Buonamici Gaetano. Al solo nome di Bonamici, il
Bartoli dice : « Comico fiorentino. Ebbe i suoi principj ne’ teatri di Firenze,
esercitandosi assai bene nel carattere d’innamorato.
Passò a Napoli, ed ivi presentemente si fa distinguere per
comico di non poca abilità, e molto attento nell’esecuzione del proprio
impegno. »
Dalle noterelle del Di Giacomo pel 1778, sappiamo che
Il comico del S. Carlino Francesco Vitonomeo fugge a Roma mentre è scritturato da Tomeo. Tomeo scrittura l’amoroso Gaetano Buonamici, che intanto firma un altro impegno con l’impresario del Valle di Roma. Sospettando del Buonamici, Tomeo lo fa arrestare e condurre alle carceri di S. Giacomo. Dice don Tommaso che egli non può far a meno d’un personaggio tanto essenzialissimo. E così Buonamici ogni giorno è accompagnato dagli sbirri al concerto e alla recita, e riaccompagnato dal teatro alle carceri. Restituisce all’Impresario del Valle 20 scudi e resta al S. Carlino, per ordine del Re, fino al 1779.
Lo troviamo poi nel 1796 primo attore della gran Compagnia, sempre al S. Carlino, della quale facevan parte i noti attori Nicola Pertica, Vincenzo e Filippo Cammarano, Camillo Fracanzani.
E nella stessa qualità e pressochè cogli stessi compagni era al S. Carlino anche nel 1800 ; dove lo troviamo nel 1803, usciti di Compagnia alcuni importanti attori, tra’quali il Pertica, scritturato per le parti serie e sostenute.
Eccone l’atto di nascita che ho estratto dall’Opera di Santa Maria del Fiore.
Domenica a di otto agosto mille settecento cinquantasei. Gaetano, Giuseppe, Antonio, Maria, Gaspero, Baldassarre, del sig▶. Gaspero del ◀sig▶. Gaetano Buonamici, e della ◀sig▶.ra Maria, Caterina del ◀sig▶. Giuseppe Panchetti, conjugi, popolo S. Lorenzo, nato il di sette detto, a ore dieci della sera. Compare ◀sig▶. Giuseppe del ◀sig. Gaetano Bonamici del popolo suddetto.