ata a Firenze al principio del 1871, e andata il '77 e '78 a sostener
colla
Ristori a Parigi e in Ispagna le parti di uno dei
pagnia, che dopo brevi tentativi, si scioglieva : e recatosi a Torino
colla
famiglia, prestò l’opera sua a quella Società Fil
ita al teatró dei Rozzi di Siena ; continuando negli anni successivi,
colle
Compagnie Novelli, Pasta e Drago, a rafforzare se
ni di vita artisticamente vissuta, nei quali la prima attrice giovane
colla
intelligenza svegliata, colla voce insinuante, co
uta, nei quali la prima attrice giovane colla intelligenza svegliata,
colla
voce insinuante, colla dizione limpida e piana, e
attrice giovane colla intelligenza svegliata, colla voce insinuante,
colla
dizione limpida e piana, era diventata l’idolo de
rillante, nel quale riuscì egregiamente. Unitosi il ’27 in matrimonio
colla
figliuola minore del Dorati, Alamanna, formò con
ubblico da entrare il ’36 con Luigi Domeniconi e restarvi sino al’ 40
colla
moglie servetta, per andar poi nella Compagnia di
fino alla morte di lui, avvenuta a Torino nel ’48. Ritiratosi nel ’55
colla
moglie e le figlie, che apriron negozio di modist
ttore e direttore di Compagnia ; nè la sua fama cominciò a stabilirsi
colla
formazione e direzione della Compagnia Reale : ch
nel libro del Bazzi tutto quello che si può nel loro arringo imparare
colla
teoria associata alla pratica ; ma ciò che il Baz
ingenuo dice all’oggetto più caro del suo cuore : – Sono innocente –
colle
voci di scusa, di raccomandazione, o di abbandono
curo lo dice ai propri figli, ai giudici, agli astanti. Il giovialone
colla
certezza della netta sua coscienza ; il serbino c
. Il giovialone colla certezza della netta sua coscienza ; il serbino
colla
noncuranza e sufficienza del suo carattere a chi
coll’unzione mendace della dissimulazione. La ingenua lo profferisce
colle
sue lagrime sincere all’ ingannato amante. La don
o innumerevoli i modi relativi ad una brevissima frase per accennarla
colla
dovuta proprietà. Dimostrasi adunque ad evidenza
ica però ricevè tutta la perfezione dall’Attico Aristofane che sempre
colla
grazia e colle facezie temperava – l’amarezza de
tutta la perfezione dall’Attico Aristofane che sempre colla grazia e
colle
facezie temperava – l’amarezza della satira. Ebb
areggiare co’ loro modelli, e ne sostennero arditamente il paragone e
colla
magnificenza dell’apparato e colla pompa poetica
stennero arditamente il paragone e colla magnificenza dell’apparato e
colla
pompa poetica de’ cori. Impazienti poscia dell’ug
ne della natura i voli più bizzarri della fantasia, e si nobilitavano
colla
poesia più vigorosa, colla morale più sana e coll
bizzarri della fantasia, e si nobilitavano colla poesia più vigorosa,
colla
morale più sana e colla politica più profonda i s
e si nobilitavano colla poesia più vigorosa, colla morale più sana e
colla
politica più profonda i soggetti all’apparenza pi
quelle Rane simboli de’ molesti verseggiatori ciclici; quelle Nuvole
colle
quali si satireggiava l’ipocrisia morale e l’inut
imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al naturale
colle
maschere. E per ultimo riuscì tal commedía fuor d
le quali a sufficienza ce ne istruiscono. Non voglionsi però leggere
colla
speranza di trovarvi avventure piacevoli, intrigh
cantatrice che comica, era scritturata per gl’ Intermezzi, a vicenda
colla
Zanetta Casanova, nella Compagnia di Giuseppe Ime
L’Agnese – dice Goldoni – cra la cantante di moda per le serenate, e
colla
bellezza della sua voce, e la chiarezza dell’espr
Maccari, romano, La fondazione di Venezia (V. Mémoires de M. Goldoni,
colle
note di Ermanno von Loehner, Cap. xxv, xxxiv, xxx
ando su di lui. Fu in appresso col Favi, col Lombardi, coll’ Emanuel,
colla
Vitaliani, colla Duse, colla quale visitò le prim
u in appresso col Favi, col Lombardi, coll’ Emanuel, colla Vitaliani,
colla
Duse, colla quale visitò le prime capitali dell’E
o col Favi, col Lombardi, coll’ Emanuel, colla Vitaliani, colla Duse,
colla
quale visitò le prime capitali dell’Europa e dell
il ’75 in quella di Vincenzo Bugani fuor di Venezia, ove tornò il ’76
colla
Battaglia al S. Gio. Grisostomo, rinnovando gli a
l S. Gio. Grisostomo, rinnovando gli antichi entusiasmi, specialmente
colla
messa in scena del Pigmalione, melologo di G. G.
sseau, tradotto dal Gandini, e che il Grandi recitò anche in francese
colla
moglie che vi sosteneva la Galatea (V. Arbes [D’]
ompagnia de’ comici veneziani venuti mesi sono da Venezia a divertire
colle
loro applaudite fatiche la nobiltà di questa Metr
fatiche la nobiltà di questa Metropoli e che ora ritornano a Venezia,
colle
loro famiglie, servitori, attrezzi teatrali e rob
e Campioni capo della compagnia de’ Comici di S. Luca di Venezia, che
colle
loro fatiche anno con applauso divertito la nobil
le un posto nella compagnia, ch’ella subito accettò, la fece esordire
colla
piccola parte di Madama Giuseppina nel Medico ola
successo da essere scritturata nella Compagnia di Gerolamo Medebach,
colla
quale esordì nella commedia a soggetto Di peggio
tò per ventisette sere la Putta onorata del Goldoni. Passò il ’70-’71
colla
Compagnia del Lapy, ove fu per alcuni anni, amica
teatro, fu a lei affidato il ruolo di prima attrice assoluta. Fu poi
colla
Battaglia al S. Gio. Grisostomo, poi di nuovo col
uppliva al difetto della scienza e della voce coll’abilità personale,
colle
caricature degli abiti, e colla cognizion dei car
e della voce coll’abilità personale, colle caricature degli abiti, e
colla
cognizion dei caratteri, che sapeva ben sostenere
poi l’amante di Casanova, poi, a Londra, la famosa Mistress Cornelys,
colla
scorrettezza della vita privata, e l’altra figlia
a della vita privata, e l’altra figlia, Marianna, cantante anch’essa,
colla
meschinità del suo talento, ma sopratutto, io cre
a Maria Cappello. Tiranno il 1843 nella Compagnia di Alberto Tessari,
colla
moglie Angiola seconda donna e il figlio Teodoro
Il '53 fu riconfermato dall’Astolfi per la nuova Compagnia in società
colla
Sadowski. Amministratore, il '55, della Compagnia
ssicurata coll’unione delle forze particolari, e provveduto al comodo
colla
fatica, tosto si volge a procacciarsi riposo e pa
altri scrittori”. Anzi non v’ha cosa meno strana di questa. La prosa
colla
quale si ragiona ordinatamente, abbisogna di meto
i tosto gl’ inconvenienti che produce quel mescolarsi un divertimento
colle
delicate materie religiose. Allora le classi de’
il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni
colla
coltura la popolazione, colla popolazione la ricc
utti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione,
colla
popolazione la ricchezza, colla ricchezza il luss
nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza,
colla
ricchezza il lusso, e col lusso crescono nuovi bi
una competente cultura. E perchè poi la delicatezza delle arti viene
colle
filosofie, questo genere di poesia non tocca l’ec
torica, e propagazione di esso in Europa. Cause del suo accoppiamento
colla
musica, e la poesia nel melodramma. [1] Tra i fe
rienza di fisica, egli non istarà molto che s’annoierà, e palesaravvi
colla
sua inattenzione la noia. Ma se invece di tutto c
ollo si finsero, il quale, avendo la fronte cinta de’ raggi, guidasse
colle
briglie d’oro in mano il carro luminoso del giorn
le malìe, i sortilegi, le stregonerie e le altre magiche operazioni,
colle
quali assicuravano di poter eccitare e serenar a
vantavansi d’aver fatto in se medesimi lo sperimento. E ciò non solo
colle
parole e col tatto, ma con misteriosi caratteri a
lte dal sistema religioso durò lungamente nelle menti del volgo. [13]
Colle
conquiste dei goti si sparse adunque per l’Europa
ttiamo al presente in ridicolo, ma che pur vedevasi allora accoppiato
colla
bellezza nelle donne e coll’onoratezza e il valor
de’ pubblici costumi. Perciò insiem coi palazzi e le selve incantate,
colle
anella, le armi, e le verghe fatate, cogli endria
delle favole debbe a mio giudizio aggiugnersi un’altra. La filosofia
colle
premure di Dante e Petrarca poi codici disotterra
filosofia colle premure di Dante e Petrarca poi codici disotterrati,
colla
venuta dei Greci in Europa, e col patrocinio dell
ero di pregio la poesia e la lingua italiana se invece di paragonarle
colle
viventi si paragonasse colla poesia e la lingua d
lingua italiana se invece di paragonarle colle viventi si paragonasse
colla
poesia e la lingua de’ Greci. So che alcuni erudi
al lontananza divenne maggiore allorché la lingua dovette accoppiarsi
colla
musica: impercioché siccome la poesia rigettava m
umentale; ora chiamando in aiuto gli altri sensi affinchè riempissero
colla
loro illusione quel divario, che pur durava tra l
di rado o non mai venne sola la musica, ma quasi sempre accompagnossi
colla
pompa, colla decorazione e collo spettacolo ne’ c
mai venne sola la musica, ma quasi sempre accompagnossi colla pompa,
colla
decorazione e collo spettacolo ne’ canti carnasci
po alte aveano gettate le radici, né poterono dar alla unione di essa
colla
poesia quell’aria di verosimiglianza e di natural
ll’inferno, e a’ tempi favolosi. Non sapendo come interessar il cuore
colla
pittura de’ caratteri e delle passioni, cercarono
ata cantante, entrò in arte, dando subito le più belle speranze di sè
colla
figurina incantevole, col profilo delicato, coi c
ina incantevole, col profilo delicato, coi capelli biondi e vaporosi,
colla
voce armoniosa, colla coltura non comune, coll’an
rofilo delicato, coi capelli biondi e vaporosi, colla voce armoniosa,
colla
coltura non comune, coll’anima d’artista. Divenut
l ’14 con suo marito in Compagnia di Elisabetta Marchionni. Quand’era
colla
Battaglia, creò la parte di Elena nell’Elena e Ge
ndolfati ; e il Teatro appl. e mod., Tom. III, dice della Belloni che
colla
pantomima di Elena, e coll’espressivo sentimento
schermirsi, non credendo, nè alcuno lo credeva in compagnia, di poter
colle
sue tenui corde arrivare a tanto : ma con inaudit
i spettatori, far loro provare i vari affetti ch’essa ci mette a nudo
colla
magia di un ineffabile sentimento, farli palpitar
già forte promessa dell’arte. Fu prima attrice di spalla, direm così,
colla
Duse, in Compagnia di Cesare Rossi, poi seconda d
nel ’59, egli, cavallo da tiro e da soma, alternava le parti comiche
colle
tragiche, fra cui, incredibile a dirsi, quella de
ica, nel quale seppe farsi applaudire da ogni pubblico d’Italia, così
colle
comicità grottesche del Flaupin ne’ Buoni villici
a, così colle comicità grottesche del Flaupin ne’ Buoni villici, come
colla
compassata rigidità del Metzburg nel Ridicolo ; c
1848, al fianco di Luigi Taddei, della Zuanetti, di Aliprandi. Esordì
colla
parte del fratello vendicatore nel dramma : Prest
, come, ad esempio, nella Orfanella di Lowood, se ben ricordo, in cui
colla
frase « ed anche i cani delle reggïe muteee van r
a fine cesellatura delle frasi e delle parole, rivelando al pubblico,
colla
maggior semplicità di mezzi il più riposto concet
suo padre, ed esordì mercoledì 19 novembre 1732 alla Comedia italiana
colla
parte principale di Bajocco nella parodia del Jou
o italiano. Il 5 dicembre dello stesso anno apparve una seconda volta
colla
parte di Maître à chanter nella commedia di Boiss
stituirsi immediatamente prigioniero a For-l’Evêque per aver liticato
colla
moglie tra le quinte, cagionando un certo scandal
o compagno, Orazio Zecchi, di formare una Compagnia tutta di giovani,
colla
quale si recò nella Marca anconitana, ov' era vie
racilissima ; talchè, prostrato dal male, si recò da Napoli a Bologna
colla
speranza di recuperar le antiche forze nella citt
issimo, fiorito nella metà del secolo xvi. Recitava il 1568 a Mantova
colla
celebre Vincenza Armani : e nota Baldassarre De P
endo sulla piazza anche la Compagnia di Pantalone (forse il Pasquati)
colla
Flaminia (?), il Duca volle che si recitasse una
erto Ernandicco Spagnuolo…… Si recò la prima volta a Parigi nel 1571
colla
sua compagnia, secondo un documento del 15 settem
i suoi compagni, sempre in considerazione del piacere che procuraron
colle
loro commedie a Sua Maestà. Francesco Bartoli e a
e, ed è chiamata Cittadina. Non è questo un dramma da gareggiar punto
colla
grande e vera tragedia reale da Platone tenuta pe
el Belloy, cui il marito dà a mangiare il cuore dell’amante, trattato
colle
medesime molle ed atto come quella a partorir piu
elania. Manca ancora a’ Francesi l’arte d’inseguire col sale comico e
colla
sferza del ridicolo questa vanità ed ingordigia d
i scherzi comici dell’uffizialetto nel Disertore, ma non si accordano
colle
situazioni patetiche che vi sono. Commuove nell’U
ll’Indigente il sig. Mercier ha confuse le tinte de’ caratteri comici
colle
tragiche, dando al suo dramma un’ aria di somma t
a casa il secondo personaggio dopo del Commendatore suo fratello, che
colle
sue maniere e stravaganze mette tutto in iscompig
età. Delicata infine è l’esclamazione di Clarendon, Elle me pardonne,
colla
quale per trasporto di gioja egli previene le par
ora presso il figlio Antonio, capocomico da venticinque anni, lettere
colla
data del 1849 del Vescovo di Caltagirone, Monsign
: A S. E. Cav. Pasquale Almirante dei Duchi di Celsa piccola, e altre
colla
data del 1850 del Conte Adonnino di Licata collo
l S. Luca di Venezia in quella di Luigi Perelli, nella quale si sposò
colla
giovane attrice Chiara Mattordese. Passò da quell
el Perelli nelle Compagnie di Marta Coleoni e di Maddalena Battaglia,
colla
quale, al S. Gio. Grisostomo di Venezia, il carne
'80 in Compagnia di Alamanno Morelli sotto Guglielmo Privato. Fu poi
colla
moglie in altre compagnie, e finalmente in quella
la moglie in altre compagnie, e finalmente in quella di Romolo Lotti,
colla
quale si recò in America ove perdè la moglie, e d
china ; e che mutò nome col mutar delle attrici, doventando Colombina
colla
Biancolelli, Ricciolina coll’Antonazzoni, Frances
olombina colla Biancolelli, Ricciolina coll’Antonazzoni, Franceschina
colla
Roncagli, Corallina colla Veronese, ecc. ecc.
, Ricciolina coll’Antonazzoni, Franceschina colla Roncagli, Corallina
colla
Veronese, ecc. ecc.
genere : ed essendo pervenuto a felici scoperte, aprì una manifattura
colla
quale s’acquistò in breve un gran nome. Ma innamo
ca, assieme alla moglie e ai due figli Angelo e Giovanni Battista. Fu
colla
famiglia e con quella donna in varie città d’Ital
to al suo ritorno a Parigi, poichè riferisce il Campardon una querela
colla
data del 5 febbraio 1696 sporta dal Costantini a
ia fu l’Elisa di Sebastiano Biancardi detto Lalli in Venezia, cantata
colla
musica del Ruggieri nel 1711, e fu la prima vera
olorito Tizianesco de’ suoi ritratti comici? Il di lui Finto Fratello
colla
musica di Giovanni Fischetti si cantò nel 1730: l
di Giovanni Fischetti si cantò nel 1730: lo Frate ’nammorato nel 1732
colla
musica squisitissima in tutte le sue parti del Ra
ica Giambatista Pergolese68: Da un disordine nasce un ordine del 1737
colla
musica di Vincenzo Ciampi: la Lionora del 1742 co
ordine del 1737 colla musica di Vincenzo Ciampi: la Lionora del 1742
colla
musica del Ciampi nelle parti serie, e del celebr
ce una dipintura vivace di un Fra Macario simile al Tartuffo recitata
colla
musica di Carlo Cecere. Commedia fu il Carlo ed a
commedia vi fu di bel nuovo stabilita coll’intermezzo della Canterina
colla
musica di Niccolò Conforto, coll’ Astuto Balordo
Balordo posto in musica in gran parte dal Logroscino, e singolarmente
colla
Furba Burlata fortunatissima commedia la cui musi
olar magia del suo pennello che anima quanto tocca, e l’ ingentilisce
colla
grazia del Correggio e coll’ espressione di Raffa
a di Racine? Ma sapeva egli che il Regolo di Pradon è un petit-maître
colla
sua bella accanto74? Poteva nascere da sì molle e
che Annio gli dia il suo: che quest’amico col manto di Sesto segnato
colla
divisa de’ congiurati arrivi alla presenza dell’
va77. Ella è una Romana ambiziosa che più non isperando di conseguire
colla
mano di Tito l’imperio, si prevale della debolezz
tradotto e imitato in Francia da molti poeti, Le Franc de Pompignan,
Collé
, Belloy, Le Miere, Dorat ec. Egli è vero che poss
collo scioglimente naturale del Racine fu rappresentata in quell’anno
colla
musica del Valenziano Vincenzo Martin, il quale a
tale de’ Jommelli, de’ Piccini, de’ Mai e de’ Paiselli. Il suo Oreste
colla
musica del Napoletano Domenico Cimarosa comparve
iata da Moliere, e mostrò in Vienna nel 1767 la sua di Amore e Psiche
colla
selva de’ destini, coll’ antro degli oracoli, col
e colla selva de’ destini, coll’ antro degli oracoli, coll’Acheronte,
colla
caverna di Averno, ed accoppiò allo spettacolo de
indifferente dell’opera, e la musica che la costituisce tale insieme
colla
poesia, hanno ricevuto nel nostro secolo da varj
marzo 1789. 68. Non debbo lasciar di avvertire che la Serva Padrona
colla
musica di questo insigne maestro servì di scuola
vvivata dalla musica prima che gl’ Italiani gliel’ avessero insegnato
colla
Serva Padrona”. 69. Gli contende gran parte di
drammi ne’ cori del Gionata ed in una Cantata: che l’armonico Frugoni
colle
sue Cantate potrebbe servir di modello al vero st
diversità dell’opera e della tragedia, nè preteso comparare il Cinna
colla
Clemenza di Tito per dare un glorioso vantaggio a
ione delle forze particolari di ciascun corpo, e provveduto al comodo
colla
fatica, volgesi tosto a procacciarsi riposo e pas
li occhi gl’inconvenienti che produce quel mescolarsi un divertimento
colle
dilicatissime materie religiose. Allora le classi
il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni
colla
coltura la popolazione, colla popolazione la ricc
utti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione,
colla
popolazione la ricchezza, colla ricchezza il luss
nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza,
colla
ricchezza il lusso, e col lusso crescono nuovi bi
contratto, il Bon formò quella società comica Bon-Romagnoli-Berlaffa,
colla
quale si ripromise di ridar vita a tutto il reper
831. Fu poi il Bon in Compagnia Cesaroni e in quella di Camillo Ferri
colla
moglie prima attrice. Rimasto vedovo, fu scrittur
illo Ferri colla moglie prima attrice. Rimasto vedovo, fu scritturato
colla
figlia Laura e il figliastro Luigi (V. Bellotti-B
una pietra commemorativa fu alzata sulla sua tomba dalla figlia Laura
colla
seguente iscrizione : qui riposa Francesco Augus
re, tornei, accademie, giuochi di anelli, assalti a’ castelli di neve
colle
dame riccamente abbigliate alla turca…. e commedi
nti del Duca, non sappiam più che sia di lui accaduto…. Troncata così
colla
esistenza in Corte di Massimo Trojano, la esisten
e un servo), si recarono a quella Corte per rallegrare co’ dialoghi,
colle
canzoncine, cogl’istrumenti, colle capriole, queg
Corte per rallegrare co’ dialoghi, colle canzoncine, cogl’istrumenti,
colle
capriole, quegli alti personaggi che ne andavan p
gli argomenti poeti ci, che acconci non sono ad invaghire gli orecchi
colla
soavità de’ suoni, né ad appagar l’occhio colla v
invaghire gli orecchi colla soavità de’ suoni, né ad appagar l’occhio
colla
vaghezza dello spettacolo, sono per sua natura sb
formano il principal carattere dell’opera. [2] L’unione della musica
colla
poesia è dunque il primo costitutivo, che disting
ogliere il seguente problema : Data la intrinseca unione della poesia
colla
musica, quai mutazioni debbono sultare da sì fatt
differente del tutto ci sia: ora indirettamente muovendo col ritmo, e
colla
cadenza poetica, colla inflessione, e coll’accent
sia: ora indirettamente muovendo col ritmo, e colla cadenza poetica,
colla
inflessione, e coll’accento naturale della voce q
da maniera è quella che rende la poesia tanto acconcia ad accoppiarsi
colla
musica: anzi siffatta proprietà, la quale fino ad
he in quest’ultima proprietà un’altra ragione d’analogia della musica
colla
poesia consiste: imperciocché quanto più la espre
uovere, come subalterno il dipignere. Commuove la musica ora imitando
colla
melodia vocale le interiezioni, i sospiri, gli ac
e è quello che soggetto s’appella: ora ricercando coi suoni armonici,
colla
misura, col movimento, e colla melodia que’ fisic
la: ora ricercando coi suoni armonici, colla misura, col movimento, e
colla
melodia que’ fisici riposti nervi, i quali con ce
l’armeggiar d’una battaglia, o il fragore del tuono: ora risvegliando
colla
melodia le sensazioni, che in noi producono le im
no la musica accompagnare le sentenze istruttive della poesia, se non
colla
viva espressione d’un canto imitativo, almanco se
e non colla viva espressione d’un canto imitativo, almanco seguitando
colla
misura, coll’andamento e col tempo il tuono gener
lla si trova d’immaginativo né d’affettuoso, può nonostante accrescer
colla
melodia naturale maggior forza alle varie posatur
la musica senz’averne io spirito. [9] Da questo paragone della musica
colla
poesia risultano due osservazioni spettanti al mi
omponimento poetico. La seconda è che la poesia fatta per accoppiarsi
colla
musica, debbe rivestirsi delle qualità, che quest
er la stessa ragione una orditura troppo complicata mal si confarebbe
colla
natura del dramma. La musica, perché faccia il su
i esterni del dolore, gaudio, tristezza, voluttà, speranza, e timore,
colla
circostanza che ciascuna di esse passioni ha il s
te l’errore contribuisce la musica strumentale, la quale accoppiatasi
colla
vocale rende più forte, e più durevole la sorpres
nch’ella soggiunga «Chi non può quel che vuol, quel che può voglia»
colla
lunga filastrocca che seguita. Ma è naturale bens
mo generalmente è più dominato dai sensi che dalla ragione. Le catene
colle
quali la natura l’ha legato agli altri esseri del
l suo concetto mentale, s’appiglia per farsi capire alla comparazione
colle
cose sensibili. Nel che è da osservarsi in confer
ilosofica. [30] Dall’esame dei cangiamenti, che dal suo accoppiamento
colla
musica nella poesia risultano, passiamo ora a ved
ascuna a dilettare or l’uno l’altro dei sensi. E siccome dalla unione
colla
musica ne soffre alquanto la verosimiglianza poet
l’illusione la rapidità, e la prontezza dello spettacolo, (altrimenti
colla
lentezza lo spettatore s’accorgerebbe di essere s
gedia se non per le modificazioni che risultano dal suo accoppiamento
colla
musica, egli è chiaro che la sua essenza non è ri
non è riposta nel maraviglioso dell’Epica, il quale ne distruggerebbe
colla
inverosimiglianza il principal interesse. Io pren
ente l’indole della musica: Secondo: conoscere le relazioni di questa
colla
lingua in cui scrive: Terzo: assoggettar alia mus
ano a entrare per niente, e si direbbe quasi che vogliano patteggiare
colle
orecchie dello spettatore senza curarsi punto deg
disperato o un furioso Farnace, che in mezzo alla disperazione o alla
collera
quando l’anima, mettendo in rapida convulsione le
ante di volere sloggiare dal corpo, pur si fermano fissi immobilmente
colla
bocca aperta, col braccio incurvato, e colla mano
rmano fissi immobilmente colla bocca aperta, col braccio incurvato, e
colla
mano attaccata al petto per più minuti, come aves
servare Arbace, che apparecchiato a bere il veleno e cantando un’aria
colla
tazza in mano, la va voltando, e rivoltando come
e accoglie l’inzuccherato complimento con un sorriso di compiacenza e
colla
stolidezza degna di cotai mecenati? Per non dir n
ttenzione e per mostrarsi appassionata. Prende poi a cantar le parole
colla
nobil mimica esposta di sopra, e colla quale par
Prende poi a cantar le parole colla nobil mimica esposta di sopra, e
colla
quale par che i cantanti vogliano prendersi a gab
nella platea i suoi conoscenti ed amici, sorridendo col suggeritore o
colla
orchestra, guardandosi l’anello, battendo talvolt
lipio Forcone e la Signora Cecilia Pelatutti col principe Zoroastro e
colla
regina Culicutidonia? [6] La cagione degli accenn
acquistate tante ricchezze inseparabili da lei, non sa accompagnarsi
colla
poesia senza portar seco tutto il corredo de’ suo
r la melodia con certe precauzioni allorché faccia di mestieri unirla
colle
parole affinchè queste non perdano totalmente l’e
o e fregiata da tutti gli ornamenti della strumentale concorre insiem
colla
musica a render più pomposo e più illustre il tri
acendo sentire gli incisi, le transizioni, le sospensioni e i periodi
colle
mutazioni accidentali dei tuoni, in una parola at
e intervallo armonico, nel quale la regola sarebbe che non oltrepassi
colla
voce l’estensione d’una ottava. Tutto il restante
caratteri, sugli affetti, e sugli uomini. Dovrebbe egli interpretare
colla
evidenza del gesto ciò che la voce non esprime ab
io spiegati con un silenzio eloquente e con un accento interrotto che
colla
più pomposa orazione. Dalla imperizia de’ cantori
ncipe Troiano la tenerezza e il rimorso. S’avvicina, piange, le parla
colla
eloquenza propria d’un’anima che conosce tutta la
a confidente l’estremo desiderio che ha di vendicarsi, e la destrezza
colla
quale va cercando i mezzi per riuscirvi. Nerina,
men ragionevole ove la riflessione e la scienza del cantore sapessero
colla
proprietà dell’azione supplire al rapido e concis
a semplicità. Per verità di canto s’intende l’eseguire ciascun motivo
colla
mossa o andamento ad esso più acconcio, e l’affer
e nel seguitare le frasi musicali; bastando per essa il poter rendere
colla
maggior esattezza ciascun pensiero compreso nella
ebbe tutta e intiera fissarsi sul tale oggetto, e dall’altra cuoprono
colla
loro pompa alcune bellezze naturali di esso onde
ne che regna nel canto, qualora si confacciano coll’oggetto imitato e
colla
situazione, qualora servano a conciliar l’attenzi
ad Atene. [49] Ma l’imitazion che risulta dalla somiglianza del canto
colla
situazione del personaggio suppone forse troppo d
di acutezza o di gravità che vi si mette, e per la forza o remissione
colla
quale si notano le inflessioni. A questi tre elem
il mio delizioso delirio; che sillogizzi comparando la voce che cantò
colla
passione o l’idea che voleva rappresentarmi; e ch
o distratto, il quale, siccome vede spesso cogli altrui occhi e sente
colle
altrui orecchie, così gusta non poche volte coll’
rui orecchie, così gusta non poche volte coll’altrui sensazione e non
colla
propria? Come sperarle da un udienza che va alle
a qual cosa non altronde deriva se non da ciò che il canto drammatico
colle
sue stranezze e inverosimiglianze sfigura in tal
sfigura in tal modo il senso delle parole, che tolta ogni connessione
colla
poesia, altro non rappresenta fuorché un quadro a
rario e in tutto diverso. Quindi la contraddizione con noi medesimi e
colla
nostra sensibilità in cui ci pone il canto; poich
o facendo qualche cosa di peggio. Quindi la sorpresa mista di sdegno
colla
quale uno straniero nuovo alle impressioni riguar
ero, o ad eccitar una determinata passione, ma a piacere all’orecchio
colla
loro varietà e successione. Quindi non è da marav
ura che si danno i cantori per trovar cose che lusinghino le orecchie
colla
lor novità, e la varietà de’ gusti che da ciò ne
egolare anche nelle arie che si cantano in teatro la voce del cantore
colla
natura del suo movimento e col numero delle vibra
a del ballo alto perché è più imitativa, ma non può venir in paragone
colla
musica applicata alle parole, perché nella pantom
ni d’un uomo. Come accoppiar dunque questo romore cupo e spropositato
colla
pieghevolezza e colle dilicatezze del nostro cant
oppiar dunque questo romore cupo e spropositato colla pieghevolezza e
colle
dilicatezze del nostro canto? L’altro argomento m
loro melopea avesse i caratteri del vero canto: I. Perché si misurava
colle
note musicali che regolavano i tempi e le cadenze
nti partorirebbe dissonanza perpetua. II. Perché i cori si regolavano
colle
leggi della musica lirica, o per dir meglio, essi
tata strappata da Antonio Petito, il celebre Pulcinella, la parrucca,
colla
quale celava la testa calva, fu obbligato da quel
per recarsi alla prima rappresentazione di riapertura del S. Carlino
colla
nuova Compagnia di Edoardo Scarpetta. (V. Di Giac
in sua Compagnia. Cominciò col far da comparsa ; ebbe molto a lottar
colle
esigenze del dialetto, parlando essa prettamente
sigenze del dialetto, parlando essa prettamente toscano, e più ancora
colla
invidia delle compagne. Ma vinse : un po’ per i p
int-Edme, e il 9 aprile del 1720 esordì nella Compagnia del Reggente,
colla
parte di Prudent nella Fausse Coquette, commedia
to il dì seguente, per la cristiana, davvero esemplare, rassegnazione
colla
quale sopportò il male e passò alla nuova vita.
ssicurata coll’unione delle forze particolari, e provveduto al comodo
colla
fatica, tosto si volge a procacciarsi riposo e pa
a di altri scrittori.» Non v’ha cosa meno strana di questa. La prosa,
colla
quale si ragiona ordinatamente, abbisogna di meto
si tosto gl’inconvenienti che produce quel mescolarsi un divertimento
colle
delicate materie religiose. Allora le classi de’
il terzo fatto osservato in tutti i teatri. Cresce poi nelle nazioni
colla
coltura la popolazione, colla popolazione la ricc
utti i teatri. Cresce poi nelle nazioni colla coltura la popolazione,
colla
popolazione la ricchezza, colla richezza il lusso
nazioni colla coltura la popolazione, colla popolazione la ricchezza,
colla
richezza il lusso, e col lusso crescono nuovi bis
la persona. Era tiranno il 1827 della Compagnia di Romualdo Mascherpa
colla
moglie Maria amorosa, e vi stette fino alla quare
società con Angiolo Gattinelli, scritturandovi il Taddei, col nome e
colla
direzione del quale potè passar tra quelle di pri
ompagnia comica Talli-Sichel-Tovagliari, che durò due anni, poi passò
colla
Mariani, con Paladini, con Talli, colla Marchi, e
che durò due anni, poi passò colla Mariani, con Paladini, con Talli,
colla
Marchi, e finalmente socio con Claudio Leigheb. È
lli, benestanti. Si diede per due anni agli studi musicali in Mantova
colla
famosa Lotti, sotto la direzione del maestro Anto
acità della dizione in quelle popolari, sia, e in quelle e in queste,
colla
giustezza della intonazione e la verità della con
manuel, poi della Duse, poi della Vitaliani, poi della Della Guardia,
colla
quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno
la Vitaliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e
colla
quale andrà l’anno prossimo (’97-’98), nella Comp
recedente e di Giorgio Duse, nacque a Padova il 1849. Fu i primi anni
colla
nonna Elisa Barbini, poi, morti i genitori, or co
ia Zocchi, col quale fu poi con l’Ajudi, col Sivori, collo Stacchini,
colla
Pedretti, con Barnato e Branchi, e dal quale ebbe
ch nel Teatro a S. Gio. Grisostomo. Ebbe l’incontro di dover recitare
colla
Maddalena Battaglia poco dopo comparsa in Venezia
audito. Abbandonando il Medebach il predetto Teatro, il Fiorio rimase
colla
Battaglia, ed oggi è pur seco, continuando a dimo
Introduzione comica, in cui sono dipinti al vivo i costumi dei comici
colle
loro convenienze, dispute, bizze, suscettibilità.
costituzione del fisico forte e sviluppato, in aperta contraddizione
colla
sentimentalità e romanticheria dei caratteri che
con Leigheb e la Reiter, con Pasta e la Reiter, e con la Reiter sola,
colla
quale è tuttavia e sarà fino al principio del pro
l principio del prossimo triennio '906-07-08, pel quale è scritturata
colla
Compagnia Talli, Re Riccardi : questo il lungo st
alle frontiere della China e alla Gran Tartaria, e confina da ponente
colla
Svezia, col Baltico e colla Polonia, da settentri
alla Gran Tartaria, e confina da ponente colla Svezia, col Baltico e
colla
Polonia, da settentrione col mar Glaciale, e dal
Pietroburgo si costrusse sotto l’imperatrice Elisabetta col disegno e
colla
direzione del conte Rastrelli Veneziano. Eccone l
ascolta l’opera in un palco accanto all’orchestra. La scena comunica
colla
platea per due scalinate laterali che partono dal
lla, l’ultima parte in comici intermezzi a Bologna e altrove. Passata
colla
madre a Parigi, esordì il 21 luglio 1766 come amo
uanto ai meriti personali e ai modi graziosi, il Campardon riferisce,
colla
scorta del Grimm, come l’inglese Tommaso Hales, c
so ne inventava, disegnava e coloriva i modelli, facendo poi ad altri
colla
sua assistenza ultimarne l’esecuzione. Nè solo de
demo ». Il carnovale dell’anno dopo allo stesso Valle, andò in iscena
colla
stessa compagnia la seconda tragedia di Vincenzo
o, e sempre grande tanto nel tragico, quanto nel comico, specialmente
colla
parte del Re nell’Adelasia in Italia, con quella
tuoi veraci onori, della comica scena inclito lume. Col nobil gesto e
colla
lingua i cuori di lusingar ognor hai per costume
ssima sempre e a pochi anni d’intervallo, da un personaggio all’altro
colla
maggiore indifferenza. Ella fece i primi passi ne
Compagnia Boldrini, poi in quella di Ernesto Rossi. Fu con Peracchi e
colla
Marini ; poi con la società Biagi-Casilini, e poi
da giovine buone prove coi filodrammatici, e si scritturò con Rossi,
colla
Goldoni, colla quale lo vediamo il 14 giugno 1815
ne prove coi filodrammatici, e si scritturò con Rossi, colla Goldoni,
colla
quale lo vediamo il 14 giugno 1815 rappresentar l
lda Bemacchi, formatosi un buon corredo di studi ora in collegio, ora
colle
istitutrici in casa, fu condotta giovinetta a Mil
do dopo un anno di preparazione in Compagnia Zacconi-Pilotto a Verona
colla
parte di Elena in Resa a discrezione. Passò prima
n escludiamo tutto ciò che dopo di essi può l’ingegno umano inventare
colla
scorta degli eterni principj della poetica superi
nto del Tansillo essendosi impressa nel 1526; ma l’azione si scioglie
colla
Luminaria che n’è una continuazione o seconda par
aria che n’è una continuazione o seconda parte, che s’ impresse unita
colla
Cecaria nel 1535 in Venezia, dove ancora se ne fe
rquato Tasso. La prima edizione fu quella di Aldo il giovane nel 1581
colla
dedicatoria dell’autore a Don Ferrante Gonzaga pr
si quella del 1655 uscita in Parigi dalla stamperia di Agostino Curbè
colle
annotazioni di Egidio Menagio133. La difesa dell’
econdo il Mongitore un’ edizione dell’Aminta fu pubblicata in Sicilia
colle
note musicali del gesuita Erasmo Marotta da Randa
nel 1641 in Palermo. La futilità delle critiche si manifestò non meno
colle
difese che coll’ applauso generale che riscosse s
fese che coll’ applauso generale che riscosse sì vago componimento, e
colla
moltitudine delle traduzioni che se ne fecero olt
che fuori dell’Italia un censore nel Rapin, che misurava que’ pastori
colla
squadra de’ villani e caprai delle moderne campag
elebre Fontenelle. Ma possono sentire le umane passioni, e ragionarne
colla
penetrazione naturale, non come filosofi, ma come
he mi rileva errar per gli ermi boschi, che contiene cinque stanze
colla
rigorosa legge del metro regolare. Ma chi riconos
lla Cieca, e la Rappresentazione di anima e di corpo recitata in Roma
colla
musica di Emilio del Cavaliere, furono pastorali
tre Ebrei si ricava quanto impegno egli avesse che si rappresentasse
colla
maggior proprietà. All’ Ebreo Leone di Somma che
tre alla gran fatica ch’ella imprenderà a comporre quattro canzonette
colle
circostanze richieste alle così fatte, le accresc
lificati corregiani, morì di un aborto in Lione nel 1604 d’anni 42, e
colla
di lei morte decadde in Francia la compagnia de’
te al Giappone si è veduto più di una fiata comparire in teatro il re
colla
real famiglia, e co’ suoi ministri politici e mil
ola gli ascoltatori. I Cinesi non distruggono questa bella imitazione
colle
maschere sempre nemiche della vera rappresentazio
ra co’ suoi discepoli disponeasi alla contemplazione e al l’esercizio
colla
musiea, anche Chun uno de’ più celebri imperadori
dirizzato usavasi la musica detta Tao-yng, cesitatrice. Festeggiavasi
colla
musica più solenne la celebre cerimonia o festa d
Can. E il tuo figlio adottivo, il cavriuolo, che feritosi nella bocca
colle
acute punte del cusa, venne da te curato stropicc
la China, le quali nel 1779 si compiacque d’inviarmi da Pisa a Napoli
colla
speranza che potessero colla mia assistenza quivi
i compiacque d’inviarmi da Pisa a Napoli colla speranza che potessero
colla
mia assistenza quivi tradursi e pubblicarsi. La c
e; ed è chiamata Cittadina. Non è questo un dramma da gareggiar punto
colla
grande e vera tragedia reale da Platone tenuta pe
el Belloy, cui il marito dà a mangiare il cuore dell’amante, trattato
colle
medesime molle, ed atto come quella a partorir pi
elania. Manca ancora a’ Francesi l’arte d’inseguire col sale comico e
colla
sferza del ridicolo questa vanità ed ingordigia d
letto in tal componimento non eccedono la natura, ma non si accordano
colle
situazioni patetiche del rimanente. Sedaine non r
l signor Mercier nell’Indigente confuse le tinte de’ caratteri comici
colle
tragiche, dando al suo dramma un portanento di so
a casa il secondo personaggio dopo del Commendatore suo fratello, che
colle
sue maniere e stravaganze mette tutto in iscompig
à. Delicata infine è l’esclamazione di Clarendon, Elle me pardonne ,
colla
quale per trasporto di gioja egli previene le par
crescere maggiormente quanto che la sfoggiata ricchezza della nostra
colla
povertà paragonata di quella dovea renderci super
ovver guidavano alla testa delle armate un popolo di eroi animandalo
colla
poetica armonia ai trionfi ed alle conquiste? Qua
r inalzando altari al nome d’un poeta, o coniando le pubbliche monete
colla
sua immagine, o invocandolo nelle calamità del pa
farsi col nume tutelare, siccome sappiamo aver fatto quei di Mitilene
colla
celebre Saffo? [3] Da ciò si vede naturalmente qu
voce dell’uomo semplice per se stessa e spontanea nulla ha di comune
colla
successione dei tuoni della musica imprigionata f
ori, cioè fra i poeti che cantavano le proprie poesie accompagnandosi
colla
cetra, e le sfide fra i suonatori di diversi stru
oesia non ebbe più quel perfetto combaciamento che aveva dianzi avuto
colla
musica, né questa colle affezioni dell’animo. Inv
perfetto combaciamento che aveva dianzi avuto colla musica, né questa
colle
affezioni dell’animo. Invano si tentò di richiama
ro Lini, i loro Ismeni e i loro Epimenidi, che operavano dei miracoli
colla
voce e cogli strumenti. La loro musica era innest
i miracoli colla voce e cogli strumenti. La loro musica era innestata
colla
filosofia, e i sapienti sapevano trovare dei mara
a all’aria pella dilicatezza della sua melodia, il bem aveva simpatia
colla
terra di cui ne imitava coi suoni la pesantezza e
la fierezza del califfo Aaron Raschid, costrignendolo a raccomodarsi
colla
bella Maridè sua favorita da cui se n’era slontan
pa. «Il piloto vigilante con gli occhi fissi sulla bussola e premendo
colla
mano il timone del naviglio canta tutta la notte
to dominatore dei deserti della Petrea, e d’abbagliare i nostri occhi
colle
vane appariscente di mille fantastici oggetti. «I
luna sull’orizzonte, il suo rustico heiraât, e tien sospesa la gregge
colla
dolce melodia, ispirando agli stupidi bruti l’amo
Si è parlato in altro luogo della convenienza di siffatti spettacoli
colle
opinioni religiose del gentilesimo, la quale fu,
con più energia che da altri non farebbesi in una intiera scena. [16]
Colla
stessa avvedutezza aveano pensato alla formazione
alore alle sillabe, e certa misura alle parole, affinchè esprimessero
colla
loro durazione, lentezza o velocità l’indole fisi
rale poteva concepirsi che non venisse espresso dall’una e dall’altra
colla
maggior esattezza ora col numero de’ tempi sillab
ora col numero de’ tempi sillabici impiegati nel formar un piede, ora
colla
rapidità o lentezza del movimento impresso alle p
ora coi vari generi di ritmo di cui potevano far uso, ora finalmente
colla
successione e intrecciamento diverso dei medesimi
. Ciascuna di esse era altresì a qualche particolar uffizio destinata
colla
esclusione d’ogni altro, dal che ne risultava una
so, i maravigliosi effetti che dovrebbono attendersi dalla sua unione
colla
poesia. Quanto più avanti s’anderà col pensiero s
illabe, la misura musicale fa tutto da sé, e poche volte va d’accordo
colla
poesia. Per esempio, se si dovesse metter in musi
a sensazione o immagine? Che dove la misura non s’accorda esattamente
colle
parole queste dicono una cosa allorché la frase m
nno per conseguenza bisogno d’impiegar tre tempi in due sillabe sole?
Colla
dupla? No, perché questa divide il valore in due
e? Colla dupla? No, perché questa divide il valore in due soli tempi.
Colla
tripla? Ma, così facendo, la musica viene a cader
o di quelli, i quali stimano la nostra musica abbastanza ricompensata
colla
invenzione di comporre a più parti, e col ripolim
principalmente raggirarsi intorno alle terze, che il movimento dovrà
colla
sua velocità aumentarne l’effetto, e che fra tutt
ontrarie di movimento) le toglierà sempre mai il diritto di gareggiar
colla
greca nella quale siccome non trovavansi le squis
agionare, e che il pregiudizio accarezza talvolta a fine di nasconder
colla
stima che mostra verso le opinioni d’un solo, il
mo nella sua traduzione, e a Naudeo, ch’eseguisse alcune danze greche
colla
voce e coi piedi. I poveri letterati, che aveano
fa nelle moderne poesie. Non è questo il luogo d’esaminare le ragioni
colle
quali sostiene egli siffatta opinione; basterà so
era prima attrice la Carolina Internari ; fu il ’40-’41-’42 a Napoli
colla
Società di Alberti, Monti e Prepiani ; e formò pe
Santecchi Giorgio Zannini Luigi Cavrara I molti debiti lasciati
colla
malaugurata azienda delle due compagnie, saldò in
n collo sepolto nelle spalle, riuscì coll’occhio vivo e lampeggiante,
colla
voce forte e armoniosa, coll’intelligenza natural
ali il Geraldino della Lusinghiera e il Cuoco del Cuoco e Segretario.
Colla
interpretazione particolareggiata, sminuzzata, eg
n solenni encomii per te O LUIGI DOMENICONI che coll’eloquente gesto,
colla
parola informata da tutte gradazioni del sentimen
te folliculario intento a schiccherar deplorabili colpi d’ occhio
Colla
veduta corta d’una spanna, il quale non sapess
ria moglie, incorre nell’altro di voler palesare a lei il suo affetto
colla
segretezza che esige un amor colpevole, e con ciò
siron, Palissot e Sabatier des Castres, confondendolo col larmoyant e
colla
tragedia cittadina, se la Chaussée avesse con par
ittadinesche e di commedie lagrimanti, pel cui cattivo genere il sig.
Collé
ha non di rado manifestato disprezzo. Questa favo
l dialogo è naturale”. Si scorge da questo passo che il Palissot e il
Collé
compresero la differenza che passa tralla commedi
riprovata delle commedie dolorose la Caccia di Errico IV del medesimo
Collé
. E perchè mai? Che vi ha di lugubre? Forse le lag
Falso Sincero, ed il Geloso vergognoso d’esserlo, a cui il prelodato
Collé
fece alcune felici correzioni49. I versi del Du F
’egli sia maritato, non si doveano meglio far contrastare i suoi lumi
colla
forza del pregiudizio, e dal non saperlo vincere
avviso è un carattere errato, equivocandosi talvolta l’irrisoluzione
colla
pazzia. Moliere avrebbe forse meglio scelti i lin
nto corrisponde alle grazie di questa commedia eccllente, nella quale
colla
sferza comica ottimamente si flagella una ridicol
farsette del teatro inglese, e le pubblicò in Parigi in due volumetti
colla
data di Londra del 1756. Non è priva di piacevole
ro luogo in una delle commedie di Aristofane, e furono poi nobilitate
colla
naturale sua grazia e leggiadria dal Metastasio n
uona Madre, la Rosiera, le Generose Nemiche, il Magistrato. M. Pieyre
colla
Scuola de’ Padri in versi di cinque atti recitata
ogliono staccar le braccia dal corpo, ed esprimono un affetto di pena
colle
contorsioni, con cui potrebbe un ammalato esprime
ni l’attore; l’arte che non sappia combinare il comodo di chi ascolta
colla
verità dell’espressione, è la madrigna della natu
iono dare agli eroi antichi. Ecco Agamennone (ei dice) col cappello e
colla
parrucca Francese sino al collare, dal collo posc
Sacchini, ed anche della traduzione dell’Olimpiade pure rappresentata
colla
musica del medesimo eccellente maestro. Il sig. M
i Pietro. Nacque a Venezia verso il 1675, e si recò a Parigi nel 1716
colla
Compagnia italiana formata per ordine del Duca d’
lui legatario universale, a patto ch’egli ne usasse convenientemente
colla
moglie. Il collega rifiutò l’incarico e lo pregò
fano Riolo, al fianco di Prepiani, della Tessari e di Visetti. Esordì
colla
vecchia commedia di Federici : Una lezione di esp
i non parvero all’autore pieno della lettura degli antichi. Contrasta
colle
grazie e veneri dello stile del Tilesio la maestà
composti prima e dopo di lui può senza svantaggio venire a competenza
colle
sue libere imitazioni. Per dar conveniente idea d
in mano l’urna delle pretese ceneri di Oreste, che noi pur traducemmo
colla
possibile esattezza nel t. IV delle Vicende della
sibile esattezza nel t. IV delle Vicende della Coltura delle Sicilie.
Colla
stessa signoril maniera è cangiato in latino il P
i commedie di quel gran comico. Noi esortiamo la gioventù a leggerle,
colla
certezza che il travaglio di confrontarle coll’or
rle, colla certezza che il travaglio di confrontarle coll’originale e
colle
languide ineleganti traduzioni de’ fratelli Roset
etto. In somma il vescovo Martirano quasi ne’ primi lustri del secolo
colle
otto sue tragedie e colle due commedie eseguì egl
Martirano quasi ne’ primi lustri del secolo colle otto sue tragedie e
colle
due commedie eseguì egli solo con ottima riuscita
eatro (T. II, pag. 239) alla novella gioventù « perchè collo studio e
colle
osservazioni trascurate dalla maggior parte dei l
dizione di Vestri, e rigettando la chimera delle tradizioni, recitino
colla
propria anima, e abbiano per norma i precetti del
volontà, e la squisitezza dell’ingegno potè in breve tempo competere
colle
migliori attrici dell’età sua, mostrando quanto v
nari in società con Francesco Paladini per recarsi a Parigi. Recatasi
colla
stessa Compagnia a Livorno, e colà sgravatasi d’u
anni con Bellotti-Bon seconda donna, un anno a’ Fiorentini di Napoli
colla
Pezzana e con Emanuel. Fu tre anni con Zerri, uno
avversità di ogni specie, nonostante i successi ottenuti specialmente
colla
Teodora e la Tosca di Sardou, ch’eran divenute un
ili e leggiadri movimenti di un bel corpo, cospirassero concordemente
colla
poesia anima del tutto, non già qualunque o simil
one bene ordinata, e cantata dal principio sino al fine, e (per dirlo
colle
parole del più erudito filosofo e dell’ uomo del
da Claudio Monteverde si cantò nel matrimonio del principe di Mantova
colla
Infanta di Savoja, e nel 1608 uscì alla luce anch
o pensarono alla tragedia e alla commedia, le animarono perpetuamente
colla
musica. Noi non recitiamo versi senza una specie
artoriscono le favole poetiche proviene dalla dolce alleanza del vero
colla
finzione. Ogni imitazione poetica (diceva il dott
gine piena di affetti attivi, tuttochè sappiasi che i Greci animarono
colla
musica tutta una tragedia, ci dica il signor Sulz
Si canterà un lamento amoroso d’una pastorella? Ma una pastorella che
colle
parole pianga l’amante morto o lontano, e colla v
Ma una pastorella che colle parole pianga l’amante morto o lontano, e
colla
voce vada scorrendo pe’ tuoni musicali, è ugualme
tar la musica a i semplici concerti, e più non pensare a congiungerla
colla
poesia, seguendo i Greci, i Cinesi, i Latini, gl’
lle frontiere della China, e alla Gran Tartaria, e confina da ponente
colla
Suezia, col Baltico, e colla Polonia, da settentr
alla Gran Tartaria, e confina da ponente colla Suezia, col Baltico, e
colla
Polonia, da settentrione col Mar Glaciale, e dal
i Pietroburgo si costruì sotto l’imperatrice Elisabetta col disegno e
colla
direzione del conte Rastrelli veneziano. Ne trasc
escolta l’opera in un palco accanto all’orchestra. La scena communica
colla
platea per due scalinate laterali che partono dal
rono sino al 1652 cominciò Giambatista Poquelin detto Moliere a girar
colla
sua comitiva per le provincie, e nel 1653 rappres
e co’ suoi nella capitale della Francia. Cominciò le rappresentazioni
colla
tragedia del Nicomede di P. Cornelio, e con una d
stabilirsi in Parigi, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone
colla
comitiva Italiana. La dimora ch’ei fece in corte
della Scuola delle donne, in cui dipinse vagamente i ridevoli critici
colla
grazia comica a lui naturale. Volle indi scagiona
che si rappresentò, e Moliere scaltramente si avvisò di accompagnarlo
colla
farsa piacevole del Medico a forza, e con tal mez
soggetto così arido Moliere seppe trarre partito per la scena comica
colla
caparbieria di Filaminta preoccupata del merito i
manifestò la sua inclinazione verso la scena. Coltivò i suoi talenti
colle
lettere studiando per cinque anni nel collegio di
cortigiani e di dipingerli al vivo; essi stessi contribuirono talora
colle
loro notizie ad arricchire il suo tesoro comico.
ta intimità, e da lui fu ajutato nella nominata commedia. Diceva però
colla
maggior naturalezza del mondo, che il primo atto
enza stabilimento fisso, poi da un’ altra più fortunata che alternava
colla
Compagnia Francese or nel teatro di Borgogna, or
iù volte ballò in pubblico Luigi XIV, cioè nell’Ercole amante insieme
colla
regina, nella mascherata in forma di balletto com
ta da Alamanno Morelli, col quale stette poi gran tempo. Il '71 passò
colla
Sadowski, prima nella Compagnia diretta da Cesare
empo, se bene ancore giovine, alle parti di seconda donna e di madre,
colle
quali trovò in ogni pubblico le stesse simpatie d
otti Benedetto Mancini Vale la pena di trascriver qui le parole
colle
quali il Bergamaschi invitò il pubblico alla sua
iglia non veniva a distoglierla interamente dall’arte, avrebbe potuto
colla
intuizione fortissima, colla bella figura e la be
la interamente dall’arte, avrebbe potuto colla intuizione fortissima,
colla
bella figura e la bella voce, mantener le grandi
iagi Luigi. Figlio di un ingegnere bolognese, errò bambino pel Veneto
colla
famiglia, passando dal Polesine a Verona, poi a V
per entrar poi nella grande Compagnia di Bellotti-Bon, a sostituirvi
colla
Tessero e con Salvadori la Pezzana, Ciotti e Lava
adori con Bellotti nel ’79, tornò socio con Casilini nell’ ’80, passò
colla
Tessero in America l’ ’81 e ’82, poi entrò primo
er tacciar di cattivo gusto gli Spagnuoli (nel che al solito combatte
colle
ombre impalpabili): in secondo luogo mette in dub
ffetto esse entrate, e quelle parti surriferite non pajono fabbricate
colla
mira dell’agio de’ concorrenti. Quello però che è
stò ragionando, e mi ristrinsi alla semplice descrizione delle parti
colla
possibile esattezza colle parole, già che nol fac
rinsi alla semplice descrizione delle parti colla possibile esattezza
colle
parole, già che nol facea con un disegno, e pure
a vista dello spettatore un Sonatore vestito alla foggia del paese, e
colla
sua parrucca talora in mezzo degli Attori Turchi,
ed alcuni da m. Coignet. Il sig. Elmotte volle imitare il Pigmalione
colla
sua scena lirica le Lagrime di Galatea, la quale
re gli esami musicali nella più colta Europa. Si distinsero parimente
colle
composizioni pratiche musicali Mouret, Campra, De
illes così care a’ Francesi. Gli autori che tirarono maggior concorso
colle
loro graziose farse musicali, furono le Sage, Col
maggior concorso colle loro graziose farse musicali, furono le Sage,
Colle
, Fuselier, Roy, Ornerai, Crolet, Vadè. Panard mor
atti con prologoche incresce al buon senso, benchè diverta i volgari
colle
decorazioni spettacolose, e l’Anfitrione in tre a
luglio del 1800 si rappresentò Zoe ovvero la Pauvre Petite di Bouilly
colla
musica di Plantade. Non incresce tanto in tal com
ritose. Vi si recitò l’anno stesso le Locataire in un atto di Sèverin
colla
musica di Gaveaux. L’azione complicata produsse p
e di Gilbert Pixerecour posto in musica da Lebrun, l’Esclave dè Gossè
colla
musica di Bruni, e le Roman del medesimo colla mu
un, l’Esclave dè Gossè colla musica di Bruni, e le Roman del medesimo
colla
musica di Plantade, e Laure, o l’Actrice chez ell
si reputa il suocapo d’opera. Le Calife de Bagdad opera di Saint-Just
colla
buona musica di Boieldieu piacque e si replicò pi
ormano altrettanti portici aperti. Tre di questi nel mezzo comunicano
colla
principale scalinata, e i due estremi terminano a
uato a comparire i drammi di. Quinault, e l’ultima recita dell’Armida
colla
musica di Lulli segui nel dicembre del 1764 col s
duzioni e le imitazioni di qualche opera del Metastasio colà recitata
colla
musica de’ nostri ultimi celebri maestri. Nè ques
riescir nell’opera di Zeno e di Metastasio predicarono coll’esempio e
colle
parole a favore delle furie danzatrici. a. Vedi
ili e leggiadri movimenti di un bel corpo, cospirassero concordemente
colla
poesia anima del tutto, non già qualunque o simil
ne bene ordinata e cantata dal principio sino al fine , e (per dirlo
colle
parole del più erudito filosofo e dell’uomo di gu
da Claudio Monteverde si cantò nel matrimonio del principe di Mantova
colla
infanta di Savoja e nel 1608 uscì alla luce anche
pensarono alla tragedia, e alla commedia, le animarono perpetuamente
colla
musica. Noi non recitiamo versi senza una specie
artoriscono le favole poetiche proviene dalla dolce alleanza del vero
colla
finzione. Ogni imitazione poetica (diceva il do
gine piena di affetti attivi, tuttochè sappiasi che i Greci animarono
colla
musica tutta una tragedia, potrebbe dirci il sign
i canterà un lamento amoroso di una pastorella? Ma una pastorella che
colle
parole pianga l’amante morto o lontano e colla vo
Ma una pastorella che colle parole pianga l’amante morto o lontano e
colla
voce vada scorrendo pe’ tuoni musicali, è ugualme
tar la musica a i semplici concerti, e più non pensare a congiungerla
colla
poesia, seguendo i Greci, i Cinesi, i Latini, gl’
alla rappresentazione diurna sollevava il suo pubblico all’entusiasmo
colla
recitazione calda e vibrata della parte di Promet
lla parte di Prometeo, a quella notturna faceva smascellar dalle risa
colla
parte di Tonin Bonagrazia, o di Nicoletto mezza c
artoli – nella pubblica piazza di Bologna ad esercitare diverse forze
colla
propria vita sotto gl’insegnamenti di Daniele del
ppo padre di lei, che vendeva un balsamo in Banco, e faceva anch’esso
colla
spada varj equilibrj. » Sposatasi a Camillo Fraca
revolmente e si cercò l’agio degli spettatori col difenderli dal sole
colle
tende, si assegnò al Senato un luogo distinto dal
olta de’ Frammenti degli antichi tragici Latini fatta dallo Scriverio
colle
note del Vossio si nominano le seguenti tragedie
onio in vece di Bruto che si era allontanato da Roma. Mà Pietro Bayle
colla
II e IV epistola del XVI libro di Cicerone ad Att
ettersi il giovane poeta a cenare confidentemente, e dell’ammirazione
colla
quale dopo la cena fu ascoltata la commedia, tutt
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e di Attilio Prenestino
colla
musica di un certo Flacco figlio di Claudio o di
ra con quanta grazia e verità nell’atto stesso incontrandosi Panfilio
colla
serva Miside, le dice, quid agit? senza esprimere
Ma l’astuto finge di sopraggiugnere e maravigliarsi del fanciullo, e
colle
sue pressanti richieste aumenta l’imbarazzo di Mi
de’ Segretarii della Città di Napoli che illustrarono la loro carica
colla
dottrina e colle lettere. Egli fe imprimerla vers
ella Città di Napoli che illustrarono la loro carica colla dottrina e
colle
lettere. Egli fe imprimerla verso il 1704 da Gius
iovane sconosciuto, va alle nozze di Panfilo già incinta di due mesi,
colla
speranza di attribuir poscia al marito la gonfiez
retto dal padre si vale del pretesto della madre che non è di accordo
colla
moglie. All’incontro il padre di Filomena crede c
di questa favola si presentano in folla, e noi ne accenneremo alcune
colla
speranza di eccitare la gioventù a leggere gli an
passione che vi domina. Egli ripete a se stesso il fatto, animandolo
colle
più patetiche immagini. Entra improvviso; le serv
fare il prologo per raccomandarla al popolo, L’istrione accreditato,
colle
parole dell’incomparabile autore, nel bellissimo
col figliuolo, mettendosi come un povero contadino a lavorar la terra
colle
proprie mani. Terenzio a questo aggiunse gli amor
lio Prenestino, essendo Edili L. Cornelio Lentulo e L. Valerio Flacco
colla
musica di Flacco di Claudio figlio o liberto. Di
i Einsio e di Farnabio. L’atto primo a patto veruno non può terminare
colla
scena quarta e col verso, Succenturiatus, si quis
al guisa pare che non regga il rimanente, nè possa terminar l’atto II
colla
scena quarta, e col verso, Sed eccum ipsum video
e, e rimbeccate Ogni suo detto, ogni parola, ond’egli Incollorito
colle
sue bravate Non v’abbia a sopraffar. Ant. Cap
o un più villano oltraggio? Ajutatemi in grazia. Get. E’ forte in
collera
. For. Bada a te: zitto. Io leverogli il ruzzo.
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e L. Attilio Prenestino
colla
musica di Flacco. La quarta volta si recito nel c
venne, e si rappresentò dalla solita compagnia di Turpione ed Attilio
colla
musica di Flacco. La seconda volta si recito nel
uto che Nevio e Plauto l’avessero posta in iscena; ma confessa ancora
colla
ingenuità che accompagna sempre gli uomini che no
or che vi è tempo. Ciò che in se non ha modo nè consiglio, Guidar
colla
prudenza invan presumi. Queste vicende e questi
con ferma Norma regger vorrai, sarà lo stesso Che volere impazzir
colla
ragione. E quel che irato or nel tuo cuor rivol
ione degli atti dell’Eunuco. A suo credere l’atto I non dee terminare
colle
parole di Taide, Concedam hinc intro, atque expec
a al ruffiano. Crede egli che Ctesifone sia in villa, mentre si trova
colla
sua donna e con Eschino in casa di Mizione. Ognun
egole di educazione che si ricavano dalla prima scena, le quali usate
colla
dovuta moderazione incaminerebbero i giovani alla
e savia che fa ad Eschino il buon Mizione, e che recheremo parimente
colle
parole del più volte lodato elegante traduttore:
iuolo, Per quel che ti appartenne. Ti credevi, Che a te, dormendo
colla
pancia all’aria, Dovessero gli dei porgere aita
presentata dalla compagnia di Attilio Prenestino e da Minuzio Protimo
colla
musica di Flacco. Anche questa commedia fu nel na
popolo arricchito delle spoglie di tanto mondo. Cajo Pulcro l’abbellì
colla
varietà de’ colori; Cajo Antonio la coprì tutta d
rande, cui si attribuisce il primo teatro stabile fabbricato in Roma,
colla
frescura delle acque che fecevi serpeggiare, vi a
i, specialmente oltramontani, che ne giudicano leggermente e guastano
colle
loro ciance il gusto della gioventù. Dal che prov
si alla filodrammatica di Verona, in cui esordì il 1° agosto del 1807
colla
piccola parte di Carlotta nel Cavaliere Woender :
tanta fu l’ammirazione destata, che dopo poche sere dovè presentarsi
colla
parte di protagonista nella Ginevra di Scozia di
anze di un grande avvenire artistico. Educata poi dall’Anna Pellandi,
colla
quale stette dal 1807 al 1810, mostrò subito di e
fianco della Ristori, la parte di Euriclea nella Mirra dell’Alfieri,
colla
quale aveva iniziato la sua gloriosa carriera.
timore e la necessità di occultarsi sugerirono il pensiere di alterar
colla
feccia il sembiante; e gli attori conformaronsi a
cconta, che nel funerale di Vespasiano l’archimimo Favore rappresentò
colla
maschera e coll’imitazione, giusta il costume, la
scritti da Lucianoa mostruosamente lunghi con una grandissima pancia,
colla
hoccaccia spalancata, e che camminavano con certe
e di communicarla e distenderla. Per la qual cosa al tempo stesso che
colla
maschera copiavansi gli altrui sembianti, si cerc
oce; nè mai nelle tragedie e commedie si adoperò per eccitare il riso
colla
stravaganza, come s’intonò parecchi anni sono dal
unque e la necessità di occultarsi suggerirono il pensiere di alterar
colla
feccia il sembiante; e gli attori conformaronsi a
cconta, che nel funerale di Vespasiano l’archimimo Favore rappresentò
colla
maschera e coll’ imitazione, giusta il costume, l
ritti da Luciano145 mostruosamente lunghi con una grandissima pancia,
colla
boccaccia spalancata, e che camminavano con certe
le di comunicarla e distenderla. Per la qual cosa al tempo stesso che
colla
maschera copiavansi gli altrui sembianti, si cerc
oce; nè mai nelle tragedie e commedie si adoperò per eccitare il riso
colla
stravaganza, come s’intonò parecchi anni sono dal
e, Emilia Rustici. Colà, entrato nella Società filodrammatica, esordì
colla
parte di Paolo in Francesca da Rimini del Pellico
iventò sorprendente in quella di Armando nella Signora dalle Camelie,
colla
quale, a fianco di Virginia Marini, il grande ast
al commedia tutta la sua perfezione dall’Attico Aristofane che sempre
colla
grazia e colle facezie temperava mirabilmente l’a
ta la sua perfezione dall’Attico Aristofane che sempre colla grazia e
colle
facezie temperava mirabilmente l’amarezza della s
a gareggiar co’ loro modelli, e ne sostennero arditamente il paragone
colla
magnificenza dell’apparato, e colla pompa poetica
ostennero arditamente il paragone colla magnificenza dell’apparato, e
colla
pompa poetica de’ cori. Impazienti poi dell’uguag
lla fantasia, e nobilitavano gli argomenti in apparenza i più frivoli
colla
più vigorosa poesia, colla morale più sana, e col
o gli argomenti in apparenza i più frivoli colla più vigorosa poesia,
colla
morale più sana, e colla politica più profonda. C
nza i più frivoli colla più vigorosa poesia, colla morale più sana, e
colla
politica più profonda. Con tal artificio erano la
imitazione de’ loro costumi, ma col nominarli e copiarli al naturale
colle
maschere. E per ultimo ella riuscì soprammodo sfa
le quali a sufficienza ce ne instruiscono. Non voglionsi però leggere
colla
speranza di trovarvi avventure piacevoli, intrigh
mmedia degli Uccelli ha per oggetto gli affari politici di quel tempo
colla
Laconia dove erasi rifuggito Alcibiade accusato i
tempo colla Laconia dove erasi rifuggito Alcibiade accusato in Atene,
colle
maschere di varii uccelli si mettevano in vista i
ri superbissimi teatri, Oltre al primo già mentovato, eretto in Atene
colla
direzione di Eschilo dall’architetto Agatarco, de
ndio posto in Berlina l’astronomo Metone, che vivea più col cielo che
colla
terra. 43. Pisandro, uomo di bella statura, e ch
ontro l’italica nazione in fatto di poesia. L’ardire e la franchezza,
colla
quale i francesi (parso per sineddoche) soglion d
nel terzo? Questo terzo era da pensarsi interamente avanti di animar
colla
locuzione la prima scena della commedia. La natur
ni del Tansillo, essendosi impressa nel 1526; ma l’azione si scioglie
colla
Luminaria che n’è una continuazione o seconda par
rquato Tasso. La prima edizione fu quella di Aldo il giovane nel 1581
colla
dedicatoria dell’autore al principe di Molfetta e
si quella del 1655 uscita in Parigi dalla stamperia di Agostino Corbè
colle
annotazioni di Egidio Menagio a. La difesa dell’A
econdo il Mongitore un’ edizione dell’Aminta fu pubblicata in Sicilia
colle
note musicali del gesuita Erasmo Marotta da Randa
el 1641 in Palermo. La futilità delle critiche si manifestò non meno
colle
difese che coll’applauso generale che riscosse sì
ifese che coll’applauso generale che riscosse sì vago componimento, e
colla
moltitudine delle traduzioni che se ne fecero olt
che fuori dell’Italie un censore nel Rapin, che misurava que’ pastori
colla
squadra de’ caprai delle moderne campagne; senza
elebre Fontenelle. Ma possono sentire le umane passioni, e ragionarne
colla
penetrazione naturale, non come filosofi, ma come
Che mi rileva errar per gli ermi boschi che contiene cinque stanze
colla
rigorosa legge del metro regolare. Ma chi riconos
lla Cieca, e la Rappresentazione di anima e di corpo recitata in Roma
colla
musica di Emilio del Cavaliere, furono pastorali
tre Ebrei si ricava quanto impegno egli avesse che si rappresentasse
colla
maggior proprietà. Al l’ebreo Leone di Somma che
ltre alla gran fatica ch’ella imprenderà a compire quattro canzonette
colle
circostanze richieste alle così fatte, le accresc
lificati cortigiani, morì di un aborto in Lione nel 1604 d’anni 42, e
colla
di lei morte decadde in Francia la compagnia de’
edecessore, e a tirare l’attenzione dell’uditorio più col movimento e
colla
vivacità e coll’economia naturale della favola ch
er l’economia dell’azione. Nell’Ajace detto flagellifero dalla sferza
colla
quale quest’eroe furioso percoteva il bestiame da
ne patetica di Ajace rivenuto dal suo furore col figliuolo Eurisace e
colla
sua sposa Tecmessa; la pittura naturalissima dell
esentata con sommo applauso ben trentadue volte, fe decorare l’autore
colla
prefettura di Samo. Dove si conosce il pregio del
agico, se avesse rilevato meglio il contrasto delle voci della natura
colla
necessità di obedire ad Apollo, che dovea fuor di
zioni appassionate ottimamente dipinte. Il Coro conchiude la tragedia
colla
sentenza di Solone. Tutti i Cori del l’Edipo espr
con piacere sulle scene Filottete zoppicante e disteso nel l’atto II
colle
convulsioni: ma egli si mostrava in questo stato
to quinto è molto vivace pel vago contrasto della virtù di Neottolemo
colla
politica di Ulisse. Piacemi che il soprallodato c
Atene, fuggendo la persecuzione di Creonte re di Tebe. Egli si ritira
colle
figlie nel tempio delle Venerabili Dive, cioè del
rano di uva di anni novantacinque. Egli fu decorato, come si è detto,
colla
prefettura di Samo e col l’onorevole grado di Arc
rmate in Napoli nel teatrino del real Palazzo sotto Carlo III Borbone
colla
direzione del marchese Barone di Liveri possono e
rono sino al 1625 cominciò Giambatista Poquelin detto Moliere a girar
colla
sua comitiva per le provincie, e nel 1653 rappres
e co’ suoi nella capitale della Francia. Cominciò le rappresentazioni
colla
tragedia del Nicomede di P. Cornelio, e con una d
stabilirsi in Parigi, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone
colla
comitiva Italiana. La dimora che Moliere fece in
tutto il mese di novembre desolatoa. Nè vi ritornò il concorso se non
colla
comparsa della Scuola delle Donne rappresentata n
della Scuola delle Donne, in cui dipinse vagamente i ridevoli critici
colla
grazia comica a lui naturale. Volle indi scagiona
che si rappresentò; e Moliere scaltramente si avvisò di accompagnarlo
colla
farsa piacevole del Medico a forza; e con tal mez
soggetto così arido Moliere seppe trarne partito per la scena comica
colla
caparbieria di Filaminta preoccupata del merito i
manifestò la sua inclinazione verso la scena. Coltivò i suoi talenti
colle
lettere studiando per cinque anni nel Collegio di
pingerli al vivo; e si sa che essi stessi contribuirono talora talora
colle
loro notizie ad arricchire il suo tesoro comico.
enza stabilimento fisso, poi da un’ altra più fortunata che alternava
colla
Compagnia Francese or nel teatro di Borgogna or n
iù volte ballò in pubblico Luigi XIV, cioè nell’Ercole amante insieme
colla
Regina, nella mascherata in forma di balletto com
olitico, osservando unicamente gli oggetti per la relazione che hanno
colla
civile economia e coi fini dello stato, lo riguar
’ suoi primi principi e a considerarle secondo la relazione che hanno
colle
affezioni primitive dell’uomo, riguarda la scena
tamente l’autorità, ora aver a tempo e luogo il coraggio di misurarla
colla
bilancia della ragione: quando apprezzar le parti
toccarli1. Su questi materiali, e su altri che mi procacciai altronde
colla
diligenza, scortato ovunque dal giudizio di perso
a certe persone pusillanimi che scambiano mai a proposito il rispetto
colla
debolezza. Questa è l’urbana bensì ma ferma, e im
l parola, che non avessi osato, di profferir il mio sentimento se non
colla
timidezza propria d’uno schiavo, che avessi incen
o di fuga i primi capitoli per vedere quanto ivi si largheggi di lodi
colla
Italia, come si preferiscano la musica e il melod
per sua natura difettose, ed assurde, ora sbadatamente confondendolo
colla
tragedia. Forse questa trascuratezza, e questo ab
ti dell’animo cogli accenti della parola, o del linguaggio, di questi
colla
melodia musicale, e di tutti colla poesia richied
arola, o del linguaggio, di questi colla melodia musicale, e di tutti
colla
poesia richiederebbe riuniti in un sol uomo i tal
ncominciava a gareggiar con Euripide, e che sorgeva Moliere oscurando
colle
sue commedie la gloria degli Aristofani e de’ Ter
orose e l’altre simili ipocrisie dell’affetto si mandarono via insiem
colle
fughe, le contrafughe, i doppi, i rovesci, e tali
zo ad una scena, giacché non procedendo la natura per salti, ma bensì
colla
opportuna graduazione ne’ suoi movimenti, non è v
cui incorrerebbe un retorico, il quale dasse principio ad un discorso
colla
perorazione, facendo in seguito succeder l’esordi
n coro ciascun atto del melodramma. Siffatta usanza era incompatibile
colle
mutazioni della scena, e vi voleva appunto tutta
ile, e allora diveniva un assurdo, o si cangiava anche il coro insiem
colla
scena, e allora bisognava stiracchiar l’orditura
venzione) le loro tragedie di mille sconvenenze a fatica ricompensate
colle
originali bellezze, che dopo venti e più secoli s
d’Isaia, Daniello, Davide umiliato, Gerusalemme convertita, l’Ezechia
colle
altre saranno sempre le migliori rappresentazioni
ta gli cadono dalla penna alcune che si direbbe essere state lavorate
colla
morbidezza metastasiana, come, per esempio, quest
per molto avanti nella dilicata filosofia delle passioni. [17] Insiem
colla
poesia ne ricevette anche particolari accrescimen
tempi di Leon X la prima tragedia che la sollecitava a voler fregiare
colla
porpora di cardinale gli omeri di Raffaello d’Urb
ssiano fu veduta per la prima volta comparire in pubblico l’Andromeda
colla
musica e la poesia di Benedetto Ferrari. D’allora
fu sempre uno de’ principali seggi del dramma, e qui si rappresentava
colla
pompa più illustre, massimamente nel Carnovale a
quistò il Baltassarini conosciuto dai Francesi col nome di Beaujoieux
colle
sue leggiadrissime invenzioni, onde ottenne l’imp
ima volta sul teatro Borbone la Finta pazza, dramma di Giulio Strozzi
colla
musica del Sacrati. Nel 1647 fu visto nel teatro
di San James l’anno 1613 nelle nozze di Federigo V Palatino del Reno
colla
principessa Isabella d’Inghilterra e di cui ne da
bande, fandanghi, pavaniglie ed altri balli sparsi per tutta l’Europa
colla
dominazione spagnuola, e massimamente in Italia,
ze del quale con Marianna di Neoburg si rappresentarono alcuni drammi
colla
musica del Lulli, il primo dei quali fu intitolat
imo presso al popolo, composto di due corde, una delle quali si vibra
colla
man sinistra mentre con la destra si suonano entr
ò a quell’ accolta di guitti, per allontanarsene poco dopo, nauseato,
colla
moglie. Ornato di bella presenza, di sana educazi
ndonati, dopo varie vicende, i fastidj del capocomicato, si scritturò
colla
moglie nella Compagnia di Consoli e Zuccato, Gaet
te al Giappone si è veduto più di una fiata comparire in teatro il re
colla
real famiglia e co’ suoi ministri politici e mili
ola gli ascoltatori. I Cinesi non distruggono questa bella imitazione
colle
maschere sempre nemiche della vera rappresentazio
ra co’ suoi discepoli disponeansi alla contemplazione e all’esercizio
colla
musica, anche Chun uno de’ più celebri Imperadori
dirizzato usavasi la musica detta Tao-yng, eccitatrice. Festeggiavasi
colla
musica più solenne la celebre cerimonia o festa d
Napoli sulla speranza che avessero potuto quì tradursi e pubblicarsi
colla
mia assistenza. La curiosità avrebbe trovato in e
olano fiorentino di tutti i tempi ; si vesti il cappello a tre punte,
colla
giacca colorita, coi calzoni corti, colle calze d
ti il cappello a tre punte, colla giacca colorita, coi calzoni corti,
colle
calze di colore, colle scarpe colla fibbia, e cos
nte, colla giacca colorita, coi calzoni corti, colle calze di colore,
colle
scarpe colla fibbia, e cosi truccato sali sulla s
acca colorita, coi calzoni corti, colle calze di colore, colle scarpe
colla
fibbia, e cosi truccato sali sulla scena. Il Del
colla fibbia, e cosi truccato sali sulla scena. Il Del Buono viaggiò
colla
compagnia e fe’fortuna…… A qual fonte sia stata
inomatissimo. Sposò verso il ’90 Francesca Pontevichi, prima attrice,
colla
quale formò compagnia prima in società, poi solo.
re il prezzo dei palchi e del biglietto d’ingresso, e quello di andar
colla
compagnia ne’varj teatri comunali del regno, senz
dobbi di palcoscenico. Caduto il Regno francese, il Fabbrichesi passò
colla
fortunata compagnia, modificata in parte per la m
dono alla formazione della nuova impresa Prepiani, Tessari e Visetti,
colla
quale stette l’Aliprandi dal ’38 al ’51. Il capo
niera più nobile di recitare. Ella fu presa per prima donna a vicenda
colla
Romana, com’ era sua madre. Recatasi al Falcone
enda colla Romana, com’ era sua madre. Recatasi al Falcone di Genova
colla
Compagnia di S. Samuele, la primavera del 1736, l
o, tutto contribuisce a farla recitare perfettamente. Ella può essere
colla
stessa facilità comica e drammatica : sostiene pe
meva, una nera, una bigia (e queste rotonde), e l’altra alla francese
colla
borsa appiccata. Con questo piccolissimo, ma nota
are questa sua Commedia, e colà recitolla tutta in francese, e diella
colle
stampe alla luce. Grande abilità aveva il Collalt
ni varie ond’era agitato : si leggeva l’espressione del dolore, della
collera
, della gioia a traverso una orribile maschera nel
el suaccennato Teatro. Veggonsi queste in diversi libretti pubblicate
colle
stampe, e trovansi vendibili al negozio Cambiagi
tà avanzata non mai da Firenze partissi, nell’anno 1780 ha cominciato
colla
Compagnia del suddetto Roffi a farsi conoscere an
antate dalla primavera dell’anno 1778 fino a tutto il carnevale 1779,
colle
quali abbiamo il repertorio della Compagnia Roffi
o alla causa della libertà, il Pilla tornò all’arte e fu con Salvini,
colla
Carolina Internari, colla Ristori, per dire dei p
, il Pilla tornò all’arte e fu con Salvini, colla Carolina Internari,
colla
Ristori, per dire dei principali con cui militò.
redarsi di buona coltura, cosi che se la sua recitazione fu enfatica,
colla
cadenza dovuta al sistema di battere il sostantiv
evolmente, e si cerco l’agio degli spettatori col difenderli dal Sole
colle
tende, si assegnò al Senato un luogo distinto dal
olta de’ Frammenti degli antichi Tragici Latini fatta dallo Scriverio
colle
note del Vossio si nominano le seguenti tragedie
stava ne’ communi studii letterarii, gareggiandosi colà co’ libri non
colle
immagini degli antenatia. Gli antichi certamente
nio in vece di Bruto che si era allontanato da Romab. Ma Pietro Bayle
colla
II e IV epistola del XVI libro di Cicerone ad Att
ettersi il giovane poeta a cenare confidentemente, e dell’ammirazione
colla
quale dopo la cena fu ascoltata la commedia, tutt
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e di Attilio Prenestino
colla
musica di un certo Flacco figlio di Claudio o di
ora con quanta grazia e verità nell’atto stesso incontrandosi Panfilo
colla
serva Miside, le dice, quid agit? senza esprimere
Ma l’astuto finge di sopraggiungere, e maravigliarsi del fanciullo, e
colle
sue pressanti richieste aumenta l’imbarazzo di Mi
de’ Segretarii della Città di Napoli che illustrarono la loro carica
colla
dottrina e colle lettere, giacchè quelli che lo s
ella Città di Napoli che illustrarono la loro carica colla dottrina e
colle
lettere, giacchè quelli che lo seguirono mancaron
iovane sconosciuto, va alle nozze di Pamfilo già incinta di due mesi,
colla
speranza di attribuir poscia al marito la gonfiez
tretto dal padre si vale del pretesto della madre che non è d’accordo
colla
moglie. Al l’incontro il padre di Filomena crede
di questa favola si presentano in folla, e noi ne accenneremo alcuna
colla
speranza di eccitar la gioventù a leggere gli ant
a passione che vi domina. Egli ripete a se stesso il fatto animandolo
colle
più patetiche immagini. Entra improviso; le serve
tare il prologo per raccomandarla al popoloa. L’istrione accreditato,
colle
parole dell’incomparabile autore, nel bellissimo
col figliuolo; mettendosi come un povero contadino a lavorar la terra
colle
proprie mani. Terenzio a questo aggiunse gli amor
lio Prenestino, essendo Edili L. Cornelio Lentulo e L. Valerio Flacco
colla
musica di Flacco figlio o liberto di Claudio. Dip
ni di Einsio e di Farnabio. L’atto l a patto veruno non può terminare
colla
scena 4, e col verso Succenturiatus si quis defi
al guisa pare che non regga il rimanente, nè possa terminar l’atto II
colla
scena 4, e col verso, Sed eccum ipsum video in t
arte, e rimbeccate Ogni suo detto, ogni purola, ond’ egli Incollorito
colle
sue bravate Non v’abbia a sopraffar. Ant. Non v’
oltraggio? Ajutatemi in grazia. Get. Ajutatemi in grazia.È forte in
collera
. Fon. Bada a te: zitto. Io leverogli il ruzzo. Po
ne aveva; Perchè quel poveretto già attempato, Guadagnandosi il vitto
colle
braccia, Per lo più se ne stava alla campagna, Or
dalla compagnia comica di L. Ambivio Turpione e L. Attilio Prenestino
colla
musica di Flacco. La quarta volta si recitò nel c
rvenne e si rappresentò dalla solita compagnia di Turpione ed Attilio
colla
musica di Flacco. La seconda volta si recitò nel
uto che Nevio e Plauto l’avessero posta in iscena; ma confessa ancora
colla
ingenuità che accompagna sempre gli uomini che no
ne, or che vi è tempo. Ciò che in se non ha modo nè consiglio, Guidar
colla
prudenza invan presumi. Queste vicende e questi v
bili conferma Norma regger vorrai, sarà lo stesso Che volere impazzir
colla
ragione. E quel che irato or nel tuo cuor rivolgi
ione degli atti dell’Eunuco. A suo credere l’atto I non dee terminare
colle
parole di Taide, Concedam hinc intro, atque expe
egole di educazione che si ricavano dalla prima scena, le quali usate
colla
dovuta moderazione incaminerebbero i giovani alla
e savia che fa ad Eschino il buon Mizione, e che recheremo parimente
colle
parole del più volte lodato elegante traduttore:
figliuolo, Per quel che ti appartiene. Ti credevi, Che a te, dormendo
colla
pancia all’aria, Dovessero gli Dei porgere aita?
presentata dalla compagnia di Attilio Prenestino e da Minuzio Protimo
colla
musica di Flacco. Anche questa commedia fu nel na
popolo arrichito delle spoglie di tanto mondo. Cajo Pulcro l’abbellì
colla
varietà de’ colori; Cajo Antonio la coprì tutta d
rande, cui si attribuisce il primo teatro stabile fabbricato in Roma,
colla
frescura delle acque che fecevi serpeggiare, vi t
, specialmente oltramontani, che ne giudicano leggermente, e guastano
colle
loro ciance il gusto alla gioventù. Da ciò provie
ver deliberata la morte del suo gran figlio sente la natura che pugna
colla
barbarie e col sospetto. Egli dice: Dunque le
to, mio figlio, or che il pianto mi cade; Scacciam la debolezza sin
colla
crudeltade .. La delicatezza dell’espressioni
rti rimorsi di Tito divenuto traditore, il tenero abboccamento di lui
colla
madre, gli eroici insieme e patetici sentimenti d
’ Orazia rappresentata in Napoli con ammirazione e diletto universale
colla
direzione del celebre Andrea Belvedere, fu il tri
ra scena di Orazio collo sposo, il contrasto delle allegrezze di Roma
colle
smanie di Orazia per la sanguinosa vittoria del f
per le sue virtù. Sin dalla prima gioventù mostrò gusto e buon senno
colla
scelta di ottimi argomenti per due sue favole imp
andolo alla moderna, e vinse coll’ ottima versificazione il Martelli,
colla
gravità il Gravina, colla purezza del linguaggio
se coll’ ottima versificazione il Martelli, colla gravità il Gravina,
colla
purezza del linguaggio il Pansuti. Meritò la di l
i in musica da varj eccellenti maestri Napoletani si trovano stampati
colle
note musicali in fine di ciascun tomo. Tommaso Ca
tenza della morte del figliuolo, se non rinunzj al culto cattolico; e
colla
di lui astuzia contrasta la nobile franchezza di
etto. Una delle migliori edizioni che se ne fecero fu quella del 1735
colla
prefazione del marchese Orsi e con annotazioni di
e la morte di Polifonte narrata con maestria? Chi poi non sa ripetere
colle
parole di Voltaire che i Francesi schivi non soff
regina per iscarsezza d’arte del poeta si avventa due volte ad Egisto
colla
scure? che le scene de’ confidenti sono troppe? c
prima fatta un’ altra edizione, ed in Bologna poi si stampò nel 1724
colle
rime dell’autore. Non cede questa tragedia nella
nea parte con Ascanio, come Rinaldo con Ubaldo. Questa buona tragedia
colle
precedenti smentisce l’asserzione di chi imparand
i, si sfigura questa favola in certo modo col raddoppiarsene l’azione
colla
morte data dal padre al figliuolo e col suicidio
ia il di lui Esame Critico, al quale vigorosamente replicò il Calepio
colla
sua Confutazione di molti sentimenti del Salìo. C
inoe nell’atto II con Seleuco e con Artamene. Il contrasto dell’amore
colla
virtù in lei ed in Artamene è dipinto ottimamente
e ha Demetrio di perdere totalmente la speranza di placare Arsinoe, e
colla
sicura conoscenza che ha dell’odio materno; ma ne
a eccellente? Faranno sì che con affettata incontentabilità si ripeta
colle
parole del sig. Andres, per altro valoroso ed ele
. Quest’ultima favola che empie il suo oggetto d’inspirare il terrore
colla
morte del Giscala e la ruina totale di Gerusalemm
o autore che ci ha somministrate tragedie degne di mentovarsi insieme
colla
Merope, col Cesare, e col Demetrio. Benchè dalle
ione del pericolo di Evilmero nel bosco e del combattimento di Giosia
colla
fiera. Merita parimente lode il Granelli pel cara
o Poliorcete, ossia la Virtù Ateniese, e Serse Re di Persia, le quali
colla
traduzione della Roma Salvata stamparonsi nel 177
’arconte, dell’amor de’ figli con quello della patria, della passione
colla
virtù. Ma la seconda e terza scena, nelle quali A
alla Merope del Maffei, per essersi questa regina due volte avventata
colla
scure contro del figlio. Il Serse risale colla Se
na due volte avventata colla scure contro del figlio. Il Serse risale
colla
Semiramide del Voltaire a i Persi di Eschilo, u a
enza di altre soddisfatto alle condizioni del programma singolarmente
colla
proprietà dello stile, colla convenevolezza del c
e condizioni del programma singolarmente colla proprietà dello stile,
colla
convenevolezza del costume e colla regolarità del
mente colla proprietà dello stile, colla convenevolezza del costume e
colla
regolarità della condotta. Non basterà ciò per co
l disegno di Mileto su di costei dalla quale è odiato. L’atto risorge
colla
venuta di Bibli destinata dall’ oracolo ad immola
hiamate commedie mostruose e talvolta interessanti reimpresse in Roma
colla
falsa data di Bologna. Il pugnale di Melpomene vi
nobile autore de’ Baccanali tragedia pubblicata in Venezia nel 1788,
colla
regolarità della condotta, colla forza de’ caratt
edia pubblicata in Venezia nel 1788, colla regolarità della condotta,
colla
forza de’ caratteri, con varj tratti robusti e co
della condotta, colla forza de’ caratteri, con varj tratti robusti e
colla
gravità dello stile fa concepire alte speranze ch
, qual si enuncia, valoroso nè privo di accortezza. Il colpo di Mirza
colla
pistola coperta, che non prende fuoco, e si scopr
. Io lo respingo, ed ei più fiero incalza, E col petto mi preme e
colle
braccia. Parmi allora sentir sotto la mano Te
pirò 53. S’impresse il Galeotto Manfredi del medesimo autore insieme
colla
precedente nell’edizione Romana del 1788. L’azion
di Zambrino nero e detestabile inspira ne’ buoni tutta l’indignazione
colla
verità e forza delle pennellate che lo ritraggono
l sangue mio? non mai.. Padre io non son . . . se ’l fossi . . .
colla
fiera luce che ne scende in Virginio, orribi
delle tinte comiche ad un tragico orribile. È ciò in natura, si dirà
colle
parole del Voltaire; ma noi siamo persuasi che l’
a ed impressa anche in italiano. 52. Il Reale Infante onorò l’autore
colla
medaglia d’oro onde si coronavano le favole rimes
tenso e veloce de’ napoletani, che squartano, a così dire, le sillabe
colla
loro larga pronunzia, che sarebbe perciò opportun
che fanno le penne degli augelli nel tempo, che spiccano il volo: ora
colle
frequenti elisioni, che spesseggiano il rincontro
delle consonanti, dando alle parole una certa asprezza e gravità, ora
colla
inversione della sintassi i della quale parleremo
versione della sintassi i della quale parleremo tra poco. Si paragoni
colle
precedenti questa ottava parimenti del Tasso: «C
quanto l’altra consistono nella convenienza delle parole e de’ suoni
colla
natura dell’oggetto, che esprimono: l’una e l’alt
, torni d’espressione inusitati, versi talora rotondi talora spezzati
colla
scelta di voci più ruvide, le quali composte di m
ello della musica, che va poco a poco spiegandosi, non finisce se non
colla
cadenza. [17] Se fosse mio avviso il diffondermi
be ancora farsi vedere in qual guisa sappia essa congiungere l’ordine
colla
vivacità e colla chiarezza la forza, imbrigliare
edere in qual guisa sappia essa congiungere l’ordine colla vivacità e
colla
chiarezza la forza, imbrigliare l’immaginazione s
lano di essa alcuni scrittori francesi, tra quali il gesuita Bouhours
colla
leggerezza sua solita nel giudicare non ebbe diff
, e del Muratori assai cognite agli eruditi. Cotal lingua confusa poi
colla
latina, e notabilmente alterata in seguito da got
ch’ei senta, dice con molto spirito il Montesquieu. Lo svizzero nella
collera
grida egualmente e fortemente, mantenendo a un di
hè è mirabile la vivacità, e l’evidenza, che osservasi non solo nella
collera
, ma anche nel discorso familiare, ovvero nella na
o frettolosamente si conchiude, ch’essa non sia buona per accoppiarsi
colla
musica. Un intiero volume potrebbe scriversi cont
nti per facilitarne i passaggi, anche questa si mantiene assai meglio
colla
maestà, e pienezza che le somministrano le sue si
ell’ Università di Padova. Apertosi il 1820, quel teatro, restaurato,
colla
Fedra dell’Orlando, di cui eran parti principali
irlo col giovane Gustavo, il quale, chiamato a Venezia (1824), esordì
colla
parte di David nel Saul di Alfieri ; e s’andò man
Francesca, che suscitaron l’entusiasmo. Si unì poi a varie compagnie,
colle
quali dava or qui or là poche recite, maturando i
azzi a Bassano. I. Caro Mariano, Mascherpa ha ragione di mettersi in
collera
con Montazio. Quando un giornalista vuol gridare
o per nulla. M'ero obbligato a far tre recite per settimana in Milano
colla
detta sua compagnia, se egli avesse trovato i due
alla campagna. Battaglia è in trattato con alcuni de' miei artisti :
colle
Botteghini madre e figlia, colla Sadowski, con Be
attato con alcuni de' miei artisti : colle Botteghini madre e figlia,
colla
Sadowski, con Bellotti-Bon, col ragazzo Vestri An
razzi, dal suo banco ministeriale, pallido, terreo, mandando lampi di
collera
dai cristalli dei suoi occhiali d’oro, irruppe co
ccome ha acquistata all’Autore non picciola riputazione, per le lodi,
colle
quali è stata comunemente applaudita nella Repubb
Storico-Critico del Dottor Don Pietro Napoli-Signorelli, da me letto
colla
dovuta diligenza, nulla contiene, che a Regj drit
bbliche le sue ragioni ; e stampò all’uopo un libricciuolo in Cremona
colla
data di Parma. D’indole risoluta, energica, che n
e l’udiva e ammirava il 1885 a Torino in una recita di filodrammatici
colla
Celeste di Marenco, lei protagonista. Entrata l’
er lui dal Goldoni. Poco prima dell’autunno del '55, fuggì da Venezia
colla
moglie, mettendo lo scompiglio nella Compagnia, c
ene in oggi d’essere dal Consiglio Criminale risoluta la di lui Causa
colla
decretata dichiarazione, che attese le circostanz
ò a farsi notare in Compagnia Alberti a Napoli l’anno 1848. Fu il '49
colla
società Colomberti-Internari, nella quale si unì
colla società Colomberti-Internari, nella quale si unì in matrimonio
colla
prima amorosa Cesira Longhi. Scioltasi la compagn
Il personaggio di servetta era semispento nelle Compagnie comiche, e
colla
morte della celebre Maddalena Gallina, che mirabi
si trovava più chi sapesse con disinvoltura, con brio, con grazia, e
colla
necessaria finezza rappresentarlo. Finalmente la
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