Salvini Alessandro. Fratello del precedente, nacque a Firenze il 21 dicembre del 1861. Fu educato in un Istituto della Svizzera tedesca, ed ebbe famigliare su l’altre la lingua inglese. Si recò in America dell’ '82 con Ernesto Rossi, interprete fra lui e gli artisti inglesi. Quando il Rossi tornò, egli restò colà, dove, perfezionatosi nella lingua, si fe' sentire, invitato dal signor Palmer, già impresario di suo padre, nel monologo di Amleto. Il fiore della giovinezza, la freschezza della azione, la svegliatezza della mente, la bellezza del volto e della persona, il nome glorioso di Salvini invogliaron l’esperto impresario a fornirgli modo di doventare attore. Si presentò in una parte di amoroso a fianco della celebre attrice Clara Mowis, e vinse la prova. Scritturato da principio, si fece poi capocomico, interpretando acclamatissimo, in vario tempo, Don Cesare di Bazan, I Moschettieri, Cavalleria rusticana, Amleto, Romeo e Giulietta, Stormbeaten, La Causa celebre, Fromont e Risler, ecc. ecc.

Di lui scrive suo padre :
I caratteri che, a mio credere, più gli si addicono sono i virili, gli energici : ai languidi, amorosi, sentimentali non sembrami inclinato. La sua figura atletica non si accorda con le espressioni tenere e melliflue, che disdicono anche alla sua voce robusta, altisonante ; come pure i suoi gesti imperiosi e decisivi si mostrano soggiogati da una volontà che si ribella all’istinto…. Ho ferma fiducia che fra poco rivaleggerà con i migliori campioni della lizza artistica, e sarà tutto merito suo.
Ammalatosi di tifo in California, e non curato a dovere, strascicò una esistenza penosa tra i fastidj del capocomicato e del male latente. Lasciata l’America per tornarsene in Italia, dovè fermarsi in Inghilterra còlto da febbri intermittenti. Rimpatriò finalmente ; ma, distrutto da tisi intestinale, cessò di vivere a Firenze il 15 dicembre del 1896. Avea sposato in America Maud-Wilson, divenuta poi artista con lui. Molto saviamente di lui scrisse Piccini (Jarro) nella prima serie dell’opera Sul palcoscenico e in platea :
Andare in un paese forestiero : andare in città come Nuova York, Boston, Washington, Filadelfia, Nuova Orlèans : riuscir a parlar in una lingua straniera, e non pur a parlare, ma a recitare in essa : farsi ascoltare, non da migliaja, ma da milioni di uomini : riuscire ad essere celebrato fra tutti gli attori paesani, essere ascoltato con affetto e con deferenza da alcuni fra essi, può davvero sembrar un prodigio, che sapeva effettuare un giovane italiano, innanzi di toccar i trent’anni.
Sangiorgi Carlo. Fiorito nella seconda metà del secolo xvii, recitò le parti di secondo Zanni col nome di Trivellino. Lo troviamo il 1681 a Venezia, donde a un segretario del Duca, che voleva la Compagnia a Ferrara, manda la lettera seguente, che traggo inedita dalla mia raccolta :
Giunto in Venetia non mancai di unirmi alli miei compagni con il conferire la gent.ma di V.ª Ecc.ª e gli ho trovati circa la loro volontà dispostissimi d’incontrare li suoi commandi ; ma ritrovo delle difficoltà grandi sul Padrone del teatro, che pretende di trattenere la Compagnia per suo servigio, e si adopra quanto puole per via di Gentilhuomini ; ma spero p. quanto sarà possibile di condurre la Compagnia à Ferrara ; metto però in consideratione a V. Ecc.ª il gran dispendio della Compagnia, oltre la difficoltà del Donativo scarso et il crescimento di un’altra parte, hauendo già due serue la Compagnia. Però se V. Ecc.ª non si vede per tutto lunedì, haurà mie lettere di quello la Compagnia risolverà : e mi dedico
Dal che apparirebbe avere il Sangiorgi voce in capitolo in compagnia presso S. A.
L''86 il Duca ordinava in data 28 giugno al tesoriere Zerbini di pagare a' seguenti comici due doppie il mese, principiando dal primo di maggio scorso :
Martia Fiala, detta Flamminia.
Giuseppe Fiala, detto il Capit.no Spagnuolo.
Gaetano Caccia, detto Leandro (V. Suppl.).
Bernardo Narici, detto Orasio.
Antonio Riccobuoni, detto Pantalone.
Carlo Sangiorgi, detto Trivellino.
Domenico Bononcini, detto Campana.
Gio. Antonio Lolli, detto il Dottor Brentino.
Anna Marcucci, detta Angiola.