e molteplici osservazioni, le quali, ridotte indi a metodo, divennero
arti
. Or perché quella spinta industrioso é comune a t
ben l’interroga, é chiaro a chi diritto mira, che pochissime sono le
arti
che se un primo popolo inventore passarono ad alt
o a’ vari abitatori della terra. Ed in effetto la maggior parte delle
arti
di prima e seconda necessità, le quali nascono da
felci: ma la coltivazione per obbligar la terra ad alimentarci, e le
arti
d’accozzare e tagliar lane e cuoia per coprirci,
i distantissimi colla scorta del solo bisogno. E forse che moltissime
arti
di lusso parimente non s’incontrano in vari luogh
buire alla propria nazione, o a quella da loro più studiata, tutte le
arti
e invenzioni seminate qua e là. Dal che é avvenut
a se non di quello ch’era sotto gli occhi loro, e ignoravano tutte le
arti
, a riserba di quelle che la sola natura e ’l biso
i costumi de’ popoli, e introduce fra loro lo spirito d’industria, le
arti
, le scienze, collegi, accademie, stamperie, e lib
farsa. Sotto il presente glorioso regno di Caterina II fioriscono le
arti
e le scienze anco gli spettacoli riferiti. La Cza
e ben l’interroga, è chiaro a chi dritto mira, che pochissime sono le
arti
che da un primo popolo inventore passarono ad alt
ndo a’ varii abitatori della terra. In effetto la maggior parte delle
arti
di prima e seconda necessità, le quali nascono da
selci. Ma la coltivazione per obbligar la terra ad alimentarci, e le
arti
di accozzare e tagliar lane e cuoja per coprirci,
si lontanissimi colla scorta del solo bisogno. E forse che moltissime
arti
di lusso parimente non s’incontrano in varii luog
ibuire alla propria nazione, o a quella da essi più studiata tutte le
arti
e invenzioni quà e là disseminate. Dal che è avve
e ben l’interroga, è chiaro a chi dritto mira, che pochissime sono le
arti
che da un primo popolo inventore passarono ad alt
ndo a’ varj abitatori dell a terra. In effetto la maggior parte delle
arti
di prima e seconda necessità, le quali nascono da
selci; ma la coltivazione per obbligar la terra ad alimentarci, e le
arti
di accozzare e tagliar lane e cuoja per coprirci,
si lontanissimi colla scorta del solo bisogno. E forse che moltissime
arti
di lusso parimente non s’incontrano in varj luogh
ribuire alla propria nazione o a quella da loro più studiata tutte le
arti
e invenzioni quà e là disseminate. Dal che è avve
Russia. [1] Uno spettacolo che riuniva tutte le vaghezze delle belle
arti
non poteva far a meno di non aggradare all’univer
i d’Italia. [2] Roma, che in ogni tempo si dichiarò protettrice delle
arti
e delle lettere, sì perché le une e le altre serv
sa per le virtù che ispira l’amore della libertà, coltivava allora le
arti
che germogliano nell’ozio d’una pacifica servitù.
arla, essa fu quasi la sola che mantenesse nel secolo scorso le belle
arti
guaste per tutto altrove dal cattivo gusto domina
za di cantare negli intermezzi, lo che in quella prima rozzezza delle
arti
drammatiche veniva eseguito dagli orbi. I Saynete
te promossero. L’Imperatrice Elisabetta protettrice di tutte le belle
arti
, e in particolare di questa, fece costruire il pr
[12] Siami concesso però di riflettere che lo splendore, che le belle
arti
ai nostri sguardi tramandano nel clima della Mosc
ltro non saranno giammai che languidi e freddi copisti. Laddove se le
arti
di genio fossero presso a loro piante native e no
bbe forse innalzato al suo nome un più durevole monumento, e le belle
arti
abitatrici finora dei privilegiati climi della Gr
verità d’espressione, alle quali dovrebbono aspirare tutte quante le
arti
imitative per conseguire pienamente l’effetto lor
tilissime che racchiude concernenti la filosofia della musica e delle
arti
rappresentative. Essa è diretta ad un celebre let
ripieni di precetti e d’esempi, e la musica, quella di tutte le belle
arti
che più ci commove, quella che ha maggior imperio
licati e molto meno costanti e sensibili che gli obbietti delle altre
arti
, avendo essa di più il privilegio di poter piacer
e in un della poesia loro. Quando si parla o si scrive sopra le belle
arti
, si sono giammai consultati gli antichi senza rit
caratteri insensibilmente dileguasi, e poco manca che le lettere e le
arti
non ricadano in quella confusione onde furono tra
enderli dovesse non i distruggitori ma i sostenitori del decoro delle
arti
e delle scienze. S’è già posto in obblio avere la
attenzione ch’essi mettevano universalmente nella pratica di tutte le
arti
, la portarono con la scrupolosità la più grande a
ravviserò come quella corrispondenza di mezzi, che adoprano tutte le
arti
imitatrici cogli oggetti che devono da loro imita
resenta alla mia mente come il principio universale di tutte le belle
arti
, la cui natura, e le cui proprietà non potrebbero
ti fra loro i mezzi, e lo strumento, e le vie prese da ciascuna delle
arti
per riuscirvi. Io fo qualche motto in appresso de
per le muse. Del resto se da un canto lo zelo dell’avanzamento delle
arti
m’incoraggiava talvolta, il sentimento della mia
spettabile per l’autorità sua nella repubblica delle lettere, o delle
arti
, e portava invidia alla pittura, per aver meritat
sì esterni che interni con tutto ciò che forma l’oggetto delle belle
arti
, e delle belle lettere, dove si farà vedere ridur
dia e dell’imitazione. Il terzo discorso comprenderà l’icastico delle
arti
imitative, ovvero sia li moltiplica fonti d’espre
ere, ampliarli, ed accrescerli. Il quarto tratterà del patetico delle
arti
, cioè dell’influenza delle passioni sulla espress
oni sulla espressione e sul gusto, e delle differenti vie prese dalle
arti
per eccitarle, dove si dimostrerà che il diletto
ligioni debbano essere favorevoli, quali contrarie al progresso delle
arti
d’imitazione, come giovino e come nuocano i diver
ato selvaggio, la messicana e la peruviana. Fioriva la prima in molte
arti
di lusso, non che di necessità; ma non ebbe della
oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre
arti
, seppe qualche cosa di geograsia, meccanica, e ag
iche origini nel tempo stesso che tanto da esse si allontana. Così le
arti
, i costumi, le maniere, le imitazioni, e fino il
unque si gode libertà e proprietà. In effetto non vi si trascurano le
arti
di necessità, di comodo, e di lusso, fabbricandov
a se non di quello ch’era sotto gli occhi loro, e ignoravano tutte le
arti
, a riserba di quelle che la sola natura e il biso
costumi de’ popoli, e introdotto fra loro lo spirito d’industria, ed
arti
, scienze, collegj, accademie, librerie, stamperie
glorioso regno di Caterina II la nazione ha preso un volo sublime. Le
arti
, le scienze, un commercio fiorente, una forza mar
ea se non di quello che era sotto i loro occhi, e ignoravano tutte le
arti
, a riserba di quelle che la sola natura ed il bis
tumi di que’ popoli, ed introdotto fra loro lo spirito d’industria ed
arti
e scienze e collegii ed accademie e librerie e st
farsa. Nel regno di Caterina II la nazione prese volo più elevato. Le
arti
, le scienze, un commercio fiorente, una forza mar
rì prima della stessa Grecia (Nota I), e che colla lingua, i riti, le
arti
e le usanze tanto contribuì all’origine e alla co
pervenne, essa inventò, e fece ne’ dilatati suoi dominii fiorir tante
arti
di comodo e di lusso. Testimoni indubitati della
lla polizia e delle armi. Perciò quando l’Etruria sfoggiava con tante
arti
e con voluttuosi spettacoli, e quando la Grecia p
resente. opera di Stefano Arteaga Socio dell’Accademia delle scienze,
arti
e belle lettere di Padova. Seconda edizione Accre
d’ Istria negli ultimi del secolo scorso, fu ammaestrato nelle belle
arti
dal padre pittore ; ma a diciotto anni si fece co
iori prima della stessa Greciaa, è che colla lingua, co’ suoì riti ed
arti
ed usanze tanto contribuì al l’origine ed alla co
pervenne, essa inventò e sece ne’ dilatati suoi dominii fiorir tante
arti
di commodo e di lusso. Testimoni indubitati della
ella polizia e delle armi, Perciò quando l’Etruria sfoggiava contante
arti
e con voluttuosi spettacoli, e quando la Grecia p
collo, il quale, chiestala in moglie e non ottenutala, seppe con tali
arti
circuirla, che la indusse a fuggir da la casa pat
del 1867, si diede allo studio della pittura nell’Accademia di belle
arti
bolognese, dalla quale uscì con diploma di pittor
miare, incoraggiar e proteggere con grandezza d’animo e buon senno le
arti
tutte e gli artefici? La Francia e l’Inghilterra
i talenti. E pure (come bene ha osservato nell’Entusiasmo delle belle
arti
l’Ab. Bettinelli) oggi senza favor de’ Principi,
re d’alto ingegno, ove han posta cura, e in tutte le produzioni delle
arti
dell’ immaginazione, del genio, del sentimento, e
; perchè (dicasi con altre parole dell’ anzilodato Ab. Bettinelli) le
arti
, le lettere, e la cultura sono in Italia come in
il primo crepusculo di luce letteraria, ma il buon gusto nelle belle
arti
e scienze tutte. Veggasi Guglielmo Budeo in Philo
vi ravviserò punto quel principio d’imitazione, che di tutte le belle
arti
ne è il fondamento, non troverò alcun segno di co
mi l’anima e il cuore da quei movimenti improvvisi e forti, che dalle
arti
di genio ha ogni uomo sensibile diritto di esiger
, avendo richiamato alla sua corte il fiore delle altre nazioni nelle
arti
e nelle lettere, eccitò in particolar maniera la
teri è quella di rendersi veramente utili alla umanità, promovendo le
arti
che soddisfanno a’ bisogni degli uomini, e favore
dia regola fondamentale di musica, come lo è di tutte quante le belle
arti
, la quale consiste nel rivolgere verso un oggetto
il canto è la più compita e più interessante imitazione che le belle
arti
possano proporsi per fine. La più compita, poiché
re si fu la riputazione che del buon gusto e del prospero stato delle
arti
italiane presero gli oltramontani, in veggendo le
ità, e di brillante immaginazione; qualità, che trasferite alle belle
arti
non solo bastano ad immortalar un uomo, ma ad ass
’italiana, suppone un avanzamento prodigioso nel gusto, e in tutte le
arti
del lusso. Imperocché è incontrastabile, che giam
ia l’oro degli stranieri, essendo certo, che da niun ramo delle belle
arti
cava, se ben si considera, tanto lucro questa pro
a, quanto da quei che servono al melodramma. principalmente dacché le
arti
del disegno dopo aver padroneggiato senza rivali
ato selvaggio, la Messicana e la Peruviana. Fioriva la prima in molte
arti
di lusso non che di necessità, ma non ebbe della
oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre
arti
, seppe qualche cosa di geografia, meccanica ed as
a delle antiche origini nel tempo stesso che se ne allontana. Così le
arti
, i costumi, le maniere, le imitazioni, e fino il
oriscono l’industria e la coltura. In effetto non vi si trascurano le
arti
di necessità, di comodo e di lusso. Fabbricansi c
ato selvaggio, la Messicana e la Peruviana. Fioriva la prima in molte
arti
di lusso non che di necessità, ma non ebbe della
oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre
arti
, seppe qualche cosa di geografia, meccanica e ast
a delle antiche origini nel tempo stesso che se ne allontana. Così le
arti
, i costumi, le maniere, le imitazioni, e sino il
oriscono l’industria e la coltura. In effetto non vi si trascurano le
arti
di necessità, di comodo e di lusso. Fabbricansi c
l corpo. Noi sappiam già che i comici d’allora, abbracciando le varie
arti
, eran detti or suonatori, or commedianti ; e scor
embrava che l’Uomo, dopo di avere per gl’indicati mezzi trovate tante
arti
di necessità, di comodo e di lusso, dovesse ripos
poli più remoti, trafficando e rendendo altrui con usura i semi delle
arti
e delle scienze ricevute da Egizj, Caldei e Fenic
a, la più sublime, la più prodigiosa, la più incantatrice delle belle
arti
che dal gran Padre Omero e da Esiodo si trasmise
no nel vostro ferace suolo e mettano salde e profonde radici le belle
arti
che alla foggia delle Grazie tengonsi per mano e
felici giorni ammaestrò gli oltramontani nelle scienze e nelle belle
arti
? Ignorate che ne’ tempi bassi, quando essi gemeva
a pronunzia, nomi e fatti di storia, di letteratura, di mitologia, di
arti
, di scienze, di lettere. Egli fu il primo a recit
entù de’ continui passi che con felicità o traviamento si danno nelle
arti
. Da prima io avea condotta quest’opera sino al 17
ione a chi si crede nato a grandi imprese nelle scienze e nelle belle
arti
. Ma che si vuol fare? Non tutti esser ponno sì al
principi magnanimi e prudenti. Egli possedeva varie lingue, amava le
arti
e la musica, e coltivava l’astronomia. Compiaceva
altri principi Ottomani si segnalarono in guerra senza trascurare le
arti
di pace. Selim I formidabile a’ nemici coltivava
na capitale; come un nuovo ramo di commercio, ove si dà più voga alle
arti
di lusso pella gara che accendesi scambievolmente
curo e difficile labirinto del gusto: contempla l’oggetto delle belle
arti
modificato in mille maniere secondo i climi, le c
secoli passati e presenti per rilevar col confronto i progressi delle
arti
, dove risalire fino ai principi a fine di rintrac
ll’uomo e sorprenderlo, è senza dubbio il maggiore sforzo delle belle
arti
congiunte, e il diletto più perfezionato, che da
la sua estensione il suo oggetto. Le sue osservazioni circa le belle
arti
in genere, e circa la musica, e direzione del tea
più gloriosi monumenti dell’amor del grande e della protezione delle
arti
che mostrarono i principi Farnesi. Ed oggi singol
onarelli, del Maggi. Si attese poscia a spiegare tutte le pompe delle
arti
del disegno e della musica nell’opera ma vi si n
principi magnanimi e prudenti. Egli possedeva varie lingue, amava le
arti
e la musica, e coltivava l’astronomia. Compiaceva
i altri principi Ottomani si segnalarono in guerra senza trascurar le
arti
di pace. Selim I formidabile a’ nemici coltivava
ato basta a produrre opere grandi nella poesia, nell’eloquenza, nelle
arti
del disegno e nella musica? Al contrario ove lo s
indi solo derivi quella spezie di decadenza che osservasi nelle belle
arti
; ma sembra che ora si abbondi meno in grandi arti
Professore di declamazione e d’arte teatrale nella Accademia di belle
arti
a Firenze, e vi stampò nel 1832 un corso di lezio
rrocchesi di san casciano nell’i. e r. fiorentina accademia di belle
arti
professore di declamazione fra i tragici attori d
la sua estensione il suo oggetto. Le sue osservazioni circa le belle
arti
in genere, e circa la musica, e la direzione del
tacoli, e massimamente da quello dell’opera in musica, il gusto delle
arti
e ‘l costume delle nazioni; e quanto agevolmente
il progresso fatto, come dicemmo, nel secolo antecedente delle belle
arti
. Perciocché, giugnendo queste ad incantare colle
a» (il che non sempre a Planelli pare vero)9. Come per le altre belle
arti
(qui il nostro autore segue Batteux e Diderot), i
tatione di Luciano. Per Luciano la danza era la più filosofica tra le
arti
, investendo l’uomo intero; e allora gli stessi fi
e più possenti cagioni della perfezione o della decadenza delle belle
arti
, della formazione o del corrompimento del publico
ura, per la scultura, per la poesia, per la musica, e se portò queste
arti
alla loro perfezione, mentre il genio degli altri
ran parte perché gli spettacoli sostennero in essa il gusto di queste
arti
, e perché i suoi teatri gareggiavano con quelli d
ni né pur pensavano ancora ad avere un teatro. È lo stato delle belle
arti
un articolo della maggiore importanza per la feli
voli facultà occupano il mezzo di quell’aurea catena, che connette le
arti
meccaniche colle più sublimi scienze; dalla qual
perché più pomposamente d’ogni altro si vale del soccorso delle belle
arti
, perciò riesce più malagevole ad eseguire che qua
più di qualunque altro è capace d’influire nel progresso delle belle
arti
e della publica costumatezza. Pure una sì nobil m
tacoli, e massimamente da quello dell’opera in musica, il gusto delle
arti
e ‘l costume delle nazioni; e quanto agevolmente
i e gli abusi, e l’ignoranze correnti ne’ modi, ed esercizi di quelle
arti
, che, a fornir con magnificenza e decoro, e con q
Tribolo e d’altri valenti artefici di que’ dì, a’ quali quelle belle
arti
sono tenute dell’eccellenza a cui pervennero in q
il progresso fatto, come dicemmo, nel secolo antecedente delle belle
arti
. Perciocché, giugnendo queste ad incantare colle
rrono a formarlo. Ora appartenendo esse tutte alla classe delle belle
arti
, per bene esaminarle e per adoperarle in modo ch’
attenderne si possa, è necessario il dar prima un’occhiata alle belle
arti
in generale, e discender poi a considerare partit
che nell’opera in musica vengono impiegate. Cap. III. Delle belle
arti
in generale § I. Che sieno belle arti: loro
. Cap. III. Delle belle arti in generale § I. Che sieno belle
arti
: loro origine ed importanza [Sez.I.3.1.1] Bel
sieno belle arti: loro origine ed importanza [Sez.I.3.1.1] Belle
arti
sono le arti destinate al movimento delle passion
arti: loro origine ed importanza [Sez.I.3.1.1] Belle arti sono le
arti
destinate al movimento delle passioni. Di questo
o esser quello un bel pezzo d’eloquenza. [Sez.I.3.1.2] Furono queste
arti
chiamate belle per eccellenza, per ragione ch’ess
fatti il furore, l’estro, l’entusiasmo, di cui ciascuna opera di tali
arti
ha bisogno, non consiste che in un movimento di p
sione35. [Sez.I.3.1.3] Le passioni adunque diedero origine alle belle
arti
, e queste riuscirono poi il più efficace istrumen
roti è prodotto dall’armonia de’ colori. Estetico adunque delle belle
arti
io chiamo quello artifizio ch’esse adoperano per
o ch’esse adoperano per piacere a’ nostri sensi. Patetico delle belle
arti
, quell’artifizio ch’esse adoperano per muovere i
o e l’altro consista. § IV. In che consista l’estetico delle belle
arti
[Sez.I.3.4.1] Abbiamo già definito l’estetico
lle arti [Sez.I.3.4.1] Abbiamo già definito l’estetico delle belle
arti
per quello artifizio che adoperano a fine di piac
a rapito, l’altro annoiato. [Sez.I.3.4.3] Ora l’estetico delle belle
arti
consiste appunto, come dicemmo, nella simmetria,
tengono ristretta, e come inceppata. Ma già dell’estetico delle belle
arti
, e del piacere proprio di quello, lungamente ci s
editamente usciremo. § VI. In che consista il patetico delle belle
arti
e ‘l piacer patetico [Sez.I.3.6.1] Fu da noi
patetico [Sez.I.3.6.1] Fu da noi definito il patetico delle belle
arti
per quello artifizio ch’esse adoperano per muover
esser prodotto che da un oggetto reale. E però i suggetti delle belle
arti
, come quelli che presentano oggetti non reali, ma
capace di muoverci. Adunque il piacer patetico, che viene dalle belle
arti
, è necessariamente congiunto coll’illusione, cioè
e attentamente il verisimile. E i difetti di questa parte delle belle
arti
nascono da queste improprietà, le quali non conve
lusione un medesimo grado. [Sez.I.3.6.2] Da quanto intorno alle belle
arti
abbiamo osservato, si fa manifesto che la loro pe
el Melodramma [Sez.II.0.0.1] Dopo aver data un’occhiata alle belle
arti
in generale, entrando ora a considerare particola
a muoversi fuor di cadenza. Dopo le premesse riflessioni sulle belle
arti
non si durerà stento ad indagare la segreta sorge
[Sez.II.2.0.1] Già altrove si disse che per patetico delle belle
arti
voleasi intendere l’artifizio da esse adoperato p
artifizio consiste nello scegliere per suggetti delle opere di quelle
arti
i più perfetti oggetti di nostre passioni e nelle
tragedia, e per ragione altresì del progresso da noi fatto in alcune
arti
. Questa mutazione riguarda particolarmente le leg
Di qui si vede che il patetico, non solo della musica, ma di tutte le
arti
piacevoli, opera sulla parte meccanica degli affe
né della scultura, né si narraron mai di qualunque altra delle belle
arti
. [Sez.III.1.3.6] Ho creduto dovere esporre in bre
ata dal fiore della letteratura d’una nazione, appo la quale le belle
arti
giunsero a un segno, al quale non pervennero altr
allo studio della musica un talento educato tra le scienze e le belle
arti
. Qual maraviglia, che la musica patetica, coltiva
ne verrebbe dal movimento del cuore, egli è un fare abuso delle belle
arti
l’adoperar l’estetico delle medesime disgiunto da
mente nell’opera in musica, la quale, come si è detto, adopera queste
arti
a solo fine d’aggiugner polso e sostegno alla pas
nti. Ma non badarono che la musica, non meno di qualunque altra delle
arti
belle, ha i diversi stili, che solo per imperizia
ostituisce la perfezione non solo della musica, ma ancora di tutte le
arti
compagne. Questa rende esempigrazia l’eloquenza d
fò alla mente gl’immutabili precetti di quel supremo regolatore delle
arti
belle. [Sez.III.3.3.8] La giustezza e il mirabil
di cappella, quando pure avessero composti de’ capolavori nelle loro
arti
, possono essere sicuri d’aver gittate al vento le
condo mezzo. I modelli che offrono agli occhi di lui queste due belle
arti
, sono per lo più perfettissimi, come quelli che p
messer lo professore che è un precetto universale e comune a tutte le
arti
d’imitazione, il rispettare il verisimile; precet
ro corpo, regolati dalla cadenza della musica. Ella è una delle belle
arti
, e si divide in alta e bassa. Danza alta è quella
ta, a precisamente parlare, la sola danza bassa appartiene alle belle
arti
. L’alta non può entrare in questo numero, perché
ondaria ed inferiore spezie di danza appartiene alla classe di quelle
arti
, che sono definiate a far mostra d’agilità, e di
la prima sezione fu da noi stabilita la necessità, che hanno tutte le
arti
adoperate nell’opera in musica, d’essere intimame
to de’ Greci. Sono essi, per consenso d’ognuno, i maestri delle belle
arti
; e noi, ad onta de’ gran lumi che vantiamo, siamo
iore spezie di ballo, che non va né anche messa al novero delle belle
arti
, si rinunzi pure’ a quelli tra’ nostri bagattelli
ettore, e mettere così sotto un altro punto di veduta quelle medesime
arti
che abbiamo, ciascuna di per sé, insino a qui con
tri110. Molto ancora contribuiscono gli spettacoli al progresso delle
arti
: e noi già osservammo fin da prima111, che la per
riguardevole scrittore112. [Sez.VII.1.0.2] Se dunque il costume e le
arti
d’una nazione, importantissimi oggetti ambidue, t
e delle scene. Ora, se egli non salutò né pur da lungi le annoverate
arti
, come potrà erigersi in lor direttore? Come si ac
ui si sarà messa la poesia, si metterà di mano in mano ciascuna delle
arti
compagne. La musica, la danza, la pittura, le dec
in musica non offenda la publica costumatezza, non basta che tutte le
arti
che la compongono sieno state alla ripruova. Ques
consiste nella probità degli attori e de’ ballerini. Sieno le prefate
arti
gastigate quanto si voglia il più, tutto è nulla
.20] Regolata così la poesia, il direttore volgerà l’animo alle altre
arti
, affinché tutte tendano ad ispirare le medesime v
ssimo al progresso della publica costumatezza ed a quello delle belle
arti
. Commento Prefazione [commento_Pref
a per esempio S. Bettinelli, Risorgimento d’Italia negli studi, nelle
arti
, e ne’ costumi dopo il Mille, Bassano, Remondini,
uanto teorizzato da Saverio Bettinelli in Dell’entusiasmo delle belle
arti
(Milano, 1769: edizione propiziata da Pietro Verr
tarco: il giovane condottiero è motteggiato dai giovani esperti nelle
arti
liberali perché non sa accordare la lira o manegg
dipendere da S. Bettinelli, Risorgimento d’Italia negli studj, nelle
arti
, e nei costumi dopo il Mille, Bassano, Remondini
0] • Regolata così la poesia, il direttore volgerà l’animo alle altre
arti
, affinché tutte tendano ad ispirare le medesime v
ssimo al progresso della publica costumatezza ed a quello delle belle
arti
. 1. Vedi A. Planelli, Dell’opera in musica.
n è già del numero di quelle passioni a cui particolarmente mirano le
arti
piacevoli e che noi ci aspettiamo nell’osservar l
deltà separato. Lasciato il maggior figlio Alessandro a studiar belle
arti
all’Accademia di Firenze, si scritturò nella Comp
to di vista che discopre i molti loro progressi nelle scienze e nelle
arti
, sembrerà che un aurea pace abbia dovuto fornir t
e e le guerre tollerate nel tempo stesso, si temerà pel destino delle
arti
, supponendole esiliate, oppresse, o annichilite.
i principi, ministri, generali, e grandi verso le lettere, scienze ed
arti
tutte, e verso i coltivatori di esse133, non la f
miare, incoraggiar e proteggere con grandezza d’animo e buon senno le
arti
tutte e gli artefici? La Francia e l’Inghilterra
ogliere con tanta benignità tutto ciò, che spetta l’avanzamento delle
arti
, e delle lettere; voi, che in una città maestra d
osservati i fondamenti del brillante edifizio che potrebbero le belle
arti
inalzare al piacere non meno che alla gloria d’un
ateria ch’è il fondamento del diletto che ci procurano tutte le belle
arti
, farei ancora vedere che l’ascosa origine del pia
è diretta a far vedere di qual perfezione sarebber capaci fra noi le
arti
pantomimiche avendo mezzi più efficaci che non av
cisamente soggetta alle leggi stesse alle quali soggiacciono tutte le
arti
d’imitazione, cioè di dare alla spezial materia c
ofisma di coloro che indicate vorrebbero nella imitazione delle belle
arti
tutte quante le particolari circostanze del vero,
o; il linguaggio della pantomima è non solo cattivo, ma al fine delle
arti
imitative perfettamente contrario. [11] Quindi le
termezzo frapposto nel silenzio degli atti. [15] L’unione delle belle
arti
e il fratellevole combaciamento che hanno insieme
tini si videro astretti a sciogliere quella rigida alleanza delle tre
arti
distribuendo in diverse persone le moltiplici inc
za inalterabile degli oggetti, così riguardando noi la bellezza delle
arti
sceniche non già nella modificazion passaggiera c
ommedia. [19] Nello stato di decadenza in cui ricevettero i moderni l’
arti
musicali e rappresentative, e nella poca filosofi
to più che pochissimo o nulla si trova raccolto dagli scrittori delle
arti
italiane intorno alla prima introduzione del ball
iù abile nel promuovere l’erudizione e le scienze che nel coltivare l’
arti
di leggiadria e di gusto. I Tedeschi svegliandosi
ad un tratto nella carriera delle belle lettere, e di tutte quante l’
arti
d’imaginazione, aveano fatto vedere all’Europa co
sotto la protezione del Duca di Vitembergh Mecenate dichiarato delle
arti
drammatiche e musicali. La sua Semiramide inoltre
po la venuta de’ barbari, comechè danni gravissimi recasse a tutte le
arti
e le scienze, di niuna fece peggior governo che d
altresì l’albergo della dissolutezza, poiché vi si rappresentavano le
arti
pantomimiche, delle quali son troppo note le osce
i lontani, onde avveniva che i nuovi ritrovati nelle scienze e nelle
arti
, o si smarrivano nei viaggi disastrosi, e poco si
che diconsi illuminate, sì perché venendo per lo più la coltura delle
arti
e delle scienze in un popolo congiunta coi progre
re per accomodarla ai capricci degli uomini. Da tanti errori le belle
arti
ritraevano gran vantaggio per la loro perfezione,
arlare, la poesia, la musica, il ballo, l’eloquenza, e tutte le belle
arti
dovevano riguardarsi come oggetti celesti da preg
e alle canzoni. Ove le passioni avevano in cielo la loro difesa, e le
arti
il loro modello, ben si vede qual entusiasmo dove
cacciati i re per divenir repubblicani. Così gli spettacoli, le belle
arti
, la politica e la religione erano talmente legati
no sufficienti a far nascer questa. Acciò si coltivino in un paese le
arti
che parlano al sentimento e alla immaginazione, e
la guerra, dalla politica, e dalla natura non pensavano a coltivar le
arti
più gentili, e molto meno la musica. [2] Toccò in
on fosse fattizia; perché trar non si seppe alla unione di quelle due
arti
il vantaggio che sarebbe stato facile il ricavare
bilità, dovettero essere le primitive cagioni della unione di codeste
arti
gentili. Così i più antichi componimenti musicali
quale si spiccò da un popolo che faceva profession di distruggere le
arti
e le scienze, come gli altri facevano di coltivar
Il rinascimento della poesia teatrale e la perfezione ove giunsero le
arti
del disegno furono un’altra epoca dell’incremento
gnificenza alle feste loro si prevalsero a ciò della unione delle tre
arti
. Allora si sentì sulla scena la musica accompagna
risorgimento benché lento della pittura, il commercio che vivifica le
arti
, onde viene alimentato a vicenda il lusso che ren
ssai debole e passeggiera ove rinforzata non venisse dall’aiuto delle
arti
compagne, ed ecco la prima origine di quelli spet
bitrarie, l’abbuiamento insomma con cui si giudica generalmente delle
arti
, e in particolare del dramma in musica: tutto per
ori della China fu musico e poeta, e inventò molte cose in queste due
arti
. Dunque (conchiuderò io colla dialettica del Sign
i in un’opera che dipinge a gran tratti, che descrive la storia delle
arti
e non degli artefici, e che non è una biografia,
forma uno dei rami più curiosi e più illustri della loro gloria nelle
arti
di genio) di darci per ogni istruzione le due mes
le fiori che si trovavano sparsi per le campagne. [19] Lo scopo delle
arti
imitative non è di rappresentar la natura semplic
ito che possa servire di archetipo all’alta meta che si propongono le
arti
. Che fa dunque l’artefice? Guidato dalla percezio
sso della imitazione. [20] La musica non differisce punto dalle altre
arti
rappresentative. Come le statue dell’Ercole e del
abbellare e d’aggrandir la natura che ha comune la musica con tutte l’
arti
rappresentative, s’aggiungono ancora dei peculiar
ioso pregiudizio, è quello che cagiona l’esterminio di tutte le belle
arti
. E quando mai, replicherò io a codesti fautori de
ostituito il popolo per giudice competente del gusto ove si tratta di
arti
o di lettere? Da qual sovrana decisione, da qual
e si tratta di pronunziar un fondato giudizio su ciò ch’è bello nelle
arti
rappresentative, quel pubblico “signorile e rispe
in Atene, dall’aver tolto di mauo alle persone di miglior qualità le
arti
ginnastiche e le musicali conferendone al popolo
ungo per provarlo. Imperocché egli è certo che altra via non hanno le
arti
rappresentative per commuoverci agli affetti se n
tteva, invece di trovar quel congegnamento mirabile di tutte le belle
arti
che dovrebbe pur essere il più nobil prodotto del
i cangiamenti siano più visibili in essa che in qualunque altra delle
arti
rappresentative. Io non posso trattenermi a dir t
età de’ gusti che da ciò ne risulta. Non avviene talmente nelle altre
arti
rappresentative come sono la scultura, la pittura
rappresentato, in tal caso non solo la musica, ma niuna fra le belle
arti
merita questo titolo; giacché non v’h tra loro al
iono fondate su l’amore del vero che deve sempre essere la base delle
arti
…. Bellissime parole che non impedirono al pubbli
dal timore e depressi dall’avvilimento, come coltivar le scienze e le
arti
, polir i costumi, e richiamar il gusto fuggiasco
enta padre della mollezzza e poltroneria, e allora col trascurarsi le
arti
migliori ed utili, depravasi il gusto e rientrasi
duce rigorosamente al vero per ostentar filosofia, distrugge tutte le
arti
dell’immaginazione. La probabilità o verisimiglia
maginazione. La probabilità o verisimiglianza è la verità reale delle
arti
fantastiche, diceva un giudizioso Inglese presso
ano di vista ne’ loro lavori la materia propria delle rispettive loro
arti
. Barbara, stupida e quasi sacrilega temerità (agg
pagno. « Fu Diana – aggiunge il Bartoli – creduta una bellezza, ma le
arti
del sesso formavano in lei un incanto, che fu poi
a Roma, patria dei genitori. Ivi educata più specialmente alle belle
arti
, mostrò particolari attitudini alla musica, al re
e quindi derivi quella spezie di decadenza che si osserva nelle belle
arti
; ma egli é manifesto, che oggi abbondano più i pr
tto alla nazione, il quale presso di essa ritarda l’avanzamento delle
arti
. Oggi in Francia si produce ancora alcun componi
afflavit» tarpano le ali alla fantasia, mettono a soqquadro le belle
arti
, e deprimono i gran modelli; uomini (parlo sempre
duce rigorosamente al vero per ostentar filosofia, distrugge tutte le
arti
dell’immaginazione. La probabilità e verisimigli
aginazione. La probabilità e verisimiglianza è la verità reale delle
arti
fantastiche , diceva un giudizioso Inglese presso
ano di vista ne’ loro lavori la materia propria delle rispettive loro
arti
. Barbara, stupida, e quasi sacrilega temerità (ag
a al corpo, all’opposito d’alcuni moderni che, volendo tutte le belle
arti
al preteso vero d’una certa loro astratta filosof
esso a’ Greci acquistata, dove la relazione più intima fra queste due
arti
dopo lungo uso di molti secoli rendeva più famili
mana grandezza, per riempire i quali vi voleva tutto lo sfoggio delle
arti
congiunte. Gl’Italiani adunque, attendendo procac
zo non è che una scuola, dove gli uomini di mondo possono imparare le
arti
più studiate e più fine, onde gabbar le fanciulle
Impero sotto i barbari del settentrione, ogni coltura, e sparvero le
arti
involte in un caliginoso nembo almeno di dieci se
i di barbarie. A cui toccò la gloria di dissiparlo? Dove risorsero le
arti
, la drammatica, la coltura? a. Stor. della Let
dotato di magnanimità e prudenza, e possedeva varie lingue, amava le
arti
, e coltivava l’astronomia. Selim I formidabile a’
quistioni, dallo scioglimento delle quali risulta la perfezione delle
arti
di gusto: come se l’innocente e sicuro diletto ch
izione farà in uguali circostanze progressi più sensibili nelle belle
arti
ora per la facilità maggiore d’accomodar le parol
e, Vinegia, Roma, Milano e Napoli, dove la magnificenza, il lusso, le
arti
, e il commercio contribuivano non meno ad ingenti
cuore: ora per lo studio di molte posto nelle belle lettere, e nelle
arti
più gentili, dal che nacque il desiderio d’imitar
ppero ogni bella letteratura in Italia dopo il Cinquecento. Felici le
arti
e le lettere se di tal rimprovero potessero incol
eti d’intorno al corpo che serve ad essi di centro, la carriera delle
arti
ha un origine, un accrescimento ed una decadenza
risorgimento delle lettere in Italia, come in tutta Europa, le belle
arti
non furono che un prodotto della imitazion degli
io giudizio servire a spiegar lo scadimento presso di noi delle belle
arti
in generale, e più immediatamente di quelle che c
atro e il niun effetto che fa sopra di noi l’unione di tutte le belle
arti
benché cospiranti ad un fine. Indarno la storia c
o studio perfezionato della prospettiva bastano nel paese delle belle
arti
a destare in un popolo che cerca solo il piacer p
rofonde, quel pathos che pur dovrebbe essere il gran fine di tutte le
arti
rappresentative. [4] Niuno crederebbe che la ricc
ondità di riflessione che nelle altre cose. Siccome in tutte le belle
arti
riguardavano essi come oggetto principale l’imita
fecondità d’un principio, così non facevano distinzione alcuna tra le
arti
di bisogno e quelle di puro diletto. In conseguen
ipetere dalla natura dei secoli, ove nacque l’una e l’altra di queste
arti
, abbiamo esclusi dal genere musicale quasi tutte
ia fosse fiorita prima della Grecia, e che a questa dato avesse molte
arti
e scienze, viene quasi ad evidenza provato con au
rno più che mai così rid colose scempiaggini in Parigi, ove fra tante
arti
e scienze siede e trionfa coll’ ignoranza, presun
ragione il coronato filosofo di Sans-souci parlando dello stato delle
arti
del Brandeburgo al finir del secolo XVII ed al co
ragione il coronato Filosofo di Sans-souci parlando dello stato delle
arti
del Brandeburgo al finir del passato secolo e al
sono assai varie, che i fonti del diletto nelle belle lettere e nelle
arti
non furono dagli antichi pienamente esauriti, che
e ravvisa lo spettatore fra la natura che doveva imitarsi, e le belle
arti
che promettono d’imitarla. Colpa è di loro lo sco
ù bella invenzione dell’umano spirito. né giusto sarebbe incolpare le
arti
pei difetti degli artefici. Perlochè avendo io di
e di musica, ma dai fonti inesauribili di quel vero comune a tutte le
arti
d’imitazione, qual’è la maniera osservata dagli o
mosse. [47] Ora se non si può far dei progressi nelle scienze e nelle
arti
senza la speditezza dei metodi, i quali per la ma
no mano; se il talento s’avvilisce qualora divien mercenario, e se le
arti
liberali somiglianti a quelle piante generose che
oro piaceri. Cotal licenza può giovare di molto all’avanzamento delle
arti
allorché queste essendo nella loro fanciullezza,
ezza dell’individuo e la scarsezza del principio vitale. Ma quando le
arti
hanno presa la lor consistenza, quando le idee de
i loro quando hanno fatto diversamente. Tale è il destino di tutte le
arti
, e tale è presentemente quello della musica. [52]
avazione dell’eloquenza poetica e oratoria nel seno della madre delle
arti
, ebbero finalmente la buona ventura di far tanti
, a porre nel suo maggior lustro la verità, e a perfezionare le belle
arti
. Se all’incontro verrà adoperata da spiriti otten
pu penser comme eux. La sfera delle belle idee in materia di belle
arti
e essendo molto stretta fecondo che c’insegna Pla
ema juvandis, dice Orazio nell’Arte Poetica. Ella dee, come tutte le
arti
, la sua origine al bisogno, e quello bisogno fu i
amente dice Anton Maria Salvini, sebbene imperito delle finezze delle
arti
, pure possiede in se il comune senno, e ’l dettam
ca, così in Italia ne’ tempi de’ romani, e dopo il risorgimento delle
arti
, lo é stata Napoli, che perciò a ragione viene es
ressochè interamente ogni vestigio di politica, di giurisprudenza, di
arti
e letteratura Romana, e s’introdussero nuovi gove
o Impero sotto i barbari del settentrione ogni coltura, e sparvero le
arti
involte in un caliginoso nembo almeno di dieci se
i di barbarie. A cui toccò la gloria di dissiparlo? Dove risorsero le
arti
, la drammatica, la coltura? 156. T. II, lib. I
zzi: . . . . . . . Sotto un colpo istesso Roma cadéo con le bell’
arti
insieme. Perduta libertà, svanì virtude. 1
lo. Sinone racconta a Calcante e a Pirro, sortiti dal cavallo, come l’
arti
sue riuscirono quasi a vuoto per la opposizione d
ro Giovanni Salciccia. Creatore della Nazione Russa, ammiratore delle
arti
e delle scienze degl’Inglesi, degli Olandesi, de’
timore e depressi dall’avvilimento, come mai coltivar le scienze e le
arti
, polire i costumi e le maniere, e richiamare il g
tri maestri di canto, di gramatica, di aritmetica e di tutte le sette
arti
liberali, vi chiamò dall’Italia ad insegnare, mos
diventa padre della mollezza e poltroneria, ed allora trascuransi le
arti
, si deprava il gusto e si rientra nella barbarie5
e la proprietà de’ beni, accrescesse la popolazione e incoraggisse le
arti
. Uno spirito generoso d’indipendenza e di libertà
d’un saggio stomachevole sulla storia delle belle lettere, scienze ed
arti
. Costui prima del 1735 non conobbe cosa veruna de
edia italiana156. Ma una nazione, per la quale risorsero in Europa le
arti
, le scienze, il gusto la politezza, e l’istessa l
il primo crepuscolo di luce letteraria, ma il buon gusto nelle belle
arti
, e scienze tutte. Veggasi Guglielmo Budeo in Phil
gentile e perspicace si é sempremai contraddistinta in ogni genere di
arti
e di scienze, e possiede capi d’opere da non port
duce rigorosamente al vero per ostentar filosofia, distrugge tutte le
arti
d’immaginazione. Da’ pensatori oltramontani in qu
Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e nelle
arti
, sembra che un’ aurea pace abbia fornito tutto l’
he e militari turbolenze che l’agitarono, si temerà pel destino delle
arti
e delle scienze. Ma simili dubbii e timori, giust
ni cogli Aragonesi, non impedirono l’avanzamento degli studii e delle
arti
, nè il favore e la munificenza di tanti principi
Mirate dal punto che discopre i loro progressi nelle scienze e nelle
arti
, sembra che un’ aurea pace abbia fornito tutto l’
le loro politiche e militari turbolenze, si temerà pel destino delle
arti
e delle scienze. Ma simili dubbj e timori giusti
ini cogli Aragonesi, non impedirono l’avanzamento degli studj e delle
arti
, nè il favore e la munificenza di tanti principi
liarsi che i più sensati autori ne facessero un così gran conto delle
arti
drammatiche. Platone chiama le favole sceniche un
successivo traggono i filosofi la cagione del perché nella Grecia le
arti
poetiche e le musicali acquistassero nuove ricche
are partito in così fatta questione. [26] La ricchezza parlando delle
arti
d’imitazione e di sentimento può renderle più dot
to al bene, e vi saranno sempre autori mediocri e cattivi in tutte le
arti
e in tutte le sciente accanto a’ buoni? Sì, bisog
lodare assai le cose antiche e sprezzar le moderne, come se tutte le
arti
, nello stesso modo che son soggette a declinare,
tto differente dall’altra che vien condannata allorché si parla delle
arti
di sensibilità e d’imaginazione. Il desiderio di
mai più sentite. L’una e l’altra di queste cose sono la rovina delle
arti
e delle belle lettere, imperocché consistendo il
ia, regola fondamentale di musica, come lo è di tutte quante le belle
arti
, la quale consiste nel rivolgere verso un’oggetto
r di questa, e non della buona? Non segue forse lo stesso nelle altre
arti
rappresentative? Per una Venere medicea, per un A
possono essere sì antichi come quelli sono di pittura e di scultura,
arti
perfezionate molto prima, e che se le composizion
ione del progetto era necessaria la collaborazione di esponenti delle
arti
imitative (pittura e scultura), che lasciassero t
evolezza. È da qui che bisogna partire per risalire agli albori delle
arti
imitative che, differenziandosi nella scelta dei
ssibilità di attingere ai modelli offerti dall’arte, che si tratti di
arti
figurative, opere storiografiche o poetiche. Allo
rifacendosi all’estetica di Batteux, afferma che oggetto delle belle
arti
è la bella natura. Nonostante tutto quello che si
oste nel Laocoonte di Lessing a proposito della classificazione delle
arti
in spaziali, ossia le arti figurative, che rappre
ng a proposito della classificazione delle arti in spaziali, ossia le
arti
figurative, che rappresentano i corpi nello spazi
Scrittori teoretici di quest’arte. [Intro.1] Comune ufficio delle
arti
belle è la imitazione della natura; ma in ciò far
ogresso d’un’ arte rispetto alle altre. Or se di tutti i mezzi che le
arti
maneggiano, i più pronti, i più facili ed i più p
lamazione fosse stata la prima a nascere ed ha spiegarsi fra le altre
arti
sorelle. [Intro.2] Il bisogno indusse da prima l
. La verità e la bellezza originale, che i monumenti superstiti delle
arti
loro tuttavia ci conservano, più che altro ci deb
di Mario o di Silla. [Intro.10] Cadono con l’impero romano tutte le
arti
, e fra le loro ruine si perde ogni arte drammatic
sibile, il conoscere quali fossero certe maniere e pratiche di queste
arti
, che dagli antichi si esercitavano, siccome rigua
e d’Italia vanta il suo proprio. Rinascono finalmente le lettere e le
arti
verso il secolo XI e XII, e l’arte drammatica e l
generale si può dire, che oramai non vi ha scrittore insigne di belle
arti
che della declamazione più o meno non ragioni. Di
erfetta, imitandola. [1.6] Uno fu dunque l’oggetto comune a tutte le
arti
, cioè l’espressione della natura; e ciascuna arte
parlando e operando alla maniera del modello che si propone. Le prime
arti
imitative furono quelle, che adoprano tali oggett
ovvi ed i più facili a conoscere e mettere in opera. [1.7] Da queste
arti
si passò via via a quelle altre, il cui oggetto i
dir così, alcuna parte di esso. Il canto, la danza, la pantomima sono
arti
, per dir così, staccate ed astratte dall’arte mad
idendosi e suddividendosi di più in più i mezzi e gli stromenti delle
arti
più o meno composte, si divisero e suddivisero le
tromenti delle arti più o meno composte, si divisero e suddivisero le
arti
medesime; e ciascuna osò mostrarsi accompagnata d
to, la danza e la pantomina, la scultura, la pittura e tutte le altre
arti
, le quali come specie da questi generi traggono l
questi generi traggono l’origine e lo sviluppo. L’oggetto delle belle
arti
in generale è dunque l’espressione generale della
. Sotto questo rapporto lo spettacolo di questi monumenti delle belle
arti
si può riguardare, non solo come un gabinetto de’
iacere. E limitandoci all’espressione patetica, che è l’oggetto delle
arti
imitative, e prescindendo dalla figura o dal subb
e, e specialmente la declamazione. [10.4] In generale tutte le belle
arti
vogliono imitare la bella natura, ma non tutto lo
prendere il verisimile e l’ideale pel vero e reale, ed anche le altre
arti
, per quanto procurino di avvicinarvisi, non posso
simo che preconcepisce. [10.9] In questa intrinseca differenza delle
arti
imitative sta la ragion vera, perché talvolta que
ui non intendo solo di quel probabile e possibile, che tutte le belle
arti
richiedono, ma bensì di quel relativo, che propri
unga ci disgustano e infastidiscono. Ma questi medesimi imitati dalle
arti
e riguardati a traverso di queste, diminuiscono p
quella sensazione ingrata, che il vero in tal caso produce, e che le
arti
debbono prudentemente sfuggire. [10.10] Par dunq
le nazioni ed i secoli il senso e l’idea del gusto, del bello e delle
arti
; ond’è che alla prima una seconda natura viene qu
are, il quale introdusse Riccardo zoppo su la scena. Imperocché se le
arti
imitative, e massimamente la declamazione tragica
per necessità o per uso dovean sostenere; altronde le abitudini e le
arti
si sviluppano e si perfezionano quanto più sono l
risaltare la principale. In tutti i monumenti più insigni delle belle
arti
si osserva questo accordo e questo disegno; ma no
el momento lo richiede. Egli è vero che in generale tutto nelle belle
arti
debbe procedere in guisa, che progredendo nulla s
società corrotta ha per lo più soffogata e quasiché spenta. Tutte le
arti
dovrebbero unicamente cospirare ad interessar l’u
dalla qualità della persona, e non già dall’attore. Ancorché tutte le
arti
tendano ad istruir dilettando, sovente il solo di
condo i veri principî del gusto e della ragione. E perché se tutte le
arti
imitatrici hanno delle pubbliche scuole che le pr
quentato le altre, o non esperimentato prima la sua abilità in quelle
arti
che ha precedentemente imparate. Del resto io non
ituto ecc. veglia su lo sviluppo ed i progressi delle scienze e delle
arti
, si potrebbero unire alla classe delle belle arti
lle scienze e delle arti, si potrebbero unire alla classe delle belle
arti
anche di quelli che s’intendessero della declamaz
debbono studiare i monumenti più espressivi dell’arte loro. Tutte le
arti
d’imitazione si debbono l’una l’altra giovare; e
accademici, che hanno la cura di tutto ciò che alla perfezione delle
arti
teatrali appartiene. [24.6] In questa maniera si
eclamazione potrebbe fare quei progressi, che, a paragone delle altre
arti
sorelle, non ha fatto finora. [Errata] E
lto un ruolo chiave all’interno dell’estetica settecentesca. Le belle
arti
risultano in questo modo accomunate nel loro ogge
[commento_Intro.4] La declamazione è la prima a distinguersi tra le
arti
perché indotta dal bisogno naturale dell’uomo di
itore, 1982. [commento_1.6] Salfi propone qui una distinzione tra le
arti
imitative, in base alla distanza esistente tra og
te del canto e della danza pantomimica, appaiono dunque come le prime
arti
ad essersi sviluppate. Sulla confluenza della pan
me arti ad essersi sviluppate. Sulla confluenza della pantomima nelle
arti
musicali si veda Jean-Baptiste Du Bos, Réflexions
, p. 21). Appare chiaro come la declamazione, rispetto alle altre due
arti
sopraelencate, rappresenti una fase successiva, i
sulla scena. [commento_10.5] Salfi riprende la classificazione delle
arti
operata da Lessing all’interno del Laocoonte. Le
ficazione delle arti operata da Lessing all’interno del Laocoonte. Le
arti
figurative erano da lui designate come arti spazi
interno del Laocoonte. Le arti figurative erano da lui designate come
arti
spaziali, che fanno uso di segni naturali, laddov
gnate come arti spaziali, che fanno uso di segni naturali, laddove le
arti
temporali (ossia la poesia) facevano uso di segno
da un tono all’altro: «Se lei pone a confronto le summenzionate belle
arti
, allora riconoscerà subito che nell’antico concet
erante nello spazio; e il sensibile. Dal primo erano escluse tutte le
arti
rappresentative, tutte le arti operanti nello spa
bile. Dal primo erano escluse tutte le arti rappresentative, tutte le
arti
operanti nello spazio; dal secondo la poesia, in
d’Amburgo che la declamazione viene invece posta all’incrocio tra le
arti
spaziali e quelle temporali: «L’arte dell’attore
elle temporali: «L’arte dell’attore tiene qui una via di mezzo tra le
arti
figurative e la poesia; come “pittura visibile” [
opera Le Belle Arti ricondotte a unico principio, accomunava le belle
arti
nel loro oggetto di mimesi, ossia la bella natura
sso sotto le note alcune poesie teatrali. [3] Ma nella carriera delle
arti
e delle scienze gli errori stessi conducono talvo
otal rapporto de’ suoni spiacevole. Se v’ha cosa mirabile nelle belle
arti
questa è il vedere in qual guisa la spiacevolezza
acopo Corsi altro gentiluomo fiorentino, non meno fautore delle belle
arti
, né meno intelligente nella musica massimamente t
to. II. Che l’essenza di ciò che si chiama bello nella musica e nelle
arti
liberali è riposta nella felice contemperazione d
timore e depressi dall’avvilimento, come mai coltivar le scienze e le
arti
, polire i costumi e le maniere, e richiamare il g
ri maestri di canto, di gramatica, di aritmetica, e di tutte le sette
arti
liberali, vi chiamò dall’Italia ad insegnare, mos
diventa padre della mollezza e poltroneria; ed allora trascuransi le
arti
, si deprava il gusto, e si rientra nella barbarie
e la proprietà de’ beni, accrescesse la popolazione e incoraggisse le
arti
. Uno spirito generoso d’indipendenza e di libertà
randi rivoluzioni di uno stato, fan tacere ugualmente e rimpiattar le
arti
. Rari adunque furono i buoni poeti teatrali fino
ragione adunque il filosofo di Sans-souci, parlando dello stato delle
arti
nel Brandeburgo verso la fine del passato secolo
ressochè interamente ogni vestigio di politica, di giurisprudenza, di
arti
e di letteratura Romana, e s’introdussero nuovi g
nto di Gasparo Gozzi: Sotto un colpo istesso Roma cadeo con le belle
arti
insieme. Perduta libertà svanì virtude. E quì vu
della Porta fertile ed elevato ingegno, pregio delle scienze e delle
arti
, onore dell’Italia non che del Regno, pure fassen
aver fiorito prima dell’istessa grecia; e che colla sua lingua, riti,
arti
, e costumi ha avuta tanta parte nell’origine e ne
a59. Per coltura inventò e fece fiorir negli estesi suoi domini tante
arti
di comodo e di lusso. Gl’inni sacri conservatici
la polizia, e colle armi. Perciò quando l’Etruria sfoggiava con tante
arti
, e spettacoli voluttuosi, e quando la Grecia prod
randi i progressi del teatro latino. Roma guerriera, favoriva poco le
arti
che potevano ammollire il valore, e la drammatica
hezze apportatrici dell’ozio e del riposo rendevano più necessarie le
arti
di pace. Allora gli spettacoli scenici furono rig
, si rimunerarono e protessero i poeti. Quando l’onor le alimenta, le
arti
prendono il volo e si elevano fino all’altezza ch
orno più che mai così ridicolose castronerie in Parigi, ove fra tante
arti
e scienze siede e trionfa coll’ignoranza, presunz
timo di essi l’avrebbe condotta a quel grado di prefezione, in cui le
arti
, come ben dice Aristotile, si posano ed hanno la
nuovo regnante. Favella poi col coro dei diversi ritrovati e di tante
arti
insegnate agli uomini, i quali prima, poco differ
ma musicale, il quale, siccome avviene a tutti gli altri lavori delle
arti
imitative, non ha tanto per oggetto il vero quant
itazione. Mal s’applicherebbe la più possente e la più energica delle
arti
d’imitazione ad un discorso freddo e insignifican
per lui la natura. A misura però che il linguaggio si stende, che le
arti
si moltiplicano, e che la coltura delle lettere v
commendarne l’uso non che a permetterlo, avvisandosi, che nelle belle
arti
l’astratta ragione debbe sottoporsi al gusto come
un prestigio continuato dell’anima, a formare il quale tutte le belle
arti
concorrono, prendendo ciascuna a dilettare or l’u
ata musica. E tal credenza radicò più che mai, quando l’una di queste
arti
tornata alla imitazione degli antichi nostri auto
dove regna una competente cultura. E perchè poi la delicatezza delle
arti
viene colle filosofie, questo genere di poesia no
μαι imitor, ricavasi la voce Mimo; e quello che appartiene a tutte le
arti
d’immaginazione, non che alla poesia drammatica,
il quale privo delle parole tutto cercò dall’azione. A misura che le
arti
imitatrici si perfezzionavano, il ballo si presta
guerra volle dedicare questo monumento al gusto della musica e delle
arti
, e vi chiamò con molta spesa gli attori musici da
i che in Parigi stesso. Gran forza del genio e del clima italiano! Le
arti
fioriscono sotto questo cielo senza premii ed inc
μαι imitor, ricavasi la voce Mimo; e quello che appartiene a tutte le
arti
d’ immaginazione, non che alla poesia drammatica,
il quale privo delle parole tutto cercò dall’azione. A misura che le
arti
imitatrici si perfezzionavano, il ballo si presta
guerra volle dedicare questo monumento al gusto della musica e delle
arti
, e vi chiamò con molta spesa gli attori musici da
a Piccinni, a Jommelli? Gran forza del genio e del clima italiano! Le
arti
fioriscono sotto questo cielo senza premj ed inco
tanto non rappresentar la prima? Ciò che in Italia nuocono alle belle
arti
le mignatte periodiche e gli scarabocchiatori di
icio di due finte lettere. La critica che tende alla perfezione delle
arti
, potrebbe suggerire che meglio forse risalterebbe
mini pressoché interamente ogni vestigio di politica, giurisprudenza,
arti
, e letteratura romana, e s’introdussero nuovi gov
ilosofiche l’Italia, sempre madre feconda delle scienze e delle belle
arti
, e non si darebbero a credere che il loro paese s
ente coronato della laurea poeticaa. I curiosi delle prime orme delle
arti
ne vedranno volentieri un succinto estratto. Atto
nte coronato della laurea poetica31. I curiosi delle prime orme delle
arti
ne vedranno volentieri un succinto estratto. Atto
e ; e tu pietoso sesso leggiadro, a cui fan doppio omaggio i cori e l’
arti
che dal bello han nome. Tu pur, di Febo e di Mine
resa di Granata, l’espugnazione di Cesena. Che se l’esser primo nelle
arti
reca qualche gloria, e questa non può negarsi all
resa di Granata, l’espugnazione di Cesena. Che se l’esser primo nelle
arti
reca qualche gloria, e questa non può negarsi all
in generale l’emblema dell’origine, progressi, e annientamento delle
arti
del gusto e di coloro che le perfezionano. Qualor
zi di chi a dispetto pur di Minerva le vuol coltivare. In tal caso le
arti
e le belle lettere sono come i vaghissimi colori
efanti. Non potendo più applicarsi con frutto la più deliziosa fra le
arti
d’imitazione ai grandi oggetti della morale, dell
on avete orrore d’inghirlandarlo colla corona immortale, che le belle
arti
non dovrebbon servare fuorché pei talenti superio
delina. Il Maire concesse un posto gratuito nel cimitero ; e tutte le
arti
prestarono l’opera loro gratuita per erigere un b
equidistanti, tutti odono e vedono egualmente. Tanto è vero che nelle
arti
, dopo i primi lunghi rigiri, tornar conviene a ci
etto mostrarsi sugli teatri. [5.5] La Cina ancora, antico nido delle
arti
e colonia, come alcuni vogliono, dell’Egitto, for
. ……………………….. Nel Mincio di Mantova, giornale di scienze, lettere ed
arti
(sabato 1 marzo 1851, anno 1, Numero 1), redattor
rvazione non si stende ai geni superiori nelle belle lettere, o nelle
arti
, essendo verissimo che un Michelagnolo, un Raffae
llenza è in ogni genere riserbata a pochissimi, e la mediocrità nelle
arti
d’imaginazione e di sentimento si riduce nella co
mpo in cui i romani niuna cognizione aveano, non che dell’altre belle
arti
, della poesia teatrale, la quale pure da gran pez
rso della poesia, tutto cercò nella rappresentazione. E quanto più le
arti
imitatrici si perfezionavano, più il ballo imitav
imiteranno l’opera italiana, o non avranno più teatro lirico. Tralle
arti
sceniche migliorate in Francia in questo periodo,
. 190. I difetti dei grandi esemplari sono sempre fatali alle belle
arti
, perché accompagnati da molte bellezze e da virtù
obbliga, per così dire, i teatri da guadagno a fidarsi più di quelle
arti
delle quali son giudici tutti, e queste poi sciol
l Saggio, da discorso in parte tecnico relativo agli equilibri tra le
arti
, diventa molto di più un trattato sull’organizzaz
e maraviglie della natura. E che diverrebbe singolarmente delle belle
arti
? Raffaello, Correggio, Buonarroti, per una via to
na, che pur teneva alcun che della scuola del Demarini, giacchè nelle
arti
non si rinnega mai il passato, si oscillò dapprim
r trenta e più anni monarchi e principi e uomini prestantissimi nelle
arti
, nelle scienze, nelle lettere, di ogni paese. E n
si é fatto altrettanto? Gran forza del genio e del clima italiano! L’
arti
fioriscono presso la nostra ingegnosa nazione sen
ettere, ed uno dei più fini e dotti critici e conoscitori delle belle
arti
che abbiasi oggidì l’Europa, non che la Francia.
e maraviglie della natura. E che diverrebbe singolarmente delle belle
arti
? Raffaello, Correggio, Buonarroti, per una via to
ttori, e gli scultori cercavano con ogni sforzo e industria delle lor
arti
renderla immortale. » Poi, venendo alle bellezze
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