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1 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 954-957
so Zan Frogniocola Gnigniocola Frogniocola Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Che sa mo fa la s
so Zan Frogniocola Frogniocola Gnigniocola Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Che sa mo far ol
so Zan Frogniocola Gnigniocola Frogniocola Toca la man alla sposa Che ’l sa allegrezza tutta Val pelosa. Feu in za vn po t
a. Feu in za vn po tutti du E tocheu vn poch la ma Za che a sem in su ’l mercà Concludem sto parentà In presenza di Zacagn
so Zan Frogniocola Gnigniocola Frogniocola Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Za che le chi lò
Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Za che le chi lò vn Noder Che ’l se fazza una scrittura Testimonij vu Bertaz Vù Za
so Zan Frogniocola Frogniocola Gnigniocola Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Si inuidat in Val
n Val pelosa A vn grandisem mangiament Vegni via tutti al banchet Che ’l se cos vn gras porchet Con do pegor, e vn agnel E
so Zan Frogniocola Gnigniocola Frogniocola Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Che ’l se fazza
la Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Che ’l se fazza ades un bal E che ’l balla in sem el spo
’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Che ’l se fazza ades un bal E che ’l balla in sem el spos, Slargheu donne in tra vù E
so Zan Frogniocola Gnigniocola Frogniocola Toca la man alla sposa Che ’l fa allegrezza tutta Val pelosa. Qui comincia il
mio gran mal conforto la novella vdirete ch’ io sia morto. E pria che ’l corpo mio vada sotterra a me par bene di far Test
2 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 841-848
sovra l’uso umano di luce splendi più chiara, e lodata, che quel, che ’l giorno a noi porta dal Gange. Di lui abbiamo a s
pra d’ Astro maligno Contr’ Ilio, sia influenza, o fato, o sorte, Che ’l tutto adduce a inevitabil morte Vostra fede non è
r tanto deprime Non ben saldo parer d’animi foschi ; Non già così chi ’l nobil capo inostra De la Romana chiostra Lodato e
ne’ cui lacci or vivo, e stommi Venduta libertà senz’alcun prezzo ; E ’l pentirsi non vale in ciò da sezzo. Padre mi fe’ n
rno De la terra, e del ciel Motor immoto. Ma, perchè mi sia noto, Che ’l propor, e ’l dispor varia potenza Variar mi conve
ra, e del ciel Motor immoto. Ma, perchè mi sia noto, Che ’l propor, e ’l dispor varia potenza Variar mi convenne ancor sen
onte sostenitor d’antico muro Terminator di nostra Italia antica, Che ’l vecchio piè d’ Adria ne l’onde bagni Quanto saram
a Quando ciò pensa a sofferir martire : Ma tosto, che s’accende in me ’l desire Di veder dolci pargoletti modi Forz’è, ch’
ne’ cui lacci or vivo, e stommi venduta libertà senz’alcun prezzo ; e ’l pentirsi non vale in ciò da sezzo. e in questi a
in ciò da sezzo. e in questi altri dell’ Essagerazione : Me contra ’l maritarsi ira non punge, benchè de’ suoi dolor m
l cor d’Amor tempesta o tuono. Mi chiamano Flaminio uomini assai : ma ’l mio nome è Gio. Paolo, e son de’Fabbri nato in Fr
Paolo, e son de’Fabbri nato in Friul. …………… Signor, non ho denari, e ’l mio Destino padre mi fa di povera famiglia, che s
a bambina rassomiglia. Sua ventura ha ciascun dal di che nasce, disse ’l Petrarca ; s’ella non ha ajuto bisognerà che tost
, e spesso compatito avete al nostro miserrimo stato. Sapete ben come ’l negozio è gito. Non abbiam colto alcuna sera tant
3 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442
Alla sola storia dunque che ben vede, appartiene di ben giudicarne, e ’l suo giudizio insegnerà agli artisti nascenti il s
che le facili farse romanzesche e i mostri scenici non allettano che ’l volgo imperito e dopo una vita efimera corrono a
caverna di Salamina. Or si può esitare un sol momento a scegliere tra ’l restar tosto sepolto nella propria terra in compa
ia terra in compagnia di tante migliaia di scheletri mostruosi, e tra ’l convivere con Euripide ne’ gabinetti de’ savi di
innata o acquistata di discernere, assaporare ed eleggere il bello e ’l grazioso; spezie d’instinto che giudica le regole
conoscitore, e di dotto, gentile e grazioso producitore. Quindi é che ’l Petrarca, seguendo il sentimento di Platone, diss
4 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 208-209
ammatica applauditissima sempre nel Teatro Alighieri, D. D. EPODO È 'l dolce riso dell’amor che brilla nell’ardente pupi
EPODO È 'l dolce riso dell’amor che brilla nell’ardente pupilla ? È 'l gran cor, che di furia empia si accende se gelosi
gli spettri e le rughe tutto solve ; e lo gran giorno pave che Iddio 'l ritorni in poca e muta polve ? È la ragion che la
5 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VIII. Commedia turca. » pp. 422-425
é commendabile per la rara moderazione che dimostrò nel soffrire che ’l padre riprendesse l’imperio; e lasciando da banda
borriscono le lettere e le scienze, come si crede. Studiano l’arabo e ’l persiano, come noi il greco e ’l latino. Quei che
e, come si crede. Studiano l’arabo e ’l persiano, come noi il greco e ’l latino. Quei che attendono alle cose della religi
che non son più decenti alcune commedie di Aristofane, le inglesi, e ’l teatro francese prima di Corneille. I commedianti
6 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241
rentino corse felicemente il terzo arringo tragico dopo il Carretto e ’l Trissino fino colla vaga Rosmonda, la quale si ra
to de’ componimenti drammatici, e perciò sconobbe la tragica maestà e ’l patetico del Torrismondo, e tra le sue madornali
enta) Pallidezza di morte e non d’amore; O in altra parte il volge, o ’l china a terra Turbato e fosco; e se talor mi parl
ne de’ Moderni, ignota del tutto agli Antichi». Or crede egli mai che ’l canto essenzialmente la costituisca tragedia? Ei
ari e divisati in due o tre di ritornano. Altri i capei canuti, altri ’l calvizio Sotto il ciuffotto appiatta, altri con z
piatta, altri con zazzere Posticce studia di mostrarsi giovane; Altri ’l giorno due volte si fa radere. Ma poco giova che
Ma pervennero al colmo della gloria l’Aminta del gran Torquato160, e ’l Pastor Fido  del celebre Guarini, i cui cori furo
i intitolata L’Amoroso Sdegno, come anche la Disperazione di Sileno e ’l Satiro di Laura Guidiccioni, dama Lucchese, rappr
uarto, e di note musicali corredato dall’autore medesimo. Sia poi che ’l nobile fiorentino Ottavio Rinuccini (il quale fu
sopravvenissero senza che l’uno sapesse dell’altro, egli é certo che ’l Rinuccini col consiglio del signor Giacomo Corsi
ente d’una in altra lingua, dove decidesi con magistral sicurezza che ’l «canto rende inverisimili le favole drammatiche».
matici riscosse applausi nella capitale delle Gallie. Pare dunque che ’l Trissino, il quale non so perché, e donde venga d
’ moderni il celebre autor dello Spirito delle Leggi, egregiamente ce ’l pruovano, e la storia, i viaggi, la pratica del m
ice Polibio lib. IV) forma i costumi delle nazioni, la loro figura, e ’l lor colore. «Athenis tenue Caelum, ex quo acutior
tatibus occupati: Hispani elata jactantiae animositate praepositi». E ’l famoso favolator M. de la Fontaine nella favola d
de parler, juger et décider de tout avec une confiance intrépide». E ’l signor di Voltaire anche così nella fine dell’ott
e qu’il plaise à la France de lui faire sentir son joug». E bene, chi ’l crederia! colui che poc’anzi avea con gallica bur
essinesi, il Giangurgolo de’ calabresi, il Pulcinella, il Coviello, e ’l Pasquariello, tutti tre napoletani… Silvio Fioril
n tutte le nazioni un linguaggio comune, del quale si vale il turco e ’l francese, il parto e ’l romano, il persiano e ’l
nguaggio comune, del quale si vale il turco e ’l francese, il parto e ’l romano, il persiano e ’l greco? Non riconosce l’u
e si vale il turco e ’l francese, il parto e ’l romano, il persiano e ’l greco? Non riconosce l’uditorio l’attore suo paes
arrik, che ogni dì cangia nomi, affetti, e costumi? Non comprende che ’l fasto, le pompe, le gioie, onde si adornano gli a
in quale e, hanno formati i loro passaggi di gorgheggio la Gabrieli e ’l Pacchiarotti? Legge egli, p. e., che l’ambizioso
di puerilità? Neppure per le regole critiche di M. Sulzer; perché se ’l mio piacere mi riempie e trasporta, se l’affetto
7 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187
aturalmente geloso alimentava una continua discordia e avversione tra ’l monarca e i baroni, tra’ baroni e baroni, e tra’
ione tra ’l monarca e i baroni, tra’ baroni e baroni, e tra’ baroni e ’l popolo. Di là vennero tante armate barriere, fort
dipendenza de’ baroni, le corone accrebbero la propria prerogativa, e ’l popolo uscendo della schiavitù, diede allo stato
ante de Maiano, Cino da Pistoia, Guido Cavalcanti, Brunetto Latini, e ’l migliore di tutti Dante Alighieri, par che sia l’
gran nome. V. l’Histoire Litteraire des Troubadours par M. Millot, e ’l signor abate Tiraboschi nella Storia della Letter
iques et Critiques de M. Riccoboni sur differens Théatres d’Europe, e ’l cavalier Planelli nel bel trattato dell’opera in
8 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VII. Spettacoli scenici della Russia. » pp. 418-421
ella Polonia e della Svezia, e comunica al mezzogiorno col mar nero e ’l Caspio, e al settentrione col mar bianco e ’l Bal
zogiorno col mar nero e ’l Caspio, e al settentrione col mar bianco e ’l Baltico, quasi fino al terminar del secolo passat
e ignoravano tutte le arti, a riserba di quelle che la sola natura e ’l bisogno suggerisce. In tale stato potevano essi c
9 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 195-196
menestra sola me puol resuscitar ; e un baso de to bocca mentre, che 'l scocca da quei laurin, puol dar la vita a un serv
ori de tanta servitù, deve la man adesso, e volzé spesso le spalle, e 'l bust ; e tornéve co i petti a rincontrar, mostran
ò vogio anca mi Viva l’amor Zagnesco, e viva Bagolin, con la cucina e 'l desco, e viva Frittellin ; viva pò Zan Padella, c
10 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-
per terra ancor caldo il fucile. Senz’ amor, come Satana, chimera de ’l male, ella passava entro un febbrile soffio di co
heatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img104.jpg] Fin che a ’l tradito che pur cerca oblio ne ’l segreto de ’l g
-01-02_1897_img104.jpg] Fin che a ’l tradito che pur cerca oblio ne ’l segreto de ’l genio, a ’l saggio, a ’l buono, a l
g104.jpg] Fin che a ’l tradito che pur cerca oblio ne ’l segreto de ’l genio, a ’l saggio, a ’l buono, a l’uom che parla
Fin che a ’l tradito che pur cerca oblio ne ’l segreto de ’l genio, a ’l saggio, a ’l buono, a l’uom che parla ne la notte
tradito che pur cerca oblio ne ’l segreto de ’l genio, a ’l saggio, a ’l buono, a l’uom che parla ne la notte a Dio, una v
lo devi. Ell’ è il serpente. GL’INNAMORATI – Atto II S’affaccia su ’l balcone, la testa incipriata scrolla, si morde i
la, si morde i labbri ; quindi siede e ricama. Dunque ei non torna, a ’l solito, pentito ? Oh, la serata burrascosa di jer
a fondi d’oro, snella ed eretta come giovin tiglio ecco l’Augusta, ne ’l manto vermiglio istoriato con sottil lavoro. Su l
ne ’l manto vermiglio istoriato con sottil lavoro. Su le tempie e su ’l petto ampio tesoro di gemme le sfavilla : uno sma
i circo o mormorio di baci. FEDORA – Atto III Queta è la notte : a ’l raggio de la mite lampa di bronzo antico, ogni co
so la scrivania di malachite, ella, ne la pelliccia, or di ritorno da ’l ballo, inchina il fulvo capo adorno di rare gemme
tta, crude lusinghe, e guizzi di desio confusi ; mentre a l’ ansar de ’l petto ampio le freme il bizantino talisman, che c
11 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo III. Teatri orientali. » pp. 14-18
e d’insinuar la morale, e vi si adopera indistintamente il ridicolo e ’l terrore. I casi più terribili, le riflessioni più
oneschi. Ogni favola é divisa in più atti senza numero determinato, e ’l primo di essi ch’equivale a un prologo, chiamasi
onsi le ballerine di Surate nel Guzurate, penisola posta tra l’Indo e ’l Malabar, le quali da’ portoghesi chiamaronsi Bayl
vecchie che ne sono le direttrici. Un solo musico di età avanzata, e ’l più brutto di tutti gli uomini, le siegue e le ac
12 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209
ni altro genere di erudizione, precipuamente per le cure, l’ingegno e ’l buon gusto del degretario e vonsigliere de’ nostr
Regnicolo Giulio Pomponio Leto, non impedirono in somma l’acquisto e ’l dilatamento delle piacevoli ed utili cognizioni l
cevoli ed utili cognizioni letterarie e scientifiche, né l’attività e ’l progresso dello spirito umano136. Quanto agli stu
ennato Cardinal Riario; l’uno in prosa latina (trattone l’argomento e ’l prologo che sono in versi giambici) sull’espugnaz
uno de’ più gran valentuomini de’ suoi tempi, nato secondo il Manni e ’l dottor Lami nel 1398, secondo il Bocchi nel 1400,
di caricarlo ben bene d’ogni sorta di villanie151; IV. il Villano e ’l capro; il V. tratta di tre persone che si son sal
capro; il V. tratta di tre persone che si son salvate in una casa; e ’l VI. fa una dipintura della vita di due persone ma
empi, in cui ogni principe, ogni del bel paese, Ch’Appennin parte, e ’l mar circonda, e l’Alpe, si faceva gloria di esse
scepolo Marcantonio Sabellico, e veggasi il Quadrio tom. V pag. 57, e ’l Tiraboschi tom. VI part. II pag. 183 seq. 141. I
13 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81
dere, si trovò interessato a sacrificarlo a Bacco, e que’ paesani che ’l videro, per simile interesse applaudirono al colp
del sangue di una madre. Nell’atto IV segue l’uccissione di Egisto; e ’l pianto sparso da Clitennestra per l’usurpatore se
Eschilo, cantato dalle furie nell’atto III, avendo trovato Oreste, e ’l giudizio fatto nel V coll’intervento di Minerva a
ata da tutte le più importanti circostanze con sifatta destrezza, che ’l movimento e l’interesse va crescendo coll’azione
musica, e decorate dal ballo; né altra differenza può ravvisarsi fra ’l primo e i secondi, se non quella che vi ha fra Ti
proprio entusiasmo cantò alcuni versi notati di manifesta impietà, e ’l governo, che vigila per la religione e i costumi,
zando il mantello e scoprendo il braccio manco, intenerì i giudici, e ’l colpevole fu perdonato. Eschilo disgustato della
la naturalissima pittura della disperazione di Aiace che s’ammazza, e ’l tragico quadro della troppo tarda venuta di Teucr
ante. L’Edipo Re é senza dubbio la disperazione di tutti i tragici, e ’l modello di tutte l’età. Nulla di più regolare, e
maniera di Sofocle, esprime col silenzio l’intensità della sua pena e ’l funesto disegno che poco dopo eseguisse. Qui é do
a ritraggono al vivo la gravità e sublimità dello stile di Sofocle; e ’l Giustiniano che gli ha tradotti con una elegantis
li corpi un sopra l’altro estinti  In largo e folto stuolo,  Più che ’l foco leggere,  Fuggon l’alme di Stige a i tristi
a Iofante suo figliuolo chiamato in giudizio e accusato di fatuità, e ’l poeta, per convincere i giudici della falsità del
he di Agamennone, la di lei gioia sincera all’abbracciare il padre, e ’l profondo dolor di lui, nascosto sotto l’esteriore
d Achille. Vigorosa é la declamazione di Clitennestra nell’atto IV; e ’l discorso d’Ifigenia sommamente tenero e patetico
n nuovo moto acquista l’azione nella scena delle donne con Achille, e ’l patetico delle preghiere di Clitennestra, e la pi
sa vide Benché fuori di tempo e troppo tardi Da paterna pietà gelossi ’l sangue, E la pallida faccia addietro volse, Indi
pertamente al propio carattere, da che egli per ritenere il comando e ’l titolo di Re de’ Re era condisceso a sacrificar l
, dovendo finire il V colla scena VIII e col coro che par mancante, e ’l VI atto comincerebbe dalla IX scena. L’Ifigenia
«O rupi Cianee che congiungete i mari ec.» il II conterrebbe il III e ’l IV, terminando col coro che incomincia, «Tenero a
; il III terminerebbe col suddetto coro della scena IV dell’atto V; e ’l IV comincerebbe dalla scena V. Ma la divisione de
e per ben conoscere l’eccellenza de’ tragici antichi. Egli é vero che ’l signor Mattei la stima a tal segno importante, ch
ho rossor: coprimi, dico;     Nascondi agli occhi altrui quello, che ’l volto     M’inonda e bagna, involontario pianto.
il vesta con le bianche mani Squarciò dal petto infino all’ombilico E ’l suo candido seno mostrò fuori ec. e finalmente l
Son’io? vaneggio? Qual furor mi trasporta? E’ cruda furia Questa che ’l cor, la mente infiamma, accende, Lacera e squarci
uanto verso il fine. Quello dell’atto IV mi sembra il più patetico, e ’l Dolce ne ha fatto una troppo libera imitazione. C
, un placido sopore      Aggrava le pupille. Inerme ingombra      Già ’l mio consorte le sicure piume;      Né a’ lidi int
e,      Caddi abbattuta, mille volte e mille      Elena detestando, e ’l suo rattore,      E l’adultere nozze, e d’un avve
rrendo?      Ahi dolce oggetto de’ timor materni,      A ciò ti porsi ’l seno, e del mio sangue      Io ti nutrii? Vieni,
ia l’attenzione; ma le domande di Ion mettono in angustia la madre, e ’l poeta é costretto a far discendere Minerva per gi
14 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 226
Se così libra il Fato, a che dolente Piegar la voce alle querele, e 'l cupo Mesto sospiro risvegliar dell’Eco ? Ma vinse
o, in cui scolpita Sta l’immagine vostra, che giammai Cancellar potrà 'l tempo, che giammai Sparger d’oblio, che mai…. ma
15 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664
rarese, fu noto nel teatro italiano per le parti di primo Zanni sotto ’l nome di Finocchio. E attore di grido dovette esse
telli Parfait per detta di Antonio Riccoboni, ma la data di essa (tra ’l ’73 e il ’75) è assolutamente erronea. Forse il R
16 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108
gno porta la divisa del proprio secolo, e vi si ravvisano i costumi e ’l gusto corrente impressi con caratteri indelebili.
delebili. Ma la commedia principalmente che per destar l’attenzione e ’l diletto, ritrae e rappresenta per gli spettatori
e. Egli riuscì così bene ad accusarlo di prepotenza e ladronecci, che ’l popolo condannò Cleone a pagar cinque talenti, ci
to di tutta la casa di Socrate. Strepsiade batte alla di lui porta, e ’l servo del filosofo si lagna del modo indiscreto d
risulta dal processo allegorico, né introdurvi il cane accusatore, e ’l cane difensore, che appartiene unicamente alla co
la commedia antica. Oltracciò in Racine il reo é veramente un cane, e ’l cappone rubato non é altro, se non quel che si di
lepiro, marito di Prassagora. Egli vedendo mancar di casa la moglie e ’l proprio pallio, costretto da un bisogno naturale
i vendicarono col disprezzo di questo venale persecutor di Socrate; e ’l padre Rapin ed altri moderni si sono appigliati a
are i cittadini, gli dipinsero sotto nomi fìnti con tal artificio che ’l popolo non s’ingannava nell’indovinarli, e con ma
chiamò festa teatrale, la quale tutta consisteva nel coro, e quei che ’l componevano, e cantavano e ballavano indistintame
tania sia stato il primo che sonando la tibia vi accompagnò i pasti e ’l movimento del corpo in cadenza; e perciò presto g
potini ad Atene, gli orsi e i funamboli a Roma, i duelli de’ galli e ’l teatro delle teste da parrucche di M. Fout a Lond
e il primo autore, come dottamente pruova il Quadrio tom. V pag. 10 e ’l Tiraboschi tom. I pag 61 seq. 36. Piacque molto
17 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354
Petrarca, si esigliò da tutte le adunanze letterarie la stravaganza e ’l mal gusto, si rise de’ secentisti e di chi avea t
gedie, il Palamede, l’Andromeda, il Servio Tullio, l’Appio Claudio, e ’l Papiniano. Egli piacque a’ suoi giorni ad alquant
chese Albergati, il conte Gozzi, il cavalier Guazzesi, il Cesarotti e ’l Ceruti211. Quest’ultimo ha formata ancora dalle T
nto nella tragedia212. A qualche rigido oltramontano potrà parere che ’l titolo stesso manifesti non esser una l’azione; c
te altre due graziose commedie d’intreccio e di carattere, i Birbi, e ’l Curatore che Niccolò Salerno de’ Baroni di Lucign
tica; ma si é contentato di provar col fatto a’ suoi competitori, che ’l concorso del popolo non é argomento della bontà d
erare ardisce Anche il tuo nome e Tito risponde, … E che perciò? Se ’l mosse Leggerezza, nol curo; Se follia, lo compian
posto in francese l’argomento della tragedia spagnuola di Bermudez; e ’l di lui plagio é manifesto, perché non esce dalla
na formò Metastasio la Clemenza di Tito. Confessiamo ingenuamente che ’l Cinna merita gli sguardi d’ogni gran poeta, e che
po, che la virtuosa Servilia ha scoperto il segreto del nastro, e che ’l suo amante risulti colpevole all’apparenza, e’ po
ce meno il maestro. Tito già non ignora che Sesto é il traditore, che ’l senato l’ha convinto, e ch’é stato condannato a m
con maestria migliorando, nasce per esser successivamente imitato. E ’l nostro poeta imperiale ha prodotta una folta schi
alcuni drammi giocosi dello Zeno e del Pariati, la Buona Figliuola e ’l Filosofo di Campagna del Goldoni, e la maggior pa
ici pratici e teorici che lor presenta Napoli229, Bologna, Venezia, e ’l rimanente dell’Italia? «Veux-tu savoir, jeune art
i, inquieti, cavillossi, villani e superbi, farà sempre l’obbrobrio e ’l flagello delle lettere, e lo scoraggiamento e l’a
o, incomparabile; lo dice tutta Europa, E lo direbbe ancor Affrica e ’l Mondo, s’egli fosse autore per tutte le nazioni.
rito delle finezze delle arti, pure possiede in se il comune senno, e ’l dettame del naturale giudizio, e meglio de’ semid
celebri suoi poeti, il cavalier Marino nell’Adone cant. IX st. 46, e ’l signor duca di Belforte nell’Omaggio poetico st.
18 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
ano, che seppe molto farsi apprezzare nel carattere di capitano sotto ’l nome di Spacca.
19 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 550-553
seguenti opere : La Rodiana. — Comedia stampata quasi sempre sotto ’l nome di Ruzzante (V.). (Venezia, Alessi, 1553).
(Venezia, Alessi, 1551). Las Spagnolas. — Comedia, pubblicata sotto ’l nome di Scarpella Bergamasco (Venezia, appresso S
ti prego : ascoltami, ch’io non son drago, nè lupo che dèvora ; Anzi ’l tuo fedel servo, afflitto Lucido. Lidia. Che vu
20 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315
la quale avea allora un teatro tanto sregolato, quanto lo spagnuolo e ’l cinese, e inferiore di gran lunga a’ componimenti
l purgar le scene dell’indecenze, e terminò con diventarne il padre e ’l maestro. Soccorso poi da Seneca, fece colla Medea
uo amore: ………………………………… Ove ch’io volga Gli occhi, o giri la mente e ’l mio pensiero, L’atto che ricoprì l’oscura notte,
6. Il giovane Corneille scrisse ancora qualche tragedia applaudita, e ’l suo Timocrate (componimento per altro cattivo e m
di madama de Maintenon, dove rappresentava la duchessa di Borgogna e ’l duca d’Orleans col famoso commediante Baron. L’ab
presentò in Parigi la tragedia di Nicomede in presenza della corte, e ’l Dottore Innamorato, una delle farse di Molière, e
a della corte, e ’l Dottore Innamorato, una delle farse di Molière, e ’l Re le permise di stabilirvisi, e rappresentar alt
uni dalle Case Svaligiate; lo Stordito da Arlecchino Servo balordo; e ’l Tartuffo dal Bernagasso, tutte commedie della com
nacque tra gli spettacoli delle fiere di San Germano e San Lorenzo, e ’l primo scrittore fu M. Le-Sage, autore di vari com
ra assai pregiata del conte Pietro di Calepio, cavalier Bergamasco, e ’l tomo I delle Osservazioni letterarie del marchese
ncesi; Egli é certo che l’arguzia é stata sempre il gusto dominante e ’l tentator tenebroso della nazione francese. «La ré
préaux, pure asseriva, che Regnard non era mediocremente piacevole; e ’l signor di Voltaire ancora dice: «Qui ne se plait
21 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13
poesia rappresentativa in tanti paesi che non comunicavano insieme; e ’l concorso di altre simili idee sopravvenute a molt
con esso I gran figli del canto, Ullin canuto, E Rino il maestoso, e ’l dolce Alpino Dall’armonica voce, e di Minona Il s
que j’ai lu Homère, j’ai cru avoir vingt pieds de haut». E’ vero, che ’l Poeta Greco dormicchia talora e sogna, spezialmen
22 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »
iginalissimo, ricco d’interesse per la storia della scena italiana su ’l finire del passato secolo.
23 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 795
e di Angelo Costantini, fu comica famosa per le parti di serva, sotto ’l nome di Auretta. Si rileva da una lettera dell’Ar
24 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 213
ta al nome di Degli Amorevoli Vittoria (V.). Vedi anche (pag. 626) pe 'l costume il Francatrippa di Callot, danzante con F
25 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326
con Bianca di Savoja nel 1350 furono date, secondochè dice il Corio e ’l Giovio, settemila braccia di panni buoni a buffon
iò ho voluto notare, acciocchè s’intendano la ricchezza, i costumi, e ’l genio di questi secoli. Nota IV. Michele
ui ogni Principe, ogni Signore del bel paese, Ch’Appennin parte, e ’l mar circonda e l’ Alpe, si facea gloria di ess
usto, per la leggiadria, dolcezza, energia, e maesià della lingua, pe ’l propizio influsso del cielo, per la serenità, fer
Italiano, il Marchese Gorini Corio nel suo Teatro Tragico e Comico, e ’l Conte di Calepio nel Paragone della Poesia Tragic
Messinesi, il Giangurgolo de’ Calabresi, il Pulcinella, il Coviello e ’l Pasquariello, tutti e tre Napoletani . . . . . Si
26 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »
billo, ella si spense in capo a soli due o tre giorni ….. come in su 'l prato, poichè l’aratro in suo passar l’ha tocco,
27 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 331-332
del precedente, e figlia di Teresa Ristori (attrice rinomatissima tra ’l finire dello scorso e’l principiar di questo seco
28 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 730
gli altri quello di una potente bastonatura, di notte, concertata tra 'l Morrocchesi stesso, il fratello di Del Buono e il
29 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 386-389
Francesco Andreini in questo suo sonetto : Or che Delia è sparita, e 'l suo splendore inargenta altre selve ed altri coll
vedrai, che quanto in terra giace, è fumo ed ombra : e scorgerai che 'l mondo d’insidie è pieno, e lusinghier fallace. Sp
30 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VII. Teatro Latino. » pp. 109-171
, secondo Polibio58, abitavano tutte le terre poste tra l’Appennino e ’l mare Adriatico, e possedevano i Campi Flegrei ch’
altre; e in fatti i latini ebbero in lui solo l’epico, il tragico, e ’l comico di que’ tempi. Si vuole ch’Ennio e Livio A
i, gli antichi convennero in celebrar Cecilio Stazio conte il primo e ’l più eccellente di tutti i comici latini per la fe
zza espose sul teatro di Roma la civile querela di Cesare e Pompeo, e ’l giogo imposto dal vincitore a tutta la terra, fuo
Ma la Medea che noi leggiamo, può gareggiare con quella d’Euripide; e ’l carattere del di lei autore si dimostra veramente
andi gravemente espressi. é pur maneggiata con vigore l’esitazione e ’l contrasto di Medea madre con Medea consorte oltra
sa alla madre, impaurito dal ruggito d’un lione. Cresce l’interesse e ’l lutto nell’atto IV, vedendosi condotta con ingann
duti in forte. Si narra nell’atto V l’intrepida morte di Polissena, e ’l precipizio d’Astianatte, al qual racconto Androma
ll’Ezio atto I, scena IX, ……………… Se non possiedi, Tu doni i regni, e ’l possederli é caso, Il donarli é virtù. e nella s
lla favola, e nel latino i due oggetti, cioé l’ammazzamento di Lico e ’l delirio di Ercole colle conseguenze, sembrano più
t mihi, Odium tui, emulato dal Metastasio, ……………… Sola m’avanza, (E ’l miglior mi restò) la mia costanza. Cogere, dice
Ercole, che si trattiene a ciarlare nel promontorio Ceneo in Eubea, e ’l rimanente si rappresenta in Trachina. Uno spirito
i incominciata. Sopraggiugne Nerone, insorge una disputa generica tra ’l maestro e ’l discepolo, sostiene ciascuno la prop
a. Sopraggiugne Nerone, insorge una disputa generica tra ’l maestro e ’l discepolo, sostiene ciascuno la propria tesi con
ro vultus meos? Chiude l’atto Ottavia rimandata alla casa paterna. e ’l coro la compiagne. Nell’atto IV un’altra nutrice
piacevole e lontana da qualunque oscenità, la quale preso l’origine e ’l nome da Atella situata in un luogo, oggi detto Sa
lo? Assisteva M. Catone ai giuochi florali fatti dall’edile Messio; e ’l popolo si vergognò di domandar che le mime depone
cì del teatro, usando della prudenza che non avea avuta in andarvi, e ’l popolo l’accompagnò con plausi strepitosi, e rich
ano. 86. Veggasi l’antico commentatore di Orazio lib. I epist. IV, e ’l Tiraboschi nella Storia della Letteratura Italian
31 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 521
chio che sfavilla in viso A te compose di sua mano Amore ; Onde a chi 'l mira dolcemente al core Un dardo giunge da cui vi
32 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 565
gie qualità di artista. Fu il ’91 con Drago, il ’92 con Pietriboni, e ’l 93 con Angelo Diligenti, col quale cominciò ad as
33 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290
isse estremamente spropositati, come il Purgatorio de San Patricio, e ’l Joseph de las Mugeres, e altri: cadde in mille er
alderone, che un cavaliere prendesse di notte il mantello, la spada e ’l pugnale, e andasse in ronda corteggiando in istra
come l’altro da lui convocato, composto di suoi parziali, scelti fra ’l popolaccio nel 1653, chiamato per derisione di Ba
o stato delle arti nel Brandeburgo verso la fine del passato secolo e ’l principio del presente, dicea183: «Gli spettacoli
questi consiglieri affermano che la merita per lo quarto del padre, e ’l mondo dà la croce a Cristo, confessando che non l
34 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437
servar le regole, non vi ho veduto rappresentare se non l’Ormesinda e ’l Sancio proscritte per sempre dopo la prima rappre
entar di quando in quando, questa decadenza sarà sempre passeggiera e ’l gusto adulterato non debbe tardar molto a rinveni
ualche velenoso strale contro l’Italia, la religione, il sacerdozio e ’l principato, se la godono e trionfano e si ringall
7. Il signor Diderot non solo compose in prosa il Padre di Famiglia e ’l Figlio Naturale «Dans le grand goût du larmoyan
satelliti; così un uomo d’ingegno grande é la calamita di coloro che ’l signor La Fontaine chiama «le sot bétail des imit
35 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139
a alcuno che ad esso e non ad altro pigliasse Milton l’ispirazione pe ’l suo Paradiso Perduto. (Vedasi per questo il citat
ustri dir s’udrà (vostre glorie a’Poli in seno) di drammatici CIGNI è ’l Ciel ripieno. Tra quelli dell’Andreini, per d
povero, ignudo, di boschi abitator solo e di selve ? Forse premer co ’l pie’ crede le stelle ? Impoverito è il Ciel, cagi
Cielo la Ghirlanda, poi, cessate le trombe, continuano le sinfonie e ’l canto. Il Prologo recita ancor due quartine, poi
ttonarj e quadrisillabi tronchi, di cui l’ultimo verso è ripetuto tra ’l Favor Divino e i due Angioli, con ischerzi musica
so Andreini, o tutte le scene inventate e disegnate dal Callot sia pe ’l Solimano del Bonarelli, sia per altro (pagg. 131,
h’edificio mortal ritto se n’stia, non v’ è ch’ abbia tal sorte : chi ’l crede è frenesia. Da quelle rose appunto, che t’
a vita umana ? Ma chi di lei più tosto nell’ apparir sparisce ? In su ’l fiorir sfiorisce ? Quindi ha che ’n segno breve d
36 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 278
o, lasciar la Compagnia. Questo a riprova delle parole del Bartoli su ’l Barsanti, che il Gozzi qualifica per valente comi
37 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157
tendo apporte ? Và pur honor de l’Amorosa scola Che ciascun t’ oda, è ’l tuo ualor ti sia Contr’ à colpi del tempo vsbergo
ni, pare fosse davvero meravigliosa. Oltre al madrigale del Marino pe ’l ritratto dell’ Allori, abbiamo qui vari madrigali
, e rose, Ch’ in uoi (donna gentil) Natura pose. Le mani, il petto, e ’l uiso Son ricchezze amorose ; Ma le parole e ’l ri
. Le mani, il petto, e ’l uiso Son ricchezze amorose ; Ma le parole e ’l riso Tesori e gioje son del paradiso. FLORINDA ha
elle in Cielo io tolsi. Al sol l’oro furai. Del arco io men privai. E ’l uago FIOR nel mio giardino io colsi. Questi e al
soaui e dolci note E fra rubini ardenti Sciogli musici accenti ; Che ’l Cielo pareggiarli anche non puote, Ma non stupisc
, di Marta valor, s’entro un sol loco mesce l’onda col roco. II Su ’l bel pian Senonense de’ Sicambri terror, fastosa
38 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 15-16
. Sand, id.). Passò poi l’Alberghini ne’Comici Confidenti : chè sotto ’l nome appunto di Angelica Alberghina, Comica Confi
39 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 74
ore, certo Prati. Non potendo sfogare in altro modo il suo fervore pe 'l teatro, si diede il Marchetti a declamar nelle so
40 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 236
co, era di figura più tosto forte e di fisionomia marcatissima, sì pe 'l carattere, come s’è detto, freddo, talvolta serio
41 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 180
ente fratello (V. Areliari, al cui nome è l’elenco della Compagnia pe 'l 1675). Abbiam di lui una ricevuta di prestito del
42 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117
scì prima dopo Torquato Tasso ; e fu coronata d’alloro in effigie tra ’l Tasso e ’l Petrarca (V. F. Bartoli). Il Garzon
opo Torquato Tasso ; e fu coronata d’alloro in effigie tra ’l Tasso e ’l Petrarca (V. F. Bartoli). Il Garzoni (Piazza U
ra e lumi in cielo. E spargea fresche rose in vivo gelo, che l’aura e ’l sol mai non disperde o scioglie, e quanti odori l
ci sembianti ebbe dal senno altrui gloria maggiore ; Allor saggia tra ’l suon, saggia tra i canti, non mosse piè che non s
uesta il cui valor cotanto ammiri, ed ave per teatro e scena Italia e ’l Mondo ; e d’ eloquenza piena, e de’ socchi e cotu
ale tu dunque degno Padre, ed ella a te sia figlia ; e queste carte e ’l nome sien d’alto grido un immortal tesoro. Vada c
a con la Compagnia à servire : la prima io le mostrai la lettera, che ’l S.r Cioli per ordine di V. S. m’ hauea scritta da
e. Onde, poich’ebbe di virtude impresse belle vestigia, a l’alma apri ’l sentiero, e spedita volò dove il pensiero fermo c
e di fiorettature uggiose, snervanti, come ad esempio : 1. L’esser e ’l non esser secondo alcuni star insieme non possono
quando parla, et mouerli con leggiadria quando gl’ occorre, seruar co ’l capo un certo moto naturale, che non paia che egl
r gratia di essempio] haurà pigliato per uezzo di mettersi la mano su ’l fianco ; o un giouane di appostarla su la spada ;
asa, o della strada, di onde hanno ad uscire, et a qual desinenza, co ’l principio anco de le lor parole ; accio che con q
nzionalismi barocchi devono esser banditi. Ma dal conversar dinanzi a ’l pubblico schierati presso la ribalta, al restar g
43 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417
la malinconia britannica, l’energia delle passioni e della lingua, e ’l gusto pel suicidio, influiscono mirabilmente nell
eo 254, e i signori de Brave, Krüger255, Gaertner, Bodmer, Wieland, e ’l valoroso maggiore Kleist morto in guerra nel 1758
ri tragedie cittadine. Lo Spirito forte in cinque atti, e gli Ebrei e ’l Tesoro in uno, son le commedie più pregiate. L’in
ioni veramente tragiche. Eccone uno squarcio che ne mostra lo stile e ’l patetico. «Io cominciava (dic’ella all’amato suo
antica Progne e Filomena di D. Francesco Roxas. La buona intenzione e ’l patriotismo dell’autore che aspira al miglioramen
gia di comporre, che diverte il volgo e la gente ben nata, l’idiota e ’l savio, farà presto dimenticare gli antichi drammi
a vita civile e i costumi correnti spagnuoli, e riprendono il vizio e ’l ridicolo dominante. Or quando i poeti apprendesse
ettacelo la gente, più seria e qualche ecclesiastico. La capa parda e ’l sombrero chambergo, cioé senza allacciare, ancor
44 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 14
varia indole ebbero in lui un interprete indimenticabile. A Roma pe' 'l centenario di Voltaire gli fu coniata una medagli
45 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643
i palme, et d’allori sotto inuitto Signor, superba attrice, ecco che ’l Ciel t’honora, e à la tua chioma ogni fauor desti
pelle, nè quanti unqua fiorir Pittori industri, nè pingerà giammai co ’l gir de i lustri dotta man forme si leggiadre et b
46 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325
Omero, e tutto pareami più grande dell’ordinario. Egli è il vero, che ’l Poeta Greco dormicchia talora e sogna, spezialmen
st, Bedouin, Pietro Corneille, M. de la Motte, il Sig. di Voltaire, e ’l Gesuita Folard, e niuno ha finora potuto nemmeno
a forza di far correre avvisi stampati per guarire il mal francese, e ’l secondo a forza di rappresentar farse e buffoneri
47 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447
tra gl’infortunj fortunato : opere tutte che pubblicò in Bologna tra ’l ’64 e il ’68. Ai pregi della Regina statista acce
48 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. -25
 : Ho vist la Lidia, ma quel so marit mai non l’ho vist, ma pens che 'l sia andat dentr'el Zodiaco, per formar quel segn
49 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo I. Origine della poesia drammatica. » pp. 2-7
enar l’uomo a formarsi un mondo civile, ad investigar le maraviglie e ’l magistero del naturale, ed a tentar d’internarsi
oavità la tela de’ nervi, l’intelletto apprende per bene le forme che ’l cagionarono: se la scossa fu dolorifica, cioé se
50 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966
aranno vdire. — L’allegria fu sbandita, Il riso esiliato, La festa, e ’l gioco allho prese comiato, E la gratia del dire,
, Al coturno qual’hor uoce tonante Spiegò, qual Gioue in Flegra, onde ’l Gigante Cadde percosso, incenerito, informe. Hor
amuta il riso in Tragico dolore. Ò spettacolo atroce, à cui risorto E ’l pianto, al, purgar può vero terrore Più assai, ch
51 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168
dal Regno da Gioue mio figliuolo, me n’andai vn gran pezzo ramingo pe ’l mondo, & il primo luogo, che mi paresse sicur
r amore ; pure al fine risoluto di non star sempre come le zucche (co ’l seme in corpo) determinò di pigliarla per forza,
udio ; e si vede, che dal gran caldo son diuentato vn pò pò nero : Ma ’l nero il bel non toglie. E però questa sera (nobil
52 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179
non ostante il numero e la magnificenza de’ teatri, e le ricchezze e ’l favore degl’istrioni, noi cominciamo di qui a tro
sare a’ posteri. In Roma si ripetevano appena l’antiche produzioni, e ’l popolo trovava insipido ogni altro spettacolo sce
53 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921
decente gioventù che accresci e spargi dell’ Euganeo saper la fama e ’l vanto. E voi che d’alta riverenza in segno ultimi
tace Fin dell’aure il sussurro ! È ver, che spesso Stilla dagli occhi ’l cuor commosso in pianto, Ma si piange in silenzio
54 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7
nel di lui fiorire avea un teatro tanto sregolato quanto l’alemanno e ’l cinese, e di gran lunga inferiore a quel di Lope
55 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 597-599
lucchese, ottimo ed eccellente comico per le parti d’innamorato sotto ’l nome di Silvio. Le sue prime armi, e con grande s
56 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723
ona, bravissimo ballerino e musico eccellente (eseguiva molte arie su ’l flauto, la tromba, il salterio o decacordo, il pi
57 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388
o e l’uguaglianza de’ caratteri. Serse par che avvilisca il monarca e ’l padre, quando si adopera a favor d’un figlio favo
nzeschi accumulata nella narrazione de’ fatti preceduti all’azione, e ’l troppo lungo ragionamento della fanciulla moribon
orché il commendatore di lui zio vuole atterrirlo, dicendogli, che se ’l padre l’abbandona, appena gli resteranno per vive
di Terenzio. I sentimenti ne sono veri, i caratteri ben sostenuti, e ’l dialogo naturale e tal quale deve essere». Nell’a
zione. Molti pezzi di musica furono composti dall’istesso Rousseau, e ’l rimanente da M. Coignet. Questo saggio ben riusci
sopra tutti il delicato Saint-Foix, il fecondo e ingegnoso Favart, e ’l grazioso e spiritosissimo abate de Voisenon, e tr
i é purtroppo vero ciò che dice qua il nostro autore. Il fanatismo, e ’l veleno de moderni irreligiosi filosofisti frances
58 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 760-762
so el no se inamorava. E tanto vu se brava in la soavità del canto, e ’l son più del musico Trace, e più d’Anfion. Che s’u
59 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251
ine del palazzo del duca di Borgogna e fabbricarvi un altro teatro, e ’l parlamento consentì. Ma nell’istesso decreto del
mperamenti, difetti, e virtù . Il Macbeth, il Re Errico IV, Hamlet, e ’l Mercante di Venezia passano per le più belle trag
60 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 506-512
sieu benedetti. RISPOSTA Ve ringraziemo, Ircana. El complimento Che ’l vostro Direttor v’ ha messo in boca, Nol fa parer
so in boca, Nol fa parer un’ omo de talento, Ma no diremo gnanca, che ’l sia un’oca ; E ne dispiase solo del lamento, Che
61 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273
si hanno confessato che l’arguzia è stata sempre il gusto dominante e ’l tentator tenebroso della nazione Francese. La res
62 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 741-743
a e recitaua sopra la scena, le quali hanno forse auuilite quelle che ’l vostro Cataldo vi fa leggere…… ? Forse a un’oper
63 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306
desiderio in ch'io uiuo tuttauia d’hauer in che mostrarlene segni co 'l seruirla, le faccio riuerenza homilissima. Della
64 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106
ala compagnia che S. A. potrà sapere ; et di più per haver saputo che 'l mobile che è nella suddetta casa, è maggior parte
65 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 533-536
nuova Amazone gentile, Sono d’Eularia sol care maniere. Quindi è che 'l saggio, prode, grande, e vile Ne piega per tant’A
66 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267
guaggi, un latino scolastico, un italiano insipido, il castigliano, e ’l valenziano; e neppur mettiamo a conto, che l’erem
no in dire che questo «Tanco adolecìa de presumido» e vanaglorioso; e ’l dotto don Nicolàs Antonio afferma che i titoli de
ti di Lara, la Morte d’Ajace, la Morte di Virginia e Appio Claudio, e ’l Principe Tiranno. Io finora non ho potuto vederle
67 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO PRIMO. Risorge in Italia nel secolo XVI la tragedia Greca, ed il teatro materiale degli antichi. » pp. 86-174
er affettar gusto sopraffino rimproverano all’Italia la languidezza e ’l portamento tutto greco de’ drammi del cinquecento
r la testa e per la lingua Francese); e che Lope de Vega, il Castro e ’l Calderon si sieno più facilmente prestati alla lo
emplari piuttosto traducendo che imitando l’ Alamanni, l’Anguillara e ’l Giustiniano. Luigi Alamanni celebre autore dell’e
e meglio avrebbero animata la favola poste alla vista ed in azione, e ’l non essersi l’autore approfittato de’ rimorsi che
; E mi figura e finge un bosco, un antro Di ninfe incantatrici, e ’l falso inganno Vera cagione è del rifiuto ingius
con tanto scorno? Ancora indugio? Ancor pavento? e che? la morte, o ’l tardo Morire? et amo ancor? ancor sospiro? La
el secolo seguente; e nel nostro vi si sono appigliati il Crebillon e ’l Voltaire, i quali vedrà il Signor avvocato Lingue
guisa argomenta contro del Capitano della sua guardia: Le leggi e ’l giusto, di che tanto parli, E per parlarne assa
vanno esenti le altre tragedie del Torelli, e nè anche la Victoria e ’l Tancredi, le quali per altro debbono esserci care
antichi modelli, e costruiti da’ più chiari ingegneri il Sansovino e ’l Palladio, i quali perchè furono di legno, già più
personaggio principale della tragedia del Soldato, e che la Daria, e ’l Soldato sono una sola tragedia. 93. Vedi la lett
prir la bocca ai detti, Fece costui col labbro un cotal atto, Che ’l mio consorte ritornommi in mente. 100. Tass
68 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262
’essi perdono Non meno in adornarsi, e fino a mettere Il bianco e ’l rosso. Fan come le femmine Tutte le cose: han l
la vaghezza dello stile e per l’ artifizio del groppo e pel calore e ’l movimento dell’azione e per la vivace dipintura d
stre . . . Or sa far altro? Cint. Fa la terra muovere Sempre che ’l vuole. Tem. Anch’io talvolta muovola, S’io me
crivendo non si ricordò de’ Greci e de’ Latini, i quali sono pieni, e ’l sanno i ragazzi, di quest’ intrighi e di questa f
rologo e mago, sapendo di tali cose quello stesso Che sa l’asino e ’l bue di sonar gli organi. Aggiugne, che egli e
Che sa l’asino e ’l bue di sonar gli organi. Aggiugne, che egli e ’l maestro vanno come zingari Di paese in paese,
li V’accorron tutti. Nib. Oh dio? Tem. Non posso credere, Che ’l trovi vivo. Nibio parte precipitosamente. Temol
col bel secreto. Fessenio gli dice che guardi a farlo bene: Cal. Tu ’l vedrai. Or guarda: eccomi. Fes. Torci la bocca;
ome foglia E pallido nel viso come un morto) Datemi le mie calce e ’l mio giubbone, Ch’io non voglio dormire in quest
stito da femmina. Questa commedia, e l’Ippocrito impresso nel 1542, e ’l Filosofo uscito nel 1549 furono da Jacopo Doronet
e’ versi, onde la riempiono il servo Lucilio, il medico Erosistrato e ’l parassito Edace. Ed a che servono tutte quelle in
i di Caprarola, cel persuade in certo modo il carattere ben dipinto e ’l dialetto di Giallaise; imperciocchè più facilment
69 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 243-247
condo Plinio e Plutarco; e i lodatori degli andati tempi e costumi ne ’l censurarono. Il disegno si tolse dal Greco teatro
70 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO III. Memorie drammatiche d’oltramonti nel medesimo secolo XIV. » pp. 41-46
Italia già avea l’Ezzelino e l’Achilleide tragedie, e la Filologia, e ’l Paolo commedie, al di là delle alpi i soli Proven
71 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 414-417
al mio giuditio intero. Primo a sè stesso, a null’altro secondo, fia 'l vostro spirto, et ciò tener per vero, è uffitio e
72 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VII. ed ultimo. Vuoto della Storia teatrale. » pp. 248-280
enturatamente qualche spettatore facesse il più picciolo strepito, se ’l faceva recare innanzi e di propria mano lo flagel
to della loro potenza e libertà, la Perintia, Euclione, gli Adelfi, e ’l Misantropo? Alesside illustrò la commedia mezzan
o, e più di ogni altro Menandro che divenne la delizia de’ filosofi e ’l modello di Terenzio, e fu il primo a cui la grazi
il racconto del celebre Donizione presso il Fiorentini, il Muratori e ’l Tiraboschi. 192. V. il tomo XIX della Stor. del
73 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130
ia greca tra Ifigenia ed Agamennone, gli stessi equivoci sentimenti e ’l medesimo cordoglio raffrenato all’apparenza in Si
Oh come sciocca sei, se tu tel credi. Pir. Oh come stolta tu, se no ’l comprendi. Tras. Le pugna a mano a man, se tu n
tagion crudele Mi fa crudel, gli dei negletti giusto, La patria e ’l padre offesi Giudice rigoroso, il mio furore
o quale Il sacerdote inaspettato fosse, Colla tenera man coprissi ’l volto Per non vederlo, e giacque. E quì ci s
74 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887
la regalino, com’è succeduto à fiorenza. queste cose unite insieme, e ’l non ueder subita risposta di V. Ecc.ª cagionarono
ria Ill.ma che ne saprà il uero, ond’io possa aquetar l’animo mio, co ’l quale riuerentemente la inchino. Padoua li 30 Ju
75 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193
nacci nelle osservazioni sopra le rime sacre di Lorenzo de’ Medici, e ’l Crescimbeni nella storia della poesia, il quale p
76 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680
modestia ed un finto sdegno alle leziosaggini d’un simulato pudore, e ’l raccoglimento o sconcerto dello spirito, la ricom
77 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 728-730
amo di guerra e non d’amore. Ost. Ma che brami sapere ? Ers. Chi è ’l nemico al Quirino ? Ost. Estero Sole. Ers. Aspr
78 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 580-583
coppiato alla più ardente passione (traduco dalla gazzetta dialettale 'l birichin del 5 settembre 1896) : Una figurina
79 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467
lla Questo, Signor, xè un Zagno da vu recorso in fretta, sol, perchè ’l meschinel nol fa vadagno, e non ha soldi da comp
cui ecco le prime due stanze : Scatarello Alluma un po’ Calcagno, se ’l gonzo da per ell’ vien al cogoll’. che se ’l ghe
luma un po’ Calcagno, se ’l gonzo da per ell’ vien al cogoll’. che se ’l ghe de vadagno, munel ghe slanzerà le cerre al co
80 (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IV. Numero delle Tragedie Spagnuole de’ Secoli XVI., e XVII. » pp. 20-25
. Impropriamente porterebbero questo nome los Aspides de Cleopatra, e ’l Tetrarca de Jerusalem, e simili altre ripiene di
81 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO V. Letteratura e Commedia Turca. » pp. 262-269
scono d’ogni maniera le lettere e le scienze. Essi studiano l’Arabo e ’l Persiano, come noi il Greco ed il Latino. Quei ch
82 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 62-67
ll’ Adone, la mette quarta fra le Grazie : Un’altra anco di più, che 'l pregio ha tolto D'ogni rara eccellenza a tutte qu
83 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 35-37
, che tu pigli co tre pesci in porto, e vn passo in mezo il Teuere co 'l dissegno d’vna tetta vecchia, & che tu metta
84 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520
o, son persona dolce, ne so far male a chi mi riverisce. V. S. sà che 'l mondo si governa con l’opinione ; questi poveri h
nvidia paga il doloroso fio : Godi dunque felice un tanto honore, che 'l mondo in premio delle tue fatiche lieto ti porge,
85 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297
laggio ove dimorava l’offensore, e pubblicavano la propria ingiuria e ’l di lui nome. Al ritorno del dì il cittadino offen
86 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO PRIMO. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 2-31
rni numerosi ma piccioli di mole e di potere. 2. V. Il Potgessero, e ’l libro I, c. 18 della Storia civile e politica del
al difetto di lettura dell’apologista e di chi sacò per lui la cara e ’l nominò, per far noto che era il Lampillas sotto l
si la disfida. Lo sfidatore dee dire al chiamato, sei un traditore, e ’l disfidato rispondere, tu ne menti; e questa disfi
87 (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289
i voler far parte del vino ai Ciclopi suoi fratelli, dal che Ulisse e ’l coro il dissuadono. Polifemo rimane persuaso, e s
e la ragione. Io veggio (dice già ubbriaco) girar la terra, il mare e ’l cielo; veggio il trono di Giove e seco tutta la f
88 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252
Salomone divisa in cinque atti, in cui si rappresentano gli errori e ’l pentimento di Salomone. Tra’ personaggi vi s’intr
coronarono non ha molti anni in Amburgo, cioè i Gemelli di Klinker, e ’l Giulio di Taranto di Leusewitz, nella quale si no
89 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40
l clero e dal capitolo la creazione d’Adamo ed Eva, l’annunziazione e ’l parto della Vergine30. Ma dobbiamo al prelodato M
90 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 96-104
degl’ italiani. Ma venuti Enrico e il Principe di Savoja alle armi pe 'l Marchesato di Saluzzo, i comici italiani furon me
91 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84
tto un capo chiamato l’abate de’ Cornards il quale portava la mitra e ’l pastorale, rappresentavano farse satiriche e inso
92 (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO III. Continuazione del teatro Italiano. Commedie: Opera in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie: teatri materiali. » pp. 144-195
to del Porta, gli Squinternati di Palermo, di cui parla il Perrucci e ’l Mongitore, i nobili Napoletani, il Muscettola, il
ie sostenevansi da Pietro Sacchetti, Agnelo Popoleschi, Carlo Dati, e ’l Ricciardi. Il dottor Viviani fratello del celebre
architettura dei due grand’ingressi laterali posti tralla scalinata e ’l proscenio, essendo ornati di due ordini diversi d
i ebbero egregii attori accademici; si mandò a Parigi il Fracanzano e ’l Fiorillo o Scaramuccia, da cui apprese Moliere; s
93 (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73
cantare primi hoc ævo docuimus. A me sembra però che il Menestrier e ’l Bayle facciano significar troppo a quell’agere &a
rla in melodramma moderno? Sopra simili fondamenti il P. Menestrier e ’l Bayle, seguiti pochi anni fa dal cav. Planelli, v
94 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378
e signore davano il nome di Carlino a’ piccoli cani che tenevan sotto ’l braccio, o in tasca, sono veramente belle. Nella
dirizzata al signor di Meslé. Se l’è cavata, come chi dicesse, pe ’l rotto della cuffia. Se l’ Amor paterno avesse avu
95 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VII. Copia di Teatri per l’Impero: magnificenza e profusione eccessiva negli spettacoli sceneci. » pp. 38-55
enturatamente qualche spettatore facesse il più picciolo strepito, se ’l faceva recare innanzi e di propria mano lo flagel
96 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327
al nipote che si dava alle scene : quel nome era come un augurio…. pe ’l suo avvenire artistico. Ma Francesco Belli-Blanes
97 (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -
grazie, la naturalezza, le molle occulte da eccitar la compassione e ’l terrore, e i falsi tratti che gittano il ridicolo
98 (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294
    Ecco soggiace Di Cesare all’arbitrio il Mondo intero. Dunque (chi ’l crederia?) per lui sudaro Gli Scipioni, i Metelli
rato, dice, nell’arte mia; di me più fiera ha trucidato il figlio; me ’l porgi, lascia che me ’l divori. Dell’Irlandese Pr
a; di me più fiera ha trucidato il figlio; me ’l porgi, lascia che me ’l divori. Dell’Irlandese Preston si hanno due trage
99 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638
e sonetto : Mira tall’ hor il pastorello errante Del Biondo Dio, che ’l sacro Delfo adora Superbo il tempio, e riverente
erir or vegno Heroe celeste, in picciol carte accolto Vostra pompa, è ’l mio cor mostrar m’ingegno. Me in viva tela di col
100 (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 227-235
l’anima nel mezzo xe come i principali del popular : è diferente tra 'l ben el mal, tral merito e demerito ; vien solecit
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