Trojano Massimo (V. Giovan Maria).
Turri Giovan Battista. Di lui dicono i fratelli Parfait : « Turi di Modena, eccellente attore per le parti di Pantalone, recitò sotto le spoglie di tal personaggio sino alla sua morte, avvenuta il 1670, come s’ha ragion di credere dall’annunzio che Robinet fa dell’arrivo di un nuovo Pantalone, il marzo dello stesso anno. » Andò a Parigi colla nuova Compagnia che vi esordì il 10 agosto del 1653 ; ma erronea è la data della sua morte.
L'annunzio di Robinet si riferisce certo al ritorno del Turri in Italia, come si ha dalla seguente lettera di Venezia, che toglie ogni dubbio in proposito :
Gia venti giorni in circa scrissi una lettera a V. S. Ill.ma nel proposito di un accademico desideroso di uscir fuori in alcuna compagnia da secondo▶ Zane, et io l’esortai di mettersi sotto la protetione di S. A. S.ma, come così si obliga servire, mentre però quest’anno habbi compagnia, e perchè da questo vengo stimolato ogni giorno di risposta, per ciò mi conviene essere importuno a V. S. Ill.ma, pregandola significarmi la sua volontà, acciò possi risolverlo, dicendomi questo haver altre occasioni. Non manco ancora di pregar V. S. Ill.ma di benigna protetione per mio figliolo Virginio, che desidera abbandonare il posto di terzo moroso, et esercitare quello del ◀secondo▶, e tanto più quanto che dovendovi essere (come si dice un capitano spagnolo) non sa come possino accordarsi le cose. Ha anche significato questo nostro sentimento al S.r Valerio (Francesco Allori (V.)), quale ha mostrato non curarsi di questa giusta dimanda, per causa della quale non vorrei che al tempo di partire ci fossero contrasti, come ne furono a Padova l’anno scorso, che non voleva la compagnia darli tre quarti e doverà l’anno a venire guadagnare la parte che la merita quanto ogni principiante della sua conditione, supp.co la sua gentilezza di risposta mentre mi sottoscrivo
In un brano di notiziario del 1652, ove son le nuove di Castelnovo (Garfagnana) è così menzionato un don Domenico Turi, parente forse di Gio. Battista, ma certo recitante accademico :
« Sono andati poi il Sig.r Cap.° Ranpalla, il Sig.r Dotor Sigismondo, il Barozzi et il Sig.r Giuseppe Cantelli e don Domenico Turi à Mod.ª chiamati da S. A. per recitare comedie…. »
Turri Virginio. Figlio del precedente. Era anch'egli a Parigi nella Compagnia del 1653, in qualità di ◀secondo amoroso, sotto il nome di Virginio ; e, morto il padre, tornò a Modena, ove si fece Carmelitano scalzo. Ma poco avanti la consacrazione dell’abito, a soli quarant’anni, fu spento da fiero male, e sepolto in quel Convento vestito da frate.


