Antinori Amilcare, della famiglia dei marchesi Antinori di Perugia, invaghitosi nel 1842 dell’Annetta Vestri, figlia del celebre Luigi e artista di non pochi pregi, si diede con ogni amore all’arte comica. Esordì come amoroso a fianco di Adelaide Ristori. Nel 1846 lo troviam, sempre amoroso, nella Compagnia Solmi e Pisenti. G. B. Cipro, in un articolo su certa sua Maria Nienfour recitatasi al Malibran di Venezia da essa Compagnia, ha parole di molto encomio per l’Antinori insieme a’suoi compagni Gattinelli, Bertini, Beseghi. Volle poi formar Compagnia, e s’unì in società (1855-56) con Vestri, uno dei cognati. In quella Compagnia la Virginia Marini fece le sue prime armi. Le cose andate a male, abbandonò poi con suo grande rincrescimento l’arte militante ; e si ritirò a Perugia, sua patria, ove fu nominato Direttore della Filodrammatica del Carmine. Amilcare Antinori fu prestante della persona, pronto d’ingegno ; ebbe voce limpida, educazione squisita. Non si levò a grandi altezze, ma fu sempre attore conscienzioso, ed ebbe omaggi ed applausi dovunque. Gli sopravvissero la moglie Annetta e un figlio, Luigi, dimoranti a Perugia.
Antonazzoni Francesco. Recitava col nome di Ortensio le parti di secondo innamorato, prima nella Compagnia de’Gelosi, poi dei Confidenti. (Vedi la sua lettera a D. Giovanni De Medici al nome di Antonazzoni Marina). Esiste un suo libretto stampato a Parigi nel 1623 (?) e si fece raccoglitore di poesie in lode della celebre Delia (V.). Al dire di Giovanni Cinelli che lo conobbe, Francesco Antonazzoni, smesse col crescer degli anni le parti di innamorato, si diede a recitar quelle di Capitano, e morì vecchio in Firenze.