(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 15-16
/ 1560
(1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 15-16

Alberghetti Alessandro (V. Gnochis).

Alberghini — Angelica. Divido questi due nomi, perchè non è ancora accertato trattarsi di una sola persona. Da una lettera di Drusiano Martinelli (V.), capocomico e attore non comune, fratello di Tristano, il celebre arlecchino (V.), indirizzata al Duca di Mantova per offerirgli in carnevale la propria Compagnia, e sottoscritta Drusiano Martinelli, marito di M.ª Angelica, il D’Ancona (op. cit.) crede di poter rilevare esser questa l’Angelica Alberigi o Alberghini, che nello stesso tempo circa (15 gennaio 1583) scriveva da Bologna al Duca : « Essendo desiderosa la nostra Compagnia far comedie questo carnevale in Mantova, la suplicamo resti servita di far che solo la nostra possa recitare comedie, poichè habbiamo da Filippo musico di S. A. havute lettere che dobbiamo andare, e perchè se ne vuol venire un’altra non uguale a questa in far comedie, però suplico S. A. mi favorisca che non venghi altro che la nostra…. » Accertato questo, rimarrebbe pur anche accertata la fama dell’Alberghini, se il marito, a entrar nelle grazie delle LL. AA. Impresarie, soleva sottoscriversi marito…. dell’Angelica.

Le attrici giunte specialmente a certo grado di rinomanza, solean talvolta esser chiamate col nome di battesimo (la dotta Vicenza, l’Isabella etc. etc.), e tal’altra con quello teatrale ; e questo di Angelica fu anche nome teatrale, come vediamo nell’elenco della Compagnia di Lelio (Luigi Riccoboni) chiamata da Filippo d’Orléans nel 1716, nella quale le parti di Angelica furon sostenute dalla Foulquier, soprannominata Catinon. Comunque sia, l’Angelica nostra era la colonna della Compagnia dei Comici Uniti, quando nel 1580 si unì a Bergamo per qualche giorno con quella dei Gelosi ; nella quale occasione Cristoforo Corbelli dettò il seguente

MADRIALE

Non più col foco de i sospir sperate,
nè con quello d’amore,
voi, cui tutt’arde in strano incendio il core,
far, ch’Angelica un poco
senta ne le sue fiamme il vostro foco :
che, com’aspide chiude
sordo agl’incanti le sue orecchie crude.
Così cruda costei
perchè foco d’amor non entri in lei,
facendo forza al Cielo,
Unita si è, quasi per schermo, al Gelo.

(V. A. D’Ancona, op. cit. M. Sand, id.).

Passò poi l’Alberghini ne’Comici Confidenti : chè sotto ’l nome appunto di Angelica Alberghina, Comica Confidente fu commendata da Jeronimo Cassone fra le sue rime impresse nella Raccolta di Genova del 1591. (V. Quadrio, Della Storia e della Ragione di ogni Poesia, Vol. III, P. II. Milano, mdccxliv).