1820, e di lui così scrive il Giornale de’ Teatri (Bologna, 1820) :
Questa
è la prima volta che si sente in Lombardia la mas
’ispezione alla casa, per ben accertarsi che tutto fosse a suo posto.
Questa
specie di orologio vivente morì a Venezia sui pri
Carlo Goldoni, che, sul proposito, lasciò scritto nelle sue memorie :
Questa
era una vecchia comica, che sotto il nome di Frav
’ogni proporzion corpo ripieno, aria sprezzante, e portamento altero.
Questa
è di voi visibile bellezza, ma di gloria maggio d
ta la prima volta il martedì 5 di gennaio, e replicata ventisei sere.
Questa
fisedia, che vorrebbe significar canto della natu
di recitare in Livorno, trovando chi gli sborsò il danaro occorrente.
Questa
e altre bizzarrie lo fecer sinistramente celebre.
o con suo Marito aveva ripreso il nome della famiglia, dov’ era nata.
Questa
brava Attrice conservava nella sua età avanzata u
remo la nostra attenzione sulla gentile prima donna Regina Laboranti.
Questa
giovinetta, dotata di naturali requisiti per ries
(1) nella pagina 275, lin. 15, dopo le parole, e colla sua dote: (1)
Questa
favola del Federici è copiata dalla novella del s
cento donne è in me la speme Uomini a mille le verranno insieme. (?)
Questa
recita non è compresa nell’abbuonamento.
pubblico testualmente così : Colto pubblico ed inclita guarnigione.
Questa
sera non avete sentito Capodaglio, perchè il mio
re di corda, il più bravo, il più comico, il più delizioso del mondo.
Questa
compagnia di quasi tutti congiunti era amata ed a
Venezia nel 1754, ed infinite lodi furon date alla tenerissima Irene.
Questa
brava attrice, che molto lustro avrebbe recato a'
lodata, come eccellente nel rappresentare con maestà le alte matrone.
Questa
seconda non è però dalla prima diversa, che fu di
cadde nel 1858, e Virginia Marini diventò nello stesso tempo attrice.
Questa
la leggenda. Fu i suoi primi anni servetta con Me
musicale di Santa Cecilia, creata per decreto del Ministro Baccelli.
Questa
la cronaca della vita artistica di Virginia Marin
o artifizio e finezza. Cominciai dalla Serva amorosa…………… ………………………….
Questa
commedia ebbe un incontro completo. Corallina fu
nuziale va all’aria, e finisce la farsa con una bastonatura generale.
Questa
farsa fu conservata nella Commedia dell’arte col
potrebbe dar peso alla congettura. Sere.mo sign.r et Padrone Col.mo
Questa
note e à Brutiato il loco della Comedia di San Ca
e Arlecchino, imitando il suo esempio, va dall’altro con la servetta.
Questa
conversazione è assai bruscamente interrotta dall
tinguerla da Marta Foccheri sua figliuola, detta essa pur la Bastona.
Questa
era una brava attrice, una brava Amorosa, del car
che cosa è il ridere di cuore, ridere lungamente e a più non poterne.
Questa
specie di riso or non si conosce più. Così dicono
una Donna di onesto parentado, con la quale procreò molti figliuoli ;
Questa
fu la seconda volta, che Cesare vide la Francia,
osa, prossima al parto, e che, per parentesi, bentosto fu mia comare.
Questa
era la cameriera, e questa era la parte che mi pi
a con una squisitezza di colorito e di sfumature incantevole davvero.
Questa
figura così vaga, così gentile, intorno alla qual
la natìa Virtù, per cui splendete Onor di Voi medesmo, e delle Genti.
Questa
, che al vostro piè fia s’appresenti Giocosa Immag
l 18 febbraio 1777 in Arlequin esprit folet di cui egli era l’autore.
Questa
volta il pubblico l’accolse favorevolmente, in is
del suo Figlio naturale dramma serio privo di ogni carattere comico.
Questa
favola discende dal Vero Amico dell’Italiano, il
. . . Comme il m’a regardée en repondant! Ah ma tante que je l’aime!
Questa
delicatezza che pur si rinviene nelle favole Tere
que atti si rappresentò dopo la di lei morte con particolari encomii.
Questa
ingegnosa poetessa, che possiam chiamare l’Isabel
e da gente che non porta in gropa che la Fenice se de tutta Europa.
Questa
donna, grande nell’arte, a segno da incantar gli
Alessandro Superchi. Ser.mo Sig.re mio Sig.re e Pron. sempre Coll.mo
Questa
passata notte alle X hore mi sono comparse le let
l nome di Capitan Coccodrillo. Fu in Francia negli anni 1571 e 1584.
Questa
seconda volta la compagnia prese stanza all’ Hôte
oli, stampata per Bartolommeo Lupardi l’anno 1672 in forma di dodici.
Questa
commedia che è tradotta anch’essa dallo spagnuolo
emia degli esercitij militari, e con quattro suoi Balletti diversi.
Questa
è la saggia Eularia, e questa è quella Che gli af
e di trovar persona più allegra e più amabile di Madamigella Camilla.
Questa
rappresentava le serve nelle commedie italiane :
del suo Figlio naturale, dramma serio privo di ogni carattere comico.
Questa
favola discende dal Vero Amico dell’italiano, il
iger. Comme il m’a règarde en respondant! Ah ma tante que je l’aime!
Questa
delicatezza che pur si rinviene nelle favole Tere
8; ma continuò ad ascoltarli, e la novità parve felice e dilettevole.
Questa
storia ci si presenta ad ogni passo negli scritto
i Serse nel V aumenta la dolorosa situazione del consiglio di Persia.
Questa
tragedia merita di leggersi attentamente per appr
stupidita dal dolore, parte senza parlare, e si uccide come Dejanira.
Questa
patetica tragedia rappresentata con sommo applaus
Ippolito coronato contiene la morte d’Ippolito per l’accusa di Fedra.
Questa
tragedia fu coronata sotto l’Arconte Epameinon ne
nel secondo atto. Nell’Ippolito non si ragiona della morte di Teseo.
Questa
morte non é preparata in alcuna guisa nella Fedra
ce, ……………… Son’io? vaneggio? Qual furor mi trasporta? E’ cruda furia
Questa
che ’l cor, la mente infiamma, accende, Lacera e
rsi donde incomincia il terzetto, Dunque é ver? o questo é inganno?
Questa
dubitazione non é contraria al senso e alla lette
ndetta presa da Medea contro Giasone, Creonte, e la di lui figliuola.
Questa
tragedia di Euripide ha fornita la materia a molt
’l poeta é costretto a far discendere Minerva per giustificar Creusa.
Questa
tragedia ha non pochi difetti e incoerenze, ma é
delle Metamorfosi, e forse trattata anche da Stazio nella sua Agave.
Questa
tragedia di Euripide ha un carattere differente d
con sano criterio i libri che ne parlano, si disingannano ben presto.
Questa
nazione guerriera che da 314 anni occupa il trono
, Edoardo Boutet, il maggio del 1900, pochi dì dopo la morte di lui.
Questa
morte si rende anche più pungente di commozione p
tizie. AD ADELIA CONTESSA ARRIVABENE Ai vani e curiosi occhi mortali
Questa
pagina, o Adelia, in cui si versa Tanta parte di
Moti del tempo ripigliar la fede Della vergin natura, e via dal volto
Questa
larva strapparsi e dire al mondo Sei vil, sei vil
cerra città antichissima dì Terra dì Lavoro poco distante da Napoli.
Questa
città è lontana poche miglia dall’antica Atella d
di essa, che è nel Tomo II del suo Teatro italiano, lasciò scritto :
Questa
commedia non ebbe alcun successo tra le mani del
atezza gli affetti, e di dipingere con verità i costumi. Il Trinummo.
Questa
è un’ altra favola di Filemone intitolata in grec
Lesbonico e di Lesbonico colla figliuola dell’onorato amico Callicle.
Questa
favola tutta decente e nobile e condotta con rego
aese, e viene a sapere che vive in Agorastocle il perduto suo nipote.
Questa
scoperta anima Milfione a tentare, per mezzo di q
sum domo, Tu qui pius es, istoc genere gnatus, nummum non habes.
Questa
è la solita risposta de’ furfanti che deridono i
mmazzato un forestiere da colui che vendè la casa al vecchio padrone.
Questa
menzogna creduta dal vecchio è quasi distrutta ne
astone, affetando il vecchio il carattere di marito onorato e geloso.
Questa
favola si vuol collocare tralle più piacevoli di
attore poco applaudito, e poco accetto allo stesso Plauto. Epidico.
Questa
è la favola mentovata nelle Bacchidi. Epidico è u
onaggio episodico che per niun modo influisce nell’azione principale.
Questa
consiste nella costanza dimostrata da due matrone
quel che altri porse, Ma cerca e toglie quel ch’egli pur serba.
Questa
scaltra civetta, ovvero arpia, pela a un tempo st
te adoperate contribuirono a dar espressione e vaghezza alla melodia.
Questa
maniera coltivata in appresso con molta grazia da
a, Molza, Tansillo, e mille altri scrittori eleganti del Cinquecento.
Questa
osservazione non si stende ai geni superiori nell
rlo perire egli stesso monterà su i rostri per ottenergli il perdono.
Questa
grandezza di pensieri e di espressioni ha meritat
si pente di essere stato onesto senza frutto, e pensa ad ammazzarsi.
Questa
situazione è dipinta con forza nella prima scena.
inglesi osserva che Lillo era felice nella scelta de’ suoi argomenti.
Questa
scelta per gl’ Inglesi felice tale non sembra agl
ola, ma imitato con libertà moderata e abbellito da qualche immagine.
Questa
commedia con riuscita assai rara in Londra si rap
orzio: nell’atto IV sc. 1 partite Marzia e Lucia, e nella sc. 3. 60.
Questa
scena si vide con ammirazione in Londra ed in più
b, ma continuò ad ascoltarli, e la novità parve felice e dilettevole.
Questa
istoria ci si presenta ad ogni passo nelle opere
però ci fa vedere che non sia sì grande la loro rozzezza e barbarie.
Questa
nazione guerriera che da più di 330 anni occupa i
o subito la risposta della signora Brigida Fedeli, madre dell’autore.
Questa
è opinione di Giuseppe Martucci (Rassegna Naz. de
oppo ora presume. Noi siam quel navigante, e quel guerrier siam noi ;
Questa
è la Patria, e il Lido, Padri ci foste voi. Voi c
λειον, reale, e l’una, e l’ altra de’ lati ξενοδοχειον, ospitale 163.
Questa
scena, a seconda dei drammi che vi si esponevano,
a destinata ad assistere al certame e pronta a coronare il vincitore!
Questa
onorata fiamma di gloria, questa bella utile cont
are lagrimava; l’ambizione dovea esser fatta di una materia più dura.
Questa
materia più dura delle lagrime è forse una grazia
li spezialmente, perchè non vi avranno trovato pari opportunità. 24.
Questa
non è una giustificazione, ma un giudizioso disvi
i scenici, dell’arte di maneggiar con verità i costumi. Il Trinummo.
Questa
è un’ altra favola di Filemone intitolata in grec
esbonico, e di Lesbonico colla figliuola dell’onorato amico Callicle.
Questa
favola tutta decente e nobile e condotta con rego
aese, e viene a sapere che vive in Agorastocle il perduto suo nipote.
Questa
scoperta anima Milfione a tentare, per mezzo di t
possum domo. Tu qui pius es, istoc genere gnatus, nummum non habes.
Questa
è la solita risposta de’ furfanti che deridono i
mmazzato un forestiere da colui che vendè la casa al vecchio padrone.
Questa
mensogna creduta dal vecccio è quasi distrutta ne
stone, affettando il vecchio il carattere di marito onorato e geloso.
Questa
favola si vuol collocare tralle più piacevoli di
essere un attore poco applaudito, o poco accetto a Plauto. Epidico.
Questa
è la favola mentovata nelle Bacchidi. Epidico è u
onaggio episodico che per niun modo influisce nell’azione principale.
Questa
consiste nella costanza dimostrata da due matrone
a mai quel ch’altri porse, Ma cerca e toglie quel ch’egli pur serba.
Questa
scaltra civetta, ovvero arpia, pela a un tempo st
ò l’azione a’ tempi correnti e nella città di Livorno102. La Suocera.
Questa
commedia di Apollodoro prende il titolo di Ἐκυρα,
amore; Mirrina esorta la figliuola a tacere, tace obsecro, mea gnata.
Questa
è la voce di Mirrina, dice Panfilo; nullus sum .
he fa premura che accetti il bambino? Con qual pretesto il rifiuterà?
Questa
nuova giunta al di lui dolore egregiamente si man
matre videro. Pam. Omnibus modis miser sum, nec quid agam, scio.
Questa
bella favola ha un patetico proprio della commedi
itro, quod quisque perperam discit, in senectute confiteri non vult?
Questa
favola è scritta con particolare eleganza e purez
oc resciscant, volo: Atto V Lætus sum, ut ut meæ res se se habent.
Questa
seconda divisione è stata avvertita ancora dall’a
io si lascia all’abilità dell’attore e al discernimento di chi legge.
Questa
scena è tanto più vaga, quanto le cose umili semb
Terentiana agetur ergo fabula, Cui Phormio nomen. ecc. L’Eunuco.
Questa
commedia che Terenzio trasse da Menandro, fu dagl
a storia ci dimostra non esser sì grande la loro rozzezza e barbarie.
Questa
nazione guerriera che da più di 340 anni occupa i
con una esclusività così assorbente da scapitarne persino la camicia.
Questa
costanza mirabile nella pelliccia, emblema della
In Varsavia, alla Stampa del Collegio delle Scuole Pie, 1699, in-4°.
Questa
commedia, ch'egli pubblicò mentre era da nove ann
lo perire, egli stesso monterà su i rostri per ottenergli il perdono.
Questa
grandezza di pensieri e di espressioni meritò l’a
uesto giovane? Disgrazia grande non poter morire che una volta sola!»
Questa
scena si accolse con ammirazione in Londra, e in
si pente di essere stato onesto senza frutto, e pensa ad ammazzarsi.
Questa
situazione è dipinta con forza nella prima scena.
Inglesi osserva che Lillo era felice nella scelta de’ suoi argomenti.
Questa
scelta per gl’Inglesi felice tale non sembra agli
ola, ma imitato con libertà moderata e abbellito da qualche immagine.
Questa
commedia, con riuscita assai rara in Londra, si r
e ridete poi, Serena Orsa del ciel sete frà noi. DELL’AFFINATO (27)
Questa
, che sue virtuti inalza tanto, ch’altra frà Scene
nova il 1614, e divenuto poi famoso colla maschera di Trappolino.
Questa
del ’32 è l’ultima data delle pubblicazioni del F
ale, Nè men le gioie, e i risi Hanno in commun ne i tuoi beati Elisi.
Questa
è la Coppia uera, Che quale Hermafrodito Non pur
’assicura che è per lei perduto, e morto, ma Albumasar lo trova vivo.
Questa
menzogna apparente, e qualche altra variazione re
Giugne Fernando da lui liberato, e sente esserne egli il possessore.
Questa
serie di scene patetiche rende l’atto III pieno d
I), Buon re non dee esaminar le leggi, Ma sol cieco eseguirle.
Questa
massima non è punto evidente. Al suo dire dunque,
ue prigionieri, ed Erbele al sentire ciò che narra di Gerbino, dice
Questa
è l’età di che fiorìa Gerbino. Entra Gerbino, er
lmeno della virtù? Al contrario il loro amore è illecito e colpevole.
Questa
virtù che ella ostenta è l’amore; è la virtù degl
re il cadavere nella reggia per mostrarlo alla figlia, che si uccide.
Questa
sola esposizione succinta manifesta che Carlo fa
Di noi soavi amabili tiranne 1 Come vi piace ognor fate governo.
Questa
vita, e quest’alma è tua. Disponi Arbitro ognor
giona in Bianca in prima timore pe’ fratelli, indi dolore pel marito.
Questa
tragedia di personaggi troppo moderni di picciolo
ar quest’argomento scabroso e detestabile colla più dilicata decenza.
Questa
è forse, o ch’io m’inganno, la tragedia che megli
sul punto di rovinare la sua riputazione, il suo stato, ed il vostro.
Questa
gioja dunque stavalo aspettando al molo. “Peri. A
, e cade in una specie di freddura: E se la sorte Nella contesa
Questa
vittoria M’involerà, Dell’alta impresa Alme
se, A qual crudel sorte Ti espone l’orrore Che mostri per me!
Questa
prevenzione fattale in generale è minor cosa dell
di sangue? affinchè morendo rassomigli lo spettro; capriccio curioso!
Questa
illusione della sua fantasia è ben lunga, occupan
e piaga anco non faccia, Nè piaga fa che l’alma altrui non tolga.
Questa
ricercata maniera non lodata ma tollerata in bocc
cangiamento peggiorativo fatto dal poeta nella propria edizione. 1.
Questa
cavatina (ed è il secondo cambiamento fatto dall’
gitore ben può vedere nel libro quanto fosse al recitativo inferiore.
Questa
si tolse via nella penultima scena, e l’autore ve
Dottor Carlino non si ha che il primo atto e buona parte del secondo.
Questa
favola è più comica, e sebbene la solita pedanter
dice poscia al prestatore di aver restituito il danaro alla consorte.
Questa
novella copiata da Giovanni Boccaccio è più dispi
a a Cosmo suo servidore fatto a tal sine dal poeta rimanere indietro.
Questa
sorte di racconti divenuti essenziali nelle comme
do ha il cuore e meschinello, Che non daria quel che tacere è bello.
Questa
dipintura, oltre all’essere ben graziosa, ha il m
eno di arguzie, sofisticherie, scipitezze e concettuzzi impertinenti.
Questa
composizione per lo più si rappresenta ogni anno
na il pugnale, incontra Marianna e l’ammazza, e poi si getta in mare.
Questa
è la favola del Tetrarca de Jerusalèn che l’autor
svegliarsi Dorotea, vedendosi dappresso un Affricano, cerca lo sposo.
Questa
situazioue esigeva altre espressioni che le segue
do in fine tutte le prime voci, ne risulti l’avviso che si vuol dare.
Questa
cifra è soggetta a due opposizioni. Primieramente
già tradotti. Porque soy en ser querida y aborrecida infeliz. a.
Questa
specie d’intercalare patetico faceva nella rappre
Βασιλειον, reale, e l’una e l’altra de’ lati Ξενοδοκειον, ospitale a
Questa
scena, a seconda de i drammi che vi si esponevano
a destinata ad assistere al certame e pronta a coronare il vincitore!
Questa
onorata fiamma di gloria, questa bella utile con
tò l’azione a’ tempi correnti, e alla città di Livornoa La Suocera.
Questa
commedia di, Apollodoro prende il titolo di Ἐκυρα
e; Mirrina esorta la figliuola, a tacere, tace, obsecro, mea gnata .
Questa
è la voce di Mirrina, dice Pamfilo; nullus sum…
e matre videro, Pam. Omnibus modis miser sum, nec, quid agam, scio.
Questa
bella favola ha un patetico proprio della commedi
ro, quod quisque perperam discit, in senectute confiteri non vult?
Questa
favola è scritta con particolare eleganza e purez
c resciscant, volo. Atto V Laetus sum ut ut meae res se se habent.
Questa
divisione è stata avvertita ancora dall’autore de
o si lascia all’abilità dell’attore, e al discernimento di chi legge.
Questa
scena è tanto più vaga, quanto le cose umili semb
far più faticosa? Ant. Non posso questa, men potrei far quella. Get.
Questa
e nulla è tutt’un. Fedria, è finita. Perchè getti
vet, Terentiana agetur ergo fabula, Cui Phormio nomen ecc. L’Eunuco.
Questa
commedia che Terenzio trasse da Menandro, fu dagl
elle nostre commedie? Ma di ciò nella favola seguente. Il Negromante.
Questa
commedia (che ci sugerirà alcune curiose osservaz
o, franco, vivace, che l’Ariosto inventore manifesta ad ogni trattoa.
Questa
favola fu rappresentata in Roma a’ tempi di Leone
, ci danno l’epoca delle prime commedie dell’Ariosto. Ivi si dice: …
Questa
nuova commedia. Dic’ella aver avuta dal medesimo
o idioma i complimenti, le frasi, e l’espressioni de’ comici latini .
Questa
osservazione può adattarsi alla Mandragola? Vedes
ti. Pir. Si, ma se voi morissi, i santi mi tratterebbero assai male.
Questa
ultima espressione stà ben con Cristo parve a Bal
nteresse che risveglia la preserva dalla pretesa lentezza e languore.
Questa
commedia in prosa è accompagnata da sei corte can
utore, Non mai più udita nè veduta in scena, Il suo nome è il Geloso.
Questa
è Roma ecc. E sia questa una delle tante eviden
ricca dote, la qual poi trovasi essere un paggio vestito da femmina.
Questa
commedia, e l’Ippocrito impresso nel 1542, ed il
ro del naturale, e a tentare d’internarsi ne’ segreti della divinità.
Questa
natural pendenza e viva brama di sapere, dalla cu
urale, e a tentare d’ internarsi fin anco ne’ segreti della divinità.
Questa
natural pendenza ed avidità di sapere dalla cura
al più importante oggetto dell’opera mia, ch’è l’imitazione medesima.
Questa
si rappresenta alla mia mente come il principio u
ne più difficile a conseguirsi che la mutazione istessa. 191. [NdA]
Questa
legge fu costantemente osservata fintantoché i po
appresentazione musicale delle azioni grandi, terribili, e patetiche.
Questa
unione forma quello che può chiamarsi propriament
n tempo in cui le azioni rappresentate erano dal genere più semplice.
Questa
semplicità d’azione debbesi necessariamente conse
la maschera si usò per bene imitare i personaggi, quanto la commedia.
Questa
che alla prima satireggiava i personaggi viventi,
la maschera si usò per bene imitare i personaggi, quanto la commedia.
Questa
che alla prima satireggiava i personaggi viventi,
commedia spagnuola di Zavara e Zamora da lui tradotta, egli dice : «
Questa
commedia ha sortito un esito felicissimo ; e fu a
che voi l’amavate ancora, che alla tomba egli portò la vostra stima.
Questa
preghiera lacera il cuore di Bruto. Oh Roma (egli
o. Tu hai all’infelice mio figlio rapita quest’armatura, dice Merope.
Questa
? è mia, le dice Egisto. Merope allora tutta commo
ia suo figliuolo che ignoto a se stesso vive sotto il nome di Arsace.
Questa
machina prediletta del teatro spagnuolo e dell’in
on sono comparabili con Cinna, con gli Orazj, con Poliuto e Rodoguna.
Questa
decisione magistrale punto non ci trattiene dall’
re senza bisogno che uno di essi truciderà Bajardo e l’altro Gastone?
Questa
mina poi fu veramente una scelleratezza meditata
oteva menare al medesimo scopo. Venue poscia chi ne propose un terzo.
Questa
emulazione purgò in gran parte il teatro tedesco
rito di sottigliezza, e di cautela facile a degenerare in diffidenza.
Questa
commedia si trova tradotta dall’abate Arnaud nel
te dimora un gran mortajo, dentro del quale intende pestare le città.
Questa
immagine conviene al comico più basso; ma subito
rato gracidare Brecececex coax coax fanno montar la stizza a Bacco.
Questa
scena molto corta, ed il Coro delle Rane, il qual
or l’altro: vogliono lamentarsi ma si trattengono, temendo di peggio.
Questa
scena è propria de’ pulcinelli e degli arlecchini
, fecondano la mente, e somministrano gloria, sapere, ed eloquenza.
Questa
adunque è la ragione , ripiglia Strepsiade, per c
tà; ma, oimè! la malignità opprime i virtuosi! Gli Uccelli (Ορνιθες).
Questa
favola ha per oggetto gli affari politici di quel
e ne carpisce danajo, se vogliono che egli loro non rechi nocumento.
Questa
anticipazione del carattere di Cleone è giudizios
Un giovinastro rigoglioso. Salc. Un giovinastro rigoglioso.Or abbiti
Questa
coda di lepre, o caro, e forbiti Dagli occhietti
to, esortandole a contraffarne il grugnito per invitare alla compera.
Questa
è una scena episodica del comico più basso e triv
Dottor Carlino non si ha che il primo atto e buona parte del secondo.
Questa
favola è più comica, e sebbene la solita pedanter
, indi dice al prestatore di aver restituito il danaro alla consorte.
Questa
novella copiata dal Boccaccio è più dispiacevole
a Cosimo suo servidore fatto a tal fine rimanere indietro dal poeta.
Questa
sorte di racconti divenuti essenziali delle comme
a il cuore e meschinello, Che non daria quel che tacere è bello.
Questa
dipintura, oltre all’essere ben graziosa, ha il m
no di arguzie, sofisticherie, sciapitezze e concettuzzi impertinenti.
Questa
composizione per lo più si vede ogni anno sulle s
o svegliarsi Dorotea vedendosi dappresso un Affricano cerca lo sposo.
Questa
situazione richiedeva altre espressioni che le se
do in fine tutte le prime voci, ne risulti l’avviso che si vuol dare.
Questa
cifra è soggetta a due opposizioni. Primieramente
tti, Porque soy en ser querida, y aborrecida infeliz. 112.
Questa
specie d’intercalare patetico faceva nella rappre
ro, il giuramento di un giocatore, e la parola e l’onore de’ grandi”.
Questa
commedia è ben condotta; ma il suo argomento che
ro, il giuramento di un giocatore, e la parola e l’onore de’ grandi”.
Questa
commedia è ben condotta, ma il suo argomento che
ttera riportato dal Goldoni : Avrò dunque una commedia del Goldoni ?
Questa
, sì, questa sarà la lancia e lo scudo, di cui arm
terza comparsa di Arlecchino in Francia fu dunque alla fine del '20.
Questa
volta la Compagnia aveva in meno il Pellesini, la
des, Nihilque superest opibus tantis tibi. Med. Medea superest.
Questa
sublime risposta è seguita da un dialogo enfatico
at? dice Medea maravigliata: Bene est; tenetur; vulneri patuit locus.
Questa
bellezza, questa giudiziosa catena di pensieri, q
ges, Sinu receptam, supplicem, ac servam tege. Miserere viduæ.
Questa
offerta dello scettro fatta da Fedra con tanto ga
autori dal loro tripode approvati o condannati negli anni più verdi.
Questa
è la sola maniera di bene ed utilmente favellare
elle nostre commedie? ma di ciò nella favola seguente. Il Negromante.
Questa
commedia (che ci suggerirà alcune curiose osserva
franco, vivace, che l’Ariosto inventore manifesta ad ogni tratto112.
Questa
favola fu rappresentata in Roma a’ tempi di Leone
nno l’epoca delle prime commedie dell’Ariosto. Ivi si dice: . . . .
Questa
nuova commedia Dic’ella aver avuta dal medesimo
esse che risveglia la preserva dalla pretesa lentezza e dal languore.
Questa
commedia in prosa è accompagnata da sei corte can
e, Non mai più udita nè veduta in scena; Il suo nome è il Geloso.
Questa
è Roma. ecc. E sia questa una delle tante evide
ricca dote, la qual poi trovasi essere un paggio vestito da femmina.
Questa
commedia, e l’Ippocrito impresso nel 1542, e ’l F
musica, secondo la pretensione del Menestrier e di chi l’ha seguito.
Questa
commedia dedicata dall’autore a Carlo Pitti nel 1
scene con gli Orazii, col Cinna e col Poliuto, cioè nel 1641 e 1642.
Questa
commedia assai piacevole di carattere e d’intrigo
cole si rappresentarono prima del 1658 in Beziers con molto applauso.
Questa
favola ha una tinta di farsa, ma vi si motteggia
forse perchè la parte piaceva assai poco all’attrice. Dice Goldoni :
Questa
commedia ebbe un bastante incontro, quantunque fo
on posso più… il re… il re è il malvagio autore di tante stragi. Aml.
Questa
punta è avvelenata? E bene faccia il suo effetto.
lagrimava ; l’ ambizione doveva esser fatta di una materia più dura .
Questa
materia più dura delle lagrime è forse una bellez
erchè alcuno di simil genio non vi avrà trovato pari opportunità. a.
Questa
non è una giustificazione, ma un giudizioso disvi
st fides, Nihilque superest opibus tantis tibi. Med. Medea superest.
Questa
sublime risposta è seguita da un dialogo enfatico
(dice Medea maravigliata)? Bene est; tenetur; vulneri patuit locus.
Questa
bellezza, questa giudiziosa catena di pensieri, q
io reges, Sinu receptam, supplicem, ac servam tege. Miserere viduae.
Questa
offerta dello scettro fatta da Fedra con tanto ga
loro tripode mimico approvati o condannati negli anni loro più verdi.
Questa
è la sola maniera di bene ed utilmente favellar d
ja, e la commedia finisce. E qui il signor Des Boulmiers aggiunge :
Questa
eccellente commedia è del signor Goldoni, ed è st
ammiratore, dopo avere esposto l’argomento della favola, conchiude :
Questa
commedia è la prima data dal signor Goldoni sul T
stillejo certamente fiorì da’ primi anni del secolo sino al quaranta.
Questa
parola certamente parmi della natura delle certez
Ed io ho una lettera di sua madre da consegnarle ; » e glie la diedi.
Questa
prima avventura della mia giovinezza mi cagionò u
o al l’altra.» «Nel l’Ippolito non si ragiona della morte di Teseo.» «
Questa
morte non è in verun modo preparata nella Fedra,
Son io? vaneggio? Qual furor mi trasporta? È cruda furia
Questa
che il cor, la mente, infiamma, accende, Lacera e
, ed il poeta è costretto a far discendere Minerva per giustificarla.
Questa
tragedia è assai teatrale, benchè non lasci di ab
Euripide si osserva un carattere differente dalle altre sue tragedie.
Questa
si avvicina allo spettacolo satirico, e alle anti
er…… Comme il m’a regardée en répondant! Ah ma tante, que je l’aime!»
Questa
delicatezza, questa maniera di esprimersi, non ap
Je lui dirai… Sire, vous êtes pére, bon pére, je le suis aussi etc.»
Questa
locuzione conviene alla commedia, ed é nel tempo
dinesche, che la naturale e piacevol dipintura dei ridicoli correnti.
Questa
spezie bastarda, quantunque abbia spesso il merit
2; ma continuò ad ascoltarli, e la novità parve felice e dilettevole.
Questa
istoria ci si presenta ad ogni passo nelle opere
istupidita dal dolore parte senza parlare, e si uccide come Dejanira.
Questa
patetica tragedia rappresentata con sommo applaus
accanto all’altra. Nell’Ippolito non si ragiona della morte di Teseo.
Questa
morte non è in verun modo preparata nella Fedra,
è svelato ad Ippolito dalla Nutrice non ostante il divieto di Fedra.
Questa
non soffre avanti i suoi occhi il rifiuto, e l’as
ce: Son io? vaneggio? Qual furor mi trasporta? E’ cruda furia
Questa
che il cor, la mente, infiamma, accende, Lacera
, ed il poeta è costretto a far discendere Minerva per giustificarla.
Questa
tragedia è assai teatrale, benchè non lasci di ab
delle Metamorfosi, e forse trattata anche da Stazio nella sua Agave.
Questa
tragedia di Euripide ha un carattere differente d
isdegna, e Amarilli è quella stessa Licori pianta da Tirsi per morta.
Questa
ipotesi di non ravvisarsi, sebbene dopo dieci ann
ro in su la riva nacque; E di sua etade è nel più verde aprile! a.
Questa
valorosa attrice scrisse ancora varie altre poesi
isdegna, e Amarilli è quella stessa Licori pianta per morta da Tirsi.
Questa
ipotesi di non ravvisarsi, sebbene dopo dieci ann
su la riva nacque, E di sua etate è nel più verde aprile. 141.
Questa
valorosa attrice scrisse ancora varie altre poesi
in cui adoperò un nuovo verso di dodici sillabe, come il seguente
Questa
più d’altra leggiadra e più pudica, ad imitazi
li-Signorelli cui si assegnò la prima corona del concorso del 177864.
Questa
commedia lontana dalle favole di Mercier quanto è
ara nel palazzo del duca, tale fu il concorso che non potè recitarsi.
Questa
frequenza delle rappresentazioni tragiche, questi
a vaghezza di un frutto raro di un ingegno in ogni incontro sublimea.
Questa
tragedia non tardò molto ad essere conosciuta in
nnate perchè alcuni della di lui famiglia abitarono anche in Ravenna.
Questa
tragedia che s’impresse in Bergamo per Comin Vent
XVIII l’avvocato Mattei ornamento del paese ammaestrato da Pitagora.
Questa
(dicea) che noi chiamiamo tragedia, è una invenz
altra alla 145. a. Esame della poesia tragica cap. I, art. II. a.
Questa
natural somiglianza si a proposito rilevata, non
, che voi l’amate ancora, che alla tomba egli portò la vostra stima.
Questa
preghiera lacera il cuore di Bruto: oh Roma , eg
o. Tu hai all’infelice mio figlio rapita quest’armatura, dice Merope.
Questa
? è mia, le dice Egisto. Merope tutta commossa mer
ia suo figliuolo che ignoto a se stesso vive sotto il nome di Arsace.
Questa
macchina prediletta del teatro spagnuolo e dell’i
no comparabili con Cinna, con gli Orazii, con Poliuto e con Rodoguna.
Questa
decisione magistrale punto non ci trattiene dall’
re senza bisogno che uno di essi truciderà Bajardo e l’altro Gastone?
Questa
mina poi fu veramente una scelleratezza meditata
leste dimora un gran mortajo, dentro del quale vuol pestare le città.
Questa
immagine conviene al comico più basso; ma subito
ngrato gracidare Brecececex coax coax fanno montar la stizza a Bacco.
Questa
scena molto corta, ed il coro delle Rane, il qual
r l’altro: vogliono lamentarsi, ma si trattengono, temendo di peggio.
Questa
scena è propria de’ pulcinelli e degli arlecchini
utare, fecondano la mente, e somministrano gloria, sapere, eloquenza.
Questa
è adunque la ragione, ripiglia Strepsiade, per cu
tà: ma oimè! la malignità opprime i virtuosi! Gli Uccelli (Ορνιθες).
Questa
favola ha per oggetto gli affari politici di quel
i e ne carpisce danaro, se vogliono ch’egli loro non rechi nocumento.
Questa
anticipazione del carattere di Cleone è giudizios
igi peli, e renderti Un giovinastro rigoglioso. Salc. Or abbiti
Questa
coda di lepre, o caro, e forbiti Dagli occhiett
l’esorta a contraffare il grugnito porcino per invitare alla compera.
Questa
è una scena episodica del comico più basso e triv
ppino, maschera, mascheretta, mascherina italiana, il suo Mascarillo.
Questa
l’opinione di Hermann Fritsche ; se bene il Bouba
recito più, finchè il gusto artistico di questa città non sia mutato.
Questa
città dette i natali a un grande, a Vittorio Alfi
ene, come Armida, ed Enea parte con Ascanio, come Rinaldo con Ubaldo.
Questa
buona tragedia colle precedenti smentisce l’affet
endare. Tale è il lamento di Saule nella scena terza dell’atto III :
Questa
è la mia vittoria, e qui dovea Lo sperato trionf
do del cuore umano, in guisa che commuovano e chiamino l’attenzione ?
Questa
tragedia in una sola azione principale che si va
tira a se tutto l’interesse, e rispettando il padre uccide se stesso.
Questa
tragedia sveglia dolci speranze in Italia nel sec
La mia man non dovea ; dovea far tosto Quello che or fo… Si ferisce.
Questa
morte aliena da Arminio gran parte de’ Cherusci.
ssicura che è per lei perduto e morto, ma Albumasar trova che è vivo.
Questa
menzogna apparente, e qualche altra variazione re
Giugne Fernando da lui liberato, e sente esserne egli il possessore.
Questa
serie di scene patetiche rende l’atto III pieno d
insieme con una sua orazione latina diretta al generale Russo Orlow.
Questa
tragedia non fu rappresentata. Facciasi ragione a
ai ne acchiuse in cor di donna. Ecco il trionfo vero dell’ iniquità.
Questa
figlia di Alboino poi imprudentemente, e senza ne
e ferito, cagiona in Bianca timore pe’ fratelli, e dolore pel marito.
Questa
tragedia di personaggi troppo moderni di picciolo
famigliare Ogni tuo giorno Tu vivi a caso, e tu non opri a caso ?
Questa
immoralità non l’incamina al certo all’ eroismo d
irra, ed il suo stato ne sarebbe divenuto sempre più compassionevole.
Questa
forza fatale mise in opera l’immortale Racine nel
del dotto Calsabigi, messa in musica dal cavaliere Cristoforo Gluck.
Questa
musica è sì conforme all’idea qui espressa della
? Disseminatevi una competente dose del più bel gorgheggio del mondo.
Questa
maniera di canto ripugna assolutamente alla music
icordato, che quegli oggetti sien tutti finti, tutti privi di realtà.
Questa
opera, che senza così fatta attenzione sarebbe ri
e a sua possa potrà il gufo stridere. Io certo, ch’io Voglio sul mio
Questa
, qual siasi, canzonetta incidere. [Sez.II.1.2.1
quelle che van senza di detto accento, sieno l’una dall’altra divise.
Questa
distinzione di versi celeri e di tardi, è importa
dia, e per ragione altresì del progresso da noi fatto in alcune arti.
Questa
mutazione riguarda particolarmente le leggi appar
a non dee consumare nel recitativo gli estremi sforzi della passione.
Questa
vuol nascere e sollevarsi nel recitativo, ma non
rata alla guarigione de’ tarantolati, Tarantella è detta volgarmente.
Questa
sonata maravigliosa, che sì straordinari effetti
? Disseminatevi una competente dose del più bel gorgheggio del mondo.
Questa
maniera di canto ripugna assolutamente alla music
t idem , sudet multum frustraque laboret Ausus idem. [Sez.III.2.3.5]
Questa
difficilissima facultà costituisce la perfezione
erfezione non solo della musica, ma ancora di tutte le arti compagne.
Questa
rende esempigrazia l’eloquenza di Cicerone superi
del dotto Calsabigi, messa in musica dal cavaliere Cristoforo Gluck.
Questa
musica è sì conforme all’idea qui espressa della
a dov’è la cosa di cui si ragiona, o dove se l’immagina chi gestisce.
Questa
sorta di gesto induce lo spettatore a volgersi ve
’ quali se si aggiugnesse la parola perderebbero tutta la loro forza.
Questa
sola riflessione dovrebbe determinare gli attori
luogo ch’essa rappresenta è appunto il luogo dove si finge l’azione.
Questa
verisimiglianza dipende del decoro della scena, e
voce, che rendea del tutto inutile l’uso di que’ vasi. [Sez.V.4.1.4]
Questa
pratica degli antichi, unita a una giornaliera pr
o al quesito coll’invenzione della campana fonica, com’essi chiamano.
Questa
invenzione consiste in dare al medesimo una figur
i e il diametro dal pulpito, o sia dall’esteriore orlo del proscenio.
Questa
figura rende spazioso il teatro, poiché tra tutte
ione inventata da Andrea Sighizzi, e imitata più volte da i Bibbiena.
Questa
consiste in far sì che i palchetti secondoché dal
trare in questo numero, perché inetta al movimento delle passioni.105
Questa
secondaria ed inferiore spezie di danza appartien
ersi eccellenti nell’imitazion degli affetti, non già nel ballo alto.
Questa
inferiore spezie di ballo, che non va né anche me
mi si opponga il costante uso che della maschera fecero gli antichi.
Questa
invenzione di sozza origine, come quella a cui di
i divertimenti sono creduti repugnanti alla professione di cristiano.
Questa
contraddizione è più importante che altri a prima