nella Compagnia Monti e Preda, in cui ebbe compagna Virginia Marini.
Fu
il '61 amorosa e prima attrice giovine con Ernest
otti e Calloud, coi quali stette più anni al fianco di Anna Pedretti.
Fu
in Ispagna con Achille Majeroni, e vi tornò poi c
i con suo marito a Londra, ove conduce tuttavia una vita agiatissima.
Fu
attrice di molto pregio, e si deve forse alla sua
Cicuzzi-Marchesini Regina.
Fu
attrice di grandissimi pregi per ogni genere di p
del 1767. I suoi primi passi nell’arte fece con Gabriele Costantini.
Fu
poi con Antonio Sacco, dal quale dice il Gozzi (M
ata al Pubblico di Venezia, con tutto il di lei valore fu licenziata.
Fu
con Onofrio Paganini e con Pietro Rossi ; poi tor
di melodìa. Liberale di antica data dovè riparare il 1842 in Corsica.
Fu
egregio nell’arte del leggere e nell’insegnamento
dirigente attivo e appassionato. Morì a 65 anni il 9 aprile dell’ 89.
Fu
il secondo generico primario di molto pregio, e b
uale anche afferma aver avuto il Benedetti buone attitudini all’arte.
Fu
poi il primo attore della Compagnia di Giovanni I
rammatica del Falcone, e del '76 esordì, brillante, con Carlo Lollio.
Fu
il '77 con Michele Ferrante, il '78 con Galletti-
, Udina, Tellini e Aliprandi Giovannina, ecc. ecc., l’ '82 con Drago.
Fu
l’ '83 con Zoppetti, secondo brillante e primo do
l-Saporetti Emilia. Moglie del precedente, nacque a Ravenna nel 1865.
Fu
buona prima attrice giovane al fianco di suo mari
di averne tutte le parti e di poter mostrare tutte le sue attitudini.
Fu
dal ’62 al ’64 con Gaetano Gattinelli e dal ’65 a
romano non fu all’altezza del poeta : Nerone piacque, ma…. nulla più.
Fu
come un successo di stima, e si replicò, come s’u
ne ebbe il battesimo degno di un gran pubblico e di un grande autore.
Fu
dato la prima sera per mia beneficiata di nome. N
asioni…. il quale continuò, inalterato, per quattordici sere di fila.
Fu
una vera prova della elasticità e forza de’ polmo
lasticità e forza de’ polmoni miei e di quelli della povera Adelaide.
Fu
chiamato Cossa da Roma, onde sull’animo suo fosse
are Vitaliani, creando la Compagnia Romana, ch’ebbe vita sino al ’72.
Fu
allora appunto che contese domestiche balzarono i
: quella dell’ordine del Megediè, e altra datagli dal vicerè Ismail.
Fu
il ’74 – ’75 – ’76 primo attore della Pezzana, po
le parole che indirizzò alla figliuola Lina il Io giugno del ’96. ……
Fu
un artista valoroso quanto modesto. Intelligentis
ari, e tante altre che i giovani d’oggi non sanno neppure immaginare.
Fu
il meglio Nerone di Cossa. Proprio così. Dell’ar
Manni Nicodemo. Fiorentino….
Fu
conduttore — dice Fr. Bartoli — di una Comica Com
ti anni e recitò nel tempo istesso con grazia ne'caratteri caricati….
Fu
scrittore di commedie, tra cui La Fannì, pubblica
estri Leopoldo. Ultimo dei fratelli Vestri, nacque a Brescia il 1832.
Fu
col fratello Pietro a Parma nel Collegio di Maria
noli, in cui esordì con molto successo il 1860 al Paganini di Genova.
Fu
poi con Elena Tiozzo, con Trivelli, con Ernesto R
attenuò mai per la sua gran dovizia di comicità schietta e spontanea.
Fu
primo a rappresentar le parodie musicali di Rober
Padova diventando in breve uno dei migliori brillanti del suo tempo.
Fu
il primo a rappresentar la parte di Ludretto nell
logia di Ludro, sotto la direzione dell’autore Francesco Augusto Bon.
Fu
in varie compagnie ; e per molti anni prima scrit
Nicolini Filippo. Recitò le parti d’innamorato con molta lode.
Fu
con Nicola Petrioli e con Alessandro Gnochis (176
, s’unì alla Compagnia della Faustina Tesi, recitandovi da Brighella.
Fu
artista il Nicolini di non comune versatilità, un
– scrive il Bartoli – l’avvocato dei poveri con valore ed energia. »
Fu
in varie Compagnie, fra cui quella di Pietro Ross
Perelli, Truffaldino. Borghieri Elisabetta, moglie del precedente.
Fu
artista pronta e vivace nelle parti di serva, che
Albani Antonia. Nacque a Brescia nel 1730 circa.
Fu
prima attrice discreta in varie Compagnie. A Cagl
i Cavalieri cagliaritani, Le contese domestiche, intermezzi musicali.
Fu
poi prima attrice dei comici lombardi ai Fiorenti
la prima attrice Carlotta Polvaro gli preconizzò splendido avvenire.
Fu
scritturato il '40 in Compagnia Florio, come bril
di S. Tropez, La Catena e il Giovan Maria Visconti di Porta e Grossi.
Fu
il primo attore della Compagnia di Giacinto Batta
-'89 alle scene, direttore della Compagnia Marazzi-Diligenti e Zerri.
Fu
poi con altre compagnie di minor conto, e terminò
uivi morì fra le braccia della moglie e dei figli il 10 gennaio 1893.
Fu
banditore il '74 del primo congresso drammatico i
, il Tribunale di Milano segnò l’atto di separazione dei due coniugi.
Fu
il ’74 nella Compagnia di Michele Bozzo e Angelo
i con Luigi Biagi, e assoluto gli ultimi tre, in Compagnia Nazionale.
Fu
dall’ ’88, per un triennio, primo attore con Virg
o, in qualità di primo attore a vicenda coll’ egregio suo capocomico.
Fu
ed è il Bracci artista di egregie qualità. Forse
cicar parola. Smise dagli 8 ai 16 anni, per ricominciar poi nel 1873.
Fu
in compagnie di poco o niun conto sino all’ ’84,
quale stette sino all’ ’86, per passar poi altri due anni con Maggi.
Fu
sei anni con Virginia Marini, e oggi si trova da
attrice rinomatissima per le parti comiche sotto il nome di Spinetta.
Fu
comica del Duca di Mantova, e il 23 maggio del 16
aro talento alla freschezza della gioventù, e a un volto incantevole.
Fu
probabilmente questo del Lutin amoureux, lo stess
Mantovani Mariano. Bolognese.
Fu
attore di gran pregio per le parti d’innamorato.
riano. Bolognese. Fu attore di gran pregio per le parti d’innamorato.
Fu
con Onofrio Paganini, poi, nel 1764, con Pietro R
la maggiore di Anna Roffi e Caterina Berti, nacque a Vicenza il 1727.
Fu
sempre, moglie esemplare, nella Compagnia del mar
ta educazione, essendo ella molto religiosa e buonissima cristiana. »
Fu
, come artista, egregia nel ruolo della serva, e s
rte a’suoi mezzi con sapere profondo e con fine discernimento d’arte.
Fu
la prima amorosa della Compagnia di Romualdo Masc
enti. Deve al Teatro de’ Fiorentini la maggior sua fortuna artistica.
Fu
per alcun tempo applauditissima prima attrice di
del Bozzo, del Maggi, amoroso allora e già forte promessa dell’arte.
Fu
prima attrice di spalla, direm così, colla Duse,
, di primo attore e direttore nella Compagnia n. 2 di Fanny Sadowski.
Fu
a codest’epoca che Luigi Monti mise in iscena l’A
i Augier, il Povero Piero di Cavallotti, e il Lantenac d’Interdonato.
Fu
poi capocomico con varia fortuna ; e, or è qualch
i, cominciò a farsi notare in Compagnia Alberti a Napoli l’anno 1848.
Fu
il '49 colla società Colomberti-Internari, nella
Ajudi Amilcare.
Fu
brillante, ma non brillò mai di luce propria. Imi
nel 1856 nella Compagnia Stacchini e nel ’57-’58 in quella Trivelli.
Fu
marito di Carolina Caracciolo (V.), artista di pr
Bertani Lauro.
Fu
comico al servizio dei Gonzaga di Mantova. Il Ber
di innamorato, poi, con moltissimo plauso, la maschera del Brighella.
Fu
anche, per molti anni, capocomico reputatissimo,
Lisandro nell’ Aristodemo e di Ubaldo nel Galeotto Manfredi di Monti.
Fu
primo attore a vicenda col Chiari nella Compagnia
Compagnia Pezzana : vi rappresentava lo Zigo nel Goldoni di Ferrari.
Fu
poi col Domeniconi, colla Petrelli e Fabrizi sino
ndezza dell’ingegno, diventò uno de’ più egregi attori del suo tempo.
Fu
, qual primo amoroso, nella Compagnia di Marta Col
tutti i protagonisti delle commedie che l’Avelloni andava scrivendo.
Fu
ancora col Cavalletti e col Perotti ; ma venuto a
mario, poi ultimo generico, poi primo attore, poi di nuovo generico !
Fu
il’76 e ’77 con Giacinta Pezzana, l’ 84 con Adela
, la Russia, l’Egitto ; e vide, ahimè, i più riposti angoli d’Italia.
Fu
scritturato, capocomico, or solo ora in società,
che mostrava con ugual successo e nel premeditato e nell’improvviso.
Fu
acclamatissimo nella Compagnia di Domenico Narini
ndolfati, che replicò fra le universali acclamazioni per undici sere.
Fu
due anni a Napoli con Giacomo Modena, poi con Ant
, morti i genitori, all’arte comica, in cui riuscì egregio Pantalone.
Fu
a Vienna, e vi recitò in tedesco, specialmente le
e vi recitò in tedesco, specialmente le commedie tradotte di Goldoni.
Fu
copista dell’abate Metastasio, e anche direttore
ua : il '61 col padre generico era brillante della Compagnia Bonazzi.
Fu
lungo tempo brillante, e beniamino de'Fiorentini
l '79 e '80 in Compagnia di Alamanno Morelli sotto Guglielmo Privato.
Fu
poi colla moglie in altre compagnie, e finalmente
Simoni Giovanni.
Fu
detto Goldoncino per essere stato alcun tempo cop
atosi poi all’arte comica, riuscì attore. egregio per le parti buffe.
Fu
molti anni capocomico, con Angiola Dotti, e recos
al San Severino. Dal 1837 al ’40 pubblicò il giornaletto La Specola.
Fu
premiato con medaglia d’oro a un concorso di decl
quale celava la testa calva, fu obbligato da quella sera a lasciarla.
Fu
lo stesso Petito che gli affibbiò il nome di Buff
Compagnia comica di secondo ordine, recitandovi le parti di tiranno.
Fu
con tale ruolo socio di varj nelle imprese, finch
ello di caratterista, scritturato nella Compagnia Bianchi e Paganini.
Fu
in processo di tempo socio della Belloni e del Pr
r la intelligenza e per la vivacità non ebbe chi gli stesse a fronte.
Fu
uno de'principali ornamenti della Compagnia di An
se pure il Gozzi nell’appendice al suo Ragionamento ingenuo (IV, 45).
Fu
autor di Scenarj di commedie all’improvviso, ch'e
talia e sotto il nome di Alessio Zuccagnini, l’ Amleto di Shakspeare.
Fu
in vario tempo nelle Compagnie di Luigi Del Buono
endo fremer di gelosia la prima attrice Perotti, artista famosissima.
Fu
, si può dire, il Morrocchesi che rivelò a'pubblic
illustri di Ferrara, di Siena, di Pavia, di Torino, di Bologna. »
Fu
il 1811 nominato Professore di declamazione e d’a
nacque ai xv maggio mdcclxviii mancò ai xxvi novembre mdcccxxxviii
Fu
amico de'più ragguardevoli italiani del suo tempo
hi di pensieri, ed indigesti alla più gran parte de' comici d’allora.
Fu
acclamato nelle principali, e più colte città d’I
Bassi Domenico. Figlio della precedente.
Fu
artista e capocomico di pregi non comuni. Sostenn
perate specialmente ne’balli, che a lui fruttarono danaro e applausi.
Fu
anche autore di commedie non mai edite, e di fars
moroso assoluto in Compagnia Domeniconi col quale stette alcuni anni.
Fu
il 1880 con Antonio Colomberti, che in una sua no
unzia perfetta toscana e non comune intelligenza, erano i suoi pregi.
Fu
per tre anni primo attore nella primaria Compagni
lla famiglia artistica, e questa volta per non distaccarsene mai più.
Fu
per due anni in compagnia Faleni, poi, l’ 86, in
Rosaspina ammalato, mostrar tutte le sue egregie qualità di artista.
Fu
il ’91 con Drago, il ’92 con Pietriboni, e ’l 93
to in commedia il Dottor Graziano de’ Violoni, fioriva circa il 1630.
Fu
egli molto onorato da Principi in Francia : e mer
nte ; poichè molta modestia e pietà congiungeva a’ suoi rari talenti.
Fu
ammogliato, e figliuoli ebbe. » Così il Quadrio (
etti, Tassani, Andreani, Monti e Preda, Zammarini, Sivori e Sadowski.
Fu
dal ’70 al ’72 con Bellotti-Bon secondo caratteri
Coltellini, Anna Pedretti, Giacinta Pezzana ed altre di minor conto.
Fu
con Novelli tre anni, poi con Dominici al Manzoni
py, emulando il rinomato artista Giuseppe Majani, sino all’anno 1774.
Fu
il ’75 in quella di Vincenzo Bugani fuor di Venez
che movendosi ancora restavano illese, e non schiacciate da’piedi. »
Fu
anche autore di due azioni spettacolose, che non
u artista di grandissimo pregio, fiorita nella metà di questo secolo.
Fu
moglie dell’attore Tommaso Degola (V.), e buona a
cqui morto, cara signora, e tale fui giudicato anche dalla levatrice.
Fu
il chirurgo Zuliani, celebre chirurgo di Venezia,
o e meritamente il ruolo di prima donna giovine, poi di madre nobile.
Fu
con essa più anni nella Compagnia di Corrado Vern
oni, condotta da Gaetano Coltellini, e diretta da Antonio Colomberti.
Fu
in Egitto, ad Alessandria e al Cairo, con una com
ndo poi la maschera di Pantalone, nella quale riuscì artista egregio.
Fu
lungo tempo al servizio dell’Elettor di Sassonia,
quaresima del 1764, dopo di avervi recitato l’antecedente carnevale.
Fu
– dice il Bartoli – attore nella sua maschera mol
e fino a oggi or con Cesare Rossi, or con la Duse, or con Luigi Rasi.
Fu
anche, un anno, capocomico, ma con poca fortuna.
sa dar vita a caratteri vari con giustezza di colorito, e con misura.
Fu
lungo tempo, ed è tuttavia, buon compagno di Eleo
noto col nome di Flaminio, fiorì nella seconda metà del secolo xvii.
Fu
arrestato insieme al Pantalone Rinaldo Rosa (V.),
giro, la maschera di Arlecchino, nella seconda metà del secolo xviii.
Fu
lungo tempo coi comici Lombardi, sciolti i quali,
cielo, non potea che crescere in poco tempo, e produrre dolci frutti.
Fu
tre anni col Medebach, e nell’autunno e carnovale
sciò il teatro, fu a lei affidato il ruolo di prima attrice assoluta.
Fu
poi colla Battaglia al S. Gio. Grisostomo, poi di
è citato da Fr. Bartoli come innamorato e generico di qualche pregio.
Fu
in varie compagnie e a Palermo. « Se – aggiunge i
Bugani a far il comico esercitandosi nella maschera del Traccagnino.
Fu
al S. Luca di Venezia, poi con Pietro Rosa e la G
ormarsi una certa fortuna. Viveva ancora al tempo del Bartoli (1782).
Fu
attore assai fortunato, se non di vero merito, se
a verità e spontaneità della dizione, e la ricchezza della viscomica.
Fu
come lui valoroso interprete delle commedie goldo
aestro e attore, serbarle il bel nome che s’era a ragione acquistato.
Fu
ai Filodrammatici e all’ Armonia di Trieste, al R
e ne' semplici annunci fuor del sipario per lo spettacolo del domani.
Fu
anche autore, e si rappresentaron di lui con succ
oli mette come contrapposto quelle dell’uomo tutt’altro che lodabili.
Fu
giocatore nel più largo senso della parola ; e ta
Benincasa, poi, nello stesso anno, di quella delle sorelle Marchetti.
Fu
amoroso l’ '89 con Fantechi, poi di nuovo primo a
endo nell’ultimo triennio il Colonnello per le parti di primo attore.
Fu
il '98 primo attore con Brignone-Montrezza, e il
nchè di quella luce, ch’è sua, potesse ella pienamente risplendere. »
Fu
prima attrice giovine applauditissima nella Compa
Teresa per la Pelzet ; errai. L’ho scritta invece per la Colomberti.
Fu
poi la prima donna e prima donna giovine della Co
ommedia italiana il 3 marzo 1732 in Colombina, Avvocato pro e contro.
Fu
anche buon musicista ed esperto concertista di vi
uale dal terzo piano gli aveva rovesciata addosso dell’acqua sudicia.
Fu
anche testimonio l’aprile del 1737, insieme a tut
nto comincia la vita artistica, propriamente detta, di Teresa Boetti.
Fu
due anni con Bellotti-Bon seconda donna, un anno
a donna, un anno a’ Fiorentini di Napoli colla Pezzana e con Emanuel.
Fu
tre anni con Zerri, uno con Pasta, cinque con Fal
a donna che meglio si attagliavano alla sua bella e slanciata figura.
Fu
poi, nello stesso ruolo, con Carolina Internari,
oldoniana Cate, e nelle tragiche, fra cui l’ alfieriana Clitennestra.
Fu
poi con la società Ciotti, Marchi, Lavaggi ; e co
neità, acquistata su quelle scene, ricercato dai migliori capocomici.
Fu
parte integrante della Compagnia reale italiana d
iolenta, ne morì in capo a quattro giorni, compianto da tutta l’arte.
Fu
il Pertica ricco di grazie comiche ed argutissimo
e Luigi Bergamaschi, e diventando in pochissimi anni de'più valenti.
Fu
con Goldoni, e con Perotti ; e il 1819 si fece ca
sua parte seduto, Ella non mancava mai alle rappresentazioni di lui.
Fu
specialmente egregio nelle commedie del Goldoni,
rtuno interromper le sue recite che riprese poi il 30 marzo del 1756.
Fu
ricevuto allora collo stipendio di cento lire men
o alto grido di sè, sostenne il ruolo di Dottore con molta coscienza.
Fu
due volte ammogliato. Prima con Giovanna Mestre,
simo, nacque da famiglia di civil condizione in Napoli verso il 1800.
Fu
scritturato il’ 19 da Salvator Fabbrichesi come b
te assoluto, dopo pochi anni di esercizio tra’ dilettanti napoletani.
Fu
in breve tempo acclamato come uno de’migliori art
uo talento, e s’ebbe applausi e urli di acclamazione quanti ne volle.
Fu
di alta e maestosa figura, di nobile fisionomia,
a recitarla, e con tal maestria, che niuno più osò tentarne la prova.
Fu
primo attore della Compagnia Perotti e Fini e di
lo richiamò e lo tenne con sè fino alla sua morte, accaduta nel 1820.
Fu
poi in Compagnia di Goldoni e Riva, poi di Bon, R
a fortuna, a cagione specialmente del fisico nè bello, nè simpatico….
Fu
il Miutti un capo ameno, trascurato piuttosto, e
l fianco di Ermete Novelli, a Udine in Compagnia Diligenti e Calloud.
Fu
l’anno dopo secondo amoroso con Virginia Marini,
e capocomico in società, prima con Pasta e Garzes, poi con Talli.
Fu
scritturato dalla Duse per la sola parte di Arman
e il ' 48 con Gandolfi e Landozzi in qualità di primo attor giovine.
Fu
dal ' 48 al ' 54 con Domeniconi, generico per par
a non ebbe rivali, nacque a Cassola di Bassano il 22 maggio del 1822.
Fu
accolto nelle migliori Compagnie, e moltissimi el
Chiari, la Bianchi, la Miani, Venturoli, Giardini, Sobrio, Mazzocca.
Fu
anche lo Sterni patriotto caldissimo. Il 23 marzo
utto il tempo della tavola, e col solo saluto da quella casa partì. »
Fu
anche a Palermo, e quivi stette alcun tempo col N
, dacchè lo Scherli pubblicò la sua scelta di rime nel '77 a Palermo.
Fu
egli senza dubbio uomo di pregi singolari, e come
poesie siciliane e di lettere varie, edita in Palermo il 1777 in-12°.
Fu
lo Scherli, dopo la pubblicazione delle rime nell
ende nel Ciel tal ora ; Se di valore in noi spuntò qualche scintilla,
Fu
da quel lume accesa, che intorno a voi sfavilla.
Internari, in cui sosteneva il ruolo di prima donna e prima amorosa.
Fu
sempre in ottime compagnie, fra cui, nel ’53, in
di proprietà di Giuseppe Trivelli, e diretta dallo stesso Stacchini.
Fu
nel ’66 con Colomberti e Casilini, poi con Cesare
ti, dalla quale uscì per recarsi con Emanuel a' Fiorentini di Napoli.
Fu
poi con Giacinta Pezzana, col Bellotti (Compagnia
'83) si recò a Firenze, dove morì il 23 giugno dello stesso anno.
Fu
il Pietrotti attore assai pregiato per la verità
a Padova di colèra il '55, e dalla quale ebbe un figliuolo, Rodolfo.
Fu
il triennio '56-'57-'58 con Robotti e Vestri. Lo
, morto il quale, entrò subito secondo brillante con Pieri e Ferrati.
Fu
il '95 con Talli-Sichel-Tovagliari, il '96 con la
roni, Taddei, Bozzo, la Sadowski, la Monti, la Cazzola, Salvini, ecc.
Fu
dal ’67 al ’72 splendido ornamento della Compagni
elli al fianco di Pia Marchi e Luigi Monti, la Cazzola, Salvini, ecc.
Fu
dal ’67 al ’72 splendido ornamento della Compagni
no 1855, e passò il ’56 collo stesso ruolo in quella di Giorgio Duse.
Fu
, il ’57, prima attrice della Compagnia Pisenti ;
se, si diede giovinetto all’arte, cui fu strappato da morte immatura.
Fu
d’ingegno pronto e versatile, di voce pieghevole,
Canova Giovanni Angelo. Nacque a Torino il 1781.
Fu
prima negoziante, poi datosi al teatro, divenne a
ato, quando il Vestri vi entrò come generico, e quasi gli fu maestro.
Fu
co’ primari capocomici, e condusse poi compagnia
assero. Mortole il Chiari si unì in seconde nozze con Cesare Dondini.
Fu
sempre al fianco di ottime artiste, quali la Bett
a certi occhiali fatti di legno, non solo rotondi, ma concavi ancora.
Fu
molto applaudito per le sue facezie e pe’suoi laz
Tommaso Salvini a un corso di recite che diede al Gerbino di Torino.
Fu
una rivelazione. Da quel momento figure e squarci
mor figliale, ammiratrici profonde del suo ingegno e dell’indole sua.
Fu
allora che si affacciò alla mente della Malfatti
caratteristiche e promiscue, nelle quali riuscì artista di buon nome.
Fu
per vario tempo capocomico, e tale lo vediamo cit
le sventure altrui faceva sue…. Sì ! proprio minchioncione e peggio !
Fu
noto in tutta la Società artistica per le sue dis
re in quella di Belloni e Meraviglia, nella quale stette quattr’anni.
Fu
per un triennio primo attore con Romualdo Mascher
compagnie, che ridusse poi dopo due anni di mala fortuna a una sola.
Fu
due anni in Compagnia Reale Sarda ; ma questa pag
per implorarne il soccorso che si partisse senza esserne beneficato.
Fu
sempre l’amico e il padre de’ suoi artisti, e ne
ico e il padre de’ suoi artisti, e ne fu con pari affetto retribuito.
Fu
il primo a esser decorato nella quaresima del ’63
il suo sogno, presentandosi col sospirato vestito del Secondo Zanni.
Fu
poi, come Innamorato, in Compagnia di Pietro Rosa
Compagnia l’anno successivo, in cui il Rossi avea abbandonato l’arte.
Fu
a Livorno, a Pisa, a Lucca, e, il carnovale, al t
ia, dovette sostituirlo lì per lì nella farsa La Muta per necessità.
Fu
, dal '63 a oggi, nelle migliori compagnie, quali
ni, Bellatti e Marini, Marini solo, La Nazionale, Vitaliani, Novelli.
Fu
anche capocomico, e condusse e diresse la Società
Zanarini Teresa.
Fu
prima attrice di assai pregio al principio del se
Barra Mattia. Grazioso Pulcinella, che fioriva intorno al 1670.
Fu
scolaro di Baldi Ciccio (V.), e nulla ebbe nell’a
ti pregi, così nelle commedie scritte, come in quelle all’improvviso.
Fu
nella Compagnia di Antonio Sacchi e in altre, e m
il 1820 le parti di tiranno assoluto nella Compagnia Campana e Socii.
Fu
ufficiale di cavalleria, prima di darsi all’arte,
Magnano.
Fu
artista del San Salvatore di Venezia, tartassato
dannosa a sè stessa che agli altri, e quando voleva era bravissima.
Fu
conduttrice di compagnie ella stessa, e finì col
sera di mercoledì 9 marzo del 1870. Bonaldi Antonio, detto Pezzetta.
Fu
, dice il Bartoli, Arlecchino, e recitava assai be
Maggi Andrea.
Fu
al suo apparir sulla scena uno de' più promettent
piè il corso ginnasiale, al ministero delle finanze, qual volontario.
Fu
della scuola di Carolina Malfatti (V.), e del '72
Pezzana Luigi.
Fu
attore de'più egregi in ogni genere di recitazion
Marchi, col quale stette sino al 1859 (la moglie era morta nel '51).
Fu
il '60 con Adelaide Ristori a Parigi, a Londra, i
ato da Francesco Bartoli come un egregio Pantalone del secolo scorso.
Fu
lodato e stimato non solamente dal pubblico, ma s
Arnaldi Rosa. Prima amorosa di non pochi pregi.
Fu
scritturata per gli anni 1857-58-59 dalla Compagn
Frilli Giorgio, fiorentino.
Fu
giovanissimo in Compagnia di Giovanni Roffi al Co
recitò in sua compagnia e da lei separata le parti di donna seria. «
Fu
gradita – dice il Bartoli – sui teatri d’Italia,
tenne al Teatro S. Luca di Venezia al servizio dei nobili Vendramini.
Fu
in Germania e in Italia festeggiatissimo sempre,
Zanetti Girolamo.
Fu
tra'compagni del Ruzzante (Vedi Beolco Angelo nel
Azzalli Giuseppe.
Fu
innamorato di non pochi pregi nella Compagnia di
rte comica, nella quale riuscì buon attore per le parti d’innamorato.
Fu
nelle Compagnie di Pietro Rossi e di Luigi Perell
Zorni Gasparo.
Fu
sostituito nella Compagnia di Giuseppe Imer al fi
Bonomi Fausto.
Fu
prima attore della Compagnia diretta da Antonio F
ncesco Paganini e di Nicola Menichelli, col quale trovavasi del 1782.
Fu
reputato attore di pregio così nella maschera di
artoli, come attrice di merito per le commedie improvvise e studiate.
Fu
in qualche Compagnia di Venezia, poi seconda donn
Nanini Giuseppe. Bolognese.
Fu
prima ballerino, poi Arlecchino di pregio. Ebbe d
Tassi Lodovico. Modenese.
Fu
attore di pregio per le parti di Dottore, e recit
Bonfigli Manetta.
Fu
prima attrice amorosa il 1832 in Compagnia di Gio
Diolaiti Gaetano, bolognese. «
Fu
un bravissimo Dottore, il quale molto affaticossi
Perotti, e in quella poi ch’egli formò al finire della sua carriera.
Fu
artista acclamatissimo specialmente nel repertori
Mozzi Giustiniano. Attore e capocomico non ispregiato.
Fu
il primo amoroso, nel 1850, della Compagnia che A
▲