le ordinazioni del medico, avverte non poter prendere il latte sino a
Bologna
, per dove sarebbe partito pochi giorni dopo ; e d
settembre dello stesso anno per andar poi a passar tutto l’autunno a
Bologna
; e rinnova istanza per avere una lettera di racc
un poco vedere cosa è per essere. » Il marzo del '25 era novamente in
Bologna
, d’onde prega il solito medico di disimpegnargli
raccagnino (V.), a Venezia, il quale ha incarico di farglielo avere a
Bologna
. Dal '25 si passa a una lettera del '35, in cui d
vento e neve così terribili, che credette morirsi per via. Arrivato a
Bologna
stette bene due mesi, ma poi fu preso da vertigin
i firma : Antonio Vitalba detto Ottavio Comico. Anche lo fa nascere a
Bologna
, mentre Goldoni lo dice padovano. Fra le produzio
di là tornò a Venezia, applauditissimo sempre. Antonio Vitalba morì a
Bologna
in età non avanzata, la primavera del 1758.
ncolino. Abbiamo di lui una commedia intitolata La Pazzia, stampata a
Bologna
da Teodoro e Clemente Ferroni nel 1624. Non sa
del celebratiss. – Arcidottore Gratian Furbson de Frā – culin, ecc. (
Bologna
, erede dei Cocchi s. d.), appartenga al Croce dav
Francolin, che sappiamo, come vedremo, essere di Ludovico Bianchi da
Bologna
(V.).
tami dall’egregio Davari dell’ Archivio di Mantova : 1690. 31 mag.° –
Bologna
(ad un ministro del Duca) Ill.mo et Ecc.mo S.re P
ll.mo et Ecc.mo S.re Pad.ne col.mo La venuta del S.r G. B. Celini a
Bologna
con ordine del S.r Padrone d’aquistarmi per la re
di conservarmeli per quella che senza fine mi confesso di V. S. Ill.
Bologna
31 mar.° 1690. Devot et Oblig.maServa Maria Mada
Galletti-Bagnoli Adele. Nata il 1844 a
Bologna
da parenti non comici, fu scritturata quale prima
sino al ’95, nel quale anno, si ritirò dalle scene, per istabilirsi a
Bologna
, ove si trova tuttora. Sposò l’attore Giuseppe Ga
eniconi e Stacchini, Coltellini, Ernesto Rossi, ecc. ecc., ed ora è a
Bologna
assieme alla moglie), col quale, prima in società
rdone, 1606. Pag. 132, 139. — L' Ismenia. Opera teatrale e pastorale.
Bologna
, Nicolò Tebaldini, 1639. Pag. 124. — La rosa. Com
che et ridicolose etimologie recitate in commedia da Aniello Soldano.
Bologna
, Vittorio Benacci, 1610. Pag. 164. Armano (D') T
no. Venezia, 1791. Pag. 909. Bagliani Pietro. – La pazzia. Commedia.
Bologna
, Teodoro e Clemente Ferroni, 1624. Pag. 248. Bau
438. Biancolelli Niccolò. – Il principe tra gli infortunj fortunato.
Bologna
, 1668. Pag. 446. — La Regina statista. Bologna, …
i infortunj fortunato. Bologna, 1668. Pag. 446. — La Regina statista.
Bologna
, …. Pag. 446. — Il Nerone. Bologna, Giacomo Monti
8. Pag. 446. — La Regina statista. Bologna, …. Pag. 446. — Il Nerone.
Bologna
, Giacomo Monti, 1666. Pag. 446. Barbieri Niccolò
635, 925. Cervi Antonio. — Tre artisti. (Emanuel, Novelli, Zacconi).
Bologna
, Beltrami, 1900. Vol. II, pag. 194. Cinelli. — B
Rocca S. Casciano, L. Cappelli, 1901. Pag. ii. — Bozzetti di Teatro.
Bologna
, Zanichelli, 1881. Pag. 232, 342. Cotolendi. — L
eramo e di Adelasia, ovvero la discendenza degli Eroi del Monferrato.
Bologna
e Venezia, 1697. Pag. 728. — Il Romolo. Bologna,
Eroi del Monferrato. Bologna e Venezia, 1697. Pag. 728. — Il Romolo.
Bologna
, 1679. Pag. 728. Croce Giulio Cesare. — Indice u
studio del celebratiss. Arcidottore Gratian Furbson de Fraculin, ecc.
Bologna
, erede dei Cocchi, s. a. Pag. 249. — Bravure Trem
. 249. — Bravure Tremende del Capitano Belerofonte da Rocca di ferro.
Bologna
, Cocchi, 1629. Pag. 73. Croce Benedetto. — I tea
. 469. Guerrini Olindo. — La vita e le opere di Giulio Cesare Croce.
Bologna
, Zanichelli, 1879. Pag. 73, 406, 413. Inventaire
e, Bemporad, 1900. Vol. II, pag. 134. Martello Pier Jacopo. — Opere.
Bologna
, Lelio della Volpe, 1735. Sette volumi. Vol. II,
te volumi. Vol. II, pag. 350. Masi Ernesto. — Lettere di C. Goldoni.
Bologna
, Zanichelli, 1880. Pag. 377. Mazzocca Giuseppe.
Con quattordici ottave botta, e risposta, sopra la morte di Zerbino.
Bologna
, per il Benacci s. a. Pag. 73. Méziéres A. — Pré
ndo Medici et la sig. Donna Cristina di Lorena, Granduchi di Toscana.
Bologna
, Giovanni Rossi, 1589. Vol. II, pag. 289. Perruc
ia. Ravenna, David, 1879. Vol. II, pag. 330. — Jacchus. Canto antico.
Bologna
, Zanichelli, 1880. Vol. II, pag. 330. Rasi Luigi
. 42, 310, 874, vol. II, pag. 665, 680. Ricci Corrado. — I teatri di
Bologna
. Bologna, Monti, 1888. Pag. 159, 982, vol. II, pa
, 874, vol. II, pag. 665, 680. Ricci Corrado. — I teatri di Bologna.
Bologna
, Monti, 1888. Pag. 159, 982, vol. II, pag. 521.
anglois, 1673. Vol. II, pag. 395. Romagnoli. — Curiosità letterarie.
Bologna
, 1885. Vol. II, pag. 312. Rossi Bartolomeo. — Fi
527. — Alcune considerazioni sopra un parere del dott. Carlo Goldoni.
Bologna
, 1767. Vol. II, pag. 527. Scherli Leopoldo Maria
pericoloso stato degli amanti per tollerare la concorrenza in amore.
Bologna
, Longhi, 1735. Vol. II, pag. 687. Vitaliani Ital
li, 1815. Pag. 485. Zangarini Carlo. — Conferenza su Gustavo Modena.
Bologna
, Zanichelli, 1900. Vol. II, pag. 136. Zannoni At
alle Caselle, terricciuola del Comune di San Lazzaro di Sàvena presso
Bologna
, fu comico de'più egregi per le parti d’Innamorat
e si passa al '51, anno in cui Zanotti scrive il 16 e il 23 marzo da
Bologna
a Gir. Graziani per la nuova Compagnia del Duca,
. Forse, si domanda lo Jal, è il villaggio di Samosia a tre miglia da
Bologna
sulla strada di Modena ? Probabilmente. Per insig
rete bolognese, tradotto sui manoscritti originali dell’Università di
Bologna
e della Biblioteca Comunale di Perugia, e arricch
glie e i figli, ai quali, assai provvisto di danaro, potè far dare in
Bologna
una buona educazione. Non credo abbandonasse il t
ecitar gli amorosi a quasi settant’anni ? E in casa Volta, infatti, a
Bologna
, nel carnovale del 1693 (a settantun’anno) « reci
390) ; e morì il 13 settembre del 1695. Nelle Memorie manoscritte di
Bologna
antica scriveva il canonico Ghiselli : A di 17 s
neva in dubbio se fosse mòrto in quell’Esercitio ; e venne a stare in
Bologna
, nel contado della quale era nato, nel Comune del
dell’Eraclio e del Cid di Corneille. L'Eraclio Imperatore d’Oriente.
Bologna
, Pietro Maria Monti, 1691. Honore contro Amore,
sue Memorie ; che tra il giugno e il luglio del 1743 era in riposo a
Bologna
, alla vigilia di recarsi a Rimini, scritturato da
. E come mai, otto anni più tardi si contenta di dire : « Trovavasi a
Bologna
un attore eccellente che faceva la parte de’Panta
monti, non mi avea mai lasciato in tutto il tempo del mio soggiorno a
Bologna
. » Non par che il Goldoni accenni ad uomo fin all
ia, e nella sottoscrizione della Compagnia, in data 15 aprile 1651 da
Bologna
(V. Lolli Eustachio), egli è chiamato il Dottor N
el carnovale ; annunzia che Colombina (la Franchini) vuol andarsene a
Bologna
, e ch'egli è costretto, secondo l’ordinazione de'
sapere se la compagnia debba andare a guadagnare, o pure aspettare in
Bologna
, a ciò possano tutti i compagni dipendere dai com
comica professione, passò egli in Lombardia ; e quindi in Firenze, in
Bologna
, in Venezia, ed in altre principali città fecesi
udj fondato, e pieno di moltissime cognizioni. » Pubblicò nel 1610 a
Bologna
per le stampe di Vittorio Benacci due operette ;
, composto, al dire di esso Bartoli, in occasione di dover recitare a
Bologna
nel carnevale del 1611…. e che qui io pubblico in
pretendeua d’essere stato il fondatore, il fabricatore della città di
Bologna
, e non hauendo chi desse sopra di ciò la sentenza
Gioue ; lui mi viene innanzi, e dice : Io sono stato il fondatore di
Bologna
; e poiche M. Saturno vuol far vero il detto con
impregnato la bella Europa, tornando di Creta passai per doue oggi è
Bologna
, & alloggiato da vn mio pouero amico, che sta
, che mi vogliate leuar la gloria delle mie fatiche ? Io hò fabricato
Bologna
di mia mano, e molto prima, che impregnando Rea d
rica, e son dotati d’vn facondo parlare. Et ideo la Città fu chiamata
Bologna
, quasi Bonus logos, cioè buon parlare, dalla paro
re il parlare. Ergo (conclue Mercurio), io sono stato il fondatore di
Bologna
, & io debbo riportare il vanto di questa lite
habbia potuto fabricare vna Città così magnifica, così nobile, come è
Bologna
, e dotare i suoi Cittadini di tante gratie, e fau
Venere, non Pallade, non Mercurio, è stato da sè solo il fondator di
Bologna
; ma tutti insieme d’accordo come pifferi fuste i
l nome Bononia in latino, per dimostrar, che Bona omnia in ea sunt, e
Bologna
in volgare, perchè la fama sua Boat longe, cioè r
altro non chieggo, e voi in tal modo confermerete esser vero, che in
Bologna
non ha luogo l’ignoranza, l’ingratitudine, ma la
ata la donna e posta in luogo sicuro per reconsegnarla a suo marito.
Bologna
, 23 dicembre 1639. Servo devot. E. Cardinale Sac
devot. E. Cardinale Sacchetti. La lettera è del Cardinal legato di
Bologna
al Granduca di Toscana. A me, a dire il vero, non
antina (V. G. B. Fiorillo). Apprendiamo da Corrado Ricci (I Teatri di
Bologna
nei secoli XVII e XVIII, pag. 49. Bologna, 1888)
Corrado Ricci (I Teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, pag. 49.
Bologna
, 1888) come dal 9 ottobre 1695 sino al 5 gennaio
888) come dal 9 ottobre 1695 sino al 5 gennaio del 1696 recitassero a
Bologna
i comici del Serenissimo di Mantova, per le donne
bile famiglia veronese, costretto ad abbandonar la patria, si recò in
Bologna
, ove aprì un negozio di pelli stampate per calzat
lli stampate per calzature da donna. Ma alla fine, dovè anche lasciar
Bologna
, e cercar altrove un sostentamento a sè e a’suoi
« fu veduta fanciullina – dice Fr. Bartoli – nella pubblica piazza di
Bologna
ad esercitare diverse forze colla propria vita so
ancesco Bartoli che lo vide, quando nel carnovale del 1764 recitava a
Bologna
con la Compagnia di Onofrio Paganini, ci dà il se
a del Giangurgolo calabrese. Parlava egli un grossolano linguaggio di
Bologna
, meschiandovi delle parole toscane di tempo in te
emmo, a recitare a quel Teatro Rangoni, non si levò mai più dalla sua
Bologna
, dove morì nel 1767.
arti di brillante, fece sulle scene una fuggevole apparizione. Nato a
Bologna
da civili parenti, compiè il corso degli studj e
, dovè per necessità di famiglia, abbandonare l’arte, e restituirsi a
Bologna
.
urbata dall’accaduto, che die'segni non dubbi di pazzìa, e fu vista a
Bologna
passeggiar per le vie coronata d’alloro, o recars
po in quello stato di alterazione, e viveva ancora tranquillamente in
Bologna
nell’anno 1782 al tempo del Bartoli, il quale, al
Majani Francesco. Nato a
Bologna
nel 1718, abbandonò il mestiere del sarto per l’a
giro, ultima delle quali fu quella di Onofrio Paganini, in cui morì a
Bologna
nel carnevale del '78. Carlo Goldoni fa cenno, ne
ni Giuseppe e Lucia. Figlio il primo di un direttore delle Gabelle di
Bologna
, la seconda del rinomatissimo buffo Lipparini, s’
e Bracci e il rinomato primo attor giovine Gaspare Lavaggi. Morì a
Bologna
il 25 agosto 1903. La moglie era morta ad Ascoli
nni. Bolognese. Dopo studiata la pittura con Matteo Borbone, partì da
Bologna
, ancor giovinetto, collocandosi in qualità di pag
Per certa malattia, dovè poi lasciar la professione, e restituirsi a
Bologna
, ove ripigliò i suoi studi sotto il Dantone e il
Ugolini Alberto. Dopo di aver recitato tra' filodrammatici di
Bologna
, sua patria, si scritturò con Gabriele Costantini
parti sostenute delle tragedie un attore applauditissimo ; e Verona,
Bologna
, Parma ed altre città furono del di lui merito br
gli fosse venuto in soccorso il proprietario dell’ Arena del Sole di
Bologna
che lo Zuccato andò a inaugurare il 5 di luglio c
gran pompa di preavvisi-fervorini. (V. Cosentino, L' Arena del Sole,
Bologna
, Zanichelli, 1903). L'autunno del 1807 era a Mod
’onde scrisse una lunga lettera al Duca, perchè richiesto di andare a
Bologna
con la compagnia, gli fosse mandato il danaro bis
recitare a Vicenza, poi a Verona, lo Zanetti, nulla sapendo di sè, da
Bologna
si raccomandava alla clemenza e generosità di S.
nchi di compagnie e dalle monografie (V. Cosentino, L'Arena del Sole,
Bologna
, Zanichelli, 1903) si rileva come lo Zocchi fosse
li, 1903) si rileva come lo Zocchi fosse il '32 all’Arena del Sole di
Bologna
, ove per graziosa concessione speciale, generata
tto : la sera del 19 febbraio 1744, si recitava al Teatro Malvezzi in
Bologna
dalla Compagnia di Filippo Collucci romano, il Gi
rimesso in libertà. (V. F. Bartoli, op. cit. — C. Ricci, I Teatri di
Bologna
. Bologna, 1888, pag. 159-60). « Passato poi a Ve
in libertà. (V. F. Bartoli, op. cit. — C. Ricci, I Teatri di Bologna.
Bologna
, 1888, pag. 159-60). « Passato poi a Venezia nel
sono servito della prima edizione di Venezia 1634 : nella seconda di
Bologna
del 1636, le parole trascritte in corsivo sono st
quando gli capitò l’avviso che erano andati a recitar fino a Natale a
Bologna
, e sarebber andati a Modena, a servir S. A. pel c
84 (V. Batista da Treviso), e del Broglia (V.) che recitava il 1672 a
Bologna
, e l’'87 a Monaco di Baviera in Compagnia Caldero
lla musica, e cantò, fanciulla, l’ultima parte in comici intermezzi a
Bologna
e altrove. Passata colla madre a Parigi, esordì i
rtoli (1781) maestro di ballo in una città della Lombardia), nacque a
Bologna
; e dopo di avere fatto qualche studio, si diede
to, egli ne assunse il ruolo col mezzo del soprintendente i teatri di
Bologna
, la primavera del 1767. Esordì a Torino e subito
o quell’anno, desideroso di abbandonare le scene, si ritirò nella sua
Bologna
ov'era ancora la madre più che settantenne, viven
lio, maggiore di Petronio, parroco di un villaggio non molto lungi da
Bologna
. Il Colomberti (le notizie gli furon date da vecc
anche la vecchia madre morì ; e Petronio, avutane l’orribile nuova in
Bologna
, fuggì tosto al colmo della disperazione a Venezi
Savorini Galeazzo, di
Bologna
. Comico rinomatissimo per le parti di Dottore, fi
rilasciato il 15 febbrajo 1689, quando i Savorini dovevano recarsi da
Bologna
in varie città d’Italia, e firmato Francesco-Carl
i provvedimenti al Conte Cesare Rangoni (1695). E altra finalmente da
Bologna
in data 1° ottobre 1699, in cui si discorre delle
o. Dice che quando il Duca fu ammalato corse per tutti i monasteri di
Bologna
a far pregare, e massime in quello di Santa Cater
Milano). Nella chiesa parrocchiale detta S. Maria della Mascarella in
Bologna
, prese moglie, con cui visse molti anni senza fig
Marca Anconitana, e fece con grande successo il quaresimale del '77 a
Bologna
, in quella stessa chiesa della Mascarella, ove, r
, dopo 107 giorni d’infermità va meglio,… » e nel '64, ella moriva in
Bologna
. Quivi, alla Certosa, in memoria di lei, si legge
TTA ed al suo nome il marmo incideva N. in Como a. mdcccxvii. M. in
Bologna
a. mdccc lxiv
compositore attivo soprattutto a Roma. Achillino: Claudio Achillini (
Bologna
, 1574-1640) giurista e poeta marinista, autore di
commento_3.6] Pistocco: Francesco Antonio Pistocchi (Palermo, 1659 –
Bologna
, 1726) fu un compositore e librettista. Bernacch
fu un compositore e librettista. Bernacchi: Antonio Maria Bernacchi (
Bologna
, 1685-1756), allievo di Pistocchi, è stato un can
tori antichi e moderni, o sieno osservazioni sopra il canto figurato,
Bologna
, Lelio della Volpe, 1723. girandola di Castel sa
to e pittore, allievo di Luca Signorelli. Serlio: Sebastiano Serlio (
Bologna
, 1475 – Fontainebleau, 1554) fu un architetto e t
’allestimento scenico. Ferdinando Bibiena: Ferdinando Galli Bibiena (
Bologna
, 1657 - 1743) fu un importante architetto e sceno
nazio a Roma. Nota alla nota d’autore n. 14: Carlo Antonio Bufagnotti(
Bologna
, 1669-17?), allievo di Bibiena, incisore, pittore
da Pietro Abbati e date in luce e stampate da Giac. Camillo Mercati,
Bologna
, 1707, e dei Disegni delle scene che servono alle
6.5] giulebbo: poltiglia [commento_6.6] Sighizzi: Andrea Seghizzi (
Bologna
, 1630-1684), fu un pittore prospettico e quadratu
ogna, 1630-1684), fu un pittore prospettico e quadraturista, attivo a
Bologna
. Brizio: probabilmente Filippo Brizio (Bologna,
adraturista, attivo a Bologna. Brizio: probabilmente Filippo Brizio (
Bologna
, 1603-1675) pittore noto per la sua attività dida
a sua attività didattica. Dentone: Gerolamo Curti, detto il Dentone (
Bologna
, 1575-1632) pittore e scenografo, dipinse le scen
Mantova | mentre recita in Venezia l’anno 1697. L'essersi veduta in
Bologna
la suddetta Virtuosa in hab ito di spirito famigl
ª Isabella Servili detta Eularia Comica modestissima mentre recita in
Bologna
il Carnevale dell’ anno 1700. Riflessioni ad alc
detta Eularia | Comica Eruditissima del Ser.mo di Mantoa | Mentre in
Bologna
nell’Opera famosa del “Gran Cide delle Spagne” |
enti e de’ più originali nel vario significato della parola, nacque a
Bologna
il 29 dicembre 1828. Fu in società, o solo, sempr
eder luogo a una specie di mania solitaria…. Il Capelli vive oggidì a
Bologna
, passando le notti al Caffè del Corso tacito, iso
Rodolfi Giuseppe. Nato a
Bologna
il 1827 da Gioachino e da Colomba Brighenti, fu a
anni Emanuel, e il '79, dato un addio alle scene, si ritirò nella sua
Bologna
, dove morì il 19 febbrajo dell’ '85. Che cosa
Piccolet del noto giornale Piccolo Faust : Pilla Cesare nacque a
Bologna
nel 1807. Prima di dire di lui come artista, meri
a noi la rivoluzione egli pianta tutto, compresi i cassoni, e corre a
Bologna
a prender parte alla famosa giornata delli 8 agos
e terribile, conseguenza forse della riportata ferita, morì nella sua
Bologna
, il febbraio del 1885. Ed il tempo ed il malanno
Bergonzoni Filippo. Nacque a
Bologna
nel 1833. Si cimentò con buon successo, benchè gi
nare in America. Ma colpito da febbri malariche, morì in quell’anno a
Bologna
, proprio il giorno, in cui la compagnia da lui or
to nome di Cintio. Non si recò a Parigi che del 1660. Aveva sposato a
Bologna
il 31 marzo 1653 Elisabetta Giulia Della Chiesa,
Colbert, chiedendo un passaporto per Roma, Venezia, Genova, Ferrara,
Bologna
, Padova, e una sovvenzione in danaro, per far fro
onte alle spese, facendo osservare che pel viaggio in due sole città,
Bologna
e Venezia, Ottavio avea sempre avuto 200 scudi. I
Fu a Livorno, a Pisa, a Lucca, e, il carnovale, al teatro pubblico di
Bologna
. Divenuto un capocomico assai pregiato, gli venne
vale a Pesaro, ov'ebbe le più festose accoglienze. Fece poi ritorno a
Bologna
; e fu a Piacenza, a Trieste e a Padova. Firmò al
Lodovico da
Bologna
. (V. Bianchi De Ludovico).
Venezia, dove ebbe sempre impiego ; così Fr. Bartoli. Nel 1716 era a
Bologna
, come vediamo dal sonetto che qui pubblico per ge
po le Feste della prossima Pasqua etc. etc. Lo troviamo poi nel’39 a
Bologna
, dove, secondo una indicazione nel diario del Bar
Monti-Longhi Cesira. Moglie del precedente, nacque a
Bologna
il 1829 da un medico reputatissimo. Perduta quest
un Prologo fatto da lui in occasione d’incominciare le sue recite in
Bologna
l’estate dell’anno 1624. Introduce in questa Cont
, lontano dall’arte. Ma desideroso della patria, si restituì alla sua
Bologna
, dove, fatto vecchio, morì verso il 1780.
ra cantatrice, ed ebbe parte principale il 1694 al Teatro Malvezzi di
Bologna
nella Forza della Virtù, assieme alla celebre Mig
i nel posto di prima donna assoluta ; e, prima a Pisa, poi a Lucca, a
Bologna
, a Genova, potè sviluppare le sue grandi attitudi
col Perelli, col quale fu il 1781, col ruolo sempre di prima donna, a
Bologna
, Piacenza, Trieste e Padova. A questo punto cessa
rso di comiche vicende, toltasi alla professione, morì nella città di
Bologna
. » È questa dunque la bruna fresca e vezzosa del
Broglia Ambrogio. Recitava il 1672 in
Bologna
sotto nome di Bertolino(V. Zecca) in una compagni
elo Rosa, poi con altri, sinchè affari di famiglia nol richiamarono a
Bologna
, ove cessò di vivere nel 1840.
Bianchi (De) Ludovico. È quel famoso Lodovico da
Bologna
(V. Andreini Francesco) che recitava le parti di
ra dedicatoria in data del 1587 è sottoscritta da Lodouico Bianchi da
Bologna
. Alias Dottor Gratian partesana della vera Compag
atine. Ecco quel che il Riccoboni dice in proposito : La Città di
Bologna
, in Italia, che è il centro delle scienze e delle
r perfetto Bolognese, ma in Napoli, Palermo ad altre città lontane da
Bologna
, non deve essere tanto strigato, perchè non se ne
iensis Appellabatur d’casa Bambas ; Gratianus vero addotoratus est in
Bologna
, dal trenta, l’ann dal bsest. Versi, secondo il B
Tradito. Venezia, Bona, 1633) che poteva essere il Dottor Gratiano da
Bologna
, o da Ferrara ; e lo vediamo nelle Favole dello S
e logicamente da riferirsi ai tempi più floridi dello Studio, quando
Bologna
forniva di dottori tutto il mondo civile. A ques
Landi Giovanni, nato a
Bologna
il 1760, e rimasto in tenera età orfano del padre
li, di Paolo Ricci, accademico recitante, — che ne' privati teatri di
Bologna
fece per alcuni anni un’ottima comparsa. » Entrò
Dotti Angiola. Esordì nel Teatro Marsigli di
Bologna
sua patria in parti di niun conto, passando poi c
oi capocomico egli stesso. Si trovava il 1760 al teatro della Sala in
Bologna
, ove pubblicò e dedicò a Francesco Albergati, all
dopo un triennio abbandonò le scene per isposare un ricco signore di
Bologna
, e morì dell’ 80.
Galliani Luigi. Nato il 4 gennaio del 1864 a
Bologna
, abbandonò a vent’anni l’ufficio delle ipoteche,
Galliani-Magazzari Guglielmina. Moglie del precedente. Nata a
Bologna
da una egregia attrice della filodrammatica Alber
Merli Cristoforo, nato a
Bologna
verso il 1741, fece le prime donne cogli accademi
Panzanini Gabriele. È questi il famoso Gabriele da
Bologna
, che sosteneva le parti di Zanni nella Compagnia
Scarpetta Giuseppe. Di lui Corrado Ricci (Teatri di
Bologna
) riferisce una lettera del 1613, con la quale dom
Simone da
Bologna
. Il famoso Zanne de' Comici Gelosi (V. Pasquati).
lia, ammiratissima e per le doti fisiche, e per le artistiche. Morì a
Bologna
il 1760 circa, a soli trentasei anni. (V. Diana (
dritto il nome di Plutarco de’comici, nacque il 2 dicembre del 1745 a
Bologna
da Severino Bartoli, e Maddalena Boari, che erano
compagnietta di dilettanti, della quale era anche direttore, partì di
Bologna
con certo Francesco Peli, ancor comico al tempo i
mola così. Da Monselice passò il Bartoli a Montagnana, poi di nuovo a
Bologna
, poi, scritturato con Gerolamo Sarti, detto Strin
la ed a compartirle molti applausi. Fu, acclamatissima, in Toscana, a
Bologna
, a Genova e più specialmente a Torino, ove s’ebbe
a del Brighella, sotto la quale si mostrò pur valentissimo, e morì in
Bologna
nel 1850.
l’ utilità, venendo a parlar dell’ Amleto di Ducis, applauditissimo a
Bologna
col Menichelli, protagonista, nell’ estate del 17
fuggevole. Viveva ancora il 1781 perseguitato dalla sorte. Pubblicò a
Bologna
il 1764 pei tipi all’insegna di S. Tommaso d’Aqui
gherita. Figlia di un muratore di Venezia – dice Gueullette. – Nata a
Bologna
– dice la prefazione del Nuovo Teatro italiano (P
lche motivo, aciò sappia come regolarmi, perchè dovendo io portarmi a
Bologna
, fra pochi giorni, caso che si havesse d’andare a
il bon servitio di S. A. S. et della compagnia, io partirò presto per
Bologna
colà starò atendendo i comandi di V. S. Ill.ma, e
mo Padrone di una lettera di raccomandatione al S.r Card.le legato di
Bologna
per una mia lite. Il S.r Truff.no doppo haver qua
aro, non soggiungo altro perchè scrivo a chi molto intende. Parto per
Bologna
lunedi pross.º venturo, colà starò attendendo i s
nti – dice il Bartoli – vantaggiosi per se stesso e pe’suoi compagni.
Bologna
, Firenze, Genova, ed altre città applaudirono al
o e collo spirito fece degli avanzamenti, e fu lodata specialmente in
Bologna
nel nuovo Pubblico Teatro l’anno 1779. Passò poi
rti d’innamorato col nome di Lelio. Pubblicò il '14 da Giulio Rossi a
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una traduzione in prosa dell’ Irene Imperatrice d
coll’Andolfati, il 1820, e di lui così scrive il Giornale de’ Teatri (
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, 1820) : Questa è la prima volta che si sente in
Lipparini Angelo, nato a
Bologna
il 1801, si diede giovanissimo all’arte, esordend
ssione gracilissima ; talchè, prostrato dal male, si recò da Napoli a
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colla speranza di recuperar le antiche forze nell
gliare del Duca (D'Ancona, op. cit.). Li vediamo il '96 a Mantova e a
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, secondo una lettera del Duca alla Duchessa di Fe
n sempre con essa i Desiosi ? L' '82 noi troviamo che i Confidenti, a
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, non aspettavan che la Diana e Gratiano per recar
alla speranza. Dopo tanti mesi di agonia, fu deliberato di condurlo a
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…. e proposto di fargli subire una operazione peri
issima, li facio un profondissimo inchino. Di V. Alt.za Sereniss.ma
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del Monastero S. Mattia li 27 Gennaro 1689. Humil
di douere fatto feste andare a fare quattordici o quindecci Comedie a
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p. l’obligo che ha con quei Cauag.ri e Dame i Com
starà a casa p. la sua insuficienza, non so che cosa andare a fare a
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con duoi Morosi che non li uogliono ne sentire ne
agli studi universitari, che non volle compiere ; perchè, recatosi a
Bologna
a tal uopo, così forte risorse in lui l’amor dell
Job ; poi, preso parte ai moti di quell’anno, fu guardia nazionale a
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, volontario dragone ad Ancona sotto il generale Z
denari a piacer suo per conto del Duca dal Conte Ulisse Bentivogli di
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, promise che avrebbe trovato modo di sciogliersi
na, che sostenne con ugual valentìa e ugual zelo. Poco tempo stette a
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fuor dell’arte ; chè, attratta di nuovo dagl’inca
dice Fr. Bartoli – che in età puerile recitava la parte d’ Amorino in
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l’anno 1634 nella Compagnia de' Comici Affezionat
gantissimo e di Pilade eccellente. Morì giovanissimo nel manicomio di
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. Il figlio Leo, nonostante l’avversion de'parent
discussione in proposito. Passò Giovan Battista la prima giovinezza a
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ove si diede allo studio delle scienze. Invogliat
Cardinal d’Arrach, divenuto il suo protettore, e a Vienna. Recatosi a
Bologna
nel’30, anno in cui infieriva la peste, l’Andrein
di nuovo a Verona, Vicenza e Venezia nel’33, a Mantova nel’34, poi a
Bologna
, ove (stesso anno) pubblica pei tipi di Giacomo M
a sua compagnia per nome Lidia. Lo troviamo nel’38 a Pavia e nel’39 a
Bologna
. Là, stampatore Giovanni Andrea Magri, pubblica a
ma, dedicata a Monsignor Giov. Battista Gori Panellini, vicelegato in
Bologna
, ultimo de’lavori scenici andreiniani. A Bologna,
llini, vicelegato in Bologna, ultimo de’lavori scenici andreiniani. A
Bologna
, nel 1642, pubblica per Nicolò Tebaldini, e dedic
marchese Ferdinando Cospi scrivesse al principe Mattias de Medici da
Bologna
il 5 agosto 1642 : « M’ onorò V. A. S. a questi m
al ser.mo Gran duca il Poema che le dedica, finito e stampato qui in
Bologna
. Questo è molto piaciuto e parso bello, che però
ole, et molte historie si possono rappresentare ageuolmente : come in
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vid’ io già molt’ anni introdur per intermedio un
soccorso di danaro, acciò possa partire da Roma e fermarsi alcun po’a
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sua patria, per poi, di là, recarsi a Mantova a s
nando definitivamente la scena. Parlando il Goldoni in una lettera da
Bologna
a S. E. Francesco Vendramin (21 agosto 1759) di a
Ferri Camillo. Nacque a
Bologna
il 1810. Dopo alcune ottime prove coi filodrammat
o. Cominciò a recitar da prima donna il 1756 nel Teatro della Sala di
Bologna
, e vi piacque assai sì nelle commedie improvvise,
artisti, colla quale percorse decorosamente le migliori piazze, quali
Bologna
, Parma, Trieste, Milano, Brescia, Mantova, ecc.,
co e Isabella Andreini, si volse alla Giulia Bolico, che allora era a
Bologna
, colla lettera seguente, in data 2 aprile 1583 :
Colombari Antonio. Nato a
Bologna
il 13 giugno del 1842 da Federigo, negoziante di
Bollini Antonio, nato a
Bologna
da una modesta famiglia di operai, esordì il 1861
ella recitò alcun tempo col genero di lui, Luigi Perelli ; si fermò a
Bologna
assieme al marito e alla figlia con l’intenzione
Rosa Scalabrini | Medebach | che recita con universale applauso | in
Bologna
| l’estate MDCCLXXX. Certo quell’occhio che sfa
nche improvvise. Ecco il sonetto che un virtuoso (sic) gl’indirizzò a
Bologna
, il carnevale del 1778, riportato ad onor suo dal
po breve malattia, a soli cinquantacinque anni. All’Arena del sole di
Bologna
, l’estate del ’61, fu pubblicato in onore di lui
tri molti. Amputata a lui una gamba per tumor bianco nella clinica di
Bologna
, il 1844, e recatosi per ordine di medici a Pisa,
è ella sola rimase in compagnia di lui sino alla morte. Gabriello da
Bologna
. (V. Panzanini Gabriele).
anzoni di Roma, poi con Falconi e Bertini, nella cui compagnia morì a
Bologna
il 13 agosto 1890 colpito da pleuro-pneumonite do
te, già vedova dell’artista Giovanni Iarcos, nacque il 1810, e morì a
Bologna
l’ottobre del 1880. Principal colonna della compa
assicurazioni della concordia completa della compagnia ; e l’altra da
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del 4 aprile 1679 appena decifrabile, nella quale
renco, fu affidata al tiranno (Costetti, C. R. S.). Il Tessero morì a
Bologna
il 24 dicembre 1887, assistito amorosamente dalla
più vicini, et commodi al viaggio di venir per l’Autunno à recitar in
Bologna
nella stanza solita ; pero prego V. S. Ill.ma di
tato il 6 La Cingana, delle solite dieci persone. (Diario del Pavoni,
Bologna
, Rossi, 1589). Del 1601 abbiamo la seguente lett
nuazione delle Rivoluzioni del teatro musicale italiano nei torchi di
Bologna
. Però riflettendo al rispetto ch’esigge il pubbli
un capo di essa chiamato Dondino. Carlo Dondini, recatosi co’ suoi a
Bologna
, si arruolò nell’esercito francese, in cui salì b
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