esser veramente, poichè lo vediam richiesto in più contingenze or dal
Duca
di Modena a quel di Mantova, or da Luigi XIV al D
ntingenze or dal Duca di Modena a quel di Mantova, or da Luigi XIV al
Duca
di Modena, di cui lo troviamo nel 1675 provvisori
i, all’Orlandi, al Narici e al Parrino. Interessante è la lettera del
Duca
di Mantova per certa larghezza di vedute nelle va
endersi etiandio meco nella guisa che si pratica tra me, et il Signor
Duca
di Parma, mentre uariandosi alle uolte d’anno in
uicendeuole et affettuosa corrispondenza….. E in gran conto dovè il
Duca
di Modena tenere il Cimadori, dacchè in due lette
dovè il Duca di Modena tenere il Cimadori, dacchè in due lettere del
Duca
di Mirandola al Principe Cesare D’Este in data de
o mancare a Sua Altezza col far battere Finocchio comico. E avendo il
Duca
risposto sulla attendibilità delle relazioni avut
84. Tuttavia, come nel Cimadori si notò un leggiero miglioramento, il
Duca
, dopo di aver dimostrato largamente la impossibil
tonia). Il 25 febbrajo '90, trovandosi a Roma, e avuta notizia che il
Duca
privava la Compagnia del Dottore e del secondo Za
Dottore e del secondo Zanni, si volge con lettera a un segretario del
Duca
, per ottenere o lo scioglimento da ogni obbligo d
ontanelli poi con lettera del 20 luglio 1691, impetrando soccorsi dal
Duca
pel pantalone Girolamo Gabrielli e la prima donna
Il 5 dicembre del’91 scrive da Arezzo di Toscana a un segretario del
Duca
, perchè gli ottenga raccomandazioni per Roma, ove
lor mene, gli farebber guerra. Il dì seguente rinnova la supplica al
Duca
in persona, nella quale si firma non più Luca Rec
iveva in suo nome al Marchese Pio di Savoja, perchè gli ottenesse dal
Duca
raccomandazioni per Napoli. Il giugno del '93 lo
Rechiari scrive direttamente al Marchese Pio, perchè gli ottenga dal
Duca
una commendatizia pel Cardinal Rubini, Legato di
ico egregio per le parti di Pantalone nella Compagnia al Servizio del
Duca
di Modena. Luigi XIV richiese al Duca di Modena i
nella Compagnia al Servizio del Duca di Modena. Luigi XIV richiese al
Duca
di Modena il Riccoboni, il quale, colpito dalle p
Riccoboni, il quale, colpito dalle parole cortesi di rammarico che il
Duca
gli volse nel licenziarlo per la Francia, rifiutò
ia avvenisse poco dopo il '70. Avanti di esser Comico al Servizio del
Duca
di Modena (ma non sappiam quando), Riccoboni era
o), Riccoboni era a Napoli ; e ciò sappiam da una supplica del '74 al
Duca
, in cui egli espone : che certo Bartolomeo Pavia
in casa del conte Sertorio, e potendolo pagare, Riccoboni supplica il
Duca
perchè vi si adoperi…. Il Riccoboni doventò il co
eature da allevare, si raccomanda alla solita pietà e munificenza del
Duca
…. Delle cinque creature non abbiam notizia che di
da altro soldato di fortezza, figlio di Carlo Curti della guardia del
Duca
, e seco lui costretto a battersi con la spada, lo
passandogli il fianco. Fra i documenti che concernon la Compagnia del
Duca
, ov'era Pantalone, ve n’ha uno del 1681, che comp
la sua vita di comico. Il 1675 arrivò a Mantova da Napoli, comico del
Duca
di Modena, come abbiamo da una lettera di Alfonso
nia e che si è strecto con promesse di Regalarlo bene, propone a quel
Duca
non gli si dien meno di 25 dopie, essendo questo
re, è dato al nome di Areliari Teodora. Anche il 9 aprile del '76, il
Duca
di Mantova ringraziava quello di Modena dell’aver
r quelle di Mantova. Il 7 giugno '77 da Genova scrive distesamente al
Duca
di una aggressione a mano armata per opera di cer
atario di Monferrato, il quale a sua volta avrebbe agito d’ordine del
Duca
di Mantova in persona, indignato contro Florindo
il suo prossimo ritorno in patria, e passando invece al servizio del
Duca
di Modena. Del 15 agosto 1677 abbiamo una lettera
casse già pervenute a Verona, ove doveva recitare nella compagnia del
Duca
di Mantova, e dal Lolli ritirate. Il cavaliere, a
uirla. Sembra poi da una lettera di certo Capello dell’ 8 dicembre al
Duca
di Modena, che fra le casse di Florindo ne fosse
tà, mentre non ne tengo altra notizia. » E si raccomanda vivamente al
Duca
, perchè componga la faccenda. Ma pare che il Duca
omanda vivamente al Duca, perchè componga la faccenda. Ma pare che il
Duca
di Mantova l’avesse davvero a morte col pover' uo
da Modena, e giunse dopo ventidue giorni a Napoli, d’onde scrisse al
Duca
mandandogli una descrizione in versi del suo viag
o. Finito il carnovale a Modena, Florindo si restituì in patria, e il
Duca
lo raccomandò con ogni larghezza, il 3 marzo 1681
io, dei quali Florindo ebbe sempre a lodarsi. L' '83 egli chiedeva al
Duca
una lettera di raccomandazione diretta al Vicerè
i, che subito ottenne. Il 28 di dicembre dell»86, augura da Napoli al
Duca
il buon capodanno, e ci apprende che ha già abban
esentare a V. A. i Voti, ecc., ecc. Il 25 febbraio dell’ '87 manda al
Duca
i suoi devoti mirallegri per la favorevole impres
se parte della Compagnia del Principe Alessandro Farnese. È lo stesso
Duca
di Modena che si rivolge al Cardinal Legato di Bo
belle promesse ad accettare l’invito di far parte della Compagnia del
Duca
, al che pare si fosse mostrato renitente. Da un’
Dottor Lolli fosse in Francia. Ma il '77 era a Verona al servizio del
Duca
di Modena. Il '79 si trovò a recitar nientemeno c
comico Francesco Delli Angioli (V.). Con lettera del 3 marzo 1683, il
Duca
di Mantova scriveva al Duca di Modena, per chiede
li (V.). Con lettera del 3 marzo 1683, il Duca di Mantova scriveva al
Duca
di Modena, per chiedergli insieme ad altri comici
omici il Dottor Brentino, da aggregare alla propria compagnia. Ma il
Duca
di Modena continuò a tener compagnia, e in essa i
am Deus &. Di fuori : Memoriale All’ Altezza Ser.ma Dell’ Signor
Duca
di Modena Per Gio. Antonio Lolli Comico detto il’
1686. Infatti nel maggio '86 egli figurava nella lista dei comici del
Duca
, al fianco dei coniugi Fiala, di Antonio Riccobon
nate due doppie il mese. E lo troviamo del '92 sempre al servizio del
Duca
, a cui scrive da Ferrara Luigi Bentivoglio, prega
Sondra Giuseppe (o Sontra ?). Comico del
Duca
di Modena, noto col nome di Flaminio, fiorì nella
ii. Fu arrestato insieme al Pantalone Rinaldo Rosa (V.), d’ordine del
Duca
stesso, nel suo passaggio pel Po da Ferrara a Cre
lite defezioni di compagnia, o semplici disobbedienze agli ordini del
Duca
capocomico. Il Principe di Toscana con lettera 19
Principe di Toscana con lettera 19 agosto 1698 da Pratolino, prega il
Duca
di Modena di rilasciarli il commediante Sondra ;
e artistico di lui. Il 5 maggio del’99 il Principe cugino annunzia al
Duca
da Firenze l’arrivo di Flaminio, e lo ringrazia d
arti di primo Zanni, che vediam sostenere il 1650 nella Compagnia del
Duca
di Modena (V. Zanotti Andrea). In una lettera del
del Duca di Modena (V. Zanotti Andrea). In una lettera del Coccino al
Duca
del 18 febbraio '50 da Venezia, e nella sottoscri
a l’ 8 di settembre, sotto la qual data riferisce a un famigliare del
Duca
, come non essendosi negoziata a dovere l’andata a
ino) ; che non contenti d’ haverci stancato le città la Compagnia del
Duca
di Parma aveva prima d’essi recitato a Verona tre
n già state licenziate, si rivolge il 3 di aprile a un famigliare del
Duca
per sapere se la compagnia debba andare a guadagn
al Marchese Decio Fontanelli in una sua lettera del 14 agosto 1691 al
Duca
di Modena. La Compagnia del Duca aveva domandato
na sua lettera del 14 agosto 1691 al Duca di Modena. La Compagnia del
Duca
aveva domandato di poter recitare a Verona, ove a
a aveva domandato di poter recitare a Verona, ove andò poi quella del
Duca
di Mantova, rifiutata a Milano. La Compagnia di M
to la Compagnia italiana, e il Fontanelli esorta in questa lettera il
Duca
a servirsi di alcuno di quei soggetti per miglior
azon : così egli si sottoscrive in una lettera indirizzata da Roma al
Duca
di Mantova il dì 13 di novembre 1593, nella quale
prigione, poi lasciato in libertà, per la qual cosa si raccomanda al
Duca
di mandargli, o fargli avere qualche soccorso di
a Monaco di Baviera : e tanto vi piacque che dovendo capitare colà il
Duca
di Lorena, vi fu nell’agosto da Vincenzo Gonzaga
persichi, et aranci ; e venne rimandato ai 5 novembre, per essersi il
Duca
di Lorena trattenuto a Monaco presso il genero pi
ntonio. Fiorito sul finire del secolo xvii, fu comico al servizio del
Duca
di Modena per le parti di secondo Zanni sotto il
ti di secondo Zanni sotto il nome di Truffaldino. Da una supplica al
Duca
di Modena del 1686 per ottenere che gli fosse man
ovale del 1690 si trovava a Roma, d’onde scrisse una lunga lettera al
Duca
, perchè richiesto di andare a Bologna con la comp
era l’unico sostegno della sua povera famiglia. A un famigliare del
Duca
, il conte Maresciano, scrisse da Orvieto il 2 ott
Madama Angelica, com’ egli medesimo si sottoscrive in una lettera al
Duca
di Mantova, del 17 settembre 1580, da Firenze. (V
propenderebbe invece a ritener quella Margherita Pavoli (V.), che il
Duca
raccomandava il '92 ai Comici Uniti. Da essa lett
no del '92, e a Mantova il 20 luglio, dove pare armeggiasse presso il
Duca
, suo nuovo padrone, per certi suoi segreti. Poi t
uto sempre dal Catrani che l’amava, e or per vendetta disputatogli al
Duca
dal Martinelli, il quale non cessò mai di vituper
prisse bottega pubblica. E di queste accuse e dello sparlar contro il
Duca
stesso, e dell’ avere il fratello Arlecchino stra
atello, che da lui stesso sappiamo in una lettera del 2 maggio '98 al
Duca
, come entrambi fosser perseguitati e minacciati d
sser perseguitati e minacciati di morte ; onde chiedeva protezione al
Duca
, non volendo ricercar nè vendetta, nè giustizia,
ti di Dottore, fiorito sul finire del secolo xvii, fu al servizio del
Duca
di Modena con Anna Arcagnati sua moglie, detta in
nate di paga venti doble al mese. Una lettera del 18 febbrajo 1690 al
Duca
, firmata dal Savorini e da Marco Antonio Zanetti
di ciascuno, ai quali Dio sa quando si sarebbe potuto provvedere. Il
Duca
di Modena aveva loro ordinato di andare per propr
ie di Savorini, non era con lui a Roma, e abbiamo un nuovo ordine del
Duca
allo stesso tesoriere, di pagare degli effetti di
l resto della Compagnia. Altra supplica dei Savorini abbiamo al nuovo
Duca
, morto Francesco, con la quale espongono la loro
'avesse fatto i suoi studi. » In data dell’'88 abbiamo una lettera al
Duca
di Modena, in cui si lamenta di non aver ricevuto
o per nulla, carico di famiglia. Domanda soccorso. Dice che quando il
Duca
fu ammalato corse per tutti i monasteri di Bologn
avorini, o forse del Muzio, dottore anch'esso il 1688 al servizio del
Duca
? Sbodio Gaetano. Nato a Milano il 10 novembre 1
arole del Barbieri, aggiungendo : « i quai privilegi gli fece pure il
Duca
di Mantova per li proprj suoi Stati ». Se non del
tistico dello Zecca in una sua lettera da Parma del 29 aprile 1646 al
Duca
di Mantova, a cui manda un libretto della prima o
licata dal D'Ancona nella nozza Martini-Benzoni), congratulandosi col
Duca
di Mantova che sia risanato delle varole, gli dà
alta all’autunno del '59, e l’8 novembre annunzia a un Segretario del
Duca
, che era per recarsi a Reggio ; ma gli era stato
ità ch' era fra lui e le varie Corti, annunciando a un Segretario del
Duca
di Mantova la scelta degli appartamenti pel suo p
e, prima donna e capo comica, abbiamo la seguente lettera del 1663 al
Duca
di Modena : Serenissima Altezza Hippolita Gabrie
tore Nelli (V.) e in altra di Giovanni Parenti del 1655 da Venezia al
Duca
, in cui dà notizie de’teatri di Venezia, e ne pro
teatri di Venezia, e ne promette sulla Ippolita, richiesta, pare, dal
Duca
, per aggregarsi a’ suoi comici. Nè men di questa
ti e sorella di Antonio Torri detto Lelio, fu attrice al servizio del
Duca
di Modena per la parte musicale, come si rileva d
la parte musicale, come si rileva da una sua curiosissima lettera al
Duca
stesso da Bologna, in data 2 giugno 1683 in cui s
o danno alla sua riputazione. E per tutto ciò ella si raccomandava al
Duca
, acciocchè volesse degnarsi moderare a questo Sig
mo altra notizia che indue lettere di Scipione Garimberti da Parma al
Duca
di Modena del….. (senza data) e del 21 maggio 165
Parma al Duca di Modena del….. (senza data) e del 21 maggio 1655. Il
Duca
di Modena aveva richiesto il Giarattoni al Princi
sappiamo nè in qual compagnia fosse, nè se poi passasse in quella del
Duca
: sappiam solo che recitava le parti del Dottore.
Fiala Giuseppe Antonio, napolitano, comico di S. A. il
Duca
di Modena, fiorì nella seconda metà del secolo xv
olta in una supplica da Verona del 10 agosto 1651 a un segretario del
Duca
, sottoscritta da alcuni comici della compagnia, p
?). Il 14 agosto del ’74 si trovava a Napoli ; e dovendo d’ordine del
Duca
recarsi a Modena, implorava soccorso per sopperir
a di Napoli sappiamo dalla seguente lettera, che la moglie scrisse al
Duca
, l’anno dopo che furon tornati da quel disastroso
lanta – Dottore, Marchi – (?), e Narici – Orazio), mosser lagnanza al
Duca
di Modena con lettera da Lodi del 16 xbre ’87, in
el dottore, e famoso col nome di Dottor Lanternone. In una lettera al
Duca
di Modena da Parma in data 4 giugno 1655, si acce
mettere assieme per l’ Altezze di Parma. Era nel 1687 al servizio del
Duca
di Modena, nella Compagnia di Giuseppe Fiala il C
Zbrazin (?) Francesco. Comico del
Duca
di Mantova, del quale trovo notizie in una sua le
.° Gabinetto. Ringrazia della nuove avute della recuperata salute del
Duca
, e crede sia sfumata l’andata a Roma, perchè Donn
ileva da una lettera dell’Archivio di Modena, scritta da Parma a quel
Duca
da Ranuccio Farnese il 1° aprile del 1678, come A
ero stati accordati per un anno all’Abate Grimani, dietro istanze del
Duca
di Modena espresse con lettera del 24 marzo. Sin
ottor Milanta, col Marchi e col Narici, firmò da Lodi una supplica al
Duca
di Modena per recarsi a Pavia, dove avevan preso
uglio 1691, col mezzo di Dario Fontanelli, il Gabrielli si rivolge al
Duca
, a disposizion del quale era stato fermato, per a
i : e vi han parecchie ricevute sue delle solite dieci doppie, che il
Duca
le faceva pagare come donativo. Nondimeno a lei n
la qualifica di vecchia e inabile omai al recitare. In una lettera al
Duca
di Modena, la Fiala si dice carica di famiglia ;
di comici. Sotto la stessa data, troviamo in una lista di comici del
Duca
, e sempre al fianco della Fiala un’altra Angiola,
Nobili Sante. Comico egregio, che recitava nella Compagnia del
Duca
di Modena sui primi del '700 le parti d’innamorat
ommissario delle Battaglie di tutto lo Stato di S. A. Ser.ma il Sig.r
Duca
di Modena. La lettera con cui il Nobili chiede la
reini. Avea un bello scrivere e raccomandarsi la Regina di Francia al
Duca
di Mantova ! Florinda e Flavia apparivan sempre m
ei quel passo nella lettera di Drusiano Martinelli, a un capitano del
Duca
: « Gaspero Imperiale, pavese, è qui in Milano ri
rchivio di Modena, traggo la lettera seguente scritta a quel Seren.mo
Duca
da Firenze il 19 maggio 1625 : Seren.mo Signore,
recitare in Milano, com’ebbe a scriver da Mantova Ottavio Gonzaga al
Duca
di Modena che glie ne fece richiesta : « Non è
e brano di lettera tuttavia inedita scritta da Bartolommeo Manzoli al
Duca
di Modena il 4 giugno 1655 : « Non è stato possi
a una lettera dell’arlecchino Tristano Martinelli a un famigliare del
Duca
(D'Ancona, op. cit.). Li vediamo il '96 a Mantova
t.). Li vediamo il '96 a Mantova e a Bologna, secondo una lettera del
Duca
alla Duchessa di Ferrara, e una degli stessi Desi
Ferrara, e una degli stessi Desiosi a Ottavio Cavriani tesoriere del
Duca
, pubblicate pur dal D'Ancona. Ma talvolta nei doc
r.ma Genero, et Deu.mo et oblig.mo ser.º Il P. della Mirandola. (al
Duca
di Modena). La Ponti fu anche scrittrice di versi
o Angelo Antonio. Recitava le parti di Dottore nella Compagnia che il
Duca
di Modena aveva formata pel 1688. (V. Torri Anton
8. (V. Torri Antonia). Abbiamo per lui la seguente raccomandazione al
Duca
della Boncompagni, che traggo dall’ Archivio di M
tore di grido per le parti del Dottore. Se lo disputavano nel 1590 il
Duca
di Mantova e l’Ill.mo Cardinale Montalto (Alessan
esso Cardinale ; ma poi offertigli denari a piacer suo per conto del
Duca
dal Conte Ulisse Bentivogli di Bologna, promise c
iam recitare in Reggio, Modena e Carpi. Passò poi nella Compagnia del
Duca
di Mantova, e il '20 era fra gli artisti che si r
’elenco al nome di Martinelli Tristano. Firmò anch'egli la lettera al
Duca
di Mantova in data 12 maggio 1621, in cui protest
namorato, fiorito nella seconda metà del secolo xvii. A richiesta del
Duca
di Modena, rispose accettando di far parte della
essendo stata accettata e corrisposta da tutti. » E si raccomanda al
Duca
di ordinare che i comici gli scrivano, perchè egl
ssimi, e fu al servizio del Principe Alessandro Farnese di Parma, del
Duca
di Modena e del Duca di Brunswick a Varsavia. L'A
io del Principe Alessandro Farnese di Parma, del Duca di Modena e del
Duca
di Brunswick a Varsavia. L'Archivio di Stato di M
9 si recò dal Finale a Sassuolo a recitarvi durante la permanenza del
Duca
, e avea seco la moglie Maddalena, che sosteneva l
na. E da allora pare ch'egli entrasse in compagnia e nelle grazie del
Duca
, poichè in un documento sincrono dell’Archivio di
nnover del 5 gennajo 1693, che il Sacco si togliesse dal servizio del
Duca
di Modena senza dargliene alcun avviso ; per la q
e. Il terzo fu figliuolo, tenuto dal Sereniss. Principe N. che poi fu
Duca
. Il quarto parto fu di una figliuola, tenuta dall
Dottor Violone è fatto cenno in una lettera di Ludovico Bevilacqua al
Duca
di Modena con data di Ferrara 9 aprile 1664, come
, Giovanni Pelesini, dalla quale, com’egli scrive a un famigliare del
Duca
da Cremona, il 4 dicembre '95, si partì per mali
i suscitò contro l’invidia de' malevoli, com’ egli ebbe a dolersi col
Duca
in una lettera del 7 di agosto, riferita intera d
pensò per la fine del '99 di accaparrarsi in Francia la Compagnia del
Duca
di Mantova, di cui era ornamento principale il Ma
I il 19 aprile raccomandava con ogni calore al Duca d’Aiguillon e al
Duca
di Nevers i suoi bonissimi recitanti. I quali non
inverno. Seguiron nuovi inviti a più riprese del Re e della Regina al
Duca
e alla Duchessa e ad Arlecchino medesimo, il qual
6 al 28 aprile, a Fontainebleau. In una lettera della Regina Anna al
Duca
di Mantova del 6 marzo, sono lodi particolari del
o di assumere la sua arma e il suo cognome. Fu comico al servizio del
Duca
di Modena, e le notizie cominciano in quell’Archi
ri affari ; e da Parma passò a Roma, d’onde fu inviata una lettera al
Duca
il 27 febbrajo, sottoscritta dallo Zanotti, da Ma
ersene partire. E tali ragioni furono scritte dallo Zanotti stesso al
Duca
, esagerando il male con tal conchiusione : « Sì c
6 e il 23 marzo da Bologna a Gir. Graziani per la nuova Compagnia del
Duca
, che avrebbe dovuto recarsi a Milano, se fosse ri
finitivamente ; poichè lo vediamo il 1688-89 di nuovo al servizio del
Duca
di Modena, proprio quando Giovan Battista Costant
ima moglie non ne ebbe alcuno ? A chi volle alludere in quel passo al
Duca
: con tutta la mia povera famiglia ? Alla moglie,
sto nome di teatro non sappiamo. Un forte artista senza dubbio, se il
Duca
di Mantova lo sostituì nella Compagnia che si rec
devon esser quelle della vecchiaia, che sono in una nuova lettera del
Duca
alla Regina, di cui il Baschet non riferisce che
regevole, se Pier Maria Cecchini lo proponeva per la sua compagnia al
Duca
di Mantova, e lo riteneva se non eguale, almeno d
, fantesca, e a un Gio. Serio Contrallo napoletano, furon proposti al
Duca
in sostituzione degli altri di Compagnia : gli An
comico et lo ciarlatano. » Del resto al Cecchini poco premeva che il
Duca
accettasse la proposta dei comici. Quando tutti,
e e morali. Il Gozzi aveva assegnata la parte di Don Adone cugino del
Duca
al comico Benedetti, romano : quella di Alessandr
comico Benedetti, romano : quella di Alessandro Gran Cancelliere del
Duca
amante di Ardenia Marchesa di Taranto, al comico
rimo, ch' è la penultima di quell’ atto, uscì il Don Adone cugino del
Duca
. Al presentarsi di quel personaggio, la parte di
: e mi pare si debba identificare pel Ranieri questo Aurelio che dal
Duca
di Mantova è dato al Duca di Modena, in cambio de
tificare pel Ranieri questo Aurelio che dal Duca di Mantova è dato al
Duca
di Modena, in cambio del Parrino (V.), che Questi
01 va a Parigi, poi forse, richiestane la Compagnia (degli Accesi) al
Duca
di Mantova da Maria di Boussu, dama della Corte d
ttera da Ravenna in data 24 marzo, che il Cardinale Caetani scrive al
Duca
di Modena, pregandolo di dar ordine che capitando
bblicazione della sua grande opera degli Scenarj, passò da quello del
Duca
di Mantova al servizio di Don Giovanni de' Medici
richiesta di Lelio e di Florinda, a far parte della Compagnia che il
Duca
di Mantova vorrebbe inviare in Francia. La Compag
(le lettere han la data del '18). Infatti, richiesta la Compagnia dal
Duca
, Don Giovanni scrive alla Duchessa (Venezia, 2 ap
diretta a Genova), e recarsi a Mantova. E il successo, confermato dal
Duca
stesso e dal Segretario Marliani, ne fu de' migli
cialmente, s’ebber donativi e onori. A nuove e più vive richieste del
Duca
, Don Giovanni rispose schermendosi ancora, finchè
I comici si raccomandavano e piagnucolavano per non essere divisi, il
Duca
insisteva per avere quei tre. Nell’animo del Capo
valse la ragione de' comici, tanto più che i personaggi richiesti dal
Duca
non lo eran per suo particolare servizio, ma per
iamenti. Da questa lettera di ringraziamento, che esso Scala inviò al
Duca
non appena giunto a Venezia, vien fuori un nuovo
so anno nel proposito di licenziarlo. I compagni si volsero allora al
Duca
di Duras, primo gentiluomo di camera, con questa
lui donner le temps de trouver à se placer en Italie. » Alla quale il
Duca
rispose : « Les comédiens italiens auraient du re
nna, quando per invito di Luigi XIV, con lettera del 5 luglio 1661 al
Duca
di Parma, fu mandato a Parigi. Il Duca di Parma p
n lettera del 5 luglio 1661 al Duca di Parma, fu mandato a Parigi. Il
Duca
di Parma più che protettore e benefattore, fu ami
le noie che questi ebbe a patire pel suo matrimonio con Colombina, il
Duca
potè conoscere e amare anche il piccolo Domenico,
uffetto stesso, che volea bene al figliastro come a figliuolo, fu dal
Duca
mandato a Parigi per assumervi nella compagnia it
une, fratello di Tristano, il celebre arlecchino (V.), indirizzata al
Duca
di Mantova per offerirgli in carnevale la propria
che nello stesso tempo circa (15 gennaio 1583) scriveva da Bologna al
Duca
: « Essendo desiderosa la nostra Compagnia far co
stito di doppie quindici d’ Italia. Il 3 marzo 1683, sembrando che il
Duca
di Modena non volesse far compagnia, il Duca di M
o 1683, sembrando che il Duca di Modena non volesse far compagnia, il
Duca
di Mantova lo pregava di rilasciargli Diana con a
stremo dolore che mi fa, con hogni humiltà, suplicare il Ser.mo Sig.r
Duca
a comandarmi più tosto che io mi rimanghi di reci
no riceute le lettere di V. S. Ill.ma per parte del Serenissimo Sig.r
Duca
. di quanto scriuo gliene potrà far fede il nostro
ferendomi a pregare iddio per l’intera felicità del Serenissimo Sig.r
Duca
e di V. S. Ill.ma unita con mio marito riuerenti
amorato sotto il nome di Orazio. Lo vediam sempre nella Compagnia del
Duca
di Modena, insieme al Capitan Fiala (V.), e a sua
lla grazia Quam Deus etc. Di fuori : All’ Altezza Seren.ma del Sig.r
Duca
di Modona Per Bernardo Narice detto Orazio Comico
e figlia, appartenevano il 1675 alla Compagnia del Serenissimo signor
Duca
di Modena. La moglie, bolognese, rappresentava il
rsiniana di Roma. (V. Scala). – Gli altri componenti la Compagnia del
Duca
di Modena erano : Pei ruoli di Flaminia M
. Altezza Aff.mo Ser.re et Zio Tomaso (di Savoja). Di fuori : Sig.r
Duca
di Modena. Si risponda in forma cortese. Pare che
ta), dà a Trappolino il titolo di briccone, perchè, nel timore che il
Duca
volesse per sè il comico Flaminio (Napolioni), eg
Lolli Eustachio. Recitava il 1650-51 nella Compagnia del
Duca
di Modena le parti di Zanni sotto il nome di Fich
one affermo. Io Giacinto Bendinelli detto Val.º affermo ecc. Ma il
Duca
di Modena non si lasciò intimidire dalle minaccie
Coppa Giuseppe detto Virginio. Artista della Compagnia del
Duca
di Modena per le parti di amoroso con la moglie A
i per ciascuno. Il 3 settembre dello stesso anno il Coppa scriveva al
Duca
da Sassuolo, avvertendolo che si sarebbe recato a
le forme e le qualità de’ singoli artisti componenti la Compagnia del
Duca
. Seren.ma Altezza Scorron già Venti giorni, che
o il Romagnesi a Mantova l’aprile del '55, come da una sua lettera al
Duca
di Modena del 5, con la quale lo ringrazia dell’i
andato a Mantova, trovasse una sua casa sequestrata, e supplicasse il
Duca
della liberazione, che poi ottenne, troviamo nel
urchi in Polonia. Era cavaliere dello speron d’oro, e fu nominato dal
Duca
di Mantova conte Boba. Ippolito studiò pittura so
a degli Uniti, come rilevasi da questa lettera di un Giusto Giusti al
Duca
di Mantova colla data del 27 marzo, e riportata d
novant’anni, non era ancor nata al tempo in cui il Giusti scriveva al
Duca
per raccomandargli la nostra ignota.
omandato sempre da S. A. all’abate Grimani. Il 13 maggio del 1688, il
Duca
di Modena scriveva al Conte Marco Verità a Verona
sco Torricelli fa istanza al Cardinal Cibo, perchè voglia ottener dal
Duca
di Modena la remissione dall’esilio, protestandos
Gardellini Gabbriella. Apparteneva il 1688 alla Compagnia del
Duca
di Modena, in qualità di serva sotto nome di Arge
auuto tal auiso nondimeno qua si dice ch' essendo uenuto capriccio al
Duca
di uedere una Comedia dai Gelosi che fosse tutta
iano uoleua la palma, pensando ogn’uno d’hauerne un grasso premio. Il
Duca
li fece pigliar tutti 3 et furno condannati alla
lle prigioni semiuiui et che fossero tosati et salassati nondimeno il
Duca
staua anchor risoluto di uolere che fossero impic
nde furono scacciati il 5 di maggio con ordine reciso e immediato del
Duca
. Forse il brutto fatto si collega a quello brutti
lano, l’'85 a Firenze e l’ '86 a Bologna, d’onde chiedevan licenza al
Duca
di Mantova di recarsi colà a recitare. Vi si reca
are. Vi si recavan certo l’ '88, passando poi con raccomandazioni del
Duca
, per essersi diportati bene, a Milano. Furono il
, sotto il nome di Pasquino, e apparteneva il 1689 alla Compagnia del
Duca
di Modena, della quale vedi l’elenco al nome di T
ra ferrarese, e sosteneva la parte del Dottore nella Compagnia che il
Duca
di Modena avea formata pel 1675, della quale è ri
ponderebbe al Tombolotto de’Toscani). Fu da principio al servizio del
Duca
di Mantova, poi dopo il 1708, passato quel Ducato
ncor Gentil voi siate. Il 21 ottobre del 1720 inviava da Piacenza al
Duca
di Modena la seguente supplica, tuttavia inedita,
che aveva già prima di recarsi in Francia, quand’era al servizio del
Duca
di Modena (1680-82). Dalle memorie di Dangeau sap
orisse povero qualche anno dopo. Di quando fu comico al servizio del
Duca
di Modena abbiamo un larghissimo passaporto in da
Comici Costanti tra gli attori che firmaron la lettera da Ferrara al
Duca
di Modena per reclamo contro il Pantalone Scarpet
Landi Orazio. È fra i Comici costanti che firmarono il reclamo al
Duca
di Modena, citato al nome di Degli Amorevoli Vitt
ndere a Padova, e condurlo a Mantova ove l’attendeva la Compagnia del
Duca
.
attista e Maddalena Francesca. Furono scritturati nella Compagnia del
Duca
di Modena, a cominciare dal 15 di luglio 1686. Eg
mancanza della quale produrrebbe troppo sconcerto nella Compagnia del
Duca
; e la ricusa un anno dopo Ranuccio Farnese in pe
ia del Duca ; e la ricusa un anno dopo Ranuccio Farnese in persona al
Duca
di Modena che la voleva con Lelio suo marito per
Rosa Rinaldo. Sosteneva le parti di Pantalone nella Compagnia del
Duca
di Modena. Al governatore Claudio Ricci fu dato l
mpagnia che desiderava di unir Fabrizio (V.) pel 1664 al servizio del
Duca
di Modena. Leonesi Alamanno, bolognese, dopo ess
» Una sua lettera del 30 agosto del '57 da Bologna a un Ministro del
Duca
, ci fa sapere come il settembre e l’ottobre la Co
ncesco Toschi, colla quale accettava di far parte della Compagnia del
Duca
di Modena sì per l’autunno, sì fino a tutto il ca
tta dal signor Podestà di Galicano, e il Toschi dandone l’annunzio al
Duca
, e proponendogli il Napolioni, lo dice il Melio c
compiuto un corso di studi. » Lo vediamo il 1686 nella Compagnia del
Duca
di Modena, di cui si è dato l’elenco al nome di M
battista. Una lettera dell’ Arlecchino Martinelli a un famigliare del
Duca
di Mantova, con data di Cremona 4 decembre 1595,
no, recitò le parti di amoroso col nome di Cintio nella Compagnia del
Duca
di Modena. Passato poi in Francia, esordì all’ant
rne altra accaduta in Modena il 13 luglio del 1682 e così riferita al
Duca
dal Podestà Giulio Rossi e dal giudice Ottavio Co
Trivellino. Lo troviamo il 1681 a Venezia, donde a un segretario del
Duca
, che voleva la Compagnia a Ferrara, manda la lett
vere il Sangiorgi voce in capitolo in compagnia presso S. A. L''86 il
Duca
ordinava in data 28 giugno al tesoriere Zerbini d
Troviam Lucinda col suo casato di Nadasti nell’elenco de' Comici del
Duca
di Modena pel 1688, in cui ella sosteneva le part
e, io credo potersi identificare in questo il Cola che fu mandato dal
Duca
di Mantova a Parigi il 1608 in sostituzione dell’
di secondo Zanni, sotto nome di Trapolino. Fu comico al servizio del
Duca
di Mantova nel 1690 e 1694, come si rileva dall’a
. Nato a Milano, verso il 1652, era parte il 1686 della Compagnia del
Duca
di Modena in qualità di Dottore, a vicenda con Ga
nte si sono dilettati a’ tempi nostri…. In data del 14 marzo 1580, il
Duca
di Mantova eleggeva il giocondo Angeloni, superio
Pier Maria Cecchini aveva proposto con lettera del 1612 da Venezia al
Duca
di Mantova di mandarlo a Parigi, ove poi non andò
Livorno li 5 luglio 1658. Orsola Coris. Chi dunque poteva scrivere al
Duca
in persona lettere di così aperta famigliarità, p
, artisticamente al meno, a capo della Compagnia ? O una favorita del
Duca
? O una che fosse l’una cosa e l’altra insieme ?
er sua figlia, fosse appunto l’Eularia : ma ecco un’ altra lettera al
Duca
di Modena dello Zio Tomaso, con data di Ivrea, 13
me, assieme alla Lessandrina (una sorella minore), l’Orsola saluta il
Duca
di Mantova ? Anche sta il fatto che mentre il nom
ca in Mantova, riporta un brano di lettera del Farnese da Piacenza al
Duca
di Mantova in data 12 aprile 1688, in cui ringraz
rima un Bartolomeo citato dall’Andreini nella sua lettera del 1609 al
Duca
di Mantova da Torino (V. le lettere di comici ita
tissima per le parti comiche sotto il nome di Spinetta. Fu comica del
Duca
di Mantova, e il 23 maggio del 1695 le si concess
l’ Archivio di Mantova : 1690. 31 mag.° – Bologna (ad un ministro del
Duca
) Ill.mo et Ecc.mo S.re Pad.ne col.mo La venuta
tata, dacchè in data 30 marzo scriveva da Venezia a un famigliare del
Duca
, avvertendolo di essersi abboccato con Valerio e
ui il Bertolotti riferisce una lettera del 7 luglio 1621 da Napoli al
Duca
di Mantova, firmata « Aurelio fedele comico » (V.
rosa, dedicata all’Illustrissimo et Eccellentissimo Signore il Signor
Duca
di Giojosa, della quale ecco l’istoria che traggo
dita lo stesso anno a Parigi dall’Angelier, e come quella dedicata al
Duca
di Voyeuse : ma di ciò non trovai traccia in alcu
lla lettera dei Comici Costanti, senza data, ma diretta da Ferrara al
Duca
di Modena, reclamando la partizione di trenta zec
Servilli Isabella. Comica del
Duca
di Mantova detta sulle scene, Eularia ; fiorì nel
o, detto Odoardo. In una lettera a un Segretario, non so bene di qual
Duca
, se di Mantova o di Modena, inviata di suo pugno
Delli Angioli Francesco. Comico di Sua Altezza serenissima il
Duca
di Modena recitava le parti di amoroso, come ci a
donna assoluta, che sostenne col nome di Lavinia nella Compagnia del
Duca
di Modena, di cui ecco l’elenco per l’anno 1688 :
marito, sappiam ch’ella era con lui a Bologna. Da una lettera sua al
Duca
, che per gentile comunicazione del cav. Azzolini
E l’ 8 dicembre dello stesso anno, il Granduca di Toscana pregava il
Duca
di Mantova a non costringere Beatrice Vitelli, co
fucile. Datosi poi alla fuga, perseguitato, ricercato dalle genti del
Duca
, non sappiam più che sia di lui accaduto…. Tronca
della vita gaja e gioconda di Trausnitz. Fu l’anno dopo, 1576, che il
Duca
, forse a perenne ricordo di quella giocondità, om
storiografo napoletano, che in quel tempo appunto era al servizio del
Duca
di Modena. E chi era il Padre Francesco ? Forse i
ca di Mantova perche quest’ hoste li è andato a dire al istesso Sig.r
Duca
che il Sig.r Antonio erra una spia di V. A. S. et
lina (V. Lolli Eustacchio), indirizzò una lettera a un Segretario del
Duca
, sottoscritta Angiola lig.ni Nelli ; ma per quant
ello, fosse da esso e dagli sbirri sorpreso e carcerato. Ascoltate il
Duca
di Modena le dichiarazioni di lui, parve piegare
te battesimale l’ 8 dello stesso mese da Francesco Gioacchino Potier,
Duca
di Gesvres, Pari di Francia e Primo Gentiluomo di
to ogni timore c’havete di comparire in iscena, chè il nostro eccelso
Duca
darà spirito alle voci, animo ai cori ; e voi, Da
690 l’Anna Maria Torri sosteneva le parti di Lavinia in Compagnia del
Duca
di Modena, Giulio Cesare Torri quarant’ anni prim
Cirillo che, assieme al Lorenzi, recitava nel teatrino domestico del
Duca
di Maddaloni ed aveva anche un altro teatro di fi
re degl’ incontri nell’ estate del '55, munito di Lettere-Patenti del
Duca
di Modena, Francesco III, dettate nella forma più
e al suo partirne, gli furon volta per volta rinnovate le Patenti del
Duca
. L'agosto del '70, nonostante il contratto già fi
è recarsi a Ferrara a recitarvi il carnevale secondo le richieste del
Duca
. Di alcuni anni e alcune stagioni possiamo aver d
iocche altra Compagnia non gli preuenga. Di fuori : Al Ser.mo Signor
Duca
di Modona etc. Per Pedrolino e Compagni. Pedroli
cesco Allori detto Valerio, che ne faceva richiesta a un ministro del
Duca
di Mantova per la compagnia, della quale egli era
nsia, prima donna. Sebbene il Beretta fosse già stato scritturato dal
Duca
, pare che non raggiungesse subito la compagnia, c
Truffaldino Palma, che si raccomanda sul proposito a un ministro del
Duca
con la lettera seguente, tratta dagli Archivi de’
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