Arcelli Ferdinando. Nacque l’anno 1817 dai Conti Arcelli di Piacenza. Per rovesci di fortuna si diede all’arte comica, e riuscì discreto attore nelle parti di amoroso in compagnie primarie. Ma una sana educazione e una perfetta correttezza di modi non bastarono a farlo proseguire nella via intrapresa. Venutagli a mancar la voce, dovè abbandonar l’arte come attore, ma dedicandovisi con tutte le sue forze come capocomico, in società prima col Giardini, poi col Pezzana, poi col Marchi ; poi solo colla figlia Emilia prima attrice. Furono suoi primi attori Carlo Romagnoli, Alessandro Salvini, Giovanni Emanuel. Non troppo fortunato nell’impresa, visto che omai non avrebbe più potuto far fronte a’suoi impegni, nel 1870 si mutò di capocomico in segretario della Compagnia di Bellotti-Bon. Divisa in tre la Compagnia, l’Arcelli passò nel 1873 in quella diretta da Cesare Rossi, con cui stette fino al 2 novembre 1890, nel qual giorno morì d’aneurisma mentre giuocava al bigliardo col brillante Masi al caffè del Teatro Alfieri di Torino. L’Arcelli, ottimo uomo, di rara integrità, fu pianto da’ suoi compagni, ed ebbe onori funebri degni di lui : l’attore Pilotto disse su la sua fossa commoventi parole.
Oltre all’Emilia ebbe un figliuolo, Emilio, attore secondario.