Ristori-Canossa Teresa. Nata il 1777, e sposa a un Ristori comico, legato forse in parentela col precedente, fu artista drammatica di grande valore per le parti di prima donna così nella tragedia, come nel dramma e nella commedia, e il piccolo Giornale de' teatri (Venezia, 1820) ha per lei parole di moltissima lode.
Pare non fosse di riserbatezze spartane, chè il primogenito Antonio si volle figlio di un Console spagnuolo, e Luigia, moglie di Bellotti prima (V.), poi di F. A. Bon, di un banchiere per nome Sacerdote : un epigramma del tempo e di un compagno d’arte (Miscellanea poetica di Luigi Forti, artista drammatico [Manoscritto della Raccolta Rasi]) accenna con poco rispetto alla prodigalità di lei. Sposò in seconde nozze certo Bonagamba, e abbandonate le scene si ritirò a Venezia in casa della vedova Tommasini, sorella del genero Bon, abitante in S. Bortolamio, e quivi morì quasi improvvisamente per bronco-emorragia nel 1842.
Ebbe una terza figliuola, Amalia, maritata all’artista Zerri (V.).