che era perciò incaricato di custodire l’ordine morale e difendere la
città
da ogni inconveniente, fu preso in siffatto modo
r per lui il buon comico marito. Appena infatti fu questi lungi dalla
città
, Lucilla, partitasi dalle Maddalene, si uni a far
l quale con ogni accurata diligenza invigila alla cura e difesa della
città
. Che razza di vigilanza e di cura avesse delle ci
tutto finì colla vittoria finale del bravo sergente, difensore della
città
di Cremona. Il Paglicci propenderebbe a credere
agistero. Qual vanto per una privata benchè nobile accademia e per la
città
di Vicenza, che non è delle maggiori d’Italia, il
i Napoli in Fondi l’anno 1531 e morto nel 1591. Vide ancora la famosa
città
di Venezia eretti nel medesimo secolo teatri semi
tigono tragedia di M. Conte di Monte Vicentino, stampata nella stessa
città
nel 1565; ed in esso si dipinsero dodici gran qua
sì grande il numero di drammatici componimenti rappresentati in tante
città
Italiane, vi si videro alle occorrenze eretti mol
ola. Capua stessa, anticamente chiamata Volturno, al dir di Livio, fu
città
Etrusca2. Lo stesso Storico ci fa sapere che gli
birinto di Porsena, monumento sepolcrale fabbricato nell’antichissima
città
di Chiusi, giunso all’età di Plinio soltanto la m
uire. Nel luogo selvoso, ov’era Populonia una delle dodici principali
città
dell’Etruria, appajono molte vestigia di sì famos
i principali città dell’Etruria, appajono molte vestigia di sì famosa
città
, e specialmente una porzione di un grande anfitea
ere Etrusche: di un altro osservansi i rottami fralle antichità della
città
di Volterra5, Del magistero degli Etruschi nel di
ella società dopo la fatica, furono un bisogno conosciuto dalla nuova
città
più tardi di quello di assicurare contro gli atte
, Capua, Ercolano, Pompei, Nola, Pozzuoli, Siracusa, Catania ed altre
città
del regno di Napoli e della Sicilia, videro i lor
Biondo e il Sabellico, ebbe un teatro rovinato da’ Goti insieme colla
città
dopo la morte di Teodorico. Veggonsi in Rimini al
Credonsi percio piuttosto portici dove introducevansi mercatanzie in
città
dall’antico porto, che ora è in secco; e sussisto
suo molo chiamate Muraccio o il Terrazzo dell’Ausa fiume che bagna la
città
dalla parte di oriente. Oltre Terracina ancora, s
Terracina ancora, seguitando la Via Appia, nel luogo dove fu Longola
città
descritta da Dionigi Alicarnasseo e da Livio, ved
arta ecc. Bizanzio ebbe pure un gran teatro, il quale col resto della
città
su rovinato dalle truppe di Severoa. Antiochia ne
tuttavia in Murviedro le rovine del teatro Saguntino, essendo questa
città
eretta nel regno di Valenza sulle ceneri dell’ant
vestigii di un teatro e di un anfiteatro con altre rovine dell’antica
città
di Tarteso (differente da Cadice che pure portò q
estri furono privilegiate ed eccettuate da un bando di sgombero dalla
città
intimato per timore di carestia a tutti i filosof
nel senatorio; ed uno che da giovine avea rappresentato nella stessa
città
di Roma, fu da lui creato prefetto dell’esercitoc
lcun tempo il governo : ma stimolato dall’amor della scena, lasciò la
città
natale per aggregarsi alla Compagnia Rosa, in cui
un tempo, ma non prosperamente. Tornato in Italia andò vagando per le
città
di Toscana, e tornò a Firenze ov’ebbe l’egual for
mesi, e per Cremona e Pavia, col valsente di tre mila scudi per ogni
città
. Non accordando le due città, contentarsi degli o
col valsente di tre mila scudi per ogni città. Non accordando le due
città
, contentarsi degli otto mesi e de’ sei mila scudi
le due città, contentarsi degli otto mesi e de’ sei mila scudi per la
città
sola. Fu accordata la licenza per Cremona soltant
ola. Capua stessa, anticamente chiamata Volturno, al dir di Livio, fu
città
Etruscac Lo stesso Istorico ci fa sapere che gli
birinto di Porsena, monumento sepolcrale fabbricato nell’antichissima
città
di Chiusi, giunse all’età di Plinio soltanto la m
ire. Nel luogo selvoso, ove era Populonia una delle dodeci principali
città
dell’Etruria, appajono molte vestigia di sì famos
i principali città dell’Etruria, appajono molte vestigia di sì famosa
città
, e specialmente una porzione di un grande ansitea
re Etrusche: di un altro osservansi i rottami èfralle antichità della
città
di Volterraa Tralle antiche fabbriche Etrusche tu
ella società dopo la fatica, furono un bisogno conosciuto dalla nuova
città
più tardi di quello di assicurare contro gli atte
vento, Teano, Minturno, Aquino, Casino, Alba Fucense, Taranto e altre
città
di quelle provincie che ora compongono il regno d
Sparta. Bisanzio ebbe un gran teatro, che fu ruinato col resto della
città
, quando fu presa per fame dalle truppe di Severo1
estri, furono privilegiate ed eccettuate da un bando di sfratto dalla
città
intimato per timore di carestia a tutti gli stran
il quale ebbe l’ardire di satireggiare i principali personaggi della
città
, senza eccettuarne l’istesso imperadore; Marco Au
solidità. 100. Vedi Sesto Rufo e Publio Vittore ne’ comentari sulla
città
di Roma d’Onofrio Panvinio. 101. Herodian. Lib.
el Teatro Saguntino, le cui ruine tuttavia si osservano in Murviedro,
città
edificata sulle ceneri dell’antica Sagunto. Quest
campagna dintorno a Troia, col cavallo da un lato. Esce Priamo dalla
città
alla testa de’ principali Troiani, e celebra la f
conciliatesi già insieme; intanto che si abbatte parte del muro della
città
per introdurvi il cavallo; ed esso ne vien dipoi
or del cavallo. Calcante con brevi parole gli anima all’eccidio della
città
nemica, e sotto voce intuona un cantico al quale
te finalmente alla fuga. La scena cangia e rappresenta l’orrido d’una
città
smantellata e mezzo involta nelle fiamme, … fuma
nel modo seguente : « Signor Conte, sapendo che Ella doveva andare in
città
per disbrigare molte faccende importanti, mi sono
ra era Francesco II) e tre o quattro giorni di prigione. Passò poi di
città
in città e di trionfo, e in poco tempo fu acclama
ancesco II) e tre o quattro giorni di prigione. Passò poi di città in
città
e di trionfo, e in poco tempo fu acclamato come u
Tali vasi però si trovavano ne’ teatri d’Italia, e specialmente delle
città
di greca origine, come Napoli, Taranto ed altre d
no. Nè tutte gli avevano del mentovato metallo, perchè nelle picciole
città
bastò agli architetti di porvigli di creta, e per
XXIII, c. 3. a. Vedi Sesto Rufo e Publio Vittore ne’Comentarii sulla
città
di Roma del dotto Agostiniano Veronese Onofrio Pa
Tali vasi però si trovavano ne’ teatri d’Italia, e specialmente delle
città
di Greca origine, come Napoli, Taranto, ed altre
gno; nè tutte gli avevano del nominato metallo, perchè nelle picciole
città
bastò agli architetti di porvigli di creta, e per
XIII, c. 3. 151. V. Sesto Rufo e Publio Vittore ne’ Commentarj sulla
città
di Roma del dotto Agostiniano Veronese Onofrio Pa
el fatto che il Maffei seguitasse la Compagnia, intervenendo in molte
città
alle recite della sua Merope. Nè io sarei alieno
to del valore della Riccoboni, e del seguirla che faceva il Maffei di
città
in città, assistendo alle rappresentazioni della
lore della Riccoboni, e del seguirla che faceva il Maffei di città in
città
, assistendo alle rappresentazioni della Merope, l
pagnia di quei comici in questo senso, cioè che intervenisse in varie
città
d’Italia alle recite della sua Merope, è cosa ass
Sole e dalle piogge prima che essi fossero ammessi a rappresentare in
città
. I noti carri di Tespi menati d’uno in altro luog
u il luogo dove bruciarono vivo san Policarpo primo vescovo di quella
città
in età di anni 96 sotto Marco Aurelio o Antonino
to, e un gran Caravanserai, ovvero alloggio per le Caravaneb. Perinto
città
della Tracia poscia conosciuta sotto il nome di E
Eraclea in modo a Bizanzio vicina che si reputarono entrambe come una
città
sola, a’ tempi di Filippo il Macedone ebbe un tea
e maraviglie del mondo. Argo, Tebe, Corinto, Creta, ed altre illustri
città
Greche vantarono famosi teatri. Considerando, co
ito. Vedevasi (dicec) posto in parte eminente, donde si scoprivano le
città
di Napoli, Ortigia ed Acradina bassa, i due porti
di rammentarsi i teatri di Taranto, di Crotone, di Reggio, e di altre
città
della Magna Grecia. Memorabili sopra tutti sono g
no la gloria drammatica; e le sceniche contese accadute in sì celebre
città
vinsero di gran lunga di fama le stesse gare Olim
iò fece acquisto del cognome del Terenziano Cherea. Ma essendo quella
città
sotto Papa Clemente VII soggiaciuta a un lagrimev
cizia con l’oratore ungaro, di passaggio a Venezia, aveva lasciato la
città
, nella quale aveva raccolto tanta messe di lodi,
sovino nel suo libro sopra Venezia tra i comici più antichi di quella
città
.
e piuttosto credute portici, ne’ quali introducevansi le mercanzie in
città
dall’antico porto che ora è in secco, e di cui su
molo ora chiamat omuraccio o il torrazzo dell’Ausa fiume che bagna la
città
dalla parte di Oriente.
nel linguaggio si esagerava la ridicolezza caratteristica di qualche
città
. Pantalone era per lo più un mercatante veneziano
re, e morì nella peste dell’anno 1656, imitando i villani dell’Acerra
città
antichissima dì Terra dì Lavoro poco distante da
ittà antichissima dì Terra dì Lavoro poco distante da Napoli. Questa
città
è lontana poche miglia dall’antica Atella dove s’
a assistendo ad una Bottega di Caffè, che da non pochi anni in quella
città
egli aperse. »
e e attrice di non pochi pregi. Cominciò col percorrere le principali
città
d’Italia al fianco dell’artista Bazzi, poi divenn
igi Perelli, nelle quali percorse la Sardegna e la Sicilia e le varie
città
d’Italia, facendosi non poco applaudire nelle par
di una condanna, per porto di armi da taglio e da fuoco, subìta nella
città
di Pavia. (Arch. di Milano — Carteggio generale).
illi così riferiva (Ricci, T. di B., 104) : Essendo giunto in questa
città
per passare a Venezia un famoso comico, detto Gan
mpagnia del Re di Polonia a Dresda. Pare che il loro soggiorno in tal
città
non fosse lungo dacchè non se ne trova cenno. Las
somma abilità, e passò agli eterni riposi intorno all’anno 1735 nella
città
di Napoli. » Così Fr. Bartoli.
riani Serafino, bolognese. Fu prima Innamorato negli accademici della
città
, poi Dottore in arte, cominciando con compagnie s
, Capua, Ercolano, Pompei, Nola, Pozzuoli, Siracusa, Catania ed altre
città
del regno di Napoli e della Sicilia, videro i lor
Biondo e il Sabellico, ebbe un teatro rovinato da’ Goti insieme colla
città
dopo la morte di Teodorico. In Rimini havvi un ro
. Oltre Terracina, seguitando la Via Appia, nel luogo dove fu Longola
città
descritta da Dionigi Alicarnasseo e da Livio, ved
arta ecc. Bizanzio ebbe pure un gran teatro, il quale col resto della
città
fu rovinato dalle truppe di Severo160. Antiochia
tuttavia in Murviedro le rovine del teatro Saguntino, essendo questa
città
eretta nel regno di Valenza sulle ceneri dell’ant
vestigii di un teatro e di un anfiteatro con altre rovine dell’antica
città
di Tarteso (differente da Cadice che pure portò q
aestri furono privilegiate ed eccettuate da un bando di sfratto dalla
città
intimato per timore di carestia a tutti i filosof
senatorio; un altro che da giovane avea rappresentato nella medesima
città
di Roma, fu da lui creato prefetto dell’esercito1
il quale ebbe l’ardire di satireggiare i principali personaggi della
città
senza eccettuarne lo stesso imperadore. Marco Aur
mentovati con applauso se non Q. Trebellione pantomimo insigne della
città
di Telese due volte coronato179, e L. Acilio dell
o179, e L. Acilio della tribù Pontina archimimo che fu decorato dalla
città
di Boville del decurionato180. Sino alla division
lungo corso di comiche vicende, toltasi alla professione, morì nella
città
di Bologna. » È questa dunque la bruna fresca e v
iosa figura, la innata vivacità e la leggiadria del volto era in ogni
città
festeggiatissima.
una Compagnia di balli, poi sola alla nuova arena Gallo della stessa
città
. Era una Compagnia colle maschere, e vi avevan pa
ente per le parti goldoniane, che sostenne acclamatissima nelle prime
città
d’Italia, e a Malta, e a Barcellona, ora sola, or
versi (stampato in Siena dai torchi di Francesco Rossi), esaltante la
città
di Livorno e l’attore Giuseppe Fineschi, il quale
e il Bartoli – delle azioni sue una fama onorata, e morendo in quella
città
(Venezia) per lui tanto benefica nel decorso dell
ommaso Zocchi ; poi si riuniron di nuovo, fuor delle scene in Verona,
città
natale del marito, dov'ella morì verso il 1830.
namorato per le commedie all’improvviso. Fu anche a Vienna e in altre
città
della Germania, sempre stimato e applaudito. Lasc
a. Sposò l’Anna in Piacenza il 1768, giovinetta quindicenne di quella
città
, la quale da lui educata all’arte, riusci artista
sole e dalle piogge prima che essi fossero ammessi a rappresentare in
città
. I noti carri di Tespi menati d’uno in altro luog
u il luogo dove bruciarono vivo San Policarpo primo vescovo di quella
città
in età di anni 96 sotto Marco Aurelio o Antonino
o, e un gran Caravanserai, ovvero alloggio delle caravane156. Perinto
città
della Tracia poscia conosciuta sotto il nome di E
a, e si vicina a Bizanzio che l’una e l’ altra si reputarono come una
città
sola, a’ tempi di Filippo il Macedone ebbe un tea
e maraviglie del mondo. Argo, Tebe, Corinto, Creta, ed altre illustri
città
Greche furono decorate di famosi teatri. Consider
no la gloria drammatica; e le sceniche contese accadute in sì celebre
città
vinsero di gran lunga di fama le stesse gare Olim
va in uno di quei Teatri la recitazione. Il Libro fu stampato in essa
città
da Domenico Lovisa in forma di dodici, e senza da
ll’arte in Firenze, ove andava recitando coi filodrammatici di quella
città
, e ove io la conobbi. Ricordo ch’ella mi mostrava
ia, che scorreva ancora nel 1781, mediocremente accreditata, le varie
città
di Lombardia. Come attore fu il Merli amoroso ass
intitolata La Giuditta, che dedicò alle Dame e ai Cavalieri di quella
città
; e una commedia in prosa di due atti, a Gorizia
regina Eleonora a Parigi nel 1530, ebbe ordine dal Governatore della
città
di fare e comporre des farces et moralitez les pl
tutti i giovani praticanti nello studio di un celebre avvocato della
città
. Ma l’amor della poesia in genere e della rappres
quello di San Benedetto. Ma niuno di essi sembra degno di sì cospicua
città
, la quale può gloriarsi di aver prima di ogni alt
stesso Torelli verso il 1670 fecero costruire il bel teatro di quella
città
. Un arco accompagnato a due lunghe rette laterali
no. Molti altri teatri si eressero nel medesimo secolo e quasi ogni
città
n’ebbe uno qual più qual meno magnifico a proporz
i vagabondi ignoranti. L’opera sua sulle pitture nostre componeva, di
città
in città, su luogo, allorquando vi si recava a re
di ignoranti. L’opera sua sulle pitture nostre componeva, di città in
città
, su luogo, allorquando vi si recava a recitar col
: Il Mago salernitano ; e Le Pitture, Sculture ed Architetture della
città
di Rovigo con undici illustrazioni — operetta di
i anni sono in Franza, per tutta Italia, e specialmente nella istessa
città
di Ferrara, oltra molte altre la tragicommedia pa
Verder Giovanni, veronese. Si esercitò prima co' dilettanti della
città
, poi passò a fare il comico intorno al 1722. Lo v
to, acclamatissima, alle più chiare e signorili filodrammatiche della
città
, fra cui quella presieduta dal Duca Grazioli, nel
er non essere state causa di scandalo veruno abitano presentemente in
città
, ed hanno più volte recitato nel sudetto teatro,
to : « Anche in Palermo fu lodato il suo merito, e così pure in molte
città
della Lombardia e della Toscana, come non meno ne
alla Bonaldi servetta, della compagnia che recitava allora in quella
città
.
per se stesso e pe’suoi compagni. Bologna, Firenze, Genova, ed altre
città
applaudirono al suo modo di condurre e dirigere u
opo lui ai suoi figli la facoltà di noleggiar sacchi in questa nostra
città
in ragione di un soldo per sacco al giorno, confe
Jacomo de Ventura detto Magnanino buon compagno, e spasso di tutta la
città
di Mantova, e maximamente nel tempo del carneval,
Dondini e Giovanni Contini, poi capocomico solo, fu nelle principali
città
d’Italia, attrice applaudita, specialmente in rep
mai secondaria a nessun’altra per piacere al pubblico delle primarie
città
d’Italia. In essa nonostante, al fianco della Mar
a nel Convitato di pietra, e in cui sono le lodi sperticate di quella
città
.
sti parenti in Venezia. Giovinetto, entrò in una filodrammatica della
città
, e vi si fece notare pe' l modo garbato e spontan
a Napoli a Bologna colla speranza di recuperar le antiche forze nella
città
natale : ma, le cure de' medici riuscite vane, do
a Venezia il 1760, e cominciò a recitar ne’teatri secondarj della sua
città
. Percorse poi colle Compagnie Lapy, Medebach, Bat
e Lapy, Medebach, Battaglia, Zanerini, Goldoni e Perotti, le primarie
città
d’Italia, applauditissimo sempre nelle parti di p
eciniello ; questi, or da Πολλή ϰιησις (molto movimento), or da Πόλις
città
, e ϰἔνός o in forma jonica ϰεινός, vuoto, sciocco
forma jonica ϰεινός, vuoto, sciocco, come se si dicesse buffone della
città
.
aver dato prove di singolare attitudine tra' filodrammatici della sua
città
. Recitò lungo tempo a Venezia e specialmente nel
per l’Arena ch'egli ebbe il superiore permesso d’innalzare in quella
città
, alla Marina.
in data 2 marzo 1572 a Claudio Marcello, proposto de' mercanti della
città
di Parigi, di pagare a esso Soldino e agli altri
quell’anno 1574, a Cremona, a Pavia, a Milano ; nella qual magnifica
città
, supplica il Vannini sia transferito il suo proce
ercianti, nacque a Firenze il 1788. Si sposò ad un parrucchiere della
città
, Brangis, che da lei stimolato, abbandonò il suo
razioso nei gesti e nelle parole, destò fanatismo in varie principali
città
, fuorchè in Venezia, dove non seppe distruggere l
e alla Scala di Milano nel 1803. Mortogli il padre, si restituì nella
città
natale, ove, ad acquetar l’anima sua, volle compi
dicar vilmente l’offesa ; e appostatosi di notte sotto un ponte della
città
, sulla strada che conduceva all’anfiteatro Mauron
: un delirio ! E questo delirio si mantenne costante nelle principali
città
dell’ Italia e dell’ America, dove la Gemma si pr
a Bologna il 1810. Dopo alcune ottime prove coi filodrammatici della
città
, si diede all’arte, in cui riuscì valente amoroso
ragedie un attore applauditissimo ; e Verona, Bologna, Parma ed altre
città
furono del di lui merito bramose spettatrici. »
Landshut, la primitiva residenza dei Duchi della Bassa Baviera ; una
città
, a detta del mercante Giorgio Huffnagel, più d’og
unta : si trattava di dialoghi più o meno pesanti scritti da poeti di
città
e rappresentati da scolari delle parrocchie di S.
avere, si trovò costretto a ramingar con piccole compagnie in piccole
città
, fino a'dì d’oggi, in cui ha la triste ventura di
la recitò ancor nubile in Pavia il 1727, e dedicò alle dame di quella
città
. Passò da quello di donna seria al carattere dell
Teatro Nota di Lucca, generico, poi al Teatro del Giglio della stessa
città
, amoroso.
lio. Morì dopo il ’70. Giacomo, ricco mercante, non abbandonò mai la
città
natale, ove sposò una figlia di mercanti, non men
li, ottenne un posto di Maestro di Casa presso un Cavaliere di quella
città
, ove ancor viveva il 1781.
ia di Ernesto Rossi, prima attrice giovine, peregrinando per le varie
città
d’Europa, ammiratissima. Salì nell’ '82 al grado
Arisi Francesco. Figlio di un corriere della
città
di Modena. Appassionato per l’arte comica, cominc
nità di peripezie dolorose, il piccolo Alfredo riuscì a tornare nella
città
nativa, in cui, col soccorso di uno zio materno,
Pianca Pietro, milanese. Dopo di aver recitato co' dilettanti della
città
, si diede al teatro, esordendo primo innamorato c
o Maria, padovano. Dopo di aver recitato cogli Accademici Uniti della
città
, si diede all’arte, sostenendovi il ruolo d’Innam
convegno a Basilea, dove sarebbe andato fra giorni. Alle porte della
città
, il povero ramingo dovette fermarsi, chè non era
ai male in arnese, gli fu agevole ingannare le guardie, ed entrare in
città
, dove avrebbe trovato il suo liberatore. Ma il co
tre il Valerini non ce ne dice nulla, ed esclude perfino Modena dalle
città
annoverate, nelle quali essa colse tanta messe di
da Febo, et poi da Pallade armata, et in fine cominciò a edificar la
città
. La Flaminia poi, oltre l’havere apparato benissi
. E continua : « Nacque la Divina Signora Vincenza nella famosissima
città
di Venezia ; ma fu però d’origine di Trento, e di
a, in Mantova, in Parma, in Piacenza, in Pavia, in Cremona e in altre
città
, nelle quali tutte è rimaso il nome delle sue vir
o ancora nell’orecchie di ciascuno…. Nell’arrivar che faceva in molte
città
, si sparava l’artiglieria per allegrezza della su
di poter, a nostro bene placito, però andar et stare in qualsivoglia
città
et luoghi dei nostri Stati et recitar comedie sen
ove rimasero cinque anni. Furono al Valle di Roma nel 1812 e in altre
città
principali, e nel 1813 Luigia, a soli quarant’ann
nne ora socio, or pagato, e or capo egli stesso, percorrendo le varie
città
di provincia, alle quali ammanniva, entusiasticam
re stato comico di molto pregio. Esercitatosi co’filodrammatici della
città
natale, passò a recitar sui pubblici teatri, sost
ario (V. Grisanti Agostino) ; che non contenti d’ haverci stancato le
città
la Compagnia del Duca di Parma aveva prima d’essi
civil famiglia, ferrarese. Addestratosi co' Filodrammatici della sua
città
natale nelle parti di Pantalone, riuscì comico eg
i, or vagando pei teatrini della capitale, ora per quelli dei paesi e
città
circostanti, come ad esempio Prato, ov’ella furor
rarvi il mestiere, ma, educata alle scene, nella filodrammatica della
città
, dall’ ex-artista drammatico Zuccato, fuggì di ca
viamo in un libro di spese (1549) del Contabile di Nœrdlingen, antica
città
libera, che a cinque commedianti veneziani, i qua
e il caratterista, in cui riuscì egregiamente, cogli accademici della
città
, poi collo stesso ruolo in Compagnia di Nicodemo
passò maestro di declamazione alla Filarmonica Subalpina della stessa
città
, dov'ebbe pur parte nella Commissione pei premi a
mo. Pare anche fosse Tolentino, con questa compagnia, una delle prime
città
delle Marche a veder le donne sulla scena. Sposò,
icato lo stesso con altri Locandieri, e somministranti vitto in altre
città
, senza che in quelle sia stato appurato anzi cost
ne, formavan la più gran parte. Dopo un lungo pellegrinaggio di
città
in paese, di paese in borgata, di borgata in citt
pellegrinaggio di città in paese, di paese in borgata, di borgata in
città
, arrivò l’onesto padre alla fine del '96, dopo di
dottorato in legge, fatte alcune buone prove coi filodrammatici della
città
, deliberò di abbandonar codici e pandette per l’a
tore Luigi Bellotti, e il n. 7 del Giornale delli Teatri Comici delle
città
principali d’Italia, dice che poteva passare nel
o mercantile vestito di nero in abito da collare, detto altrimenti da
città
, con calze bianche, e due liste di color rosso ne
▲