obili Sante. Comico egregio, che recitava nella Compagnia del Duca di
Modena
sui primi del '700 le parti d’innamorato col nome
e' Greci. Ristampolla il '15, dovendosi recitare al Teatro Rangoni di
Modena
, da quello stampatore Bartolommeo Soliani, intito
io delle Battaglie di tutto lo Stato di S. A. Ser.ma il Sig.r Duca di
Modena
. La lettera con cui il Nobili chiede la licenza d
cui il Nobili chiede la licenza di dedica, trovasi nell’ Archivio di
Modena
e ha in calce : Imprimatur – Inquisitor Mutina Ca
gio per le parti di Pantalone nella Compagnia al Servizio del Duca di
Modena
. Luigi XIV richiese al Duca di Modena il Riccobon
mpagnia al Servizio del Duca di Modena. Luigi XIV richiese al Duca di
Modena
il Riccoboni, il quale, colpito dalle parole cort
isse poco dopo il '70. Avanti di esser Comico al Servizio del Duca di
Modena
(ma non sappiam quando), Riccoboni era a Napoli ;
Pavia modenese, suo servo, partitosi con lui da Napoli, per recarsi a
Modena
al servizio di quell’Altezza Serenissima, a Gaeta
arte prestatogli, e parte affidatogli. E trovandosi ora detto servo a
Modena
, in casa del conte Sertorio, e potendolo pagare,
s’ avrà da discorrer lungamente, e Bartolomeo, soldato di fortezza di
Modena
, che il giugno dell’ '83, provocato da altro sold
te lire 83, spese nel trasporto della condotta per barca dal Finale a
Modena
. Il '95 egli si rivolge al Marchese Pio perchè vo
breve cenno facendolo morire intorno all’anno 1730. Nell’Archivio di
Modena
giacciono, tra l’altre, inedite alcune lettere di
ita di comico. Il 1675 arrivò a Mantova da Napoli, comico del Duca di
Modena
, come abbiamo da una lettera di Alfonso d’Este, i
. Anche il 9 aprile del '76, il Duca di Mantova ringraziava quello di
Modena
dell’avergli ceduto Florindo pel futuro carnevale
a Altezza à di lui prò gl’ingiungeva : e il 29 marzo '77 lo rimanda a
Modena
, con grandi elogi all’ artista per le recite di V
prossimo ritorno in patria, e passando invece al servizio del Duca di
Modena
. Del 15 agosto 1677 abbiamo una lettera del Dotto
embra poi da una lettera di certo Capello dell’ 8 dicembre al Duca di
Modena
, che fra le casse di Florindo ne fosse una di Fin
678 suo schiauo D. A. P. detto Florindo. Il giugno dell’ '80 partì da
Modena
, e giunse dopo ventidue giorni a Napoli, d’onde s
aldar tutte le piaghe ; ma intanto, promettendo di essere l’ottobre a
Modena
, come da contratto, si raccomanda alla munificenz
perchè voglia soccorrerlo nel prossimo viaggio. Finito il carnovale a
Modena
, Florindo si restituì in patria, e il Duca lo rac
ta alla Corte e in tutta Napoli, e il primo di marzo il ben tornato a
Modena
, raccomandandoglisi vivamente per ottenere a un c
tal altra ancora del Teatro Eroico de' Vicerè. Di più, l’Archivio di
Modena
conserva un sonetto, che qui riferisco, e che ci
la Fusarini e pel conseguente suo ritiro dalle scene. Per lui ebbe il
Modena
amicizia grandissima ; e di qual dimestichezza l’
ollimenti, di assedi, di guerre non è a dirsi. Egli invocava aiuto al
Modena
, il quale da Palmanova rispondeva : la posizione
ndide parole, ma che non tutti, i quali non avean la grande anima del
Modena
, pure non essendo antipatriottici, potevan bene i
darsi alla patria collo slancio giovanile di vent’anni come seppe il
Modena
, e non sapeva rassegnarsi, quali avversità, quali
po la quale fu scritturato in quella di Angelo Diligenti. Lontano dal
Modena
, n’ebbe sempre i migliori consigli e le più intim
ramente, poichè lo vediam richiesto in più contingenze or dal Duca di
Modena
a quel di Mantova, or da Luigi XIV al Duca di Mod
e or dal Duca di Modena a quel di Mantova, or da Luigi XIV al Duca di
Modena
, di cui lo troviamo nel 1675 provvisoriamente e d
uole et affettuosa corrispondenza….. E in gran conto dovè il Duca di
Modena
tenere il Cimadori, dacchè in due lettere del Duc
ma, quella volta almeno, Cimadori non potè muoversi assolutamente da
Modena
, per una malattia incurabile qualificata dal Dott
o all’abate Riccini a Parigi con lettera autografa del Serenissimo di
Modena
addì 28 settembre 1684. Tuttavia, come nel Cimado
Lolli Giovan Antonio. Abbiamo in molte lettere dell’Archivio di
Modena
precise notizie di questo comico, il quale fu rin
della Compagnia del Principe Alessandro Farnese. È lo stesso Duca di
Modena
che si rivolge al Cardinal Legato di Bologna, pre
olli fosse in Francia. Ma il '77 era a Verona al servizio del Duca di
Modena
. Il '79 si trovò a recitar nientemeno che a Londr
Con lettera del 3 marzo 1683, il Duca di Mantova scriveva al Duca di
Modena
, per chiedergli insieme ad altri comici il Dottor
Dottor Brentino, da aggregare alla propria compagnia. Ma il Duca di
Modena
continuò a tener compagnia, e in essa il Lolli, d
&. Di fuori : Memoriale All’ Altezza Ser.ma Dell’ Signor Duca di
Modena
Per Gio. Antonio Lolli Comico detto il’ Dottore.
di vivere in Venezia. Sappiamo dal Gandini (Cronistoria dei Teatri di
Modena
. Ivi, 1873, I, 163) che la Marta Colleoni si trov
Modena. Ivi, 1873, I, 163) che la Marta Colleoni si trovava il 1796 a
Modena
al Teatro Rangoni, e che, appoggiata anche dal Ge
i L. 7255, perchè interveniva al Teatro pochissima gente. Tornò poi a
Modena
il marzo del ’99, e vi recitò il Matrimonio Ebrai
essario l’intervento delle autorità. (Ivi, 186). L’ultima comparsa in
Modena
della Compagnia Colleoni fu nel marzo del 1802.
fu al servizio del Principe Alessandro Farnese di Parma, del Duca di
Modena
e del Duca di Brunswick a Varsavia. L'Archivio di
di Modena e del Duca di Brunswick a Varsavia. L'Archivio di Stato di
Modena
conserva alcune lettere di Coviello, il quale, pe
e del Duca, poichè in un documento sincrono dell’Archivio di Stato di
Modena
abbiamo l’elenco della Compagnia, in cui non figu
el 5 gennajo 1693, che il Sacco si togliesse dal servizio del Duca di
Modena
senza dargliene alcun avviso ; per la qual cosa e
i potè mai haver la lettera, e che parti doppo aver di ciò parlato in
Modena
, e sino à Cavalieri, c’erano nell’anticamera di S
a faccenda Sacco, al Conte Francesco Dragoni Governator di Bersello à
Modena
, intestata A Lei Sola, e che comincia : Ella havr
annover, scrive in nome del Ser.mo di Cell per ottenere dal Ser.mo di
Modena
il rilascio delle robbe sequestrate al Coviello,
lo Coviello, ma altri de' suoi Comici ancora, ne sarebbe il Ser.mo di
Modena
padrone. Altra viva raccomandazione vi è del 5 m
Lolli Eustachio. Recitava il 1650-51 nella Compagnia del Duca di
Modena
le parti di Zanni sotto il nome di Fichetto. Di l
re notizie che queste rintracciate in alcune lettere dell’Archivio di
Modena
, fra cui la seguente allegata a un’altra del comi
rmo. Io Giacinto Bendinelli detto Val.º affermo ecc. Ma il Duca di
Modena
non si lasciò intimidire dalle minaccie di quei c
mo e fedeliss.mo Ser.re Pio Enea degli Obizzi. Di fuori : Al Duca di
Modena
. L'avere scritto quelle tre lettere accennate a F
o vedovo passò a seconde nozze con la prima donna Lucrezia Tabuini di
Modena
, artista pregiatissima nelle parti studiate e nel
miei gentil perdono. Metto qui la patente accordatagli dal Duca di
Modena
, che tolgo da quell’Archivio di Stato, a testimon
Comici, che ha esercitata per più mesi tal professione ne' Teatri di
Modena
, e di Sassuolo con piena nostra sodisfazione, e d
Sudditi Nostri per quanto stimano la gratia. In fede &. Dato in
Modena
dal Nostro Ducal Palazzo questo di 16 xmbre 1753.
llenza il signor conte Cristiani, amministratore generale di Stato di
Modena
a dì 3 luglio 1748 : Geronimo Metembach, e Gaspa
lle città di terraferma. Pare che la Compagnia tornasse al Rangoni di
Modena
anche l’estate del '49. I patti di scrittura furo
incontri nell’ estate del '55, munito di Lettere-Patenti del Duca di
Modena
, Francesco III, dettate nella forma più larga e l
Rosa. L'agosto del '62 fino a tutto il settembre recitò al Rangoni di
Modena
, d’onde dovea recarsi a Reggio per la fiera, invi
la stagione di prosa, per surrogarvi le opere buffe. Si recò invece a
Modena
ove ottenne il solito gran successo ; avendo seco
va egregiamente le parti di Dottore, e che poco dopo il suo arrivo in
Modena
fu tocco d’apoplessia, e vi morì a trentotto anni
Scarnecchia. È accennato dal Gandini (Cronist. dei T. di
Modena
, P. I) insieme a Fidelin Romano, fra gli attori c
I) insieme a Fidelin Romano, fra gli attori che recitarono il 1673 a
Modena
, nel Teatro Comunale Vecchio di Via Emilia.
ttore, fiorito sul finire del secolo xvii, fu al servizio del Duca di
Modena
con Anna Arcagnati sua moglie, detta in commedia
uno, ai quali Dio sa quando si sarebbe potuto provvedere. Il Duca di
Modena
aveva loro ordinato di andare per proprio conto a
Il Duca di Modena aveva loro ordinato di andare per proprio conto a
Modena
, e di là a Genova, dopo il carnovale di Roma. Ma
darsi al Truffaldino e al Dottore per valersene nel viaggio da Roma a
Modena
a conto delle loro provvisioni : una miseria code
ovvisioni, che dovevan principiare a decorrere dal giorno di arrivo a
Modena
, per unirsi al resto della Compagnia. Altra suppl
fatto i suoi studi. » In data dell’'88 abbiamo una lettera al Duca di
Modena
, in cui si lamenta di non aver ricevuto la sua pa
re, e famoso col nome di Dottor Lanternone. In una lettera al Duca di
Modena
da Parma in data 4 giugno 1655, si accenna al Mil
assieme per l’ Altezze di Parma. Era nel 1687 al servizio del Duca di
Modena
, nella Compagnia di Giuseppe Fiala il Capitano Sb
con Eulalia che aveva mezza parte, nella Compagnia del Serenissimo di
Modena
; e che a lei con regolamento dell’aprile 1681 fu
doppie quindici d’ Italia. Il 3 marzo 1683, sembrando che il Duca di
Modena
non volesse far compagnia, il Duca di Mantova lo
i. E il 16 marzo 1686 in un ordine di pagamento del Duca Francesco di
Modena
al Tesoriere Zerbini per varj comici, è aggiunto
, sotto ’l nome di Auretta. Si rileva da una lettera dell’Archivio di
Modena
, scritta da Parma a quel Duca da Ranuccio Farnese
i accordati per un anno all’Abate Grimani, dietro istanze del Duca di
Modena
espresse con lettera del 24 marzo. Sin dal ’64 s
sse insieme, e per essere alcuni degli attori in Francia, a Napoli, a
Modena
, a Reggio. E dove dice (nella lettera autografa,
o. E dove dice (nella lettera autografa, che è nel ducale Archivio di
Modena
) in Francia, a Napoli, è scritto in margine : Fra
ese Decio Fontanelli in una sua lettera del 14 agosto 1691 al Duca di
Modena
. La Compagnia del Duca aveva domandato di poter r
ò poi quella del Duca di Mantova, rifiutata a Milano. La Compagnia di
Modena
allora, profittando del teatro libero, si recò a
, appartenevano il 1675 alla Compagnia del Serenissimo signor Duca di
Modena
. La moglie, bolognese, rappresentava il carattere
di Roma. (V. Scala). – Gli altri componenti la Compagnia del Duca di
Modena
erano : Pei ruoli di Flaminia Marta Fiala
ini, napoletano (Cfr. Alessandro Gandini, Cronistoria de’ Teatri di
Modena
. Ivi, 1873).
e in Milano, com’ebbe a scriver da Mantova Ottavio Gonzaga al Duca di
Modena
che glie ne fece richiesta : « Non è stata serv
di lettera tuttavia inedita scritta da Bartolommeo Manzoli al Duca di
Modena
il 4 giugno 1655 : « Non è stato possibile di co
richiesta, desiderarei, che potesse per qualche tempo trattenersi in
Modena
ad’essercitar l’arte sua, assicurandomi, che sia
Deu.mo et oblig.mo ser.re Il Principe della Mirandola. (al duca di
Modena
). Seren.mo Signor mio et padrone oss.mo Partend
poi alla Mirandola, et hauendo risoluto di passar principalmente per
Modena
, per ueder se fia di gusto à Vostra Altezza, che
nero, et Deu.mo et oblig.mo ser.º Il P. della Mirandola. (al Duca di
Modena
). La Ponti fu anche scrittrice di versi, e si ha
Antonio. Recitava le parti di Dottore nella Compagnia che il Duca di
Modena
aveva formata pel 1688. (V. Torri Antonia). Abbia
ccomandazione al Duca della Boncompagni, che traggo dall’ Archivio di
Modena
: Alt.za Sereniss.ma Con quella humiltà douuta
lla famiglia e con quella donna in varie città d’Italia, fra le quali
Modena
, ov’ era già il 1668 con l’ Ippolita e la Cintia,
sempre da S. A. all’abate Grimani. Il 13 maggio del 1688, il Duca di
Modena
scriveva al Conte Marco Verità a Verona, pregando
icelli fa istanza al Cardinal Cibo, perchè voglia ottener dal Duca di
Modena
la remissione dall’esilio, protestandosi innocent
Delli Angioli Francesco. Comico di Sua Altezza serenissima il Duca di
Modena
recitava le parti di amoroso, come ci apprende la
comico Lolli (Dottore Brentino), che traggo dall’Archivio di Stato di
Modena
: Carissimo Sig.r Mio Sò che ui dolerete di me p
Fiala Giuseppe Antonio, napolitano, comico di S. A. il Duca di
Modena
, fiorì nella seconda metà del secolo xvii, sotto
o del ’74 si trovava a Napoli ; e dovendo d’ordine del Duca recarsi a
Modena
, implorava soccorso per sopperire alle ingenti sp
. S. pagava per loro sussistenza ai comici, quando si trattenevano in
Modena
o in altra città senza recitare, lire 64 per cias
Dottore, Marchi – (?), e Narici – Orazio), mosser lagnanza al Duca di
Modena
con lettera da Lodi del 16 xbre ’87, invocando la
bella, la sposò, ed entrò con esse nella Compagnia del Serenissimo di
Modena
, recitandovi gl’Innamorati sotto il nomedi Orazio
sse da esso e dagli sbirri sorpreso e carcerato. Ascoltate il Duca di
Modena
le dichiarazioni di lui, parve piegare all’ indul
til voi siate. Il 21 ottobre del 1720 inviava da Piacenza al Duca di
Modena
la seguente supplica, tuttavia inedita, che tolgo
uente supplica, tuttavia inedita, che tolgo dall’Archivio di Stato di
Modena
, per gentile comunicazione del Direttore conte Ma
Parma Probabilmente fu la stagione di primavera del 1728 a recitare a
Modena
, come si rileva da una viva raccomandazione del F
Fiorito sul finire del secolo xvii, fu comico al servizio del Duca di
Modena
per le parti di secondo Zanni sotto il nome di Tr
condo Zanni sotto il nome di Truffaldino. Da una supplica al Duca di
Modena
del 1686 per ottenere che gli fosse mantenuta la
Sondra Giuseppe (o Sontra ?). Comico del Duca di
Modena
, noto col nome di Flaminio, fiorì nella seconda m
di Toscana con lettera 19 agosto 1698 da Pratolino, prega il Duca di
Modena
di rilasciarli il commediante Sondra ; il che sta
di Vitturi veneziano : Berenice, Regina d’Armenia. Da Venezia passò a
Modena
nella primavera del medesimo anno ; e da Modena n
a. Da Venezia passò a Modena nella primavera del medesimo anno ; e da
Modena
nel regno di Napoli, in Sicilia e altrove. Benede
ore, non trovò più chi la scritturasse, e dovè ritirarsi al Finale di
Modena
, ove morì poverissima nel’60 circa. Molto probabi
all’anno 1702. Non pochi documenti ho potuto trarre dall’Archivio di
Modena
, che concernon la Lavinia e l’Angiola ; e vanno d
uca ; e la ricusa un anno dopo Ranuccio Farnese in persona al Duca di
Modena
che la voleva con Lelio suo marito per mandare a
dello scorso carnovale, di dobble 150 ai comici del duca Francesco di
Modena
, annotati nell’unita lista al n.° di dodici, rite
r lieto, or irto per terror la chioma, dal multiforme Garrico pendea.
Modena
, e tu così se il sire argivo micidïal del proprio
he del’ 31 nello Stato della Chiesa, e la rivoluzione di Bologna, ove
Modena
trovavasi la quaresima con la Compagnia, lo fecer
lla quale egli sarebbe incline a credere che lo spiedo immaginato dal
Modena
generasse la Ghigliottina descritta dal Giusti (I
quella di Alì impresario per le Smirne. Addio. Saluta tutti. Il tuo
Modena
. Dammi notizie della Internari. II. Pregmo. Sig
Obblmo. Devmo. Servitore G. Modena. Grande e bella figura questa del
Modena
, di cui non sappiam bene se più e meglio valesse
e di angoli, fu terribile. – Guerrazzi rispose alla interpellanza di
Modena
, secco, sdegnoso, iracondo, e chiuse dicendo : E
discorso Recitato (e marcò sprezzante la frase) dal Deputato Modena.
Modena
scattò in piedi, rosso in viso contro il suo soli
poco logica, o addirittura grottesca potesse essere l’apparizione di
Modena
sotto le spoglie di Dante, che i canti dell’Infer
un giovinetto seduto a un lato della scena…. Quel che più cercasse il
Modena
con tali declamazioni, se, cioè, di ravvivar nell
gli appella l’amore e il culto d’ogni cosa bella. Questo t’accende, o
Modena
, quando rendi a Talìa l’antico impero, e mostri c
nell’ impresa dei pubblici lotti di tutto lo Stato del Serenissimo di
Modena
. » Dallo spoglio fatto nell’Archivio comunale di
erenissimo di Modena. » Dallo spoglio fatto nell’Archivio comunale di
Modena
, più Goldoni col nome di Antonio risultan quivi n
notizia che indue lettere di Scipione Garimberti da Parma al Duca di
Modena
del….. (senza data) e del 21 maggio 1655. Il Duca
l Duca di Modena del….. (senza data) e del 21 maggio 1655. Il Duca di
Modena
aveva richiesto il Giarattoni al Principe Alessan
Toschi Francesco. L'Archivio di Stato di
Modena
ha di lui questa lettera senza data, ma della sec
cesco Toschj prometto. Una lettera all’Andreini pur dell’Archivio di
Modena
del 2 giugno 1670, comincia così : Non ho rispos
e ne tien conto. » E il Sossaj, nella sua cronaca (Teatro Comunale di
Modena
, autunno del 1844), della Compagnia Vergnano dice
lico. I molti impegni lasciati in altre piazze e quelli incontrati in
Modena
hanno prodotta la conseguenza della totale disuni
Antonio ; e da queste lettere che riferisco inedite dall’Archivio di
Modena
, in cui troviamo anche notizia della moglie Gabbr
e ui sia di nouo, e faccio hum.ª et oseq.ma riuerenza a V. A. Ser.ma
Modena
li 3 febraio 1652. Di V. A. Ser.ma Huni.º e dev
o di milano, Che sarà il fine col fargli hum.ª et osseq.ma riuerenza.
Modena
li 2 febraio 1652. Di V. A. S. Hum.º e deu.mo S
una compagnia, della quale ecco la Lista che traggo dall’Archivio di
Modena
: Angiola Prima Donna Flaminia, ò Sucinda (si
sotto quel nome le parti di seconda donna nella Compagnia del Duca di
Modena
del 1688 ? Ma ventiquattr’anni di distanza mi pai
in altri teatri della sua patria ed in quello del marchese Rangoni di
Modena
. Francesco Bartoli che lo vide, quando nel carnov
doratore, ed ebbe un figliuolo che gli diede molti dolori. Tornato di
Modena
, ove fu, come dicemmo, a recitare a quel Teatro R
essa non v’è che la dedica fatta all’altezza di Francesco II Duca di
Modena
in data de’17 febbraio 1677. Angela D’Orso sosten
di lasciarle godere il riposo ; poichè sollecitato egli dal nipote di
Modena
, per mandarla nella Compagnia di lui, vi acconsen
arnevale del 1676, Angiola D’Orso non salì più in palco. (Archivio di
Modena
. Dramm.).
uesto comico, tranne la lettera seguente, che traggo dall’Archivio di
Modena
: Ser.mo Sig.r mio oss.mo Hauendo Pietro Paulo
.re e Cognato Piacenza li 4 marzo 1640. Odoardo Farnese. S.r Duca di
Modena
Di fuori : (Rescritto della Cancelleria) s’ è scr
umere la sua arma e il suo cognome. Fu comico al servizio del Duca di
Modena
, e le notizie cominciano in quell’Archivio dal’ 4
modo, che resteranno gustati. Il febbrajo del '52 la Compagnia era a
Modena
, e la sera del primo, Ottavio, venuto a parole, s
sto del '55 egli era a Genova, come si rileva dalla lettera inviata a
Modena
al Conte Cimicelli (V. Fortunati Tiberio) ; e qui
al, è il villaggio di Samosia a tre miglia da Bologna sulla strada di
Modena
? Probabilmente. Per insignificante potesse esser
mente ; poichè lo vediamo il 1688-89 di nuovo al servizio del Duca di
Modena
, proprio quando Giovan Battista Costantini, lasci
per le parti di Zanni col nome di Zaccagnino, al servizio del Duca di
Modena
, a cui scrive la curiosa lettera seguente per ott
genaro 1647. Seruitor di core di Vostra Altezza Ser.ma (Al Duca di
Modena
). Giulio Cesare Tori detto Zacagnino Comico Era
Turri Giovan Battista. Di lui dicono i fratelli Parfait : « Turi di
Modena
, eccellente attore per le parti di Pantalone, rec
condo amoroso, sotto il nome di Virginio ; e, morto il padre, tornò a
Modena
, ove si fece Carmelitano scalzo. Ma poco avanti l
Millita Anna Maria. Comica del Serenissimo di
Modena
, sotto il nome di Cintia. Abbiam di lei la letter
afo napoletano, che in quel tempo appunto era al servizio del Duca di
Modena
. E chi era il Padre Francesco ? Forse il buon Dot
dio a far questa gratia acciò che possi fare le sante feste costì in
Modena
mentre per fine resto facendoli profondissima riu
r suo l’abbiamo in questa lettera che tolgo dall’Archivio di Stato di
Modena
: Seren.mo Sig.r mio e Nipote osser.mo Gio. Bat
a Aff.mo Ser.re et Zio Tomaso (di Savoja). Di fuori : Sig.r Duca di
Modena
. Si risponda in forma cortese. Pare che il Fioril
Gardellini Gabbriella. Apparteneva il 1688 alla Compagnia del Duca di
Modena
, in qualità di serva sotto nome di Argentina.
applaudito, sotto la maschera di Brighella. Il maggio del 1777 era a
Modena
, con la Compagnia di Francesco Panazzi, insieme a
il nome di Pasquino, e apparteneva il 1689 alla Compagnia del Duca di
Modena
, della quale vedi l’elenco al nome di Torri Anton
rese, e sosteneva la parte del Dottore nella Compagnia che il Duca di
Modena
avea formata pel 1675, della quale è riferito l’e
va già prima di recarsi in Francia, quand’era al servizio del Duca di
Modena
(1680-82). Dalle memorie di Dangeau sappiamo ch'
overo qualche anno dopo. Di quando fu comico al servizio del Duca di
Modena
abbiamo un larghissimo passaporto in data 3 novem
Costanti tra gli attori che firmaron la lettera da Ferrara al Duca di
Modena
per reclamo contro il Pantalone Scarpetta (V. e D
6, Clemente Giovanna, figlia di Bartolommeo Paltrinieri del Finale di
Modena
, di cui si conserva nell’ Archivio di Stato di Mo
i del Finale di Modena, di cui si conserva nell’ Archivio di Stato di
Modena
l’ elenco de' mobili e oggetti da lei recati in d
lei recati in dote. Il 6 di ottobre del 1790 gli furon sequestrati in
Modena
, mentre recitava al Teatro Rangoni, a istanza di
Riccoboni Luigi. Figlio del precedente, nato a
Modena
verso il 1675, esordì quale Innamorato nella Comp
atrale ; e diede subito prova di gran valore. Traggo dall’Archivio di
Modena
la lettera seguente ricca d’interesse per gli scr
nia ; e li vediamo con la lor Compagnia al Vecchio Teatro Comunale di
Modena
in Via Emilia il dicembre del 1709, il carnovale
sco Materassi di Milano Dottore Luigi Riccoboni detto Lelio di
Modena
1°Amoroso Giuseppe Baletti detto Mario di
vatore. L' atto di morte lo dice Antico Ufficiale del Re. Pare che a
Modena
si fosse sparsa, molti anni prima, la notizia del
i Orazio. È fra i Comici costanti che firmarono il reclamo al Duca di
Modena
, citato al nome di Degli Amorevoli Vittoria. Nell
Riva Carlo. Nella cronistoria de'teatri di
Modena
, di A. Gandini (I, 94-95) è citato questo Riva de
va, a proposito di copioni di commedie. Zaccagnino allora trovavasi a
Modena
(V. Ruino Francesco. E pel secolo xvii V. Torri G
e Maddalena Francesca. Furono scritturati nella Compagnia del Duca di
Modena
, a cominciare dal 15 di luglio 1686. Egli sostitu
zi, e fece il maggio un corso di recite al Teatro Comunale vecchio di
Modena
. Aveva con sè la moglie Paolina nata Faccioli, ch
e erano andati a recitar fino a Natale a Bologna, e sarebber andati a
Modena
, a servir S. A. pel carnovale. Una lettera v'ha a
pel suo prossimo arrivo a Parma ove doveva recarsi anche il Ser.mo di
Modena
coll’Arciduchessa Consorte in incognito, mercè la
Rinaldo. Sosteneva le parti di Pantalone nella Compagnia del Duca di
Modena
. Al governatore Claudio Ricci fu dato l’aprile de
mo, essersi già acquistata ottima fama di artista. Il 1687 pubblicò a
Modena
dal Soliani stampatore ducale una commedia spagnu
sse. » Dalle qui unite lettere, esistenti nel R. Archivio di Stato di
Modena
, dirette al Computista del Ser.mo di Modena in Fe
l R. Archivio di Stato di Modena, dirette al Computista del Ser.mo di
Modena
in Ferrara, Girolamo Viviani, apprendiamo alcune
tendiamo. Godo che detta S.ra Leonora sij acettata nella Compagnia di
Modena
, ma vorrei auerne certezza, e così di pasq.no e q
che desiderava di unir Fabrizio (V.) pel 1664 al servizio del Duca di
Modena
. Leonesi Alamanno, bolognese, dopo essere stato
o un corso di studi. » Lo vediamo il 1686 nella Compagnia del Duca di
Modena
, di cui si è dato l’elenco al nome di Marzia Fial
far valere il suo spirito e la sua lodevole abilità, poichè giunto a
Modena
, tocco da apoplessia, vi morì in quell’estate in
tò le parti di amoroso col nome di Cintio nella Compagnia del Duca di
Modena
. Passato poi in Francia, esordì all’antica Commed
A queste scenate di compagnia possiamo aggiungerne altra accaduta in
Modena
il 13 luglio del 1682 e così riferita al Duca dal
Lucinda col suo casato di Nadasti nell’elenco de' Comici del Duca di
Modena
pel 1688, in cui ella sosteneva le parti di secon
antalone sulla metà del secolo xvii ; e un famigliare del Principe di
Modena
, D. Giovanni Parenti, gli scrive in data 6 marzo
ettera, nella quale era il comando reciso di recarsi fra due giorni a
Modena
, ove avrebbe dovuto recitare il carnevale, obblig
lla, sopravvenuto l’inverno, passò con la compagnia a Piacenza, poi a
Modena
, senza aver ordine mai di lasciar l’Italia. Altre
ltre cagioni ben gravi le fecer prendere la risoluzione di scriver da
Modena
al suo amato Carlo, supplicandolo di non insister
lanta, col Marchi e col Narici, firmò da Lodi una supplica al Duca di
Modena
per recarsi a Pavia, dove avevan preso impegno di
a questo nome il seguente curioso documento nell’Archivio di Stato di
Modena
: Ser.ma Altezza, Solo mi trouo in obligo di vmi
Milano, verso il 1652, era parte il 1686 della Compagnia del Duca di
Modena
in qualità di Dottore, a vicenda con Galeazzo Sav
un’altra Diana trovo notizia nella lettera dell’Archivio di Stato di
Modena
, che qui riproduco : Ser.mo Sig.re Cugino Oss.mo
Seru.re e Cugino Torino li 22 Marzo 1698. V. Amedeo. Al Sig.r Duca di
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.
e Guazzetto, primo Zanni, abbiamo nella Compagnia del Serenissimo di
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per l’anno 1688. Un altro Guazzetto, forse lo ste
tto cenno nella lettera seguente che tolgo dall’ Archivio di Stato di
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: Ser.mo sig.re Horatio Colletta da Ferrara co
ico (1822-25-26) pubblicati in estratto nel mio Libro degli Aneddoti (
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, Sarasino, 1891) e che serbo originali nella mia
era dei Comici Costanti, senza data, ma diretta da Ferrara al Duca di
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, reclamando la partizione di trenta zecchini dal
su vario argomento, delle quali alcune troverà il lettore al nome di
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stesso. Qui ne trascrivo due brani (3 settembre ’
o neppur l’odore. Se sei d’un paese, sei di Roma. E alle lettere del
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faccio seguire un brano di Giuseppe Costetti che
omunicate dal chiaro amico A. G. Spinelli della Biblioteca Estense di
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. Alla Signora Isabella Servili | Comica virtuosi
lettera a un Segretario, non so bene di qual Duca, se di Mantova o di
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, inviata di suo pugno da Livorno il 26 giugno 166
fin di spettacolo alla rappresentazione dell’indomani. Conosciuto dal
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, e divenuto suo segretario, accettò il suo consig
in dialetto ; e tanto allora ebbe a palesarsi attore sincero, che il
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stesso ne stupì. Io credo che niuno abbia capito
ompagnia dei Comici Confidenti, con cui lo vediam recitare in Reggio,
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e Carpi. Passò poi nella Compagnia del Duca di Ma
Mitelli, ch'era — dice il Bartoli — geloso dello scolaro. Chiamato a
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da quel Serenissimo, in piena estate, riscaldato
, fiorito nella seconda metà del secolo xvii. A richiesta del Duca di
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, rispose accettando di far parte della di lui Com
ssoluta, che sostenne col nome di Lavinia nella Compagnia del Duca di
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, di cui ecco l’elenco per l’anno 1688 : DONNE
Arena del Sole, Bologna, Zanichelli, 1903). L'autunno del 1807 era a
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, e il 19 a Tolentino, fatto segno alle più vive d
dinario della Deputazione bolognese di storia patria. Il libretto sul
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è un aureo studio sull’arte del grande attore. Se
, mentre in altro era la grande trinità artistica De Marini, Vestri e
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…. ; oh, per quelli, il Bonazzi fu un vero demonio
siccome, essendo stato attore valente tanto da sostituire talvolta il
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in alcuna delle sue parti e uno de’ più acuti e p
ca le mani e la lingua. A questa indole indiavolata accenna anche il
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in una sua lettera a lui del 22 giugno ’57 (Epist
anno, l’arte sempre più decadeva. Abbandonata o falsata la scuola del
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, che pur teneva alcun che della scuola del Demari
ilatore dell’epistolario, era un parafuoco dipinto dal Bottazzi che i
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dovettero rimpiccolire per adattarlo al nuovo app
arte sua metto qui il seguente sonetto, stampato in foglio volante a
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dagli eredi di B. Soliani. Al merito singolare |
Arisi Francesco. Figlio di un corriere della città di
Modena
. Appassionato per l’arte comica, cominciò a recit
iolone è fatto cenno in una lettera di Ludovico Bevilacqua al Duca di
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con data di Ferrara 9 aprile 1664, come di attore
donna e capo comica, abbiamo la seguente lettera del 1663 al Duca di
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: Serenissima Altezza Hippolita Gabrielli comica
minciò a calcar le scene da bimba, e la vediamo il’ 69 al Comunale di
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, a fianco di Adelaide Ristori, rappresentare una
resso di sè e degnamente mantenuta fino alla sua morte che avvenne in
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verso il 1830.
na Maria Torri sosteneva le parti di Lavinia in Compagnia del Duca di
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, Giulio Cesare Torri quarant’ anni prima (1650) s
tri. Del '60 egli si trovava il maggio e giugno al Teatro Comunale di
Modena
, e vi diede la prima recita con Clelia o la Pluto
Coppa Giuseppe detto Virginio. Artista della Compagnia del Duca di
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per le parti di amoroso con la moglie Aurelia, am
pa scriveva al Duca da Sassuolo, avvertendolo che si sarebbe recato a
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con la compagnia. Di lui abbiamo la seguente ista
ione del signor Valeri, avendo io rinvenuta nell’Archivio di Stato di
Modena
, la seguente lettera di Don Giovanni Medici, che
o le altre due lettere senza data, che qui riferisco dall’Archivio di
Modena
: Ser.mo Signore, Pedrolino, Iacomo Braga, e Com
ncesco I. Lo vediamo la primavera del’69 nel Nuovo Teatro di Corte di
Modena
(V. Spinelli — Una recita di A. Sacco a Modena in
ovo Teatro di Corte di Modena (V. Spinelli — Una recita di A. Sacco a
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in La Provincia di Modena del 31 ottobre e 1° nov
ena (V. Spinelli — Una recita di A. Sacco a Modena in La Provincia di
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del 31 ottobre e 1° novembre 1901), ove apparve l
re. » E trovata la commedia di Mantova poco buona, S. M. disse : « A
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la commedia mi ha assai divertito, e vi è un Tart
difese dei due campi. V'ha un manoscritto nella Biblioteca Estense di
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, comunicatomi dalla cortesia dell’amico G. A. Spi
a, Beltrami, 1900. Vol. II, pag. 194. Cinelli. — Biblioteca volante.
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, 1695. Pag. 884. Colomberti Antonio. — Scritti i
. Paris, Dentu, 1831. Pag. 909. Gandini. — Cronistoria dei Teatri di
Modena
. Modena, 1873. Pag. 676, vol. II, pag. 521. Gher
Dentu, 1831. Pag. 909. Gandini. — Cronistoria dei Teatri di Modena.
Modena
, 1873. Pag. 676, vol. II, pag. 521. Gherardi Eva
II, pag. 331. — Il libro degli aneddoti, accidenti comici e tragici.
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, Sarasino, 1891. Pag. 682. — Pluto. Commedia di A
stofane, volgarizzata in prosa con prologo in versi di A. Franchetti.
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, Sarasino, 1891. Vol. II, pag. 331. — Il secondo
ag. 78, 184. Tardini V. — La Drammatica nel nuovo Teatro Comunale di
Modena
. Modena, 1898. Pag. 849, vol. II, pag. 571. Tart
184. Tardini V. — La Drammatica nel nuovo Teatro Comunale di Modena.
Modena
, 1898. Pag. 849, vol. II, pag. 571. Tartufari Cl
primo Zanni, che vediam sostenere il 1650 nella Compagnia del Duca di
Modena
(V. Zanotti Andrea). In una lettera del Coccino a
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