tica di Torino il '57, e cacciata per mancanza di disposizioni per l’
arte
, e ciò per opera del famigerato Garberoglio. Esor
or là rappresentazioni straordinarie, che sono pur sempre feste dell’
arte
, dacchè i suoi sessant’ anni non han saputo infia
a quei popoli lontani, ma, come se allora allora ella entrasse nell’
arte
, si diede col fervore della prima giovinezza a in
nesto Rossi pare ella rivelasse in uno scatto improvviso, inatteso, l’
arte
suprema che avrebbe poi fatto di lei una delle pi
na speciale predilezione fatta di convincimenti e di reminiscenze. In
arte
, niente mi sembra più meraviglioso e più bello di
cerebrale e di attività volitiva. E queste manifestazioni genuine di
arte
somma paiono specchi che riflettano tutto quanto
, fu attratta un tempo dalla politica, che, in lei, soverchiò quasi l’
arte
. Scrisse in prosa con chiarezza e semplicità :… m
Malfatti, di cui fu la principale allieva, non solo per attitudine di
arte
, ma per affezione e devozione profonde alla modes
netta, nel Collegio Ratti di Bologna, preconizzata cantante, entrò in
arte
, dando subito le più belle speranze di sè colla f
ai fascini di un’idealità che si rispecchia nel vero. Tale fu la tua
arte
, o povera gentile Pierina, su questa l’arte che s
nel vero. Tale fu la tua arte, o povera gentile Pierina, su questa l’
arte
che sentivi, che non indarno, con tutti gli entus
oni, delle ebbrezze, delle vertigini, mal giudicabili da coloro che l’
arte
non ebbe baciati in fronte del suo bacio infiamma
della dominazione borbonica, dovè per vicende politiche abbracciar l’
arte
comica in cui visse onoratamente. Sposò l’attrice
’ ebbe tre figliuoli, di cui seconda la Tina (V.) che ha saputo coll’
arte
, accoppiata alla leggiadria, salire in gran rinom
e, e sposò l’attrice Pia Pezzini ; Pia, si ritirò per malattia dall’
arte
, e si recò in Roma col marito Icilio Brunetti (V.
Domenica del 1° gennajo 1888, Giuseppe Costetti lo dice non figlio d’
arte
, mentre il Colomberti lo fa nascer da genitori or
omberti lo fa nascer da genitori oriundi napoletani che esercitavan l’
arte
drammatica. Cominciò a recitar giovinetto, e abba
di voce imponente, fu un tiranno modello, e s’ebbe da'suoi compagni d’
arte
il nomignolo di magna putèi (mangia fanciulli).
Righetti Francesco. (Detto, in
arte
, Righettone, per la forte e alta persona, e per d
issime di attori e attrici del suo tempo, e il terzo uno Studio sull’
arte
della Declamazione teatrale. Nella Compagnia Rea
« Il signor Righetti, nemico dei lazzi volgari, conosce la difficile
arte
di saper cogliere dagli spettatori sensati il des
) il vantaggio della voce, della persona, della età ; ambedue amano l’
arte
non da istrioni, ma da artisti ; ambedue pongono
ennava pur troppo a privarlo della vista, sì che dovette abbandonar l’
arte
, povero : e anche oggi vive, cieco e vecchio, a F
vecchio, a Forlì, soccorso di quando in quando dai pietosi compagni d’
arte
.
o. Può egli asserire di avere assiduamente e profondamente studiata l’
arte
sua ? Non lo credo. Quali tesori di doni naturali
a, ma attutita dalla poca applicazione. Sembrerebbe ei pensasse che l’
arte
non abbisogna di studio e che, apprese le parole,
ista avesse potuto persuadersi nel principio della sua carriera che l’
arte
va coltivata con maggior cura e serietà, con inda
ggi, 1893) : al quale anche potè aggiungere parole di gran lode per l’
arte
di mettere in iscena, e per l’indole dolcissima d
Vitaliani-Parpagiola Andrea. Padovano e non figlio d’
arte
(il nome di Parpagiola gli venne da una prossima
ente, nato il 1824, cominciò a recitar giovinetto, come ogni figlio d’
arte
, insieme al padre e alla madre, coi quali trovava
e classiche italiane, tra cui era La Mandragola di Macchiavelli. All’
arte
sua di attore e direttore egli accoppiò quella di
inese, uscito da una società di dilettanti, fece le sue prime armi in
arte
con Gustavo Modena. Fu ottimo generico e buon car
Salvini e di Giovanni Emanuel. Bellissimo della persona, era noto in
arte
per la strana rassomiglianza ch’egli aveva con Na
ano, sosteneva con molta grazia la maschera del Pulcinella. Apprese l’
arte
da Andrea Calcese (V.) detto Ciuccio, perfezionat
pastato di grazia ; e pur costoro non sapeano che fusse rettorica, nè
arte
di facezie, nè sali per arte ; ma per natura. »
toro non sapeano che fusse rettorica, nè arte di facezie, nè sali per
arte
; ma per natura. »
sentì attratto alla scena per modo, che, abbandonata un bel giorno l’
arte
sua per quella drammatica, si scritturò in una mo
orilli. Avea sposata Marianna Leonardi, giovine veronese, che seguì l’
arte
del marito, ottenendovi buon successo nel ruolo d
e, ricco d’intelligenza, dicitore vero ed efficace, poco fortunato in
arte
, a cagione specialmente della sua meschina figura
credo possibile grandezza di attore : e solidissima base della grande
arte
di Ermete Zacconi è stata dal suo cominciamento l
oglia di tutti gli arredamenti decorativi con cui l’avevano data, con
arte
pur grandissima del resto, i suoi più celebrati p
suoi più celebrati predecessori. E però il pubblico che ben ricorda l’
arte
magistrale e novatrice dell’Emanuel, chiama quest
tuto mutare a un tratto, e a quella età, sotto l’influenza d’un’altra
arte
, per grande ch'ella si fosse. Anzi : ammiratore c
rsi modi di estrinsecazione. Che vuol dire mai questo circoscrivere l’
arte
a un tale o tal altro sacerdote ? Che in arte vi
questo circoscrivere l’arte a un tale o tal altro sacerdote ? Che in
arte
vi sia chi impotente a far del suo, cammina servi
ell’Emanuel, se uguale ammirazione aveva per la forza comprensiva e l’
arte
profonda e cosciente di questo, per gli scatti pa
to, staccarsi per sentimento d’imitazione da quella sua espressione d’
arte
, che amava profondamente, perchè espressione del
on saranno mai, perchè l’ingegno e il sentimento non li dà l’uomo. In
arte
non possono essere che delle guide, le quali con
icismo a teatro, e lui, rappresentante da un decennio del verismo : l’
arte
vecchia, non mai interamente scomparsa, e che va
e va rifacendo capolino oggi nel rinnovamento del dramma storico, e l’
arte
nuova, che va già cennando a modificarsi. Niente
ò, dal '97 al '99 con la Reiter. Sono dunque trent’ anni di vita d’
arte
vissuta, in cui il trionfo non s’andò mai attenua
ffetti di riso in quella misurata, aristocratica comicità ! E con che
arte
, con che sentimento egli seppe a'suoi ideali pieg
all’uditorio, che spesse volte, a torto, pretende più di quello che l’
arte
deve concedere. È un artista che non pone mai il
questo si congiunga alcun che di serio : coscienzioso esercita la sua
arte
religiosamente, e l’unico appunto che mi permetto
ella storia dell’arte. Due suoi fratelli, Achille ed Ugo, seguiron l’
arte
del padre ; il primo come brillante, artista medi
il 1820. Fatte le prime armi in una Società filodrammatica, entrò in
arte
giovanissimo, passando non pochi anni di compagni
liersi dal guittume che lo avvolgeva, per recarsi in compagnie, ove l’
arte
non fosse un mito. Fu con la Ristori, con la Robo
della Cazzola, che, per eleganza, naturalezza, profonda intuizione d’
arte
, si collocò fra la Ristori e la Sadowsky, e in ce
ò dall’arte in Roma, ov'è tuttavia, chiamata a coprire la cattedra di
arte
della recitazione nel Liceo musicale di Santa Cec
i di Messalina, e da questi alle sospirate romanticherie del Cuore ed
arte
, poi a Frine, all’Adriana Lecouvreur, alla Signor
icacia sul pubblico, che rimaneva vinto di sorpresa, e soggiogato…. L'
arte
della Marini fu plastica nella dizione e nel port
nei, le improvvisazioni inattese, e diciam pure gl’improvvisi lampi d’
arte
della Tessero mancavano a Virginia Marini ; ma ne
icamente, si mostrava tutte le sere colla stessa voglia, colla stessa
arte
, cogli stessi mezzi, che formaron sì lungo tempo
attrice assoluta che le fu offerto da Luigi Domeniconi, si diede all’
arte
del canto, riuscendo una egregia artista. Cantò a
i e al Valle di Roma con pieno successo del pubblico ; ma anche nell’
arte
del canto fe’ pochissime prove ; chè un convenien
a natura, e aggiungendo il Fiorilli in quell’ istante tutto ciò che l’
arte
seppe insegnarli, svegliò nell’uditorio per sì fa
ga pezza i due Comici in sulla scena ammutoliti. E a proposito dell’
arte
sua, lo stesso Bartoli aggiunge : Il Fiorilli è
o, sono i capitali in lui meno stimabili. Il suo profondo intendere l’
arte
con cui si alletta il Popolo in certe situazioni,
il 21 dicembre 1869, lasciò a mezzo gli studi tecnici per entrare in
arte
, nella quale, dopo ottime prove nella Filodrammat
pagò il suo tributo alla patria come soldato di leva, poi tornò all’
arte
in Compagnia Beltramo e Della Guardia, come primo
: La fiera gelosia che agita la sospettosa Matilde, fomentata dall’
arte
scaltrita dell’ambizioso Zambrino, la debolezza d
tica di Torino. Quivi avea pubblicato nel 1839 alcune lettere sopra l’
arte
d’imitazione dirette alla prima attrice italiana
n esse il Canova si manifesta comico di larghe vedute, che non vuol l’
arte
impastoiata nei vincoli di canoni assurdi. Ad aff
i, e da cui ebbe un figliuolo : Luigi. Rimasto vedovo, continuò nell’
arte
sua, specialmente in Compagnia di Pisenti e Solmi
o d’Istria, il 12 gennaio 1859, assistito amorosamente dai fratelli d’
arte
, e dal figlio Luigi. Parte del suo tempo impie
n Angiolo Canòva, attore della stessa compagnia e scrittore di cose d’
arte
assai pregiato. Fatta compagnia egli stesso, ne f
dursi alle parti di seconda donna e di madre, risolse di abbandonar l’
arte
, stabilendosi a Torino, ove morì verso il 1835.
licità. « Non mi chiedete – ella disse una volta – se io preferisca l’
arte
antica o l’arte moderna. Per me questa distinzion
chiedete – ella disse una volta – se io preferisca l’arte antica o l’
arte
moderna. Per me questa distinzione non sussiste.
ntica o l’arte moderna. Per me questa distinzione non sussiste. Amo l’
arte
ovunque si trovi, e anche se il romantico e il co
tte queste opere, quando il temperamento gliel consenta, sa mostrar l’
arte
sua poderosa « fatta – scrive Angiolo Mori — di i
: e a quest’ultima, anzi, dedicò ogni suo studio negli ultimi anni di
arte
. Recatasi nel ’46 al Vecchio Re di Milano colla C
n Rossi e Gattinelli, or col Bastrelli, festeggiata ovunque. Lasciò l’
arte
per alcun tempo : vi tornò fiorente ancora, e anc
iso, che insegnava anche agli altri con passione ed amore. Lasciata l’
arte
, andò con la moglie a stabilirsi a Bologna, dove
giovane di qualche pregio, e morì, giovanissimo, compianto da tutta l’
arte
. Di lui riferisco le parole di Yorik, come quell
, in che lo tenevano i suoi concittadini. Era entrato di fresco nell’
arte
, e non per la solita porta delle disillusioni e d
ma, soprattutto, uomo probo, e come tale amato, e stimato da tutta l’
arte
. (V. Medebach Teodora).
damento della Compagnia del marito. Lui morto, la vediamo continuar l’
arte
assieme al figliastro Giovan Battista (V.), col q
adre di più figliuoli, moglie amorosa e prudente. A testimoniar dell’
arte
sua metto qui il seguente sonetto, stampato in fo
; il quale, abbacinato dalla miracolosa fusione, non sapeva più se l’
arte
soverchiasse la bellezza, o la bellezza l’arte. Q
e, non sapeva più se l’arte soverchiasse la bellezza, o la bellezza l’
arte
. Quell’armonia delicatissima d’intonazione e di e
mmedia rispecchiata è assai carino, soave e dolce visione, ma non è l’
arte
. E poichè la Tina Di Lorenzo è nata all’arte, dev
nceramente così : La Tina Di Lorenzo ha le doti naturali, ma non ha l’
arte
; farà la gran conquista quando ai mezzi che la p
vvidenza le ha elargito avrà aggiunto la formazione dell’intelletto d’
arte
, che è studio tenace, serietà di proposito, ferme
e. Oggi vi è ritornata completamente guarita : più appassionata per l’
arte
sua, e ancor più ammirata, se pur fosse possibile
ezza di Tina Di Lorenzo. E in questo senso la bellezza di lei è anche
arte
– o per lo meno ha effetti di arte. VINCENZO MOR
o senso la bellezza di lei è anche arte – o per lo meno ha effetti di
arte
. VINCENZO MORELLO. …. Ella aveva da dimostrare
ebbene avesse compiuto gli studj universitarj, deliberò di darsi all’
arte
comica, scritturandosi come generico nella Compag
e intrommissioni di Vescovi, ottenutala in moglie, l’ addestrò nell’
arte
sua per modo, che in poco tempo diventò una non s
Grandi Tommaso. Figlio della precedente, più noto in
arte
col nome di Tommaso il Pettinaro, fu comico esper
S. M., che gli fu larga di munifici doni. Nè questa del recitare fu l’
arte
sola del Grandi. Egli fu anche espertissimo del c
nzo. Nato a Lucca il 1807 da Domenico e da Angela Rosignoli, entrò in
arte
la quaresima del '26 nella Compagnia di Carlo Spi
poverissimo, soccorso da' suoi concittadini, e da qualche compagno d’
arte
. Fu direttore di una Scuola di declamazione, crea
studj, si impiegò presso una Casa di Commercio. Ma la passione per l’
arte
drammatica lo vinse a segno, che, dato un addio a
dato prima di calcar le scene aveva assai più inclinazione che per l’
arte
. Sposatosi ad una egregia attrice pur triestina,
dj, s’andò formando da sè una sana istruzione. Cominciò a esercitar l’
arte
di suo padre con infime parti fino a’ 17 anni ; c
to aggettivo concorderebbe col nomignolo che gli venne da’fratelli d’
arte
di Re Pausania. Lo stesso Costetti, lodatore cord
effetti detti di controscena. Par di vederlo. Negli ultimi anni dell’
arte
sua, a’ Fiorentini di Napoli, i compagni suoi, mo
chè non figlia d’artisti, ebbe sin da piccola una passione viva per l’
arte
della scena, che coltivò poi alla filodrammatica
2. Avrebbe voluto allora, nel momento della grande sciagura lasciar l’
arte
, ma l’arte, entrata ormai nel suo sangue, non la
voluto allora, nel momento della grande sciagura lasciar l’arte, ma l’
arte
, entrata ormai nel suo sangue, non la lasciò. Ed
a di S. Germano di Drancy-le-Grand, presso Parigi, una sua compagna d’
arte
, la Giovanna Benozzi, artista rinomatissima sotto
a quale ebbe quattro figli, di cui uno solo, Antonio Stefano, seguì l’
arte
de’genitori. Il Campardon riporta, oltre a una qu
lvini, della Cazzola, della Pezzana, della Marini, salì a tal grado d’
arte
, che la quaresima del '70 partiva con la madre pe
o Morelli, della quale egli era il primo attore assoluto. Due anni di
arte
, due anni di trionfo ! Nella Signora dalle Cameli
nterrotti dell’ '88 gli studi liceali dopo il secondo corso, entrò in
arte
come primo attore giovine della Compagnia Beninca
Ciro Galvani, benchè in altro modo, egli unisce a questa del comico l’
arte
del disegnatore. Il genere suo preferito è la car
o di Vincenzo Belli e di Maria Romei, fu trascinato dall’ amore dell’
arte
comica, tenuta in non troppo alto conto al suo te
rificenze, contribuì potentemente a sollevare quasi alla perfezione l’
arte
drammatica, e a diffondere per tutta Italia il gu
Abate de l’Epée e Ciniro nella Mirra. Il Bonazzi (Gustavo Modena e l’
arte
sua, Perugia, 1865) dice del Blanes che calzava c
teatro ieri sera (1803, 2 Aprile). a PELLEGRINO BLANES nella tragica
arte
insigne perfetto di natura imitatore nel rapprese
n poco tempo attore egregio per le parti d’Innamorato ; e seppe con l’
arte
e con la bontà così ben meritare dell’affetto e d
ttenne una figliuola in moglie per nome Luigia. Il Bartoli dice che l’
arte
del comico e del lavorator di mode andava alterna
io Belloni si ritirò dall’arte, istituendo una agenzia d’affari per l’
arte
comica in Bologna, ove morì nel ’42, a 83 anni. F
issimo, e rifugiarsi a Buje nell’ Istria, dove continuò a esercitar l’
arte
sua, e dove Augusto, era il nome del figlio, si u
i. Giunta colà una compagnia comica, il padre pensò bene di lasciar l’
arte
dell’oreficeria per abbracciar quella del palcosc
a una poltrona, con sentimento di schietta ammirazione pel fratello d’
arte
, gli mandò sulla scena un bellissimo anello con p
be la piccola figliastra, come vera figliuola : e questa, entrando in
arte
, adottò forse, invece del paterno, il nome della
) ell’ è con Micheluzzi a Napoli. Attrice modesta e amantissima dell’
arte
sua, fu sempre decoro delle compagnie in cui mili
re di Tommaso Grossi. Nato di padre orologiajo, non volle continuar l’
arte
paterna, e si diede al teatro, scritturandosi amo
Augusto Bon. Io ho qui sott’occhio la prolusione alle sue lezioni di
arte
drammatica recitata nella solenne apertura della
d è in codesta versatilità sbalorditiva, che risiede principalmente l’
arte
vera, la grande arte.
ilità sbalorditiva, che risiede principalmente l’arte vera, la grande
arte
.
icuraron fama di scrittore egregio furono due : il Gustavo Modena e l’
arte
sua, e la Storia di Perugia dalle origini al 1860
studi compagni, ci si farebbe una idea ben chiara di quel che fosse l’
arte
rappresentativa ne’vari periodi : ma sciaguratame
i acerbo su que’ poveri attori che a tutto eran chiamati fuorchè all’
arte
del teatro, e che traevan la vita a stento peregr
gli attori che, pur essendo al par di quegli sciagurati negazione di
arte
, con illeciti mezzi strappavan applausi a i pubbl
dena…. ; oh, per quelli, il Bonazzi fu un vero demonio ! E siccome di
arte
s’intendeva assai, e siccome, essendo stato attor
tarco, artista letterato, patriota e martire vero, fece nascere per l’
arte
drammatica un culto che non aveva avuto dapprima
ghe da sette a dieci, a quindici e fino a venti mila lire all’anno, l’
arte
sempre più decadeva. Abbandonata o falsata la scu
oggi anche fra gli attori ben pagati non mancano taluni che fanno l’
arte
a furia di vestiti e di perucche, impiastricciand
omprende, se non supponendo che chi recita in dialetto non faccia un’
arte
. Chi recita in dialetto, il quale non è altro che
on volgevan troppo al bene le cose, che Virginia potesse abbracciar l’
arte
drammatica : ciò fu il maggio dell’ '82 con Giova
Così, e assai bene, il mio Ugo De Amicis comincia uno studio sull’
arte
della Reiter nell’interpretazione della prima :
ta : Virginia Reiter. La parte è varia, complessa, multicolore come l’
arte
di chi la interpreta ; la parte non limita il vig
uò dire in quanta parte di vero abbia reso. Veramente, oggi che l’
arte
drammatica mostra di tendere alla radicale rinnov
io alla legge della continuità legge inviolabile della natura e che l’
arte
, di lei imitatrice, dee fare in ogni cosa di non
etti che operò in Atene il ballo delle Eumenidi, di ciò che operava l’
arte
di Pilade e di Batillo, l’uno de’ quali moveva co
tura tale attitudine, quale abbiamo noi altri Italiani alla musica? L’
arte
della coregrafia nacque già tra loro alla fine de
Dominici Ettore. Se non seppe levarsi ad alto grado di
arte
come attore (non uscì mai dal ruolo di generico)
zata Trieste 1877 L’Orfano calabrese Id. 1877 Prima di entrare in
arte
aveva già scritto Zio e Nipote, Giovani e vecchi,
aveva che un fine nella vita : lo studio ; e un fine nello studio : l’
arte
;…. che, vittima di una modestia fuor di misura,
ostituì nell’Amleto l’attore che sosteneva la parte di Rosencrantz. L'
arte
drammatica lo adescava fatalmente. Io lo ricordo
dre dovè corrergli in ajuto ; ma col patto ch'egli avrebbe lasciato l’
arte
per sempre. E il patto fu mantenuto…. per cinque
studio non lo prostra, purchè quelli affronti, si dia a questo per l’
arte
sua, nella quale, e ciò forse gli nocque verament
nni addietro, al suo cospetto, freschi, saltanti, vivi, quasi opera d’
arte
non mai veduta, nè imaginata ! E in codesta perfe
o, sdrucciolato…. ecco ciò che costituisce tal grandezza e finezza di
arte
da collocar lui fra i primissimi nostri ! L’io ne
bile scipitaggine non è nel tutto di Edoardo Ferravilla perfezione di
arte
? E a vederlo e sentirlo nel Maester Pastizza e n
far di Ferravilla un artista senza confronti ? E dove mettiam noi l’
arte
del cammuffarsi o truccarsi, che è somma in lui ?
ciò non siete forse un grande igienista ? Possiate esercitare questa
arte
benefica per cent’anni ancora e possa la sana gio
te, e nel tempo stesso con una verità si grande da far supporre che l’
arte
non vi aggiungesse nulla del proprio, quando inve
opo di avere accennato alle invidie suscitate da lei nelle compagne d’
arte
, e di avere enumerati alcuni difetti di gesto e d
equentata dai più rinomati ingegni in Arti, Scienze, e Letteratura. L'
arte
che professava fu sempre per lei una seconda esis
del pianto. O rara donna ! A questo erami dunque la tua maravigliosa
arte
serbata, questo voleva il mio destin, che tutto l
forma d’ogni sincera teatral virtude. Opra è questa da Te. Natura ed
arte
Ti componeano al bello ed all’onesto. Sirena del
o era giovinetta, e venni affidata a mio fratello maggiore che era in
arte
(fu per molt’anni brillante, discreto, con Zoppet
mio fratello scrisse a mia madre di non calcolare su di me, perchè in
arte
non potevo far nulla, priva affatto di avvenenza,
e piaceva molto. Ma…. avevamo fatto un sogno : stabilirci…. lasciar l’
arte
. Egli diffatti aprì uno studio fotografico in Pad
grave malattia d’occhi, e tutto andò per aria…. Ritornai frattanto in
arte
con la Compagnia Benini (compagnia mista allora e
a commedia, sentii a oltre cinquant’anni, e pur sempre maravigliosa d’
arte
e di freschezza. In un momento di malinconia, o p
aschera. E in questa trasformazione gli pareva dovesse essere tutta l’
arte
…. C’era un po’ di vanità, un po’ d’ignoranza anch
po’ di vanità, un po’ d’ignoranza anche ; ma c’era tanto culto per l’
arte
sua da fargli perdonare ogni esagerazione ridicol
na società con Gaetano Nardelli, fe’ compagnia da solo. Lasciata l’
arte
si diede a fare il maestro di recitazione ; e tal
icò alla incomparabile attrice Adelaide Ristori, alcuni Cenni sopra l’
arte
drammatica.
sua invenzione, il Bartoli assicura aver egli toccato il sommo dell’
arte
, in una scena specialmente, per la quale ci dice
are s’ ella meritava ogni lode di chi sa intendere la forza di quell’
arte
, che è tutta propria d’ un bravo Comico e che non
renze (vi si era già recato nel '64 col fermo proposito di lasciar l’
arte
, alla quale tornò poco di poi, sollecitato da Ric
rsi a non so che lucroso commercio. Antonio Stacchini non ebbe, in
arte
, fama di buon direttore ; piuttosto di buon artis
di V. Monti, che io stesso gli sentii fare, quand’egli era fuor dell’
arte
a Firenze, di cui serbo ancora il ricordo di un i
cque a Zara, ove si trovava il padre suggeritore. Quand’egli lasciò l’
arte
, chiamò a sè la piccola Maria per metterla in un
li, e di prima donna assoluta in quella di un certo Tognotti. Ma se l’
arte
le arrise dal suo inizio, non le arrise fortuna m
agni ; e la perdita di questa eminente attrice fu un vero lutto per l’
arte
che l’amava e l’onorava. Dal suo secondo matrimon
una bellissima figlia, Elisa Mayer, che per parecchi anni esercitò l’
arte
della madre, per la quale addimostrava tendenze n
arà di me ? Più l’attore di cui parlo è ricco di grazie, di genio, di
arte
, di tutto ciò in somma che in altri si cercherebb
po a dodici anni io prometto di farvi ridere. Pensate di grazia che l’
arte
non si ottien che col grande esercizio. Datemi an
di bontà, di grazia, di gentilezza, che non vi fu, credo, compagno d’
arte
che a lei non fosse come me affezionato e devoto,
critto e stampato nelle sue esequie dagli amici, dalla critica, dall’
arte
tutta.
sso ne stupì. Io credo che niuno abbia capito e rivelato ai posteri l’
arte
somma di Giovanni Toselli, meglio di quanto faces
che prima non esisteva ; inventando, per dir così, un nuovo genere d’
arte
così viva e possente, che per bestemmiar che facc
afi, portandoli tutti al suo grande concetto costitutivo della grande
arte
: verità, sempre verità in tutto e per tutto. Qui
nto dall’amor del teatro, nonostante il divieto de’genitori, entrò in
arte
come amoroso, passando in capo a un triennio (182
nte al marito ne’ proprj beni in vicinanza di Cremona, si è dato all’
arte
malgrado le opposizioni de’suoi genitori. Egli, b
, e sudito hum.mo del A. V. humilmente li narra, come ha esercitato l’
arte
comica per il spatio d’anni quatro, e ciò ha fatt
e sù questa certezza l’anno scorso haueua determinato di lasciar tal
arte
, e ritirarsi in un Monastero, e che sij il uero c
di Cento trattaua tal interesse ; ma perchè quelli che esercitano tal
arte
sono senz'anima, e pieni d’iniquità fecero che fu
Comici del A. V. S. che non l’impiegasse, che non uoleua più far tal
arte
, ma guadagnarsi il pane in gratia di Dio, e più h
e al Innata bontà del A. V. S. a gratiarlo che non sij sforzato a far
arte
di tanto suo pregiuditio, e non dubita d’ ottener
tativi di Riforma del Teatro Italiano, sostituendo alla Comedia dell’
arte
, buone opere scritte, tolte dall’ antico repertor
Roscio,14 che a l’ingenue De la bella natura alfin rendendo [norme L’
arte
che dal clamor nome prendea, E le leggi cangiate
ta osaro a desiose orecchie Niegar superbi la vocal dolcezza.18 Da l’
arte
intanto, a cui compagna andava La dispregiata pov
Il sol desio D’andar vagando a sostentar la vita, O la mal tramandata
arte
degli avi Gl’ istrioni creò, che più dispersi Di
cene, un di palestra D’egregia gioventù ; si che la grande Del porger
arte
, che pur tanta un giorno Parte si fu de l’eloquen
inque anni, mostrando, e nel dramma e nella commedia, a qual grado di
arte
ella era salita. Fu con Pezzana, e nuovamente con
’emula Francia a noi rivale eterna, vedendo dalla sua fronte rapita d’
arte
sì bella la corona illustre della gentile Italia
render palesi i suoi naturali talenti. Egli incominciò a esercitar l’
arte
comica sotto il nostro celebre Pertici, e sostenn
dei la luce al fin di Carnevale, e volendo alla meglio avanti gire, l’
arte
mi posi a far delle cicale. Canto, e compongo anc
à con Paolo Belli-Blanes : e seppe la Cavalletti vincere allora con l’
arte
sua calda e spontanea la reluttanza del pubblico
cossi plausi veraci ed universali per la rara maestria nella difficil
arte
della declamazione ODE Qual su i mattin d’Aprile
up.). Cavalli-Cristiani. Figlia di artisti, cominciò a esser nota in
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come prima donna giovane della Compagnia Goldoni-
ita ma senza albagia, che improntavano al personaggio una vita dove l’
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pareva affatto estranea, e dove intanto fors’era
o Ciotti vive oggi a Pistoia, dove di quando in quando mostra ancor l’
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sua forte e gentile a quei filodrammatici ; e d’o
i patimenti la condusse al sepolcro. Fu la Costanza amantissima dell’
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, attrice accurata, elegantissima della persona, e
Collalto. Il Goldoni ha parole di calda ammirazione per l’ingegno e l’
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del Collalto, alla grandezza della quale egli ave
ra l’autore (Mem. III, 3) : Quest’ uomo intimamente comico, aveva l’
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di far parlar la sua maschera, ma a viso scoperto
n vero piacere di dar a lui tutto il merito dell’imaginazione. Dell’
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del Collalto nella rappresentazione di questa com
la intelligenza, come per la recitazione caldissima. E se non ebbe in
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maestri, se non ebbe la fortuna di metter piede m
zi a quei due uomini trasfigurati in quella stupenda manifestazione d’
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; e quando la tela cadendo ruppe l’incanto, un ap
un lagrimevole saccheggiamento, egli di là si fuggi a Venezia, dove l’
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sua comica esercitando, grandemente piacque ; e f
, dov’era nel 1532, non sappiam bene se per ispasso, o ad esercitar l’
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sua. Dal Conte Malaguzzi dell’Archivio di Stato d
oli, a Smirne, in Atene, s’ebbe grido di celebrità, e conquistò con l’
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sua due croci : quella dell’ordine del Megediè, e
azione andava ognor crescendo, fino a diventare stupefazione. E tanta
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e tanta verità mise poi nel punto in cui a Nerone
iore, Anagilda, sposò un Francesco Arisi) alcuni dei quali seguiron l’
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dei parenti. Troviamo poi il Fortunati al S. Cass
, non che dal popolo, il vasto teatro in cui recitava. Era ancora in
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il 1821 caratterista al S. Luca di Venezia con la
istata in una sicurezza piena e recisa di sè. Amava svisceratamente l’
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e sè stesso…. E non sappiamo quale dei due più :
piamo quale dei due più : forse sè stesso ! Certo egli credette che l’
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dovesse molto a lui, non ch'egli dovesse molto al
tante dolcezze, gli serbò la più amara delle delusioni : su la grande
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sua, in mezzo agli urli della folla esaltata, al
fieri data da G. Modena tanto s’infiammò, che risolse di abbracciar l’
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del comico. In una assenza del padre da Livorno,
ostino di Genova G. Modena, che fu pel Rossi una grande rivelazione d’
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. Passò a mezzo il '48 col Meneghino Moncalvo, e i
lebrato artista. Il buon predicatore, com’ è avvenuto in ogni epoca d’
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, avrebbe potuto razzolar male. Invece egli la pro
cò per le troppe inutili cose discorse concernenti più l’autore che l’
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. Io, schiettamente, passato sopra alla sciattezza
nzia fu un succedersi continuo di patimenti. Come tutti i figliuoli d’
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, anche essa apparve al lume della ribalta, non a
rincipessa di Bagdad di assai dubbia riuscita, salendo a tal grado di
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da soggiogare quel pubblico ch’ era ancor tutto p
lisi, che sfuggiva all’occhio e alla mente dello spettatore, perchè l’
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era sempre soccorsa dalla natura, e questa da que
ndomi – A chi mi analizza…. – A chi conosco e ricordo come compagno d’
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– A persona che stimo. – E. Duse. Parole, che
g, recitò in italiano e con attori italiani (onore se non nuovo per l’
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nostra, de’più rari certo) l’ultimo atto dell’Adr
fenomeno maraviglioso e miracoloso delle forze e della nobiltà dell’
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vera. Ciò che quella accolta di artisti applaudiv
la Duse ; quei brava non significavan soltanto l’elogio di compagni d’
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competenti, scossi dalla traduzione sintetica di
eran la traduzione incosciente, impulsiva del loro amore per la loro
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, era tutto un omaggio di commozione che mandava o
ista di passaggio, era il loro ideale ch’essi salutavano, era la loro
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nobilitata, dinnanzi alla quale si sentivan fatti
ella compiuta la grande parabola ascendente ? « Essere stazionarj in
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è un retrocedere. » Così anni sono scriveva a un
o, a cui Volle il ciel rivelare e donar tutto Quell’ incanto e quell’
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, che in altrui Sol di vigilie e di sudor son frut
imono affetti e sentimenti di forte esaltamento ; egli non simula per
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il carattere che sostiene, ma se ne infiamma tant
o della propria salute : bel sacrifizio in vero che egli tributa all’
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sua, e per la quale si fa tanto pregiare ed amare
i, or ben vegg’io che ne’ tuoi dotti inchiostri evvi quanta in piacer
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conviene. E come l’ottomano ardir si affrene da E
egni il mar tutto si copre. Però sia encomio tuo giusto e sincero : l’
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che tutto fa nulla si scopre nel dir, negli atti,
co, il quale avvezzo ad applaudire a’ suoi non ordinarj talenti nell’
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del declamare, potrà, s’ egli non si stanca d’ im
re uno del 1820, il quale mostra chiaramente il progredire che fece l’
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nel non lungo periodo di circa trent’ anni :
Moncalvo, meneghino, nella quale sono espressi i suoi intendimenti d’
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, e le vie da seguirsi ad arrestarne il precipitos
poi dal Bertolotti nel suo studio sul Moncalvo. V. Gustavo Modena e l’
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sua di Luigi Bonazzi, che ha data un’idea abbasta
e quante ne dà al decrotteur per pulirgli gli stivali ; e poi grida :
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, arte ! – arte un cazzo : poveri saltimbanchi che
te ne dà al decrotteur per pulirgli gli stivali ; e poi grida : arte,
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! – arte un cazzo : poveri saltimbanchi che vi fa
al decrotteur per pulirgli gli stivali ; e poi grida : arte, arte ! –
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un cazzo : poveri saltimbanchi che vi facciamo i
i cui non sappiam bene se più e meglio valesse la modestia sincera, l’
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potente, o il patriottismo caldissimo. Leone Fort
patria | per integrita di vita | degno di accompagnarsi coi sommi | l’
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scenica aderse | a magistero supremo | di verita
una buona servetta. Si sposò con un giovane parmigiano, non figlio d’
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, e nel 1782 era (V. Fr. Bartoli) con lui a Palerm
to, e fu nella Compagnia di Pietro Rossi…. Era però più valente nell’
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del canto che esercitava con la moglie, alternand
quale tornò il ’63, come madre nobile e caratteristica. Abbandonata l’
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, si recò presso un suo figlio a Genova, ove morì,
Battaglia, del Paganini, del Perelli e della Colleoni. Abbandonata l’
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, si restituì in patria, ove stette più che trent’
ese. Fu prima Innamorato negli accademici della città, poi Dottore in
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, cominciando con compagnie secondarie, e passando
Camerani Antonio. Fratello minore del precedente, lasciò nel 1768 l’
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dell’oreficeria per darsi a quella della scena, i
na, bolognese, moglie in seconde nozze del precedente. Istruita nell’
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comica dal suo primo marito, detto il Barbieri, r
bblicazione d’un erudito coraggioso e pieno d’ingegno e d’amore per l’
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e per la storia dell’arte. Editori i Fratelli Boc
teatro italiano il di lui Dizionario è un ricco e prezioso tesoro. L’
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italiana dev’essere molto riconoscente al Rasi de
la persona e l’ambiente, la diligenza dell’archivista e l’amore per l’
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. (La Sera, 9 febbraio ’98). L’importanza dell’ope
lecito interesse degli studiosi, di quanti hanno gusto e sentimento d’
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; rimeritando così, giustamente, l’ingegno, la co
Androux Maria. Figlia dei precedenti, continuò l’
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di sua madre, diventando una servetta non comune.
no entrambi in America di febbre gialla. Altri Boldrini esercitaron l’
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drammatica, tra’quali :
ll’ accademia de' fortunati, sostenendo le parti di serva. Entrato in
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, si diede anch' egli al ruolo dell’ innamorato, n
iaramente nella sua abilità d’esser egli un comico studioso, da cui l’
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poteva in appresso molto promettersi in virtù de’
umane idee, le quali vanno destandosi a proporzione che si maneggia l’
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, e che la società avanza nella coltura. Chi adunq
prii scritti, e formar la storia della propria fantasia più che del l’
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. Solevano i riferiti cori ed inni nominarsi indis
tragedia pose alcuni versi cosi pieni di robustezza, di energia e di
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militare, e gli rappresentò con tanto brio che sc
terzo atto della Medea del Ventignano, maravigliando per la potenza d’
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, e gagliardia di mezzi, tanto da far dire a un ac
ar la biografia della sua illustre concittadina, ricorda la potenza d’
arte
ch’essa spiegava nel proferir quel verso della Pi
ice ne piange ancora l’Italia. 20 7mbre 1873. Tommaso Salvini. Se l’
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che fu, gli occhi riaprisse, in vedere quali cenc
oce armoniosa, di sufficiente sentire, e di una grande passione per l’
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, è passata al ruolo di prima attrice assoluta, ne
i Bologna fece per alcuni anni un’ottima comparsa. » Entrò con lui in
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, sostenendovi le parti d’ingenua ; e di lei dice
Dondini Ettore, noto in
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con l’appellativo di Bazza, nacque a Capua del ’2
agicommedia : La clemenza nella vendetta. Rimasto vedovo, abbandonò l’
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, e vestì l’abito talare, lasciando – dice il Bart
tende a questo : ad esser più efficace, più vera….. Un particolare d’
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: Per quanto magra e sottile, è forte e resiste
(e specialmente nelle Anime solitarie di Hauptmann) tutto il tesoro d’
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che possedeva e sapeva di possedere ; poi con Ras
tre città della Germania, sempre stimato e applaudito. Lasciata poi l’
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della scena e tornato a quella del fòro, tanto vi
famosa Compagnia dei Comici Gelosi, che pose termine alla drammatica
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, oltre del quale non può varcare niuna moderna co
quattro o cinque anni, dovè per necessità di famiglia, abbandonare l’
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, e restituirsi a Bologna.
colissime parti, ella potè sempre mostrare il valor suo, e il grado d’
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a cui si troverebbe oggi, se data a ruoli di magg
chè un secreto malore gli tolse la voce, obbligandolo ad abbracciar l’
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comica, nella quale riuscì non ispregievole attor
Opimio nel Cajo Gracco, e di Zambrino nel Galeotto Manfredi. Lasciò l’
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ancor giovane, e si recò a Roma, custode del Pala
l qual tempo, maritatasi fuor del teatro, abbandonò definitivamente l’
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