vincente pruova a dimostrare l’uso de’ Giuochi Scenici in Ispagna sin
da’
tempi de’ Romani, e si maraviglia, che io non l’a
na Tarteso differente da Cadice, che portò pure questo nome, chiamata
da’
Greci Carteia, secondo Strabone, Pomponio Mela, e
cadillo. Ora di questa Città, anche a’ tempi di Pomponio Mela abitata
da’
Fenicj venuti dall’Africa, trovansi sparse le rov
sul Teatro Saguntino, cioè che i Saguntini presero i Giuochi Scenioi
da’
Greci, pensando io in questo discorso a ristrigne
potrebbe darsi: ma da ciò che ne consiegue? che tal Teatro si eresse
da’
Greci, come pensò Gasparo Ercolano? Il Lampillas
sinua l’istesso (p. 21.) con tali parole: “Ora se i Saguntini presero
da’
Romani e non da’ Greci il Teatro, perchè mai lo f
p. 21.) con tali parole: “Ora se i Saguntini presero da’ Romani e non
da’
Greci il Teatro, perchè mai lo fabbricarono confo
Il Signorelli sempre povero di cuore e di mente si fe troppo occupare
da’
piccioli ornamenti del Teatro di Scauro, consumat
tre squadrate, levigate e connesse all’usanza de’ Toscani imitati poi
da’
Romani. Tali i due Tempj, de’ quali il primo semp
eriori, ed il secondo tempio più picciolo, che dinota di essere stato
da’
Toscani eretto posteriormente, quando già essi sa
che barbaro di sua origine significò straniero, quale si considerava
da’
Greci chi nasceva fuor della Grecia, e da’ Romani
iero, quale si considerava da’ Greci chi nasceva fuor della Grecia, e
da’
Romani chi alla lor nazione non apparteneva. Così
. Così Diodoro nel libro XIV dicendo che i Cartaginesi trassero ajuti
da’
barbari d’Italia, volle distinguerli da’ Greci It
i Cartaginesi trassero ajuti da’ barbari d’Italia, volle distinguerli
da’
Greci Italiani. Così Dionigi Alicarnasseo nel lib
n entrambi i poeti più grandi del Lazio: tali tragici, dico, esaltati
da’
migliori scrittori di Roma, debbono convincerci c
oismo proprio de’ Romani, lo spirito di sublimità che gli elevava sin
da’
principii dell’arte, gli facesse assai più riesci
e danno a noi diritto di affermare che un genere di poesia maneggiato
da’
migliori poeti latini, dovè trovare in quella naz
he gli argomenti delle loro favole si trassero quasi tutti da Omero e
da’
tragici più antichi. Molto meno dee egli appoggia
aveano il diritto di vita e di morte, e la giustizia si amministrava
da’
paesani rustici senza appellazione. Non era adunq
ana colla Provenzale, ma in niun conto può provare che la Catalana fu
da’
conti di Barcellona introdotta in Provenza. Laond
isti e declamatori) a me non è riuscito raccorre, nè dalla storia, nè
da’
romanzi apologetici stessi, cosa veruna teatrale
teva in versi in lode della Vergine e de’ Santi, cantati a competenza
da’
varj branchi di pellegrini venuti da’ Santuarj38.
de’ Santi, cantati a competenza da’ varj branchi di pellegrini venuti
da’
Santuarj38. Fermavansi da principio a cantar nell
ieci vergini del Vangelo eseguita pubblicamente in un gioco piacevole
da’
preti della città di Eisenach nel 1322 quindici g
I Difetti dell’amore pastorale in versi di un atto riscosse applausi
da’
suoi e dagli stranieri per un piano ben condotto
imostrare che la lingua patria ben si adatta alla musica. Incoraggita
da’
proprj sovrani la Suezia con più ardore si è nell
per far comporre favole suedesi comiche e tragiche per rappresentarsi
da’
cavalieri e dalle dame di corte; ma furono primi
ose egli stesso la Generosità di Gustavo Adolfo recitata dalle dame e
da’
cavalieri di corte sul teatro di Utrichsdahl74. A
da per tutto, cioé travestimenti, ballo, musica, e versi accompagnati
da’
gesti. Tutto ciò contenevano le danze messicane,
no le idee meglio ordinate. Forse il piacere prodotto in questa festa
da’
balli, dal canto, e dalle maschere, fece nascere
r di tali cose un tutto e un’imitazione più ragionata. L’armi portate
da’
curachi in un luogo di pietà, e di pace e allegre
iamo, che le favole drammatiche del Perù furono inventate e coltivate
da’
filosofi, colà chiamati amauti. Essi composero du
ettacoli del Perù, qualora si rifletta, ch’essi veniano rappresentati
da’
medesimi curachi, inchi, e capitani, che si masch
i peruviani, non diremo leggiermente perciò, che quelli sieno discesi
da’
greci, seguendo il modo di ragionare di Laffiteau
io d’indagare, questa natural pendenza ed avidità di sapere chiamossi
da’
latini, e poi da noi, curiosità, come quella che
ggior parte delle arti di prima e seconda necessità, le quali nascono
da’
bisogni comuni, per lo più acquista senza esempio
avvezzano a veder prima d’ogni altro. L’oggetto, di cui l’uomo riceve
da’
sensi le prime notizie e le più frequenti, si é l
prima ancora della fondazione di Roma, e certamente non la ricavarono
da’
greci. E come sarebbe dall’Attica passata la scen
quale senza contrasto ricevette la drammatica dagli altri italiani e
da’
greci, ne trovò nulladimcno da se sola i primi se
ovano gli spettacoli teatrali da un lato nell’oriente fra’ cinesi fin
da’
tempi remotissimi, e dall’altro nell’occidente fr
ana colla provenzale; ma in niun conto può provare che la catalana fu
da’
conti di Barcellona introdotta in Provenza. Laond
ofisti e declamatori) a me non è riuscito raccorre nè dalla storia nè
da’
romanzi apologetici stessi cosa veruna teatrale d
de’ Santi, cantati a competenza da varii branchi di pellegrini venuti
da’
Santuariia. Fermavansi da principio a cantar nell
eci Vergini del Vangelo eseguita pubblicamente in un giuoco piacevole
da’
preti della città di Eisenach nel 1322 quindici g
cclamato, al fianco de' migliori artisti del suo tempo, e scritturato
da'
migliori capocomici, quali Vergnano, Bon, Mascher
ino al 1879, anno in cui si ritirò dalle scene, poverissimo, soccorso
da'
suoi concittadini, e da qualche compagno d’ arte.
one sì vaga e sì mirabile. Per un flusso e riflusso costante avverato
da’
fatti, corrono le nazioni, dalla barbarie alla co
li, depravasi il gusto e rientrasi nella barbarie. L’Italia governata
da’
savi pontefici romani e dagl’Imperadori greci, pr
aloghi le vite de’ santi, come quella di Santa Caterina rappresentata
da’
monaci di San Dionigi, ed altri innumerabili dial
si vede cosa veruna teatrale. Nelle Spagne si trovano i versi cantati
da’
pellegrini che visitavano il sepolcro di San Giac
rsi cantati da’ pellegrini che visitavano il sepolcro di San Giacomo,
da’
quali ha saputo Don Blàs de Nasarre rintracciare
o spirito non prende il suo vigore, e non si sviluppa, per così dire,
da’
sensi, che quando questi non lo deviano col bisog
viva brama di sapere, dalla cura e dallo studio d’indagare, chiamossi
da’
Latini e poi da noi Curiosità, come quella che da
di ogni altro si avvezzarono a vedere. l’oggetto di cui l’uomo riceve
da’
sensi le prime e le più frequenti notizie, è l’uo
Osci, prima della fondazione di Roma, e certamente non la ricavarono
da’
Greci che conobbero più tardi. Come poi sarebbe d
quali senza contrasto riceverono la Drammatica dagli altri Italiani e
da’
Greci, ne trovarono nulladimeno da se stessi i pr
vano gli spettacoli teatrali da un lato nel l’Oriente fra’ Cinesi fin
da’
più remoti tempi, e dall’altro nel l’Occidente fr
e squadrate levigate e connesse all’usanza de’ Toscani imitati poscia
da’
Romani. Tali i due Tempii, de’ quali il primo sem
tempi posteriori; ed il secondo più picciolo che dinota essere stato
da’
Toscani eretto posteriormente, quando già essi ap
sotto Tarquinio Prisco. Disotterransi tratto tratto diversi monumenti
da’
migliori antiquarii stimati Etruschi. Tale si giu
tavano ne’ loro teatrib. Etrusco, secondo Livio, è il vocabolo hister
da’
Romani convertito in histrio ed usato in vece di
a. Che sieno però state composte prima che l’Etruria fosse soggiogata
da’
Romani, siccome pretenderebbe dare a credere Demp
a ed avidità di sapere dalla cura e dallo studio d’indagare chiamossi
da’
latini e poi da noi curiosità, come quella che da
ogni altro si avvezzarono a vedere. L’ oggetto, di cui l’uomo riceve
da’
sensi le prime e le più frequenti notizie, è l’uo
Osci, prima della fondazione di Roma, e certamente non la ricavarono
da’
Greci che conobbero più tardi. Come poi sarebbe d
quali senza contrasto riceverono la Drammatica dagli altri Italiani e
da’
Greci, ne trovarono nulladimeno da se stessi i pr
ovano gli spettacoli teatrali da un lato nell’Oriente fra’ Cinesi sin
da’
più remoti tempi, e dall’ altro nell’Occidente fr
toria anteriori ad ogni altra produzione profana gli oracoli composti
da’
sacerdoti gentili, le greche poesie nomiche e dit
e rappresentazioni furono sacre. Il nostro intendimento poi, il quale
da’
sensi attende le notizie delle cose esteriori, no
e perché tutte le prime composizioni sceniche, come non molto lontane
da’
primi passi delle nazioni verso la coltura, si tr
gli orientali e presso il peruviano, se gli storici e i viaggiatori,
da’
quali soltanto possiamo instruirci della legislaz
di Giava, e ch’é divisa in due gran parti, una delle quali é abitata
da’
cinesi che le danno il nome, qualunque sagrifizio
on manchino ne’ fasti di questa nazione esempli di regnanti che vinti
da’
vezzi delle sirene teatrali, giunsero all’eccesso
a caduta in dispregio, e negli ultimi tempi si trova appena tollerata
da’
nobili nella scena9. Ma in qual modo essa entra n
Surate nel Guzurate, penisola posta tra l’Indo e ’l Malabar, le quali
da’
portoghesi chiamaronsi Bayladeras. Vengono esse a
’antica origine della poesia drammatica osservansi in quel dramma che
da’
Satiri trasse il nome. Sileno e i Satiri che form
Grecia. È intanto cosa degna di nolarsi come in tante regioni abitate
da’
Greci si fossero congiunte verso i medesimi sogge
Macedone il più celebre parodista fu Eubeo Pario sommamente ammirato
da’
Siciliani. Caro però oltre ogni credere fu agli A
va. VI. Pantomimi. Tra tanti attori mimici che separaronsi
da’
Comedi, spiccarono in seguito i Pantomimi istrion
Pare che la Scinnide fosse anche saltazione comica usata anticamente
da’
Frigii nella festa di Dionisio Sabazio. L’Emmelia
e gestire, muovere e camminare come se fossero animate. Tali fantocci
da’
volgari d’Italia nominati pupi, dagli Spagnuoli t
antocci da’ volgari d’Italia nominati pupi, dagli Spagnuoli titeres e
da’
Francesi marionnettes, dicevansi da’ Greci neuros
pupi, dagli Spagnuoli titeres e da’ Francesi marionnettes, dicevansi
da’
Greci neurospasti a. Potino neurospasto soleva co
nno le patrie de’ Newton, dei Leibnitz, dei Des-Cartes, de’ Galilei e
da’
Borrelli. Criticastri infelici, che non meritando
crive Pausania in Eliac. II che il lascivo ballo Cordace fu ritrovato
da’
Pisani d’Elide. a. Di tali figurine che prendono
nte animate e le fiere ammansite dalla lira d’Orfeo, gli armati surti
da’
solchi di Cadmo, e le dure roveri di Virgilio: e
enne lusso; e nacque da ciò la bell’arte esercitata dagli Agatarchi e
da’
Numisii, insegnata da’ Vitruvii, da’ Trissini, da
ciò la bell’arte esercitata dagli Agatarchi e da’ Numisii, insegnata
da’
Vitruvii, da’ Trissini, da’ Palladii e vie più pe
rte esercitata dagli Agatarchi e da’ Numisii, insegnata da’ Vitruvii,
da’
Trissini, da’ Palladii e vie più perfezionata da’
dagli Agatarchi e da’ Numisii, insegnata da’ Vitruvii, da’ Trissini,
da’
Palladii e vie più perfezionata da’ Buonarroti. I
gnata da’ Vitruvii, da’ Trissini, da’ Palladii e vie più perfezionata
da’
Buonarroti. Il piacere che deriva dalla presenza
e misurate, che sin dall’infanzia delle società si coltivarono anche
da’
materiali Lapponi, da’ Negri, Indiani, Messicani,
ll’infanzia delle società si coltivarono anche da’ materiali Lapponi,
da’
Negri, Indiani, Messicani, Irochesi, Caraibi ed U
tarli, e disposto a riprendere in altri le ridicolezze e gli eccessi,
da’
quali si chi de lontano, gode della somiglianza d
è spazioso l’uditorio, perchè si destinò ad occuparsi esclusivamente
da’
grandi, da ambasciadori, da’ ministri, e da’ dipe
è si destinò ad occuparsi esclusivamente da’ grandi, da ambasciadori,
da’
ministri, e da’ dipendenti della corte, e da un n
occuparsi esclusivamente da’ grandi, da ambasciadori, da’ ministri, e
da’
dipendenti della corte, e da un numero moderato d
rchè tra’ personaggi caratterizzati giusta la favola, e vestiti p. e.
da’
Turchi, Mori, o da selvaggi Americani, si vedeva
nza del mio racconto, basti accennare quanto contro di esso si oppose
da’
capricciosi apologisti e da’ villani declamatori.
ccennare quanto contro di esso si oppose da’ capricciosi apologisti e
da’
villani declamatori. Rimettendoci al citato Disco
olle provvidenze del Governo. II Saben «che il nome di Chorizos venne
da’
Chorizos che mangiava certo buffone in un tramezz
la disposizione data di unire i prodotti de’ due teatri non venne nè
da’
nastri nè da’ disordini derivati da i due partiti
ne data di unire i prodotti de’ due teatri non venne nè da’ nastri nè
da’
disordini derivati da i due partiti». E qual ragi
a notarsi ancora che tal calzolajo si valse di molti argomenti tratti
da’
Greci e Latini, ch’egli non poteva leggere origin
aste per retaggio perpetuo delle tignuole. Altri drammi latini tratti
da’
racconti della Sacra Scrittura si mentovano nella
mpose ancora Antonio Scoro di Hocchstraten una commedia rappresentata
da’
suoi scolari, nella quale si personificava la rel
ndicando alloggio tra’ grandi, ed era esclusa, e veniva indi raccolta
da’
plebei. L’imperadore se ne sdegnò, e volea punirn
ero il medesimo ottimo effettob. In pochissime altre cose differivano
da’
teatri Greci i Romani. Il pulpito Romano era più
nata dividevasi in tre spartimenti, basso, mezzano e superiore, detti
da’
Latini ima, media e summa cavea, delle quali part
’ Latini ima, media e summa cavea, delle quali parti l’ima occupavasi
da’
senatori e cavalieri, e la media e la summa dal r
o il medesimo ottimo effetto152. In pochissime altre cose differivano
da’
teatri Greci i Romani. Il pulpito Romano era più
nata dividevasi in tre spartimenti, basso, mezzano e superiore, detti
da’
Latini ima, media e summa cavea, delle quali part
’ Latini ima, media e summa cavea, delle quali parti l’ima occupavasi
da’
senatori e cavalieri, e la media e la summa dal r
quale sin dal primo secolo di lei tralusse in Numa Pompilio, ammirato
da’
Posteri al pari de’ Soloni, de’ Licurghi, de’ Zal
a questo Scrittore l’aver detto, che i Fenici vennero in Ispagna sin
da’
primi tempi; là dove egli dice soltanto ἐξ πολλοῦ
oni. Si vuole, che Cadice nel tempo sopraccennato fosse stata fondata
da’
Fenici Commercianti; si dice poi, che i Fenici ve
vincia, introducendovisi con motivo di soccorrere i Gaditani oppressi
da’
loro vicini. Da ciò risulta, che più recente anco
declamare: quanto a’ Cordovesi ci dicono, che gli Spagnuoli appresero
da’
Fenici il sistema degli Atomi. Ma ecco su di ciò
i di mille anni al sistema Peripatetico . . . . e la Spagna lo ricevè
da’
Fenici molto prima della Grecia, e di Roma. Infel
i, i veri amatori della propria Nazione. Vogliono lodi che provengano
da’
fatti non dubbj, non falsi, non fondati nell’aren
aeree congetture. E che bisogno ha la Spagna di lodi false, mendicate
da’
sofismi, da imposture in fine? Ha bisogno delle g
furono ne’ due primi secoli Gramatici e Verseggiatori, come è chiaro
da’
Versi Saliari, e nel terzo secolo furono gran Leg
i soda gloria è ricca la vostra Nazione per aver bisogno di accattare
da’
vanti spregevoli e frivoli o da immaginarie lodi,
congetture tratte dalla Sacra Scrittura, per la fondazione di Cadice
da’
Fenici 400. anni prima di Salomone. Vedansi i num
Baron, de’ Garrick, degli Scaramucci e de’ Don-Fastidj, bassi oggetti
da’
quali difficile e schifiltoso rifugge chiunque pr
o, un Ovidio, un Seneca, e uno Stazio: Orazio Flacco si fece ammirare
da’
contemporanei e da’ posteri come critico inimitab
eca, e uno Stazio: Orazio Flacco si fece ammirare da’ contemporanei e
da’
posteri come critico inimitabile di teatral poesi
ile, così difficile, e con ardor sommo e con felice successo trattato
da’
filosofi di grido, da nobili di primo ordine, da
a notarsi ancora che tal calzolajo si valse di molti argomenti tratti
da’
Greci e Latini, i quali scrittori legger non pote
gio perpetuo delle tignuole nelle scanzie. Altri drammi latini tratti
da’
racconti della Sacra Scrittura si mentovano nella
mpose ancora Antonio Scoro di Hocchstraten una commedia rappresentata
da’
suoi scolari, nella quale si personificava la Rel
va mendicando alloggio tra’ grandi, ed era esclusa, e veniva raccolta
da’
plebei. L’imperadore se ne sdegnò, e voleva punir
o e nel triviale. Le sue favole comiche e tragiche si rappresentarono
da’
collegiali dal 1677 in poi. Tutto congiurava a te
mmessi nelle corti de’ principi Alemanni. 123. Secondo che scrivesi
da’
signori Juncker e Lieubault nella dissertazione p
na sempljce asserzione, che ci lascia nella nostra opinione sostenuta
da’
nominati Francesi. 124. Nel tomo II delle Memori
ella storia anteriore ad ogni profana produzione gli oracoli composti
da’
sacerdoti gentili, le Greche poesie nomiche e dit
rappresentazioni furono sacre. Il nostro intendimento poi, il quale
da’
sensi attende le notizie delle cose esteriori, no
e perchè tutte le prime composizioni sceniche (come non molto lontane
da’
primi passi delle nazioni verso la cultura) si tr
eatri orientali e in quello del Perù, se gli storici e i viaggiatori,
da’
quali soltanto noi possiamo instruirci sulla legi
nano, rendono probabile la congettura. La più solenne festa celebrata
da’
Peruviani in onor del Sole chiamavasi Raymi e dur
un tutto e una imitazione più ragionata. E chi sa che le armi portate
da’
Curaci in un luogo di pietà, di pace e di allegre
iamo, che le favole drammatiche del Perù furono inventate e coltivate
da’
filosofi colà chiamati Amauti. Essi composero due
ll’origine degli spettacoli del Perù col riflettere che si eseguivano
da’
medesimi Curaci, Inchi e Capitani che si maschera
Carte a que’ nuovi paesi il proprio nome pervenne col tempo a fargli
da’
naviganti chiamare America, e tolse con fortunata
gelosia nazionale? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’ invidiosi,
da’
quali viene il merito conculcato. Non credo adunq
teva in versi in lode della vergine e de’ santi, cantati a competenza
da’
vari branchi di pellegrini venuti da’ santuari131
de’ santi, cantati a competenza da’ vari branchi di pellegrini venuti
da’
santuari131. Da principio fermavansi a cantar nel
azione delle dieci vergini mentovate nel vangelo, fatta pubblicamente
da’
preti della città d’Eisenach nel 1322, quindici g
sotto Tarquinio Prisco. Disotterransi tratto tratto diversi monumenti
da’
migliori antiquarii stimati Etruschi. Tale si giu
e’ loro teatri11. Etrusco, secondo Livio, è lo stesso vocabolo Hister
da’
Romani poi convertito in Histrio, ed usato in vec
sieno però esse state composte avanti che l’Etruria fosse soggiogata
da’
Romani, siccome pretenderebbe dare a credere il D
ta in compagnie d’infimo ordine, e finendo poi, vecchia e abbandonata
da’
compagni di ogni specie, infermiera nell’ospedale
’antica origine della poesia drammatica osservansi in quel dramma che
da’
Satiri trasse il nome. Sileno e i Satiri che form
a. Egli è intanto cosa degna di notarsi come in tante regioni abitate
da’
Greci si fossero congiunte verso i medesimi sogge
Macedone il più celebre parodista fu Eubeo Pario sommamente ammirato
da’
Siciliani. Caro però oltre ogni credere fu agli A
allava. VI. Pantomimi. Tra tanti attori mimici che separaronsi
da’
comedi, spiccarono in seguito i Pantomimi, istrio
Pare che la Scinnide fosse anche saltazione comica usata anticamente
da’
Frigj nella festa di Dionisio Sabazio. L’Emmelia
e gestire, muovere e camminare come se fossero animate. Tali fantocci
da’
volgari d’Italia nominati pupi, dagli Spagnuoli t
antocci da’ volgari d’Italia nominati pupi, dagli Spagnuoli titeres e
da’
Francesi marionettes, dicevansi da’ Greci neurosp
i pupi, dagli Spagnuoli titeres e da’ Francesi marionettes, dicevansi
da’
Greci neurospasta 140. Potino neurospasto soleva
ottrina, in questa zucca, in questa chirichiocca Spacchesca, è veduto
da’
ciechi, sentito da’ sordi, conosciuto da’ matti,
ucca, in questa chirichiocca Spacchesca, è veduto da’ ciechi, sentito
da’
sordi, conosciuto da’ matti, e celebrato da’ muti
hiocca Spacchesca, è veduto da’ ciechi, sentito da’ sordi, conosciuto
da’
matti, e celebrato da’ muti. Fama volat ; la qual
duto da’ ciechi, sentito da’ sordi, conosciuto da’ matti, e celebrato
da’
muti. Fama volat ; la quale non sa spifferare dal
sò quante, che vbi non est ordinem, ibi est confusionem) cominciando
da’
più degni, chiamo il primo Saturno, che venga à e
on toglie. E però questa sera (nobilissimi Signori Bolognesi) pregato
da’
miei compagni à farui il Prologo d’vna bella Come
a col l’ammirarsene i preziosi codici scappati alla barbarie, nasceva
da’
rottami greci, latini, orientali e settentrionali
i comunemente tra noi in versi volgari (cioè facili ad esser compresi
da’
volgari, benchè latini) le imprese de’ re, e si c
tiranno. Ma un Messo il conturba coll’avviso di essersi presa Padova
da’
fuorusciti entrativi col favore de’ Veneziani, de
questa più regolari. Per mezzo adunque del Mussato ebbe l’Italia sin
da’
primi lustri del XIV secolo tragedie fatte ad imi
la di Giava, ed è divisa in due gran parti, delle quali una è abitata
da’
Cinesi che le danno il nome, qualunque sacrifizio
cinque colori. L’Imperadore forma coll’ aratro un solco, ed è imitato
da’
Regoli e Mandarini, indi monta in sedia per ritor
unque altra cagione) in appresso appena nella sola scena fu tollerata
da’
nobili. Ma in qual modo vi ha luogo? Parte del dr
urate nella penisola Guzurate posta fra l’Indo e il Malabar, chiamate
da’
Portoghesi bayladeras. Vengono esse allevate in a
a coll’ ammirarsene i preziosi codici scappati alla barbarie, nasceva
da’
rottami greci, latini, orientali e settentrionali
i comunemente tra noi in versi volgari (cioè facili ad esser compresi
da’
volgari, benchè latini) le imprese de’ re, e si c
tiranno. Ma un messo il conturba coll’ avviso di essersi presa Padova
da’
fuorusciti entrativi col favore de’ Veneziani, de
questa più regolari. Per mezzo adunque del Mussato ebbe l’Italia sin
da’
primi lustri del XIV secolo tragedie fatte ad imi
, col quale stette più anni, non solo come attore, ma anche adoperato
da’
suoi Compagni — dice il Bartoli — negli affari de
NO in questa edizione accresciute. Nota I. Gli Etruschi che
da’
Greci furon detti Tirreni, vennero in Italia, sec
Scipioni, a i Lelj, a i Furj, e ad altri nobili uomini di buon gusto,
da’
quali, per quello che fin dal suo tempo si credev
asciviæ officinam, e S. Gregorio Nanzianzeno scholam fœditatis. E sin
da’
principj del terzo secolo il Cristiano Avvocato d
Presso i Romani chiamavansi Pantomimi coloro i quali accompagnati
da’
suoni appropriati esprimevano senza parlare ed an
mpi così necessarie in alcune festive solennità, che doveansi esibire
da’
magistrati maggiori non solo nelle principali met
o Trionfante di Marc’ Antonio, dramma-parodia, che fece rappresentare
da'
suoi compagni con la musica del Maestro Maccari.
Santi, comici, che la vider bambina, sì n’ ebber pietà che ottennero
da'
parenti di poterla adottare qual figlia. Venuta g
altico, quasi fino al terminar del secolo passato non molto differiva
da’
costumi de’ selvaggi samojedi, morduati, e siberi
ttori stranieri. Tuttavolta gli attori russi oggidì vengono encomiati
da’
loro compatrioti. Sin da quando cominciò in Russi
– ci daranno questo comico ad un segno di perfezione che agevolmente
da’
suoi talenti si può con gran certezza sperare. »
Velli Luigi, veronese, ebbe
da'
suoi parenti una educazione compiuta ; e laureato
onostante la pronunzia alcun po' dialettale, s’ebbe i maggiori encomi
da'
più eletti pubblici d’Italia. Fu nelle principali
Difetti dell’amore re pastorale in versi di un atto riscosse applausi
da’
suoi e dagli stranieri per il piano ben condotto
che la lingua patria ben si adatta alla musica. La Suezia incoraggita
da’
proprii sovrani si è con più ardore nell’inoltrar
ggiunsi, che sebbene avesse egli succiato qualche mele dagli Antichi,
da’
Francesi, e dagl’Italiani, nulla poteva aver trat
herato comincia il suo discorso dal mostrare, che la semplicità amata
da’
Greci, da’ Francesi, e da’ buoni Italiani, non si
ncia il suo discorso dal mostrare, che la semplicità amata da’ Greci,
da’
Francesi, e da’ buoni Italiani, non si amò dalla
orso dal mostrare, che la semplicità amata da’ Greci, da’ Francesi, e
da’
buoni Italiani, non si amò dalla Nazione Spagnuol
eggiarsi su di essi mentovandosi degli uovi. Un nuovo informo presone
da’
savj e candidi amici di Madrid venuto dopo l’impr
nano, rendono probabile la congettura. La più solenne festa celebrata
da’
Peruviani in onor del Sole chiamavasi Raymi e dur
un tutto e una imitazione più ragionata. E chi sa che le armi portate
da’
curaci in un luogo di pietà, di pace e di allegre
viamo che le favole drammatiche del Perù furono inventate e coltivate
da’
filosofi colà chiamati Amauti. Essi composero due
l’origine degli spettacoli del Perù col riflettere che si eseguivano
da’
medesimi curaci, inchi e capitani che si maschera
gelosia nazionale ? Tutto ciò e peggio fanno i rigiri degl’invidiosi,
da’
quali viene il merito conculcato. Non credo adunq
Valsecchi Angelo, caffettiere veneziano, cominciò col farsi ammirare
da'
clienti di bottega come imitatore perfetto del ce
elle Memorie del Diavolo. A diciotto anni fu scritturata co’ genitori
da’
soci Antonio Colomberti e Carlo Romagnoli, zio di
o vero cognome fu Del Carcano. Per ragion d’interessi, avuta a patire
da’
parenti alcuna ingiustizia, pensò di chieder socc
e amata dal Pieri, il quale, avutala in moglie, la separò per sempre
da'
suoi congiunti. Diventò l’Anna in poco tempo un’a
ranchezza il fatto riferito, scevro di ogni timore di essere smentito
da’
contemporanei, che sembra escludere ogni sospetto
Calliachio, ma sì bene una specie di ara o tribunale che si occupava
da’
musici e da’ ballerini. Un semicircolo col suo di
ma sì bene una specie di ara o tribunale che si occupava da’ musici e
da’
ballerini. Un semicircolo col suo diametro compre
cevano la figura di fasce, e da Vitruvio chiamaronsi Precinzioni a, e
da’
Greci διαζωματα. Facevansi in’queste varii aditi,
arii aditi, entrate, o porte che dall’introdurre il popolo si dissero
da’
Latini Vomitoria, o anche Vomitaria, come scrisse
sserva ancora Vitruvio non essersi senza molto senno per la scalinata
da’
Greci architetti scelta la figura circolare, ed a
Grullo, e in Italia del Dottor Graziano, le quali si conobbero anche
da’
Latini, avendocene Plauto dato qualche esempio:
po il Rueda si vede nominato il Castillejo, il quale certamente fiorì
da’
primi anni di quel secolo sino al quaranta”. In p
ig. Lampillas! In secondo luogo dite, che Castillejo certamente fiorì
da’
primi anni del secolo sino al quaranta. Questa pa
non vi trovo, e certa disuguaglianza manifesta non viene dissimulata
da’
medesimi suoi comentatori Nazionali, Francesco Sa
di Giava, ed è divisa in due grandi parti, delle quali una è abitata
da’
Cinesi che le danno il nome, qualunque sacrificio
cinque colori. L’imperadore forma col l’aratro un solco, ed è imitato
da’
regoli e mandarini, indi monta in sedia per ritor
i per qualunque altra cagione) in appresso appena nella sola scena fu
da’
nobili tollerata. Ma in qual modo vi ha luogo? Pa
urate nella penisola Guzurate posta fra l’Indo e il Malabar, chiamate
da’
Portoghesi bayladeras. Vengono esse allevate in a
eleagro, Clarissa, la Prude sono drammi del medesimo autore riprovati
da’
nazionali. Despazes autore delle quattro Satire,
erà, gl’imiterà, se ne abbellirà alle occorrenze; ma si terrà lontano
da’
difetti del dramma. La dipintura del carattere de
e la Giornata pazza, ovvero il Matrimonio di Figaro. Esse sono tratte
da’
costumi spagnuoli, ed abbondano di colori teatral
e, e di tratti satirici. Ad accreditar questo genere che si allontana
da’
tristi eccessi del comico larmoyant, ma che per q
fieri di Torino. L’Arcelli, ottimo uomo, di rara integrità, fu pianto
da’
suoi compagni, ed ebbe onori funebri degni di lui
so il 1845, non ancor tócco i cinquant’anni, compianta dai pubblici e
da’
fratelli d’arte che amavano in lei la squisita bo
to a Firenze, ove in breve morì, compianto dalla moglie, dal figlio e
da’
suoi scritturati che perdevano in lui un onesto a
gli ultimi dodici anni in tre sole Compagnie, ammirato e amato sempre
da'
compagni e dal pubblico.
da giovinetto mostrò la più grande inclinazione al teatro. Osteggiato
da'
parenti, dovè, per darsi con tutto l’amore.all’ar
eplicava sino a venti sere di fila ; e però fu sempre desideratissimo
da'
capocomici, tra' quali il Morelli. Ma con la fama
con tal franchezza il fatto riferito, senza timore di essere smentito
da’
contemporanei, che sembra escludere ogni sospetto
Calliachio, ma sì bene una specie di ara o tribunale che si occupava
da’
musici. E quì termina la parte del teatro destina
evano la figura di fasce, e da Vitruvio chiamaronsi Precinzioni 166 e
da’
Greci διαξωματα. Facevansi in queste varj aditi,
varj aditi, entrate, o porte che dall’introdurre il popolo si dissero
da’
Latini vomitoria, o anche vomitaria, come scrive
esso Vitruvio non essersi senza molto senno, per la scalinata, scelta
da’
Greci architetti la figura circolare, ed averne g
e rappresentazioni furono sacre. Il nostro intendimento poi, il quale
da’
sensi attende le notizie delle cose esteriori, no
e perchè tutte le prime composizioni sceniche (come non molto lontane
da’
primi passi delle nazioni verso la coltura) si tr
atri orientali, e in quello del Perù, se gli storici e i viaggiatori,
da’
quali soltanto noi possiamo instruirci sulla legi
coll’autorità dello Scoliaste di Aristofane. « I Villani oltraggiati
da’
cittadini anticamente venivano di notte nel villa
a diligente imitazione de’ volti, de’ vestimenti e delle divise usate
da’
personaggi tratti dalla storia, dalle poesie Omer
le maschere degl’istrioni per essere stato spesse volte ritratto fin
da’
Vasai) i forestieri andavano nel teatro domandand
coll’ autorità dello Scoliaste di Aristofane: “I villani oltraggiati
da’
cittadini anticamente venivano di notte nel villa
diligente imitazione de’ volti, de’ vestimenti, e delle divise usate
da’
personaggi tratti dalla storia, dalle poesie Omer
elle maschere degl’ istrioni, essendo stato spesse volte ritratto sin
da’
vasaj) i forestieri andavano in teatro domandando
a di Pietro Cornelio venuta tanto più tardi) e da un patetico animato
da’
bei colori della natura che sempre trionfa nella
nella vivace semplicità, quella semplicità che attinse il Trissisino
da’
greci fonti. Un cuore non indurito da’ pregiudizi
cità che attinse il Trissisino da’ greci fonti. Un cuore non indurito
da’
pregiudizii verserà pietose lagrime al racconto d
che essi hanno profuso sul teatro e ne’ loro scritti, l’abbiano presa
da’
buoni autori Castigliani . Accordiamo di buon gra
tista Giraldi Cintio nato in Ferrara nel 1504 e morto nel 1573 trasse
da’
suoi medesimi Ecatommiti più argomenti per la sce
ai raggio di sole, Un luogo destinato a’ sacrifici, Che soglion farsi
da’
re nostri all’ombre, A Proserpina irata, al fier
mente, di sì bell’argomento non mai prima tentato nè dagli antichi nè
da’
moderni? Vedesi veramente negli Orazii più artifi
n Venezia nel 1568 vi pubblicò più di una volta varie tragedie tratte
da’
Greci e da’ Latini. Nel 1566 se ne fece una edizi
l 1568 vi pubblicò più di una volta varie tragedie tratte da’ Greci e
da’
Latini. Nel 1566 se ne fece una edizione che cont
agnuoli, asserì che il Tasso ed il Trissino aveano la testa stravolta
da’
romanzi, e che perciò non poterono pervenire al c
o l’opposto di ciò che egli afferma, cioè in vece di una testa guasta
da’
romanzi, un genio pieno di giudizio e di sobrietà
giuri de’ principi Trojani, tutto trovasi ammassato nell’atto I fatto
da’
Giunone ed Iride, che è insieme prologo e parte d
ico del Tasso compose l’Acripanda, il cui argomento nè anche si prese
da’
Greci. Ussiano re di Egitto uccide Orsilia sua mo
al solo titolo può rilevarsi non esser tratte da argomenti maneggiati
da’
tragici greci, e chi le svolgerà vi loderà non po
to determinati dalla tragedia del Manfredi abbigliata alla greca, che
da’
gotici drammi del Virues e del Calderòn. Al Manf
aliora surse e giunse al colmo la tragica letteratura, imitata poi
da’
Francesi e da Spagnuoli, con molto maggior minute
lo studio delle altre nazioni i tanti argomenti nuovi degl’Italiani,
da’
quali gli Oltramontani hanno così spesso trasport
con tutte le circostanze locali, che a’ nostri parvero troppo aliene
da’
tempi e da’ popoli, al cui piacere consacravano l
e circostanze locali, che a’ nostri parvero troppo aliene da’ tempi e
da’
popoli, al cui piacere consacravano le loro penne
essi tutto ciò che poi si è ripetuto in altre o simili guise al di là
da’
monti? E che si è scoperto di più a’ giorni nostr
zza, naviganti senza coraggio, filosofi quanto basta per distinguersi
da’
barbari, imitano le umane vicissitudini senza sce
vicissitudini senza sceverar ne’ loro drammi gli evenimenti ridicoli
da’
compassionevoli. Più filosofi quei di Cusco giuns
ce gratuita asserzione, che ci lasciò nella nostra opinione sostenuta
da’
signori Juncker, Lieubault ed Arnaud. Certo è non
o e nel triviale. Le sue favole comiche e tragiche si rappresentarono
da’
collegiali dal 1677 in poi. Tutto congiurava a te
terminar del passato secolo non molto differiva pe’ costumi selvaggi
da’
Samojedi, Morduati e Siberiani che ad esso appart
de’ Molieri. Non pertanto gli odierni attori Russi vengono encomiati
da’
nazionali. Sin dal 1741 quando nella Russia comin
verà, l’imiterà, se ne abbellirà alle occorrenze; ma si terrà lontano
da’
difetti del dramma. La dipintura del carattere de
e la Giornata pazza ovvero il Matrimonio di Figaro. Esse sono tratte
da’
costumi spagnuoli ed abbondano di colori teatrali
ze e di tratti satirici. Ad accreditar questo genere che si allontana
da’
tristi eccessi del comico larmoyant, ma che per q
1799, vedova da un anno con un figliuolo, dovè fuggirsene, ricacciata
da’
moti rivoluzionari. Cominciò il 1800, applauditis
concernente la bigamia del signor de Laboras, padre di lei, e firmato
da’
seguenti interessati e testimoni : « A.f. Riccobo
pale. Ma le osservazioni della fredda critica non sogliono ascoltarsi
da’
lettori sensibili, i quali commossi, perturbati d
blici teatri, e circa dieci o dodici anni sono, si pubblicò sfigurata
da’
tratti grossolani d’una penna dozzinale. Ultimame
io ne ho vedute, senza eccettuarne l’istesso Turno Aricino condannato
da’
principi latini confederati con Tarquinio il Supe
o, E poi quel che si vuol, presto si crede Dal Petrarca dallo Zeno,
da’
Francesi ha saputo trarre qualche mele; e perché
se? Anche l’Attilio Regolo (afferma il medesimo italiano) ha ricavato
da’
francesi. Il teatro francese prima di Metastasio
rge ad ogni passo per gli nuovi colpi teatrali, e pe’ bei quadri nati
da’
contratti di situazione, non poteva trovar l’Ital
Tito, nel tempo stesso che conspira contri di lui, corra a difenderlo
da’
congiurati: che chiamato da Tito, non osi present
non provengono dalla conoscenza dell’ingiustzia del suo attentato, ma
da’
benefici ricevuti da Augusto. Al contrario Sesto
to franco e amichevole di Tito, e quella confusione di Sesto lacerato
da’
rimorsi. Nella scena VI dell’atto III non si cono
applausi universali che riscuote l’Euripide italiano dagli eruditi e
da’
volgari, Metastasio é la gloria del teatro e del
o Vestris che nel teatro lirico di Parigi tanti applausi riscuote fin
da’
francesi in siffatto genere tanto delicati. 208
é convenuto imitare i pensamenti de’ poeti greci, latini e italiani,
da’
quali, come certezza si può affermare, i più rino
ata : I viaggi di una donna di spirito. Come attore fu molto ammirato
da’
varj pubblici ; e in un frammento di lettera sul
entile, senza albagia per il suo merito, era amato e stimato non solo
da’
suoi fratelli d’arte, ma da tutti quelli che lo c
tanti puerili contrapposti, giuochi di parole, e acrostichi adoperati
da’
verseggiatori Arabo-Ispani; e intanto nè opera ve
Provvidenza avesse loro duplicate le forze della mano e del senno, se
da’
loro acquisti sorta fosse, invece di varj picciol
quali insieme co’ modi Saturnii per centoventi anni in circa vennero
da’
Romani coltivati18. Ma siffatti motteggi per la s
a, graziosa e dilettevole agilità (all’usanza de’ Cureti e de’ Lidii,
da’
quali traevano l’origine gli Etruschi) riuscì ad
applauso vi fossero accolte e con quanti privilegii onorate, si vede
da’
seguenti fatti. I. Esse continuarono a rappresent
ilità dall’essere stata questa la Grecia vinta in guerra e soggiogata
da’
Romani pochi lustri prima che Andronico vi fosse
Utica nell’olimpiade cxliv (che cade nel nominato anno 549) cacciato
da’
nobili Romani che solea mordere nelle sue favole.
nelio Nipote, lo trasse dalla Sardegna, e il di lui acquisto si stimò
da’
Romani tanto pregevole, quanto qualsivoglia ampli
Medo, Menalippe, Telamone, Telefo, Tieste, tutte o tradotte o imitate
da’
Greci, e Scipione originale di argomento Romano.
ha prodotto un incredibil numero d’intrighi e di colpi teatrali usati
da’
moderni, spezialmente nel XVI e XVII secolo. Nicc
e ne risulta una scena sommamente piacevole imitata poi soventi fiate
da’
drammatici Italiani del cinquecento. Alla venuta
le ognor con nuove giunte. Ned io mi traggo fuor di tal genìa Che
da’
lor detti inzampognar mi feci. O che gente! o c
frode. Questo comico colore sempre piacevolissimo tante volte imitato
da’
Francesi e dagli Spagnuoli, trovasi felicemente a
ero, come dicono i moderni comici dell’arte, lazzo e botta adottatata
da’
Pulcinelli ed Arlecchini. Parte Tossilo. Ma che f
tanza propria per una tavola, come può seguire la venuta del ruffiano
da’
commensali schernito? O bisogna concepire un teat
la favola del Pseudolo fu da Gellio chiamata festivissima, e ammirata
da’
moderni più sagaci interpreti, tra’ quali si dist
i ornamenti infantili di una bambina esposta, ond’ella è riconosciuta
da’
genitori. Delineati a maraviglia vi si scorgono i
tre merlotti, uno della villa, uno della città, e un altro che viene
da’
paesi esteri. A quest’ultimo da lei trattato in a
vo e venduto a uno straniero, e un altro già grande fatto prigioniero
da’
nemici. Per avere l’opportunità di riscattare o p
scappi fuori dal fangoso talento del più meschino improvvisatore. Fin
da’
tempi di Varrone mal si distinsero le commedie ge
i dal morbo inesorabile. Poveri artisti ! Lontani dai parenti vecchi,
da'
figli adorati, spinti quasi nelle braccia della m
, ch’è la divisa dell’ immortalità onde si distinguono i poeti grandi
da’
volgari. ( Nota IV ) In quel secolo per la Franci
dda a fronte del tragico e disperato amor di Fedra, non si approvò nè
da’
contemporanei nè da’ posteri; benchè il dotto e g
ico e disperato amor di Fedra, non si approvò nè da’ contemporanei nè
da’
posteri; benchè il dotto e giudizioso M. Le Batte
ali figure ammesse ancora nella poesia de’ Greci e degl’ Italiani; ma
da’
drammatici francesi usansi con tal frequenza e di
dano anco nelle tragedie del Racine, ma ecco in che egli si distingue
da’
tragici volgari. In questi quel perpetuo tessuto
io di Sejano diede il primo esempio delle massime ardite usate poscia
da’
moderni tragici della Francia con tal frequenza e
re anche questa favola di Quinault tra quelle che i Francesi trassero
da’
loro compatriotti. 9. V. Fureteriana. Avete voi,
onaggi della corte, e madama Angouleme vi rappresentava Ginevra. Pure
da’
signori e capi della corte vi fu rappresentato il
sidera le pietose buffonerie teatrali che si componevano in tal tempo
da’
francesi, inglesi, e alemani. Ma quando Parigi no
Antonio Scoro d’Hoochstraton compose anche una comedia rappresentata
da’
suoi scolari in Heidelberg, nella quale si person
lmente le antiche invenzioni Comiche noi cominciammo dalle Filologie,
da’
Paoli, dalle Catinie, dalle Polissene, da’ Filodo
minciammo dalle Filologie, da’ Paoli, dalle Catinie, dalle Polissene,
da’
Filodossi, da’ Timoni, dalle Amicizie, argomenti
Filologie, da’ Paoli, dalle Catinie, dalle Polissene, da’ Filodossi,
da’
Timoni, dalle Amicizie, argomenti così lontani da
isposta a Giambattista Sacco disse ottimamente il Bonciario, che “non
da’
rottami di Menandro, nè dalle intere favole di Ar
uola Lopense e Calderonica, la quale, traviando dalla norma comune, e
da’
precetti indispensabili, permise a’ Poeti l’abban
Italia alla prima piacquero i componimenti Spagnuoli, benchè purgati
da’
difetti principali. E’ verissimo, Signor D. Saver
e talvolta se ne tradussero dal Teatro Spagnuolo, cercando spogliarle
da’
difetti di unità. I componimenti del Canonico Cel
. III. Tra gli altri meriti contratti dal Vega, dal Calderòn, e
da’
loro seguaci col moderno Teatro novera il Signor
esia Scenica? Ma dunque, egli dirà, in che mai si distinguono i Dotti
da’
Volgari? In ciò, Signor mio, che i Volgari pensan
tò tutti i Filosofi, che è l’idolo del sobrio Plutarco, che fu citato
da’
SS. Padri della nostra Chiesa, forse perciò dispi
tato pel Principe della bella Commedia Nuova? o fu onorato con Statue
da’
rischiarati Ateniesi nel loro Teatro accanto ad E
resentazioni teatrali strepitose desiderate non meno dalla Plebe, che
da’
Cavalieri Romani in vece de’ buoni Drammi; nel ch
a Tragedia altro non dice, se non che il Guarino, e il Tasso adescati
da’
Romanzieri si scostarono dalla semplicità natural
rsi con calore al Teatro, come faceano i Greci, perciò chiamati molli
da’
Latini. Oggi la gravità della sua Polizia vi prod
he impegno intrapreso, da tal Commediaccia, e da altre simili scritte
da’
trapassati da non molto stravaganti Poetastri Iba
uola? Il gusto generale si prende dalla maggior parte della nazione e
da’
Drammi che vi si compongono, e non già da uno, e
, che è la divisa dell’immortalità onde si distinguono i poeti grandi
da’
volgaria. In quel secolo per la Francia fortunati
redda a fronte del tragico disperato amor di Fedra, non si approvò nè
da’
contemporanei nè da’ posteri, benchè il dotto e g
agico disperato amor di Fedra, non si approvò nè da’ contemporanei nè
da’
posteri, benchè il dotto e giudizioso Le-Batteux
ali figure ammesse an cora nelle poesie de’ Greci e degl’Italiani; ma
da’
Francesi drammatici usate con troppa frequenza, e
nco nelle tragedia del Racine; ma ecco in qual cosa egli si distingue
da’
tragici mediocri. In questi quel perpetuo tessuto
mostrano che Tristano meritò in certo modo gli applausi che riscosse
da’
Francesi di quel tempo. L’abate Giovanni Andres p
n più verisimile che l’autore spagnuolo tolto avesse questo argomento
da’
Francesi, approfittandosi o della Marianne di Har
e ancor questa favola del Quinault tra quelle che i Francesi trassero
da’
loro compatriotti. Doveano, ma non l’hanno fatto.
poi quel che si vuol, presto si crede. Dal Petrarca, dallo Zeno, e
da’
Francesi trasse del mele; ma chi nol fa? chi nol
angue e sostanza, ed è questo uno de’ rari pregi del Metastasio. Si è
da’
critici detto ancora che la maggior parte delle f
e? Anche l’Attilio Regolo (afferma lo stesso erudito esgesuita) venne
da’
Francesi. Da chi mai venne? forse dal Regolo dell
ad ogni passo, per gli nuovi colpi teatrali e pe’ bei quadri prodotti
da’
contrasti di situazione, non poteva trovare l’Ita
Ma Vitellia è un ben dipinto carattere somministrato dalla natura, e
da’
costumi de’ grandi, superiore forse alla stessa E
on provengono dalla conoscenza dell’ingiustizia del suo attentato, ma
da’
benefizj ricevuti da Augusto. Sesto al contrario,
to franco e amichevole di Tito, e quella confusione di Sesto lacerato
da’
rimorsi! E chi non invidierà all’Italia questa sc
d al calore che produce la sola verità nell’opera istorica non guasta
da’
musici e da’ ballerini. I momenti più favorevoli
he produce la sola verità nell’opera istorica non guasta da’ musici e
da’
ballerini. I momenti più favorevoli dell’opera mi
la miseria, livida nemica di Talia ridente, oppur come – impensierito
da’
reclami dei padri di famiglia che vedevano i lor
ro varietà e per essere fatti nella debita situazione del teatro, che
da'
Comici a tempo si appella. E venendo a parlar de
nnini, i quali insieme co’ modi Saturnii per centoventi anni in circa
da’
Romani si coltivaronob. Ma siffatti motteggi per
va graziosa e dilettevole agilità (all’usanza de’ Cureti e de’ Lidii,
da’
quali traevano l’origine gli Etruschi) riuscì ad
e applauso vi fossero accolte e con quanti privilegii onorate, vedasi
da’
fatti seguenti. In prima esse continuarono a rapp
ellane non sono indigene de’ nostri paesi, ma che gli Osci le presero
da’
Fenici, perché questi le portarono a’ Greci ed ag
ilità dall’essere stata questa la Grecia vinta in guerra e soggiogata
da’
Romani pochi lustri prima che Andronico fosse con
Utica nell’olimpiade CXLIV (che cade nell’anno nominato 549) cacciato
da’
Nobili Romani che morder soleva nelle sue favole.
te, Catone trasse Ennio dalla Sardegna, e il di lui acquisto si stimò
da’
Romani tanto pregevole, quanto qualsivoglia ampl
del passato secolo il Grazioso ripete coll’innamorate le parole dette
da’
padroni, facendone per lo più una parodia. Ma agl
e risulta una scena sommamente piacevole imitata poscia soventi fiate
da’
drammatici Italiani del cinquecento. Alla venuta
endole ognor con nuove giunte. Ned io mi traggo fuor di tal genia Che
da’
lor detti inzampognar mi feci. O che gente! o che
tanza propria per una tavola, come può seguire la venuta del ruffiano
da’
commensali schernito? O bisogna immaginare un tea
i ornamenti infantili di una bambina esposta, ond’ella è ciconosciuta
da’
genitori. Delineati a meraviglia vi si scorgono i
o tre merlotti, uno della villa, uno della città e un altro che viene
da’
paesi esteri. A quest’ultimo da lei trattato in a
vo e venduto a uno straniero, e un altro già grande fatto prigioniero
da’
nemici. Per avere l’opportunità di riscattare o p
scappi fuori dal fangoso talento del più meschino improvvisatore. Fin
da’
tempi di Varrone mal si distinsero le commedie ge
to è pur troppo che barbaro di sua origine significò straniero, quale
da’
Greci si considerava chi nasceva fuori della Grec
ero, quale da’ Greci si considerava chi nasceva fuori della Grecia, e
da’
Romani chi alla Joro nazione non apparteneva. Cos
va. Così Diodoro (libro XIV) dicendo che i Cartaginesi trassero ajuti
da’
barbari d’Italia, volle distinguerli da’ Greci It
i Cartaginesi trassero ajuti da’ barbari d’Italia, volle distinguerli
da’
Greci Italiani. Così Dionigi Alicarnasseo (libro
o e invidioso delle glorie letterarie della Spagna, non mi ha salvato
da’
morsi Lampigliani per quel poco di compassione da
z; il Martirio di San Lorenzo Tragedia Latina rappresentata nel 1571.
da’
Seminaristi dell’Escoriale avanti Filippo II., un
one all’autorità. Un Dramma fa distinguere il suo genere dall’Azione,
da’
Caratteri, e dalle Passioni, come dalla divisa si
un Soldato. Chi volesse decidere del di lui Regimento dalle follie o
da’
vizj di tal Soldato, mal si apporrebbe. E che han
ira &c.), e che si cavino dalla Storia, dalla Mitologia antica, e
da’
Poemi Epici moderni ancora, di maniera che quasi
rmi, con legni, e con pitture nelle rispettive Patrie, e poi ripetute
da’
Poeti antichissimi, onde i Tragici trassero gli a
ione, per essere stati prima narrati i loro argomenti dagl’Istorici e
da’
Mitologi. Strana cosa che un Apologista sì acuto
e andare ad abbracciar l’arte comica, rifugiandosi, perchè ricercato
da’
suoi, a Riverzaro prima, in quel di Piacenza, poi
esto dipende in gran parte anche dal modo con che ella viene eseguita
da’
cantori. E potrebbe assai facilmente intervenire
lle maggiori difficoltà della musica dee senza dubbio farsi anch’esso
da’
giovani cantori, perché la voce divenga in ogni o
i nell’azione, fondati nella musica, e sopra ogni cosa tenuti a freno
da’
buoni maestri, che vieta il credere non rimettess
eto ancora, secondo il Biondo e il Sabellico, ebbe un teatro rovinato
da’
Goti insieme colla città dopo la morte di Teodori
tà di Tarteso (differente da Cadice che pure portò questo nome) detta
da’
Greci Carteia. Tralle antichità di Merida, dove A
i Campani aveano favole sceniche senza potersi dire di averle tratte
da’
Greci. Tali popoli Italiani ne infusero l’amore i
la felicità di Scio liberata dal tributo crudele solito a riscuotersi
da’
Traci. Leggonsi nelle opere del Chiabrera tre pas
non cantate soltanto dal Coro in fine degli atti, ma in mezzo di essi
da’
personaggi e soprattutto nell’atto V. Si registra
lla. Stimò il Negri che la Procri fosse parto di Ferrante Gonzaga; ma
da’
registri delle lettere dell’Archivio segreto di G
e di gran lunga a quella di Pietro Cornelio) e da un patetico animato
da’
bei colori della natura che sempre trionfa nella
licità che attinse il Trissino ne’ greci fonti. Un cuore non indurito
da’
pregiudizj verserà pietose lagrime al racconto de
che essi hanno profuse sul teatro e ne’ loro scritti, l’abbiano presa
da’
buoni autori Castigliani. Accordiamogli di buon g
tista Giraldi Cintio nato in Ferrara nel 1504 e morto nel 1573 trasse
da’
suoi medesimi Ecatommiti più argomenti per la sce
aggio di sole, Un luogo destinato a’ sacrifici, Che soglion farsi
da’
re nostri all’ombre, A Proserpina irata, al fie
ente, di sì bell’ argomento non mai prima tentato nè dagli antichi nè
da’
moderni? Vedesi veramente negli Orazj più artifiz
in Venezia nel 1568 vi pubblicò più d’una volta varie tragedie tratte
da’
Greci, e da’ Latini. Nel 1566 se ne fece un’ ediz
l 1568 vi pubblicò più d’una volta varie tragedie tratte da’ Greci, e
da’
Latini. Nel 1566 se ne fece un’ edizione che cont
agnuoli, asserì che il Tasso ed il Trissino aveano la testa stravolta
da’
romanzi e che perciò non poterono arrivare al car
o l’opposto di ciò che egli afferma, cioè in vece di una testa guasta
da’
romanzi, un genio pieno di giudizio e di sobrietà
e’ nei nella tragedia del Torrismondo, essi certamente non provengono
da’
costumi della cavalleria additati dal Rapin come
n vede dal loro titolo, non sempre son tratte da argomenti maneggiati
da’
tragici greci, ed apprestano più di una scena app
nati piuttosto dalla tragedia del Manfredi abbigliata alla greca, che
da’
gotici drammi del Virues e del Calderon. Al Manfr
mitare; ma ella non si arrestò a’ soli argomenti greci, come talvolta
da’
critici moderni si è asserito. Per lei divenne pi
con tutte le circostanze locali, che a’ nostri parvero troppo aliene
da’
tempi e da’ popoli, al cui piacere consacravano l
e circostanze locali, che a’ nostri parvero troppo aliene da’ tempi e
da’
popoli, al cui piacere consacravano le loro penne
no essi tutto ciò che poi si è ripetuto in altre e simili guise di là
da’
monti? E che si è scoperto di più a’ giorni nostr
ecolo teatri semicircolari ideati su gli antichi modelli, e costruiti
da’
più chiari ingegneri il Sansovino e ’l Palladio,
tragedia non disdicono al genere tragico; ma vi si desidera la forza
da’
Greci chiamata energia nemica d’ogni soporifera l
di sainetti insipidi e maligni, Ramon La Cruz chiamato irrisoriamente
da’
suoi el poetilla. Con nobil coraggio l’indefesso
l protagonista. Un poco più di filosofia gl’insegnerebbe l’arte usata
da’
tragici della Grecia nelle Trojane, nelle Fenicie
uinii Romani? E quale analogia v’ha tra Megara capo e difensore amato
da’
Numantini per vantaggio de’ quali offre di morire
l poeta Diamante da noi mentovata nel secolo XVII, cioè la morte data
da’
Castigliani a una Ebrea di Toledo, di cui il re A
a in ciò altri non ebbe parte, e molto meno Alfonso VIII occupato sin
da’
suoi più teneri anni al riacquisto delle terre Ca
con gli altri. Era egli troppo angustiato dentro di casa, e spogliato
da’
Mori di Spagna, e dai quattro re Cristiani di Leo
critica, cioè che non sempre le ricerche istoriche debbono attendersi
da’
possessori de’ diplomi di un’ Accademia d’Istoria
vi appunto egli superiore di truppe, d’esperienza e di valore, fu pur
da’
Mori sconfitto, e restò in loro balìa il regno di
i è uccisa, le pose accanto il canuto suo padre, il quale maltrattato
da’
sollevati ne aumenta l’infelicità, e la rende più
he pubblicarono Bazo, Quadrado, Guerrero, Sedano, Ibañez tutti derisi
da’
nazionali al pari del Paolino di Aüorbe y Correge
risimilmente in un giorno ed in un luogo l’angustia di Roma assediata
da’
Volsci, e quella di Marzio combattuto dalla vende
e l’immagine che Volunnia rappresenta a Marzio di se stesso posseduto
da’
rimorsi nel caso che trionfasse di Roma; grave la
zza, l’energia, e la maestà della lingua italiana, e le maniere usate
da’
nostri poeti grandi, danno all’Agnese un certo ch
sa il difetto accennato prestando al marito di Elena discorsi lontani
da’
colori adoperati dal suo imitatore Valenziano. Co
ravansi per involarlo: i servi si studiavano di custodirlo e salvarlo
da’
loro tentativi. Si addormentavano poi i bruni int
pubblico e di sè ; abbigliato sempre irreprensibilmente, e disputato
da'
più accreditati capocomici. Vedova-Ristori Giuli
one sì vaga e sì mirabile. Per un flusso e riflusso costante avverato
da’
fatti corrono le nazioni dalla barbarie alla colt
si deprava il gusto, e si rientra nella barbariea. L’Italia governata
da’
pontefici Romani e in gran parte dagl’imperadori
Terra Santaa. Le guerre d’Asia poi, la presa di Costantinopoli fatta
da’
Latini, il passar che fecero le più fertili Isole
psodi della Grecia, e posteriormente dagli Scaldi della Scandinavia e
da’
Bardi poeti Celti della Gallia, della Scozia, del
mmamente si tennero in pregio. In quanta stima essi fossero si rileva
da’
fatti seguenti. Alfredo gran re d’Inghilterra in
iene pezzo veruno teatrale. Si mentovano nelle Spagne i versi cantati
da’
pellegrini che visitavano in Galizia il sepolcro
rini che visitavano in Galizia il sepolcro dell’apostolo san Giacomo,
da’
quali seppe don Blàs de Nasarre rintracciar la fa
ncrono che espressamente l’affermi. Tutta volta la parola ludus usata
da’
cronisti par che favorisca più il nostro avviso c
e tradussero molti e gustarono in Francia e in Italia, benché purgati
da’
difetti principali. Debbono adunque contener alcu
oni di una donna bizzarra, che si farà sempre veder con piacere anche
da’
rigidi censori dell’irregolarità. Molière la trad
male a sogno che videsi con orrore universale un buon re sentenziato
da’
rei vassalli passar dal trono su di un palco; e l
a un dissoluto a una meretrice: «Vada al diavolo questo misero ditale
da’
cucire; dammi un altro bicchiere, e sia uno di qu
tribù a cariche assai ragguardevoli; perchè la loro arte riguardavasi
da’
nazionali come qualche cosa di divino, e la loro
solo conservavano per mezzo della tradizione tutte le poesie composte
da’
loro predecessori, e di continuo coltivavano la m
Nota VII. Queste imprese, secondo che io mi avviso, cantavansi
da’
ciarlatani così denominati, siccome ben osserva i
edia del Trissino. Di tutte le traduzioni ed imitazioni di essa fatte
da’
Francesi riferite dal nostro autore, quella di M.
ba rilasciarsi « ex quo satis » quindi secondo le provvidenze portate
da'
Sovrani regolamenti abbiamo ordinata la esecuzion
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