o Morrocchesi e Marianna Zaccagnini, fu condotto dal natìo paesello a
Firenze
, e raccomandato per l’educazione ai Padri Scolopi
icò in appendici della gazzetta fiorentina La Nazione, poi in volume (
Firenze
, Bemporad, 1896) i punti più salienti ; e di lui
hesi cominciò col recitare al pubblico nel Teatro di Borgognissanti a
Firenze
, rappresentandovi, primo in Italia e sotto il nom
fremer di gelosia la prima attrice Checcati, artista valentissima ; a
Firenze
, nell’ Ottavia, destava non minore entusiasmo rec
ere per un intiero carnovale i cartelloni del teatro di Santa Maria a
Firenze
, furon tali ch'esso d’allora innanzi s’intitolò d
i si potè contar da quel punto il grande astigiano. Nè solamente a
Firenze
gli accadde di dover cedere alle insistenze del p
ore di declamazione e d’arte teatrale nella Accademia di belle arti a
Firenze
, e vi stampò nel 1832 un corso di lezioni, corred
poche opere teatrali, che si veggono a stampa in quattro volumi in-8 (
Firenze
, Ciardetti, 1822). Morì d’idrope pettorale a Fire
tro volumi in-8 (Firenze, Ciardetti, 1822). Morì d’idrope pettorale a
Firenze
; e sulla pietra che sigillava il suo sepolcro ne
e e nelle comiche, in Compagnia di Giovanni Roffi (V.) al Cocomero di
Firenze
. « Una tenera espressione – dice Fr. Bartoli – un
inomata attrice. Oggi si è alienata dal teatro, e vive felicemente in
Firenze
in età ancor fresca, e non sprovvista di meriti e
la dunque restò in patria, quando il Roffi (1780) cominciò a uscir di
Firenze
. La Zocchi che è seconda nell’elenco, dopo l’Anna
te di Ricecourt, volendo formare una Compagnia stabile al Cocomero di
Firenze
, gli offrì, intermediario l’abate Antonino Ugucci
a prefazione del Cavaliere e la Dama, dice : Penetrai altresi che in
Firenze
vi erano le commedie mie rappresentate senza le m
no e si coltivino le imperfette opere mie. Quando poi le ho vedute in
Firenze
io stesso rappresentare, non posso bastantemente
musica, e presentemente bravissimo attore nelle Commedie in prosa in
Firenze
. E dedicando Le Donne curiose all’abate Antonino
che fu quello del secondo marito di sua madre. Passò da Livorno a
Firenze
, nel Teatro Niccolini, acclamatissima sempre, spe
l ' 43 a Carrara con una miserrima compagnia, si scritturò pel ' 44 a
Firenze
in Compagnia Viti e Baroncini. Il ' 46 si scrittu
rtistica che si chiuse il '69 ; anno in cui si recò definitivamente a
Firenze
(vi si era già recato nel '64 col fermo proposito
onti, che io stesso gli sentii fare, quand’egli era fuor dell’ arte a
Firenze
, di cui serbo ancora il ricordo di un insieme amp
di esposizione. – Vittorio Cavalieri (Trieste, 1864) e Cesare Calvi (
Firenze
, 1872) dettarono di lui alcuni cenni biografici ;
be, fra altri, un figlio, Paolo, stato artista alcun tempo ; e morì a
Firenze
il 19 marzo 1893. Sterni Francesco. Attore gener
Pani Lorenzo. Nato a
Firenze
il 1750, fu un egregio tiranno, e uno de'principa
egio tiranno, e uno de'principali capocomici dal 1785 al 1815. Morì a
Firenze
il 1825.
Barsi Pietro. Attore egregio per le parti di caratterista, nacque a
Firenze
il 29 aprile del 1828. Adolescente, ogni qualvolt
colta di dilettanti, esordendo a Rovezzano, villaggio a due miglia da
Firenze
fuor di Porta alla Croce colla parte di Sbirro ne
Corea) fissò la sua carriera, sempre interrotta ; tanto che tornato a
Firenze
, dovette restituirsi all’antico asilo, alternando
piuto regolarmente il corso di studi alla R. Scuola di recitazione di
Firenze
, si diede all’ arte (alla quale mostrò non poche
, 544, 586. — Una famiglia di Comici italiani nel secolo decimottavo.
Firenze
, Ademollo, 1885. Pag. 260. Alberti Adamo. – Quar
68, 685. Bartoli Adolfo. – Scenari inediti della Commedia dell’arte.
Firenze
, Sansoni, 1880. Pag. 118, 121, 124, 294, 312, 348
Venezia, Pitteri, 1758. Vol. II, pag. 2, 445. Gozzi Carlo. — Opere.
Firenze
, Colombani, 1774. Pag. 507, 740, vol. II, pag. 46
, pag. 556, 634. Jarro (G. Piccini). — Sul palcoscenico e in platea.
Firenze
, Bemporad. Vol. II, pag. 501. — Il naso di Ermete
a. Firenze, Bemporad. Vol. II, pag. 501. — Il naso di Ermete Novelli.
Firenze
, Bemporad, 1901. Vol. II, pag. 194. Kotzebue Aug
ag. 56. Lasca (Anton Francesco Grazzini). — Rime curate dal Verzone.
Firenze
, Sansoni, 1882. Pag. 275. Lemercier De Neuville.
dia. Torino, Zapata, 1661. Pag. 68. Martini Ferdinando. — Al Teatro.
Firenze
, Bemporad, 1895. Pag. 77. — Simpatie. Firenze, Be
erdinando. — Al Teatro. Firenze, Bemporad, 1895. Pag. 77. — Simpatie.
Firenze
, Bemporad, 1900. Vol. II, pag. 134. Martello Pie
. II, pag. 584, 600. Montazio Enrico. — Il Palcoscenico e la Platea.
Firenze
, 1845. Pag. 269. Morrochesi Antonio. — Opere tea
atea. Firenze, 1845. Pag. 269. Morrochesi Antonio. — Opere teatrali.
Firenze
, Ciardelli, 1822. Quattro vol. Vol. II, pag. 166.
ile Anna Fiorilli Pellandi ed all’ Egregio attore Paolo Belli-Blanes.
Firenze
, Carli, 1813. Pag. 323, 920. Ottonelli Padre Gio
Domenico. — Della Christiana Moderatione del Theatro. Quattro parti.
Firenze
, Bonardi, 1655. Quattro volumi. Vol. II, pag. 333
Moderazione del Theatro per via d’interrogatorio colle sue risposte.
Firenze
, Onofri, 1661. Pag. 954, 980, 984. Paglicci Broz
ntativa. Discorso inaugurale alla Cattedra fiorentina di Recitazione.
Firenze
, Galletti, 1882. Vol. II, pag. 330. — La lettura
irenze, Galletti, 1882. Vol. II, pag. 330. — La lettura ad alta voce.
Firenze
, Paravia, 1883. Vol. II, pag. 330. — Il libro dei
1. — La Recitazione nelle scuole e nelle famiglie. Antologia poetica.
Firenze
, Civelli, 1895. Vol. II, pag. 331. — Il Libro deg
Firenze, Civelli, 1895. Vol. II, pag. 331. — Il Libro degli aneddoti.
Firenze
, Bemporad, 1898. Seconda edizione con aggiunte. V
98. Seconda edizione con aggiunte. Vol. II, pag. 219, 331. — La Duse.
Firenze
, Bemporad, 1901. Vol. II, pag. 331. Regli France
vol. II, pag. 24. Rossi Ernesto. — Quarant’ anni di vita artistica.
Firenze
, Niccolai, 1887. Tre volumi. Pag. 625, 734, 778,
icate da Arpalo Argivo, Accademico aborigene della colonia Amiatense.
Firenze
, 1782. Due volumi in-8° piccolo, con ritratto del
ventori. Il Rasi, nato a Ravenna il 20 giugno 1852, si recò il '67 a
Firenze
, ove fece la quinta ginnasiale al Liceo Dante, e
1882), quando fu nominato direttore della R. Scuola di Recitazione in
Firenze
. Attore studioso, elegante, accuratissimo, si cat
tativa. Discorso inaugurale alla Cattedra fiorentina di recitazione. (
Firenze
, Galletti, 1882). La Lettura Ad Alta Voce. (Fire
di recitazione. (Firenze, Galletti, 1882). La Lettura Ad Alta Voce. (
Firenze
, Paravia, 1883). Il Libro dei Monologhi. (Milano
ddoti. (Modena, Sarasino, 1891). – Ne ha fatto l’ editore Bemporad di
Firenze
una seconda edizione, nuovamente illustr., nel 18
). La Recitazione nelle Scuole e nelle Famiglie. Antologia poetica. (
Firenze
, Civelli, 1895). La Duse. (Firenze, Bemporad, 19
lle Famiglie. Antologia poetica. (Firenze, Civelli, 1895). La Duse. (
Firenze
, Bemporad, 1901). I Comici Italiani. Biografia,
ad, 1901). I Comici Italiani. Biografia, bibliografia, iconografia. (
Firenze
, Bocca-Lumachi, 1897-190….). TESTIMONI Caro Ra
grafia. (Firenze, Bocca-Lumachi, 1897-190….). TESTIMONI Caro Rasi,
Firenze
, 22 giugno '76. Ebbi il tuo libro poche ore avan
hezza di chi ti vuol bene davvero. Del tuo Rapisardi. Egregio Rasi,
Firenze
, 31 luglio 1880. Ella conosce profondamente Catu
Alceste, figlio di Ludovico Corsini, Stenterello di pregio, nacque a
Firenze
, e si diede giovanissimo all’arte di suo padre, e
pubblico degno di lui. Ormai i suoi due teatri eran l’ Alfieri di
Firenze
l’inverno, e l’ Arena di Montecatini l’estate, ov
o da una malattia di cuore che lenta lenta lo struggeva, si spense in
Firenze
l’ 11 febbraio 1895, ov’ebbe in uno splendido fun
Compagnia di Francesco Berti, di cui sposò la cognata. Stabilitosi a
Firenze
, vi aprì una bottega di varie merci — come dice F
ivamente compagnia di prosa e di musica. Nel 1780 cominciò a uscir di
Firenze
, sotto la protezione di Pietro Leopoldo, con priv
Genovesato. Forse, quando abbandonò la Compagnia Berti per recarsi a
Firenze
, abbandonò anche le scene per diventare esclusiva
Somigli Domenico, detto Beco Sudicio. Nacque a
Firenze
l’agosto del 1756, e fu barbiere, comico, e poeta
o, e poeta. Nella prefazione alle sue Rime, scritta da Arpalo Argivo (
Firenze
, Pietro Allegrini alla Croce Rossa, 1782, in-8°,
Colonia Amiatense, agli Incamminati di Modigliana, e agli Apatisti di
Firenze
. Dettò versi in morte di Teresa Calamai, la famos
Braccini Luigi. Nacque in
Firenze
nel 1814. Entrò col Domeniconi in qualità di gene
lla di Colomberti, Internari e Fumagalli. Era il 1854 al Politeama di
Firenze
nella Compagnia Pezzana : vi rappresentava lo Zig
Guagni Giuseppe, nacque a
Firenze
il 1802, ed esordì nella Compagnia sociale di Gae
i nel ’55 colla moglie e le figlie, che apriron negozio di modista, a
Firenze
, quivi morì nel ’70, già vedovo dal ’61.
Guasti Amerigo. Nato il 31 marzo 1870 a
Firenze
da Alessandro Guasti, segretario d’intendenza, en
asti, segretario d’intendenza, entrò alla R. Scuola di Recitazione di
Firenze
il 21 maggio dell’ 82, e fu con Giuseppe Barsi de
nduttore di compagnie egli stesso, in una delle quali (al Cocomero di
Firenze
, autunno e carnevale 1853-54) erano la Bon prima
te. Tornato in Italia andò vagando per le città di Toscana, e tornò a
Firenze
ov’ebbe l’egual fortuna. Mortogli uno zio prete a
re, autore, traduttore, e, a tempo perso, legatore di libri, nacque a
Firenze
da modesti parenti. Dai Ricordi di un comico (182
e parti di amoroso. Ritiratosi il Bellagambi dall’arte, si restituì a
Firenze
, ove, aperta una bottega di libri antichi, dovent
e a Torino l’aprile del ’59. Fece i suoi primi studi in un istituto a
Firenze
, ed entrò a undici anni, nel collegio Borde di Mi
i un egregio ufficiale, che poi sposò, lasciò il teatro per recarsi a
Firenze
nella casa paterna. Ciuccio Andrea. (V. Calcese)
lo Luigi Del Buono (V.). Dell’arte sua dice la Gazzetta Universale di
Firenze
(10 gennajo 1800) che ella rappresentò la parte d
dioso. Nell’opera di Jarro : L'origine della maschera di Stenterello (
Firenze
, Bemporad, 1898), sono riferiti alcuni saporitiss
nell’arte del pennello, nella quale si addestrò presso l’Accademia di
Firenze
. Ma morto il padre, il desiderio di calcar le sce
cc. Aveva sposato Margherita Villa di Milano, non comica, e morì a
Firenze
il 2 febbrajo 1886 per aneurisma, e fu sepolto al
e all’assedio di Roma, ed è carcerato prima a Genova col Saffi, poi a
Firenze
, alle Murate…. col Guerrazzi. Uscito la quaresima
. Uscito la quaresima del '53 dalla Compagnia Domeniconi, si riposa a
Firenze
, ove si dà allo studio di nuove parti ; e il '54
ini di Napoli, e questa volta insieme alla Cazzola ; e prende parte a
Firenze
alle feste dantesche, recitando al Pagliano alcun
e in Russia, l’ottobre nell’America del Nord ; poi in Italia, a Roma,
Firenze
e Trieste. Alla fine del febbrajo '83 in Inghilte
90-'91 interpreta per la prima volta la parte di Jago al Niccolini di
Firenze
con Andrea Maggi, Otello : poi torna in Russia, a
l Dumolard (Milano, 1895) i suoi Ricordi : iniziò a Or San Michele di
Firenze
le letture dantesche, e a Palazzo Riccardi, pur d
Michele di Firenze le letture dantesche, e a Palazzo Riccardi, pur di
Firenze
, lesse intorno al teatro del '500. L'ultimo e nuo
arrampicare. » A pagina 432 delle rime del Lasca curate dal Verzone (
Firenze
, Sansoni, 1882) abbiamo le due seguenti ottave :
orentini, mutò il luogo di azione della commedia, di Roma che era, in
Firenze
, recando così sulla scena i leggiadri e ricchi ve
chè — chiude la descrizione — il Barlacchi et li altri strioni che di
Firenze
si feciono venire in giù se ne tornarono con una
recitazione tragica, drammatica, o comica. Mise il primo in iscena a
Firenze
, dopo la rappresentazione dei filodrammatici Conc
nie di Luigi Bellotti-Bon. Ma ormai, gli anni incalzando, si ritirò a
Firenze
, ove morì il 12 gennaio del 1894. Il Colomberti d
la critica e acerbissimo. Enrico Montazio (Il Proscenio e La Platea,
Firenze
, 1845) fu de' suoi più acri censori nella condann
Napoli che percorse tutto in pochi anni con buona fortuna. Tornato a
Firenze
, formò la quaresima del 1821 un’ ottima Compagnia
’unì prima al figlio Guglielmo, col quale era il '46, poi si ritirò a
Firenze
del '50, ove morì settuagenario. Dagli elenchi di
ata prima attrice assoluta da Tommaso Zocchi, esordendo felicemente a
Firenze
. Dopo tre anni passò nella Compagnia Lipparini, p
iettino ch'ella mandava il '37 al sig. Ferdinando Pelzette S. R. M. a
Firenze
: Sti ;mo Signior Ferdinando Eccomi di nuovo ad’
uente sonetto di T. Z. S. dispensato in foglio volante al Cocomero di
Firenze
la sera del suo benefizio 20 febbrajo 1851 : De'
Pelzet Maddalena. Nacque a
Firenze
da uno scorticatore di agnelli, Gaetano Signorini
empo prima attrice a Roma con Vestri e Belli-Blanes, tornò, il’ 18, a
Firenze
, ove diventò primo ornamento della nuova Compagni
triennio seguente con Luigi Domeniconi, poi andò a riposare un anno a
Firenze
, per non abbandonar lo sposo, colpito da fiera ma
qualità di Prima attrice tragica, e Madre nobile, dalla quale passò a
Firenze
, ove stette, fuor dell’arte, sino alla morte, che
ari. In un momento di stizza, il Niccolini (la Pelzet, di passaggio a
Firenze
, vi s’era fermata da tutta una mattina fin verso
lettera : Non temete ch' io venga ad annoiarvi quando passerete per
Firenze
: ma per la rara abilità della signora Maddalena
pitano sotto Napoleone I, nata a Ferrara del 1795, e morta del 1874 a
Firenze
; e fu con lei in molte compagnie di secondo e di
no nella Compagnia Reale Sarda, e in altre di poi. Morto il Ristori a
Firenze
il 3 settembre 1861, fu tumulato nel Cimitero del
Salimbeni Girolamo, di
Firenze
. Rinomatissimo per le parti di vecchio fiorentino
(Rag. XIV), e lo vediamo il 1593 a Genova. (V. Balestri), e il 1594 a
Firenze
, come da una sua lettera in data dell’ 8 dicembre
i donativi di ogni specie : e ciò gli accadde ancora quando si recò a
Firenze
, ove il Gran Duca, dopo che Tiberio gli ebbe cant
si soddisfattissimo, gli fe’dare cento zecchini. Passò Scaramuccia da
Firenze
a Napoli. Quivi diè fondo a tutto quel che aveva
ti furono i denari dal Fiorilli a quel tempo accumulati, che giunto a
Firenze
, comperò un magnifico possesso fuor della porta a
, per alludere a un’abbondante fioritura nella sua famiglia. Passò da
Firenze
, dopo alcun tempo, a Milano, ove si rinnovaron gl
musici, dei cacciatori, e fino la pianta del Serraglio delle fiere di
Firenze
con persone perite per costruirne colà uno simile
ondo appare da una lettera inedita dell’Archivio modenese, in data di
Firenze
26 maggio 1655, colla quale il Gran Duca di Tosca
sso anno pel viaggio ch’ ei doveva fare d’ordine di S. M. da Parigi a
Firenze
. Da questo momento non s’han più indizj della pre
il che fa credere ch’ ella fosse in quest’ ultimo viaggio condotta a
Firenze
, ove si stabilì separata dal marito, forse per in
ttera con cui egli annunzia la sua andata in Italia, e precisamente a
Firenze
, in casa sua, comunicatami dal cav. Azzolini. [h
altri signori. » (V. Ademollo T. di R. 110). Da un diario inedito di
Firenze
, Ademollo riferisce (ivi) che il 17 luglio dello
lui indirizzate all’abate Gondi, segretario del medesimo Gran Duca a
Firenze
, tratte dall’Archivio di Stato di Firenze (F. M.
io del medesimo Gran Duca a Firenze, tratte dall’Archivio di Stato di
Firenze
(F. M. 4797). [http://obvil.github.io/historiogr
a, e in questo tempo farà alcuni negozi suoi, e poi se ne ritornerà a
Firenze
, e lascerà qui il vecchio, il quale senza un mira
suo tutto quello che volesse, se li desse il denaro per ricondursi a
Firenze
; il vecchio non vuol dar nulla, se non li fa un
che lo metterà a S. Lazzero e datone l’ordine ; che non vuole venga a
Firenze
a mangiare il suo. A questo li risposi che non ho
e a mangiare il suo. A questo li risposi che non ho mai creduto che a
Firenze
comandasse che il Granduca e non lui. Mi disse ch
curatore che se ne incarichi e poi subito partirà per ritornarsene in
Firenze
. Il vecchio rimbambito dice vendere i Luoghi del
bisognato farli dare 20 doppie che mi ha promesso, subito arrivato a
Firenze
, in casa di sua madre non avesse sborsato la dett
a me non la vendono. A queste tengon dietro altre dell’ Archivio di
Firenze
non men di quelle importanti per le notizie che l
Gherardi Erminia. Figlia di poveri artisti, nacque a
Firenze
il 1808. Bella di aspetto e di persona, dotata di
ici di Siena, nel qual tempo diede alle stampe co’ tipi del Mariani a
Firenze
, e dedicò alla incomparabile attrice Adelaide Ris
toscrive in una lettera al Duca di Mantova, del 17 settembre 1580, da
Firenze
. (V. Alberghini). Ma se notizie non ci son perven
nda. Da altre lettere pubblicate dallo stesso D'Ancona, lo sappiamo a
Firenze
il I° giugno del '92, e a Mantova il 20 luglio, d
o il Duca stesso, e dell’ avere il fratello Arlecchino strapazzato in
Firenze
e in Parma il servo di S. A. chiama il Catrani a
ua causa con somma giustizia rimosse, ecc. Pietrotti Santi. Nacque a
Firenze
il 24 marzo 1830 da Vincenzo Petrotti (e non Piet
arini, per un triennio, dopo il quale (carnevale dell’ '83) si recò a
Firenze
, dove morì il 23 giugno dello stesso anno. Fu
te di lui che venute in mano del Pieri, passarono alla Riccardiana di
Firenze
. Il Mazzoni li ha illustrati con un elaborato stu
li subentrò nell’impresa il marito di lei, si recò al Teatro Nuovo di
Firenze
nel 1803, ov’ebbe il massimo de’trionfi, recitand
loso, di lire 11,500. Ma se bene si rinnovassero per lei i trionfi di
Firenze
, dopo il triennio non volle accettare una riconfe
e quello insieme della versione. In una raccolta di omaggi poetici (
Firenze
, Carli, 1813) alla Fiorilli e a Belli-Blanes, e d
re mesi all’entusiasmo il pubblico di ogni specie nel Teatro Nuovo di
Firenze
, e una anacreontica di Ligauro Megarense, pastore
condo. Ristabilito appena da lunga malattia, mettevasi in viaggio per
Firenze
, e disgraziatamente trovava la morte sotto le ruo
ale del 1820, dando conto della Compagnia Taddei al Teatro Goldoni di
Firenze
, dice del Gattinelli che « nella declamazione del
i si discorre largamente di commedie originali e tradotte, del ’28 da
Firenze
ad Antonio Benci, in Livorno, autore della Botteg
rdita della mia salute. Tuttavia speriamo. Io partirò il 2 agosto per
Firenze
, e di là raggiungerò la Compagnia a Viterbo, se l
nel Friuli, il quale, ritiratosi dall’arte dopo il ’40, e fermatosi a
Firenze
, a far l’affittacamere, chiedeva invano il settem
l Ministero di grazia e giustizia la naturalizzazione toscana. Morì a
Firenze
il febbraio del 1877. Passò l’Anna Job da quella
o Morelli, dal quale si allontanò per ritirarsi più che settantenne a
Firenze
, ove morì il 12 maggio del 1890. Dal suo matrimon
ministratore delle Compagnie Morelli, Bellotti-Bon, e Marini, morto a
Firenze
il 22 giugno del ’98. Dei meriti di Anna Job,
Ciotti Francesco, nato a
Firenze
il 1835 da un impiegato di dogana, fu per trentas
l’arte sua forte e gentile a quei filodrammatici ; e d’onde si recò a
Firenze
il ’93 nella ricorrenza del 1° centenario dalla m
; poi dovette abbandonar la scena per mal ferma salute, e si ritirò a
Firenze
nella casa del marito. Nell’ ’85 le si sviluppò u
, continua : Iacopo Corsini, che sino ad una età avanzata non mai da
Firenze
partissi, nell’anno 1780 ha cominciato colla Comp
il carnevale 1777 ; e l’altro esistente nella Biblioteca Nazionale di
Firenze
, che contiene 56 ottave cantate dalla primavera d
tunno dell’anno 1780. In esso volume, oltre alle commedie recitate in
Firenze
, figurano : L’amor semplice – Il Molière – L’amo
evano prendervi parte, oltre al Citaredo Atalante che si attendeva da
Firenze
. » E più giù : « Sotto il soprannome di Zafarano
etc. etc. (F. Torraca, Il Teatro Italiano dei secoli XIII, XIV e XV.
Firenze
, Sansoni, 1885).
o dagli applausi e dai consigli de’concittadini, esordì alle Logge di
Firenze
con Adelaide Ristori nel’70, in qualità di second
ità di secondo amoroso. Terminato il carnevale del’70, e formatasi in
Firenze
una nuova compagnia sociale fra gli artisti Giorg
rotagonista nell’ Antonio Foscarini di G. B. Niccolini al Cocomero di
Firenze
, destandovi un vero entusiasmo al fianco della Pe
agnia Ciarli e Falchetti, nel carnovale del 1831 al Teatro Alfieri di
Firenze
, ottenne di poter fare la sua beneficiata, dietro
alla Patria, luogate che sieno le figlie, S. A. le farà assignare in
Firenze
200 Ducatoni all’anno d’assignam.to Terzo. Quand
’anno d’assignam.to Terzo. Quando la S.ra Clarice volesse habitare à
Firenze
sua Patria, coll’obbligo di esser dedicata di ser
de. Del libretto [commento_1.2] Rinuccini: Ottavio Rinuccini (
Firenze
, 1562-1621) è considerato il primo librettista it
Poliziano: Angelo Ambrogini detto il Poliziano (Montepulciano, 1454 –
Firenze
, 1494) scrisse l’azione teatrale la Favola di Orf
critta dalla figlia Marza. Lulli… Quinault: Giovanni Battista Lulli (
Firenze
, 1632 – Parigi, 1687), comunemente francesizzato
i Metastasio. [commento_2.4] Jacopo Peri: Jacopo Peri (Roma, 1561 –
Firenze
, 1633) scrisse la musica del dramma Euridice su l
su libretto di Ottavio Rinuccini, rappresentato per la prima volta a
Firenze
il 6 ottobre 1600. diasistematica: letteralmente
aliana. [commento_2.13] Cesti: Pietro Antonio Cesti (Arezzo, 1623 –
Firenze
, 1669) compositore italiano legato ai Medici, fu
i Medici, fu autore di diverse opere presso la corte di Innsbruck e a
Firenze
. Carissimi: Giacomo Carissimi (Marino, 1605 – Ro
tare e del recitare [commento_3.2] Salvini: Anton Maria Salvini (
Firenze
, 1653-1729) è stato un grecista ed erudito italia
Joseph Addison: Il Catone, tragedia d’Addison, tradotta dall’inglese,
Firenze
, Nestenus, 1725. Baron: Michel Boyron, detto Mic
tova, 1546). Triboli: lo scultore Niccolò Pericoli detto il Tribolo (
Firenze
, 1500-1550). San Gallo: Antonio da Sangallo il G
olo (Firenze, 1500-1550). San Gallo: Antonio da Sangallo il Giovane (
Firenze
, 1484 – Terni, 1546), architetto. Peruzzi: Balda
codice dei Trionfi del Petrarca (S. I, 33-1131) della Riccardiana di
Firenze
, trovasi aggiunto in fine questo sonetto (gentilm
. Molto probabilmente l’Aurelia qui lodata, e che destava stupore in
Firenze
, è quell’Aurelia, ignota sin qui, desiderosa nel
envenuti. Recitato prima co' filodrammatici senesi, poi con quelli di
Firenze
, ove s’era fissato dopo la morte del padre al pri
istarco, che concerne la beneficiata del nostro attore al Cocomero di
Firenze
il 28 gennaio del 1847. E 'sta volta il fiero art
ebbero in lei un’interprete valorosa : e Vittorio Alfieri, uditala a
Firenze
nell’Ottavia, volle conoscerla davvicino ; e le s
nni ! Nell’album della Internari, che è nella Biblioteca Nazionale di
Firenze
, si trova una sua lettera a questa, in cui la rin
come attrice di qualche pregio per le parti di serva che sostenne in
Firenze
al Cocomero e ne’teatri di Lombardia e di Liguria
dalla Compagnia diretta dall’artista Giovanni Leigheb. Al Cocomero di
Firenze
, ora Niccolini, fu molto lodata dal pubblico e da
entino. Fu giovanissimo in Compagnia di Giovanni Roffi al Cocomero di
Firenze
, quale innamorato. Coll’avanzar dell’età, si died
almente ammirata ne' tre generi ; comico, drammatico, tragico. Morì a
Firenze
nel 1865.
topulo, Goldoni, Dorati, Internari e Paladini, Perotti e Fini. Morì a
Firenze
l’anno 1854.
i con altre Compagnie, finchè, lasciate le scene, andò a stabilirsi a
Firenze
, ove morì nel 1865.
ista celebre nella maschera dello Stenterello, ch’egli creò, nacque a
Firenze
(fuori di Porta a Prato a San Stefano in Pane) il
pagnia comica che recitava al Teatro del Cocomero (oggi Niccolini) di
Firenze
. Recatosi a Napoli e divenuto frequentatore assid
nel ’91 la seguente lapide : Luigi Del Buono – nato a Rifredi presso
Firenze
– scrittore castigato elegante – autore di operet
i di Venezia del 1821 cita un Vincenzo Fracanzani il quale partito da
Firenze
sua patria, immaginò in Lombardia un nuovo ridico
ttavi forse dalla vita infernale ch’ ei le faceva condurre, ritornò a
Firenze
, ove morì non molto prima, pare, del 1688, data d
Bazzi, la celebre Maria Anna, e con essa andò a stabilirsi nel 1849 a
Firenze
, ove, pochi anni dopo, morì.
uelle di donna seria. Recitò sempre nella compagnia del marito, ma, a
Firenze
, nell’autunno del 1771, rappresentando La Vedova
pagnia : forse Vincenzo Bellagambi (V. Rasi, Il Libro degli aneddoti.
Firenze
, Bemporad, 1898), il quale ci fa anche sapere che
ompagnia accademica-toscana addetta al regio teatro degl’Intrepidi di
Firenze
, si trovavano l’estate del 1790 a Livorno, ove di
ocomicato, si diede all’ufficio di amministratore, e come tale morì a
Firenze
in Compagnia Ferrati e Socj al principio del ’96.
ò poi all’arte in Compagnia Gattinelli, in cui (nel Teatro Goldoni di
Firenze
, e nel’ 700’ 72) rappresentò per ben quattordici
mo, vi restò fino al’91 come maestro di recitazione ; di là si recò a
Firenze
, ove è tuttavia in ottima salute. Luigi Alipra
tornò in Italia. Ma venuto ormai vecchio, lo abbandonò per recarsi a
Firenze
, scritturato al Cocomero di Firenze nella Compagn
cchio, lo abbandonò per recarsi a Firenze, scritturato al Cocomero di
Firenze
nella Compagnia di Giovanni Roffi (1767), dove no
Salvini Alessandro. Fratello del precedente, nacque a
Firenze
il 21 dicembre del 1861. Fu educato in un Istitut
riò finalmente ; ma, distrutto da tisi intestinale, cessò di vivere a
Firenze
il 15 dicembre del 1896. Avea sposato in America
ile oroscopo che tolgo, come gli altri, dalla Biblioteca Nazionale di
Firenze
, gli avrebbe preso moglie il 1614 e commesso un o
esto Rossi, poi a Parigi il ’57 colla Ristori. Si ritirò dall’arte in
Firenze
, ove andava recitando coi filodrammatici di quell
Lasciò l’arte ancor giovane, e si recò a Roma, custode del Palazzo di
Firenze
, ove albergava l’ambasciatore del Granduca di Tos
la sua Patria ; e poi passò a Napoli, dove si fece onore. Ritornato a
Firenze
, recitò nel Teatrino della Piazza Vecchia, ed ogg
voce. Passò il’21-'22, primo assoluto, in quella di Tommaso Zocchi a
Firenze
, e vi piacque moltissimo, specialmente in Contrad
nes Pellegrino. (V. Belli Paolo). Boboli Giovanni. Nacque nel 1770 a
Firenze
, e fu egregio caratterista. Fece parte delle migl
quella della Toffoloni, nella quale tanto piacque al Teatro Nuovo di
Firenze
come cantante, che l’impresario Feroci le offrì d
a Milano, e probabilmente si recò a Parigi nel 1621 ; nel 1640 era a
Firenze
. (V. Ranieri e Valerini).
l campo alla forense, pien di coraggio condusse i suoi comici fuor di
Firenze
, per tutta la Toscana, in Lombardia e a Malta. Eb
poldo, poi in Nazionale. Una sera disse : « C’è troppi stenterelli in
Firenze
. Siamo tre : Piazza vecchia, primo, Leopoldo seco
finite della stessa risma. Buona parte della vita artistica passò tra
Firenze
e Lucca con compagnie comiche, cantanti e danzant
atto il liceo nella città nativa, fu da vicende domestiche condotto a
Firenze
, quand’era sul punto di darsi agli studj legali.
870 I tiranni domestici Id. 1872 La Moda Id. 1872 Le due strade
Firenze
1873 Triste passato Siena 1873 Una Società an
nte la parte di Virginio nella Virginia di Alfieri ; e al Cocomero di
Firenze
quella di Mitrane nel Nabucco di Niccolini. Assun
e nella Clitennestra dell’ Oreste e nell’ Antigone di Alfieri. Morì a
Firenze
dopo il ’60 in tardissima età.
rina, trattarsi di una cantante. Poco innanzi il 1740 alla Pergola di
Firenze
cantava la Facchinelli veneziana, chiamata la Bec
e il posto di servetta. Abbandonato il teatro, si ritirò col marito a
Firenze
, ove aprì un negozio di modista, e ove morì nel 1
e il Bartoli – vantaggiosi per se stesso e pe’suoi compagni. Bologna,
Firenze
, Genova, ed altre città applaudirono al suo modo
Iggius Bianca. Nome di guerra di una graziosa prima attrice, nata a
Firenze
intorno al 1870 da parenti non comici. Recatosi i
4 furon, come s’è visto, a Milano e a Venezia, e del '75 a Milano e a
Firenze
; e forse a Vienna, riferendo il Trautmann, che i
rnovale del '76, e passan di nuovo in Francia nel '77. Sono nel '78 a
Firenze
e al principio del '79 a Venezia. Parte dello ste
documento romano, eran di nuovo a Mantova ; l’ '83 a Milano, l’'85 a
Firenze
e l’ '86 a Bologna, d’onde chiedevan licenza al D
a, per essersi diportati bene, a Milano. Furono il maggio dell’ '89 a
Firenze
, e il settembre a Milano, ove tornaron poi il nov
o, ove tornaron poi il novembre del '90. Li vediamo il '91 e il '94 a
Firenze
, il '96 a Genova e a Bologna, e dal '99 al 1604 i
no all’Ajudi onori di pubblico, ed encomi di giornalisti. Recitando a
Firenze
nel Carnevale del 1854 in Compagnia Feoli, lo Sca
r, scrisse il Giornaletto ragionato dei teatri del 1821 : Partito da
Firenze
sua patria, immaginò in Lombardia un nuovo ridico
Poli Giuseppe, nato il 1836 a
Firenze
, entrò il '58, dopo varie prove coi filodrammatic
re questo lo stesso che il Padre Ottonelli asserisce di aver veduto a
Firenze
il 1640, e chiama ripetutamente « Capocomico degl
Caterina, con Ferdinando d’Austria. E come mai si trovava la Ponti a
Firenze
? Forse essa aveva abbandonato un anno i Desiosi
onato un anno i Desiosi ed era entrata coi Confidenti, e si trovava a
Firenze
in riposo ? O forse Desiosi e Confidenti avean co
e all’Istituto tecnico di Milano, entrò alla Scuola di recitazione di
Firenze
il dicembre dell’ ’83. L’ ’86 fu scritturata prim
li anni inanti fece sentire, intendendo che mio Padre si ritrovava in
Firenze
, essendo di ritorno di Sicilia e di Napoli ; esor
te a punto dallo stesso M. Adriano allo Speziale di S. Maria nuova in
Firenze
; montato con questo ornamento sopra d’un Mulo ca
oli che passai in quei tre giorni e mezzo che mettessimo da Bologna a
Firenze
, forsi parrebbe favola, e pure è vero, poichè in
cavallo, o giù del Mulo. La scesa del Giogo bisognò farla a piedi ; a
Firenze
non mi volsero lasciare entrare la sera perchè av
ll’oroscopo che traggo, come gli altri, dalla Biblioteca Nazionale di
Firenze
, il quale ci dice il Bruni bolognese.
el 15 gennaio 1813 la Polissena di G. B. Niccolini al Teatro Nuovo di
Firenze
, e la prima volta, pur del Niccolini, l’Edipo nel
, pur del Niccolini, l’Edipo nel Bosco delle Eumenidi alla Pergola di
Firenze
il 17 marzo del 1823 ; rappresentazioni che dovet
sinchè non sia pervenuto all’età maggiore. Il Belli-Blanes dimorava a
Firenze
in Piazza degli Agli, N. 898 : e un mese dopo cir
bile Anna Fiorilli Pellandi ed all’egregio attore Paolo Belli-Blanes.
Firenze
, Carli, mdcccxiii). E dall’Archivio di Milano (Pr
Buzzi-Brangis Isabella. Di famiglia di commercianti, nacque a
Firenze
il 1788. Si sposò ad un parrucchiere della città,
i onoratamente il pane, ricoverato dal genero Giuseppe Guagni, morì a
Firenze
verso il 1850.
enti. Ma sciagura volle che nell’estate del ’25 infermasse di petto a
Firenze
, ove in breve morì, compianto dalla moglie, dal f
o Salvador Rosa morto in Roma nel 1673 empì quella città non meno che
Firenze
di meraviglia per la copiosa eloquenza estemporan
iello ed il Brighella, ed in quello di Pascariello, La di lui casa in
Firenze
divenne un’ accademia letteraria sotto il titolo
la del Dottor Graziano, e durò più anni a venire a posta da Bologna a
Firenze
lasciando i negozii per tre mesi, solamente per f
to per alcun tempo il figlio di compagnia in compagnia, si stabilì in
Firenze
, ove morì a settantaquattro anni. La moglie Adela
i fa fede Carlo Gozzi, il quale nel Ditirambo pel Sacchi Truffaldino (
Firenze
, tip. Colombani, 1774, T. VIII), dice : Se il Sac
sa Sagace di Carlo Goldoni. Nel carnovale del 1825 al Teatro Nuovo di
Firenze
in Compagnia di Luigi Fini, rappresentò per cinqu
Paladini Ettore. Figlio dei precedenti, nacque a
Firenze
il 1849. Determinare con esattezza cronologica il
che mi necessitano pel pagamento degli impegni da me contratti qui in
Firenze
, nè tampoco pagarmi il costo della vettura pel tr
più all’ora del mezzo giorno al solito Caffè d’ Etruria, e mi creda
Firenze
, 3 settembre 1841. All’ornat.º Sig. Camillo Ferri
lo aveva destinato il padre, e si diede all’arte comica, esordendo a
Firenze
il 1859 nella Compagnia Marchi e Pezzana, in qual
sonnambulismo, e una sorella in Piemonte e in Liguria, e finalmente a
Firenze
, ove stette fino al ’74, recitando con altre giov
altre molte ebbero in lui un interprete valoroso. Al Teatro Nuovo di
Firenze
, nel carnovale del 1834, entrato appena fra le qu
simo nella Compagnia di Pietro Rossi e in quella di Giovanni Roffi di
Firenze
, dove con molto onore recitava ancora tra l’ 80 e
Come dunque c’entra il 1788 di Napoli, se l’Andolfati nell’ 80 andò a
Firenze
, ove trovavasi ancora nel ’92 ?… Nelle prefazi
?… Nelle prefazioni alle sue rappresentazioni teatrali stampate a
Firenze
nel ’91 e dedicate all’Illustrissima Accademia de
ammalata. Oggi, dopo di aver vissuto alcun tempo fuor della scena in
Firenze
, si trova prima attrice in Compagnia Ferrati.
e, cominciò a salire in gran fama il carnevale del ’27 al Cocomero di
Firenze
per la creazione del personaggio di Loredano nel
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