Aglebert Augusto. Primo amoroso nel 1829 della drammatica Compagnia Bergamaschi, e generico dignitoso e tiranno, a vicenda con Giuseppe Nolis, nel 1832, della Compagnia tragico-drammatica diretta da Giovanni Ghirlanda. Annunziò la recita a suo beneficio, il 2 giugno 1832, al Teatro del Giglio di Lucca, nella quale si rappresentò Il Gran Los-Rios Assassino delle Alpi, con Pasquale spaventato dai Masnadieri (Pasquale era Giuseppe Guagni) e nella quale egli sosteneva la parte del protagonista, con un programma reboante (degno dell’attore capocomico), di cui ecco una parte :
Per le anime d’altissimo sentire non riescirà stravagante il fatto che si espone di quest’uomo, il quale profugo dalle terre native per un fallo d’amore, dalla malvagità attribuito ad altissimo delitto, a rifugiarsi costretto si vide nelle Alpi, ed a condurre una riprovevole vita in odio di tutta la terra e fulminato dalla celeste maledizione. L’indole diversa dell’uomo cangia gli effetti delle passioni. Los-Rios di cuore corrotto e fiero, per amor capace si rendeva ad ogni delitto. Un sospetto di tradimento a lui imputato, lo trascinò di colpa in colpa, per cui si abbandonò nel vortice della perdizione. Eccolo assassino, ed eccolo con la marca in fronte, ed il suggello dei reprobi. Già la tromba propagatrice delle umane vicende gli dà il nome di terribile, e le opere sue singolari di beneficare i poveri, e perseguire i scellerati, sono ammirate da tutti ; ma ciò non basta a toglierli la taccia di scellerato che gli empi suoi delitti hanno scolpita a caratteri di sangue nel libro eterno delle Leggi.
Questo veridico quadro, porgendo allo sguardo dello scrittore un non so che di truce, venne dal medesimo con provetta arte episodiato di ridicoli caratteri, che nulla pregiudicano all’interesse dell’azione, e mantengono sempre vivace la scena. Ciò fu anche in vista che gli animi giornalmente da gravi cure oppressi, richiedono nei serali divertimenti una dolce ricreazione.
Anche allora ??? — Il dramma era nuovo per Lucca, e fece fiasco. La beneficiata fruttò 20 scudi, non sappiamo se netti pel beneficato, o se d’introito lordo.
L’Aglebert fu anche autore drammatico, e la sua commedia Di male in peggio fu rappresentata il 1843 dalla Reale Compagnia Sarda. Di lui dice Costetti (La Compagnia Reale Sarda. Milano, 1893) che, non ostante la esoticità del nome, è stato un valoroso e ardente patriotta bolognese.