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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
amorosa ben promettente in Compagnia di Paolo Belli Blanes, poi prima donna mediocre in Compagnie di poco conto) fu amorosa i
in Compagnie di poco conto) fu amorosa in Compagnia Moncalvo e prima donna in quella del brillante De-Rossi. Formata compagn
ella commedia, e pur della farsa. Più tardi, nel ’63, essendo seconda donna in Compagnia di Luigi Domeniconi, supplì con otti
omeniconi, supplì con ottima riuscita al Teatro Re di Milano la prima donna Carolina Civili, ammalata. Sposa a un Giustiniano
enore, e una femmina, attrice di qualche pregio per le parti di prima donna giovine, colla quale essa fu in America nella Com
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
Figlia di Francesco Civili, nacque verso il 1790. Era, il 1813, prima donna giovine della Compagnia Dorati ; e, più tardi, de
eale Italiana condotta dal Fabbrichesi, nella quale suppliva la prima donna Anna Pellandi. Nel’ 19 fu a Tolentino con lo Zucc
vo primo amoroso Luigi Paci, del quale restò vedova nel ’21. Fu prima donna con Luigi Vestri, poi seconda donna di nuovo col
le restò vedova nel ’21. Fu prima donna con Luigi Vestri, poi seconda donna di nuovo col Fabbrichesi, col quale restò fino al
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 161
Angelini Teresa. Fu prima donna egregia sul finire del secolo scorso. Passata, be
el secolo scorso. Passata, benchè ancor giovane, nel ruolo di seconda donna e madre nella Compagnia Reale di Salvatore Fabbri
e coll’ arte sua la bella rinomanza nella quale era salita come prima donna . Dovendosi rappresentare a Milano la Rosmunda del
. Con tanto fervore, con tale spirito di emulazione si diedero le due donne allo studio de’ loro personaggi, che, a detta deg
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
a’ soci Antonio Colomberti e Carlo Romagnoli, zio di lei, quale prima donna giovane assoluta. Passò nel ’66 in Compagnia Pera
. Passò nel ’66 in Compagnia Peracchi ; poi, per due anni, qual prima donna assoluta, in quella formata da suo padre in socie
à con Luigi Biagi e Salvator Rosa dal ’71 al ’75, ella ne fu la prima donna . Entrò quindi a far parte della Compagnia di Alam
quindi a far parte della Compagnia di Alamanno Morelli quale seconda donna , e prima (di spalla) sotto l’Adelaide Tessero, de
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 536
uell’arte alla quale fu chiamata fin da giovinetta. Eccone l’elenco : DONNE Buzzi Isabella, prima donna Biagini Ros
da giovinetta. Eccone l’elenco : DONNE Buzzi Isabella, prima donna Biagini Rosa, altra seconda donna Fava Giu
NNE Buzzi Isabella, prima donna Biagini Rosa, altra seconda donna Fava Giuseppina, madre Petrucci Luigia, se
etta, altra Alberti Bettina parti ingenue Brandi Santina, seconda donna Buzzi Augusta UOMINI Bosio Giuseppe p
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 589
metà del secolo xvii, fu attrice pregiatissima per le parti di prima donna assoluta, che sostenne col nome di Lavinia nella
Compagnia del Duca di Modena, di cui ecco l’elenco per l’anno 1688 : DONNE Antonia Torri detta Lavinia Vittoria R
DONNE Antonia Torri detta Lavinia Vittoria Rechiari prime donne a vicenda Lucinda Nadasti, seconda donna Gab
Vittoria Rechiari prime donne a vicenda Lucinda Nadasti, seconda donna Gabriella Gardellini, Argentina, serva. MOROS
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 385
l cor rendeste un Tempio, Non sdegnate onorarmi questa sera : Essendo donna io pur conosco a fondo Che sia la donna, e come v
norarmi questa sera : Essendo donna io pur conosco a fondo Che sia la donna , e come vada il mondo. La donna ha tal poter, ta
na io pur conosco a fondo Che sia la donna, e come vada il mondo. La donna ha tal poter, tale attraenza Cui l’uomo invan res
, ed esperienza Combatton contro lei ; e se non spenta Di veder cento donne è in me la speme Uomini a mille le verranno insie
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 313
Prudenza, veronese. Era la seconda donna dei Comici Gelosi, citata da Francesco Andreini n
ose : Anzi, tutto il mio spendo con prudenza, intendendo dire con una donna sua amica che Prudenza chiamavasi. » E l’Arlia ch
n errore l’attribuir la dedica del sonetto a questa Prudenza, seconda donna dei Gelosi, piuttostochè alla seguente, prima don
Prudenza, seconda donna dei Gelosi, piuttostochè alla seguente, prima donna degli Affezionati, che nel 1634 recitò appunto un
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
tuna, e in cui la prima sosteneva con molta bravura il ruolo di prima donna , e l’altra di amorosa. Passata poi questa con ott
di amorosa. Passata poi questa con ottima riuscita al ruolo di prima donna , la Giulietta si diede a quello di seconda donna,
ta al ruolo di prima donna, la Giulietta si diede a quello di seconda donna , e di madre. Luigi Favre morì il 1840.
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705
el caffè – L’ Amante militare – Il Feudatario – La Moglie gelosa – Le Donne curiose – La forza dell’amicizia – La Figlia obbe
atori romani – L’anello magico – Il Padre amoroso – Lo Zoroastro – La donna scientifica – L’Avventuriere onorato  – La Tartan
acopo Corsini, metto qui le tre ottave cantate nelle tre recite delle Donne curiose : 22 maggio 1778 Quanto rider mi fe’ que
nne curiose : 22 maggio 1778 Quanto rider mi fe’ quell’ assemblea di Donne fisse all’ uscio unitamente, che una dal posto l’
e Piazze anche in Zendale a far triste figure ; son sì curiose queste donne pazze, che se l’ Uscio era pieno di fessure, purc
o amaro, la durezza levar da una colonna che la curiosità dal cuor di donna . Oltre alla raccolta nei libretti del Cambiagi,
l cor la gloria mia. Altra ne troverà il lettore al nome della prima donna della Compagnia, che era la Giuseppa Fineschi, a
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 663
istori, in cui stette oltre due anni, come generica, amorosa, seconda donna , servetta, e talvolta anche, nonostante la tenera
ostante la tenera età, madre o nutrice. Andò poi il '59 e '60 seconda donna in Compagnia Domeniconi a fianco della Cazzola, s
oardo e Rescalli, il '71 di nuovo a Napoli, passata al ruolo di prima donna di spalla, seconda donna e madre, il '74 ancora p
di nuovo a Napoli, passata al ruolo di prima donna di spalla, seconda donna e madre, il '74 ancora prima attrice con Bozzo, i
12 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 255-256
Nazzari, la quale recitava allora con molto plauso le parti di prima donna giovine, se ne innamorò e la sposò in capo ad alc
po Conti, secondo padre Cipriano Cardosi Giovanni Cardosi DONNE Assunta Perotti, prima attrice Teresa
emento Carlotta Polvaro Angiolini, amorosa Teresa Corona, terza donna Elisabetta Gaidoni, madre Eugenia Zocca, cara
stica Ginevra Guglierini, serva Rosa Pasini Romagnoli, seconda donna Caterina Zelmi Rosa Novo generiche
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
e del celebre capocomico Giuseppe Lapy, fu per varj anni come seconda donna e serva nella Compagnia sociale Bon, Berlaffa e R
cui avea saputo meritamente emergere, per abbracciar quelle di prima donna , in cui non fece buona prova. Il rinomato capocom
che andò poi vagando di compagnia in compagnia secondaria come prima donna di spolvero, sino al 1853, in cui passò in un de’
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 265
compagnia di Carbonin e in quella assai buona di Arcelli, e di prima donna assoluta in quella di un certo Tognotti. Ma se l’
e ogni sorta di peripezie, sin chè, nel ’70, scritturatasi come prima donna assoluta con Achille Dondini, cominciò la sua vit
col Paladini prima, poi col Marinoni in Alessandria di Egitto, prima donna a vicenda con Teresina Mariani. Lasciò nel’ 91 il
onna a vicenda con Teresina Mariani. Lasciò nel’ 91 il ruolo di prima donna assoluta per darsi a quello di madre, scritturata
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Venetia, 23 di marzo 1675. » pp. 351-354
che di mio fratello avvenisse non potei mai risapere ; io in abito di donna fino alli diciotto anni stei rinchiuso in un mona
di ciò ho perfettissimo judicio e intiera cognizione di adornare una donna di vestimenti, di scuffie, di balzi, di treccie e
ie e di gorgiere. E quali colori di drappi siano più confacevoli alla donna bianca, e quali alla bruna ; e quali panni meglio
oprendo tutti li capegli, o lasciandone vedere un dito o due. A quali donne riescono le orecchie forate, e come meglio se gli
e d’oro, le perle ordinate in filza come faccino parere più altera la donna . Delle anella ancora quali dita si debbano ornare
a ancora quali dita si debbano ornare ; come deve muovere il passo la donna , come deve ridere, come volger gli occhi, come fa
e quali più presto di una scanciera di scudelle che di adornamenti di donna saperiano judicare. Alcune donne ordinano li cape
ra di scudelle che di adornamenti di donna saperiano judicare. Alcune donne ordinano li capelli egualmente castigati, e tutti
i grazia avete, perchè il viso vostro è alquanto iscarno. Sicchè alla donna che mi riscuoterà sarò servo e fante, e uomo e fe
lla quale egli era direttore, e sua moglie Francesca, Ortensia, prima donna . Sebbene il Beretta fosse già stato scritturato d
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 537
nel futuro triennio con Oreste Calabresi. Finchè la Severi fu seconda donna , il pubblico e la stampa si occuparon solamente d
lamente dello splendore fisico : ma dacchè, assunto il ruolo di prima donna assoluta, si è slanciata nel gran repertorio, all
aggiungere una grande promessa artistica. Naturalmente i pregi della donna soverchiano ancora quelli dell’artista ; ma la pr
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 496
pagnia, della quale facevan parte artisti discreti. Eccone l’elenco : DONNE Pani Mazzeranghi M., prima donna Colomberti Ca
artisti discreti. Eccone l’elenco : DONNE Pani Mazzeranghi M., prima donna Colomberti Caterina, madre e seconda donna Pi
ni Mazzeranghi M., prima donna Colomberti Caterina, madre e seconda donna Pianigiani Rosa, servetta Casini Teresa, cara
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 612
Ferrari, e tanto vi progredì che poco tempo dopo fu una egregia prima donna . Il Bartoli, al cui tempo (1781) ella fioriva, di
etto : Al merito impareggiabile della signora Elisabetta Ughi, prima donna , che nel Teatro delle Vigne si distingue nelle co
tingue nelle commedie e tragedie mirabilmente il carnovale 1781. Vaga donna io vedea stretta in catene i bei lumi girar pieto
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 654-655
tenne così lodevolmente da essere scritturata dopo un anno qual prima donna giovine. Separatasi dal marito, un po’per la inco
dini e del Peracchi, passando in processo di tempo dal ruolo di prima donna giovine a quello di seconda donna e di madre nobi
rocesso di tempo dal ruolo di prima donna giovine a quello di seconda donna e di madre nobile. Abbandonò il’ 70 le scene per
attrice. Amorosa nel 1841 in Compagnia Reale Sarda, di cui era prima donna l’Amalia Bettini, sposò Torello Chiari, fratello
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 360
i A. Neri (Fanfulla della Domenica, 16 luglio 1882) a far le parti di donna sotto nome di Franceschina cogli Uniti a Genova,
lamo Fiorillo, altro figliuoletto di Mattamoros. Qui dunque non son donne  ; ma esse dovevano esserci – dice il Neri ; – e r
della Franceschina, si può attribuire al ritegno che avevan sempre le donne di apparir sulla scena (e però più vivo per le pa
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 692
uno era divenuto il primo amoroso della compagnia e l’ altra la prima donna . Così duraron qualche anno ancora, studiando acca
ssi una compagnia ricca di ottimi elementi, della quale era lei prima donna applauditissima e nelle commedie scritte e in que
oro e fortuna : ma avanzando nell’ età, e passando dal ruolo di prima donna a quello di madre nobile e caratteristica, il qua
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
ia Lavinia, fiorì con Agata Calderoni, della quale fu molto amica. Fu donna assai valorosa, ed ha rime avanti il Postumio, co
’ '88 a Roma ove fu lor concesso di far comedie di giorno, però senza donne  ; e il D'Ancona giustamente si domanda se quel se
però senza donne ; e il D'Ancona giustamente si domanda se quel senza donne voglia dire senza che le attrici recitassero, o s
nne voglia dire senza che le attrici recitassero, o senza presenza di donne  ; e con ragioni che mi pajon irrefragabili trova
ell’artista, non trovò più chi la volesse nel ruolo assoluto di prima donna , e fu costretta a farsi ella stessa conduttrice d
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 328
ovine applauditissima nella Compagnia di Carlotta Marchionni, e prima donna in quella che il padre formò in società col Merav
elzet ; errai. L’ho scritta invece per la Colomberti. Fu poi la prima donna e prima donna giovine della Compagnia formata da
L’ho scritta invece per la Colomberti. Fu poi la prima donna e prima donna giovine della Compagnia formata da Carolina Inter
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Nazzari Eugenia. Veneziana. Dopo di essere stata il 1778 seconda donna nella Compagnia di Faustina Tesi, attrice lodevol
Tesi, attrice lodevole nelle parti serie e appassionate, passò prima donna assoluta non ispregiata di una compagnia di giro.
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
mprovvise e studiate. Fu in qualche Compagnia di Venezia, poi seconda donna con Onofrio Paganini, al fianco di Rosa Brunelli,
seconda donna con Onofrio Paganini, al fianco di Rosa Brunelli, prima donna , poi, avanzando negli anni, in Compagnie varie di
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 754
i repertorio, quali : Pia Marchi e Annetta Campi. Allora quella prima donna , che chiameremo in gergo comico di spalla, recita
riprodurre al vivo tutte le simulazioni, tutta la perfidia di quella donna  ! ? E la scena di Clotilde con Pomerol della Fern
ssi) ? Passò col tempo, se bene ancore giovine, alle parti di seconda donna e di madre, colle quali trovò in ogni pubblico le
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006
crive Antonio Piazza nel suo Teatro (Tom. II, pag. 20) : « la seconda donna era un pezzo di carne, che destava l’appetito anc
nni, il quale ben volentieri avrebbe voluto liberarsi della sua prima donna , una certa Faluggi, accademica fiorentina. Venuto
ancor più applaudita. In breve sostituì la Faluggi nel posto di prima donna assoluta ; e, prima a Pisa, poi a Lucca, a Bologn
apy, poi col Perelli, col quale fu il 1781, col ruolo sempre di prima donna , a Bologna, Piacenza, Trieste e Padova. A questo
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 560-561
l S. Benedetto e alla nuova arena Gallo di Venezia. Eccone l’elenco : DONNE Elisabetta Campana, prima donna Rosa Olivari P
Gallo di Venezia. Eccone l’elenco : DONNE Elisabetta Campana, prima donna Rosa Olivari Pianigiani, seconda donna Elena
E Elisabetta Campana, prima donna Rosa Olivari Pianigiani, seconda donna Elena Cantual, madre Antonia Olivari
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 942
Fracanzani Camillo, bolognese, cominciò a recitar parti di prima donna nel Teatro de’ Nobili Felicini, con certo Maccafe
cò in Bologna, ove aprì un negozio di pelli stampate per calzature da donna . Ma alla fine, dovè anche lasciar Bologna, e cerc
e esercizio, divenire attrice di qualche pregio per le parti di prima donna . Il Bartoli chiude i pochi cenni su di lei, tribu
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 809
e Dondini in qualità di seconda amorosa. Dopo di essere stata seconda donna , prima attrice giovane e prima attrice, in compag
andò quest’ anno a far parte della Compagnia Vitaliani, quale seconda donna e prima dopo la scelta di lei.
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »
esca. Moglie del precedente. Fu artista egregia per le parti di prima donna giovine che sosteneva il 1781-82 e 83 nella Compa
781-82 e 83 nella Compagnia del celebre Petronio Zanerini, e di prima donna assoluta in compagnie secondarie. In una delle qu
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 424-425
fu addirittura rinnovata, se non migliorata. Eccone l’elenco : DONNE UOMINI Prima donna Primo uomo Ronzoni Antonie
vata, se non migliorata. Eccone l’elenco : DONNE UOMINI Prima donna Primo uomo Ronzoni Antonietta Paci Luigi Madr
Luigi Madre Caratterista Fanfani Teresa Bianchi Andrea Seconda donna Primo amoroso Gherardi Giuseppa Ferroni Bandino
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1047
Rossi (’63-’ 64), che la chiama nelle sue memorie servetta e seconda donna pregevolissima, e al quale ella tributa la più pr
, strampalata, ribelle, indipendente, chiassona delle artiste e delle donne . Artista, non recitò parti di amorosa, donna non
na delle artiste e delle donne. Artista, non recitò parti di amorosa, donna non ebbe marito : all’ infuori di queste due ecce
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 472-473
glia di Elisabetta Franchi, fu assai pregiata artista per le parti di donna seria col nome di Beatrice, sì nelle commedie a s
cedenti e moglie di Giovanni Vitalba, fu egregia nelle parti di prima donna , che sostenne sempre nella Compagnia di suo padre
. Al merito della valorosa signora | Angiola Sacco | Vitalba | prima donna della Compagnia de' Comici | al Teatro Formagliar
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82
mpagnia sostenendo parti or di paggetto, or di amorosa, or di seconda donna , sinchè il 1811 fu scritturata prima attrice dal
oni, formarono con Elisabetta Marchionni una società, di cui fu prima donna assoluta la diciassettenne Carlotta, la quale eso
ne attrice fu il primo passo alla celebrità, che divise, unica fra le donne , con Luigi Vestri e Gustavo Modena. Ma il Modena
dirmi in chi, dove, e quando si è veduto nella commedia italiana una donna , che con tanta grazia, con tanta decenza, e con t
amme incestuose di Mirra. E il Colomberti : Carlotta Marchionni fu donna adorna di modi squisiti e gentili ; d’ingegno per
miracol mostrar, di Ciel venuta, soavissima Venere del pianto. O rara donna  ! A questo erami dunque la tua maravigliosa arte
; e me da me diviso, e in te pendente confondermi con teco ? Illustre donna , chi non t’ammira ? Di vivaci plausi ferve al tuo
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 22
Leigheb-Migliotti Teresa. Moglie del precedente, seconda donna , magnifica di forme, ha serbato nella fatale cors
lti anni, nello sviluppo precoce della persona, alle parti di seconda donna , che non abbandonò più.
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
n società con Vedova. Col padre capocomico, assunse il ruolo di prima donna giovine, e prima donna, nel quale fu scritturata
ol padre capocomico, assunse il ruolo di prima donna giovine, e prima donna , nel quale fu scritturata a' Fiorentini di Napoli
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 246-248
Giuseppina, sposata a un Ciabetti, attore mediocre, doventò la prima donna della Compagnia che suo marito formò nel 1835, e,
noto artista Nicola Medoni, divenne sotto a’suoi ammaestramenti prima donna di molto merito : morì in Genova a soli 35 anni.
orosa Clotilde Sacchi-Paladini Servetta Carlotta Beltrami Seconda donna Caterina Raftopulo Carolina Pescatori Elena Cris
Le risa della disperazione – Caterina Howard – Giulietta e Romeo – Le Donne di buon umore – Saul – Il diplomatico senza saper
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
cata all’arte, riusci artista di molto pregio per le parti di seconda donna , e talvolta anche di prima. Era seconda donna il
per le parti di seconda donna, e talvolta anche di prima. Era seconda donna il 1781-82 nella Compagnia di Costanzo Pizzamigli
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Napolitano), fosse anche il suo nome di battesimo. Lucinda è la prima donna , quasi sempre amante di Valerio, tal volta di Ora
el Duca di Modena pel 1688, in cui ella sosteneva le parti di seconda donna . (V. Torri Antonia).
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
neva egregiamente nel 1828, in Compagnia Mascherpa, le parti di prima donna giovane. In una nota del Giornale drammatico di G
Angelo Gattinelli, il figliuolo del celebre Luigi (V.), doventò prima donna applauditissima della Compagnia che aveva formata
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 976
bambina, ed entrò scritturata il 1889 con Eleonora Duse quale seconda donna . Passò dopo un anno con Emanuel, poi nuovamente c
n anno con Emanuel, poi nuovamente con la Duse, poi con Zacconi prima donna a vicenda, poi ancor colla Duse, sino a tutto il
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
on Adelaide Tessero, colla quale stette sei mesi, per passare seconda donna con Ermete Novelli. Fu poi, nello stesso ruolo, u
tre anni con Francesco Pasta ; compiuti i quali fu scritturata prima donna assoluta da Ermete Novelli, con cui si trova tutt
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 115
tti Margherita. Attrice di bella rinomanza, fu nella giovinezza prima donna egregia ; egregia madre nobile nella maturità, e
ancesco Augusto Bon scrisse per lei non pochi lavori, tra' quali : La donna e i romanzi, L'importuno e l’astratto, La lotteri
45 (1736) Observations sur la comédie et sur le génie de Molière
ue convenable au siècle où nous vivons ; et si les poètes italiens se donnent la peine de les examiner, ils reconnaîtront que l
et leurs poètes, et ne craignent pas, chacune en particulier, de leur donner la préférence. Mais cette préférence, il faut l’a
Lelio, Nous ayant fait remontrer qu’il souhaiterait faire imprimer et donner au Public plusieurs Observations sur la comédie,
rte Normande, et Lettres à ce contraires : Car tel est notre plaisir. Donné à Paris le dixième jour de février, l’an de grâce
errompue, ni traversée par aucun mouvement d’intrigue, on ne peut lui donner le titre de comédie. Deux espèces d’intrigue.
vraisemblable ; comme Valère n’est connu que de Marianne, il peut se donner dans la maison pour ce qu’il veut, et il n’a poin
dans Le Grondeur, sont d’une nature bien différente. Aussi pour leur donner un air de vraisemblance, on fait dire à ce valet
ssurerait aussi plus de gloire ; et le poète aurait le mérite d’avoir donné une espèce de comédie nouvelle. Car on peut dire
argés que les modèles, en sorte (dit ce grand maître) « qu’elles nous donnent un exemple de la difformité qui fait rire ». Or n
et Agnès dans L’École des femmes, forment l’intrigue de l’action, et donnent par leur caractère tout le mouvement aux autres p
ctère principal les suffrages et les applaudissements qu’on lui avait donnés avec raison au commencement de la pièce. Le carac
e plusieurs caractères des deux espèces que nous avons marquées, sans donner à aucun d’eux assez de force pour le faire domine
nent comme enchaînée : c’est la gradation de la passion dominante qui donne le mouvement à l’action, et c’est elle qui la dén
ractère principal. Les exemples les plus sensibles que l’on en puisse donner , sont, je crois, L’École des maris, L’École des f
de la qualité de l’intrigue propre à une pièce de caractère, je n’ai donné pour exemple que les deux pièces de L’École des m
rigue convenable aux pièces de ce genre, et sur la distinction que je donne des caractères. Épisode attaché aux caractère
aractères épisodiques. Plaute, dans sa comédie de l’Aulularia, nous a donné l’idée du caractère de l’Avare, mais, il n’a pas,
: au lieu que Molière, qui connaissait parfaitement le cœur humain, a donné dans sa comédie de L’Avare deux compagnes à l’ava
mps que l’exposition du sujet ou des caractères ; mais cette pratique donne une perfection singulière à l’ouvrage, et prouve
tour qu’il prend pour lui rapporter ce qu’il a appris de sa pupille, donnent à cette scène la grâce de la nouveauté ; l’art qu
inesse comique. On s’est fort trompé, quand on a prétendu que Molière donnait à Isabelle plus d’esprit que n’en peut avoir une
naturellement portée à ce genre d’esprit, s’y prêta, le goûta, et lui donna par son approbation le moyen de s’emparer en peu
utôt c’est un simple assemblage d’autant de scènes qu’il en faut pour donner à une pièce la durée ordinaire des représentation
lle, feignant d’embrasser Sganarelle, profite de cette situation pour donner sa main à baiser à Valère, et lui jurer une fidél
de pensée, que je crois la plus belle qu’on puisse trouver, et que je donnerais pour un modèle en ce genre, n’était que bonne dan
uation où est George Dandin de n’avoir pas la satisfaction de pouvoir donner à sa femme quelques coups de poing, ou quelques b
ne pourrait jamais le devenir. Pour rendre la chose plus sensible, je donnerai un exemple d’un trait comique dans la même scène,
vouer que ce trait vaut mille fois mieux que les deux autres que j’ai donnés pour exemples du comique de situation ; mais il f
uation ; mais il faut convenir en même temps que je ne pouvais pas le donner comme tel : dans ce dernier trait, outre la situa
t que je ne saurais appeler autrement que comique de sentiment : j’en donnerai deux exemples qui feront connaître si ce nom leur
nt cet auteur est rempli ; c’est pour cela que je me dispenserai d’en donner ici d’autres exemples. Observations sur la
nt la critique a fait un défaut, au lieu de le reconnaître, et de lui donner de légitimes louanges. Quoique M. Despreaux, par
d’un acte qui occupent aujourd’hui la place de la farce, et que l’on donne à la suite d’une tragédie, ou d’une comédie, ne r
en sorte qu’on ne peut sans injustice les comparer ensemble, ni leur donner la même qualification. Molière, en composant les
alentir : c’est donc Molière lui-même qui nous impose l’obligation de donner à ces trois comédies le nom de petites pièces, pl
mmencèrent par composer leurs pièces en quatre actes, n’en ont jamais donné en cinq ; et depuis cent cinquante ans ou environ
di Pantalone, et à laquelle les Comédiens-Italiens d’aujourd’hui ont donné simplement le titre d’Arlequin dévaliseur de mais
er avec un autre le lendemain ? Comment se peut-il qu’Orphise lui ait donné un rendez-vous pour la nuit ? Que son oncle, info
ve la vie ? Que l’oncle se raccommode avec lui ? Qu’il consente à lui donner sa nièce ? et qu’enfin on instruise de tous ces f
allait lier ces scènes à un motif intéressant ; il fallait donc aussi donner à Éraste une affaire qui lui tînt au cœur, ou que
vicieuse par rapport à la pièce, et l’auteur eut été embarrassé à lui donner un titre. Il n’y avait donc qu’un seul parti à pr
nts ; il a resserré l’action, il en a rapproché les parties, pour lui donner plus de feu, et la terminer d’une manière qui sat
, et les acteurs, et les spectateurs. Voilà par quelle raison on peut donner à juste titre Les Fâcheux pour un parfait modèle
e au théâtre les passions qui avaient déjà été traitées ; mais il les donna en divers temps, et sous des formes différentes,
en distinguât mieux la manière, et sentît la préférence qu’il devait donner au nouveau système sur l’ancien. Parmi ces défaut
sont appelés ; cependant, sans en avoir dit un mot, ils finissent par donner hardiment leurs ordonnances pour la malade. Voilà
septième. Du dénouement. Je ne crois pas qu’il soit possible de donner une règle sûre pour bien imaginer et bien amener
ouement : cet art dépend autant de l’ordre et du mouvement que l’on a donné à une action, que de la façon dont on l’a fait ma
n’a d’autre principe que le désir d’être mariée. Il ajoute que, pour donner plus sûrement à ses remèdes le moyen d’opérer, il
. Lorsqu’Alcidas, afin d’obliger Sganarelle à tenir la parole qu’il a donnée d’épouser sa sœur, veut lui donner pour la troisi
anarelle à tenir la parole qu’il a donnée d’épouser sa sœur, veut lui donner pour la troisième fois des coups de bâton, et que
ande une réponse positive. Arnolphe lui répète le conseil qu’il lui a donné d’obliger son fils à épouser celle qu’il lui dest
ient senti que si les ouvrages de cet excellent poète, auquel on peut donner le nom de farces10, avaient des dénouements ingén
dénouement de La Princesse d’Élide est l’exemple que je me propose de donner d’un dénouement imité et corrigé par Molière ; ma
i s’étaient expliqués ne formant aucun obstacle, elle déclare qu’elle donne la préférence à celui qui a su vaincre le dédain
Prince lui demandant qui il est, elle répond : « Toi seul » ; et lui donne en même temps la main. Le rival qui s’était le pl
cet examen et ce parallèle me mèneraient trop loin ; je me bornerai à donner des notions générales de ces mêmes imitations, et
de celles dont nous avons parlé : mais cela ne l’empêchait pas de la donner comme nouvelle à ces mêmes spectateurs, qui peu d
ois différentes espèces d’imitation, je crois qu’il est à propos d’en donner aussi trois exemples. Le premier sera de l’imitat
ndue ; il se jette aux genoux de sa maîtresse qui lui pardonne et lui donne sa main à baiser ; mais un instant après, et dans
qui aime, si son amant est d’une condition égale à la sienne, ne lui donne point une bourse d’argent, surtout la première fo
âtre merveilleux ; au lieu d’une bourse et d’une ceinture, la pupille donne à son amant une boîte d’or, dans laquelle est une
el Isabelle feignant d’embrasser son tuteur, se sert de ce moyen pour donner à son Amant sa main à baiser, et lui engager sa f
re de quelle manière on peut s’approprier les idées d’autrui, et leur donner les grâces de la nouveauté. Imitation générale
Le Fagotier, comme il l’avait prévu, eut un si grand succès qu’on le donna trois mois de suite, mais toujours précédé du Mis
utenir hardiment que Molière avait un jugement parfait ; mais pour en donner encore une preuve plus convaincante, examinons le
ons le tout ensemble d’un sujet qu’il ait pris en entier ailleurs, et donné ensuite sur son théâtre. Je ne sais si l’on peut
mer, elle s’abandonne entièrement à la discrétion de ce Valet, et lui donne sa confiance, uniquement fondée sur ce qu’elle lu
ement depuis un jour. Il changea donc entièrement cette économie ; il donna un gouverneur au Prince et fit de ce Valet un bou
par le bas comique dont elle est remplie, déshonore l’original. Pour donner encore plus de vraisemblance à l’engagement que c
ction, et que par ce seul changement il la rend vraisemblable, et lui donne une conduite sage et régulière. L’original lui fo
fête, que le Roi lui avoir demandée. Mais s’il avait été le maître de donner à sa pièce l’étendue ordinaire, je suis persuadé
que le jour dure, faire semblant d’agréer sa tendresse : voilà ce qui donne à la Princesse l’idée d’exécuter le projet qu’ell
le chercher, mais sans communiquer son idée au spectateur, à qui elle donne en même temps une grande curiosité de savoir ce q
la comparaison avec celles de Molière, il m’a paru indispensable d’en donner une légère idée, et de mettre par là le lecteur p
on y consent, et lui apporte en effet sa vaisselle. Le Docteur ne lui donne en argent que les deux tiers de la somme dont ils
n, par un sentiment d’amour et de reconnaissance, ouvre sa bourse, et donne à Scapin des poignées d’argent pour chaque trait
. La Cameriera nobile, ou La Fille de chambre de qualité. Lelio donne des coups de bâton à Scapin, camarade d’Arlequin 
ci qui le voit se fâche contre Lelio, qui, feignant de s’en repentir, donne occasion à Arlequin de faire le brave, et de le m
là on sera plus en état de juger à laquelle des deux comédies on doit donner la préférence, et par conséquent laquelle mérite
istote les préceptes qui y sont épars au sujet de la comédie, et il a donné ce recueil sous le titre de Traité, ou Pratique d
parler plus au long dans le troisième article de ce Livre, nous n’en donnerons pas ici une notion plut étendue. Les Anciens préf
nd. Exemples des quatre espèces de comédies tirés de Molière. On donne ordinairement pour exemples des quatre espèces de
nt trouver aujourd’hui défectueuse la distinction que les Anciens ont donnée des quatre espèces de comédies, et dont les auteu
Je ne déciderai point si Aristote, en parlant du ridicule, a prétendu donner une définition complète de cette partie de la com
point causer de peine ni de douleur à celui en qui elle se trouve, et donne même pour exemple de la difformité du corps, un «
de celle de l’esprit, on peut présumer avec raison que s’il en avait donné un exemple, c’eût été le vice, ou le ridicule que
e théâtre français d’un nombre considérable de caractères, et lui ont donné par là l’avantage sur tous les autres, en fait de
sens. Aristote et les Anciens qui ont traité cette matière, nous ont donné pour première règle, que la tragédie et la comédi
ntrigues, ne contiennent point une action double ; la raison qu’il en donne n’est pas soutenable : il dit qu’à la fin de ces
, et quel nom portera-t-elle ? Aucun apparemment, puisqu’il ne lui en donne point : bien moins habile en cela que nos Moderne
nne point : bien moins habile en cela que nos Modernes qui lui en ont donné un, comme nous le dirons dans la suite. Le sentim
italien ; lorsqu’ils mettent dans leurs fables une double action, ils donnent à l’une des deux le nom d’épisode. C’est un terme
. Aristote, il est vrai, approuve le premier de ces deux épisodes, et donne même des règles pour le bien employer ; mais il p
uvaient à la rigueur composer deux pastorales, mais il a voulu encore donner aux spectateurs le plaisir de voir les deux intri
et ce qu’il faut surtout éviter, mais qui n’est pas facile, c’est de donner aux deux actions un égal intérêt : car la perfect
ue le caractère les embrasse toutes deux. Si les Anciens nous avaient donné cette règle sans l’accompagner d’un exemple, pers
manquerait point à l’autre. Il est aisé de concevoir que le poète qui donnera à sa fable l’étendue que les règles et le bon sen
ût développé le fonds et les qualités, il n’aurait pas manqué de nous donner des instructions sur la vieille et sur la moyenne
ance ou de noblesse, on l’a traité depuis bien différemment, on lui a donné à cet égard la préférence sur Plaute. Je ne décid
anière convenable, et qu’il passe les bornes de la bienséance : il se donne à Harpagon pour un homme sans naissance, il n’ent
es aux yeux du spectateur. Un autre défaut, à mon avis, c’est d’avoir donné quatre domestiques à l’Avare, et un à son fils. H
u poète étant d’instruire et de corriger les mœurs, il ne doit jamais donner des exemples du vice ; il a donc sacrifié les mœu
qu’il a eu grande attention dans la seconde scène du premier acte, à donner à Cléante le caractère d’un fils très respectueux
fuser. En lui faisant faire une pareille démarche, Molière a prétendu donner une preuve incontestable des bons sentiments de c
e. De l’amour dans la comédie ancienne et moderne. Quoique j’aie donné , dans le cours de cet ouvrage, le théâtre de Moli
e Molière pour le modèle de la bonne comédie, je n’ai pas prétendu le donner aussi pour un modèle par rapport aux mœurs. En pr
pas occuper sur la scène une aussi grande place que celle qu’on lui a donnée . On a fait de cette passion le principal mobile d
e l’auteur consentît à rendre publiques ces comédies, afin qu’on leur donnât les éloges qu’elles méritent, et que l’on fût per
l’auteur me défend de le nommer, j’aurai du moins la satisfaction de donner les titres de ses pièces, et de mettre dans mon p
e plus éclairé qu’ait eu la monarchie, et dont le goût fin et délicat donnait le ton non seulement à son royaume, mais encore à
ssez zélés pour le bien public, et assez généreux tout ensemble, pour donner leurs ouvrages, avec la certitude morale d’essuye
tion. Observations sur la parodie Livre quatrième. Après avoir donné mes réflexions sur les différentes parties du thé
quelle en a été la naissance ; il en cite les différentes espèces, en donne des exemples, et accompagne ses recherches de réf
. L’origine de la parodie remonte jusqu’aux Grecs, qui nous en ont donné les premiers modèles ; et le savant académicien d
aire connaître à la fois deux ouvrages qui méritent d’être connus, je donnerai dans un article séparé l’extrait d’une tragédie i
eux qui l’ont remise avec éclat sur la scène ; mais comme ils lui ont donné des formes différentes et différents caractères,
e n’a plus cette élévation, cette majesté que les Anciens lui avaient donnée . Les partisans du comique noble et puisé dans la
arodie en général, et surtout du nombre prodigieux de pièces que l’on donne en ce genre, qu’ils regardent comme pernicieux au
é les principales actions d’Énée et de Didon : au lieu que s’il avait donné aux héros de Virgile des noms populaires, et qu’i
Bourbon La Cocue imaginaire, qui était une parodie du Cocu imaginaire donné par Molière, et représenté pour la première fois
e parodies. Comme il n’y a dans toute l’Antiquité rien qui puisse donner une juste idée du caractère de la parodie dramati
ssein. Trois espèces de parodies. Toutes les parodies, dont j’ai donné en peu de mots les caractères, peuvent se réduire
ci. Premières parodies modernes. En 1691 les Comédiens-Italiens donnèrent à l’Hôtel de Bourgogne Ulysse et Circé ; et en 16
pensées et les expressions d’un original, il faut encore, si on veut donner à la parodie la perfection qui lui convient, et q
ui pourraient s’introduire dans la construction des ouvrages que l’on donne au théâtre. C’est principalement à la critique, m
tez sous un air comique, vous révolterez l’honnête homme, et vous lui donnerez une juste aversion pour votre ouvrage. C’est en e
us belles situations de quelque tragédie, il trouve un moment qui lui donne l’idée de la tourner au comique ; alors il parodi
die, qui me paraît excellent ; c’est Le Tombeau de Maître André. Pour donner au moins une idée de l’exécution, je vais transcr
se-tu dit ! COLOMBINE. Arlequin, l’eusse-tu cru ? etc. Quoique j’aie donné la préférence aux deux premières espèces de parod
que l’Italie n’en avait qu’une seule de ce caractère, j’ai promis de donner avec l’extrait de la parodie italienne, celui de
ègne son ennemi Pisandre, et la veille de l’assaut général qu’il doit donner à la ville, il épouse la Princesse de Phéace, que
et important secret, que le jour qui suivrait ses noces. Cependant on donne l’assaut, le peuple tue Pisandre. On s’empare de
yé par le témoignage d’une femme d’Astérie, à qui ce domestique avait donné les deux enfants à nourrir, et qui raconte à Ulys
on sujet. Si Sophocle méprisa les reproches qu’on lui faisait d’avoir donné un second fils à Ulysse, je ne veux pas non plus
cond fils à Ulysse, je ne veux pas non plus me justifier de lui avoir donné un neveu. » C’est ainsi que l’auteur se tire d’a
ois qu’avant que d’entrer dans aucun détail, il est nécessaire que je donne quelques éclaircissements sur son dessein. L’aute
che et austère des Grecs, malgré l’exemple contraire que leur avaient donné les Corneilles et les Racines, et malgré la prati
parodies grecques32 ; et si cette forme était en effet celle qu’il a donnée à sa parodie, comme elle est infiniment plus vive
ur la tragédie ; mais un simple précis ne suffisant pas, il m’a fallu donner un extrait détaillé ; j’ai fait plus, j’ai relevé
ue les Princes qui viennent de périr sont les enfants qui lui ont été donnés par une femme qui était leur mère, avec ordre de
ur un homme vertueux, et qu’elle n’ignore pas les bons conseils qu’il donna à Araschid, en faveur de la femme qu’il répudia,
par un testament en faveur de son cousin, et quitte la scène pour se donner la mort. Son cousin la suit. Après un monologue d
evient sur la scène, pour annoncer que la Reine s’est noyée ; il veut donner des ordres comme souverain, le Ministre s’y oppos
’y oppose ; ils en viennent aux injures, et sortent tous deux pour se donner bataille. La scène reste vide quelque temps ; le
r l’aumône, mais très souvent ils chantent des vers à l’impromptu, et donnent des aubades à tous ceux à qui il leur plaît sans
et sans s’écarter de son dessein. 38. L’auteur, suivant son dessein, donne à la Reine un caractère extraordinaire, et tout à
sans vie. 45. La scène devient très comique par le tour que l’auteur donne à ces derniers adieux, et par les commissions don
el, les avait abandonnés à la rigueur du Destin ; qu’ensuite elle lui donna une bourse d’or, et lui promit que le Printemps e
elle-même ; ces plaintes deviennent, par le tour que l’auteur leur a donné , une critique continuelle des tragédies grecques.
46 (1738) Réflexions historiques et critiques sur les différents théâtres de l’Europe. Avec les pensées sur la déclamation
forme et du goût des poèmes dramatiques d’aujourd’hui, sans qu’ils se donnent la peine d’examiner un nombre infini d’ouvrages d
r le théâtre italien, et sur le théâtre espagnol, avant celles que je donne sur les théâtre français, anglais, hollandais et
ville, et se montra dans les places publiques. Car si on ne doit pas donner le non de comédie aux insipides et indécentes bou
ns les plus célèbres ne laissent aucun lieu d’en douter : () Qu’on se donne la peine de les examiner, et on trouvera dans leu
auteur ne se fait pas lui même, puisqu’il ne pouvait pas peut-être se donner une telle gloire sans s’exposer au démenti de tou
rouver ; et quoique le Vasari dans la vie de Buffalmacco peintre nous donne la relation de cette fête que l’on fit sur l’Arno
était les calendes de mai, dans lesquelles on a toujours accoutumé de donner du profane, la jugeant telle, nous ne la mettrons
a conclusion de Crescimbeni ne me paraît pas juste. On pourrait avoir donné cette fête sur la rivière d’Arno, comme une fête 
. Ils en ont une qui est celle de la représentation sainte ou morale, donnée sur l’Arno l’an 1304 ; ils la rejettent, pour l’é
igée en 1264, soutenant que la première représentation sainte n’a été donnée en Italie que l’an 1499. Si cette dernière époque
s où fut établie la confrérie du Gonfalone, ou environ 1300 à la fête donnée sur l’Arno que nous avons citée, et que la premiè
nous avons citée, et que la première représentation morale n’eut été donnée que dès l’an 1449, comme Crescimbeni, et les anti
endit qu’au Colisée. On peut croire même que lesdits confrères en ont donné la représentation depuis, mais autre part, puisqu
u temps ; ce que l’on faisait toutes les fois et à la mesure qu’on en donnait de nouvelles éditions, ou qu’on les remettait sur
ée en 1449. Entre l’établissement de la confrérie et la fête, qui fut donnée sur l’Arno à Florence l’an 1304 il se passe quara
rofit. Les ducs de Ferrara, de Florence, d’Urbin et de Mantoue, n’ont donné la tragédie et la comédie que dans leurs palais p
ur ce qui regarde le théâtre italien de nos jours, je commencerai par donner une idée du théâtre matériel et des spectateurs.
premier jour de carême. Dans plusieurs villes des deux Lombardies, on donne le printemps à la comédie ; on la représente en p
is au parterre ; c’est une coutume établie dans toute l’Italie. On ne donne à Venise pour entrer à la comédie que seize sous
à Venise pour entrer à la comédie que seize sous monnaie courante. On donne cet argent à la porte où l’on prend un billet. En
quelquefois pour sa propre satisfaction un ouvrage dramatique, et le donne aux comédiens ; d’autres comme Martelli, Gravina,
ts ; et l’un des meilleurs poètes de son temps, le Gigli, après avoir donné plusieurs pièces de son invention, traduisit le
Dramaturgia de l’Allacci, qui ne va tout au plus que jusqu’en 1660 donne les titres des pièces avec les nomes des auteurs
trouve assez de bonnes, pour me persuader, que si le théâtre italien donnait à l’exemple des autres théâtre de l’Europe quelqu
et 405 tragédies sacrées ou morales. L’Allacci dans sa sixième liste donne un catalogue des tragédies, des comédies, des pas
it pour dissiper une erreur si généralement reçue en France, que j’ai donné , comme je l’ai déjà dit, le grand Catalogue des T
x représentations de la bonne tragédie, et de la bonne comédie, et on donna l’une et l’autre dans le goût et dans la simplici
au goût du peuple, qui demandait peut-être quelque chose de plus. On donna depuis des tragédies sans les chœurs, on y introd
s souvent trois ou quatre intermèdes faisaient une action suivie, qui donnait un grand agrément à la pièce. Il faut remarquer q
érent de la tragédie et de la comédie. Les écrivains italiens se sont donnés bien de la peine pour déterrer l’époque juste de
uelques-uns prétendent que c’est l’Euridice de Rinuccini 9 de 1600 () donné à Florence pour le mariage de Marie de Medicis et
Florence pour le mariage de Marie de Medicis et Henri IV. D’autres en donnent le mérite à Emilio del Cavaliere, qui l’année 159
ai mon époque de la tragédie en musique que le Sénat et la République donnèrent dans le palais du doge à Henri III lorsqu’il pass
de Pologne l’an 1574 (). Tous les princes d’Italie, vers ce temps-là, donnaient des opéras dans leurs palais particuliers, mais e
s venons de citer nous dit que pendant le Carnaval de l’année 1637 on donna sur le théâtre de Saint Cassan le premier opéra p
usiciens. En 1639 le théâtre de S. Jean et de S. Paul où l’on n’avait donné que des comédies, étant rebâti à neuf, l’on y rep
sentations du Carnaval par celui d’ Armide . Le théâtre de San Cassan donna dans le même temps l’opéra de Thétis et Pelée  ;
emps l’opéra de Thétis et Pelée  ; et dans l’automne l’autre théâtre donna celui d’Adonis, qui eut un si grand succès, qu’il
40 le vieux théâtre, appelé Saint Moyse, dont on ignore la fondation, donna l’ Arianne d’Octavio Rinuccini, qui plusieurs an
Ranuce Farnese duc de Parme, qui étonna l’Italie par les fêtes qu’il donna en 1690 à l’occasion du mariage du prince Odoard
construit exprès dans ses jardins. Il serait à souhaiter que l’on put donner un détail exact des machines que les habiles arti
s, sur le théâtre de Saint Sauveur. Dans Le Berger d’Amphrise qu’on donna vingt ans après sur le théâtre de Saint Jean Chry
e. Et voici un exemple. Caton d’Utique est le sujet d’opéra que l’on donna sur le théâtre de Saint Jean Chrysostome en 1701.
ares talents, et par ses mérites personnels. Autrefois à Venise on ne donnait aux habiles et fameux musiciens pour chanter pend
nt vingt écus, qui valent 600 livres de France. Mais depuis 30 ans on donne è une belle voix, soit en homme, soit en femme, p
les supports de la comédie des gentils, et qu’on ne peut avec raison donner le nom de comédie à leurs bouffonneries, qui n’ét
point publiques, et on ne les jouait qu’en particulier, on n’en peut donner une époque aussi certaine que nous l’avons de la
essés modernes que les meilleurs poètes dramatique espagnols nous ont donnés , on ne peut croire les premiers que très faibles 
ne meilleure forme, ils conservent encore néanmoins le nom qu’on leur donna dans les commencements, et l’ont continue toujour
corrales qui veut dire cours, ou basse cours. Mais lorsque l’on veut donner un nom plus honnête, on les appelé patïos, qui ve
er à ces farces de meilleures comédies, mais il n’est pas possible de donner une époque certaine de ce changement qui a rendu
: comme les deux bancs sur la scène en Espagne pourraient aussi avoir donné aux François l’idée d’en mettre jusqu’à six, pou
ient à la main, et qu’il va appendre su un côté du théâtre ; ils leur donnent la faculté de parler, et ils s’en vont ; les arbr
autres. Dans une scène qui suit, le Cèdre propose à chaque plante de donner un placet et de déduire leurs titres, ce qui s’ex
charistie. Ces sortes de drames sont précédés d’un prologue auquel on donne l’épithète de sacramental, et on y ajoute un titr
nes des autres ; ainsi il ne faut pas reprocher aux Espagnols d’avoir donné au point d’honneur la prééminence sur leur théâtr
ation, et surtout aux femmes, qui en Espagne, aussi bien qu’ailleurs, donnent la loi au théâtre et à la langue. Mais malgré cet
celui d’Italie et d’Espagne. Les traces qui nous en restent, nous en donnent une connaissance plus assurée que celle que les I
son origine, on peut la faire remonter 500 ans plus haut que l’époque donnée dans la nouvelle histoire. L’auteur avance (14) e
s auteurs les ont ils nommées comédies par la même raison que Dante a donné ce nom à son poème (puisque comédie veut dire dia
que le quatrième livre de l’ Enéide est presque tout dramatique, lui donnerions nous le nom de tragédie ? Les Provençaux ont donc
tragédie ? Les Provençaux ont donc peut-être pour cette seule raison donné ce nom à leurs dialogues comiques. Je ne crois pa
ces prétendues tragédies, que l’auteur de l’histoire du théâtre nous donne , sont bien plutôt les faits historiques que quatr
ire, j’ose avancer qu’il n’y a pas de nations en Europe, qui puissent donner des époques certaines du rétablissement de leur t
ela la moindre certitude. Or, en fait d’histoire, je crois qu’il faut donner des preuves, et non des conjecture, qui peuvent ê
s l’établissement des troubadours, jusqu’en 1348 notre Auteur ne nous donne aucune preuve qu’il y ait eu des théâtres et des
ville de Paris, pages 523, il dit qu’en l’année 1313, Philippe le Bel donna une fête, à laquelle il invita le roi d’Angleterr
ons ? Non certainement, et je crois que ce n’est qu’en passant qu’ils donnaient un coup d’œil, ou tout au plus qu’ils s’arrêtaien
en figures ne paraitront pas étranges après les exemples que je vais donner . En l’année 1690 j’ai vu dans la ville de Gênes,
et qu’on avait conservés en vie dans des filets jusqu’à ce moment. On donne aussi dans la ville de Naples, le jour de la fête
n Provence, ni à Paris. Or, il est sur que si les troubadours avaient donné des comédies, et Parassol des tragédies, on n’aur
ctacle qui ait paru en France ; je ne connais point d’auteur qui nous donne la moindre idée d’aucun théâtre antérieur, et nou
tres de confirmation d’Henri II et de Charles IX 25 () on a longtemps donné des représentations sur le théâtre de l’Hôtel de
éâtre, ce ne furent pas les confrères qui jouèrent les pièces qu’on y donna  : ils pensèrent qu’il ne convenait point à la dig
arce de Pathelin, jouée sous Henri II. La raison que les écrivains en donnent , est que dans ces commencements les pièces étaien
ntion, et qui quelque temps après l’ouverture de l’Hôtel de Bourgogne donna le premier des tragédies. Il est bon de remarquer
raduites, ni imitées des anciens, on a eu une espèce de raison de lui donner le premier rang entre les tragiques, et de fixer
de l’Hôtel de Bourgogne, et pendant plusieurs années suivantes, on ne donna rien dont la mémoire méritât d’être conservée, et
rgogne, de même que l’ Andrienne de Bonaventure des Periers, qui fut donnée en 1537. Ainsi l’on doit conclure que dans le mêm
née en 1537. Ainsi l’on doit conclure que dans le même temps que l’on donnait sur le théâtre de la Trinité des mystères et des
tères sur le théâtre de la Trinité, et avant que l’Hôtel de Bourgogne donnât des tragédies et des comédies, on jouait dans que
ait qu’aucun des écrivains de la nation, que je sache, ne nous en ait donné connaissance. Les termes dont l’auteur italien no
inquante ans, il ne se soit rien conservé dans Paris, qui puisse nous donner la moindre idée de ces spectacles muets que Rusce
usqu’à 1650, du temps même de Corneille : ceux qui en ont parlé, n’en donnent point d’autre excuse que l’ignorance des temps da
génie pour imaginer des sujets nouveaux, ou qui ne voulaient pas s’en donner la peine. Toutes ces traductions de l’italien ne
s essais de sa muse, pendant qu’il était en province : un an après il donna ses Précieuses ridicules , qui furent bientôt su
les valets, les soubrettes et les vieillards ne sont obligés qu’à se donner des habits conformes aux rôles qu’ils jouent, ce
à Paris en 1668, sous le titre Idées des spectacles nouveaux  ; on y donne quelques avis sur des choses qu’il faudrait réfor
n France, qu’on n’y fait plus d’attention. A l’égard du prix que l’on donne pour l’entrée, le règlement du lieutenant civil d
arce qu’en effet ce sont les meilleures places de toute la salle : on donne quarante solde aux secondes loges, trente soldes
ses du sang viennent dans la salle de la comédie, leur naissance leur donne le droit d’occuper les premières loges, quand mêm
teur du petit livre des Spectacles nouveaux ; mais aujourd’hui on ne donne la pièce nouvelle que de deux jours l’un, ainsi p
croire que Quinault les a suivis dans ses opéras. Proserpine a été donnée à Venise l’an 1644 et la Proserpine de Quinault
ult est de 1680. Persée fut chanté à Venise l’an 1665 et Quinault le donna à Paris en 1682. L’an 1639 il parut à Venise un o
lien, espagnol et français Les trois théâtres, dont nous venons de donner une espèce d’histoire en abrégé, ont été sans con
les espagnols ne soutenaient pas le contraire, sans cependant nous en donner des preuves. On peut donc laisser à ces deux nati
personnes libres : les usages introduits en Espagne par la jalousie, donnent ordinairement lieu à l’intrigue dans ces sortes d
’avaient été depuis du temps exercés en ce métier et en possession de donner au public ces sortes de représentations, ils n’au
pas nommés ‘gens non experts’ des personnes qui se présentaient pour donner un pareil spectacle ; mais comme aucun historien,
me année que le roi mourut, que les enfants de l’Ecole de S. Paul ont donné leur placet ; ce même placet nous fait toujours c
ue l’on dit généralement dans le pays avoir été la première qu’on ait donné  ; voici ce que ces chroniques rapportent : Le sep
mement agrée de la reine Elisabeth, qui très satisfaite de Shaskpear, donna une patente aux comédiens, les déclara ses servit
ement d’un théâtre. L’an 1596 Shaskpear, à l’âge de trente-trois ans, donna sa première tragédie intitulée Romeo et Giuliet
emière tragédie intitulée Romeo et Giuliet , et l’année d’ensuite il donna celle de Richard II . Jacques I qui succéda à l
ncore, malgré les tentatives de quelques auteurs, qui on tâche de lui donner une nouvelle forme ; j’en ai cherché la raison, e
iques anglais ont ensanglanté la scène au-delà de l’imagination. J’en donnerai deux seuls exemples. La tragédie, qui a pour titr
t comme ils le sont en effet ; mais l’on dirait plutôt que le poète a donné aux spectateurs de sa nation, pour leur plaire, c
nt aux autres nations. Suivant mon raisonnement je crois, que si l’on donnait sur leur théâtre des tragédies dans le goût des m
e autre action, afin de tenir le spectateur en haleine, et ne pas lui donner le temps de se distraire : L’Avare de Molière e
her les spectateurs, autant que la véritable terreur dont je viens de donner quelques exemples. Je ne sais pas au reste ce que
ateurs pour leur plaire. On s’était imaginé que cette tragédie aurait donné le ton au théâtre anglais, mais les tragédies nou
ue y reçoive des très grandes récompenses. A l’égard du prix que l’on donne pour l’entrée, c’est, à peu de chose près, le mêm
nt les mêmes choses que Crispin dans la comédie française ; mais pour donner une plus grande apparence de vérité à la supposit
dramatiques, que les Italiens, et les Français encore plus, nous ont donné et nous donnent continuellement. Il paraît donc q
que les Italiens, et les Français encore plus, nous ont donné et nous donnent continuellement. Il paraît donc que l’on ne peut
Hoost, fils d’un bourgmestre d’Amsterdam, savant distingué à qui on a donné le surnom de Tacite hollandais, auteur d’une His
’Henri IV qui fut si goûtées alors, que Louis XIII l’anoblit, et lui donna l’Ordre de S. Michel. Pier Corneille Hoost avait
ue hollandais, a commencé a travailler pour le théâtre en 1636, qu’il donna la tragicomédie intitulée Pascha . On a imprimé
n jour plus exact : on en a banni toutes ces anciennes pièces, on n’y donne guerres que du nouveau, qui met le théâtre dans u
i les acteurs déplaisent à l’amphithéâtre, il est leur fléau, il leur donne des sobriquets, et leur crie tout haut de se reti
qu’à 1698 : une autre, qui a pour devise, Nil volentibus arduum, en a donné vingt six depuis 1704 jusqu’à 1717 : celle qui a
qu’ils ont été déjà fameux du temps d’Othon le Grand, qui leur avait donné des privilèges considérables, confirmés ensuite p
s, qui n’ont aucune notion de la poésie, ni des règles de la musique, donnent quelquefois un spectacle des plus amusant aux ass
e belle versification, comme je le dirai plus bas, après que j’aurais donné une notion générale de ce théâtre. Les troupes ne
(quoique mauvaises) et leur théâtre s’étant reformé ensuite, et ayant donné la bonne tragédie et la bonne comédie, il y a tou
e de leur nation. Le premier a écrit une prosodie germanique, où il a donné à ses compatriotes les bonnes règles du théâtre.
grand bien aux comédiens ; mais surtout s’il venait la mode de ne pas donner de rétribution aux auteurs, ce serait encore mieu
Jesus (qui par parenthèse était habillé en grand garçon, et auquel on donnait la bouillie sur le théâtre) ensuite on y voyait l
ls ont grand besoin d’une réforme. Les villes de Rome et de Paris ont donné des preuves très fortes du désir que les deux gou
n parvenir à ce que l’on demande. Extrait de l’allemand Avant de donner l’Extrait que je promets, il est nécessaire d’exp
ns français, j’ai été curieux de savoir ce que l’Auteur en disait. Je donnai cette tragédie à une personne qui en a fait l’ext
tout ce que l’auteur allemand dit dans sa Préface : outre qu’il nous donne une notion assurée de l’état de ce théâtre, il me
e Réponse. Seconde édition, à Leipsik, 1735. Préface J’entreprends de donner à l’impression une tragédie en vers, et cela dans
au jour cette tragédie, il faut que je dise en peu de mots ce qui m’a donné du penchant pour la poésie du théâtre, et ce qui
pour en connaître les pièces. Je lus le théâtre de Molière, ce qui me donna une grande envie de voir quelque représentation d
omme aussi son Horribilicribrifax 56 (). Il me répondit qu’il avait donné la première des ses tragédies autrefois, mais qu’
e. Pendant ces temps-là les mauvaises pièces, que je voyais jouer, me donnaient occasion de faire des réflexions (même sans avoir
arut à Leipsik l’année 1688. Menantes dans ses poésies de théâtre, ne donne qu’une faible instruction pour l’opéra. Rothen ce
qu’il n’ait pas mal pensé, m’a ouvert les yeux par les louanges qu’il donne à la Poétique d’Aristote : il me donna envie de
yeux par les louanges qu’il donne à la Poétique d’Aristote : il me donna envie de la lire, et je ne la connus pour la prem
de l’abbé d’Aubignac, et d’autres écrivains, parmi nos modernes, m’en donnèrent toute la connaissance que je souhaitais. Sans par
vers très rudes, cette pièce cependant eut un si bon succès, qu’on y donne aussi Brutus et Alexander du même traducteur.
huit tragédies, qui se représentaient sur notre théâtre. Après avoir donné en peu de mots l’histoire du commencement de réfo
de toutes les nations en aient fait usage. En 1712 Addisson, anglais, donna au public sa tragédie de Caton : on ne peut expr
aduction française en prose. Presque en même temps le sieur Deschamps donna son Caton , qui parut à La Haye en 1715. Je ne c
isemblable que dans un temps où tout est en confusion dans Utique, on donne une si grande place à des intrigues amoureuses ;
n philosophe, tel que Caton, si défiguré. Outre cela l’on n’avait pas donné de fils à Caton ; et ce que le poète anglais lui
bandonner dans ma tragédie. Je donc gardé Portius, quoique je lui aye donné des scènes toutes différentes des deux tragédies
le de lui laisser son royaume, parce que les secours qu’elle peut lui donner , peuvent délivrer Rome : Caton par de bonnes rais
si César approuve son dessein, et l’avis que Timon et Arbate lui ont donné de sa part : s’il veut s’assurer la puissance au
ur ce tyran. Arsène lui demande d’où vient son étonnement : Caton lui donne la lettre d’Arsace, et lui dit de la lire. A la l
rend de-là le motif de proposer son alliance avec Arsène qui pourrait donner la paix au monde. Caton le refuse avec fermeté, e
’a qu’à se préparer à la bataille : il dit à Portia : Si les Dieux me donnent la victoire, demain je viendrai mettre à vos pied
cas, Artaban, et suite Caton le regarde avec fermeté, fait son éloge, donne ses conseils à Portius, et exhorte ses amis à met
ils auront bientôt la paix : il lui dit les ordres que son père lui a donnés , et qu’il repose ; et s’en va. Scène IV Por
n possible pour rendre à Rome sa liberté : il embrasse Portia, il lui donne de bons avis, et sur tout d’épouser un héros qui
faiblesse du poison diminue le mal. Mais il me semble qu’on pourrait donner aux tragédies une merveilleuse force, suivant les
ette inexorable envie ; Et souffre qu’un ce triste jour, Avant que de donner ma vie, Je donne un soupir à l’Amour. On n’osait
vie ; Et souffre qu’un ce triste jour, Avant que de donner ma vie, Je donne un soupir à l’Amour. On n’osait mourir de douleu
Impatients désirs d’une illustre vengeance, A qui la mort d’un père a donné la naissance, Enfants impétueux de mon ressentime
pectacle quand on en ôte cette vraisemblance. J’avoue que les Anciens donnaient quelque hauteur de langage au cothurne An tragic
y mettre une noble et véhémente simplicité. Il me paraît même qu’on a donné souvent aux romains un discours trop fastueux. Il
, qui nous a frayé le chemin de la poésie tragique. Si je voulais lui donner les louanges qu’il mérite, je n’aurais pas assez
d’y ajouter en passant quelques réflexions qui puissent contribuer à donner du goût pour la poésie de théâtre. Le premier rep
ir, elle vient, je la vois, etc.59) Je crois pouvoir me dispenser de donner d’autres exemples, soit des pièces de Corneille,
pourvu qu’il puisse repousser l’ennemi sans appauvrir le peuple ; il donne la vie à Cassius mutiné contre lui, et prie le Sé
ar après avoir répondu avec fermeté aux instructions que son père lui donne , qu’il ne manquera jamais de suivre le genre de v
la manière de bien penser , et M. Muratori dans sa Perfetta poesia , donnent toutes les raisons et les exemples qu’on peut sou
. Virgil. Æneid. I. v. 25. 58. Sveton in August. 59. Ici le poète donne cinq exemples dans le Cid : mais il faut remarque
était de cette seconde espèce de liaison de scène qu’il fallait qu’il donnât quelques exemples, plutôt que de la première. Apr
es, plutôt que de la première. Après tout, quand il les aurait encore donné , ces exemples, il n’était pas autorisé pour cela
nt. Que l’on examine l’ Œdipe de Sophocle, que le même Aristote nous donne pour modèle dans toute sa Poétique , et l’on ne
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 450
arlo Cataneo, fu prima attrice giovine con Achille Majeroni e seconda donna con Giacinta Pezzana. Ruta, moglie di Valeriano
oglie di Valeriano Perretti, comico, ebbe tre figli : l’Elvira, prima donna , e l’Annina generica, in compagnia di operette ;
anuel, Antonio Schiavoni e con altri, prima attrice giovine e seconda donna . Emma si diede all’arte del canto.
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
ettini-Bignami Matilde, di Spalatro. Appartenne il 1819, qual seconda donna e generica, alla Compagnia di Carlo Toffoloni, ed
teatrale di Venezia (N. I) disse di lei : Bettini Matilde, seconda donna  : potrebbe migliorare di molto e nel gesto non se
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
ma amorosa semplice (oggi ingenua) assai pregiata, poi pregiata prima donna . Fu con la Battaglia seconda donna e serva ; madr
assai pregiata, poi pregiata prima donna. Fu con la Battaglia seconda donna e serva ; madre nel 1812 con Serafino Callochieri
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 515
, entrò in una compagnia di infimo ordine, ove s’innamorò della prima donna , giovinetta di qualche pregio, che sposò più tard
capo a tre anni di capocomicato fu scritturato, con la moglieseconda donna , nella Compagnia di Andrea Bianchi, poi in quelle
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 792
i l’arte dei parenti. La Carolina sosteneva il 1826 le parti di prima donna giovane e prima donna dopo la scelta della madre,
La Carolina sosteneva il 1826 le parti di prima donna giovane e prima donna dopo la scelta della madre, in Compagnia Dorati-C
52 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ce il Bartoli – intorno al 1710 ai Fiorentini di Napoli. Era la prima donna della Compagnia di tal bellezza maravigliosa, che
a Napoli. È veramente strano che di tal meravigliosa bellezza, prima donna rinomata, a detta di Bernardo de'Dominici (Vite d
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 25-26
infine. Vi hanno degli istanti in cui l’artista scompare, e resta la donna inspirata, che cogliendo la natura sul fatto, ne
la, direm così, colla Duse, in Compagnia di Cesare Rossi, poi seconda donna in quella della stessa Duse, poi seconda donna e
are Rossi, poi seconda donna in quella della stessa Duse, poi seconda donna e madre in quella di Pasta, al fianco della Tina
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 277
1819 in quella di Vestri e Venier, colla moglie Maria Teresa, seconda donna mediocre, figlia della famosa Caterina Venier. Ca
nobile. Eccone l’elenco : SIGNORE ATTRICI Albina Pasqualini,Prima donna Maria Barlaffa, Madre nobile Ferdinanda Baron
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 155
ato e spontaneo con cui recitava talvolta parti di ingenua e di prima donna . Entrò poi in arte ; e non tardò ad acquistarsi l
gnia con la moglie, ch'era salita e con molto onore a quello di prima donna , resuscitando le commedie di Goldoni, e facendone
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
olognese. Dopo di avere recitato fra gli accademici le parti di prima donna , sollevando all’ entusiasmo nella Zaira di Voltai
ani, colla quale si recò nella Marca anconitana, ov' era vietato alle donne di presentarsi in Teatro, e ove s’ ebbe i più com
57 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 449
Cocomero di Firenze, autunno e carnevale 1853-54) erano la Bon prima donna , la Colombino prima donna giovine, Colombino bril
nno e carnevale 1853-54) erano la Bon prima donna, la Colombino prima donna giovine, Colombino brillante, Brunone primo amoro
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
l’ingegno vi progredì, che fu il 1775 al S. Cassiano di Venezia prima donna assoluta di Gerolamo Medebach. Entrò il 1780 con
ontemporaneo, ha per lei parole di alto encomio e come attrice e come donna . « È la Martorini molto commendabile — egli dice 
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 753
o Giuseppe Pianizza (V.), che recitava a meraviglia le parti di prima donna , formò una compagnia di giovani, e si recò nella
ia di giovani, e si recò nella Marca Anconitana ov' era proibito alle donne di apparir sulla scena, e ove s’ebbe la migliore
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 277
splendidi, dello spirito singolare, salì in breve al grado di seconda donna , poi di prima assoluta, nel qual ruolo stette sei
, poi in quelle di Pani e di Vedova. Cedè, il 1826, il ruolo di prima donna a sua figlia Amalia, passando essa a quello di ma
61 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 235-236
sembiante i cori accende. Ahi che la Musa mia stolta pretende cantar donna che sia fra saggia e bella. Dhe vieni, Apollo, su
a di Vittoria (la celebre Piissimi) sperando con la scorta di si gran donna di poter avanzarsi nella professione. Et perchè s
le non poco. Et io amerei grandemente che il buon desiderio di questa donna fosse ajutato dal mio reverente affetto. Supplico
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 300
e della Facchina. Sosteneva a Venezia al S. Samuele le parti di prima donna con molto plauso l’anno drammatico 1736-37 nella
tessa, fuor di scena pare fosse un vero grano di pepe. Ella era prima donna a vicenda colla Romana (V. Collucci). Toccava dun
attrice…. e che il diritto di rappresentazione ne spettava alle prime donne  ; e aizzava la Romana, perchè anch’ella si unisse
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306
scelta Compagnia Comica degli Accademici Riuniti. SONETTO Illustre donna , sul cui viso adorno scherzan le Grazie, e ridono
van procura ragione opporsi al ben tessuto incanto. Quando la prima donna Regina Cicucci fu licenziata dal Sacchi, furono i
lo Gozzi per relazione del Sacchi stesso (op. cit.) – era una valente donna toscana, ma d’età non fresca, non capace nella co
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735
uolo della servetta vera e propria era finito : subentrava la seconda donna , ossia un ruolo di comicità più oggettiva, come c
donna, ossia un ruolo di comicità più oggettiva, come chi dicesse la donna emancipata, spesso vedova, desiderosa di nuove no
stuta al pubblico dell’ Accademia Fiorentina de’ Fidenti. Non era una donna , ma uno spiritello, che correva per la scena con
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 345
a in Compagnia Sacchi la Teodora Ricci, che assunse il ruolo di prima donna assoluta, ella dovè passare a quello di seconda d
ruolo di prima donna assoluta, ella dovè passare a quello di seconda donna , che sostenne con ugual valentìa e ugual zelo. Po
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 488
lto della direzione della compagnia, e specialmente della nuova prima donna , la quale, poveretta, faceva tutto quello che pot
: mandai a farsi benedire da qualche impresario musicale la mia prima donna …… ecc.
67 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 526
cità conservò sempre il raro suo valore. » Fu poi per tre anni prima donna assoluta al teatro de’Fiorentini di Napoli, ove s
incipale ornamento, finchè, non volendo ridursi alle parti di seconda donna e di madre, risolse di abbandonar l’arte, stabile
68 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ia oggidì, guidata dal Capitano Rinoceronte e Frittellino, con le lor donne meravigliose, la Flavia, la Flaminia e la Rizzoli
di serva sotto nome di Ricciolina, prima di salire al grado di prima donna sotto quello di Lavinia, a vicenda con la Roncagl
69 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
Gaidoni Tersabetta. Artista di gran pregio per le parti di prima donna , fiorì ne’ primi anni di questo secolo. Era il 17
la tragedia e nel dramma. Non ancor vecchia, lasciò il ruolo di prima donna per darsi a quello di madre nobile e caratteristi
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
rattutto s’è visto, con suo danno e rossore, metter fuori una seconda donna già scritturata d’accordo con lui, certa Angiola
rmi consumato in Venetia ad aspettare la certezza et unione di questa donna , si ritratta al presente ciò che si deve per debi
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 616-618
del patrigno Francesco Toffoloni, entrò a sostenere il ruolo di prima donna  ; nel quale tanto e in sì breve tempo s’innalzò,
ALLETTI TESSARI che in giovanile età sostenendo il carattere di prima donna su le scene del teatro valle nel carnevale dell’a
ristiani. Figlia di artisti, cominciò a esser nota in arte come prima donna giovane della Compagnia Goldoni-Riva. Fu nello st
o condusse il ’24 la Compagnia a Trieste, l’assunse al grado di prima donna assoluta. Aveva la Cavalli sposato a Napoli l’amo
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575
l’alto, levandosela con pochissimo danno. Cominciò a recitar da prima donna il 1756 nel Teatro della Sala di Bologna, e vi pi
(Il Teatro, tomo I, art. VI-VII). …….passai alla camera della prima donna , ch'era poco lontana. Trovai una persona di vanta
ione, che non mancava di alcun requisito. Seppi la storia della prima donna , che da quì inuanzi io chiamerò col nome di Meger
olpi della sua canna. Questo poco serva a far meglio conoscere quella donna  ; il molto che io taccio, empir potrebbe un volum
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 460
o, fu sempre nella compagnia del padre. Recitò da giovine le parti di donna seria sotto il nome di Beatrice. Fr. Bartoli acce
Pavia il 1727, e dedicò alle dame di quella città. Passò da quello di donna seria al carattere della serva sotto il nome di S
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 840
ndovi con molto successo, dopo un solo anno di prova, quelle di prima donna giovine, Passò il ’32 nella Real Compagnia Sarda,
na in quella età in cui mal si addicon a un’attrice le parti di prima donna , e non volendo a niun patto scender di grado, ris
75 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 266
ù che sufficiente, di cui erano parte principale i seguenti artisti : DONNE Angiola Costantini, prima donna Elisabe
incipale i seguenti artisti : DONNE Angiola Costantini, prima donna Elisabetta Gnudi, servetta Caterina Silani,
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 968
Gabbrielli Ippolita. Di questa attrice, prima donna e capo comica, abbiamo la seguente lettera del 16
ssa. Con questa data, a un dipresso, concorderebbe la Ippolita, prima donna , rimasta fin qui sconosciuta, di cui è parola nel
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 240
te milanese, che sostenne alcun tempo e meritamente il ruolo di prima donna giovine, poi di madre nobile. Fu con essa più ann
matissima per le parti tragiche, nata a Genova del 1837, esordì prima donna all’età di sedici anni, come una delle più liete
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 551
posò il '77 la figlia di Carlo Lollio (V.), ed entrò, con lei seconda donna , nelle Compagnie di Luigi Pezzana, di Alessandro
damo Alberti, vi recitò sei anni come prima attrice giovine e seconda donna , applauditissima a fianco della Sadowsky, della C
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 684-685
primo amoroso assoluto. Innamoratosi poi d’ Isabella Belloni, prima donna della compagnia, figlia del rinomato artista Anto
Vedova. Fece parte poi qual primo amoroso assoluto colla moglie prima donna e prima donna giovine, della Compagnia di Carolin
arte poi qual primo amoroso assoluto colla moglie prima donna e prima donna giovine, della Compagnia di Carolina Internari e
80 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1016-
Ghirlanda Annina. Artista pregiata per le parti di prima donna , non sappiam dire se moglie o figliuola del prece
01-02_1897_img173.jpg] Fra due di loro che in Parnaso han seggio per donna egregia fier contrasto nacque ; Euterpe disse : «
in prospettiva, poi pittura all’esposizione, masica a volontà e belle donne dappertutto…. Musica, pittura e donne…. tre belle
zione, masica a volontà e belle donne dappertutto…. Musica, pittura e donne …. tre belle cose di cui tutti parlano senza mai i
81 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
nta di farsa, ma vi si motteggia lo stile affettato romanzesco che le donne stesse prendevano nelle conversazioni. Allorchè p
a. Nè vi ritornò il concorso se non colla comparsa della Scuola delle Donne rappresentata nel dicembre, che Moliere ricavò da
co a spese de’ suoi censori, e pubblicò la Critica della Scuola delle Donne , in cui dipinse vagamente i ridevoli critici coll
har dans la carriere, A disputer des prix indignes de ses mains, A se donner lui-même en spectate aux Romains. La corte nel m
ento, destinato al piacere di Luigi XIV. Bel regno! illustri nomi! Le Donne Letterate altro capo d’opera venne alla luce nel
de’ medici, la ciarlataneria de’ falsi eruditi, l’affettazione delle donne preziose, e delle pretese letterate, ed il difett
to di pietra, la Principessa d’Elide, ed una parte della Scuola delle donne , si ricavarono dal teatro spagnuolo. Prese assai
aparola trasse l’argomento ed alcune grazie della stessa Scuola delle donne . Varie scene ed astuzie di Scapino e di Sbrigani
vola tessuta alla spagnuola su di una deflorazione, sulla fuga di due donne rivali, e sul loro travestimento da nono, senza a
r civetta, mal corrisponde all’idea vera di tal carattere. Ella è una donna attempata che si belletta e vuol passare alle sec
cito nel 1664 il Misantropo; ma le Preziose ridicole, la Scuola delle donne , la Critica di questa, e l’Improvisata di Versail
per voler esser concettoso. Riusciva principalmente nel dipingere le donne intriganti e i cavalieri d’industria, caratteri c
a vestito da frate monta di notte per una scala sulla finestra di una donna maritata, e poi ricomparisce, dicendo: questo è
82 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
o nel Giappone alcune compagnie comiche composte quasi interamente di donne schiave di un Archimimo, a conto del quale rappre
te di donne schiave di un Archimimo, a conto del quale rappresentano. Donne tali schiave, abjette ed infami si prostituiscono
delle Imperatrici. Eseguivasi da prima in tali luoghi la musica da 24 donne sotto la direzione de’ maestri della campana e de
ottentrarono 48 eunuchi; e benchè passati altri venti anni fussero le donne richiamate, alfine sessanta anni dopo si decise c
imenti di trent’anni. Comparisce fanciulla, amoreggia e si marita una donna , la quale ha da partorire un bambino, che dopo qu
re e rimanere dopo il ballo pressochè fuori di se. I balletti di tali donne voluttuose abbellite dal vago loro abbigliamento
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 586
e giovine, poi, divenuta sposa a Francesco, passò alle parti di prima donna assoluta, che sostenne con molto successo, più sp
zza non comune. Lasciato col sopravvenir degli anni il ruolo di prima donna , passò con egual merito a quello di madre nobile.
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
llusioni difettose ; e questo doveva succedere ; perchè, affin ch’una donna sostenga bene tutte queste metamorfosi, converreb
se sostenere molti caratteri, cosa che non è troppo difficile per una donna , e meno ancora per una donna di spirito. Questa C
cosa che non è troppo difficile per una donna, e meno ancora per una donna di spirito. Questa Commedia aveva per titolo la D
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861
agnia stabile de’Fiorentini con Cesare Rossi e Andrea Maggi. Di lei, donna , sposa e madre, ogni più enfatico elogio sarebbe
Falconi, dal quale io traggo le seguenti parole che ben descrivon la donna , com’io la conobbi. Amata, ammirata, adorata ! S
ta, adorata ! Se come attrice è stata ammirata, Adelaide Falconi come donna è stata amata ed adorata perchè è stata una santa
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 69-70
ire e come attrice e come cantante. Destata poi l’invidia della prima donna della compagnia, artista provetta, ma già vecchia
a profusione le lodi per l’incomparabile artista. Delle qualità della donna egli discorre così nella lettera dedicatoria : Q
a egli discorre così nella lettera dedicatoria : Quando dirò che una donna voi siete che fece onore al Teatro coll’abilità s
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 490
ile, idem nella sua propria in società con Morelli. Eccone l’elenco : DONNE Adelaide Morelli, prima attrice Teresa Borelli
attrice Teresa Borelli, madre nobile Carlotta Benvenuti, seconda donna Luigia Brenci, serva Marietta N. N., generica
88 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140
eniese Lisistrata moglie di uno de’ primi magistrati si fa capo delle donne Greche, e ordisce una congiura per ridurre gli At
Ateniesi a pacificarsi con gli Spartani. Per riuscirvi si avvisano le donne di vietare a’ loro mariti di valersi de’ diritti
ata sozza scena di Mirina con Cinesia suo marito nell’atto quarto? Le donne per mezzo di quel ritrovato la vincono, e costrin
onatrici (Εκκλεσιαζουσαι). Una continuata ironia drammatica contro le donne sfacciate, altiere, ambiziose, si osserva in ques
ti nel dimostrare che per migliorare la città debbe concedersene alle donne il dominio. Con tal disegno e con le spoglie degl
l Consiglio. Un vecchio chiamato Blepiro viene fuori con una veste di donna addosso, essendo li stata dalla moglie portata vi
e singolarmente riferisce la concione di certo giovanetto (una delle donne mascherate) il quale diffondendosi nelle lodi del
(una delle donne mascherate) il quale diffondendosi nelle lodi delle donne ha dimostrato doversi dar loro il governo della c
a dimostrato doversi dar loro il governo della città. Vengono indi le donne frettolose per metter giù i pallii, i bastoni, le
ima a partorire. Intende poi dal marito come sia stato conceduto alle donne il governo della città. Ecco l’oggetto del poeta:
nno tutti pasciuti. Ella non eccettua da questa communità nè anche le donne . Tutti (le si oppone) vorranno attaccarsi alle pi
che subito manifestá la stranezza del progetto, nasce dall’uso delle donne . Le vecchie si bellettano, e stanno attendendo i
a una comica difesa di Euripide allora vivente contro le accuse delle donne satireggiate da questo tragico che in tal favola
ripide si consiglia con lui e va cereando il modo di difenderlo dalle donne irritate, le quali nel celebrarsi le accennate fe
del giovino tragico Agatone per supplicarlo di prendere innanzi alle donne la difesa di un di lui collega. Viene fuori il se
ai tu tutto quello che stà bene all’uomo? Tu sembri allevato come una donna ; ma dove sono le poppe? Questo tragico assettatu
esiloco, e di parlare a favore di Euripide accusato come nemico delle donne . Agatone se ne scusa; ed è forza che il solo Mnes
za dolore del vocchio, e in presenza dello spettatore lo trasforma in donna con gli abiti di Agatone. Fatto ciò dopo di un gi
siloco affettando modi e portamento femminile vassi a mescolar tralle donne . Un Coro composto di donne insieme col banditore
rtamento femminile vassi a mescolar tralle donne. Un Coro composto di donne insieme col banditore invoca le deità tutte, preg
a di mala morte colui che tende insidie al popolo, o chè maltratta le donne , o che fa tregua o amicizia con Euripide, o che p
e, o che pensa di farsi tiranno della patria, o che manifesta qualche donna che espone un fanciullo, o la serva ruffiana che
a notizie é speranze false, o quell’indegno che inganna e non paga le donne , o la meretrice che tradisce il drudo, o le vecch
nti. Atto II. Il banditore intima l’aringa contro Euripide. Sorge una donna a concionare, e va noverando tutti gi’ improperii
, e le debolezze e gli artifizii donneschi da lui propalati. Un’altra donna l’accusa di ateismo, e che coll’aver negato l’esi
l tragico, le quali poteva pubblicare in isvantaggio e disonore delle donne . E quì il Comico spiega tutta l’amarezza della sa
nome di putto a cagione de i di lui costumi) il quale fa sapere alle donne di avere udito nel foro che Euripide ha inviato n
ide ha inviato nel tempio di Cerere il vecchio suo suocero vestito da donna a prendere la sua difesa e a spiare i loro consig
l’assemblea si pone in iscompiglio. Chi sarà mai? vanno dicendosi le donne . Dove sarà questo vecchiaccio disgraziato? È cost
aziato? È costei? È quell’altra? Cade in fine il sospetto sulla finta donna , per non essere essa da veruna conosciuta. Fanno
I. Il suocero di Euripide non so come si sviluppa e si distriga dalle donne che lo custodiscono, e strappata dalle braccia di
ene, farò che ne sgorghi tutto il sangue e ne rosseggi quest’ara. La donna chiama le altre in soccòrso, e minaccia di farlo
vano cinque dì, e quello di mezzo era consacrato alla penitenza, e le donne lo passavano in un rigoroso digiuno. Ora il poeta
Mannia, perchè rechi almeno un vase da raccoglierne il sangue. Altre donne sopraggiungono, e Mica affrettasi di far noto al
giustifica il proprio sesso, ed accusa gli uomini degli eccessi delle donne . Atto IV. Mnesiloco aspettando in vano il genero
vano il genero tenta la fuga, fingendosi Elena moglie di Menelao. Una donna lo rimprovera per questa nuova follia; ma egli se
, il tempio chiamasi casa di Proteo, l’altare vien detto sepolcro, la donna che è presente detta Critilla, è presa per Teonoe
ffonesca solea produrre sì piacevole effetto sulle scene Ateniesi. La donna intanto che custodisce il colpevole, annunzia la
tragedie più rinomate. Il Coro invoca Pallade, ed Euripide dice alle donne , che se vogliono venir seco a patti e liberar Mne
oco, egli promette con giuramento di non dir mai più male di loro. Le donne sono di accordo, ma temono che il custode abbia a
e meretrici, nè le Stenobee; anzi mi sono astenuto sempre di ritrarre donne innamorate. In oltre io non solo ho dato come con
campagna voluto congiungere in nodo maritale colla nipote di Megacleo donna avvezza alla vita molle e oziosa e ad una libertà
mici caratteri da piacere in tutti i tempi nelle più colte città: una donna vana che dameggia, un figliuolo di un villano che
co a poco andavano esse empiendo il teatro comparendo in sembianza di donne . Stupisce il candidato, perchè queste Nuvole non
lla Beozia. Tra questi un povero Megarese, il quale trasforma due sue donne in guisa che sembrano porci per farne mercato, es
89 (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Enea in Troia »
Pirro, Calcante, Cassandra, Ecuba, Creusa; e i cori sono di uomini e donne troiane, di Greci, di dei, altri amici ed altri n
tanti Greci ha già in parte vendicato la patria. Una delle principali donne rammenta come miglior partito sarebbe stato quell
a, vogliano campare da schiavitù. Ripigliano appena il canto le altre donne , che ecco Pirro che entra cacciandosi innanzi Pol
t etc. A cui Pirro risponde con le parole di Virgilio e l’uccide. Le donne mettono grandissime stride; egli le fa condurre a
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120
ono di attirare buon numero di spettatori. La Teodora faceva la prima donna , e la Maddalena facea la servetta ; il Medebach e
un’ attrice eccellente ed attaccatissima alla sua professione, ma una donna soggetta a vapori. Era sovente ammalata, sovente
in quest’ ultima citazione, la quale ci mostra chiaro come la povera donna non trovasse come prima nel suo coraggio la forza
, con questa compagnia, una delle prime città delle Marche a veder le donne sulla scena. Sposò, il 6 dicembre 1786, Clemente
91 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
graziosamente il mal gusto dello stile romanzesco e affettato, che le donne stesse seguendo la moda prendevano nella conversa
mbre desolato13. Nè vi ritornò il concorso se non con la Scuola delle donne rappresentata in dicembre, che Moliere ricavò da
co a spese de’ suoi censori, e pubblicò la Critica della Scuola delle donne , in cui dipinse vagamente i ridevoli critici coll
ento destinato al piacere di Luigi XIV. Bel regno! illustri nomi! Le Donne Letterate altro capo d’opera venne alla luce nel
de’ medici, la ciarlataneria de’ falsi eruditi, l’affettazione delle donne preziose e delle pretese letterate, ed il difetto
o di pietra, la Principessa d’ Elide, ed una parte della Scuola delle donne , si ricavarono dal teatro spagnuolo. Prese assai
arola trasse l’argomento ed alcune grazie della medesima Scuola delle donne . Varie scene ed astuzie di Scapino e di Sbrigani
vola tessuta alla spagnuola su di una deflorazione, sulla fuga di due donne rivali e sul loro travestimento da uomo, senz’art
civetta, mal corrisponde alla vera idea di tal carattere. Ella è una donna attempata, che si belletta e vuol passare alle se
cito nel 1664 il Misantropo, ma le Preziose ridicole, la Scuola delle donne , la Critica di questa e l’Improvvisata di Versail
per voler essere concettoso. Riusciva principalmente nel dipingere le donne intriganti e i cavalieri d’industria, caratteri c
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 757-758
o marito. Dalla Compagnia Astolfi entrò in quella di Domeniconi prima donna giovine sotto la Fumagalli, a vicenda con la Zerr
ruolo, per tornarsene poi col Bellotti prima attrice madre e seconda donna . Passò dalla Compagnia di Bellotti a quella di Pi
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 404
ello di Margherita (V.)), e in soli due anni diventò un’egregia prima donna giovine. Scritturati entrambi in compagnia Battag
oi con Petronio Zanerini, alla cui scuola ella salì al grado di prima donna assoluta, e finalmente formaron essi compagnia, c
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 760-762
nava varj strumenti con maestrìa. » Questo per l’artista. Quanto alla donna , pare ch’ella non fosse di troppo riserbo, se per
sbatochiar la gran campana de Pindo la mia musa campanara. Ah ! qual donna de vu ghe xe più rara, de beltà, e d’eloquenze so
nte che non porta in gropa che la Fenice se de tutta Europa. Questa donna , grande nell’arte, a segno da incantar gli spetta
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 250
Parma. Il suo carattere però non è quel della serva ma della seconda donna . Il che concorderebbe con quel che della Bajardi
and, avrebbe dunque la Bajardi mutato il ruolo di servetta in quel di donna seria ? O forse, pervenuta a maggior grado di art
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1014-1015
on comune intelligenza, entrò in Compagnia Moncalvo il ’26 come prima donna giovine ; e tanto progredì con l’ammaestramento d
chiaro artista, che fu il ’28 scritturata per un triennio qual prima donna dai soci Petrelli e Fabrici. Passò da questi con
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 61
recite di beneficenza date dalla sua scuola non si contano. E questa donna , la cui vita fu tutta un generoso e spontaneo sag
var modo di tirare avanti, e da cui — bene dice la Pezzana — la forte donna avea veduto sorgere e tramontare parecchie genera
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 129
o settantesimo anno, lasciando la moglie Enrichetta, mediocre seconda donna e madre, poi caratteristica, e due figliuole, una
lle quali, la Claudia, che sostenne per alcun tempo il ruolo di prima donna , ma con poca fortuna, a cagione specialmente del
99 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
nel Giappone alcune compagnie comiche, composte quasi interamente di donne schiave d’un archimimo, a conto del quale rappres
nte di donne schiave d’un archimimo, a conto del quale rappresentano. Donne tali, schiave abbiette, ed infami, si prostituisc
venti di trent’anni. Comparisce fanciulla, amoreggia, e si marita una donna , la quale ha da produrre un bambino che dopo quat
dore e rimaner dopo il ballo pressoché fuor di se. I balletti di tali donne voluttuose abbellite dal vago loro abbigliamento
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1055-1059
ari, e lasciato la Pellandi il teatro, essa fu con Luigi Vestri prima donna assoluta, affermando la sua sovranità nell’arte d
no Morelli. Io non rimpiango in Carolina Internari la perdita della donna , ma mi addolora la mancanza dell’ attrice tragica
della donna, ma mi addolora la mancanza dell’ attrice tragica ! Come donna , sposa e madre, ne piansero gli amici, lo sposo,
ma vigorosa d’artista ne congiungeva l’Internari una squisitissima di donna . Da una nota del figliuolo Giovanni sappiamo che
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