’uomo, forse il più ingegnoso e compito si è l’opera in musica. Niuna
cosa
nella formazione di essa fu lasciata indietro, ni
ensura di coloro che trattano il piacere da quella importante e seria
cosa
ch’egli è40. [Intro.3] Ora chi ponesse l’animo a
dovrebbono ubbidire sono pur essi che dettan leggi e comandano? Qual
cosa
in somma si può egli aspettare che riesca di buon
lto più al poeta, che dovrebbe a tutti presiedere e timoneggiare ogni
cosa
, dove tra’ cantanti insorgono tutto dì mille pret
tamente di mano, e co’ più vigorosi provvedimenti saria mestieri ogni
cosa
riordinare e correggere. Che già niun legislatore
mpresa? Altre volte presiedeva al teatro un corago o un edile, e ogni
cosa
vi procedeva con quell’ordine che si conviene, qu
ito insieme il decoro e il costume. Le scene prima di qualunque altra
cosa
nell’opera attraggono imperiosamente gli occhi e
a, all’autor medesimo dell’opera, il quale ha concepito in mente ogni
cosa
, e niente ha d’aver lasciato indietro di tutto qu
hiribizzi del mondo, trabiccoli, centinamenti, tritumi, trafori, ogni
cosa
è messo da loro in opera, purché abbia dello stra
a cupola fatto reggere le colonne, sopra cui ella posava, da mensole;
cosa
alla quale si storcevano alcuni architetti, prote
i stesso, un professore, amico suo, il quale si obbligò a rifare ogni
cosa
a sue spese qualora, fiaccando le mensole, le col
amente l’Egitto, maestra primiera di ogni disciplina. In effetto qual
cosa
vi ha egli di più grandioso e severo, lasciando s
prediche, imparava a memoria e recitava quelle del Segneri. [5.8] Una
cosa
importantissima, alla quale non si ha tutta quell
non ismentisca l’altro, e il tutto paia di un pezzo. [5.9] Un’altra
cosa
importantissima, a cui non si bada più che tanto,
, e vengono tanto esaltate da quelli che niente considerano e di ogni
cosa
decidono. Avverrebbe in questo ciò che avvenne in
loro non è mai caduto in pensiero quanto sarebbe prima di ogni altra
cosa
necessario che imparassero a ben pronunziare la p
ano i nostri Rosci. A tutt’altro han l’animo, attendono ad ogni altra
cosa
, fuorchè a quello che pur dovrebbono. Invece che
lle loro spezzature e volate fioriscono, infrascano, disfigurano ogni
cosa
: mettono quasi una lor maschera sul viso della co
so, egli è vero, il sentir replicar sempre così appuntino la medesima
cosa
; ed egli par ragionevole che si abbia a lasciare
ti. A tutti gli altri ci provegga il maestro, scrivendo per loro ogni
cosa
, guidandogli a mano in ogni mutazione, in ogni pa
ia lingua, esercitati nell’azione, fondati nella musica, e sopra ogni
cosa
tenuti a freno da’ buoni maestri, che vieta il cr
zo solo ottener quello che ha da esser il risultato di molti49. Certa
cosa
si è almeno che, rimessa la musica nel primiero s
ternarlo un Giove ultrice ( ?) eternar le tue pene in una ruota. Ogni
cosa
qui ruota : e Cieli, e Morte, e del venturo dì ru
ota : e Cieli, e Morte, e del venturo dì ruota l’Aurora ; sicchè ogni
cosa
è nel rotar sicura. Ruoti dunque Ission, ruoti la
Dei balli [4.1] Ma che
cosa
è finalmente questo nostro ballo, dietro al quale
labile della natura e che l’arte, di lei imitatrice, dee fare in ogni
cosa
di non trasgredire. Ma lasciando star questo, che
propriamente esprimere. Il compimento o la forma di essa è tutt’altra
cosa
. La danza deve essere una imitazione che, per via
CAPO XIV. Commedia Nuova. Niuna
cosa
pruova più pienamente ciò che sul bel principio r
iò inutilmente di voltare in latino con ugual leggiadria, per la qual
cosa
si appigliò al partito di saltarne alcune cose, r
Ei dal bisogno oppresso, angusto tetto Non ha per ricovrasi, e d’ogni
cosa
Avendo inopia tra miserie geme; E si difende mal
o Mattei nel lodato Nuovo sistema d’interpretare i Greci disse alcuna
cosa
dell’antica e della nuova commedia ben diversa da
no alla poesia e alla musica, ma niun motto fecesi del ballo; la qual
cosa
non si sarebbe omessa, se il ballo fosse stato il
argomenti finti e non veri . Primieramente o egli ha voluto dire una
cosa
, e ne ha detto un’altra, o quel di nuovo sarà err
che nelle commedie di Aristofane gli argomenti fossero veri, la qual
cosa
, a non allucinarsi, nè anche è vera, perchè in es
dare per imbrogliarla sempre più non è nè lodevole nè utile nè onesta
cosa
. a. Si vedano le Addizioni del Nicodemo alla Bi
della gioventù, credei a ciò conducente renderle, prima di ogni altra
cosa
, più famigliari i Drammi Greci, e Latini, che per
. p. 177.) insinua alla gioventù lo studio delle Commedie di Ariosto,
cosa
disapprovata dall’Apologista, perchè potrebbe tem
are lo studio di un eccellente modello dell’arte, quando anche alcuna
cosa
vi si dicesse con qualche libertà. Ma poi (sia ci
mp. p. 178. sino a 182.) contro l’aspettazione dell’Apologista dà per
cosa
verisimile e vera, che un Cervantes, che con tant
e secondo che pensa, a quella gravità e serietà con cui afferma simil
cosa
? Io per me credo fermamente a quanto quì dice. E
alara? E mi dite Ecco? Ecco dinota la presenza, o la prossimità della
cosa
; e Voi non mi date per nutrirmi, che belle parole
er nutrirmi, che belle parole su di ciò che voi stesso non sapete che
cosa
si fosse. Riguardo al Cervantes, di cui dite, che
tito il discorso di Lope, io veramente non trovo in tal Prologo simil
cosa
. Cervantes solo si attribuisce la gloria di esser
delle Commedie Italiane. In prima, Signor Abate, pare a voi la stessa
cosa
una privata asserzione di un semplice Scrittore,
uzzo Giovanni Malara Scrittore del XVI. Di costui non si è conservata
cosa
veruna teatrale; ma si vuole che ne avesse scritt
umare il tempo sulle favole del Malara che non esistono, nè si sa che
cosa
fossero? Io cedo volentieri questo campo agli Apo
le della Critica: ma quando? quando più testimonj affermano la stessa
cosa
, e più se essi appartengano a diversi popoli, o s
o indirizzai al P. Lalantè a proposito del Torrismondo. Ma sapete che
cosa
credo ancora? Che questa domanda quì ripetuta ci
ischiara ancora il contenuto ne’ citati versi: “Prima di natura fu la
cosa
rappresentata, che la cosa rappresentante.... La
o ne’ citati versi: “Prima di natura fu la cosa rappresentata, che la
cosa
rappresentante.... La Verisimilitudine dipende tu
Verisimilitudine dipende tutta dalla Verità, e in lei riguarda: e la
cosa
rappresentante dipende tutta dalla rappresentata,
za di un vero noto, che non risveglia nell’ascoltatore veruna idea di
cosa
rappresentata, necessariamente sarà mal ricevuto,
lche scelto squarcio. IV. LUPERCIO LEONARDO DE ARGENSOLA. Niuna
cosa
più chiaramente dimostra, che il Sig. Lampillas n
ne che ci attacca ad Isabella), il qual personaggio ci fa mirare come
cosa
già dimenticata la morte dell’Eroina Cristiana, e
Sedano non niega questa moltiplicità di azioni, egli è assai notabil
cosa
che l’Apologista impugni l’evidenza, e che, quand
Tiranno in prò de’ Cristiani; ma il Signor Don Saverio mostrerà esser
cosa
plausibile che quei due Vecchi dabbene le propong
tolerabile licenza, se vi ha alcuno che ne abbia usato o ne usi, è la
cosa
più sconnessa degli antichi e de’ moderni, e la p
eatrale veri Maestri di Poetica. Udite un poco uno che sapeva qualche
cosa
di più delle regole di Unità, in cui voi ristring
co, finto morto e perseguitato dal mago Aristone ! Avreste saputo che
cosa
è il ridere di cuore, ridere lungamente e a più n
ngolare cui la forza dell’ Invidia non è giunta a denigrare !) ch’era
cosa
abbominevole il far ridere poi tanto quei che un
cola ancora, e inverisimile Chitarra, che, nel doversi cantare alcuna
cosa
, portava fuori alla vista dello spettatore un Son
igne, e temerarie. E che bisogno avea io di alterare il vero in simil
cosa
? Per quale interesse l’avrei fatto? Il fareste vo
improveri degli abitatori di Madrid al vedere falsamente riferita una
cosa
materiale esposta alla vista di ognuno? Circa un
i illuminati nazionali, che l’aveano acquistata, se trovavano in essa
cosa
veruna contraria a una moderata Critica intorno a
ori del presente argomento toccare anche di simili particolari alcuna
cosa
; acciocchè se, per quanto era in noi, si è dichia
re insieme e dilettar l’uomo; se non che anche quivi, come ogni altra
cosa
, è da osservarsi una certa regola e misura. La gr
l dolce inganno a cui nelle sceniche rappresentazioni ordinato è ogni
cosa
. Ed ecco che si contravviene dirittamente all’int
e trasportandogli di tra le scene nel bel mezzo della platea. La qual
cosa
non può farsi, ch’e’ non mostrino il fianco e non
he ha da dividere l’un ordine di palchetti e l’altro. Né qui ristà la
cosa
. Avendosi, secondo le leggi architettoniche, a da
la possegga quasi al pari della propria. Il primo dramma non è altra
cosa
che il secondo libro della Eneide messo in azione
messo in azione con qualche leggieri mutazioni solamente, perché ogni
cosa
, come è dovere, si riferisca ad Enea, che è il pr
riuscì mediocremente, poichè – osserva saviamente il Goldoni – altra
cosa
è il recitare fra dilettanti, ed il recitare fra
eatro Musicale italiano ec. di Stefano Arteaga, Stampato; non v’esser
cosa
alcuna contro la Santa Fede Cattolica, e pariment
ervizio del Duca di Modena senza dargliene alcun avviso ; per la qual
cosa
e' s’ebbe dal Marchese Decio Fontanelli sequestra
quale lungamente lo fece languire, e li disse più volte che non sapea
cosa
dirli, alfine che li darebbe una lettera per Bolo
tto, in cui tutti i Comici fanno « un paragone della Comedia ad altra
cosa
» egli, dopo il discorso del primo innamorato Ott
dà molto da pensar, e che me fa star de mal umor. Pubblico. Cosa xe,
cosa
xe nato. Duse. Mi ghe lo digo, ma me raccomando
i ghe lo digo, ma me raccomando la segretezza, perchè se tratta d’una
cosa
seria. Pubblico. Sentimo, sentimo. Duse. Dopo d
ar tuti i zorni. Mi proprio no so che santi ciamar. Però go pensà una
cosa
sta note quando giera in leto che no podeva dormi
voler restaurare il teatro e intitolarlo col nome di Lei. Della qual
cosa
tanto si mostrò grata la somma artista che gli di
spressamente per cantare nella Real Cappella le divine laudi, la qual
cosa
è verissima. Abbiamo soggiunto che nella R. Chies
e anch’egli ha così nome, ecc. Comunque sia, il Prologo è una scipita
cosa
, degno di far da avanguardia alla Flaminia più sc
tanza bene : fa il suo carattere in modo da non si poter meglio. (Che
cosa
non può la consuetudine). » Nel 1754, andando un
o, vuol pure far da sé e piacere unicamente in qualità di musico. Per
cosa
del mondo non gli può entrare in capo ch’egli ha
enze della odierna musica dee notarsi in primo luogo ciò che la prima
cosa
salta, per cosi dire, agli orecchi nell’apertura
a la sinfonia non altrimenti viene riputata al di d’oggi che come una
cosa
distaccata in tutto e diversa dal dramma, come un
azione ha da essere un’armonia che seguiti passo passo la natura, una
cosa
di mezzo tra il parlare ordinario e la melodia, u
, lavorata con tutti i raffinamenti dell’arte. Non è egli la medesima
cosa
che se altri in passeggiando venisse tutto ad un
no i tre principalissimi mezzi ch’ei mettono in opera. [2.8] La prima
cosa
è piena veramente di pericolo, se uno guardi al b
del sentimento simpatizza di molto; e ciò per avere dinanzi una data
cosa
a dipignere con le varie modificazioni che l’acco
in Francia, in seguito alla richiesta fattane da quella Corte ; ma la
cosa
non ebbe effetto. » Marina Antonazzoni morì nel
Sig.r Flavio, acciò che spiegatone l’intento di V. E. si potesse far
cosa
di suo gusto, e parlato finalmente con il Sig.r F
e, e quando trovi altrimente mi privi della sua gratia che sopra ogni
cosa
stimo, ed aprezzo. Della Nespola poi non dico alt
la poi non dico altro, perchè dal Sig.r Flavio haurà inteso, che ogni
cosa
si faceva con patto che ella non ci fosse, stiman
mpagnia stia insieme, e che se vi è qualcheduno che prettendi qualche
cosa
o abi disgusto di che che si voglia lo si faccia
no a Teseo…. A la guerra, a la guerra !… A l’armi, a l’armi !! Pazza
cosa
non c’è che dire ; la qual, nondimeno, per quel c
e d’allora fossero, in genere (scritte o improvvise), una poverissima
cosa
, portato naturale del tempo, bruttino anzichè no,
alla Fran ceschina comico (alias Batista Amorevoli, il quale e tutto
cosa
mia, et e buona persona et desidero che gli facci
ato ne’varj ordini di pagamento insieme agli altri comici, non mi par
cosa
di gran rilievo ; poichè, come accenna il Baschet
crittore e dell’artista : III Pocointesta & Gratiano Poc. Che
cosa
vorrà il suo seruitor dal mio patrone cosi allo s
caplina lu in te la tutia, e mi in quel ch se sa. Dim Pocintesta, che
cosa
voi similitudinar quel che t’hà in quel Alcest ?
cos del fiameng azzò che le tiengan ben l’aqua ferma, .. subi pr vna
cosa
dè porca : mo fat qui, va in tal mia studi, e tuà
Il Gozzi si affaticò a provare allo Zanuzzi che la Vinacesi era poca
cosa
al confronto della Ricci (V.), che era stata con
elo. Nel seguito lodasi, a detta del Bartoli, « la sua bellezza come
cosa
rara, e specialmente i suoi capelli sono infinita
quale è in necesita grandissima, io mi spiace non potere solo che in
cosa
minima soleuarli : V. Serenità dispensi l’ardire
o 1669. Non abbiam rinvenuta, nè trovasi per quanto si sappia, alcuna
cosa
poetica della sua Penna. L’Armida Impazzita per a
non reciterà, e se ne starà a casa p. la sua insuficienza, non so che
cosa
andare a fare a Bologna con duoi Morosi che non l
desiderio di servire et gustare V. A. che senza far reflessione sopra
cosa
alcuna accomoderò il mio desiderio al suo gusto,
interesse che di buon ser.re, che è debito suo, rimettendo ogni altra
cosa
nell’arbitrio et volontà de'suoi Padroni. Ma ahi
bidire, io gli supplicai, che già che egli sapeva non poter servire a
cosa
alcuna nel concertato suo con S. A. che mi pareva
A. ho fatto alla cortigiana ; et più tosto volevo tacermi che scriver
cosa
di poco gusto, nondimeno perchè la lettera di V.
orzionata al sommo desiderio che ho sempre di servire a S. A. in ogni
cosa
. Io che conosco i nobiliss.i concetti dell’A. S.
dre dell’A. S. In somma Sig.r Marliani il dominio delle volontà non è
cosa
terrena, ne da lontano si posson rimediare gli in
mettervi quella mano emendatrice di cui ha bisogno ciascuna. La prima
cosa
che vuol essere ben considerata è la qualità dell
strano e maraviglioso avvenimento; ed esaltando in certa maniera ogni
cosa
sopra l’essere umano, può, non che altro, far sì
rsi al pubblico ne’ teatri da prezzo, dove la bellezza e novità della
cosa
facea correre in frotta la gente. Ma quivi la non
gni imitazione, che è il perno, su cui volgesi la poesia; per la qual
cosa
Aristotile nella Poetica chiamava l’uomo animale
vista della balia e della madre prima che si avveggano di ogni altra
cosa
. Fanciulli ci formiamo sugli uomini, e principalm
i continenti Italiani si conoscevano tra loro? Il nome (non che altra
cosa
de’ Greci) il nome del famoso Pitagora, che secon
gni imitazione, che è il perno, su cui volgesi la poesia; per la qual
cosa
Aristotile nella Poetica chiamava l’uomo animale
vista della balia o della madre prima che si avveggano di ogni altra
cosa
. Fanciulli ci formiamo sugli uomini, e principalm
i continenti Italiani si conoscevano tra loro? Il nome (non che altra
cosa
de’ Greci) il nome del famoso Pitagora, che secon
esaminato, due anni in prigione, poi lasciato in libertà, per la qual
cosa
si raccomanda al Duca di mandargli, o fargli aver
con esattezza cronologica il suo stato di servizio non è certo agevol
cosa
, tante sono le compagnie di vario genere, in cui
Angiola Paffi : « danno, hauendo seco un antico, e non poco concerto (
cosa
mendicata, e ricercata da ogni Moroso), e rossore
nzali dagli Spagnuoli; tanto più che ci sembra ingiusta e sconvenevol
cosa
il distendere il giudizio del Fontenelle, intorno
è riuscito raccorre nè dalla storia nè da’ romanzi apologetici stessi
cosa
veruna teatrale di questo secolo, siccome nè anch
nzali dagli Spagnuoli; tanto più che ci sembra ingiusta e sconvenevol
cosa
il distendere il giudizio del Fontenelle, intorno
iuscito raccorre, nè dalla storia, nè da’ romanzi apologetici stessi,
cosa
veruna teatrale di questo secolo, siccome nè anch
per quanti giorni ; e quanto sangue stimerà bene si faccia levare, e
cosa
debba prendere prima della cavata di sangue. Torn
ntagine, e li protesto che la fame la patischo, voglio un poco vedere
cosa
è per essere. » Il marzo del '25 era novamente in
ostra ; perciò mi sarà di non poca soddisfatione che, posponendo ogni
cosa
, vi transferiate qui a servire me et a compiacere
Antonio Sacco, dal quale dice il Gozzi (Mem. II) per non essere gran
cosa
grata al Pubblico di Venezia, con tutto il di lei
a voler sostenere la sua tesi, che le commedie cioè sono la più moral
cosa
del mondo, e chi ne dice male un fior d’ignorante
sciocchi amori ne i vecchi, e’ mali governi di casa derisi ; et ogni
cosa
si tira a buon fine. Ma perchè i documenti sono p
, ad un mercante è ingegno, et in un disgraziato è latrocinio. Altra
cosa
degna di nota nell’ Inavvertito è il personaggio
ggiore stampo. Quando Scappino gli dice : « vorrei che tu facessi una
cosa
contra a l’uso tuo, » Spacca risponde : « O, t’in
e meritò le attenzioni dell’ Imperator Giuseppe. Ella non valeva gran
cosa
nelle commedie dell’ Arte ; ma era eccellente nel
e di Spagna suoi drammi 275. Filofofo di Sans-souci (S. M. Prussiana)
cosa
dice del teatro Tedesco 289. Filosofi Italiani d
99. 225. n. 229. n. illuminati dagl’Italiani 213. n. 270. n. 294. n.
cosa
dice di loro Finirco Materno 226. n. la Fontaine
360. n. 427. n. Freron (Elia-Caterino) sua distesa di Aristofane 96.
cosa
dice di M. de la Harpe 225. n., de’ drammi Tedesc
rancesca poetessa It. 328. Marmontel suo giudizio irragionevole 222.
cosa
pensa della di lui Poetica M. Palissot 95. 11. su
. 324. Scaldi poeti Goti 9. Scoro d’Hoochstraton Antonio p. T. 250.
cosa
gli avvenne ivi. Secco Niccolò comico It. 222.
te le dieci tragedie sieno sue 128. analisi e giudizio di quelle 129.
cosa
ne ha imitato il Metastasio 143. seq. Shakes
o dagli altri Greci orientali: e Fliaci nella Magna Grecia. È intanto
cosa
degna di nolarsi come in tante regioni abitate da
dopo, cioè a’ tempi di Augusto. Non sarebbe (dice m. Le Fevre) strana
cosa
che Eusebio si fosse ingannato; ma potrebbero par
sto ingrossavano il fiato, e ne rendevano debole la voce; per la qual
cosa
convenne dividere tutti gl’individui del Coro in
giche o satiresche, e a dire in tal guisa per mezzo de’ sensi qualche
cosa
allo spirito, altro non era la danza che una salt
o Pantomimo per contraffare tutti i personaggi di una favola; la qual
cosa
avendo osservata uno straniere, quest’abile danz
co Demetrio disprezzava i Pantomimi parendogli inutile e irragionevol
cosa
imitare col solo gestire quello che ottimamente e
li altri Greci orientali: e fliaci nella Magna Grecia. Egli è intanto
cosa
degna di notarsi come in tante regioni abitate da
dopo, cioè a’ tempi di Augusto. Non sarebbe (dice M. Le Fevre) strana
cosa
che Eusebio si fosse ingannato; ma potrebbero par
sto ingrossavano il fiato, e ne rendevano debole la voce; per la qual
cosa
convenne dividere tutti gl’ individui del coro in
giche o satiresche, e a dire in tal guisa per mezzo de’ sensi qualche
cosa
allo spirito, altro non era la danza che una salt
o pantomimo per contraffare tutti i personaggi di una favola; la qual
cosa
avendo osservata uno straniere, quest’abile danza
co Demetrio disprezzava i pantomimi parendogli inutile e irragionevol
cosa
imitare col solo gestire quello che ottimamente e
Pavaniglia Spagnola con una gagliarda di Santin da Parma, per la qual
cosa
poi, le lasagne, i maccheroni, e la polenta si ue
infelice mia sorte, poichè mentre ch’ io penso di pensar ad ogn’altra
cosa
, che all’avervi amato impensatamente, pensato mi
ente, che questa non è lista di dare, ne d’ hauere : ma anzi è apunto
cosa
, che apartiene al soggetto, di che uolete che hog
più ch’ io potessi le stampate, quantunque piu belle. si per che ogni
cosa
noua piu piace ; et si per esser parer quasi comu
lar elettione de recitanti, e destribuittione delle parti, che mi par
cosa
importantissima. Ver. Tanto, che è da stupirne,
el furore poetico, fà dire ad Ione, « ogni uolta ch’io recito qualche
cosa
miserabile, gl’ occhi mi lachrimano ; quando qual
ito qualche cosa miserabile, gl’ occhi mi lachrimano ; quando qualche
cosa
terribile o pericolosa, i capelli me si rizzano,
su per la scena, che non par gia a gli uditori di ueder rappresentare
cosa
concertata ne finta, ma si bene di ueder succeder
rappresentare cosa concertata ne finta, ma si bene di ueder succedere
cosa
uera et improuisamente occorsa ; talmente cangia
che bisogna hauerci dispositione da natura, altrimente non si può far
cosa
perfetta ma però chi intende ben la sua parte, et
oua anco mouimenti et gesti assai apropriati, da farla comparire come
cosa
uera, Et a questo gioua molto [come anco in molte
nno cosi bene intendere, et rendono si piaceuole lo spettacolo, che è
cosa
marauigliosa a crederlo a chi ueduti non li habbi
di nouo apposta, tutti gl’ habiti da recitare una comedia, o anco una
cosa
pastorale. e pur ci seruiamo per lo piu di cose f
lla ch’ io faceua pur dianzi] bisogna hauer notato : per che una poca
cosa
che si scordi, può in gran parte sconcertar lo sp
simili. Sant. Hor circa a gl’ intermedij non ci uolete uoi dir hoggi
cosa
alcuna ? Ver. Lasciando di parlar di quelli che
alluminar la scena della nostra comedia, per ueder che non gli manchi
cosa
alcuna, et però con uostra licenza farò fine al m
si appropriava le altrui, cioè quelle di Omero di Esiodo, della qual
cosa
viene da Camaleone incolpato. Acheo Siracusano an
vole di Menandro, Difilo, Apollodoro, Filemone, Alesside. Per la qual
cosa
fu mestieri per istruire la gioventù in difetto d
la propria integrità e la giustizia della sentenza data, per la qual
cosa
richiedevasi in essi più forza di corpo che di me
o fra tante poesie piccarde, provenzali, siciliane, e toscane, veruna
cosa
che veramente si appartenga al teatro. Si favella
antori d’amore, nelle cui poesie, che ancora esistono, neppur si vede
cosa
veruna teatrale. Nelle Spagne si trovano i versi
orriscono, e che « come odono nominar comici, par che sentano qualche
cosa
profana e sacrilega. » Ma eccoci all’arte sua. «
corpo non sia bell’alma unita, essendo il bello e il buono un’istessa
cosa
. Era la signora Vincenza di statura piuttosto gra
ta proporzione e conveniente misura eran situate le belle membra, che
cosa
si ben composta, altrove non fu vista mai. Aveva
rte parolette e l’angelica armonia del canto mandava fuori. Ma quella
cosa
da che più l’alme eran percosse, e maggior virtut
e perdiam ne’gaudi immensi l’alma, gli spirti, i sensi ! Ecco che
cosa
scrive di cotesta donna il Garzoni nella sua Piaz
se poi è trattenuto da un pantano vil altivo, questo rio annega ogni
cosa
. Veramente un rio che sbocca in un pantano non pu
e appreso da Ulisse à despreciar la voz de las sirenas, la qual
cosa
non può dire se non con ispirito profetico, perch
enire in potere de’ Mirmidoni; nè poi Achille potrebbe mai vedere una
cosa
già seguita, purchè le fiere a di lui riguardo no
ntazioni sceniche, quando ancora non eranvi teatri fissi. Era natural
cosa
che le famiglie che abitavano in simili case, ave
o; concretar las græcias per esprimere l’ accumular le grazie o simil
cosa
; la metafora insieme e l’ antitesi puerile di bor
e che tali partiti non apportarono contese e sconcerti? Alla fine che
cosa
sono quattro pugni dall’una parte e dall’altra di
ofonda erudizione tutta chamberga, cioè che cade da tutti i lati, che
cosa
fa mai al caso nostro? Ha date forse il Signorell
curarne io stesso un’altra edizione, che può dirsi ed è realmente una
cosa
affatto diversa e per le considerabili mutazioni
chè a Venezia. » E il Loehner (op. cit., 286) aggiunge in nota : « La
cosa
è chiara perchè, precisamente a quest’epoca, Vene
ento, montò su tutte le furie. Si venne a spiegazioni ; e chiarita la
cosa
, in fin di carnovale, il Coralli dovette, scornat
è tutto armonizzasse e scorresse con regolarità e precisione, non era
cosa
per lui : forse perchè egli pure era vecchio e si
nima di tutta l’azione muore uccisa nell’atto dodicesimo, per la qual
cosa
ne’ seguenti nove atti l’azione cade, si rende st
media Hypolita e Comedia Serafina che non mi è riuscito di sapere che
cosa
fossero. Si fa inoltre menzione di un dramma dett
e ciò vuol dir di sì. Ma nella giornata V l’Eremita domanda la stessa
cosa
, ed egli risponde, ni pude ni quisiera . Or perc
Una commedia spagnuola rappresentata in Italia avrebbe avuto qualche
cosa
di particolare da spingere gli eruditi di quel te
là di Henares, ove si morì nell’1522, e lasciò molte opere. La stessa
cosa
si dice che fatto avesse Ario Barbosa b nato in A
ommedie, essendo solito a scriverne una in due soli giorni. Alla qual
cosa
conferì appunto quell’essersi sottratto alle rego
dire che nacque da semi originariamente pontici e silvestri, la qual
cosa
non piacque al Lampillas nemico della storia. I d
ondamento, nè altro scrittore nazionale prima di me mi ha sugerito nè
cosa
più ragionevole nè questo che io ho indicato a. M
odo degli antichi , ma secondo il gusto nazionale . Dicasi la stessa
cosa
di poche altre tragedie accennate nel II discorso
ndo anche che il Perez scrivesse le sue traduzioni in Italia (la qual
cosa
da niuno si è detta e dal Lampillas non si è prov
i scherni dell’Europa intera l’avesse posta in confronto colla Zaira;
cosa
piacevole e comica per ogni riguardo, non altrime
Lope de Vega; nè il Lampillas che voleva mettere alla vista la stessa
cosa
con minori mezzi, e che conta sempre le glorie de
tto, e la consorte sdegna. a. Che abjetta, che ingrata, che steril
cosa
è un plagiario impudente! Non pensa che coll’altr
nna anche in questo. E donde ricavò egli tal supposizione? Ed in qual
cosa
è fondata? E quali furono queste prime commedie s
che conosce gli andamenti dell’Huerta, ben sa che io non asserii una
cosa
immaginaria. a. Vengono mentovate nell’elogio fa
medesimo Lope, ed averlo Cervantes nominato come assai noto; la qual
cosa
ha sovente praticato in quell’opera piacevolissim
i errori e pregiudizi nazionali sulla letteratura forestiera. Qualche
cosa
teatrale si compose in Portogallo dal famoso comi
che vuol dir di sì. Ma nella giornata V l’eremita domanda la medesima
cosa
, ed ei risponde, «ni pude, ni quisiera». Or perch
gioni». Di grazia, chi scrivea serafine, e tinellarie, e soldatesche,
cosa
potea insegnare all’Italia che facea risorger l’e
tici e silvetrri, come dinota la parola introduxeron; e se in qualche
cosa
merita Lope di esser ripreso, si é in non aver te
fluido e armonioso; ma il piano, i caratteri, l’economia, ogni altra
cosa
in somma abbonda di gran difetti, e non meritavan
r parte de’ Grandi su gli nomini ancor meritevoli e benefici; la qual
cosa
era lo scopo de’ Greci poeti, repubblicani, di ch
qualche squarcio comunque da me espresso: O spazii immensi ove ogni
cosa
nuota, O voi venti leggeri o fonti o fiumi, E voi
e nobiltà e un patetico interessante; per esempio, ch’egli è assurda
cosa
il trovarsi Prometeo in tutta la sua rappresentaz
prenderne una per la chioma e la strascina verso i vascelli, la qual
cosa
esaminata colle idee de’ tempi correnti sembra di
rlante come ogni altro attore, ed uno solo favella pel resto, la qual
cosa
si osserva in tutte le tragedie antiche. Finalmen
antiquario che la voce maccus appartenesse alla lingua Osca, la qual
cosa
non sembra improbabile; ma è pur certo che la Gre
i rappresentavano, e forse da lui stesso ancora privatamente. La qual
cosa
per avventura non ignorando Giulio Cesare volle c
allora il popolo che sottentrasse il maestro a rappresentar la stessa
cosa
, ed egli obedì, e giunto a quelle parole si compo
pantomimi perpetuaronsi per mille e dugento anni sino a produrre, che
cosa
? i partiti de’ Guelfi e de’ Ghibellini! È vero ch
che le meretrici vi andavano a suon di tromba tutte nude, per la qual
cosa
disse Giovenale nella Satira VI, . . . . . . .
ssero scritte interamente, pure il soggetto doveva entrar per qualche
cosa
nell’umore spontaneo del Calmo, vivificato, affor
ad altro pensati : nè sperar più di me, come de l’India farti signor,
cosa
fuor d’ogni termine. Lucido. Ahimè, ch’io sent
sso che il Petit-Maître francese ; il nome almeno significa la stessa
cosa
; ma il Paroncin imita il petit-maître imbecille,
a la Commedia scritta. Trovarono il soggetto buono ; accennai qualche
cosa
per istruire gli attori sopra quel che dovevan di
averne poi tratti tanti e tanti altri dalla propria fantasia; la qual
cosa
gli rende superiori a’ Latini per invenzione, ed
uovi ne introdusse, come avvocati, cattedratici, teologi. Per la qual
cosa
possiamo fare osservare che il gesuita Rapin died
ttori: Che san di questo li Rettori? Credi tu Che intendano ogni
cosa
? E Lizio risponde: …… Anzi che intendano Poco e
la che riceve. Fazio gli dice che il facchino l’ha portata in dogana,
cosa
verisimile che spaventa Nibio d’altra sorte, e lo
à mai? Dessa è appunto, la quale, a quel che io ne penso, non è altra
cosa
, se non che un movimento proprio della comica po
cor giunto il prologo del Bibbiena, aveane egli composto uno, la qual
cosa
può indicare che la di lui commedia fosse scritta
mondo. Tuttavolta con giuramento si aggiugne di non averglisi furato
cosa
veruna; e che ciò sia vero, si cerchi quanto ha
r l’altro verso; più basso… Oh oh, or muori a posta tua. Oh bene. Che
cosa
è a far co’ savii! Chiavria mai imparato a morir
e di fuora eccellentemente? Se così bene di drento muore, non sentirà
cosa
che io gli faccia, e conoscerollo a questo. Zas:
’ nomi finti . Passa indi a discolparsi, se ad alcuno paresse esservi
cosa
men che onesta, benchè egli non creda che vi sia;
che io facessi ciò che voi volete, io mi lascerei scorticare. Nic. La
cosa
va bene. Pirro stà nella fede. Che hai tu? Con ch
ta commedia in prosa del Machiavelli per la medesima ragione; la qual
cosa
sarebbe una rara scoperta del secolo XVIII. Guard
antiche Di cui tolga il model; così ancor noi Non sappiam fare alcuna
cosa
bella, Se questa antichità per nostro specchio No
le maniere latine, e non per tanto mancano di ogni vivacità; la qual
cosa
pruova (contro l’asserzione dell’Andres) che la l
ma si scrisse in versi e per la maggior parte in ottava rima, la qual
cosa
osservò prima il Zeno. La Flora di Luigi Alamanni
spetto illustrino questo luogo, come io illustrato da voi veggio ogni
cosa
nelle più oscure tenebre della notte. Simili stu
facevano gli antichi, ma interzato, dice però di avere in ogni altra
cosa
seguitato il loro uso. E se vi parrà (soggiugne
si la naturalezza di questo dialogo, in cui non si dice o si risponde
cosa
che non sembri l’unica espressione richiesta nel
adizione che esistevano commedie antiche in Italia, o stimò che altra
cosa
non fossero che le farse dell’Arlecchino per avve
escimbeni, il Fontanini, il Poccianti, il Mazzucchelli. a. Fu strana
cosa
che l’Enciclopedista Marmontel avesse ciò pronunz
tà e la maestà Omerica. Cicerone per dire che taluno meditava qualche
cosa
sublime, dice, an pangis aliquid Sophocleum? Ta
oggi involta nel l’oscurità di tanti secoli, o se avesse creduto far
cosa
contraria al pensare de’ suoi compatriotti? Somma
n tutti questi pregi parrà forse, nè senza fondamento, troppo orribil
cosa
a’ moderni quel vedere due figli tramare ed esegu
o mirabilmente accomodati alle particolarità del l’azione, nella qual
cosa
Sofocle riescì più di ogni altro tragico, Qualche
na classe o specie di attori per ballare, cantare e sonare, che altra
cosa
rimaneva al Coro? In oltre lo stesso Castelvetro
rodotti nelle sue favole che due soli attori, oltre del Coro, la qual
cosa
, come si è detto, sarebbe smentita da quelle che
doni, il quale dice di lui (Ediz. Pasquali, XIII) che non valeva gran
cosa
nel suo personaggio, ma aveva degli adornamenti c
comandarano le Signorie loro Ill.me auertendo m’intendo di non darli
cosa
alcuna, se non quando si farrano Comedie e che pe
irano da un lato, altri dall’opposto, e l’effetto si ritarda; la qual
cosa
allude alle discordie delle città Greche, per le
sono di accordo, ma temono che il custode abbia ad opporsi; alla qual
cosa
Euripide si traveste per l’ultima volta da una ve
de che si esamini qual de’ due sia il più insigne. San. E Plutone che
cosa
ha deliberato? Eac. Farne l’esame. San. Ma Sofocl
sura l’uso delle parole strane ignote agli spettatori. A quest’ultima
cosa
Bacco aggingne che in fatti egli aveva un’intera
a. Eschilo ancora motteggia de’ prologhi di Euripide; ed in qualunque
cosa
essi dicono, Bacco frammischia qualche facezia su
ocrate assiso in un cesto che stà sospeso, e gli domanda in prima che
cosa
faccia in quel cesto. Socrate risponde che egli v
de che egli va colla mente spaziando per l’aere e meditando sul sole,
cosa
che far non potrebbe, se co’ piedi toccasse la te
sorta di Dei giuri tu? ripiglia Socrate. Tu dei sapere che la prima
cosa
che qui s’insegna, si è che non vi sono Dei. Ecc
to con forza e arricchito d’immagini poetiche. Strepsiade domanda che
cosa
sono queste Nuvole? sono esse regine? No , dice
rgli una lezione. La scena è molto salsa e piacevole. Socr. Orsù che
cosa
vuoi tu prima imparare di tante che ne ignori? Vu
tu miglior metro, il trimetro o il tetrametro? Strep. Per me non v’ha
cosa
migliore del semisestario. Socr. Tu dici delle be
i, in che modo la scancelleresti? Strep. In che modo… in che modo…? E
cosa
da cercare… Oh! l’ho trovata, è bellissima. Vedi
agiona del caos che precedette la creazione. Era prima di ogni altra
cosa
il caos, la notte, l’erebo e l’immenso tartaro. N
, produsse la razza degli uccelli. Come poi ebbe Amore mescolato ogni
cosa
insieme, ne uscì il cielo, l’oceano, la terra, e
enar giorni felici e tranquilli, venga a vivere con noi uccelli. Ogni
cosa
turpe fra voi vietata per legge, diviene lecita e
ata per legge, diviene lecita e innocente nelle nostre contrade. Se è
cosa
abominevole e scellerata fra gli uomini il batter
scellerata fra gli uomini il battere il padre, appresso gli uccelli è
cosa
utile e ben fatta. Questi esercizii spirítuali s
eo. Prom. Oimè!… Che Giove non mi vegga!… Dov’è Pistetero? Pist. Che
cosa
è questa? Chi è costui che viene così coperto? Pr
nificenza di Cleone da noi motteggiata. Pur non vo’ lasciare di dirvi
cosa
che forse non vi piacerà, cioè che la commedia sa
il modo di regolarmi nel governare il popolo? E Demostene: Non v’ha
cosa
più agevole. Fa quel che fai ora delle tue salcic
magri sottili svelti accorti ingegnosi e robusti. Osservate un’altra
cosa
. Gli Avvocati prima di uscire dalla povertà, sono
o e sagace e riputato ad onta della nimistà che ebbe con Voltaire. La
cosa
più da notarsi nell’elogio di Moliere si è che le
alla moglie, che per di più era la Prima Donna della Compagnia. Non è
cosa
tanto facile rintracciare le sue lettere annuncia
l.ma se lo ricordi perchè mi preme assai venire a Mantova con qnalche
cosa
di novo, non ho che agiungere e con la mia putta
rta con bonissima concordia fra di noi, et se pure vi è stata qualche
cosa
, ho procurato con la mia flemma di superar tutto,
che viene a bisogno come l’anno passato, non conoscendola buona a far
cosa
di più, acenandole che V. A. si maraviglia che fa
lato. Come riesce la compagnia non glie ne posso per ancora dirgliene
cosa
alcuna, perchè non è compita, e così come si è co
apo della Compagnia ? O una favorita del Duca ? O una che fosse l’una
cosa
e l’altra insieme ? E di dove sarebbe sbucata que
che ne volesse far la maschera, come si dice nell’atto I; per la qual
cosa
Aristofane dovette egli stesso montare in palco,
i vanno mettendo in ridicolo le serie formalità curiali per qualunque
cosa
di poco momento. Racine, che da tal commedia ha c
i vede prima in Atmone, indi in aria, e finalmente in certe balze. La
cosa
più degna di notarli in tal commedia é il giuoco
ono 46. Ecco quello che agli occhi de dotti era Aristofane. Dopo ciò,
cosa
pensereste di un giovane Gaulese, il quale più di
ie, delle quali a noi non son pervenuti se non pochi frammenti. Niuna
cosa
prova più pienamente ciò che abbiamo di sopra rag
ta in qualunque guisa lo spirito filosofico, rinasce l’ordine, e ogni
cosa
rientra nella propria classe, il gabinetto allora
ne ingrossavano il fiato, e ne rendevano inutile la voce; per la qual
cosa
bisognò dividere gl’individui del coro in istrion
imento avea fatto determinare i giudici dei drammi a permettere, come
cosa
lecita e onesti, la rappresentazione delle Nuvole
tese a rendere più degne di compassione Sabina e Camilla, per la qual
cosa
, secondo il Conte di Calepio, i primi tre atti ri
divenire amico di un uomo dispregevole e privo di virtù? Per la qual
cosa
non ebbe torto quel Maresciallo De la Fevillade,
rappresentarsi, nè i posteri ne ristabilirono il credito; per la qual
cosa
poco parmi conducente al vantaggio delle gioventù
dia basterebbe cangiarne i nomi.» E Voltaire diceva ancora: «Non v’ha
cosa
più insipida, più volgare, più spiacevole del lin
nza di altre formole poetiche non disdicevoli alla scena, per la qual
cosa
partoriscono rincrescimento. Simili maniere abbon
ili maniere abbondano anco nelle tragedia del Racine; ma ecco in qual
cosa
egli si distingue da’ tragici mediocri. In questi
mo a introdurlo nella tragedia con decenza e delicatezza; per la qual
cosa
dee dirsi che da lui cominciasse la scena tragica
utore sino a quell’anno avea composte la favola del Tetrarca; la qual
cosa
sarebbe stata omissione rilevante, avendo tal com
cevolezza de’ motteggi, e Plauto secondo Orazio nell’una e nell’altra
cosa
calcò le di lui vestigia. Licone presso Suida att
ortesia e affabilità, e pensa di presentargli un buon pranzo; la qual
cosa
udendo Bacco, per goderne, riprende la clava e la
che si esamini qual de’ due sia il più insigne. San. E Plutone che
cosa
ha deliberato? Eac. Farne l’esame. San. Ma So
sura l’uso delle parole strane ignote agli spettatori. A quest’ultima
cosa
Bacco aggiugne che in fatti egli avea un’ intera
stia. Eschilo ancora motteggia di quelli di Euripide; ed in qualunque
cosa
essi dicano, Bacco frammischia qualche facezia su
ocrate assiso in un cesto che sta sospeso, e gli domanda in prima che
cosa
faccia in quel cesto. Socrate risponde che egli v
de che egli va colla mente spaziando per l’aere e meditando sul sole,
cosa
che far non potrebbe se co’ piedi toccasse la ter
e sorte di dei giuri tu? ripiglia Socrate. Tu dei sapere che la prima
cosa
che quì s’insegna, si è che non vi sono dei. Ecco
to con forza e arricchito d’immagini poetiche. Strepsiade domanda che
cosa
sono queste Nuvole, e se son regine? No, dice Soc
gli una lezione. La scena è molto salsa e piacevole: Socr. Orsù che
cosa
vuoi tu prima imparare di tante che ne ignori? Vu
miglior metro, il trimetro o il tetrametro? Strep. Per me non v’ha
cosa
migliore del semisestario. Socr. Tu dici delle
la scancelleresti tu? Strep. A che modo . . . a che modo . . .! E’
cosa
da cercare . . . Oh! l’ho trovata; è bellissima.
ragiona del caos che precedette la creazione. Era prima di ogni altra
cosa
il caos, la notte, l’erebo e l’immenso tartaro. N
e produsse la razza degli uccelli. Come poi ebbe amore mescolata ogni
cosa
insieme, ne venne il cielo, l’oceano, la terra e
enar giorni felici e tranquilli, venga a vivere con noi uccelli. Ogni
cosa
turpe fra voi vietata per legge, diviene lecita e
ata per legge, diviene lecita e innocente nelle nostre contrade. Se è
cosa
abominevole e scellerata fra gli uomini il batter
scellerata fra gli uomini il battere il padre, appresso gli uccelli è
cosa
utile e ben fatta. Questi esercizj spirituali son
è! . . . . Che Giove non mi vegga! . . . Dov’è Pistetero? Pist. Che
cosa
è questa? Chi è costui che viene così coperto? P
nificenza di Cleone da noi motteggiata. Pur non vo’ lasciare di dirvi
cosa
che forse non vi piacerà, cioè che la commedia sa
a il modo di regolarmi nel governare il popolo? E Demostene: Non v’ha
cosa
più agevole. Fa quel che fai ora delle tue salcic
i, sottili, svelti, accorti, ingegnosi e robusti. Osservate un’ altra
cosa
; gli Avvocati prima di uscire dalla povertà sono
d aver tanto a sdegno l’esser vinto. IV. Commedia Nuova. Niuna
cosa
pruova più pienamente ciò che sul bel principio r
lta in qualunque guisa lo spirito filosofico rinasce l’ordine, e ogni
cosa
rientra nella propria classe, il gabinetto allora
dal bisogno oppresso, angusto tetto Non ha per ricovrarsi, e d’ogni
cosa
Avendo inopia tra miserie geme, E si difende
ttei nel lodato Nuovo Sistema d’ interpretare i Greci ha detto alcuna
cosa
dell’antica e della nuova commedia assai diversa
i argomenti finti e non veri. Primieramente o egli ha voluto dire una
cosa
e ne ha detta un’ altra, o quel di nuovo sarà err
, in una repubblica popolare allora gelosissima, si sarebbe mai simil
cosa
tollerata? Non avrebbero gli Ateniesi gridato sub
ichità; ma sudare per imbrogliatla sempre più, non è lodevole nè util
cosa
. 120. Vedasi il Nicodemo nelle Addizioni alla Bi
agnia Reale fa sempre il primo amoroso giovine : e quantunque qualche
cosa
siasi sempre detto sul suo conto, si è sempre con
ma di tutta l’ azione, muore uccisa nell’atto dodicesimo, per la qual
cosa
ne’ seguenti nove atti l’azione sensibilmente cad
e Comedia Serafina, che non mi è riuscito di vedere nè di sapere che
cosa
fossero. Si fa in oltre menzione di un dramma det
e ciò vuol dir di sì. Ma nella giornata V l’eremita domanda la stessa
cosa
, ed ei risponde ni pude ni quisiera. Or perchè po
Una commedia Spagnuola rappresentata in Italia avrebbe avuto qualche
cosa
di particolare da spingere gli eruditi di quel te
ommedie, essendo solito a scriverne una in due soli giorni. Alla qual
cosa
conferì appunto quell’essersi sottratto alle rego
dire, che nacque da semi originariamente pontici e silvestri, la qual
cosa
non piacque al Sig. Lampillas nemico della storia
metodo degli antichi, ma secondo il gusto nazionale. Dicasi la stessa
cosa
di poche altre tragedie accennate nel II Discorso
ndo anche che il Perez scrivesse le sue traduzioni in Italia (la qual
cosa
da niuno si è detta e dal Lampillas non si è prov
i scherni dell’Europa intera l’avesse posta in confronto colla Zaira;
cosa
così piacevole e comica per ogni riguardo come se
orir di Lope; nè il Lampillas che voleva mettere alla vista la stessa
cosa
, e che conta sempre le glorie de’ Portoghesi come
e la consorte sdegna. 37. Che ab jetta, che ingrata, che steril
cosa
è un plagiario impudente! Non pensa che coll’ alt
eziandio in questo. E donde ricavò egli tal supposizione? Ed in qual
cosa
è fondata? E quali furono queste prime commedie S
là lasciati? Ma la nazione imparziale ben sa che io non asserisco una
cosa
immaginaria. 48. Vengono mentovate nell’elogio f
medesimo Lope, ed averlo Cervantes nominato come assai noto; la qual
cosa
sovente ha praticato in quell’opera piacevolissim
eo, e Beroaldo e Hagendorphin il Bruto. Ma la poesia scenica guadagna
cosa
alcuna in discutere siffatte cose con gravità e l
e 97 affermò che il parto perfetto viene dopo il decimo mese, la qual
cosa
ripete Plauto nella Cistellaria. Cecilio nella su
auto e Terenzio hanno in una scena usato questo colore di dire alcuna
cosa
a voce alta ed altre con poca voce. Ma in questa
imo pensiero del poeta di far parlar la natura; ed accennarle qualche
cosa
di soppiatto, come pretendeva Farnabio, avrebbe r
non est, cum eam consequitur alienus puer. Ma dall’altra parte che
cosa
risponderà egli a Lachete che fa premura che acce
ra dell’uno i due primi atti e il rimanente all’albeggiar dell’altro,
cosa
, per quanto si sa, mai più non avvenuta, e di cui
guata ragione, siccome è stato anche da altri avvertito104. Ma questa
cosa
potrebbe fare che un poeta assennato chiamasse do
Nuoce all’unità del luogo la comparsa di Menedemo che zappa, la qual
cosa
suppone un campo; e la necessità di una strada pu
in essa notarsi diverse bellezze; ma noi accenneremo soltanto alcuna
cosa
della terza scena dell’atto secondo, la quale con
costernato, que’ due fingono di voler partire e lasciarlo; alla qual
cosa
Antifone si scuote, s’incoraggia, e si sforza di
d. É ver. Ant. Non so cambiarmi. Get. E se doveste Qualc’altra
cosa
far più faticosa? Ant. Non posso questa, men po
acconto speciale) senza poi tenersi più ragione di altre ripetizioni,
cosa
che sarà avvenuta ad altre commedie di Cecilio, d
buona economia e con ispecial grazia e vaghezza. Ma sopra ogni altra
cosa
le pitture degl’ innamorati Fedria e Cherea sono
uesti due giorni. Addio, mio caro Fedria; vuoi tu da me qualche altra
cosa
? Ed egli: . . . . . . Egone quid velim? Cum m
’eunuco a Taide. In tale azione così condotta e distribuita non havvi
cosa
irregolare per la quale abbiasi a rifiutare la co
he ebbe l’annotatore di censurarla, è che Fedria parla della medesima
cosa
accennata con Taide. Ma sarebbe strano che in due
si tenesse per legittimo, ascoltati prima molti filosofi; della qual
cosa
vedasi il III libro al capo sesto delle Notti Att
Senza noja viviam: d’inutil cure Non si opprima la mente. Ah non vi è
cosa
Più del ventre gioconda. Ei sol ci è padre, Ei ma
e tra’ poeti tragici Agatocle, Aristarco, Tegeate, e Carcino, la qual
cosa
non parmi che altri dica. Aggiugne ancora che egl
nome di Carolina Internari. Dire di lei come artista non è difficil
cosa
. Fu grande nel più largo senso della parola, così
nno chiesto e non hanno ottenuto, e l’artista ha potuto persuadermi a
cosa
, che rifiutai a principesse russe, che per me equ
aragliare senza riscatto i vostri Emuli? Fornitevi pria di ogni altra
cosa
di fatti antichi, e moderni. Ciò costa, è ben ver
Sofocle faceva dire ad Elettra, πόνου τοι χωρις οὐδὲν ἐυτυκεῖ, Niuna
cosa
succede felicemente senza fatica. E che possono m
secondo che scrive Senofonte nell’Orazione in di lui lode, “giudicava
cosa
conveniente, che l’autorità de’ Re dovesse essere
che. Con tutto ciò delle celebri Città Italo-Greche ci rimase qualche
cosa
più preziosa, cioè a dire la memoria gratissima d
empre con inquietudini e turbolenze; nè poi costa, che c’insegnassero
cosa
veruna. L’istesso è da dirsi de’ Greci. Or perchè
upposizioni aeree, dalle quali si deducono asserzioni positive. Non è
cosa
ben ridicola il supporre a quei tempi sì remoti g
n. Lampillas) la tanto da moderni Saputelli decantata Sensibilità? E’
cosa
riserbata al solo Popolaccio? Non la conoscono i
Geometra che sentiva lodar la Fedra, diceva, questa Fedra non pruova
cosa
veruna. Socrate, Newton, il Geometra, pel disuso,
mente ravviluppate può tirare l’attenzione dell’Uditorio: per la qual
cosa
l’adoperano immoderatamente coloro, che si compia
nè più sensibili giudice si manifesta il P. Rapin nel dire, che niuna
cosa
fa la bellezza delle Tragedie, se non i ragioname
sensibilità del miglior Tragico. Le parole, la sentenza, sieguono la
cosa
, il fatto: Verbaque provisam rem non invita seq
748, 6000 talleri (Reichstaller), e dal’ 48 in poi 7975. Non era gran
cosa
. È ben vero che il Conte di Brühl, primo ministro
o e semiserio. Nella commedia in dialetto veneziano, poi, era qualche
cosa
di geniale, grazioso, oserei dire inarrivabile. C
ccurato ragionatore come il Signor Lampillas, non avrà avanzata simil
cosa
senza documenti, vediamo quali essi siano. Incomi
ntratta intorno al 1511., perchè allora quel Valenziano stampò alcuna
cosa
in Siviglia? Non poteva formarsi venti, trenta, o
’ Commedianti Spagnuoli, e de’ loro costumi, sono in verità ben altra
cosa
che una Storia de’ Teatri delle antiche Nazioni e
to il bernoccolo dell’ erudito e del feroce raccoglitore di qualunque
cosa
avesse attinenza con la storia del nostro Teatro.
per formare un vero museo del Teatro Italiano, che dovrebbe diventar
cosa
pubblica, a documento delle nostre glorie passate
to mano. Le giuro, che que' versi miei sulla Madonna mi parvero altra
cosa
, cioè meno infelice, quando procurai di recitarli
Atreo, e Beroaldo e Hagendorphin Bruto. Ma la poesia scenica guadagna
cosa
alcuna in discutere siffatte cose gravemente e lu
le a affermò che il parto perfetto viene dopo il decimo mese, la qual
cosa
ripete Plauto nella Cistellaria. Cecilio nella su
auto e Terenzio hanno in una scena usato questo colore di dire alcuna
cosa
a voce alta, ed altra con voce bassa, e furtivame
imo pensiero del Poeta di far parlar la natura, ed accennarle qualche
cosa
di soppiatto, come pretendeva Farnabio, avrebbe r
c non est, cum eam consequitur alienus puer. Ma dall’altra parte che
cosa
risponderà egli a Lachete, che fa premura che acc
a dell’uno i primi due atti, e il rimanente all’albeggiar dell’altro,
cosa
, per quanto si sa, mai più non avvenuta, e di cui
adeguata ragione, siccome è stato anche da altri avvertitoa Ma questa
cosa
potrebbe fare che un poeta assennato chiamasse do
Nuoce all’unità del luogo la comparsa di Menedemo che zappa, la qual
cosa
suppone un campo; e la necessità di una strada pu
i diverse bellezze; ma ci contenteremo soltanto di fermarci in alcuna
cosa
della 3 scena dell’atto II, la quale contiene ven
costernato, que’ duo fingono di voler partire e lasciarlo; alla qual
cosa
Antifone si scuote, s’incoraggia, e si sforza di
o cambiarmi. Get. È ver. Non so cambiarmi.E se doveste Qualche altra
cosa
far più faticosa? Ant. Non posso questa, men potr
appresentata due volte in poco spazio di tempo (non già in un giorno,
cosa
che sarebbe stata avvenimento ben raro in Roma e
speciale) senza poi tenersi più ragione di altre ripetizioni, la qual
cosa
sarà avvenuta altresì ad altre commedie di Cecili
buona economia e con ispecial grazia e vaghezza. Ma sopra ogni altra
cosa
le pitture degl’innamorati Fedria e Cherea sono c
uesti due giorni. Addio, mio caro Fedria; vuoi tu da me qualche altra
cosa
? Ed egli : ……… Egone quid velim? Cum milite isto
he ebbe l’annotatore di censurarla, è che Fedria parla della medesima
cosa
accennata da Taide. Ma sarebbe strano che in due
si tenesse per legittimo, ascoltati prima melti filosofi; della qual
cosa
vedasi il III libro al capo 6 delle Notti Attiche
sai forse? Cur. E di un’aria sì modesta e graziata che non si può dir
cosa
nè più vaga nè più vezzosa; e perchè ella sembrav
averne poi tratti tanti e tanti altri dalla propria fantasia; la qual
cosa
gli rende superiori a’ Latini per invenzione, ed
uovi ne introdusse, come avvocati, cattedratici, teologi. Per la qual
cosa
possiamo fare osservare che il gesuita Rapin died
ttori: Che san di questo li rettori? credi tu Che intendano ogni
cosa
? E Lizio risponde: . . . . . Anzi che intend
a che riceve. Fazio gli dice, che il facchino l’ha portata in dogana,
cosa
verisimile, che spaventa Nibio d’ altra sorte, e
à mai? Dessa è appunto, la quale, a quel che io ne penso, non è altra
cosa
, se non che un movimento proprio della comica poe
cor giunto il prologo del Bibbiena, aveane egli composto uno, la qual
cosa
può indicare che la di lui commedia fosse scritta
mondo. Tuttavolta con giuramento si aggiugne di non averglisi furato
cosa
veruna; e che ciò sia vero, si cerchi quanto ha P
ro verso; più basso . . . . Oh ob, or muori a posta tua. Oh bene. Che
cosa
è a far co’ savj! chi avria mai imparato a morir
e di fuora eccellentemente? Se così bene di drento muore, non sentirà
cosa
che io gli faccia, e conoscerollo a questo. Zas:
e’ nomi finti. Passa indi a discolparsi, se ad alcuno paresse esservi
cosa
men che onesta, benchè egli non creda che vi sia;
e io facessi ciò che voi volete, io mi lascerei scorticare. Nic. La
cosa
va bene. Pirro stà nella fede. Che hai tu? Con ch
ta commedia in prosa del Machiavelli per la medesima ragione; la qual
cosa
sarebbe una rara scoperta del secolo XVIII. Oltre
che Di cui tolga il model; così ancor noi Non possiam fare alcuna
cosa
bella, Se quest’antichità per nostro specchio
spetto illustrino questo luogo, come io illustrato da voi veggio ogni
cosa
nelle più oscure tenebre della notte. Quanto sono
facevano gli antichi, ma interzato, dice però di avere in ogni altra
cosa
seguitato il loro uso. E se vi parrà (e’ soggiugn
si la naturalezza di questo dialogo, in cui non si dice o si risponde
cosa
che non sembri l’unica espressione richiesta nel
adizione che vi fossero commedie antiche in Italia, o stimò che altra
cosa
non fossero che le farse d’Arlecchino per avventu
cimbeni, il Fontanini, il Poccianti, il Mazzucchelli. 128. Fu strana
cosa
che l’ enciclopedista Francese Marmontel avesse c
na di coteste sere di lucido intervallo, che fu istantemente pregato,
cosa
non mai accaduta nè prima, nè dopo di lui, di tra
Commedia a memoria senza dimenticarsi giammai alcuna ancorchè menoma
cosa
; questi sono finalmente tutti quei pregi rari, c
ritirò nella sua Bologna, dove morì il 19 febbrajo dell’ '85. Che
cosa
fosse Giuseppe Rodolfi come artista, niuno ha mai
orno, in cui tra loro uniti stanno di Cecco e Beco i venerandi figli,
cosa
, che segue un par di volte l’anno : nel secol d’o
t molti compagni dicono che Vostra Altezza Ser.ma gli meso della qual
cosa
non e uero poi che Vostra Altezza Ser.ma a sempe
Cita egli in fine anche il Gravina. Ma questo nostro gran Critico che
cosa
riprova nell’Opera? I trilli i passaggi, o gorghe
come lo Spirito di Nazionalità vi ha offuscata la vista, per la qual
cosa
avete perduta la traccia del vero, e vi siete att
n era un Canto deciso, come il Moderno, nè un parlar naturale, ma una
cosa
che partecipava dell’uno e dell’altro. Fu questo
e ne fissa il gusto. Ma questa succinta storia musicale prova alcuna
cosa
a favore del Signor Lampillas? Prova, che la non
a della versificazione, e in cantar male senza Musica, di che non v’è
cosa
più nojosa? Erano più del Canto verisimili las Co
, il quale col fatto convenga in non cercare un impossibile, cioè una
cosa
, che non può andare altramente di quello, che và.
n la troverebbe sì viva e naturale, se non considerasse, che a quella
cosa
non dee badare? Se non m’inganno, io ve ’l farò t
olgo, dove vada? Vado, risponderà ridendo, alla Commedia (cioè ad una
cosa
che sa di esser finta): vado a vedere Los Aspides
e dee sempre essere imperfetta, e rimarrà sempre all’Uditorio qualche
cosa
da supplire per passare il tempo senza noja. = Do
Italiana? Un altro Autore vi contraddice, affermando essere ingiusta
cosa
“pretendere di trovare il gusto universale d’Ital
e parole, se ne millantano. Si abolì dunque il nome, e si conservò la
cosa
. Le Commedie non ammisero più le Serafine Valenzi
des abrazar. “Cel: “Siempre te has de anticipar “à mis deseos.” Qual
cosa
così viene poi riferita dal Grazioso: “Lo que es
non aggregarmi co’ forestieri Anti-Spagnuoli? Passiamo a dir qualche
cosa
intorno alla fecondità di Lope tanto esaltata dal
ge.” Or queste regole rubano molto tempo al verseggiare. Per la qual
cosa
, mio Signor Lampillas, non piacemi (benchè ciò nè
sei Commedie da non perire giammai. Io credo, che più che ogni altra
cosa
questo genio di precipitazione nel comporre faces
i rallegra del suo lucrativo mestiere una Graziosa: “. . . . . no ay
cosa
“como dexar tratos viles, “y ser estafeta honrada
era stato applaudito. S. M. ripigliò : « Intendo, vorrebbe sapere che
cosa
ha detto, ma…. oh ! via, diciamolo. Si trattava d
a ordinato che si cibasse di cibi leggieri. Tutti proponevano chi una
cosa
chi l’altra. Arlecchino disapprovava tutto : se v
il vostro ammalato dategli quattro cervelline di donna, che non vi è
cosa
più leggiera al mondo. La cosa mi arrivò così imp
ttro cervelline di donna, che non vi è cosa più leggiera al mondo. La
cosa
mi arrivò così improvvisa e frizzante, che non so
ume a ciò, che aveva egli scritto nella sua Storia. E perchè non v’ha
cosa
alcuna nel suddetto Discorso, che offenda la puri
toria del Teatro de’Fiorentini (Napoli, 1878, pag. 66) ci racconta la
cosa
. Nella quaresima del 1838 si fecero alcuni cambi
e osservava il tutto dalla bottega vicina di un merciajo. Per la qual
cosa
il sottoscritto si sarebbe recato all’ Ufficio de
li, le migliori politiche (18, 129, 179) furono a lui dirette. Ma che
cosa
passasse il povero capocomico di nome in quell’an
tra voi la pace sia ; fate l’istesso voi, sposo diletto ; e, d’altra
cosa
vi voglio avvisare : fate bel bello per poter dur
tti, lo scritturò come primo amoroso per la quareresima del 1878. Che
cosa
divenisse il Diotti in pochissimo tempo, tutti no
lettando governa le menti e i' cuori a figurare gli umani affetti una
cosa
col vero fra l’unanime applauso dei forlivesi che
uoi personaggi a favellare senza rendere le strade solitarie, la qual
cosa
dee osservarsi nella lettura di esse colla descri
teratura Italiana. Torchio gli dice: Questo è troppo; è un ignorante;
cosa
volete che stampi? Non importa, replica Falloppa,
i entra in teatro, sono laterali e non dirimpetto alla scena, la qual
cosa
produce il doppio vantaggio di non indebolire la
gliorò la figura rendendola semicircolare, ed acquistò luogo per ogni
cosa
coll’ industrioso partito di cangiare il sito del
a pazienza del Signorelli? Sapesse almeno codesto infelice capire che
cosa
sono le favole di Mercier e di Villi, e che cosa
infelice capire che cosa sono le favole di Mercier e di Villi, e che
cosa
è la Faustina! Egli è il più deplorabile de’ Wasp
trova l’Apologista nella storia Scenica Italiana di quel tempo altra
cosa
eccetto che alcune rappresentazioni, nelle quali
del Bojardo, l’Amicizia del Nardi, della quale soltanto dice qualche
cosa
l’Apologista? Ora tutte queste sceniche produzion
entata e migliorata l’agricoltura con tante altre arti, seppe qualche
cosa
di geograsia, meccanica, e agronomia, ed ebbe pol
rompe in un dirotto pianto, e talvolta entra in tal furore, che non é
cosa
rara, vi sia trucidato qualche spagnuolo. 11. S
▲