1780. Sposò un’Anna Medoni, comica anch’ essa, nata nel 1790, da cui
ebbe
due figli : Giovanni e Stefano. Questi, nato il 1
, secondo brillante ed amoroso. Fortunata, sposatasi a Priamo Favi,
ebbe
due figli : Odoardo, buffo in compagnia di operet
pregi, tra’ quali primo : la spontaneità. Fu volontario nel ’66 ; ed
ebbe
nel ’69 un figlio, Armando, oggi secondo brillant
na con Giacinta Pezzana. Ruta, moglie di Valeriano Perretti, comico,
ebbe
tre figli : l’Elvira, prima donna, e l’Annina gen
a nel 1851. Entrato a diciassette anni nella filodrammatica italiana,
ebbe
per direttrice la Carolina Fabbretti-Giardini, ch
sì per la intelligenza, come per la recitazione caldissima. E se non
ebbe
in arte maestri, se non ebbe la fortuna di metter
per la recitazione caldissima. E se non ebbe in arte maestri, se non
ebbe
la fortuna di metter piede mai nelle compagnie pr
non ebbe la fortuna di metter piede mai nelle compagnie privilegiate,
ebbe
nullameno quella di brillare accanto agli astri m
r distinguerla da altra famiglia Duse, tuttavia esistente. Luigi Duse
ebbe
cinque fratelli e due sorelle : Andrea, Giacomo,
derico, Elisabetta e Domenica. Andrea, il primogenito, uomo di mare,
ebbe
traversìe infinite ne’suoi viaggi, e morì celibe
etano, impiegato al tribunale di Padova, morto a sessantacinque anni,
ebbe
un figlio, Silvio, avvocato, residente a Padova,
, l’amore dei compagni, le lodi del pubblico e della critica ; morto,
ebbe
tributo di lagrime da quanti lo conobbero. Nè buo
giovine Luigia Barbini, mortagli a Trieste il 10 gennaio ’61, da cui
ebbe
il figliuolo Angelo, e una bimba morta a Smirne a
inque anni ; e in seconde nozze Amalia Manzoni di Firenze, da cui non
ebbe
figli.
enia, Norma, Messalina, Marcellina e Pamela ; e Tommaso Salvini che l’
ebbe
lungo tempo a compagna, fa bella menzione di lei
generico e amministratore, col quale si trova anche oggi, e dal quale
ebbe
un figliuolo, che, seguìta l’arte de' parenti, pr
o con Fedele Venini, e passando poi con Francesco Paganini, col quale
ebbe
campo di mostrare le sue ottime qualità di artist
e fu il Merli amoroso assai reputato ; come uomo, dice il Bartoli ch'
ebbe
indole tanto mite, quanto l’ebbe stravagante la s
ato ; come uomo, dice il Bartoli ch' ebbe indole tanto mite, quanto l’
ebbe
stravagante la sua compagna.
Condusse anche piccole compagnie, e morì nel 1814. Oltre all’Adelaide
ebbe
tre fratelli, Francesco, Pietro e Carlo, tutti co
. Sposatosi a Cherubina Coppetti senese, divenuta comica anch'essa, n’
ebbe
quattro figliuoli : Elena fu moglie dell’attore,
ti italiani pel ruolo di generico primario. Nelle parti dignitose non
ebbe
rivali, sì per la maestà della persona, sì per l’
r la prima volta il 1839 in Compagnia di Tommaso Zocchi. Il '41 e '42
ebbe
Compagnia in società con Giardini e Belatti, e vi
giovine, in cui per l’ardore della passione e per la spontaneità non
ebbe
mai chi gli stesse a fronte. Con Giacinta Pezzana
se ne compiaceva. Quando non era ancor uomo, nè omai più giovinetto,
ebbe
la brutta e perdonabile vanità di ripudiar suo pa
' 'l centenario di Voltaire gli fu coniata una medaglia d’argento, ed
ebbe
frequenti onori di rime. Morì d’ un cancro alla f
Marchesini Antonio, veneziano,
ebbe
molto grido come capocomico. Recitava le parti d’
ro, ma al Tavolino ancora mostrar sapeva uno spiritoso talento. » Non
ebbe
alcuno mai in società, e cumulò denari quanti vol
fu ridotto in miseria. Aveva sposato la vedova Brigida Sgarri, da cui
ebbe
una femmina, monaca a Fano, e un maschio, Giovann
io del precedente. Fu attore discreto e discreto capocomico. Nel 1831
ebbe
Compagnia in società con Giovanni Falchetti, nell
farse più sciapite, o i più inverosimili spettacoloni. Filippo Ciarli
ebbe
anche un fratello, Francesco, che fu generico pri
gione di tale infermità fu accusato talvolta di freddezza : nullameno
ebbe
fama di comico egregio ; e nel Baldassarre di Rin
Baldassarre di Ringhieri, ch'egli creò, e nella Favola del Corvo, non
ebbe
chi gli stesse a fronte. Scrisse alcun che di poe
Nazionale di Genova, in cui trovasi tuttavia. Il Poli, brillante,
ebbe
tutte le risorse del buono spirito fiorentino. At
se del buono spirito fiorentino. Attore, forse di non grandi finezze,
ebbe
tal vena di spontaneità e di comicità da tener de
ostener la parte principale nei Due Sergenti. E l’audacia del giovine
ebbe
tal riuscita, ch' egli risolse di abbandonar la m
– per darsi a non so che lucroso commercio. Antonio Stacchini non
ebbe
, in arte, fama di buon direttore ; piuttosto di b
i una iperbolica apologia dell’artista e dell’uomo. Antonio Stacchini
ebbe
, fra altri, un figlio, Paolo, stato artista alcun
Rodin, in cui per la interpretazione e la truccatura meravigliosa non
ebbe
rivali, nacque a Cassola di Bassano il 22 maggio
l De Marini ne seguì la scuola. Condusse per venti anni compagnia, ed
ebbe
fra’ suoi scritturati Angelo Canova e Carlotta Po
na forlivese, Elisabetta, figlia di una spagnola e di un romagnolo, n’
ebbe
due figli, Tebaldo e Luigi, da lui cresciuti ed e
rnato all’assalto sotto il comando del valoroso Francesco Lombardi, n’
ebbe
vittoria piena, convertendo quei primi fischi in
e che recitava a Parma nella Compagnia Rosa e Ventura, nella quale s’
ebbe
il posto di brillante assoluto ; passando dopo qu
Righetti, e colla quale recossi a Parigi nella Sala Ventadour, ove s’
ebbe
con il Burbero benefico, Un Curioso accidente, La
sotto la direzione del Righetti ; e La caduta di una dinastia, che s’
ebbe
il premio governativo nel concorso del’61. A ques
il nome di Giancola che mantenne fino alla morte. Vincenzo Cammarano
ebbe
due mogli : dalla prima ebbe tre figlie, dalla se
enne fino alla morte. Vincenzo Cammarano ebbe due mogli : dalla prima
ebbe
tre figlie, dalla seconda, Paola Sapuppo sicilian
agnia, vedovata del suo sostegno, afforzandola con nuovi elementi. Ne
ebbe
l’impresa un tal Gaetano de Felice proprietario d
elli, ottimo uomo, di rara integrità, fu pianto da’ suoi compagni, ed
ebbe
onori funebri degni di lui : l’attore Pilotto dis
ore Pilotto disse su la sua fossa commoventi parole. Oltre all’Emilia
ebbe
un figliuolo, Emilio, attore secondario.
visse onoratamente. Sposò l’attrice Carolina Spelta in Cammarano, ed
ebbe
undici figli, tutti comici, dei quali Colomba, Mi
erni, di Alessandro Salvini, ecc., sposatasi a Corrado Di Lorenzo, n’
ebbe
tre figliuoli, di cui seconda la Tina (V.) che ha
rini a Genova, ella s’impossessò della parte della Donna di garbo, ed
ebbe
la soddisfazione di recitarla e di riscuoterne in
in altre Compagnie di grido, e crebbe sempre più il suo valore quando
ebbe
occasione d’esercitarsi con Silvio della Diana, e
sso nella biblioteca musicale del Re di Sassonia. La rappresentazione
ebbe
luogo il 6 di novembre, e i personaggi e gli atto
per lo più la parte di Aurelia. Questo giudizio così favorevole non
ebbe
nè meno la Giovanna Casanova. Nello studio del By
e, fondatore del Ponte di Rialto, sotto il Doge Pasquale Cicogna, ch'
ebbe
l’ onore di due repliche. L' arte lo affascinava
intonazioni nuove, imprevedute !!! Pietriboni, ricorrendo a Ferrari,
ebbe
un di quei lampi che non possono avere, ripeto, c
on possono avere, ripeto, che gl’ intelligenti e in un modesti ! Egli
ebbe
aperto da lui un nuovo orizzonte…. il metodo suo
’ ascensore !… Il poveretto precipitò dall’altezza di tre piani…. e n’
ebbe
tal commozione, che più non riacquistò l’antico v
39 in prime nozze il bravo dottore Rodrigo Lombardi (V.), dal quale s’
ebbe
più figli, tra cui Benedetto e Rosa, di cui è par
dieci anni dopo Atanasio Zanoni, celebratissimo brighella, da cui si
ebbe
due figli, Teresa e Idelfonso (V.). Recitò ancor
ine. Amilcare Antinori fu prestante della persona, pronto d’ingegno ;
ebbe
voce limpida, educazione squisita. Non si levò a
. Non si levò a grandi altezze, ma fu sempre attore conscienzioso, ed
ebbe
omaggi ed applausi dovunque. Gli sopravvissero la
e pietà congiungeva a’ suoi rari talenti. Fu ammogliato, e figliuoli
ebbe
. » Così il Quadrio (op. cit., 239). E il padre Ot
no dall’aver la pietà e modestia del Chiesa, per certi livori ch’egli
ebbe
con la Marzia Fiala, moglie del Capitano Sbranale
o, La casa nova, e in altre più del repertorio goldoniano, in cui non
ebbe
chi le stesse a fronte, di tra le quali, ogni tan
, collo Stacchini, colla Pedretti, con Barnato e Branchi, e dal quale
ebbe
una figlia : l’Italia. Venuta questa grandicella,
ncese, ch'egli manteneva alla Corte insieme alla italiana, questa non
ebbe
mai a patirne ; e Tommaso Ristori, specialmente,
a, questa non ebbe mai a patirne ; e Tommaso Ristori, specialmente, s’
ebbe
per grazia del Re con decreto del 20 marzo 1717,
ompagnia di Filippo Prosperi, e andò l’ultimo anno in Ispagna, ove s’
ebbe
i maggiori onori. Tornata in Italia, fu a più rip
ammatica di Terni, poi a Roma, prima attrice al Teatro Capranica, ov'
ebbe
a rialzar le sorti della povera Compagnia che non
, e quivi morì, presso Madrid, il febbrajo del 1878. Carolina Santoni
ebbe
figura meravigliosa. I suoi capelli corvini adorn
i il padre nel’700, e rimaritatasi la madre coll’avvocato Duret, egli
ebbe
da entrambi tali maltrattamenti, che, sebbene ave
il servizio militare, arruolandosi con un tal Capitano, dal quale non
ebbe
trattamento migliore, nonostante il dono che gli
si rifugiò sulle terre del Re di Sardegna. Ma non andò molto ch'egli
ebbe
a pentirsi di tal passo ; e avvicinatosi alla Fra
i la parte principale. La prima rappresentazione del Sansone francese
ebbe
luogo il 18 febbrajo 1730, e Romagnesi vi ottenne
89, brillante, con Diligenti. Arturo Garzes, che, se del fratello non
ebbe
il fine senso d’arte, ebbe una maggiore fecondità
i. Arturo Garzes, che, se del fratello non ebbe il fine senso d’arte,
ebbe
una maggiore fecondità e conoscenza di teatro, sc
faello Landini prese lo scettro della maschera di stenterello, nè più
ebbe
chi lo imitasse o gli si accostasse. Nell’ Homme
al ricordo del Ricci, insuperato in quella parte, fu grandissimo. Si
ebbe
l’ammirazione e la stima di valenti, quali Gherar
useppe Majone e da Rosa Demiccolis. Se ben compiuto gli studi legali,
ebbe
amore profondo, radicato pel teatro, al quale avr
atrice d’arpa, ecc., mostrò a quale altezza avrebbe potuto salire : s’
ebbe
onori e lodi dai critici migliori, e Paolo Ferrar
tenesse. Era la Caterina Landi una Fortunati ? O il nome di Fortunati
ebbe
la Lucrezia da suo marito ? Fortunati Domenico.
trito di buoni studi trasse ognora vita meschina, tal che piuttosto s’
ebbe
nome di Domenico Sfortunato. Come saggio del suo
ia. Passò da quella del Manni in altre compagnie vaganti, colle quali
ebbe
campo di farsi ammirare anche a Napoli, sapendo u
ammatiche, si scritturò l’ '83 con Bellotti-Bon, per la cui morte non
ebbe
luogo il contratto, esordendo invece quello stess
età del suo repertorio. L'auge della sua vita artistica fu quand’egli
ebbe
Compagnia in società con Gaspare Lavaggi, nella q
rano seguente : …… Nella grande scena del quarto atto col Solitario,
ebbe
moti, accenti e una espressione della maschera de
che il noto autore della Storia Critica de Teatri antichi e moderni l’
ebbe
pubblicata in Napoli in sei volumi dal 1787 al 17
e nel corso degli ultimi sette anni. Il conte Alessandro Pepoli che n’
ebbe
contezza, chiese da Venezia all’autore suo amico
ualsiasi modo alla lotta de' Carbonari. E tale fu lo spavento ch'egli
ebbe
dall’inattesa aggressione, che preso da febbre vi
empio, in quella del Maggiordomo Longman di Pamela Nubilc, in cui non
ebbe
mai chi gli si accostasse.
, esordendo colla parte di Maurizio nell’Adriana Lecouvreur, e di qui
ebbe
principio la sua vita di artista, nella quale s’e
uvreur, e di qui ebbe principio la sua vita di artista, nella quale s’
ebbe
comuni gli onori, e ahimè comune la sorte ultima
di simil fatta ebbero in lui un interpetre unico. Colto e gentile, s’
ebbe
la stima di quanti lo accostarono, e la sua morte
gnano, il quale seppe destramente sottrarsi colla fuga, terminata che
ebbe
la parte che aveva nella comedia. » – Si recitava
ome attore nel Naufragio felice dello stesso Bon Martini, pel quale s’
ebbe
dal capocomico non pochi incoraggiamenti. Restò c
diretta da Domenico Verzura, padre nobile, dal quale il Papadopoli si
ebbe
la sua prima e salda educazione artistica. Si scr
oppo di notevole abbiam nella vita artistica del Papadopoli. Anche vi
ebbe
chi non riconobbe la grandezza dell’arte in lui,
uale il povero Peracchi, dapprima legato a lui d’amicizia saldissima,
ebbe
a patire gran pena, come si vede in una lettera a
ldoni nella commedia di Ferrari, coi grossi mustacchi incipriati, e n’
ebbe
dalla critica acerbo biasimo. E il Costetti ne'su
e il non men famoso per me non è è più demani, nè dopodomani…. Egli
ebbe
aspetto funerale… l’occhio aperto, semispento ;…
a che dava i segni manifesti della sua prossima fine di anemia ; e n’
ebbe
infatti incarico ufficiale da' Gentiluomini di Co
iato, applaudito, se n’andò il '62 alla gran capitale. Altro incarico
ebbe
lo Zanuzzi nel '74 : di venire in Italia a provve
ville avea dormito in casa la sera precedente, mentre non era vero, s’
ebbe
da lui una sequèla d’ingiurie le più atroci e vol
re e benefattore, fu amico di Buffetto ; e durante le noie che questi
ebbe
a patire pel suo matrimonio con Colombina, il Duc
l pubblico. Sposò il 2 aprile ’63 Orsola Cortesi (Eularia), da cui
ebbe
otto figliuoli, tre de’quali, due femmine e un ma
hino. Fu colla moglie naturalizzato francese nell’aprile del 1680, ed
ebbe
onori di ogni specie ; primo, la intrinsichezza d
avvocati delle due compagnie : Baron e Biancolelli. Allorchè il Baron
ebbe
terminato di perorare la causa de’suoi colleghi,
o. Egli recitò a Linz il 1568 e '69, e a Vienna il '70, '71, '74 ; ed
ebbe
titolo di Attore di Sua Romana Imperial Maestà (V
olito, a qual fonte abbia attinta la notizia. Si sa ancora di lui ch'
ebbe
un figliuolo dalla Polonia di Vicenza, sua moglie
t. » M.r Crus a receu unz escu. Ora : Fu attore Massimiliano ? Ed
ebbe
un figlio che recitasse : quello che vediamo il 1
ano ; cosa che sua madre riuscì a tenergli nascosta sino a ch' ei non
ebbe
vent’ anni. Ma un giorno il ragazzo venne, non so
il ’91 per malattia, fu sino al ’92 con Serafini ; dopo il qual tempo
ebbe
compagnia propria fino al ’95. Stette un anno con
tto meridionale, che fu forse talvolta a scapito della correttezza, s’
ebbe
a patir le più grandi amarezze dell’arte, e a pro
rtiste e delle donne. Artista, non recitò parti di amorosa, donna non
ebbe
marito : all’ infuori di queste due eccezioni, tu
; tradusse romanzi dal francese e dallo spagnolo ; fu giornalista, ed
ebbe
patente di maestra superiore. L’arte la sua grand
se mai veder su la scena. Svegliatissima di mente, di spirito pronto,
ebbe
attitudini singolari alle parti comiche, che colt
llo di Dumas figlio, Francillon, Moglie di Claudio, Diana di Lys, non
ebbe
rivali, fuorchè Eleonora Duse. Di comicità irresi
ve trovasi tuttavia. Leontina Papà nella sua vita non breve di teatro
ebbe
momenti d’arte felicissimi, e molte lodi sincere,
di Sardou. Fra le pubbliche testimonianze di ammirazione ch'ella s’
ebbe
, merita qui un posto la dedica di un opuscolo di
librio della mente lo fece nervoso, intrattabile. E di tali nervosità
ebbe
prove, a volte troppo accentuate, specialmente la
rena Nazionale di Firenze, avanti al ’70, fu tale il successo ch’egli
ebbe
coll’Amleto in una di coteste sere di lucido inte
o astuto ch’egli doveva rappresentare ; che dall’incontentabile Grimm
ebbe
in contrapposto parole di biasimo, oserei dir vol
ze con Maria-Giacomina Commolet, figlia di un capo sarto, dalla quale
ebbe
due figli, e la quale morì il 30 luglio 1769. Il
tista spontanea, esuberante di passione, nel dramma e nella tragedia,
ebbe
una vena irresistibile di comicità nelle parti co
i vecchi artisti ricordan quella del Birichino di Parigi, in cui non
ebbe
rivali.
nese e attrice, che gli morì a Padova di colèra il '55, e dalla quale
ebbe
un figliuolo, Rodolfo. Fu il triennio '56-'57-'58
nti. Passò del '74 in seconde nozze con Sofia Cerretelli, dalla quale
ebbe
due anni dopo il figliuolo Eleuterio. Entrò il '7
o la prima attrice della Compagnia Lombarda diretta da suo marito, ed
ebbe
da ogni pubblico applausi e fiori, da ogni giorna
rata nel gusto di tutti, vi fu qualche pubblico, non è a negarsi, che
ebbe
predilezioni per la plastica antica dell’Aliprand
ovanni visse fino ai 16 anni in mezzo alle tradizioni marinaresche ed
ebbe
un fratello maggiore che potè illustrare il nome
mio ; chè recatosi al Quirino di Roma e alla Canobbiana di Milano, vi
ebbe
dal pubblico e dalla stampa il migliore incoraggi
audacia e tanta viltà scoperte improvvisamente in chi fin allora egli
ebbe
in concetto di sant’ uomo, pensò bene di affronta
detto Valerio, comico italiano di S. M. Dal matrimonio colla Poulain
ebbe
due figliuole : una, Francesca Margherita, morta
quale fu direttore appassionato e intelligentissimo, e dalla quale s’
ebbe
ne’ primi tempi lodi e guadagni ! Moltiplicate
prezzato come artista, moltissimo amato come uomo, poichè niuno forse
ebbe
come lui tanta mitezza di indole, tanta elettezza
onio della Fusarini e pel conseguente suo ritiro dalle scene. Per lui
ebbe
il Modena amicizia grandissima ; e di qual dimest
e fu scritturato in quella di Angelo Diligenti. Lontano dal Modena, n’
ebbe
sempre i migliori consigli e le più intime confid
troviamo e il’ 39 e il’ 42 : e tanto progredì nell’arte sua, che non
ebbe
chi la superasse, pochissime che l’uguagliassero.
cantante, ch’ella avea fatto educare a sue spese nell’arte lirica, n’
ebbe
in compenso eredità di una villa e di non poco da
a di Castelvetrano in Sicilia, artista di qualche pregio, dalla quale
ebbe
quattro figli : l’Amelia, moglie di Ferruccio Ben
a verità del fratello. In alcune parti, come del Maestro ne’ Rantzau,
ebbe
assai pochi che l’uguagliassero, niuno che lo sup
ettacolo. Gli succedette il nostro celebre Traetta, e l’uno e l’altro
ebbe
3500 rubli di paga. Vi fu in seguito chiamato il
no Giovanni Paisello oggi al servizio del proprio augusto Sovrano, ed
ebbe
4000 rubli di soldo. Il Napoletano Cimarosa trova
anni con 3000 rubli di paga; il toscano Angiolini gli succedette, e n’
ebbe
4000. In questi ultimi anni il primo ballerino mo
parte della sua celebrità, se non tutta, a' vincoli artistici ch'egli
ebbe
con Carlo Goldoni, nacque a Roma nel 1706 circa d
chi godeva era il solito terzo, che accumulava danaro. E il Medebach
ebbe
colla sua Compagnia luminosi successi dovunque ;
n Luca, il povero Medebach (recitava allora al San Gio. Grisostomo) n’
ebbe
in poco tempo deserto il teatro, e dovè ricorrere
rò (1878) nella sua Cortona, ove morì nel ’94 a ottantadue anni. Egli
ebbe
due figli, Antonietta ed Ernesto, artisti entramb
– dice ancora il Paglicci Brozzi nell’ Appendice del suo lavoro – si
ebbe
una nuova concessione, in forma tutta gentile e d
primo innamorato di sommo merito : tale, secondo il Bartoli, che non
ebbe
nell’arte del teatro chi lo superasse. La sua vit
di cospicue somme. In Egitto, a Costantinopoli, a Smirne, in Atene, s’
ebbe
grido di celebrità, e conquistò con l’arte sua du
i, e il Rinaldo della Pia. E se come attore e direttor di compagnie s’
ebbe
moltissime lodi, non minori furon quelle tributat
amente pazza da avvelenar gli ultimi anni del pover uomo, dalla quale
ebbe
dodici figliuoli, e la quale morì nel Pio Albergo
erdinando il Cattolico fino al presente, pubblicata a Napoli il 1692,
ebbe
l’onore di due ristampe, ch'io sappia, l’una del
a mano armata per opera di certo Filippo Castellano di Napoli, che n’
ebbe
mandato da cotal feudatario di Monferrato, il qua
suo Agente a Napoli e al fratello di lui Ortensio, dei quali Florindo
ebbe
sempre a lodarsi. L' '83 egli chiedeva al Duca un
tenere a un congiunto dottore la provvista d’un governo, per la quale
ebbe
a scrivere parecchie lettere. Altre molte ne abbi
che fioriva intorno al 1670. Fu scolaro di Baldi Ciccio (V.), e nulla
ebbe
nell’arte da invidiare al maestro.
era nel 1833, il futuro avvocato, appassionatissimo dell’arte, in cui
ebbe
lezioni, dicono, dalla celebre Pellandi, e in cui
e tanto una volta invei contro l’ artista celebrato, che il Niccolini
ebbe
a scrivere a Maddalena Pelzet, che il Pezzana, mo
e Majeroni Achille). Dal suo secondo matrimonio con Edoardo Majeroni
ebbe
un figlio, chiamato anch' esso Edoardo, che fu ma
Cimarelli Pietro. « Comico, che nella Compagnia della Faustina Tesi
ebbe
impiego per alcuni anni, recitando nel carattere
omo II del suo Teatro italiano, lasciò scritto : Questa commedia non
ebbe
alcun successo tra le mani del fu signor Domenico
presentazione ch’egli diede con Thorillière e Poisson a Saint-Maur, n’
ebbe
tal colpo alla testa, che, tornando da Versailles
su quanto possedeva il defunto, ottenendone la confisca. Il Gherardi
ebbe
il 5 febbraio 1689, da una unione illegittima con
mo, piccolo possidente, nacque in Casal Pusterlengo verso il 1785, ed
ebbe
una mediocre educazione, nonostante gli anni tras
a capitale. Dal '25 al '49, anno della sua morte, avvenuta in Torino,
ebbe
scritturate le seguenti prime attrici, le miglior
ato da Sterni e Majeroni, poi da Morelli e dalla Tessero, coi quali s’
ebbe
, assieme al Mariotti, il diploma d’incoraggiament
stampa d’allora lo chiamava la delizia universale. Naturalmente egli
ebbe
comuni coi grandi stenterelli le scurrilità, le b
dipo ha ucciso il padre, Filippo ha ucciso il figlio, e Meneghino non
ebbe
mai altro nemico che la mestizia de'suoi uditori.
ra di Carlo Maria Maggi, al cader del secolo xviii. Giuseppe Moncalvo
ebbe
due mogli : Maria Bonetti, la prima, figlia di Fr
o collo Zuccato ? Vedi a questo proposito Tabarin Giovanni, dal quale
ebbe
la Polonia un figliuolo a Parigi il 25 settembre
. insieme a un Domenico Cecchi, pur di Cortona. Ma era cantatrice, ed
ebbe
parte principale il 1694 al Teatro Malvezzi di Bo
amorphoses d’Arlequin, commedia messa in scena da lui stesso ; ma non
ebbe
alcun successo, e dovè ritirarsi. Il 25 dicembre
ant di Fatonville, recitata nel 1684 davanti a Luigi XIV. La commedia
ebbe
ottimo successo e il Goldoni dice del Bigottini c
egno, per l’abbondanza e spontaneità della vis comica. Fanciullo, non
ebbe
alcun amore agli studj, ma n’ebbe uno grandissimo
tà della vis comica. Fanciullo, non ebbe alcun amore agli studj, ma n’
ebbe
uno grandissimo al teatro, ch'egli si fabbricava
zzi. Dopo di essere stato in varie compagnie si recò in Germania, ov'
ebbe
qualche fortuna ; ma venuto vecchio, e tornato in
bbe meritata – disse Fr. Bartoli – migliore fortuna di quella ch'egli
ebbe
.
mprovvise. « Fu uomo di molta intraprendenza – scrive il Bartoli – ed
ebbe
in sua Compagnia degli abili Personaggi, a’ quali
daria, della quale egli era applaudito caratterista, e con la quale s’
ebbe
la più varia fortuna. Morì a soli quarantasette a
o Commediante. Fu nella Compagnia diretta da Antonio Fiorilli, in cui
ebbe
campo di far spiccare la sua abilità, specialment
a Pellandi. Nel’ 19 fu a Tolentino con lo Zuccato e la Zannarini, e s’
ebbe
lodi moltissime. Sposò il bravo primo amoroso Lui
ti anni. Fu per sei mesi aggregata alla Compagnia Gustavo Modena ; ed
ebbe
l’onore di sostener con lui le grandi parti del s
sa dal marito e conviveva con Ercole Gallina, il primo attore, da cui
ebbe
il 3 gennaio del '26 una bambina che le morì il 7
oletano. L’Albani fu moglie di un certo Panazzi, ballerino, dal quale
ebbe
un figliuolo, Francesco, discreto brighella, e fa
scritturò con varie Compagnie nomadi, recandosi poi in Sicilia, dove
ebbe
a lottar colla…. sorte, e dove…. al tempo in cui
Paganini Francesco. Figlio del precedente, dal quale s’
ebbe
i primi ammaestramenti nell’arte comica, e col qu
stamento, pare l’acconciasse nel miglior modo con la vedova che molto
ebbe
a lodarsi di lui, e che poi andò a seconde nozze
ioventù, e la riuscita fu ottima. Sostituì poi il celebre Visetti, ed
ebbe
campo di emergere in ogni genere di componimenti.
’Alfieri, col plauso generale. Sposatosi all’attrice Luigia Miani, n’
ebbe
due figliuole, dalle quali fu mantenuto in Bresci
a che suo marito formò nel 1835, e, specialmente nel Regno di Napoli,
ebbe
fama di attrice egregia ; l’altra, l’Elena, si fe
Fece parte della seconda spedizione Medici, e combattè a Milazzo, ove
ebbe
il grado di sergente, poi a Reggio, poi, il 1° di
gi, marzo 1896, ha formato società con Vitti e Raspantini. Il Bertini
ebbe
campo nella sua lunga vita artistica di mostrare
a, il salterio o decacordo, il piano, la chitarra, l’oboe e l’organo)
ebbe
liete accoglienze dal pubblico a Parigi e alla Co
sso fu il primo ad avvertir la marcia de’ nemici in Italia, dai quali
ebbe
poi manomesso ogni suo avere ; e il Cavaliere di
colla parte di Carino nel Don Giovanni dello stesso Goldoni, che gli
ebbe
grandissima obbligazione d’aver reso onore al suo
ciato di morte dai contadini reazionarj, dopo che Francesco IV d’Este
ebbe
consegnato all’Austria il povero Ciro ; ma salvat
di G. Pindemonte, in Compagnia Goldoni, la parte di Appio-Metello, ne
ebbe
tal plauso, che d’allora in poi fu assai più noto
io nella Virginia, furon da lui magistralmente recitate ; ma dove non
ebbe
rivali, fu nelle due di Opimio nel Cajo Gracco, e
ma che poi, ricuperatala completamente, riapparve sulla scena, ove si
ebbe
il maggior favore del pubblico, sebbene di avanza
no più facilmente che non s’imitano. La parte che il lodato cardinale
ebbe
a qualche componimento scenico, alcuni piani che
amico di un uomo dispregevole e privo di virtù? Per la qual cosa non
ebbe
torto quel Maresciallo De la Fevillade, che udend
to, Rome n’est plus dans Rome, elle est toute où je suis, che forse
ebbe
presente il Metastasio nel far dire a Catone, So
peunello imprime in chi legge o ascolta la più sublime idea. Palissot
ebbe
ragione di così dire: « Per mezzo de’ medesimi ca
del Racine e pe’ componimenti del Boileau; ma il drammatico scrittore
ebbe
sul legislatore del Parnasso Francese il vantaggi
iù volgari della Francia ( uno de los mas comunes ): altro merito non
ebbe
che l’esatta osservanza delle regole, ed una scru
o abbominevole e così piena di orrori , che egli stando in Parigi non
ebbe
valore di veder la seconda volta rappresentare al
ontrario possiamo più ragionevolmente assicurare, che se Calderòn non
ebbe
contezza della Marianna italiana composta cento a
1665 senza esser peggiore delle altre; e Pausania uscita nel 1666 che
ebbe
miglior fortuna. Invano si rileverebbe l’effemmin
toria, non aveva studiato nè il genio nè i costumi delle nazioni; non
ebbe
altra scorta che il proprio ingegno e l’immaginaz
rancese la difesa di Quinault. Duchè ajutante di camera di Luigi XIV
ebbe
l’onore di comporre alcune tragedie sacre pel tea
Francesco I. Per l’ingresso della regina Eleonora a Parigi nel 1530,
ebbe
ordine dal Governatore della città di fare e comp
bbrici una Compagnia primaria, che condusse per varj anni, finchè non
ebbe
abbandonate col marito le scene. – Si ritirarono
Velli Luigi, veronese,
ebbe
da' suoi parenti una educazione compiuta ; e laur
ibile ! eppure mi fu narrato da un antico cuscinario di platea che ne
ebbe
il danno, essendo tre gli addetti a portare i cus
proposito, rammento che regnando Ferdinando II, vi fu un soldato ehe
ebbe
la forza di rimanere statua durante l’intero spet
tesse mai più un fatto simile. Torniamo a noi. Il signor Fabbrichesi
ebbe
avviso, che allo spirare del contratto in corso,
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