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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 84-85
ata a Firenze al principio del 1871, e andata il '77 e '78 a sostener colla Ristori a Parigi e in Ispagna le parti di uno dei
pagnia, che dopo brevi tentativi, si scioglieva : e recatosi a Torino colla famiglia, prestò l’opera sua a quella Società Fil
ita al teatró dei Rozzi di Siena ; continuando negli anni successivi, colle Compagnie Novelli, Pasta e Drago, a rafforzare se
ni di vita artisticamente vissuta, nei quali la prima attrice giovane colla intelligenza svegliata, colla voce insinuante, co
uta, nei quali la prima attrice giovane colla intelligenza svegliata, colla voce insinuante, colla dizione limpida e piana, e
attrice giovane colla intelligenza svegliata, colla voce insinuante, colla dizione limpida e piana, era diventata l’idolo de
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1045
rillante, nel quale riuscì egregiamente. Unitosi il ’27 in matrimonio colla figliuola minore del Dorati, Alamanna, formò con
ubblico da entrare il ’36 con Luigi Domeniconi e restarvi sino al’ 40 colla moglie servetta, per andar poi nella Compagnia di
fino alla morte di lui, avvenuta a Torino nel ’48. Ritiratosi nel ’55 colla moglie e le figlie, che apriron negozio di modist
3 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 310-312
ttore e direttore di Compagnia ; nè la sua fama cominciò a stabilirsi colla formazione e direzione della Compagnia Reale : ch
nel libro del Bazzi tutto quello che si può nel loro arringo imparare colla teoria associata alla pratica ; ma ciò che il Baz
ingenuo dice all’oggetto più caro del suo cuore :  – Sono innocente –  colle voci di scusa, di raccomandazione, o di abbandono
curo lo dice ai propri figli, ai giudici, agli astanti. Il giovialone colla certezza della netta sua coscienza ; il serbino c
. Il giovialone colla certezza della netta sua coscienza ; il serbino colla noncuranza e sufficienza del suo carattere a chi
coll’unzione mendace della dissimulazione. La ingenua lo profferisce colle sue lagrime sincere all’ ingannato amante. La don
o innumerevoli i modi relativi ad una brevissima frase per accennarla colla dovuta proprietà. Dimostrasi adunque ad evidenza
4 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15
ica però ricevè tutta la perfezione dall’Attico Aristofane che sempre colla grazia e colle facezie temperava –  l’amarezza de
tutta la perfezione dall’Attico Aristofane che sempre colla grazia e colle facezie temperava –  l’amarezza della satira. Ebb
areggiare co’ loro modelli, e ne sostennero arditamente il paragone e colla magnificenza dell’apparato e colla pompa poetica
stennero arditamente il paragone e colla magnificenza dell’apparato e colla pompa poetica de’ cori. Impazienti poscia dell’ug
ne della natura i voli più bizzarri della fantasia, e si nobilitavano colla poesia più vigorosa, colla morale più sana e coll
bizzarri della fantasia, e si nobilitavano colla poesia più vigorosa, colla morale più sana e colla politica più profonda i s
e si nobilitavano colla poesia più vigorosa, colla morale più sana e colla politica più profonda i soggetti all’apparenza pi
quelle Rane simboli de’ molesti verseggiatori ciclici; quelle Nuvole colle quali si satireggiava l’ipocrisia morale e l’inut
imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al naturale colle maschere. E per ultimo riuscì tal commedía fuor d
le quali a sufficienza ce ne istruiscono. Non voglionsi però leggere colla speranza di trovarvi avventure piacevoli, intrigh
5 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 39
cantatrice che comica, era scritturata per gl’ Intermezzi, a vicenda colla Zanetta Casanova, nella Compagnia di Giuseppe Ime
 L’Agnese – dice Goldoni – cra la cantante di moda per le serenate, e colla bellezza della sua voce, e la chiarezza dell’espr
Maccari, romano, La fondazione di Venezia (V. Mémoires de M. Goldoni, colle note di Ermanno von Loehner, Cap. xxv, xxxiv, xxx
6 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 979
ando su di lui. Fu in appresso col Favi, col Lombardi, coll’ Emanuel, colla Vitaliani, colla Duse, colla quale visitò le prim
u in appresso col Favi, col Lombardi, coll’ Emanuel, colla Vitaliani, colla Duse, colla quale visitò le prime capitali dell’E
o col Favi, col Lombardi, coll’ Emanuel, colla Vitaliani, colla Duse, colla quale visitò le prime capitali dell’Europa e dell
7 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1041
il ’75 in quella di Vincenzo Bugani fuor di Venezia, ove tornò il ’76 colla Battaglia al S. Gio. Grisostomo, rinnovando gli a
l S. Gio. Grisostomo, rinnovando gli antichi entusiasmi, specialmente colla messa in scena del Pigmalione, melologo di G. G.
sseau, tradotto dal Gandini, e che il Grandi recitò anche in francese colla moglie che vi sosteneva la Galatea (V. Arbes [D’]
8 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 564
ompagnia de’ comici veneziani venuti mesi sono da Venezia a divertire colle loro applaudite fatiche la nobiltà di questa Metr
fatiche la nobiltà di questa Metropoli e che ora ritornano a Venezia, colle loro famiglie, servitori, attrezzi teatrali e rob
e Campioni capo della compagnia de’ Comici di S. Luca di Venezia, che colle loro fatiche anno con applauso divertito la nobil
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006
le un posto nella compagnia, ch’ella subito accettò, la fece esordire colla piccola parte di Madama Giuseppina nel Medico ola
successo da essere scritturata nella Compagnia di Gerolamo Medebach, colla quale esordì nella commedia a soggetto Di peggio
tò per ventisette sere la Putta onorata del Goldoni. Passò il ’70-’71 colla Compagnia del Lapy, ove fu per alcuni anni, amica
teatro, fu a lei affidato il ruolo di prima attrice assoluta. Fu poi colla Battaglia al S. Gio. Grisostomo, poi di nuovo col
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1053-1054
uppliva al difetto della scienza e della voce coll’abilità personale, colle caricature degli abiti, e colla cognizion dei car
e della voce coll’abilità personale, colle caricature degli abiti, e colla cognizion dei caratteri, che sapeva ben sostenere
poi l’amante di Casanova, poi, a Londra, la famosa Mistress Cornelys, colla scorrettezza della vita privata, e l’altra figlia
a della vita privata, e l’altra figlia, Marianna, cantante anch’essa, colla meschinità del suo talento, ma sopratutto, io cre
11 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 323
a Maria Cappello. Tiranno il 1843 nella Compagnia di Alberto Tessari, colla moglie Angiola seconda donna e il figlio Teodoro
Il '53 fu riconfermato dall’Astolfi per la nuova Compagnia in società colla Sadowski. Amministratore, il '55, della Compagnia
12 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 10-16
ssicurata coll’unione delle forze particolari, e provveduto al comodo colla fatica, tosto si volge a procacciarsi riposo e pa
altri scrittori”. Anzi non v’ha cosa meno strana di questa. La prosa colla quale si ragiona ordinatamente, abbisogna di meto
i tosto gl’ inconvenienti che produce quel mescolarsi un divertimento colle delicate materie religiose. Allora le classi de’
il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricc
utti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza, colla ricchezza il luss
nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza, colla ricchezza il lusso, e col lusso crescono nuovi bi
una competente cultura. E perchè poi la delicatezza delle arti viene colle filosofie, questo genere di poesia non tocca l’ec
13 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »
torica, e propagazione di esso in Europa. Cause del suo accoppiamento colla musica, e la poesia nel melodramma. [1] Tra i fe
rienza di fisica, egli non istarà molto che s’annoierà, e palesaravvi colla sua inattenzione la noia. Ma se invece di tutto c
ollo si finsero, il quale, avendo la fronte cinta de’ raggi, guidasse colle briglie d’oro in mano il carro luminoso del giorn
le malìe, i sortilegi, le stregonerie e le altre magiche operazioni, colle quali assicuravano di poter eccitare e serenar a
vantavansi d’aver fatto in se medesimi lo sperimento. E ciò non solo colle parole e col tatto, ma con misteriosi caratteri a
lte dal sistema religioso durò lungamente nelle menti del volgo. [13] Colle conquiste dei goti si sparse adunque per l’Europa
ttiamo al presente in ridicolo, ma che pur vedevasi allora accoppiato colla bellezza nelle donne e coll’onoratezza e il valor
de’ pubblici costumi. Perciò insiem coi palazzi e le selve incantate, colle anella, le armi, e le verghe fatate, cogli endria
delle favole debbe a mio giudizio aggiugnersi un’altra. La filosofia colle premure di Dante e Petrarca poi codici disotterra
filosofia colle premure di Dante e Petrarca poi codici disotterrati, colla venuta dei Greci in Europa, e col patrocinio dell
ero di pregio la poesia e la lingua italiana se invece di paragonarle colle viventi si paragonasse colla poesia e la lingua d
lingua italiana se invece di paragonarle colle viventi si paragonasse colla poesia e la lingua de’ Greci. So che alcuni erudi
al lontananza divenne maggiore allorché la lingua dovette accoppiarsi colla musica: impercioché siccome la poesia rigettava m
umentale; ora chiamando in aiuto gli altri sensi affinchè riempissero colla loro illusione quel divario, che pur durava tra l
di rado o non mai venne sola la musica, ma quasi sempre accompagnossi colla pompa, colla decorazione e collo spettacolo ne’ c
mai venne sola la musica, ma quasi sempre accompagnossi colla pompa, colla decorazione e collo spettacolo ne’ canti carnasci
po alte aveano gettate le radici, né poterono dar alla unione di essa colla poesia quell’aria di verosimiglianza e di natural
ll’inferno, e a’ tempi favolosi. Non sapendo come interessar il cuore colla pittura de’ caratteri e delle passioni, cercarono
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1019-1020
ata cantante, entrò in arte, dando subito le più belle speranze di sè colla figurina incantevole, col profilo delicato, coi c
ina incantevole, col profilo delicato, coi capelli biondi e vaporosi, colla voce armoniosa, colla coltura non comune, coll’an
rofilo delicato, coi capelli biondi e vaporosi, colla voce armoniosa, colla coltura non comune, coll’anima d’artista. Divenut
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
l ’14 con suo marito in Compagnia di Elisabetta Marchionni. Quand’era colla Battaglia, creò la parte di Elena nell’Elena e Ge
ndolfati ; e il Teatro appl. e mod., Tom. III, dice della Belloni che colla pantomima di Elena, e coll’espressivo sentimento
16 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 25-26
schermirsi, non credendo, nè alcuno lo credeva in compagnia, di poter colle sue tenui corde arrivare a tanto : ma con inaudit
i spettatori, far loro provare i vari affetti ch’essa ci mette a nudo colla magia di un ineffabile sentimento, farli palpitar
già forte promessa dell’arte. Fu prima attrice di spalla, direm così, colla Duse, in Compagnia di Cesare Rossi, poi seconda d
17 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 298-299
nel ’59, egli, cavallo da tiro e da soma, alternava le parti comiche colle tragiche, fra cui, incredibile a dirsi, quella de
ica, nel quale seppe farsi applaudire da ogni pubblico d’Italia, così colle comicità grottesche del Flaupin ne’ Buoni villici
a, così colle comicità grottesche del Flaupin ne’ Buoni villici, come colla compassata rigidità del Metzburg nel Ridicolo ; c
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 499-500
1848, al fianco di Luigi Taddei, della Zuanetti, di Aliprandi. Esordì colla parte del fratello vendicatore nel dramma : Prest
, come, ad esempio, nella Orfanella di Lowood, se ben ricordo, in cui colla frase « ed anche i cani delle reggïe muteee van r
a fine cesellatura delle frasi e delle parole, rivelando al pubblico, colla maggior semplicità di mezzi il più riposto concet
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 676-677
suo padre, ed esordì mercoledì 19 novembre 1732 alla Comedia italiana colla parte principale di Bajocco nella parodia del Jou
o italiano. Il 5 dicembre dello stesso anno apparve una seconda volta colla parte di Maître à chanter nella commedia di Boiss
stituirsi immediatamente prigioniero a For-l’Evêque per aver liticato colla moglie tra le quinte, cagionando un certo scandal
20 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
o compagno, Orazio Zecchi, di formare una Compagnia tutta di giovani, colla quale si recò nella Marca anconitana, ov' era vie
racilissima ; talchè, prostrato dal male, si recò da Napoli a Bologna colla speranza di recuperar le antiche forze nella citt
21 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 980-981
issimo, fiorito nella metà del secolo xvi. Recitava il 1568 a Mantova colla celebre Vincenza Armani : e nota Baldassarre De P
endo sulla piazza anche la Compagnia di Pantalone (forse il Pasquati) colla Flaminia (?), il Duca volle che si recitasse una
erto Ernandicco Spagnuolo…… Si recò la prima volta a Parigi nel 1571 colla sua compagnia, secondo un documento del 15 settem
i suoi compagni, sempre in considerazione del piacere che procuraron colle loro commedie a Sua Maestà. Francesco Bartoli e a
22 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VI. Tragedia Cittadina e Commedia Lagrimante. » pp. 134-143
e, ed è chiamata Cittadina. Non è questo un dramma da gareggiar punto colla grande e vera tragedia reale da Platone tenuta pe
el Belloy, cui il marito dà a mangiare il cuore dell’amante, trattato colle medesime molle ed atto come quella a partorir piu
elania. Manca ancora a’ Francesi l’arte d’inseguire col sale comico e colla sferza del ridicolo questa vanità ed ingordigia d
i scherzi comici dell’uffizialetto nel Disertore, ma non si accordano colle situazioni patetiche che vi sono. Commuove nell’U
ll’Indigente il sig. Mercier ha confuse le tinte de’ caratteri comici colle tragiche, dando al suo dramma un’ aria di somma t
a casa il secondo personaggio dopo del Commendatore suo fratello, che colle sue maniere e stravaganze mette tutto in iscompig
età. Delicata infine è l’esclamazione di Clarendon, Elle me pardonne, colla quale per trasporto di gioja egli previene le par
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
ora presso il figlio Antonio, capocomico da venticinque anni, lettere colla data del 1849 del Vescovo di Caltagirone, Monsign
: A S. E. Cav. Pasquale Almirante dei Duchi di Celsa piccola, e altre colla data del 1850 del Conte Adonnino di Licata collo
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
l S. Luca di Venezia in quella di Luigi Perelli, nella quale si sposò colla giovane attrice Chiara Mattordese. Passò da quell
el Perelli nelle Compagnie di Marta Coleoni e di Maddalena Battaglia, colla quale, al S. Gio. Grisostomo di Venezia, il carne
25 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
'80 in Compagnia di Alamanno Morelli sotto Guglielmo Privato. Fu poi colla moglie in altre compagnie, e finalmente in quella
la moglie in altre compagnie, e finalmente in quella di Romolo Lotti, colla quale si recò in America ove perdè la moglie, e d
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 4
china ; e che mutò nome col mutar delle attrici, doventando Colombina colla Biancolelli, Ricciolina coll’Antonazzoni, Frances
olombina colla Biancolelli, Ricciolina coll’Antonazzoni, Franceschina colla Roncagli, Corallina colla Veronese, ecc. ecc.
, Ricciolina coll’Antonazzoni, Franceschina colla Roncagli, Corallina colla Veronese, ecc. ecc.
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 709-710
genere : ed essendo pervenuto a felici scoperte, aprì una manifattura colla quale s’acquistò in breve un gran nome. Ma innamo
ca, assieme alla moglie e ai due figli Angelo e Giovanni Battista. Fu colla famiglia e con quella donna in varie città d’Ital
to al suo ritorno a Parigi, poichè riferisce il Campardon una querela colla data del 5 febbraio 1696 sporta dal Costantini a
28 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292
ia fu l’Elisa di Sebastiano Biancardi detto Lalli in Venezia, cantata colla musica del Ruggieri nel 1711, e fu la prima vera
olorito Tizianesco de’ suoi ritratti comici? Il di lui Finto Fratello colla musica di Giovanni Fischetti si cantò nel 1730: l
di Giovanni Fischetti si cantò nel 1730: lo Frate ’nammorato nel 1732 colla musica squisitissima in tutte le sue parti del Ra
ica Giambatista Pergolese68: Da un disordine nasce un ordine del 1737 colla musica di Vincenzo Ciampi: la Lionora del 1742 co
ordine del 1737 colla musica di Vincenzo Ciampi: la Lionora del 1742 colla musica del Ciampi nelle parti serie, e del celebr
ce una dipintura vivace di un Fra Macario simile al Tartuffo recitata colla musica di Carlo Cecere. Commedia fu il Carlo ed a
commedia vi fu di bel nuovo stabilita coll’intermezzo della Canterina colla musica di Niccolò Conforto, coll’ Astuto Balordo
Balordo posto in musica in gran parte dal Logroscino, e singolarmente colla Furba Burlata fortunatissima commedia la cui musi
olar magia del suo pennello che anima quanto tocca, e l’ ingentilisce colla grazia del Correggio e coll’ espressione di Raffa
a di Racine? Ma sapeva egli che il Regolo di Pradon è un petit-maître colla sua bella accanto74? Poteva nascere da sì molle e
che Annio gli dia il suo: che quest’amico col manto di Sesto segnato colla divisa de’ congiurati arrivi alla presenza dell’
va77. Ella è una Romana ambiziosa che più non isperando di conseguire colla mano di Tito l’imperio, si prevale della debolezz
tradotto e imitato in Francia da molti poeti, Le Franc de Pompignan, Collé , Belloy, Le Miere, Dorat ec. Egli è vero che poss
collo scioglimente naturale del Racine fu rappresentata in quell’anno colla musica del Valenziano Vincenzo Martin, il quale a
tale de’ Jommelli, de’ Piccini, de’ Mai e de’ Paiselli. Il suo Oreste colla musica del Napoletano Domenico Cimarosa comparve
iata da Moliere, e mostrò in Vienna nel 1767 la sua di Amore e Psiche colla selva de’ destini, coll’ antro degli oracoli, col
e colla selva de’ destini, coll’ antro degli oracoli, coll’Acheronte, colla caverna di Averno, ed accoppiò allo spettacolo de
indifferente dell’opera, e la musica che la costituisce tale insieme colla poesia, hanno ricevuto nel nostro secolo da varj
marzo 1789. 68. Non debbo lasciar di avvertire che la Serva Padrona colla musica di questo insigne maestro servì di scuola
vvivata dalla musica prima che gl’ Italiani gliel’ avessero insegnato colla Serva Padrona”. 69. Gli contende gran parte di
drammi ne’ cori del Gionata ed in una Cantata: che l’armonico Frugoni colle sue Cantate potrebbe servir di modello al vero st
diversità dell’opera e della tragedia, nè preteso comparare il Cinna colla Clemenza di Tito per dare un glorioso vantaggio a
29 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
ione delle forze particolari di ciascun corpo, e provveduto al comodo colla fatica, volgesi tosto a procacciarsi riposo e pas
li occhi gl’inconvenienti che produce quel mescolarsi un divertimento colle dilicatissime materie religiose. Allora le classi
il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricc
utti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza, colla ricchezza il luss
nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza, colla ricchezza il lusso, e col lusso crescono nuovi bi
30 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475
contratto, il Bon formò quella società comica Bon-Romagnoli-Berlaffa, colla quale si ripromise di ridar vita a tutto il reper
831. Fu poi il Bon in Compagnia Cesaroni e in quella di Camillo Ferri colla moglie prima attrice. Rimasto vedovo, fu scrittur
illo Ferri colla moglie prima attrice. Rimasto vedovo, fu scritturato colla figlia Laura e il figliastro Luigi (V. Bellotti-B
una pietra commemorativa fu alzata sulla sua tomba dalla figlia Laura colla seguente iscrizione : qui riposa Francesco Augus
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1024-1026
re, tornei, accademie, giuochi di anelli, assalti a’ castelli di neve colle dame riccamente abbigliate alla turca…. e commedi
nti del Duca, non sappiam più che sia di lui accaduto…. Troncata così colla esistenza in Corte di Massimo Trojano, la esisten
e un servo), si recarono a quella Corte per rallegrare co’ dialoghi, colle canzoncine, cogl’istrumenti, colle capriole, queg
Corte per rallegrare co’ dialoghi, colle canzoncine, cogl’istrumenti, colle capriole, quegli alti personaggi che ne andavan p
32 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »
gli argomenti poeti ci, che acconci non sono ad invaghire gli orecchi colla soavità de’ suoni, né ad appagar l’occhio colla v
invaghire gli orecchi colla soavità de’ suoni, né ad appagar l’occhio colla vaghezza dello spettacolo, sono per sua natura sb
formano il principal carattere dell’opera. [2] L’unione della musica colla poesia è dunque il primo costitutivo, che disting
ogliere il seguente problema : Data la intrinseca unione della poesia colla musica, quai mutazioni debbono sultare da sì fatt
differente del tutto ci sia: ora indirettamente muovendo col ritmo, e colla cadenza poetica, colla inflessione, e coll’accent
sia: ora indirettamente muovendo col ritmo, e colla cadenza poetica, colla inflessione, e coll’accento naturale della voce q
da maniera è quella che rende la poesia tanto acconcia ad accoppiarsi colla musica: anzi siffatta proprietà, la quale fino ad
he in quest’ultima proprietà un’altra ragione d’analogia della musica colla poesia consiste: imperciocché quanto più la espre
uovere, come subalterno il dipignere. Commuove la musica ora imitando colla melodia vocale le interiezioni, i sospiri, gli ac
e è quello che soggetto s’appella: ora ricercando coi suoni armonici, colla misura, col movimento, e colla melodia que’ fisic
la: ora ricercando coi suoni armonici, colla misura, col movimento, e colla melodia que’ fisici riposti nervi, i quali con ce
l’armeggiar d’una battaglia, o il fragore del tuono: ora risvegliando colla melodia le sensazioni, che in noi producono le im
no la musica accompagnare le sentenze istruttive della poesia, se non colla viva espressione d’un canto imitativo, almanco se
e non colla viva espressione d’un canto imitativo, almanco seguitando colla misura, coll’andamento e col tempo il tuono gener
lla si trova d’immaginativo né d’affettuoso, può nonostante accrescer colla melodia naturale maggior forza alle varie posatur
la musica senz’averne io spirito. [9] Da questo paragone della musica colla poesia risultano due osservazioni spettanti al mi
omponimento poetico. La seconda è che la poesia fatta per accoppiarsi colla musica, debbe rivestirsi delle qualità, che quest
er la stessa ragione una orditura troppo complicata mal si confarebbe colla natura del dramma. La musica, perché faccia il su
i esterni del dolore, gaudio, tristezza, voluttà, speranza, e timore, colla circostanza che ciascuna di esse passioni ha il s
te l’errore contribuisce la musica strumentale, la quale accoppiatasi colla vocale rende più forte, e più durevole la sorpres
nch’ella soggiunga «Chi non può quel che vuol, quel che può voglia» colla lunga filastrocca che seguita. Ma è naturale bens
mo generalmente è più dominato dai sensi che dalla ragione. Le catene colle quali la natura l’ha legato agli altri esseri del
l suo concetto mentale, s’appiglia per farsi capire alla comparazione colle cose sensibili. Nel che è da osservarsi in confer
ilosofica. [30] Dall’esame dei cangiamenti, che dal suo accoppiamento colla musica nella poesia risultano, passiamo ora a ved
ascuna a dilettare or l’uno l’altro dei sensi. E siccome dalla unione colla musica ne soffre alquanto la verosimiglianza poet
l’illusione la rapidità, e la prontezza dello spettacolo, (altrimenti colla lentezza lo spettatore s’accorgerebbe di essere s
gedia se non per le modificazioni che risultano dal suo accoppiamento colla musica, egli è chiaro che la sua essenza non è ri
non è riposta nel maraviglioso dell’Epica, il quale ne distruggerebbe colla inverosimiglianza il principal interesse. Io pren
ente l’indole della musica: Secondo: conoscere le relazioni di questa colla lingua in cui scrive: Terzo: assoggettar alia mus
33 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »
ano a entrare per niente, e si direbbe quasi che vogliano patteggiare colle orecchie dello spettatore senza curarsi punto deg
disperato o un furioso Farnace, che in mezzo alla disperazione o alla collera quando l’anima, mettendo in rapida convulsione le
ante di volere sloggiare dal corpo, pur si fermano fissi immobilmente colla bocca aperta, col braccio incurvato, e colla mano
rmano fissi immobilmente colla bocca aperta, col braccio incurvato, e colla mano attaccata al petto per più minuti, come aves
servare Arbace, che apparecchiato a bere il veleno e cantando un’aria colla tazza in mano, la va voltando, e rivoltando come
e accoglie l’inzuccherato complimento con un sorriso di compiacenza e colla stolidezza degna di cotai mecenati? Per non dir n
ttenzione e per mostrarsi appassionata. Prende poi a cantar le parole colla nobil mimica esposta di sopra, e colla quale par
Prende poi a cantar le parole colla nobil mimica esposta di sopra, e colla quale par che i cantanti vogliano prendersi a gab
nella platea i suoi conoscenti ed amici, sorridendo col suggeritore o colla orchestra, guardandosi l’anello, battendo talvolt
lipio Forcone e la Signora Cecilia Pelatutti col principe Zoroastro e colla regina Culicutidonia? [6] La cagione degli accenn
acquistate tante ricchezze inseparabili da lei, non sa accompagnarsi colla poesia senza portar seco tutto il corredo de’ suo
r la melodia con certe precauzioni allorché faccia di mestieri unirla colle parole affinchè queste non perdano totalmente l’e
o e fregiata da tutti gli ornamenti della strumentale concorre insiem colla musica a render più pomposo e più illustre il tri
acendo sentire gli incisi, le transizioni, le sospensioni e i periodi colle mutazioni accidentali dei tuoni, in una parola at
e intervallo armonico, nel quale la regola sarebbe che non oltrepassi colla voce l’estensione d’una ottava. Tutto il restante
caratteri, sugli affetti, e sugli uomini. Dovrebbe egli interpretare colla evidenza del gesto ciò che la voce non esprime ab
io spiegati con un silenzio eloquente e con un accento interrotto che colla più pomposa orazione. Dalla imperizia de’ cantori
ncipe Troiano la tenerezza e il rimorso. S’avvicina, piange, le parla colla eloquenza propria d’un’anima che conosce tutta la
a confidente l’estremo desiderio che ha di vendicarsi, e la destrezza colla quale va cercando i mezzi per riuscirvi. Nerina,
men ragionevole ove la riflessione e la scienza del cantore sapessero colla proprietà dell’azione supplire al rapido e concis
a semplicità. Per verità di canto s’intende l’eseguire ciascun motivo colla mossa o andamento ad esso più acconcio, e l’affer
e nel seguitare le frasi musicali; bastando per essa il poter rendere colla maggior esattezza ciascun pensiero compreso nella
ebbe tutta e intiera fissarsi sul tale oggetto, e dall’altra cuoprono colla loro pompa alcune bellezze naturali di esso onde
ne che regna nel canto, qualora si confacciano coll’oggetto imitato e colla situazione, qualora servano a conciliar l’attenzi
ad Atene. [49] Ma l’imitazion che risulta dalla somiglianza del canto colla situazione del personaggio suppone forse troppo d
di acutezza o di gravità che vi si mette, e per la forza o remissione colla quale si notano le inflessioni. A questi tre elem
il mio delizioso delirio; che sillogizzi comparando la voce che cantò colla passione o l’idea che voleva rappresentarmi; e ch
o distratto, il quale, siccome vede spesso cogli altrui occhi e sente colle altrui orecchie, così gusta non poche volte coll’
rui orecchie, così gusta non poche volte coll’altrui sensazione e non colla propria? Come sperarle da un udienza che va alle
a qual cosa non altronde deriva se non da ciò che il canto drammatico colle sue stranezze e inverosimiglianze sfigura in tal
sfigura in tal modo il senso delle parole, che tolta ogni connessione colla poesia, altro non rappresenta fuorché un quadro a
rario e in tutto diverso. Quindi la contraddizione con noi medesimi e colla nostra sensibilità in cui ci pone il canto; poich
o facendo qualche cosa di peggio. Quindi la sorpresa mista di sdegno colla quale uno straniero nuovo alle impressioni riguar
ero, o ad eccitar una determinata passione, ma a piacere all’orecchio colla loro varietà e successione. Quindi non è da marav
ura che si danno i cantori per trovar cose che lusinghino le orecchie colla lor novità, e la varietà de’ gusti che da ciò ne
egolare anche nelle arie che si cantano in teatro la voce del cantore colla natura del suo movimento e col numero delle vibra
a del ballo alto perché è più imitativa, ma non può venir in paragone colla musica applicata alle parole, perché nella pantom
ni d’un uomo. Come accoppiar dunque questo romore cupo e spropositato colla pieghevolezza e colle dilicatezze del nostro cant
oppiar dunque questo romore cupo e spropositato colla pieghevolezza e colle dilicatezze del nostro canto? L’altro argomento m
loro melopea avesse i caratteri del vero canto: I. Perché si misurava colle note musicali che regolavano i tempi e le cadenze
nti partorirebbe dissonanza perpetua. II. Perché i cori si regolavano colle leggi della musica lirica, o per dir meglio, essi
34 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »
tata strappata da Antonio Petito, il celebre Pulcinella, la parrucca, colla quale celava la testa calva, fu obbligato da quel
per recarsi alla prima rappresentazione di riapertura del S. Carlino colla nuova Compagnia di Edoardo Scarpetta. (V. Di Giac
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1063
in sua Compagnia. Cominciò col far da comparsa ; ebbe molto a lottar colle esigenze del dialetto, parlando essa prettamente
sigenze del dialetto, parlando essa prettamente toscano, e più ancora colla invidia delle compagne. Ma vinse : un po’ per i p
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 204
int-Edme, e il 9 aprile del 1720 esordì nella Compagnia del Reggente, colla parte di Prudent nella Fausse Coquette, commedia
to il dì seguente, per la cristiana, davvero esemplare, rassegnazione colla quale sopportò il male e passò alla nuova vita.
37 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22
ssicurata coll’unione delle forze particolari, e provveduto al comodo colla fatica, tosto si volge a procacciarsi riposo e pa
a di altri scrittori.» Non v’ha cosa meno strana di questa. La prosa, colla quale si ragiona ordinatamente, abbisogna di meto
si tosto gl’inconvenienti che produce quel mescolarsi un divertimento colle delicate materie religiose. Allora le classi de’
il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricc
utti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza, colla richezza il lusso
nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza, colla richezza il lusso, e col lusso crescono nuovi bis
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 727
la persona. Era tiranno il 1827 della Compagnia di Romualdo Mascherpa colla moglie Maria amorosa, e vi stette fino alla quare
società con Angiolo Gattinelli, scritturandovi il Taddei, col nome e colla direzione del quale potè passar tra quelle di pri
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 600
ompagnia comica Talli-Sichel-Tovagliari, che durò due anni, poi passò colla Mariani, con Paladini, con Talli, colla Marchi, e
che durò due anni, poi passò colla Mariani, con Paladini, con Talli, colla Marchi, e finalmente socio con Claudio Leigheb. È
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 362
lli, benestanti. Si diede per due anni agli studi musicali in Mantova colla famosa Lotti, sotto la direzione del maestro Anto
acità della dizione in quelle popolari, sia, e in quelle e in queste, colla giustezza della intonazione e la verità della con
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 759
manuel, poi della Duse, poi della Vitaliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno
la Vitaliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno prossimo (’97-’98), nella Comp
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 810
recedente e di Giorgio Duse, nacque a Padova il 1849. Fu i primi anni colla nonna Elisa Barbini, poi, morti i genitori, or co
ia Zocchi, col quale fu poi con l’Ajudi, col Sivori, collo Stacchini, colla Pedretti, con Barnato e Branchi, e dal quale ebbe
43 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932
ch nel Teatro a S. Gio. Grisostomo. Ebbe l’incontro di dover recitare colla Maddalena Battaglia poco dopo comparsa in Venezia
audito. Abbandonando il Medebach il predetto Teatro, il Fiorio rimase colla Battaglia, ed oggi è pur seco, continuando a dimo
Introduzione comica, in cui sono dipinti al vivo i costumi dei comici colle loro convenienze, dispute, bizze, suscettibilità.
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771
costituzione del fisico forte e sviluppato, in aperta contraddizione colla sentimentalità e romanticheria dei caratteri che
con Leigheb e la Reiter, con Pasta e la Reiter, e con la Reiter sola, colla quale è tuttavia e sarà fino al principio del pro
l principio del prossimo triennio '906-07-08, pel quale è scritturata colla Compagnia Talli, Re Riccardi : questo il lungo st
45 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO IV. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 257-261
alle frontiere della China e alla Gran Tartaria, e confina da ponente colla Svezia, col Baltico e colla Polonia, da settentri
alla Gran Tartaria, e confina da ponente colla Svezia, col Baltico e colla Polonia, da settentrione col mar Glaciale, e dal
Pietroburgo si costrusse sotto l’imperatrice Elisabetta col disegno e colla direzione del conte Rastrelli Veneziano. Eccone l
ascolta l’opera in un palco accanto all’orchestra. La scena comunica colla platea per due scalinate laterali che partono dal
46 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729
lla, l’ultima parte in comici intermezzi a Bologna e altrove. Passata colla madre a Parigi, esordì il 21 luglio 1766 come amo
uanto ai meriti personali e ai modi graziosi, il Campardon riferisce, colla scorta del Grimm, come l’inglese Tommaso Hales, c
so ne inventava, disegnava e coloriva i modelli, facendo poi ad altri colla sua assistenza ultimarne l’esecuzione. Nè solo de
demo ». Il carnovale dell’anno dopo allo stesso Valle, andò in iscena colla stessa compagnia la seconda tragedia di Vincenzo
o, e sempre grande tanto nel tragico, quanto nel comico, specialmente colla parte del Re nell’Adelasia in Italia, con quella
tuoi veraci onori, della comica scena inclito lume. Col nobil gesto e colla lingua i cuori di lusingar ognor hai per costume 
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 527
ssima sempre e a pochi anni d’intervallo, da un personaggio all’altro colla maggiore indifferenza. Ella fece i primi passi ne
Compagnia Boldrini, poi in quella di Ernesto Rossi. Fu con Peracchi e colla Marini ; poi con la società Biagi-Casilini, e poi
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 358
da giovine buone prove coi filodrammatici, e si scritturò con Rossi, colla Goldoni, colla quale lo vediamo il 14 giugno 1815
ne prove coi filodrammatici, e si scritturò con Rossi, colla Goldoni, colla quale lo vediamo il 14 giugno 1815 rappresentar l
49 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 624
lda Bemacchi, formatosi un buon corredo di studi ora in collegio, ora colle istitutrici in casa, fu condotta giovinetta a Mil
do dopo un anno di preparazione in Compagnia Zacconi-Pilotto a Verona colla parte di Elena in Resa a discrezione. Passò prima
50 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294
n escludiamo tutto ciò che dopo di essi può l’ingegno umano inventare colla scorta degli eterni principj della poetica superi
nto del Tansillo essendosi impressa nel 1526; ma l’azione si scioglie colla Luminaria che n’è una continuazione o seconda par
aria che n’è una continuazione o seconda parte, che s’ impresse unita colla Cecaria nel 1535 in Venezia, dove ancora se ne fe
rquato Tasso. La prima edizione fu quella di Aldo il giovane nel 1581 colla dedicatoria dell’autore a Don Ferrante Gonzaga pr
si quella del 1655 uscita in Parigi dalla stamperia di Agostino Curbè colle annotazioni di Egidio Menagio133. La difesa dell’
econdo il Mongitore un’ edizione dell’Aminta fu pubblicata in Sicilia colle note musicali del gesuita Erasmo Marotta da Randa
nel 1641 in Palermo. La futilità delle critiche si manifestò non meno colle difese che coll’ applauso generale che riscosse s
fese che coll’ applauso generale che riscosse sì vago componimento, e colla moltitudine delle traduzioni che se ne fecero olt
che fuori dell’Italia un censore nel Rapin, che misurava que’ pastori colla squadra de’ villani e caprai delle moderne campag
elebre Fontenelle. Ma possono sentire le umane passioni, e ragionarne colla penetrazione naturale, non come filosofi, ma come
he mi rileva errar per gli ermi boschi, che contiene cinque stanze colla rigorosa legge del metro regolare. Ma chi riconos
lla Cieca, e la Rappresentazione di anima e di corpo recitata in Roma colla musica di Emilio del Cavaliere, furono pastorali
tre Ebrei si ricava quanto impegno egli avesse che si rappresentasse colla maggior proprietà. All’ Ebreo Leone di Somma che
tre alla gran fatica ch’ella imprenderà a comporre quattro canzonette colle circostanze richieste alle così fatte, le accresc
lificati corregiani, morì di un aborto in Lione nel 1604 d’anni 42, e colla di lei morte decadde in Francia la compagnia de’
51 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39
te al Giappone si è veduto più di una fiata comparire in teatro il re colla real famiglia, e co’ suoi ministri politici e mil
ola gli ascoltatori. I Cinesi non distruggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della vera rappresentazio
ra co’ suoi discepoli disponeasi alla contemplazione e al l’esercizio colla musiea, anche Chun uno de’ più celebri imperadori
dirizzato usavasi la musica detta Tao-yng, cesitatrice. Festeggiavasi colla musica più solenne la celebre cerimonia o festa d
Can. E il tuo figlio adottivo, il cavriuolo, che feritosi nella bocca colle acute punte del cusa, venne da te curato stropicc
la China, le quali nel 1779 si compiacque d’inviarmi da Pisa a Napoli colla speranza che potessero colla mia assistenza quivi
i compiacque d’inviarmi da Pisa a Napoli colla speranza che potessero colla mia assistenza quivi tradursi e pubblicarsi. La c
52 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO II. Tragedia Cittadina, e Commedia Lagrimante. » pp. 112-127
e; ed è chiamata Cittadina. Non è questo un dramma da gareggiar punto colla grande e vera tragedia reale da Platone tenuta pe
el Belloy, cui il marito dà a mangiare il cuore dell’amante, trattato colle medesime molle, ed atto come quella a partorir pi
elania. Manca ancora a’ Francesi l’arte d’inseguire col sale comico e colla sferza del ridicolo questa vanità ed ingordigia d
letto in tal componimento non eccedono la natura, ma non si accordano colle situazioni patetiche del rimanente. Sedaine non r
l signor Mercier nell’Indigente confuse le tinte de’ caratteri comici colle tragiche, dando al suo dramma un portanento di so
a casa il secondo personaggio dopo del Commendatore suo fratello, che colle sue maniere e stravaganze mette tutto in iscompig
à. Delicata infine è l’esclamazione di Clarendon, Elle me pardonne , colla quale per trasporto di gioja egli previene le par
53 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »
crescere maggiormente quanto che la sfoggiata ricchezza della nostra colla povertà paragonata di quella dovea renderci super
ovver guidavano alla testa delle armate un popolo di eroi animandalo colla poetica armonia ai trionfi ed alle conquiste? Qua
r inalzando altari al nome d’un poeta, o coniando le pubbliche monete colla sua immagine, o invocandolo nelle calamità del pa
farsi col nume tutelare, siccome sappiamo aver fatto quei di Mitilene colla celebre Saffo? [3] Da ciò si vede naturalmente qu
voce dell’uomo semplice per se stessa e spontanea nulla ha di comune colla successione dei tuoni della musica imprigionata f
ori, cioè fra i poeti che cantavano le proprie poesie accompagnandosi colla cetra, e le sfide fra i suonatori di diversi stru
oesia non ebbe più quel perfetto combaciamento che aveva dianzi avuto colla musica, né questa colle affezioni dell’animo. Inv
perfetto combaciamento che aveva dianzi avuto colla musica, né questa colle affezioni dell’animo. Invano si tentò di richiama
ro Lini, i loro Ismeni e i loro Epimenidi, che operavano dei miracoli colla voce e cogli strumenti. La loro musica era innest
i miracoli colla voce e cogli strumenti. La loro musica era innestata colla filosofia, e i sapienti sapevano trovare dei mara
a all’aria pella dilicatezza della sua melodia, il bem aveva simpatia colla terra di cui ne imitava coi suoni la pesantezza e
la fierezza del califfo Aaron Raschid, costrignendolo a raccomodarsi colla bella Maridè sua favorita da cui se n’era slontan
pa. «Il piloto vigilante con gli occhi fissi sulla bussola e premendo colla mano il timone del naviglio canta tutta la notte
to dominatore dei deserti della Petrea, e d’abbagliare i nostri occhi colle vane appariscente di mille fantastici oggetti. «I
luna sull’orizzonte, il suo rustico heiraât, e tien sospesa la gregge colla dolce melodia, ispirando agli stupidi bruti l’amo
Si è parlato in altro luogo della convenienza di siffatti spettacoli colle opinioni religiose del gentilesimo, la quale fu,
con più energia che da altri non farebbesi in una intiera scena. [16] Colla stessa avvedutezza aveano pensato alla formazione
alore alle sillabe, e certa misura alle parole, affinchè esprimessero colla loro durazione, lentezza o velocità l’indole fisi
rale poteva concepirsi che non venisse espresso dall’una e dall’altra colla maggior esattezza ora col numero de’ tempi sillab
ora col numero de’ tempi sillabici impiegati nel formar un piede, ora colla rapidità o lentezza del movimento impresso alle p
ora coi vari generi di ritmo di cui potevano far uso, ora finalmente colla successione e intrecciamento diverso dei medesimi
. Ciascuna di esse era altresì a qualche particolar uffizio destinata colla esclusione d’ogni altro, dal che ne risultava una
so, i maravigliosi effetti che dovrebbono attendersi dalla sua unione colla poesia. Quanto più avanti s’anderà col pensiero s
illabe, la misura musicale fa tutto da sé, e poche volte va d’accordo colla poesia. Per esempio, se si dovesse metter in musi
a sensazione o immagine? Che dove la misura non s’accorda esattamente colle parole queste dicono una cosa allorché la frase m
nno per conseguenza bisogno d’impiegar tre tempi in due sillabe sole? Colla dupla? No, perché questa divide il valore in due
e? Colla dupla? No, perché questa divide il valore in due soli tempi. Colla tripla? Ma, così facendo, la musica viene a cader
o di quelli, i quali stimano la nostra musica abbastanza ricompensata colla invenzione di comporre a più parti, e col ripolim
principalmente raggirarsi intorno alle terze, che il movimento dovrà colla sua velocità aumentarne l’effetto, e che fra tutt
ontrarie di movimento) le toglierà sempre mai il diritto di gareggiar colla greca nella quale siccome non trovavansi le squis
agionare, e che il pregiudizio accarezza talvolta a fine di nasconder colla stima che mostra verso le opinioni d’un solo, il
mo nella sua traduzione, e a Naudeo, ch’eseguisse alcune danze greche colla voce e coi piedi. I poveri letterati, che aveano
fa nelle moderne poesie. Non è questo il luogo d’esaminare le ragioni colle quali sostiene egli siffatta opinione; basterà so
54 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 774-779
era prima attrice la Carolina Internari ; fu il ’40-’41-’42 a Napoli colla Società di Alberti, Monti e Prepiani ; e formò pe
Santecchi Giorgio Zannini Luigi Cavrara I molti debiti lasciati colla malaugurata azienda delle due compagnie, saldò in
n collo sepolto nelle spalle, riuscì coll’occhio vivo e lampeggiante, colla voce forte e armoniosa, coll’intelligenza natural
ali il Geraldino della Lusinghiera e il Cuoco del Cuoco e Segretario. Colla interpretazione particolareggiata, sminuzzata, eg
n solenni encomii per te O LUIGI DOMENICONI che coll’eloquente gesto, colla parola informata da tutte gradazioni del sentimen
55 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176
te folliculario intento a schiccherar deplorabili colpi d’ occhio Colla veduta corta d’una spanna, il quale non sapess
ria moglie, incorre nell’altro di voler palesare a lei il suo affetto colla segretezza che esige un amor colpevole, e con ciò
siron, Palissot e Sabatier des Castres, confondendolo col larmoyant e colla tragedia cittadina, se la Chaussée avesse con par
ittadinesche e di commedie lagrimanti, pel cui cattivo genere il sig. Collé ha non di rado manifestato disprezzo. Questa favo
l dialogo è naturale”. Si scorge da questo passo che il Palissot e il Collé compresero la differenza che passa tralla commedi
riprovata delle commedie dolorose la Caccia di Errico IV del medesimo Collé . E perchè mai? Che vi ha di lugubre? Forse le lag
Falso Sincero, ed il Geloso vergognoso d’esserlo, a cui il prelodato Collé fece alcune felici correzioni49. I versi del Du F
’egli sia maritato, non si doveano meglio far contrastare i suoi lumi colla forza del pregiudizio, e dal non saperlo vincere
avviso è un carattere errato, equivocandosi talvolta l’irrisoluzione colla pazzia. Moliere avrebbe forse meglio scelti i lin
nto corrisponde alle grazie di questa commedia eccllente, nella quale colla sferza comica ottimamente si flagella una ridicol
farsette del teatro inglese, e le pubblicò in Parigi in due volumetti colla data di Londra del 1756. Non è priva di piacevole
ro luogo in una delle commedie di Aristofane, e furono poi nobilitate colla naturale sua grazia e leggiadria dal Metastasio n
uona Madre, la Rosiera, le Generose Nemiche, il Magistrato. M. Pieyre colla Scuola de’ Padri in versi di cinque atti recitata
ogliono staccar le braccia dal corpo, ed esprimono un affetto di pena colle contorsioni, con cui potrebbe un ammalato esprime
ni l’attore; l’arte che non sappia combinare il comodo di chi ascolta colla verità dell’espressione, è la madrigna della natu
iono dare agli eroi antichi. Ecco Agamennone (ei dice) col cappello e colla parrucca Francese sino al collare, dal collo posc
Sacchini, ed anche della traduzione dell’Olimpiade pure rappresentata colla musica del medesimo eccellente maestro. Il sig. M
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 23-24
i Pietro. Nacque a Venezia verso il 1675, e si recò a Parigi nel 1716 colla Compagnia italiana formata per ordine del Duca d’
lui legatario universale, a patto ch’egli ne usasse convenientemente colla moglie. Il collega rifiutò l’incarico e lo pregò
fano Riolo, al fianco di Prepiani, della Tessari e di Visetti. Esordì colla vecchia commedia di Federici : Una lezione di esp
57 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27
i non parvero all’autore pieno della lettura degli antichi. Contrasta colle grazie e veneri dello stile del Tilesio la maestà
composti prima e dopo di lui può senza svantaggio venire a competenza colle sue libere imitazioni. Per dar conveniente idea d
in mano l’urna delle pretese ceneri di Oreste, che noi pur traducemmo colla possibile esattezza nel t. IV delle Vicende della
sibile esattezza nel t. IV delle Vicende della Coltura delle Sicilie. Colla stessa signoril maniera è cangiato in latino il P
i commedie di quel gran comico. Noi esortiamo la gioventù a leggerle, colla certezza che il travaglio di confrontarle coll’or
rle, colla certezza che il travaglio di confrontarle coll’originale e colle languide ineleganti traduzioni de’ fratelli Roset
etto. In somma il vescovo Martirano quasi ne’ primi lustri del secolo colle otto sue tragedie e colle due commedie eseguì egl
Martirano quasi ne’ primi lustri del secolo colle otto sue tragedie e colle due commedie eseguì egli solo con ottima riuscita
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 229
eatro (T. II, pag. 239) alla novella gioventù « perchè collo studio e colle osservazioni trascurate dalla maggior parte dei l
dizione di Vestri, e rigettando la chimera delle tradizioni, recitino colla propria anima, e abbiano per norma i precetti del
59 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 328
volontà, e la squisitezza dell’ingegno potè in breve tempo competere colle migliori attrici dell’età sua, mostrando quanto v
nari in società con Francesco Paladini per recarsi a Parigi. Recatasi colla stessa Compagnia a Livorno, e colà sgravatasi d’u
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 469-470
anni con Bellotti-Bon seconda donna, un anno a’ Fiorentini di Napoli colla Pezzana e con Emanuel. Fu tre anni con Zerri, uno
avversità di ogni specie, nonostante i successi ottenuti specialmente colla Teodora e la Tosca di Sardou, ch’eran divenute un
61 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309
ili e leggiadri movimenti di un bel corpo, cospirassero concordemente colla poesia anima del tutto, non già qualunque o simil
one bene ordinata, e cantata dal principio sino al fine, e (per dirlo colle parole del più erudito filosofo e dell’ uomo del
da Claudio Monteverde si cantò nel matrimonio del principe di Mantova colla Infanta di Savoja, e nel 1608 uscì alla luce anch
o pensarono alla tragedia e alla commedia, le animarono perpetuamente colla musica. Noi non recitiamo versi senza una specie
artoriscono le favole poetiche proviene dalla dolce alleanza del vero colla finzione. Ogni imitazione poetica (diceva il dott
gine piena di affetti attivi, tuttochè sappiasi che i Greci animarono colla musica tutta una tragedia, ci dica il signor Sulz
Si canterà un lamento amoroso d’una pastorella? Ma una pastorella che colle parole pianga l’amante morto o lontano, e colla v
Ma una pastorella che colle parole pianga l’amante morto o lontano, e colla voce vada scorrendo pe’ tuoni musicali, è ugualme
tar la musica a i semplici concerti, e più non pensare a congiungerla colla poesia, seguendo i Greci, i Cinesi, i Latini, gl’
62 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO III. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 38-46
lle frontiere della China, e alla Gran Tartaria, e confina da ponente colla Suezia, col Baltico, e colla Polonia, da settentr
alla Gran Tartaria, e confina da ponente colla Suezia, col Baltico, e colla Polonia, da settentrione col Mar Glaciale, e dal
i Pietroburgo si costruì sotto l’imperatrice Elisabetta col disegno e colla direzione del conte Rastrelli veneziano. Ne trasc
escolta l’opera in un palco accanto all’orchestra. La scena communica colla platea per due scalinate laterali che partono dal
63 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58
rono sino al 1652 cominciò Giambatista Poquelin detto Moliere a girar colla sua comitiva per le provincie, e nel 1653 rappres
e co’ suoi nella capitale della Francia. Cominciò le rappresentazioni colla tragedia del Nicomede di P. Cornelio, e con una d
stabilirsi in Parigi, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone colla comitiva Italiana. La dimora ch’ei fece in corte
della Scuola delle donne, in cui dipinse vagamente i ridevoli critici colla grazia comica a lui naturale. Volle indi scagiona
che si rappresentò, e Moliere scaltramente si avvisò di accompagnarlo colla farsa piacevole del Medico a forza, e con tal mez
soggetto così arido Moliere seppe trarre partito per la scena comica colla caparbieria di Filaminta preoccupata del merito i
manifestò la sua inclinazione verso la scena. Coltivò i suoi talenti colle lettere studiando per cinque anni nel collegio di
cortigiani e di dipingerli al vivo; essi stessi contribuirono talora colle loro notizie ad arricchire il suo tesoro comico.
ta intimità, e da lui fu ajutato nella nominata commedia. Diceva però colla maggior naturalezza del mondo, che il primo atto
enza stabilimento fisso, poi da un’ altra più fortunata che alternava colla Compagnia Francese or nel teatro di Borgogna, or
iù volte ballò in pubblico Luigi XIV, cioè nell’Ercole amante insieme colla regina, nella mascherata in forma di balletto com
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 754
ta da Alamanno Morelli, col quale stette poi gran tempo. Il '71 passò colla Sadowski, prima nella Compagnia diretta da Cesare
empo, se bene ancore giovine, alle parti di seconda donna e di madre, colle quali trovò in ogni pubblico le stesse simpatie d
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 355-357
otti Benedetto Mancini Vale la pena di trascriver qui le parole colle quali il Bergamaschi invitò il pubblico alla sua
iglia non veniva a distoglierla interamente dall’arte, avrebbe potuto colla intuizione fortissima, colla bella figura e la be
la interamente dall’arte, avrebbe potuto colla intuizione fortissima, colla bella figura e la bella voce, mantener le grandi
66 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 403-404
iagi Luigi. Figlio di un ingegnere bolognese, errò bambino pel Veneto colla famiglia, passando dal Polesine a Verona, poi a V
per entrar poi nella grande Compagnia di Bellotti-Bon, a sostituirvi colla Tessero e con Salvadori la Pezzana, Ciotti e Lava
adori con Bellotti nel ’79, tornò socio con Casilini nell’ ’80, passò colla Tessero in America l’ ’81 e ’82, poi entrò primo
67 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213
er tacciar di cattivo gusto gli Spagnuoli (nel che al solito combatte colle ombre impalpabili): in secondo luogo mette in dub
ffetto esse entrate, e quelle parti surriferite non pajono fabbricate colla mira dell’agio de’ concorrenti. Quello però che è
stò ragionando, e mi ristrinsi alla semplice descrizione delle parti colla possibile esattezza colle parole, già che nol fac
rinsi alla semplice descrizione delle parti colla possibile esattezza colle parole, già che nol facea con un disegno, e pure
a vista dello spettatore un Sonatore vestito alla foggia del paese, e colla sua parrucca talora in mezzo degli Attori Turchi,
68 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230
ed alcuni da m. Coignet. Il sig. Elmotte volle imitare il Pigmalione colla sua scena lirica le Lagrime di Galatea, la quale
re gli esami musicali nella più colta Europa. Si distinsero parimente colle composizioni pratiche musicali Mouret, Campra, De
illes così care a’ Francesi. Gli autori che tirarono maggior concorso colle loro graziose farse musicali, furono le Sage, Col
maggior concorso colle loro graziose farse musicali, furono le Sage, Colle , Fuselier, Roy, Ornerai, Crolet, Vadè. Panard mor
atti con prologoche incresce al buon senso, benchè diverta i volgari colle decorazioni spettacolose, e l’Anfitrione in tre a
luglio del 1800 si rappresentò Zoe ovvero la Pauvre Petite di Bouilly colla musica di Plantade. Non incresce tanto in tal com
ritose. Vi si recitò l’anno stesso le Locataire in un atto di Sèverin colla musica di Gaveaux. L’azione complicata produsse p
e di Gilbert Pixerecour posto in musica da Lebrun, l’Esclave dè Gossè colla musica di Bruni, e le Roman del medesimo colla mu
un, l’Esclave dè Gossè colla musica di Bruni, e le Roman del medesimo colla musica di Plantade, e Laure, o l’Actrice chez ell
si reputa il suocapo d’opera. Le Calife de Bagdad opera di Saint-Just colla buona musica di Boieldieu piacque e si replicò pi
ormano altrettanti portici aperti. Tre di questi nel mezzo comunicano colla principale scalinata, e i due estremi terminano a
uato a comparire i drammi di. Quinault, e l’ultima recita dell’Armida colla musica di Lulli segui nel dicembre del 1764 col s
duzioni e le imitazioni di qualche opera del Metastasio colà recitata colla musica de’ nostri ultimi celebri maestri. Nè ques
riescir nell’opera di Zeno e di Metastasio predicarono coll’esempio e colle parole a favore delle furie danzatrici. a. Vedi
69 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62
ili e leggiadri movimenti di un bel corpo, cospirassero concordemente colla poesia anima del tutto, non già qualunque o simil
ne bene ordinata e cantata dal principio sino al fine , e (per dirlo colle parole del più erudito filosofo e dell’uomo di gu
da Claudio Monteverde si cantò nel matrimonio del principe di Mantova colla infanta di Savoja e nel 1608 uscì alla luce anche
pensarono alla tragedia, e alla commedia, le animarono perpetuamente colla musica. Noi non recitiamo versi senza una specie
artoriscono le favole poetiche proviene dalla dolce alleanza del vero colla finzione. Ogni imitazione poetica (diceva il do
gine piena di affetti attivi, tuttochè sappiasi che i Greci animarono colla musica tutta una tragedia, potrebbe dirci il sign
i canterà un lamento amoroso di una pastorella? Ma una pastorella che colle parole pianga l’amante morto o lontano e colla vo
Ma una pastorella che colle parole pianga l’amante morto o lontano e colla voce vada scorrendo pe’ tuoni musicali, è ugualme
tar la musica a i semplici concerti, e più non pensare a congiungerla colla poesia, seguendo i Greci, i Cinesi, i Latini, gl’
70 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330
alla rappresentazione diurna sollevava il suo pubblico all’entusiasmo colla recitazione calda e vibrata della parte di Promet
lla parte di Prometeo, a quella notturna faceva smascellar dalle risa colla parte di Tonin Bonagrazia, o di Nicoletto mezza c
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 942
artoli – nella pubblica piazza di Bologna ad esercitare diverse forze colla propria vita sotto gl’insegnamenti di Daniele del
ppo padre di lei, che vendeva un balsamo in Banco, e faceva anch’esso colla spada varj equilibrj. » Sposatasi a Camillo Fraca
72 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171
revolmente e si cercò l’agio degli spettatori col difenderli dal sole colle tende, si assegnò al Senato un luogo distinto dal
olta de’ Frammenti degli antichi tragici Latini fatta dallo Scriverio colle note del Vossio si nominano le seguenti tragedie
onio in vece di Bruto che si era allontanato da Roma. Mà Pietro Bayle colla II e IV epistola del XVI libro di Cicerone ad Att
ettersi il giovane poeta a cenare confidentemente, e dell’ammirazione colla quale dopo la cena fu ascoltata la commedia, tutt
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e di Attilio Prenestino colla musica di un certo Flacco figlio di Claudio o di
ra con quanta grazia e verità nell’atto stesso incontrandosi Panfilio colla serva Miside, le dice, quid agit? senza esprimere
Ma l’astuto finge di sopraggiugnere e maravigliarsi del fanciullo, e colle sue pressanti richieste aumenta l’imbarazzo di Mi
de’ Segretarii della Città di Napoli che illustrarono la loro carica colla dottrina e colle lettere. Egli fe imprimerla vers
ella Città di Napoli che illustrarono la loro carica colla dottrina e colle lettere. Egli fe imprimerla verso il 1704 da Gius
iovane sconosciuto, va alle nozze di Panfilo già incinta di due mesi, colla speranza di attribuir poscia al marito la gonfiez
retto dal padre si vale del pretesto della madre che non è di accordo colla moglie. All’incontro il padre di Filomena crede c
di questa favola si presentano in folla, e noi ne accenneremo alcune colla speranza di eccitare la gioventù a leggere gli an
passione che vi domina. Egli ripete a se stesso il fatto, animandolo colle più patetiche immagini. Entra improvviso; le serv
fare il prologo per raccomandarla al popolo, L’istrione accreditato, colle parole dell’incomparabile autore, nel bellissimo
col figliuolo, mettendosi come un povero contadino a lavorar la terra colle proprie mani. Terenzio a questo aggiunse gli amor
lio Prenestino, essendo Edili L. Cornelio Lentulo e L. Valerio Flacco colla musica di Flacco di Claudio figlio o liberto. Di
i Einsio e di Farnabio. L’atto primo a patto veruno non può terminare colla scena quarta e col verso, Succenturiatus, si quis
al guisa pare che non regga il rimanente, nè possa terminar l’atto II colla scena quarta, e col verso, Sed eccum ipsum video
e, e rimbeccate Ogni suo detto, ogni parola, ond’egli Incollorito colle sue bravate Non v’abbia a sopraffar. Ant. Cap
o un più villano oltraggio? Ajutatemi in grazia. Get. E’ forte in collera . For. Bada a te: zitto. Io leverogli il ruzzo.
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e L. Attilio Prenestino colla musica di Flacco. La quarta volta si recito nel c
venne, e si rappresentò dalla solita compagnia di Turpione ed Attilio colla musica di Flacco. La seconda volta si recito nel
uto che Nevio e Plauto l’avessero posta in iscena; ma confessa ancora colla ingenuità che accompagna sempre gli uomini che no
or che vi è tempo. Ciò che in se non ha modo nè consiglio, Guidar colla prudenza invan presumi. Queste vicende e questi
con ferma Norma regger vorrai, sarà lo stesso Che volere impazzir colla ragione. E quel che irato or nel tuo cuor rivol
ione degli atti dell’Eunuco. A suo credere l’atto I non dee terminare colle parole di Taide, Concedam hinc intro, atque expec
a al ruffiano. Crede egli che Ctesifone sia in villa, mentre si trova colla sua donna e con Eschino in casa di Mizione. Ognun
egole di educazione che si ricavano dalla prima scena, le quali usate colla dovuta moderazione incaminerebbero i giovani alla
e savia che fa ad Eschino il buon Mizione, e che recheremo parimente colle parole del più volte lodato elegante traduttore:
iuolo, Per quel che ti appartenne. Ti credevi, Che a te, dormendo colla pancia all’aria, Dovessero gli dei porgere aita
presentata dalla compagnia di Attilio Prenestino e da Minuzio Protimo colla musica di Flacco. Anche questa commedia fu nel na
popolo arricchito delle spoglie di tanto mondo. Cajo Pulcro l’abbellì colla varietà de’ colori; Cajo Antonio la coprì tutta d
rande, cui si attribuisce il primo teatro stabile fabbricato in Roma, colla frescura delle acque che fecevi serpeggiare, vi a
i, specialmente oltramontani, che ne giudicano leggermente e guastano colle loro ciance il gusto della gioventù. Dal che prov
73 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1055-1059
si alla filodrammatica di Verona, in cui esordì il 1° agosto del 1807 colla piccola parte di Carlotta nel Cavaliere Woender :
tanta fu l’ammirazione destata, che dopo poche sere dovè presentarsi colla parte di protagonista nella Ginevra di Scozia di
anze di un grande avvenire artistico. Educata poi dall’Anna Pellandi, colla quale stette dal 1807 al 1810, mostrò subito di e
fianco della Ristori, la parte di Euriclea nella Mirra dell’Alfieri, colla quale aveva iniziato la sua gloriosa carriera.
74 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212
timore e la necessità di occultarsi sugerirono il pensiere di alterar colla feccia il sembiante; e gli attori conformaronsi a
cconta, che nel funerale di Vespasiano l’archimimo Favore rappresentò colla maschera e coll’imitazione, giusta il costume, la
scritti da Lucianoa mostruosamente lunghi con una grandissima pancia, colla hoccaccia spalancata, e che camminavano con certe
e di communicarla e distenderla. Per la qual cosa al tempo stesso che colla maschera copiavansi gli altrui sembianti, si cerc
oce; nè mai nelle tragedie e commedie si adoperò per eccitare il riso colla stravaganza, come s’intonò parecchi anni sono dal
75 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
unque e la necessità di occultarsi suggerirono il pensiere di alterar colla feccia il sembiante; e gli attori conformaronsi a
cconta, che nel funerale di Vespasiano l’archimimo Favore rappresentò colla maschera e coll’ imitazione, giusta il costume, l
ritti da Luciano145 mostruosamente lunghi con una grandissima pancia, colla boccaccia spalancata, e che camminavano con certe
le di comunicarla e distenderla. Per la qual cosa al tempo stesso che colla maschera copiavansi gli altrui sembianti, si cerc
oce; nè mai nelle tragedie e commedie si adoperò per eccitare il riso colla stravaganza, come s’intonò parecchi anni sono dal
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 74
e, Emilia Rustici. Colà, entrato nella Società filodrammatica, esordì colla parte di Paolo in Francesca da Rimini del Pellico
iventò sorprendente in quella di Armando nella Signora dalle Camelie, colla quale, a fianco di Virginia Marini, il grande ast
77 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
al commedia tutta la sua perfezione dall’Attico Aristofane che sempre colla grazia e colle facezie temperava mirabilmente l’a
ta la sua perfezione dall’Attico Aristofane che sempre colla grazia e colle facezie temperava mirabilmente l’amarezza della s
a gareggiar co’ loro modelli, e ne sostennero arditamente il paragone colla magnificenza dell’apparato, e colla pompa poetica
ostennero arditamente il paragone colla magnificenza dell’apparato, e colla pompa poetica de’ cori. Impazienti poi dell’uguag
lla fantasia, e nobilitavano gli argomenti in apparenza i più frivoli colla più vigorosa poesia, colla morale più sana, e col
o gli argomenti in apparenza i più frivoli colla più vigorosa poesia, colla morale più sana, e colla politica più profonda. C
nza i più frivoli colla più vigorosa poesia, colla morale più sana, e colla politica più profonda. Con tal artificio erano la
imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al naturale colle maschere. E per ultimo ella riuscì soprammodo sfa
le quali a sufficienza ce ne instruiscono. Non voglionsi però leggere colla speranza di trovarvi avventure piacevoli, intrigh
mmedia degli Uccelli ha per oggetto gli affari politici di quel tempo colla Laconia dove erasi rifuggito Alcibiade accusato i
tempo colla Laconia dove erasi rifuggito Alcibiade accusato in Atene, colle maschere di varii uccelli si mettevano in vista i
ri superbissimi teatri, Oltre al primo già mentovato, eretto in Atene colla direzione di Eschilo dall’architetto Agatarco, de
ndio posto in Berlina l’astronomo Metone, che vivea più col cielo che colla terra. 43. Pisandro, uomo di bella statura, e ch
ontro l’italica nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza, colla quale i francesi (parso per sineddoche) soglion d
nel terzo? Questo terzo era da pensarsi interamente avanti di animar colla locuzione la prima scena della commedia. La natur
78 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VII. Pastorali. » pp. 4-41
ni del Tansillo, essendosi impressa nel 1526; ma l’azione si scioglie colla Luminaria che n’è una continuazione o seconda par
rquato Tasso. La prima edizione fu quella di Aldo il giovane nel 1581 colla dedicatoria dell’autore al principe di Molfetta e
si quella del 1655 uscita in Parigi dalla stamperia di Agostino Corbè colle annotazioni di Egidio Menagio a. La difesa dell’A
econdo il Mongitore un’ edizione dell’Aminta fu pubblicata in Sicilia colle note musicali del gesuita Erasmo Marotta da Randa
el 1641 in Palermo. La futilità delle critiche si manifestò non meno colle difese che coll’applauso generale che riscosse sì
ifese che coll’applauso generale che riscosse sì vago componimento, e colla moltitudine delle traduzioni che se ne fecero olt
che fuori dell’Italie un censore nel Rapin, che misurava que’ pastori colla squadra de’ caprai delle moderne campagne; senza
elebre Fontenelle. Ma possono sentire le umane passioni, e ragionarne colla penetrazione naturale, non come filosofi, ma come
Che mi rileva errar per gli ermi boschi che contiene cinque stanze colla rigorosa legge del metro regolare. Ma chi riconos
lla Cieca, e la Rappresentazione di anima e di corpo recitata in Roma colla musica di Emilio del Cavaliere, furono pastorali
tre Ebrei si ricava quanto impegno egli avesse che si rappresentasse colla maggior proprietà. Al l’ebreo Leone di Somma che
ltre alla gran fatica ch’ella imprenderà a compire quattro canzonette colle circostanze richieste alle così fatte, le accresc
lificati cortigiani, morì di un aborto in Lione nel 1604 d’anni 42, e colla di lei morte decadde in Francia la compagnia de’
79 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133
edecessore, e a tirare l’attenzione dell’uditorio più col movimento e colla vivacità e coll’economia naturale della favola ch
er l’economia dell’azione. Nell’Ajace detto flagellifero dalla sferza colla quale quest’eroe furioso percoteva il bestiame da
ne patetica di Ajace rivenuto dal suo furore col figliuolo Eurisace e colla sua sposa Tecmessa; la pittura naturalissima dell
esentata con sommo applauso ben trentadue volte, fe decorare l’autore colla prefettura di Samo. Dove si conosce il pregio del
agico, se avesse rilevato meglio il contrasto delle voci della natura colla necessità di obedire ad Apollo, che dovea fuor di
zioni appassionate ottimamente dipinte. Il Coro conchiude la tragedia colla sentenza di Solone. Tutti i Cori del l’Edipo espr
con piacere sulle scene Filottete zoppicante e disteso nel l’atto II colle convulsioni: ma egli si mostrava in questo stato
to quinto è molto vivace pel vago contrasto della virtù di Neottolemo colla politica di Ulisse. Piacemi che il soprallodato c
Atene, fuggendo la persecuzione di Creonte re di Tebe. Egli si ritira colle figlie nel tempio delle Venerabili Dive, cioè del
rano di uva di anni novantacinque. Egli fu decorato, come si è detto, colla prefettura di Samo e col l’onorevole grado di Arc
rmate in Napoli nel teatrino del real Palazzo sotto Carlo III Borbone colla direzione del marchese Barone di Liveri possono e
80 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244
rono sino al 1625 cominciò Giambatista Poquelin detto Moliere a girar colla sua comitiva per le provincie, e nel 1653 rappres
e co’ suoi nella capitale della Francia. Cominciò le rappresentazioni colla tragedia del Nicomede di P. Cornelio, e con una d
stabilirsi in Parigi, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone colla comitiva Italiana. La dimora che Moliere fece in
tutto il mese di novembre desolatoa. Nè vi ritornò il concorso se non colla comparsa della Scuola delle Donne rappresentata n
della Scuola delle Donne, in cui dipinse vagamente i ridevoli critici colla grazia comica a lui naturale. Volle indi scagiona
che si rappresentò; e Moliere scaltramente si avvisò di accompagnarlo colla farsa piacevole del Medico a forza; e con tal mez
soggetto così arido Moliere seppe trarne partito per la scena comica colla caparbieria di Filaminta preoccupata del merito i
manifestò la sua inclinazione verso la scena. Coltivò i suoi talenti colle lettere studiando per cinque anni nel Collegio di
pingerli al vivo; e si sa che essi stessi contribuirono talora talora colle loro notizie ad arricchire il suo tesoro comico.
enza stabilimento fisso, poi da un’ altra più fortunata che alternava colla Compagnia Francese or nel teatro di Borgogna or n
iù volte ballò in pubblico Luigi XIV, cioè nell’Ercole amante insieme colla Regina, nella mascherata in forma di balletto com
81 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »
olitico, osservando unicamente gli oggetti per la relazione che hanno colla civile economia e coi fini dello stato, lo riguar
’ suoi primi principi e a considerarle secondo la relazione che hanno colle affezioni primitive dell’uomo, riguarda la scena
tamente l’autorità, ora aver a tempo e luogo il coraggio di misurarla colla bilancia della ragione: quando apprezzar le parti
toccarli1. Su questi materiali, e su altri che mi procacciai altronde colla diligenza, scortato ovunque dal giudizio di perso
a certe persone pusillanimi che scambiano mai a proposito il rispetto colla debolezza. Questa è l’urbana bensì ma ferma, e im
l parola, che non avessi osato, di profferir il mio sentimento se non colla timidezza propria d’uno schiavo, che avessi incen
o di fuga i primi capitoli per vedere quanto ivi si largheggi di lodi colla Italia, come si preferiscano la musica e il melod
per sua natura difettose, ed assurde, ora sbadatamente confondendolo colla tragedia. Forse questa trascuratezza, e questo ab
ti dell’animo cogli accenti della parola, o del linguaggio, di questi colla melodia musicale, e di tutti colla poesia richied
arola, o del linguaggio, di questi colla melodia musicale, e di tutti colla poesia richiederebbe riuniti in un sol uomo i tal
82 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »
ncominciava a gareggiar con Euripide, e che sorgeva Moliere oscurando colle sue commedie la gloria degli Aristofani e de’ Ter
orose e l’altre simili ipocrisie dell’affetto si mandarono via insiem colle fughe, le contrafughe, i doppi, i rovesci, e tali
zo ad una scena, giacché non procedendo la natura per salti, ma bensì colla opportuna graduazione ne’ suoi movimenti, non è v
cui incorrerebbe un retorico, il quale dasse principio ad un discorso colla perorazione, facendo in seguito succeder l’esordi
n coro ciascun atto del melodramma. Siffatta usanza era incompatibile colle mutazioni della scena, e vi voleva appunto tutta
ile, e allora diveniva un assurdo, o si cangiava anche il coro insiem colla scena, e allora bisognava stiracchiar l’orditura
venzione) le loro tragedie di mille sconvenenze a fatica ricompensate colle originali bellezze, che dopo venti e più secoli s
d’Isaia, Daniello, Davide umiliato, Gerusalemme convertita, l’Ezechia colle altre saranno sempre le migliori rappresentazioni
ta gli cadono dalla penna alcune che si direbbe essere state lavorate colla morbidezza metastasiana, come, per esempio, quest
per molto avanti nella dilicata filosofia delle passioni. [17] Insiem colla poesia ne ricevette anche particolari accrescimen
83 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »
tempi di Leon X la prima tragedia che la sollecitava a voler fregiare colla porpora di cardinale gli omeri di Raffaello d’Urb
ssiano fu veduta per la prima volta comparire in pubblico l’Andromeda colla musica e la poesia di Benedetto Ferrari. D’allora
fu sempre uno de’ principali seggi del dramma, e qui si rappresentava colla pompa più illustre, massimamente nel Carnovale a
quistò il Baltassarini conosciuto dai Francesi col nome di Beaujoieux colle sue leggiadrissime invenzioni, onde ottenne l’imp
ima volta sul teatro Borbone la Finta pazza, dramma di Giulio Strozzi colla musica del Sacrati. Nel 1647 fu visto nel teatro
di San James l’anno 1613 nelle nozze di Federigo V Palatino del Reno colla principessa Isabella d’Inghilterra e di cui ne da
bande, fandanghi, pavaniglie ed altri balli sparsi per tutta l’Europa colla dominazione spagnuola, e massimamente in Italia,
ze del quale con Marianna di Neoburg si rappresentarono alcuni drammi colla musica del Lulli, il primo dei quali fu intitolat
imo presso al popolo, composto di due corde, una delle quali si vibra colla man sinistra mentre con la destra si suonano entr
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 689
ò a quell’ accolta di guitti, per allontanarsene poco dopo, nauseato, colla moglie. Ornato di bella presenza, di sana educazi
ndonati, dopo varie vicende, i fastidj del capocomicato, si scritturò colla moglie nella Compagnia di Consoli e Zuccato, Gaet
85 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27
te al Giappone si è veduto più di una fiata comparire in teatro il re colla real famiglia e co’ suoi ministri politici e mili
ola gli ascoltatori. I Cinesi non distruggono questa bella imitazione colle maschere sempre nemiche della vera rappresentazio
ra co’ suoi discepoli disponeansi alla contemplazione e all’esercizio colla musica, anche Chun uno de’ più celebri Imperadori
dirizzato usavasi la musica detta Tao-yng, eccitatrice. Festeggiavasi colla musica più solenne la celebre cerimonia o festa d
Napoli sulla speranza che avessero potuto quì tradursi e pubblicarsi colla mia assistenza. La curiosità avrebbe trovato in e
86 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 745-749
olano fiorentino di tutti i tempi ; si vesti il cappello a tre punte, colla giacca colorita, coi calzoni corti, colle calze d
ti il cappello a tre punte, colla giacca colorita, coi calzoni corti, colle calze di colore, colle scarpe colla fibbia, e cos
nte, colla giacca colorita, coi calzoni corti, colle calze di colore, colle scarpe colla fibbia, e cosi truccato sali sulla s
acca colorita, coi calzoni corti, colle calze di colore, colle scarpe colla fibbia, e cosi truccato sali sulla scena. Il Del
colla fibbia, e cosi truccato sali sulla scena. Il Del Buono viaggiò colla compagnia e fe’fortuna…… A qual fonte sia stata
87 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 850-853
inomatissimo. Sposò verso il ’90 Francesca Pontevichi, prima attrice, colla quale formò compagnia prima in società, poi solo.
re il prezzo dei palchi e del biglietto d’ingresso, e quello di andar colla compagnia ne’varj teatri comunali del regno, senz
dobbi di palcoscenico. Caduto il Regno francese, il Fabbrichesi passò colla fortunata compagnia, modificata in parte per la m
dono alla formazione della nuova impresa Prepiani, Tessari e Visetti, colla quale stette l’Aliprandi dal ’38 al ’51. Il capo
88 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 301-303
niera più nobile di recitare. Ella fu presa per prima donna a vicenda colla Romana, com’ era sua madre. Recatasi al Falcone
enda colla Romana, com’ era sua madre. Recatasi al Falcone di Genova colla Compagnia di S. Samuele, la primavera del 1736, l
o, tutto contribuisce a farla recitare perfettamente. Ella può essere colla stessa facilità comica e drammatica : sostiene pe
89 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675
meva, una nera, una bigia (e queste rotonde), e l’altra alla francese colla borsa appiccata. Con questo piccolissimo, ma nota
are questa sua Commedia, e colà recitolla tutta in francese, e diella colle stampe alla luce. Grande abilità aveva il Collalt
ni varie ond’era agitato : si leggeva l’espressione del dolore, della collera , della gioia a traverso una orribile maschera nel
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705
el suaccennato Teatro. Veggonsi queste in diversi libretti pubblicate colle stampe, e trovansi vendibili al negozio Cambiagi
tà avanzata non mai da Firenze partissi, nell’anno 1780 ha cominciato colla Compagnia del suddetto Roffi a farsi conoscere an
antate dalla primavera dell’anno 1778 fino a tutto il carnevale 1779, colle quali abbiamo il repertorio della Compagnia Roffi
91 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 294-295
o alla causa della libertà, il Pilla tornò all’arte e fu con Salvini, colla Carolina Internari, colla Ristori, per dire dei p
, il Pilla tornò all’arte e fu con Salvini, colla Carolina Internari, colla Ristori, per dire dei principali con cui militò.
redarsi di buona coltura, cosi che se la sua recitazione fu enfatica, colla cadenza dovuta al sistema di battere il sostantiv
92 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244
evolmente, e si cerco l’agio degli spettatori col difenderli dal Sole colle tende, si assegnò al Senato un luogo distinto dal
olta de’ Frammenti degli antichi Tragici Latini fatta dallo Scriverio colle note del Vossio si nominano le seguenti tragedie
stava ne’ communi studii letterarii, gareggiandosi colà co’ libri non colle immagini degli antenatia. Gli antichi certamente
nio in vece di Bruto che si era allontanato da Romab. Ma Pietro Bayle colla II e IV epistola del XVI libro di Cicerone ad Att
ettersi il giovane poeta a cenare confidentemente, e dell’ammirazione colla quale dopo la cena fu ascoltata la commedia, tutt
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e di Attilio Prenestino colla musica di un certo Flacco figlio di Claudio o di
ora con quanta grazia e verità nell’atto stesso incontrandosi Panfilo colla serva Miside, le dice, quid agit? senza esprimere
Ma l’astuto finge di sopraggiungere, e maravigliarsi del fanciullo, e colle sue pressanti richieste aumenta l’imbarazzo di Mi
de’ Segretarii della Città di Napoli che illustrarono la loro carica colla dottrina e colle lettere, giacchè quelli che lo s
ella Città di Napoli che illustrarono la loro carica colla dottrina e colle lettere, giacchè quelli che lo seguirono mancaron
iovane sconosciuto, va alle nozze di Pamfilo già incinta di due mesi, colla speranza di attribuir poscia al marito la gonfiez
tretto dal padre si vale del pretesto della madre che non è d’accordo colla moglie. Al l’incontro il padre di Filomena crede
di questa favola si presentano in folla, e noi ne accenneremo alcuna colla speranza di eccitar la gioventù a leggere gli ant
a passione che vi domina. Egli ripete a se stesso il fatto animandolo colle più patetiche immagini. Entra improviso; le serve
tare il prologo per raccomandarla al popoloa. L’istrione accreditato, colle parole dell’incomparabile autore, nel bellissimo
col figliuolo; mettendosi come un povero contadino a lavorar la terra colle proprie mani. Terenzio a questo aggiunse gli amor
lio Prenestino, essendo Edili L. Cornelio Lentulo e L. Valerio Flacco colla musica di Flacco figlio o liberto di Claudio. Dip
ni di Einsio e di Farnabio. L’atto l a patto veruno non può terminare colla scena 4, e col verso Succenturiatus si quis defi
al guisa pare che non regga il rimanente, nè possa terminar l’atto II colla scena 4, e col verso, Sed eccum ipsum video in t
arte, e rimbeccate Ogni suo detto, ogni purola, ond’ egli Incollorito colle sue bravate Non v’abbia a sopraffar. Ant. Non v’
oltraggio? Ajutatemi in grazia. Get. Ajutatemi in grazia.È forte in collera . Fon. Bada a te: zitto. Io leverogli il ruzzo. Po
ne aveva; Perchè quel poveretto già attempato, Guadagnandosi il vitto colle braccia, Per lo più se ne stava alla campagna, Or
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e L. Attilio Prenestino colla musica di Flacco. La quarta volta si recitò nel c
rvenne e si rappresentò dalla solita compagnia di Turpione ed Attilio colla musica di Flacco. La seconda volta si recitò nel
uto che Nevio e Plauto l’avessero posta in iscena; ma confessa ancora colla ingenuità che accompagna sempre gli uomini che no
ne, or che vi è tempo. Ciò che in se non ha modo nè consiglio, Guidar colla prudenza invan presumi. Queste vicende e questi v
bili conferma Norma regger vorrai, sarà lo stesso Che volere impazzir colla ragione. E quel che irato or nel tuo cuor rivolgi
ione degli atti dell’Eunuco. A suo credere l’atto I non dee terminare colle parole di Taide, Concedam hinc intro, atque expe
egole di educazione che si ricavano dalla prima scena, le quali usate colla dovuta moderazione incaminerebbero i giovani alla
e savia che fa ad Eschino il buon Mizione, e che recheremo parimente colle parole del più volte lodato elegante traduttore:
figliuolo, Per quel che ti appartiene. Ti credevi, Che a te, dormendo colla pancia all’aria, Dovessero gli Dei porgere aita?
presentata dalla compagnia di Attilio Prenestino e da Minuzio Protimo colla musica di Flacco. Anche questa commedia fu nel na
popolo arrichito delle spoglie di tanto mondo. Cajo Pulcro l’abbellì colla varietà de’ colori; Cajo Antonio la coprì tutta d
rande, cui si attribuisce il primo teatro stabile fabbricato in Roma, colla frescura delle acque che fecevi serpeggiare, vi t
, specialmente oltramontani, che ne giudicano leggermente, e guastano colle loro ciance il gusto alla gioventù. Da ciò provie
93 (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223
ver deliberata la morte del suo gran figlio sente la natura che pugna colla barbarie e col sospetto. Egli dice: Dunque le
to, mio figlio, or che il pianto mi cade; Scacciam la debolezza sin colla crudeltade .. La delicatezza dell’espressioni
rti rimorsi di Tito divenuto traditore, il tenero abboccamento di lui colla madre, gli eroici insieme e patetici sentimenti d
’ Orazia rappresentata in Napoli con ammirazione e diletto universale colla direzione del celebre Andrea Belvedere, fu il tri
ra scena di Orazio collo sposo, il contrasto delle allegrezze di Roma colle smanie di Orazia per la sanguinosa vittoria del f
per le sue virtù. Sin dalla prima gioventù mostrò gusto e buon senno colla scelta di ottimi argomenti per due sue favole imp
andolo alla moderna, e vinse coll’ ottima versificazione il Martelli, colla gravità il Gravina, colla purezza del linguaggio
se coll’ ottima versificazione il Martelli, colla gravità il Gravina, colla purezza del linguaggio il Pansuti. Meritò la di l
i in musica da varj eccellenti maestri Napoletani si trovano stampati colle note musicali in fine di ciascun tomo. Tommaso Ca
tenza della morte del figliuolo, se non rinunzj al culto cattolico; e colla di lui astuzia contrasta la nobile franchezza di
etto. Una delle migliori edizioni che se ne fecero fu quella del 1735 colla prefazione del marchese Orsi e con annotazioni di
e la morte di Polifonte narrata con maestria? Chi poi non sa ripetere colle parole di Voltaire che i Francesi schivi non soff
regina per iscarsezza d’arte del poeta si avventa due volte ad Egisto colla scure? che le scene de’ confidenti sono troppe? c
prima fatta un’ altra edizione, ed in Bologna poi si stampò nel 1724 colle rime dell’autore. Non cede questa tragedia nella
nea parte con Ascanio, come Rinaldo con Ubaldo. Questa buona tragedia colle precedenti smentisce l’asserzione di chi imparand
i, si sfigura questa favola in certo modo col raddoppiarsene l’azione colla morte data dal padre al figliuolo e col suicidio
ia il di lui Esame Critico, al quale vigorosamente replicò il Calepio colla sua Confutazione di molti sentimenti del Salìo. C
inoe nell’atto II con Seleuco e con Artamene. Il contrasto dell’amore colla virtù in lei ed in Artamene è dipinto ottimamente
e ha Demetrio di perdere totalmente la speranza di placare Arsinoe, e colla sicura conoscenza che ha dell’odio materno; ma ne
a eccellente? Faranno sì che con affettata incontentabilità si ripeta colle parole del sig. Andres, per altro valoroso ed ele
. Quest’ultima favola che empie il suo oggetto d’inspirare il terrore colla morte del Giscala e la ruina totale di Gerusalemm
o autore che ci ha somministrate tragedie degne di mentovarsi insieme colla Merope, col Cesare, e col Demetrio. Benchè dalle
ione del pericolo di Evilmero nel bosco e del combattimento di Giosia colla fiera. Merita parimente lode il Granelli pel cara
o Poliorcete, ossia la Virtù Ateniese, e Serse Re di Persia, le quali colla traduzione della Roma Salvata stamparonsi nel 177
’arconte, dell’amor de’ figli con quello della patria, della passione colla virtù. Ma la seconda e terza scena, nelle quali A
alla Merope del Maffei, per essersi questa regina due volte avventata colla scure contro del figlio. Il Serse risale colla Se
na due volte avventata colla scure contro del figlio. Il Serse risale colla Semiramide del Voltaire a i Persi di Eschilo, u a
enza di altre soddisfatto alle condizioni del programma singolarmente colla proprietà dello stile, colla convenevolezza del c
e condizioni del programma singolarmente colla proprietà dello stile, colla convenevolezza del costume e colla regolarità del
mente colla proprietà dello stile, colla convenevolezza del costume e colla regolarità della condotta. Non basterà ciò per co
l disegno di Mileto su di costei dalla quale è odiato. L’atto risorge colla venuta di Bibli destinata dall’ oracolo ad immola
hiamate commedie mostruose e talvolta interessanti reimpresse in Roma colla falsa data di Bologna. Il pugnale di Melpomene vi
nobile autore de’ Baccanali tragedia pubblicata in Venezia nel 1788, colla regolarità della condotta, colla forza de’ caratt
edia pubblicata in Venezia nel 1788, colla regolarità della condotta, colla forza de’ caratteri, con varj tratti robusti e co
della condotta, colla forza de’ caratteri, con varj tratti robusti e colla gravità dello stile fa concepire alte speranze ch
, qual si enuncia, valoroso nè privo di accortezza. Il colpo di Mirza colla pistola coperta, che non prende fuoco, e si scopr
. Io lo respingo, ed ei più fiero incalza, E col petto mi preme e colle braccia. Parmi allora sentir sotto la mano Te
pirò 53. S’impresse il Galeotto Manfredi del medesimo autore insieme colla precedente nell’edizione Romana del 1788. L’azion
di Zambrino nero e detestabile inspira ne’ buoni tutta l’indignazione colla verità e forza delle pennellate che lo ritraggono
l sangue mio? non mai.. Padre io non son . . . se ’l fossi . . . colla fiera luce che ne scende in Virginio,    orribi
delle tinte comiche ad un tragico orribile. È ciò in natura, si dirà colle parole del Voltaire; ma noi siamo persuasi che l’
a ed impressa anche in italiano. 52. Il Reale Infante onorò l’autore colla medaglia d’oro onde si coronavano le favole rimes
94 (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »
tenso e veloce de’ napoletani, che squartano, a così dire, le sillabe colla loro larga pronunzia, che sarebbe perciò opportun
che fanno le penne degli augelli nel tempo, che spiccano il volo: ora colle frequenti elisioni, che spesseggiano il rincontro
delle consonanti, dando alle parole una certa asprezza e gravità, ora colla inversione della sintassi i della quale parleremo
versione della sintassi i della quale parleremo tra poco. Si paragoni colle precedenti questa ottava parimenti del Tasso: «C
quanto l’altra consistono nella convenienza delle parole e de’ suoni colla natura dell’oggetto, che esprimono: l’una e l’alt
, torni d’espressione inusitati, versi talora rotondi talora spezzati colla scelta di voci più ruvide, le quali composte di m
ello della musica, che va poco a poco spiegandosi, non finisce se non colla cadenza. [17] Se fosse mio avviso il diffondermi
be ancora farsi vedere in qual guisa sappia essa congiungere l’ordine colla vivacità e colla chiarezza la forza, imbrigliare
edere in qual guisa sappia essa congiungere l’ordine colla vivacità e colla chiarezza la forza, imbrigliare l’immaginazione s
lano di essa alcuni scrittori francesi, tra quali il gesuita Bouhours colla leggerezza sua solita nel giudicare non ebbe diff
, e del Muratori assai cognite agli eruditi. Cotal lingua confusa poi colla latina, e notabilmente alterata in seguito da got
ch’ei senta, dice con molto spirito il Montesquieu. Lo svizzero nella collera grida egualmente e fortemente, mantenendo a un di
hè è mirabile la vivacità, e l’evidenza, che osservasi non solo nella collera , ma anche nel discorso familiare, ovvero nella na
o frettolosamente si conchiude, ch’essa non sia buona per accoppiarsi colla musica. Un intiero volume potrebbe scriversi cont
nti per facilitarne i passaggi, anche questa si mantiene assai meglio colla maestà, e pienezza che le somministrano le sue si
95 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 130-141
ell’ Università di Padova. Apertosi il 1820, quel teatro, restaurato, colla Fedra dell’Orlando, di cui eran parti principali
irlo col giovane Gustavo, il quale, chiamato a Venezia (1824), esordì colla parte di David nel Saul di Alfieri ; e s’andò man
Francesca, che suscitaron l’entusiasmo. Si unì poi a varie compagnie, colle quali dava or qui or là poche recite, maturando i
azzi a Bassano. I. Caro Mariano, Mascherpa ha ragione di mettersi in collera con Montazio. Quando un giornalista vuol gridare
o per nulla. M'ero obbligato a far tre recite per settimana in Milano colla detta sua compagnia, se egli avesse trovato i due
alla campagna. Battaglia è in trattato con alcuni de' miei artisti : colle Botteghini madre e figlia, colla Sadowski, con Be
attato con alcuni de' miei artisti : colle Botteghini madre e figlia, colla Sadowski, con Bellotti-Bon, col ragazzo Vestri An
razzi, dal suo banco ministeriale, pallido, terreo, mandando lampi di collera dai cristalli dei suoi occhiali d’oro, irruppe co
96 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « [Privilegio] » pp. -
ccome ha acquistata all’Autore non picciola riputazione, per le lodi, colle quali è stata comunemente applaudita nella Repubb
Storico-Critico del Dottor Don Pietro Napoli-Signorelli, da me letto colla dovuta diligenza, nulla contiene, che a Regj drit
97 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 750-751
bbliche le sue ragioni ; e stampò all’uopo un libricciuolo in Cremona colla data di Parma. D’indole risoluta, energica, che n
e l’udiva e ammirava il 1885 a Torino in una recita di filodrammatici colla Celeste di Marenco, lei protagonista. Entrata l’
98 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Tavola di Stato – 13 dicembre 1769.Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, » pp. 5-6
er lui dal Goldoni. Poco prima dell’autunno del '55, fuggì da Venezia colla moglie, mettendo lo scompiglio nella Compagnia, c
ene in oggi d’essere dal Consiglio Criminale risoluta la di lui Causa colla decretata dichiarazione, che attese le circostanz
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 150-151
ò a farsi notare in Compagnia Alberti a Napoli l’anno 1848. Fu il '49 colla società Colomberti-Internari, nella quale si unì
colla società Colomberti-Internari, nella quale si unì in matrimonio colla prima amorosa Cesira Longhi. Scioltasi la compagn
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406
Il personaggio di servetta era semispento nelle Compagnie comiche, e colla morte della celebre Maddalena Gallina, che mirabi
si trovava più chi sapesse con disinvoltura, con brio, con grazia, e colla necessaria finezza rappresentarlo. Finalmente la
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