordo più armonico, se poco
i annoja, allorché poco o niuno è l’effetto a cui si destina. [9.8] L’ espressione , essendo armonica e significante, non può separar
e moltiplicate. Né si avvedevano ch’essi violentavano e sformavano l’ espressione , condannandola a prendere certe forme, che se son
particolari, per non saperli ridurre a’ loro veri principî. [9.12] L’ espressione è cooperativa, dovendo unicamente servire alla su
aspre e violenti, che sono dall’impeto suggerite. [9.14] Parimente l’ espressione riguardata come imitatrice ed analoga prende il c
dominante e diversa, che non può del tutto distruggere, ci rendono l’ espressione più interessante e aggradevole. Ed ecco come l’es
rendono l’espressione più interessante e aggradevole. Ed ecco come l’ espressione ripete di nuovo il suo interesse e il suo bello d
e vigore dall’importanza dell’obbietto che espone ed imita. Quindi l’ espressione sarà più bella quando è più importante il signifi
Bello dell’espressione artificiale. — Spontaneità. [10.1] Questa espressione naturale, che c’interessa e diletta in tanti mode
iù bello ed interessante; ed in questo mondo ideale dee pur cercare l’ espressione , il suo tipo. [10.3] Pare dunque che un tal tipo
o. Il suo fine proprio par dunque la massima illusione prodotta con l’ espressione conveniente. Ella dunque dee trascegliere la illu
iente. Ella dunque dee trascegliere la illusione più dilettevole, e l’ espressione più efficace a produrla. Da questa convenevolezza
[10.5] La pittura, la scultura e la statuaria non possono imitare l’ espressione successiva, quindi si limitano a presentarci i co
onciare più donne incinte, dovettero un tale sconcio alla troppo viva espressione degli attori che le rappresentavano. Siffatte esp
il pittore. [10.12] Difficil cosa è poi il determinare quel grado di espressione , la quale, ancorché verisimile, pure possa non di
spressione, che alla declamazione appartiene. Ella comprende la bella espressione della natura ancor migliorata, probabile ed effic
oeta distinto, ei non può altronde ritrarre il vero modello della sua espressione , che dalla mente del poeta che lo ha concepito. I
ca un certo che, che dà l’anima e la vita all’espressione. Tale era l’ espressione che Socrate trovava nelle statue di Clitone prive
. Contegno e tuono conveniente. [12.1] Finora abbiamo considerato l’ espressione sotto un punto di vista generale; è ormai tempo d
tenze, lo stile, e quindi la pronunzia che anch’essa dee darle la sua espressione conveniente. Tali sono le persone ideate ed espos
mazione propria, finora o non ben avvertite, o malamente applicate. L’ espressione debbe esser dunque in tutte le sue parti conforme
, gli Arlecchini, i Tartufi. E or come dare agli uni la condizione, l’ espressione ed il tuono degli altri? Se gli eroi tengono il m
nfine il movimento; e con la stessa progressione procede anche essa l’ espressione degli organi anzidetti. [13.9] Non si confonda pe
genere di passioni, e quindi di carattere, di sentenze, di stile, di espressione , non può ammetterne altro subalterno, e di genere
re non pure il contegno della persona, che il tuono ed il gesto della espressione . E per quanto questo scorra pe’ suoi gradi e per
o l’uno si trasporti e trasformi di abito, di contegno, di tuono e di espressione dall’una all’altra rappresentazione, non può canc
nti modificazioni, e quindi hanno i loro tratti particolari e la loro espressione conveniente. Quindi procedono i diversi caratteri
uò raccogliere il vero tipo della natura individuale, e quindi dare l’ espressione conveniente a quelle parole, sentenze, frasi e di
i personaggi paressero o fossero simili le sentenze e le frasi, dee l’ espressione distinguersi secondo la differenza delle persone
persone e delle passioni, a cui servono; e per conseguenza la stessa espressione materiale moral mente si diversifica. Così Medea,
nciano le sentenze e le parole medesime; ma il tuono, l’attitudine, l’ espressione debbono essere differenti ed accomodati alla qual
cché tutti i sentimenti che ne emergono debbono avere la loro analoga espressione . [15.13] Si narra che Le Kain nel rappresentare O
anti s’interpongono, che debbonsi tutti notare e paragonare, perché l’ espressione a tutti e a ciascuno proporzionatamente si accomo
do la passione predominante, si dà a ciascuno l’analoga e convenevole espressione . La prima legge è dunque di variare il più ch’è p
progressivi, dando a ciascuna modificazione della medesima passione l’ espressione corrispondente, senza appartarsi pur mai dalla fo
ificazioni a cui va soggetta, così pure sarà sempre una e la stessa l’ espressione fondamentale, per quanti soffra in progresso dive
sicché tutte esprimano successivamente le degradazioni della medesima espressione , sia crescente, sia decrescente. E qui giova part
no la massima attenzione, ed a’ quali dee riservarsi principalmente l’ espressione , perché dagli altri non sia imprudentemente esaur
media. L’ordinaria dovrebbe dominare nel primo atto, o finché duri l’ espressione della favola, de’ caratteri, delle circostanze, c
meggia. Dunque richiede anch’essa un punto massimo o straordinario di espressione , che con l’ordinario e col medio non dee confonde
le fra di loro, potremo al tutto e a ciascuna sua parte minore dare l’ espressione conveniente, spargendo opportunamente i lumi e le
gione; e questo momento terribile riuscirebbe languido e freddo, se l’ espressione dell’attore non fosse stata maneggiata opportunam
ono risaltare i tratti più forti, più sublimi e più sorprendenti; e l’ espressione dee contenersi ed ordinarsi in guisa che là tutta
quindi hanno pure il loro massimo grado, minimo e medio di forza e di espressione . Il perché deve prima notarsi quella parola, la q
a il sentimento a cui serve. Ed in questa dee massimamente calcarsi l’ espressione di tutto il periodo; e le altre debbono in modo p
a questa si appoggino e si rapportino. Così la qualità e la forza di espressione di ogni parola si differiscono dalla principale c
so negativo o contrario; e sarebbe ridicolo il dare a queste maggiore espressione o diversa da quella che richiede la parola, che i
e ordinariamente sovvertono. Il primo consiste a profondere troppo di espressione nel cominciamento del dramma, della scena, della
iamento del dramma, della scena, della parlata o periodo. Ond’è che l’ espressione assai pur troppo sforzata, e troppo violenta, o n
debbe attendere. Debbono perciò gli attori contenere prudentemente l’ espressione , perché possa più modularsi, accrescersi e rinfor
a un tempo obbedisce all’impressione, alla divisione ed al moto che l’ espressione come l’onda del mare riceve e ripete. Or qual sar
6.18] Per quanto si voglia rapido un tal passaggio, e la passione e l’ espressione che le conviene, non possono dispensarsi da quell
e progredisce la passione, e con la legge medesima dee pur seguirla l’ espressione . E se questa trascurasse queste intermedie attitu
iarsi e comporsi con quella dell’altro? O per dir meglio quale sarà l’ espressione intermedia, che l’una nell’altra acconciamente ri
perare. Però, riguardandolo come interlocutore, dee pur dare alla sua espressione alcune modificazioni particolari, che dalla natur
oca, la quale pur varia al variare degli interlocutori, importa che l’ espressione conveniente all’indole ed allo sviluppamento dell
ifichi eziandio secondo la relazione che passa fra l’uno e l’altro. L’ espressione , che Isabella adopera con Filippo, non è certamen
con Egisto e Clitennestra. E lo stesso personaggio dee dare alla sua espressione caratteristica tante modificazioni distinte e div
ì possono riguardarsi o come variabili o come permanenti, ed allora l’ espressione sarà anch’essa variabile o permanente. In questo
porto giunge ad odiarlo a tale, che lo calunnia e lo uccide. E così l’ espressione può variare al variar non solo degli interlocutor
suo amante. [17.4] Parimente Egisto cangia in tempo di contegno e di espressione ogni qual volta si trattenga con Clitennestra e c
la generale posizione, perderebbe gran parte di moto e di verità, e l’ espressione così povera e circoscritta nuocerebbe assaissimo
h’esso come preparato a parlamentare, e prende il tuono, il gesto e l’ espressione dell’oratore secondo il genere di eloquenza e del
relazione, che tra superiori ed inferiori interviene, il gesto come l’ espressione in generale dee seguire la natura e la forza dell
ndole e lo sviluppamento del dialogo dee determinare questa specie di espressione , che muta o taciturna potrebbe dirsi. Imperocché
are. Se certi cantanti melodrammatici sentissero l’importanza di tale espressione , non domanderebbero il corredo di tante circostan
d ascolta. Cessando di parlare per la legge di continuità non cessa l’ espressione del sentimento, ch’egli ha precedentemente espost
ch’egli riceve, dee pure alterarsi e modificarsi analogamente la sua espressione successiva. Nella sua fisonomia e nella sua attit
destano e vi sviluppano. Noi abbiamo un bellissimo esempio di questa espressione muta nel Cimbelino di Shakespeare: Oh jupiter! Lo
ille ecc.;ma quale debbe essere il loro andare, la loro attitudine, l’ espressione di tali momenti? Uno dei più belli è certamente q
nunzia pur suo malgrado nelle sue smanie e nel suo terrore? La stessa espressione accompagna Mirra nella sua lunga ed ostinata taci
amente dalle parole insignificanti ch’egli pronunciava, ma dalla muta espressione che lo tradiva, e tutta manifestava l’agitazione
enti; ma questo disordine diventa ricomposto e ligato per l’opportuna espressione di Garrick, il quale ne riempie i voti e ne rilev
cacissimi. Si possono distinguere quali esempi e mezzi ad un tempo di espressione per gli attori che vogliono perfezionarsi in ques
ttamente armonizzate le loro figure? Di quanto non si accrescerebbe l’ espressione degli attori, l’attenzione e l’interesse degli sp
la quale anch’essa concorre dal suo canto a render vera e credibile l’ espressione . La scena dee rappresentare il luogo, il tempo e
e quando tace. Ed in che modo si potrebbe eseguire tutto quello che l’ espressione dialogística assolutamente richiede, se l’attore
e distrazioni, trovandosi mai sempre nel bivio o di negligere la vera espressione della sua parte, o di smarrir le parole che dee i
egnando a ciascuno il suo significato per un certo genere o specie di espressione , sia di tuono o di atteggiamento. E così si potre
ncia abitudine, a cui l’obbligasse cotesta applicazione. Certamente l’ espressione non può vedersi nella sua integrità, perocché il
sso; perocché concorre ancor questo, ed in gran parte alla dignità ed espressione del portamento, del gesto e della figura, che in
d accrescere questo fine col mezzo dell’illusione, e verificare con l’ espressione questo effetto maraviglioso, senza del quale il f
anze estrinseche e meno proprie del carattere tragico. Allora non è l’ espressione e il merito dell’attore, ma quello bensì del deco
ne ut miseram, lamentantemque videam, et abjectam? era tale e tanta l’ espressione del suo dolore, che traeva le lagrime dal cuore d
ra. [22.8] E cresce di tanto il merito dell’attore, se giunge la sua espressione a penetrare ne’ cuori più difficili e meno fatti
Zaira. Tralascio altri simili fatti che formano, secondo l’ingegnosa espressione di non so chi, il martirologio degli attori dramm
’en perd avec mes contemporains. E di fatti, tutto ciò che riguarda l’ espressione vocale non può notarsi come si nota la musicale,
come esempio il caso della venerazione e sottolineava come, nella sua espressione , si potessero rintracciare tratti caratteristici
). A proposito dell’espressione invece Engel afferma: «con il termine espressione [designo] ogni raffigurazione sensibile del conte
in scena la simultaneità tra l’avvicendarsi dei sentimenti e la loro espressione , l’uso della versificazione difficilmente avrebbe
tempo in cui la povertà del linguaggio non costituiva un limite per l’ espressione della varietà del sentimento. Tutto stava nel com
di «didascalie implicite», funzionali a illustrare i movimenti che l’ espressione di una determinata passione chiama in causa. I te
olco delle riflessioni engeliane, che contemplavano la coesistenza di espressione e rappresentazione. Questo si verifica perché il
del volto, un suono e un gesto; ogni parte del corpo dell’uomo, ogni espressione del suo viso e il suono di ogni sua parola, come
so dei costumi del Cav. Luigi Mabil, cit., p. 99). [commento_7.20] L’ espressione «laetitia gestiens» è contenuta in Marco Tullio C
maciato e mezzo morto dalla fame, nessuno potrà negare che quella è l’ espressione della disperazione, ma lo è altrettanto il ritrat
tro e storia», vol. 7, ottobre 1989, pp. 215-243. [commento_11.11] L’ espressione più idonea a definire il modello del tempo è quel
n nella parte di Rodogune: «Rodogune ama e l’attrice, dimentica che l’ espressione del sentimento si modifica secondo il carattere e
rot, nella doppia declinazione di tableau comble e tableau stase, tra espressione delle passioni e espressione delle condizioni. Pe
e di tableau comble e tableau stase, tra espressione delle passioni e espressione delle condizioni. Per le due nozioni si veda Pier
va di L. Riccoboni, Milano, presso Batelli e Fanfani, 1820, p. XV). L’ espressione i bei gruppi e le attitudini varie richiama il ta
ono risaltare i tratti più forti, più sublimi e più sorprendenti; e l’ espressione dee contenersi ed ordinarsi in guisa che là tutta
4 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »
cotesto delizioso spettacolo a quella semplicità, e a quella verità d’ espressione , alle quali dovrebbono aspirare tutte quante le a
ponno trasferirsi, scomporsi, o simplificarsi, ove non se ne alteri l’ espressione . Del che tenterò accuratamente di spiegar le ragi
edi, e di tali numeri essi perverrebbero a fissare, e a determinare l’ espressione vaga, e sovente difettosa delle lor sinfonie. Mi
rse modulazioni, purché queste rendano più interessante e più forte l’ espressione , e che innanzi ad ogni altra cosa abbia egli in v
usicali che si vorranno, e per quanto vaga e indeterminata sia la sua espressione , purché riesca grata ed uniforme al gusto general
a oltre modo; e di fatti lo è sovente. Imperocché essendo una seconda espressione de’ sentimenti e delle imagini che si ricercano,
. [NdA] Avrà per titolo Saggi filosofici sull’origine e i fonti della espressione nelle belle Arti e nelle belle Lettere. Secondo l
ccenti della voce umana considerati come la materia elementare d’ogni espressione nella musica, nella poesia, nella storia, e nella
erà l’icastico delle arti imitative, ovvero sia li moltiplica fonti d’ espressione che somministra l’imaginazione, e i mezzi propri
erà del patetico delle arti, cioè dell’influenza delle passioni sulla espressione e sul gusto, e delle differenti vie prese dalle a
se estrinseche che possono accrescere, diminuire alterare, o variar l’ espressione , dove partitamente si esporrà l’influenza del cli
a quale si cercherà di ridurre gli spinosi, ed astrusi principi della espressione e del buon gusto, sarà fregiata di moltissimi ese
no un dì i pantomimi posri in confronto cogli attori ordinari. La sua espressione diviene in quel caso più viva, più forte, più vib
ltre nazioni, senza eccettuar la francese, nella verità e forza della espressione , nella naturalezza della declamazione, nella scel
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
onomia mobilissima, sapeva in modo mirabile dare al suo personaggio l’ espressione voluta, senza il soccorso della truccatura, fosse
6 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »
e servendosi di esse come di veicoli delle idee, comunica loro quella espressione , che da sé sole non avrebbero fra le mani di un g
ntassi per il discorso. Può essa concorrere dal canto suo a produr la espressione ora ordinando con certa regola i suoni, come la g
monia, parte levando a quelli che restano il mezzo più possente della espressione , che è quello di parlar all’anima nostra un qualc
io di recitar sul teatro i loro componimenti. [8] Allora si coltivò l’ espressione anima e spirito dell’arte, la quale è alla musica
stile, per la verità dell’affetto, per la naturalezza e vigore della espressione , per l’aggiustatezza ed unità del disegno onde vi
o in sulle prime per sollevarsi poscia bel bello fino a quel grado di espressione che caratterizza i suoi componimenti, e che altri
redette che il numero e la scelta di essi nulla avesse che fare colla espressione , ma si pensò bensì che l’una e l’altra di queste
ello celebre non meno per questo merito che per lo studio posto nella espressione del costume musicale, intendendo io con siffatto
così dire, il Chiabrera e l’Orazio de’ compositori, nell’accoppiar la espressione al difficile, nella fecondità e nel brio de’ suoi
infatti del cattivo metodo antico, e contribuì a rinforzar vieppiù l’ espressione , non già facendo strazio della poesia, come nel s
io della voce senz’adoperarli tuttavia con prodigalità nuocevole alla espressione , nell’attemperar l’agilità naturale di essa voce
one d’Omero seppe unire possesso grande della scena, azione mirabile, espressione sorprendente de’ diversi caratteri: doti, che la
avi e di Mevi anche in abbondanza, e se la semplicità, la sobrietà, l’ espressione , e la naturalezza furono le delizie dei primi, le
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
endabile — egli dice — nelle parti tenere ed amorose, mostrando coll’ espressione della voce gl’ interni affetti dell’anima ; disti
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 704
tutto, accoppiava a una dizione semplice e naturale una gran forza di espressione e un senso profondo di verità umana : fu direttor
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 642-645
mprovvisi o progressivi dell’anima son dipinti sul suo volto con tale espressione non ancor trovata sin qui. Si può dir ch'ella dan
cese, assicura che il suo volto e il suo gesto eran sovente sublimi d’ espressione . Su di lei si ha la seguente quartina : Digne él
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 757
Compagnia di Giovanni Roffi (V.) al Cocomero di Firenze. « Una tenera espressione  – dice Fr. Bartoli – un gestire bene adatto ed un
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 681
ndo ancora una grazia e una delicatezza nel gesto, nella voce e nell’ espressione che la faceano piacere e applaudire. Per lei rid
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 159
nza della persona e leggiadria del volto, e tal gaiezza e vivacità di espressione e saettar d’occhi neri, che la reser, se non attr
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 
adatta mirabilmente alla sua bella figura, alla sua fisonomia piena d’ espressione , mercè due occhi neri, ed ampie ciglia egualmente
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 756
grande scena del quarto atto col Solitario, ebbe moti, accenti e una espressione della maschera del volto da far correre brividi t
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 40-41
iale spontaneità, un tale affratellamento insomma nella concezione ed espressione delle varie scene, che non si acquista, pur tropp
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 706
certo al tipo originario, che dalla sua faccia allampanata, da quella espressione di stento, trasse appunto il nome di Stenterello.
17 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VIII » pp. 141-143
ce, alla quale tributano gl’Inglesi tutti gli elogj, per la verità, l’ espressione , e l’energia, che, al loro dire, ella possiede em
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 498
attrice, nè prima nè dopo di lei, interpretò con maggior giustezza d’ espressione e di verità i differenti personaggi di Sofia nei
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 862
ra : Sereniss.mo Sig.re All’A. V. S. rappresentai con ogni più viva espressione il torto fattomi, che perciò dall’A. V. S. ne ott
20 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
to più ampiamente discorso in un saggio filosofico sull’origine della espressione poetica, e musicale, che da chi scrive si conserv
i inflessione diversa nella pronunzia apporta seco un nuovo tratto di espressione nella melodia: terzo, dove la pronunzia di essi s
ostretto il compositore a escludere molte parole, come disadatte alla espressione , s’impoverirebbe di molto il linguaggio musicale:
né meno riceverlo dalle note, le quali non hanno in tal caso che una espressione insignificante. Facili dovranno essere le articol
del fraseggiare: voglionsi parole scielte, grazie di lingua, torni d’ espressione inusitati, versi talora rotondi talora spezzati c
to ricche d’evidenza e di suono al paro di quella. Io rispondo che la espressione che scorgesi nei versi del ferrarese, è piuttosto
onde ne risulta un tutto, che riunisce il colorito alla evidensa, e l’ espressione poefica alla musicale armonia. [13] Alla dolcezza
ua dunque, la quale sarà doviziosa di accenti, sarà ricca parimenti d’ espressione , e di melodia, come all’opposto, chi ne scarseggi
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716
e del grottesco abbiamo il sublime e per concepimento artistico e per espressione …. Quelle ondate di respiro mal contenute a mostra
rando di seguire in questo metodo di studio per l’interpretazione e l’ espressione Giovanni Emanuel, che, primo, recò sulla scena la
in da giovinetto, staccarsi per sentimento d’imitazione da quella sua espressione d’arte, che amava profondamente, perchè espressio
one da quella sua espressione d’arte, che amava profondamente, perchè espressione del suo cuore e del suo pensiero ? Dunque nien
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406
ziosetto, volto pieno d’anima, voce sonora, un abbandono spontaneo di espressione , e di movimento, formavano in lei un insieme, che
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 504-506
l cuore umano. Non bella veramente, esercitava sugli spettatori colla espressione della faccia un fascino irresistibile. Il collo,
24 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
alogia della musica colla poesia consiste: imperciocché quanto più la espressione poetica de’ motti s’avvicina alla natura delle co
a accompagnare le sentenze istruttive della poesia, se non colla viva espressione d’un canto imitativo, almanco seguitando colla mi
to, ha bisogno di certi intervalli o distanze, che lascino luogo alla espressione , altrimenti scorrendo su troppo velocemente per l
al differenza è d’uopo risalire fino ai principi. [15] Il canto è una espressione naturale degli affetti dell’animo ispirataci dall
iccome la sua fantasia si suppone essere nel maggior delirio, così la espressione de’ concetti debbe essere più disordinata, e più
elle similitudini egualmente naturali all’uomo, allorché non trovando espressione che corrisponda alla vivacità del suo concetto me
sempre mancherà loro la primaria bellezza, che consiste nella fedele espressione della natura, e nella relazione col tutto. Orazio
l’ircocervo dei peripatetici8. Se riguardasi la musica, poca unità d’ espressione vi può mettere il compositore, perché essa non si
i e de’ poeti. né ci è pericolo altresì che illanguidisca la musicale espressione , purché l’autore secondo le regole stabilite di s
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 23-24
e Sant’ Elia, presenti alla recita, notati in lui non pochi pregi di espressione , di pronunzia, di dizione, lo fecero scritturare
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861
la parte con una figura delle più convenienti al personaggio, con una espressione del volto nobile e serena, con un sorriso incante
27 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
sconvenevolezza nella figura s’aggiugne come una conseguenza la poca espressione nei movimenti, difetto che hanno essi comune con
ente sistema drammatico tre cose concorrono principalmente a produr l’ espressione , cioè l’accento patetico della lingua, l’armonia,
esser tale presso agli antichi Greci. cosicché tutta la teoria della espressione nel moderno melodramma si racchiude nella soluzio
o che serve di fondamento all’aria. In questa la poesia animata dalla espressione , abbellita dalla esecuzione e fregiata di quanto
che la musica di teatro pensasse a verun’altra cosa fuorché all’unica espressione delle parole, che in grazia di queste trascurar d
i molte altre idee accessorie che s’uniscono a quella della immediata espressione dei sentimenti, certo è che dall’aggregato e dall
omposizione o del sentimento, qualora promuovano il gener medesimo di espressione che regna nel canto, qualora si confacciano coll’
e di ornamenti, lo stile dilicato, artifizioso, raffinato, sottile, l’ espressione talvolta degli affetti più molli condotta fino al
antilena variare il tempo, il movimento e il ritmo musicale secondo l’ espressione delle parole, e la natura dell’affetto individual
zione e il capriccio. Così nel canto moderno mancando la verità della espressione perché le modulazioni imitative sono troppo lonta
è al soverchio raffinamento cui si è voluto condurla, la verità della espressione è così poco adattata alla capacità della maggior
resso a lui bisogno di pruova. IV. «La musica che più s’avvicina alla espressione è la più noiosa». Sublime Hendel! Nobile Pergoles
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
re la nostra piccolezza, mi pareva che non avrei più saputo rendere l’ espressione d’un’arte – che ha qualche volta delle ritrosie,
l volto è in movimento…. La persona poi, a significar ben compiuta la espressione del tipo, abbia essa guizzi serpentini, o abbando
ista drammatico. Guardatela bene in questi ritratti, e vi troverete l’ espressione dell’odio, dell’amore, del dolore, dell’abbandono
ia della Porte Saint-Martin : Sin dalla prima scena, afferrati dalla espressione di dolore, dall’andatura disperatamente sfiaccola
29 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »
telligenza sua propria. E in ciò principalmente consiste quel fior di espressione che scolpisce le parole nella mente e nel cuore d
perché accompagnata appunto e fortificata dai medesimi sussidi della espressione , del conveniente accompagnamento, della energia d
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
recipitose rivelavan le passioni varie ond’era agitato : si leggeva l’ espressione del dolore, della collera, della gioia a traverso
31 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
deriva se non se dalla più vicina imitazione della natura, cioè dalla espressione più esatta di quei toni naturali, nei quali proro
l’armonia non era una scienza a parte, ma un rinforzo soltanto della espressione poetica, o per esprimersi con più esattezza, altr
le; l’uso frequente delle parole composte, onde accadeva che una sola espressione rappresentasse all’anima un gruppo d’immagini, er
rgenza di linee dirette ad un unico centro, che veniva a rinforzar la espressione in ragione dei mezzi. Mutavansi anche i modi, ovv
quello cui manca il principal fonte della energia, che consiste nella espressione di qualche individuale concetto dell’animo? Che a
misura musicale? Acciochè questa fosse atta a produrre ogni genere d’ espressione farebbe di mestieri ch’ella potesse esprimere ogn
tto lo sanno coloro che hanno filosofato sull’origine e i fonti della espressione musicale, e che conoscono altresì come una sola s
come una sola spezie di misura non può se non che con discapito della espressione rendersi comune ai mentovati piedi, ciascuno de’
che l’animava altre volte, che non possiamo scontrare in essa la vera espressione se non rare volte, e per puro accidente, che qual
32 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »
va la poesia italiana. Una folla di poeti, i quali, per valermi d’una espressione di Agnolo Poliziano, nascono in Italia all’usanza
usica, soffrono ciò nonostante che la parte poetica primo fonte della espressione nel canto e della ragionevolezza nel tutto, giacc
ente quelli che hanno inflessione chiara e sensibile cosicché la loro espressione porti seco un significato da per se che non si co
i da esso; poichè ciascun di loro corrisponderà colla sua individuale espressione ad eccitare i muovimene individui compresi nell’a
un più facile benché men durevole alloro? [10] In siffatta povertà di espressione poetica e musicale cagionata non da vizio inerent
ltiplicità de’ caratteri, per la forza di essi, e per la verità della espressione è più dilatata nella prima che nella seconda. Gli
abusi dell’opera seria e alla maggiore verità di natura e varietà di espressione che somministra l’opera buffa, concederò volontie
33 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VII. Opera musicale nazionale ed italiana. » pp. 195-212
acuerda de quien soy y quanto ec. ; lasciamo quel suppongo yo mas , espressione castigliana, sì, ma troppo famigliare per un dram
, ma non un tradimento. Pure quando voglia concedersi agli amanti un’ espressione men misurata per soverchio sdegno, come mai Agame
34 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85
io dissi che mancava di cuore, per ben giudicare di Poesie Sceniche, espressione che irrita l’Apologista. Il Francese Rapin era se
odo è Teocrito? de’ quali il primo fu di età non meno che di frase ed espressione , e di naturalezza e semplicità vicino ad Omero, e
o per dipingere quel cumolo di piaceri col colorito di Tiziano, colla espressione di Raffaello, e colla grazia di Correggio. Ma Rap
35 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »
maggior talento era quello di simplificar l’armonia, e di promuover l’ espressione troppo ingombrata da arzigogoli ed arabeschi ridi
musici onde ritrovar nuove bellezze, e ravvivar in certe occasioni l’ espressione con tratti irregolari ed arditi. Ma ben tosto, co
i grandissimi. La dolcezza delle consonanze, che dovea riferirsi alia espressione de’ concetti dell’animo, fu presaper se sola senz
crudele era il governo che si faceva con quel sistema armonico della espressione , ovvero sia dell’arte di muovere gli affetti, che
condo, la poesia non avea per anco aperti alla musica fonti copiosi d’ espressione . I poeti, scrivendo unicamente per esser letti no
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 508-512
de i Lombardi formidabili negli incruenti duelli della parola e nell’ espressione dei loro giudizj (Ferravilla e Compagni, Milano,
37 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108
izia: di un reo che involge gl’ innocenti nella sua ruina, dicesi con espressione propria, felice ed elegante, hizo participantes d
acuerda de quien soy y quanto &c.; lasciamo quel supongo yo mas, espressione castigliana, sì, ma troppo famigliare per un dram
, ma non un tradimento; pure quando voglia concedersi agli amanti un’ espressione per isdegno men misurata, come mai Agamennone che
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 87-90
, seguì un silenzio di tomba. Il pubblico teatrale, che in Italia è l’ espressione più viva e chiara dell’umana ingratitudine, vòlte
39 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207
aestria, e non già le macchiette d’irregolarità e qualche accidentale espressione poco pensata. È questo il fuoco elettrico rinchiu
ma per la Grecia tutta son costretto a sacrificarti. Partito il re, l’ espressione d’Ifigenia è degna di notarsi. La madre ha detto,
Brumoy: l’autore dee mai mostrarsi inteso di parlare in versi? Ma l’ espressione greca è figurata, e ve ne ha delle simili altrove
canti , cioè prorompo in querele da forsennata. Non debbesi adunque l’ espressione d’Ifigenia tradurre letteralmente per la stessa m
rafitto dalla sventura che soffre immeritamente, sia trascorso in una espressione che sente alcun poco d’irreligione verso gli dei,
del celebre Gluck, abbisognano di passioni forti per dar motivo al l’ espressione della musica. I cori di questa tragedia sono trat
40 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
egi, e singolarmente per la grazia, la facilità, la naturalezza dell’ espressione , per la precisione, la chiarezza e l’armonia dell
ma quanto tocca, e l’ ingentilisce colla grazia del Correggio e coll’ espressione di Raffaello? Chi non ravvisa nel Metastasio il g
lirici per se stessi eccellenti, e certi amori subalterni, e qualche espressione studiata più che alla scenica non si conviene. Ma
atro nell’agosto del 1783. La sua versificazione è musicale; facile l’ espressione ed acconcia al genere; lo stile chiaro, nobile, c
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 438-443
eduto e sentito nella Cameriera astuta del Castelvecchio le finezze d’ espressione , d’intonazione, di dizione della Daria Cutini-Man
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873
o si perde ! Quando l’orchestra suona la sinfonia del maestro, quanta espressione in quell’impercettibile sorriso di compiacimento,
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
amente il Colomberti : La naturale sensibilità, il nobile gestire, l’ espressione del volto, e più di tutto il suono armonioso dell
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742
lla sua figurina, l’agilità dei suoi movimenti, l’eloquenza della sua espressione la fan parere ancor giovinetta ; specie quando ra
45 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130
on era ne’ primi lustri estinto il gusto e lo spirito di verità nell’ espressione e di semplicità nella favola acquistato coll’ imi
ro nobile contrasto è piena di vigore e di moto, mal grado di qualche espressione lirica. Mustafà dice: Fugga chi ha il cuor noc
resentate con tutte le circostanze atte a commuovere, e poche volte l’ espressione travia e si scosta dalla gravità naturale che si
46 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »
al mio assunto meritano di essere rilevate. L’una si è l’evidenza di espressione che conservavano i pantomimi nonostante la somma
che azione determinata, ma soltanto un ballo figurato, che contiene l’ espressione vaga d’un affetto passaggiero, o d’un costume naz
ibile argomento, o dalla forza e semplicità dell’azione, oppure dalla espressione e verità dell’armonia. [30] Trovata in tal guisa
d ovunque sia stata ad un cetto grado di raffinamento condotta, ivi l’ espressione del gesto è più rara e meno efficace, come all’op
si, e lontani da quello sfogo spontaneo onde traggono i gesti la loro espressione ; dovechè nella seconda la più rozza, o se vogliam
gambe quasiché in esse riposte fossero l’imitazione della natura e l’ espressione degli affetti, e non piuttosto nei muovimenti del
ravi professori non annoveri in oggi l’Italia) senza badare alla vera espressione degli affetti, quello è che ha rovinato la pantom
47 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
ane, adultere, sono le persone principali delle sue favole. Secondo l’ espressione di Fontenelle, le prime tenerezze di due amanti p
48 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
ane, adultere, sono le principali persone delle sue favole. Secondo l’ espressione di Fontenelle, le prime tenerezze di due amanti p
49 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »
lla immaginazion del poeta, ma che lascia il cuor vuoto. Infatti qual espressione di melodia può cavarsi dalla invocazione che fa l
cose, le quali saggiamente e parcamente adoperate contribuirono a dar espressione e vaghezza alla melodia. Questa maniera coltivata
he si trovava nel conseguire, ch’eglino dassero al canto tutta quella espressione d’affetto, della quale non sono capaci gli anni p
50 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della musica »
a vocale era quale ha da essere secondo la vera instituzione sua: una espressione più forte, più viva, più calda dei concetti e deg
à; ma noi diremo piuttosto che egli l’ha guasta con una dissonanza di espressione da non potersi in niun modo comportare da chi ha
51 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
ori di drammi semilugubri. Con miglior consiglio sacrificando qualche espressione , o colpo teatrale troppo tetro senza diminuirne l
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921
i, i capelli castani, la bocca breve, e una dentatura meravigliosa. L’ espressione del volto era tale, che poteva a voglia di lei mu
53 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148
sto dice il dotto Impostore, ma voi, Signor Apologista, falsificate l’ espressione nelle conseguenze, e in vece di dire Attori, scri
54 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
ali delle sue favole. Le prime tenerezze di due innamorati, secondo l’ espressione di Fontenelle, passano sotto l’occhio dello spett
55 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
tretti per distinguersi a inventar certe forme di dire, certi turni d’ espressione e figure e inversioni inusitate, che allontanasse
ornei: benché tristo compenso dovea riputarsi questo nella mancanza d’ espressione e di vera melodia. E siccome per le cagioni espos
56 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291
belletto, niuna arditezza di figure si scorge, ma bensì una verità di espressione che diletta e invita a leggere. Un gran movimento
57 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
ori di drammi semilugubri. Con miglior consiglio sacrificando qualche espressione o colpo teatrale troppo tetro, senza diminuirne l
58 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143
e ne fa niun belletto nè arditezza si scorge, ma sì bene una verità d’ espressione che diletta e invita a leggere. Un gran movimento
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 186-194
e braccia, li occhi, le labbra si movevano…. e ogni tanto afforzava l’ espressione del gesto colle parole su !… così ! anima !… Ades
60 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO II. Tragedie di Pietro Cornelio, di Racine e di altri del XVII secolo. » pp. 8-35
ompeo ne’ campi di Farsaglia per gli begli occhi di madama Cleopatra, espressione degna di un marchesino Francese. Freddo è pure il
sori6. Non è perciò maraviglia che avesse portato a così alto punto l’ espressione , l’eleganza, l’armonia e la vaghezza dello stile
61 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
Greci di quel tempo; perocchè la lingua altro non suol essere, che l’ espressione e l’ immagine del carattere e del costume regnant
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 765-771
o la bellezza l’arte. Quell’armonia delicatissima d’intonazione e di espressione non si celava mai. E però più forte appariva la D
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 832-837
o. Le leggi del vero sono intangibili, come la più grande e raffinata espressione della verità, è la semplicità. Certo che Otello i
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226
da ogni suo moto, da ogni più lieve girar d’occhi. Nè mancò in lei l’ espressione di affetti più concitati e più caldi ; e recente
65 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »
rgendo forse nel suo poetare stile più lavorato, maggior verità nella espressione , caratteri più forti e più teatrali, piani orditi
n principal modo le arie e i duetti, e si vedrà quai copiosi fonti di espressione , quali miniere inesauribili di tragica sensibilit
à maggior diletto gustando la mollezza, la vivacità e la chiarezza di espressione che spiccano nei componimenti drammatici del poet
ponimenti, esigendo la natura del recitativo e del canto un tornio di espressione , una certa combinazione di vocali e di consonanti
Arte poetica. 98. [NdA] Parte seconda, sc. I. 99. [NdA] Con questa espressione io non pretendo giustificare il celebre Clarck da
66 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148
ersi a censurarne ogni minimo neo nello sceneggiamento e ogni leggera espressione che loro paresse bassa e grossolana, per non aver
aestria, e non già le macchiette d’irregolarità e qualche accidentale espressione poco pensata. E’ questo il fuoco elettrico rinchi
a per la Grecia tutta son costretto a sacrificarti. Partito il re, l’ espressione d’Ifigenia è degna di notarsi. La madre ha detto:
o Brumoy: l’autore dee mai mostrarsi inteso di parlare in versi? Ma l’ espressione Greca è figurata, e ve ne ha delle simili altrove
canti, cioè, prorompo in querele da forsennata. Non debbesi adunque l’ espressione d’Ifigenia tradurre letteralmente per la stessa m
rafitto dalla sventura che soffre immeritamente, sia trascorso in una espressione che sente alcun poco d’irreligione verso gli dei,
67 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273
ro nobile contrasto è piena di vigore e di moto, mal grado di qualche espressione lirica. Mustafà dice: Fugga chi ha il cuor nocen
resentate con tutte le circostanze atte a commuovere, e poche volte l’ espressione travia e si scosta dalla gravità naturale che si
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO V. Teatro Tragico Francese nel XVII secolo. » pp. 166-211
Pompeo ne’ campi di Farsaglia pe’ begli occhi di madama Cleopatra , espressione tolta a’ marchesini francesi. Freddo è pure il co
soria. Non è perciò meraviglia che avesse portato a così alto punto l’ espressione , l’eleganza, l’armonia e la vaghezza dello stile
69 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
contraddire a’ suoi principj) e col canto smentisce la passione. Una espressione di gioja si può mai cantare senza taccia di pueri
70 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36
scorretta era la frase, sregolata la dicitura, oscura ed affettata l’ espressione ; aggiugnendo che al principio del secolo sussegue
71 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74
oria dell’altro. L’eleganza, le grazie dello stile, la facilità dell’ espressione , l’armonia del verso di Quinault, davano ampio ca
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382
grazia. Ella muove al pianto, anche quando non la si comprende, con l’ espressione della sua faccia, e la melodia del suo organo di
73 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133
e e nella grandezza d’animo; ma sono ugualmente dipinti colla tragica espressione di Raffaello e col vivace colorito di Tiziano. Qu
sei dita in una figura di Raffaele, ma il tragico del suo pennello, l’ espressione inimitabile, la maestosa semplicità, la correzion
provò a calzare il coturno. Nel Dionigi sua prima tragedia, secondo l’ espressione di M. Palissot, non tutti ravvisarono in lui la m
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
contraddire a’ suoi principii) e col canto smentisce la passione. Una espressione di gioja si può mai cantare senza taccia di pueri
75 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »
i i due secoli susseguenti, tempo, in cui, per valermi della energica espressione d’un moderno scrittore, l’Europa «restò come il g
[8] Gli spettacoli, siccome altro non sono stati giammai se non se l’ espressione de’ pubblici costumi, così hanno dovuto in ogni s
76 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
guagliato, quando egli ha voluto, nella sublimità e nella forza della espressione . Sentasi in qual guisa parla un coro di seguaci d
77 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200
nuò a serpeggiare per entrambi gli esercizii, perchè tutto richiedeva espressione ; ma nel canto animato dalle parole con alcuni mov
78 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289
a serpeggiare per entrambi gli esercizj, perchè tutto abbisognava di espressione ; ma nel canto animato dalle parole con alcuni mov
79 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
ualche passo dato talvolta oltre il verisimile per far ridere; alcuna espressione barbara, forzata, o nuova nella lingua, di che fu
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184
o per 19 pagine ; e chiude l’atto terzo coi versi seguenti che sono l’ espressione più chiara di questa strana pazzia : L’ardir mi
81 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344
a. Verrà par che si rapporti al re, scioglie a Gerbino. Ecco la prima espressione di Gerbino: E m’è concesso d’esalar di nuovo
o sovvenendosi di Guglielmo suo avo, per voler fuor di luogo imitar l’ espressione di Oreste, esclama       Ah sconsolato vecchio
mi de’ prigionieri, e giura Per questo crine che imbiancò sull’elmo; espressione che letta e udita in teatro produsse varj mottegg
e . . . oh Roma! Oh natura! . . . oh dover! . . . Ma dopo qualche espressione ripiglia,         La vita Dammi due volte: io
gue acconciamente con que’ pochi versi che dal canto possono ricevere espressione e calore. Si vede impresso nel fine del dramma un
Granata il sole nè offuscato nè chiaro; la rassomiglianza dunque e l’ espressione mal si adatta. E’ poi una vera povertà quel non s
segue. 1. Appena nella scena prima del 1 taluno oserebbe notare come espressione francese quel mi tarda di rivederla. 1. Altri co
82 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111
e e nella grandezza d’animo; ma sono ugualmente dipinti colla tragica espressione di Raffaello e col vivace colorito di Tiziano. Qu
ei dita in una figura di Raffaello; ma il tragico del suo pennello, l’ espressione inimitabile, la maestosa semplicità, la correzion
volte a calzare il coturno. Nel Dionigi sua prima tragedia, secondo l’ espressione di Palissot, non tutti ravvisarono in lui la manc
83 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133
rsi a censurarne ogni minimo neo nello sceneggiamento, e ogni leggera espressione che loro paresse bassa e grossolana, per non aver
84 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
alche passo dato talvolta oltre del verisimile per far ridere; alcuna espressione barbara, forzata o nuova nella lingua, di che fu
85 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
la fe morire nel III, lo divide fra lei ed il fratello. Rare volte l’ espressione tradisce la verità, anzi spesso l’avviva col subl
terza tragedia del Granelli. La regolarità della condotta, la vivace espressione de’ caratteri ben colpiti, l’eccellenza del dialo
chi voglia ottenere una corona dalle mani stesse di Apollo, secondo l’ espressione del sig. Andres. Ma dalle mani almeno di chi si c
sparso Per difesa d’un nome e d’un partito. Patetica e vera è l’ espressione di Ugolino nella scena 6 dell’atto V su i figli:
86 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
do. Quel che noi però non troviamo degno d’approvazione, si è qualche espressione soverchio leccata e raffinata, non già perchè col
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139
alle sue opere, si potrebbe affermare non essere in alcuna di esse l’ espressione ben chiara dell’ animo suo, tanto son esse d’indo
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638
bbero. Clementina Cazzola non fu bella veramente, ma di assai viva espressione . I suoi occhi nerissimi mostravano or languidi, o
89 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
uò a mescolarsi in entrambi gli esercizi; perocché tutto ha bisogno d’ espressione ; ma nel canto ch’é animato dalle parole, ebbe min
90 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
he passo dato talvolta oltre il verisimile sol per far ridere, alcuna espressione barbara, forzata, o nuova nella lingua, ripresa d
91 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81
giugne: «l’attore dee mai mostrarsi inteso di parlare in versi»? Ma l’ espressione é figurata, e non ne mancano altre di simil fatta
o il canto delle Baccanti», cioé prorompo in querele da forsennata. L’ espressione dunque d’Ifigenia non dee tradursi letteralmente
92 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136
scorretta era la frase, sregolata la dicitura, oscura ed affettata l’ espressione ; aggiugendo che al principio del secolo sussegue
93 (1772) Dell’opera in musica 1772
ogni modo, Planelli è convinto che la musica moderna abbia portato l’ espressione artistica ad altezze ignote agli antichi (i greci
ristringer la musica al suo vero uffizio di servire alla poesia per l’ espressione e per le situazioni della favola, senza interromp
e diversificare la voce e ‘l canto, secondo i diversi sentimenti. Tal espressione esige tutto lo sforzo della voce, tal altra una v
nga, perdute dietro essa vivacità del colorito, spesso trascurarono l’ espressione : ond’esse non vanno inconsideratamente prese per
anza e la musica, sì ancora perché quella musica, che ha una medesima espressione colla danza, fa miracolosi effetti sul ballerino 
cem prodigaliter unam: ‘ripetere insistentemente la stessa parola’. L’ espressione si trova nello stesso contesto in L.A. Muratori,
lcuna fede: cfr Quintiliano, Institutiones, XI, III: «Se il gesto e l’ espressione del volto contraddicessero le parole, diremmo con
me a questo maestro di ballo. [commento_Sez.VI.2.3.6] • passionevole espressione : Cfr. Apuleio, De Platone et eius dogmate, § 208:
allo spettatore la veduta della più vigorosa, della più passionevole espressione » (VI.II.17). 12. Introduzione di Degrada cit., p
94 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245
lirici per se stessi eccellenti, e certi amori subalterni, e qualche espressione studiata più che alla scenica non si conviene. Ma
gue acconciamente con que’ pochi versi che dal canto possono ricevere espressione e calore. Nel fine del dramma si trova impresso u
Granata il sole nè offuscato nè chiaro ; la rassomiglianza dunque e l’ espressione mal si adatta. È poì una vera povertà quel non sa
nerali per la rarità della voce e per la felicità e delicatezza dell’ espressione che le presta l’intelligenza che possiede de’ pro
95 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO II. Prima Epoca del Teatro Latino. » pp. 16-128
di Lesbonico comperando la di lui casa, e dandogli, secondo la di lui espressione , la spada in mano perchè si togliesse la vita. Si
amata illusione, e dall’altra la distruggevano alle volte con qualche espressione . I moderni con senno gli emuleranno nel primo dis
96 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
a se voi morissi, i santi mi tratterebbero assai male. Questa ultima espressione stà ben con Cristo parve a Balsac meno castigata;
dialogo, in cui non si dice o si risponde cosa che non sembri l’unica espressione richiesta nel caso. Ma la bella lettera poi spira
97 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
se voi morissi, e’ santi mi tratterebbero assai male. Quest’ultima espressione stà ben con Cristo ecc. parve a Balzac meno casti
dialogo, in cui non si dice o si risponde cosa che non sembri l’unica espressione richiesta nel caso. Ma la bella lettera poi spira
98 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181
i una Musica più Lirica, figurata, Cromatica, e dando a’ Recitativi l’ espressione opportuna in qualunque sito di essi si elevi la p
99 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271
la fa morire nel III, lo divide fra lei ed il fratello. Rare volte l’ espressione vien tradita dalla verità, anzi spesso è avvivata
terza tragedia del Granelli. La regolarità della condotta, la vivace espressione de’caratteri ben colpiti, l’eccellenza del dialog
chi voglia ottenere una corona dalle mani stesse di Apollo, secondo l’ espressione del tante volte da noi mentovato Giovanni Andres.
rso Per difesa di un nome e di un partito. Vera e patetica è pure l’ espressione di Ugolino nella sesta scena dell’atto V su i fig
100 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »
rti, e non abbisognandone la nostra ricca favella.» RISPOSTA. [91] L’ espressione “ressorti della virilità” è stata cangiata “in so
sanno benissimo i bravi maestri che dessa ha sempre più efficacia ed espressione quand’è unita alla poesia.» RISPOSTA. [93] Non m
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