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1 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170
zio imposto al Coro, onde furono atterriti e incatenati i poeti della commedia mezzana. Questo rigore raccolse come in un centro
e ingrandì l’attività. La necessità di schivarlo sugerì l’idea di una commedia che fu chiamata Nuova, senza dubbio più delioata
il Cocalo, da essa dee prendersi la vera sorgente ed il modello della commedia nuovaa. Ebbe Aristofane tra gli altri figliuoli A
luogo sulla scena, e composero essi pure alcune favole coltivando la commedia nuova; ed uno di essi spiccò singolarmente più ne
ingolarmente più nel rappresentare che nel comporreb. Fiorì la nuova commedia nel secolo del grande Alessandro, quando la formi
e in uno spettacolo di puro divertimento. Si circoscrisse a dunque la commedia nuova a dilettare la moltitudine col ritrattare l
mmaginaria. Ciascuno da se può discernere che queste idee della nuova commedia Greca passate da’ Latini a noi, in forza di gover
forza di governo e di costumi furono ed esser doveano posteriori alla commedia di Aristofane; e se tanti critici pedanti condann
dire. Contavansi tra’ principali coltivatori di quest’ultima delicata commedia gli Apollodori, Demofilo, Posidio, Difilo, i File
un altro Ateniese, e l’ultimo Carifio. Essi fiorirono nel tempo della commedia nuova. Non sono però gl’intelligenti sempre d’acc
Di Demofilo e Posidio incontriamo altresì alcuni frammenti; ma da una commedia del primo detta Onagos Plauto compose la sua Asin
e la sua Asinaria. Due Filemoni vanta la Grecia tra poeti della nuova commedia . Filemone il maggiore nacque e visse in Siracusa
tti i contemporanei e successori. Egli nell’olimpiade CXV nobilitò la commedia nuova, e scrisse cento e otto, o cento e nove com
tum secundus qui fuit, Tum tertius, tum quartus, tum postumus, e la commedia intitolata Plozietta (Plotium) imitata da Cecilio
no le proprie immondizie.» In pruova di ciò Gellio adduce la nominata commedia Plotium recata in latino da Cecilio. Tutto quello
ona e si attrista. Tutte queste patetiche commozioni dipingonsi nella commedia greca, le quali nella latina divengono pesanti, p
imonio del merito di questo Comico filosofo, si è il verso di una sua commedia che leggesi nella I epistola dell’Apostolo san Pa
l’Apostolo san Paolo a’ Corintii. Or chiunque aspiri a riuscire nella commedia nobile, cerchi di approfittarsi delle incomparabi
che non ne avesse composto un solo verso, diceva di aver terminata la commedia . Ora che si dirà di que’ commediografi, i quali c
trovati imbrogliati dopo di aver distesi due atti de’ tre di una loro commedia , non sapendo di che trattane nel terzo? Questo te
ma d’interpretare i Greci disse alcuna cosa dell’antica e della nuova commedia ben diversa da quanto di esse si è narrato da tan
dia antica (noi l’abbiamo esaminato di sopra) affermiamo dell’antica commedia , che altro non era che una festa di ballo grottes
rincipale oggetto de’ greci drammi. Parlando poi il sig. Mattei della commedia nuova afferma che cessate in Grecia le commedie d
n Grecia le commedie di Aristofane si cercò d’introdurre di nuovo la commedia moderata e parca, e tollerata col patto di scegli
e di nuovo fa supporre che in altro tempo vi fosse stata in Grecia la commedia moderata prima dell’antica,il che dalla storia no
ntastici, capricciosi e bizzarri oltre misura. Si dice inoltre che la commedia nuova sulla prima fù piuttosto un privato divert
ngetture almeno apparentemente fondate. Sussisteva forse in Grecia la commedia nuova prima di conoscersi nelle pubbliche feste?
Coltura delle Sicilie noi recammo tradotto uno squarcio della di lui commedia intitolato il Soldato. a. Noct. Att. lib. II, c
2 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. I. Com
domestica si prefigge di eccitare il pianto, ed esclude ogni riso: la commedia ride più e meno e in diversi modi, e non esclude
cadete nella sempre riprensibile alleanza del pianto e del riso della commedia lagrimante che distrugge l’unità dell’interesse c
sce dalle amorose debolezze combattute dagli eventi, voi spogliate la commedia lagrimante de suoi difetti, e la rendete una lode
ate la commedia lagrimante de suoi difetti, e la rendete una lodevole commedia tenera. Adunque quest’ultima specie di commedia p
rendete una lodevole commedia tenera. Adunque quest’ultima specie di commedia presenta tutti i vantaggi della sensibilità posta
grada quasi tutte le tragedie francesi, ha il suo proprio luogo nella commedia tenera, che non conobbe Moliere, ma che conobbero
re e tanti altri, ma il tuono tragico, i gran delitti, i patiboli. La commedia tenera si contenta della sobria piacevolezza che
o ciò dimostra i confini delle specie drammatiche, e fa vedere che la commedia lagrimante è l’abuso e la corruzione della nobile
commedia lagrimante è l’abuso e la corruzione della nobile e gentile commedia tenera. Guai al pedante folliculario intento a sc
che a me sembra di essersi contenuti alcune volte in questa specie di commedia senza cadere nella lagrimante, sono la Chaussée,
volta con felicità. Il suo Pregiudizio alla moda ben dimostra che la commedia può avere certe lagrime senza cangiare la propria
di tenerezza e di piacevolezza comica, che manifesta il pregio della commedia tenera. A torto contro di questo genere si sarebb
nzo fondato sul cangiamento di un nome, e troppo lontano dall’ essere commedia , benchè vi si trovi qualche situazione interessan
di Richardson mosse verisimilmente Voltaire a comporre la sua Nanina commedia tenera in tre atti. Essa si rappresentò nel 1748
soldato nato in una onesta famiglia, là dove il padre di Pamela nella commedia Italiana si scopre signore Scozzese. Contuttociò
e eccellenti. Senza soscrivere a tutte le lodi date dal Palissot alla commedia Dupuis & Des Ronais rappresentata nel 1763, p
che il Palissot e il Collé compresero la differenza che passa tralla commedia tenera e la lagrimante. La comprese il Voltaire c
aire che compose la Nanina e il Figliuol Prodigo, ed affermava che la commedia può appassionarsi, adirarsi, intenerire, purchè n
o, valoroso ed ingegnoso oppugnatore della tragedia cittadina e della commedia piangente. Egli nella sua dissertazione inserita
a della sua Accademia della Roccella conchiude dicendo che “se in una commedia l’ intenerirsi può talvolta giugnere sino alle la
re Secoli della Letteratura Francese, che non ammette altra specie di commedia se non quella di Moliere, la quale è veramente ot
nard, non che dello stile e delle grazie di Moliere. Instruttiva è la commedia del Dissipatore e di sicura riuscita, e i caratte
n toscano dal Crudeli e lodata con distinzione dal Voltaire è l’altra commedia del Des Touches universalmente approvata; non per
si è parlato fra gli scrittori tragici, forse dovrà alla Metromania, commedia ingegnosa, piacevole, spiritosa e regolare, la su
altramente fa confessare a Dami di esser egli l’autore anonimo di una commedia che poi si sa di essere stata fischiata nella rap
i le bacia la mano. Lo scioglimento corrisponde alle grazie di questa commedia eccllente, nella quale colla sferza comica ottima
rgomento fu infelicemente trattato in Italia dal signor Goldoni nella commedia intitolata i Poeti. Hanno prodotto in Francia alc
vezzosa, i seguenti scrittori: Giovanni Campistron autore della buona commedia il Geloso disingannato rimasta al teatro; le Sage
o a Ruys in Brettagna nel 1677 e morto nel 1747 autore della graziosa commedia di Turcaret, e della piacevole commediola di Cris
dal tempo presente e dal costume francese, pubblicò il Méchant buona commedia rappresentata nel 1740 con molto applauso. Vi si
ezza e in certo modo anche di azione, parmi di non poter negarsi alla commedia del Méchant il merito d’un vivace colorito ne’ ca
è detto che il Méchant contiene eccellenti versi di satira più che di commedia ; ma la satira è tanto aliena dalla commedia? Più
ersi di satira più che di commedia; ma la satira è tanto aliena dalla commedia ? Più giustamente s’ imputa all’autore l’aver dato
opria casa. Pubblicò nel 1762 in versi di dieci sillabe ottimi per la commedia il Dritto del Barone interessante pel carattere d
oltaire compose anche la Contessa di Gibrì, la Principessa di Navarra commedia balletto &c. Luigi di Boussy nato nel 1694 e
n l’ Enclos si esercitò pure nel genere comico. La Doppia Stravaganza commedia d’intrigo è rimasta al teatro francese. Tratto po
lle tracce di Moliere, compose il Ritorno dell’ombra di Moliere buona commedia recitata con ottima riuscita, indi i Matrimonj ug
tumi correnti applaudita in teatro e nella lettura. L’Addio del Gusto commedia molto bene accolta dal pubblico appartiene al Par
l’Impertinente commediola di Desmahys nato nel 1761. La Madre gelosa commedia di tre atti in versi di M. Barthe dell’accademia
oviamo che nel 1773 imitò il Desden con el Desdèn di Moreto nella sua commedia Fingere per amore titolo infelice che non dà punt
tunato immaginario per qualche tempo ebbero felice riuscita. L’ultima commedia ch’egli produsse fu Merlino bello spirito, nella
oi avversarj. Monvel, Imbert, Cailhava ed altri hanno lavorato per la commedia con qualche cura senza farla risorgere. Chabanon
ranza nell’attual decadenza. Rosalina e Floricour, ovvero i Capricci, commedia di tre atti in versi rappresentata in Parigi nel
rigi nel 1787 può animare la gioventù a ricalcare le orme della buona commedia e a ricondurre in Francia il socco festevole di M
agnetismo, di gas, di elettricità, di palloni volanti; le Riputazioni commedia in versi di cinque atti non migliore imitazione d
ana in Francia. Congedata l’antica compagnia non fuvvi in Francia commedia Italiana per lo spazio di 19 anni, cioè sino al 1
e la novità alle grazie dell’arlecchino; e quindi nacque un genere di commedia che partecipava della francese e dell’ italiana i
nni ritirati dal teatro. Nel 1788 si è recitata le Arti e l’ Amicizia commedia in un atto secondo i giornalisti nè naturale nè e
encomiata, e le diresse anche un componimento poetico nel 1761. Nella commedia italiana cui si trova aggregata l’opera buffa che
canto fuorchè nelle arie, e ne’ cori, finali, e duetti. Azemia è una commedia romanzesca in tre atti con ariette, ma di caratte
eccellente maestro. Il sig. Mayeur nel corrente anno 1789 ha data una commedia istorica in tre atti con musica intitolata il Bar
satira le Russe à Paris Voltaire lancia alcuni motteggi amari su tal commedia , in cui s’ introduce insipidamente Rousseau che c
3 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191
mmedia Francese e della Italiana in Francia. Due specie della vera commedia noi contiamo, la Tenera, e la Piacevole, prima di
domestica si prefige di eccitare il pianto, ed esclude ogni riso: la commedia ride più e meno e in diversi modi, e non esclude
cadete nella sempre riprensibile alleanza del pianto e del riso della commedia lagrimante che distrugge l’unità dell’interesse c
sce dalle amorose debolezze combattute dagli eventi; voi spogliate la commedia lagrimante de’ suoi difetti, e la cangiate in una
a commedia lagrimante de’ suoi difetti, e la cangiate in una lodevole commedia tenera. Adunque quest’ultima specie di commedia p
giate in una lodevole commedia tenera. Adunque quest’ultima specie di commedia presenta tutti i vantaggi della sensibilità posta
egrada quasi tutte le tragedie francesi, trova il proprio luogo nella commedia tenera, che non conobbe Moliere, ma che conobbero
e tanti altri; ma il tuono tragico, i delitti grandi, i patiboli. La commedia tenera si contenta della sobria piacevolezza che
o ciò dimostra i confini delle specie drammatiche, e fa vedere che la commedia lagrimante è l’abuso e la corruzione della nobile
commedia lagrimante è l’abuso e la corruzione della nobile e gentile commedia Tenera. Guai al pedante folliculario intento a sc
che a me sembra che siensi contenuti alcune volte in questa specie di commedia senza cadere nelle lagrimanti, sono: La Chaussèe,
e volta felicemente. Il suo Pregiudizio alla moda ben dimostra che la commedia può avere certe lagrime senza cangiar natura. Un
di tenerezza e di piacevolezza comica, che manifesta il pregio della commedia tenera. A torto contro di questo genere si sarebb
manzo fondato sul cangiamento di un nome, e troppo lontana dall’esser commedia , benchè vi si trovi qualche situazione interessan
di Richardson mosse verisimilmente Voltaire a comporre la sua Nanina commedia tenera in tre atti. Essa si rappresentò nel 1748
soldato nato in una onesta famiglia, là dove il padre di Pamela nella commedia italiana si scopre un Signore Scozzese. Contuttoc
e eccellenti. Senza soscrivere a tutte le lodi date dal Palissot alla commedia Dupuis et des Ronais rappresentata nel 1763, poss
che il Palissot e il Collè compresero la differenza che passa tralla commedia tenera e la lagrimante. La comprese il Voltaire c
aire che compose la Nanina e il Figliuol prodigo, ed affermava che la commedia può appassionarsi, adirarsi, intenerire, purchè n
ro valoroso ed ingegnoso oppugnatore della tragedia cittadina e della commedia piangente. Nella sua dissertazione inserita nel t
della sua Accademia della Roccella conchiude dicendo, che» se in una commedia l’intenerirsi può talvolta giugnere sino alle lag
re Secoli della Letteratura francese, che non ammette altra specie di commedia se non quella di Moliere, la quale è veramente ot
a cui il prelodato Collè fece alcune felici correzioni. Quest’ultima commedia è tratta dalla commedia italiana il Geloso non ge
è fece alcune felici correzioni. Quest’ultima commedia è tratta dalla commedia italiana il Geloso non geloso del Brignole Sale.
, e molto meno dello stile e delle grazie di Moliere. Istruttiva è la commedia del Dissipatore e di sicura riuscita, e i caratte
toscano dal Crudeli e lodata con distinzione dal Voltaire, è l’altra commedia del Des Touches universalmente approvata. Non per
i si è parlato fra gli scrittori tragici, forse dovrà alla Metromania commedia ingegnosa, piacevole, spiritosa e scritta con reg
mo stile, la sua riputazione maggiore. Avea però nel 1728 prodotta la commedia i Figliuoli ingrati che poi intitolò la Scuola de
altramente sa confessare a Dami di esser egli l’autore anonimo di una commedia che poi si sa di essere stata fischiata nella rap
la mano. Lo scioglimento corrisponde alle grazie di questa eccellente commedia , nella quale colla sferza comica ottimamente si f
gomento su poco felicemente trattato in Italia da Carlo Goldoni nella commedia intitolata i Poeti. Mentre Talia cangiava in Fran
gubre, i seguenti scrittori. Giovanni Campistron diede fuori la buona commedia il Geloso disingannato rimasto al teatro. Le Sage
ato a Ruys in Brettagna nel 1677 e morto nel 1747 scrisse la graziosa commedia Turcaret, e la piacevole Crispino rivale del padr
dal tempo presente e dal costume francese) pubblicò il Mechant buona commedia rappresentata nel 1740 con molto applauso. Vi si
za ed in certo modo anche di azione, parmi di non potersi negare alla commedia del Mechant il merito di un vivace colorito ne’ c
arattere potrebbe guastarsi. In fatti il Mèchant com’è dipinto in tal commedia , trova in quella nazione ed in altre ancora una f
che gli rassomigliano. E che sia ciò vero, odasi ciò che disse di tal commedia colla solita ingenuità l’eloquente filosofo Gian
l’eloquente filosofo Gian Giacomo Rousseau. Quando si rappresentò la commedia del Malvagio, non parve che il principal personag
isse, che’ il Mèchant conteneva eccellenti versi di satira più che di commedia ; ma la satira è tanto aliena dalla commedia? Più
ersi di satira più che di commedia; ma la satira è tanto aliena dalla commedia ? Più giustamente s’imputa all’autore l’aver dato
nedite perdute, o dall’autore stesso soppresse, cioè il Secreto della commedia da lui letta a’ suoi amici, ed il Mondo com’è, di
l genere puramente comico. Compose in versi alessandrini l’Indiscreto commedia più dilicata del Chiacchierone del Goldoni, ma pr
opria casa. Pubblicò nel 1762 in versi di dieci sillabe ottimi per la commedia il Dritto del Barone interessante pel carattere d
re compose eziandio la Contessa di Gibri, e la Principessa di Navarra commedia balletto ec. Luigi di Boussy nato nel 1694 e mor
il traduttore. Possiamo chiamare il capo d’opera di questo autore la commedia les Fausses Confidences, che ha un piano romanzes
e, e la piacevolezza si trova in essa congiunta all’interesse. Questa commedia si è di nuovo rappresentata in Parigi nel 1793.
’Enclos si esercitò pure nel genere comico. La Doppia stravaganza sua commedia d’intrigo è rimasta al teatro francese. Tratto po
teatro francese. Tratto poi dall’esempio abbandonò il sentiero della commedia piacevole, e si rivolse al genere serioso, e tutt
lle tracce di Moliere, compose il Ritorno dell’ombra di Moliere buona commedia recitata con ottima riuscita, indi i Matrimoni ug
atto bene espresso si accolse con applauso. Singolarmente la picciola commedia in prosa i Costumi correnti piacque e riscosse gl
que e riscosse gli encomii del Voltaire. Appartiene l’Addio del Gusto commedia molto applaudita dal pubblico al parigino Claudio
nè di brio l’Impertinente di Desmahys nato nel 1761. La Madre gelosa commedia in tre atti, ed in versi di m. Barthe dell’Accade
o che nel 1772 imitò il Desdèn con el desdèn di Agostino Moreto nella commedia Fingere per amore titolo infelice che non rileva
inario ebbero per qualche tempo felice riuscita sulle scene. L’ultima commedia che produsse fu Merlino bello spirito, nella qual
suoi avversarii. Monvel, Imbert, Cailhava ed altri lavorarono per la commedia per quanto poterono senza farla risorgere. Chaban
nella decadenza che regnava. Rosalina e Floricourt, ovvero i Capricci commedia in tre atti ed in versi rappresentata in Parigi n
i nel 1787 poteva animare la gioventù a ricalcare le orme della buona commedia e a ricondurre in Francia il socco festevole di M
lloui volanti. Non fu migliore imitazione delle medesime Letterate la commedia intitolata le Riputazioni in versi in cinque atti
appresentata in Parigi nel 1788. Madama di Gouge scrisse in prosa una commedia enunciata da’ gazzettieri col titolo di episodica
le fanciulle che le rassomigliano. Appartiene al cittadino Rigault la commedia intitolata i Due Poeti in tre atti ed in versi. M
orto nel 1800 si tenne per commediograso stimabile. Se ne commenda la commedia intitolata il Filinto di Moliere, e l’Arancio di
involato. J. N. Boully riuscì pienamente in Francia ed altrove colla commedia detta istorica intitolata l’Abbè de l’Epèe in cin
g. Puysegur, i Parlatori del Degligny attore ed autore imitati da una commedia di Collin d’Harleville, il Medico de’ Pazzi del s
circostanza poco verisimile, da taluni si commenda quanto ogni buona commedia del mentovato Dancourt a cagione di più d’una sit
a Italiana in Francia. Congedata l’antica Compagnia non vi fu più commedia italiana per lo spazio di anni diciannove, cioè s
e la novità alle grazie dell’Arlecchino; e quindi nacque un genere di commedia che partecipava. della francese, e dell’italiana
si che frequentavano la di lui casa, e scrisse della tragedia e della commedia con molta erudizione e giudizio; come pure la di
tragedia del Maffei. Nella medesima compagnia si segnalò con qualche commedia Romagnesi, e Colato morto nel 1778 che rappresent
tro. Al mentovato Romagnesi, o che m’inganno, parmi che appartenga la commedia intitolata le Arti e l’Amicizia in un atto recita
i che la rendono un’ attrice senza pari. Per conchiudere ciò che alla commedia italiana si appartiene, uopo è accennare che ad e
canto fuorchè nelle arie, e ne’ cori e finali e duetti. Azemia è una commedia romanzesca in tre atti con ariette che si recitò
del medesimo esimio nostro maestro. Il sig. Mayeur nel 1789 diede una commedia istorica in tre atti con musica intitolata il Bar
4 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
edie, sette delle quali riportarono la corona Olimpica. Ma ricevé tal commedia tutta la sua perfezione dall’Attico Aristofane ch
a natura del governo, e la prosperità della repubblica, diedero a tal commedia i pregi e i vizi che la caratterizzano. Appena eb
ziosi cangiamenti; nel che consisteva la parodia che fu l’anima della commedia antica. La vittoria li dichiarò per gli comici, s
e l’inutilità de’ calcolatori fantastici. Ma se l’emulazione rese tal commedia gloriosa, la fece oltremodo ardita il governo pop
tto e dal torto?34 Risulta da queste cose, che ciò che ora chiamiamo commedia , non rassomiglia alla greca antica, allegorica, e
costumi e ’l gusto corrente impressi con caratteri indelebili. Ma la commedia principalmente che per destar l’attenzione e ’l d
all’abbandono e al disprezzo, in cui cadono le mode già passate. Una commedia italiana o francese dopo dieci anni con difficolt
sissime volte triviale. Il ridicolo da lui maneggiato appartiene alla commedia bassa e alle farse; e pur serpeggiano nelle di lu
ente comiche da piacere in tutti i tempi, e degne di studiarsi. Nella commedia degli Acarnanii si trova nell’atto III la pittura
ene il che dimostra che la decorazione non era punto trascurata nella commedia . Ma che un venditor di porci insegni ai figli con
Agoracrito, venditor di carne cotta, che suo mal grado diviene in tal commedia uomo di stato. Non vi fu ipocrita o sia attore ch
cinque talenti, cioé intorno a tremila feudi; e quello pruova che la commedia antica era un’effettiva denunzia di stato37. La n
che la commedia antica era un’effettiva denunzia di stato37. La nota commedia delle Nuvole, che fu c composta nel nono anno del
dell’atto I si accenna che Aristofane diede al pubblico la sua prima commedia anonima, mancandogli l’età di trenta o quarant’an
i competitori di Aristofane. Egli ne sa la satira, dicendo che la sua commedia non comparisce, come le loro, con vesti lacere pe
ito e di piacevolezze naturali. Qui pur si trova che Eupoli diede una commedia , intitolata Marica, nella quale (dice Aristofane)
a vecchia che fa un ballo, disonesto, che pure é rubato a Frinico. La commedia delle Vespe consiste in un magistrato impazzito p
igio ridicolo d’un cane che ha rubato una forma di cacio. In tutta la commedia si vanno mettendo in ridicolo le serie formalità
malità curiali per qualunque cosa di poco momento. Racine, che da tal commedia ha cavato i suoi Plaideurs, non ha potuto seguirl
cane accusatore, e ’l cane difensore, che appartiene unicamente alla commedia antica. Oltracciò in Racine il reo é veramente un
originale greco vince di gran lunga in vivacità la copia francese. La commedia degli Uccelli ha per oggetto gli affari politici
iù rimarchevoli delle fisonomie de’ personaggi satireggiati41. In tal commedia interloquisce Prometeo, il quale viene fuori espr
le e dagli Dei, e prega Pistetero a coprirlo d’un parasole. Più d’una commedia di Aristofane tende a inspirar pensieri di Pace a
ria, e finalmente in certe balze. La cosa più degna di notarli in tal commedia é il giuoco di teatro che risolta dagli sforzi ch
avia lezione di politica e di commercio!42 Della pace ancor tratta la commedia intitolata Lisistrata, ch’é il nome di una atenie
ti contemporanei, e spezialmente dei tragici, era molto in voga nella commedia antica; ed oltre a molti tratti, che si trovano d
tti, che si trovano da per tutto, e alle continue parodie, oltre alla commedia di Cratino, intitolata Eolosicone, in cui venivan
he e più che comiche l’espressioni del servo del poeta Agatone in tal commedia , ma si presume preso (come ordinariamente avviene
iati. Sospendete, o flutti, il mormorio». Le Rane s’intitola l’altra commedia contro Euripide, che già era morto. Essa ha per o
fatto dalle rane, una di cui scena molto corta ha dato il titolo alla commedia . Vi s’introduce Bacco vestito da Ercole e molto p
ano la repubblica, e de generali che comandavano gli eserciti. Era la commedia nelle di lui mani diventata una molla del governo
Alterossi poco dopo in Atene il governo, e nell’oligarchia cangiò la commedia di portamento. Que’ pochi cittadini, tra’ quali t
oté più nominare in teatro verun personaggio vivente, e così cessò la commedia antica 48. Da quest’editto nacque la mezzana. I p
nava nell’indovinarli, e con maggior diletto gli ravvisava. In questa commedia per la legge divenuta più ingegnosa e più dilette
Aristofane, é tenuto per il primo tra quelli che si distinsero nella commedia di mezzo e compose intorno a trenta commedie, del
e le forze del loro ingegno, e ne ingrandì l’attività. Indi venne una commedia nuova, senza dubbio più dilicata e meno acre dell
n coro, ma ben lontano dall’antica baldanza e mordacità. Fiorì questa commedia intorno al secolo del Grande Alessandro, quando l
he in uno spettacolo di puro divertimento. Si circoscrisse adunque la commedia nuova a dilettar la multitudine col ritrarre la v
perar se stessi nella dipintura immaginaria. In quest’ultima dilicata commedia de’ greci, dalla quale é uscita la moderna, trava
a il gusto, ma non amareggia il palato53. Chiunque voglia coltivar la commedia nobile, studii quelle reliquie preziose, e ne app
r da filosofo, e dilettar da poeta comico. Oltre alla tragedia e alla commedia , e a qualche favola pastorale, quale sembra il Ci
atiriche che si andavano rappresentando per gli villaggi prima che la commedia acquistasse la forma regolare. Senarco, e Sofrone
andavano al teatro, come noi andiamo agli esercizi spirituali, che la commedia era il lor catechìsmo, e la tragedia la loro pred
i occulta specialmente i lineamenti del gran periodo, in cui fiorì la commedia antica, quando i poeti e gli spettatori erano ani
olto al popolo d’Atene il personaggio di Anfiteo introdotto in questa commedia , perché gli sembrava essere insultato dall’alteri
dulavano, fu ancora esposto alla pubblica irrisione e beffe in questa commedia de’ Cavalieri. 38. «On ne saurait trop répéter
eatro greco. 41. Fra gli altri il famoso scultore Fidia sa in questa commedia morso velenosamente sulla sua probità per la voce
Pallade tutto l’oro sumministratogli dalla Repubblica. 42. In questa commedia della pace fu eziandio posto in Berlina l’astrono
di eroe, avendo in un combattimento gittato le armi, venne in questa commedia marchiato con ferro rovente da Aristofane, e così
e si sono veduti confusi dopo di avere scritti due de’ tre atti d’una commedia , per non saper di che trattar nel terzo? Questo t
rsi interamente avanti di animar colla locuzione la prima scena della commedia . La natura non produce una per volta le parti di
5 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
ro Cornelio che portò la tragedia alla virilità, lasciò in Francia la commedia quasi nella fanciullezza. Le prime sue sette comm
con gli Orazii, col Cinna e col Poliuto, cioè nel 1641 e 1642. Questa commedia assai piacevole di carattere e d’intrigo, al dir
nella Vita di Pietro Cornelio, essa non bastò per istabilirvi la vera commedia . Non era al fine questo dramma se non una traduzi
grazie originalia. Da ciò si vede che dominava allora in Francia la commedia d’intrigo senza essere pervenuta al punto ove l’a
cui i posteri diedero e conservano il meritato titolo di padre della commedia francese. Dopo le guerre civili che durarono sino
’azione ed i principali colpi di teatro della prima si tolsero da una commedia italianaa. Arlecchino servo balordo si rappresent
Barbieri detto Beltrame nel 1629 diede alla luce per le stampe la sua commedia l’Inavvertito b, la quale servi di modello prima
la sua commedia l’Inavvertito b, la quale servi di modello prima alla commedia di Quinault l’Amante Indiscreto, ossia il Padrone
rdito di Moliere incomparabilmente migliore di quella di Quinault. La commedia di Niccolò Secchi milanese forni al Moliere la su
coboni però ci assicura che Moliere nel Dispetto imitò anche un’altra commedia italiana detta Gli sdegni amorosi, e questo titol
detta Gli sdegni amorosi, e questo titolo ben può indicare che da tal commedia egli trasse probabilmente quella scena. Comunque
cere gridò dalla platea, coraggio, Moliere, questa questa è la buona commedia , voce della natura onde siamo avvertiti, che il
ò la svantaggiosa impressione della favola precedente; e gl’Importuni commedia in cui non trovasi altra connessione se non quell
tta delle Notti facete di Straparolab. Essendo stata questa piacevole commedia criticata da certi smilzi letterati pieni d’invid
i, produsse nel 1666 il Misantropo che fu il primo capo d’opera della commedia francese. Tutti i comici antichi e moderni hanno
ere la rimise cul teatro l’anno 1667, ma gridarono gl’ippocriti, e la commedia assai bene accolta dal pubblico fu di bel nuovo p
cia viene aggirato da Sbrigani personaggio modellato su i servi della commedia greca ed italiana antica e moderna. Gli Amanti ma
ito alla maniera del Caravagio. Nè di grazia nè di arte scarseggia la commedia delle Furberie di Scapino recitata nel 1671, sebb
terate altro capo d’opera venne alla luce nel 1672. Si dipinge in tal commedia il falso bell’ingegno e la superficiale pedantesc
laminta preoccupata del merito ideale di Trissottino. Dietro a questa commedia nell’anno stesso venne la farsa della Contessa d’
ne fece il di 17 di febbrajo, morì in sua casa questo principe della commedia francese, essendovi stato trasportato dal teatro
ani, ne’ quali si dipinse il carattere di un falso divoto, cioè dalla commedia latina di Mercurio Ronzio vercellese De falso hyp
riserba del modo di rappresentare pantomimico di Scaramuccia, e della commedia del Secchi e del Cornuto immaginario . Questo è c
o solo da questa folla di poca importanza il Pedana burlato piacevole commedia di Cirano di Bergerac, i Visionarii di Desmaret m
mmedia di Cirano di Bergerac, i Visionarii di Desmaret morto nel 1676 commedia in quel tempo stimata inimitabile, benchè non sia
eto, ovvero il Padrone stordito, tratto, come dicemmo, dagl’Italiani, commedia però difettosa per condotta, per economia e per a
ordito di Moliere. Riconobbero i Francesi nella di lui Commedia senza commedia recitata nel 1655 gran fertilità d’ingegno. Vi si
o talenti rappresentino nel secondo atto una pastorale, nel terzo una commedia , nel quarto una tragedia de la morte di Clorinda,
Mère coquette, aveano già ben degnamente enunciato Moliere e la buona commedia . Tre altri comici rinomati si vogliono mentovar c
lla Francia renduta tutta la giustizia. Il Legatario universale buona commedia d’intrigo si distingue pel dialogo vivo e natural
comico non ispregevole, e conservò tra’ Francesi il gusto della vera commedia . Le Grondeur gli acquistò molto credito. Egli con
tempo con molta intimità e da lui fu ajutato nel comporre la nominata commedia . Diceva però con la maggior naturalezza del mondo
eatro Francese conserverà sempre grata memoria di Scaramuccia e della commedia Italiana frequentata da Moliere per istudiar l’ar
6 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
ro Cornelio che portò la tragedia alla virilità, lasciò in Francia la commedia quasi nella fanciullezza. Le prime sue sette comm
con gli Orazj, col Cinna e col Poliuto, cioè nel 1641 o 1642. Questa commedia assai piacevole di carattere e d’intrigo, al dir
enelle nella Vita di Cornelio, essa non bastò per istabilirvi la vera commedia . Non era al fine questo dramma che una traduzione
grazie originali10. Da ciò si vede che dominava allora in Francia la commedia d’intrigo, senza essere arrivata al punto, ove l’
cui i posteri diedero e conservano il meritato titolo di padre della commedia francese. Dopo le guerre civili che durarono sino
’azione ed i principali colpi di teatro della prima si tolsero da una commedia Italiana11. Arlecchino servo balordo si rappresen
Barbieri detto Beltrame nel 1629 diede alla luce per le stampe la sua commedia l’Inavvertito 12, la quale servì di modello prima
a sua commedia l’Inavvertito 12, la quale servì di modello prima alla commedia di Quinault l’Amante Indiscreto ossia il Padrone
mo poi già notato che il Dispetto amoroso fu traduzione degl’ Inganni commedia del Milanese Niccolò Secchi. La storia dunque ci
acere gridò dalla platea, coraggio, Moliere, questa questa è la buona commedia , voce della natura onde siamo avvertiti che il pu
la svantaggiosa impressione della favola precedente, e gl’ Importuni commedia in cui non si vede altra connessione se non quell
ta delle Notti Facete di Straparola14. Essendo stata questa piacevole commedia criticata da certi smilzi letterati pieni d’invid
i, produsse nel 1666 il Misantropo che fu il primo capo d’opera della commedia francese. Tutti i comici antichi e moderni hanno
re la rimise sul teatro l’ anno 1667. Ma gridarono gl’ ipocriti, e la commedia assai bene accolta dal pubblico fu di bel nuovo p
cia viene aggirato da Sbrigani personaggio modellato su i servi della commedia greca ed italiana antica e moderna. Gli Amanti m
ito alla maniera del Caravagio. Nè di grazia nè di arte scarseggia la commedia delle Furberie di Scapino recitata nel 1671, sebb
laminta preoccupata del merito ideale di Trissottino. Dietro a questa commedia nell’anno stesso venne la farsa della Contessa d’
ne fece il dì 17 di febbrajo, morì in sua casa questo principe della commedia francese, essendovi stato trasportato dal teatro
ani, ne’ quali si dipinse il carattere di un falso divoto, cioè dalla commedia latina del Vercellese Mercurio Ronzio De falso hy
riserba del modo di rappresentare pantomimico di Scaramuccia, e della commedia del Secchi, e del Cornuto immaginario. Da ciò si
solo da questa folla di poca importanza il Pedante burlato piacevole commedia di Cirano di Bergerac, i Visionarj di Desmaret mo
ommedia di Cirano di Bergerac, i Visionarj di Desmaret morto nel 1676 commedia in quel tempo stimata inimitabile, benchè non sia
to, ovvero il Padrone stordito, tratto, come dicemmo, dagl’ Italiani, commedia assai difettosa per condotta, per economia, e per
ordito di Moliere. Riconobbero i Francesi nella di lui Commedia senza commedia recitata nel 1655 gran fertilità d’ingegno. Vi si
o talenti rappresentino nel secondo atto una pastorale, nel terzo una commedia , nel quarto una tragedia della morte di Clorinda,
Mère coquette, aveano già enunciato ben degnamente Moliere e la buona commedia . Tre altri comici rinomati si vogliono nominar co
lla Francia renduta tutta la giustizia. Il Legatario universale buona commedia d’ intrigo si distingue pel dialogo vivo e natura
comico non ispregevole, e conservò tra’ Francesi il gusto della vera commedia . Le Grondeur gli acquistò molto credito. Egli con
er alcun tempo con molta intimità, e da lui fu ajutato nella nominata commedia . Diceva però colla maggior naturalezza del mondo,
oquelin Nota F. 18. V. la Vita di Racine e la di lui prefazione alla commedia de’ Plaideurs. 19. V. le Memorie Letterarie che
7 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CONCHIUSIONE. Dell’antica storia teatrale. » pp. 239-246
ntanto il Siciliano Epicarmo filosofo pitagorico che diede forma alla commedia , e ne fu chiamato il principe. Frinico, Alceo, Cr
tica. La natura del governo Ateniese ispirò a siffatti Greci l’ardita commedia Antica allegorica. La poesia di Aristofane da non
, nulla ha di rassomigliante nè alla Nuova de’ Latini nè alla moderna commedia . Le Cereali, le Nuvole, il Pluto, la Pace leggons
l’Euclione, l’Eunuco, gli Adelfi, il Misantropo? Alesside illustrò la commedia Mezzana colla grazia e colla vivacità della satir
lo Andres nel parlar rapidamente di ogni letteratura, ma comico della commedia mezzana secondo Ateneo, ed in essa, e non nel tea
i. Per questi gradi passando la Grecia pervenne ad inventare la Nuova commedia sorgente della Latina e dell’Italiana del secolo
a greca ferocia col timore delle potenze straniere, si avvezzò ad una commedia più discreta, più delicata, la quale si circoscri
gnamente il greco borzacchino? Cadde nella Grecia stessa la sua bella commedia per rinascere indi nel Lazio mercè dell’ingegno d
grazia si ebbe presente in siffatte comparazioni la differenza della commedia greca Antica da quella de’ posteri di Aristofane?
8 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIII. Commedia Mezzana. » pp. 141-150
a. Alterossi indi in Atene il Governo, e nell’oligarchia cangiò la commedia di portamento. Que’ pochi cittadini, tra’ quali t
otè più nominare in teatro verun personaggio vivente; e così cessò la commedia greca chiamata antica. Da questo editto nacque la
ndovinarli, e con diletto maggiore gli ravvisava. In questa specie di commedia per la legge divenuta più ingegnosa e dilettevole
o di Aristofane è tenuto pel primo tra quelli che si distinsero nella commedia mezzana. Compose intorno a trenta commedie, delle
no soltanto pervenuti pochi frammenti. Assai di lui più chiaro in tal commedia fu Alesside di Turio zio o patrocinatore di Menan
o Suida, seguì le orme del padre coltivando anch’egli con applauso la commedia mezzana, ed Ateneo cita un frammento del di lui F
di lui Filolacone, ossia fautore degli Spartani. Appartiene a questa commedia ancora Antifane che fiorì al tempo di Filippo il
che vedi Plutarco nella Vita di Demostene. Fiorirono parimente nella commedia mezzana Sofilo, Sotade, Esippo, Mnesimaco, Filipp
se Eupoli fu la vittima del risentimento del Governo nel tempo della commedia antica, Anassandride lo fu nella mezzana, perchè
gini deflorate, le qu ali cose si rappresentarono con frequenza nella commedia nuova da cui passarono alla latinaa. Si trovano c
9 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
i libri ci avrebbero somministrati lumi maggiori e sull’origine della commedia e sull’ordine cronologico de’ poeti comici. Tutta
aresi di Sicilia pretesero che Epicarmo fosse stato l’inventore della commedia regolare, e che di non poco spazio preceduto aves
l vecchio. Platone nel Teeteto lo decorò col titolo di principe della commedia , e Teocrito lo chiamò inventore di essa, avendole
si di creta percossi con una bacchetta di legno. Coltivarono l’antica commedia varii altri comici non molto dai nominati lontani
Simonide Melico e con Temistocle Ateniese, contro di cui scrisse una commedia . Altri se ne possono nominare, i quali o di poco
fane, Eubolo, di cui Grozio rapporta qualche picciolo frammento della commedia intitolata Antiope; ed Esippo che scrisse una com
rammento della commedia intitolata Antiope; ed Esippo che scrisse una commedia detta Saffo; e Frinico comico più volte motteggia
e’ motteggi, dal quale si dee riconoscere il lustro di quel genere di commedia caustica e insolente chiamata Satirica e Antica.
iassette commedie, ma solo sette volte riportò la corona teatrale. La commedia antica però ricevè tutta la perfezione dall’Attic
iziosi cangiamenti. In ciò consisteva la parodia che fu l’anima della commedia antica. La vittoria si dichiarò per gli comici, s
de’ calcolatori fantastici. Ma se l’emulazione rendè gloriosa questa commedia , la fece oltremodo ardita il governo popolare Ate
e dal Tortob. Risulta dalle cose indicate che ciò che ora chiamiamo commedia punto, non rassomiglia alla Greca Antioa, Allegor
il teatro Greco e l’arte usata da que’ repubblicani nel maneggiar la commedia antica, il presentarle qualche estratto più circo
10 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
o, si discende ad un dramma senza contrasto riprensibile, cioè ad una commedia lagrimante, nella quale s’imbratta con pennellate
mier del medesimo autore dee collocarsi in una classe men tetra della commedia piangente. Nè anche gli autori dell’Umanità e del
della pretta lagrimante, ma però ben lontana dal pregio della nobile commedia tenera. Nel Padre di famiglia del primo, nell’Eug
iccato. Le passioni vi sono vive ma meno tragiche e più proprie della commedia nobile, o come dicono i Francesi, du haut comique
ne al nostro Goldoni, il quale scrisse in Italia il Padre di famiglia commedia per altro non poco difettosa. Diderot la volle im
l genere formandone una favola tetra, poco men che lugubre quanto una commedia larmoyante. Tolse egli ancora dal medesimo Goldon
Confesso che egli dovea meglio contenersi nel recinto prescritto alla commedia nel toccare le passioni tenere: che vi si scorge
ma Murer, sembrano più proprj di un’ opera musicale eroica che di una commedia . Ma la dilicata Eugenia non merita punto l’oltrag
io, l’ argomento, i caratteri del Barone e di Murer appartengono alla commedia . Gli affetti di Eugenia son dilicati, e sebbene e
, e sebbene eccedano alquanto passando oltre de’ limiti concessi alla commedia tenera, non hanno però la nota abbastanza furiosa
ezza che pur si rinviene nelle favole Terenziane, non isconviene alla commedia , e nocerebbe alla tragedia. La quinta e l’ottava
yant, ma che per qualche tinta soverchio tetra si diparte dalla buona commedia tenera, ha contribuito ancora il Voltaire con due
oppo seria di Eufemone il giovane sembra trascendere il confine della commedia . Nel Caffè dipingesi la natura con sagacità. Poll
11 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
no enormemente, e ne venne un dramma senza contrasto riprensibile, la commedia lagrimamente, nella quale con pennellate ridicole
le Roi et le Fermier che dee collocarsi in una classe men tetra della commedia piangente. Falbaire si applaudì nell’Umanità. Com
a della pretta lagrimante, benchè ben lontana dal pregio della nobile commedia tenera. Nel Padre di famiglia del primo, nell’Eug
iccato. Le passioni vi sono vive ma meno tragiche e più proprie della commedia nobile, o come dicono i Francesi, du haut comique
ostro Carlo Goldoni, il quale scrisse in Italia il Padre di famiglia, commedia per altro non poco difettosa. Diderot la volle im
l genere formandone una favola tetra, poco men che lugubre quanto una commedia larmoyante. Tolse egli ancora dal medesimo Goldon
Confesso che egli dovea meglio contenersi nel recinto prescritto alla commedia nel toccare le passioni tenere; che nel piano si
Murer, sembrano più proprii di un’ opera musicale eroica, che di una commedia . Ma la dilicata Eugenia non merita punto l’oltrag
cio, l’argomento, i caratteri del Barone e di Murer appartengono alla commedia . Gli affetti di Eugenia son delicati, e sebbene e
, e sebbene eccedano alquanto passando oltre de’ limiti concessi alla commedia tenera, non hanno però la nota abbastanza furiosa
ezza che pur si rinviene nelle favole Terenziane, non isconviene alla commedia , e nocerebbe spesso alla tragedia. La quinta e l’
yant, ma che per qualche tinta soverchio tetra si diparte dalla buona commedia tenera, ha contribuito ancora il sig. di Voltaire
oppo seria di Eufemone il giovane sembra trascendere il confine della commedia . Nel Caffe dipingesi la natura con sagacità. Poll
12 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
nelle quali osserva più regolarità, e lo stile é più conveniente alla commedia , ve ne sono alcune bene avviluppate, Casa con dos
en maneggiato é il carattere di D. Claudio nell’Hechizado por fuerza, commedia di D. Antonio Zamora. E’ grazioso quello di D. Lu
son meritevoli d’ogni lode. El Amor al uso del medesimo autore é una commedia regolare che contiene un’azione di ventiquattr’or
appresenta, ed é restata obbliata. Il Marqués del Cigarral d’un’altra commedia del medesimo autore, tradotta in francia dal Scar
eno dieci o dodici giorni. Il Desdén con el Desdén dell’istesso é una commedia sregolata, ma vi si trovano pennelleggiate con ta
o di aver letto Molière. Il suo Avaro é una traduzione ampliata della commedia del comico francese, nella quale Shadwell non tro
iversi. Secondo il gusto della nazione frammischia Shadwell nella sua commedia meretrici, ruffiane, dissoluti, la cui sfacciatez
e hanno invenzione, moto, interesse, e stile grazioso e proprio della commedia . Sono anche regolari, sebbene la scena non n’é st
i oggigiorno per un nulla son capaci di esporre una persona nobile in commedia . I loro predecessori contentavano di prendere i p
Wycherley son forti, oscene, e satiriche. Nell’atto V della medesima commedia dice un dissoluto a una dama: «Grande era in me l
giuramento d’un giocatore, e la parola e l’onore de’ grandi.» Questa commedia é ben condotta; ma il suo argomento di un dissolu
ll’atto V non cedono punto e sorpassano talvolta in oscenità l’antica commedia greca. Le altre di lui commedie più pregiate sono
ui cede in finezza, ed é superiore in movimento e interesse. A questa commedia , chiamata in inglese Plain Dealer, dovette molto
uzione d’una tragedia olandese di Vondel, la Nutrice, tradotta da una commedia italiana di Girolamo Razzi, il Pastore stravagant
, la Tenerezza Paterna, la Vendetta Divina, la Vendetta astuta, e una commedia , una pastorale e un’opera, intitolate la Virtù tr
fonesche, ignorando i nostri autori le più comuni regole teatrali. La commedia é ancor più deplorabile, non essendo che una fars
ntelligenti, tralasciarono di comporne; e così l’opera italiana, e la commedia francese furono i soli spettacoli ricevuti ne’ te
13 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 448
la Gageure d’Arlequin et de Scapin, e nelle Métamorphoses d’Arlequin, commedia messa in scena da lui stesso ; ma non ebbe alcun
a maschera. …. Anzitutto, Signori, voglio farvi osservare, che nella commedia intitolata Lo Spirito folletto, recitando la part
per l’arlecchino da lui protetto, ricostruì per le scene italiane una commedia sull’Arlequin empereur dans la lune, vecchia fars
sa di Nolant di Fatonville, recitata nel 1684 davanti a Luigi XIV. La commedia ebbe ottimo successo e il Goldoni dice del Bigott
Bigottini, ha esordito sul teatro della Comedia italiana, in una sua commedia , intitolata : Arlecchino Spirito folletto. Il mod
14 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156
arattere può dirsi che sia piuttosto una raccolta di ritratti che una commedia ben tessuta. Vi si trova fra gli altri dipinto un
. Le sue commedie hanno invenzione, interesse, e stile proprio per la commedia . Sono ancor regolari, e se la scena non è rigoros
o in iscena, e di farvi una figura ridicola”. Seguendo l’indole della commedia inglese, le pitture del Wycherley sono forti, osc
Wycherley sono forti, oscene, e satiriche. Nell’atto V della medesima commedia un cavaliere dissoluto dice a una dama: ”Grande e
giuramento di un giocatore, e la parola e l’onore de’ grandi”. Questa commedia è ben condotta; ma il suo argomento che consiste
le azioni e i discorsi dell’atto V: tutto ciò, dico, convince che la commedia inglese punto non cede in oscenità alla greca com
onvince che la commedia inglese punto non cede in oscenità alla greca commedia antica, e talvolta la sorpassa. Per la qual cosa
signor di Voltaire in asserire, che questa singolare e troppo ardita commedia tratta dalla Scuola delle Donne di Moliere, se vo
inezza e decenza, benchè lo superi in movimento e interesse. A questa commedia chiamata in inglese Plain Dealer molto dovette l’
rni. Ma vediamo in quale stato questo gran comico trovò in Francia la commedia , ed in quale la tragedia il maggior Cornelio. a
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93
poema di spirico e di talenti, e mostrava felici disposiricai per la commedia  : ella aveva abbandonato suo marito per giovanile
i d’interessarmi per lei. Presi cura della sua persona, e composi una commedia per la sua prima sperienan. Madama Medebach mi so
izio e finezza. Cominciai dalla Serva amorosa…………… …………………………. Questa commedia ebbe un incontro completo. Corallina fu estremame
Non nego che molto non abbia contribuito all’ ottima riuscita di tal commedia il merito personale di quell’ eccellente attrice,
16 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO II. Tragedie latine d’oltramonti, Tragici Olandesi, e Teatro Alemanno. » pp. 135-142
mponimenti nel nativo idioma, benchè in Olanda altro non sia stata la commedia che una farsa grossolana piena di stranezze e scu
tradotta dalla tragedia indicata del Vondel, la Balia versione della commedia italiana di Girolamo Razzi, il Pastore stravagant
na di Girolamo Razzi, il Pastore stravagante trasportata da un’ altra commedia francese di Giovanni de la Lande; e finalmente du
la Vendetta divina, la Vendetta astuta; in oltre la Virtù trionfante commedia , l’Amore ingegnoso pastorale e l’Innocenza moribo
esche ignorando i nostri autori le più comunali regole del teatro. La commedia era ancor più deplorabile, altro non essendo che
o di più comporre opere in lingua tedesca. Così l’opera italiana e la commedia francese furono i soli spettacoli ammessi nelle c
17 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253
I. Commedie. Tosto che si studiò Moliere, cadde in Italia la commedia romanzesca spropositatamente ravviluppata venutac
zza impressa nel 1703, il dottor Annibale de’ Filippi da Serino colla commedia de’ Due Bari pubblicata in Firenze nel 1705, Piet
Ariostista e il Tassista, nelle quali col gusto che richiede la buona commedia si dipingono e si motteggiano graziosamente le ri
mmedie ridicole e regolari di Simone Falconio Pratoli, la Commedia in commedia , il Podestà del Malmantile, il Furto onorato, e l
dova: in prosa scrisse pure Vincenzo Martinelli il suo Filizio Medico commedia mentovata dal Maffei e pubblicata nel 1729: in pr
e con indicibile verisimiglianza e nel decoro che caratterizza la sua commedia ? chi nell’esatta proprietà del magnifico apparato
l genere. Francesco Grisellini Veneziano nel 1754 diede alla luce una commedia in Roveredo che nominò Libertapoli, su i Francs-M
Libertapoli, su i Francs-Maçons con questo titolo: I Liberi Muratori commedia in prosa di Ferling Isac Creus fratello operajo d
impazzito tragicommedia giocosa. Uscì in Firenze nel 1760 i Letterati commedia nuova, nella quale un goffo mercante fallito asin
bblicare in Faenza in varj sdruccioli i Filosofi Fanciulli che chiamò commedia filosofica. Vi adopera tutto il sale Aristofanesc
avvocato Carlo Goldoni l’ anno 1707, che in età di otto anni fece una commedia , convinto in seguito delle irregolarità delle com
veduta l’ appellò Voltaire, prima di fare assaporar agl’ istrioni la commedia di carattere da Macchiavelli sì di buon ora mostr
re pel teatro additando a Francesi stessi la smarrita via della bella commedia di Moliere. Queste sono l’epoche delle favole Gol
ità i dì che gli rimangono di vita. Quivi ebbe agio di ritornare alla commedia di carattere e col Burbero benefico (le Bouru bie
orso mostrò a quella culta nazione quanto erasi dipartita dalla buona commedia colle sue rappresentazioni lugubri. Se l’ab. Piet
uscisse da Bologna una nuova luce per richiamare il popolo alla buona commedia . Il chiar. sig. marchese Francesco Albergati Capa
soccorrere i presenti? O finalmente perchè, come l’addita Orazio, la commedia porta seco un peso tanto maggiore quanto minore è
orelli cui si assegnò la prima corona del concorso del 177864. Questa commedia lontana dalle favole di Mercier quanto è dalla sa
da quì a poco insieme colla Faustina e con la Critica della Faustina, commedia di un altro carattere. Terminiamo il racconto de’
Madrid passa per Parma per domestici affari; e distribuisce della sua commedia alcune copie a’ Cavalieri e Letterati che adornan
nano quella città. Peccato! gli è detto; perchè avete stampata questa commedia ? Il Sovrano è sommamente desideroso di veder qual
uirnelo; l’autore parte da Parma colla speranza almeno che sia la sua commedia per esser letta e giudicata come se non fosse sta
rutinio. Quindi la Real Deputazione adunatasi, e considerata la detta commedia , non ha dubitato di aggiudicarle la prima corona,
18 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300
arattere può dirsi che sia piuttosto una raccolta di ritratti che una commedia ben tessuta. Vi si trova fra gli altri dipinto un
i aver letto Moliere. Il di lui Avaro è una traduzione ampliata della commedia francese, in cui Shadwell non trovava azione suff
i. Le sue commedie hanno invenzione, interesse e stile proprio per la commedia . Sono ancor regolari, e se la scena non è rigoros
to in iscena e di farvi una figura ridicola”. Seguendo l’indole della commedia inglese le pitture di Wycherley sono forti, oscen
Wycherley sono forti, oscene, e satiriche. Nell’atto V della medesima commedia dice un cavaliere dissoluto a una dama: “Grande e
giuramento di un giocatore, e la parola e l’onore de’ grandi”. Questa commedia è ben condotta, ma il suo argomento che consiste
i dell’atto V, tutto ciò, dico, punto non cede in oscenità alla greca commedia antica, e talvolta la sorpassa (Nota V). Le altre
finezza e decenza, benchè l’avanzi in movimento e interesse. A questa commedia chiamata in inglese Plain Dealer molto dovè Wyche
o a divisare in quale stato questo gran comico trovasse in Francia la commedia , ed in quale la tragedia il maggior Cornelio. 1
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
’Arlecchino, e ciò affinchè possiamo giudicar de’ suoi talenti per la commedia . Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. Fi
palesò maggiormente il suo valore artistico furono la Corallina maga, commedia in tre atti del Veronese ; Corallina spirito foll
maga, commedia in tre atti del Veronese ; Corallina spirito folletto, commedia anonima in tre atti, con intermezzi ; Le Fate riv
letto, commedia anonima in tre atti, con intermezzi ; Le Fate rivali, commedia in quattro atti di Veronese ; La gara d’Arlecchin
edia in quattro atti di Veronese ; La gara d’Arlecchino e di Scapino, commedia anonima in un atto ; Il Principe di Salerno, comm
o e di Scapino, commedia anonima in un atto ; Il Principe di Salerno, commedia in cinque atti di Veronese ; Le ventisei disgrazi
edia in cinque atti di Veronese ; Le ventisei disgrazie d’Arlecchino, commedia in cinque atti dello stesso, e più specialmente i
con molto valore la parte di Gobe-Mouche nella Serata dei boulevards, commedia di Favart. Avendo omai stabilito la Commedia-Ital
ia, recitò ancora il 1782 con molto successo ne’ Gemelli bergamaschi, commedia in un atto di Florian, per la quale gli furon det
time creazioni di Carlino fu la parte di marito nel Bon Ménage, altra commedia in un atto di Florian, rappresentata il 17 gennai
za del Latouche, abbiamo anche varie commedie : Arlecchino e il Papa, commedia recitata nel 1831 all’Ambigu, e Carlino a Roma, o
ella di Carlo Goldoni, il quale, come abbiam visto, aveva con una sua commedia , offerto modo a Carlino di mostrar tutta la sua v
rado la passione comune dei Commedianti : la gelosia. S’io faccio una commedia nuova, che convenga al signor Coralli, si crederà
ed egli : Parlate pur forte – le disse – nessuno ci sente. Finita la commedia e dovendo egli annunziare al pubblico lo spettaco
uello ch’egli ha loro involato. Tutti sono al colmo della gioja, e la commedia finisce. E qui il signor Des Boulmiers aggiunge 
finisce. E qui il signor Des Boulmiers aggiunge : Questa eccellente commedia è del signor Goldoni, ed è stata messa in iscena
to più da vicino le orme di Plauto e degli antichi autori comici. La commedia , che io non oserei chiamare eccellente, e nella q
ccia a sè stesso, coll’intendere a tutt’uomo alla composizione di una commedia dialogata in tre atti in prosa, che fu appunto l’
ore, dopo avere esposto l’argomento della favola, conchiude : Questa commedia è la prima data dal signor Goldoni sul Teatro ita
le parti buone, tanto da fare scrivere dal Goldoni al Paradisi che la commedia fortunatamente era riuscita bene ; e far mettere
,mdcclxi, Tomo V), che la fortuna avea voluto fargli del bene, che la commedia era stata ben ricevuta, e che il pubblico lo avev
20 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
noi la buona tragedia; e pel cantore dell’Orlando furioso risorse la commedia nuova degli antichi. Questo poeta prodigioso nato
e a recitar principj, E qualche volta a sostenere il carico Della commedia , e farle serbar l’ordine. 107 Ariosto da prima
se il nostro dottissimo Gravina avesse da questo punto riguardata la commedia Italiana del cinquecento, certamente non avrebbe
à senza addentar gl’ individui. E su di ciò si vuol riflettere che la commedia Italiana di tal tempo non pervenne all’insolenza
che si parla appunto dei rettori di Ferrara, dove si rappresentava la commedia in presenza del principe e forse di que’ medesimi
riconosce, e se ne compiace. La Lena. Piacevole è l’intrigo di questa commedia , che su di un semplice fondamento aggirandosi pro
casa, e ne segue il matrimonio di Flavio e Licinia. Non è questa una commedia nobile; ma nel genere inferiore ha tutte le grazi
stre commedie? ma di ciò nella favola seguente. Il Negromante. Questa commedia (che ci suggerirà alcune curiose osservazioni cri
oltramontane. E che può sapere, per esempio, dell’indole dell’Italica commedia quel meschino Italiano che prende per sua scorta
costumi Italiani ha fondato il suo filosofico principio della nostra commedia il Signor di Marmontel? Il filosofar sulle arti r
e nelle situazioni e ne’ colpi di teatro e negli affetti, quale alla commedia si convenga; e con ciò la distinse da quella forz
najo del 1520. Or questa data, e le parole del secondo prologo di tal commedia , ci danno l’epoca delle prime commedie dell’Arios
elle prime commedie dell’Ariosto. Ivi si dice: . . . . Questa nuova commedia Dic’ella aver avuta dal medesimo Autor, da ch
onoscesse il teatro Spagnuolo (Nota XIV). La Scolastica. Quest’ultima commedia tessuta interamente da Lodovico fu solo da lui ve
ande, Che non si possa scior con l’elemosine. Trovasi in questa commedia più d’una imitazione di Terenzio. Simile alla ris
na, aveane egli composto uno, la qual cosa può indicare che la di lui commedia fosse scritta di recente, anzi non del tutto comp
quanto abbiano gl’ Italiani preceduto la nazione Francese nella bella commedia di carattere. L’autore vi morse alcuni viventi ci
asina di Plauto o di Difilo. Nel prologo che è in prosa come tutta la commedia , lo confessa l’istesso autore. Egli dice, che un
scoltarla. Parmi che dalla prima scena possa rilevarsi che si sia tal commedia rappresentata intorno al 1506. In narrando Cleand
ò? Questo motto non riuscirebbe grazioso e vivace, se per la passata commedia non fosse nota la novella di Nicia. Tralle dipint
e risveglia la preserva dalla pretesa lentezza e dal languore. Questa commedia in prosa è accompagnata da sei corte canzonette.
ette de’ cori, dovrebbero contare ancora tralle opere musicali questa commedia in prosa del Machiavelli per la medesima ragione;
o in Venezia d’anni sessantadue nel 1572122, che nella satira e nella commedia si avvicinò di molto al principe de’ nostri poeti
o. L’autore stesso dice nel prologo che si è sforzato di comporre una commedia Nuova d’invenzione e d’argomento, Non tolta
poesie e soprattutto alle commedie. Il più vicino all’Ariosto per la commedia di quel tempo egli è senza dubbio questo nobile s
rtigiana, e la Talanta. Il Marescalco pubblicato nel 1530 è una lunga commedia di cinque atti priva d’azione, di vivacità ed int
dote, la qual poi trovasi essere un paggio vestito da femmina. Questa commedia , e l’Ippocrito impresso nel 1542, e ’l Filosofo u
postura scoperta poi dal Crescimbeni. La Cortigiana altra lunghissima commedia di cinque atti tessuta di molte scene oziose mord
ale imparando prima ad esser Cortigiano, da che nasce il titolo della commedia , ed un Signor Parabolano Napoletano sciocco, vano
e altro impostore letterario che avea data alla luce la Talanta altra commedia dell’Aretino nel 1604 col titolo di Ninetta, pubb
zione sedicente Hidalgo (gentiluomo) motteggiato di spilorceria nella commedia degl’ Ingannati de’ medesimi accademici Sanesi. S
funesto sacco di Roma, che sì gran parte ne ridusse in miseria; e la commedia nominata degl’ Ingannati si recitò due giorni dop
oso il prelodato Bentivoglio, ed ancor l’Aretino nella Cortigiana. La commedia degl’ Ingannati è regolare e scritta puramente, i
Giambatista Gelli, Fiorentini. Scrisse anche il Gelli l’Errore altra commedia che non s’impresse che nel 1603. Tralle migliori
emia Fiorentina, e per alcune traduzioni. La Filenia fu una piacevole commedia di Antonio Mariconda cavaliere Napoletano, che se
o, e del Francese Rabelais, e di un genio conforme, compose la Floria commedia in prosa, secondo Apostolo Zeno, licenziosa anzi
icenziosa anzi che no, che si pubblicò nel 1560. Il Capitano bizzarro commedia in terza rima di Secondo Tarantino si recitò in T
, e s’impresse in Venezia nel 1551. Giordano Bruno di Nola compose la commedia del Candelajo che si pubblicò in Parigi nel 1582,
guente pubblicandosi col titolo Boniface & le Pedant. L’Eustachia commedia in prosa del Guidani Leccese s’impresse in Venezi
lini composta da un apostata della Cattolica Fede) volle usare in tal commedia un nuovo metro, cioè uno sdrucciolo di sedici sil
iano, presenta a chi sa maneggiarlo il solo endecasillabo sciolto. La commedia della Flora è bene scritta, in istile puro e piac
ie di Bernardino Pino da Cagli. Nel prologo degl’ Ingiusti Sdegni sua commedia impressa nel 1553 havvi una descrizione lodevole
i sua commedia impressa nel 1553 havvi una descrizione lodevole della commedia , nella quale si afferma che tutti i vantaggi dell
della pittura, della musica e della storia si trovano raccolti nella commedia . Nel leggerla non mi trovai molto contento del li
ntiero della verità e della natura. In ricompensa ben mi colpì in tal commedia la saviezza della fanciulla, che tutto che innamo
o complicata. Al declinar del secolo non declinò il gusto della buona commedia . S’ impresse in Venezia nel 1582 la commedia inti
inò il gusto della buona commedia. S’ impresse in Venezia nel 1582 la commedia intitolata gli Straccioni del commendatore Anniba
assione di Gisippo e Giulietta un interesse che avvicina questa bella commedia al genere dell’Ecira Terenziana, e la salverà sem
maritaggio di Elfenice con Aristide e di Teodolinda con Milziade. Una commedia siffatta piena di evenimenti straordinarj e di pe
in lode di Amore, e cantando intrecciano un ballo. Eccoti dunque una commedia in prosa con accompagnamenti tali che le danno di
, secondo la pretensione del Menestrier e di chi l’ha seguito. Questa commedia dedicata dall’autore a Carlo Pitti nel 1578 s’imp
sse nel 1582, e nell’anno seguente si pubblicò l’Amante Furioso altra commedia del Borghini. Altre commedie regolari e piacevoli
reduto veleno, che apporta poco stante un lieto scioglimento. L’altra commedia dell’Oddi non meno bella per lo stile, per l’ones
1598 alla presenza del cardinal Odoardo Farnese gl’ Intrichi d’ amore commedia che porta il nome di Torquato Tasso e che s’ impr
iovanni Antonio Liberati che fece il prologo e gl’ intermedj a questa commedia , per la sola ragione che quest’ Accademico di Cap
a, la Turca, l’Incendio, la Berenice, la Madrigna, e Bigonzio. Di una commedia composta dal Guarnello fa menzione Muzio Manfredi
Luigi Farnese, si fa motto nel citato ms. dell’Edovari: di un’ altra commedia latina detta Lucia del Cremonese Girolamo Fondoli
alla propria erudizione e filosofia, giudicando così a traverso della commedia Italiana che non avea punto studiata. Veramente u
altro attore di professione diede alla luce nel 1583 l’Alchimista sua commedia lodata. Fabrizio Fornari Napoletano detto il Capi
mico Confidente, diede alla luce in Parigi per l’Angelier nel 1585 la commedia intitolata Angelica, che poi si ristampò in Venez
erroneamente gli oltramontani mal istruiti sogliono far consistere la commedia Italiana, possiamo ravvisare qualche reliquia deg
o di Parma nel 1780 ha voluto rinnovar questo metro ne’ suoi Treoboli commedia o traduzione accorciata e corretta del Trinummus
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 793-794
i Alessandro ed Orazio Farnesi Principi di Parma, ai quali dedicò una commedia d’origine spagnuola da lei tradotta in italiano,
nno 1656 in forma di ottavo. Pubblicò in Ferrara l’anno 1666 un’altra commedia spagnuola di D. Pietro Calderone, tradotta nell’i
rdetto alle donne il prodursi sul teatro), ed ivi diede alla luce una commedia in prosa intitolata : Il Ruffiano in Venezia, e M
ampata per Bartolommeo Lupardi l’anno 1672 in forma di dodici. Questa commedia che è tradotta anch’essa dallo spagnuolo, aveala
o sostenendo con molta bravura la parte d’un Capitano Generale in una commedia da lei rappresentata in Verona, mosse il Marchese
22 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268
gedia come scoria di niun pregio errava per li villaggi sotto nome di commedia preso dal vocabolo κομη che nel Peloponneso signi
i libri ci avrebbero somministrati lumi maggiori e sull’origine della commedia e sull’ordine cronologico de’ poeti comici. Tutta
aresi di Sicilia pretesero che Epicarmo fosse stato l’inventore della commedia regolare e che di non poco spazio preceduto fosse
l vecchio. Platone nel Teeteto lo decorò col titolo di principe della commedia , e Teocrito lo chiamò inventore di essa, avendogl
si di creta percossi con una bacchetta di legno. Coltivarono l’antica commedia varj altri comici non molto da i nominati lontani
Simonide Melico e con Temistocle Ateniese, contro di cui scrisse una commedia . Altri se ne possono nominare, i quali o di poco
fane, Eubolo, di cui Grozio rapporta qualche picciolo frammento della commedia intitolata Antiope, Efippo che scrisse una commed
o frammento della commedia intitolata Antiope, Efippo che scrisse una commedia intitolata Saffo, e Frinico comico più volte mott
e’ motteggi, dal quale si dee riconoscere il lustro di quel genere di commedia caustica e insolente chiamata Satirica e Antica.
iassette commedie, ma solo sette volte riportò la corona teatrale. La commedia antica però ricevè tutta la perfezione dall’Attic
rosperità stessa della repubblica Ateniese diedero a questo genere di commedia i pregi e i vizj che la caratterizzano. Ebbero ap
iziosi cangiamenti. In ciò consisteva la parodia che fu l’anima della commedia antica. La vittoria si dichiarò per gli comici, s
de’ calcolatori fantastici. Ma se l’emulazione rendè gloriosa questa commedia , la fece oltremodo ardita il governo popolare Ate
inarli e copiarli al naturale colle maschere. E per ultimo riuscì tal commedia fuor di misura sfacciata e insolente a cagione de
ritto e dal Torto93? Risulta da queste cose che ciò che ora chiamiamo commedia , non rassomiglia punto alla Greca Antica, Allegor
tro Greco e l’arte usata da que’ repubblicisti nel maneggiare la loro commedia antica, il presentare ad essa qualche estratto un
re, maligna, licenziosa e spessissime volte triviale, appartiene alla commedia bassa e alla farsa. Ma serpeggiano nelle sue favo
gni tempo a chi saprà trasportarsi a quello del poeta. Senza ciò qual commedia piacerà mai? Qualunque produzione d’ingegno porta
tume e del gusto corrente, impressavi con caratteri indelebili. Ma la commedia principalmente che dipinge per gli spettatori pre
all’abbandono e al disprezzo, in cui cadono le mode già passate. Una commedia Italiana o Francese, dopo tre o quattro lustri co
ncono, e costringono gli uomini a far la pace. Di passaggio in questa commedia è motteggiato Pisandro (Nota XX) che per avere oc
narsi alle fanciulle senza tracannare l’amarezza delle stagionate. La commedia termina con una gran cena. Non è meno licenziosa
nei, e spezialmente de’ tragici, era uno de’ principali oggetti della commedia antica, non leggendosi favola veruna, ove contro
le satire più vivaci contro delle invenzioni tragiche contiene questa commedia la quale prende il titolo dalle feste di Cerere e
facezia sullo stile de’ nostri zanni istrionici e de’ graziosi della commedia Spagnuola. Passano indi alla censura de’ canti o
iderarsi che egli volle misurare le di lui favole colla squadra della commedia , e dovea adoperarvi quella della farsa: egli non
sacerdoti professori di eloquenza Anito e Melito per comporre questa commedia col fine di procurar per tal mezzo la condanna de
e giusto e probo e sapiente la velenosa mordacità e l’indecenza della commedia antica. Ora non bastavano tali cose per accendere
ccendere nell’animo di Aristofane un desiderio di vendicarsene in una commedia ? Eliano stesso dice chiaramente, και ταῦτα οὺν τη
che facea Socrate de’ comici maledici) furono ancora l’origine della commedia di Aristofane. Tutto l’altro che aggiugne della s
no sapersi se non dal solo Aristofane. Basti ciò per l’origine di tal commedia bella insieme e scellerata, e passiamo a darne un
ngere Iperbolo non cessano mai di trargli de’ calci. Eupoli nella sua commedia intitolata Marica, altro non fece che trasformare
tti, e ingiuria gli dei. Così termina la più eccellente e artifiziosa commedia dell’antichità, ma la più infame ancora per esser
mostrandosene le conseguenze. Ma si vuo! riflettere che non è già una commedia di Menandro o di Moliere o di Ariosto, ma una far
non vo’ lasciare di dirvi cosa che forse non vi piacerà, cioè che la commedia satirica è la più giudiziosa e la più dotta. Filo
ico, nè introdurvi il cane accusatore, che appartiene unicamente alla commedia antica. Oltre a ciò in Racine il reo è veramente
e aspramente ad Aristofane. Egli sempre lo condanna co’principj della commedia nuova ed io sempre dovrei ripetere che questa dif
ere che questa differisce di molto dalla farsa allegorica, cioè dalla commedia antica di Atene. I personaggi principali derisi n
orno a tremila scudi che furono regalati al poeta. Si finge in questa commedia che Demostene e Nicia capitani mentovati insieme
le qualità richieste ne’ suoi governatori, premiò l’autore per questa commedia . Il dotto critico ciò scrivendo non badò alla cos
aver fatto punir Cleone colla multa di cinque talenti per mezzo della commedia de’ Cavalieri; ma si attrista, perchè la città no
te con poca verisimiglianza per lo tempo che dovrebbe corrervi in una commedia regolare; ma gli Ateniesi ed Aristofane erano tac
a confusione di cose parte orribili e parte ridicole. Così termina la commedia degli Acarnesi, nella quale dal principio al fine
conte Diotimo la prima sua favola sulle scene Ateniesi, fu scritta la commedia del Pluto in un genere comico totalmente nuovo. D
e de’ generali che comandavano gli eserciti. Era nelle di lui mani la commedia diventata una molla del governo, il baluardo dell
a. Alterossi indi in Atene il governo e nell’oligarchia cangiò la commedia di portamento. Que’ pochi cittadini, tra’ quali t
otè più nominare in teatro verun personaggio vivente, e così cessò la commedia chiamata Antica. Da questo editto nacque la Mezza
indovinarli, e con maggior diletto gli ravvisava. In questa specie di commedia per la legge divenuta più ingegnosa e più dilette
di Aristofane, è tenuto pel primo tra quelli che si distinsero nella commedia mezzana. Egli compose intorno a trenta commedie,
non son pervenuti che pochi frammenti. Assai di lui più chiaro in tal commedia fu Alesside di Turio zio o patrocinatore di Menan
secondo Suida, le orme del padre coltivando anch’egli con applauso la commedia mezzana, ed Ateneo cita un frammento del di lui F
l di lui Filolacone o sia fautore degli Spartani. Appartiene a questa commedia ancora Antifane, che fiorì al tempo di Filippo il
he vedasi Plutarco nella Vita di Demostene. Fiorirono parimente nella commedia mezzana Sofilo, Sotade, Efippo, Mnesimaco, Filipp
se Eupoli fu la vittima del risentimento del governo nel tempo della commedia antica, Anassandride lo fu nella mezzana, perchè
rgini deflorate, le quali cose si rappresentarono con frequenza nella commedia nuova, da cui passarono alla Latina. Si trovano c
zio imposto al coro, onde furono atterriti e incatenati i poeti della commedia mezzana. Questo rigore raccolse come in un centro
ingrandì l’attività. La necessità di schivarlo suggeri l’idea di una commedia che fu chiamata Nuova, senza dubbio più delicata
intitolata il Cocalo si ravvisa la vera sorgente ed il modello della commedia nuova118. Ebbe Aristofane tra gli altri figliuoli
i luogo sulla scena, e composero essi pure delle favole coltivando la commedia nuova; ed uno di essi spiccò singolarmente più ne
ngolarmente più nel rappresentare che nel comporre119. Fiorì la nuova commedia nel secolo del grande Alessandro, quando la formi
he in uno spettacolo di puro divertimento. Si circoscrisse adunque la commedia nuova a dilettare la moltitudine col ritrarre la
mmaginaria. Ciascuno da se può discernere che queste idee della nuova commedia Greca passate da’ Latini a noi, in forza di gover
forza di governo e di costumi furono ed esser doveano posteriori alla commedia di Aristofane; e se tanti critici pedanti condann
vili. Contavansi tra’ principali coltivatori di quest’ultima delicata commedia gli Apollodori, Demofilo, Posidio, Difilo, i File
Siciliano di Gela, uno Ateniese, ed uno Carisio. Essi fiorirono nella commedia nuova; ma gl’ intelligenti non sono sempre tra lo
uto. Di Demofilo e di Posidio incontriamo alcuni frammenti; ma da una commedia del primo detta Onagos, Plauto compose la sua Asi
la sua Asinaria. Due Filemoni vanta la Grecia tra’ poeti della nuova commedia . Filemone il maggiore nacque e visse in Siracusa
ti i contemporanei e successori. Egli nell’ olimpiade CXV nobilitò la commedia nuova e scrisse cento e otto, o cento e nove comm
undus qui fuit, Tum tertius, tum quartus, tum qui postumus, e la commedia intitolata Plozietta (Plotium) imitata da Cecilio
ono le proprie immodizie”. In pruova di ciò Gellio adduce la nominata commedia Plozium recata in latino da Cecilio. Tutto quello
si attrista. Tutte queste patetiche commozioni dipingonsi nella Greca commedia , le quali nella Latina divengono pesanti, pigre,
imonio del merito di questo comico filosofo, si è il verso di una sua commedia che leggesi nella I Epistola dell’ Apostolo San P
’ Apostolo San Paolo ai Corintii. Or chiunque aspiri a riuscire nella commedia nobile, cerchi di approfittarsi delle incomparabi
che non ne avesse composto un solo verso, diceva di aver terminata la commedia . Ora che si dirà di que’ commediografi, i quali s
i trovati intrigati dopo di aver distesi due atti de’ tre di una loro commedia , non sapendo di che trattare nel terzo? Questo te
davano al teatro, come noi andiamo agli Esercizj Spirituali, e che la commedia era il loro Catechismo, e la tragedia la loro Pre
, e ci occulta specialmente i lineamenti del periodo, in cui fiorì la commedia antica, quando poeti e spettatori erano ugualment
’ interpretare i Greci ha detto alcuna cosa dell’antica e della nuova commedia assai diversa da quanto si è finora narrato da ta
la tragedia antica (da noi esaminato di sopra) affermiamo dell’antica commedia , che altro non era che una festa di ballo grottes
llo fosse stato il primo oggetto de’ Greci drammi. Parlando poi della commedia nuova egli afferma che cessate in Grecia le comme
in Grecia le commedie di Aristofane si cercò d’introdurre di nuovo la commedia moderata e parca, e fu tollerata col patto di sce
di nuovo fa supporre che un’ altra, volta vi fosse stata in Grecia la commedia moderata, il che non appare dalla storia, s’io be
astici, capricciosi, e bizzarri oltre misura. Si dice in oltre che la commedia nuova sulla prima fu piuttosto un privato diverti
orità o almeno congetture ben fondate. Sussisteva dunque in Grecia la commedia nuova prima di conoscersi nelle pubbliche feste?
lodore. 121. Deipnos. lib. XIII. 122. Uno squarcio del Soldato sua commedia da noi tradotto trovasi nel citato tomo I delle V
23 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313
itolo Les Abusez, secondo il Fontanini; secondo però Apostolo Zeno la commedia francese quì mentovata non si trasse da quella de
Luigi Eredia recitata ed impressa in Palermo nel 1602: l’Ancora vaga commedia pubblicata nel 1604 e più volte ristampata in Ven
i lui tolte in prestanza da’ Greci. Talvolta si elevò ad un genere di commedia più nobile, come nella Furiosa, nella Cintia e ne
ella Furiosa, nella Cintia e ne’Fratelli Rivali; talvolta maneggiò la commedia tenera, come nella Sorella e nel Moro. Generalmen
ci dispiace di non essere stati in ciò prevenuti da verun critico. La commedia del Porta è sempre di situazione, e l’arte che po
opo di lui il bel vanto di essersi segnalati ogregiamente nella bella commedia che dipigne i caratteri correnti; ma si riserbi a
dipigne i caratteri correnti; ma si riserbi al Porta il trionfo nella commedia di viluppo. Non entro quì ad esaminare a qual del
elle smanie di Edipo senza però oltrepassare i limiti prescritti alla commedia , e la vivacità delle passioni che risveglia quest
evole e senza inverisimiglianze grossolane è il Trimbella trasformato commedia in versi del Martellini stampata nel 1618. Si rec
nze nel medesimo anno in cinque giorni con generale applauso la Fiera commedia urbana del festivo Buonarroti il giovine, la qual
ntonio Brignole Sale impressi in Genova, trovasi il Geloso non geloso commedia in cui lepidamente si ritrae un uomo posseduto da
e criticò con sale e giudizio diversi poeti di quel secolo colla sua commedia le Rivolte di Parnaso per le nozze di Calliope, c
pero Bonarelli della Rovere si pubblicò in Macerata nel 1642, e non è commedia da confondersi colle buffonesche accette al solo
24 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
Antonio Forestier e di Giacomo Bourgeois, autori di qualche farsa, o commedia perduta, vissuti sotto Francesco I, pure la forma
a, o commedia perduta, vissuti sotto Francesco I, pure la forma della commedia e della tragedia fu conosciuta affatto in que’ pa
1561 ne fé rappresentar diversi in Fontainebleau, e fra gli altri una commedia tratta dall’Ariosto degli amori di Ginevra, verse
non abbian messo schiamazzo». Intorno al medesimo tempo Baïf fece una commedia intitolata il Bravo, ch’é il Miles di Plauto, e L
cognizioni Cardano fa grandi elogi, si dice, che avesse composta una commedia elegantissima, intitolata la Puttana di Babilonia
rmania. Essi sono ancor più stravaganti e bizzarri, che numerali. Una commedia intitolata Gesù Vero Messia: un’altra che s’intit
un Postiglione Calvinista: un Cavalier Cristiano d’Eisleben, graziosa commedia spirituale in cui si trova l’istoria di Lutero, e
plaste e della Nomothesia, comico tragedie, e del Sacrificio d’Isacco commedia , di Geronimo Zieglero professor di poetica in Ing
iuditta e della Sapienza di Salomone comico-tragedie, e di Zorobabel, commedia di Sisto Betuleio; delle commedie di Giobbe di Ad
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 506-512
hiavoni. (Teatro, ediz. Pitteri. Venezia, mdcclxiii, Tom. IX). Ma la commedia che aveva, già cinque anni prima, dato fama di gr
nto della Sposa Persiana, che è la più volgare e acerba critica della commedia . A proposito di quella recita, Goldoni (Memorie,
ie, vol. II) scrive : Son debitore dei diletti che mi procurò questa commedia a Madama Bresciani che rappresentava la parte d’I
’una pronunzia bellissima, fece tanta impressione in questa fortunata commedia , che in appresso non la chiamaron fuorchè col nom
atterina Bresciani, mi andava continuamente eccitando per una seconda commedia . E l’eccellente attrice seppe serbarsi intatta l
la Bresciani, e più ancora a darle una buona lezione, di formare una commedia nella quale l’attrice non avesse a temer confront
erchè la parte piaceva assai poco all’attrice. Dice Goldoni : Questa commedia ebbe un bastante incontro, quantunque fosse fatta
rappresentata, e l’umor suo cattivo indeboli la buona riuscita della commedia . E per rimediare ai torti che questa eccellente
ua Raccolta de fogli sparsi del Goldoni. Milano, Dumolard, 1885) alla commedia intitolata I Viaggiatori, non mai stampata, forse
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446
e non m’ingannai, poichè alle di lui mani comparve mirabilmente, e la commedia fece in Genova un buon effetto. Morì poco dopo il
oso Rubini, e la mancanza dell’incomparabile attore fe'si, che di tal commedia non si è parlato più oltre. E nella Introduzione
’anno 1754 (T. III, ivi) : Clarice. Non vuol vedere la nostra prima commedia  ? Sior Zamaria. Mi no ; co me recordo quel pover
27 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255
volte a recitar principii E qualche volta a sostenere il carico Della commedia , e farle serbar l’ordine Il prologo della Lena r
dottissimo Gian Vincenzo Gravina riguardata avesse da questo punto la commedia Italiana del Cinquecento, certamente non avrebbe
a addentar gl’individui. E a tal proposito si vuol riflettere, che la commedia Italiana di tal tempo non pervenne all’insolenza
che si parla appunto de’ Rettori di Ferrara, dove si rappresentava la commedia in presenza del principe e forse di que’ medesimi
iconosce, e se ne compiace. La Lena. Piacevole è l’intrigo di questa commedia , che su di un semplice fondamento aggirandosi pro
casa, e ne segue il matrimonio di Flavio e Licinia. Non è questa una commedia nobile; ma nel genere inferiore ha tutte le grazi
stre commedie? Ma di ciò nella favola seguente. Il Negromante. Questa commedia (che ci sugerirà alcune curiose osservazioni crit
oltramontane. E che può sapere, per esempio, dell’indole dell’Italica commedia quell’Italiano meschino che prende per iscorta la
ostumi italiani ha stabilito il suo filosofico principio della nostra commedia il signor Marmontel? Il filosofar sulle arti reca
e nelle situazioni e ne’ colpi di teatro e negli affetti, quale alla commedia si convenga; e con ciò la distinse da quella forz
najo del 1520. Or questa data, e le parole del secondo prologo di tal commedia , ci danno l’epoca delle prime commedie dell’Arios
epoca delle prime commedie dell’Ariosto. Ivi si dice: … Questa nuova commedia . Dic’ella aver avuta dal medesimo Autor, da chi F
e vi si conoscesse il teatro spagnuoloa. La Scolastica. Quest’ultima commedia tessuta intieramente da Lodovico fu da lui verseg
na, aveane egli composto uno, la qual cosa può indicare che la di lui commedia fosse scritta di recente, anzi non del tutto comp
quanto abbiano gl’Italiani preceduto la nazione Francese nella bella commedia di carattere. L’autore vi morse alcuni viventi ci
asina di Plauto o di Difilo. Nel prologo che è in prosa come tutta la commedia , lo confessa l’autore stesso. Egli dice che un ca
coltarla . Parmi che dalla prima scena possa rilevarsi che si sia tal commedia rappresentata intorno al 1506. In narrando Cleand
ò? Questo motto non riuscirebbe grazioso e vivace, se per la passata commedia non fosse nota la novella di Nicia. Tralle dipint
e che risveglia la preserva dalla pretesa lentezza e languore. Questa commedia in prosa è accompagnata da sei corte canzonette.
ette de’ cori, dovrebbero contare ancora tralle opere musicali questa commedia in prosa del Machiavelli per la medesima ragione;
to in Venezia d’anni sessantadue nel 1572 a, che nella satira e nella commedia si avvicinò di molto al principe de’ nostri poeti
o. L’autore stesso dice nel prologo che si è sforzato di comporre una commedia Nuova d’invenzione e d’argomento, Non tolta da L
poesie, e soprattutto alle commedie. Il più vicino all’Ariosto per la commedia di quel tempo egli è senza dubbio questo nobile s
rtigiana, e la Talanta. Il Marescalco pubblicato nel 1530 è una lunga commedia di cinque atti priva d’azione, di vivacità e d’in
dote, la qual poi trovasi essere un paggio vestito da femmina. Questa commedia , e l’Ippocrito impresso nel 1542, ed il Filosofo
grafica scoperta poi dal Crescimbeni. La Cortigiana altra lunghissima commedia di cinque atti tessuta di molte scene oziose mord
le, imparando prima ad esser Cortigiano, da che nasce il titolo della commedia , ed un signor Parabolano Napoletano sciocco vano
e altro impostore letterario che avea data alla luce la Talanta altra commedia del l’Aretino nel 1604 col titolo di Ninetta, pub
’ forestieri tengo la bocca che non rida. Un Napoletano nella stessa commedia introdotto, e dove songo li forestiere? E Panzan
i bassa condizione sedicente Hidalgo motteggiato di spilorceria nella commedia degl’Ingannati de’ medesimi Accademici lanciati s
funesto sacco di Roma, che sì gran parte ne ridusse in miseria; e la commedia nomata degl’Ingannati si recitò due giorni dopo d
arlò pure nel Geloso il Bentivoglio, e l’Aretino nella Cortigiana. La commedia degl’Ingannati è regolare e scritta puramente, in
batista Gelli, ambi fiorentini. Scrisse anche il Gelli l’Errore altra commedia che non s’impresse se non nel 1603. Tralle miglio
uzioni. La Filenia (l’ultima delle quattro indicate) fu una piacevole commedia di Antonio Mariconda cavaliere napolitano che seb
nco e del francese Rabelais e di un genio conforme, compose la Floria commedia in prosa, secondo Apostolo Zeno, licenziosa anzi
icenziosa anzi che no, che si pubblicò nel 1560. Il Capitano bizzarro commedia in terza rima di Secondo Tarentino si recitò in T
, e s’impresse in Venezia nel 1551. Giordano Bruno di Nola compose la commedia del Candelajo che si pubblicò in Parigi nel 1582,
adusse e si pubblicò col titolo di Boniface et le Pedant. L’Eustachia commedia in prosa del Guidani leccese s’impresse in Venezi
rò si compose da un apostata della Cattolica Fede) volle usare in tal commedia un nuovo metro cioè uno sdrucciolo di sedici sill
iano, presenta a chi sa maneggiarlo il solo endecasillabo sciolto. La commedia della Flora è bene scritta, in istile puro e piac
die di Bernardino Pino da Cagli. Nel prologo degl’Ingiusti Sdegni sua commedia impressa nel 1553 havvi una descrizione lodevole
i sua commedia impressa nel 1553 havvi una descrizione lodevole della commedia , nella quale si sostiene che tutti i vantaggi del
ggi della pittura della musica e della storia trovansi raccolti nella commedia . Nel leggerla non mi trovai molto contento del li
a verità e della natura. In ricompensa però ben mi colpì nella stessa commedia la saviezza della fanciulla, che sebbene innamora
o complicata. Al declinar del secolo non declinò il gusto della buona commedia . S’impresse in Venezia nel 1581 la commedia intit
linò il gusto della buona commedia. S’impresse in Venezia nel 1581 la commedia intitolata gli Straccioni del commendatore Anniba
assione di Gisippo e Giulietta un interesse che avvicina questa bella commedia al genre dell’Ecira Terenziana, e la salverà, sem
maritaggio di Elfenice con Aristide e di Teodelinda con Milziade. Una commedia siffatta piena di evenimenti straordinarii e di p
Cupido, i quali tutti cantando intrecciano un balc. Eccoti dunque una commedia in prosa con accompagnamenti tali che le danno di
se nel 1582, e nell’anno seguente si pubblicò l’Amante Furioso altra commedia del Borghini. Altre commedie regolari e piacevoli
reduto veleno, che apporta poco stante un lieto scioglimento. L’altra commedia dell’Oddi non meno bella per la vaghezza de’ cara
l 1598 alla presenza del cardinal Odoardo Farnese gl’Intrichi d’Amore commedia che porta il nome di Torquato Tasso: e che s’impr
iovanni Antonio Liberati che fece il prologo e gl’intermedii a questa commedia , per la sola ragione che quest’Accademico di Capr
na, la Turca, l’Incendio, la Berenice, la Madrigna e Bigonzio. Di una commedia composta dal Guarcello fa menzione Muzio Manfredi
r Luigi Farnese, si fa motto nel citato ms. dell’Edovari. Di un’altra commedia latina detta Lucia del cremonese Giuliano Fondoli
alla propria erudizione e filosofia, giudicando così a traverso della commedia italiana di cui non aveva nè contezza nè idea ver
o di Parma nel 1780 ha voluto rinnovar questo metro ne’ suoi Treoboli commedia o traduzione accorciata e corretta dal Trinummus
28 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO V. Tragedie Latine d’Oltramonti: Tragici Olandesi: Teatro Alemanno. » pp. 286-290
mponimenti nel nativo idioma, benchè in Olanda altro non sia stata la commedia che una farsa grossolana piena di stranezze e scu
dalla mentovata tragedia olandese del Vondel, la Balia tradotta dalla commedia italiana di Girolamo Razzi, il Pastore stravagant
la Vendetta divina, la Vendetta astuta, in oltre la Virtù trionfante commedia , l’Amore ingegnoso pastorale, e l’Innocenza morib
sche, ignorando i nostri autori le più comunali regole del teatro. La commedia è ancor più deplorabile, altro non essendo che un
lasciarono di più comporre opere tedesche. Così l’opera italiana e la commedia francese furono i soli spettacoli ammessi nelle c
29 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO II. LIBRO II » pp. 34-49
in tempo veruno fece parte della Magna Grecia. Anzi Plauto, nella sua commedia Miles gloriosus at. 2, sc. 2, fa che Palestrione
oncio, se Nevio nato fosse nella Magna Grecia. Il comico stesso nella commedia Capteivei mostra più chiaramente che i Greci chia
pii dell’arte, gli facesse assai più riescir nella tragedia che nella commedia . Di fatti, oltre alle nominate tragedie a noi non
6) asserì che in Roma si stava peggio ancora nella tragedia che nella commedia . Quintiliano però, il quale ingenuamente confessa
però, il quale ingenuamente confessava che i Latini zoppicavano nella commedia , non mai affermò altrettanto della tragedia. Anzi
che bagna la città dalla parte di oriente. ADDIZIONE VIII* Sulla commedia Querolus. Presso Roberto Stefano si ha la com
E VIII* Sulla commedia Querolus. Presso Roberto Stefano si ha la commedia pubblicata in Parigi nel 1564 da Pietro Daniele c
itti che eranvi, molti comprandone a vil prezzo, e fra essi trovò tal commedia , che il Vossio chiama dramma prosaico 1. Fu posci
e sotto Claudio i Druidi rifugiaronsi al di là del Reno. Ora se nella commedia si motteggiano quelle sentenze rusticane capitali
30 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212
he la maschera allora si ammettesse ugualmente nella tragedia e nella commedia ; e i tragici con somma sciocchezza avrebbero ne’
denza che la maschera si usò per bene imitare i personaggi, quanto la commedia . Questa che alla prima satireggiava i personaggi
so della propria libertà. Aureo in tal proposito è il passaggio della commedia degli Equiti di Aristofane, in cui si scorge la d
verità istorica con un passo di Eliano, il quale nel ragionare della commedia delle Nuvole in cui compariva il personaggio di S
ell’imperadore rinnovandone le azioni e le parole. Cessò di poi nella commedia nuova il fine di rassomigliare i personnagi satir
ovenale e da Giulio Polluce, appartengono ancora a’ tempi della Nuova commedia . Nè anche queste medesime maschere mostruose nacq
ssione de’ poeti teatrali alla loro autorità. E allora continuando la commedia a rappresentare finte azioni di finte persone pri
31 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
la maschera allora si ammettesse ugualmente nella tragedia che nella commedia ; e i tragici con somma sciocchezza avrebbero ne’
denza che la maschera si usò per bene imitare i personaggi, quanto la commedia . Questa che alla prima satireggiava i personaggi
geloso della sua libertà. Aureo in tal proposito è il passaggio della commedia degli Equiti di Aristofane, in cui si scorge la d
verità istorica con un passo di Eliano, il quale nel ragionare della commedia delle Nuvole, in cui compariva il personaggio di
ell’imperadore rinnovandone le azioni e le parole. Cessò di poi nella commedia nuova il fine di rassomigliare i personaggi satir
iovenale e da Giulio Polluce appartengono ancora a’ tempi della nuova commedia . Nè anche queste medesime maschere mostruose nacq
ssione de’ poeti teatrali alla loro autorità. E allora continuando la commedia a rappresentare finte azioni di finte persone pri
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
io Flaminio, napoletano. « Nel 1636 scrisse e recitò un Prologo nella commedia intitolata : La Flaminia, composta da Ottavio d’I
i fatte sul Prologo stesso. Alla fine di esso il Brancaccio dice : la commedia si chiama La Flaminia, nome pur troppo noto a voi
33 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ore profondo di Gherardi del Testa, dovè trionfare sopr'a tutto nella commedia brillante. Fatemi la corte, commedia in tre atti,
ovè trionfare sopr'a tutto nella commedia brillante. Fatemi la corte, commedia in tre atti, è quella forse che gli die' maggior
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 436-437
Biancolelli-Cortesi Orsola, detta Eularia in commedia . Moglie del precedente e figlia di Antonio Cortes
servitore L’Abbate Torta. Pubblicò a Parigi una sua traduzione della commedia spagnuola : La Bella brutta (Parigi, Guglielmo La
Lassier, 1666), che dedicò al Re. Il signor Di Pelletier preluse alla commedia nella stampa con questo madrigale : Que puis-je
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »
fatte a Bozzolo da Vespasiano Gonzaga, nelle quali fu anche data una commedia piena di molte cose ridiculose, con scena miracol
prospettiva grande. Anche il giovedì grasso del ’68 prese parte alla commedia che si diede in Mantova. E il Rogna di lui scrive
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 741-743
y. Il De Fornaris vi pubblicò, coi tipi di Abel Angelier, l’Angelica, commedia in cinque atti in prosa, dedicata all’Illustrissi
con essa le dedico la servitù et affetion grande ch’io le porto. La commedia era dunque un semplice Scenario, disteso poi in p
il famoso Dottor Lanternone) e lo fa morire il 1637 in Italia. La commedia dell’Angelica non è certamente delle più brutte ;
ecie. A quali Rodomontate allude il Cataldo nella prefazione alla sua commedia Gli amorosi inganni, edita il 1609 a Parigi, là d
37 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264
altro attore di professione diede alla luce nel 1583 l’Alchimista sua commedia lodata. Fabrizio Fornari napoletano detto il Capi
illo comico Confidente, pubblicò in Parigi per l’Angelier nel 1585 la commedia intitolata l’Angelica, che si ristampò poi in Ven
oneamente varii oltramontani male istruiti sogliono far consistere la commedia Italiana, possiamo ravvisare qualche reliquia deg
sciandosi pel suolo a guisa di bisce, come l’Andreini, e nella stessa commedia consultarono più la pratica scenica, e i sali ist
ttà è lontana poche miglia dall’antica Atella dove s’inventò l’antica commedia Atellana adottata da’ gravi Romani. a. Nel Disco
38 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194
meraviglia ci reca il vedere in quelle contrade sì negletta la buona commedia nel secolo XVIII, in cui anche nel settentrione v
i nobiltà in ogni incontro. Il titolo del Domine Lucas è tolto da una commedia di Lope de Vega che ebbe luogo nel Teatro Spagnuo
à tutto l’agio. Ma il primo che abbia osato pubblicare in Ispagna una commedia senza stravaganze, fu l’autore di una buona Poeti
he volte ritenne le grazie dell’originale. Nel 1770 usci in Madrid la commedia intitolata Hacer que hacemos, cui noi potremmo da
parleremo da quì a poco; ma se egli ricusò di riconoscere per sua tal commedia , non è giusto attribuirgliela, benchè gli apparte
vuta graduazione, nell’incatenarli ad una azione vivace propria della commedia , e nel prestarle interesse e calore. Tutte le alt
alle Addizioni che vi feci nel 1798. Los Menestrales (gli artigiani) commedia di cinque atti in versi endecasillabi con assonan
e anche a’ nostri dì esposte sulle scene spagnuole siesi recitata una commedia pastorale in cinque atti con cori, e con prologo
della real Segreteria di Stato, che si vuo e l’autore della riferita commedia Hacer que hacemos, e scrisse due commedie assai m
pita e vorrebbe correggerne i difetti, equivale al Fausto della prima commedia ; don Basilio che fa riconoscere nel finto marches
e a tutto dire non dovrebbe permettergli di tacer come fa in tutta la commedia l’importante secreto della finta lettera posta di
Gerundio. L’altro stimabile moderno autore sì benemerito della buona commedia nazionale il sig. Leandro Fernandez de Moratin, è
don Rocco a consentire che ella vada a chiudersi in un ritiro. Questa commedia è nel buon genere tenero, ed insinua la giusta av
libertino di Claudio; gli artifizii dell’astuto Pericco proprii della commedia degli antichi ed accomodati con nuova grazia a’ m
on avendo danari pel bisognevole. Il poetastro attende l’esito di una commedia che ha data al teatro, e col prezzo di essa prome
e ha data al teatro, e col prezzo di essa promessogli nel caso che la commedia riesca accetta al pubblico, e col frutto sperato
lla, pagare i debiti dello sposo, e sostentar la propria famiglia. La commedia è fischiata, e non se ne vendono le copie impress
si trova nella parte IV de’ miei Opuscoli varii. Il Barone è l’ultima commedia che io conosco del sig. Leandro de Moratin, ed è
giusta forma e grandezza, essi a poco a poco introdurrebbero la bella commedia di Terenzio e Moliere, che con tentativo felice e
39 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388
ne fu riconosciuto per più faticoso dell’istessa epopea. Parimente la commedia dopo aver sino alla metà del secolo, o poco più o
iron, nato in Dijon nel 1669, fé rappresentare nel 1725 la sua ottima commedia intitolata la Metromania o il Poeta, componimento
che destramente fa confessare a Dami di esser l’autore anonimo della commedia , che poi si dice fischiata in Parigi. La VII é an
a la mano. Lo scoglimento corrisponde alle grazie di quest’eccellente commedia , nella quale si motteggia con tanto garbo su di u
colte, il quale infelicemente fu maneggiato dal signor Goldoni nella commedia de’ Poeti. M. le Sage, nato a Ruys in Brettagna n
to a Boulogne sur-mer nel 1747, diede al teatro francese l’eccellente commedia di Turcaret, e la bellissima commediola di Crispi
nato in Parigi nel 1691, e morto nel 1754, ha maneggiato un genere di commedia tenera nel pregiudizio alla moda, qual genere, se
ché il tenero dee far molti passi prima di pervenire al tragico, e la commedia può bene aver le sue lagrime senza cangiar natura
la commedia può bene aver le sue lagrime senza cangiar natura. Ma la commedia tenera ha degenerato sin nelle mani del signor de
di persone che compongono le società culte240 Tale é il suo Méchant, commedia di carattere ammirabile, verseggiata eccellenteme
mezzo d’una lettera di propria mano di Cleone. Dieci anni dopo della commedia di M. Gresset madama de Graffigny produsse la sua
ble Extravagance, Le Faux Généreux di Antonio Bret, e massimamente la commedia de’ Filosofi moderni francesi di M. Palissot, scr
rte dalle Donne Letterate di Molière. L’Homme Dangereux, altra dì lui commedia impressa, ma non rappresentata per le solite sord
si sotto gli occhi della gioventù il seguente squarcio della medesima commedia , nel quale con una felicissima ironia si numerano
avis, le siècle est merveilleux. Goldoni avea scritto in Italia una commedia intitolata il Padre di Famiglia non molto felice,
Eugenia di M. Beaumarchais, pure l’intrigo appartiene puramente alla commedia , e i caratteri senza dubbio son comici, e gli aff
pére, bon pére, je le suis aussi etc.» Questa locuzione conviene alla commedia , ed é nel tempo stesso naturale e piena di calore
previene le parole di Eugenia già intenerita. I due Amici é un’altra commedia del medesimo autore, che ha gli stessi pregi dell
’ componimenti teatrali) trovansi eccellenti scene comiche. La di lui commedia di Dupuis e Defronais, benché desti qualche volta
ado manifestato il suo disprezzo. Dupuis et Desronais é veramente una commedia nel gusto di quelle di Terenzio. I sentimenti ne
sostenuti, e ’l dialogo naturale e tal quale deve essere». Nell’altra commedia di M. Collé, intitolata La Partie de Chasse d’Hen
ragione e la novità colle grazie dell’Arlecchino. E quindi nacque una commedia che partecipava della francese e dell’italiana is
gnard». 238. Il primo che in Francia egregiamente scrisse contro la commedia piangevole e la tragedia cittadinesca su M. de Ch
ma di un autore inglese; e costui lo tolse, senza farne motto, da una commedia spagnuola di D. Juan de Mathos de Fragoso, intito
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »
non ne consentì la rappresentazione intera, consentì lì per lì da una commedia all’improvviso. Aggiunge il Bartoli che Apostolo
e del nuovo teatro a Varsavia, e il Carnevale del 1749, recitar nella commedia Amor non ha riguardi, sostenendovi la parte di Ta
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 275-276
ati recati all’estero in una solenne occasione, per recitarvi qualche commedia  ?… Noi sappiamo che alla rappresentazione della C
fiorentina, e di esecutori fiorentini, mutò il luogo di azione della commedia , di Roma che era, in Firenze, recando così sulla
Corte vi intervennero inattesi, e dichiararon esser loro piaciuta la commedia assai più che la prima volta : e innanzi di parti
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
ri napoletani che l’ultimo sabato di Carnovale del 1629 recitarono la commedia di Alfonso Torello I figli ritrovati (Napoli, pre
dato il prologo e uno dei servi, in compagnia di Geronimo Pescara. La commedia fu recitata a spese del Vicerè, con « superbissim
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720
il pubblico che avrebbe voluto assistervi. Il 7 dello stesso mese, e commedia e prologo furon replicati con egual successo alla
rbon. Riapparve poi il Costantini l’ 8 successivo nell’Amant Etourdi, commedia italiana, recitandovi la parte d’intrigante in fr
a di Maine ; il 12 nell’Arlequin dévaliseur de Maison, o les Fâcheux, commedia italiana in cui sostenne ancora la parte di un in
n intrigante, e il 13 finalmente nell’Arlequin Empereur dans la lune, commedia dell’antico teatro recitata il 1684 la prima volt
una scena notturna con Arlecchino applauditissima. Fu questa l’ultima commedia in cui egli ebbe parte : e l’enorme successo annu
o che il Duca gli avrebbe dato. Giunto a lui davanti, gli presentò la commedia , pregandolo di dargli in compenso cento bastonate
44 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « ERRORI CORSI NELLA STAMPA » p. 349
armontel La femme comme il y en a peu:. Duranson è Don Geronimo della commedia , Mèlidor è il marito ingannato e guasto dall’usur
o appartiene al Francese, di cui per altro non si sono trasfuse nella commedia le grazie e le morali vedute. Non è nuovo che si
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 8
84 recitava per sua beneficiata all’Arena Garibaldi di Livorno, nella commedia Stenterello e il suo cadavere. La sera del 21 all
ilenzio della tomba ! – Stenterello e il suo cadavere non era più una commedia , ma l’epilogo tragico di un’esistenza : quasi app
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 161-162
ore amoroso, osserva che essa fu in certo modo la protagonista di una commedia del Gallina, anche dopo morta. Nella commedia La
la protagonista di una commedia del Gallina, anche dopo morta. Nella commedia La mama non mor mai, rappresentata la prima volta
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 244-245
musicista, autore della partitura del Nuovo maritato, o Gl’Importuni, commedia di Cailhava, rappresentata il settembre del 1770.
figlia (V. Zanerini-Bianchi) negli Amori di Arlecchino e di Camilla, commedia in tre atti di Goldoni, e vi fu accettata per le
o a Venezia, scritturato dal Medebach. La Donna di garbo fu la prima commedia di carattere, dal Goldoni disegnata e intierament
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 21
o Monti. Si presentò ai Fiorentini di Napoli per la prima volta nella commedia di Bon, Niente di male, la sera di Pasqua del 183
La prima volta che io udissi (sic) questa italiana attrice, fu in una commedia in versi del Goldoni. Mentre mi si martellava da
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 382-383
rte sassone si era volta di nuovo e con occhio ancor più benigno alla commedia italiana ; e il re Augusto III e la regina Maria
Maria Giuseppa, sentito il bisogno di ripristinar ne’loro palazzi la commedia italiana, dieder carico al Bertoldi di recarsi in
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 445
italiana di Parigi il 9 dicembre 1760 colla parte del Dottore in una commedia intitolata Il Pedante : e lo troviamo fra gli att
terno, secondo il documento parigino : « Extrait de l’Amour paternel, commedia in tre atti di Goldoni, data a Parigi nel 1763, 4
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 36-38
i era, come il Cammarano e lo Schiano, mutato in autore. La sua prima commedia scrisse nel 1834 : ma come autore, pare avesse da
iani, in data 23 gennaio 1606, che sta in fronte alla Donna costante, commedia di Raffaello Borghini, l’Amadei dice : facendo io
a di Raffaello Borghini, l’Amadei dice : facendo io ora ristampare la commedia chiamata la Donna costante, essendo questo uno de
52 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160
eteria di S. M., Ma se quest’autore ricusò di riconoscere per sua tal commedia , non è convenevole attribuirgliela, benchè gli ap
macho neglette dagli Apologisti. Los Menestrales (gli Artigiani) commedia di cinque atti in versi endecasillabi con assonan
ologista nazionale di questi ultimi anni ha mai fatto menzione di tal commedia regolare? essi al solito ne parleranno poi senza
e anche a’ nostri dì esposte sulle scene spagnuole siesi recitata una commedia pastorale in cinque atti con cori e con prologo e
on avendo danari pel bisognevole. Il poetastro attende l’esito di una commedia che ha data al teatro, e col prezzo di essa prome
e ha data al teatro, e col prezzo di essa promessogli nel caso che la commedia piaccia al pubblico, e col fruttato dell’impressi
lla, pagare i debiti dello sposo, e sostentar la propria famiglia. La commedia è fischiata, e non se ne vendono le copie impress
53 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
appresentazione tragica permette che si possa ridere? La gloria della commedia inglese é cresciuta per le favole del signor Cong
l signor di Voltaire confessa che la sua Scozzese è traduzione di una commedia del ministro anglicano Hume per errore creduto fr
Nel 1755 si rappresentò nel teatro di Drury-Lane la Figlia ritrovata, commedia del sig. Edoardo Moore, nel di cui scioglimento,
glior pennello comico é senza dubbio quello di M. Murphy autore della commedia intitolata la Maniera di fissarlo, rappresentata
ie senza aver coraggio di manifestarlo, é più marcato che non é nella commedia di M. de la Chaussée. Constant diviene totalmente
e ne risulta l’equivoco grazioso della VII scena. La Moglie Gelosa, commedia del signor Giorgio Calman traduttor di Terenzio,
ità, e svanisce ogni illusione. Il Matrimonio Clandestino é un’altra commedia inglese rappresentata nel 1766 con molto applauso
i, poche grazie, e non poca noia caratterizzano La Falsa Delicatezza, commedia di M. Kelly rappresentata nel 1768, e dedicata al
orretto, oggi ha il solo barone Holberg che ha scritti vari volumi di commedia in prosa che non mancano di merito259. Noti sono
ando de’ versi di Berceo, e gli dà il nome di endochat dobles 260. La commedia si trova pressoché interamente negletta in questo
opera spregevole o facile. Per mille che saran capaci di scrivere una commedia nobile, o una tragedia, che muore appena nata, a
l saggio teatrale del mentovato Don Tommaso Sebastian uscì ancora una commedia , in cui l’autore pretese riformare il Parecido en
i un tal Camacho, la sciocchissima quarta parte di Marta Romorandina, commedia di trasformazioni detestabile, la quale fruttific
i giorno, rappresentano nonpertanto un’abbozzata immagine della buona commedia senza accorgersene. Le picciole favole spagnuole,
ma, non introdurrebbero a poco a poco nel teatro castigliano la bella commedia di Menandro e Terenzio, e di Molière, Goldoni, e
on gli nocerebbe gran fatto sempre che sapesse scegliere il genere di commedia conveniente alle sue forze. Non si può negare che
quid ferre recusent, Quid valeant humeri. In Cadice si trova oggi la commedia francese e l’opera italiana. In Barcellona, in Ca
colo del giornale straniero, e Riccardo III, e in una applauditissima commedia intitolata I Poeti alla Moda, in cui l’autore cuo
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 250
parti di servetta nella Compagnia de’Gelosi. La Bajardi si chiamò in commedia Vittoria. (V. Areliari Teodora). Anche la celebre
a volta negli Scenari dello Scala il personaggio di Vittoria. È nella commedia Il Ritratto, e vi rappresenta la prima attrice di
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 409
e per lui il Tomio nel Torquato Tasso. Mise in iscena il 1765 una sua commedia , parte scritta, parte a soggetto, intitolata : Ch
i non volesse fare la seconda serva che è nella seconda e nella terza commedia , « si potrebbe far supplire ad una ballerina, o a
56 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76
e già perdute; nè di essi altro ci rimane che il nome. La forma della commedia non si conobbe in Francia sino al regno di Errico
coli, ne fe rappresentar diversi in Fontainebleu, e fra gli altri una commedia tratta dall’Ariosto degli Amori di Ginevra verseg
una Medea di assai infelice riuscita. Jodelle pose più azione nella commedia , e dipinse i costumi di quel tempo con gran franc
raviglia (ei soggiunge) come gli ecclesiastici dipinti al vivo in tal commedia non si levassero punto a romore. Intorno al medes
ssero punto a romore. Intorno al medesimo tempo Baif compose il Bravo commedia tratta da Plauto. Sotto Errico III asceso al tron
57 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12
e già perdute; nè di essi ci rimane altro che il nome. La forma della commedia non si conobbe in Francia sino al regno di Errico
coli, ne fe rappresentar diversi in Fontainebleu, e fra gli altri una commedia tratta dall’Ariosto degli Amori di Ginevra verseg
e una Medea di assai infelice riuscita. Jodelle pose più azione nella commedia , e vi dipinse i costumi di quel tempo con gran fr
raviglia (ei soggiugne) come gli ecclesiastici dipinti al vivo in tal commedia , non si levassero punto a romore. Intorno al mede
ssero punto a romore. Intorno al medesimo tempo Baïf compose il Bravo commedia tratta da Plauto. Sotto Errico III asceso al tron
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 588-589
ommaso Salvini. Apparve la Carolina attrice di molti pregi così nella commedia , come nella tragedia : ebbe onore di applausi e p
frivano l’autunno 1856 Anche sapeva cantare con molto garbo ; e nella commedia Clelia o La Plutomania di Gaetano Gattinelli, il
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1047
acchi, a quella stabile napoletana dello Squillace (1898). E se nella commedia assurse a grandezze toccate da poche, nelle trage
no la faccia, il petto e le braccia, rimanendo gran tempo in teatro a commedia finita per restituirsi al natural candore. Viaggi
60 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171
io trattando de’Poeti Latini afferma che Azzio scrisse ancora qualche commedia , e ne cita due, le Nozze e il Mercatante. Cajo Ti
trizio nella sua Poetica Lucilio compose epodi, inni, tragedie ed una commedia intitolata Nummularia, di cui pur si conserva qua
’anzi nomato Attilio, Quinto Trabea del quale Nonnio Marcello cita la commedia intitolata Ergastulum, Turpilio di cui Varrone pr
mmedia intitolata Ergastulum, Turpilio di cui Varrone pregia assai la commedia detta i Fuggitivi, C. Licinio Imbrice collocato d
s author 95. Tullio stesso96 cita i di lui Sinefebi, e Aulo Gellio la commedia intitolata Plozio, favole di Menandro da Cecilio
e l’uscita dal seno materno oltre a’ soliti nove mesi. Menandro nella commedia detta Plozio o Monile 97 affermò che il parto per
tò a cenar con lui, e dopo la cena si proseguì l’intera lettura della commedia con somma continuata ammirazione del vecchio poet
ana Cecilio morì un anno dopo di Ennio, cioè l’anno di Roma 585, e la commedia dell’Andria fu rappresentata ne’ Ludi Megalensi l
licio recitare, nelle quali sono ben distinti e gli Edili a’ quali la commedia si presentò e il poeta a cui per loro ordine si l
ntemente, e dell’ammirazione colla quale dopo la cena fu ascoltata la commedia , tutto ciò, dico, sembra meglio adattarsi a un ve
qualche riflessione passeggiera101. L’Andria. Fu questa la prima sua commedia rappresentata nell’additato anno di Roma 587 dall
zione della favola una fortunata natural conseguenza. Fece di sì vaga commedia una elegante libera imitazione in prosa il Capuan
one a’ tempi correnti e nella città di Livorno102. La Suocera. Questa commedia di Apollodoro prende il titolo di Ἐκυρα, socrus,
c quid agam, scio. Questa bella favola ha un patetico proprio della commedia nobile: vi si piagne ma un pianto conveniente all
cesi e Alemanni. Debbe nell’ Ecira ravvisarsi un ottimo modello della commedia tenera, la quale richiede un poeta di cuore assai
nati oltramontani è degenerato in una poco plausibile e ben difettosa commedia larmoyante. Può sì vaga favola Terenziana tenersi
stesso. Non cambiò Terenzio il titolo di Heautontimorumenos a questa commedia di Menandro trasportandola interamente nell’idiom
notte ne’ giuochi si terminò all’ apparir dell’alba103. Passi che una commedia di giusta mole siasi recitata in Roma in due gior
ligero giudica che il poeta dica di averla fatta doppia, perchè nella commedia di Menandro essendo uno il vecchio, uno il figliu
due argomenti dal poeta connessi con molta arte, i quali formano una commedia ravviluppata e doppia, che sarebbe semplice senza
91. Il Formione. Apollodoro cui appartiene questa favola, scrisse una commedia intitolata Epidicazomenos, e un’ altra detta Epid
a in Roma nel 1767107. Molti passi assai vaghi possono notarsi in tal commedia . Leggiadra è la descrizione della bellezza senza
il vostro stipite, Facendovi dal nonno e dal bisnonno. Fu questa commedia rappresentata, essendo Edili L. Postumio Albino,
iana agetur ergo fabula, Cui Phormio nomen. ecc. L’Eunuco. Questa commedia che Terenzio trasse da Menandro, fu dagli Edili c
ndo essi quell’acta II. Convengo non essere improbabile, che sì bella commedia piacesse a’ Romani per tal modo, che se ne voless
Menandro; e ci racconta, come dopo che gli Edili ebbero comperata la commedia dell’Eunuco, Luscio si adoperò per modo che otten
uto approfittarsi di questa parte non toccata, per tessere questa sua commedia . L’intitolò Adelphi per avervi introdotti due bel
trimonio con Sostrata. Tralle bellezze più degne di notarsi in questa commedia si vogliono collocare le ottime regole di educazi
Prenestino e da Minuzio Protimo colla musica di Flacco. Anche questa commedia fu nel nativo linguaggio recitata nell’Italia mod
ò d’imitarlo, e ’l tenne per incomparabile, siccome attestò nella sua commedia intitolata Compitalia, Terentio similem non di
tà degli amori da lui recati sulle scene. Suetonio mentova una di lui commedia togata detta l’Incendio, nella quale, quando si r
inventare. Quindi è che Quintiliano ingenuamente confessava esser la commedia la parte più debole de’ Romani110, e Giulio Cesar
. 97. Πλοκιον significa monile, che bene esser potè il titolo della commedia di Menandro. Ma questa voce poteva anche col temp
61 (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140
anguore. ADDIZIONE VIII* Sul Dispetto amoroso del Moliere. La commedia del milanese Niccolò Secchi fornì al Moliere, com
ì al Moliere, come abbiamo notato, quella del Dispetto amoroso; ma la commedia italiana termina assai meglio della francese, il
atto mal congegnato raffredda tutta la favola. Dall’altra parte nella commedia del Secchi non vedesi vestigio della bella scena
oboni però ci assicura che Moliere nel Dispetto imitò anche un’ altra commedia italiana intitolata gli Sdegni amorosi, e questo
olata gli Sdegni amorosi, e questo titolo ben può indicare che da tal commedia trasse probabilmente la riferita scena. Comunque
anche il socco festivo di Talia. Compose in prima i Figliuoli ingrati commedia , che poi intitolò la Scuola de’ Padri, nel 1728,
ttenne per la sua pastorale le Corse di Tempe. Ma alla sua Metromania commedia ingegnosa, piacevole, spiritosa, e regolare, che
ggetto lontano dal tempo presente e dal costume francese. Pubblicò la commedia del Mèchant rappresentata nel 1740 con moltissimo
nedite perdute, o dall’autore stesso soppresse, cioè il Secreto della commedia da lui letta a’ suoi amici, ed il Mondo com’ é, d
olito spirito e finezza soverchia nella condotta della favola. Questa commedia si è di nuovo rappresentata in Parigi nel 1793.
on plauso. Singolarmente i Costumi correnti (Moeurs du tems) picciola commedia in prosa piacque, e riscosse glî encomii del Volt
scena gli spettatori agli attori. Vero è pur anco che il teatro della commedia francese ha ricevuti pochi anni fa notabili migli
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
dendo a Carlo Antonio Veronese, sotto la maschera di Pantalone in una commedia di Sticotti figlio e Moramberg, intitolata : Le a
aginazione. Dell’ arte del Collalto nella rappresentazione di questa commedia dice con più larghezza il Bartoli : Il Collalto
saputo trionfare. Nè si smenti nella rappresentazione del comico : la commedia dei tre gemelli ne è la prova. In essa egli era a
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 17
era molto vecchio e malaticcio. ……………………….. Mio padre esordi con una commedia tradotta dall’inglese intitolata I novelli sposi
tradotta dall’inglese intitolata I novelli sposi e i loro parenti. La commedia piacque bastantemente ; e mio padre che rappresen
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 676-677
19 gennajo 1719 con l’abito di Arlecchino in una scena aggiunta alla commedia di Gueullette, Arlequin Pluton, pubblicata soltan
anno apparve una seconda volta colla parte di Maître à chanter nella commedia di Boissy, intitolata Je ne sais quoi, e tutt’ e
65 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VII. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. » pp. 248-280
cula mea, quæ promi studueras, retardasset ecc.181. Abbiamo ancora la commedia intitolata Querolus, o Aulularia scritta senza av
ntanto il Siciliano Epicarmo filosofo pitagorico che diede forma alla commedia e ne fu chiamato il principe. Frinico, Alceo, Cra
natura del governo Ateniese inspirò a’ siffatti Greci l’ardita antica commedia allegorica. La poesia d’Aristofane da non paragon
, nulla ha di rassomigliante nè alla nuova de’ Latini nè alla moderna commedia . Le Cereali, le Nubi, il Pluto leggonsi oggi anco
erintia, Euclione, gli Adelfi, e ’l Misantropo? Alesside illustrò la commedia mezzana colla grazia, e colla vivacità della sati
or Andres nel parlar rapidamente di ogni letteratura, ma comico della commedia mezzana, secondo Ateneo, ed in essa, e non nel te
ti. Per questi gradi passando la Grecia pervenne ad inventar la nuova commedia sorgente della Latina e dell’Italiana del secolo
a greca ferocia col timore delle potenze straniere, si avvezzò ad una commedia più discreta, più delicata, la quale si circoscri
gnamente il greco borzacchino? Cadde colla Grecia stessa la sua bella commedia per rinascere indi nel Lazio per mano di un Affri
le spoglie di Menandro e degli Apollodori, introduce in Roma la bella commedia , la quale, non che a’ filosofi e letterati, piacq
a i Mnesteri, a i Paridi, a i Piladi ed a’ Batilli, più non ammise la commedia Terenziana che parve fredda, insipida, indifferen
o sapere nel volume pubblicato nel 1779, questo Delirus vien chiamato commedia da M. Roubo nel trattato De la Construction des T
Moliere. Si ebbe presente in queste comparazioni la differenza della commedia antica da quella de’ suoi posteri? e quella che c
66 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244
io trattando de’Poeti Latini afferma che Azzio scrisse ancora qualche commedia , e ne cita due le Nozze c il Mercatante. Cajo Tiz
Patrizio nella Poetica Lucilio compose epodi, inni, tragedie, ed una commedia intitolata Nummularia, di cui pur si conserva qua
’anzi nomato Attilio, Quinto Trabea del quale Nonnio Marcello cita la commedia intitolata Ergastulum, Turpilio, di cui Varrone p
media intitolata Ergastulum, Turpilio, di cui Varrone pregia assai la commedia detta i Fugitivi, C. Licinio Imbrice collocato da
tesso nel libro de Senectute cità i di lui Sinefebi, e Aulo Gellio la commedia intitolata Plotium, favole di Menandro da Cecilio
l’uscita dal seno materno oltre a i soliti nove mesi. Menandro nella commedia detta Plozio o Monile a affermò che il parto perf
ò a cenar con lui, e dopo la cena si prosegui l’intiera lettura della commedia consomma continuata ammirazione del vecchio poeta
ana Cecilio morì un anno dopo di Ennio, cioè l’anno di Roma 585, e la commedia dell’Andria fu rappresentata ne’ Ludi Megalesi l’
lio recitare , nelle quali sono ben distinti e gli Edili, a’ quali la commedia si presentò e il poeta a cui per ordine di essi E
ntemente, e dell’ammirazione colla quale dopo la cena fu ascoltata la commedia , tutto ciò, dico, sembra meglio adattarsi a un ve
sse alcune riflessioni passeggerea. L’Andria. Fu questa la prima sua commedia rappresentata nell’additato anno di Roma 587 dall
zione della favola una fortunata natural conseguenza. Fece di sì vaga commedia una libera imitazione in prosa il Capuano Marco M
ione a’ tempi correnti, e alla città di Livornoa La Suocera. Questa commedia di, Apollodoro prende il titolo di Ἐκυρα, socrus
, quid agam, scio. Questa bella favola ha un patetico proprio della commedia nobile. Vi si piange, ma un pianto conveniente al
ncesi e Alemanni. Debbe nell’Ecira ravvisarsi un ottimo modello della commedia , tenera, la quale richiede un poeta di cuore assa
nnati oltramontani è degenerato in una non plausibile e ben difettosa commedia larmoyante. Può sì vaga favola Terenziana tenersi
stesso. Non cambio Terenzio il titolo di Heautontimorumenos a questa commedia di Menandro trasportandola interamente nell’idiom
la notte ne’ giuochi si terminò all’apparir dell’albaa. Passi che una commedia di giusta mole siesi recitata in Roma in due gior
ligero giudica che il poeta dica di averla fatta doppia, perchè nella commedia di Menandro essendo uno il vecchio, uno il figliu
o due argomenti del poeta connessi con molta arte i quali formano una commedia ravviluppata e doppia, che sarebbe semplice senza
ro alla maniera di Domenico Barone marchese di Liveri. Possono in tal commedia notarsi diverse bellezze; ma ci contenteremo solt
1. Il Formione. Apollodoro cui appartiene questa favola, scrisse una commedia intitolata Epidicazomenos, e un’altra detta Epidi
tta in Roma nel 1767a. Molti passi assai vaghi possono notarsi in tal commedia . Leggiadra è la descrizione della bellezza senza
ria il vostro stipite, Facendovi dal nonno e dal bisnonno. Fu questa commedia rappresentata, essendo Edili L. Postumio Albino e
rentiana agetur ergo fabula, Cui Phormio nomen ecc. L’Eunuco. Questa commedia che Terenzio trasse da Menandro, fu dagli Edili c
essi quell’acta II. Convengo in non credere improbabile che sì bella commedia per tal modo a’ Romani piacesse che in un medesim
i Menandro; e ci racconta come dopo che gli Edili ebbero comperata la commedia dell’Eunuco, Luscio si adoperò per modo che otten
uto approfittarsi di questa parte non toccata, per tessere questa sua commedia . L’intitolo Adelphi per avervi introdotti due bel
trimonio con Sostrata. Tralle bellezze più degne di notarsi in questa commedia si vogliono collocare le ottime regole di educazi
Prenestino e da Minuzio Protimo colla musica di Flacco. Anche questa commedia fu nel nativo linguaggio recitata nell’Italia mod
ò d’imitarlo, e il tenne per incomparabile, siccome attestò nella sua commedia intitolata Compitalia, Terentio similem non dice
nità degli amori da lui recati in iscena. Suetonio mentova una di lui commedia togata detta l’Incendio, nella quale, quando si r
inventare. Quindi è che Quintiliano ingenuamente confessava esser la commedia la parte più debole de’ Romania; e Giulio Cesare
um. a. Πλοκιον significa Monile, che bene esser potè il titolo della commedia di Menandro. Ma questa woce poteva anche col temp
67 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
di Mantua; e alcuni anni dopo si pubblicò in Venezia insieme con una commedia del medesimo Carretto intitolata Palazzo e Tempio
rni nostri? Che ci dice di più il signor Mattei? Che la tragedia e la commedia greca si cantava? Ma quante e quante volte ciò si
gedia greca; e per l’immortal cantore dell’Orlando Furioso risorse la commedia nuova. Quest’ingegno prodigioso nato nel 1474 a c
cavali dalle seguenti parole di Gabriele Ariosto, il quale terminò la commedia della Scolastica rimasta imperfetta per la morte
volte a recitar principi, E qualche volta a sostenere il carico Della commedia , e farle serbar l’ordine. La prima, nella quale
vacità. Se il dotto Gravina avesse mirato da questo punto di vista la commedia italiana del cinquecento, non avrebbe senza verun
se non falso conseguenze e fondarvi sopra principi non meno falsi. La commedia italiana di tal tempo non pervenne all’insolenza
tto famigliare, grazioso, e poetico, e perciò il più conveniente alla commedia , e dovrebbe da’ giovani che vogliono esercitarsi
ereno, non avrebbero presentata al rigido abate Du-Bos più d’un’altra commedia da mettere a lato della Mandragola, da lui sola f
una l’inesorabile autor del Belisario, avrebbe mai caratterizzata la commedia italiana da non so qual mescolanza di dialetti, g
liani, e sulle di loro farse arlechinesce giudicò sì saviamente della commedia italiana156. Ma una nazione, per la quale risorse
merebbe egli maligno e ignorante un italiano che per far conoscere la commedia francese, dimenticato Molière, fondasse il suo gi
rzo 1772, che «la gesticolazione e i lazzi fanno più della metà della commedia italiana, aggiungendo con gallica urbanità, come
a più d’un commediografo spiritoso. Il Lombardi nel 1583 produsse una commedia lodata, intitolata l’Alchimista; Andrea Calmo, at
del generale della Dunciade francese, M. Marmontel, senza citarlo «La commedia italiana dopo la Calandra del cardinal Bibbiena,
ito, di gusto, così che nella immensa sua collezione non v’é una sola commedia , di cui un uomo di spirito possa sostenere la let
l’antica Atella, che sumministrò a i gravi romani una nuova spezie di commedia bassa sì, e sparsa di oscenità, secondo il Polizi
68 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88
r maraviglia ci reca il veder in quelle contrade sì negletta la buona commedia in questo secolo, in cui anco nel settentrione va
nobilità in ogni incontro. Il titolo del Domine Lucas è tolto da una commedia di Lope de Vega che ebbe luogo nel Teatro Spagnuo
e dà tutto l’agio. Il primo che abbia osato pubblicare in Ispagna una commedia senza stravaganze fu l’autore di una buona Poetic
ma non ritenne le grazie dell’ originale, Nel 1770 uscì in Madrid una commedia intitolata Hacer que hacemos, cui noi potremmo da
ione, nell’ incatenarli ad un’ azione vivace, e nel prestare alla sua commedia interesse e calore24. Tutte le altre favole pubbl
mille ragioni a consentire che vada a chiudersi in un ritiro. Questa commedia è nel buon genere tenero ed insinua l’avversione
e libertino di Claudio gli artifizj dell’ astuto Pericco proprj della commedia degli antichi ed accomodati con nuova grazia a’ m
e e tutto dire non dovrebbe permettergli di tacer come fa in tutta la commedia l’ importante secreto della finta lettera posta d
oeti dar la giusta forma, essi a poco a poco introdurrebbero la bella commedia di Terenzio e Moliere. Ciò pare che facciano sper
69 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
ruova lo studio che l’Alberti avea fatto della lingua latina». Questa commedia poi, quantunque stata fosse dall’autore all’età d
licata nel 1588 sotto il nome di Lepido comico poeta antico. Un’altra commedia , intitolata Philogenia, fu eziandio data alla luc
padovani aggiungono il cognome di Ricci, compose pure latinamente una commedia in prosa, che ha per titulo Lusus ebriorum, e che
favola, la quale, secondo che pensa Apostolo Zeno145, é la più antica commedia in prosa volgare, che si abbia alle stampe. Nell’
gran teatro di legno, fatto innalzare nel cortile del suo palagio, la commedia dei Menecmi di Plauto, alla traduzion della quale
da Pesaro, il quale a richiesta parimente di Ercole I scrisse la sua commedia , o a dir meglio tragedia, intitolata Joseph, che
medesimo duca Ercole compose pure in terza rima e in cinque atti una commedia intitolata il Timone, tratta da un dialogo di Luc
ito Livio, Giacomo Nardi, compose in versi di vario metro l’Amicizia, commedia che per le ragioni addotte da monsignor Fontanini
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — 1759 – 16 Settembre. » pp. 258-259
di 1500 lire. Dieci anni avanti, recitando nella Camille Magicienne, commedia a soggetto di Carlo Antonio Veronese, fu accident
sa della ferita uno dei soldati, il quale, sostenendo una parte nella commedia , e dovendo sparare a polvere soltanto, prese nell
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447
38, sotto il nome di M.lle Biancolelli, con una parte d’amorosa nella commedia di Boissy : La sorpresa dell’odio, ottenendovi un
sur la scène, C’est la Surprise de l’amour. Giuoco di parole fra la commedia di Boissy e l’altra del Marivaux, data alla Comed
72 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 652
dia in casa Grimani alla presenza del vescovo d’Ivrea, il 9 detto una commedia nel Convento dei Crocicchieri, e il 12, nello ste
uente lo vediamo sempre a’Crocicchieri prender parte a una bellissima commedia , over cosa d’amore…., poi il 3 gennaio 1525 all’O
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687
al San Luca ; e Goldoni scrisse per lui Il Gondolier veneto, la prima commedia alla sua maniera, comparsa in pubblico (autunno 1
laccio Ippolito Montini (V.). Scrisse altresì La Bella Negromantessa, commedia breve, onesta e piacevole, composta e data in luc
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 333-339
del Bellotti, ecco come furon distribuiti I Mariti di A. Torelli, la commedia ch’ebbe, e di santa ragione, sì festose accoglien
n s’occupava più che del nuovo, per una sera tanto : e al nuovo della commedia tenne dietro per natural conseguenza il nuovo del
, nessuno studierebbe più la parte, e ritorneremmo ai bei tempi della commedia a soggetto. Che Dio ce ne scampi !… Bisognerebbe
le per le vie e ne’ pubblici ridotti, parlando come un personaggio da commedia , e facendo anche delle scene graziose insieme con
75 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90
li. Traducendo e imitando i Greci ne trasse lo spirito satirico della commedia antica. Ma la costituzione della Romana repubblic
er evitare la satira de’ particolari, non altronde le tolse che dalla commedia nuova, siccome è manifesto da molte sue commedie.
ia; ma prevedendo la maraviglia del popolo promette di convertirla in commedia senza alterarne i versi. Riflettendo poi che dove
favellare da una parte principi e dei, personaggi non proprii per la commedia , e dall’altra alcuni servi comici non convenienti
sull’indole della propria favola che non ignorava di essere una vera commedia , come è da credersi che fossero ancora le Rintoni
nelle moderne scene negli argomenti di somiglianza. Si trasse da tal commedia in Italia in prima la novella di Gieta e Birria a
ontemporaneo di Pietro Corneille trattò lo stesso argomento nella sua commedia detta i Sosii. Sopra ogni altro il noto Moliere c
irippo e Filenia nella terza scena dell’ atto terzo. Del rimanente la commedia è piena di bassezze triviali e di scherzi soverch
que nubet Euthynico nostro herili filio. La favola appartiene alla commedia bassa ed è piena di piacevolezze popolari. Essa h
rne. Tra’ primi che l’imitarono in Italia fu Lodovico Dolce nella sua commedia detta il Ruffiano. Non so se Difilo avesse intito
ibili e fantastiche55. Il Mercatante. Filemone il giovane compose una commedia intitolata Ἐμπορος, mercator, e Plauto l’imitò ri
’una e l’altra concordemente alle mire del poeta. Scorgesi da qualche commedia moderna l’effetto di simili esempii degli antichi
e ne ottiene che gli ceda Pasicompsa. Notabile a mio avviso in questa commedia scritta con vivacità e piacevolezza è singolarmen
rella. Un sicofanta prezzolato con tre nummi che danno il titolo alla commedia , si addossa il carico di recar queste lettere. E
porco rubato a Calandrino, e da Giambatista della Porta in più di una commedia , e specialmente nell’Astrolago. Il Persiano. Si t
Esurione. Questi sali si passano a’ simili interlocutori e alla bassa commedia ; ma fuori della scena riescono freddi, nè in teat
ro significato. Quest’artificio riesce mirabilmente in ogni specie di commedia , ed è la più ingegnosa fonte del ridicolo, sempre
nvita alla loro mensa, e deridendolo e maltrattandolo danno fine alla commedia . Rimane qualche dubbio sul luogo della scena. I p
remamente lo spettatore inteso dell’ingegnosa astuzia. Notabile nella commedia di Plauto è la sfacciataggine del ruffiano, che c
, le pene e gli amareggiati diletti dell’amore. I Menecmi. Di questa commedia , che dalla compiuta somiglianza di due gemelli Si
e da alcuni si attribuisce a Francesco Petrarca68. Dipingonsi in tal commedia i costumi meretricj di due sorelle così chiamate.
a continuata eleganza69. Stico. Il servo che presta il nome a questa commedia , è un personaggio episodico che per niun modo inf
icchi. Sembra che a Plauto non bastasse tale argomento per una intera commedia , e che avesse voluto supplirvi colla languida e i
ici dipinture de’ caratteri, per la condotta e per lo stile, è questa commedia noverata tralle buone, e fu cara al poeta che la
elementari che ivi ne ricevettero, imparino dall’argomento di questa commedia , che gli antichi comici molte altre invenzioni av
ondar largamente l’immaginazione di chi voglia coltivare un genere di commedia inferiore alla nobile. Contesero gli antichi into
tesso, in cui dimostra la perdita che nella sua morte era per fare la commedia : Postquam est morte captus Plautus, Comoedia
l III libro capo. 4 del Centurionato. 67. Incomincia (egli dice) la commedia alla porta, o dentro di una cucina: segue nelle c
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
Liberati Urania, detta in commedia Bernetta, recitava le parti di serva, nella Compa
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477
lamoroso. Nè solo nel dramma fu artista pregiatissima, ma anche nella commedia e nella tragedia : e a quest’ultima, anzi, dedicò
ezzetta. Fu, dice il Bartoli, Arlecchino, e recitava assai bene nella commedia all’improvviso, che insegnava anche agli altri co
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 152-154
l 15 aprile del 1758, esordì all’I. R. Teatro della Città nella nuova commedia a trasformazioni di suo marito, intitolata : La f
la sicurezza della lingua tedesca. Così il Kurz nel preavviso di tal commedia raccomandò la moglie all’ indulgenza del pubblico
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 356
il 10 gennajo '26 con la parte di amoroso in La Surprise de l’Amour, commedia di Marivaux, presentato al pubblico dal padre Lel
arte ; e si presentò sotto le spoglie di Valerio negli Amants réunis, commedia di tre atti in prosa di Beauchamps. Ne uscì di nu
80 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185
l nome di Aretino, nato nel 1369, e morto nel 1444, avea composta una commedia intitolata Polixena stampata più volte in Lipsia
raboschi nel 1414, scrisse in prosa latina nell’età di venti anni una commedia intitolata Philodoxeos, creduta per due lustri op
tore Carlo Aretino. Nella medesima opera dell’Eyb si mentova un’altra commedia latina di quel tempo di Marcello Ronzio vercelles
ognome di Ricci, compose anche in latino verso la metà del secolo una commedia in prosa intitolata Lusus ebriorum, la quale serb
suita Andres. Appunto dal nominato Lusus ebriorum venne la più antica commedia volgare che abbiasi alle stampe. Modesto Polenton
ta in musica dal Peri. La seconda azione scenica del Notturno è detta commedia nuova nell’edizione milanese, ed in alcune venezi
mo Nardi, secondo il Fontanini, al più tardi produsse nel 1494 la sua commedia composta in vario metro intitolata l’Amicizia. In
e in un gran teatro di legno innalzato nel cortile del suo palazzo la commedia de’ Menecmi di Plauto, alla cui traduzione egli s
da Pesaro, il quale a richiesta parimente di Ercole I compose la sua commedia , o a dir meglio, azione sacra intitolata Joseph i
za del medesimo duca, compose in terzarima e in cinque atti il Timone commedia tratta dal dialogo così chiamato di Luciano, la q
81 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
a si disse Aretino, nato nel 1369 e morto nel 1444, avea composta una commedia intitolata Polixena stampata più volte in Lipsia
aboschi, nel 1414, scrisse in prosa latina nell’età di venti anni una commedia intitolata Philodoxeos, creduta per due lustri op
ore Carlo Aretino. Nella medesima opera dell’Eyb si mentova un’ altra commedia latina di quel tempo di Marcello Ronzio Vercelles
gnome di Ricci, compose pure latinamente verso la metà del secolo una commedia in prosa intitolata Lusus ebriorum, la quale serb
ignor Andres. Appunto dal nominato Lusus ebriorum venne la più antica commedia volgare che abbiasi alle stampe. Modesto Polenton
o da quattro musici60. La seconda azione scenica del Notturno è detta commedia nuova nell’edizione Milanese, ed in alcune Venezi
mo Nardi, secondo il Fontanini, al più tardi produsse nel 1494 la sua commedia composta in vario metro intitolata l’Amicizia. In
e in un gran teatro di legno innalzato nel cortile del suo palazzo la commedia de’ Menecmi di Plauto, alla cui traduzione egli s
da Pesaro, il quale a richiesta parimente di Ercole I compose la sua commedia , o a dir meglio azione sacra, intitolata Joseph i
a del medesimo duca, compose in terza rima e in cinque atti il Timone commedia tratta dal dialogo così chiamato di Luciano, la q
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ra e nel Supplemento), e dice lo Scardeone, che era chiamato Vezzo in commedia  ; nome di servo, che vediam comparire tra le oper
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
cin e il Momolo Cortesan sulla Brenta, divenuto poi il Prodigo, altra commedia dal primo Momolo Cortesan che fu poi l’ Uomo di m
lle scene e del dialogo che piaceva. Siccome una gran parte di quella commedia era a soggetto, ha fatto credere agli amici suoi,
riconoscevan più quel bravo Momolo che li aveva incantati. Ritirai la commedia tre giorni dopo, ed il medesimo giorno diedi ai c
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1009-1013
tudi di filosofia, il 1° ottobre 1689 colla parte di Arlecchino nella commedia Il divorzio di Regnard, rappresentata la prima vo
, che è nel Tomo II del suo Teatro italiano, lasciò scritto : Questa commedia non ebbe alcun successo tra le mani del fu signor
italiani non imparan nulla a memoria ; a loro basta, per recitare una commedia , di averne visto il soggetto un momento prima di
85 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
le scene chiamare col nome di Florindo. » Di lui abbiamo in prosa una commedia , intitolata Ciò che il fato prescrive in van si f
86 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO II. Prima Epoca del Teatro Latino. » pp. 16-128
li. Traducendo e imitando i Greci ne trasse lo spirito satirico della commedia antica. Ma la costituzione della Romana Repubblic
er evitare la satira de’ particolari, non altronde le tolse che dalla commedia Nuova, come si scorge da molte sue commedie. Esse
ia. Ma prevedendo la meraviglia del popolo promette di convertirla in commedia senza alterarne i versi. Riflettendo poi che dove
favellare da una parte principi e numi, personaggi non proprii per la commedia , e dall’altra alcuni servi comici non convenienti
sull’indole della propria favola che non ignorava di essere una vera commedia , come è da credere che fossero pur le Rintoniche.
e ripetute nella moderne scene negli argomenti di somiglianza. Da tal commedia Plautina si trasse in prima in Italia la novella
ou contemporaneo di Pietro Corneille trattò lo stesso argomento nella commedia detta i Sosii. Sopra ogni altro il noto Moliere c
di Argirippo e Filenia nella 3 scena dell’atto III. Del rimanente la commedia è piena di bassezze triviali e di scherzi soverch
Eaque nubet Euthynico nostro herili filio. La favola appartiene alla commedia bassa, ed è piena di piacevolezze popolari. Essa
erne. Tra primi che l’imitarono in Italia fu Lodovico Dolce nella sua commedia detta il Ruffiano. Non so se Difilo avesse intito
sibili e fantastichea. Il Mercatante Filemone il giovane compose una commedia intitolata Εμπορος, mercator, e Plauto l’imitò ri
’una e l’altra concordemente alle mire del poeta. Scorgesi da qualche commedia moderna l’effetto di simili esempi degli antichi.
ne ottiene che gli ceda Pasicompsa. Notabilo, a mio avviso in questa commedia scritta con vivacità e piacevolezza, è singolarme
ella. Un sicofanta prezzolato con tre nummi, onde prende il titolo la commedia , si addossa il carico di recar queste lettere. E
orco rubato a Calandrino, e da Giambattista della Porta in più di una commedia , e specialmente nell’Astrologo. Il Persiano. Si t
surione. Questi sali si passano a’ simili interlocutori e alla bassa commedia ; ma fuori della scena riescono freddi, nè in teat
o significato. Questo artificio riesce mirabilmente in ogni specie di commedia , ed è la più ingegnosa fonte del ridicolo, sempre
nvita alla lore mensa, e deridendolo e maltrattandolo danno fine alla commedia . Rimane qualche dubbio sul luogo della scena. I p
ommamente lo spettatore inteso dell’ingegnosa astuzia. Notabile nella commedia di Plauto è la sfacciataggine del ruffiano che co
i, le pene e gli amareggiati diletti dell’amore. I Menecmi. Di questa commedia , che dalla compiuta somiglianza di due gemelli Si
a, e da alcuni si attribuisce a Francesco Petrarcaa Dipingonsi in tal commedia i costumi meretricii di due sorelle cosi chiamate
la continuata eleganzaa Stico. Il Servo che presta il nome a questa commedia , è un personaggio episodico che per niun modo inf
icchi. Sembra che a Plauto non bastasse tale argomento per una intera commedia , e che avesse voluto supplirvi colla languida e i
ici dipinture de’ caratteri, per la condotta e per lo stile, è questa commedia noverata tralle buone, e fu molto cara al poeta.
a tralle buone, e fu molto cara al poeta. I Prigioni. Tralle antiche commedia rispettate dal tempo, la favola più decente e pud
elementari che ivi ne ricevettero; imparino dall’argomento di questa commedia , che gli antichi Comici molte altre invenzioni av
ondar largamente l’immaginazione di chi voglìa coltivare un genere di commedia inferiore alla nobile. Contesero gli antichi into
tesso, in cui dimostra la perdita che nella sua morte era per fare la commedia : Postquam est morte captus Plautus, Commoedia lu
oncio, se nato Nevio fosse nella Magna Grecia. Il Comico stesso nella commedia Capteivei mostra più chiaramente che i Greci appe
l libro III cap. 4 del Centurionato. a. Incomincia (egli dice) la commedia alla porta, o dentro d’una cucina: segue nelle ca
87 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245
dottor Simoni uscita nel 1787 intitolata Lucia e Melania, più di una commedia lagrimante come Teresa e Claudio di Giovanni Grep
a compassione che si vorrebbe eccitare. Ma nel Gernand raffigurai una commedia lagrimante piena di colpi scenici più che di situ
o che esser dee una vera tragedia cittadina che forse non degenera in commedia lagrimante. Evvi un altro dramma del Pepoli intit
o II Commedie. TOsto che si studiò Moliere cadde in Italia la commedia romanzesca spropositatamente ravviluppata venutac
le, tutte scritte in bella prosa e con arte comica sulle tracce della commedia latina, e sul gusto del Porta e dell’ Isa. Esse n
sabella Mastrilli duchessa di Marigliano fe imprimere nel 1703 la sua commedia il Prodigio della bellezza : il dottor Annibale d
nibale de’ Filippi da Serino fe pubblicare in Firenze nel 1705 la sua commedia i due Bari : Pietro Piperni di Benevento diede fu
Comici, l’Ariosista ed il Tassista. In esse col gusto che richiede la commedia si dipingono e si motteggiano le ridicolezze e i
medie regolari e ridicole di Simone Falconio Pratoli : la Commedia in commedia , il Podestà del Malmantile, il Furto onorato, la
. Scrisse in prosa eziandio Vincenzo Martinelli il suo Filuzio Medico commedia mentovata dal Maffei e publicata nel 1729. La Mar
e con indicibile verisimiglianza e col decoro che caratterizza la sua commedia  ? Chi nell’esatta proprietà del magnifico apparat
grazia che vi regna e pe’contrasti de’ben dipinti caratteri. L’altra commedia che neppure si curò l’autore di fare imprimere, è
che coltivò pure l’amena letteratura felicemente, compose l’Ippolito commedia pubblicata nel 1770, in cui si rileva con mano ma
ni veneziano nel 1754 pubblicò in Roveredo che nominò Libertapoli una commedia su i Francs-Maçons intitolata I Liberi Muratori i
impazzito tragicommedia giocosa, Uscì in Firenze nel 1760 i Letterati commedia nuova, in cui un goffo mercante fallito asino in
blicare in Faenza in versi sdruccioli i Filosofi fanciulli che chiamò commedia filosofica. Vi adopera tutto il sale aristofanesc
egli fosse tratto alla poesia, teatrale. In età di otto anni fece una commedia . Educato alle lettere per tempo acquistò gusto, e
ra, come lo chiamò Voltaire, prima di fare assaporare agl’istrioni la commedia di carattere dal Machiavelli sì di buon’ora mostr
e pel teatro, additando a’Francesi stessi la smarrita via della bella commedia di Moliere. Queste sono l’epoche e le differenti
cielo. L’accolse Parigi nel 1761, e quivi ebbe agio di ritornare alla commedia di carattere, e col Burbero benefico (le Bouru bi
mostrò a quella colta nazione quanto erasi essa dipartita dalla vera commedia colle sue rappresentazioni lugubri. Egli ebbe col
a fosse da Bologna una nuova luce per richiamare il popolo alla buona commedia . Il marchese Francesco Albergati Capacelli, oltre
soccorrere i presenti ? O finalmente perchè, come l’addita Orazio, la commedia porta seco un peso tanto maggiore quanto minore è
orelli cui si assegnò la prima corona del concorso del 1778(a) questa commedia lontana dalle favole di Mercier quanto è dalla sa
nel genere tenero concesso al comico. L’autore in seguito scrisse una commedia in due atti in versi intitolata la Critica della
tenne dal pubblicarla. Nel 1781 compose il Napoli-Signorelli un’altra commedia tenera parimente in versi ed in cinque atti intit
Francia, in Inghilterra e in Italia, ebbe in pensiere di tradurre tal commedia in castigliano. Ignoro presentemente se l’abbia e
ici uniti ad eccessi di disperazione che oltrepassano i confini della commedia , presentando in Carlo Sundler un ritratto di quel
che non è meno che l’Imperadore ; 2 i Falsi Galantuomini, nella qual commedia anche va incognito un sovrano, e scopre le bricco
e delle tragedie del Gerbino e del Corradino volle scrivere anche una commedia che intitolò Emilia, in versi, ed in cinque atti
ndro Savioli produsse in Trento nel 1790 il Pregiudizio della Nobiltà commedia in tre atti mentovata nel giornale della Letterat
del ritratto del Cocu immaginaire di Moliere, tratto per altro da una commedia Italiana del XVI secolo, e maneggiato altresì com
la credo difettosa secondo i principii dell’arte, ma la tengo per una commedia di buon effetto, e scritta con sufficiente artifi
fetto, e scritta con sufficiente artificio e cognizione di teatro. La commedia in un atto che chiude questo tomo, l’Innamorato a
ne fecero non bene si distruggono per le difese addotte. É una pretta commedia lagrimante, in cui al dire del medesimo autore,so
tti della violenza in cinque, e la Casa disabitata in un atto. Ottima commedia sembrami la prima e piacevole ed interessante nel
e ad ogni parola scipioneggia. I Troppi. Intervengono in questa terza commedia Alessandro il Macedone con Statira e Rossane sue
e, che ci fa sapere che l’autore spiega la sua intenzione, con questa commedia , di scegliere il meglio di ogni sistema governati
rto le sue sei commedie, delle quali le prime quattro chiama una sola commedia divisa in quattro, perche tendenti tutte ad uno s
ta. Stolti ch’io allor con voi non son già più. La Finestrina è la V commedia dell’ Alfieri. L’azione passa nella casa di Pluto
nestra sua ben spalancata Venga colui che vorrà aprirle a noi. La VI commedia postuma dell’Alfieri, s’intitola il Divorzio. Tut
nte ha pubblicate varie commedie in Torino, in Milano, in Bologna. La commedia intitolata I primi passi al mal costume, fu bene’
drammatico del passato anno ottenne la prima corona comica per la sua commedia in cinque atti in prosa intitolata la Donna Esemp
vaganze dell’odierna opera buffa. Per propria natura essa sarebbe una commedia musicale, cui al più si permette che si avvicini
enezia cantata colla musica del Ruggieri nel 1711, e fu la prima vera commedia in musica veduta su quelle scene. Commedie e ben
fece pur fra noi diverse opere buffe che non eccedono l’indole della commedia . Ne fecero altresì il Palma ed il Viola. Ma chi p
Il suo Finto Fratello in cui si dipinge un affetto che non eccede la commedia e dà motivo alla musica, fu animato dalle note di
alomba, da cui poscia cominciò la stravaganza illimitata che bandì la commedia dalle scene musicali napoletane. Le disgrazie di
ane. Le disgrazie di questo autore avendolo allontanato da Napoli, la commedia fu di bel nuovo stabilita sul teatro musicale col
o minaccia e trasoneggia sul gusto di Capitano Spavento della moderna commedia istrionica. Per punto cavalleresco egli dice di n
o anche nel volersi mostrar tenero ; Elvira ed Adallano innamorati da commedia , o al più da pastorale, poco convenienti per una
al contrario esponendosi un’ azione di cattivo esempio di una fuga da commedia triviale, consigliata, eseguita e premiata con tu
o Madrid passa per Parma per domestici affari ; e distribuisce di tal commedia alcune copie fra cavalieri e letterati che adorna
o quella città. Peccato ! gli fu detto ; perchè avete stampata questa commedia  ? pèrchè non la mandaste al concorso ? Il Sovrano
uirnelo. L’autore parte da Parma colla speranza almeno che sia la sua commedia per esser letta e giudicata come se non fosse sta
tera : « Illustrissimo Signore « Accertata la Real Deputazione che la commedia di V. S. Illustrissima intitolata la Faustina dis
rutinio. Quindi la Real Deputazione aldunatasi e considerata la detta commedia , non ha dubitato di aggiudicarle la prima corona,
sp, de’Freloni, de’Falloppa e de’Nicasii Melverme. (a). Trovasi tal commedia impressa nel IV volumetto de’ riferiti nostri Opu
metto de’ riferiti nostri Opuscoli Varii pubblicato nel 1795. Qualche commedia di Picard e del lodato Moratin, tradotta dal mede
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »
la compagnia che inaugurò il nuovo teatro di Varsavia nel 1748. Nella commedia con musica dell’ Apollini, Le contese di Mestre e
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
citato dal Sansovino fra i più antichi comici di Venezia. Scrisse la commedia Stefanio, recitata nel convento degli Eremitani a
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
ecitava le serve col nome di Pimpinella, titolo, già nel 1588, di una commedia del signor Cavalier Cornelio Lanci, pubblicata in
91 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31
sottigliezza, e di cautela facile a degenerare in diffidenza. Questa commedia si trova tradotta dall’abate Arnaud nel Giornale
suoi componimenti scritti in prosa frammischiata con versi. Nella sua commedia i Poeti alla moda,, ben disegnata, bene scritta e
rodotta l’Ottavia tragicommedia in prosa in cinque atti, e la Locanda commedia rattoppata di ritagli della Scozzese e del Beverl
nd autore del Mercurio tedesco. Ma il Postzug, cioè il Tiro a quattro commedia del medesimo Ayrenhoff oltremodo felice nella rap
ire al re di Prussia Federigo II che i Tedeschi sono più felici nella commedia che nella tragedia. Egli stesso questo coronato c
olle calzare una volta il comico borzacchino colla sua Ecole du monde commedia scritta in prosa francese in tre atti pubblicata
u addetto all’opera italiana, dal 1752 cominciò ad ammettere anche la commedia francese. È un edificio nobile e capace per le de
d anche più grande di quello della corte. I teatri dell’opera e della commedia nazionale di Praga superano in grandezza quelli d
92 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
da Fr. Bartoli come valoroso brighella del secolo xviii, noto per una commedia di sua invenzione, intitolata : Arme e bagaglio,
93 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932
irono un esito felicissimo. Il discorso a’lettori sui Pazzi corretti, commedia scritta per fanciulli, ci racconta come in essa a
omo il 26 dicembre 1795, e replicata tre volte ; e La vana seduzione, commedia recitata al S. Luca, non so se la prima volta, il
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006
turata nella Compagnia di Gerolamo Medebach, colla quale esordì nella commedia a soggetto Di peggio in peggio. Ignazio Casanova
i – che si presentasse all’uditorio con una sortita, che pareva della commedia , ma che però alludeva a raccomandare sè stessa al
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771
ggi, dalla grottesca suocera della pochade, all’austera signora della commedia inguantata. Nata a Lugano, fu trasportata subito
la ricordo all’ Arena Nazionale, applauditissima nella fischiatissima commedia I matrimoni del Laurati. Il triennio seguente fu
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 646-656
a ! Come fare ? Egli annunziò subito la goldoniana Bottega del Caffè, commedia di sicura attrattiva, specialmente a Venezia e re
estri, sperando di scuoter di nuovo l’apatia del pubblico per la sana commedia e l’arte sana : triste delusione ! Il teatro non
zia. Un assai buon attore : un po' manierato, ma eccellente nell’alta commedia , come nel sentimentale patetico. Egli mi ha fatto
zia (Viaggio in Italia), scrive : In S. Benedetto oggi si è data una commedia di Goldoni : Il Burbero benefico, degna almeno di
lio perduto, ecc. Sarebbe una fortuna straordinaria vedere almeno una commedia di Goldoni e ne' costumi del paese ; poichè i lav
he gli avevan data maggior fama, le opere seguenti : La Restituzione, commedia in 5 atti di ignoto tedesco, tradotta liberamente
97 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139
tivatori della drammatica, benchè non ci sia rimasta la sua Filologia commedia da lui scritta in assai tenera età ch’egli volle
rirsi. Conservasi nell’Ambrosiana di Milanoa in un codice a penna una commedia di Pier Paolo Vergerio il vecchio, uno degli accr
tro Italiano vorrebbe riferire alla fine di questo secolo la Floriana commedia scritta in terzarima mista ad altre maniere di ve
erma che nella seconda edizione della Floriana del 1526 vien chiamata commedia antica, e cosi leggesi nella Drammaturgia dell’Al
98 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40
ivatori della drammatica, benchè non ci sia rimasta la sua Filologia, commedia da lui scritta in assai tenera età ch’egli volle
irsi. Conservasi nell’Ambrosiana di Milano35 in un codice a penna una commedia di Pier Paolo Vergerio il vecchio, uno degli accr
tro Italiano vorrebbe riferire alla fine di questo secolo la Floriana commedia scritta in terza rima mista ad altre maniere di v
erma che nella seconda edizione della Floriana del 1526 vien chiamata commedia antica, e così leggesi nella Drammaturgia dell’Al
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Pisa, li 13 agosto 1745. » pp. 192-197
i me ? D’A. Sì, signore ; anzi vengo al solo oggetto di chiedervi una commedia  ; ho promesso a’miei compagni una commedia del si
o oggetto di chiedervi una commedia ; ho promesso a’miei compagni una commedia del signor Goldoni, e voglio mantenere a loro la
tola da tabacco alcuni ducati d’oro) ; e chiestogli per lettera se la commedia doveva essere col Pantalone in maschera o a viso
Ecco il brano della lettera riportato dal Goldoni : Avrò dunque una commedia del Goldoni ? Questa, sì, questa sarà la lancia e
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
i non comune versatilità, uno degli ultimi e fortunati campioni della commedia improvvisa, la quale, mercè la pratica ch'egli av
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