Astori. È citato da Maurice Sand fra i principali attori che sostennero in Italia la maschera dell’arlecchino. L’Astori fioriva in Venezia nel 1720.
Astrodi Rosalia. Nacque verso il 1733 da un suonatore d’orchestra della Commedia italiana a Parigi, e da una comica che recitava nel 1729, con qualche successo, le parti di amorosa. L’Astrodi non aveva che undici anni quando esordì, con favore del pubblico, alla Commedia Italiana, il 30 aprile 1744, colla parte di Florina, nell’Isola dei talenti, commedia in un atto di Fagan, in cui cantò un duetto insieme a Rochard. Nel 1752 ella sosteneva con molto successo le parti di amorosa e di servetta, mostrandosi anche buona cantante e graziosa danzatrice nei balli. Nel ’55 si ritirò dalle scene. Fu donna di singolare bellezza, e di non troppo riserbo. Si crede che il Conte d’Egmont, colonnello dei dragoni e uno dei più amabili signori della Corte, morisse a cagione della vita sregolata condotta con lei ; e che il signor Le Féron, ufficiale delle guardie, con lei finisse ogni suo avere. Ebbe una sorella minore di nome Margherita, che apparteneva alla Compagnia italiana, in qualità di danzatrice, nota non meno di sua sorella per la sua…. prodigalità…. Ad esse un ammiratore dedicò la seguente quartina :
Que d’appas et de gentillessebrillent dans les sœurs Astrodis ?on croit voir Flore et la Jeunessedes grâces disputer le prix.
Sul proposito della Rosalia, togliamo da Giacomo Casanova, il famoso avventuriere, il seguente aneddoto, che concerne una serata la quale, secondo i manifesti, dava al teatro di Avignone una parte della compagnia di Parigi. Si annunziava fra l’altre cose che l’Astrodi doveva cantare e ballare. Il Casanova si recò al teatro, felice di trovarsi con la charmante Astrodi, fameuse scélérate. Mistificazione ! Si trovò invece di fronte a un orco di ragazza, che gli saltò al collo chiamandolo per nome, e che egli poteva giurare di non aver visto mai.