Barsanti Domenico. Bolognese. Esordì nell’arte comica in Compagnia di Antonio Sacco, e fu noto sotto il nome di Menghino degli Aldrovandi, per avere, prima di darsi all’arte, servito come impiegato in quella Casa Senatoria, come dice il Bartoli. A detta del quale anche fu generico di molto valore, sapendo rappresentar con valore così le parti comiche, come le serie e tragiche ; queste specialmente, chè il Farasmane nella tragedia di Radamisto e Zenobia sosteneva mirabilmente. Rappresentava di quando in quando anche la parte di Dottore, ma non per consuetudine, nè per elezione. Fu uomo onesto e probo, e sposò in seconde nozze la madre dei comici Merli Cristoforo e Merli Giovanni. Nacque nel 1742 e viveva ancora al tempo di Francesco Bartoli, editore delle più volte citate notizie, cioè circa il 1782. Abbiamo di lui un aneddoto nelle « Memorie inutili » del Conte Carlo Gozzi (vol. II, pag. 143), che è questo : il Sacco aveva una Compagnia troppo ricca di attori pagati, e voleva disfarsi di alcuni di essi. Il Coralli, artista di non gran merito, pare, ma astuto quant’altri mai, temendo di essere licenziato, a preferenza del Barsanti, del quale conosceva i pregi e l’utilità, ricorse ad uno strattagemma. Si recò dal Barsanti, e gli disse in tutta segretezza che aveva saputo da buona fonte, come il Sacco fosse risoluto di licenziarlo. Però lo esortava per decoro a chiedere volontariamente di sciogliersi da ogni impegno pel venturo anno. Il Sacco, al quale il Barsanti premeva davvero, avutane domanda di scioglimento, montò su tutte le furie. Si venne a spiegazioni ; e chiarita la cosa, in fin di carnovale, il Coralli dovette, scornato, lasciar la Compagnia. Questo a riprova delle parole del Bartoli su ’l Barsanti, che il Gozzi qualifica per valente comico, utilissimo attore, buon uomo e semplice.
(1897)
I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia
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