o, si scritturò con varie Compagnie nomadi, recandosi poi in Sicilia,
dove
ebbe a lottar colla…. sorte, e dove…. al tempo in
nomadi, recandosi poi in Sicilia, dove ebbe a lottar colla…. sorte, e
dove
…. al tempo in cui il Bartoli dettava le sue notiz
si conserva col nome d’Arena. Vestigii di teatro veggonsi nel Piceno
dove
era Alia rovinata dal Goto Alarico, della quale a
uante basi di colonne colà rimaste. Credonsi percio piuttosto portici
dove
introducevansi mercatanzie in città dall’antico p
i oriente. Oltre Terracina ancora, seguitando la Via Appia, nel luogo
dove
fu Longola città descritta da Dionigi Alicarnasse
este accadde. Oltre delle regioni Europee già nominate, nel rimanente
dove
giunsero le vincitrici armi di Roma, trovansi pur
Romane. Tacito fa menzione della colonia de’ Veterani di Camaloduno,
dove
era un tempio dell’imperador Claudio, e un teatro
oro penisola. Presso il luogo che oggi occupa Senetil de las Botegas,
dove
fu l’antico Acinippo della Celtica mentovato da P
rtò questo nome) detta da’ Greci Carteia. Tralle antichità di Merida,
dove
Augusto pochi anni prima dell’era Cristiana mandò
à di Verona. a. Vedi la Descrizione dell’Italia di Leandro Alberti,
dove
parla del ducato di Spoleto. a. In Vit. Tiberii
to con tutte le misure, e colle parti di esso ben allocate e supplite
dove
il tempo le ha distrutte. b. Vedasi intorno a qu
assai dovizioso, lasciò il teatro, e si restituì colla moglie a Fano,
dove
visse nelle agiatezze, e dove morì or son molti a
tro, e si restituì colla moglie a Fano, dove visse nelle agiatezze, e
dove
morì or son molti anni senza figliuoli, lasciando
izione di Venezia pag. 168, fu favorito da Papa Leone Decimo in Roma,
dove
tenne il primo luogo fra’ Recitanti in iscena : o
iuta a un lagrimevole saccheggiamento, egli di là si fuggi a Venezia,
dove
l’arte sua comica esercitando, grandemente piacqu
Menechmi di Plauto, e due giorni dopo in casa Trevisan alla Giudecca,
dove
si recitarono tre commedie di vario genere : la e
ri. L'estate del 1800 lo vediamo al San Giovan Grisostomo di Venezia,
dove
si salva da un probabile disastro colla nuova tra
che replicò per sei sere. Lo vediamo poi a Pavia il giugno del 1810,
dove
non avrebbe trovato modo di svincolar la condotta
he), e andarsene impiegato nell’Amministrazione ferroviaria a Torino,
dove
gli si sviluppò la passione dell’arte, e dove ste
e ferroviaria a Torino, dove gli si sviluppò la passione dell’arte, e
dove
stette cinque anni, filodrammatico acclamato. Eso
Zamarini Carlo. Nacque ai primi del secolo xix a Trieste,
dove
, fatto un corso regolare di studj, si impiegò pre
i medici trasportato a Barbania di Piemonte, in una villa dei Cottin,
dove
morì l’ 8 novembre 1886.
opulo, furon tutti e tre condotti su di una sdruscita nave a Palermo,
dove
furon piantati, dopo cinque mesi di vita tribolat
. Riusciti poi finalmente a lasciar la Sicilia, si recarono a Napoli,
dove
con una colletta del Fabbrichesi, capocomico a’ F
acciano da noi apparire di grandi luoghi e spaziosi, considerando sin
dove
sia giunta al dì d’oggi in tal parte la scienza d
de, que’ viali, quelle gallerie che corrono sempre al punto di mezzo,
dove
insieme con la veduta se ne va anche a finire la
dipinto a Tralli una scena, e avendovi figurato non so quali cose là
dove
per la verisimiglianza figurarle non si conveniva
nostre scene da noi si applaudisce a quei laberinti di architettura,
dove
si smarrisce il vero, a quelle fabbriche che non
te, che si rimangon zoppe o monche, posano da una banda e non trovano
dove
impostarsi dall’altra, quasi sogni di gente infer
i e come pendoli in aria, di cascate d’acqua, di caverne e di grotte,
dove
fanno giocare variamente il lume; e là ti ricrea
Lo stesso è delle comparse, che non si vorrebbon mai far andare colà
dove
i capitelli delle colonne giugnessero loro alle s
capitelli delle colonne giugnessero loro alle spalle o alla cintola,
dove
venissero a toglier via l’illusione della scena.
edetti Luigi fiorì – dice F. Bartoli – ne’ Teatri di Roma sua patria,
dove
molto esercitossi nel carattere d’Innamorato, e d
Roma sua patria, dove molto esercitossi nel carattere d’Innamorato, e
dove
fu molto gradito. Si meritò il pubblico elogio di
impiegato per molti anni ne' Teatri di Napoli. Tornò in Lombardia da
dove
era partito, e ivi fece con molta lode nuovamente
ode nuovamente conoscere i suoi talenti. Passò a recitare in Sicilia,
dove
fu ben accolto, e dopo d’avere colà incontrata un
o tempo. Dopo il movimento politico del 1848 aveva emigrato a Torino,
dove
trasse la vita colla più modesta laboriosità, ama
e stimato da quanti ebbero la fortuna di conoscerlo personalmente, e
dove
finalmente, il 1852, dopo di aver anche provato l
nde, ha fatto in mio servitio ciò che V. E. sa molto meglio di me, là
dove
maggiormente iritato il sig.r Fulvio tutto quest’
vio tutto quest’anno mai ha fatto altro che dire non voler che io sia
dove
lui, e che non vol recitare dove mia moglie facci
altro che dire non voler che io sia dove lui, e che non vol recitare
dove
mia moglie faccia da prima donna. Io, Sigre, inte
e a Lucca, che V. E. era a Firenze. Pensavo dunque andarmene a Napoli
dove
ero chiamato, e perciò prevenivo il tempo dell’as
otezione ricorso, sarebbe benignamente della sua gratia fauorito ; là
dove
rincorati e rinvigoriti, si propose quella Compag
rivessimo a Leandro ch’era a Napoli, dandoli parola di compagnia : là
dove
il povero giovane, credendo alle nostre parole, m
o humilissimo di V. E. assicurandoci di precipitarsi, non che correre
dove
il cenno di lei lo chiami. Cosi sono state e sono
può sperare. Mia moglie poi mi fa mille protesti di non voler essere
dove
la Nespola, s’io l’ammazzassi, si che V. E. facci
io sua humile e divota serva li adimando, et è che la Nespola non sia
dove
io sono, nè io dove la detta Nespola, perchè per
ta serva li adimando, et è che la Nespola non sia dove io sono, nè io
dove
la detta Nespola, perchè per nissuna maniera non
orterò a V. E. mentre che viva, mi sarei partita subitto per non star
dove
lei ; ma per non disgustar chi n’ è padrone e sig
le immagine di tutto ciò si può vedere tuttora nel teatro di Francia,
dove
l’opera vi fu trapiantata dal cardinal Mazzarino,
palagi e dalle corti per mostrarsi al pubblico ne’ teatri da prezzo,
dove
la bellezza e novità della cosa facea correre in
ha meno del verisimile. Siccome può osservarsi tutto giorno tra noi,
dove
non pare che i trilli di un’arietta stiano cosi b
uma, sì per la grandezza, come per la stranezza e novità dell’azione;
dove
fariano un bel contrasto i costumi messicani e gl
nche i prestigi della magia. Così Enea in Troia e Ifigenia in Aulide;
dove
, oltre a una grande varietà di scene e di macchin
a la scorta dei sensi o della ragione più non riconosce alcun termine
dove
fermarsi. Se dunque avverrà che il maraviglioso,
edevasi assiso e cantando sul delfino. Nel terzo si trovava a Corinto
dove
il re Periandro volle udir narrare le sue disavve
la direzione del Marchese Guido Rangoni sul teatro di San Salvatore,
dove
tutte le parti del globo terracqueo si videro sim
dopo sett’anni di navigazione e di travagli alle spiagge di Cartagine
dove
s’innamora di Didone; nel terzo l’abbandona, Dido
ano dei drammi, e fra gli altri quelli di Giulio Strozzi, fiorentino,
dove
per mezzo di gran caratteri mobili di fuoco si le
Giasone di Giacinto Andrea Ciccognini, fiorentino. Egeo Re. E verso
dove
andranno? Demo balbuziente. S’imbarcano per co co
irito. In un’opera dell’Aureli, Socrate vuol cacciar via dalle scuole
dove
insegnava la filosofia una donna, che vi si era f
ra il seno scoperto. In un altro dramma del Norris si legge un duetto
dove
due amanti dimandano, ricusano, ridomandano a vic
un monologo fatto ad imitazione di quello d’Amarilli nel Pastor fido,
dove
fra le altre cose Dorinda dice: «Niso amato ed a
o stile a tutti è nota la viziosa maniera ch’erasi in Italia per ogni
dove
introdotta. Il lettore può senza scrupolo cavare
diffinì il Marchese Maffei «un’arte storpiata in grazia d’un altra, e
dove
il superiore miseramente serve all’inferiore, tal
ristrettezza de’ nostri teatri picciolissimi a paragon degli antichi,
dove
la distanza che passa tra gli attori e gli spetta
le, che i personaggi non possono agevolmente prendersi in iscambio, e
dove
troppo è difficile il mantener l’illusione; altre
l nulla, così il pubblico illuminato preferisce in generale il secolo
dove
si coltivano le scienze utili al secolo dove altr
ce in generale il secolo dove si coltivano le scienze utili al secolo
dove
altro non si fa che parlare con eleganza. Dal che
e corti d’Europa raccolto un ricchissimo buttino, si ritirò a Napoli,
dove
comperò un superbo palazzo di campagna, il quale
oesia come un semplice passatempo destinato a cacciar via l’oziosità,
dove
il piacere del canto è nulladimeno così universal
e il piacere del canto è nulladimeno così universale e così radicato,
dove
la lingua è per se stessa armoniosa e cantabile,
osì radicato, dove la lingua è per se stessa armoniosa e cantabile, e
dove
tal diletto si compra a costo del più gran sagrif
rta di composizioni, s’applicarono a coltivar principalmente le arie,
dove
potevano spaziare a loro talento mostrando tutte
a a strozzar il melodramma riducendolo a cinque o sei pezzi staccati,
dove
si fa pruova non d’illusione, né di teatrale inte
onare quell’“idol mio” verso l’amante, si rivolge al vicino palchetto
dove
lo scimunito protettore accoglie l’inzuccherato c
muoverlo a compassione. Quale idea si formano essi adunque del luogo
dove
si trovano, e dei personaggi che rappresentano? N
che sia simultanea. In una lingua armoniosa per natura come la greca,
dove
la poesia regolava la musica, dove la prosodia er
rmoniosa per natura come la greca, dove la poesia regolava la musica,
dove
la prosodia era l’anima della misura, dove l’acce
poesia regolava la musica, dove la prosodia era l’anima della misura,
dove
l’accento musicale se medesimo non abbisognava se
i accennati principi alle diverse parti del melodramma. V’ha dei casi
dove
spicca la sola poesia con pochissimo accompagname
cca la sola poesia con pochissimo accompagnamento di musica; dei casi
dove
la poesia prende alcuni caratteri di canto coll’i
i caratteri di canto coll’intervento degli strumenti; dei casi infine
dove
la poesia trasfondendosi intieramente nel canto e
ustifica l’intervento di essa, anzi lo rende necessario. Ma uno stato
dove
la passione s’esprime per reticenze e dove l’alte
e necessario. Ma uno stato dove la passione s’esprime per reticenze e
dove
l’alternativo silenzio frapposto alle parole è il
di due interlocutori che parlano l’uno dopo l’altro. Ed è qui appunto
dove
più che altrove spiccar dovrebbe la scienza mimic
benché intendersi ciò debba soltanto delle arie e non dei recitativi,
dove
è indubitabile che possono aver il lor luogo i tr
ti, o dal piacere riflesso che ha lo spirito ritrovando nuova materia
dove
esercitare la sua facoltà pensatrice e comparativ
alterar di troppo la sua rassomiglianza coll’oggetto imitato. [22] Ma
dove
, quando, e come deve usar il musico degli ornati
l’artificio è un supplemento di ciò che a lei manca. Per conseguenza
dove
la natura non ha bisogno di supplemento, dov’ella
imitativa. [33] Decima. Si può brillare cogli ornamenti in quei casi
dove
il personaggio s’introduce a bella posta cantando
er conseguenza sono estremamente assurde e ridicole le arie obbligate
dove
la voce imita uno stromento sia da fiato ossia da
te sovvertire e capo volgere ogni parte del melodramma. Il recitativo
dove
la poesia conserva tutti i suoi diritti, e dove l
dramma. Il recitativo dove la poesia conserva tutti i suoi diritti, e
dove
l’imitazione è così prossima alla verità e alla n
originale; qual imitazion di natura è mai quella del canto drammatico
dove
la lontananza che passa tra l’originale e la copi
ne, qual convenienza col favellar comune apparisce nel canto moderno,
dove
a rappresentar affetti e sentimenti contrari si p
bolognese che, trovandosi in Roma in una veglia presso ad un tavolino
dove
giuocavano certi abbati di condizione sconosciuti
canto prodigioso di quei cantori simile nella incostanza all’elemento
dove
fu generato dopo aver eccitata una serie di sensa
mentevole ;» E circa i Romani assai chiaramente s’esprime Ovidio colà
dove
parlando delle allegre occupazioni del popolo che
mille persone era uno dei più piccoli a paragone di quello di Scauro
dove
ci potevano stare da settanta in ottanta mille. I
el tempo del suo gran lusso altri più piccoli, i quali erano coperti,
dove
il popolo poteva godere, e infatti godeva, di mus
sone non si sminuiva punto la distanza tra il proscenio e i corridori
dove
sedevano gli spettatori, eccettuati i senatori e
ato in quest’opera. Così due sorta possiamo considerare di ballo. Una
dove
l’uom non ha altro disegno che di ballar per ball
e altre occasioni, ma eravi ancora una danza chiamata della Innocenza
dove
le donzelle di Lacedemonia ballavano affatto ignu
licemente innestarlo i Francesi come si vede nell’Orlando di Quinaut,
dove
il ballo de’ pastori è a meraviglia legato coll’a
viso fuori col linguaggio dei muti, e togliendomi per forza dal luogo
dove
sono, mi trasportano in un altro mondo dove non h
ndomi per forza dal luogo dove sono, mi trasportano in un altro mondo
dove
non ho per ora genio d’andare e dove cercano di r
mi trasportano in un altro mondo dove non ho per ora genio d’andare e
dove
cercano di rapirmi il piacere del cuore per darmi
fra un atto e l’altro, al fin proposto Ben s’adatti e convenga…»176
dove
ciò che si dice del canto s’intende ancora del ba
appresentata nelle nozze di Margherita di Lorena col Duca di Gioiosa,
dove
si spesero venti millioni in circa della nostra m
ramma musicale in Italia nel lungo tempo del suo soggiorno in Francia
dove
, come in altro luogo179 si disse, era andato con
inse ancora colle più gentili invenzioni ne’ balli eseguiti a Parigi,
dove
la danza era stata a gran incremento condotta. I
zatori. [26] Vennero in seguito i balli tratti da soggetti allegorici
dove
gli enti di ragione, e le figure imaginarie come
curo che mai non si comprendeva il significato, una serie d’argomenti
dove
tanta parte n’aveva la fantasia, e tanto poca n’a
o la vanità di coloro che si contentavano di far pompa d’ingegno colà
dove
abbisognavano di far mostra di buon senso, sparì
one il celebre Noverre pubblicando le sue lettere intorno alla danza,
dove
partendo dall’esempio degli antichi si cerca con
isola di Calipso, fu il primo a introdurre l’usanza di qua dai monti,
dove
prese gran voga e trovò maestri bravi e composito
l’espressione del gesto è più rara e meno efficace, come all’opposto
dove
il costume o le circostanze o la necessità diminu
e nazioni selvaggie, e in quegli stati altresì della politica società
dove
l’educazione o il rispetto, la convenienza o il t
nzionale, una relazione, un rapporto, né può trovarsi alcun argomento
dove
non si faccia allusione frequentemente a cose pas
ato insin allora di benefizi, e che ha fatto di già il suo testamento
dove
gli lascia un immenso retaggio? Come mettere avan
rga incantata mi fanno all’improvviso passare dalle sponde del Tevere
dove
condotto m’aveva il poeta tra Romolo ed Ersilia o
leale fra i cavalli e Ruzio il più mansueto fra i giumenti183. Balli
dove
niuna convenienza si serba al paese, al grado, al
enza si serba al paese, al grado, al luogo e alla età dei personaggi,
dove
s’atteggiano nella stessa foggia il freddo svedes
adro Alcibiade, l’attempata e dignitosa regina e la fanciulla vivace,
dove
non si mette veruna differenza tra chi danza nel
maro cordoglio e chi s’abbandona ad una spensierata allegrezza. Balli
dove
si fanno gambettare gli esseri meno a proposito t
sin dall’inferno i non troppo galanti né troppo gesticolatori demoni,
dove
non solo si da senso e vita agli spettri (lo che
schetto e la pianura spariscono per dar luogo alla piazza d’una città
dove
una folla di raccolto popolo sembra congratularsi
dono in guisa che tu sei costretto a non vedere che il danzatore colà
dove
non cercavi che il pantomimo. Ciò si scorge ora n
nia, Ulisse, Idomeneo, Telemaco venissero allora da una sala da ballo
dove
pigliata avessero insieme lezione da uno stesso m
o contrasterò che atteso lo stato attuale degli spettacoli in Italia,
dove
la mancanza di ragionevolezza nel tutto rende pre
o veniva rappresentato con una contraddanza in tondo viva ed allegra,
dove
ciascuno dei danzatori intrecciando la sua mano c
all’intorno con tenerezza, e la Republica sotto l’imagine d’una danza
dove
i ballerini indocili alla battuta, e uscendo ad o
ose, altro è l’atteggiarle sotto gli occhi. Orazio ce lo insegna colà
dove
dice «…multaque tolles Ex
te sentita ma senza albagia, che improntavano al personaggio una vita
dove
l’arte pareva affatto estranea, e dove intanto fo
tavano al personaggio una vita dove l’arte pareva affatto estranea, e
dove
intanto fors’era più grande. Francesco Ciotti vi
e intanto fors’era più grande. Francesco Ciotti vive oggi a Pistoia,
dove
di quando in quando mostra ancor l’arte sua forte
elle passioni, da operare un prodigio, da sollevarsi ad altezza tale,
dove
non lice ad altra. La Zuanetti dove è grande, è p
o, da sollevarsi ad altezza tale, dove non lice ad altra. La Zuanetti
dove
è grande, è più grande di tutte…. » Ebbe onore
la caratterista Serafina Zampa nel’64. Passa più tardi al S. Carlino,
dove
ha sorte migliore (la Zampa non fu per lei diment
, » o avviantesi, passo passo, lungo i muri, alla piazzetta Tagliavia
dove
, a casa di Aniello Balzano, Pulcinella alla Fenic
a, scriveva il Bruni, quasi presago dell’avvenire : « in questo luogo
dove
i monti tengono il piede, l’Italia il cuore, il R
mponete un nome che dice Vilania. Le vilanie dishonorano gli huomini,
dove
si può concludere che dall’acquisto di questa Don
olsero lasciare entrare la sera perchè avevo troppo del giudoncello ;
dove
bisognò che due crazie che avevo servissero per a
costanze. La mattina entrato, dopo l’avere a molti chiesto lo albergo
dove
mio padre alloggiava, trovatolo in fine, il desid
uasi a mettere la casa sottosopra. Pure a’cenni il pover’uomo (poichè
dove
una donna grida, bisogna farsi intendere a’cenni,
he dimandavo, con la scorta d’una serva mi mandò sopra in un camerino
dove
trovai il Padre, col quale non occorsero molte pa
izio, poichè il prologo fu questo : (V. Andreini Francesco (pag. 56)
dove
il Prologo è pubblicato per intero). Questo fu i
comparse che somministravano. Massimamente in un paese e in un secolo
dove
la musica allora nascente non avea per anco fatto
na ringrazia gli dei per la sconfitta de’ giganti; si leggano i versi
dove
si fa per ordine di dio la creazione del mondo; s
di più che potrebbero in mezzo recarsi coll’ode sulla presa di Namur,
dove
Boeleau ha voluto far pompa di lirica grandiosità
uosi palagi, cominciò anche a lasciarsi vedere nei teatri prezzolati,
dove
regolata da impressari scarsi di sostanze e cupid
e partizioni d’un coro. Riserbandosi poi questo per alcune occasioni,
dove
la verità della storia o la pompa dello spettacol
che regolarità e qualche gusto ne aggiunsero. Il Capece lavorò alcuni
dove
si scorge poesia più fluida e musicale con ispedi
ada, Che strisciare su voi farà il mio sdegno. Che se
dove
s’invoca L’alto mio nome alzo la verga, e
uello di presentar gli oggetti in maniera che la fantasia non finisca
dove
finiscono i sensi, ma che resti pur sempre qualch
ggetti reali dell’universo. Ed allora il dramma sortì dalla schiavitù
dove
lo tenevano oppresso i macchinisti e gli impresar
A. S. non voleva che la compagnia andasse a Napoli, et che le piazze
dove
si dovrà recitare il venturo ano sono già state d
col.mo Starò qui in Venetia sin venerdì pross.º venturo per sapere
dove
deve la compagnia deve principiare, et a qual par
pantalone che qui si ritrovano, et doppo partirmi subito per bologna,
dove
per miei interessi mi converrà trattenere al manc
Forse nel ’74 fu ancora in Italia, e andò una terza volta a Parigi,
dove
si trovava il 21 dic. ’78, testimonio a un battes
Parigi, dove si trovava il 21 dic. ’78, testimonio a un battesimo, e
dove
fattosi naturalizzar francese il giugno ’83, morì
mma si può egli aspettare che riesca di buono da una banda di persone
dove
niuno vuole stare nel luogo che gli si appartiene
da di persone dove niuno vuole stare nel luogo che gli si appartiene,
dove
tante soperchierie vengon fatte al maestro di mus
ù al poeta, che dovrebbe a tutti presiedere e timoneggiare ogni cosa,
dove
tra’ cantanti insorgono tutto dì mille pretension
chiedendogli soccorso. Quinault rispose, dandogli convegno a Basilea,
dove
sarebbe andato fra giorni. Alle porte della città
in arnese, gli fu agevole ingannare le guardie, ed entrare in città,
dove
avrebbe trovato il suo liberatore. Ma il corriere
famiglia con Alessandro Gnochis pel carnovale di quell’anno a Genova,
dove
morì ai primi di gennajo. Di lui dice Fr. Bartoli
ti son, d’invidia a scorno, del Coturno e del Socco i primi onori. Da
dove
muor fin dove nasce il giorno suona di Te la Fama
dia a scorno, del Coturno e del Socco i primi onori. Da dove muor fin
dove
nasce il giorno suona di Te la Fama, e i più cano
ale, ch'egli infallantemente guariva con mele appiole e vin di Cipro,
dove
morì di peripneumonia nello stesso anno (2 ottobr
, composta e data in luce dall’ Anonimo per divertimento de' curiosi,
dove
si mostra il pericoloso stato degli amanti per to
o sfido tutti i delicati conoscitori dell’arte comica a dirmi in chi,
dove
, e quando si è veduto nella commedia italiana una
parole : « la nostra Marchionni ha dei difetti : e chi non ne ha ? Ma
dove
ella è grande, è più grande di tutte. » La societ
amai : « Beata, che traesti l’orme da queste zolle in vanità dipinte,
dove
s’indraca un popolo difforme, che troppo ha l’alm
t’ammira ? Di vivaci plausi ferve al tuo comparir l’Itala scena ; che
dove
a Te simile altra sorgesse, di Melpomene alunna e
to in potere dell’Imperatore Giuseppe, il Cattoli portossi a Venezia,
dove
ebbe sempre impiego ; così Fr. Bartoli. Nel 1716
te della prossima Pasqua etc. etc. Lo troviamo poi nel’39 a Bologna,
dove
, secondo una indicazione nel diario del Barilli (
stato tutto di marmi: tralla Torre di San Vincenzo ed il promontorio
dove
era la nomata Populonia, veggonsi le reliquie di
vio, nella VI olimpiade8. S’incideva parimente e si scolpiva per ogni
dove
nell’Etruria, giacchè tante tavole di bronzo e di
7. Lib. XXXV. 8. V. la citata Descrizione dell’Italia dell’ Alberti
dove
parla dell’Etruria. V. altresì la Storia della Le
A quello delle Sponde del Po, seguì il successo di Sablin a bala ; ma
dove
la splendida farfalla si levò sulle ali poderose,
in a bala ; ma dove la splendida farfalla si levò sulle ali poderose,
dove
la Tessero diè prova di tutti i suoi mezzi artist
D'Antoni. Tutto, come dissi, andò…. come doveva, splendidamente ; ma
dove
l’entusiasmo del pubblico non ebbe più limiti, se
o Morandi, e, recatosi a Venezia, prese parte alla sortita di Mestre,
dove
s’ebbe ferito il braccio sinistro. Tornato a Forl
Cappelli, ecc. ; poi (1866) con Achille Majeroni al Fondo di Napoli,
dove
esordì con La gerla di Papà Martin, che dovette r
manuel e Matilde Arnoud, poi di nuovo collo Zattini a Costantinopoli,
dove
, col soccorso di facoltosi ammiratori, costruì un
a a far conoscere la propria abilità nel teatro Grimani a S. Samuele,
dove
si fece molto onore, avendo lasciato dopo la sua
gnia di Giuseppe Lapy al S. Angelo di Venezia, passando poi a Napoli,
dove
fu chiamato a sostener le parti d’innamorato, e d
mulato nell’arte potè comprare una casa e qualche terreno in Livorno,
dove
, forse, avanzata in età finì i suoi giorni.
dall’arte. Ma desideroso della patria, si restituì alla sua Bologna,
dove
, fatto vecchio, morì verso il 1780.
iù fuori ; a poco a poco spargesi la nuova e giunge fino al palchetto
dove
era io. Oh cielo ! È morto l’Angeleri ! Il mio co
nconie ! Nell’istante medesimo esco qual forsennato, vado non sapendo
dove
, e mi trovo in casa, senza neppure aver veduto la
liarla. Di famiglia vicentina, recossi il 1765 collo sposo a Livorno,
dove
recitava al Teatro S. Sebastiano la Compagnia di
o, e formar là per là una compagnia, che condusse l’estate a Mantova,
dove
s’ebbe tal successo da essere scritturata nella C
tino degli uomini? Osarlo in mezzo all’Italia! In quella nazione cioè
dove
per poco non s’innalzanda per tutto gli altari al
s’innalzanda per tutto gli altari al sublime genio del poeta cesareo;
dove
i suoi versi sono oggimai divenuti proverbi, cant
ti, come già si faceva nella Grecia di quelli di Omero e di Euripide;
dove
tante penne di rinomati scrittori si sono per l’a
sono per l’addietro stancate e si stancano tuttora nel celebrarlo; e
dove
così male è tornato a quei pochi meschini, che ar
e, il primo pregio che apparisce è quello d’una maniera d’esprimersi,
dove
con felicità, di cui non è facile rinvenir l’esem
non ha Che un sol desio.» [4] Dei pieni, rapidi e volubili
dove
si esprime il coraggio «Fiamma ignota nell’alma
a, siccome può vedersi nel cantico di Giudita nella Betulia liberata,
dove
pochi poeti sono arrivati a dipingere l’onnipoten
diata dall’aspetto del vizio trionfante, stanca di vagar per un mondo
dove
altro non s’offre al suo sguardo che oppressori e
agli occhi sul teatro, ma non è questa, a dirne il vero, l’occasione
dove
lo manifesta. Un italiano non avrebbe osato di es
li aerei ragionamenti degli scioperati scrittori al mondo della luna,
dove
lungo tempo si conservarono, e si conservan tutto
’Asilo d’Amore per ravvisarvi dentro un compiuto filosofico trattato,
dove
coi più vaghi colori della poesia tutti si veggon
mili altre leziosaggini dell’antico parlar fiorentino. In una nazione
dove
non si è convenuto finora quale sia la vera lingu
e non si è convenuto finora quale sia la vera lingua degli scrittori;
dove
la sanese contrasta il primato alla fiorentina e
alla fiorentina e la romana vorrebbe sottrarsi dal giogo di entrambe;
dove
la lombardia vanta anch’essa scrittori di sommo g
ommo grido proposti come modelli nel frasario generale della nazione;
dove
la diversità dei popoli, dei governi e delle legg
rio tuttora e indeterminato il gusto comune di parlare e di scrivere;
dove
una porzione di letterati adoratori della veneran
ccettuati non vengano gli oratori e qualche altro breve componimento)
dove
questa passione non abbia luogo. Il Catone, il Te
questa passione non abbia luogo. Il Catone, il Temistocle, il Regolo,
dove
certamente non doveva aspettarsi, non ne vanno es
ti vi sono anche tre e quattro. Ci è qualcheduno, come la Semiramide,
dove
tutti quanti i personaggi sono innamorati. E pazi
’ipocrisia nel suo dolore. E più frequenti del bisogno sono quei casi
dove
gl’interlocutori si sentono far uso di quelle ant
con danari Cupido, poiché andando egli sempre ignudo, non ha bisaccia
dove
custodirli104. [53] Dalla medesima cagione proven
do vorrai Sempre gli potrai dir: nol dissi mai. Em. Non so
dove
s’apprenda Tal arte a porre in uso. Aq
stiti alla spagnuola, o insiem con quei versi del portoghese Camoens,
dove
Venere e Bacco vengono in soccorso di un re del C
ccordo fra loto tutte le cose rappresentate? Come ottener l’interesse
dove
manca la persuasione dove l’occhio è in perpetua
ose rappresentate? Come ottener l’interesse dove manca la persuasione
dove
l’occhio è in perpetua contraddizione col sentime
ersuasione dove l’occhio è in perpetua contraddizione col sentimento,
dove
la passione, che ne sarebbe l’effetto, manca di r
est aimable» qual permanenza di gloria attendono quelle composizioni
dove
il vero non ha luogo, e dove le circostanze, dist
di gloria attendono quelle composizioni dove il vero non ha luogo, e
dove
le circostanze, distruggendosi vicendevolmente, p
la Fedra del Racine in compagnia dell’autore, e arrivando alla scena
dove
Ippolito spiega il suo amore ad Aricia, compreso
dichiarati inutili e d’istituzione pagana le scienze e le università
dove
s’insegnavano. Quanto al teatro la nazione sin da
tive composizioni scappano fuori certi tratti inimitabili; ma Johnson
dove
cade, non mostra traccia veruna di sapere o d’ing
tivò parimente la poesia tragica; ma essendosi ricoverato in Francia,
dove
osservò lo spettacolo dell’opera in musica, volle
edere le più belle qualità per affrettare la ruina del loro paese, là
dove
nell’imprenderne la difesa gli avrebbero fatti am
no in quell’Archivio dal’ 47. Il carnovale la Compagnia era in Parma,
dove
si fecero i più magri affari ; e da Parma passò a
i opponevano, allegando la niuna solvibilità degl’impresari a Napoli,
dove
i comici più insigni di Lombardia han dovuto lasc
re nella ruina della Compagnia. La quale infatti si recò a Milano, di
dove
il 3 di maggio Zanotti scrive al Graziani che non
cene il piede. Nè sa come tu dolce il cor saetti coi due begli occhi,
dove
in propria sede regnan le grazie, e i cari genj e
ico di professione, e fu alcuni anni a Venezia (San Gio. Grisostomo),
dove
s’aquistò come attore e come scrittore la stima d
i sopra un parere del dottor Carlo Goldoni, pubblicato il 1767 non so
dove
, ma forse a Bologna, mentre lo Scherli era col Da
guerriera tromba ascolta il fuoco appena, E va il Guerriero in Campo
dove
la gloria il mena : Spirano appena i Zefiri, ed e
agio, della carestia e della guerra ; i due anni ne’quali non sappiam
dove
si trovassero i Fedeli : ma assai probabilmente f
le parti d’ingenua ; e di lei dice ancora il Bartoli che « nelle cose
dove
la tenerezza affettuosamente compeggi, a meravigl
ti anni di professione, si ritirò presso il fratello Pietro a Napoli,
dove
morì, non si sa quando precisamente.
am la prima volta insieme all’Adelaide del 1861 in Compagnia Morelli,
dove
la troviamo ancora il '79, e l’80 quando ne fu so
inato non a ricevere una tumultuosa assemblea, ma una solenne udienza
dove
potriano sedere gli Addisoni, i Dryden, i Dacier,
ne mi san servito, per quanto ho potuto, delle sue parole medesime; e
dove
Euripide, della traduzione del Brumoy; ben sicuro
atria, col figliuolo, giovanissimo, e rifugiarsi a Buje nell’ Istria,
dove
continuò a esercitar l’arte sua, e dove Augusto,
fugiarsi a Buje nell’ Istria, dove continuò a esercitar l’arte sua, e
dove
Augusto, era il nome del figlio, si unì con Anton
el Bartoli, mostrò tanto valore da diventare il Beniamino di Venezia,
dove
stette lunghi anni, prima al San Luca, poi al San
righella è un grande uomo. Con coloro, chi grida più ha più merito, e
dove
trovare tra i comici una voce da stali e premi pi
’Asia minore era quello di Smirne, il quale probabilmente fu il luogo
dove
bruciarono vivo San Policarpo primo vescovo di qu
o benchè alquanto più basso alzavasi il Pulpito che dicevasi λογειον,
dove
recitavano gli attori tragici e comici, e i plani
acere prende il luogo del dovere, la nazione è perduta. Non per tanto
dove
i costumi mancano di una pubblica scuola teatrale
trale che ammaestri il popolo sotto gli occhi di un provvido governo:
dove
il teatro, in cambio di essere scuola, fomenta le
i pregiudizj, e resta abbandonato dalla gente colta e di buon gusto:
dove
la poesia drammatica si trascura, si pospone alle
nti orgogliosi e raggiratori, o de’ filosofi e matematici immaginarj:
dove
in somma si cade nell’eccesso contrario delle rep
uò se non assai tardi arrivare a quei momenti d’interesse e d’azione,
dove
essa principalmente campeggia. Dal che nascono du
imano lo stato in cui si trova lo spirito del cantore. Ma nel dramma,
dove
né si può, né si debbe supporre che i personaggi
pporre che i personaggi abbiano la mente alienata fino a tal segno, e
dove
l’azione, l’interesse e l’affetto hanno tanto luo
ando ad essi l’onore d’ottener posti più riguardevoli pella tragedia,
dove
una orditura più circostanziata apre più vasto ca
al canto. Havvi un’altra situazione d’animo più veemente e concitata,
dove
i primi impeti delle passioni si spiegano, quando
renza di chi ascolta, e però si sbandiscono a ragione dalla tragedia,
dove
hassi tanto riguardo al decoro. Nullameno conside
do un senso in aiuto dell’altro, massimamente in que’ momenti d’ozio,
dove
non potendo la musica tutta la sua energia mostra
Trissino fino al Lazzarini. Ma egli è fuor di dubbio nel melodramma,
dove
siffatta unità apporterebbe molti inconvenienti o
d’Alembert 6 e di Marmontel 7 a dar la preferenza all’opera francese,
dove
regna il maraviglioso, sull’italiana, dove regna
erenza all’opera francese, dove regna il maraviglioso, sull’italiana,
dove
regna il vero comunemente. [35] Ad onta della mia
felicità degli amanti: scorrerà più vivace, e più fresco il ruscello,
dove
Licida s’addormenta diverrà più vermiglia l’auror
Tartini. [39] Che seppur qualche lentezza, o qualche momento ozioso,
dove
la musica non campeggi, si mischia ne’ drammi tra
ponendo la prospettiva secondo il piano stabilito dagli altri due. Ma
dove
la musica non vi si opponga, il poeta è tenuto a
portare il comando o la licenza fino all’eccesso, ma fin là soltanto
dove
il richiede il fine propostosi. Si vuol da lui ch
re, s’hanno un qualche valore, l’avrebbero nella tragedia egualmente,
dove
però si vede praticato con evento felice dai più
o l’analisi del padre Castel) è doppiamente chiaro e vivace del primo
dove
incominciò l’ottava dei colori. Altri rapporti ne
uita, appoggiato ai quali stabilì il suo famoso clavicembalo oculare,
dove
i colori doveano fare lo stesso effetto che i suo
ompagnia di Vincenzo Bazzigotti. Fu il’ 76 in quella di Pietro Rossi,
dove
recitò anche altre parti nelle commedie studiate.
e, di Appio nella Virginia, furon da lui magistralmente recitate ; ma
dove
non ebbe rivali, fu nelle due di Opimio nel Cajo
recitare fra gli accademici della sua Patria ; e poi passò a Napoli,
dove
si fece onore. Ritornato a Firenze, recitò nel Te
lo non abbiamo le notizie personali del padre, e però non sappiamo nè
dove
, nè quando sia nato : sappiam soltanto ch'egli er
esco. È citato da Trajano Boccalini nei suoi Ragguagli di Parnaso, là
dove
dice (I, 242) : « ed in particolare tanta diletta
loro libreriea In tutte le moschee considerabili si trovano collegii,
dove
s’ensegna a leggere e scrivere e spiegar l’Alcora
hanno teatro fisso, ma vanno come i Cinesi rappresentando nelle case
dove
sono chiamati. Per un uditorio di uomini vi sono
ciò che se ne dice nel tomo I della Gazzetta letteraria dell’Europa,
dove
si parla delle Lettere di Miledy Maria Worthley.
que volumi in foglio. Il suo nome è passato in proverbio in Alemagna,
dove
per dinotare un verseggiatore fecondissimo suol d
a Graziosa Commedia della vera antica Chiesa Cattolica ed Apostolica,
dove
intervengono Lutero, Zuinglio, Carlostad con altr
nò, e volea punirne l’autore, ma egli ebbe tempo di fuggirsi a Losana
dove
morì nel 155215. Forse il più ingegnoso autore sc
a Compagnia della Vittoria la quale si ritrova qui molti giorni sono,
dove
era anche il detto Card.le de Medici, il Roncio e
so un palco fatto a posta per S. A. sopra una salla grande di Palazzo
dove
fanno ordinariamente le comedie in pubblico. Agg
e Vittoria. Nè già mi dolgo e pento di servitù sì cara e sì gradita,
dove
stimo piacer perder la vita. Ma sol temo e pavent
a sua audienza. » Forse a questo stesso Fabio accenna il De Sommi, là
dove
dice nel terzo dialogo sui recitanti : « Io mi ri
ci, firmò da Lodi una supplica al Duca di Modena per recarsi a Pavia,
dove
avevan preso impegno di recitare l’inverno del 16
ino, ove s’ebbe i più larghi segni di ammirazione e di protezione, ma
dove
anche, data alla luce una bambina, dovè miseramen
l’arte, si ritirò prima a Mirandola, poi a S. Giovanni in Persiceto,
dove
morì nel 1836. Lombardi Federigo. Fratello del p
è favorevolmente accolta, si restituì a Roma, abbandonata dal marito,
dove
continuò a recitare in Società private, alternand
o a quelle del Tartaglia le parti di Vecchio, poi, nel 1746 al Nuovo,
dove
creò la parte di Rambaldo nello Scherzo comico de
ssere alcuni degli attori in Francia, a Napoli, a Modena, a Reggio. E
dove
dice (nella lettera autografa, che è nel ducale A
a. Figlia di un ostetrico, nata a Roma il 1845, e cresciuta a Milano,
dove
il padre, mazziniano, dovè rifugiarsi, entrò seco
ia, ebbe il maggiore e miglior de’successi. Si recò poscia a Palermo,
dove
conobbe e sposò Lorenza Elisabetta o Isabella Del
di Marinetta ; e di là a Roma, ov’ebbe le più festose accoglienze, e
dove
Marinetta si sgravò di un maschio che gli fu tenu
grandezza e munificenza di Luigi XIV ; e si recò nella gran capitale,
dove
ebbe il più gran successo che artista comico pote
bbe il più gran successo che artista comico potesse mai desiderare, e
dove
, in breve tempo, diventò più che famigliare della
le proteste d’amore di un giovanotto, se ne fuggì in Inghilterra ; di
dove
poi, ben presto abbandonata, fe’ ritorno a Parigi
tato quello che le prese perchè non avevo mai visto il suo segreto ne
dove
fossero le chiavi ; et se è vero che V. S. se le
presto anderebbe a Roma. Che il giorno avanti era stata a Versailles
dove
Mad. d’Arpajoux gli aveva detto che bisognava che
o cerchi di solevarla chon il farla trasportare in uno altro convento
dove
sia esente dalla penuria in che si trova, e Sua M
che agungere fori che non è in mio potere il far ritorno in Italia là
dove
l’ arbitrio reggio me ne tronca i tentativi. Si c
saputa una carica di comisario di guera senca lagrema de Mosiù Delove
dove
non volse che la esercitasse. E perchè per l’ amo
a e nel darli li sudeti prima 9 mila fra[n]chi mi rinviò la caricha a
dove
io la vedei, la vendei 8mila fra[n]chi e ne perse
omparazione della Duchessa d’Orléans, o di Furetière, o di Racine. Ma
dove
si vide come egli avesse regnato sovrano nella Co
tosto a me ritorno Farai col trarmi alfin d’oscuro giorno. Nacqui là
dove
il Natisone inonda Città, che ricca è di guerrier
o versato sangue Per colpa tua, l’opra fariami essangue. Tolto da lui
dove
col senno è giunta Lodata libertà, che ogni altra
r su picciol legno Varcai onde, e perigli infin, che al lido Approdai
dove
langue oggi Ravenna ; Ravenna ora non più real so
ncia il 1603 : e allude a tal tempo nel I Capitolo al Della Genga, là
dove
dice : Con le Comedie ho già servito ai Gigli di
mici tra cui figurava il nostro Fabbri. Lo troviamo il 1613 a Milano,
dove
pubblicò, terminate le recite, un sonetto di ring
de’Comici Affezionati. È lodato nel libretto della Scena illustrata,
dove
nella lettera dedicatoria così di lui si ragiona.
ti il '60 il Lipparini, abbandonato il teatro, si restituì in patria,
dove
morì sul cadere del '79. Lasciò molti figli de
rtoli, abbandonar le scene del '65, e stabilirsi a Milano sua patria,
dove
morì del '68. A cagione di tale infermità fu accu
suoi giovanili. Ebbe una figlia ballerina, e andò con lei a Palermo,
dove
le fu rapita da un Personaggio di qualità. Tornat
rossi a Mestre, luogo da Venezia non più distante, che sette miglia :
dove
in un romitaggio, macerandosi continuamente con a
a et desidero che gli facciate per amor mio buona cera) un pacchetto,
dove
è 3 libri di quei mia, del quale V. S. hebbe il p
ancia fuorchè nel ’99…. e nel ’79 eran molto probabilmente a Firenze,
dove
Isabella Andreini diede alla luce il figlio Giamb
semplice asserzione con qualche pruova, col nominare almeno le Città
dove
tali rovine esistono? Queste pruove io desiderai
eatrali site presso il luogo, che oggi occupa Senetil de las Bodegas,
dove
fu Acinippo, antico Popolo della Celtica nominato
dro l’Orchestra costrutta alla Romana, cioè destinata a’ Senatori; là
dove
l’Orchestra Greca avea alcuna diversità, e serviv
que volumi in foglio. Il suo nome è passato in proverbio in Alemagna,
dove
per dinotare un verseggiatore oltremodo fecondo s
a Graziosa Commedia della vera antica Chiesa Cattolica ed Apostolica,
dove
intervengono Lutero, Zuiglio, Carlostad con altri
ò, e voleva punirne l’autore, ma egli ebbe tempo di fuggirsi a Losana
dove
morì nel 1552a. Forse il più ingegnoso autore sc
sapere com’ egli a Malta scrivesse un Prologo in versi martelliani, «
dove
finse che i comici agitati da una burrasca si tro
il suo spirito. Morto il Re Carlo, passò con la Compagnia a Palermo,
dove
un frequentatore assiduo di casa, conosciute le s
ella Compagnia di Carlo Battaglia (V.), sempre al S. Gio. Grisostomo,
dove
creò la parte di Barone nell’Avventuriere notturn
si con lei a Vienna. Si trovava il 1781 sempre con la Dotti a Ragusa,
dove
– dice il Bartoli – facea valere il suo spirito p
proprio gusto or semplice or pomposo or bizzarro or saggio: specioso
dove
per bei pezzi Corintj e per sodi fondamenti Tosca
o: specioso dove per bei pezzi Corintj e per sodi fondamenti Toscani,
dove
maestoso ancora per certa ruvida splendidezza di
lo sappiamo a Firenze il I° giugno del '92, e a Mantova il 20 luglio,
dove
pare armeggiasse presso il Duca, suo nuovo padron
moglie, et egli atendeva a godere e star alegramente sapendo bene de
dove
veniva la robba, et comportava che sua moglie ste
orei così a Cuneo sua terra natale, come al Teatro Rossini di Torino,
dove
si ammira un suo busto assai rassomigliante ; ma
municipale di Cuneo, fu trasportata con gran pompa in quel cimitero,
dove
si ammira il busto che abbiamo detto, opera dello
fredde, smunte, snervate) del Naarro potessero tollerarsi in Italia,
dove
si rappresentavano le Commedie del Macchiavelli,
rma ancora un passo della Commedia di Moreto El Marguès del Cigarral,
dove
così fa parlare un Grazioso: “Despues que se int
ano di migliorar le arti nella nazione, e che non sono Apologisti. Or
dove
sono i decantati insigni Drammatici prima di Lope
, ma che fossero eccellenti e regolari giusta i buoni principj, quì è
dove
s’intoppa. E che fondamento possiamo fare sulle a
e sembrano forse questi semi originariamente pontici e silvestri?” Ma
dove
sono mai, ripeto, questi semi dolci, preziosi, di
e me gli cacciate sotto il naso, e pur Voi non sapete quali siano, nè
dove
siano, nè se mai siano stati, e così mi lasciate
nna. Era poi verisimile che farse così triviali si tollerassero colà,
dove
si rappresentavano tante dotte ed eleganti commed
l Vasco Diaz Tanco de Fregenal. Subito viene la curiosità di domandar
dove
sono, o chi l’afferma? Niuno le vide, e mai non s
ova nel 1585. Questo maestro de Oliva prima del 1533 stava in Italia,
dove
fece le sue traduzioni. Dunque (conchiude il comp
vano il vanto, ben meritando il titolo di prime per essere originali,
dove
che quelle di Perez erano traduzioni. La prima é
ia si occulta; ma le altre due si son pubblicate nel Parnaso Español,
dove
se ne dà un giudizio nobilmente imparziale. Lo st
suppongono autori gli spagnuoli. Donde ricavò questa supposizione? e
dove
é fondata? 174. Quorum (Opusculorum) inscrip
’Asia Minore era quello di Smirne, il quale probabilmente fu il luogo
dove
bruciarono vivo san Policarpo primo vescovo di qu
o benchè alquanto più basso alzavasi il Pulpito che dicevasi Λογειον,
dove
recitavano gli attori tragici e comici e i planip
iacere prende il luogo del dovere; la nazione è perduta. Non pertanto
dove
i costumi mancano di una pubblica scuola teatrale
trale che ammaestri il popolo sotto gli occhi di un provvido governo:
dove
il teatro in cambio di essere scuola fomenta le l
ezze i pregiudizii, e resta abbandonato dalla gente colta e di gusto:
dove
la poesia drammatica si trascura, si pospone alle
ti orgogliosi e raggiratori, o de’ filosofi e matematici immaginarii:
dove
in somma si cade nell’eccesso contrario delle rep
rte sua un po’ di danaro, abbandonò le scene, stabilendosi a Mantova,
dove
comprò una casa presso il teatro, e propriamente
arole, destò fanatismo in varie principali città, fuorchè in Venezia,
dove
non seppe distruggere le belle prevenzioni radica
mò con Gaetano Vestri una società ch’ebbe sorte infelice. A Sebenico,
dove
trovavasi con la compagnia, s’innamorò di una gio
edebach al S. Angelo di Venezia. Passò il 1753 col marito al S. Luca,
dove
creò la parte di Fatima nella Sposa persiana, e d
costruiscono in Italia? Ho io forse asserita simile fanciullaggine? E
dove
si è mai sostenuto, da qual moderno Aristotele si
se tali cose non si leggono in veruna parte della Storia de’ Teatri,
dove
, Sig. D. Saverio, fondate il vostro sospetto, che
on tali sagge provvidenze inspirò lo spirito di decenza in un Teatro,
dove
interviene il fiore della Grandezza Spagnuola di
sene per sostentarsi. Si vedrà bene, scorrendo per diversi climi, che
dove
la terra non si smuove co’ vomeri di ferro, si la
terra non si smuove co’ vomeri di ferro, si lavora co’ legni adulti;
dove
non si cuce cogli aghi si adoperano le spine; dov
co’ legni adulti; dove non si cuce cogli aghi si adoperano le spine;
dove
non si taglia coll’acciaio, si usano le felci: ma
lersene per sostentarsi. Scorrendo per diversi climi ben si vedrà che
dove
la terra non si smuove co’ vomeri di ferro, si la
terra non si smuove co’ vomeri di ferro, si lavora co’ legni adusti:
dove
non si cuce cogli aghi, si adoperano le spine: do
co’ legni adusti: dove non si cuce cogli aghi, si adoperano le spine:
dove
non si taglia col l’acciajo, si usano le selci. M
lersene per sostentarsi. Scorrendo per diversi climi ben si vedrà che
dove
la terra non si smuove co’ vomeri di ferro si lav
a terra non si smuove co’ vomeri di ferro si lavora co’ legni adusti,
dove
non si cuce cogli aghi si adoperano le spine, dov
co’ legni adusti, dove non si cuce cogli aghi si adoperano le spine,
dove
non si taglia coll’ acciajo si usano le selci; ma
o il Campioni, ella entrò col marito nella Compagnia di Pietro Rossi,
dove
, al fianco dell’amoroso Leopoldo Maria Scherli, p
antenne costante nelle principali città dell’ Italia e dell’ America,
dove
la Gemma si preparò un agiato avvenire. A poco pi
finchè doma dagli anni dovè lasciar le scene e rifugiarsi in Genova,
dove
miseramente visse fino all’anno 1849.
cessi clamorosi, confermati poi nel San Giovan Grisostomo di Venezia,
dove
, esordito col dramma di Monvel Clementina e Dorig
mente del malo trattamento de' capocomici verso di lui, che non sa nè
dove
spedire la condotta, nè chi la riceverà, nè in ch
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