Bellotti (Natale ?). Al nome di Bellotti, senz’altro, Fr. Bartoli scrive :
Bellotti, detto il Monco, Comico famoso, che recitò il carattere d’ Arlecchino con grande impegno ; e che cessò di vivere oltre la metà del secolo presente.
Dal Barone ö Byrn (op. cit.) abbiamo che Tomaso Ristori, direttore dei comici italiani a Varsavia, il 1717, rimandati gli attori insufficienti, si recò in Italia per scritturarne altri importanti, fra’ quali Andrea Bertoldi, Pantalone, Marianna Bertoldi, Rosetta, e Natale (Natalino) Bellotti, Arlecchino, i quali rappresentarono gran varietà di Commedie improvvise e Pastorali e Intermezzi. La paga annua della Compagnia fu allora di 8000 fiorini imperiali. Si trovò il 1718 alla famosa festa data in onore della Contessa Dönhoff, pel suo onomastico, a Moritzburg. La tavola per la cena era a ferro di cavallo in una▶ vasta sala, ov’ era innalzato nell’una estremità un piccolo teatro, in cui i comici italiani recitarono ◀una▶ commedia alla loro maniera. Anche alle feste degli sponsali del principe elettore Federico Augusto coll’arciduchessa Maria Giuseppa d’Austria, fu la Sala d’equitazione trasformata da Poisson in bazar, e i comici italiani furon distribuiti nelle varie baracche, parte come venditori, parte come marionette, sotto la direzione musicale del Ristori.
Recitarono poi nel ’21 a Pillnitz e nel ’30 nel teatro presso il villaggio di Streumen, durante il soggiorno della Corte a Zeithain.
Il 10 aprile del 1732 tutto il personale italiano fu messo in libertà, eccettuati Malucelli, Bellotti e la coppia Bertoldi. Si sa che il Bellotti era retribuito con 600 fiorini annui, i quali pare non fosser punto sufficienti al suo quieto vivere, se fu costretto a muover suppliche per un impiego, magari di portinaio, che lo sottraesse alla miseria, accampando i suoi meriti d’Arlecchino per 17 anni : e il Directeur des Plaisirs, in ◀una▶ Istanza dell’ 11 febbraio 1734, indica il Dottore Malucelli e l’Arlecchino Bellotti, come coperti di debiti. Concordando il ruolo e l’epoca dei due Bellotti, è molto probabile ch’essi non fosser che ◀una sola persona ; benchè paia strano che il Bartoli quasi contemporaneo, il quale tanto disse dell’andata a Dresda della Bastona, del D’Arbes e di altri, non abbia accennato nemmen di volo, a’viaggi di questo, che pur chiama famoso, di cui parla fuggevolmente come di sconosciuto….