Alberti Severo, Orazio, Enrico, Domenico. Fratelli dei precedenti e generici di poco conto.
Il primo fu anche secondo caratterista in Compagnia Lollio e Boldrini per gli anni 1856-57-58-59. Garibaldino in Sicilia, fu arrestato dalle guardie borboniche, che gli trovarono un rapporto politico in uno stivale. Liberato poi, e cambiato il governo, egli potè, col mezzo di attestati di Superiori, ottenere una pensione.
Il secondo, generico a vicenda con Innocente De Cesari nella Compagnia di suo padre, morì giovanissimo.
Enrico sposò la figlia dell’attore Casali, e dopo pochi anni morì.
Domenico sosteneva le parti di secondo amoroso nella Compagnia di suo padre a vicenda con Vincenzo Monti. Nel carnevale 1832-33 lo troviamo generico della Compagnia Pisenti e Solmi, insieme a sua moglie, Amalia Appelli, artista di pochissimo conto, e che recitò poi qualche volta anche ai Fiorentini di Napoli con Adamo Alberti e Pietro Monti, quando il marito fu accettato come sorvegliante alla porta di quel teatro in Compagnia Prepiani, Tessari, Visetti.
Domenico Alberti era alto della persona, e robustissimo ; non sapeva che significar volesse malattia…. e soleva dire spesso, che ove gli si presentasse il male, si sarebbe ucciso, per evitare ogni ombra di sofferenza : e tenne la parola. Cominciata appena la tisi senile, si precipitò dal balcone interno di casa, in Napoli, e morì.